9. Come discernere la natura degli anticristi di avversione e odio nei confronti della verità

Parole di Dio Onnipotente degli ultimi giorni

La principale caratteristica dell’indole con cui gli anticristi trattano la verità è l’avversione piuttosto che il semplice disinteresse. Il disinteresse nei confronti della verità è solo un atteggiamento relativamente leggero, che non è cresciuto al livello di ostilità, condanna o opposizione. Si tratta solo di mancanza d’interesse per la verità, di rifiuto a prestarle attenzione dicendo: “Quali cose positive, quale verità? Anche se ottengo queste cose, che importa? Miglioreranno la mia vita o valorizzeranno le mie capacità?” Costoro non sono interessati a queste cose e quindi non se ne preoccupano, ma non si tratta ancora di avversione. L’avversione indica un certo atteggiamento. Che tipo di atteggiamento? Non appena sentono parlare di qualcosa di positivo, qualcosa relativo alla verità, provano odio, repulsione, opposizione e riluttanza ad ascoltare. Possono addirittura cercare di trovare prove per condannare e denigrare la verità. Questa è la loro indole essenza del provare avversione per la verità.

Gli anticristi, proprio come le altre persone, possono leggere le parole di Dio, ascoltare ciò che Egli dice e sperimentare la Sua opera. All’apparenza sembra che possano anche comprendere il significato letterale delle parole di Dio, conoscere ciò che Egli ha detto e sapere che queste parole permettono alle persone di intraprendere il giusto cammino e di essere buone. Tuttavia, per loro queste cose rimangono puramente teoriche. Cosa significa che rimangono teoriche? È come quando alcune persone credono che una certa teoria in un libro sia buona, ma quando la confrontano con la vita reale e pensano alle tendenze malvagie, alla corruzione umana e ai diversi bisogni di tutta l’umanità, trovano che la teoria sia irrealizzabile e scollegata dalla vita reale e si rendono conto che non può aiutare le persone ad adattarsi o a seguire queste tendenze malvagie e questa società malvagie. Quindi sentono che è una teoria buona, ma che è solo qualcosa di cui parlare per soddisfare i desideri e le fantasie dell’umanità per le cose belle. Per esempio, se a qualcuno piace il prestigio e desidera diventare un funzionario, essere esaltato e adorato tra la gente, per raggiungere questo obiettivo deve affidarsi a metodi anormali come mentire, mettersi in mostra, calpestare gli altri e così via. Tuttavia, queste cose sono esattamente ciò che la verità condanna. Condanna e nega questi desideri e ambizioni degli esseri umani. Nella vita reale, le persone pensano che distinguersi sia legittimo, ma tali pretese sono condannate da Dio e dalla verità. Perciò non sono accettate nella casa di Dio, non c’è spazio per metterle in gioco né per realizzarle. Ma gli anticristi vi rinunceranno? (Non vi rinunceranno.) Esatto, non vi rinunceranno. Non appena gli anticristi vedono questo, pensano: “Ora capisco. Quindi, la verità esige che le persone siano altruiste, si sacrifichino, siano tolleranti e generose, perdano il loro ego e vivano per gli altri. Questa è la verità”. Una volta definita la verità in questo modo, provano interesse o repulsione per la verità? Provano repulsione per la verità e per Dio, dicendo: “Dio dice sempre la verità, smaschera sempre le cose impure, come desideri e ambizioni dell’umanità, e ciò che giace nel fondo delle anime umane. Sembra che dio condivida sulla verità allo scopo di privare le persone del perseguimento di prestigio, desideri e ambizioni. Inizialmente pensavo che dio potesse soddisfare i desideri delle persone, realizzare i loro sogni e dar loro ciò che vogliono. Non mi aspettavo che dio fosse questo tipo di dio. Non mi sembra così grande. Sono pieno di ambizioni e desideri: a dio può piacere una persona come me? A giudicare da ciò che ha sempre detto e leggendo tra le righe delle sue parole, pare che non gli piacciano le persone come me, né che possa andare d’accordo con uno come me. Sembra che io non possa andare d’accordo con questo tipo di dio concreto. Le parole che pronuncia, l’opera che compie, i principi delle sue azioni e la sua indole: perché li trovo così sgradevoli? Dio chiede alle persone di essere oneste, di avere una coscienza, di cercarlo, obbedirgli e temerlo quando accade loro qualcosa, di rinunciare alle loro ambizioni e desideri: queste sono cose che non posso fare! Ciò che dio pretende non solo è incompatibile con le nozioni umane, ma è anche insensibile verso i sentimenti umani. Come posso credere in lui?” Dopo aver rigirato i pensieri in questo modo, sviluppano un buon sentimento verso Dio o si allontanano da Lui? (Si allontanano.) Dopo un periodo di esperienza, gli anticristi sentono sempre più che le persone come loro, che hanno ambizioni e desideri e sono piene di aspirazioni, non saranno le benvenute nella casa di Dio, che qui non c’è lo spazio per usare le loro abilità o per dare libero sfogo alle loro aspirazioni. Pensano: “Nella casa di dio non posso rivelare il mio talento eccezionale. Non avrò mai la possibilità di eccellere. Dicono che manco di comprensione spirituale, che non capisco la verità e che ho un’indole da anticristo. Non solo non sono stato promosso o collocato in una posizione importante, sono anche stato condannato. Cosa c’è di male se fondo il mio regno indipendente e punisco gli altri? Dal momento che ho il potere, devo comportarmi così! Chi non si comporterebbe così, se avesse il potere? Quindi cosa c’è di male se sono coinvolto in qualche gioco sporco e imbroglio durante le elezioni? Non lo fanno forse tutti i non credenti? Perché non è permesso nella casa di dio? Dicono addirittura che questo è spudorato. Come può essere considerato spudorato? Mentre l’uomo si affanna verso l’alto, l’acqua scorre verso il basso. Questo è giusto! La casa di dio non è divertente. Ma le persone di questo mondo sono piuttosto maligne e non è facile andare d’accordo con loro. In confronto, le persone nella casa di dio sono un po’ più educate. Se non ci fosse dio, bighellonare qui sarebbe meraviglioso; se non ci fosse neppure la verità a governare le persone, io nella casa di dio sarei il capo, il padrone e il re”. Mentre svolgono i loro doveri nella casa di Dio, costoro sperimentano costantemente varie cose, vengono continuamente potati e passano a vari doveri; e alla fine si rendono conto di qualcosa, dicendo: “Nella casa di dio, qualsiasi cosa accada, è misurata e risolta usando la verità. La verità è sempre enfatizzata e dio ne parla sempre. Qui non posso dare libero sfogo alle mie aspirazioni!” Arrivati a questo punto nelle loro esperienze, provano sempre più avversione per la verità, per il fatto che la verità regni, che tutto ciò che Dio fa sia la verità e che si ricerchi la verità. Fino a che punto provano avversione per queste cose? Non vogliono nemmeno riconoscere o accettare le dottrine delle verità che hanno riconosciuto all’inizio e provano un estremo disgusto nel loro cuore. Per questo, non appena è il momento di una riunione, diventano sonnolenti e ansiosi. Perché sono ansiosi? Pensano: “Queste riunioni si protraggono per tre o quattro ore di fila: quando finiranno? Non voglio più ascoltare!” C’è un’espressione che può descrivere il loro stato d’animo, che è “stare sulle spine”. Si rendono conto che, fino a quando la verità regnerà nella casa di Dio, non avranno mai una possibilità di eccellere, ma saranno sempre limitati, condannati e rifiutati da tutti e che, a prescindere da quanto siano capaci, non saranno affidati loro ruoli importanti. Di conseguenza, il loro disgusto per la verità e per Dio si intensifica. Qualcuno potrebbe chiedere: “Perché non hanno provato disgusto fin dall’inizio?” In effetti, hanno provato disgusto fin dall’inizio, ma allora non avevano familiarità con la casa di Dio. Non ne avevano alcun concetto, ma questo non significa che non provassero disgusto o avversione. In realtà, provavano avversione per la verità dentro la loro natura essenza, semplicemente non se ne erano resi conto. La natura essenza di queste persone prova senza dubbio avversione per la verità. Perché dico questo? Costoro amano in modo innato l’ingiustizia, la malvagità, il potere, le tendenze malvagie, l’essere al comando, il controllo delle persone e tutte le cose negative come queste. A giudicare dal loro amore per queste cose, è al di là di ogni dubbio che gli anticristi provano avversione per la verità. Inoltre, per quanto riguarda ciò a cui aspirano, è l’ottenimento del prestigio, distinguersi, mettersi un’aureola in testa, essere leader tra la gente, essere maestosi e potenti, possedere prestigio e forza ovunque parlino e agiscano, insieme alla capacità di controllare le persone: queste sono le cose a cui aspirano. Anche questa è una manifestazione del sentimento di avversione per la verità.

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Sesto excursus: Riepilogo sul carattere degli anticristi e sulla loro indole essenza (Parte terza)”

La manifestazione principale dell’avversione che gli anticristi provano per la verità si vede nel loro atteggiamento verso la verità e naturalmente si manifesta anche nella loro vita e nelle consuete attività quotidiane, specialmente nel modo in cui svolgono i loro doveri. Essi mostrano diverse manifestazioni. Per prima cosa, non cercano mai la verità, anche quando riconoscono chiaramente che lo devono fare. In secondo luogo, non praticano mai la verità. Come possono praticarla, dal momento che non la cercano? Solo attraverso la ricerca può esserci comprensione e solo la comprensione può portare alla pratica; costoro non cercano e non prendono affatto a cuore le verità principi. Addirittura le disprezzano, provano avversione verso di esse e le vedono con ostilità. Di conseguenza, non accennano mai alla pratica della verità e, anche se talvolta comprendono la verità, non la praticano. Per esempio, quando capita loro qualcosa e gli altri suggeriscono una buona linea di condotta, possono replicare: “Cosa c’è di buono in questo? Se faccio così, le mie idee non andranno sprecate?” Alcuni possono dire: “La casa di Dio subirà delle perdite, se facciamo le cose a modo tuo; dobbiamo agire secondo i principi”. Essi rispondono: “Quali principi! Il mio modo è il principio; qualsiasi cosa io pensi è il principio!” Non è forse questo un modo di non praticare la verità? (Sì.) Un’altra delle loro manifestazioni principali consiste nel fatto che non leggono mai le parole di Dio, né si dedicano a devozioni spirituali. Quando alcune persone sono impegnate con il lavoro e non trovano il tempo di leggere le parole di Dio, contemplano in silenzio o cantano qualche inno; se passano molti giorni senza leggere le parole di Dio, provano un senso di vuoto. In mezzo alla loro attività, rubano un momento per leggere un brano e si ritemprano, meditando fino a quando percepiscono la presenza di Dio e il loro cuore diventa saldo. Persone così non sono lontane da Dio. Invece gli anticristi non si sentono angosciati se stanno un giorno senza leggere le parole di Dio. Anche se non le leggono per 10 giorni, non provano nulla. Possono comunque vivere abbastanza bene senza leggere le parole di Dio per un anno e possono passare addirittura tre anni senza leggere le parole di Dio e senza provare nulla: non sentono paura o vuoto nel loro cuore e continuano a vivere comodamente. Devono provare un’intensa avversione per le parole di Dio! Una persona può trascorrere un giorno senza leggere le parole di Dio a causa dell’attività, o forse 10 giorni per lo stesso motivo. Tuttavia, se una persona può passare un mese intero senza leggere le parole di Dio e non provare ancora nulla, allora c’è un problema. Se trascorre un anno senza che uno legga le parole di Dio, non si tratta solo di una mancanza di desiderio per le parole di Dio: costui prova un’avversione per la verità.

Un’altra manifestazione del fatto che gli anticristi provano avversione per la verità è il loro disprezzo per Cristo. Abbiamo già condiviso su questo loro disprezzo. Allora, che cosa ha fatto Cristo per farsi disprezzare da loro? Li ha forse feriti o danneggiati, ha fatto qualcosa di contrario ai loro desideri? Ha danneggiato qualche loro interesse? No. Cristo non nutre rancori personali contro di loro, che non Lo hanno nemmeno incontrato. E allora come possono disprezzarLo? La causa principale risiede nell’essenza degli anticristi, che provano avversione per la verità. Un’altra manifestazione dell’avversione degli anticristi per la verità è il loro disprezzo per la realtà di tutte le cose positive, che include un’ampia gamma di cose, come tutte quelle create da Dio e le loro leggi, i vari esseri viventi e le leggi che governano le loro vite e, soprattutto, le diverse leggi che governano le vite degli esseri viventi chiamati umani. Per esempio questioni come nascita, età, malattia e morte, che sono più vicine alla vita umana: le gambe delle persone normali diventano deboli con l’età, la loro salute declina, gli occhi s’indeboliscono, diventano duri d’orecchio, perdono i denti e pensano di doversi riconciliare con la vecchiaia. Dio è sovrano su tutto questo e nessuno può andare contro questa legge di natura: le persone normali possono riconoscere e accettare tutte queste cose. Tuttavia, a prescindere da quanto a lungo viva una persona o dallo stato di salute fisica, alcune cose non cambiano, come il modo in cui si deve svolgere il proprio dovere, la posizione che si deve assumere e l’atteggiamento con cui lo si deve svolgere. Invece gli anticristi si rifiutano di cedere. Dicono: “Chi sono io? Non posso invecchiare. Devo essere sempre diverso dalla gente comune. Ti sembro forse vecchio? Ci sono cose che voi non potete fare a questa età, ma io sì. Le vostre gambe possono diventare deboli a cinquant’anni, ma le mie rimangono agili. Mi esercito addirittura a saltare da un tetto all’altro!” Vogliono sempre sfidare queste leggi normali ordinate da Dio, cercano costantemente di infrangerle e mostrano agli altri che sono diversi, straordinari e superiori alle persone comuni. Perché lo fanno? Vogliono sfidare le parole di Dio e negare che le Sue parole siano la verità. Non è forse questa una manifestazione dell’essenza da anticristi che provano avversione per la verità? (Sì.) C’è un altro aspetto: gli anticristi venerano tendenze malvagie e influenze oscure; ciò conferma ulteriormente che sono nemici della verità. Gli anticristi ammirano e venerano profondamente il regime di Satana e le varie abilità, competenze e azioni degli spiriti maligni di cui si parla nelle leggende, così come le tendenze malvagie e le influenze oscure. La loro fede in queste cose è incrollabile e non ne dubitano mai. I loro cuori non solo sono privi di avversione, ma pieni di rispetto, riverenza e invidia per loro. Nel profondo del cuore, seguono persino da vicino queste cose. Nel profondo del cuore, gli anticristi hanno questo tipo di atteggiamento nei confronti di queste cose malvagie e oscure: questo non significa forse che provano avversione per la verità? Assolutamente sì! Come potrebbe amare la verità chiunque ami queste cose malvagie e oscure? Sono persone che appartengono alle forze del male e alla banda di Satana. Naturalmente, credono fermamente nelle cose di Satana, mentre il loro cuore è pieno di repulsione e disprezzo per la verità e per le cose positive.

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Sesto excursus: Riepilogo sul carattere degli anticristi e sulla loro indole essenza (Parte terza)”

Perché sono chiamati anticristi? Qual è il significato di “anti”? Significa antitetico e odio. Significa ostilità verso Cristo, verso la verità e verso Dio. Cosa significa “ostilità”? Significa stare dalla parte opposta, trattarti come un nemico, come se fossi colmo di un odio grande e profondo; significa essere diametralmente opposto a te. Questa è la mentalità con cui gli anticristi trattano Dio. Che atteggiamento hanno nei confronti della verità persone del genere, che odiano Dio? Sono in grado di amare la verità? Sono in grado di accettarla? Assolutamente no. Pertanto, le persone che entrano in contrasto con Dio sono persone che odiano la verità. La cosa principale che si manifesta in loro è l’avversione e l’odio verso la verità. Non appena sentono la verità o le parole di Dio, il loro cuore si riempie di odio, e quando qualcuno legge loro le parole di Dio, sui loro volti appare un’espressione di rabbia e collera, proprio come accade quando le persone diffondono il Vangelo e le parole di Dio vengono lette a un demone. In cuor loro, le persone che provano avversione e odio per la verità provano la massima avversione verso le parole di Dio e la verità, il loro è un atteggiamento di opposizione e arrivano perfino a odiare chiunque legga loro le parole di Dio o condivida con loro sulla verità, trattando addirittura quella persona come un nemico. Provano un’estrema avversione verso varie verità e verso le cose positive. Hanno un minimo di desiderio o amore soggettivo per tutte le verità come sottomettersi a Dio, svolgere lealmente i propri doveri, essere una persona onesta, ricercare la verità in tutte le cose, e così via? No, nemmeno lontanamente. Pertanto, data questa sorta di natura essenza che possiedono, sono già in diretta opposizione a Dio e alla verità. Senza dubbio, queste persone, nel profondo, non amano la verità o qualsiasi cosa positiva; sotto sotto, provano addirittura avversione e odio per la verità. Per esempio, le persone che ricoprono posizioni da leader devono essere in grado di accettare le diverse opinioni dei fratelli e delle sorelle, di aprirsi e mettersi a nudo di fronte a loro, di accettare il loro rimprovero, non devono affermare il proprio prestigio. Cosa direbbe un anticristo di tutti questi modi corretti di praticare? Direbbe: “Se ascoltassi le opinioni dei fratelli e delle sorelle, sarei dunque ancora un leader? Avrei ancora la fama e il prestigio? Se non avessi il prestigio, allora che lavoro potrei svolgere?” Questo è esattamente il genere di indole posseduta dagli anticristi; non accettano la verità nemmeno in maniera infinitesimale, e quanto più un modo di praticare è corretto, tanto più vi oppongono resistenza. Non accettano che agire secondo i principi significhi praticare la verità. Quale pensano che sia il significato di praticare la verità? Pensano di dover ricorrere a complotti, inganni e violenza contro tutti, invece di fare affidamento sulle parole di Dio, sulla verità e sull’amore. Ogni loro mezzo e cammino è malvagio. Tutto ciò è del tutto rappresentativo della natura essenza degli anticristi. I motivi, le opinioni, i punti di vista e le intenzioni che spesso rivelano indicano un’indole di avversione e odio per la verità, che è la natura essenza degli anticristi. Cosa significa, quindi, essere in opposizione alla verità e a Dio? Significa odiare la verità e le cose positive. Per esempio, quando qualcuno dice: “In qualità di essere creato, si dovrebbe compiere il dovere di un essere creato. Indipendentemente da cosa Dio possa dire, le persone dovrebbero sottomettersi, perché siamo esseri creati”, cosa pensa un anticristo? “Sottomettermi? È vero in parte che sono un essere creato, ma quando si parla di sottomettermi, dipende dalla situazione. Innanzitutto deve esserci qualche vantaggio per me, non devo essere svantaggiato e i miei interessi devono avere la precedenza. Se ci sono ricompense o grandi benedizioni da guadagnare, allora posso sottomettermi, ma senza ricompense e senza una destinazione, perché dovrei farlo? Non posso farlo”. Questo è un atteggiamento di non accettazione della verità. La loro sottomissione a Dio è condizionata e, se le loro condizioni non vengono soddisfatte, non solo non si sottomettono, ma sono anche propensi a ribellarsi a Dio e a opporGli resistenza. Per esempio, Dio chiede alle persone di essere oneste, ma questi anticristi credono che solo gli stolti cerchino di esserlo e che le persone intelligenti non lo facciano. Qual è l’essenza di un simile atteggiamento? È odio per la verità. Questa è l’essenza degli anticristi, e la loro essenza determina il cammino che percorrono, il quale a sua volta determina tutto ciò che fanno.

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 1: Cercano di conquistare il cuore delle persone”

Dal punto di vista della loro natura essenza, gli anticristi sono ostili alla verità. Come si rivela questa natura essenza di ostilità nei confronti della verità? All’udire le parole di Dio, costoro provano repulsione, sonnolenza, e rivelano varie espressioni di disprezzo, impazienza e riluttanza all’ascolto. Il loro atteggiamento demoniaco viene così rivelato. Esteriormente sembrano svolgere il loro dovere e riconoscere sé stessi come seguaci di Dio. Ma allora perché diventano indisciplinati quando si condivide sulla verità, quando si condivide sulle parole di Dio? Perché allora non riescono a restare seduti? È come se le parole di Dio fossero una lama. Le parole di Dio li hanno trafitti? Le parole di Dio li hanno condannati? No. La maggior parte di queste parole sono per il nutrimento delle persone che, dopo averle ascoltate, riescono a risvegliarsi, trovano un cammino di vita e rinascono per vivere con una sembianza umana. Allora perché alcuni reagiscono in modo anomalo all’ascolto di queste parole? È il diavolo che rivela la sua vera condotta. Costoro non provano repulsione quando parli di teologia, di eresie, di fallacie o del libro dell’Apocalisse, né la provano se parli di ingenuità, di comportamenti compiacenti, o se racconti storie di eroi. Ma nel momento in cui sentono leggere le parole di Dio provano repulsione, si alzano e vogliono andarsene. Se li esorti ad ascoltare come si deve, diventano ostili e ti lanciano un’occhiata rabbiosa. Perché tali individui non sono capaci di accettare le parole di Dio? Non riescono a restare seduti quando le ascoltano: qual è il punto qui? Questo dimostra che il loro spirito interiore è anormale, uno spirito che prova avversione per la verità ed è ostile a Dio. Non appena sentono le parole di Dio, si inquietano, e il demone che hanno dentro si agita, rendendoli incapaci di restare seduti. Questa è l’essenza di un anticristo. Così, visti dall’esterno, gli anticristi disprezzano le parole di Dio che non sono conformi alle loro nozioni. Ma a cosa si riferisce di fatto questo “non conformi alle loro nozioni”? Indica chiaramente che essi condannano queste parole, non le riconoscono come provenienti da Dio e neppure come la verità o come la via della vita che salva le persone. La mancata conformità alle loro nozioni è soltanto un pretesto, un fenomeno di superficie. Cosa significa mancata conformità alle loro nozioni? Ogni persona è forse priva di nozioni su tutte queste parole pronunciate da Dio? Tutti quanti sono in grado di accettarle come parole di Dio, come verità? No, ognuno, in misura maggiore o minore, e a un certo livello, ha dei pensieri, delle nozioni o dei punti di vista in contrasto o in contraddizione con le parole di Dio. Tuttavia, la maggior parte delle persone possiede una normale ragionevolezza in grado di aiutarle a superare l’atteggiamento che emerge quando si trovano di fronte a parole di Dio non conformi alle loro nozioni. La loro ragionevolezza dice loro: “Anche se non sono conformi alle mie nozioni, sono comunque parole di Dio; anche se non sono conformi alle mie nozioni, sono riluttante ad ascoltare e mi sembrano sbagliate e in conflitto con i miei pensieri, queste parole sono comunque la verità. Lentamente le accetterò e un giorno, quando riconoscerò tutto questo, abbandonerò le mie nozioni”. La loro ragionevolezza dice loro di mettere da parte le loro nozioni; esse non sono la verità e non possono sostituire le parole di Dio. La ragionevolezza dice loro di accettare le parole di Dio con un atteggiamento di sottomissione e onestà, invece di contraddirle con le loro nozioni e i loro punti di vista. Così, quando ascoltano le parole di Dio, sono capaci di accettare quelle conformi alle loro nozioni e sedersi ad ascoltare in silenzio. Per quelle che non sono conformi alle loro nozioni, cercano una soluzione, sforzandosi di mettere da parte le proprie nozioni e di diventare compatibili con Dio. Questo è il comportamento normale della maggior parte delle persone ragionevoli. Tuttavia, la “mancata conformità alle loro nozioni” di cui parlano gli anticristi non è la stessa delle persone comuni. Nel caso degli anticristi, si tratta di questioni gravi; è qualcosa di completamente opposto alle azioni, alle parole, all’essenza e all’indole di Dio, qualcosa che appartiene a un’indole essenza satanica. Nel loro caso, si tratta di condanna, bestemmia e derisione nei confronti delle parole di Dio. Essi credono che questo linguaggio umano comune e facilmente comprensibile utilizzato da Dio non sia la verità e non possa raggiungere l’effetto di salvare le persone. Questo è il significato preciso di ciò che gli anticristi intendono con “mancata conformità alle loro nozioni”. Qual è dunque l’essenza di ciò? Di fatto è condanna, negazione e bestemmia nei confronti di Dio.

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 10: Parte quinta”

Gli anticristi provano intrinsecamente avversione per la verità, e tutte le parole espresse da Dio sono la verità, cosa che essi trovano profondamente ripugnante nel loro cuore e che non sono disposti ad ascoltare né accettare. Le parole di Dio che espongono e giudicano l’umanità sono condanne di questi anticristi e malevoli, e per loro queste parole sono condanne, giudizi e maledizioni, che danno loro una sensazione spiacevole e li fanno sentire a disagio quando le ascoltano. Cosa pensano in cuor loro? “Tutte queste parole che dio pronuncia mi giudicano e mi condannano. Sembra che uno come me non possa essere salvato; sono il tipo che viene eliminato e rifiutato. Dato che non ho speranza di essere salvato, che senso ha credere in dio? Ma il fatto è che lui è comunque dio, è la carne in cui dio è incarnato, che ha pronunciato così tante parole e ha così tanti seguaci. Che cosa dovrei fare a questo proposito?” Questa questione li rende ansiosi; se non possono ottenere qualcosa, vogliono che neanche gli altri l’abbiano. Se altri possono ottenerla mentre loro no, diventano amaramente odiosi e infelici. Sperano che Dio incarnato non sia Dio e che l’opera che compie sia falsa e che non sia Dio a compierla. Se così fosse si sentirebbero interiormente in equilibrio e il problema verrebbe risolto alla radice. Pensano tra sé e sé: “Se questa persona non è Dio incarnato, allora non significa forse che coloro che Lo seguono sono vittime di un inganno? Se è così, prima o poi costoro si sparpaglieranno. Se si sparpagliano e nessuno di loro ci guadagna nulla, allora posso stare tranquillo e sentirmi in equilibrio sapendo che non ho guadagnato nulla, giusto?” Questa è la loro mentalità: loro non possono ottenere nulla, quindi vogliono che nemmeno gli altri ottengano nulla. Il modo migliore per impedire agli altri di guadagnare qualcosa è negare Cristo, negare l’essenza di Cristo, negare l’opera che Cristo ha compiuto e negare tutte le parole da Lui pronunciate. In questo modo, loro non saranno condannati, e così si rassegnano in pace al fatto di non guadagnare nulla, senza doversi più preoccupare della questione. Questa è la natura essenza di persone come gli anticristi. Hanno dunque delle nozioni su Cristo? E quando hanno delle nozioni, le eliminano? Riescono ad abbandonarle? No. Come si generano le loro nozioni? È facile per loro generare nozioni: “Quando tu parli, io ti sottopongo a scrutinio, cercando di capire l’intento che si cela dietro le tue parole e da dove provengano. Sono qualcosa che hai sentito o imparato, o qualcuno ti ha istruito a pronunciarle? Qualcuno ti ha fatto una segnalazione o presentato un reclamo? Chi stai esponendo?” Sottopongono a scrutinio in questo modo. Possono forse capire la verità? Non potranno mai capire la verità; nel loro cuore vi si oppongono. Provano avversione per la verità, vi si oppongono e la odiano, e ascoltano i sermoni con questo tipo di natura essenza. Oltre alle teorie e alle dottrine, ne ricavano solo nozioni. Che tipo di nozioni? “Cristo parla in questo modo, a volte perfino raccontando barzellette: questo non è riverente! A volte usa dei detti allegorici: questo non è serio! Il suo modo di parlare non è eloquente: egli non è molto colto! A volte deve riflettere e pensare alla scelta delle parole: non ha frequentato l’università, vero? A volte i suoi discorsi si rivolgono a qualcuno in particolare: a chi? Qualcuno ha forse presentato un reclamo? Chi è stato? Perché cristo mi critica sempre quando parla? Per caso mi guarda e mi osserva tutto il giorno? Passa tutto il tempo a riflettere sulle persone? Cosa pensa cristo nel suo cuore? I discorsi di dio incarnato non sembrano la voce tonante, con la sua indiscutibile autorità, di dio in cielo; perché ciò che manifesta sembra così umano? Comunque io lo guardi, è solo una persona. Dio incarnato ha qualche debolezza? Odia le persone nel suo cuore? Ha una qualche filosofia per i rapporti mondani nelle sue interazioni con le persone?” Non sono tantissime nozioni? (Sì.) I pensieri degli anticristi sono pieni di cose scollegate dalla verità, tutte derivanti dal pensiero e dalla logica di Satana, dalla filosofia di Satana per i rapporti mondani. Nel profondo, essi traboccano di malvagità, colmi di uno stato e di un’indole di avversione per la verità. Non vengono per ricercare o acquisire la verità, ma per sottoporre Dio a scrutinio. Le loro nozioni possono emergere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, ed essi generano nozioni mentre osservano, mentre sottopongono a scrutinio. Le loro nozioni si formano durante il giudizio e la condanna e loro le tengono ben strette nel cuore. Quando vedono il lato umano di Dio incarnato, generano nozioni. Quando vedono il Suo lato divino, si incuriosiscono e si meravigliano, e anche questo li porta a generare nozioni. Il loro atteggiamento nei confronti di Cristo e della carne in cui Dio è incarnato non è di sottomissione o di autentica accettazione dal profondo del cuore. Al contrario, si schierano contro Cristo, osservando e sottoponendo a scrutinio il Suo sguardo, i Suoi pensieri e il Suo portamento, e persino osservando e sottoponendo a scrutinio ogni Sua espressione, ascoltando ogni tipo di Suo tono, di intonazione del parlare e di scelta delle parole, ciò a cui Egli fa riferimento nei Suoi discorsi e così via. Quando gli anticristi osservano e sottopongono a scrutinio Cristo in questo modo, il loro atteggiamento non è quello di voler ricercare la verità e comprenderla per poter accettare Cristo come loro Dio e accettare che Cristo sia la loro verità e diventi la loro vita. Al contrario, vogliono sottoporre questa persona a scrutinio, sottoporLo a un profondo scrutinio e comprenderLo. Cos’è che cercano di comprendere? Vogliono verificare se questa persona assomiglia a Dio e, se Egli assomiglia veramente a Dio, Lo accettano. Se, a prescindere da come Lo sottopongano a scrutinio, Egli non sembra Dio, allora rinunciano completamente all’idea e continuano ad aggrapparsi alle nozioni su Dio incarnato; oppure, credendo che non ci sia speranza di ricevere benedizioni, cercano un’opportunità per andarsene in fretta.

È piuttosto normale che gli anticristi generino nozioni in merito alla carne in cui Dio è incarnato. A causa della loro essenza di anticristi, la loro essenza di avversione per la verità, è impossibile per loro abbandonare le loro nozioni. Quando non succede nulla, leggono dal libro delle parole di Dio e vedono queste parole come Dio, ma quando entrano in contatto con Dio incarnato e trovano che non assomigli a Dio, immediatamente generano nozioni e il loro atteggiamento cambia. Quando non sono in contatto con Dio incarnato, si limitano a tenere in mano il libro delle parole di Dio e a considerare le Sue parole come Dio, e sono ancora capaci di nutrire una vaga fantasia e l’intenzione di ricevere benedizioni per compiere con riluttanza qualche sforzo, svolgere qualche dovere e ricoprire un ruolo nella casa di Dio. Però, non appena entrano in contatto con la carne in cui Dio è incarnato, la loro mente brulica di nozioni. Anche se non vengono potati, il loro entusiasmo verso l’assolvimento dei loro doveri potrebbe ridursi in modo significativo. È così che gli anticristi trattano le parole di Dio e la carne in cui Dio è incarnato. Spesso separano le parole di Dio dalla carne in cui Dio è incarnato, trattando le parole di Dio come Dio e la carne in cui Dio è incarnato come un essere umano. Quando la carne in cui Dio è incarnato non è in linea con le loro nozioni o le viola, si rivolgono rapidamente alle parole di Dio e pregano leggendole, tentando di sopprimere con la forza le loro nozioni e di chiuderle a chiave. Poi, adorano le parole di Dio come se stessero adorando Dio Stesso e sembra che le loro nozioni siano state eliminate. In realtà, però, la loro non conformità e il loro disprezzo interiori verso Cristo non sono stati affatto eliminati. Nel trattare Cristo, gli anticristi generano continuamente nozioni e vi si aggrappano con ostinazione fino alla morte. Quando non hanno nozioni, sottopongono a scrutinio e analizzano; quando le hanno, non solo sottopongono a scrutinio e analizzano, ma si aggrappano ostinatamente a esse. Né eliminano le loro nozioni né ricercano la verità; sono convinti di avere ragione. Non appartengono forse a Satana? (Sì.) Queste sono le manifestazioni degli anticristi quando hanno nozioni su Dio incarnato.

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 10: Parte terza”

Dio ha detto molte parole e compiuto molte opere ma per quanto le Sue parole siano concrete, per quanto le verità che esprime siano edificanti per gli uomini, per quanto sia urgente che essi le comprendano, gli anticristi non sono interessati e non le prendono a cuore. Al contrario, quanto più Dio parla, quanto più opera concretamente, tanto più provano repulsione, si irritano e oppongono resistenza. Se ciò non bastasse, nascerà in loro addirittura una condanna di Dio e bestemmie nei Suoi confronti. Alzeranno la voce contro di Lui: “La tua onnipotenza sta forse in queste parole? È solo questo che fai: pronunciare parole? Se non parlassi, non saresti onnipotente? Se sei onnipotente, allora non parlare. Non ricorrere alla parola, alla condivisione sulla verità o al fatto che fornisci all’uomo la verità per permettergli di guadagnarsi la vita e di cambiare la sua indole. Se ci facessi diventare tutti angeli da un giorno all’altro, tuoi messaggeri, questa sì che sarebbe onnipotenza!” Mentre Dio pronuncia le Sue parole e compie la Sua opera, la natura degli anticristi è rivelata e messa a nudo, un po’ alla volta, senza alcuna dissimulazione, così come la loro essenza di avversione e opposizione nei confronti della verità è messa completamente a nudo. Anche l’indole e l’essenza degli anticristi, che disprezzano l’identità di Dio e la Sua essenza, sono esposte e rivelate, un po’ alla volta, con il passare del tempo e con l’incessante progresso che Dio compie nella Sua opera. Gli anticristi perseguono cose vaghe; vogliono vedere segni e prodigi e, governati da questa ambizione e da questo desiderio che non sono conformi alla realtà, la loro natura di avversione e odio per la verità è portata alla luce. Al contrario, chi persegue veramente la realtà e la verità, chi crede nelle cose positive e le ama, vede l’onnipotenza di Dio nel processo della Sua opera e delle Sue parole; e ciò che queste persone possono vedere, ciò che possono guadagnare e ciò che possono conoscere è esattamente ciò che gli anticristi non saranno mai in grado né di conoscere né di guadagnare. Gli anticristi credono che, se le persone guadagnassero la vita da Dio, sarebbe necessario che ci fossero segni e prodigi; credono che, senza segni e prodigi, guadagnare la vita e la verità dalle sole parole di Dio e quindi ottenere un cambiamento della propria indole e raggiungere la salvezza sia impossibile. Per un anticristo, questa è un’impossibilità eterna: non regge. Ecco perché aspettano e pregano instancabilmente, nella speranza che Dio riveli segni e prodigi e compia miracoli per loro; se non lo fa, allora la Sua onnipotenza non esiste. Ciò implica che, se l’onnipotenza di Dio non esiste, allora Dio certamente non esiste. È questa la logica degli anticristi. Condannano la giustizia e l’onnipotenza di Dio.

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 10: Parte prima”

Gli anticristi non riconoscono né credono minimamente nella giustizia e nell’onnipotenza dell’indole essenza di Dio, e tanto meno ne hanno conoscenza. Ovviamente, per loro è ancora più difficile credere, riconoscere e conoscere la santità e l’unicità di Dio. Così, quando Dio dice che vuole che gli uomini siano onesti, che vuole che siano esseri creati con i piedi per terra e capaci di restare al loro posto, gli anticristi sviluppano delle idee, insieme a un atteggiamento e a un sentimento. Dicono: “Dio non è forse elevato? Non è supremo? Se è così, i requisiti che egli pone all’uomo dovrebbero essere grandiosi e nobili. Credevo che dio fosse così misterioso; non avrei mai pensato che avrebbe posto all’uomo requisiti così insignificanti. Si può mai pensare che siano la verità? Sono troppo semplicistici! Sarebbe giusto che i requisiti posti da dio fossero elevati: un individuo dovrebbe essere un superuomo, una persona grandiosa, una persona capace; è questo ciò che dio dovrebbe richiedere all’uomo. Richiederebbe a una persona di essere onesta; si tratta davvero dell’opera di dio? Non è forse una contraffazione?” Nel profondo del loro cuore, gli anticristi non si limitano a opporsi alla verità: nel far ciò, arrivano persino a bestemmiare. Con questo, non disprezzano forse la verità? Sono pieni di sprezzo e di sdegno nei confronti dei requisiti posti da Dio; li definiscono e li trattano con un atteggiamento di disdegno, noncuranza, sarcasmo e scherno. È evidente che gli anticristi possiedono un’indole essenza di odio; sono incapaci di accettare cose o parole autentiche, belle e concrete. L’essenza di Dio è autentica e concreta, e i requisiti che Egli pone alle persone sono in linea con ciò di cui loro hanno bisogno. “Grandioso ed elevato” come dicono gli anticristi; che cos’è? È un’espressione falsa, vuota e vacua; corrompe le persone e le fuorvia; le porta a degenerare e le allontana da Dio. Le verità espresse da Dio e la Sua vita, invece, sono leali, adorabili e concrete. Una volta sperimentate le parole di Dio per un certo periodo di tempo, si scoprirà che solo la vita di Dio è la cosa più adorabile, che solo le Sue parole possono cambiare le persone ed essere la loro vita, e che esse sono ciò di cui le persone hanno bisogno; le opinioni e i detti grandiosi e nobili promossi da Satana e dagli anticristi, invece, sono diametralmente opposti alla veridicità e alla concretezza che Dio richiede all’uomo. Pertanto, sulla base di questa loro essenza, gli anticristi sono del tutto incapaci di accettare la santità e l’unicità di Dio. Non c’è alcuna possibilità che le riconoscano. Per quanto riguarda le varie sfaccettature dell’indole e dell’essenza corrotte degli individui smascherate da Dio, ossia la loro intransigenza e la loro arroganza, la loro indole di propensione all’inganno, malvagità, avversione per la verità e malignità, gli anticristi non le accettano affatto. E per quanto concerne il giudizio delle persone da parte di Dio e il Suo severo rimprovero, gli anticristi non solo sono incapaci di conoscere la santità e l’adorabilità di Dio che queste cose contengono; al contrario, nel profondo provano avversione per queste parole che Dio pronuncia e vi si oppongono. Ogni volta che leggono le parole di Dio che castigano, giudicano e smascherano l’indole corrotta dell’uomo, le odiano e desiderano imprecare. Se qualcuno li definisce arroganti, intransigenti, dei malvagi che provano avversione per la verità, loro discutono con lui e imprecano contro i suoi antenati; e se qualcuno espone la loro essenza corrotta e li condanna, è come se volesse ucciderli: non lo accettano assolutamente. È perché gli anticristi hanno tale essenza e rivelano queste cose che vengono identificati, a loro insaputa, e isolati e rivelati senza che se ne rendano conto, all’interno della casa di Dio e della chiesa. La loro ambizione e il loro desiderio rimangono spesso insoddisfatti, e così cresce il loro odio per le parole che Dio pronuncia, per la Sua esistenza e per la frase “nella casa di Dio regna la verità”. Se dici loro questa frase, vorranno darti battaglia, tormentarti e punirti fino alla morte. Questo non basta forse a dimostrare che gli anticristi sono ostili a Dio? Certo che sì!

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 10: Parte prima”

L’atteggiamento archetipico degli anticristi verso la potatura consiste nel rifiutarsi con ferocia di accettarla o di ammetterla. Per quanto male compiano o per quanto danneggino il lavoro della casa di Dio e l’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio, non provano il minimo rimorso né pensano di essere in debito. Da questo punto di vista, gli anticristi hanno umanità? Assolutamente no. Causano danni di ogni tipo ai prescelti di Dio e compromettono gravemente il lavoro della chiesa: questo è chiaro come il sole agli occhi dei prescelti di Dio, che riescono a vedere il susseguirsi delle azioni malvagie degli anticristi. Eppure gli anticristi non accettano né riconoscono tale fatto; si ostinano a rifiutarsi di ammettere di essere in errore o di essere responsabili. Questo non è forse un segno del fatto che provano avversione per la verità? Tale è il grado di avversione degli anticristi per la verità. A prescindere da quanta malvagità commettano, si rifiutano di riconoscerlo, e rimangono irremovibili fino alla fine. Questo basta a dimostrare che gli anticristi non prendono mai sul serio il lavoro della casa di Dio né accettano la verità. Non sono arrivati a credere in Dio; sono servi di Satana, venuti a intralciare e disturbare il lavoro della casa di Dio. Nei cuori degli anticristi c’è posto solamente per la reputazione e il prestigio. Credono che, se riconoscessero il loro errore, allora dovrebbero assumersi la responsabilità, e a quel punto il loro prestigio e la loro reputazione verrebbero gravemente compromessi. Di conseguenza, si oppongono con un atteggiamento di “negazione fino alla morte”. Comunque gli altri li smascherino o analizzino, gli anticristi fanno di tutto per rifiutarlo. A prescindere dal fatto che il loro rifiuto sia intenzionale oppure no, in breve, da un certo punto di vista questi comportamenti rivelano la loro natura essenza di avversione e odio nei confronti della verità. Da un altro punto di vista, questo dimostra quanto gli anticristi abbiano a cuore il proprio prestigio, la propria reputazione e i propri interessi. A tale proposito, qual è il loro atteggiamento nei confronti del lavoro e degli interessi della chiesa? Un atteggiamento di disprezzo e di irresponsabilità. Sono del tutto privi di coscienza e ragionevolezza. Il loro sottrarsi alla responsabilità non dimostra questi aspetti? Da una parte, il sottrarsi alla responsabilità dimostra la loro natura essenza di avversione e di odio nei confronti della verità; mentre, dall’altra, dimostra la loro mancanza di coscienza, ragionevolezza e umanità. A prescindere da quanto l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle venga danneggiato a causa del loro disturbo e delle loro malefatte, non provano alcun rimprovero e non potrebbero esserne mai turbati. Che razza di creature sono queste? Anche una parziale ammissione di errore da parte loro basterebbe a considerarli dotati di un briciolo di coscienza e ragionevolezza, ma gli anticristi non hanno neppure questa minima dose di umanità. Dunque come li definireste? Gli anticristi sono, in essenza, dei diavoli. Qualunque sia il danno che arrecano agli interessi della casa di Dio, non se ne rendono conto. In cuor loro non ne sono neanche lontanamente rattristati, né si sentono in colpa e tantomeno in debito. Questo non è assolutamente ciò che si dovrebbe vedere nelle persone normali. Essi sono diavoli, e i diavoli sono privi di ogni coscienza e ragionevolezza. Per quante malefatte compiano e per quanto gravi siano le perdite che arrecano al lavoro della chiesa, si rifiutano con veemenza di riconoscerlo. Credono che riconoscerlo significherebbe aver fatto qualcosa di male. Pensano: “Potrei mai fare qualcosa di male? Io non farei mai nulla di male! Se dovessi riconoscere il mio errore, non sarebbe un insulto alla mia integrità? Sì, ero coinvolto nell’accaduto, ma non ne sono stato io la causa, né il principale responsabile. Va’ a cercare chi vuoi, ma non dovresti venire da me. In ogni caso, non posso riconoscere di aver commesso questo errore. Non posso assumermi questa responsabilità!” Pensano che, se riconosceranno il loro errore, saranno condannati, messi a morte e mandati all’inferno e nello stagno di fuoco e di zolfo. DiteMi, persone come queste possono forse accettare la verità? Ci si può aspettare da loro un autentico pentimento? Indipendentemente dal modo in cui gli altri condividono sulla verità, nel profondo del proprio cuore gli anticristi continuano a opporsi a essa, a contrastarla e a sfidarla. Non ammettono i propri errori e non mostrano alcuna manifestazione di pentimento neanche dopo essere stati destituiti. Non manifestano conoscenza di sé stessi e non ammettono di aver commesso un errore neppure quando la questione viene menzionata dopo 10 anni. Continuano a non conoscere sé stessi e a tentare di giustificarsi e discolparsi anche quando la questione viene sollevata 20 anni dopo. E, cosa ancora più detestabile, neppure quando se ne parla a distanza di 30 anni manifestano conoscenza di sé stessi, e cercano ancora di argomentare e giustificarsi, dicendo: “Non ho commesso errori, quindi non posso ammetterne neanche uno. Non è stata una mia responsabilità; non dovrei essere io a farmene carico”. E, con sorpresa di tutti, 30 anni dopo essere stati destituiti, questi anticristi hanno ancora un atteggiamento di opposizione verso il modo in cui la chiesa li ha gestiti. Neanche dopo 30 anni sono minimamente cambiati. Allora come hanno trascorso questi 30 anni? Non potrebbe essere che non hanno letto la parola di Dio né hanno riflettuto su sé stessi? Che non hanno pregato Dio né si sono confidati con Lui? Che non hanno ascoltato i sermoni e le condivisioni? Che sono degli scriteriati e non possiedono il pensiero dell’umanità normale? Come abbiano trascorso questi 30 anni è davvero un mistero. Trent’anni dopo l’episodio, sono ancora pieni di risentimento, convinti che i fratelli e sorelle abbiano fatto loro un torto, che Dio non li capisca, che la casa di Dio li abbia maltrattati, abbia dato loro del filo da torcere, abbia reso loro le cose difficili e li abbia accusati ingiustamente. DiteMi, persone del genere possono forse cambiare? Assolutamente no. Il loro cuore è colmo di ostilità verso le cose positive e di resistenza e opposizione. Credono che, smascherando le loro azioni malvagie e potandoli, gli altri abbiano danneggiato la loro integrità, disonorato la loro reputazione e causato un danno immenso alla loro reputazione e al loro prestigio. Non si presentano mai davanti a Dio per pregare, ricercare e riconoscere i propri errori in quanto è accaduto e non hanno mai un atteggiamento di pentimento o di riconoscimento dei loro errori. Ancor meno accettano il giudizio e il castigo delle parole di Dio. Ancora oggi continuano a nutrire disobbedienza, insoddisfazione e rimostranze, a giustificarsi con Dio e a chiederGli di riparare ai torti che hanno subito, di portare la questione alla luce e di giudicare esattamente chi aveva ragione e chi torto, fino al punto di mettere in dubbio e negare la giustizia di Dio a causa di questa questione e di mettere in dubbio e negare il fatto che nella casa di Dio sono la verità e Dio a regnare. Questo è l’esito finale quando gli anticristi subiscono la potatura: accettano la verità? Non la accettano affatto, sono assolutamente contrari ad accettarla. Da ciò si evince che possiedono una natura essenza di avversione e di odio nei confronti della verità.

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte terza”

Gli anticristi provano avversione per la verità e la odiano. È possibile secondo te indurre qualcuno che prova avversione per la verità ad accettarla e metterla in pratica? (No.) Fare una cosa del genere equivale a far arrampicare una mucca su un albero o a far mangiare fieno a un lupo: non sarebbe forse chiedere loro l’impossibile? A volte capita di vedere un lupo infiltrarsi in un gregge e stare con le pecore. È solo uno stratagemma, sta aspettando l’occasione per mangiarle. La sua natura non cambierà mai. Allo stesso modo, far sì che un anticristo metta in pratica la verità equivale a far sì che un lupo mangi fieno e abbandoni l’istinto di divoratore di pecore: è impossibile. I lupi sono carnivori. Mangiano le pecore, mangiano animali di tutti i tipi. Questa è la loro natura e non si può cambiare. Se una persona dice: “Non so se sono un anticristo, ma ogni volta che ascolto una condivisione sulla verità, il mio cuore si infiamma di rabbia e provo odio al riguardo, e chiunque voglia potarmi, lo odio ancora di più”, tale persona è un anticristo? (Sì.) Qualcun altro dice: “Quando ti capita qualcosa, devi sottometterti e ricercare la verità”, e la prima persona risponde: “Sottomettermi? Col cavolo! Stai zitto!” Che cos’è questo? Si tratta forse di un brutto carattere? (No.) Che indole è? (Odio per la verità.) Gli anticristi non tollerano nemmeno di sentirne parlarne e, non appena condividi sulla verità, la loro natura prorompe, mostrano la loro vera forma. Provano repulsione nell’udire ogni accenno alla ricerca della verità o alla sottomissione a Dio. Quanto è grande la loro repulsione? Quando sentono discorsi del genere, esplodono. La loro educazione svanisce; non hanno paura di lasciarsi sfuggire qualcosa. Ecco fino a che punto arriva il loro odio. Possono mettere in pratica la verità, allora? (No.) La verità non è per i malevoli; è destinata alle persone dotate di coscienza e ragionevolezza, che amano la verità e le cose positive. Esige che tali persone la accettino e la mettano in pratica. E le persone malvagie con l’essenza di un anticristo, che sono estremamente ostili alla verità e alle cose positive, non accetteranno mai la verità. Non importa per quanti anni credano in Dio o quanti sermoni ascoltino, non accetteranno né metteranno in pratica la verità. Non presumere che non pratichino la verità perché non la comprendono e che la comprenderanno quando ne avranno udita di più. È impossibile, perché tutti coloro che provano avversione per la verità e la odiano appartengono alla stirpe di Satana. Non cambieranno mai e nessun altro potrà cambiarli. È proprio come successe all’arcangelo, dopo aver tradito Dio: avete mai sentito Dio dire che avrebbe salvato l’arcangelo? Dio non l’ha mai detto. Allora, cosa fece Dio a Satana? Lo scaraventò in aria e gli fece prestare servizio per Lui sulla terra, come avrebbe dovuto. E quando avrà finito di prestare servizio e il piano di gestione di Dio sarà completato, Egli lo distruggerà e sarà tutto finito. Dio dice forse una sola cosa in più al riguardo? (No.) Perché no? Perché sarebbe, in una parola, inutile. Dire anche solo una cosa in più sarebbe superfluo. Dio lo ha compreso a fondo: la natura essenza di un anticristo non potrà mai cambiare. Le cose stanno così.

La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 8: Vogliono che gli altri si sottomettano solo a loro, non alla verità o a Dio (Parte seconda)”

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