15. Compiere bene il proprio dovere è vera testimonianza

Parole di Dio Onnipotente degli ultimi giorni

Ogni credente in Dio dovrebbe comprenderNe la volontà. Solo coloro che svolgono bene i loro doveri sono in grado di soddisfare Dio, e solo portando a termine l’incarico ricevuto da Dio si può essere soddisfatti di come si è svolto il proprio dovere. C’è uno standard per l’adempimento dell’incarico ricevuto da Dio. Il Signore Gesù ha detto: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze”. “Amare Dio” è uno degli aspetti di ciò che Dio richiede alle persone. In cosa dovrebbe manifestarsi questo requisito? Nel fatto che devi portare a termine l’incarico ricevuto da Dio. In termini concreti, significa svolgere bene il tuo dovere in quanto essere umano. Quindi, qual è lo standard per svolgere bene il tuo dovere? È il requisito posto da Dio che tu svolga bene il tuo dovere di essere creato con tutto il tuo cuore, tutta la tua anima, tutta la tua mente e tutta la tua forza. Questo dovrebbe essere facile da capire. Al fine di soddisfare questo requisito posto da Dio, principalmente devi mettere il cuore nel tuo dovere. Se riesci a metterci il cuore, allora ti risulterà facile agire con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Se svolgi il tuo dovere affidandoti semplicemente alle fantasie della tua mente e ai tuoi doni, puoi forse soddisfare i requisiti posti da Dio? Assolutamente no. Quindi, qual è lo standard da soddisfare per adempiere l’incarico ricevuto da Dio e svolgere lealmente e bene il tuo dovere? È svolgerlo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Se tenti di svolgere bene il tuo dovere senza un cuore che ama Dio, non funzionerà. Se il tuo cuore che ama Dio diventa sempre più forte e autentico, allora sarai naturalmente in grado di svolgere bene il tuo dovere con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutta la forza.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Su cosa, esattamente, le persone fanno affidamento per vivere?”

Se davvero hai una coscienza devi farti carico di un fardello, e anche avere senso di responsabilità. Devi dire: “Che io sia conquistato o reso perfetto, devo prestare questa fase della testimonianza in modo adeguato”. In quanto essere creato, ciascuno può essere pienamente conquistato da Lui e alla fine acquisire la capacità di soddisfarLo, ripagando il Suo amore con un cuore che Lo ama e dedicandosi completamente a Lui. È questa la responsabilità dell’uomo, è il dovere che spetta all’uomo e il fardello di cui si deve fare carico: è il mandato che deve portare a compimento. Solo allora crederà davvero in Dio.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Pratica (3)”

Quello che desidero è la tua lealtà e sottomissione ora, il tuo amore e la tua testimonianza ora. Anche se in questo momento non sai di quale testimonianza o di quale amore si tratti, dovresti portarMi tutto ciò che è tuo e consegnarMi gli unici tesori che hai: la tua lealtà e la tua sottomissione. Devi sapere che la testimonianza della Mia sconfitta di Satana sta nella lealtà e nella sottomissione dell’uomo, così come la testimonianza della Mia completa conquista dell’uomo. Il dovere della tua fede in Me è di testimoniarMi, di essere leale verso di Me e nessun altro, e di essere sottomesso sino alla fine. Prima che inizi la fase successiva della Mia opera, come Mi testimonierai? Come sarai leale e sottomesso nei Miei confronti? Dedichi tutta la tua lealtà alla tua funzione o semplicemente rinuncerai? Preferiresti sottometterti a ogni Mia disposizione (fosse anche la morte o la distruzione) o fuggiresti a metà strada per evitare il Mio castigo? Io ti castigo affinché tu Mi testimoni e Mi sia leale e sottomesso. Per di più, il castigo attuale ha il fine di svelare la fase successiva della Mia opera e permetterne l’avanzamento senza ostacoli. Pertanto, ti esorto a essere saggio e a non trattare la tua vita o il significato della tua esistenza come sabbia senza valore. Puoi sapere esattamente quale sarà la Mia opera a venire? Sai come opererò nei giorni a venire e come si svolgerà la Mia opera? Dovresti conoscere il significato della tua esperienza della Mia opera e anche il significato della tua fede in Me. Ho fatto così tanto; come potrei abbandonare tutto a metà come immagini? Ho svolto un’opera così estesa; come potrei distruggerla? In verità, sono venuto a porre fine a quest’età. Questo è vero ma, oltre a ciò, devi sapere che devo iniziare una nuova età, una nuova opera e, soprattutto, diffondere il Vangelo del Regno. Quindi, dovresti sapere che l’opera attuale consiste soltanto nel cominciare una età e gettare le fondamenta per la diffusione del Vangelo nel tempo a venire e porre fine all’età in futuro. La Mia opera non è così semplice come pensi, e non è nemmeno così inutile o senza senso come potresti credere. Quindi, devo dirti ancora: dovresti offrire la tua vita per la Mia opera e ancor di più dovresti dedicare te stesso alla Mia gloria. Ho lungamente desiderato il tuo testimoniarMi, e ancor di più ho desiderato che tu diffonda il Mio Vangelo. Dovresti comprendere ciò che è nel Mio cuore.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Che cosa sai della fede?”

Non agire sempre per il tuo tornaconto e non considerare costantemente i tuoi interessi personali; non preoccuparti degli interessi degli uomini e non pensare affatto al tuo orgoglio, alla tua reputazione e al tuo prestigio. Devi prima considerare gli interessi della casa di Dio e farne la tua priorità. Devi tenere in considerazione la volontà di Dio e cominciare col riflettere se ci siano state o meno impurità nello svolgimento del tuo dovere, se tu sia stato fedele, se tu abbia adempiuto le tue responsabilità e abbia dato tutto te stesso e, allo stesso modo, se tu abbia o meno riflettuto con tutto il cuore sul tuo dovere e sul lavoro della chiesa. Devi considerare queste cose. Se ci pensi spesso e le comprendi, ti sarà più facile svolgere bene il tuo dovere. Se sei di scarsa levatura, se la tua esperienza è superficiale o se non sei competente nel tuo lavoro professionale potrebbero esserci alcuni errori o manchevolezze nel tuo lavoro e potresti non ottenere buoni risultati, ma avrai fatto del tuo meglio. Tu non soddisfi i tuoi desideri egoistici o le tue preferenze; prendi invece costantemente in considerazione il lavoro della chiesa e gli interessi della casa di Dio. Anche se tu non dovessi conseguire buoni risultati nel tuo dovere, il tuo cuore sarà stato messo sulla retta via; se, oltre a questo, sai ricercare la verità per risolvere i problemi nel tuo dovere, sarai all’altezza nello svolgimento del tuo dovere e al contempo sarai in grado di entrare nella verità realtà. Ecco cosa significa possedere testimonianza.

Alcuni credono in Dio ma non perseguono la verità. Vivono sempre seguendo la carne, bramando i piaceri della carne, soddisfacendo sempre i loro desideri egoistici. A prescindere da quanti anni credano in Dio, non entreranno mai nella verità realtà. Questo è il segno dell’aver gettato vergogna su Dio. Dici: “Non ho fatto niente per oppormi a Dio. In che modo avrei gettato vergogna su di Lui?”. Tutte le tue idee e tutti i tuoi pensieri sono malvagi. Gli intenti, gli obiettivi e le motivazioni dietro a ciò che fai e le conseguenze delle tue azioni soddisfano sempre Satana, ti rendono il suo zimbello e gli permettono di trovare prove contro di te. Non hai reso nemmeno un po’ della testimonianza che dovresti come cristiano. Appartieni a Satana. Getti vergogna sul nome di Dio in tutte le cose e non possiedi una testimonianza autentica. Egli ricorderà forse quello che hai fatto? Alla fine, quale conclusione trarrà su ogni tua azione, su ogni tuo comportamento e su ogni dovere che hai svolto? Non deve derivare qualcosa da questo, una sorta di dichiarazione? Nella Bibbia, il Signore Gesù dice: “Molti Mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome Tuo e in nome Tuo cacciato demoni e fatto in nome Tuo molte opere potenti?’ Allora dichiarerò loro: ‘Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, malfattori!’” (Matteo 7:22-23). Perché il Signore Gesù ha detto questo? Come mai tanti di coloro che hanno predicato, cacciato demoni e compiuto molti miracoli in nome del Signore sono diventati dei malfattori? È perché non hanno accettato le verità espresse dal Signore Gesù, non hanno osservato i Suoi comandamenti e non hanno avuto amore per la verità nei loro cuori. Volevano solo barattare il lavoro che avevano svolto, le sofferenze che avevano patito e i sacrifici che avevano fatto per il Signore con le benedizioni del Regno dei Cieli. Così facendo cercavano di raggiungere un accordo con Dio, di usare Dio e ingannarLo, perciò il Signore Gesù ha provato disgusto per loro, li ha odiati e li ha condannati come malfattori. Oggi le persone stanno accettando il giudizio e castigo delle parole di Dio, ma alcuni perseguono ancora la reputazione e il prestigio e desiderano sempre distinguersi, volendo sempre essere leader e lavoratori e ottenere reputazione e prestigio. Sebbene tutti costoro affermino di credere in Dio e di seguirLo, di rinunciare e di spendersi per Lui, essi compiono i loro doveri per guadagnare fama e prestigio, e hanno sempre i loro piani personali. Non sono sottomessi o fedeli a Dio, possono correre a destra e a sinistra facendo del male senza riflettere affatto su sé stessi, e così diventano dei malfattori. Dio detesta questi individui malvagi e non li salva. Qual è il parametro in base al quale le azioni e il comportamento di una persona vengono giudicate buone o cattive? È il fatto che una persona, in come pensa, in ciò che rivela e in come agisce, possieda oppure no la testimonianza di aver messo in pratica la verità e di vivere la verità realtà. Se non hai questa realtà o non la vivi, sei senza dubbio un malfattore. Dio come ritiene i malfattori? Per Dio, i tuoi pensieri e i tuoi atti esteriori non Gli rendono testimonianza né umiliano e sconfiggono Satana; anzi, gettano vergogna su di Lui e sono cosparsi di segni del disonore che Gli hai recato. Non stai testimoniando Dio, non ti adoperi per Lui né adempi alle tue responsabilità e ai tuoi obblighi verso Dio; invece, agisci nel tuo interesse. Cosa significa “nel tuo interesse”? Se vogliamo essere precisi, significa nell’interesse di Satana. Pertanto, alla fine, Dio dirà: “Allontanatevi da Me, malfattori!” Agli occhi di Dio le tue non saranno considerate buone azioni, ma cattive azioni. Non solo non otterranno l’approvazione di Dio, ma verranno anche condannate. Cosa si spera di ottenere con una simile fede in Dio? In definitiva, una fede di questo tipo non risulterebbe infruttuosa?

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo eliminando la propria indole corrotta”

In qualsiasi prova tu ti imbatta, devi presentarti dinanzi a Dio: questo è giusto. Devi riflettere su te stesso senza ritardare lo svolgimento del tuo dovere. Non limitarti a riflettere senza mai svolgere il tuo dovere, trascurando ciò che è importante per concentrarti su ciò che è insignificante: quella è la via della stupidità. Qualunque prova tu debba affrontare, devi considerarla un onere assegnatoti da Dio. Immaginiamo che alcuni siano colpiti da una grave malattia e da una sofferenza insopportabile, e alcuni siano perfino prossimi alla morte. Come devono affrontare una situazione del genere? In molti casi le prove sono oneri che Dio assegna agli esseri umani. Per quanto grande sia l’onere che Dio ti ha assegnato, questo è il fardello che devi assumere, poiché Dio ti capisce e sa che potrai sopportarlo. L’onere assegnatoti da Dio non eccederà la tua levatura o i limiti della tua resistenza, perciò senza dubbio potrai sopportarlo. Qualunque onere Dio ti assegni, qualunque prova, devi rammentare una cosa: che tu capisca o no la volontà di Dio e che dopo aver pregato tu riceva o no l’illuminazione e la rivelazione da parte dello Spirito Santo, e che questa prova sia per te una disciplina o un avvertimento da parte di Dio, non ha importanza se non capisci. Se non rallenti l’assolvimento del tuo dovere e sai attenerti lealmente a tale dovere, Dio sarà compiaciuto e tu rimarrai saldo nella tua testimonianza. Vedendo che soffrono per una grave malattia e stanno per morire, alcuni pensano: “È stato per evitare la morte che ho cominciato a credere in Dio; ma ecco che, perfino dopo tutti questi anni in cui ho svolto il mio dovere, Egli mi farà morire. Dovrei andare avanti con le mie faccende, fare le cose che ho sempre voluto fare e godere delle cose di cui non ho goduto in questa vita. Posso rimandare il mio dovere”. Che atteggiamento è questo? Per tutti questi anni hai compiuto il tuo dovere, hai ascoltato tutti questi sermoni e ancora non hai capito la verità. Basta un’unica prova ad abbatterti, a metterti in ginocchio, e a metterti a nudo. Una persona del genere merita forse che Dio Si prenda cura di lei? (Non ne è degna.) È totalmente priva di lealtà. Allora come si definisce il dovere che ha svolto in tutti questi anni? Si chiama “prestare servizio” e significa che tale persona si è soltanto data da fare. Nella tua fede in Dio e nella tua ricerca della verità, se sei in grado di dire: “Qualunque malattia o evento sgradevole Dio permetta che mi colpisca (qualunque cosa Egli faccia), io devo sottomettermi e rimanere al mio posto di essere creato. Prima di ogni altra cosa devo mettere in pratica questo aspetto della verità (la sottomissione), devo attuarlo, e vivere la realtà della sottomissione a Dio. Inoltre non devo accantonare ciò che Dio mi ha incaricato di fare e il dovere che devo svolgere. Perfino al mio ultimo respiro devo attenermi al mio dovere”, non significa forse rendere testimonianza? Quando hai questa determinazione e questa condizione, sei ancora in grado di lamentarti di Dio? No. In un momento come questo, penserai: “Dio mi dà questo respiro, ha provveduto a me e mi ha protetto per tutti questi anni, mi ha sollevato da tanto dolore, mi ha donato tanta grazia e tante verità. Ho compreso verità e misteri che altri non capivano da generazioni. Ho acquisito tanto da Dio, perciò devo ripagarLo! In precedenza la mia levatura era troppo scarsa, non capivo niente, tutto ciò che facevo era offensivo per Dio. Forse non avrò più in futuro un’altra occasione per ripagare Dio. Per il tempo che mi rimane da vivere, devo sacrificare quel poco di forze che ho e fare ciò che posso per Dio, affinché Egli veda che tutti questi anni in cui Egli ha provveduto a me non sono stati vani, ma hanno dato frutti. Voglio dare conforto a Dio e non offenderLo né deluderLo più”. Com’è questo modo di pensare? Non bisogna riflettere su come salvarsi o fuggire, pensando: “Quando guarirò da questa malattia? Allora farò del mio meglio per svolgere il mio dovere ed essere leale. Come faccio a essere leale se sto male? Come faccio a svolgere il mio dovere di essere creato?” Finché hai un ultimo respiro, non sei forse in grado di svolgere il tuo dovere? Finché hai un ultimo respiro, sei capace di non disonorare Dio? Finché hai un ultimo respiro e la tua mente è lucida, sei capace di non lamentarti di Dio? (Sì.) È facile dire di sì adesso, ma non sarà altrettanto facile quando succederà davvero. E così dovete ricercare la verità, impegnarvi a fondo in merito alla verità e pensare più spesso: “Come posso compiacere la volontà di Dio? Come posso ripagare l’amore di Dio? Come posso compiere il dovere di un essere creato?”

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo nella lettura frequente delle parole di Dio e nella meditazione sulla verità si trova un cammino da percorrere”

A qualsiasi cosa tu vada incontro nel compiere il tuo dovere – negatività e debolezza, essere di cattivo umore dopo avere subito la potatura – devi gestirla adeguatamente e devi anche ricercare la verità e comprendere la volontà di Dio. Così facendo, avrai un percorso di pratica. Se desideri ottenere buoni risultati nel compiere il tuo dovere, non devi lasciarti influenzare dal tuo stato d’animo. A prescindere da quanto tu ti senta negativo o debole, devi mettere in pratica la verità in tutto ciò che fai, con assoluta rigorosità e attenendoti ai principi. Se fai così, non solo avrai l’approvazione degli altri, ma sarai gradito anche a Dio. Di conseguenza, sarai una persona responsabile che sa addossarsi un fardello; sarai una persona genuinamente buona che compie effettivamente il proprio dovere in maniera soddisfacente e vive pienamente la parvenza di una persona autentica. Simili persone vengono purificate e conseguono una reale trasformazione quando compiono il proprio dovere, e si può dire che siano sincere agli occhi di Dio. Soltanto le persone sincere sanno perseverare nel mettere in pratica la verità e riescono ad agire nel rispetto dei principi e a compiere i propri doveri in maniera soddisfacente. Coloro che agiscono nel rispetto dei principi compiono il proprio dovere meticolosamente quando sono di buon umore; non lavorano in modo sommario, non sono arroganti e non si mettono in mostra per far sì che gli altri abbiano un’alta opinione di loro. Quando sono invece di cattivo umore, possono portare a termine i propri compiti quotidiani con altrettanta serietà e responsabilità e, anche se si imbattono in qualcosa che pregiudica il compimento del loro dovere o che li mette sotto pressione oppure provoca dei disturbi durante il compimento del dovere, sono comunque in grado di acquietare il proprio cuore dinanzi a Dio e di pregare dicendo: “Non importa quanto possano essere gravosi i problemi con cui mi confronterò, dovesse anche crollare il cielo, finché avrò vita, sono deciso a fare del mio meglio per compiere il mio dovere. Ogni giorno della mia vita è un giorno in cui devo compiere bene il mio dovere, per essere degno di questo compito affidatomi da Dio e del respiro che mi ha messo in corpo. Indipendentemente dalle difficoltà in cui possa trovarmi, non ne terrò alcun conto, poiché compiere il mio dovere è della massima importanza!” Coloro che non vengono influenzati da persone, eventi, cose o ambienti, che non vengono limitati da stati d’animo o da situazioni esterne e che mettono al primo posto i doveri e gli incarichi affidati loro da Dio, questi sono coloro che sono leali a Dio e si sottomettono realmente a Lui. Persone del genere hanno conseguito l’ingresso nella vita e l’accesso alla verità realtà. Questa è una delle espressioni più autentiche e concrete del vivere la verità.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “L’ingresso nella vita deve iniziare con l’esperienza dell’adempimento del proprio dovere”

Le persone che non compiono il loro dovere dinanzi a Dio sono già colpevoli del crimine più efferato, per il quale perfino la morte è una punizione insufficiente, eppure hanno la sfacciataggine di discutere con Dio e di opporsi a Lui. Che valore ha rendere perfette simili persone? Quando non compiono il loro dovere, dovrebbero sentirsi in colpa e in debito; dovrebbe odiare la loro debolezza e inutilità, la loro ribellione e corruzione, e inoltre dovrebbe donare la loro vita a Dio. Soltanto allora saranno esseri creati che amano davvero Dio, e solo persone siffatte sarebbero degne di godere delle benedizioni e della promessa di Dio e di essere rese perfette da Lui. E che dire della maggiore parte di voi? Come trattate il Dio che vive fra voi? Come avete svolto il vostro dovere dinanzi a Lui? Avete fatto tutto ciò che siete stati chiamati a fare, anche a costo della vostra vita? Che cosa avete sacrificato? Non avete ricevuto tanto da Me? Sapete distinguere? Quanto Mi siete leali? Come Mi avete servito? E che dire di tutto ciò che Io vi ho concesso e ho fatto per voi? Avete tenuto conto di tutto questo? Avete tutti giudicato e confrontato questo con quel poco di coscienza che avete in voi? Chi potrebbe essere degno delle vostre parole e azioni? Possibile che un tale minuscolo sacrificio da parte vostra sia degno di tutto ciò che Io vi ho concesso? Io non ho altra scelta e vi sono stato devoto con tutto il cuore, eppure voi nutrite intenzioni malvagie e siete poco entusiasti nei Miei confronti. Questa è la misura del vostro dovere, la vostra unica funzione. Non è così? Siete consapevoli di aver fallito completamente nel compiere il dovere di un essere creato? Come potete essere considerati esseri creati? Non vi è chiaro che cosa stiate esprimendo e vivendo? Non avete compiuto il vostro dovere, ma cercate di guadagnare la tolleranza e l’abbondante grazia di Dio. Tale grazia non è stata predisposta per quelli indegni e ignobili come voi, ma per coloro che non chiedono nulla e si sacrificano di buon grado. Persone come voi, così mediocri, sono totalmente indegne di godere della grazia del cielo. Solo avversità e punizione interminabile accompagneranno i vostri giorni! Se non riuscite a esserMi fedeli, il vostro sarà un destino di sofferenza. Se non riuscite a rendere conto della Mia parola e della Mia opera, la vostra sorte sarà la punizione. Tutta la grazia, le benedizioni e la vita meravigliosa nel Regno non avranno nulla a che vedere con voi. Questa è la fine a cui meritate di andare incontro e la conseguenza del vostro agire! Non soltanto questi uomini stolti e arroganti non fanno del loro meglio né compiono il loro dovere, ma tendono anche le mani per ricevere la grazia, come se ciò che chiedono fosse meritato. E se non riescono a ottenere ciò che chiedono, diventano sempre meno leali. Come possono uomini del genere essere considerati ragionevoli? Siete di scarsa levatura e privi di ragione, del tutto incapaci di compiere il dovere che dovreste adempiere durante l’opera di gestione. Il vostro valore si è già deteriorato. Il fatto che non Mi abbiate ripagato per avervi mostrato tanta grazia è già un atto di ribellione estrema, sufficiente a condannarvi e a dimostrare la vostra codardia, incompetenza, meschinità e indegnità. Cosa vi dà il diritto di tendere ancora le mani? Che voi siate incapaci di offrire il minimo aiuto alla Mia opera, di essere leali e di rimanere saldi nella Mia testimonianza ostenta i vostri misfatti e debolezze, eppure voi Mi attaccate, dite falsità su di Me e vi lamentate che Io sia ingiusto. È tutta qui la vostra lealtà? È tutto qui il vostro amore? Che altro sapete fare oltre a questo? Come avete contribuito a tutta l’opera che è stata compiuta? Quanto vi siete adoperati? Ho già mostrato grande tolleranza non biasimandovi, eppure voi Mi adducete ancora spudoratamente pretesti e in privato vi lamentate di Me. Avete forse la minima traccia di umanità? Sebbene il dovere dell’uomo sia contaminato dalla sua mente e dalle sue nozioni, tu devi compiere il tuo dovere e mostrare la tua lealtà. Le impurità nell’attività dell’uomo sono una questione che riguarda la sua levatura, mentre, se l’uomo non compie il suo dovere, ciò dimostra la sua ribellione. Non vi è correlazione fra il dovere dell’uomo e l’eventualità che egli sia benedetto o maledetto. Il dovere è ciò che l’uomo dovrebbe compiere; è la sua vocazione mandata dal cielo e non dovrebbe dipendere da ricompense, condizioni o ragioni. Soltanto così egli starà compiendo il suo dovere. Benedetto è chi, dopo avere sperimentato il giudizio, viene reso perfetto e gioisce delle benedizioni di Dio. Maledetto è chi, dopo avere sperimentato il giudizio e il castigo, non va incontro a una trasformazione dell’indole, ossia non viene reso perfetto, bensì punito. Ma a prescindere dal fatto che siano benedetti o maledetti, gli esseri creati dovrebbero compiere il loro dovere, fare ciò che dovrebbero fare e ciò che sono in grado di fare; questo è il minimo che una persona, una persona che ricerca Dio, dovrebbe fare. Tu non dovresti compiere il tuo dovere solo per essere benedetto, né rifiutarti di agire per timore di essere maledetto. Lasciate che vi dica quest’unica cosa: compiere il proprio dovere è ciò che l’uomo dovrebbe fare, e se non è in grado di farlo, questo dimostra la sua ribellione. È attraverso il processo del compimento del proprio dovere che l’uomo gradualmente si trasforma, ed è attraverso questo processo che dimostra la sua lealtà. Stando così le cose, più sei in grado di compiere il tuo dovere, più verità riceverai e più la tua espressione diventerà reale. Coloro che nel compiere il proprio dovere si limitano a fare le cose meccanicamente e non ricercano la verità, alla fine saranno eliminati, poiché simili uomini non svolgono il loro dovere nella pratica della verità e non mettono in pratica la verità nello svolgimento del loro dovere. Sono coloro che resteranno immutati e saranno maledetti. Non solo le loro espressioni sono impure, ma tutto ciò che esprimono è malevolo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La differenza tra il ministero di Dio incarnato e il dovere dell’uomo”

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