1. Come risolvere il problema delle nozioni e delle fantasie delle persone

Parole di Dio Onnipotente degli ultimi giorni

Poiché ci sono sviluppi sempre nuovi nell’opera di Dio, essa in alcune sue parti diventa obsoleta e datata quando se ne aggiunge di nuova. Queste diverse tipologie di opera, la vecchia e la nuova, non sono in contraddizione, ma complementari; ogni passo procede da quello precedente. Poiché c’è una nuova opera, le cose vecchie devono, ovviamente, essere eliminate. Per esempio, alcune delle pratiche consolidate da tempo e modi di dire consueti e diffusi tra la gente, abbinati a molti anni di esperienza e di insegnamenti umani, hanno formato tutta una serie di nozioni nella mente dell’uomo. Il fatto che Dio non abbia ancora pienamente svelato all’uomo il Suo vero volto e la Sua indole intrinseca, congiuntamente al diffondersi, nel corso di molti anni, di teorie tradizionali provenienti dai tempi antichi, tutto ciò è stato ancora più propizio all’elaborazione di tali nozioni da parte dell’uomo. Si può dire che, durante il corso del cammino di fede in Dio da parte dell’uomo, l’influenza di diverse nozioni abbia condotto negli uomini alla continua formazione ed evoluzione di ogni genere di interpretazioni nozionali di Dio, e ciò ha fatto sì che molte persone religiose che servono Dio divenissero Sue nemiche. E così, più forti sono le nozioni religiose delle persone, più esse si oppongono a Dio e sono Sue nemiche. L’opera di Dio è sempre nuova e mai vecchia; non costituisce mai una dottrina, bensì cambia e si rinnova continuamente in misura maggiore o minore. Questa opera è l’espressione dell’indole intrinseca di Dio Stesso. È anche il principio intrinseco dell’opera di Dio, e uno dei mezzi mediante i quali Dio mette in atto la Sua gestione. Se Dio non operasse in questo modo, l’uomo non potrebbe cambiare né essere in grado di conoscere Dio, e Satana non verrebbe sconfitto. Così, nella Sua opera si verificano continuamente dei cambiamenti che sembrano bizzarri, ma che sono, in realtà, periodici. Il modo in cui l’uomo crede in Dio, tuttavia, è molto diverso. Egli si aggrappa a dottrine e sistemi vecchi, familiari, e più sono antichi, più gli risultano appetibili. Come potrebbe l’insensata mente dell’uomo, inflessibile come la pietra, accettare una nuova opera e nuove parole di Dio tanto inimmaginabili? L’uomo aborrisce il Dio che è sempre nuovo e mai vecchio; gradisce solamente il vecchio Dio con le fattezze di un uomo anziano dai capelli bianchi, assiso immobile. Così, poiché Dio e l’uomo hanno ciascuno i propri gusti, l’uomo è divenuto nemico di Dio. Molte di queste contraddizioni sussistono ancor oggi, in un tempo in cui Dio svolge una nuova opera da quasi seimila anni. Esse sono, pertanto, irrimediabili. Forse, a causa della testardaggine dell’uomo o dell’inviolabilità da parte di qualsiasi uomo dei decreti amministrativi di Dio, questi ministri e donne continuano ad aggrapparsi a vecchi libri e giornali ammuffiti, mentre Dio prosegue la Sua opera di gestione ancora incompleta, come se non avesse nessuno al Suo fianco. Sebbene tali contraddizioni facciano di Dio e dell’uomo dei nemici, persino in modo inconciliabile, Dio non presta loro alcuna attenzione, come se allo stesso tempo esistessero e non esistessero. L’uomo, comunque, resta attaccato alle proprie credenze e nozioni, e non riesce a liberarsene. Tuttavia, una cosa è del tutto evidente: anche se l’uomo non si muove dalla propria posizione, i piedi di Dio sono sempre in movimento ed Egli cambia continuamente posizione a seconda del contesto. Alla fine, sarà l’uomo a risultare sconfitto senza neppure aver combattuto. Dio, nel frattempo, è l’acerrimo nemico di tutti i Suoi avversari che sono stati sconfitti, ed è anche il campione del genere umano, inclusi sia gli sconfitti che i non sconfitti. Chi può competere con Dio e uscirne vittorioso? Le nozioni dell’uomo sembrano venire da Dio, poiché molte di esse sono nate sulla scia dell’opera di Dio. Tuttavia, Dio non perdona l’uomo a causa di ciò, né tanto meno elargisce elogi all’uomo per aver prodotto, sulla scia della Sua opera, un lotto dopo l’altro di prodotti “per Dio” che sono estranei alla Sua opera. Egli è, invece, profondamente disgustato dalle nozioni dell’uomo e dalle sue vecchie, pie credenze, e non gli viene neppure in mente di prendere atto della data in cui tali nozioni sono comparse per la prima volta. Egli non accetta affatto che tutte queste nozioni siano causate dalla Sua opera, poiché le nozioni dell’uomo vengono diffuse dall’uomo; la loro sorgente si trova nei pensieri e nella mente dell’uomo, e non è Dio, bensì Satana. L’intenzione di Dio è sempre stata di rendere la Sua opera nuova e viva, non vecchia e morta, e ciò a cui Egli chiede all’uomo di attenersi varia con l’età e il periodo, e non è eterno e immutabile, poiché Egli è un Dio che consente all’uomo di vivere e rinnovarsi, non come un diavolo, che fa invecchiare e perire l’uomo. Ancora non lo capite? Hai delle nozioni riguardo a Dio e non sei capace di lasciarle andare poiché hai una mentalità chiusa. Non è perché l’opera di Dio non abbia molto senso, né perché non tenga conto dei sentimenti umani, né tanto meno perché Dio costantemente trascuri il Suo dovere. Che tu non riesca a rinunciare alle tue nozioni dipende dal fatto che manchi troppo di sottomissione, e che non hai le benché minime sembianze di un essere creato, non dal fatto che Dio ti renda le cose difficili. Tutto ciò è stato causato da te, e non ha nulla a che fare con Dio; tutte le sofferenze e le disgrazie sono causate dall’uomo. Le intenzioni di Dio sono sempre buone: Egli non desidera farti produrre nozioni, bensì desidera che tu cambi e venga rinnovato col passare delle età. Eppure tu non sai cosa sia buono per te, e stai continuamente a esaminare o ad analizzare. Non è che Dio ti stia rendendo le cose difficili, ma è che non hai un cuore che Lo ama e la tua ribellione è troppo grande. Un minuscolo essere creato che osa prendere una misera parte di ciò che è stato in precedenza dato da Dio, e poi si rivolta e lo usa per attaccarLo: non è questa la ribellione dell’uomo? Gli esseri umani, è corretto dirlo, non sono affatto qualificati per esprimere il proprio punto di vista davanti a Dio, e ancor meno lo sono per ostentare a piacimento il loro indegno, maleodorante, marcio ed elaborato linguaggio, per non parlare di quelle ammuffite nozioni. Non sono forse queste ultime ancor più prive di valore?

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo coloro che conoscono l’opera di Dio oggi possono servire Dio”

Sappiate che vi opponete all’opera di Dio o utilizzate le vostre nozioni personali per misurare l’opera odierna, perché non conoscete i principi dell’opera di Dio e perché trattate in maniera sconsiderata l’opera dello Spirito Santo. La vostra opposizione a Dio e il vostro ostruzionismo all’opera dello Spirito Santo sono causati dalle vostre nozioni e dalla vostra intrinseca arroganza. Non è perché l’opera di Dio sia sbagliata, ma perché voi siete per natura troppo ribelli. Dopo aver trovato la propria fede in Dio, alcune persone non sanno nemmeno dire con certezza da dove venga l’uomo, eppure hanno il coraggio di fare discorsi pubblici in cui valutando ciò che è giusto e ciò che è sbagliato nell’opera dello Spirito Santo. Arrivano persino al punto di insegnare agli apostoli che posseggono la nuova opera dello Spirito Santo, commentando e parlando a sproposito; la loro umanità è infima e non vi è la benché minima ragione in loro. Non verrà forse il giorno in cui queste persone verranno sdegnate dall’opera dello Spirito Santo e bruciate dalle fiamme dell’inferno? Non conoscono l’opera di Dio, eppure criticano la Sua opera e cercano persino di istruire Dio su come lavorare. Come fanno degli individui così irragionevoli a conoscere Dio? L’uomo giunge a conoscere Dio cercandoLo e facendoNe l’esperienza; non è criticandoLo a ruota libera che l’uomo giunge a conoscere Dio attraverso l’illuminazione dello Spirito Santo. Più accurata diviene la conoscenza di Dio da parte delle persone, tanto meno Gli si opporranno. Al contrario, meno le persone conoscono Dio, tanto più è probabile che Gli si oppongano. Le tue nozioni, la tua vecchia natura e la tua umanità, il tuo carattere e la tua prospettiva morale sono il “capitale” con cui resisti a Dio, e più è corrotta la tua moralità, sono spregevoli i tuoi attributi ed è scarsa la tua umanità, più sei nemico di Dio. Coloro che posseggono nozioni radicate e che hanno un’indole presuntuosa sono ancora più in inimicizia con il Dio incarnato, e tali persone sono gli anticristi. Se le tue nozioni non vengono corrette, saranno sempre contro Dio; non sarai mai in sintonia con Dio e sarai sempre distante da Lui.

Solo mettendo da parte le tue vecchie nozioni puoi acquisire nuove conoscenze, sebbene la vecchia conoscenza non corrisponda necessariamente a delle vecchie nozioni. “Nozioni” si riferisce alle cose immaginate dall’uomo che non corrispondono alla realtà. Se la vecchia conoscenza era già stata superata nella vecchia età e ha impedito all’uomo di entrare nella nuova opera, significa che anche tale conoscenza è una nozione. Se l’uomo è in grado di esercitare il corretto approccio a tale conoscenza e di arrivare a conoscere Dio sotto diversi aspetti, coniugando il vecchio e il nuovo, la vecchia conoscenza diventa un aiuto per l’uomo e la base mediante la quale l’uomo entra nella nuova età. […] l’uomo crede nel Dio che ha immaginato nella propria mente e non ricerca il Dio realistico. Se una persona ha un certo tipo di fede, cento persone avranno cento tipi di fede. L’uomo possiede tali credenze perché non ha visto l’opera concreta di Dio, perché ne ha solo sentito parlare con le proprie orecchie e non l’ha contemplata con i propri occhi. L’uomo ha sentito raccontare storie e leggende, ma raramente ha sentito la conoscenza dei fatti dell’opera di Dio. Pertanto è attraverso le proprie nozioni che coloro che sono credenti solo da un anno arrivano a credere in Dio. Lo stesso vale per coloro che credono in Dio da tutta una vita. Coloro che non riescono a vedere i fatti non saranno mai in grado di sottrarsi a una fede in cui nutrono delle nozioni su Dio. L’uomo crede di essersi liberato dai vincoli delle sue vecchie nozioni e di essere entrato in un nuovo territorio. L’uomo non sa forse che la conoscenza di coloro che non riescono a vedere il vero volto di Dio non è altro che nozioni e voci? L’uomo pensa che le sue nozioni siano giuste e senza errori e che vengano da Dio. Oggi, quando l’uomo vede l’opera di Dio, lascia libere le nozioni che si sono accumulate nel corso degli anni. Le fantasie e le idee del passato si sono trasformate in un ostacolo all’opera di questa fase ed è diventato difficile per l’uomo lasciar andare tali nozioni e confutare tali idee. Le nozioni verso questa opera per fasi da parte di molti che hanno seguito Dio fino a oggi sono diventate sempre più gravi e queste persone hanno progressivamente sviluppato una tenace ostilità nei confronti del Dio incarnato. La fonte di questo odio sono le nozioni e le fantasie dell’uomo. Le nozioni e le fantasie dell’uomo sono diventate il nemico dell’opera odierna, un’opera che è in contrasto con le nozioni dell’uomo. Ciò è accaduto precisamente perché i fatti non permettono all’uomo di dare libero sfogo alla sua immaginazione e inoltre non possono essere facilmente confutati dall’uomo, e le nozioni e fantasie umane non tollerano l’esistenza dei fatti e, inoltre, perché l’uomo non riflette sulla correttezza e sulla veridicità dei fatti, dando ottusamente libero sfogo alle proprie nozioni e impiegando la propria immaginazione. Ciò, si può dire, è unicamente colpa delle nozioni dell’uomo e non può essere addebitato all’opera di Dio. L’uomo può immaginare ciò che vuole, ma non può liberamente contestare nessuna fase dell’opera di Dio o parte di essa; il dato di fatto dell’opera di Dio è inviolabile da parte dell’uomo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Conoscere le tre fasi dell’opera di Dio è il percorso per conoscere Dio”

Se utilizzate le vostre nozioni per misurare e delineare Dio, come se fosse una statua di argilla immutabile, e se delimitate Dio all’interno della Bibbia e Lo contenete entro l’ambito limitato dell’operato, ciò dimostra che avete condannato Dio. Poiché, nel loro cuore, gli ebrei nell’età del Vecchio Testamento consideravano Dio come un idolo dalla forma immutabile, come se potesse essere chiamato solo il Messia e solo Colui che era denominato Messia fosse Dio; e poiché servirono e adorarono Dio, come se fosse una statua di argilla (priva di vita), inchiodarono alla croce il Gesù di quell’epoca, condannandoLo a morte, obbligando Gesù innocente a morire. Dio non aveva commesso alcun crimine, tuttavia l’uomo non Lo risparmiò e Lo condannò a morte senza esitazione. Così, Gesù venne crocefisso. L’uomo crede sempre che Dio sia immutabile e Lo definisce secondo la Bibbia, come se l’uomo avesse capito perfettamente la gestione di Dio, come se tutto quello che Dio compie fosse nelle mani dell’uomo. Le persone sono ridicole fino all’estremo, oltremodo arroganti e tendono all’eloquenza pomposa. Indipendentemente da quanto sia grande la tua conoscenza di Dio, ancora affermo che tu non Lo conosci, che nessuno Gli si oppone più di te e che Lo condanni perché sei del tutto incapace di sottometterti all’opera di Dio e di percorrere il cammino di perfezione che Egli ti offre. Perché Dio non è mai soddisfatto delle azioni dell’uomo? Perché quest’ultimo non Lo conosce, perché ha troppe nozioni, e perché la sua conoscenza di Dio non corrisponde minimamente alla realtà, ma al contrario ripete con monotonia la stessa solfa senza alcuna variazione e usa lo stesso approccio per ogni situazione. E così, essendo venuto sulla terra oggi, Dio è ancora una volta dagli uomini inchiodato alla croce.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “I malevoli saranno di certo puniti”

Quando Dio Si fa carne e viene a operare tra gli uomini, tutti Lo vedono e ascoltano le Sue parole e tutti assistono alle azioni che Dio compie nella carne. In quel momento, tutte le nozioni dell’uomo si sciolgono come neve al sole. Quanto a coloro che hanno visto Dio manifestarSi nella carne, non saranno condannati se Gli si sottomettono di buon grado, mentre coloro che volutamente Gli si oppongono saranno considerati Suoi avversari. Questi uomini sono anticristi, nemici che si oppongono deliberatamente a Dio. Chi nutre ancora nozioni su Dio ma è comunque pronto e solerte a sottomettersi a Lui non sarà condannato. Dio condanna l’uomo sulla base delle sue intenzioni e azioni, mai per i suoi pensieri e idee. Se Dio dovesse condannare l’uomo per i suoi pensieri e idee, non una sola persona sfuggirebbe alla collera delle Sue mani. Coloro che si oppongono deliberatamente al Dio incarnato, saranno puniti per la loro mancanza di sottomissione. Riguardo a queste persone che avversano Dio intenzionalmente, la loro opposizione deriva dal fatto che nutrono nozioni su di Lui, e questo le porta a compiere, a loro volta, azioni che causano disturbo all’opera divina. Tali uomini resistono e distruggono consapevolmente l’opera di Dio. Non solo nutrono delle nozioni riguardo a Dio, ma s’impegnano in attività che disturbano la Sua opera, e per questo motivo persone di tale genere saranno condannate. Coloro che non disturbano deliberatamente l’opera di Dio non saranno condannati come peccatori, perché sono in grado di sottomettersi volentieri e non s’impegnano in attività che causano interferenze e disturbi. Persone siffatte non saranno condannate. Tuttavia, se gli uomini, dopo aver sperimentato per molti anni l’opera di Dio, nutrono ancora delle nozioni riguardo a Dio e restano incapaci di conoscere l’opera del Dio incarnato, e se, per quanti anni abbiano sperimentato la Sua opera, continuano a nutrire molteplici nozioni su Dio e non sono ancora in grado di arrivare a conoscerLo, allora anche se non intraprendono attività di disturbo, i loro cuori sono nondimeno pieni di nozioni su Dio, e anche se tali nozioni non vengono manifestate, questi uomini non sono di alcuna utilità all’opera di Dio. Essi non sono in grado di predicare il vangelo o di rendere testimonianza a Dio; questi uomini sono dei buoni a nulla e degli imbecilli. Poiché non conoscono Dio e per di più sono totalmente incapaci di gettare via le loro nozioni riguardo a Dio, saranno per questo condannati. Si può dire così: è normale che i neofiti della fede abbiano delle nozioni su Dio o non sappiano nulla di Lui, ma per una persona che crede in Dio da molti anni e ha sperimentato gran parte della Sua opera non sarebbe normale continuare ad avere tali nozioni e lo sarebbe ancora meno se non avesse alcuna conoscenza di Dio. È proprio perché questa non è una condizione normale che tali uomini vengono condannati. Uomini anormali di tal fatta sono spazzatura; sono quelli che più si oppongono a Dio e che hanno goduto della grazia di Dio per niente. Alla fine, persone del genere saranno tutte eliminate!

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Tutti coloro che non conoscono Dio sono persone che si oppongono a Dio”

Le nozioni che gli individui possiedono li inducono spesso a fraintendere Dio, a formulare di frequente ogni genere di richieste e giudizi su di Lui e ad avere criteri di ogni tipo per valutarLo; fanno sì che le persone usino spesso certi pensieri e opinioni errati per stabilire se le cose siano giuste o sbagliate, se qualcuno sia buono o cattivo e se sia leale verso Dio e abbia fede in Lui. Qual è la causa alla radice di questi errori? Le nozioni umane. Le nozioni umane non avranno forse effetto su ciò che le persone mangiano o su come dormono, né avranno conseguenze sulla loro vita normale, ma esistono nella mente e nei pensieri degli uomini, rimangono attaccate alle persone come un’ombra e le seguono sempre dappertutto. Se non riesci a eliminarle in tempo, domineranno sempre il tuo modo di pensare, il tuo giudizio, il tuo comportamento, la tua conoscenza di Dio e il tuo rapporto con Lui. Ora lo vedi chiaramente? Le nozioni sono un grave problema. Le nozioni che gli esseri umani hanno riguardo a Dio sono come un muro che si frapponga fra loro e Dio, impedendo loro di vedere il vero volto di Dio e la Sua vera indole ed essenza. Perché? Perché gli esseri umani vivono in mezzo alle loro nozioni e fantasie e le usano per stabilire se Dio abbia ragione o torto e per misurare, giudicare e condannare tutto ciò che Dio fa. In tal modo, in che condizione precipitano gli esseri umani? Possono realmente sottomettersi a Dio se vivono in mezzo alle loro nozioni? Possono avere una vera fede in Lui? (No, non possono.) Anche quando le persone si sottomettono un po’ a Dio, lo fanno secondo le loro nozioni e fantasie. Quando si fa affidamento sulle proprie nozioni e fantasie, tale sottomissione viene contaminata da questioni personali che appartengono a Satana e al mondo ed è in contrasto con la verità. Il problema delle nozioni umane riguardo a Dio è grave; è una questione importante fra uomo e Dio che deve essere risolta con urgenza. Tutti coloro che si presentano dinanzi a Dio portano con sé delle nozioni, portano con sé ogni genere di sospetti riguardo a Dio. Oppure si può dire che portino con sé anche una miriade di malintesi riguardo a Dio di fronte a tutto ciò che Egli dona loro, di fronte alle Sue disposizioni e orchestrazioni. E che cosa ne sarà del loro rapporto con Dio? Gli esseri umani fraintendono continuamente Dio, sono sempre sospettosi nei Suoi riguardi e usano il proprio metro per valutare se Dio abbia ragione o torto, per valutare ogni Sua parola e ogni Sua opera. Che tipo di comportamento è questo? (Ribellione e sfida.) Esatto, si tratta di persone che si ribellano a Dio, che Lo sfidano e Lo condannano, e che Lo giudicano, Lo bestemmiano e si mettono in competizione con Lui e, nei casi gravi, vogliono portarLo in tribunale e ingaggiare una “battaglia decisiva” contro di Lui. Qual è il livello più grave che le nozioni umane possono raggiungere? Rinnegare il vero Dio Stesso, negare che le Sue parole siano la verità e condannare la Sua opera. Quando le nozioni umane raggiungono questo livello, le persone rinnegano automaticamente Dio, Lo condannano, Lo bestemmiano e Lo tradiscono. Non solo rinnegano la Sua esistenza, ma si rifiutano di accettare la verità e di seguirLo; non è spaventoso? (Sì.) È un problema spaventoso.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo eliminando le proprie nozioni si può intraprendere il giusto cammino della fede in Dio (1)”

Alcuni pensano che credere in Dio dovrebbe portare pace e gioia e che, quando affrontano delle situazioni, basti loro pregare Dio ed Egli presterà loro ascolto, concederà loro grazia e benedizioni e farà in modo che tutto si svolga in modo pacifico e senza intoppi. Il loro scopo nel credere in Dio è ricercare la grazia, guadagnare benedizioni e godere di pace e felicità. È per via di queste loro opinioni che abbandonano la famiglia o lasciano il lavoro per spendersi per Dio e che sono capaci di sopportare avversità e pagare un prezzo. Credono che fintanto che rinunciano alle cose, si spendono per Dio, sopportano le avversità e lavorano diligentemente, manifestando un comportamento eccezionale, allora otterranno le benedizioni e il favore di Dio e che, a prescindere dalle difficoltà che incontreranno, purché preghino Dio, Egli le eliminerà e aprirà loro una strada in ogni cosa. Questo è il punto di vista della maggioranza di coloro che credono in Dio. Le persone ritengono che questo punto di vista sia legittimo e corretto. La capacità di molti di mantenere la propria fede in Dio per anni senza rinunciare alla propria fede è direttamente correlata a questo punto di vista. Pensano: “Mi sono speso così tanto per Dio, il mio comportamento è stato così buono e non ho compiuto nessuna azione malvagia; Dio mi benedirà sicuramente. Poiché ho sofferto molto e ho pagato un grande prezzo per ogni compito, facendo tutto in base alle parole e alle richieste di Dio senza commettere errori, Dio dovrebbe benedirmi; dovrebbe fare in modo che tutto mi vada bene, e che io abbia spesso pace e gioia nel cuore e goda della Sua presenza”. Non si tratta di una nozione e di una fantasia umana? Da un punto di vista umano, le persone godono della grazia di Dio e ricevono benefici, quindi ha senso dover soffrire un po’ per questo, e vale la pena scambiare questa sofferenza con le benedizioni di Dio. Questa è la mentalità di stringere accordi con Dio. Invece, dal punto di vista della verità e dalla prospettiva di Dio, questa mentalità non è conforme ai principi dell’opera di Dio né agli standard che Egli richiede alle persone. Si tratta interamente di una pia illusione, di una nozione e di una fantasia sul credere in Dio meramente umana. Che la cosa coinvolga stringere accordi con Dio o pretendere qualcosa da Lui, o che comprenda nozioni e fantasie umane, in ogni caso, nulla di tutto ciò si allinea con le richieste di Dio, né soddisfa i principi e gli standard di Dio per benedire le persone. In particolare, questo pensiero e questo punto di vista transazionale offende l’indole di Dio, ma le persone non se ne rendono conto. Quando ciò che Dio fa non è in linea con le loro nozioni, sviluppano rapidamente nel loro cuore lamentele e incomprensioni nei Suoi confronti. Si sentono addirittura offese e iniziano a ragionare con Dio, e potrebbero addirittura giudicarLo e condannarLo. Indipendentemente dalle nozioni e dalle incomprensioni che le persone sviluppano, dal Suo punto di vista Dio non agisce e non tratta mai nessuno in base alle nozioni o ai desideri umani. Dio fa sempre ciò che desidera fare, secondo il Suo modo e in base alla Sua indole essenza. Dio ha dei principi nel modo in cui tratta ogni persona; nulla di ciò che fa a ciascuno si basa su nozioni, fantasie o preferenze umane: questo è l’aspetto dell’opera di Dio che più è in contrasto con le nozioni umane. Quando Dio dispone per le persone un ambiente che contraddice completamente le loro nozioni e fantasie, esse sviluppano nel loro cuore nozioni, giudizi e condanne nei Suoi confronti e potrebbero persino rinnegarLo. Può allora Dio soddisfare i loro bisogni? Assolutamente no. Dio non cambierà mai il Suo modo di operare e i Suoi desideri in base alle nozioni umane. Chi è che deve cambiare, allora? Le persone. Le persone devono abbandonare le loro nozioni, accettare gli ambienti disposti da Dio, sottomettersi a essi e farne esperienza, e ricercare la verità per eliminare le loro nozioni, invece di valutare ciò che Dio fa in base alle loro nozioni per vedere se è corretto. Quando le persone insistono nell’aggrapparsi alle loro nozioni, sviluppano opposizione contro Dio; ciò accade naturalmente. In cosa risiede la radice dell’opposizione? Nel fatto che ciò che le persone di solito possiedono nel loro cuore sono senza dubbio le loro nozioni e fantasie e non la verità. Pertanto, quando l’opera di Dio non è in linea con le nozioni umane, le persone sono capaci di sfidare Dio e di emettere giudizi su di Lui. Questo dimostra che sono fondamentalmente prive di un cuore di sottomissione a Dio, che la loro indole corrotta è lontana dall’essere purificata e che esse vivono essenzialmente in base alla loro indole corrotta. Sono ancora incredibilmente lontane dal raggiungere la salvezza.

La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (16)”

Quali altre nozioni presenti nel vostro cuore riescono a influire sullo svolgimento del vostro dovere? Quali vi condizionano e vi governano nella vita? Quando ti succedono certe cose che non sono di tuo gradimento, le tue nozioni compaiono spontaneamente, e poi ti lamenti con Dio, litighi e competi con Lui, ed esse provocano una rapida trasformazione nel tuo rapporto con Dio: passi da come eri all’inizio, quando sentivi di amarLo moltissimo e di esserGli molto leale e volevi dedicarGli tutta la tua vita, ad avere improvvisamente un ripensamento, a non voler più svolgere il tuo dovere o essere leale a Dio, e rimpiangi la tua fede in Lui, rimpiangi di aver imboccato questo cammino e addirittura ti lamenti di essere stato scelto da Dio. Quali altre nozioni sono in grado di causare all’improvviso un cambiamento nel tuo rapporto con Dio? (Quando Egli dispone una situazione per mettermi alla prova e mi rivela, e io ritengo che non avrò un buon esito, sviluppo nozioni su di Lui. Penso di credere in Dio e di seguirLo, e di aver sempre svolto il mio dovere, e che perciò, finché io non abbandono Dio, Lui non dovrebbe abbandonare me.) Questo è un tipo di nozione. Ne avete spesso di simili? Che cosa intendete per essere abbandonati da Dio? Pensate che se Dio vi lascia, questo significhi che non vi vuole e che non vi salverà? Questo è un altro tipo di nozione. Come nasce una nozione di questo genere? Proviene dalla tua immaginazione, oppure ha una base? Come fai a sapere che Dio non ti darà un buon esito? Te l’ha detto personalmente? Simili pensieri sono interamente delineati da te. Ora sai che questa è una nozione; la domanda cruciale è come risolverla. Gli uomini hanno, in realtà, molte nozioni sulla fede in Dio. Se riesci a renderti conto di avere una nozione, allora dovresti sapere che è sbagliata. Dunque, come dovrebbero essere eliminate queste nozioni? Anzitutto devi vedere chiaramente se provengano dal sapere o dalle filosofie sataniche, dove stia la colpa, dove stia il danno e, una volta che l’hai visto con chiarezza, sarai spontaneamente in grado di abbandonare la nozione. Tuttavia questo non equivale a eliminarla completamente; devi comunque ricercare la verità, vedere quali sono le richieste di Dio e poi analizzare la nozione in base alle Sue parole. Quando riesci a discernere chiaramente che la nozione è sbagliata, che è qualcosa di assurdo e che è del tutto difforme dalla verità, significa che sostanzialmente l’hai eliminata. Se non ricerchi la verità, se non confronti la nozione con le parole di Dio, non sarai in grado di discernere con chiarezza quanto sia sbagliata, e dunque non riuscirai a rinunciarvi completamente; anche se sai che è una nozione, non è comunque detto che tu sia capace di abbandonarla totalmente. In simili circostanze, quando le tue nozioni sono in conflitto con le richieste di Dio, e anche se forse ti rendi conto che sono sbagliate, ma il tuo cuore si aggrappa ancora a esse, e anche se sai per certo che le tue nozioni sono in contrasto con la verità, ma in cuor tuo credi ugualmente che siano difendibili, allora non sei un individuo che comprende la verità, e le persone come te non hanno alcun ingresso nella vita e difettano troppo di statura. Per esempio, gli uomini sono particolarmente sensibili al proprio esito e alla propria destinazione, nonché alle modifiche al proprio dovere e alla possibilità di essere sostituiti nel suo svolgimento. Alcuni saltano spesso a una conclusione errata riguardo a questo genere di cose, pensando che non appena vengono sostituiti nel loro dovere e non hanno più alcun prestigio, oppure non appena Dio dice che non li apprezza o non li vuole più, allora per loro sia finita. È questa la conclusione a cui giungono. Pensano: “È inutile credere in Dio, Egli non mi vuole e il mio esito è già stabilito, dunque che senso ha vivere ancora?” Altri, sentendo simili pensieri, li trovano ragionevoli e dignitosi, ma che tipo di ragionamento è questo, in realtà? È ribellione contro Dio, abbandono alla disperazione. Perché costoro si abbandonano alla disperazione? Il motivo è che non comprendono le intenzioni di Dio, non riescono a vedere chiaramente come Egli salva le persone e non hanno una vera fede in Lui. Dio sa quando gli individui si abbandonano alla disperazione? (Sì.) Lo sa, e dunque come tratta simili persone? Gli uomini sviluppano un tipo di nozione e dicono: “Dio ha pagato un prezzo molto gravoso per l’uomo, ha compiuto una grande opera in ogni persona e fatto un enorme sforzo; non è facile per Lui scegliere e salvare una persona. Si risente se qualcuno si abbandona alla disperazione, e spera ogni giorno che costui riesca a rimettersi in sesto”. Questo è il significato a un livello superficiale ma, in realtà, è anche una nozione dell’uomo. Dio assume un certo atteggiamento verso simili individui: se ti abbandoni alla disperazione e non provi ad andare avanti, ti permetterà di scegliere da solo; non ti costringerà a fare nulla contro la tua volontà. Se dici: “Desidero ugualmente svolgere il dovere di un essere creato, fare tutto il possibile per praticare come chiede Dio e soddisfare le Sue intenzioni. Sfrutterò tutti i miei doni e talenti e, se non sono capace di fare nulla, allora imparerò a sottomettermi e a essere obbediente; non abbandonerò il mio dovere”, Dio afferma: “Se sei disposto a vivere in questo modo, allora continua a seguire, ma devi fare come chiede Dio; i criteri da Lui richiesti e i Suoi principi non cambiano”. Che cosa significano queste parole? Che solo le persone possono abbandonare sé stesse; Dio non abbandonerebbe mai nessuno. Per chiunque sia in grado, in definitiva, di raggiungere la salvezza e di contemplare Dio, per chiunque instauri un rapporto normale con Lui e riesca a presentarsi al Suo cospetto, questa non è una cosa che si possa ottenere dopo aver fallito o essere stati sottoposti a potatura una sola volta, o dopo essere stati giudicati e castigati un’unica volta. Prima di essere perfezionato, Pietro fu raffinato centinaia di volte. Tra coloro che rimangono dopo aver offerto manodopera fino alla fine, non ci sarà nessuno che abbia sperimentato le prove e il raffinamento solo otto o dieci volte prima di arrivare fino in fondo. Per quante volte qualcuno venga messo alla prova e raffinato, questo non è forse l’amore di Dio? (Sì.) Quando riesci a contemplare il Suo amore, allora sei in grado di comprendere il Suo atteggiamento verso l’uomo.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo eliminando le proprie nozioni si può intraprendere il giusto cammino della fede in Dio (1)”

Molte persone hanno nozioni e opinioni sull’esilio degli Ebrei dalla Giudea, e non comprendono le intenzioni di Dio, ma questo è un problema molto facile da risolvere. Vi dirò un modo semplice per farlo. Ascoltate, e vedete se può risolvere queste vostre difficoltà. Il modo più semplice è che le persone sappiano innanzitutto che sono esseri creati, e che è perfettamente naturale e giustificato che gli esseri creati si sottomettano al loro Creatore. Se gli esseri creati hanno costantemente nozioni sul loro Creatore e non riescono a sottomettersi a Lui, allora si tratta di una grande ribellione. Le persone devono comprendere che vi è un principio fondamentale nel modo in cui il Creatore tratta gli esseri creati, che è anche il principio più alto. Il modo in cui il Creatore tratta gli esseri creati si basa totalmente sul Suo piano di gestione e sui requisiti della Sua opera; Egli non ha bisogno di consultare alcun uomo, né di convincere alcuna persona a essere d’accordo con Lui. Egli fa tutto quel che deve, e tratta le persone comunque debba trattarle, e qualunque cosa faccia o comunque tratti le persone sono tutte cose in linea con le verità principi, i principi secondo i quali opera il Creatore. In quanto esseri creati, l’unica cosa da fare è sottomettersi al Creatore; non si dovrebbe compiere alcuna scelta di propria iniziativa. Questa è la ragionevolezza che gli esseri creati dovrebbero possedere, e se una persona non la possiede non è degna di essere definita persona. Le persone devono capire che il Creatore sarà sempre il Creatore; Egli ha il potere e le qualifiche per orchestrare e detenere sovranità a Suo piacimento su qualsiasi essere creato, e non ha bisogno di una ragione per agire in tal modo. Questa è la Sua autorità. Non un solo essere creato ha il diritto o le qualifiche per esprimere un giudizio sul fatto che ciò che il Creatore fa sia giusto o sbagliato, o sul modo in cui Egli dovrebbe agire. Nessun essere creato ha il diritto di scegliere se accettare o meno la sovranità e le disposizioni del Creatore; e nessun essere creato ha il diritto di avanzare richieste sul modo in cui il Creatore detiene sovranità sul suo destino e ne dispone. Questa è la somma verità. Non importa cosa il Creatore abbia fatto ai Suoi esseri creati, e non importa come lo abbia fatto: gli uomini che Egli ha creato dovrebbero fare soltanto una cosa: ricercare, sottomettersi, conoscere, e accettare tutto ciò che viene messo in atto dal Creatore. Il risultato finale sarà che il Creatore avrà portato a termine il Suo piano di gestione e ultimato la Sua opera, con un avanzamento del Suo piano di gestione privo di impedimenti; nel frattempo, avendo accettato la sovranità e le disposizioni del Creatore ed essendovisi sottomessi, gli esseri creati avranno ottenuto la verità, avranno compreso le intenzioni del Creatore e saranno arrivati a conoscere la Sua indole. Vi è un altro principio di cui devo parlarvi: qualunque cosa faccia il Creatore, quali che siano le manifestazioni che esibisce, che compia azioni grandi o piccole, è pur sempre il Creatore; invece l’intera umanità da Lui creata, qualunque cosa abbia fatto e per quanto sia ricca di talento e di doti, rimane composta da esseri creati. Gli esseri umani creati, per quanto abbiano ricevuto dal Creatore grazia e benedizioni, oppure misericordia, bontà o benevolenza, non devono ritenersi distinti dalle masse, né pensare di poter essere sullo stesso piano di Dio e di essere divenuti di rango elevato tra gli esseri creati. Per quanti doni Dio ti abbia concesso o per quanta grazia ti abbia impartito, per quanto ti abbia trattato con gentilezza o ti abbia conferito qualche talento speciale, nulla di tutto ciò è un tuo capitale. Sei un essere creato e pertanto rimarrai sempre tale. Non devi mai pensare: “Sono un prediletto nelle mani di Dio. Dio non mi abbandonerà mai. L’atteggiamento di Dio verso di me sarà sempre fatto di amore, affetto e carezze gentili, insieme a calorosi sussurri di conforto e incoraggiamento”. Al contrario, agli occhi del Creatore tu sei uguale a tutti gli altri esseri creati; Dio può utilizzarti come desidera e può anche orchestrarti come desidera, e parimenti può fare in modo che tu svolga un qualsiasi ruolo fra persone, eventi e cose di ogni genere. Questa è la conoscenza che si deve avere e la ragionevolezza che bisogna possedere. Se si riesce a capire e ad accettare queste parole, il proprio rapporto con Dio diventerà più normale e si stabilirà con Lui una relazione più che legittima; se si riesce a capire e ad accettare queste parole, si orienterà il proprio ruolo in modo consono, si assumerà una posizione opportuna e si sosterrà il proprio dovere.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo comprendendo la verità si possono conoscere le azioni di Dio”

Quando le persone sviluppano incomprensioni e nozioni su Dio, devono innanzitutto ammettere che Dio è la verità e che le persone non hanno la verità, e di certo sono loro a essere in errore. È una sorta di formalità? (No.) Se adotti questa pratica solo come formalità, in modo superficiale, arriverai a conoscere i tuoi errori? Mai. Conoscere sé stessi richiede diversi passaggi. Prima di tutto, devi determinare se le tue azioni sono in linea con la verità e con i principi. Non guardare subito ai tuoi intenti; ci sono volte in cui i tuoi intenti sono corretti, ma i principi che pratichi sono sbagliati. È un tipo di situazione che si verifica spesso? (Sì.) Perché dico che i tuoi principi di pratica sono sbagliati? Potresti aver ricercato, ma forse non hai affatto capito cosa siano i principi; forse non hai ricercato affatto e hai basato le tue azioni solo sulle tue buone intenzioni, sul tuo entusiasmo, sulle tue fantasie ed esperienze e, di conseguenza, hai commesso un errore. Puoi prevederlo? Non puoi anticiparlo e hai commesso un errore, e a quel punto non sei stato forse messo a nudo? Se continui a competere con Dio dopo essere stato messo a nudo, dove sta l’errore in questo? (Sta nel non ammettere che Dio ha ragione e insistere nel dire che ho ragione io.) Ecco come hai sbagliato. Il tuo errore più grande non è l’aver fatto qualcosa di sbagliato e violato i principi, causando una perdita o altre conseguenze, ma che, dopo aver fatto qualcosa di sbagliato, ribadisci ancora di aver ragione, incapace di ammettere il tuo errore; ti opponi ancora a Dio in base alle tue nozioni e fantasie, negando la Sua opera e le verità che ha espresso, questo è stato il tuo errore più grande e più grave. Perché si dice che questo stato è di opposizione a Dio? (Perché non si ammette che ciò che si sta facendo è sbagliato.) Che le persone riconoscano o meno che tutto ciò che Dio fa e la Sua sovranità sono giusti, e quale sia il loro significato, se non riescono prima a riconoscere di essere nel torto, allora il loro stato è di opposizione a Dio. Cosa fare per correggere questo stato? Innanzitutto, bisognerebbe negare sé stessi. Ciò che abbiamo appena detto sul bisogno di ricercare prima le intenzioni di Dio non è così praticabile per le persone. C’è chi dice: “Se non è così praticabile, significa che non è necessario ricercare? Alcune delle cose che possono essere ricercate e comprese non hanno bisogno di essere cercate, posso saltare quel passaggio”. Può bastare dunque? (No.) Chi agisce in questo modo non è escluso dalla salvezza? Tali persone hanno delle distorsioni nella loro comprensione. La strada che porta alla ricerca delle intenzioni di Dio è un po’ distante e non può essere raggiunta immediatamente; seguendo una scorciatoia, è più realistico prima abbandonare sé stessi, sapendo che le proprie azioni sono sbagliate e non in linea con la verità, e dopo ricercare le verità principi. I passaggi da fare sono questi. Possono sembrare semplici, ma metterli in pratica presenta molte difficoltà, perché gli esseri umani hanno un’indole corrotta nonché ogni sorta di fantasie, ogni sorta di richieste, e hanno anche desideri, che interferiscono con il negare e abbandonare sé stessi. Non sono cose facili da fare.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo eliminando le proprie nozioni si può intraprendere il giusto cammino della fede in Dio (3)”

Ogni cosa che Dio fa ha un significato e, che per te sia facile o difficile accettarla o che possa suscitare in te delle nozioni, in ogni caso l’identità di Dio non cambia di conseguenza; Egli sarà sempre il Creatore e tu sarai sempre un essere creato. Se riesci a non farti limitare da alcuna nozione e continui a mantenere con Dio il rapporto fra un essere creato e il Creatore, allora sei un vero essere creato di Dio. Se sei in grado di non farti influenzare né turbare da alcuna nozione e sei capace di vera sottomissione a Dio dal profondo del cuore, e se, che la tua comprensione della verità sia profonda o superficiale, sei in grado di accantonare le nozioni e non fartene limitare, avendo fede nel fatto che solo Dio è la verità, la via e la vita, che Dio sarà sempre Dio e che ciò che Dio fa non sarà mai sbagliato, allora puoi essere salvato. In effetti la statura di ognuno è limitata. Quante cose si possono stipare nel cervello umano? Gli esseri umani sono in grado di sondare Dio? È una pia illusione! Non dimenticare: dinanzi a Dio gli individui saranno sempre dei neonati. Se credi sempre di essere intelligente, se cerchi sempre di essere intelligente e tenti di capire tutto, pensando: “Se non riesco a capire ciò, non posso riconoscere che tu sia il mio dio, non posso accettare che tu sia il mio dio, non posso riconoscere che tu sia il creatore. Se non elimini le mie nozioni, stai sognando se pensi che io riconosca che tu sei dio, che accetti la tua sovranità e che mi sottometta a te”, allora ciò è problematico. E in che modo? Dio non discute con te di queste cose. Nei confronti dell’uomo Egli sarà sempre così: se tu non accetti che Dio sia il tuo Dio, Egli non accetta che tu sia uno dei Suoi esseri creati. Se Dio non accetta che tu sia uno dei Suoi esseri creati, nel tuo rapporto con Dio vi è un cambiamento in conseguenza del tuo atteggiamento nei Suoi confronti. Se non sei in grado di sottometterti a Dio e di accettare l’identità e l’essenza di Dio e tutto ciò che Dio fa, vi sarà un mutamento della tua identità. Sei ancora un essere creato? Dio non ti riconosce; non ha senso discutere. E se non sei un essere creato e Dio non ti vuole, hai ancora speranze di salvezza? (No.) Perché Dio non ti considera un essere creato? Non sei in grado di adempiere alle responsabilità e ai doveri che spettano a un essere creato e non tratti il Creatore dalla posizione di un essere creato. Dunque come ti tratterà Dio? Come ti considererà? Dio non ti considererà un essere creato all’altezza degli standard ma un degenerato, un diavolo e un satana. Non pensavi di essere intelligente? Come mai ti sei trasformato in un diavolo e un satana? Questa non è intelligenza, è stupidità. Queste parole cosa insegnano a comprendere? Che gli esseri umani devono rigare dritto al cospetto di Dio. Anche se hai un motivo per le tue nozioni, non pensare che sei in possesso della verità e del capitale per protestare con Dio e delimitarLo. Qualunque cosa tu faccia, non essere così. Quando perderai la tua identità di essere creato, verrai distrutto: non è uno scherzo. Proprio perché, quando hanno delle nozioni, le persone usano approcci diversi e adottano soluzioni differenti, allora gli esiti sono del tutto diversi.

La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (16)”

Le nozioni delle persone si possono eliminare soltanto attraverso le parole di Dio e l’uso della verità; non si possono mettere da parte predicando la dottrina e dispensando esortazioni; non è così facile. La gente non mostra dedizione alle questioni giuste, bensì tende ad aggrapparsi a varie nozioni o a cose malvagie, distorte, che trova difficili da mettere da parte. Qual è la causa di tutto questo? L’indole corrotta delle persone. A prescindere dal fatto che le loro nozioni siano grandi o piccole, gravi oppure no, sono facili da eliminare se la gente non ha un’indole corrotta. In fin dei conti, le nozioni sono soltanto un modo di ragionare. Ma a causa dei vari tipi di indole corrotta che gli uomini possiedono, come l’arroganza, l’intransigenza e persino la malvagità, le nozioni diventano una miccia che induce gli individui a entrare in conflitto con Dio, a equivocarLo e persino a esprimere giudizi su di Lui. Chi riesce ancora a sottomettersi a Dio e a lodarLo quando nutre nozioni sul Suo conto? Nessuno. Nutrendo nozioni, le persone si mettono semplicemente in conflitto con Dio, si lamentano di Lui, Lo giudicano e addirittura Lo condannano. Questo è sufficiente per dimostrare che le nozioni emergono dall’interno dell’indole corrotta, che la loro comparsa è rivelazione di essa, e che tutti i tipi di indole corrotta che vengono rivelati sono ribelli contro Dio e resistenti nei Suoi confronti. Alcuni affermano: “Ho delle nozioni, ma non resisto a Dio”. Questi sono discorsi ingannevoli. Anche se costoro non dicono nulla, in cuor loro sono ugualmente conflittuali e il loro comportamento è conflittuale. Persone simili possono comunque sottomettersi alla verità se pensano così? È impossibile. Governate da un’indole corrotta, si aggrappano alle nozioni; questo è imputabile alla loro indole corrotta. E così, mentre le nozioni vengono eliminate, lo stesso vale per l’indole corrotta degli uomini. Se quest’ultima viene eliminata, allora molti pensieri immaturi e infantili, e persino le cose che sono già diventate nozioni, non costituiscono un problema per le persone; sono soltanto pensieri e non influenzano lo svolgimento del tuo dovere o la tua sottomissione a Dio. Nozioni e indole corrotta sono legate. Talvolta una nozione è presente nel tuo cuore ma non guida le tue azioni. Quando non lede i tuoi interessi immediati, la ignori. Ignorarla, tuttavia, non significa che non ci sia un’indole corrotta nella tua nozione e, quando accade qualcosa che è in conflitto con la tua nozione, ti aggrappi ad essa con un certo atteggiamento, dominato dalla tua indole. Questa indole potrebbe essere intransigenza, arroganza o malignità; ti induce a spararle grosse davanti a Dio, dicendo: “Il mio punto di vista è stato ratificato più volte in ambito accademico. Le persone lo sposano da millenni, dunque perché io non posso? Le cose che Tu dici in contrasto con le nozioni umane sono sbagliate, dunque come puoi sostenere ugualmente che sono la verità, che sono al di sopra di tutto il resto? Il mio punto di vista è il più alto dell’intera umanità!” Una nozione può spingerti a comportarti così, a esprimerti in modo offensivo. Qual è la causa? (L’indole corrotta.) Esatto, la causa è l’indole corrotta. C’è un rapporto diretto tra le nozioni e l’indole corrotta degli uomini, e le prime vanno eliminate. Una volta affrontate le proprie nozioni sulla fede in Dio, diventa facile per le persone sottomettersi alle disposizioni lavorative della Sua casa, e così trovano più facile svolgere bene il loro dovere, non prendono strade tortuose, non intralciano né disturbano, e non fanno nulla che getti vergogna su Dio. Se non si affrontano le nozioni e le fantasie degli uomini, diventa facile per questi ultimi fare cose che causano intralci e disturbi. In casi più gravi, le nozioni degli individui possono produrre in loro ogni genere di conflitto con l’incarnazione di Dio. Quanto alle nozioni, sono sicuramente opinioni sbagliate in contrasto con la verità, totalmente opposte ad essa e in grado di far emergere nelle persone ogni tipo di sentimenti conflittuali nei confronti di Dio. Questo conflitto ti induce a mettere in discussione Cristo e a diventare incapace di accettarLo o di sottometterti a Lui, influendo allo stesso tempo anche sulla tua accettazione della verità e sul tuo ingresso nella verità realtà. In casi ancora più gravi, le varie nozioni delle persone sull’opera di Dio le portano a negare l’opera di Dio, i modi in cui Dio opera, e la sovranità e le disposizioni di Dio, nel qual caso non vi è per loro alcuna speranza di salvezza. Non importa su quale aspetto di Dio le persone posseggano delle nozioni, dietro di esse si cela la loro indole corrotta, che tali nozioni possono anche aggravare, fornendo alle persone un pretesto in più per approcciarsi all’opera di Dio, a Dio Stesso e all’indole di Dio attraverso la loro indole corrotta. E questo non le incoraggia forse a opporsi a Dio con questa loro indole corrotta? Ecco la conseguenza che hanno per l’uomo le sue nozioni.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo eliminando le proprie nozioni si può intraprendere il giusto cammino della fede in Dio (1)”

Quando emergono delle nozioni, a prescindere da quali siano, prima di tutto rifletti e analizza nel tuo cuore se si tratta di un modo di pensare corretto. Se percepisci chiaramente che è sbagliato e distorto e che bestemmia Dio, allora prega immediatamente, chiedendo a Dio di illuminarti e guidarti a riconoscere l’essenza del problema, e poi discuti della tua comprensione durante una riunione. Mentre acquisisci comprensione e fai esperienza delle cose, concentrati sull’eliminazione delle tue nozioni. Se praticando in questo modo non ottieni risultati evidenti, dovresti condividere su questo aspetto della verità con qualcuno che comprende la verità, sforzandoti di ottenere aiuto dagli altri e soluzioni dalle parole di Dio. Attraverso le parole di Dio e le tue esperienze, verificherai gradualmente che le parole di Dio sono corrette e otterrai grandi risultati per quanto riguarda la questione dell’eliminazione delle tue nozioni. Accettando e sperimentando tali parole e opere di Dio, comprenderai finalmente le Sue intenzioni e avrai una certa conoscenza della Sua indole, il che ti permetterà di abbandonare ed eliminare le tue nozioni. Non fraintenderai più Dio né ti opporrai a Lui, né porrai richieste irragionevoli. Questo vale per le nozioni facilmente eliminabili. Ma c’è un altro tipo di nozione che è difficile per le persone da capire e da eliminare. Per le nozioni difficili da eliminare, c’è un principio a cui devi attenerti: non esprimerle e non diffonderle, perché esprimere tali nozioni non giova agli altri; è un caso di sfida a Dio. Se comprendi la natura e le conseguenze del diffondere nozioni, faresti meglio a valutare con chiarezza e astenerti dal parlare in modo avventato. Se dici: “È una sensazione terribile tenermi dentro le parole all’interno della chiesa; sento di poter scoppiare”, dovresti comunque considerare se diffondere queste nozioni sia veramente di giovamento al popolo eletto di Dio. Se non lo è e può portare gli altri ad avere nozioni su Dio, o addirittura a sfidarLo e giudicarLo, non stai forse danneggiando il popolo eletto di Dio? Stai danneggiando le persone; non è diverso dal diffondere una pestilenza. Se veramente possiedi ragionevolezza, preferiresti sopportare personalmente il dolore piuttosto che diffondere nozioni e danneggiare gli altri. Se invece trovi straziante tenerti dentro le parole, dovresti pregare Dio. Se il problema viene risolto, non è forse una buona cosa? Se continui a giudicare e a fraintendere Dio con le tue nozioni anche quando Lo preghi, allora ti stai solo causando dei problemi. Dovresti pregare Dio in questo modo: “Dio, ho questi pensieri e vorrei abbandonarli, ma non ci riesco. Ti prego, disciplinami, rivelami attraverso vari ambienti e fammi riconoscere che le mie nozioni sono sbagliate. Comunque mi disciplini, sono disposto ad accettarlo”. Questa mentalità è corretta. Dopo aver pregato Dio con questa mentalità, non ti sentirai meno soffocato? Se continui a pregare e a ricercare, ricevendo illuminazione e rivelazione da Dio, e comprendi le Sue intenzioni e il tuo cuore diventa luminoso, non ti sentirai più soffocato. Il problema non sarà allora risolto? Le tue nozioni, la tua opposizione e la tua ribellione nei confronti di Dio in gran parte scompariranno; quanto meno, non sentirai più il bisogno di esprimerle. Se questo ancora non funziona e il problema non è risolto del tutto, cerca qualcuno in possesso di esperienza che ti aiuti a eliminare le tue nozioni. Fagli trovare dei passi delle parole di Dio relativi all’eliminazione delle tue nozioni e leggili decine o centinaia di volte; magari le tue nozioni verranno eliminate del tutto. Qualcuno potrebbe dire: “Se esprimo nozioni durante una riunione con i fratelli e le sorelle, questo significherà diffondere delle nozioni, quindi non posso farlo. Ma è una sensazione terribile tenermele dentro. Posso parlarne con la mia famiglia?” Se anche i tuoi familiari sono fratelli e sorelle nella fede, esprimere queste nozioni in loro presenza disturberebbe anche loro. È appropriato? (No.) Se ciò che dici può avere un impatto negativo sugli altri, danneggiandoli e fuorviandoli, non devi assolutamente dirlo. Prega invece Dio per risolvere la questione. Fintanto che preghi e ti nutri delle parole di Dio con un cuore devoto, un cuore che ha fame e sete di giustizia, le tue nozioni possono essere eliminate. Le parole di Dio contengono tutta la verità, possono risolvere qualsiasi problema. Dipende solo dal fatto che tu sia o meno in grado di accettare la verità, disposto a mettere in pratica le parole di Dio e capace di abbandonare le tue nozioni. Se credi che le parole di Dio contengano tutta la verità, dovresti pregare Dio e ricercare la verità per risolvere i problemi quando si presentano. Se, dopo aver pregato per un po’ di tempo, non ti senti ancora illuminato da Dio e non hai ricevuto da Lui parole chiare su cosa fare, ma senza che tu te ne renda conto le tue nozioni non ti influenzano più interiormente, non disturbano la tua vita, svaniscono gradualmente, non influenzano il tuo normale rapporto con Dio e, naturalmente, non influenzano l’assolvimento del tuo dovere, allora quella nozione non è stata fondamentalmente eliminata? (Sì.) Questo è il cammino di pratica.

La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (16)”

Avete dei principi per come praticare riguardo alle nozioni? […] Una volta che comprendi la verità e afferri i principi, le tue nozioni verranno eliminate naturalmente. Non devi lasciare che le nozioni ti ostacolino o ti facciano inciampare; elimina nel miglior modo possibile le nozioni che possono essere eliminate e, per quelle temporaneamente ineliminabili, almeno non permettere che ti influenzino. Non dovrebbero impedirti di svolgere il tuo dovere, né influenzare il tuo rapporto con Dio. La tua linea di fondo è almeno quella di non diffondere nozioni, non compiere il male, non causare intralci o disturbi e non fungere da servo di Satana o da suo tramite. Se, per quanti sforzi tu faccia, alcune nozioni possono essere eliminate solo superficialmente e non del tutto, allora semplicemente ignorale. Non lasciare che le nozioni influenzino il tuo perseguimento della verità o il tuo ingresso nella vita. Padroneggia questi principi e, in circostanze normali, sarai protetto. Se sei una persona che accetta la verità, che ama le cose positive, che non è malevola, che non è disposta a provocare intralci o disturbi né li provoca di proposito, allora, quando generalmente affronterai il problema dell’emergere di nozioni, nella maggior parte dei casi sarai protetto. Questo è il più elementare principio di pratica: se emerge una nozione difficile da eliminare, non affrettarti ad agire su di essa. Prima aspetta e ricerca la verità per eliminarla, nella convinzione che ciò che Dio fa non può essere sbagliato. Ricorda questo principio. Inoltre, non mettere da parte il tuo dovere e non lasciare che la nozione ne influenzi l’assolvimento da parte tua. Se hai delle nozioni e pensi: “Con questo dovere mi limiterò a cavarmela alla meglio; sono di cattivo umore, quindi non svolgerò un buon lavoro per te”, non va bene. Una volta che il tuo atteggiamento si fa negativo e superficiale, la cosa diventa problematica; sono le nozioni che stanno agendo in te. Quando le nozioni agiscono dentro di te e influenzano l’assolvimento del tuo dovere, significa che a quel punto il tuo rapporto con Dio ha già di fatto subito un cambiamento. Alcune nozioni possono influenzare l’assolvimento del tuo dovere; questo è un grave problema, e vanno eliminate tempestivamente. Altre nozioni non influiscono sull’assolvimento del tuo dovere o sul tuo rapporto con Dio, quindi non sono un problema grave. Se le nozioni che sviluppi sono capaci di influenzare l’assolvimento del tuo dovere, inducendoti a dubitare di Dio, a non fare il tuo dovere con diligenza, e persino a pensare che non ci saranno conseguenze se non svolgi il tuo dovere, e se non hai alcuna paura né un cuore che teme Dio, questo è pericoloso. Ciò significa che cadrai in tentazione e verrai ingannato e catturato da Satana. Il tuo atteggiamento verso le tue nozioni e le scelte che fai sono cruciali; indipendentemente dal fatto che le nozioni possano essere eliminate e dal grado in cui possono essere eliminate, il tuo normale rapporto con Dio non deve cambiare. Da una parte, dovresti essere in grado di sottometterti a tutti gli ambienti orchestrati da Dio e affermare che tutto ciò che Dio fa è corretto e significativo, e questa conoscenza e questo aspetto della verità non dovrebbero mai cambiare per te. Dall’altra, non devi mettere da parte il dovere che Dio ti ha affidato, non devi scrollartene di dosso il fardello. Se, interiormente o esteriormente, non hai opposizione, ostilità o ribellione nei confronti di Dio, Egli vedrà soltanto la tua sottomissione e il fatto che stai aspettando. Potresti magari avere ancora delle nozioni, ma Dio non vede la tua ribellione. Poiché non c’è ribellione né opposizione in te, Dio ti considera ancora uno dei Suoi esseri creati. Per contro, se il tuo cuore è pieno di lamentele e di sfida, se stai cercando un’occasione per vendicarti e non vuoi assolvere il tuo dovere, desiderando invece di scrollartene di dosso il fardello, fino al punto che nel tuo cuore c’è ogni sorta di lamentela nei confronti di Dio e mentre assolvi il tuo dovere si rivelano alcune manifestazioni di sfida e di risentimento, allora a quel punto il tuo rapporto con Dio ha già subito un grande cambiamento. Sei già passato dalla tua posizione di essere creato a un’altra; non sei più un essere creato, e sei invece diventato un canale per i diavoli e Satana, motivo per cui Dio non ti mostrerà alcuna benevolenza. Quando una persona arriva a questo punto, si sta avvicinando a un territorio pericoloso. Anche se Dio non fa nulla, essa non sarà in grado di restare salda nella chiesa. E dunque le persone, in tutto ciò che fanno, in particolare quando si tratta di questioni come l’eliminazione delle nozioni, devono prestare attenzione a evitare di fare cose che offendono Dio, o che sono da Lui condannate, oppure che feriscono o danneggiano gli altri. Questo è il principio.

Il problema del fatto che le persone hanno nozioni su Dio non è di poco conto! È fondamentale che le persone mantengano un rapporto normale con Dio, ma ciò che influisce maggiormente su questo rapporto sono le loro nozioni. Solo quando si eliminano le nozioni su Dio si può mantenere un rapporto normale con Dio. Attualmente, molte persone hanno un grave problema. Indipendentemente dal numero di anni per cui hanno creduto in Dio, anche se magari sono in grado di sopportare le sofferenze e di pagare il prezzo nell’assolvimento dei loro doveri, le loro nozioni non possono essere completamente eliminate. Questo influisce gravemente sul loro rapporto con Dio e ha un impatto diretto sul loro amore per Dio e sulla loro sottomissione a Lui. Pertanto, a prescindere dalle nozioni che le persone sviluppano su Dio, si tratta di una questione seria che non deve essere trascurata. Le nozioni sono come un muro: recidono le relazioni degli individui con Dio, rendendoli estranei alla Sua opera di salvezza. Perciò, il fatto che essi abbiano delle nozioni su Dio è un problema molto grave che non può essere ignorato! Se hanno delle nozioni e non sono in grado di ricercare prontamente la verità ed eliminarle, questo può facilmente dare origine a negatività, opposizione a Dio e persino ostilità nei Suoi confronti. A quel punto le persone possono ancora accettare la verità? Il loro ingresso nella vita si arresta. Il cammino del fare esperienza dell’opera di Dio è irregolare e accidentato. Poiché le persone hanno un’indole corrotta, possono prendere molte deviazioni e magari finire per sviluppare delle nozioni in qualsiasi situazione. Se queste nozioni non vengono eliminate attraverso la ricerca della verità, le persone possono ribellarsi a Dio e sfidarLo, percorrendo il cammino dell’ostilità nei Suoi confronti. Una volta che le persone intraprendono il cammino di un anticristo, pensate che abbiano ancora una possibilità di salvezza? Non è facile da gestire a quel punto, e non ci sarà più alcuna possibilità. Pertanto, prima che Dio ti rinneghi come Suo essere creato, dovresti imparare a essere un essere creato di Dio. Non tentare di sottoporre il Creatore a scrutinio o di scoprire come provare e verificare che il Dio in cui credi è il Creatore. Non è un tuo obbligo né una tua responsabilità. Ciò a cui dovresti pensare e su cui dovresti riflettere ogni giorno nel cuore è come adempiere bene i tuoi doveri e diventare un essere creato all’altezza degli standard, invece del modo in cui provare se Dio è il Creatore, se è davvero Dio, o di sottoporre a scrutinio ciò che Dio ha fatto e che le Sue azioni siano corrette o meno. Non sono queste le cose che dovresti sottoporre a scrutinio.

La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (16)”

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