25. Come risolvere il problema dell’indulgere nei vantaggi procurati dal prestigio
Parole di Dio Onnipotente degli ultimi giorni
Molte persone alle Mie spalle bramano i privilegi del prestigio, s’ingozzano di cibo, amano dormire e prestare ogni attenzione alla carne, sempre timorosi che per essa non esista alcuna via d’uscita. Non assolvono adeguatamente le proprie funzioni in chiesa, ma vivono a sbafo della chiesa, oppure fanno la predica ai loro fratelli e alle loro sorelle con le Mie parole, limitando gli altri dall’alto della loro autorità. Queste persone continuano a dire di seguire la volontà di Dio e di essere intimi con Lui, non è assurdo? Se hai la giusta motivazione ma non sei capace di servire secondo le intenzioni di Dio, allora ti stai comportando da sciocco; ma se la tua motivazione non è onesta, e affermi comunque di servire Dio, allora sei una persona che si oppone a Lui e dovresti essere punito! Non provo alcuna simpatia per queste persone! Nella casa di Dio vivono a sbafo, desiderando sempre le comodità della carne, senza tenere conto degli interessi di Dio. Cercano sempre ciò che è utile a loro, e non prestano attenzione alle intenzioni di Dio. In nulla di ciò che fanno accettano lo scrutinio dello Spirito di Dio. Per tutto il tempo sono disoneste e ingannevoli e raggirano i loro fratelli e sorelle; hanno una doppia faccia, come una volpe in un vigneto, che ruba sempre l’uva calpestando la vigna. Persone simili potrebbero essere intime con Dio? Sei adatto ad accogliere le Sue benedizioni? Non ti assumi alcun fardello per la tua vita e per la chiesa, sei degno di ricevere incarichi da Lui? Chi si azzarderebbe a dare fiducia a uno come te? Quando sa che servi in questo modo, Dio potrebbe forse affidarti un compito più grande? Questo non intralcerebbe forse la Sua opera?
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Come servire Dio conformemente alle Sue intenzioni”
La parola “prestigio” non costituisce di per sé né una prova né una tentazione. Dipende da come lo si gestisce. Se prendete il lavoro di leader come un dovere, come una responsabilità da assolvere, non sarete vincolati dal prestigio. Se lo accettate come un titolo o una posizione ufficiali, vi troverete in difficoltà e sicuramente capitolerete. Qual è dunque la mentalità che si dovrebbe adottare una volta diventati leader e lavoratori della chiesa? Dove deve concentrarsi il tuo perseguimento? Devi avere un cammino! Se non ricerchi la verità e non hai un cammino di pratica, questo tuo prestigio diventerà la tua trappola e capitolerai. Ci sono persone che una volta guadagnato il prestigio cambiano, anche nella mentalità. Non sanno come vestirsi, come parlare agli altri, che tono adottare, come interagire con le persone o che espressione assumere. Di conseguenza cominciano a costruirsi un’immagine. Non è forse una perversione? Alcuni si ispirano alle acconciature dei non credenti, agli abiti che indossano, al loro modo di parlare e di comportarsi. Li imitano e seguono la loro direzione imboccando questo cammino. È una cosa positiva? (No.) Cosa è in atto in questo caso? Malgrado questi possano sembrare pratiche superficiali, in realtà sono una sorta di perseguimento. Sono un’imitazione. Questo non è il cammino giusto. Ora, voi siete in grado di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato in queste immagini e in questi mascheramenti evidenti, ma siete capaci di rifiutare ciò che è sbagliato e ribellarvi contro di esso? (Sì, quando ne siamo consapevoli.) Questa è la vostra attuale statura. Quando queste idee sono fresche nel vostro cuore, riuscite a discernerle e identificarle. Se siete motivati a perseguire il prestigio potete essere voi stessi a moderare questo desiderio, evitando così di essere come l’ammiratore ossessionato che insegue il suo idolo come un bruto animale che ha perso la ragione. Soggettivamente, riesci a identificare quelle idee. Riesci a ribellarti alla carne senza alcuna tentazione quando non sei circondato da persone. Ma cosa accadrebbe se ci fossero persone che ti seguono, ti girano intorno, si occupano delle tue necessità quotidiane, ti nutrono e ti vestono e soddisfano ogni tuo bisogno? Che sentimenti si agiterebbero nel tuo cuore? Non sarebbe godere dei vantaggi del prestigio? In questo caso riusciresti ancora a ribellarti alla carne? Nel momento in cui gli altri ti si stringessero intorno, ruotassero attorno a te come se fossi una stella, in questo caso come gestiresti il tuo prestigio? Le cose che stanno nella tua coscienza, cioè quelle cose che stanno tra i tuoi pensieri e le tue idee (l’apprezzamento e il godimento del prestigio, l’avidità o addirittura l’infatuazione per il prestigio): riesci a esaminare il tuo cuore in cerca di queste cose? Riesci a riconoscerle? Se riuscissi a esaminare il tuo cuore e a riconoscervi queste cose, in quella situazione riusciresti a ribellarti alla carne? Se non avrai la volontà di praticare la verità, non ti ribellerai a queste cose. Ne godrai e ne trarrai piacere. Pieno di autocompiacimento, dirai: “Avere prestigio da credente in Dio è davvero meraviglioso. Tutti fanno come dico io grazie alla mia posizione di leader e lavoratore. Che sensazione fantastica. Sono io che guido e irrigo queste persone. Ora mi sono obbedienti. Quando dico di andare verso est, nessuno si volge verso ovest. Quando dico di pregare, nessuno osa cantare. Questa è una conquista”. A quel punto avrai cominciato a godere dei vantaggi del prestigio. Cosa sarà allora il prestigio per te? (Veleno.) E sebbene sia un veleno, non devi temerlo. È proprio in questo frangente che devi avere il giusto perseguimento e i giusti metodi di pratica. Le persone che hanno prestigio ma senza che il loro lavoro abbia ancora prodotto risultati spesso dicono: “Non mi piace il prestigio e neppure tutto ciò che il prestigio mi apporta”. Ma nel momento in cui il loro lavoro dà segni di un certo successo e hanno l’impressione che il loro prestigio sia assicurato, perdono la ragione e godono dei vantaggi del prestigio. Credi di poterti ribellare alla carne solo perché riesci a riconoscere la tentazione? Hai davvero questa statura? Il fatto è che non ce l’hai. Per arrivare al riconoscimento e alla ribellione non occorre altro che la coscienza umana e la razionalità basilare che l’uomo possiede. Sono queste cose a dirti di non agire così. Sono il criterio di coscienza e quel po’ di razionalità che guadagni dall’aver trovato la fede in Dio ad aiutarti o a tenerti lontano dal cammino sbagliato. Qual è il contesto in cui ciò avviene? È che quando ami il prestigio ma non l’hai ancora ottenuto potresti ancora possedere quel po’ di coscienza e di ragione. Queste parole possono ancora tenerti a freno e farti capire che il godimento del prestigio non è una cosa buona né conforme alla verità, che non è la retta via ed è un opporsi a Dio che Gli reca dispiacere. Allora riuscirai a ribellarti consapevolmente alla carne e ad abbandonare il godimento del prestigio. Sei capace di ribellarti alla carne quando non hai risultati o meriti a tuo credito, ma nel momento in cui avrai compiuto un lavoro meritorio sarai tenuto a freno dal senso di vergogna, dalla tua coscienza, dalla tua razionalità e dai tuoi concetti morali? Lo scarso criterio di coscienza che possiedi non si avvicina neanche lontanamente all’avere un cuore che teme Dio, e la tua poca fede sarà del tutto vana.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come eliminare le tentazioni e i vincoli del prestigio”
Per voi, cosa fa dell’essere leader e lavoratori una cosa speciale? (Il fatto di assumersi maggiori responsabilità.) La responsabilità è un aspetto. Di questo siete tutti consapevoli, ma come fare per adempiere bene alle vostre responsabilità? Da dove partire? Adempiere bene a questa responsabilità significa, di fatto, adempiere bene al proprio dovere. La parola “responsabilità” può sembrare qualcosa di speciale, ma in ultima analisi non è che altro che il proprio dovere. Per voi non è cosa facile fare bene il vostro dovere, perché davanti a voi avete molti ostacoli, come quello del prestigio, che per voi è il più difficile da superare. Se non hai prestigio e sei solo un normale credente, ti troverai forse ad affrontare meno tentazioni, e ti risulterà più facile svolgere bene il tuo dovere vivendo una vita spirituale ogni giorno, come fanno le persone comuni, nutrendoti delle parole di Dio, condividendo sulla verità, e svolgendo bene i tuoi doveri. È sufficiente. Se invece hai prestigio, devi prima superare l’ostacolo che esso rappresenta. Devi prima superare questa prova. Come si fa a superare questa barriera? Non è facile per le persone comuni, perché l’indole corrotta è profondamente radicata nell’uomo. Tutti gli esseri umani vivono in un’indole corrotta e sono per natura ammaliati dal perseguimento della fama, del guadagno e del prestigio. Dopo aver finalmente guadagnato il prestigio con tanta fatica, chi non ne godrebbe appieno i vantaggi? Se in cuor tuo nutri amore per la verità e hai almeno un po’ di timore di Dio, gestirai con attenzione e cautela il tuo prestigio, riuscendo anche a ricercare la verità nello svolgimento del tuo dovere. In questo modo la fama, il guadagno e il prestigio non troveranno posto nel tuo cuore e non ostacoleranno neppure lo svolgimento del tuo dovere. Se hai una statura troppo scarsa devi pregare spesso, frenando te stesso con le parole di Dio. Dovrai trovare dei modi per fare determinate cose o evitare consapevolmente certi ambienti e certe tentazioni. Per esempio, supponiamo che tu sia un leader. Trovandoti in compagnia di diversi fratelli e sorelle comuni, costoro non ti riterranno per certi versi superiore a loro? L’umanità corrotta la vedrebbe così, e questo motivo è già una tentazione per te. Non una prova, ma una tentazione! Crederti anche superiore a loro è molto pericoloso, mentre se li ritieni tuoi pari hai una mentalità normale, e non sarai disturbato da un’indole corrotta. Se pensi che il tuo prestigio sia superiore al loro perché sei un leader, loro come ti tratteranno? (Guarderanno al leader con ammirazione.) Si limiteranno a guardarti e ad ammirarti, nient’altro? No. Dovranno parlare e agire di conseguenza. Per esempio, se tu prenderai un raffreddore e anche un fratello o una sorella comune prenderà il raffreddore, a chi presteranno le loro cure per primo? (Al leader.) Non è forse una preferenza questa? Non è forse uno dei vantaggi del prestigio? Se avrai una disputa con un fratello o una sorella, sarai trattato in modo equo per via del prestigio di cui godi? Gli altri si schiereranno dalla parte della verità? (No.) Queste sono tentazioni che devi affrontare. Puoi evitarle? Come dovresti gestire tutto questo? Se qualcuno ti trattasse male, magari costui non ti piacerebbe e penseresti a un modo per attaccarlo, escluderlo e vendicarti quando invece in quella persona non c’è nulla di male. Oppure se qualcuno ti adulasse potresti non solo non avere nulla da obiettare, ma anzi godere di questa sensazione. Non è preoccupante? Non ti precipiteresti subito a promuovere e addestrare il tuo adulatore in modo da farne il tuo confidente e l’esecutore dei tuoi ordini? Se lo facessi, su quale cammino ti troveresti? (Il cammino degli anticristi.) Se cadi in queste tentazioni, sei in pericolo. È bene avere persone che ti orbitano attorno tutto il giorno? Ho sentito dire che alcuni, dopo essere diventati leader, non svolgono il loro lavoro e non risolvono i problemi concreti e invece non fanno altro che pensare ai piaceri della carne. A volte mangiano persino cibi preparati apposta per loro e ci sono persone che lavano i loro vestiti sporchi. Dopo un po’ di tempo, finiscono per essere rivelati ed eliminati. Cosa dovreste fare nel trovarvi di fronte a una situazione come questa? Se hai prestigio, gli altri ti aduleranno e ti tratteranno con particolare riguardo. Se riesci a superare e a rifiutare queste tentazioni continuando a trattare le persone in modo equo indipendentemente da come loro trattano te, è la dimostrazione che sei il genere giusto di persona. Se hai prestigio, alcuni ti guarderanno con ammirazione. Ti ronzeranno sempre intorno, ti lusingheranno e ti aduleranno. Puoi porre fine a questa situazione? Come gestite voi queste situazioni? Quando, pur non avendo bisogno di essere accuditi, qualcuno vi “tende la mano” e vi asseconda, potreste esultare in segreto, reputandovi diversi in virtù del vostro prestigio e convincendovi di dover godere il più possibile di un trattamento speciale. Non sono forse cose che accadono? Non è forse un problema reale? Quando ti capitano queste cose, il tuo cuore ti rimprovera? Provi disgusto e disprezzo? Chi non prova disgusto e disprezzo, non lo rifiuta e non è libero in cuor suo da accuse e colpe, ma anzi ama godere di queste cose ritenendo che sia bello avere prestigio, ha una coscienza? Ha ragionevolezza? È una persona che persegue la verità? (No.) Cosa dimostra? Brama i vantaggi del prestigio. Sebbene tu non ti consideri un anticristo, hai già imboccato il cammino degli anticristi. Quando ti abituerai a godere di un trattamento speciale, ti arrabbierai se un giorno non potrai più ricevere quel trattamento speciale? Tratterai in modo equo dei fratelli e delle sorelle poveri che non dispongono del denaro necessario per darti ospitalità? Se ti riferiranno un fatto vero che ti dà dispiacere, userai il tuo potere contro di loro e rimuginerai su come punirli? Proverai una sensazione sgradevole nel vederli, desiderando dare loro una lezione? Quando hai questi pensieri non sei lontano dal commettere il male, giusto? È facile percorrere il cammino degli anticristi? È facile diventare un anticristo? (Sì.) Questo è molto preoccupante! In qualità di leader e lavoratori, se non ricercate la verità in tutte le cose state percorrendo il cammino degli anticristi.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come eliminare le tentazioni e i vincoli del prestigio”
Dopo aver iniziato a credere in Dio, molte persone perseguono sempre il prestigio e un’alta considerazione da parte degli altri. Nella casa di Dio, vogliono sempre distinguersi dalla massa ed essere a capo del gregge. Per queste cose rinunciano alla famiglia e abbandonano la carriera, patiscono avversità e pagano un prezzo, ma alla fine realizzano il loro desiderio e diventano leader. Dopo essere diventati leader, costoro hanno una vita davvero diversa. Manifestano ogni aspetto dell’immagine e dello stile che, secondo quanto avevano in mente, le persone in carica possiedono, dal modo in cui si vestono e si preparano a come parlano e agiscono. Costoro imparano a parlare come funzionari, imparano a dare ordini alle persone e a far gestire le proprie faccende private agli altri. In poche parole, imparano a essere dei funzionari. Quando si recano in un posto per svolgere il ruolo di leader, significa che vanno lì per essere dei funzionari. Cosa significa essere dei funzionari? Che “compiono grandi sforzi per ottenere una carica così da avere cibo e vestiti”. Si tratta di una questione che riguarda i piaceri fisici. Dopo che sono diventati leader, cosa cambia nella loro vita rispetto a prima? Quello che mangiano, quello che indossano e gli oggetti che usano sono diversi. Quando mangiano, si preoccupano particolarmente che il cibo sia nutriente e gustoso. Sono particolarmente attenti alla marca e allo stile dei vestiti che indossano. Dopo essere stati leader in un certo posto per un anno, sono diventati pallidi e grassi; si vestono dalla testa ai piedi con abiti firmati; il cellulare, il computer e gli elettrodomestici che hanno in casa sono tutti di marche di alta gamma. Era questa la loro condizione, prima che diventassero leader? (No.) Dopo essere diventati leader non si sono impegnati a fare soldi, quindi dove hanno preso il denaro per comprare tutte queste cose? I fratelli e le sorelle hanno donato loro queste cose o le ha assegnate loro la casa di Dio? Avete mai sentito dire che la casa di Dio assegna queste cose a ogni leader e lavoratore? (No.) Quindi come le hanno ottenute? In ogni caso, non sono cose che hanno acquisito con il loro duro lavoro; piuttosto, sono cose che hanno ottenuto dopo essersi guadagnati un prestigio ed essere diventati dei “funzionari”, ruolo in cui godevano dei vantaggi del prestigio, estorcendo agli altri e attraverso frodi e appropriazioni. Nelle chiese in tutto il mondo, c’erano persone di questo tipo in tutti i diversi ranghi di leader e lavoratori con cui siete entrati in contatto? Appena diventati leader, non hanno nulla, ma in meno di tre mesi possiedono computer e cellulari di marche di alta gamma. Dopo essere diventati leader, alcuni pensano di dover godere di un trattamento di alto livello: quando escono, dovrebbero viaggiare in auto; i computer e i cellulari che usano dovrebbero essere migliori di quelli che ha la gente comune, devono essere di alta gamma; quando il modello è vecchio, devono sostituirlo con uno nuovo. La casa di Dio ha forse queste regole? La casa di Dio non ha mai avuto queste regole e non c’è un solo fratello o una sola sorella che la pensi in questa maniera. Allora da dove vengono queste cose di cui godono tali leader? Innanzitutto, le hanno ottenute estorcendole ai fratelli e alle sorelle, facendosele comprare da persone ricche, fregiandosi di svolgere il lavoro della casa di Dio. Inoltre, hanno comprato loro stessi queste cose appropriandosi indebitamente delle offerte e rubandole. Costoro non sono forse feccia che acquisisce fraudolentemente cibo e bevande? Sono forse diversi dalle persone dei casi precedenti che ho condiviso? (No.) Cosa hanno in comune? Tutti costoro hanno usato la loro posizione per appropriarsi delle offerte e per ottenerle con l’estorsione. Alcuni dicono: “Lavorando nella casa di Dio ed essendo leader o lavoratori, non dispongono dei requisiti per godere di queste cose? Non dispongono forse dei requisiti per godere delle offerte di Dio insieme a Lui?” DiteMi, ne dispongono? (No.) Se hanno bisogno di comprare alcune cose per svolgere il lavoro della casa di Dio, in questo caso la casa di Dio ha delle regole che dicono che possono comprarle, ma costoro stanno comprando cose all’interno di quanto stabilito dalle regole? (No.) Cosa vedete, che vi dimostra che non lo stanno facendo? (Se avessero davvero bisogno di quelle cose per il lavoro, penserebbero che una cosa va benissimo purché funzioni, invece ciò che gli anticristi perseguono sono cose di ottime marche e usano il meglio di tutto. A giudicare da questo, possiamo vedere che si stanno servendo del loro prestigio per godere di queste cose materiali.) Esatto. Se qualcosa fosse necessario per il lavoro, andrebbe bene purché funzioni. Perché costoro hanno bisogno di usare cose così lussuose e costose? Inoltre, quando hanno comprato queste cose, altre persone hanno forse partecipato alla decisione e si sono dette d’accordo? Non è forse un problema? Se altre persone avessero partecipato alla decisione, avrebbero potuto essere tutte d’accordo con l’acquisto di questi oggetti di lusso? Assolutamente no. È piuttosto evidente che costoro hanno ottenuto queste cose rubando le offerte. È chiaro come il sole. Inoltre, la casa di Dio ha una regola: che ciascuna chiesa stia custodendo le offerte o collaborando al lavoro, il compito non è mai di una singola persona. Quindi, perché costoro, come individui, hanno potuto usare e spendere le offerte a loro piacimento? Questo non è in linea con i principi. La natura di queste cose che fanno non è forse quella di rubare le offerte? Essi hanno comprato e acquisito queste cose senza ottenere il consenso e l’approvazione di altri leader e lavoratori, né tantomeno facendolo presente ad altre persone, senza che nessuno sapesse cosa stavano facendo. La natura di ciò non è un po’ come rubare? Questo si chiama rubare le offerte. Rubare è raggirare. Perché si definisce raggiro? Perché costoro hanno comprato questi oggetti di lusso e li hanno ottenuti fregiandosi di svolgere il lavoro della casa di Dio. Questo tipo di comportamento si chiama frode e raggiro. Per caso esagero, definendolo in questo modo? Sto sollevando un polverone per nulla? (No.) Non solo: dopo che questi cosiddetti leader rimangono in un luogo per un certo tempo, hanno ben chiaro quale lavoro nel mondo secolare svolgono i fratelli e le sorelle in quel luogo e quali contatti sociali hanno, quali vantaggi possono procurarsi ingannando queste persone e quali contatti possono sfruttare. Per esempio, hanno ben chiaro quale fratello o sorella lavora in ospedale, in un dipartimento governativo o in banca, o chi è un imprenditore, chi ha una famiglia che possiede un negozio, un’auto o una grande casa, e così via. Queste cose rientrano forse nell’ambito lavorativo di questi leader? Perché hanno ben chiare queste cose? Vogliono sfruttare questi contatti, usare questi fratelli e sorelle che hanno posizioni speciali nel mondo, per essere serviti e ricavarne delle agevolazioni. Pensi che lo stiano facendo per svolgere il lavoro della chiesa e condividere sulla verità, al fine di occuparsi delle difficoltà del popolo eletto di Dio? È questo che stanno facendo? Vi sono un intento e un obiettivo dietro a tutte queste cose che fanno. Quando i veri leader e i veri lavoratori svolgono un lavoro, si concentrano sul risolvere i problemi e sul fare bene il lavoro della chiesa. Non prestano alcuna attenzione a cose che non hanno nulla a che fare con il lavoro della chiesa. Si concentrano solo sul chiedere chi nella chiesa sta svolgendo il proprio dovere con sincerità, chi è efficiente nel proprio dovere, chi è in grado di accettare la verità e di praticarla e chi è leale nell’assolvimento del proprio dovere. Poi promuovono queste persone e indagano su coloro che causano intralci e disturbi, gestendoli secondo i principi. Solo coloro che praticano in questo modo sono veri leader e lavoratori. Gli anticristi fanno queste cose? (No.) Cosa fanno? Agiscono e fanno preparativi al fine di procurarsi cose appetibili, in nome dei propri interessi, ma non si applicano al lavoro della chiesa e non vi attribuiscono importanza. Perciò, dopo essersi insediati in un certo posto, hanno capito molto bene quali fratelli e sorelle possono fornire loro dei servizi e quali servizi. Per esempio, chi lavora in un’azienda farmaceutica può procurare loro medicine gratuite quando sono malati e procurare loro medicine importate di alta qualità; chi lavora in banca può agevolarli nel fare depositi o prelievi; e così via. Essi hanno ben chiare tutte queste cose. Raccolgono queste persone davanti a sé, senza curarsi del fatto che siano di buona umanità o meno. Purché queste persone li seguano e siano disposte a essere loro aiutanti e gregari, gli anticristi daranno loro cose appetibili, le terranno vicine, le nutriranno e le proteggeranno, mentre tali persone lavoreranno per solidificare la posizione di questi anticristi nella chiesa e per mantenere le forze di questi anticristi. Quindi, quando vuoi vedere se un leader della chiesa sta svolgendo un lavoro reale, chiedigli della situazione reale dei fratelli e delle sorelle in quella chiesa e di come sta andando il lavoro della chiesa: sarai in grado di vedere chiaramente se è davvero qualcuno che svolge un lavoro reale. Alcuni hanno ben chiare le questioni familiari e le condizioni di vita dei fratelli e delle sorelle della chiesa. Se chiedi loro chi lavora in un’azienda farmaceutica, chi ha una famiglia che possiede un negozio o un’auto, oppure chi fa grandi affari o chi lavora in un qualche dipartimento locale e può fare qualcosa per i fratelli e le sorelle, sanno dirtelo con precisione. Se invece chiedi loro chi persegue la verità, chi è superficiale nel suo dovere, chi è un anticristo, chi cerca di irretire le persone, chi è efficiente nel predicare il Vangelo o quanti potenziali destinatari del Vangelo ci sono a livello locale, non lo sanno. Che tipo di individui sono costoro? Vogliono usare tutti i contatti sociali del luogo in cui si trovano e unirli per diventare un piccolo gruppo sociale. Pertanto, il luogo in cui si trovano questi leader non può essere definito chiesa. Dopo che hanno finito, il loro è diventato un gruppo sociale. Quando queste persone si riuniscono, non aprono i loro cuori e non condividono le une con le altre sulla propria comprensione esperienziale; guardano invece chi ha i contatti più solidi, chi ha una posizione elevata nella società ed è molto affermato, chi è noto nella società, chi ha influenza nella società e chi è in grado di fornire al leader servizi particolarmente convenienti e cose appetibili. Chiunque siano queste persone, nel cuore del leader hanno una posizione. Non è questo che fanno gli anticristi? (Sì.) Che cosa stanno facendo questi anticristi? Stanno forse costruendo la chiesa? Essi stanno demolendo e distruggendo la chiesa, disturbando e intralciando il lavoro della casa di Dio. Stanno creando il loro regno indipendente, il loro gruppo privato e la loro cricca. Questo è ciò che fanno gli anticristi.
La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte quinta”
C’è chi è privo di prestigio e svolge doveri ordinari e, quando acquisisce una certa qualifica, vuole anche lui che gli altri lo servano. C’è chi svolge alcuni doveri rischiosi e vuole ordinare agli altri di servirlo. Ci sono anche delle persone che svolgono doveri speciali e che considerano i loro doveri come una condizione di base, una merce di scambio e una sorta di capitale con cui portare i fratelli e le sorelle a servirli. Per esempio, alcuni conoscono competenze professionali speciali che altri non hanno appreso o afferrato. Quando iniziano a svolgere nella casa di Dio un dovere correlato a queste competenze professionali, pensano di essere diversi dagli altri, di essere stati messi in una posizione importante nella casa di Dio, di essere ora nelle alte sfere, e soprattutto sentono che il loro valore è raddoppiato e che sono rispettabili. Di conseguenza, pensano che ci siano alcuni compiti che non dovrebbero eseguire loro, che sia naturale ordinare ad altri di servirli senza compenso, quando si tratta di tali compiti quotidiani, come portare loro il cibo o fare loro il bucato. Addirittura alcuni usano la scusa di essere occupati con il loro dovere per indurre i fratelli e le sorelle a fare per loro questo o quello. A parte le cose che devono assolutamente fare da sé, tutto ciò in cui possono farsi servire dagli altri o che possono ordinare loro di eseguire lo fanno fare agli altri. Perché? Pensano: “Ho un capitale, sono rispettabile, sono un talento raro nella casa di dio, svolgo un dovere speciale e sono il principale destinatario della coltivazione da parte della casa di dio. Nessuno di voi è bravo quanto me, siete tutti a un livello inferiore al mio. Io posso dare un contributo speciale alla casa di dio, mentre voi no. Pertanto dovreste prestare servizio per me”. Non sono forse richieste eccessive e spudorate? Tutti hanno queste richieste nel cuore, ma naturalmente gli anticristi lo pretendono ancora di più, senza pietà e senza vergogna, e a prescindere da come tu condivida con loro sulla verità, non vi rinunceranno. Anche le persone comuni possiedono queste manifestazioni da anticristi e, se hanno un minimo di talento o offrono un piccolo contributo, credono di avere il diritto di godere di un qualche trattamento speciale. Costoro non si lavano i vestiti e i calzini da soli e lo fanno fare agli altri, accampano pretese irragionevoli che vanno contro l’umanità: sono così privi di ragione! Queste idee e pretese non rientrano nell’ambito della razionalità; se si guarda innanzitutto all’estremità inferiore della scala, non sono in linea con gli standard dell’umanità e della coscienza, mentre, all’estremità superiore della scala, non sono in linea con la verità. Tutte queste manifestazioni possono essere inserite nella categoria degli sforzi che gli anticristi compiono per ottenere dei vantaggi. Tutti coloro che possiedono un’indole corrotta sono capaci di fare queste cose e osano anche farle. Se qualcuno ha un minimo di talento e di capitale e dà un contributo, poi vuole sfruttare gli altri, vuole usare l’opportunità dell’assolvimento del proprio dovere per impegnarsi a ottenere dei vantaggi, vuole avere le cose belle e pronte e godere della felicità e del trattamento che derivano dall’ordinare agli altri di servirlo. Ci sono persino alcuni che rinunciano alla famiglia e al lavoro per svolgere il proprio dovere, e durante questo periodo sviluppano qualche malattia non grave e di conseguenza diventano emotivi e si lamentano del fatto che nessuno si preoccupa per loro o si prende cura di loro. Stai facendo il tuo dovere per te stesso, stai facendo il tuo dovere e adempiendo alla tua responsabilità: questo cosa ha a che vedere con gli altri? Qualsiasi dovere si svolga, non lo si fa mai per qualcun altro o al servizio di qualcun altro, quindi nessuno ha l’obbligo di servire gli altri senza compenso o di farsi comandare dagli altri. Questa non è forse la verità? (Sì.) Sebbene Dio richieda alle persone di essere amorevoli, pazienti e tolleranti verso gli altri, non si può richiedere soggettivamente agli altri di essere così e farlo è irragionevole. Se qualcuno sa essere tollerante e paziente nei tuoi confronti e mostrarti amore senza che tu lo pretenda, allora dipende da lui. Se invece i fratelli e le sorelle prestano servizio per te perché tu lo pretendi, se li comandi e li sfrutti con la forza, o se ti prestano un servizio sulla base del fatto che ce li hai indotti con l’inganno, allora manifesti un problema. Alcuni addirittura approfittano dell’opportunità di fare il proprio dovere e spesso la usano come scusa per estorcere cose a certi fratelli e sorelle ricchi, facendosi comprare questo o quello e fornire dei servizi. Per esempio, se hanno bisogno di altri vestiti, dicono a un fratello o a una sorella: “Tu sai fare i vestiti, vero? Vai a cucirmi qualcosa da indossare”. Il fratello o la sorella risponde: “Allora dammi dei soldi. Tu compri il materiale e io ti cucio qualcosa”. Non tirano fuori i loro soldi, costringendo invece il fratello o la sorella a comprare il materiale per loro: la natura di questo atto non è forse ingannevole? Sfruttare il rapporto tra fratelli e sorelle, sfruttare il proprio capitale, sfruttare l’opportunità di fare il proprio dovere per esigere ogni tipo di servizio e trattamento da parte di fratelli e sorelle, ordinare a fratelli e sorelle di lavorare per loro: sono tutte manifestazioni dell’integrità inferiore degli anticristi.
La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte quarta”
Le persone comuni possono non avere un tale potere e prestigio, ma anche loro desiderano che gli altri abbiano un parere positivo su di loro, e che la gente abbia un’alta stima di loro e li elevi a una posizione di rilievo nel proprio cuore. Questa è un’indole corrotta e, se le persone non comprendono la verità, non sono in grado di riconoscere questo fatto. Un’indole corrotta è la più difficile da riconoscere: riconoscere i propri difetti e le proprie mancanze è facile, ma non lo è riconoscere la propria indole corrotta. Le persone che non conoscono sé stesse non parlano mai dei loro stati corrotti: pensano sempre di non avere nulla che non vada. E, senza rendersene conto, iniziano a vantarsi: “In tutti i miei anni di fede, ho subito molte persecuzioni e patito numerose avversità. Sapete come ho fatto a superare tutto ciò?” Questa è un’indole arrogante? Qual è la motivazione che spinge a mettersi in mostra? (Farsi ammirare dagli altri.) Cos’è che spinge a farsi stimare dalle persone? (Ricevere prestigio nella mente di tali persone.) Se ricevi prestigio nella mente di altri, allora quando sono in tua compagnia sono deferenti verso di te e particolarmente gentili quando parlano con te. Ti guardano sempre con ammirazione, ti danno la precedenza in tutte le cose, ti lasciano spazio di manovra, e ti adulano e ti obbediscono. In ogni cosa, ti cercano e lasciano che sia tu a prendere decisioni. E tu ne trai un senso di piacere: senti di essere più forte e migliore di chiunque altro. A tutti piace questa sensazione. Questa è la sensazione di godere di prestigio nel cuore di qualcuno; le persone desiderano assecondarla. È per questo che tutti si contendono il prestigio e desiderano riceverne nel cuore degli altri, ed essere da loro stimati e adorati. Se non potessero trarne un tale piacere, non perseguirebbero il prestigio. Per esempio, se non godi di prestigio nella mente di qualcuno, questa persona interagirebbe con te su un piano di uguaglianza, trattandoti come suo pari. Ti contraddirebbe quando necessario, non sarebbe cortese o rispettosa nei tuoi confronti, e potrebbe persino andarsene prima che tu abbia finito di parlare. Ti sentiresti offeso? Non ti piace quando le persone ti trattano così; ti piace quando ti adulano, ti ammirano e ti adorano in ogni momento. Ti piace essere al centro dell’attenzione, quando tutto ruota intorno a te, tutti ti ascoltano, ti guardano con ammirazione e si sottomettono alla tua direzione. Non è forse un desiderio di regnare come un sovrano, di avere potere? Le tue parole e azioni sono motivate dalla ricerca e dall’acquisizione del prestigio, e tu lotti, ghermisci e competi con gli altri per procurartelo. Il tuo scopo è occupare una posizione, far sì che i prescelti di Dio ti ascoltino, ti sostengano e ti adorino. Una volta ottenuta quella posizione, avrai acquistato potere e potrai godere dei benefici del prestigio, dell’ammirazione altrui e di tutti gli altri vantaggi collegati a quella posizione. Le persone si camuffano sempre, si mettono in mostra di fronte agli altri, fanno atto di presenza, si nascondono dietro una facciata e si abbelliscono per far sì che gli altri li considerino perfetti. Il loro intento è guadagnare prestigio, per poter godere dei suoi vantaggi. Se non ci credi, rifletti attentamente: perché vuoi sempre che le persone abbiano un’alta opinione di te? Vuoi che ti adorino e ti ammirino, così alla fine puoi prendere il potere e godere dei vantaggi del prestigio. Il prestigio che cerchi così disperatamente ti recherà molti benefici, i quali sono esattamente ciò che gli altri invidiano e desiderano. Quando le persone assaporano i molti benefici che il prestigio conferisce, ne vengono inebriate e indulgono in quella vita lussuosa. Le persone pensano solo che una vita così non sarà stata sprecata. L’umanità corrotta si diletta nell’indulgere in queste cose. Pertanto, una volta che una persona raggiunge una certa posizione e inizia a godere dei vari benefici che essa comporta, brama inesorabilmente questi piaceri peccaminosi fino al punto di non lasciarli mai andare. In sostanza, il perseguimento di fama e prestigio è motivato dal desiderio di crogiolarsi nei vantaggi che comporta una certa posizione, di regnare come un sovrano, di esercitare il controllo sui prescelti di Dio, di avere dominio su ogni cosa e di fondare un regno indipendente dove potersi beare dei vantaggi del proprio prestigio e indulgere in piaceri peccaminosi. Satana usa metodi di ogni tipo per ingannare e raggirare le persone e prendersi gioco di loro, fornendo loro false impressioni. Ricorre persino all’intimidazione e alle minacce per far sì che le persone lo ammirino e lo temano, con l’obiettivo finale di indurle a sottomettersi a lui e adorarlo. Questo è ciò che piace a Satana; questo è anche il suo obiettivo nel competere con Dio per conquistare le persone. Quindi, quando lottate per il prestigio e la reputazione tra le altre persone, per cosa state lottando? Lo fate davvero per la fama? No. In realtà state lottando per i benefici che la fama vi porta. Se tu vuoi sempre godere di questi benefici, allora dovrai lottare per essi. Ma se non apprezzi quei benefici e dici: “Non importa come mi trattano le persone. Sono solo una persona comune. Non merito un trattamento così speciale, né desidero adorare una persona. Dio è l’Unico che dovrei veramente adorare e temere. Soltanto Lui è il mio Dio e il mio Signore. Per quanto qualcuno possa essere pregevole, per quanto grandi siano le sue abilità, smisurato il suo talento, magnifica o perfetta la sua immagine, non è oggetto della mia venerazione perché non è la verità. Non è il Creatore; non è il Salvatore, e non può orchestrare o regnare sovrano sul destino dell’uomo. Non è oggetto della mia adorazione. Nessuna persona umana merita la mia adorazione”, non è conforme alla verità? Invece, se non adori gli altri, come dovresti trattarli se cominciano a venerare te? Devi trovare un modo per impedire loro di farlo, e aiutarli a liberarsi da una mentalità del genere. Devi trovare il modo di mostrare loro il tuo vero volto, e lasciare che vedano la tua bruttezza e la tua vera natura. La chiave è far capire alle persone che, per quanto buona sia la tua levatura, per quanto elevata sia la tua istruzione, per quanto tu sia esperto o intelligente, sei comunque solo una persona comune. Non sei oggetto di ammirazione o venerazione per nessuno. Prima di tutto, devi rimanere saldo nella tua posizione, e non tirarti indietro dopo aver commesso degli errori o esserti trovato in imbarazzo. Se non riesci a riconoscere l’errore o l’imbarazzo, ma anzi usi l’inganno per nasconderlo o addolcirlo, peggiori il tuo errore e appari ancora più disgustoso. La tua ambizione diventa ancor più evidente.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “I principi che devono guidare il proprio comportamento”
Nel momento in cui un anticristo raggiunge il prestigio, non c’è più nulla che lo trattenga: considera gli altri come cose da calpestare e vuole rubare la scena in qualsiasi cosa faccia, per trarne il massimo vantaggio. Si sforza di prendere il sopravvento in ogni sua azione, anche quando parla. Qualunque posto occupi, vuole che sia speciale. Qualunque trattamento riceva nella casa di Dio, vuole che sia migliore di quello che riceve chiunque altro. Vuole che il giudizio e l’opinione che tutti hanno nei suoi confronti siano più alte rispetto a quelle di chiunque altro. Quando non ha un prestigio, vuole agguantarlo e nel momento in cui lo ottiene diventa incredibilmente arrogante. Chiunque parli con lui deve ammirarlo, nessuno può camminare al suo fianco, ma deve piuttosto rimanere uno o due passi indietro; nessuno può parlargli a voce troppo alta o con un tono troppo duro, usare parole sbagliate o rivolgergli sguardi nel modo sbagliato. Farà il pignolo su tutto e avrà qualcosa da ridire su queste persone. Nessuno può offenderlo o criticarlo; anzi, tutti devono essere rispettosi nei suoi confronti, adularlo e lusingarlo. Nel momento in cui un anticristo ottiene il prestigio, agirà in modo arbitrario e ostinato ovunque vada, e si metterà in mostra affinché gli altri nutrano stima per lui. Non solo si crogiola nel prestigio e apprezza davvero la stima degli altri, dà anche particolare importanza ai piaceri materiali. Desidera stare con gli ospiti che offrono il miglior trattamento. A prescindere da chi sia l’ospite, ha richieste particolari riguardo cosa mangiare e se il cibo non è sufficientemente buono, troverà un’occasione per potare il suo ospitante. Si rifiuta di accettare piaceri scadenti: il suo cibo, i suoi vestiti, il suo alloggio e i suoi mezzi di trasporto devono essere tutti di una spanna sopra, la mediocrità non è accettabile. Non riesce ad accettare qualcosa che sia uguale a quella che ricevono i comuni fratelli e sorelle. Se gli altri si alzano alle 5 o alle 6 del mattino, lui si alzerà alle 7 o alle 8 del mattino. A lui devono essere riservati il cibo migliore e gli oggetti migliori. Perfino le offerte fatte dalla gente devono essere prima vagliate da lui, e terrà per sé tutto ciò che è bello o prezioso, o qualsiasi cosa catturi la sua attenzione, lasciando gli avanzi per la chiesa. E c’è un’altra cosa ancora più disgustosa che fanno gli anticristi. Qual è? Non appena ottengono il prestigio, il loro appetito cresce, i loro orizzonti si allargano e imparano a divertirsi, dopodiché sviluppano il desiderio di spendere soldi, di consumare e di conseguenza vogliono avere per sé tutto il denaro che la chiesa usa per il suo lavoro, distribuirlo come vogliono e controllarlo secondo i propri desideri. Gli anticristi in particolare godono di questo tipo di potere e di questo genere di trattamento, e nel momento in cui detengono il potere, desiderano apporre la propria firma dappertutto, ad esempio su tutti gli assegni e i vari accordi. Vogliono godere di quella sensazione di scarabocchiare incessantemente la propria firma con una penna, di sperperare denaro come l’acqua. Quando un anticristo non ha il prestigio, nessuno riesce a vedere queste manifestazioni in lui, né a capire che appartiene a questo genere di persona, che possiede questo tipo di indole e che farebbe determinate cose. Ma nel momento in cui ottiene il prestigio, tutti questi aspetti vengono rivelati. Se l’anticristo viene eletto al mattino, già nel pomeriggio diventa incredibilmente arrogante, alza il naso all’insù, si monta la testa e non ha alcun riguardo per la gente comune. Il cambiamento avviene molto rapidamente. Ma in realtà l’anticristo non è cambiato: è stato solo rivelato. Adotta questo atteggiamento arrogante, e cosa farà? Vuole vivere alle spalle della chiesa, per indulgere in vantaggi del prestigio. Ogni volta che qualcuno mette in tavola una varietà di cibi deliziosi, lui inizia ad abbuffarsi, e ciò nonostante chiede integratori alimentari per mantenere quelle sue carni puzzolenti. Troviamo spesso anticristi che si crogiolano in privilegi speciali; ci sono solo differenze nel grado di gravità. Quando una persona che si aggrappa ai piaceri della carne diventa un leader, vuole crogiolarsi in privilegi speciali. Questa è l’indole degli anticristi. Nel momento in cui raggiungono il prestigio, cambiano completamente. Preservano con fermezza tutti i piaceri e i trattamenti speciali che derivano dal prestigio e li mantengono saldamente nel loro mirino e nelle loro mani, e non molleranno una sola briciola e non allenteranno la presa su di essi, non si lasceranno sfuggire un singolo pezzetto. Quale di queste manifestazioni e pratiche degli anticristi agisce secondo le verità principi? Nemmeno una. Ognuna di esse è nauseante e ripugnante da vedere; non solo le loro pratiche e le loro manifestazioni non sono in linea con le verità principi, ma certamente non possiedono la minima parte di coscienza, ragione o senso di vergogna. Quando gli anticristi hanno il prestigio, oltre a commettere misfatti in modo sconsiderato e a lavorare sul proprio potere e sul proprio prestigio, non solo non riescono a fare nulla che possa giovare al lavoro della chiesa o all’accesso alla vita dei fratelli e delle sorelle, ma godono anche dei vantaggi del prestigio, dei piaceri della carne, e del fatto che la gente li ammira e li venera. Alcuni anticristi, trovano perfino persone che li servano, che versino loro il tè che bevono, che lavino i vestiti che indossano e hanno persino una particolare persona che strofina loro la schiena quando fanno il bagno, e un’altra che li serve quando mangiano. Peggio ancora, alcuni hanno addirittura un menù fisso per ciascuno dei tre pasti della giornata, e oltre a questo, prendono integratori alimentari e si fanno preparare ogni tipo di zuppa differente. Gli anticristi hanno vergogna? No, non ne hanno! Direste che è alquanto indulgente limitarsi a potare le persone di quel genere? La potatura le farà vergognare? (No.) Dunque come si può risolvere questo problema? È molto semplice. Dopo averle potate, smascherale e fa’ sapere loro cosa sono. A prescindere che cedano a questo oppure no, andrebbero destituite e tutti dovrebbero rifiutarle.
La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 11”
L’uomo corrotto ama perseguire il prestigio e godere dei suoi vantaggi. Questo vale per chiunque, che abbia o meno prestigio: è estremamente difficile abbandonare il prestigio e liberarsi dalle sue tentazioni. Necessita di molta collaborazione da parte dell’uomo. In cosa consiste questa collaborazione? Principalmente nella ricerca della verità, nella sua accettazione, nella comprensione delle intenzioni di Dio e in una chiara penetrazione dell’essenza dei problemi. Con queste cose si ha la fede per superare la tentazione del prestigio. Inoltre, bisogna escogitare modi efficaci per liberarsi dalla tentazione e soddisfare le intenzioni di Dio. Devi avere dei cammini di pratica. Questo ti farà rimanere sul cammino giusto. Senza cammini di pratica sei destinato a cadere spesso in tentazione. Anche se avrai intenzione di seguire il giusto cammino, i tuoi sforzi, per quanto intensi, alla fine non porteranno a molto. Quali sono dunque le tentazioni che spesso incontrate? (Quando ottengo certi risultati nello svolgimento del mio dovere guadagnandomi un’alta considerazione da parte dei fratelli e delle sorelle, mi sento soddisfatto di me e questa sensazione mi piace molto. A volte non me ne rendo conto; a volte mi accorgo che questo stato è sbagliato, ma non riesco comunque a ribellarmi a esso.) Questa è una tentazione. Chi altro vuole prendere la parola? (Poiché sono un leader, i fratelli e le sorelle a volte mi riservano un trattamento speciale.) Anche questa è una tentazione. Se non sei consapevole delle tentazioni che incontri ma le gestisci male e non riesci a compiere le scelte giuste, queste tentazioni ti porteranno al dolore e all’infelicità. Supponiamo per esempio che il trattamento speciale che ti riservano i fratelli e le sorelle consista in vantaggi materiali: nutrirti, vestirti, ospitarti e provvedere alle tue necessità quotidiane. Se ti dessero cose meno belle di quelle che ti recano godimento, tu proveresti disprezzo, magari addirittura sdegnando i loro doni. Ma se incontrassi un uomo ricco e questi ti donasse un bell’abito dicendoti che non lo indossa, riusciresti a resistere a questa tentazione? Potresti riflettere sulla situazione, dicendo a te stesso: “Costui è ricco e questi vestiti non hanno alcun valore per lui. Tanto non li indossa e se non li desse a me li chiuderebbe in qualche armadio. Quindi accetto”. Che ne pensate di questa decisione? (Sta già godendo dei vantaggi del prestigio.) Perché sta godendo dei vantaggi del prestigio? (Perché ha accettato delle cose belle.) Il solo accettare le cose belle che si ricevono in dono equivale a godere dei vantaggi del prestigio? Ricevere in dono qualcosa di ordinario, che però è proprio quello di cui si ha bisogno e dunque accettarlo: anche questo è da ritenersi un godimento dei vantaggi del prestigio? (Sì. È da considerarsi tale ogniqualvolta si accettano cose dagli altri per soddisfare i propri desideri egoistici.) Sembra che non ci sia chiarezza su questo punto. Ti sei mai chiesto se quella persona ti offrirebbe comunque questo dono se tu non fossi un leader e non godessi di prestigio? (Non lo farebbe.) Certo che no. Se ti fa questo dono è perché sei un leader. La natura della questione è cambiata. Questa non è normale carità, e qui sta il problema. Se chiedessi a quella persona: “Mi faresti un regalo del genere se io non fossi un leader ma semplicemente un fratello o una sorella? Se questo oggetto fosse necessario a un fratello o a una sorella, glielo daresti?” Lei risponderebbe: “Non potrei. Non posso dare cose a chiunque senza criterio. Le do a te perché sei il mio leader. Se tu non avessi questo prestigio speciale, perché dovrei darti un dono del genere?” Ora ti rendi conto che non avevi capito la situazione. Quando quell’uomo ha detto che non gli occorreva quel bell’abito tu gli hai creduto, ma ti stava ingannando. Il suo scopo è farti accettare il suo dono in modo che, in futuro, tu sia buono con lui e gli riservi un trattamento speciale. È questo l’intento nascosto dietro al suo dono. Il fatto è che tu lo accetti ugualmente pur sapendo in cuor tuo che non ti farebbe mai un regalo del genere se non avessi prestigio. A parole reagisci così: “Sia reso grazie a Dio. Ho accettato questo dono da Lui, è la Sua benevolenza nei miei confronti”. Godi non solo dei vantaggi del prestigio, ma anche delle cose del popolo eletto di Dio, come se ti spettassero. Non è una vergogna? Se l’uomo non ha un senso di coscienza e neppure una parvenza di vergogna, è questo il problema. È solo una questione di comportamento? È semplicemente sbagliato accettare le cose dagli altri mentre è giusto rifiutarle? Cosa occorre fare in una situazione del genere? Devi chiedere a questo donatore se ciò che sta facendo sia conforme ai principi. Digli: “Cerchiamo insieme una guida nella parola di Dio o nei decreti amministrativi della Chiesa, e vediamo se quello che stai facendo è in linea con i principi. Se non lo è, non potrò accettare questo dono”. Se le risorse consultate informano il donatore che la sua azione viola i principi ma lui vuole comunque elargirti quel dono, cosa dovresti fare? Devi agire secondo i principi. Le persone comuni non sono in grado di superare questo problema. Desiderano ardentemente che gli altri diano loro di più e vogliono usufruire di un trattamento speciale. Se sei il tipo di persona giusto, se ti si presentasse una situazione del genere dovresti immediatamente pregare Dio, dicendo: “O Dio, quello che mi trovo ad affrontare oggi è certamente un segno della Tua buona volontà. È una lezione che hai disposto per me. Ho intenzione di ricercare la verità e agire secondo i principi”. Le tentazioni che si presentano alle persone di prestigio sono troppo grandi e, quando una tentazione si presenta, è davvero difficile superarla. Ti occorrono la protezione e l’assistenza di Dio; devi pregarLo, oltre a ricercare la verità e riflettere spesso su te stesso. In questo modo ti sentirai saldo e in pace. Se invece aspetterai di avere ricevuto questi doni per pregare, ti sentirai ancora saldo e in pace? (Non più.) Cosa penserà Dio di te? Gli piaceranno le tue azioni o le detesterà? Le detesterà. Il problema è semplicemente se accettare o meno una cosa? (No.) Allora, dove sta il problema? Sta nelle opinioni e nell’atteggiamento che tu adotti quando ti trovi di fronte a una situazione del genere. Decidi da solo o cerchi la verità? Hai un criterio di coscienza? Hai un cuore che teme Dio? Preghi Dio ogni volta che ti trovi in questa situazione? Cerchi anzitutto di soddisfare i tuoi desideri o la prima cosa che fai è pregare e cercare le intenzioni di Dio? Questo rivela come sei. Come dovresti gestire questo genere di situazione? Devi avere dei principi di pratica. In primo luogo, a livello esteriore, devi rifiutare queste particolari ricompense materiali, queste tentazioni. Anche quando ti venisse offerto qualcosa che desideri in modo particolare o proprio quello di cui hai bisogno, devi rifiutarlo. Cosa si intende per cose materiali? Cibo, vestiario, alloggio e oggetti di uso quotidiano. Bisogna rifiutare questo genere di ricompense materiali. Perché? Farlo è solo una questione di comportamento? No, ha a che fare con la tua attitudine alla collaborazione. Se vuoi praticare la verità, soddisfare Dio e rifuggire dalle tentazioni, devi anzitutto possedere questa attitudine alla collaborazione. Grazie a essa riuscirai a rifuggire dalle tentazioni e la tua coscienza sarà in pace. Se ti verrà offerto qualcosa che desideri e l’accetterai, il tuo cuore avvertirà in una certa misura il rimprovero della tua coscienza, ma i tuoi pretesti e le tue autogiustificazioni faranno sì che tu dica che quella cosa ti deve essere data, che ti spetta. E allora i tormenti della tua coscienza non saranno così precisi o evidenti. Può capitare che certe ragioni o pensieri e opinioni influenzino la tua coscienza in modo tale da nasconderne i tormenti. La tua coscienza è dunque un criterio affidabile? No. Questo è un campanello d’allarme che mette in guardia gli uomini. Che avvertimento dà? Che non c’è sicurezza nell’affidarsi solo ai sentimenti della coscienza: bisogna anche cercare le verità principi. Ecco cos’è affidabile. Se non sono frenati dalla verità, gli esseri umani possono ancora cadere in tentazione, adducendo varie ragioni e pretesti che li pongono nella condizione di soddisfare la propria smania di ottenere i vantaggi del prestigio. Pertanto, come leader, in cuor tuo dovresti aderire proprio a questo principio: rifiuterò ed eviterò sempre e respingerò senza mezzi termini qualsiasi trattamento particolare. Il rifiuto assoluto è il prerequisito per fuggire il male. Se possiedi il prerequisito per fuggire il male, sei già in qualche misura sotto la protezione di Dio. E se adotti questi principi di pratica e vi aderisci strettamente, stai già praticando la verità e soddisfacendo Dio. Sei già sul cammino corretto. Nel momento in cui ti trovi sul cammino corretto e stai già soddisfacendo Dio, hai ancora bisogno della prova della tua coscienza? Agire secondo i principi e praticare la verità è superiore ai criteri della coscienza. Una persona determinata a collaborare e capace di agire secondo i principi ha già soddisfatto Dio. Questo è il criterio che Egli pretende dagli uomini.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come eliminare le tentazioni e i vincoli del prestigio”