Responsabilità di leader e lavoratori (17)

Tema 12: Individuare prontamente e accuratamente i vari eventi, persone e cose che intralciano e disturbano l’opera di Dio e il normale ordine della chiesa. Fermarli e limitarli, e ribaltare la situazione. Inoltre, tenere condivisioni sulla verità in modo che il popolo eletto di Dio sviluppi discernimento attraverso tali cose e ne tragga un insegnamento (Parte quinta)

I vari eventi, persone e cose che intralciano e disturbano la vita della chiesa

IX. Dar sfogo alla negatività

Oggi continueremo la condivisione sulla dodicesima responsabilità dei leader e dei lavoratori: “Individuare prontamente e accuratamente i vari eventi, persone e cose che intralciano e disturbano l’opera di Dio e il normale ordine della chiesa. Fermarli e limitarli, e ribaltare la situazione. Inoltre, tenere condivisioni sulla verità in modo che il popolo eletto di Dio sviluppi discernimento attraverso tali cose e ne tragga un insegnamento”. Per quanto riguarda i vari intralci e disturbi che emergono nella vita della chiesa, l’ultima volta abbiamo condiviso sull’ottava questione, diffondere nozioni, e oggi condivideremo sul nono, dar sfogo alla negatività. Anche dar sfogo alla negatività è qualcosa di cui si sente spesso parlare nella vita di tutti i giorni. Allo stesso modo, anche gli atti o le affermazioni in cui si dà sfogo alla negatività dovrebbero essere limitati e fermati quando appaiono nella vita della chiesa, perché dar sfogo alla negatività non è edificante per nessuno; anzi, influenza e disturba le persone e causa loro perdite. Pertanto, dar sfogo alla negatività è una cosa negativa, simile per natura ad altri comportamenti, azioni e affermazioni che disturbano la vita della chiesa; può anche disturbare le persone e avere un impatto sfavorevole. Nessuno può edificare gli altri o portare loro benefici dando sfogo alla negatività; ciò provoca solo effetti dannosi e può anche influenzare il normale svolgimento dei doveri da parte delle persone. Pertanto, quando qualcuno dà sfogo alla negatività nella chiesa, questo comportamento dovrebbe allo stesso modo essere fermato e limitato, non tollerato o incoraggiato.

A. In cosa consiste dar sfogo alla negatività

Prima di tutto, consideriamo come si deve capire e discernere il dar sfogo alla negatività. Come si deve discernere il dar sfogo alla negatività? Quali osservazioni e manifestazioni delle persone costituiscono il dar sfogo alla negatività? In particolar modo, la negatività a cui le persone danno sfogo non è positiva, è qualcosa di avverso e in contraddizione con la verità, ed è un prodotto dalla loro indole corrotta. Avere un’indole corrotta rende difficoltoso mettere in pratica la verità e sottomettersi a Dio; e, a causa di queste difficoltà, vengono rivelati nelle persone pensieri e altri elementi negativi. Queste cose vengono prodotte nelle situazioni in cui le persone cercano di praticare la verità; sono pensieri e punti di vista che le influenzano e ostacolano quando cercano di praticare la verità, e sono cose completamente negative. Per quanto in linea con le nozioni dell’uomo e per quanto ragionevoli sembrino questi pensieri e punti di vista negativi, essi non provengono dalla comprensione delle parole di Dio, e tanto meno derivano dalla conoscenza esperienziale delle parole di Dio. Al contrario, sono prodotti della mente umana, e non sono affatto in linea con la verità. Pertanto, sono cose negative e avverse. L’intenzione delle persone che danno sfogo alla negatività è quella di trovare molte ragioni oggettive alla loro incapacità di praticare la verità, in modo da guadagnarsi la compassione e la comprensione degli altri. In varia misura, queste affermazioni negative influenzano e compromettono l’iniziativa delle persone a mettere in pratica la verità, e possono persino impedire a molte di loro di riuscirci. Tali conseguenze e impatti avversi sono un’ulteriore conferma di come queste cose negative debbano essere definite avverse, in opposizione a Dio e completamente ostili alla verità. Alcune persone non riescono a capire a fondo l’essenza della negatività, e pensano che una negatività frequente sia normale, e che non influisca troppo sul loro perseguimento della verità. Questa linea di pensiero è sbagliata; in realtà, ha un’enorme influenza, e se la negatività di qualcuno diventa eccessiva per loro da sopportare, può facilmente condurre al tradimento. Questa terribile conseguenza non è causata da altro che dalla negatività. Quindi, come si deve discernere e comprendere il dar sfogo alla negatività? Per dirla in modo semplice, dar sfogo alla negatività equivale a fuorviare le persone e a impedire loro di praticare la verità; è l’uso di tattiche sottili, di metodi apparentemente normali, per fuorviare le persone e indurle a mettere il piede in fallo. Questo è dannoso per loro? È, in effetti, estremamente dannoso per loro. Dunque, dar sfogo alla negatività è qualcosa di avverso, e Dio lo condanna; questa è l’interpretazione più semplice del dar sfogo alla negatività. Dunque, qual è la componente negativa del dar sfogo alla negatività? Quali cose sono negative e inclini ad avere un impatto negativo sulle persone e a causare disturbo e danno alla vita della chiesa? Cosa include la negatività? Se le persone hanno una comprensione pura delle parole di Dio, le parole che condividono conterranno negatività? Se hanno un atteggiamento di vera sottomissione verso le circostanze predisposte per loro da Dio, allora la conoscenza che hanno di queste circostanze conterrà negatività? Quando condividono con gli altri la loro conoscenza esperienziale, questa conterrà forse negatività? Certamente no. Relativamente a tutto ciò che accade nella chiesa o intorno a loro, se le persone sono in grado di accettarlo da Dio, hanno l’approccio corretto e sono in grado di avere un atteggiamento di ricerca e sottomissione, allora la loro conoscenza, la loro comprensione e la loro esperienza di ciò che accade conterranno forse della negatività? (No.) Assolutamente no. Quindi, vista sotto questi aspetti, cos’è la negatività? Come può essere compresa? La negatività non contiene forse cose di questa natura: disobbedienza, insoddisfazione, rimostranze e risentimento da parte delle persone? I casi più gravi di negatività includono anche opposizione, sfida e persino protesta. Dar voce a commenti che contengono questi elementi può essere definito come dar sfogo alla negatività. Quindi, a giudicare da queste manifestazioni, quando una persona dà sfogo alla negatività, c’è forse una qualche sottomissione a Dio nel suo cuore? Certamente no. C’è forse una qualche volontà di ribellarsi alla carne ed eliminare la propria negatività? No: non c’è altro che opposizione, ribellione e ostilità. Se il cuore delle persone è colmo di queste cose, se il loro cuore è stato sopraffatto da queste cose negative, allora ciò produrrà opposizione, ribellione e sfida nei confronti di Dio. E in tal caso, costoro saranno ancora in grado di praticare la verità e sottomettersi a Dio? No; tutto ciò che accadrà è che si allontaneranno da Dio e diventeranno più negative, e potrebbero persino dubitare di Dio, negarLo e tradirLo. Ciò non è pericoloso? Chiunque sia spesso negativo è capace di dar sfogo alla negatività, e dar sfogo alla negatività significa opporsi a Dio e negarLo; di conseguenza, le persone che spesso danno sfogo alla negatività sono inclini a tradire Dio e a lasciarLo in qualsiasi momento o luogo.

A giudicare dal significato della parola “negatività”, quando una persona diventa negativa, il suo umore precipita in uno stato alquanto infimo ed essa entra in un cattivo stato d’animo. Ha uno stato d’animo pieno di elementi negativi, è priva dell’atteggiamento di progredire attivamente e di sforzarsi di andare avanti e sprovvista di cooperazione e ricerca positive e attive; ancora di più, non dimostra alcuna volontà di sottomissione, manifestando invece uno stato d’animo incredibilmente avvilito. Cosa rappresenta uno stato d’animo avvilito? Rappresenta forse gli aspetti positivi dell’umanità? Rappresenta il possesso di coscienza e ragione? Rappresenta forse il vivere con dignità, il vivere nella dignità dell’umanità? (No.) Se non rappresenta queste cose positive, cosa rappresenta? Può rappresentare una mancanza di vera fede in Dio, così come una mancanza di determinazione e di volontà di perseguire la verità e di progredire in modo proattivo? Può rappresentare una forte insoddisfazione per la propria situazione attuale e per le proprie avversità, una difficoltà nel capirle e una mancata volontà di accettare i fatti del presente? Può rappresentare una situazione in cui il cuore di una persona è pieno di disobbedienza e di desiderio di sfidare, di fuggire e di cambiare la situazione attuale? (Sì.) Questi sono gli stati che le persone manifestano quando affrontano la situazione attuale con negatività. In breve, a prescindere da tutto, quando le persone sono negative, la loro insoddisfazione verso la situazione attuale e verso ciò che Dio ha disposto non equivale a qualcosa di semplice come nutrire soltanto un fraintendimento, una mancanza di comprensione, un’incapacità di capire o di fare esperienza. Una mancanza di comprensione potrebbe essere una questione di levatura o di tempo, e questa è una manifestazione normale dell’umanità. Un’incapacità di fare esperienza potrebbe anche essere dovuta a ragioni oggettive, ma queste non sono considerate cose negative, sfavorevoli. Alcune persone sono poi incapaci di fare esperienza ma, quando si trovano di fronte a cose che non comprendono o non capiscono a fondo, o a cose che non sono capaci di capire o di sperimentare, pregano Dio e ricercano i Suoi desideri, aspettano l’illuminazione e la rivelazione di Dio e cercano dagli altri e condividono attivamente con loro. Alcune persone invece sono diverse: non possiedono questi cammini di pratica in questi aspetti, né hanno un atteggiamento di questo tipo. Invece di aspettare, ricercare o trovare qualcuno con cui condividere, sviluppano incomprensioni nei loro cuori, sentendo che gli eventi e le circostanze che incontrano non sono in linea con i loro desideri, le loro preferenze o le loro fantasie, generando di conseguenza disobbedienza, insoddisfazione, opposizione, lamentele, sfida, protesta e altre cose negative di questo tipo. Una volta che hanno generato queste cose negative, non vi danno molto peso, né si presentano davanti a Dio per pregare e riflettere al fine di acquisire conoscenza del loro stato e della loro corruzione. Non leggono le parole di Dio per ricercare i Suoi desideri e non usano le parole di Dio per risolvere i problemi, e tanto meno ricercano dagli altri e condividono con loro. Al contrario, insistono sulla correttezza e sull’accuratezza di ciò che credono, nutrendo nel loro cuore disobbedienza e insoddisfazione, e rimangono intrappolate in emozioni negative e avverse. Quando sono intrappolate in queste emozioni, potrebbero magari essere in grado di arginarle e sopportarle per un giorno o due, ma in un più lungo termine si producono nella loro mente molte cose, comprese le nozioni e le fantasie umane, l’etica e la morale umane, la cultura, le tradizioni e la conoscenza umane, e così via. Costoro usano queste cose per valutare, calcolare e capire i problemi che affrontano, completamente intrappolati nella rete di Satana, dando così origine a vari stati di insoddisfazione e di disobbedienza. Da questi stati corrotti emergono poi vari punti di vista e idee errati, e nel cuore di tali individui queste cose negative non possono più essere controllate. Essi cercano quindi occasioni per riversarle e sfogarle. Quando il loro cuore è pieno di negatività, dicono forse: “Sono pieno di cose negative dentro di me; non dovrei parlare in modo avventato, per non danneggiare gli altri. Se ho voglia di parlare e non riesco a trattenermi, parlerò con un muro o con qualcosa che non capisce il linguaggio umano”? Sono tanto gentili da fare questo? (No.) E allora cosa fanno? Cercano occasioni per avere un pubblico che accolga le loro opinioni, i loro commenti e le loro emozioni negativi, servendosene per riversare i loro vari sentimenti negativi come l’insoddisfazione, la disobbedienza e il risentimento che hanno nel cuore. Credono che la vita della chiesa sia il momento migliore per sfogarsi e una buona occasione per riversare la loro negatività, insoddisfazione e disobbedienza, perché ci sono molti ascoltatori e le loro parole possono influenzare gli altri fino a renderli negativi e arrecare delle conseguenze negative al lavoro della chiesa. Naturalmente, coloro che sfogano negatività non riescono a trattenersi nemmeno dietro le quinte; riversano sempre i loro discorsi negativi. Quando non sono in molti ad ascoltarli sfogarsi, lo trovano poco stimolante, mentre diventano più energici quando si è tutti insieme. A giudicare dalle emozioni, dagli stati e da altri aspetti di coloro che sfogano negatività, il loro scopo non è quello di aiutare le persone a comprendere la verità, a capire a fondo ciò che è vero, a chiarire le incomprensioni o i dubbi su Dio, a conoscere sé stesse e la propria essenza corrotta o a risolvere i propri problemi di ribellione e corruzione in modo da non ribellarsi né opporsi a Dio e invece sottometterGlisi. Il loro scopo è essenzialmente duplice: da un lato, sfogano negatività per riversare le loro emozioni; dall’altro, mirano ad attirare più persone insieme a loro nella negatività e nella trappola di opporsi a Dio e protestare contro di Lui. Pertanto, l’atto di sfogare negatività dovrebbe essere assolutamente fermato all’interno della vita della chiesa.

B. I vari stati e le varie manifestazioni delle persone che danno sfogo alla negatività
1. Dar sfogo alla negatività quando ci si sente insoddisfatti perché si è stati destituiti

Le emozioni e le manifestazioni della negatività sono sostanzialmente queste. Dopo aver condiviso su di esse, le persone dovrebbero confrontarsi con loro e vedere quali dei propri comportamenti, commenti e metodi nella vita reale corrispondo a dar sfogo alla negatività e quali situazioni le fanno cadere nella negatività, portandole così a darle sfogo. DiteMi, generalmente, quali situazioni rendono le persone negative? Quali sono le forme comuni di negatività? (Quando qualcuno viene destituito o potato, può sviluppare una certa negatività nel suo cuore.) Essere destituiti costituisce uno scenario, essere potati ne costituisce un altro. Perché essere destituiti porta alla negatività? (Alcuni, dopo essere stati destituiti, non hanno conoscenza di sé e pensano che sia stato il loro prestigio a portarli alla rovina. Poi dicono: “Più sali in alto, più ti fai male quando cadi”, dando voce ad alcuni punti di vista negativi. Non hanno una comprensione pura dell’essere destituiti; sono disobbedienti in cuor loro.) Dentro di loro ci sono disobbedienza e insoddisfazione, che sono emozioni negative. Si lamentano? (Sì. Avendo sempre lavorato strenuamente senza ottenere nulla di buono in cambio, hanno la sensazione di aver sopportato delle avversità e di aver pagato un prezzo, e tuttavia sono stati comunque destituiti. Perciò dicono: “È difficile essere un leader; chiunque diventi un leader è sfortunato. Alla fine vengono tutti destituiti”.) Diffondere questi commenti è dar sfogo alla negatività. Se sono semplicemente disobbedienti e insoddisfatti ma non lo diffondono, ciò non costituisce ancora dar sfogo alla negatività. Se dalla disobbedienza e dall’insoddisfazione emerge gradualmente uno stato d’animo di lamentela, e questi individui non riconoscono il fatto di avere una scarsa levatura e di non essere stati in grado di svolgere il lavoro, e poi iniziano a discutere la loro logica contorta, generando ogni sorta di affermazioni, punti di vista, scuse, ragioni, spiegazioni, giustificazioni, e così via mentre lo fanno, allora fare questi tipi di commenti equivale a dar sfogo alla negatività. Alcuni falsi leader, destituiti per non aver svolto un lavoro reale, nutrono disobbedienza e insoddisfazione in cuor loro, e non hanno alcuna sottomissione; pensano sempre: “Vediamo chi è in grado di prendere il mio posto come leader. Gli altri non sono migliori di me; se io non sono in grado di svolgere il lavoro, non lo sono nemmeno loro!” Cosa li rende disobbedienti? Pensano che la loro levatura non sia scarsa e ritengono di aver fatto moltissimo lavoro, quindi perché sono stati destituiti? Questi sono i pensieri interiori dei falsi leader. Non riflettono per conoscere sé stessi e capire se hanno effettivamente svolto un qualche lavoro reale, quanti problemi effettivi hanno risolto, o se è un fatto o meno che abbiano paralizzato il lavoro della chiesa. Raramente considerano queste cose. Non pensano che il problema sia che non possiedono la verità realtà e che non riescono a capire le cose fino in fondo; al contrario, credono che avendo svolto molto lavoro, non dovrebbero essere definiti dei falsi leader. Questo è il motivo principale della loro disobbedienza e insoddisfazione. Pensano sempre: “Per chi ho fatto i miei doveri per molti anni, alzandomi presto e rimanendo sveglio fino a tardi ogni giorno? Dopo aver iniziato a credere in Dio, ho lasciato la mia famiglia, ho rinunciato alla mia carriera e ho persino rischiato di essere arrestato e imprigionato per svolgere i miei doveri. Quante avversità ho sopportato! E ora dicono che non ho fatto un lavoro effettivo e mi destituiscono: è davvero ingiusto! Anche se non ho ottenuto alcun risultato, ho sopportato delle avversità; se non avversità, comunque stanchezza! Se persino io, con la mia levatura e la mia capacità di pagare un prezzo nel mio lavoro, vengo comunque considerato non all’altezza degli standard e vengo destituito, penso che ci siano pochissimi leader all’altezza degli standard!” Pronunciando queste parole stanno dando sfogo alla negatività? C’è una sola frase in esse che trasmette sottomissione? C’è il benché minimo accenno a voler ricercare la verità? C’è qualche autoriflessione, del tipo: “Dicono che il mio lavoro non è all’altezza degli standard, quindi dove esattamente sono carente? Quale lavoro effettivo non ho svolto? Quali manifestazioni di un falso leader mostro?” Hanno riflettuto su sé stessi in questo modo? (No.) Allora, qual è la natura di queste parole che dicono? Si stanno lamentando? Si stanno giustificando? Qual è il loro scopo nel giustificarsi? Non è forse guadagnare la simpatia e la comprensione degli altri? Non vogliono forse che più persone vengano in loro difesa, per lamentarsi dell’ingiustizia che hanno subito? (Sì.) Allora contro chi stanno protestando? Non stanno forse discutendo e protestando contro Dio? (Sì.) Il loro discorso è una lamentela verso Dio, un’opposizione a Dio. I loro cuori sono pieni di rimostranze, di opposizione e di ribellione. Non solo, ma dando sfogo alla negatività, mirano a far sì che più persone li comprendano, simpatizzino per loro e sviluppino della negatività come loro, per far sì che più persone nutrano rimostranze, opposizione e sfida contro Dio, o protestino contro di Lui, proprio come fanno loro. Non danno forse sfogo alla negatività per raggiungere questo scopo? Il loro scopo è semplicemente quello di far conoscere a più persone la cosiddetta verità della questione e far credere agli altri che loro stanno subendo un torto, che ciò che hanno fatto era giusto, che non avrebbero dovuto essere destituiti e che farlo è stato un errore; vogliono che più persone vengano in loro difesa. In questo modo, sperano di ripristinare la loro immagine, il loro prestigio e la loro reputazione. Tutti i falsi leader e gli anticristi, dopo essere stati destituiti, danno sfogo alla negatività in questo modo per conquistare la simpatia delle persone. Nessuno di loro è in grado di riflettere su sé stesso e conoscersi, ammettere i propri errori o mostrare sincero rimorso e pentimento. Questo fatto dimostra che i falsi leader e gli anticristi sono tutti individui che non amano la verità e che non la accettano minimamente. Quindi, dopo essere stati rivelati ed eliminati, non riescono a conoscere sé stessi attraverso la verità e le parole di Dio. Nessuno li ha visti mostrare rimorso o avere una sincera conoscenza di sé stessi, nessuno li ha visti dimostrare un vero pentimento. Sembra che non acquisiscano mai conoscenza di sé stessi né ammettano i propri errori. A giudicare da questo fatto, destituire i falsi leader e gli anticristi è del tutto appropriato e non è affatto ingiusto. Sulla base della loro completa mancanza di riflessione e conoscenza di sé stessi, nonché del loro essere privi di ogni rimorso, è evidente che la loro indole di anticristi è grave, e che non amano affatto la verità.

Alcuni falsi leader, dopo essere stati destituiti, non riconoscono affatto i propri errori, né ricercano la verità o riflettono su sé stessi e si conoscono. Non hanno il minimo cuore o atteggiamento di sottomissione. Anzi, fraintendono Dio e si lamentano del fatto che Dio li tratta ingiustamente, scervellandosi per trovare varie scuse e ragioni per giustificarsi e difendersi. Alcuni dicono persino: “Non ho mai voluto essere un leader prima perché sapevo che era un lavoro difficile. Se fai un buon lavoro, non vieni ricompensato, e se non fai un buon lavoro, vieni destituito e acquisti una cattiva fama, vieni respinto dai fratelli e dalle sorelle e lasciato senza la minima reputazione. Come si può mostrare la propria faccia, dopo una cosa del genere? Ora che sono stato destituito, sono ancora più convinto che non sia facile essere un leader o un lavoratore; è un compito arduo e ingrato!” Cosa significa l’affermazione “essere un leader o un lavoratore è un compito arduo e ingrato”? Viene forse trasmessa una qualche intenzione di ricercare la verità, qui? Non è forse vero che tali individui hanno iniziato a odiare il fatto che la casa di Dio abbia disposto che fossero leader o lavoratori, e ora stanno usando questo tipo di affermazione per fuorviare gli altri? (Sì.) Quali sono le conseguenze che questa affermazione può comportare? La mente, il pensiero e la comprensione di tale questione da parte di quasi tutte le persone verranno influenzati e disturbati da queste parole. Questa è la conseguenza che dar sfogo alla negatività comporta per le persone. Se, per esempio, non sei un leader e senti queste parole, rimarrai sorpreso, e penserai: “Quanto è vero! Non devo essere scelto come leader. Se succede, dovrò trovare rapidamente ogni sorta di motivi e scuse per rifiutare. Dirò che mi manca la levatura e non sono in grado di svolgere il lavoro”. Anche alcuni leader sono influenzati da questa affermazione, e pensano: “Che cosa terrificante! Mi troverò anch’io di fronte al loro stesso esito, in futuro? Se le cose andranno a finire così, mi rifiuto categoricamente di essere un leader”. Queste emozioni negative e avverse e questa affermazione negativa e avversa disturbano le persone? Chiaramente causano disturbi. Indipendentemente dalla persona, dal fatto che abbia buona o scarsa levatura, quando ascolterà queste parole, per prima cosa involontariamente le recepirà, e queste parole occuperanno una posizione predominante nella sua mente e la influenzeranno a vari livelli. Quali sono le conseguenze dell’essere influenzati? La maggior parte delle persone non sarà in grado di affrontare correttamente la questione di essere un leader e di essere rimosso dalla leadership, e non avrà un atteggiamento di sottomissione. Al contrario, avrà un cuore che fraintende sempre Dio e sta sempre in guardia contro di Lui, svilupperà emozioni negative riguardo a tale questione e sarà particolarmente sensibile e timorosa quando la questione viene menzionata. Quando le persone mostrano questi comportamenti, non sono forse cadute nella tentazione e nel fuorviamento di Satana? È chiaro che sono state fuorviate e disturbate da coloro che danno sfogo alla negatività. Poiché le cose esternate dalle persone che danno sfogo alla negatività derivano dalla loro indole corrotta e da Satana, e poiché tali cose non rappresentano una comprensione della verità né le conoscenze esperienziali acquisite sottomettendosi agli ambienti disposti da Dio, coloro che le ascoltano sono disturbati a vari livelli. La negatività a cui le persone danno sfogo provoca alcuni effetti avversi e perturbanti su tutti. Alcuni, che ricercano attivamente la verità, saranno meno danneggiati. Altri, non avendo alcuna resistenza, non possono fare a meno di essere perturbati e profondamente danneggiati, anche se sanno che quelle parole sono sbagliate. Non importa ciò che Dio dice, come condivide sulla questione o quali requisiti abbia posto; tali individui ignorano tutto ciò e tengono invece a mente le parole di coloro che danno sfogo alla negatività, avvertendo sempre sé stessi di non abbassare la guardia, come se queste affermazioni negative fossero il loro ombrello protettivo, il loro scudo. Indipendentemente da ciò che Dio dice, essi non riescono ad abbandonare la loro cautela e i loro fraintendimenti. Questi individui, che non hanno accesso alla verità o alle parole di Dio e che non comprendono la verità realtà, non hanno discernimento riguardo a queste affermazioni negative e non oppongono loro resistenza. In ultima analisi finiscono per essere limitati e vincolati da queste affermazioni negative e non riescono più ad accettare le parole di Dio. Non sono forse stati danneggiati da ciò? Fino a che punto sono stati danneggiati? Non sono in grado di recepire o di comprendere le parole di Dio, ma considerano invece le parole negative, le parole di insoddisfazione, disobbedienza e lamentela cui le persone danno voce come cose positive, considerandole come propri motti personali da tenersi stretti al cuore, e usandole per guidare le loro vite, per opporsi a Dio e per sfidare le Sue parole. Non sono forse caduti nella rete di Satana? (Sì.) Questi individui rimangono involontariamente intrappolati nella rete di Satana, e vengono da lui catturati. Le affermazioni negative a cui queste persone danno voce riguardo a una questione così semplice come essere destituiti da una posizione hanno comunque un impatto immenso sugli altri. C’è una causa alla radice di questo: coloro che accettano queste affermazioni negative erano già pieni di nozioni e fantasie, e persino di fraintendimenti e diffidenza, sul fatto di essere leader. Sebbene questi fraintendimenti e questa diffidenza non fossero completamente formati nella loro mente, dopo aver sentito tali affermazioni negative sono maggiormente convinti che la loro diffidenza e i loro fraintendimenti siano corretti; sentono di avere ancora più ragione di credere che essere un leader porti con sé una grande quantità di sventure e non molte cose buone, e che non dovrebbero assolutamente diventare leader o lavoratori, così da evitare di essere destituiti e respinti per aver commesso errori. Non sono forse stati completamente fuorviati e influenzati da coloro che danno sfogo alla negatività? Le semplici affermazioni negative espresse da una persona che è stata destituita, così come i suoi sentimenti di disobbedienza e insoddisfazione, possono davvero causare un impatto e un danno molto significativo agli altri. Cosa ne pensate: è un problema serio che le emozioni negative a cui le persone danno sfogo siano intrise di un’atmosfera di morte? (Sì, è un problema serio.) Cosa lo rende così serio? Il fatto che si adatti perfettamente alla profonda diffidenza e ai fraintendimenti delle persone nei confronti di Dio, riflettendo anche gli stati di fraintendimento e di dubbio di tali persone nei confronti di Dio, così come il loro atteggiamento interiore nei Suoi confronti. Pertanto, le affermazioni diffuse da coloro che danno sfogo alla negatività colpiscono proprio i punti vitali delle persone, ed esse le accettano pienamente, cadendo così totalmente nella rete di Satana da non potersene liberare. Questa è una cosa buona o cattiva? (Una cosa cattiva.) Quali sono le conseguenze? (Porta le persone a tradire Dio.) (Porta le persone a stare in guardia contro Dio e a fraintenderLo, ad allontanarsi da Lui in cuor loro, a trattare i propri doveri in modo negativo e ad avere timore di accettare incarichi importanti. Si accontentano di svolgere doveri comuni e quindi perdono molte opportunità di essere perfezionati.) Queste persone possono essere salvate? (No.)

Duemila anni fa, Paolo espresse molti punti di vista e scrisse molte lettere. In quelle lettere, affermò molte fallacie. Poiché le persone mancano di discernimento, coloro che hanno letto la Bibbia negli ultimi duemila anni hanno in prevalenza accettato i pensieri e i punti di vista di Paolo mettendo da parte le parole del Signore Gesù, e non accettando le verità da parte di Dio. Coloro che accettano i pensieri e i punti di vista di Paolo possono venire davanti a Dio? Sono in grado di accettare le Sue parole? (No.) Se non sono in grado di accettare le parole di Dio, possono trattare Dio come Dio? (No.) Quando Dio giunge e si pone davanti a loro, sono in grado di riconoscerLo? Sono in grado di accettarLo come loro Dio e Signore? (No.) Perché no? I pensieri e i punti di vista fallaci di Paolo hanno riempito i loro cuori, formando ogni sorta di teorie e detti. Quando le persone usano tali cose per misurare Dio, la Sua opera, le Sue parole, la Sua indole e il Suo atteggiamento verso gli individui, esse non sono più esseri umani corrotti del tipo ordinario e semplice, ma si pongono in opposizione a Dio, Lo sottopongono a scrutinio e Lo analizzano, e diventano ostili verso di Lui. Dio può salvare queste persone? (No.) Se Dio non le salva, avranno ancora l’opportunità di ricevere la salvezza? La predestinazione e la selezione da parte di Dio hanno dato alle persone un’opportunità, ma se dopo la predestinazione e la selezione da parte di Dio il cammino che le persone scelgono è quello di seguire Paolo, questa opportunità di salvezza esiste ancora? Alcuni dicono: “Sono stato predestinato e scelto da Dio, quindi sono già nella zona di sicurezza. Sarò certamente salvato”. Queste parole reggono? Cosa significa essere predestinati e scelti da Dio? Significa che sei diventato un candidato alla salvezza, ma se sarai salvato o meno dipende da quanto bene persegui e dal fatto che tu abbia o meno scelto il cammino corretto. Alla fine succede forse che tutti i candidati saranno selezionati e salvati? No. Allo stesso modo, se le persone accettano i sentimenti, come la disobbedienza, l’insoddisfazione e le rimostranze, o le osservazioni, i pensieri e i punti di vista espressi da coloro che danno sfogo alla negatività, e i loro cuori sono colmi di queste cose avverse e ne sono posseduti, ciò non significa che sono solo parzialmente d’accordo con esse: significa che le accettano pienamente e vogliono vivere in base ad esse. Quando le persone vivono secondo queste cose avverse, quale diventa il loro rapporto con Dio? Si trasforma in un rapporto antagonistico. Non è il rapporto tra il Creatore e gli esseri creati, né quello tra Dio e l’umanità corrotta, e certamente non quello tra Dio e coloro che ricevono la salvezza. Si trasforma invece nel rapporto tra Dio e Satana, tra Dio e i Suoi nemici. Quindi, se le persone possano ricevere la salvezza diventa un punto interrogativo, un’incognita. Le affermazioni negative fatte da coloro che sono stati destituiti sono piene di lamentele, fraintendimenti, giustificazioni e difese; tali individui dicono persino alcune cose che fuorviano e adescano le persone. Dopo aver ascoltato queste affermazioni, le persone sviluppano fraintendimenti e diffidenza nei confronti di Dio, e addirittura si allontanano da Lui e Lo rifiutano in cuor loro. Pertanto, quando questi individui danno sfogo alla negatività, dovrebbero essere prontamente limitati e fermati. La loro incapacità di accettare da Dio le situazioni di cui fanno esperienza, di ricercare la verità e di sottomettersi a Lui è un loro problema, e non dovrebbe essere loro permesso di influenzare gli altri. Se non sono in grado di accettarlo, lasciate che lo digeriscano e lo risolvano gradualmente. Ma se danno sfogo alla negatività, e influenzano e disturbano il normale ingresso di altre persone, devono essere fermati e limitati in modo tempestivo. Se non possono essere limitati e continuano a dar sfogo alla negatività per fuorviare e adescare le persone, allora dovrebbero essere prontamente allontanati. Non dovrebbe essere loro permesso di continuare a disturbare la vita della chiesa.

2. Dar sfogo alla negatività quando ci si rifiuta di accettare la potatura

C’è un’altra situazione in cui è probabile che le persone diano sfogo alla negatività: quando affrontano la potatura e non riescono ad accettare alcune parole con cui vengono potate, nutriranno disobbedienza, insoddisfazione e rancore in cuor loro, e talvolta hanno persino la sensazione di aver subito un torto. Credono che sia stata commessa un’ingiustizia: “Perché non mi è permesso spiegarmi o chiarirmi? Perché vengo continuamente potato?” Queste persone a quali tipi di negatività danno solitamente sfogo? Costoro cercano anche ragioni per giustificarsi e difendersi. Invece di analizzare i propri errori, correggerli o porvi rimedio, discutono la propria causa, spiegando per esempio perché non hanno fatto bene qualcosa, quali sono le cause sottostanti, quali erano i fattori e le condizioni oggettive e come non lo abbiano fatto intenzionalmente; usano queste scuse al fine di giustificarsi e difendersi per raggiungere il loro obiettivo di rifiutare la potatura. Questi individui non riconoscono che la potatura sia corretta e analizzano l’episodio della potatura con molte altre persone, cercando di spiegare con chiarezza la questione di fronte a tutti. Diffondono persino idee come: “Questo tipo di potatura scoraggerà le persone dal fare i propri doveri. Nessuno sarà più disposto a svolgerli. Le persone non sapranno come procedere e non avranno un cammino di pratica”. Ci sono persino alcuni che, in apparenza, condividono su come accettano di essere potati, ma che in realtà stanno usando la condivisione per giustificarsi e difendersi, facendo credere a più persone che la casa di Dio tratta gli esseri umani senza tenere minimamente conto dei loro sentimenti, e che anche un piccolo errore può comportare la potatura. Coloro che sono inclini a dar sfogo alla negatività non riflettono mai su sé stessi. Anche quando si trovano ad affrontare la potatura, non riflettono sulla natura dei propri errori o su ciò che li ha causati. Non analizzano questi problemi, ma al contrario discutono, si giustificano e si difendono costantemente. Alcuni dicono addirittura: “Prima di essere potato, sentivo che c’era un cammino da seguire. Ma quando sono stato potato, sono diventato confuso. Non so più come praticare o come credere in Dio e non riesco a vedere la via da seguire”. Dicono anche agli altri: “Dovete stare molto attenti a non farvi potare; è assai doloroso, come se vi staccassero uno strato di pelle. Non seguite il mio vecchio cammino. Guardate cosa è successo a me dopo che sono stato potato. Sono bloccato, non riesco ad andare né avanti né indietro; niente di quello che faccio è giusto!” Queste parole sono corrette? C’è qualche problema in esse? (Sì. Queste persone si stanno giustificando e stanno discutendo, dicendo che non hanno fatto nulla di sbagliato.) Quale messaggio viene trasmesso attraverso questa giustificazione e questa argomentazione? (Stanno dicendo che la casa di Dio è nel torto quando pota le persone.) Alcuni dicono: “Prima di essere potato, mi sentivo come se avessi un cammino da seguire, ma dopo la potatura, non so cosa fare”. Perché non sanno cosa fare dopo essere stati potati? Qual è il motivo? (Di fronte alla potatura, non accettano la verità né tentano di conoscere sé stessi. Nutrono delle nozioni e non ricercano la verità per eliminarle. Questo li lascia senza un cammino. Invece di trovare la causa dentro di sé, affermano il contrario, che è stata la potatura a far perdere loro la via.) Questa non è forse una recriminazione? È come dire: “Quello che ho fatto era conforme ai principi, ma il fatto che tu mi abbia potato mostra chiaramente che non mi stai permettendo di gestire le cose secondo i principi. Quindi, come dovrei praticare in futuro?” Questo è ciò che intendono le persone che dicono cose del genere. Stanno accettando di essere potate? Accettano il fatto di aver commesso degli errori? (No.) In realtà, questa affermazione non significa forse che sanno come commettere delle malefatte in modo sconsiderato, ma quando vengono potati e viene chiesto loro di agire secondo i principi, non sanno cosa fare e diventano confusi? (Sì.) Quindi, come facevano le cose prima? Quando qualcuno si trova ad affrontare la potatura, non è forse perché non ha agito secondo i principi? (Sì.) Commette sconsideratamente delle malefatte, non ricerca la verità e non fa le cose secondo i principi o le regole della casa di Dio, quindi subisce la potatura. Lo scopo della potatura è quello di consentire alle persone di ricercare la verità e agire secondo i principi, per impedire loro di commettere delle malefatte di nuovo e in modo sconsiderato. Tuttavia, di fronte alla potatura, quelle persone dicono di non sapere più come agire o come praticare: queste parole contengono forse qualche elemento di conoscenza di sé? (No.) Costoro non hanno alcuna intenzione di conoscere sé stessi o di ricercare la verità. Al contrario, ciò che intendono è: “Prima facevo molto bene i miei doveri, ma da quando mi hai potato, hai gettato i miei pensieri nel caos e hai confuso il modo in cui affronto i miei doveri. Ora il mio modo di pensare non è normale, e non sono più risoluto o ardito com’ero prima, non sono così coraggioso, e tutto ciò è dovuto alla potatura. Da quando sono stato potato, il mio cuore è stato profondamente ferito. Quindi, devo dire agli altri di stare molto attenti quando fanno i loro doveri. Non devono rivelare i loro difetti o commettere errori; se commettono errori, saranno potati, e poi diventeranno timorosi e perderanno lo slancio che avevano in precedenza. Il loro spirito ardito verrà notevolmente affievolito e il loro coraggio giovanile e il desiderio di dare il massimo scompariranno, lasciandoli mollemente inetti, timorosi della propria ombra e con la sensazione che nulla di ciò che fanno sia giusto. Non sentiranno più la presenza di Dio nei loro cuori, e si sentiranno sempre più distanti da Lui. Anche le loro preghiere e le loro invocazioni a Dio sembreranno rimanere senza risposta. Sentiranno di non avere la stessa vitalità, la stessa esuberanza e la stessa amabilità e inizieranno persino a disprezzarsi”. Queste sono parole sincere condivise da qualcuno che ha esperienza? Sono autentiche? Edificano le persone o portano loro beneficio? Non è semplicemente una distorsione dei fatti? (Sì, queste parole sono piuttosto assurde.) Quegli individui dicono: “Non seguite le mie orme, non ripercorrete il mio vecchio cammino! Voi mi vedete piuttosto ben educato ora, ma in realtà ero semplicemente spaventato dopo quella potatura, e non sono più così libero e affrancato come ero prima”. Quale impatto hanno queste parole sugli ascoltatori? (Rendono le persone più circospette nei confronti di Dio, e le inducono ad agire con cautela per il timore di essere potate.) Hanno questo tipo di impatto negativo. Dopo aver sentito questo, la gente penserà: “Non me ne parlare! Una piccola svista e finisci per essere potato: non c’è niente che tu possa fare per evitarlo! Perché deve essere così difficile svolgere i doveri nella casa di Dio? Sempre a parlare delle verità principi… è davvero impegnativo! Non possiamo solo vivere una vita semplice e stabile? Non è una grande richiesta o una speranza esosa, ma perché è così difficile da realizzare? Spero proprio di non essere potato. Sono una persona molto timida; normalmente, quando gli altri mi fissano e parlano ad alta voce, il mio cuore inizia a battere all’impazzata. Se mi trovassi davvero ad affrontare la potatura e le parole sono così severe, analizzando i fatti in quel modo, come potrei sopportarlo? Non mi farebbe venire gli incubi? Tutti dicono che la potatura è una cosa buona, ma non vedo come ciò sia possibile. Quella persona non ne era spaventata? Se venissi potato, anch’io lo sarei”. Non è forse questo l’impatto causato dalle parole di coloro che danno sfogo alla negatività? Questo impatto è costruttivo e positivo o negativo e avverso? (Negativo e avverso.) Tali affermazioni negative possono causare un danno immenso a coloro che sono disposti a perseguire la verità! Quindi, diteMi, coloro che danno spesso sfogo alla negatività e diffondono la morte sono servi di Satana? Sono persone che disturbano il lavoro della chiesa? (Sì.)

Alcuni individui agiscono secondo le proprie idee e vanno contro i principi. Dopo la potatura, sentono che, nonostante abbiano lavorato molto duramente e pagato un prezzo, sono stati comunque potati, quindi i loro cuori si colmano di disobbedienza ed essi non accettano lo smascheramento o l’analisi. Credono che Dio sia ingiusto e che la casa di Dio sia iniqua nei loro confronti, in quanto persone così utili e di talento come loro, che sopportano tanta sofferenza e pagano un prezzo così alto, non vengono lodate dalla casa di Dio e vengono persino potate. Dalla loro disobbedienza emergono rancori, e danno sfogo alla loro negatività: “Per come la vedo io, non c’è niente di più arduo che credere in dio; è davvero difficile ricevere benedizioni e godere di un po’ di grazia. Ho pagato un prezzo così alto, ma sono stato potato per aver fatto male una cosa. Se uno come me non è all’altezza del compito, chi potrebbe esserlo? Dio non è forse giusto? Perché non sono in grado di riconoscere la sua giustizia? Perché la giustizia di dio è così incoerente con le nozioni delle persone?” Tali individui non analizzano cosa va contro i principi in ciò che hanno fatto o quali tipi di indole corrotta hanno rivelato. Non solo sono privi del minimo accenno di rimorso o sottomissione, ma giudicano e si oppongono apertamente. Dopo averli uditi fare una tale affermazione, la maggior parte delle persone inizia a provare un po’ di comprensione per loro e ne viene influenzata: “È vero, non è così? Credono in Dio da vent’anni e si sono trovati comunque ad affrontare una tale potatura. Se qualcuno che crede da vent’anni può non essere necessariamente salvato, allora le persone come noi hanno ancora meno speranze”. Non sono forse stati avvelenati? Una volta che si è dato sfogo alla negatività, il veleno viene instillato, come un seme piantato nel cuore delle persone, che mette radici, germoglia, sboccia e dà frutti nella loro mente. Prima che se ne accorgano, le persone vengono avvelenate, e nascono in loro opposizione e lamentele contro Dio. Quando quegli individui sono stati potati, diventano disobbedienti verso Dio e insoddisfatti di come la casa di Dio li ha gestiti. Invece di adottare un atteggiamento di pentimento e confessione, discutono, danno giustificazioni e si difendono. Fanno sapere ai quattro venti quante avversità hanno sopportato, quale lavoro hanno fatto e quali doveri hanno svolto nei loro molti anni di fede, e che invece di ricevere ricompense ora si trovano ad affrontare la potatura. Non solo non riconoscono la loro corruzione e gli errori che hanno commesso dal fatto di essere stati potati, ma diffondono anche l’idea che il modo in cui la casa di Dio li ha trattati è ingiusto e per nulla ragionevole, che non dovrebbero essere trattati in quel modo, e che se lo sono, allora Dio non è giusto. Il motivo per cui danno sfogo a questa negatività è che non riescono ad accettare la potatura o il fatto di aver commesso errori, né tanto meno accettano o riconoscono il fatto di aver causato danni all’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle e al lavoro della chiesa. Credono di aver agito correttamente e che sia stata la casa di Dio a sbagliare, nel potarli. Dando sfogo alla negatività, intendono dire alla gente che la casa di Dio è ingiusta nel modo di trattare le persone: una volta che qualcuno commette un errore, la casa di Dio lo usa come arma contro di lui, approfittando di questo problema e potando quell’individuo senza pietà, fino al punto in cui diventa accondiscendente e pensa di non aver dato alcun contributo, in cui non ha più nessuno che lo idolatra, non apprezza più sé stesso e non osa più chiedere ricompense a Dio: solo allora la casa di Dio avrà raggiunto il suo scopo. L’obiettivo di tali individui nel dar sfogo a questa negatività è quello di far sì che più persone vengano in loro difesa, che più persone capiscano “la verità della questione” e vedano quanta sofferenza essi hanno sopportato nel corso dei loro molti anni di fede in Dio, quanto significativo è stato il loro contributo e quanto sono qualificati, e quanto siano esperti come credenti. Con questo, vogliono far sì che gli altri stiano dalla loro parte in comune opposizione alle regole della casa di Dio e alla potatura che la casa di Dio ha inflitto loro. Ciò non ha forse la natura di attirare le persone? (Sì.) Il loro obiettivo nel dar sfogo alla negatività in questo modo è attirare e fuorviare le persone, e disturbano il lavoro della chiesa per dare sfogo al loro risentimento. Indipendentemente dall’effetto che il loro sfogo di negatività alla fine ha sulle persone, l’effetto e la conseguenza sono che le persone vengono fuorviate e disturbate, che sono danneggiate. Ciò non è edificante. È un effetto negativo.

Quando le persone si trovano ad affrontare la potatura, questi sono fondamentalmente i tipi di negatività cui danno sfogo. Non riescono ad accettare di essere potate e sono insoddisfatte e disobbedienti in cuor loro, incapaci di accettarlo da Dio. La loro prima reazione non è ricercare la verità relativamente alla potatura né riflettere su sé stesse, conoscersi e analizzarsi, per capire cosa esattamente hanno fatto di sbagliato, se le loro azioni sono in linea con i principi, perché la casa di Dio le ha potate e se il fatto che siano state trattate in quel modo era dovuto a un risentimento personale o era giusto e ragionevole. La loro prima reazione non è ricercare queste cose; al contrario, la loro prima reazione è affidarsi alle proprie qualifiche, alle avversità che hanno sopportato e come si sono spese per opporsi alla potatura. In tal modo, tutto ciò che sorge nel loro cuore non può che essere negativo e avverso, senza che ci sia nulla di costruttivo o di positivo. Perciò, quando condividono sui loro sentimenti e sulla loro comprensione dopo essere state potate, stanno certamente dando sfogo alla negatività e diffondendo nozioni. Lo sfogo della negatività e la diffusione di nozioni dovrebbero essere prontamente fermati e limitati, non tollerati e ignorati. Queste cose negative ostacoleranno, disturberanno e danneggeranno l’ingresso nella vita di ogni persona, e non possono svolgere un ruolo costruttivo e positivo, né tanto meno possono ispirare le persone a essere leali a Dio o ad assolvere fedelmente ai propri doveri. Pertanto, quando tali individui danno sfogo alla negatività, disturbano la vita della chiesa e dovrebbero essere limitati.

3. Dar sfogo alla negatività quando la propria reputazione, il proprio stato e i propri interessi sono stati danneggiati

Oltre a dar sfogo alla negatività dopo essere state destituite o potate, in quali altre situazioni le persone danno sfogo alla negatività? (Quando i loro interessi sono stati danneggiati ed esse sentono di aver subito una perdita.) (Alcune persone hanno fatto i loro doveri per molti anni, ma quando si ammalano, o le loro famiglie vengono colpite da disastri, dicono: “Che cosa ho ottenuto credendo in Dio per così tanti anni?”) Il tipico “slogan” dei pessimisti cronici è “Che cosa ho ottenuto?” Quali altre situazioni esistono? (Alcune persone non solo non riescono a ottenere risultati nei loro doveri, ma spesso commettono errori, quindi dicono: “Perché Dio illumina gli altri ma non me? Perché Dio ha dato loro una levatura così buona mentre la mia è così scarsa?” Invece di riflettere sui propri problemi, spostano la responsabilità su Dio, dicendo che Egli non li ha illuminati o guidati, e poi continuano a lamentarsi di Lui.) Sostengono che Dio sia ingiusto; chiedono perché illumina gli altri e non loro, perché concede la grazia agli altri e non a loro, e brontolano riguardo al motivo per cui non ottengono risultati nei loro doveri: si stanno lamentando. Gli esempi che avete fornito sono buoni. Ne avete altri? (Alcune persone si riempiono di risentimento quando i loro doveri vengono riassegnati; mettono in discussione il motivo per cui sono stati riassegnati e sospettano che i leader e i lavoratori le stiano prendendo di mira e stiano rendendo loro le cose difficili.) Hanno la sensazione che la casa di Dio le guardi dall’alto in basso? (Sì.) Alcuni individui che non svolgono un lavoro effettivo vengono destituiti ed eliminati, e sentono che la loro reputazione e il loro prestigio sono stati danneggiati. Per sfogare la loro insoddisfazione, si lagnano sempre in privato: “Credo in dio da poco tempo, la mia capacità di comprensione non è buona e la mia levatura è scarsa. Non sono all’altezza degli altri. Se dicono che non sono capace, vorrà dire che non lo sono!” A prima vista, stanno riconoscendo le loro manchevolezze, ma in realtà stanno cercando di riconquistare i benefici che hanno perso, lagnandosi incessantemente e dicendo cose per guadagnarsi la simpatia degli altri e far loro sentire che la casa di Dio è ingiusta. Non appena i loro interessi vengono danneggiati, diventano riluttanti e sperano sempre di recuperare le loro perdite e ottenere un risarcimento. Se non succede, perdono la fede in Dio e non sanno più come credere in Lui, dicendo cose come: “Pensavo che credere in dio fosse una cosa fantastica, e che essere un leader o un lavoratore nella chiesa mi avrebbe sicuramente portato grandi benedizioni. Non mi sarei mai aspettato di essere destituito ed eliminato, e di essere rifiutato dagli altri. Non riesco a credere che una cosa del genere possa accadere nella casa di dio! Non tutti quelli che credono in dio sono necessariamente brave persone, e non tutto ciò che la casa di dio fa rappresenta dio o la giustizia”. Qual è la natura di affermazioni come questa? Le loro parole, sia esplicitamente che implicitamente, trasmettono un attacco. Comunicano giudizio e opposizione. In apparenza, tali individui sembrano prendere di mira un certo leader o la chiesa, ma ciò contro cui stanno davvero dirigendo queste parole, nei loro cuori, è Dio, sono le Sue parole, sono i decreti amministrativi e le regole della Sua casa. Stanno semplicemente dando sfogo al loro risentimento. Perché stanno dando sfogo al loro risentimento? Sentono di aver subito una perdita; in cuor loro, provano un senso di ingiustizia e malcontento, e vogliono sollecitare cose e ottenere un risarcimento. Mentre la negatività a cui questi individui danno sfogo non rappresenta una minaccia significativa per la maggior parte delle persone, queste parole ripugnanti sono come mosche o cimici fastidiose, che causano un disturbo moderato alla mente delle persone. La maggior parte di esse si sente disgustata e prova avversione quando sente tali parole, ma inevitabilmente ci saranno alcuni che sono della stessa risma di quegli individui, che hanno la stessa indole, la stessa essenza e le stesse inclinazioni, che sono dello stesso putrido stampo di tali individui, e che ne sono influenzati e disturbati. È inevitabile. Inoltre, può accadere che alcune persone di scarsa statura e prive di discernimento siano disturbate da queste osservazioni negative, e che la loro fede in Dio venga influenzata. Costoro già non sanno a cosa serva esattamente la fede in Dio, non hanno chiare le verità delle visioni, e anche la loro capacità di comprendere la verità è scarsa. Quando sentono queste affermazioni negative, è estremamente probabile che le recepiscano involontariamente, e quindi subiscono la loro influenza. Queste parole sono come veleno. Possono essere facilmente instillate nel cuore delle persone. Una volta che qualcuno ha accettato queste osservazioni negative, quando la casa di Dio gli chiede di svolgere un dovere, egli risponde con indifferenza. Quando la casa di Dio chiede la sua collaborazione in qualche compito, è poco entusiasta. Lo accetterà solo se ne avrà voglia; altrimenti, non lo farà, sempre adducendo ragioni e scuse di ogni tipo. Prima che ascoltasse quelle osservazioni negative, c’era un po’ di sincerità nella sua fede in Dio, e aveva un atteggiamento positivo e proattivo quando faceva i suoi doveri. Ma dopo averle udite, diventa indifferente, mostra freddezza nei confronti dei fratelli e delle sorelle. È guardingo nei loro confronti. Quando la chiesa dispone che egli svolga un dovere, continua a eluderlo e a respingerlo ripetutamente, mostrando una grande passività. Prima, frequentava puntualmente le riunioni, ma dopo aver sentito quelle osservazioni, la sua partecipazione diventa sporadica: quando è di buon umore ci va, in caso contrario no. Se succede qualcosa di spiacevole a casa sua, teme che possa verificarsi qualche disastro, quindi partecipa a più riunioni e legge più parole di Dio. Se è emozionato, felice e toccato dopo aver letto le parole di Dio, offre persino un po’ di denaro. Ma una volta che a casa le cose si sono calmate, smette di nuovo di partecipare alle riunioni. Quando i fratelli e le sorelle tentano di condividere con lui nella speranza di sostenerlo, trova scuse per rifiutare; e quando i fratelli e le sorelle vanno a casa sua, non apre loro la porta, anche quando è chiaramente in casa. Cosa sta succedendo qui? Tali individui sono stati influenzati da quelle osservazioni negative: sono stati avvelenati, e sono convinti che i credenti in Dio siano inaffidabili. All’inizio, si fidavano molto di queste persone, e quando leggevano le parole di Dio pensavano: “Queste sono le parole di Dio, queste persone sono i miei fratelli e le mie sorelle, questa è la casa di Dio, che meraviglia!” Ma dopo aver sentito le osservazioni negative diffuse da alcuni, sono cambiati. Non sono forse stati influenzati? Il loro ingresso nella vita non è forse stato danneggiato? (Sì.) Chi li ha influenzati? Coloro che danno sfogo alla negatività, quelli che hanno fatto tali osservazioni. Se qualcuno non ha ancora gettato solide fondamenta nella vera via o non ha mangiato e bevuto le parole di Dio al punto da comprendere la verità, costui può facilmente essere influenzato dalle cose negative. E, in particolare, coloro che non hanno la capacità di comprendere la verità, ma osservano semplicemente le tendenze, la situazione e i fenomeni superficiali, vengono ancora più facilmente influenzati dalle parole negative. Soprattutto quando hanno sentito qualcuno dire fallacie come: “La casa di dio non è necessariamente giusta, e non tutto ciò che la casa di dio fa è positivo”, la loro diffidenza cresce ancora di più. Un’affermazione in linea con la verità non è sempre prontamente accettata, ma le affermazioni negative, assurde e che contraddicono la verità possono fin troppo facilmente mettere radici nel cuore delle persone, e rimuoverle non è semplice. È così difficile per le persone accettare la verità e così facile per loro accettare le fallacie!

Alcuni individui dotati di cattiva umanità attribuiscono grande importanza alla propria fama, alla propria reputazione, al godimento della carne, e alle proprietà e agli interessi personali. Quando la loro reputazione, il loro prestigio e i loro interessi diretti subiscono perdite, non accettano questo da Dio, né accettano l’ambiente che Dio ha predisposto per loro, e non sono in grado di rinunciare a queste cose e ignorare i loro guadagni e le loro perdite personali. Al contrario, usano varie opportunità per dar sfogo alla loro insoddisfazione, alla loro disobbedienza e alle loro emozioni negative, facendo sì che alcune persone soffrano molto a causa di ciò. Pertanto, quando tali individui danno sfogo alla loro negatività, i leader della chiesa devono innanzitutto cogliere prontamente la situazione, e fermarli e limitarli in modo tempestivo. Naturalmente, i leader della chiesa dovrebbero anche smascherare in modo proattivo questi individui e condividere con i fratelli e le sorelle su come discernerli e sul perché essi dicano queste cose negative e assurde, nonché su come trattare e discernere tali parole al fine di evitare che qualcuno ne venga fuorviato e gravemente danneggiato. È necessario essere in grado di discernere e analizzare tali individui, e quindi evitarli e respingerli, e non esserne più fuorviati. Questo è il lavoro che i leader della chiesa dovrebbero compiere. Naturalmente, se i fratelli e le sorelle comuni scoprono tali persone e sanno discernere la loro umanità essenza, anch’essi dovrebbero stare alla larga da loro. Se non hai una sufficiente capacità di resistenza, o la statura per sostenerli, per aiutarli e per cambiarli, e ritieni di non poter sopportare le loro osservazioni negative e le loro parole di insoddisfazione e disobbedienza, l’approccio migliore è stare alla larga. Se ritieni di essere molto forte, di avere una certa statura e di poter esercitare discernimento e non venire influenzato, indipendentemente da ciò che gli altri dicono; se ritieni che a prescindere da quanto grave sia la negatività a cui tali individui danno sfogo, essa non cambierà la tua fede in Dio; se pensi di essere in grado di discernere tali individui e di poterli anche smascherare e fermare quando danno sfogo alla negatività, allora non hai bisogno di evitarli o di stare in guardia contro di essi. Ma se ritieni di non possedere tale statura, il modo e il principio per trattare tali individui è starne lontano. È facile da realizzare? (Sì.) Alcuni dicono: “Posso tollerarli, sopportarli e perdonarli?” Anche questo va bene, e non è sbagliato, ma non è la pratica più cruciale o migliore. Mettiamo che li sopporti, li tolleri e li assecondi e, alla fine, ne vieni fuorviato e attirato. E supponiamo che, per quanto la casa di Dio provveda a te e ti sostenga, tu non riesca a percepirlo; o che quando leggi le parole di Dio, tu sia spesso influenzato dai loro pensieri e dalle loro osservazioni, e non appena pensi a qualcosa che hanno detto, la tua mente venga influenzata e tu non sia in grado di continuare a leggere. E quando i fratelli e le sorelle condividono sulla loro comprensione della verità, specialmente quando condividono sul discernimento delle osservazioni di tali persone, tu sia di nuovo influenzato e condizionato dalle loro parole, e che ciò causi scompiglio nella tua mente. Se questo è ciò che succede, allora dovresti stare lontano da questi individui. La tua tolleranza e la tua sopportazione saranno inefficaci, e non sono il modo migliore per difenderti da loro. Mettiamo che la tua tolleranza e la tua sopportazione non siano un comportamento esteriore mascherato, ma che invece tu abbia effettivamente abbastanza statura per affrontare tali individui. Non importa cosa dicono, anche se non parli apertamente, sei comunque in grado di discernerli in cuor tuo; sei in grado di essere paziente nei loro confronti e ignorarli, ma qualsiasi parola avversa, negativa o di fraintendimento e lamentela su Dio essi pronuncino non influenzerà minimamente la tua fede in Dio, né la tua lealtà nel fare il tuo dovere o la tua sottomissione a Lui. In tal caso, potresti tollerarli e sopportarli. Qual è il principio nel praticare la tolleranza e la sopportazione? Non essere danneggiati. Ignorali, lascia che dicano ciò che vogliono: dopotutto, tali individui sono solo irragionevoli piantagrane e sono spudoratamente testardi. Indipendentemente da come tu condivida con loro sulla verità, non la accetteranno; appartengono alla categoria dei diavoli e dei satana, ed è inutile tenere condivisioni con loro. Pertanto, prima che la casa di Dio li allontani e li gestisca, se hai la statura per tollerarli e sopportarli senza esserne danneggiato, è meglio. Adottate abitualmente questo principio di tolleranza e sopportazione? Sopporti tutti i tipi di persone, ma a volte non stai attento e vieni un po’ fuorviato; in seguito ne diventi consapevole, ti senti in debito con Dio, preghi per un paio di giorni, cambi il tuo stato e ti avvicini a Dio. Il più delle volte, sei in grado di vedere chiaramente che queste persone non sono buone e che appartengono alla categoria dei diavoli. Anche se riesci a interagire normalmente con loro, dentro di te sei distante da loro e ne sei disgustato. Non importa ciò che dicono o quali osservazioni e opinioni negative esprimono, tu fai orecchie da mercante, lo ignori e pensi: “Di’ quello che vuoi. Riesco a discernerti. Io semplicemente non mi associo a persone come te”. È questo il principio che seguite il più delle volte quando affrontate tali questioni? Anche raggiungere questo obiettivo è una cosa buona; non è facile e richiede la comprensione di alcune verità e una certa statura. Se non hai nemmeno questo livello di statura, allora non sarai in grado di restare saldo e non farai bene il tuo dovere.

4. Dare sfogo alla negatività quando il desiderio di ottenere benedizioni viene infranto

Dare sfogo alla negatività ha un’altra manifestazione. Alcuni dicono: “Ho creduto in Dio per così tanti anni, e cosa ho ottenuto?” Quando tali individui danno sfogo alla negatività, la cosa principale che dicono è: “Cosa ho ottenuto?”, intendendo dire che non hanno ottenuto nulla. Credono che sia particolarmente difficile ottenere dei benefici o delle benedizioni dalla casa di Dio o da Dio mentre si crede in Lui, e ritengono che le persone debbano offrire un amore sconfinato e avere un’incredibile sopportazione, e non debbano essere ansiose di ottenere risultati rapidi. Riguardo alle parole di Dio che smascherano, potano e raffinano le persone e purificano la loro corruzione, credono che questa sia solo retorica superficiale e altisonante di cui non ci si può assolutamente fidare; pensano che se praticano secondo le parole di Dio, subiranno davvero una grande perdita. Ritengono che ottenere benefici e vantaggi e realizzare le proprie aspirazioni e i propri desideri sia la cosa più cruciale in ogni momento, e che il fatto di praticare o meno la verità non lo sia affatto: sono convinti che fintanto che non commettono il male, ciò sia sufficiente, e non saranno eliminati dalla chiesa. Come si sente la maggior parte delle persone dopo aver udito queste parole negative? Le approvano e concordano con esse interiormente, o provano un certo disprezzo per tali parole e pensano che questi individui siano egoisti, spregevoli, malvagi e sordidi, e sono in grado di discernerli, smascherarli e limitarli, impedendo loro di continuare a diffondere negatività e morte? La maggior parte delle persone si sente disgustata e condanna tali parole negative, o ne può essere fuorviata e diventare negativa? Alcuni, dopo aver sentito queste parole e aver constatato di essere a mani vuote, pensano: “È proprio vero! Nemmeno io ho ottenuto nulla. Nella casa di Dio, ricevo solo tre pasti al giorno, sono sempre indaffarato e non ho davvero ottenuto nient’altro”. Voi avete pensieri del genere? Anche voi vi sentite così? Coloro che comprendono la verità dicono: “Cosa vuol dire che non hai ottenuto nulla? Noi abbiamo ottenuto così tanto da Dio! Siamo arrivati a comprendere così tante verità!” Ma alcuni potrebbero non essere d’accordo con loro, e dire: “Non sembra molto realistico dire che abbiamo ottenuto ‘così tanto’. Abbiamo ricevuto semplicemente un po’ di grazia, abbiamo avuto alcune opportunità di fare i nostri doveri, abbiamo capito alcune dottrine riguardo a come comportarci, abbiamo incontrato e conosciuto molti fratelli e sorelle provenienti da luoghi diversi e abbiamo ampliato molto i nostri orizzonti. Questo equivale ad aver ottenuto solo qualcosina”. Voi a quale di queste categorie appartenete? Ci sono persone in tutte queste categorie, giusto? (Sì.) Ne discuteremo da due angolazioni. Per prima cosa, parliamo di cosa succede quando coloro che credono in Dio sempre al fine di ottenere la grazia: credono in Dio per perseguire l’acquisizione della verità così da raggiungere la salvezza? (No, credono per ottenere benedizioni.) Allora, Dio ha dato loro poca grazia, protezione, gentilezza e illuminazione? (Dio ha dato loro molte di queste cose.) Si può dire che ogni persona che crede in Dio abbia ricevuto la Sua protezione. La protezione di Dio è concreta? Ce ne sono esempi nella vita reale? Che tipo di protezione hanno ricevuto le persone? (Un tipo relativamente ovvio è che dopo aver creduto in Dio, non siamo più influenzati dalle tendenze malvagie del mondo. Non cadiamo nella decadenza né perseguiamo quelle cose malvagie, come andare nei locali notturni, fumare, bere e così via. Per lo meno, non veniamo coinvolti in queste cose e credo che siamo alquanto protetti in questo senso.) Questo è un aspetto molto tangibile che gli esseri umani possono vedere e sperimentare personalmente. Non essere influenzati e fuorviati dalle tendenze malvagie del mondo, vivere come un essere umano e all’interno dell’umanità normale con le sembianze di un essere umano: questo è un esempio e una prova concreti della protezione da parte di Dio. Ce ne sono altri? (Non essere disturbati dagli spiriti maligni ed essere in grado di vivere sotto la protezione di Dio.) Anche questo è un esempio concreto. La maggior parte delle persone ha avuto questa esperienza? Riuscite a comprenderne il significato? Alcuni dicono: “Anche i non credenti non sono disturbati dagli spiriti maligni. Quanti non credenti sono disturbati dagli spiriti maligni?” Questa affermazione è corretta? Ritenete che questa affermazione sia in linea con i fatti? (Parecchi dei miei compagni di classe sono stati disturbati dagli spiriti maligni. Alcuni soffrono di paralisi del sonno e altri sentono delle voci. Non credono in Dio e non sanno cosa stia succedendo. Cercano cure ovunque ma non riescono a guarire, vivono nella paura e nel terrore; è straziante. Tuttavia, poiché io credo in Dio fin dall’infanzia, non sono mai stato disturbato né ho sofferto in questo modo. Il più delle volte, il mio cuore si sente relativamente stabile e in pace.) I veri credenti in Dio non hanno questa preoccupazione. Noi non ci preoccupiamo di essere afflitti dal disturbo di conversione o di essere disturbati o posseduti dagli spiriti maligni; non abbiamo paura perché abbiamo Dio. Inoltre, nella vita reale, i non credenti parlano costantemente di fisiognomica, di feng shui e di predizione della sorte: in Occidente esiste persino l’astrologia. Alcuni adorano famose statue buddiste, spiriti maligni e idoli, e altri no, ma che lo facciano o meno, in qualche misura sono tutti influenzati e limitati da queste cose. Per esempio, prima di uscire di casa devono fare un po’ di divinazione per vedere quale direzione è di buon auspicio e quale è di cattivo auspicio. Quando aprono un negozio, determinano quale posizione del bancone porterà denaro e quale no, quali cose mettere nel negozio e quali idoli adorare per attirare la ricchezza, e dove posizionare determinati oggetti per evitare di intralciare il feng shui. Quando traslocano, devono stabilire il momento propizio per trasferirsi in modo da garantire la futura prosperità della famiglia ed evitare contrattempi, e determinare quali momenti sono infausti. Anche gli studenti sono influenzati da queste credenze quando sostengono gli esami di ammissione. Il giorno dell’esame, evitano di pronunciare parole che abbiano a che fare col fallimento, e devono invece pronunciare parole come “eccellere” e “successo”. Ogni singolo aspetto della vita, dai bambini che frequentano la scuola, ai genitori che vivono la loro vita quotidiana, guadagnano soldi, cambiano casa, cercano lavoro, così come i matrimoni dei figli, e così via, è influenzato dal cosiddetto feng shui e dalla sorte, tra le altre idee. Perciò, quando le persone sono influenzate da queste cose, da cosa sono limitate? Sono limitate dagli spiriti maligni; tutte queste cose sono controllate dagli spiriti maligni. Allora perché le persone adorano quegli spiriti maligni? Perché sono influenzate da queste cose? Per una questione così semplice come traslocare, perché le persone devono sempre riflettere su quale momento è propizio per farlo e quale non lo è, cosa è di buon auspicio trasferire per prima e cosa è di buon auspicio non trasferire? Perché devono sempre considerare queste cose? Devono considerarle perché, se non lo fanno, gli spiriti maligni agiranno, tormentandole e torturandole. Cosa capite da tali questioni? Tutta l’umanità vive sotto il controllo dei malvagi. Chi sono i malvagi? I malvagi più grandi sono Satana e i diavoli, e i malvagi più piccoli sono gli spiriti maligni nei diversi luoghi, quelli che controllano le diverse etnie di esseri umani. Ogni aspetto della vita umana è limitato e controllato da questi spiriti maligni. Anche quando si costruisce una casa, durante l’installazione della trave principale, le persone appendono un panno rosso e fanno esplodere dei petardi per attirare un po’ di fortuna, e gli operai edili indossano tutti abiti rossi per portare prosperità finanziaria ed evitare incidenti. Ci sono alcuni particolari requisiti e detti riguardo a tutte queste cose, e anche dei tabù, e bisogna evitare i tabù e seguire questi detti. Per esempio, alcuni spesso affrontano avversità, e le cose non vanno bene per loro: perdono il lavoro, le mogli li lasciano e non hanno più nulla a casa. Non riescono nemmeno a rimborsare il mutuo sulla casa, e sembra che niente vada per il verso giusto. Non hanno fatto nulla di male, quindi perché succedono loro queste cose? Non hanno altra scelta, quindi ricorrono all’adorazione di falsi dei e spiriti maligni, o ricercano urgentemente qualcuno che controlli il loro feng shui per cambiare la loro sorte, e dopo averlo fatto, le cose iniziano gradualmente ad andare bene. Prima non credevano in queste cose, ma ora, quando sorgono problemi, adorano sinceramente i falsi dei e gli spiriti maligni, e prima di fare qualsiasi cosa devono ricorrere alla divinazione o alla predizione della sorte. Vivere così non è forse estenuante? (Sì.) È decisamente stancante! Anche se lo vogliono, non riescono a vivere liberamente e a proprio agio, o a sfuggire ai vincoli di questi detti e di queste regole. Se infrangono queste regole, gli spiriti maligni agiscono e li disturbano, e tali individui vengono soggiogati con la forza da quegli spiriti maligni, e devono adorarli ogni giorno affinché le loro vite scorrano senza intoppi. Tuttavia, coloro che credono in Dio non sono limitati da queste superstizioni feudali o dalle attività degli spiriti maligni. Possono traslocare o andarsene a loro piacimento, senza dover evitare alcun tabù. Nella Cina continentale, il Partito Comunista opprime e perseguita sempre le credenze religiose. Se un credente non può più vivere in un luogo, deve trasferirsi rapidamente: ha forse bisogno di scegliere un giorno o un’ora che siano propizi per questo, o adorare qualcosa? No. Prega Dio, e Dio lo protegge. Tutto è nelle mani di Dio: i credenti non sono vincolati da quelle cose. Ogni volta che vogliono mangiare qualcosa o uscire di casa, hanno bisogno di consultare l’almanacco o vedere se ciò viola un tabù? No, pregano Dio, e tutto è nelle Sue mani. Quando le persone vivono sotto il dominio e la sovranità di Dio, con la Sua protezione e la Sua guida, gli spiriti maligni e i demoni immondi, sia grandi che piccoli, vengono tenuti lontani; non osano agire su coloro che credono in Dio. Queste persone non sono forse protette? Non vivono forse in modo libero e facile? (Sì.) Questa grazia è grande? (Sì.) Non importa se hai già ottenuto la verità o meno: purché tu creda sinceramente in Dio, sei una persona da Lui predestinata e selezionata, e quando ti presenti davanti a Dio, Egli ti protegge in questo modo, permettendoti di godere di tale grazia. Che grazia immensa è questa! La tua sicurezza personale e tutti i tuoi movimenti sono al sicuro e protetti, Dio Si assume la responsabilità di queste cose e le protegge, quindi non devi preoccuparti. La maggior parte delle volte, le persone non pregano nemmeno, né pensano consapevolmente: “Pregherò Dio e chiederò a Dio di proteggermi. Spero che vada tutto bene e che non succeda nulla di brutto”. Non hai nemmeno bisogno di pregare. Fintanto che in cuor tuo hai questa semplice convinzione: “Credo in Dio; tutto è nelle mani di Dio”, Dio agirà. Le persone godono di una grazia così immensa da parte di Dio: è forse ottenere poco? (È ottenere parecchio.) Dio è l’unico e solo Sovrano nel mondo. La tua vita e tutto ciò che possiedi sono nelle mani di Dio, nelle mani di questo Sovrano, il tuo cuore si sente tranquillo, stabile e calmo, e non devi preoccuparti di nulla. Per quanta conoscenza tu abbia di Dio o per quante verità tu comprenda, puoi essere assolutamente certo di questo nel tuo cuore. Tutto è nelle mani di Dio. Se i credenti in Dio hanno un posto per Lui nel loro cuore e comprendono la verità, gli spiriti maligni non osano disturbarli, danneggiarli o avvicinarsi a loro. Di conseguenza, i credenti non hanno bisogno di impegnarsi in quei processi inutili. Questa è una grazia davvero immensa: come puoi ancora dire di non aver ottenuto nulla dalla tua fede in Dio? Non sei forse privo di coscienza? Senza considerare nient’altro, anche solo affermare di non aver ottenuto nulla è prova di un’assoluta mancanza di coscienza, e dimostra che la propria coscienza è profondamente cattiva; non c’è bisogno di dire altro sul resto.

Dio dà liberamente alle persone la verità e la vita, fornendo loro le Sue parole senza chiedere nulla in cambio. Anche se le persone possono avere la sensazione che la loro statura sia ancora immatura, che non abbiano capito molto della verità e che non siano in grado di esprimere chiaramente il poco che capiscono, solo queste cose che Dio ha dato loro, questo affetto e amore, che grazia immensa sono! Dio ha dato alle persone le cose più preziose; esse hanno ricevuto da Lui le cose più preziose al mondo. Che tu lo abbia percepito o no, Dio le ha già date all’uomo. Di cosa deve ancora lamentarsi la gente? È degna di ricevere queste cose? Quelle che sono state selezionate da Dio sono le persone più felici del mondo. Tu sei stato selezionato e scelto da Dio; tu sei una delle persone più felici e fortunate del mondo. Come puoi dire di non aver ottenuto nulla? Sei diventato una delle persone più felici e fortunate perché Dio ti ha selezionato e scelto, e quindi gli spiriti maligni e i demoni immondi non osano avvicinarsi a te. Alcuni chiedono: “Ciò significa forse che il mio status e la mia identità sono diventati onorevoli?” Si può dire questo? No, perché tutto ciò è dovuto all’amore e alle azioni di Dio. Le persone hanno ottenuto così tanto! Anche solo in questa vita, hanno ottenuto così tanto; come possono essere qualificate per ricevere tutto questo? Alcuni credenti in Dio non perseguono affatto la verità e continuano comunque a dire: “Cosa ho ottenuto dall’aver creduto in Dio per tanti anni?” Non sei in grado di valutarlo tu stesso? In cuor tuo sai se comprendi la verità, quanto male in meno hai commesso e, ancor di più, in cuor tuo sai di quanta grazia hai goduto. Se in cuor tuo avessi chiarezza riguardo a questi punti, non diresti cose che sono così prive di coscienza. Alcuni dicono anche: “La casa di Dio mi fornisce anche cibo, vestiti e riparo”. Ciò non è molto meno importante rispetto alla grazia e alla protezione di Dio? Non è qualcosa che non vale nemmeno la pena menzionare? Tuttavia, coloro che hanno coscienza sentono che, sebbene non valga la pena menzionarlo, ciò fa comunque parte della grazia di Dio. La grazia di Dio è incommensurabile; Dio ha dato così tanto alle persone! Per quanto riguarda le cose materiali, dal Suo punto di vista, Dio non le conta nemmeno.

Un aspetto delle azioni di Dio è proteggere le persone, un altro è condurle sul cammino della salvezza in modo che possano essere salvate. Le persone hanno goduto di questo affetto di Dio e del Suo amore per loro, e Dio ha concesso loro grazia in abbondanza! Inoltre, c’è una cosa che è la più importante: la verità che Dio ha concesso alle persone, ovvero le parole che nessuno nella storia dell’umanità, in nessuna epoca, ha mai udito o ricevuto. Indipendentemente da quante volte Dio abbia creato l’umanità, non ha mai compiuto quest’opera o pronunciato queste parole. Tutti i misteri relativi all’umanità, ciò che le persone possono sopportare, afferrare e comprendere: Dio vi ha detto tutto al riguardo. Questi misteri, queste verità, possono essere misurati in qualche modo? Non possono essere misurati; gli esseri umani non possono esaurire il loro godimento nemmeno nel corso di molte vite. Perché dico questo? Perché queste parole di Dio sono il fondamento per l’esistenza delle persone, e possono esistere per l’eternità. Se sei davvero abbastanza fortunato da sopravvivere e vivere per l’eternità, allora queste parole e queste verità di Dio possono provvedere a te in eterno. Qual è il significato di eternità? Significa non essere limitati dal tempo, significa essere senza confini. Se lo interpretiamo alla lettera, significa non avere una fine: vivere in eterno, proprio come Dio Stesso. Queste parole e queste verità di Dio possono esistere fino a quel momento. “Quel momento” è un concetto e una definizione di tempo espressi nel linguaggio umano, ma in realtà significa indefinitamente. DiteMi, il valore di queste parole di Dio è grande o no? È incredibilmente grande! Se non le persegui, allora è una tua perdita; sei tu a essere sciocco. Ma se le persegui, queste parole hanno per te un valore che va ben oltre questa vita; si estende nell’eternità. Saranno sempre efficaci e utili per te, e avranno valore e significato per sempre, provvedendo a te in eterno. Se comprendi queste parole, le ottieni e vivi in base a esse, sarai in grado di vivere in eterno. Per dirla in termini più semplici, vivrai per sempre senza conoscere il sapore della morte. Non è una cosa che la gente sogna? Innumerevoli ere saranno trascorse, innumerevoli persone saranno morte, ma tu sarai rimasto ancora in vita. Con quali mezzi sarai rimasto in vita? Sarà attraverso le parole di Dio, attraverso la verità, che sarai qualificato per continuare a vivere in questo modo. Cosa farai con questa vita continua? Hai un incarico da parte di Dio, hai la Sua leadership, e hai anche una missione. Qual è la tua missione? Per mezzo del tuo vivere le Sue parole, Dio vuole che tu Lo glorifichi e che tu sia la Sua testimonianza. Questo è il valore delle parole di Dio. Il valore e il significato della verità e delle parole che le persone ascoltano, con cui entrano in contatto e di cui fanno esperienza in questa epoca esisteranno per l’eternità. Perché esisteranno per l’eternità? Queste parole di Dio non sono una teologia, una teoria, uno slogan o un tipo di conoscenza, ma sono le parole della vita. Fintanto che ottieni queste parole, vivi in base ad esse e sopravvivi in base ad esse, Dio ti permetterà di continuare a vivere e non ti lascerà morire. Cioè, non ti distruggerà né ti toglierà la vita: ti lascerà continuare a vivere. Questa non è una grande benedizione? (Sì, lo è.) Attraverso queste parole Dio vuole che tu abbia un assaggio di questa benedizione in questa vita e che tu la ottenga nel mondo a venire. Questa è la promessa di Dio. Considerando l’immensa promessa che Dio ha fatto all’umanità, le persone hanno ricevuto molto? (Sì.) Dio ha fatto una promessa davvero grande all’umanità, e l’ha resa nota a tutti. Te ne ha parlato, permettendoti di venire a prenderla liberamente. Non hai bisogno di sacrificare la tua vita o di cedere tutti i tuoi beni; devi solo ascoltare le parole di Dio e agire secondo i Suoi desideri e i requisiti da Lui posti, e puoi ricevere questa promessa da Dio. Dio non ha forse dato molto all’umanità? Al momento sei sul cammino per ottenere questa promessa: anche se non l’hai ancora ricevuta completamente, ne hai forse ricevuta poca? Guardando alla promessa che Dio ha donato all’umanità, le persone hanno ricevuto parecchio. Hanno ottenuto un vantaggio significativo; non ci hanno rimesso e non hanno subito alcuna perdita. Hanno investito solo un po’ di tempo e la loro carne potrebbe aver sopportato qualche fatica. Potrebbero aver sacrificato un po’ di felicità familiare, alcune preferenze e desideri personali della carne, e aver rinunciato ad alcune delle proprie aspirazioni, dei propri interessi e desideri, ecc. Tuttavia, se paragonate alla comprensione della verità, al raggiungimento della salvezza e al ricevere la promessa di Dio, tutte quelle prospettive, quegli obiettivi e quelle aspirazioni personali non sono degni di essere menzionati, perché possono solo condurti all’inferno, e Dio non ti concederà la Sua promessa per quelle cose. Al contrario, quando le persone investono una quantità limitata di tempo, un prezzo che hanno la volontà e la capacità di pagare, alla fine arrivano a comprendere la verità e afferrano alcuni misteri, principi di condotta, determinate essenze e origini di tutti gli eventi e cose, e così via, che non sono stati compresi dall’umanità fin dalla creazione da parte di Dio. Cosa ancora più importante, acquisiscono una certa conoscenza di Dio e sono in grado di temerLo. Avendo ottenuto tutto questo, non è forse valsa la pena di pagare un tale prezzo? Quali rimostranze hanno le persone? Perché dicono che non ottengono nulla credendo in Dio? La loro coscienza non è diventata completamente marcia? Hai ottenuto così tanto e ancora non sei contento. Cosa vuoi di più? Saresti soddisfatto se diventassi presidente o miliardario? Se Dio ti concedesse quelle cose, allora non apparterresti a Lui. Dio non vuole guadagnare persone così.

Le persone dicono sempre di non aver ottenuto nulla dal credere in Dio, il che dimostra che non hanno coscienza, non hanno alcuna capacità di comprendere la verità, non la perseguono e hanno un carattere straordinariamente infimo. Tali individui non hanno una comprensione pura di ciò che Dio fa, di ciò che Dio richiede alle persone e di ciò che Dio ha concesso alle persone, tra le altre cose. Alla fine, quando accadono cose che li rendono leggermente scontenti, l’abbondante rabbia che hanno represso esplode all’istante: “Cosa ho ottenuto dal credere in Dio? La mia carne ha sofferto moltissimo. Ho svolto qualsiasi dovere la chiesa mi abbia assegnato. Per quanto fosse difficile o faticoso, non mi sono mai lamentato; per quanto grandi fossero le difficoltà, non ho mai detto nulla. Non ho mai fatto alcuna richiesta alla casa di Dio. Con il mio grande amore e la mia grande lealtà, che cosa ho ottenuto? Se persino io non ottengo nulla, gli altri hanno ancora meno speranza di ottenere qualcosa!” L’implicazione è: “Voi non avete offerto quanto ho offerto io, non avete pagato il prezzo che ho pagato io; se persino io non ho ottenuto nulla, voi cosa potete ottenere? Dovete stare tutti attenti; non siate sciocchi!” Tali individui non sono forse privi di coscienza? Le persone senza coscienza pronunciano sempre parole sciocche e cocciute. Non sono in grado di comprendere nemmeno una di tutte le molte verità pronunciate da Dio, o di tutte le molte cose e affermazioni pure e positive, ma si aggrappano ostinatamente ai propri punti di vista: “Sopporto avversità e pago un prezzo per Dio, quindi Dio deve benedirmi e deve permettermi di ottenere più degli altri. Altrimenti, mi sfogherò, esploderò, lancerò insulti! Qualunque cosa io voglia, Dio me la deve concedere, e se non la ottengo, allora Dio non è giusto, e dirò che non ho ottenuto nulla: questo equivale a dire la pura verità!” Tali individui non sono forse privi di umanità? Le parole di chi è privo di umanità non possono certo restare salde, né tanto meno conformarsi alla verità; chiedergli quest’ultima cosa è davvero chiedere troppo. Le parole che vengono pronunciate devono essere richieste e affermazioni legittime, non argomenti contorti; devono restare salde, indipendentemente da chi le ascolta o da chi le valuta. Tuttavia, le parole e le azioni degli individui dotati di scarsa umanità non sono in grado di restare salde. Quando costoro hanno scoppi d’ira e danno sfogo alle loro rimostranze, alcuni pensano: “Perché dicono di non aver ottenuto nulla? Potrebbe essere che la casa di Dio abbia fatto loro del male in qualche modo? Per caso alcune delle azioni della casa di Dio non sono in linea con i principi e non possono essere portate alla luce? Quelle persone sembrano piuttosto capaci di sopportare avversità e pagare un prezzo, di solito, ma oggi sono esplose con tanta ferocia, dicendo che non hanno ottenuto nulla; sembra che davvero non abbiano ottenuto nulla. Ciò non spinge forse le persone ben educate ad arrabbiarsi? Farei meglio a stare attento allora; non dovrei sopportare tali avversità o pagare un prezzo come ho fatto in precedenza quando faccio i miei doveri!” È così che alcune persone confuse e prive di discernimento vengono influenzate.

Nel caso di persone che danno spesso sfogo alla negatività, se hanno davvero punti di vista o idee da esprimere, lasciate che prima parlino ed espongano le loro opinioni. Dopo che lo hanno fatto, tutti capiranno: “Hanno la sensazione che il prezzo che hanno pagato non sia proporzionato a ciò che hanno guadagnato. Sentono di non aver ottenuto alcun vantaggio e di aver subito perdite, quindi sono divenute riluttanti. Si lamentano di Dio, sperano di contrattare con Lui, chiedendo grazia e vantaggi!” La persona comune può forse discernere un individuo del genere dopo averlo sentito parlare? Una volta che tutti sono in grado di discernerlo, di’ a quell’individuo: “Hai finito di parlare? Se non hai altro da dire, stai zitto, o ti renderai ridicolo. Se la tua natura malvagia viene smascherata di fronte a tutti e non prontamente imbrigliata, scatenerà l’indignazione pubblica. Quando tutti ti avranno smascherato e rifiutato, sarà troppo tardi per i rimpianti”. Mettilo in guardia in questo modo e, così facendo, lo avrai limitato. Oppure, potresti anche dire: “Se senti di averci rimesso qualcosa, non è necessario che tu creda in Dio. Hai la sensazione di non aver ottenuto nulla, ma cos’è che vuoi ottenere esattamente? Se si tratta di fare fortuna e diventare ricco, o di ricoprire alte cariche, allora mi dispiace, ma queste non sono cose che si possono ottenere solo perché lo si vuole; queste sono faccende decretate da Dio. L’apparizione di Dio e la Sua opera di salvezza dell’uomo non riguardano il dare alla gente queste cose. Va’ dove puoi trovarle; la casa di Dio non è il mondo, non può soddisfare i diavoli e i satana. Faresti meglio a non pretendere tali cose dalla casa di Dio, né dai fratelli e dalle sorelle; se osi chiedere a Dio queste cose, allora offenderai la Sua indole e provocherai la Sua ira. Questo perché Dio ha concesso molta grazia alle persone e ha elargito ancora più verità alle persone affinché fossero la loro vita. È perché sei sciocco e ignorante che non consideri acquisire la verità come una cosa preziosa”. Tutti lo rimproverano e lo potano in questo modo. Cosa ne pensate di questa pratica? Oppure, potete dire: “La casa di Dio non ti deve nulla. Il tuo spenderti per Dio e l’assolvimento dei tuoi doveri sono state tutte azioni volontarie. Sai di quanta grazia hai goduto da parte di Dio da quando hai iniziato a credere in Lui e a svolgere i tuoi doveri? Se hai un minimo di coscienza, non dovresti dire a Dio che non hai ottenuto nulla; dovresti presentarti davanti a Dio e riconoscere i tuoi problemi. Se credi veramente che Dio sia la verità, che tutto ciò che Dio fa sia la verità e che le Sue parole siano la verità, allora non dovresti parlare così; non dovresti lamentarti. Il tuo atteggiamento attuale non è quello che dovrebbe avere una persona che crede in Dio, né quello che dovrebbe avere qualcuno che cerca la verità. Stai cercando di ribellarti, di rivangare i tuoi vecchi problemi con Dio! Stai cercando di separarti da Lui, di regolare il conto finale! Ma Dio non ti deve nulla, né ti deve nulla la Sua casa. Se hai intenzione di regolare i conti con la casa di Dio, allora sbrigati e lascia la Sua casa. Non infastidire la casa di Dio, altrimenti provocherai la Sua ira e Lui ti colpirà. Non sarebbe una gran bella conseguenza. Se sei dotato di una qualche coscienza o ragionevolezza, dovresti calmarti per pregare e ricercare, per vedere se c’è qualcosa di sbagliato nella prospettiva sul tuo perseguimento nella fede in Dio e se il cammino su cui ti trovi è quello che Dio ti richiede di percorrere. Hai così tante richieste irragionevoli verso Dio, così tanto risentimento; questo indica che qualcosa è andato storto nel tuo perseguimento. Un risentimento così profondo non si è accumulato solo in un paio di giorni; sta crescendo da molto tempo. O forse ti sei presentato davanti a Dio con un punto di vista sbagliato in mente da quando hai iniziato a credere in Lui, e qualunque cosa Lui abbia detto, sei stato insensibile, e di conseguenza non provi alcun genere di rimorso né ti senti in debito. Forse è questo che ha portato le cose a essere come sono oggi. Faresti meglio ad affrettarti a confessarti e pentirti; c’è ancora tempo per pentirsi. Se non lo fai, e continui a fare il male e dare sfogo alla negatività, allora diventerai un diavolo, un anticristo. Quando la casa di Dio ti avrà allontanato, non avrai più alcuna possibilità di essere salvato: ciò che è condannato dalla casa di Dio è condannato anche da Dio. Ti stiamo dando questo avvertimento in considerazione della tua capacità di sopportare le avversità e di pagare un prezzo nel corso dei molti anni in cui hai creduto in Dio. Ti stiamo dando una possibilità. Se insisti nel fare di testa tua e rifiuti di ascoltare i consigli, e la casa di Dio decide di allontanarti, allora non sarai più un fratello o una sorella. Non avrai alcuna speranza di essere salvato. Quando arriverà quel momento, non avrai davvero ottenuto nulla. Non rammaricarti, allora. La cosa più importante per te ora è trasformare i tuoi pensieri, i tuoi punti di vista e la direzione del tuo perseguimento. Non cercare più di ottenere sempre qualcosa. Ascolta le parole di Dio; vedi su quanto di ciò che Dio smaschera riguardo ai tipi di indole corrotta delle persone tu possa riflettere e quanto ne possa conoscere in te stesso. Hai risolto i problemi che riesci a identificare in te stesso, quelli che riesci a vedere con chiarezza? Hai riconosciuto la tua ribellione a Dio? L’hai eliminata? Il problema più grande che devi affrontare ora è quello di voler sempre regolare i conti con Dio: che problema è questo? Non è forse un problema che deve essere risolto? Tu credi sempre in Dio con qualche intenzione, con una transazione in mente; sei sempre desideroso di ottenere benedizioni, sperando di scambiare i tuoi sforzi, il tuo spenderti e le tue sofferenze della carne con le benedizioni del Regno dei cieli: questa non è forse la logica di un bandito? Perché non dai un’occhiata al tipo di persone cui Dio concede benedizioni, a quali sono i requisiti posti da Dio per le persone, a cosa Dio ha detto alle persone e a cosa le persone devono raggiungere per ricevere le promesse di Dio? Se credi veramente in Dio e vuoi davvero essere salvato, allora non cercare sempre di ottenere qualcosa da Lui. Devi osservare quante delle parole di Dio hai messo in pratica, se sei una persona che segue le parole di Dio. Seguire le parole di Dio significa praticare e vivere secondo i requisiti posti da Dio e le verità principi, non solo soffrire un po’ fisicamente e pagare un piccolo prezzo. La tua indole corrotta non è stata eliminata, e ci sono intenzioni dietro tutti i prezzi che paghi e dietro tutte le avversità che sopporti. Dio non approva questo; Egli non vuole un tale prezzo. Se insisti nel regolare i conti con Dio, se insisti nel discutere e nel lottare con Dio, allora stai offendendo la Sua indole, ed Egli ti lascerà andare per la tua strada, giù all’inferno, affinché tu sia punito. Questa è la punizione per aver fatto il male. Hai goduto di molte benedizioni e grazie da parte di Dio, ed Egli ti ha riservato uno speciale trattamento materiale. Hai già ricevuto ciò che dovresti avere: cosa vuoi di più da Dio?” Se tu condividessi su queste parole, lo stato d’animo di lamentela di una persona dotata di una certa coscienza e ragionevolezza non si placherebbe un po’, nell’ascoltarle? Queste sono parole di pura comprensione, parole in linea con la verità? (Sì.) Se una persona possiede umanità e ragionevolezza, è in grado di comprenderle e di accettarle. Solo coloro che sono privi di umanità, coloro che sono privi di coscienza e di ragionevolezza, penserebbero che queste parole stanno cercando di ingannarli, che sono parole di retorica altisonante, indegne di fede, e che non portano benefici così tangibili come grazia visibile o benedizioni materiali. Quindi, prima che tali individui vedano quei benefici tangibili, qualsiasi cosa tu dica è inutile; non la accetteranno. Potrebbero non opporvisi apertamente, ma alle tue spalle continueranno comunque ad opporsi in cuor loro, dando sfogo alla negatività di tanto in tanto, sfoggiando i contributi che hanno dato, contando le avversità che hanno sopportato, così come il modo in cui la casa di Dio li tratta, come sopportano la casa di Dio: conservano sempre queste cose nel loro cuore. Qualunque cosa accada loro, fintanto che non ricevono ciò che desiderano, la loro bestialità prorompe, esplodono di rabbia, esponendo il loro comportamento vergognoso, e danno sfogo alla negatività. Dovresti ancora cercare di persuadere individui del genere? Se, dopo una semplice esortazione, mostrano ancora lo stesso carattere, i loro vecchi problemi ritornano e la loro diabolicità divampa di nuovo, cosa bisognerebbe fare? È giunto il momento di imporre restrizioni. Non lasciare loro la possibilità di pentirsi. Sono come legna marcia; sono dei miserabili sciocchi e ostinati. In che senso sono “miserabili sciocchi e ostinati”? Nel senso che non accettano la via pura e non accettano le cose positive. Al contrario, abbracciano argomenti contorti, eresie e fallacie, aggrappandosi ai propri punti di vista sull’ottenere benefici tangibili, approfittare e non subire perdite. A prescindere da quanto la casa di Dio condivida sulla verità, essi dicono sempre: “Sono tutte belle parole. Chi non sa dire qualcosa di piacevole? Se tu ci avessi rimesso, non parleresti così”. Si aggrappano ostinatamente a tali opinioni e, quando accade qualcosa di spiacevole o subiscono una perdita, sentono di non aver ottenuto nulla dal credere in Dio, e danno di nuovo sfogo alla negatività. Dovrebbe ancora essere data loro una possibilità? Basta possibilità. Se non svolgono bene i loro doveri, anzi disturbano gli altri, fermateli e limitateli immediatamente. Non permettete loro di parlare liberamente. Se continuano a diffondere negatività e disturbare gli altri, non mostrate loro più alcuna cortesia. Allontanateli in fretta. Questo non significa non essere amorevoli, vero? (No.) La verità è stata servita loro su un piatto d’argento nella condivisione, ma non sono in grado di accettarla, indipendentemente da come viene condiviso su di essa: cosa indica questo? In apparenza, questi individui sembrano essere dei miscredenti, ma in sostanza sono dei diavoli. Sono venuti alla casa di Dio per chiedere grazia e benedizioni a Dio, per ottenere benefici, e non avranno riposo finché non li avranno ottenuti. Se non hanno ottenuto alcun beneficio dopo aver creduto per un certo tempo, la loro indole satanica esploderà; la loro insoddisfazione nei confronti di Dio si riverserà all’esterno, commetteranno il male e causeranno disturbi. Questi sono dei diavoli. Quel poco che hanno sofferto e che hanno speso non è fondamentalmente la pratica delle parole di Dio. Si è trattato semplicemente di fare un accordo, di ottenere benefici e benedizioni per sé stessi. Quando accade loro qualcosa, e diventano negativi e deboli, coloro che vogliono sempre ottenere un guadagno dalla loro fede in Dio dicono sempre: “Non ho ottenuto nulla dal credere in Dio”. Poi si arrendono e iniziano ad agire in modo sconsiderato, cercano di vendicarsi e spesso danno sfogo alla negatività per riversare all’esterno le loro emozioni di insoddisfazione. Abbiamo già condiviso su come trattare queste persone: dovrebbero essere gestite secondo i principi. Se sono in grado di accettare la verità e di garantire che non causeranno ulteriori disturbi in futuro, possono avere un’altra possibilità di rimanere nella chiesa. Se cercano sempre di disturbare e danneggiare il lavoro e la vita della chiesa, allora allontanatele. Questo per proteggere il lavoro della chiesa e garantire che il popolo eletto di Dio possa vivere indisturbato la vita della chiesa. Questa decisione viene presa e questo metodo viene adottato sulla base di questo principio. È appropriato.

Nella vita della chiesa, chi altro è incline a dar sfogo alla negatività? Alcune persone fanno il loro dovere senza ottenere risultati, commettendo sempre errori; non riflettono su sé stesse, ma hanno sempre la sensazione che Dio non sia giusto o equo, che Egli tratti sempre gli altri con benevolenza e con loro non lo faccia, che Egli le guardi dall’alto in basso e non le illumini mai, ed è per questo che non producono mai risultati nello svolgimento del loro dovere, e non sono mai in grado di raggiungere il loro obiettivo di distinguersi ed essere stimate. In cuor loro arrivano a nutrire lamentele nei confronti di Dio e, mentre lo fanno, nascono in loro gelosia, disgusto e odio nei confronti di coloro che compiono i loro doveri con lealtà. Che genere di umanità hanno queste persone? Non sono forse meschine? E a parte questo, non sono incapaci di comprendere come perseguire la verità nella loro fede in Dio? Non capiscono cosa sia credere in Dio. Pensano che credere in Dio e svolgere un dovere sia come per uno studente fare un test d’ingresso all’università, hanno sempre bisogno di confrontare punteggi e classifiche. Perciò, danno grande importanza a queste cose. Non è forse questo il loro stato? Innanzitutto, dal punto di vista della comprensione della verità, questi individui possiedono forse comprensione spirituale? No, e non comprendono cosa significhi credere in Dio e perseguire la verità. Da un lato, danno grande importanza alla loro posizione in classifica rispetto agli altri; dall’altro, usano sempre un metodo di punteggio per valutare quanto bene gli altri svolgono i propri doveri e quanto bene lo fanno loro, proprio come se stessero valutando degli studenti a scuola, e misurano con questo metodo la fede in Dio delle persone e l’assolvimento dei loro doveri. Non c’è forse qualcosa che non va in tutto questo? Inoltre, il modo in cui si sforzano quando fanno i loro doveri non è sbagliato? Non fanno forse il loro dovere con uno sforzo simile a quello richiesto per studiare e sostenere gli esami? (Sì.) Perché diciamo così? Questi individui capiscono come ricercare i principi quando credono in Dio e svolgono i loro doveri? Sono in grado di ricercare i principi? Da un lato, non sanno come ricercarli. Come si dovrebbero leggere le parole di Dio, come condividere sulla verità e svolgere correttamente i propri doveri: costoro non capiscono tali questioni, né se ne curano. Sanno solo che devono trovare dei principi e agire in base ad essi, ma non hanno comprensione riguardo a ciò che i principi stabiliscono, a ciò che Dio richiede o al modo in cui gli altri agiscono secondo i principi. Semplicemente non lo capiscono. E sotto un altro aspetto, sono forse in grado di giudicare lo svolgimento di un dovere basandosi sugli standard che Dio ha stabilito per valutare se lo svolgimento del proprio dovere da parte delle persone è all’altezza degli standard, e sui principi che Egli richiede alle persone nel fare il loro dovere? Sono in grado di comprendere tali questioni dalle parole di Dio e dalla condivisione da parte dei fratelli e delle sorelle? Prima di tutto, non comprendono le parole di Dio, né comprendono le questioni relative allo svolgimento di un dovere. Dopo aver iniziato a credere in Dio e a svolgere i propri doveri, riflettono: “Quando andavo a scuola, ho scoperto una regola: a patto che tu sia disposto a lavorare sodo e a studiare di più, puoi ottenere voti elevati. Quindi, farò lo stesso nella mia fede in dio. Leggerò di più le parole di dio e pregherò di più. Mentre gli altri chiacchierano o mangiano, io imparerò gli inni e memorizzerò le parole di dio. Di fronte a un tale sforzo e alla luce del mio duro lavoro, della mia diligenza e della mia laboriosità, dio sicuramente mi benedirà, e lo svolgimento del mio dovere sarà senz’altro fruttuoso. Sono sicuro che otterrò un punteggio elevato rispetto agli altri, e sarò apprezzato e promosso”. Eppure, nonostante agiscano in questo modo, non riescono comunque a realizzare i loro desideri: “Perché sono comunque meno efficace degli altri nel fare il mio dovere? Come potrò mai essere promosso o utilizzato per compiti importanti? Questo non significa forse che non c’è speranza? Sono nato competitivo, non sono disposto a rimanere indietro rispetto agli altri. Ero così a scuola, ed è così che sono ancora, nella mia fede in dio. Chiunque mi superi, sono determinato a surclassarlo. Non avrò riposo finché non ci sarò riuscito!” Credono che con il metodo e l’approccio giusti, semplicemente applicando lo sforzo di uno studio intenso alla lettura di più parole di Dio e all’apprendimento di un maggior numero di inni; non impegnandosi in chiacchiere oziose; non concentrandosi sul vestirsi bene; dormendo e divertendosi meno; sottomettendo il proprio corpo e non indulgendo nelle comodità della carne, saranno allora in grado di ricevere le benedizioni di Dio, e sono sicuri di ottenere risultati nello svolgimento del loro dovere. Tuttavia, le cose vanno sempre diversamente da come si aspettavano: “Perché continuo sempre a commettere errori nello svolgimento del mio dovere, e perché non riesco ancora a farlo bene come gli altri? Gli altri fanno le cose velocemente e bene, e il leader li loda e li stima sempre. Io ho sopportato così tante sofferenze e avversità. Perché continuo a non ottenere risultati?” Mentre riflettono su questo, alla fine fanno una scoperta significativa: “A quanto pare, dio è ingiusto. Credo in dio da così tanto tempo, e solo ora me ne rendo conto! Dio dona grazia a chi egli vuole. Allora perché non vuole farla a me? È perché sono stupido, perché non sono bravo nell’adulazione e nell’eloquenza, perché non sono arguto? O perché ho un aspetto troppo ordinario e non sono molto istruito? Questo è dio che mi sta rivelando, non è vero? Ho letto moltissime parole di dio: perché egli non è benevolo con me, ma al contrario mi rivela?” Mentre ci pensano, diventano negativi: “Non voglio più fare il mio dovere. Non sono stato benedetto da dio mentre svolgevo il mio dovere, e ho letto più parole di dio, ma egli non mi ha illuminato. Nelle parole di dio si dice che dio dona grazia a chi egli vuole e mostra misericordia a chi egli vuole. Io non sono una persona a cui dio mostra misericordia o fa grazia. Perché dovrei subire questo tormento?” Più pensano, più diventano negativi e meno sentono di avere una strada da percorrere. Si sentono soffocati dalle loro rimostranze e non vogliono più fare il proprio dovere; e quando fanno il proprio dovere, si limitano a farlo in modo meccanico. In qualunque modo gli altri condividano sui principi, non si riesce a farglielo capire. Non c’è alcuna reazione dentro di loro. Quando si trovano in questo tipo di condizione, hanno un qualche accesso alla vita? Hanno una qualche lealtà nel fare il proprio dovere? Non più, e anche quel poco di impegno e diligenza che avevano una volta sono spariti. Quindi, cosa è rimasto nei loro cuori? “Mi limiterò a fare progetti man mano che procedo, e prenderò le cose come vengono. Dio potrebbe rivelarmi ed eliminarmi da un giorno all’altro, abbandonandomi. Quando arriverà il giorno in cui non mi sarà permesso di fare il mio dovere, non lo farò. So di non essere abbastanza bravo. Dio può non avermi ancora eliminato, ma so che non gli piaccio. È solo una questione di tempo prima che io venga eliminato”. Nei loro cuori nascono questi pensieri e queste opinioni, e quando interagiscono con gli altri, ogni tanto saltano fuori tali commenti: “Continuate a credere seriamente, voi tutti. La vostra fede e lo svolgimento dei vostri doveri sono destinati a essere benedetti da dio. Io sono senza speranza. Sono alla fine del mio cammino. Non importa quanto io sia diligente o laborioso, è tutto inutile. Se a dio non piace una persona, tutti gli sforzi che questa fa sono inutili. Faccio il mio dovere sforzandomi il più possibile; se i miei sforzi non portano a nulla, non c’è niente da fare al riguardo. Può dio obbligare le persone a fare ciò che è al di là delle loro possibilità? Dio non può costringere un pesce a vivere sulla terraferma!” Cosa si sta dicendo qui? L’implicazione è: “Io sono fatto così. Non importa come dio mi tratti, questo sarà il mio atteggiamento”. DiteMi, perché qualcuno con un tale atteggiamento e una tale intenzione vorrebbe comunque ricevere le benedizioni di Dio? Questo stato e questo atteggiamento che egli ha sviluppato possono influenzare gli altri? Possono facilmente avere un’influenza negativa e dannosa, portando gli altri alla negatività e alla debolezza. Ciò non è fuorviante e dannoso per gli altri? Le persone con un tale grado di negatività appartengono alla categoria dei diavoli, non è vero? I diavoli non amano mai la verità.

Alcuni individui non danno sfogo alla loro negatività con lunghi discorsi; pronunciano semplicemente alcune frasi: “Voi siete tutti migliori di me. Avete tutti ricevuto grandi benedizioni. Io sono senza speranza. Per quanto ci provi, è inutile. Non ho alcuna speranza di ricevere le benedizioni di Dio”. Sebbene queste parole siano semplici e apparentemente senza problemi, e sembra che tali individui stiano esaminando ed analizzando sé stessi, e accettino fatti come la loro scarsa levatura e le loro manchevolezze, in realtà essi stanno dando sfogo a una sorta di negatività invisibile. Queste parole contengono sarcasmo e derisione, oltre che opposizione e naturalmente, ancora di più, insoddisfazione nei confronti di Dio, insieme a uno stato d’animo negativo e abbattuto. Queste parole negative potranno essere poche, ma questo stato d’animo, come una malattia contagiosa, può influenzare gli altri. Sebbene non dicano esplicitamente: “Non desidero più svolgere i miei doveri, non ho speranza di salvezza e anche voi siete tutti in pericolo”, il segnale che inviano fa sentire alle persone che se questo individuo, nonostante i suoi sforzi, non ha speranza di salvezza, allora coloro che non ci provano hanno ancora meno probabilità di avere speranza. Trasmettendo questo segnale, stanno dicendo a tutti: “La speranza è importante. Se Dio non ti dà speranza, se Dio non ti benedice, allora non importa quanti sforzi tu faccia, è tutto inutile”. Dopo che la maggior parte delle persone avrà ricevuto questo segnale, nel profondo la sua fede in Dio involontariamente si indebolirà, e la lealtà e la sincerità che tali persone dovrebbero dimostrare quando svolgono i loro doveri verranno notevolmente ridotte. Sebbene diano sfogo a questa negatività senza una chiara intenzione di fuorviare o attirare gli altri dalla loro parte, questo stato d’animo negativo influenza rapidamente gli altri, facendoli sentire in crisi, dando loro la sensazione che i loro sforzi vanno facilmente sprecati; fa sì che le persone vivano all’interno delle loro sensazioni, utilizzando le sensazioni per speculare su Dio e analizzando e sottoponendo a scrutinio l’atteggiamento e la sincerità di Dio nei confronti degli esseri umani sulla base di apparenze superficiali. Quando questo stato d’animo negativo viene trasmesso agli altri, essi non possono fare a meno di allontanarsi da Dio, fraintendere ciò che Dio ha detto e dubitarne, non credendo più alle Sue parole. Allo stesso tempo, non hanno più sincerità nei confronti dei loro doveri; non sono disposti a pagare un prezzo né ad avere alcuna lealtà. Questo è l’impatto di tali osservazioni negative sulle persone. Qual è la conseguenza di questo impatto? Dopo aver ascoltato tali parole, le persone non ottengono edificazione, né tanto meno raggiungono la conoscenza di sé, scoprono le loro manchevolezze o diventano in grado di praticare la verità e svolgere i loro doveri secondo i principi: non ottengono nessuno di questi risultati positivi. Al contrario, questo impatto fa sì che esse diventino più negative, pensino di rinunciare al perseguimento della verità e non abbiano più la determinazione di svolgere i propri doveri. Perché hanno perso la fede? (Sentono di non avere alcuna speranza di salvezza.) Giusto, hai accettato questo messaggio e senti di non avere speranza di salvezza, quindi non sei disposto a fare uno sforzo per svolgere il tuo dovere. Questo comportamento dimostra che non stai perseguendo sinceramente la verità, ma giudichi sempre se Dio è soddisfatto di te, se hai speranza di essere salvato e se Dio approva l’assolvimento del tuo dovere sulla base di sensazioni, stati d’animo e congetture. Quando le persone giudicano queste cose sulla base di congetture, non saranno molto motivate a mettere in pratica la verità. Perché no? Gli individui sono in grado di giudicare Dio in modo accurato quando Lo giudicano sulla base di congetture? Sono in grado di fare congetture in modo accurato su ogni pensiero e ogni idea che Dio ha? (No.) Le menti delle persone sono piene di propensione all’inganno, transazioni, filosofie per i rapporti mondani, logica di Satana, e così via. Quali sono le conseguenze del fatto che le persone fanno congetture su Dio basandosi su queste cose? Ciò porta a dubitare di Dio, a prendere le distanze da Lui e persino a perdere completamente la fede in Lui. Quando qualcuno perde del tutto la fede in Dio, in cuor suo si formerà inevitabilmente un grande punto interrogativo riguardo al fatto che Dio esista. In quel momento, il suo tempo come credente in Dio finirà: egli sarà completamente rovinato. Inoltre, è corretto che le persone facciano congetture su Dio? È questo l’atteggiamento che un essere creato dovrebbe avere nei confronti del Creatore? Chiaramente no. Non si dovrebbero fare congetture su Dio, né si dovrebbe speculare sul pensiero di Dio o sui Suoi pensieri riguardo agli esseri umani. Questo di per sé è sbagliato; le persone hanno assunto una prospettiva e una posizione errate.

Non si dovrebbe trattare Dio attraverso congetture, speculazioni, dubbi o sospetti, né si dovrebbe giudicarLo sulla base di pensieri e punti di vista umani, filosofie per i rapporti mondani o conoscenze accademiche. Quindi, in che modo bisognerebbe trattare Dio? In primo luogo, si dovrebbe credere che Dio è la verità. I requisiti posti da Dio per le persone, le Sue intenzioni verso di loro, il Suo amore e il Suo odio per esse, le Sue disposizioni, i Suoi pensieri, le Sue idee per vari tipi di persone, e così via, non richiedono le tue speculazioni; tali questioni hanno chiare spiegazioni e chiari significati nelle parole di Dio. Devi solo credere, ricercare e poi praticare secondo le parole di Dio: è così semplice. Dio non ti chiede di giudicare ciò che intende fare con te o come ti vede in base a delle sensazioni. Quindi, pensi di non avere alcuna speranza di salvezza: è una sensazione o un fatto? Le parole di Dio hanno detto questo? (No.) Allora, cosa dicono le parole di Dio? Dio dice alle persone come ricercare la verità per trovare soluzioni e il cammino per praticare la verità ogni volta che affrontano un problema o rivelano un’indole corrotta. Ciò conferma una cosa: è vero che Dio vuole salvarle e trasformare la loro indole corrotta; Dio non ti sta ingannando, e queste non sono parole vuote. Pensi di non avere alcuna speranza di salvezza, ma questo è solo uno stato d’animo temporaneo, una sensazione prodotta in un certo ambiente. Le tue sensazioni non rappresentano i desideri o le intenzioni di Dio, né tanto meno i Suoi pensieri, e non rappresentano nemmeno la verità. Pertanto, se vivi secondo questa sensazione, se fai congetture su Dio basandoti su di essa, usandola per sostituire i desideri di Dio, allora stai facendo un grosso sbaglio e sei caduto nella trappola di Satana. Cosa si dovrebbe fare in questa situazione? Non fare affidamento sulle sensazioni. Alcuni dicono: “Se non dobbiamo fare affidamento sulle sensazioni, a cosa dovremmo affidarci?” Fare affidamento su qualsiasi cosa che sia tua è inutile; le sensazioni umane non rappresentano la verità. Chissà come è stata generata la tua sensazione, da dove proviene realmente: se è stata prodotta dal fuorviamento da parte di Satana, allora è problematica. In ogni caso, non importa come sia nata, la sensazione non rappresenta la verità. Più intense sono le sensazioni e le intuizioni di una persona, più essa ha bisogno di ricercare la verità, di presentarsi davanti a Dio e di riflettere su sé stessa. Le sensazioni umane, e i fatti e la verità, sono due cose diverse. Le sensazioni possono fornirti la verità? Possono portarti un cammino di pratica? No. Solo le parole di Dio, solo la verità, possono portarti un cammino di pratica, possono darti una svolta e aprirti una via d’uscita. Pertanto, ciò che dovresti praticare non è ricercare le tue sensazioni: le tue sensazioni non sono importanti. Quello che dovresti fare è venire davanti a Dio per ricercare la verità, per comprendere le intenzioni di Dio attraverso le Sue parole. Più ti affidi alle sensazioni, più ti ritrovi senza una strada da percorrere, più sprofondi nella negatività e più credi che Dio sia ingiusto, che Dio non ti abbia benedetto. Al contrario, se metti da parte queste sensazioni per ricercare le verità principi, per vedere quali azioni nel processo di svolgimento del tuo dovere hanno violato le verità principi, quali azioni sono state compiute in base alla tua volontà personale e sono completamente estranee alle verità principi, allora, nel processo di ricerca, scoprirai che hai troppa volontà personale, troppe fantasie. Solo applicando questo pizzico di serietà, scoprirai molti problemi: “Sono troppo ribelle, troppo ostinato, troppo arrogante! Non è che non ho alcuna speranza di salvezza; le mie sensazioni sono inaccurate. È che non ho preso sul serio le parole di Dio e non ho praticato secondo le verità principi. Mi lamento sempre del fatto che Dio non mi benedica, non mi guidi e sia parziale, ma in realtà non ho riconosciuto di essere superficiale, ostinato e sconsiderato nello svolgimento del mio dovere: questa è una mia colpa. Ora ho capito, Dio non mostra parzialità. Quando le persone non ricercano la verità o non si presentano davanti a Dio, Egli è già buono nei loro confronti non revocando loro la qualifica per svolgere i doveri; Dio è già molto indulgente a questo riguardo. Eppure, io mi sentivo ancora pieno di rimostranze, addirittura lottavo e discutevo con Dio. Prima pensavo di essere abbastanza buono, ma ora capisco che non è affatto vero. Qualunque cosa facessi non era basata su principi; Dio non mi ha disciplinato, e questa è stata la Sua grazia: ha riconosciuto la mia scarsa statura!” Attraverso tale ricerca, comprenderai alcune verità e sarai in grado di prendere l’iniziativa di praticare attivamente secondo le verità principi. A poco a poco, sentirai di avere alcuni principi di condotta e di assolvimento del tuo dovere. In quel momento, non ti sentirai forse molto più in pace con la tua coscienza? “Prima, sentivo di non avere alcuna speranza di salvezza, ma perché ora questa sensazione, questa consapevolezza, sono diventate sempre più deboli? Come mai questo stato è cambiato? Prima, pensavo di non avere alcuna speranza; non si trattava forse di negatività e opposizione, e di lotta contro Dio? Ero troppo ribelle!” Dopo esserti sottomesso, inconsapevolmente, nel processo di svolgimento del tuo dovere inizierai a comprendere alcuni principi e non ti confronterai più con gli altri; ti concentrerai solo su come evitare la superficialità e su come svolgere i tuoi doveri secondo i principi. Inconsciamente, non sentirai più di non poter essere salvato, e non sarai più intrappolato in quello stato negativo; farai i tuoi doveri secondo i principi e sentirai che il tuo rapporto con Dio è diventato normale. Quando avrai questa sensazione, penserai: “Dio non mi ha abbandonato; riesco a sentire la Sua presenza, riesco a sentire la Sua guida e le Sue benedizioni quando ricerco Dio mentre assolvo i miei doveri. Finalmente sento che Dio benedice gli altri e benedice anche me, e che non mostra parzialità; sembra che io abbia ancora una speranza di salvezza. Ho scoperto che il cammino che percorrevo prima era sbagliato; agivo sempre in modo meccanico e commettevo malefatte sconsiderate nello svolgimento del mio dovere, e pensavo persino di stare bene, vivendo nel mio piccolo mondo e ammirando me stesso. Ora capisco che agire così è stato un grande errore! Vivendo interamente in uno stato di protesta e opposizione a Dio, non c’è da meravigliarsi che io non abbia ricevuto la Sua illuminazione. Come potrei ricevere l’illuminazione di Dio se non agisco secondo i principi?” Vedi, due modi completamente diversi di praticare, due modi completamente diversi di affrontare le proprie idee, alla fine portano a risultati diversi.

Le persone non possono vivere in base alle loro sensazioni nella loro fede in Dio. Le sensazioni delle persone sono solo stati d’animo passeggeri: hanno forse qualcosa a che fare con i loro esiti? Con i fatti? (No.) Quando le persone si allontanano da Dio, quando vivono in uno stato mentale di fraintendimento nei Suoi confronti o Gli si oppongono, lottano e protestano contro di Lui, allora hanno del tutto abbandonato la cura e la protezione di Dio, e non hanno più un posto per Dio nei loro cuori. Quando le persone vivono in uno stato del genere, non possono fare a meno di vivere secondo le proprie sensazioni. Il minimo pensiero può sconvolgerle al punto tale che non riescono a mangiare o a dormire, un’osservazione fatta da qualcuno con leggerezza può farle sprofondare nelle supposizioni e nello smarrimento, e persino un singolo incubo può renderle negative e indurle a fraintendere Dio. Una volta che si è instaurato un circolo vizioso di questo tipo, le persone determinano che per loro è finita, che hanno perso ogni speranza di essere salvate, che Dio le ha abbandonate, e che non le salverà. Più pensano in questo modo e più provano queste sensazioni, più sprofondano nella negatività. Il vero motivo per cui le persone provano queste sensazioni è che non ricercano la verità e non praticano secondo le verità principi. Quando accade loro qualcosa, non ricercano la verità, non la mettono in pratica, e fanno sempre di testa loro, vivendo nella loro furbizia meschina. Passano tutto il tempo a paragonarsi agli altri e a competere con loro, invidiando e odiando chiunque pensino sia migliore di loro, e schernendo e deridendo chiunque ritengano inferiore a loro, vivendo secondo l’indole di Satana, non agendo secondo le verità principi e rifiutandosi di accettare i consigli di chiunque. Ciò alla fine li porta a sviluppare illusioni, speculazioni e giudizi di ogni sorta, ed essi si procurano un’ansia continua. E non se lo meritano, forse? Sono solo loro a dover sopportare un tale frutto amaro, e se lo meritano davvero. Qual è la causa di tutto questo? È che le persone non ricercano la verità, sono troppo arroganti e presuntuose, agiscono sempre secondo le proprie idee, si mettono sempre in mostra e si paragonano agli altri, cercano sempre di distinguersi, fanno sempre richieste irragionevoli a Dio, e così via: tutte queste cose inducono le persone ad allontanarsi gradualmente da Dio, a opporGli resistenza e a violare la verità di continuo. Alla fine, sprofondano sé stesse nelle tenebre e nella negatività. In momenti simili, le persone non hanno una vera comprensione della propria ribellione e opposizione, e ancor meno è possibile per loro affrontare queste cose con l’atteggiamento corretto; al contrario, si lamentano di Dio, Lo fraintendono e speculano su di Lui. Quando questo accade, si rendono finalmente conto che la loro corruzione è molto profonda e di essere troppo problematiche, così concludono di essere il tipo di persone che si oppone a Dio e non possono fare a meno di sprofondare nella negatività senza riuscire a tirarsene fuori. Ciò che credono è: “Dio mi sdegna, Dio non mi vuole. Sono troppo ribelle, me lo merito, di certo Dio non mi salverà più”. Credono che siano tutti fatti. Determinano che le supposizioni che hanno in cuor loro siano fatti. Non importa chi condivida con loro sulla verità, non serve a nulla, non la accettano. Pensano: “Dio non mi benedirà, non mi salverà, quindi che senso ha credere in Lui?” Quando il cammino della loro fede in Dio è arrivato a questo punto, le persone sono ancora capaci di credere? No. Perché non possono più andare avanti? C’è un fatto, qui: quando la negatività delle persone arriva a un certo punto, in cui hanno il cuore colmo di opposizione e di lamentele e desiderano interrompere il loro rapporto con Dio una volta per tutte, allora non si tratta più semplicemente del fatto che non temono Dio, che non Gli si sottomettono, che non amano la verità e che non la accettano. Di cosa si tratta, invece? In cuor loro, scelgono attivamente di abbandonare la fede in Dio. Pensano che sia vergognoso aspettare passivamente di essere eliminate, e che sia più dignitoso scegliere di abbandonare, quindi prendono l’iniziativa di rinunciare alla propria occasione, ponendo fine alla cosa da sole. Condannano la fede in Dio come cattiva, condannano la verità in quanto incapace di cambiare le persone e condannano Dio come ingiusto, lamentandosi del fatto che non le ha salvate: “Sono così diligente, soffro molte più avversità degli altri e pago un prezzo molto più elevato di chiunque altro, faccio il mio dovere sinceramente, eppure Dio non mi ha benedetto. Ora vedo chiaramente che a Dio non piaccio, che Dio tratta le persone in modo iniquo”. Osano trasformare i loro dubbi su Dio in una condanna di Dio e in una bestemmia nei Suoi confronti. Quando questo fatto prende forma, possono forse restare sul loro cammino di fede in Dio? Poiché si ribellano e si oppongono a Dio, e non accettano affatto la verità né riflettono su sé stesse, queste persone sono rovinate. Non è irragionevole che una persona abbandoni Dio di propria iniziativa e poi si lamenti del fatto che Dio non la benedice o non le mostra grazia? Ognuno sceglie il proprio cammino e lo percorre da solo; nessuno può farlo per lui. Sei tu che hai scelto un vicolo cieco, sei tu che hai abbandonato Dio e Lo hai rifiutato. Dall’inizio alla fine, Dio non ha mai detto che non ti vuole, o che ti ha abbandonato, o che si rifiuta di salvarti; sei tu che hai delimitato Dio in base alle tue ipotesi. Se credi sinceramente in Dio, se credi comunque in Dio anche se Lui non ti vuole, e se credi comunque in Dio e continui a leggere le Sue parole, accetti comunque la verità e fai normalmente i tuoi doveri anche se Lui ti detesta, allora chi può limitarti o fermarti? Non si tratta solo delle tue scelte e dei tuoi perseguimenti? Tu stesso non hai fede ma ti volti per lamentarti di Dio; questo è irragionevole. Non mantieni il tuo rapporto con Dio e insisti nel distruggerlo; una volta che c’è una frattura, esso può essere ripristinato? Uno specchio rotto è difficile da riparare; anche se viene riparato, la crepa ci sarà ancora. Ora che la relazione si è interrotta, non potrà mai più essere riportata al suo stato originario. Pertanto, qualunque tipo di ambiente si incontri nel corso della fede in Dio, si dovrebbe imparare a sottomettersi e a ricercare la verità: solo allora è possibile rimanere saldi. Se vuoi seguire Dio fino alla fine del cammino, è cruciale perseguire la verità; sia nel fare i tuoi doveri che nel fare qualsiasi altra cosa, comprendere le verità principi e metterle in pratica e implementarle è essenziale, perché è attraverso il processo di comprensione della verità e di pratica in conformità con le verità principi che arrivi a conoscere Dio, a comprenderLo e a capirLo, che cogli le intenzioni di Dio e raggiungi la compatibilità con Lui, ottenendo la comprensione e l’accettazione della Sua essenza. Se non metti in pratica le verità principi e semplicemente agisci o fai i tuoi doveri secondo la tua volontà, non entrerai mai in contatto con la verità. Cosa significa non entrare mai in contatto con la verità? Significa che non entrerai mai in contatto con l’atteggiamento di Dio verso tutte le cose, con i requisiti da Lui posti o con i Suoi pensieri; ed è ancora meno probabile che entrerai in contatto con l’indole e l’essenza di Dio come sono rivelate nella Sua opera. Se non riesci a entrare in contatto con questi fatti dell’opera di Dio, la tua comprensione di Dio sarà per sempre limitata alle fantasie e alle nozioni umane. Rimarrà nel regno delle fantasie e delle nozioni e non sarà mai in linea con l’essenza e la vera indole di Dio. In questo modo, non sarai in grado di raggiungere una vera comprensione di Dio.

Nel processo di svolgimento dei propri doveri, le persone spesso fanno esperienza di stati negativi e ribelli. Se sono in grado di ricercare la verità e usare le verità principi per affrontare e risolvere questi problemi, le loro emozioni negative non si trasformeranno in lamentele, opposizione, sfida, proteste o persino bestemmie. Tuttavia, se affrontano queste cose basandosi esclusivamente sulla propria furbizia meschina, sull’autocontrollo e sullo sforzo umani, sulla diligenza, sulla disciplina del proprio corpo e su altri approcci simili, allora prima o poi queste fantasie, questi giudizi e queste congetture umani diventeranno lamentele, sfida, opposizione, proteste e persino bestemmie contro Dio. Quando le persone sono intrappolate in tali emozioni negative, sono inclini a sviluppare disobbedienza, insoddisfazione e lamentele nei confronti di Dio, tra gli altri sentimenti o pensieri simili. Quando nel tempo questi pensieri si accumulano dentro le persone, ed esse continuano a non ricercare la verità o a non utilizzarla per risolverli, la loro disobbedienza, la loro insoddisfazione e le loro lamentele si trasformano in un atteggiamento di sfida; costoro assumono comportamenti ribelli, come fare i loro doveri in modo superficiale o disturbare e sabotare deliberatamente il lavoro della chiesa, tra gli altri comportamenti negativi, per esprimere la propria disobbedienza e insoddisfazione e raggiungere così il proprio obiettivo di sfidare Dio. Alcuni distruggono e disturbano lo svolgimento del dovere di altre persone. Il significato dietro le loro azioni è: “Se non posso assolvere il mio dovere, o se dio non mi benedice nel mio dovere, farò in modo che nessuno di voi possa assolvere bene il proprio!”, e poi iniziano a causare disturbi. Alcuni fanno questo attraverso le parole, mentre altri ricorrono a delle azioni. Quali cose potrebbero fare coloro che disturbano gli altri con le loro azioni? Per esempio, potrebbero cancellare deliberatamente i file dal computer di qualcun altro per compromettere i risultati del suo dovere, oppure potrebbero disturbare deliberatamente le riunioni online. Questi sono diavoli e satana che disturbano le persone. La gente non capisce: “Come può qualcuno di quell’età fare cose così disgustose? Non è un adolescente, dopotutto; come può ancora fare questi scherzi?” In effetti, anche le persone sui trenta, quaranta, cinquanta o sessant’anni possono fare tali cose. Questi vari comportamenti sono inconcepibili; non sono le azioni di una persona dotata di coscienza e ragionevolezza, ma quelle di diavoli e satana. Vedendo che gli altri non ne risentono e che i propri obiettivi non vengono raggiunti, individui del genere potrebbero quindi dare sfogo alla negatività e causare disturbi nei momenti in cui sono presenti molte persone o durante le riunioni. Quando iniziano a riversare all’esterno la loro insoddisfazione attraverso le azioni, diventa già difficile controllare la situazione; è molto arduo tenerli a freno, e se la situazione continua a svilupparsi può solo degenerare, diventando di natura sempre più grave. Costoro non solo causano disturbi con le loro azioni, ma ricorrono anche a vari mezzi e metodi, utilizzando un linguaggio aggressivo e giudicante per disturbare gli altri mentre svolgono il loro dovere. Indipendentemente dal fatto che raggiungano i loro obiettivi, poi si oppongono a Dio in cuor loro; non leggono le parole di Dio né imparano gli inni, e si rifiutano di leggere qualsiasi libro relativo alle parole di Dio o alla verità. Cosa fanno a casa? Leggono romanzi, guardano serie TV, imparano tecniche di cucina, studiano trucco e acconciature… Durante le riunioni, non condividono sulla loro comprensione delle parole di Dio, né su come eliminare i tipi di indole corrotta e le rivelazioni di corruzione. Quando gli altri tengono condivisioni, monopolizzano deliberatamente la conversazione, tagliano fuori chiunque stia parlando, cambiano intenzionalmente l’argomento e così via, dicendo sempre cose che indeboliscono e disturbano. Perché si comportano in questo modo? Perché sono convinti di non avere alcuna speranza di salvezza, il che li porta ad arrendersi e a iniziare ad agire in modo sconsiderato; cercano di trovare qualche compagno prima di essere allontanati o espulsi dalla chiesa: se non possono essere benedetti, fanno in modo che anche gli altri non possano esserlo. Perché la pensano così? Credono che il Dio in cui hanno fede non sia come il dio che avevano immaginato all’inizio; Egli non ama le persone tanto quanto avevano immaginato e non è nemmeno così giusto, e di certo non prova un così sincero affetto per le persone come esse avevano immaginato. Dio ama gli altri ma non ama loro; Dio salva gli altri ma non salva loro. Ora che non vedono alcuna speranza per sé stessi e sentono di non poter essere salvati, si arrendono e iniziano ad agire in modo sconsiderato. Ma non è tutto; vogliono anche che tutti vedano che poiché non c’è speranza per loro, non c’è speranza nemmeno per gli altri, e sono soddisfatti solo quando hanno fatto in modo che tutti rinuncino alla loro fede in Dio e si allontanino da essa. Il loro obiettivo nel farlo è: “Se non posso ricevere le benedizioni del Regno dei cieli, sarà meglio che anche tu non ti sogni nemmeno di ottenerle!” Che razza di disgraziato è un individuo del genere? Non è forse un diavolo? È un diavolo, sulla strada per l’inferno, che impedisce anche agli altri di credere in Dio e di entrare nel Regno dei Cieli; sta marciando dritto verso un vicolo cieco! Chiunque abbia un po’ di coscienza e un po’ di cuore che teme Dio non dovrebbe agire in questo modo; se davvero commette un grande male e viene rivelato, e per questo sente di non avere più speranza, mirerà comunque ad aiutare gli altri a farcela, lasciando che credano sinceramente in Dio e non seguano il suo esempio. Potrebbe dire: “Sono troppo debole, i miei desideri della carne sono forti e sono troppo innamorato del mondo. È colpa mia, me lo merito! Voi continuate a credere sinceramente; non fatevi influenzare da me. Durante le riunioni, starò di guardia, e se la polizia del gran dragone rosso entrerà in paese, vi avviserò”. Chiunque abbia un briciolo di umanità dovrebbe fare almeno questo, e non dovrebbe disturbare il perseguimento della verità da parte degli altri. Ma coloro che sono privi di umanità, quando le cose non vanno come vogliono loro o quando vedono i fratelli e le sorelle che li guardano dall’alto in basso e prendono le distanze, sentono che Dio li ha rivelati ed eliminati, che non hanno alcuna speranza di salvezza. Quando nutrono tali idee e tali pensieri, si arrendono e iniziano ad agire in modo sconsiderato, dando sfogo alla negatività e disturbando senza scrupoli la vita della chiesa. Che genere di persone fa questo? Non sono forse dei diavoli? (Sì.) Si dovrebbe mostrare cortesia verso le persone che sono dei diavoli? (No.) Quindi, cosa bisognerebbe fare? Di’: “Tu vieni alle riunioni, ma non leggi le parole di Dio né accetti la verità. Perché sei qui, allora? Per causare disturbi, giusto? Pensi di non avere alcuna speranza di salvezza; in realtà, nemmeno noi sentiamo di avere molta speranza, ma ci sforziamo. Crediamo che Dio non sia parziale, che sia degno di fiducia, che il Suo cuore nel salvare le persone sia sincero, e che non cambi. Fintanto che c’è un barlume di speranza, noi non ci arrenderemo. Non saremo costantemente negativi e non fraintenderemo Dio come fai tu. Stai sognando se pensi di poterci disturbare o trattenere! Se persisti ostinatamente, continui a credere in questo modo e continui malignamente a volerci disturbare, allora non biasimarci se siamo scortesi con te. A partire da oggi, sei allontanato; non c’è più posto per te nella chiesa. Ora vattene!” In questo modo, il problema non viene forse gestito? È semplice, solo poche parole e tali individui vengono allontanati. È una cosa così facile da fare! Perché va gestita in questo modo? Perché la natura essenza di tali individui non può cambiare; non accetteranno la verità. Pensano di non avere alcuna speranza di salvezza; Dio non ha detto questo, né lo hanno fatto i fratelli e le sorelle, eppure essi commettono il male e causano disturbi in questo modo. Cosa faranno se un giorno saranno davvero espulsi per aver commesso il male e disturbato il lavoro della chiesa, o se Dio li disciplinerà perché non perseguono la verità? Potrebbero diventare nemici di Dio, potrebbero cercare di vendicarsi? È molto probabile! È bene che tali individui vengano rivelati prima che possano compiere qualche malefatta o commettere qualche grande male. Questa è l’opera di Dio; Dio li ha rivelati. Ora, allontanarli è proprio la cosa giusta da fare; le altre persone non hanno ancora subito alcuna perdita. Gestirla in questo modo è tempestivo e appropriato; tutti acquisiscono discernimento e le persone malevole vengono affrontate. Il loro ruolo di contrasto è stato opportunamente adempiuto.

Fondamentalmente, questi sono i vari stati e manifestazioni delle persone che danno sfogo alla negatività. Quando la loro brama di perseguire il prestigio, la fama e il guadagno non viene soddisfatta, quando Dio agisce in contrasto con le loro nozioni, fantasie e con quanto coinvolge i loro interessi, si lasciano irretire dai sentimenti di disobbedienza e insoddisfazione. E, quando provano questi sentimenti, la loro mente comincia a produrre scuse, pretesti, giustificazioni, discolpe e altre idee di lamentela. In quel momento, costoro non lodano Dio né si sottomettono a Lui, e ancor meno cercano la verità per conoscere sé stessi; al contrario, lottano contro di Lui usando le loro nozioni, le loro fantasie, i loro pensieri e i loro punti di vista, o la loro irruenza. E in che modo lottano contro Dio? Diffondono i loro sentimenti di disobbedienza e insoddisfazione, come mezzo per rendere manifesti a Dio i loro pensieri e i loro punti di vista, cercando di fare agire Dio in linea con la loro volontà e le loro richieste così da soddisfare i loro desideri; solo allora i loro sentimenti saranno placati. In particolar modo, Dio esprime molte verità per giudicare e castigare le persone, per purificare la loro indole corrotta, per salvarle dall’influenza di Satana, e chissà quanti loro sogni di ricevere benedizioni queste verità hanno infranto, mandando in frantumi le fantasie di essere rapite nel Regno dei Cieli a cui queste persone anelavano giorno e notte. Costoro vogliono fare tutto il possibile per cambiare le cose, ma non ne hanno il potere, possono solo venire precipitati nei disastri con la loro negatività e il loro risentimento. Si sentono disobbedienti nei confronti di tutto ciò che Dio ha disposto, perché ciò che Dio fa è in conflitto con le loro nozioni, i loro interessi e i loro pensieri. In particolare, quando la chiesa svolge il lavoro di purificazione ed elimina molte persone, costoro pensano che Dio non li salvi, che li abbia sdegnati, che il trattamento che subiscono sia ingiusto, e così faranno fronte comune nello sfidare Dio, negheranno che Dio sia la verità, negheranno l’identità e l’essenza di Dio e la Sua indole giusta. Naturalmente, negheranno anche il fatto che Dio abbia sovranità su tutte le cose. E con quali mezzi negano tutto questo? Attraverso la sfida e l’opposizione. Ciò che è sottinteso è: “Quello che dio fa è in contrasto con le mie nozioni e, quindi, non mi sottometto, non credo che tu sia la verità. Protesterò contro di te, e diffonderò queste cose nella chiesa e tra le persone. Dirò tutto ciò che voglio, noncurante delle conseguenze. Ho libertà di parola; tu non hai potere di mettermi a tacere, dirò quello che mi pare. Cosa puoi fare tu?” Quando queste persone persistono nel dar voce ai loro pensieri e ai loro punti di vista sbagliati, stanno forse parlando della loro comprensione? Stanno condividendo sulla verità? Assolutamente no. Stanno diffondendo negatività, stanno dando voce a eresie e fallacie. Non stanno cercando di conoscere la loro corruzione o di smascherarla; non stanno smascherando le loro azioni in contrasto con la verità, né gli errori che hanno commesso. Al contrario, stanno facendo di tutto per razionalizzare e difendere i loro errori al fine di dimostrare di aver ragione e, allo stesso tempo, stanno anche traendo una conclusione assurda e dando voce a punti di vista avversi e distorti, nonché ad argomenti contorti ed eresie. L’effetto risultante è che il popolo eletto di Dio nella chiesa viene fuorviato e disturbato; ciò può addirittura far sprofondare alcune persone in uno stato di negatività e confusione. Questi sono tutti effetti avversi e disturbi causati dalle persone che danno sfogo alla negatività. Pertanto, coloro che danno sfogo alla negatività dovrebbero essere limitati, insieme ai loro discorsi e al loro comportamento: non bisogna assecondarli né essere permissivi. La chiesa dovrebbe avere metodi e principi appropriati per trattare questi individui. Per prima cosa, i fratelli e le sorelle dovrebbero discernere tali individui e le loro osservazioni negative. Poi, quando il popolo eletto di Dio ha acquisito discernimento, la chiesa dovrebbe prontamente allontanare o espellere tali individui secondo le verità principi, per evitare che più persone vengano influenzate e disturbate. Questo conclude la nostra condivisione sui vari aspetti del dare sfogo alla negatività.

C. I principi e i cammini per eliminare la negatività

Le persone possiedono una natura satanica; vivendo secondo un’indole satanica, è difficile evitare gli stati negativi. Soprattutto quando non si comprende la verità, la negatività diventa un evento comune. Tutti hanno momenti di negatività: alcuni più spesso, altri meno, alcuni per periodi più lunghi, altri per periodi più brevi. La statura delle persone è varia, così come lo sono i loro stati di negatività. Chi ha una statura maggiore diventa un po’ negativo solo quando affronta delle prove, mentre chi ha una statura minore, non comprendendo ancora la verità, non è in grado di discernere quando gli altri diffondono certe nozioni o dicono assurdità; può essere disturbato, influenzato, e diventare negativo. Qualsiasi problema si presenti può portarlo alla negatività, anche questioni banali non degne di nota. Come andrebbe risolto questo problema della negatività frequente? Se qualcuno non sa ricercare la verità, nutrirsi delle parole di Dio o pregare Dio, allora diventa molto problematico; può solo contare sul sostegno e sull’aiuto dei fratelli e delle sorelle. Se nessuno è in grado di fornire aiuto, o se costui non accetta l’aiuto, rischia di rimanere tanto negativo da non riuscire a riprendersi e potrebbe addirittura smettere di credere. Badate, è molto pericoloso per un individuo avere sempre nozioni e diventare facilmente negativo. Per quanto si possa condividere sulla verità con queste persone, loro non la accettano, insistendo sempre sulla correttezza delle loro nozioni e fantasie; sono persone estremamente problematiche. Tuttavia, per quanto tu possa essere negativo, dovresti capire nel tuo cuore che avere delle nozioni non significa che esse siano in linea con la verità; significa che c’è un problema nella tua comprensione. Se hai una qualche ragionevolezza, non dovresti diffondere tali nozioni; questo è il minimo che le persone dovrebbero sostenere. Se hai un po’ di cuore che teme Dio e riesci ad ammettere di essere un seguace di Dio, dovresti cercare la verità per eliminare le tue nozioni, sottometterti alla verità ed evitare di causare intralci e disturbi. Se non sai fare ciò e insisti nel diffondere nozioni, allora hai perso la ragione; sei mentalmente anormale, posseduto dai demoni, e non hai il controllo di te stesso. Dominato dai demoni, esprimi e diffondi queste nozioni a prescindere da tutto: non c’è modo di evitarlo, questa è l’opera degli spiriti maligni. Se hai un po’ di coscienza e di ragione, dovresti essere in grado di fare questo: non diffondere nozioni e non disturbare i fratelli e le sorelle. Anche se diventi negativo, non dovresti fare cose che danneggiano i fratelli e le sorelle; dovresti semplicemente svolgere bene il tuo dovere, fare bene ciò che ti spetta e assicurarti di essere al di là di ogni rimorso: questo è lo standard minimo di condotta di una persona. Anche se a volte sei negativo ma non hai fatto nulla che oltrepassasse i limiti, Dio non farà una questione della tua negatività. Fintanto che possiederai coscienza e ragione, che sarai in grado di pregare e di affidarti a Dio e cercherai la verità, alla fine arriverai a capire la verità e a cambiare rotta. Se affronti eventi significativi, come essere destituito ed eliminato per non aver svolto un lavoro reale nel ruolo di leader, e hai l’impressione che non ci sia speranza di salvezza e diventi negativo, a un livello eccessivo, al punto da non riuscire a riprenderti, sentendoti come se fossi stato condannato e maledetto, e sviluppi incomprensioni e lamentele verso Dio, cosa dovresti fare? È molto facile da gestire: trova delle persone che capiscano la verità con le quali condividere e ricercare, e di’ loro ciò che hai nel cuore. Cosa più importante, presentati davanti a Dio per pregare sinceramente in merito alla tua negatività e alla tua debolezza, nonché ad alcune delle cose che non comprendi e che non riesci a superare, una per una; condividi con Dio, non nascondere nulla. Se ci sono cose indicibili che non puoi confidare agli altri, è ancora più indispensabile che ti presenti davanti a Dio in preghiera. Alcuni chiedono: “Parlare con Dio al riguardo non porta a una condanna?” Non hai già fatto molte cose in opposizione a Dio che si guadagnano la Sua condanna? Perché preoccuparti anche di quest’altra? Pensi che, se non ne parlerai, Dio non lo saprà? Dio sa tutto ciò che pensi. Dovresti condividere apertamente con Lui, dicendoGli ciò che hai nel cuore, presentandoGli i tuoi problemi e i tuoi stati in modo sincero. La tua debolezza, la tua ribellione e persino le tue lamentele possono essere confidate a Dio; anche se vuoi sfogarti, va bene: Dio non lo condannerà. Perché Dio non lo condanna? Dio conosce la statura dell’uomo; anche se non parli con Lui, Egli conosce comunque la tua statura. Parlare con Dio è da un lato la tua occasione per metterti a nudo e aprirti con Lui. Da un altro lato, dimostra anche il tuo atteggiamento di sottomissione a Dio; come minimo, stai facendo vedere a Dio che il tuo cuore non è chiuso a Lui; sei semplicemente debole, non hai la statura sufficiente per superare la questione, tutto qui. Non hai intenzione di sfidare; il tuo atteggiamento è di sottomissione, è solo che hai una statura troppo scarsa e non riesci a sopportare la situazione. Quando apri pienamente il tuo cuore a Dio e sei in grado di condividere con Lui i tuoi pensieri più intimi, anche se ciò che dici magari può contenere debolezze e lamentele e, in particolare, molte cose negative e sfavorevoli, c’è una cosa che è corretta in questo: riconosci di possedere un’indole corrotta, riconosci di essere un essere creato, non neghi l’identità di Dio in quanto Creatore, né neghi che il rapporto tra te e Dio sia quello di un essere creato con il Creatore. Affidi a Dio le cose che trovi più difficili da superare, quelle che ti rendono più debole in assoluto, e Gli confidi tutti i tuoi sentimenti più intimi: questo dimostra il tuo atteggiamento. Alcuni dicono: “Ho pregato Dio una volta e non ho eliminato la mia negatività. Non riesco ancora a superarla”. Non importa; devi soltanto cercare seriamente la verità. Indipendentemente da quanto tu abbia capito, Dio ti rafforzerà gradualmente e non sarai più debole come all’inizio. Per quanta debolezza e negatività o per quante lamentele ed emozioni negative tu abbia, parla con Dio; non trattarLo come un estraneo. A chiunque tu possa nascondere le cose, non nascondere nulla a Dio, perché Egli è l’unico a cui tu possa affidarti e anche la tua unica salvezza. Solo presentandosi davanti a Dio si possono risolvere questi problemi; affidarsi alle persone è inutile. Perciò, quando affrontano la negatività e la debolezza, coloro che si presentano davanti a Dio e si affidano a Lui sono i più intelligenti. Solo gli sciocchi e i testardi, quando affrontano eventi importanti e critici e hanno bisogno di aprire il loro cuore a Dio, ancor più si allontanano da Lui e Lo evitano, macchinando nella loro mente. E qual è il risultato di tutto questo macchinare? La loro negatività e le loro lamentele si trasformano in sfida, e la sfida si trasforma in opposizione e protesta contro Dio; queste persone diventano totalmente irriconciliabili con Dio e il loro rapporto con Lui si rompe completamente. Se invece, quando affronti tale negatività e debolezza, sai scegliere di presentarti comunque davanti a Dio per cercare la verità e di sottometterti alle Sue orchestrazioni e alle Sue disposizioni, e assumi un atteggiamento autenticamente sottomesso, allora, vedendo che vuoi comunque sottometterti sinceramente a Lui anche quando sei negativo e debole, Dio saprà come guidarti, come condurti fuori dalla tua negatività e dalla tua debolezza. Dopo aver fatto queste esperienze, svilupperai vera fede in Dio. Sentirai che, indipendentemente dalle difficoltà che affronterai, fintanto che cercherai e aspetterai Dio, Egli disporrà per te una via d’uscita senza che tu te ne accorga, permettendoti di vedere che la situazione è cambiata senza che neanche te ne accorgessi, rendendoti non più debole ma forte, e aumentando la tua fede in Dio. Quando rifletterai su questi eventi, ti renderai conto di quanto fosse infantile la tua debolezza in quel momento. In effetti, le persone sono proprio a tal punto infantili e, senza il sostegno di Dio, non maturerebbero mai dal loro infantilismo e dalla loro ignoranza. Solo accettando la sovranità di Dio e sottomettendovisi gradualmente nel processo del fare esperienza di queste cose, affrontando positivamente e attivamente questi fatti, cercando i principi, ricercando le intenzioni di Dio, senza più evitare Dio o allontanarsi da Lui né essere ribelle nei Suoi confronti, ma diventando sempre più sottomesso, con sempre meno ribellione, diventando via via più vicino a Dio e sempre più capace di sottomettersi a Lui, soltanto facendo esperienza in questo modo un individuo cresce e matura gradualmente nella vita, fino a raggiungere la piena statura di un adulto.

Come si dovrebbero trattare ed eliminare gli stati negativi? La negatività non va temuta; la chiave è avere ragionevolezza. Non è forse facile per una persona agire in modo sciocco quando è costantemente negativa? Quando qualcuno è negativo, non fa altro che lamentarsi o perdere fiducia in sé stesso, e parla e agisce senza alcuna ragionevolezza: questo non influisce forse sul suo assolvimento del dovere? Se una persona è capace di soccombere alla disperazione e battere la fiacca nella negatività, questo non è forse un tradimento nei confronti di Dio? Una grave negatività è come avere una malattia mentale, è in qualche modo come essere posseduti dai demoni; è mancanza di ragione. Non ricercare la verità per trovare una soluzione è davvero pericoloso. Quando le persone sono negative, se sono del tutto prive di un cuore che teme Dio, perderanno facilmente la ragione; andranno in giro a diffondere la loro negatività, la loro insoddisfazione e le loro nozioni. Questo è opporsi intenzionalmente a Dio e può fin troppo facilmente intralciare e disturbare il lavoro della chiesa, una conseguenza troppo terribile da contemplare, e costoro potrebbero benissimo essere sdegnati da Dio. Se invece un individuo nella sua negatività è in grado di ricercare la verità, mantiene un cuore che teme Dio, non parla negativamente, non diffonde la propria negatività e le proprie nozioni, e mantiene la propria fede in Dio e un atteggiamento di sottomissione nei Suoi confronti, può facilmente emergere dalla negatività. Tutti hanno momenti di negatività, i quali variano semplicemente per intensità, durata e motivi. Alcuni in genere non sono negativi, ma lo diventano quando affrontano un fallimento o un inciampo in qualcosa; altri possono diventare negativi per questioni banali, anche se si tratta soltanto di qualcosa detto da qualcuno che ferisce il loro orgoglio. E alcuni diventano negativi per circostanze leggermente sfavorevoli. Simili individui capiscono come vivere la vita? Possiedono conoscenza? Hanno l’ampiezza di vedute e la magnanimità di una persona normale? No. A prescindere dalle circostanze, fintanto che si vive secondo la propria indole corrotta, si cadrà spesso in alcuni stati negativi. Naturalmente, se una persona comprende la verità e riesce a capire a fondo le cose, i suoi stati negativi diventeranno sempre più rari e la sua negatività scomparirà gradualmente con la crescita della sua statura, fino a svanire del tutto. Coloro che non amano la verità, che non la accettano affatto, avranno un numero crescente di emozioni negative, di stati negativi e di pensieri e atteggiamenti negativi, che diventeranno tanto più gravi quanto più si accumuleranno e, una volta che queste cose li avranno sopraffatti, costoro non saranno in grado di riprendersi, e questo è molto pericoloso. Pertanto è fondamentale eliminare tempestivamente la negatività. Per eliminare la negatività, bisogna cercare proattivamente la verità; leggere le parole di Dio e rifletterci su, mantenendo intanto uno stato di quiete alla Sua presenza, porterà a ottenere illuminazione e rivelazione, cosa che permette di comprendere la verità e di capire a fondo l’essenza della negatività, risolvendo così il problema della negatività. Se continui ad aggrapparti alle tue nozioni e alle tue ragioni, allora sei estremamente sciocco e morirai a causa della tua stoltezza e ignoranza. In ogni caso, l’eliminazione della negatività dovrebbe essere proattiva, non passiva. Alcuni pensano che quando la negatività emerge dovrebbero semplicemente ignorarla; quando si sentiranno di nuovo felici, la loro negatività si sarà naturalmente trasformata in gioia. Questa è una fantasia; senza ricercare o accettare la verità, la negatività non si eliminerà automaticamente da sé. Anche se la dimentichi e nel cuore non senti nulla, ciò non significa che la causa alla base della tua negatività sia stata eliminata. Quando si presenteranno le circostanze giuste, si riaccenderà, cosa che accade spesso. Se una persona è intelligente e possiede ragionevolezza, quando emerge la negatività dovrebbe ricercare immediatamente la verità e usare il metodo di accettare la verità per eliminarla, risolvendo così il problema della negatività alla radice. Tutti coloro che sono spesso negativi lo sono perché non sono in grado di accettare la verità. Se non accetti la verità, la negatività ti si aggrapperà come un diavolo, rendendoti perennemente negativo, facendoti sviluppare sentimenti di disobbedienza, insoddisfazione e lamentele nei confronti di Dio, fino a quando non ti troverai a opporti a Lui, a combatterLo e a protestare contro di Lui; a quel punto sarai giunto alla fine e il tuo volto spregevole verrà esposto. Le persone cominciano a smascherarti, ad analizzarti e a classificarti, e solo adesso, di fronte alla cruda realtà, cominci a piangere; è allora che crolli e cominci a batterti il petto in preda alla disperazione; aspetti solo di accettare la punizione di Dio! La negatività non solo indebolisce le persone, ma le porta anche a lamentarsi di Dio, a giudicarLo, a negarLo e persino a combatterLo e a protestare contro di Lui direttamente. Pertanto, se qualcuno ritarda a eliminare la propria negatività, una volta che rivela parole blasfeme e offende l’indole di Dio, le conseguenze sono molto gravi. Se precipiti nella negatività e nutri lamentele a causa di un singolo evento, di una frase, oppure di un pensiero o di un punto di vista, ciò dimostra che la tua comprensione della questione è distorta e che possiedi nozioni e fantasie al riguardo; le tue opinioni sulla questione non sono certamente in linea con la verità. A questo punto, devi cercare la verità e affrontare la questione in modo corretto, sforzandoti rapidamente di correggere queste nozioni e idee errate il prima possibile, senza lasciarti vincolare e fuorviare da queste nozioni fino al punto da raggiungere uno stato di disobbedienza, insoddisfazione e lamentele nei confronti di Dio. Eliminare tempestivamente la negatività è fondamentale, e anche eliminarla del tutto è molto importante. Naturalmente, il modo migliore per eliminare la negatività è cercare la verità, leggere di più le parole di Dio e presentarsi davanti a Dio per cercare la Sua illuminazione. Magari a volte potresti essere temporaneamente incapace di rettificare i tuoi pensieri e punti di vista, ma quanto meno dovresti sapere che sei in errore e che questi tuoi pensieri sono distorti. In questo modo, il minimo risultato sarà che questi pensieri e punti di vista errati non influenzeranno la tua lealtà nell’assolvere il tuo dovere, non influenzeranno il tuo rapporto con Dio e non influenzeranno il tuo presentarti davanti a Dio per aprire il tuo cuore e pregare: è come minimo questo il risultato che si deve raggiungere. Quando sei sommerso dalla negatività e nutri disobbedienza e insoddisfazione e nutri lamentele nei confronti di Dio, ma non vuoi cercare la verità per trovare una soluzione, pensando che il tuo rapporto con Dio sia normale, mentre in realtà il tuo cuore è lontano da Lui e non desideri più leggere le Sue parole né pregare, allora il problema non è forse diventato grave? Dici: “Per quanto io sia negativo, l’assolvimento del mio dovere non è stato ostacolato e non ho abbandonato le mie responsabilità. Sono leale!” Queste parole sono valide? Se sei spesso negativo, non si tratta di un’indole corrotta; ci sono problemi più gravi: hai delle nozioni su Dio, Lo fraintendi e hai creato delle barriere tra te e Lui. Se non ricerchi la verità per risolvere la cosa, è molto pericoloso. Come ci si può assicurare di svolgere il proprio dovere con lealtà fino alla fine e senza superficialità se si è spesso negativi? La negatività può forse andarsene o scomparire da sola se non viene eliminata? Se non si cerca tempestivamente la verità per trovare una soluzione, la negatività continuerà a svilupparsi e potrà solo peggiorare. Le conseguenze da essa provocate diventeranno sempre più dannose. Non si svilupperanno assolutamente in una direzione positiva, ma solo in una direzione negativa. Pertanto, quando la negatività emerge, è necessario cercare rapidamente la verità per eliminarla; solo questo garantisce di riuscire a svolgere bene i propri doveri. Eliminare la negatività è fondamentale e non si può rimandare!

26 giugno 2021

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