Responsabilità di leader e lavoratori (8)

Tema 8: Riferire e ricercare prontamente un modo per risolvere le confusioni e le difficoltà riscontrate nel corso del lavoro (Parte seconda)

L’ultima volta abbiamo condiviso sul tema otto delle responsabilità di leader e lavoratori: “Riferire e ricercare prontamente un modo per risolvere le confusioni e le difficoltà riscontrate nel corso del lavoro”. Sebbene il tema otto sia lungo solo una riga e fondamentalmente richieda a leader e lavoratori un’unica cosa, molto semplice, in termini di responsabilità, abbiamo trascorso una riunione a condividere su questo tema. Su quali aspetti di questo tema abbiamo condiviso in modo specifico l’ultima volta? Quali sono le principali responsabilità di leader e lavoratori toccate da questo tema? (Dovrebbero riunirsi insieme e condividere quando riscontrano confusioni e difficoltà, e tempestivamente cercare un modo di risolverle e riferirle al Supremo se non riescono a ottenere chiarezza su di esse attraverso la condivisione.) Le principali responsabilità di leader e lavoratori affrontate da questo tema sono la partecipazione al lavoro e l’immersione personale in vari temi del lavoro reale, in modo da poter scoprire i vari problemi che si riscontrano nel lavoro e risolverli in maniera tempestiva. Se sono stati provati vari metodi e i problemi non possono ancora essere del tutto risolti e continuano a esistere e diventano confusioni e difficoltà, i leader e i lavoratori non devono permettere che queste confusioni e difficoltà si accumulino né devono metterle da parte e ignorarle, ma invece devono pensare tempestivamente a un modo per risolverle. Il modo migliore è naturalmente quello di ricercare e di condividere con i fratelli e le sorelle nonché con i leader e i lavoratori a diversi livelli per arrivare alla risoluzione di questi problemi. Se i problemi non possono essere risolti, allora leader e lavoratori non devono cercare di far sembrare piccoli i problemi importanti, e poi far sembrare non problematici quelli piccoli, o semplicemente metterli da parte e ignorarli, ma devono invece riferirli con tempestività al Supremo e cercare soluzioni da lui, così che possano essere risolti. In questo modo il lavoro procederà regolarmente, senza difficoltà e senza ostacoli.

Leader e lavoratori devono riferire e risolvere tempestivamente le confusioni e le difficoltà incontrate nel corso del lavoro

I. Definizione di “tempestivo”

L’ottavo tema delle responsabilità di leader e lavoratori menziona la segnalazione tempestiva di confusioni e difficoltà incontrate nel corso del lavoro: questo è molto importante. Se un problema viene scoperto oggi, ma la sua risoluzione è ritardata di otto o dieci giorni, o addirittura di sei mesi o un anno, si può definire un’azione “tempestiva”? (No.) Allora, cosa significa “tempestivo”? (Significa gestire il problema immediatamente, subito e all’istante.) Non è forse un po’ pressante? Se per spiegarlo usiamo un lessico relativo al tempo, risolvere il problema immediatamente, subito e all’istante è proprio il significato di “tempestivo”, ma guardando al significato letterale di queste parole, non è facile da raggiungere per le persone e non è realistico. Quindi, come dobbiamo definire la parola “tempestivo” per farlo in modo accurato? Se il problema non è grande, ma pone comunque un ostacolo al lavoro e può essere risolto entro poche ore, allora dovrebbe essere risolto in poche ore: questo può essere considerato tempestivo? (Sì.) Supponiamo che il problema sia un po’ complicato e difficile, e possa essere risolto entro due o tre giorni, ma che le persone facciano uno sforzo per ricercare la verità, trovare più informazioni e sforzarsi di risolverlo in un solo giorno: questo non sarebbe forse più vantaggioso per il lavoro? Diciamo che c’è un problema che non può essere capito subito fino in fondo e che necessita di indagini e ricerche, le quali richiedono un po’ di tempo. Per risolvere questo particolare problema ci vorranno tre giorni al massimo. Se ce ne vogliono di più, sorgerà il sospetto che la risoluzione del problema sia intenzionalmente ritardata e significa che si sta perdendo tempo. Quindi il problema dovrebbe essere segnalato, occorrerebbe fare ricerche al riguardo e risolverlo entro tre giorni. Ecco cosa significa “tempestivo”. Se la risoluzione del problema richiede un livello dopo l’altro di comunicazione e indagine nonché la raccolta di informazioni livello dopo livello e così via, cioè se i vari processi sono molto complessi, il problema non dovrebbe comunque trascinarsi per un mese. Diciamo che può essere risolto nel giro di una settimana: se leader e lavoratori si affrettano, lavorano più velocemente e selezionano e utilizzano poche persone adatte, allora in questa situazione “tempestivo” significa limitare la risoluzione del problema a una settimana. Impiegare più di una settimana per risolvere il problema è inappropriato: non è tempestivo. Questo è il limite di tempo per la gestione di tali questioni relativamente complesse. Su cosa si basa questa tempistica? È determinata in base alla portata della questione e al suo livello di difficoltà. La maggior parte delle cose, tuttavia, come i problemi legati alle competenze professionali o alla scarsa chiarezza dei principi che le persone hanno, possono essere risolti con poche frasi: a quale lasso di tempo dovrebbe essere limitata la risoluzione di questi problemi perché possa essere considerata “tempestiva”? Se definiamo “tempestivo” in base alla portata di una questione e al suo livello di difficoltà, allora la maggior parte delle questioni può essere risolta in meno di mezza giornata, mentre per la risoluzione di una minoranza di esse è necessaria forse una settimana al massimo; se poi si presenta un nuovo problema, è un’altra questione. Pertanto, se definiamo “tempestivo” come istantaneo, subitaneo e immediato, allora questa sembra una richiesta pressante da fare alle persone, a giudicare dal significato letterale di queste parole, ma considerando il limite temporale, la maggior parte delle questioni può essere risolta in mezza giornata o al massimo in un giorno, se le persone le segnalano tempestivamente e cercano il modo di risolverle. Questo può essere forse considerato difficile in termini di tempo? (No.) E dal momento che non è difficile in termini di tempo, riferire e ricercare prontamente un modo per risolvere le confusioni e le difficoltà riscontrate nel corso del lavoro dovrebbe essere un requisito facile da soddisfare per leader e lavoratori, e queste confusioni e difficoltà non dovrebbero essere continuamente presenti e irrisolte, né tanto meno si dovrebbe lasciare che si accumulino nel lavoro a lungo termine. Ora dovreste tutti conoscere il concetto temporale di “tempestivo”: si tratta del problema di come leader e lavoratori devono misurare le tempistiche quando gestiscono confusioni e difficoltà incontrate nel corso del lavoro. In breve, la definizione più accurata di “tempestivo” è agire il più rapidamente possibile – vale a dire che, se si può segnalare, ricercare e risolvere un problema entro mezza giornata, lo si dovrebbe fare, come pure se il problema può essere risolto in un giorno – e sforzarsi di non causare alcun ritardo e non permettere che il lavoro ne venga influenzato. Questa è la responsabilità di leader e lavoratori. Quando s’incontrano e si scoprono dei problemi nel lavoro, leader e lavoratori dovrebbero tempestivamente condividere al riguardo e risolverli. Se non riescono a risolverli, dovrebbero il prima possibile segnalarli al Supremo e cercare da lui il modo di risolverli, anziché metterli da parte, ignorarli e non prenderli sul serio. Quando sorgono problemi, leader e lavoratori dovrebbero risolverli tempestivamente, anziché rimandare, aspettare o affidarsi ad altri: leader e lavoratori non dovrebbero mostrare queste manifestazioni.

II. Conseguenze di una mancata risoluzione tempestiva dei problemi

Il principio centrale per la risoluzione dei problemi consiste nel doverlo fare tempestivamente. Perché bisogna farlo tempestivamente? Se sorgono molti problemi e non possono essere risolti in maniera tempestiva, da un lato le persone rimarranno bloccate in uno stato di confusione e non sapranno come agire, dall’altro, se continuano ad andare avanti basandosi su un metodo errato e in seguito dovranno rifare e correggere il lavoro che hanno svolto, quali saranno allora le conseguenze? Verrà sprecata e consumata una grande quantità di manodopera, risorse finanziarie e materiali: questa è una perdita. Se nel lavoro si presentano problemi, e i leader e i lavoratori sono ciechi e incapaci di scoprirli e risolverli tempestivamente, molte persone continueranno a lavorare sulla base di un metodo scorretto. Quando le persone scopriranno questi problemi e vorranno risolverli e correggerli, essi avranno già causato perdite al lavoro della chiesa. Tutta quella manodopera e quelle risorse finanziarie e materiali non saranno forse state sprecate? C’è una relazione tra tali perdite causate e i leader e i lavoratori che non risolvono tempestivamente i problemi? (Sì.) Se leader e lavoratori sono in grado di seguire, supervisionare, ispezionare e fornire istruzioni per il lavoro, allora saranno assolutamente in grado di scoprire e risolvere tempestivamente i problemi. Se sono superficiali e non seguono, non supervisionano, non ispezionano e non forniscono istruzioni per il lavoro, se sono molto passivi in questo senso e aspettano che ci siano così tanti problemi che sfuggono completamente di mano prima che loro pensino a risolverli, segnalarli al Supremo e cercare soluzioni da lui, allora tali leader e lavoratori hanno forse adempiuto alle loro responsabilità? (No.) Si tratta di una grave inadempienza alla responsabilità; non solo questi leader e lavoratori non hanno risolto i problemi, ma invece hanno causato perdite di manodopera e risorse materiali della casa di Dio, oltre a creare un enorme ostacolo al lavoro della chiesa. A causa dell’inadempienza alla responsabilità, della negligenza, dell’indifferenza e dell’ottusità dei leader e dei lavoratori, e del fatto che non sono in grado di scoprire e risolvere tempestivamente molti problemi che sorgono nel lavoro, né di riferirli con tempestività al Supremo e di cercare soluzioni da lui, molti compiti devono essere rifatti e, dopo che sono stati rifatti, sorgono altri problemi a causa dell’incapacità di trovare i principi. Finché le cose vanno avanti in questo modo, la data di completamento del lavoro subisce grandi ritardi, e un lavoro che avrebbe dovuto richiedere un mese per essere completato ne richiede tre, e un lavoro che avrebbe dovuto richiedere tre mesi ne richiede otto o nove: questo è direttamente correlato a leader e lavoratori che non svolgono lavoro reale. Poiché leader e lavoratori non si assumono la responsabilità del loro lavoro, cioè non sono in grado di individuare e correggere tempestivamente i problemi quando sorgono, diversi elementi del lavoro non riescono a raggiungere dei risultati e restano in uno stato di paralisi. E chi è direttamente responsabile di questo problema? (I leader e i lavoratori.) Perciò è molto importante che essi svolgano lavoro reale e inoltre scoprino i problemi mentre lo svolgono. A volte leader e lavoratori scopriranno dei problemi ma non sapranno come risolverli, pur essendo in grado di riferirli tempestivamente al Supremo e di cercare soluzioni da lui per risolverli, il che è ancora più importante. Molti leader e lavoratori pensano: “Abbiamo i nostri modi di lavorare. Il Supremo deve solo comunicarci i principi e noi faremo da soli il resto del lavoro reale. Se incontriamo qualche difficoltà, è sufficiente che condividiamo e preghiamo quaggiù insieme”. Per quanto riguarda la forza di risolvere i problemi o la possibilità o meno che le loro soluzioni siano complete o efficaci, essi uniformemente non se ne preoccupano affatto né pongono domande riguardo a queste cose. Questo è il genere di atteggiamento irresponsabile che coltivano quando lavorano e alla fine ciò significa che tutti gli elementi di lavoro nella chiesa non possono procedere senza intoppi e contengono problemi seri che non vengono risolti. Questa è la conseguenza provocata dalla levatura troppo scarsa di leader e lavoratori, oppure dal fatto che non si assumono responsabilità e non svolgono lavoro reale.

Analisi di alcuni tipi di falsi leader sulla base dell’ottava responsabilità

I. Falsi leader che sono pseudo-spirituali

L’ultima volta abbiamo condiviso su cosa sono le confusioni e le difficoltà e abbiamo definito alcuni problemi che devono essere segnalati tempestivamente e per i quali bisogna cercare con tempestività delle soluzioni. In pratica, ci sono due tipi principali di problemi. Un primo tipo è costituito dai problemi nel lavoro su cui le persone non sono sicure o che non riescono a capire fino in fondo. Quando si tratta di questi problemi, gli individui trovano molto difficile afferrare i principi. Pur riuscendo a comprendere i principi in termini dottrinali, non sanno come metterli in pratica o applicarli. Questi problemi riguardano le confusioni. L’altro tipo è costituito da difficoltà e problemi reali che le persone non sanno come risolvere. Questo tipo è un po’ più grave rispetto alle confusioni, e si tratta di problemi che anche i leader e i lavoratori dovrebbero segnalare e per cui dovrebbero cercare soluzioni. L’ultima volta abbiamo condiviso principalmente sul fatto che è responsabilità di leader e lavoratori segnalare i problemi incontrati nel lavoro e cercare il modo per risolverli, e abbiamo condiviso da una prospettiva positiva su alcune cose che leader e lavoratori dovrebbero fare e a cui dovrebbero prestare attenzione. Oggi analizzeremo quali manifestazioni possiedono i falsi leader per quanto concerne l’ottavo tema, e se svolgono oppure no il lavoro che i leader dovrebbero svolgere e adempiono alle responsabilità a cui i leader dovrebbero adempiere. Quando si tratta di risolvere problemi incontrati nel lavoro, i falsi leader non sono certamente competenti al riguardo; non riescono a svolgere questo aspetto del lavoro e non adempiono a questa responsabilità. C’è un tipo di falso leader che quando lavora nutre una nozione, pensando: “Io non m’impegno in queste formalità quando lavoro, né presto attenzione a cose come la conoscenza, l’apprendimento, le abilità o i dogmi. Mi assicuro solo di condividere chiaramente sulla verità delle parole di Dio durante le riunioni, e questo è sufficiente. Ogni settimana tengo due riunioni per piccoli gruppi, ogni due settimane tengo un incontro per leader e lavoratori, e ogni mese tengo una grande riunione per tutti i fratelli e le sorelle. È sufficiente che io organizzi bene tutti questi tipi di riunioni”. Questi sono la loro base e il loro metodo per svolgere il lavoro. Questo tipo di leader e di lavoratori si limita ad allenarsi continuamente a predicare sermoni e profonde molto sforzo per attrezzarsi con parole e dottrine: prepara abbozzi, contenuti, esempi e verità su cui condividere per ciascuna riunione, e prepara anche alcuni piani per risolvere determinati stati e problemi di alcune persone. Costoro pensano che, essendo leader o lavoratori, devono limitarsi a predicare bene, dopodiché hanno adempiuto alle loro responsabilità. Ritengono di non aver bisogno di preoccuparsi d’altro, come per esempio se il modo in cui viene predicato il Vangelo è appropriato oppure no, o come viene assegnato il personale della chiesa, o se il personale che esegue vari tipi di lavoro professionale è competente e all’altezza degli standard: credono che basti lasciare semplicemente che i supervisori gestiscano queste cose. Perciò questo tipo di persona, a prescindere da dove va, si concentra sulle riunioni e sulla predicazione dei sermoni e, indipendentemente dal tipo di riunione che sta tenendo, predica sempre un sermone. Esternamente guida le persone nella lettura delle parole di Dio e nell’imparare a cantare gli inni, e di tanto in tanto parla del lavoro. Questo tipo di individuo conosce i problemi su cui si condivide spesso, come per esempio quali parole di Dio dovrebbero essere usate per confrontarsi con i problemi incontrati da vari tipi di persone nonché il motivo per cui le persone si sentono deboli e quali stati sono sorti in loro e quali verità delle parole di Dio dovrebbero essere condivise per risolverli. In sintesi, i loro sermoni e le loro condivisioni toccano molti aspetti della verità e della pratica; alcuni legati alla potatura, altri alle prove e all’affinamento, altri alla lettura in preghiera delle parole di Dio, altri ancora al modo in cui sperimentare il giudizio e il castigo, e così via; sono in grado di condividere un po’ su vari aspetti della verità. Quando incontrano nuovi credenti predicano sermoni per nuovi credenti e, quando incontrano persone che credono in Dio da molti anni, sono in grado di predicare qualche sermone sull’ingresso nella vita. Ma quando si tratta di un lavoro che coinvolge una qualsiasi abilità professionale, non s’informano mai sul lavoro né studiano le cose a esso correlate, né tanto meno seguono, partecipano o approfondiscono qualsiasi elemento del lavoro per risolvere i problemi. Ai loro occhi, predicando sermoni, leggendo parole di Dio e imparando inni, stanno svolgendo del lavoro, e queste sono le responsabilità di leader e lavoratori; oltre a ciò, ogni altro lavoro è insignificante, sono affari degli altri e non ha nulla a che fare con loro e, fintanto che riescono a predicare bene i sermoni, possono riposare tranquilli. Cosa significa “riposare tranquilli”? Significa che terminare una riunione equivale a terminare il proprio lavoro e, quando è il momento di riposare, si riposano. Non importa quali problemi sorgano nel lavoro della chiesa, loro li ignorano e quando le persone li cercano per risolvere un problema, è molto difficile trovarli. A prescindere da quanto diventi impegnativo il lavoro, loro devono schiacciare il loro pisolino pomeridiano e indulgono nelle comodità mentre altre persone possono sopportare sofferenze e pagare un prezzo. Pensano: “Ho finito di predicare, la riunione è terminata e ho detto tutto quello che ritenevo di dovervi dire. Cos’altro volete che vi dica? Il mio lavoro è finito. Il resto è compito vostro. Vi ho riferito le parole di Dio, quindi semplicemente agite secondo i principi. Per quanto riguarda qualsiasi problema che sorge, sono affari vostri e non ha nulla a che fare con me. Voi stessi dovreste andare davanti a Dio e pregare, riunirvi e condividere per risolvere i problemi. Non venite a cercare me”. Quando una riunione è terminata, non lasciano mai che qualcuno faccia domande, non vogliono mai risolvere i problemi né tanto meno sono capaci di scoprirne uno. Dopo la riunione, considerano il loro lavoro concluso e dormono, mangiano e si dedicano alla ricreazione a orari regolari. Non sono forse falsi leader che non svolgono alcun lavoro reale? (Lo sono.)

Ci sono certi casi in cui un leader o un lavoratore è stato al suo posto per sei mesi e, a parte quelli più vicini a lui che possono vederlo spesso, la maggior parte dei fratelli e delle sorelle non riesce a vederlo. Spesso si limitano ad ascoltarlo mentre fa sermoni online, ma quando c’è un problema, il leader o il lavoratore non lo risolve. Alcuni fratelli e sorelle incontrano difficoltà nei loro doveri che non sanno come risolvere e diventano così ansiosi da non riuscire a stare fermi e, quando vanno a cercare il loro leader, non riescono a trovarlo. Questo tipo di leader può svolgere un buon lavoro? I fratelli e le sorelle non hanno idea di cosa tenga così occupato ogni giorno il loro leader, c’è un grande arretrato di problemi e difficoltà e non sanno quando il loro leader verrà a risolverli. Tutti attendono con impazienza che il leader venga a prestare aiuto ma, a prescindere da quanto tempo aspettino, non si fa mai vedere. Leader e lavoratori di questo genere sono molto elusivi e sono bravi a tenersi nascosti! Pronunciano sermoni molto bene e, dopo averne tenuto uno, si vestono con cura e non lavorano, nascondendosi in qualche posto in cui possano indulgere nelle comodità. E, nonostante tutto questo, pensano ancora di lavorare molto bene e in modo corretto. Pensano di non battere la fiacca, di aver tenuto i loro sermoni e le loro riunioni, di aver detto e spiegato tutto quello che ci si aspettava che dicessero e spiegassero. Non vogliono mai impegnarsi a fondo con i fratelli e le sorelle per seguire il lavoro e parteciparvi, per aiutarli a effettuare il controllo e a gestire e risolvere tempestivamente i problemi. Se s’imbattono in un problema che non riescono a risolvere, non sono capaci di riferirlo al Supremo né di ricercare una soluzione da lui. Inoltre, nella loro mente non si chiedono: “I fratelli e le sorelle sono capaci di rispettare i principi dopo averli ascoltati in condivisione? E quando incontreranno di nuovo difficoltà e confusioni nel lavoro, saranno in grado di attenersi alla verità e di gestire le questioni secondo i principi? Inoltre, chi sta esercitando un ruolo positivo nel lavoro? E quali persone stanno esercitando un ruolo negativo? E c’è qualcuno che causa intralci e disturbi o che rovina le cose, o qualche persona assurda che arriva sempre con delle cattive idee? Come sta procedendo il lavoro ultimamente?” In genere non si preoccupano né si informano su tali questioni. Persone come queste all’apparenza sembrano lavorare: fanno sermoni, tengono riunioni, preparano stesure di sermoni e abbozzi e scrivono persino resoconti di lavoro. Alcuni leader inoltre scrivono spesso sermoni sulle loro esperienze di vita; restano nelle loro stanze e scrivono per tre o cinque giorni di fila e hanno persino bisogno di qualcuno che versi loro appositamente l’acqua e porti loro il cibo, senza che nessun altro riesca a vederli. Se dici che non stanno svolgendo lavoro reale, si sentono trattati ingiustamente: “Come sarebbe a dire che non sto svolgendo lavoro reale? Vivo con i fratelli e le sorelle e tengo sempre riunioni e predico sermoni. Predico sermoni fino a quando la mia bocca diventa secca, e a volte sto in piedi fino a tardi”. Dall’esterno sembra che siano veramente occupati e per nulla oziosi: tengono molti sermoni, mettono un notevole impegno nel parlare e nello scrivere, trasmettono regolarmente messaggi e lettere, e anche i principi richiesti dal Supremo, e inoltre si dedicano con serietà e pazienza alla condivisione, evidenziando contenuti durante le riunioni: parlano davvero parecchio, ma non partecipano mai al lavoro specifico, non seguono mai il lavoro e non affrontano mai alcun problema insieme ai fratelli e alle sorelle. Se chiedi loro come procede quel tale elemento del lavoro o quali sono i risultati del lavoro, non lo sanno e devono prima andare a chiedere a qualcuno. Se chiedi loro se i problemi dell’ultima volta sono stati risolti, rispondono che hanno tenuto una riunione e condiviso sui principi. Supponiamo allora che tu domandi loro: “I fratelli e le sorelle hanno veramente capito dopo che avete condiviso sulle verità principi? È ancora possibile che si smarriscano? Chi tra loro ha una comprensione relativamente migliore dei principi, chi è più esperto con le abilità professionali e chi ha una levatura migliore e vale la pena che sia coltivato?” Essi non conoscono le risposte di nessuna di queste domande; non sanno nulla di tutto ciò. Ogni volta che chiedi loro dello stato del lavoro, dicono: “Ho condiviso sui principi, ho appena finito di tenere una riunione e li ho appena potati. Hanno espresso il loro impegno e sono decisi a svolgere bene questo lavoro”. Ma quando si tratta di come stia procedendo il lavoro successivo, non ne hanno idea. Costoro possono essere considerati leader e lavoratori all’altezza degli standard? (No.) Il modo in cui lavora questo tipo di leader e lavoratori è quello di limitarsi a leggere le parole di Dio e a predicare alle persone alcune parole e dottrine, ma non presta alcuna attenzione alla risoluzione di problemi reali e, ancor più, ha paura di riferirli al Supremo e di cercare soluzioni da lui: ha molta paura che il Supremo scopra qual è la sua reale situazione. Qual è la natura di tali azioni? Che genere di individui sono in termini di essenza? Per essere precisi, queste persone sono dei farisei standard. Le manifestazioni dei farisei sono le seguenti: s’impegnano in azioni esterne dignitose, parlano e agiscono in modo elegante, basano tutte le loro parole e azioni sulla Bibbia e, quando incontrano le persone e parlano con loro, recitano parole della Bibbia e sono in grado di ripeterne a memoria tante righe. I falsi leader sono proprio uguali ai farisei: dall’esterno non si può trovare in loro alcun difetto, e sembrano particolarmente spirituali. Non è possibile individuare alcun problema in loro dai discorsi, dalle azioni e dal comportamento esterni, eppure non sono in grado di risolvere molti dei problemi esistenti nel lavoro della chiesa. Cosa significa allora questo “spirituale”? In senso stretto, si tratta di pseudospiritualità. Persone pseudospirituali come queste si tengono molto occupate ogni giorno, girellando tra gruppi grandi e piccoli, predicando le parole di Dio ovunque vadano. Dall’esterno sembra che amino le parole di Dio più di chiunque altro, che compiano più sforzi di chiunque altro con le parole di Dio, che siano esperti delle Sue parole più di chiunque altro e che siano capaci di citare su due piedi il numero di pagina di qualsiasi passaggio essenziale delle parole di Dio. Se qualcuno incontra un problema, gli forniscono il numero di pagina di un passo correlato delle parole di Dio e gli dicono di andare a leggerlo. Dall’esterno, sembra che prendano le parole di Dio come criterio in ogni cosa, che portino testimonianza delle Sue parole quando accadono loro delle cose, e sembra che non ci siano problemi con loro. Ma, quando guardi con attenzione il lavoro che svolgono, sono forse in grado di scoprire e risolvere i problemi mentre stanno predicando queste parole e dottrine? Se, attraverso la condivisione sulla verità, scoprono in un elemento di lavoro un problema che non era stato scoperto prima, e risolvono problemi che altri non sono riusciti a risolvere, allora ciò dimostra che comprendono le parole di Dio e condividono chiaramente sulla verità. Le persone pseudospirituali sono l’esatto contrario. Imparano a memoria le parole di Dio e le predicano ovunque, e la loro mente e il loro cuore sono pieni di parole di Dio. Tuttavia, a prescindere dal fatto che nel lavoro sorga un problema grande o piccolo, esse non riescono a vederlo o a scoprirlo. Alla fine delle riunioni, ciò che temono di più è che qualcuno sollevi un problema reale e chieda loro di risolverlo, ed è questo il motivo per cui se ne vanno immediatamente alla fine delle riunioni, pensando: “Se qualcuno mi fa una domanda e io non sono capace di rispondere, sarà molto scomodo e imbarazzante!” Questa è la loro vera statura e il loro autentico stato.

Pensate a quali leader e lavoratori intorno a voi sono bravi nel condividere sulla verità per risolvere i problemi e sono in grado di integrarsi con i fratelli e le sorelle e di lavorare insieme a loro quando svolgono i loro doveri: questi leader e lavoratori sono capaci di adempiere alle loro responsabilità. Pensate a quali leader e lavoratori intorno a voi sono bravi a scoprire e risolvere i problemi, si concentrano maggiormente sullo svolgimento di lavoro reale e ottengono i maggiori risultati nel loro lavoro: questi leader e lavoratori sono persone leali, molto responsabili e coscienziose. Al contrario, se un leader è eccellente nel predicare parole e dottrine, e predica in modo logico e organizzato, con un punto e un contenuto centrali e in modo strutturato, e le persone sono entusiaste dei suoi sermoni, ma lui evita sempre i fratelli e le sorelle, teme sempre che i fratelli e le sorelle gli pongano delle domande e ha paura di risolvere e gestire i problemi insieme a loro, questo leader è pseudospirituale ed è un falso leader. Che tipi di persone sono i leader e i supervisori intorno a voi? Normalmente, oltre a partecipare alle riunioni e a tenere sermoni, verificano il lavoro e vi partecipano, sono in grado di scoprire e risolvere spesso problemi nel lavoro, oppure semplicemente spariscono dopo aver fatto un’apparizione alle riunioni? I falsi leader pseudospirituali hanno sempre paura di non avere nulla da predicare né da dire quando incontrano i fratelli e le sorelle, e quindi si esercitano nelle loro stanze a memorizzare le parole di Dio e a tenere sermoni. Credono che predicare sermoni sia qualcosa che si può imparare e ottenere attraverso la memorizzazione, come l’acquisizione della conoscenza o la frequentazione dell’università, e credono di dover incarnare uno spirito di studio instancabile e diligente all’estremo. Non è forse una comprensione distorta quella che nutrono questi falsi leader? (Sì.) Persone come queste predicano dottrine dal loro alto rango, si preoccupano di questioni irrilevanti e pensano così di svolgere il lavoro di leader. Non si recano mai sul posto per dirigere il lavoro o per risolvere problemi, ma piuttosto siedono spesso nelle loro stanze, “isolandosi in sé stessi per concentrarsi sulla propria autocoltivazione”, dotandosi delle parole di Dio: è necessario questo? In quali circostanze leader e lavoratori possono mettere temporaneamente da parte il lavoro della chiesa e i fratelli e le sorelle e andare a dotarsi della verità? Quando il lavoro non è impegnativo, e tutti i problemi che dovrebbero essere risolti sono stati risolti, e tutte le questioni che richiedono attenzione e i principi che dovrebbero essere spiegati sono stati spiegati, e i fratelli e le sorelle non hanno domande o difficoltà, e nessuno sta causando disturbi e intralci, e il lavoro può progredire senza intoppi e non ci sono più ostacoli, allora leader e lavoratori possono leggere le parole di Dio e dotarsi della verità: solo questo è svolgere lavoro reale. I falsi leader non lavorano in questo modo; si concentrano sempre sul mettersi in luce e si limitano a svolgere un lavoro molto visibile, che gli altri possano vedere, per mettersi in mostra. Se riescono a trovare nuova luce leggendo le parole di Dio o ascoltando un sermone, sentono di aver guadagnato qualcosa, di possedere la verità realtà e allora si affrettano a cercare un’opportunità per predicare un sermone agli altri. Predicano dottrine in maniera sistematica, logica e ben organizzata, con un punto e un contenuto centrali, e in un modo che sia più potente e profondo del discorso di una celebrità o di una conferenza accademica, e se ne sentono abbastanza soddisfatti. Eppure pensano: “Cosa predicherò la prossima volta, dopo aver finito questo sermone? Non ho nient’altro”. E così si affrettano nuovamente a “isolarsi in sé stessi per concentrarsi sulla propria autocoltivazione” alla ricerca di dottrine profonde. Non si vedono mai sul luogo di lavoro della chiesa e, quando le persone hanno difficoltà e li aspettano perché vengano risolte, questi falsi leader non si trovano da nessuna parte. I falsi leader non si sentono forse colpevoli e a disagio? Non riescono a risolvere i problemi reali, eppure vogliono predicare sermoni elevati per mettersi in mostra. La vergogna è morta in queste persone.

Tutti i falsi leader possono predicare parole e dottrine, sono tutti pseudospirituali, non sono capaci di svolgere alcun lavoro reale e non capiscono la verità nonostante credano in Dio da molti anni; si può dire che non hanno alcuna comprensione spirituale. Pensano che essere un leader della chiesa significhi che devono semplicemente predicare alcune parole e dottrine, gridare alcuni slogan e spiegare un po’ le parole di Dio, e allora la gente capirà la verità. Non sanno cosa significhi svolgere un lavoro, non sanno quali siano esattamente le responsabilità di leader e lavoratori, e perché esattamente la casa di Dio scelga qualcuno come leader o lavoratore, o quali problemi esattamente siano tenuti a risolvere. Quindi, a prescindere da quanto la casa di Dio condivida sul fatto che leader e lavoratori devono seguire il lavoro, controllarlo e supervisionarlo, che devono scoprire e risolvere prontamente i problemi nel lavoro e così via, essi non accolgono nulla di ciò né lo capiscono. Non sono in grado di raggiungere o realizzare i requisiti della casa di Dio per leader e lavoratori, e non riescono a comprendere i problemi legati alle competenze professionali coinvolti nell’assolvimento dei doveri, come pure il problema di principio riguardante la selezione dei supervisori e così via, e anche se sono a conoscenza di questi problemi, non sono comunque ancora in grado di gestirli. Pertanto, sotto la guida di falsi leader del genere, i problemi di ogni tipo che si presentano nel lavoro della chiesa non possono essere risolti. Non solo i problemi legati alle competenze professionali che il popolo eletto di Dio incontra nello svolgimento dei suoi doveri, ma anche le difficoltà nell’ingresso alla vita del popolo eletto di Dio rimangono irrisolte per un periodo di tempo prolungato, e quando alcuni leader e lavoratori o supervisori di vari elementi del lavoro non sono in grado di svolgere il lavoro reale, costoro non vengono prontamente destituiti o riassegnati e così via. Nessuno di questi problemi viene risolto tempestivamente, e di conseguenza l’efficienza dei vari aspetti del lavoro nella chiesa diminuisce continuamente e l’efficacia del lavoro diventa sempre più scarsa. In termini di personale, coloro che sono un po’ dotati e bravi nel parlare diventano leader e lavoratori, mentre coloro che amano la verità, che sono in grado di buttarsi sul duro lavoro e si adoperano in modo instancabile senza lamentarsi, non vengono promossi e coltivati e sono trattati come operai, e vario personale tecnico che possiede determinati punti di forza non viene utilizzato in modo ragionevole. Inoltre, alcune persone che svolgono con sincerità il loro dovere non ricevono forniture per la vita, e così affondano nella negatività e nella debolezza. Inoltre, a prescindere da quanto male facciano anticristi e persone malevole, è come se i falsi leader non se ne accorgessero. Se qualcuno smaschera una persona malevola o un anticristo, i falsi leader gli dicono addirittura che dovrebbe trattare quell’individuo con amore e dargli una possibilità di pentirsi. Nel fare questo permettono che le persone malevole e gli anticristi facciano il male e causino disturbi nella chiesa, e questo porta a lunghi ritardi nell’allontanamento o nell’espulsione di queste persone malevole, miscredenti e anticristi, che continuano a fare il male nella chiesa e a disturbare il suo lavoro. I falsi leader non sono in grado di gestire e risolvere nessuno di questi problemi, di trattare le persone in modo equo o di disporre il lavoro in modo ragionevole, ma agiscono invece in modo sconsiderato, e svolgono solo del lavoro inutile, con il risultato di portare disordine e caos nel lavoro della chiesa. Non importa come la casa di Dio condivida sulla verità o sottolinei i principi a cui ci si dovrebbe attenere quando si compie il lavoro della chiesa, ovvero limitare chi deve essere limitato e allontanare chi deve essere allontanato tra i diversi tipi di malfattori e miscredenti, e promuovere e coltivare le persone di buona levatura e abilità di comprensione e capaci di perseguire la verità, che vanno promosse e coltivate. Sebbene queste cose siano state condivise innumerevoli volte, i falsi leader non le capiscono né le comprendono e si limitano a mantenere costantemente i loro punti di vista pseudospirituali e i loro approcci “amorevoli”. I falsi leader credono che, sotto la loro istruzione sincera e paziente, ciascun genere di persona esegua il proprio ruolo in modo ordinato, senza caos, e tutti abbiano molta fede, siano disposti a svolgere i propri doveri, non temano di andare in prigione e di affrontare il pericolo, e ogni persona abbia la determinazione di sopportare le sofferenze e non siano intenzionati a essere giuda. Credono che il fatto di avere una buona atmosfera nella vita della chiesa significhi che hanno svolto un buon lavoro. Anche se nella chiesa appaiono istanze di persone malevole che causano disturbi o miscredenti che diffondono le loro eresie e fallacie, essi non considerano queste cose come problemi e non sentono il bisogno di risolverli. Quando si tratta di persone a cui hanno affidato del lavoro che agiscono in modo sconsiderato in base alla propria volontà personale e disturbano il lavoro del Vangelo, i falsi leader sono ancora più ciechi. Dicono: “Ho spiegato i principi del lavoro che sono tenuto a spiegare e ho ripetutamente detto loro cosa fare. Se emergono problemi, questo non ha niente a che fare con me”. Tuttavia, non sanno se la persona è una persona giusta, non si preoccupano di questo, né sanno se ciò che hanno detto quando le spiegavano e dicevano cosa fare può ottenere risultati positivi o quali conseguenze porterà. Ogni volta che i falsi leader tengono una riunione, pronunciano un flusso infinito di parole e dottrine, ma si scopre che non sono in grado di risolvere alcun problema. Eppure credono ancora di svolgere un grande lavoro, continuano a sentirsi soddisfatti di sé stessi e pensano di essere straordinari. In realtà, le parole e le dottrine che pronunciano non fanno altro che turlupinare le persone confuse, stupide e sciocche che sono ignoranti e di scarsa levatura. Queste persone, dopo aver ascoltato queste parole, sono confuse e credono che ciò che i falsi leader hanno detto sia molto giusto, che non vi sia nulla sbagliato. I falsi leader possono soddisfare solo queste persone confuse e sono fondamentalmente incapaci di risolvere problemi reali. Naturalmente, i falsi leader sono ancor meno capaci di occuparsi di problemi legati alle competenze professionali e alla conoscenza: sono totalmente impotenti quando si tratta di questi campi. Prendiamo per esempio il lavoro basato sui testi della casa di Dio. Questo è il lavoro che provoca più grattacapi ai falsi leader. Non riescono a identificare con esattezza quali persone hanno comprensione spirituale, buona levatura e sono adatte a svolgere il lavoro basato sui testi, e considerano chiunque porti gli occhiali e possieda un alto livello d’istruzione come dotato di buona levatura e comprensione spirituale, e così dispongono perché queste persone lo svolgano, dicendo loro: “Voi siete tutti dotati di talento per svolgere il lavoro basato sui testi. Io non capisco questo lavoro, quindi poggia tutto sulle vostre spalle. La casa di Dio non richiede nient’altro da voi, se non che mettiate a frutto i vostri speciali punti di forza, non nascondiate nulla e contribuiate con tutto ciò che avete imparato. Dovete saper essere grati e ringraziare Dio per avervi elevati”. Dopo aver pronunciato un sacco di parole inutili e superficiali, i falsi leader pensano che il lavoro sia stato pianificato e di aver fatto tutto ciò che devono fare. Non sanno se le persone che hanno incaricato di svolgere questo lavoro siano adatte o meno, né sanno quali siano i loro limiti in termini di conoscenze professionali o come debbano rimediarvi. Non sanno come valutare e discernere le persone, non capiscono i problemi professionali, né le conoscenze relative alla scrittura: sono completamente ignoranti su questi argomenti. Dicono di non comprendere o afferrare queste cose, ma in cuor loro pensano: “Non siete forse un po’ più istruiti e dotti di me? Anche se non posso guidarvi in questo lavoro, sono più spirituale di voi, migliore di voi nel tenere sermoni, e capisco meglio di voi le parole di Dio. Sono io quello che vi guida, il vostro superiore. Io devo essere il vostro responsabile, e voi dovete fare quello che dico”. I falsi leader si considerano superiori, pur non essendo in grado di dare alcun suggerimento proficuo per qualsiasi tipo di lavoro legato a competenze professionali né di fornire istruzioni. Al massimo riescono a organizzare bene il personale; non sanno fare nulla del lavoro successivo. Non cercano di acquisire conoscenze professionali e non danno seguito al lavoro. Tutti i falsi leader sono pseudospirituali; tutto ciò che sanno fare è predicare alcune parole e dottrine, dopo di che pensano di comprendere la verità e si mettono costantemente in mostra davanti al popolo eletto di Dio. A ogni riunione predicano per diverse ore e nonostante ciò si scopre che non riescono a risolvere alcun problema. Sono completamente ignoranti quando si tratta di problemi legati alla conoscenza professionale dei doveri delle persone; sono chiaramente dei laici, eppure pretendono di essere spirituali dirigendo il lavoro dei professionisti: come possono svolgere bene un lavoro in questo modo? I falsi leader che non cercano di apprendere delle conoscenze professionali e non sono in grado di svolgere alcun lavoro reale già disgustano le persone, e per giunta fingono di essere persone spirituali e sbandierano le proprie parole spirituali, il che è così privo di ragione! In questo non c’è differenza rispetto ai farisei, la cui massima mancanza di ragione consisteva nel fatto che Dio li detestava, e malgrado ciò ne erano del tutto inconsapevoli e continuavano a considerarsi piuttosto bravi e molto spirituali. I falsi leader sono questa mancanza di autoconsapevolezza; non sono chiaramente in grado di svolgere un lavoro reale, eppure fingono di essere spirituali, diventano dei farisei ipocriti. Sono esattamente coloro che Dio sdegna ed elimina.

Qual è la caratteristica principale dei falsi leader che si spacciano per individui spirituali? È il fatto che sono bravi a tenere sermoni. Questi “sermoni” non sono veri sermoni. Non sono sermoni che condividono sulla verità, né che possiedono la verità realtà. Sono piuttosto sermoni fatti di parole e dottrine, sermoni pseudospirituali, sermoni dei farisei. I falsi leader sono molto bravi a lavorare duramente sulle parole e sulle frasi delle parole di Dio, prestano particolare attenzione alla predicazione di parole e dottrine, ma non cercano mai la verità nelle parole di Dio e non riflettono mai sul modo in cui dovrebbero entrare nella verità realtà. Si accontentano semplicemente di saper predicare parole e dottrine; una volta che hanno predicato la dottrina in modo chiaro e logico, pensano di essere abbastanza bravi e di possedere la verità realtà, di poter stare davanti agli altri, imporre il loro potere e far lezione alla gente dalla loro posizione elevata. In superficie, ciò che dicono e fanno sembra legato alla verità, non danno l’impressione di provocare intralci o disturbi, né sembrano sostenere affermazioni errate o incitare a pratiche sbagliate. Eppure, c’è un problema, cioè che non riescono a svolgere alcun lavoro reale, né ad adempiere minimamente alla propria responsabilità, il che alla fine li porta a non essere in grado di scoprire alcun problema nel lavoro. Il loro modo di lavorare è come quello di un cieco che percorre a tentoni la sua strada: seguono sempre i propri sentimenti e le proprie fantasie per applicare ciecamente le regole alle questioni, del tutto incapaci di vedere chiaramente l’essenza dei problemi, eppure continuano a sparare sciocchezze su di essi: non sono assolutamente capaci di risolvere i problemi reali. Se un falso leader comprendesse davvero la verità, sarebbe naturalmente in grado di scoprire i problemi e di cercare la verità per risolverli. Ma è chiaro che i falsi leader non comprendono la verità, eppure fanno finta di essere spirituali, credendo di essere in grado di svolgere il lavoro della chiesa, osando godere senza scrupoli dei vantaggi del loro prestigio. Non è forse ripugnante questo? Credono di avere un’abilità vera: saper predicare. Ma non sono nemmeno capaci di svolgere lavoro reale. Le parole e le dottrine che i falsi leader conoscono e predicano non possono aiutarli a svolgere bene il loro lavoro, né a scoprire problemi nel lavoro, né tanto meno a risolvere tutti i problemi che si trovano ad affrontare. Dopo aver lavorato per un po’, non sono in grado di parlare di alcuna testimonianza esperienziale. Un leader o un lavoratore di questo tipo è forse all’altezza degli standard? È piuttosto evidente che non lo è. E come dovrebbero essere gestiti i falsi leader che non sono all’altezza degli standard? Non solo devono essere destituiti ed eliminati, ma se non si pentono non possono essere nuovamente scelti per prestare servizio come leader o lavoratori quando si tengono le elezioni. Se qualcuno elegge un falso leader o un falso lavoratore che è stato eliminato, sta consapevolmente disturbando e danneggiando il lavoro della chiesa e dimostra che l’elettore è un adoratore e un seguace di quel falso leader, e non qualcuno che crede veramente in Dio. Voi avete mai eletto un falso leader pseudospirituale? (Sì.) Suppongo che ne abbiate eletti un bel po’. Pensate che chiunque creda in Dio da un gran numero di anni, abbia letto molto della Sua parola e ascoltato parecchi sermoni, abbia una ricca esperienza di predicazione e lavoro, sappia predicare per ore di fila, sia dunque certamente in grado di svolgere del lavoro. Poi, dopo che lo avete eletto come leader, scoprite un grave problema: i fratelli e le sorelle non riescono mai a vederlo e a trovarlo quando c’è un problema. Nessuno sa dove si nasconde, e lui si cela da qualche parte e non permette a nessuno di disturbarlo. Questo è un problema. Gioca sempre a nascondino nei momenti critici del lavoro e i fratelli e le sorelle non riescono mai a trovarlo quando hanno bisogno di risolvere un problema: non sta forse trascurando i propri doveri? Perché certe persone, una volta diventate leader, non hanno il coraggio di affrontare i fratelli e le sorelle? Perché non si riesce a trovarle da nessuna parte? Che cosa esattamente le tiene occupate? Perché non risolvono i problemi reali? Di qualsiasi cosa si stiano occupando, di questo potete essere certi: se vanno avanti per un po’ senza svolgere lavoro reale, sono falsi leader e dovrebbero essere rapidamente destituite, e andrebbe eletto qualcun altro. Eleggereste questo genere di falso leader in futuro? (No.) Perché no? Quale pensate sia la conseguenza di scegliere una persona cieca come vostra guida? Quella persona è cieca a sua volta, quindi può forse guidare gli altri sul giusto cammino? È proprio come dicono le parole di Dio nella Bibbia: “Se un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso” (Matteo 15:14). Una persona cieca cammina senza una direzione o una meta; come può guidare altri? Se qualcuno prende come guida un cieco, allora è ancora più cieco. C’è un detto tra i non credenti: “chiedere la strada a un cieco”. Eleggere un falso leader perché presti servizio come leader della chiesa equivale a chiedere la strada a un cieco. È un’assurdità, non è vero? Tutti coloro che votano per un falso leader sono ciechi che scelgono ciechi e nessuno di loro capisce la verità.

Quando certe persone scelgono un individuo pseudospirituale perché sia leader, si sentono molto felici, pensando: “Ora abbiamo un grande leader. Il nostro leader è davvero bravo a tenere sermoni. Predica in modo molto logico e strutturato e i suoi sermoni hanno parecchio significato”. Alcuni che non hanno discernimento sono commossi fino alle lacrime, provano un grande attaccamento per questo leader e non vogliono nemmeno andare a svolgere i propri doveri. Capiscono le cose abbastanza chiaramente quando ascoltano la condivisione, ma nel momento in cui scoprono dei problemi mentre stanno svolgendo il loro dovere, non sanno come risolverli e si sentono perplessi, pensando: “Mi sembra di capire tutto mentre ascolto la condivisione del leader, allora come mai non riesco a risolvere le difficoltà che incontro nel mio lavoro?” Qual è il problema in questo caso? Tutto ciò che questo genere di falsi leader predica sono parole e dottrine, frasi vuote, slogan e stupidaggini. Ciò che predicano non risolve i tuoi problemi reali; hanno ottenuto di ingannarti. Ti nutrono di illusioni, pronunciando qualche slogan per farti credere erroneamente che i problemi siano stati risolti, mentre in effetti non stanno condividendo sulle verità principi relative ai tuoi problemi. Come si possono risolvere i problemi condividendo in questo modo? Le dottrine che essi predicano non hanno nulla a che fare con i problemi reali; stanno solo evitando l’essenza di tutti i problemi e parlando di teorie in maniera vuota. Predicano solo parole, dottrine e teorie spirituali. Non hanno idea di cosa sia la verità realtà e, quando si presentano dei problemi, diventano confusi. I sermoni che tengono non sono in grado di risolvere problemi reali, sono solo una specie di teoria, un tipo di conoscenza e di dottrina. Questo genere di falsi leader predica le parole di Dio e la verità come se fossero una specie di parole, dottrine e slogan. Evita tutti i problemi reali e predica solo parole vuote e poco pratiche. E cosa accadrà alla fine? A prescindere da quanto a lungo predichino, i loro sermoni avranno tutt’al più l’effetto di incoraggiare ed esortare le persone, rendendole un po’ più entusiaste e dando loro una sferzata di energia, ma non riusciranno a risolvere nessun altro problema. La verità non è scollegata dalla realtà, ma piuttosto è collegata a essa e a tutti i tipi di problemi che esistono realmente. Quindi, ora sarete in grado di distinguere i falsi leader pseudospirituali la prossima volta che li incontrerete? Se non lo sarete, quando vorrete votare qualcuno come leader, fategli prima risolvere alcuni problemi. Se li risolve secondo i principi, ottiene risultati abbastanza buoni e risolve i problemi servendosi della verità realtà, allora potete votarlo; se evita l’essenza dei problemi e la situazione reale e non ne parla, e tutto ciò che è capace di fare è predicare la dottrina in modo vuoto, gridare slogan e attenersi alle regole, allora non potete votarlo. Perché non potete? (Perché non è in grado di risolvere i problemi reali.) E che genere di persona non è in grado di risolvere i problemi reali? Una che sa solo predicare parole e dottrine: un fariseo ipocrita e pseudospirituale. Non possiede la levatura necessaria per comprendere la verità, non ha la capacità di risolvere le questioni né i problemi e quindi, se la scegli come leader, questa persona è destinata a essere un falso leader. Non è in grado di svolgere un lavoro da leader né di adempiere alle responsabilità di un leader. Quindi, non la danneggeresti se votassi per lei? Alcuni dicono: “Danneggiarla? Come può essere? Votando per lei abbiamo buone intenzioni. Ha una certa levatura e, se l’eleggiamo, non avremo forse qualcuno in grado di assumersi la responsabilità del lavoro?” Naturalmente è una buona cosa avere qualcuno che si assuma la responsabilità, ma questo genere di persona non ne è in grado. Tutto ciò che sa fare è parlare di teorie in modo vuoto, senza tener conto della situazione reale e senza essere di qualche aiuto quando si tratta di risolvere i problemi, quindi votando per lei non le state forse dando l’occasione di fare del male? Non la state forse obbligando a percorrere il cammino di un falso leader? Pertanto, non dovete scegliere come leader persone del genere.

Siete in grado di discernere chi, tra le persone intorno a voi, con cui venite spesso in contatto e con le quali avete familiarità, è solo capace di parlare di dottrine in modo vuoto e non è in grado di risolvere problemi reali? Coloro che predicano sempre teorie elevate e propongono piani unici e innovativi che nessuno ha mai udito prima, ma diventano confusi e restano senza parole quando si chiede loro come mettere in pratica e applicare i piani operativi specifici e i dettagli concreti? Ciò che dicono è molto vuoto e del tutto irrealistico, non è in relazione né è coerente con la situazione reale, con l’ambiente effettivo, con ciò che le persone possono effettivamente realizzare, con la loro statura e con il livello delle loro abilità professionali. Ancora di più, ciò che dicono non è in linea con i requisiti della casa di Dio; si limitano a vaneggiare, indulgono nella fantasia e dicono in modo impulsivo tutto ciò che viene loro in mente. Pensano di non aver bisogno di assumersi la responsabilità di qualunque cosa dicano, nemmeno quando si vantano e fanno gli spacconi. Con questo atteggiamento esprimono i loro punti di vista e propongono le loro idee: non sono forse persone pseudospirituali? (Sì.) Certi individui credono che nessuno prenda comunque sul serio vanterie, spacconate o idee altisonanti, e che in questo modo possano dimostrare quanto sono capaci. Pensano che, se sbagliano qualcosa, non devono assumersene la responsabilità, mentre se fanno qualcosa di giusto tutti li terranno in grande considerazione, per cui dicono qualunque cosa vogliano e fanno sembrare tutto molto facile. Hanno tante idee, ma nessuna di esse comporta un piano di pratica specifico né può essere attuata correttamente. Non prendono sul serio nessuno dei punti di vista che presentano, che siano puri o distorti. Dicono una cosa oggi e un’altra domani e, sebbene i punti di vista, le teorie e le basi di cui parlano siano tutti molto elevati, sono tutti vuoti e poco pratici. Di tanto in tanto parlano di un piano che non è vuoto o distorto, ma quando si chiede loro come si possa metterlo in pratica in modo specifico, non sanno dirlo. Quando gridano slogan, pronunciano parole altisonanti ed esprimono punti di vista, sono molto entusiasti e proattivi. Quando però si tratta di svolgere un lavoro preciso e di attuare piani specifici, scompaiono senza lasciare traccia, si nascondono e non hanno più punti di vista. Persone come queste possono forse essere leader? (No.) Allora, quali saranno le conseguenze di individui come questi che diventano leader? Non danneggeranno forse sé stessi e gli altri? Causeranno ritardi al lavoro della chiesa oltre che un grande danno a sé stessi. Le dottrine che predicano sono solo alcune cose limitate e, quando hanno finito di predicarle, non hanno più nient’altro da dire e quindi dovranno sempre nascondersi e “isolarsi per concentrarsi sulla loro autocoltivazione”. Questo non renderà forse le cose difficili per loro? Non appena diventano leader, si sentono come se tre grandi montagne premessero sulla loro testa, si sentono esausti ogni giorno e parecchio sotto pressione: che senso ha che soffrano in questo modo? Non hanno la levatura per essere leader e, quando incontrano dei problemi, si limitano ad applicare a caso le regole secondo le loro fantasie e non riescono a risolvere i problemi reali: persone come queste non possono essere leader. Non sono in grado di svolgere lavoro reale, quindi saranno falsi leader e continueranno a pensare di essere fantastici perfino quando causeranno ritardi all’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle. Se riusciste a scoprire e afferrare la levatura e il carattere di queste persone pseudospirituali, votereste ancora per loro come leader? Se tu stesso fossi questo genere di persona e qualcuno volesse votare per te, cosa faresti? (Avrei un po’ di autoconsapevolezza e dichiarerei di non essere adatto a diventare un leader.) E se, dopo che hai fatto questa dichiarazione, tutti pensassero ancora che tu sia bravo e insistessero nel votare per te, cosa dovresti fare? Dire loro: “Non posso svolgere il lavoro di leader, non sono in grado di sostenere questo lavoro. All’apparenza sembro avere una certa levatura e a volte ho qualche buona idea e fornisco un po’ di luce, ma per la maggior parte del tempo mi limito a predicare parole e dottrine. Davvero non posso essere un leader né un lavoratore. Non sono migliore di voi. Qualunque cosa facciate, per favore non votate per me. Anche se ottengo la maggioranza dei voti, non posso comunque essere un leader. Non posso fare del male a nessuno! Ho già servito come leader in passato e tutte le volte ho fallito e sono stato destituito. Ogni volta che sono stato destituito, è stato perché la mia levatura era scarsa, non avevo capacità lavorativa e non ero in grado di svolgere lavoro reale. Tutto ciò che riuscivo a fare era predicare parole e dottrine e, oltre a ciò, non ero capace di eseguire bene o di adempiere anche a una sola delle responsabilità a cui si suppone che i leader dovrebbero adempiere. Ero un falso leader”. Questo significa avere autoconsapevolezza, non limitarsi a pronunciare qualche parola sul fatto di non essere adatto a essere un leader e lasciar perdere. Alcuni pensano: “Ho fatto il mio dovere in questo gruppo per tanti anni e dovrei essere considerato in ogni caso un membro senior del personale. Anche se non ho mai dato un contributo, ho lavorato sodo, quindi come mai nessuno ha scoperto i miei punti di forza? Ho anche la stoffa del leader. Spesso mi vengono in mente pensieri, idee e suggerimenti piuttosto preziosi e di utilizzo pratico. Che i leader li adottino oppure no, in ogni caso sono uno con attitudini, idee e punti di vista. Perché nessuno mi vota?” Se questo è il tuo modo di pensare, allora ti puoi valutare così: pensieri, idee e suggerimenti che hai sono solo affermazioni o hanno veramente un utilizzo pratico? Sei in grado di scoprire e risolvere ogni genere di difficoltà incontrata nel lavoro? I tuoi pensieri e le tue idee sono utilizzabili? Sei in grado di sostenere il lavoro? Se i tuoi pensieri e punti di vista rimangono al livello di parole e dottrine, se semplicemente non hanno utilizzo pratico e, cosa ancora più importante, semplicemente non sono in accordo con i principi di lavoro della casa di Dio, allora qual è precisamente la tua levatura? Quando vieni scelto per essere un leader, sei capace di adempiere alle responsabilità di leader e lavoratori? Desideri essere un leader per ambizione o per senso del fardello? Se possiedi davvero capacità lavorative e l’abilità di risolvere problemi e, quando vedi che certi leader e lavoratori svolgono il lavoro molto male e non sono in grado di risolvere alcun problema, questo ti fa sentire ansioso e fornisci loro suggerimenti, e loro non ascoltano e non sono in grado di risolvere i problemi ma non li segnalano al Supremo, e tu ti senti preoccupato e in ansia per il lavoro della casa di Dio, e ti senti insopportabilmente turbato nel vedere falsi leader che causano ritardi al lavoro della chiesa, questo dimostra che hai un senso del fardello. Tuttavia, se vuoi ottenere l’approvazione di tutti, trovare un pubblico più ampio e far sì che più persone ti ascoltino predicare e pontificare solo perché hai qualche idea, e se vuoi distinguerti dalla massa, allora questo non è un senso del fardello: questa è un’ambizione. Le persone ambiziose sanno soltanto predicare parole e dottrine e tutte le idee che hanno sono anch’esse solo parole e dottrine vuote. Quando individui come questi diventano leader, sono destinati a essere falsi leader e, se sono malevoli, sono degli anticristi. Se le tue idee rimangono al livello di parole vuote, allora una volta diventato leader sei destinato a essere esattamente uguale a tutti i falsi leader pseudospirituali. Andrai sempre a “isolarti per concentrarti sulla tua autocoltivazione”, altrimenti sentirai un senso di crisi e non avrai nulla da predicare. Se sei proprio come loro e, mentre stai predicando dall’alto, non sei in grado di scoprire alcun problema presente nel lavoro e naturalmente nemmeno di risolverne alcuno, allora sei destinato a essere un falso leader. E cosa succede alla fine ai falsi leader? Vengono destituiti dai loro posti perché non sono capaci di svolgere lavoro reale: sono destinati a percorrere questo cammino.

Ci sono molte persone che si sentono sempre indignate e pronte in cuor loro a fare una mossa e, ogni volta in cui arriva il momento di scegliere un leader o un supervisore, vogliono sempre essere loro quelli scelti. Alcuni pensano di aver creduto in Dio per un numero di anni maggiore, di aver sopportato il maggior numero di avversità, di aver svolto il proprio dovere per il tempo più lungo e con la massima lealtà e di essere i più idonei a essere eletti come leader, e quindi vogliono che gli altri li scelgano. Cosa sarai in grado di fare se gli altri ti sceglieranno? Riuscirai a evitare di ottenere il titolo di falso leader? Sarai capace di adempiere alle responsabilità dei leader e dei lavoratori? Questi sono tutti problemi reali, ma nessuno considera cose come queste. Tra tali individui, alcuni sono di levatura sufficiente. Sanno cercare la verità quando ci sono problemi nel loro dovere e, quando comprendono la verità e sono in grado di gestire le questioni secondo i principi, sono capaci di essere all’altezza degli standard. Ammesso che costoro comprendano la verità, la amino e siano in grado di perseguirla, e abbiano inoltre un’umanità relativamente buona, allora non avranno alcun problema a diventare leader e lavoratori all’altezza degli standard: non sarà molto difficile per loro. Alcune persone si lamentano sempre che il lavoro che stanno svolgendo è difficile, non sono disposte a fare uno sforzo né a pagare il prezzo quando si tratta della verità, e brontolano quando vengono potate. Possono forse simili persone essere leader e lavoratori all’altezza degli standard? La loro intenzione e il loro atteggiamento sono semplicemente sbagliati, non sono persone che perseguono la verità e, a prescindere da ciò che Dio richiede loro, esse mantengono un atteggiamento negativo. Individui come questi non meritano di essere leader e lavoratori. Non hanno alcun senso del fardello nel cuore e, per quanto le disposizioni lavorative della casa di Dio siano poste con chiarezza o lucidità, essi non sono comunque disposti a lavorare duramente per svolgere bene il lavoro. In realtà, non è difficile svolgere bene il lavoro. Perché non lo è? In primo luogo, la casa di Dio ha disposizioni lavorative specifiche per tutti i lavori della chiesa e il Supremo ha stabilito specifiche clausole in merito, quindi non vi si richiede di essere innovativi in nessun elemento del lavoro, né di portarlo a termine in modo indipendente. Il Supremo vi ha dato un ambito e una direzione, vi ha fornito dei principi e degli standard minimi; nello svolgimento del vostro lavoro, non state pestando l’acqua nel mortaio né siete privi di qualsiasi direzione. In secondo luogo, per qualsiasi elemento di lavoro, a prescindere da chi sia il supervisore e dal fatto che il lavoro sia incentrato all’estero o in patria, la cosa principale è che il fratello Supremo stia seguendo, fornendo guida, supervisionando, ispezionando ed eseguendo controlli sul lavoro in modo specifico e che stia chiedendo spesso informazioni. Quanto sono specifiche queste azioni? Il fratello Supremo prende parte a ogni sceneggiatura, ogni film, ogni programma, ogni inno e così via, e li segue personalmente. Anche Io partecipo ad alcuni lavori, fornendovi una direzione e un quadro generale. In terzo luogo, anche per qualsiasi aspetto del lavoro che coinvolga le verità principi il Supremo condivide frequentemente con voi sulle verità principi e guida il vostro lavoro; il Supremo vi pota anche, effettua controlli per voi e in qualunque momento correggerà le vostre distorsioni. In quarto luogo, in termini di lavoro importante di tipo amministrativo e sul personale, il Supremo vi aiuta in prima persona effettuando controlli e prendendo decisioni. Il fatto è che, a prescindere da quale lavoro svolgiate, non lo portate a termine in modo indipendente; tutto è organizzato, guidato, diretto e controllato dal Supremo. E allora cosa fate voi? Vi limitate a godere delle cose belle pronte: siete davvero benedetti! Non dovete preoccuparvi di nulla; dovete solo mettervi al lavoro con le mani e con i piedi. Questo è il lavoro che spetta a voi. Avete mai pagato un prezzo aggiuntivo? (No.) Il Supremo ha svolto tutto questo lavoro fondamentale e importante; perciò il lavoro che svolgete voi è molto facile e non ci sono assolutamente grandi difficoltà. In tali circostanze, se le persone continuano a non svolgere bene il loro lavoro, allora è qualcosa di imperdonabile e dimostra semplicemente che non stanno mettendo il cuore e lo sforzo nel loro lavoro o nell’adempimento delle proprie responsabilità. Alcuni dicono: “Chi non ha difetti mentre sta svolgendo del lavoro? Forse che non è permesso avere qualche problema?” Non vi si chiede di raggiungere il massimo dei voti nel vostro lavoro, ma soltanto di ottenere la sufficienza e allora si riterrà che abbiate adempiuto alle responsabilità di leader e lavoratori. È molto esigente questo? (No.) È facile ottenere la sufficienza basandosi sulla direzione e sul controllo del Supremo; dipende solo dal fatto che le persone perseguano sinceramente la verità. Se non compiono alcuno sforzo quando si tratta della verità e vogliono sempre essere superficiali, se si accontentano di sbrigarsela quando lavorano, senza fare niente di male, senza causare disturbi o intralci e senza avere nulla che disturbi la loro coscienza, allora costoro non possono ottenere la sufficienza. La maggior parte dei leader e dei lavoratori ha questo tipo di atteggiamento quando lavora: essi svolgono un po’ di lavoro ma non vogliono esaurirsi, si accontentano di essere solo mediocri e, per quanto riguarda i risultati del proprio lavoro, pensano che siano affari di Dio e che non abbiano nulla a che fare con loro. È accettabile questo atteggiamento? Se hai un simile atteggiamento, allora il lavoro che puoi svolgere è molto limitato e non ci metti tutto te stesso, il che indica che non sei in grado di svolgere lavoro reale o che non lo svolgi, e quindi dovresti essere definito come falso leader: questo è del tutto appropriato e non è ingiusto. Alcuni dicono sempre: “I Tuoi requisiti nei nostri confronti sono troppo elevati. Se non svolgiamo questo lavoro, siamo falsi leader e, se non soddisfiamo questo requisito, siamo ugualmente falsi leader. Per cosa ci prendi? Non siamo robot, non siamo perfetti. Siamo solo persone ordinarie, semplici mortali. Tu ci dici di essere persone ordinarie, normali, quindi perché hai requisiti così elevati per noi leader?” In realtà, i Miei requisiti per voi non sono elevati. A te Io chiedo solo di adempiere alle responsabilità a cui un essere umano dovrebbe adempiere. Questo è qualcosa che dovresti e devi fare, ed è qualcosa che puoi raggiungere come leader e lavoratore. Tuttavia, se non lavori duramente per tendere verso la verità e hai sempre paura di patire avversità e brami sempre la comodità, allora a prescindere dalle tue ragioni o scuse sei destinato a essere un falso leader. È come le cose che le persone con umanità normale dovrebbero raggiungere e di cui gli adulti dovrebbero occuparsi da soli, per esempio l’orario in cui un adulto dovrebbe alzarsi al mattino, quanti pasti dovrebbe consumare e quante ore dovrebbe lavorare in un giorno e quando dovrebbe lavarsi i panni sporchi: devi gestire queste cose da solo e non c’è bisogno che tu chieda di esse a qualcun altro. Se chiedi tutto agli altri e non capisci nulla, non significa forse che non hai un’intelligenza adeguata e che sei un sempliciotto? Non significa forse che non sei in grado di prenderti cura di te stesso? Persone come queste possono forse essere leader? Non sono forse falsi leader? Individui del genere dovrebbero essere destituiti. Costoro vogliono ancora aggrapparsi alla loro posizione e non si dimettono e vogliono ancora essere leader! Alcuni falsi leader, dopo essere stati destituiti, sentono come se avessero subito un torto e non smettono di piangere per questo. Piangono fino a farsi venire gli occhi gonfi. Perché piangono? Non sanno che razza di cosa sono. Quando dico che le Mie richieste alle persone non sono elevate, ciò che intendo dire è che quanto ti viene chiesto di fare è ciò che sei in grado di raggiungere; la via è già stata lastricata per te, l’ambito è stato fissato, le decisioni sono state prese e tu devi soltanto agire. È come mangiare: cereali, verdure, tutti i tipi di condimenti, pentole e fornelli sono stati preparati per te e tu non devi fare altro che imparare a cucinare; ecco ciò che un adulto dovrebbe fare e raggiungere. Se non sei in grado di raggiungerlo, allora sei un sempliciotto e non puoi essere annoverato nella gamma d’intelligenza degli adulti normali. Alcuni leader non sono in grado di svolgere questo lavoro reale e quindi devono essere destituiti. E, allora, come possiamo definire e determinare se qualcuno è in grado di svolgere questo tipo di lavoro? Se possiedi l’intelligenza e la levatura di un adulto insieme alla coscienziosità e al senso di responsabilità che un adulto dovrebbe possedere, allora dovresti essere capace di svolgere questo tipo di lavoro. Se non ne sei capace o non lo svolgi, allora sei un falso leader. Ecco come viene determinata la cosa, e determinarla in questo modo è accurato. Non si tratta di una condanna o di un giudizio su una persona, quindi è forse severa? I fatti sono tutti esposti e non è affatto severa.

II. I falsi leader che sono di scarsa levatura

Abbiamo appena condiviso sulle manifestazioni che ha un tipo di falso leader quando si tratta di riferire e ricercare prontamente un modo per risolvere le confusioni e le difficoltà riscontrate nel corso del lavoro, insieme ai motivi per cui persone come queste non sono in grado di adempiere alle responsabilità di leader e lavoratori. Individui del genere sono pseudo-spirituali; poiché non riescono a scoprire le confusioni e le difficoltà nel lavoro, non sono in grado di adempiere a questa responsabilità. Questo è un tipo di persone. Ce n’è un altro tipo: sono come quelle pseudo-spirituali e sono anch’esse incapaci di scoprire i problemi che esistono nel lavoro, e per tale motivo non sono nemmeno in grado di riferirli prontamente al Supremo e di ricercare soluzioni da lui. Persone di questo genere sono anche impegnate nel lavoro, sono occupate tutto il giorno senza essere indolenti. Sono tutte prese a tenere sermoni, a far visita a fratelli e sorelle in vari luoghi, a prendere disposizioni per il lavoro e persino a comprare ogni sorta di oggetti per il lavoro della chiesa. Se qualcuno si ammala, lo aiutano a trovare un medico; se qualcuno ha difficoltà a casa, gli danno una mano organizzando aiuti economici; se qualcuno si trova in un cattivo stato, prendono l’iniziativa di sostenerlo e aiutano attivamente a risolvere i suoi problemi. In breve, si occupano sempre di affari generali. Sono indifferenti al lavoro reale della chiesa, al lavoro del Vangelo e ai problemi della vita della chiesa. Ogni giorno si affaticano a correre a destra e a manca e si tengono occupati gestendo e risolvendo gli affari della chiesa e le questioni private dei fratelli e delle sorelle. Pensano che, in quanto leader, dovrebbero svolgere questi compiti, ma non si rendono mai conto di quale sia il lavoro essenziale di un leader e, a prescindere da quanto si impegnino, non riescono ancora a scoprire i problemi reali e cruciali che esistono nella chiesa. E così, quando sorgono disturbi e ostacoli nella vita della chiesa e quando il popolo eletto di Dio incontra difficoltà nell’ingresso nella vita, questi leader non sono capaci di risolvere prontamente queste cose. Sebbene siano occupati a lavorare e procedano ogni giorno senza essere indolenti, cosa possono mai ottenere con tutto questo impegnarsi? Ci sono molti problemi nel lavoro della chiesa, ma essi non sono in grado di scoprirli. Dall’esterno sembrano essere diligenti, coscienziosi e non oziosi, eppure nel lavoro sorge un problema dopo l’altro, ed essi sono impegnati a rammendare buchi, a risolvere ogni genere di “problemi complessi e difficili” e a trattare con ogni tipo di persone malevole e responsabili di disturbi e intralci che appaiono nella chiesa. Si tengono occupati con lavoro come questo, ma non sono in grado di discernere nemmeno i problemi più basilari. Non sanno discernere con chiarezza cosa sia la buona umanità e cosa la cattiva umanità, cosa sia la buona levatura e cosa la scarsa levatura, cosa sia possedere un talento e una conoscenza reali e cosa sia avere dei doni. Inoltre, non riescono a capire fino in fondo quali tipi di persone la casa di Dio coltiva e quali elimina, quali individui perseguono la verità e quali no, quali svolgono volentieri il loro dovere e quali non lo svolgono, quali possono essere perfezionati come popolo di Dio e quali sono operai e così via. Trattano come obiettivi chiave per la coltivazione coloro che sanno fare tanti discorsi e declamare teorie vuote, ma non sono in grado di svolgere lavoro reale, e dispongono che svolgano lavori importanti e li affidano a loro, mentre ritardano la promozione e la coltivazione di coloro che hanno comprensione pura, levatura e capacità di comprendere la verità, solo perché queste persone non credono in Dio da molto tempo o hanno rivelato un’indole arrogante. Problemi come questi sorgono spesso nella chiesa e ciò ha ripercussioni sul progresso del suo lavoro. Questi sono i veri problemi, eppure questo tipo di leader non riesce a vederli o a scoprirli e addirittura ne è del tutto inconsapevole. Quando le persone malevole sono causa di disturbi e intralci, essi danno loro una possibilità di essere sottoposte a osservazione e di riflettere su sé stesse, mentre quando altri, che non sono dei malevoli, commettono occasionalmente qualche piccolo errore perché sono giovani e ignoranti e agiscono senza principi, errori che non sono questioni di principio, questo tipo di leader tratta tali errori come peccati imperdonabili e manda a casa queste persone. Questo tipo di falso leader è impegnato nel lavoro ogni giorno e, dall’esterno, sembra che si stia sforzando molto e che investa parecchio del suo tempo, ma per quanto egli lavori, nessuno riceve una vera fornitura di vita. A prescindere da quali problemi e difficoltà abbia il popolo eletto di Dio, questo tipo di falso leader non è in grado di risolverli con la condivisione sulla verità, e tutto ciò che può fare è esortare il popolo eletto di Dio con cuore amorevole e predicare parole e dottrine per incoraggiarlo. Pertanto, sotto la direzione di queste persone, il popolo eletto di Dio non riceve alcuna fornitura di vita, si limita a credere in Dio e a svolgere i propri doveri sulla base dell’entusiasmo, senza ottenere l’ingresso nella vita: per quanto tempo può andare avanti così? Di conseguenza, alcune persone sono spesso negative e deboli e sempre desiderose che arrivi il giorno di Dio, e le visioni diventano sempre meno chiare per loro e, quando incontrano problemi, arrivano ad avere nozioni e incomprensioni su Dio, e alcuni arrivano addirittura a dubitare di Lui e a guardarsi da Lui. I falsi leader, quando si trovano di fronte a questi problemi, sono totalmente incapaci di risolverli e tutto quello che fanno è evitarli. Non leggono mai le parole di Dio né Lo pregano con il Suo popolo eletto per cercare la verità e risolvere i problemi: non svolgono mai questo lavoro. Ogni giorno si occupano solo di alcuni affari generali e di certe questioni esterne, questioni che non hanno nulla a che fare con l’ingresso nella vita o con la verità. Ritengono che, fintanto che sono occupati a fare cose, significa che stanno svolgendo il loro dovere e adempiendo alle loro responsabilità, e che non possono assolutamente essere falsi leader. In realtà, il fatto che si occupino di questi affari generali non aiuta per nulla i fratelli e le sorelle a progredire nella vita, né tanto meno consente al popolo eletto di Dio di entrare nella verità realtà. DiteMi, non c’è forse un problema con la levatura di questo genere di falsi leader? Non riescono a capire nulla fino in fondo e pensano che, fintanto che saranno impegnati a lavorare, tutti i problemi semplicemente spariranno e si risolveranno indirettamente. Queste persone non sono forse molto confuse? La loro levatura non è molto scarsa? Esse non riescono a capire nulla fino in fondo, non riescono a svolgere alcun lavoro reale, e questo le rende veri e propri falsi leader e falsi lavoratori. Tale questione è facilissima da discernere.

Attualmente falsi leader e falsi lavoratori sono presenti ovunque nelle chiese. Si affidano solo al loro entusiasmo per il lavoro e non comprendono assolutamente la verità. Non sanno quale sia il lavoro di un leader o di un lavoratore, né sono in grado di condividere sulla verità per risolvere i problemi; si limitano a trascorrere tutto il giorno a occuparsi ciecamente di alcuni affari generali. Per esempio, supponiamo che la chiesa abbia bisogno di acquistare un oggetto. Non si tratta di un grande compito; basta solo fare in modo che qualcuno esperto nel settore in questione vada a comprarlo. Un falso leader, tuttavia, aveva paura di spendere troppo e quindi ha disposto che qualcuno visitasse diversi posti per acquistare il più economico. Come risultato è stato acquistato un prodotto economico che si è rotto dopo solo pochi giorni di utilizzo ed è stato necessario andare a comprarne un altro. Non solo non ha risparmiato ma, al contrario, alla fine ha speso di più. È forse questo un modo di gestire il compito conforme ai principi? Non c’è bisogno di comprare un marchio famoso quando si fa un acquisto, ma la cosa adatta da fare è almeno comprare qualcosa di qualità adeguata e utilizzabile. I falsi leader si preoccupano molto del lavoro riguardante gli affari generali, e in questo non c’è nulla di male. Tuttavia, non prendono seriamente il lavoro cruciale della casa di Dio, e questo è un grosso errore: non svolgono il lavoro essenziale. Elementi di lavoro come il lavoro del Vangelo, il lavoro di produzione cinematografica, il lavoro basato sui testi, il lavoro sui video di testimonianza esperienziale e il lavoro di variazione dei leader e dei lavoratori sono tutti fondamentali, eppure i falsi leader non li ritengono importanti, li mettono da parte e li ignorano. Sono di levatura insufficiente e non sanno come svolgere il lavoro, ma neppure cercano di imparare, pensando invece: “Fintanto che c’è qualcuno incaricato di questo lavoro, va bene. Di sicuro non c’è bisogno anche di me, no? Io gestisco i compiti importanti. Queste sono solo cose minori di cui non ho bisogno di occuparmi. Una volta che ho spiegato loro i principi, il mio lavoro è finito”. I falsi leader esteriormente sembrano molto occupati, ma se si guarda alle cose su cui sono impegnati, nessuna di queste è una parte cruciale del lavoro della chiesa, nessuna è una parte di lavoro che provvede alla vita delle persone, e nessuna di esse implica l’uso della verità per risolvere le questioni. Le cose in cui s’impegnano non hanno il minimo valore e questi falsi leader si tengono semplicemente occupati alla cieca. Non sanno che lavoro dovrebbero svolgere leader e lavoratori per essere in accordo con le intenzioni di Dio; contano solo sul loro entusiasmo per occuparsi di certi compiti che hanno piacere di fare. Fanno domande dettagliate su questioni irrilevanti non collegate con il lavoro della chiesa, come i vestiti che indossano i fratelli e le sorelle, le acconciature che hanno, il modo in cui interagiscono con gli altri e in cui parlano e si comportano. Pensano che questo per loro sia essere amabili e disponibili e che risolvere i problemi nella vita reale delle persone sia qualcosa che un leader dovrebbe fare, qualcosa che l’umanità normale dovrebbe possedere. Eppure non prendono sul serio la criticità del lavoro del Vangelo, del lavoro della produzione cinematografica, del lavoro sugli inni e di quello basato sui testi, del lavoro amministrativo, del lavoro di irrigazione dei nuovi credenti, di quello di fondazione delle chiese, della promozione e coltivazione delle persone e così via. Non prendono parte a nessuno di questi lavori e non li seguono; è come se questo lavoro non avesse niente a che fare con loro. Questi falsi leader non risolvono i molti problemi che vanno accumulandosi nella chiesa, non destituiscono i falsi leader che dovrebbero destituire, non limitano né gestiscono le persone malevole che fanno il male e si scatenano facendo cose cattive, e non condividono sulla verità per risolvere il problema di certi individui che sono superficiali, senza freni e indisciplinati e che perdono tempo nello svolgimento dei loro doveri. Che problema è questo? Non cercano la verità per risolvere questi problemi concreti: sono forse persone che svolgono lavoro reale? In cuor loro percepiscono i compiti insignificanti e irrilevanti che compiono come cruciali e importanti. Si occupano di queste cose inutili tutto il giorno, credendo di adempiere alle loro responsabilità e di essere leali, ma non svolgono un solo elemento essenziale del lavoro che Dio ha affidato loro: persone come queste non sono forse falsi leader? Sono l’equivalente dei direttori di uffici sub-distrettuali nella società, sono semplicemente dei ficcanaso di quartiere: sono forse ancora i leader e i lavoratori della casa di Dio? Sono autentici falsi leader e falsi lavoratori. Per quale motivo sono definiti come falsi leader e falsi lavoratori? (Perché la loro levatura è troppo scarsa, non sono in grado di svolgere lavoro reale e tutto ciò che sanno fare è occuparsi di questioni insignificanti.) Questo è il motivo specifico. La loro levatura è troppo scarsa; non importa quanti sermoni ascoltino, quante disposizioni lavorative leggano, da quanti anni svolgano il loro dovere nella casa di Dio o da quanti siano leader, non sanno mai cosa stanno facendo, se quello che stanno facendo è giusto o sbagliato, o se stanno adempiendo alle responsabilità a cui dovrebbero adempiere. La loro definizione dell’etichetta e del titolo di leader e lavoratori è che, fintanto che sono occupati, va bene. Come un asino che fa girare una macina, continuano a tirare finché non riescono più a muoversi e considerano che questo sia l’adempimento delle loro responsabilità. Non importa in quale direzione tirino, né se l’energia che ci mettono nel tirare sia corretta oppure no, dal loro punto di vista stanno adempiendo alle proprie responsabilità. Ci sono molte questioni che non sono in grado di capire a fondo e che non cercano di risolvere né di riferire al Supremo per cercare soluzioni da lui. A prescindere da quanti anni lavorano o da quanti sono in contatto con le persone, non sanno nemmeno se le manifestazioni di un individuo sono quelle di un nuovo credente che ha un fondamento superficiale nella sua fede e non capisce la verità o se sono quelle di un miscredente, e non sanno nemmeno come dovrebbero discernerle o definirle. Quando ci sono due persone che si trovano entrambe in uno stato negativo, non sanno chi di loro valga la pena coltivare e chi no; quando due persone sono un po’ superficiali nello svolgimento dei loro doveri, non sono in grado di dire quale di esse persegue la verità e quale è un operaio, quale ha la capacità di entrare nella verità realtà e quale non possiede alcuna verità realtà. Non sanno chi potenzialmente seguirà il cammino di un anticristo una volta diventato leader, anche se sono stati associati per anni a questa persona. Non importa in quanti esercizi inutili s’impegnino, né quanti lavori inutili svolgano, né quanti problemi ci siano intorno a loro, essi non ne sono consapevoli e non si rendono conto che si tratta di problemi. Poiché tali individui sono di scarsa levatura, confusi nei pensieri e incapaci di svolgere del lavoro, è molto difficile per loro adempiere alle responsabilità di un leader o di un lavoratore. A parte essere in grado di occuparsi di alcuni semplici affari generali, questi leader e lavoratori non sono capaci di fare nulla che riguardi il lavoro essenziale della chiesa, né sono in grado di vedere o risolvere alcun problema reale nel lavoro. Può valere la pena coltivare un leader di questo tipo e di questa levatura? Non sa nemmeno cosa siano le confusioni o le difficoltà e ancora meno le sa gestire secondo i principi. Anche se i problemi incontrati nel lavoro della chiesa sono quelli più comuni, non è ancora in grado di riassumerli e classificarli, né sa come condividere sulla verità per risolverli; questi tipi di falsi leader sono tutti incapaci, dal primo all’ultimo, di gestire o risolvere i problemi che spesso si presentano nella chiesa. Il suo problema più grande non consiste nel fatto di non essere disposto a pagare un prezzo o di temere di essere occupato e sentirsi stanco, ma piuttosto nell’avere una levatura scarsa, una mente poco lucida, e nel non essere in grado di svolgere il lavoro importante e il lavoro reale della chiesa. Invece si occupa solo un po’ di affari generali o si diverte a dedicarsi a cose irrilevanti, e poi vuole interpretare il ruolo di leader e lavoratore: non è forse una persona confusa con ambizioni e desideri troppo grandi? I leader di scarsa levatura sono tutti incapaci, dal primo all’ultimo, di svolgere il lavoro principale della chiesa, che è un lavoro che coinvolge le verità principi, o un lavoro professionale complesso, come quello di diffondere il Vangelo, quello di irrigare i nuovi credenti nella chiesa, il lavoro di produzione cinematografica, quello basato sui testi e il lavoro del personale che coinvolge leader e lavoratori a vari livelli. Perché non sono capaci di svolgere questo lavoro? Perché la loro levatura è troppo scarsa e non riescono ad afferrare i principi; non sono, dal primo all’ultimo, all’altezza di tutti questi lavori né sono in grado di imparare a svolgerli. Per esempio, supponiamo che a un leader come questo vengano date cinque persone e gli venga chiesto di assegnare loro il lavoro in base al livello di istruzione, alla levatura, ai punti di forza e al carattere di ognuno. È un compito facile da svolgere? Ha qualcosa a che fare con la levatura di leader e lavoratori? (Sì.) Leader e lavoratori di levatura media assegneranno il lavoro in modo relativamente accurato dopo aver trascorso un po’ di tempo a osservare, frequentare e conoscere le cinque persone. Leader e lavoratori di scarsa levatura penseranno che cinque persone sono troppe; quando ci sono troppe persone, si confondono e non sanno come assegnare loro il lavoro e, anche se lo assegnano, non sanno in cuor loro se lo stanno facendo in modo appropriato oppure no. Questo per quanto riguarda l’aspetto del personale. Quando si tratta di gestire questioni, per esempio se devono gestire e risolvere due o tre questioni allo stesso tempo, non sapranno come giudicare e discernere il rapporto tra tali questioni, né saranno in grado di soppesare quale problema devono risolvere per primo e quale può essere risolto in un secondo tempo senza causare alcun ritardo. Vale a dire che non sanno come soppesare i pro e i contro, non sanno come dare priorità ai compiti in ordine d’importanza e urgenza e non sanno come risolvere i problemi. Tuttavia, poiché sono leader e lavoratori, anche se non capiscono qualcosa, devono fingere di capire, sebbene non comprendano qualcosa devono far finta di comprendere, e non c’è niente che possano fare se non tenere duro e predicare qualche dottrina per cavarsela alla bell’e meglio e pronunciare qualche parola dal suono piacevole, concludendo in fretta le cose. Hanno perfettamente chiaro se ciò che dicono è accurato oppure no, se è in accordo o meno con i principi, se può risolvere i problemi oppure no, ma vogliono soltanto cavarsela. Sanno benissimo che non saranno in grado di risolvere i problemi con quello che stanno facendo, ma comunque non li segnalano al Supremo, e così finiscono per causare ritardi nel lavoro ed essere destituiti. DiteMi, queste persone non sono forse degli sciocchi? Quando certi leader e lavoratori segnalano i problemi, raccontano tutti i vecchi eventi privi d’importanza che sono accaduti fino a quel momento e, dopo che hanno detto un sacco di cose, li devi ancora aiutare ad analizzare e a giudicare quali problemi sono presenti. Non capiscono nemmeno come sollevare una questione e possono parlare per ore senza spiegare chiaramente quale sia il fulcro e l’essenza di una questione. Tutto ciò che dicono si riferisce solo a cose superficiali e non è altro che un mucchio di assurdità! Non si tratta forse di un caso in cui la loro levatura è troppo scarsa e manca qualcosa alla loro intelligenza? Le persone dotate di levatura sono forse disposte ad ascoltare queste cose? La persona con cui parlano vuole solo sapere quale sia la situazione e le manifestazioni attuali dell’individuo che stanno segnalando, e quale sia lo stato che li confonde e che non riescono a risolvere. Eppure, parlano sempre del lavoro che quell’individuo ha fatto in passato e non della sua situazione attuale, né dicono quali confusioni e problemi hanno loro stessi. Raccontano un mucchio di cose e nessuno sa dire esattamente di cosa stiano parlando. Anche se vogliono porre una domanda, non sanno da dove cominciare, né come esprimerla in modo efficace e che permetta alle persone di capirli: non hanno nemmeno la capacità di organizzare il loro linguaggio. Non è forse questa una manifestazione di levatura estremamente scarsa? Alcuni falsi leader hanno scarsa levatura e, quando segnalano una questione, dicono un mucchio di cose senza senso e incomprensibili, e poi pensano: “Ti ho fornito una quantità d’informazioni sufficientemente ampia, giusto? Ti ho anche riferito tutto il passato e il presente su tale questione, quindi sei in grado adesso di dire qual è la domanda che voglio porre?” A prescindere da cosa chiedi loro o da come li guidi, non sanno cosa dire e non riescono mai a esporre il punto chiave della questione. Non è che manchino loro le parole per esprimersi o che abbiano un basso livello di istruzione, ma è piuttosto che la loro levatura è scarsa e sono senza cervello, quindi non sanno come esprimere queste cose, le loro menti sono confuse e non riescono a spiegarsi con chiarezza in modo che gli altri possano capirli. Hanno un certo senso del fardello e, con il passare del tempo, arrivano ad avere una certa consapevolezza di determinati problemi, ma non sanno come esprimerli, non sono in grado di comprendere l’essenza dei problemi, né tanto meno di riassumerli. Persone di levatura così scarsa possono forse svolgere del lavoro? Possono adempiere alle responsabilità di leader e lavoratori? No, non possono. Anche se concedi loro tempo e opportunità e permetti loro di segnalare e descrivere i problemi, non sono in grado di farlo, quindi puoi ancora avere una conversazione con queste persone? Possono ancora essere utilizzate? (No.) Perché no? Non sanno nemmeno parlare chiaramente e non hanno neanche l’istinto minimo indispensabile di un essere umano nell’uso del linguaggio per esprimere i loro pensieri, le loro idee e i loro atteggiamenti, e quindi che lavoro possono svolgere? Sebbene possano avere una certa forza, del genuino entusiasmo, un po’ di senso della responsabilità e un cuore abbastanza retto, la loro levatura è troppo scarsa, non hanno la capacità di imparare nulla, a prescindere da come glielo insegni, e anche se insegni loro il modo di parlare, non saranno in grado di apprenderlo e quindi tu ti agiterai e ti arrabbierai. Quando parlano, fanno un pasticcio, lasciandoti confuso; non riescono a dire nulla di chiaro, e ciò che dicono è semplicemente un mucchio di sciocchezze. La cosa più penosa in loro è che non capiscono il linguaggio umano eppure continuano ad agire ciecamente, pensano ancora di avere delle capacità e hanno un atteggiamento di sfida quando li poti. Come possono svolgere bene il lavoro di leader? Quando un leader o un lavoratore ha una levatura così scarsa da non avere la capacità di esprimersi con il linguaggio, tale leader o lavoratore può ancora essere competente nel lavoro? (No.) E cosa significa che non sono competenti nel proprio lavoro? Significa che non sono in grado di scoprire tempestivamente le difficoltà e i problemi che incontrano nel lavoro e naturalmente che, a prescindere da quali problemi si presentino nel lavoro, non riescono mai a risolverli tempestivamente, né a riferirli prontamente al Supremo e cercare soluzioni da lui: è troppo difficile per queste persone e non sono capaci di farlo. Quando si tratta di individui come questi, che hanno scarsa levatura, tale lavoro è estremamente difficile per loro; è come costringere un pesce a vivere sulla terraferma o un maiale a volare: è molto faticoso per loro svolgere questo lavoro.

Alcuni dicono: “Mi dispiace per queste persone. Si agitano così tanto per gestire ogni tipo di compito e finiscono per essere definite come falsi leader a causa della loro scarsa levatura. Allora significa forse che le sofferenze che hanno sopportato sono state tutte vane? Questo non è forse trattare le persone in modo ingiusto?” Destituire i falsi leader significa assumersi la responsabilità per il popolo eletto di Dio e per il lavoro della chiesa, quindi come può essere trattare le persone ingiustamente? Se insisti nel lasciare che i falsi leader continuino nel loro ruolo di leader, non significa forse danneggiare il popolo eletto di Dio? Vuoi forse dire che danneggiare il popolo eletto di Dio non è trattare le persone ingiustamente? Quando si destituisce un falso leader, la casa di Dio non lo sta condannando, né lo sta mandando all’inferno, ma sta invece dando a costui una possibilità di raggiungere la salvezza. Può raggiungere la salvezza se continua a essere un falso leader? Quale sarà il suo esito finale? Perché non consideri il problema in questo modo? Inoltre, qual è lo scopo di credere in Dio? Di sicuro essere un leader non è l’unica strada da percorrere, o no? Non ci sono altri doveri da assolvere se non si è leader? Forse che non esiste un cammino di sopravvivenza per coloro che non sono leader e possiedono scarsa levatura? (No, questo non è vero.) Qual è dunque il cammino di pratica? Quello che ora stiamo analizzando sono le manifestazioni e i problemi che esistono in questo tipo di falsi leader che sono di scarsa levatura; non li stiamo condannando o maledicendo, li stiamo solo analizzando. Lo scopo dell’analisi è far sì che questo tipo di persona conosca sé stessa e si orienti con precisione, conosca la propria misura e capisca esattamente cosa sono i leader e i lavoratori, quale lavoro dovrebbero svolgere leader e lavoratori, e poi confronti queste cose con sé stessa per vedere se è adatta a essere leader o lavoratore. Se la tua levatura è davvero molto scarsa, al punto che non hai la capacità di esprimerti con il linguaggio o di esprimere i tuoi pensieri e punti di vista, o di scoprire i problemi, allora non sei adatto a essere un leader o un lavoratore, non hai la competenza per svolgere il dovere di un leader o di un lavoratore, e sei incapace di svolgere il lavoro di un leader o di un lavoratore. E, dal momento che hai scarsa levatura, devi avere questo tipo di autoconsapevolezza. Alcuni dicono: “La mia levatura è scarsa: beh, e allora? Ho una buona umanità, quindi dovrei essere un leader”. È questo il principio? Altri dicono: “Oltre ad avere una buona umanità, sono anche disposto a sopportare la sofferenza e a pagare un prezzo, so predicare sermoni, ho un fondamento nella mia fede e sono stato imprigionato perché credo in Dio. Queste cose non contano forse come capitale perché io sia un leader o un lavoratore?” È la verità che si deve avere un capitale per essere un leader o un lavoratore? (No.) Quello di cui stiamo discutendo ora sono le responsabilità di leader e lavoratori e, all’interno di questo argomento, stiamo parlando del problema della levatura. Se la tua levatura è scarsa e non sei in grado di adempiere a tali responsabilità, allora l’autoconsapevolezza che dovresti avere è la seguente: “Non ho questa levatura e non posso essere un leader o un lavoratore. Qualsiasi capitale io abbia, è inutile”. Dici di avere buona umanità, di essere affidabile, di essere determinato a sopportare la sofferenza e di essere disposto a pagare un prezzo: la casa di Dio ti ha forse trattato ingiustamente? La casa di Dio si serve delle persone in modo da mettere a frutto ciascuno nel modo migliore, personalizzando i ruoli per adattarli a ciascuno, e lo fa in modo appropriato. Se possiedi buona umanità ma la tua levatura è scarsa, allora dovresti svolgere bene il tuo dovere con tutto il cuore e tutte le forze; non è vero che devi essere un leader o un lavoratore per essere approvato da Dio. Anche se sei disposto a darti da fare, non sei in grado di farlo come deve farlo un leader, e non possiedi la levatura che dovresti avere per essere un leader, e non ci riesci: dunque cosa puoi fare? Non dovresti costringerti o renderti le cose difficili; se riesci a portare venticinque chili, dovresti portarne venticinque. Non dovresti cercare di metterti in mostra spingendoti al di là dei tuoi limiti, dicendo: “Venticinque chili non sono abbastanza. Voglio portarne ancora di più. Voglio portare cinquanta chili. Sono disposto a farlo anche a costo di morire per sfinimento!” Non sei in grado di essere un leader o un lavoratore, ma se continui a spingerti al di là dei tuoi limiti per metterti in mostra, anche se non ti logori, causerai ritardi al lavoro della chiesa, influenzerai il progresso e l’efficienza del lavoro e ritarderai il progresso di vita di molte persone: questa non è una responsabilità che puoi permetterti di sostenere. Poiché possiedi levatura insufficiente, se hai coscienza di te stesso dovresti rassegnare le dimissioni in modo proattivo e nominare qualcuno di buona levatura, che ami la verità e sia più responsabile di te per essere un leader o un lavoratore. Questa sarebbe la cosa sensata da fare, e solo in questo modo saresti qualcuno che ha davvero umanità e ragione, e che comprende e pratica realmente la verità. Se ti dimetti dal tuo incarico perché non sei in grado di svolgere il lavoro di leader, e poi scegli un dovere adatto a te e offri la tua lealtà in modo da poter essere approvato da Dio, allora sei una persona eccezionalmente intelligente. Pensi sempre: “Sebbene io sia di scarsa levatura, ho una buona umanità, sono disposto a prendermi il disturbo, a sopportare la sofferenza e a pagare un prezzo, sono determinato, sono più resiliente di tutti voi in tutto ciò che faccio, sono di larghe vedute e non ho paura di essere potato o messo alla prova. Anche se la mia levatura è un po’ scarsa, posso comunque essere un leader”. Avere una levatura scarsa non è un problema. Non significa condannarti, ma solo classificarti e farti capire esattamente con chiarezza che cosa sei capace di fare e a quale tipo di dovere sei adatto. Il problema attuale, tuttavia, è che la tua levatura è scarsa e non sei in grado di essere leader o lavoratore. Anche se sei stato eletto per esserlo, non sei in grado di svolgere bene questo lavoro e tutto ciò che riesci a fare è rovinarlo. Se possiedi buona umanità, se hai coscienza e ragione e sei disposto a darti da fare e a pagare un prezzo, allora ci saranno un compito che sei adatto a svolgere e un dovere che dovresti assolvere, e la casa di Dio prenderà disposizioni ragionevoli per te. Il fatto di non permetterti di essere leader si basa sulle regole e sui principi della casa di Dio. Tuttavia, la casa di Dio non ti negherà assolutamente il diritto di svolgere un dovere o di credere in Dio e seguirLo perché sei di scarsa levatura. Non è appropriato questo? (Sì.) È necessario che condividiamo su questo argomento in modo più dettagliato? Alcuni individui di scarsa levatura sentono questo e pensano: “Non condividete più su questo. Provo troppa vergogna a trovarmi faccia a faccia con chicchessia. So di essere di scarsa levatura e non voglio più essere un leader o un lavoratore della chiesa. Sarò solo un capogruppo o un supervisore, o altrimenti svolgerò dei lavoretti, cucinerò o farò le pulizie. Qualsiasi cosa va bene. Sopporterò le avversità del mio incarico senza lamentarmi, mi sottometterò alle disposizioni della casa di Dio e alle orchestrazioni di Dio. Il mio essere di scarsa levatura proviene dalla Sua grazia, e in questo ci sono le Sue buone intenzioni. Tutto ciò che Dio fa è giusto”. Se riesci a vedere le cose in questo modo, è un bene e significa che hai una certa consapevolezza di te stesso. Non condividerò a lungo su questo argomento. In sintesi, per quanto riguarda tali individui di scarsa levatura, stiamo solo analizzando il problema ed esponendo la verità dei fatti, in modo che più persone abbiano l’atteggiamento e la prospettiva corretti nei confronti di questi individui, e in modo che abbiano l’atteggiamento e la prospettiva corretti nei confronti della questione della loro scarsa levatura e possano quindi orientarsi con precisione, trovare una posizione e un dovere adatto a loro, consentendo che la loro perseveranza nel pagare un prezzo e la loro determinazione a sopportare la sofferenza siano ragionevolmente messe a frutto e poste in gioco. Questo non influisce sulla tua comprensione e sulla tua pratica della verità, né sulla tua immagine nella casa di Dio.

III. Falsi leader che sono pigri e indulgono nelle comodità

Abbiamo appena condiviso su due tipi di falsi leader. C’è un altro tipo di falso leader, di cui abbiamo parlato spesso durante la condivisione sul tema “Responsabilità di leader e di lavoratori”. Questo tipo ha una qualche levatura, non è di scarsa intelligenza, ha modi e metodi nel suo lavoro, e piani per risolvere i problemi, e quando gli viene affidato un lavoro, riesce a eseguirlo quanto più vicino possibile ai criteri previsti. È in grado di scoprire qualsiasi problema si presenti nel lavoro e anche di risolverne alcuni; quando ascolta i problemi che alcune persone segnalano, oppure osserva il comportamento, le manifestazioni, i discorsi e le azioni di alcune persone, ha una reazione nel cuore e una personale opinione e un atteggiamento. Naturalmente, se queste persone perseguono la verità e hanno un senso del fardello, tutti questi problemi possono essere risolti. Tuttavia i problemi rimangono inaspettatamente irrisolti nel lavoro che è sotto la responsabilità del tipo di persona su cui oggi stiamo condividendo. Perché questo? Perché queste persone non svolgono un lavoro reale. Amano l’agio e odiano il lavoro duro, compiono sforzi solo in maniera superficiale, amano rimanere inattivi e godere dei vantaggi del prestigio, amano dare ordini alle persone e si limitano a muovere un po’ la bocca, a dare qualche suggerimento e poi considerano concluso il loro lavoro. Non prendono a cuore alcun lavoro reale della chiesa o il lavoro cruciale che Dio affida loro; non hanno questo senso del fardello e, anche se la casa di Dio sottolinea ripetutamente queste cose, ancora non le prendono a cuore. Per esempio, non vogliono intervenire o informarsi sul lavoro di produzione cinematografica o su quello basato sui testi della casa di Dio, né vogliono esaminare il modo in cui questi tipi di lavoro stiano procedendo e quali risultati ottengano. Si limitano a qualche indagine indiretta e, una volta saputo che le persone sono impegnate in questo lavoro e lo stanno svolgendo, non se ne preoccupano ulteriormente. Anche quando sanno benissimo che ci sono problemi nel lavoro, non vogliono comunque condividere su di essi e risolverli, né si informano o indagano sul modo in cui le persone stiano svolgendo i loro doveri. Perché non lo fanno? Pensano che se esaminassero queste cose, li attenderebbe una grande quantità di problemi da risolvere e questo sarebbe troppo preoccupante. La vita sarebbe troppo estenuante se dovessero sempre risolvere problemi! Se si preoccupano troppo, il cibo non avrà più un buon sapore per loro, non riusciranno a dormire bene, la loro carne si sentirà stanca e la vita diventerà miserabile. Ecco perché, quando vedono un problema, se possono lo eludono e lo ignorano. Qual è il problema con questo tipo di persone? (Sono troppo pigre.) DiteMi, chi ha il problema più grave: le persone pigre o le persone di scarsa levatura? (Le persone pigre.) Perché le persone pigre hanno un problema grave? (Le persone di scarsa levatura non possono essere leader o lavoratori, ma possono essere in qualche modo efficienti quando svolgono un dovere che sia compreso nelle loro capacità. Tuttavia, le persone pigre non possono fare niente; anche se hanno levatura, ciò non ha alcun effetto.) Le persone pigre non sono in grado di fare nulla. Riassumendo in due parole, sono gente inutile; hanno una disabilità di seconda classe. Per quanto buona sia la levatura delle persone pigre, non è altro che apparenza di facciata; anche se hanno buona levatura ciò non ha alcuna utilità. Sono troppo pigre, sanno cosa dovrebbero fare, ma non lo fanno, e anche se sono consapevoli che qualcosa costituisce un problema, non ricercano la verità per risolverlo, e pur sapendo quali avversità dovrebbero affrontare perché il lavoro sia efficace, non sono disposte a sopportare queste proficue avversità; quindi non sono in grado di acquisire alcuna verità né di svolgere un lavoro reale. Non vogliono sopportare le avversità che spettano alle persone; sanno solo indulgere in comodità, godere momenti di gioia e di svago, e di una vita libera e rilassata. Non sono forse inutili? Chi non sopporta le avversità non merita di vivere. Coloro che desiderano vivere sempre la vita da parassiti sono persone prive di coscienza e di ragione; sono bestie, e individui del genere sono inadatti persino a fornire manodopera. Non essendo in grado di sopportare le avversità, anche quando offrono manodopera non sono in grado di farlo bene e, se desiderano acquisire la verità, le loro speranze sono ancora più vane. Uno che non sa soffrire e non ama la verità è una persona inutile, non è nemmeno qualificato per fornire manodopera. È una bestia, senza un briciolo di umanità. Simili persone devono essere eliminate; solo questo concorda con le intenzioni di Dio.

Alcune persone sono responsabili dei lavori agricoli e sono particolarmente diligenti; hanno in mente un piano e sanno quale lavoro svolgere in ogni stagione. Quando arriva il momento di dissodare i campi, si recano in ogni terreno e danno un’occhiata. Confrontano ciò che hanno programmato di piantare in ciascun terreno con lo stato effettivo di quest’ultimo e verificano se il loro piano è adatto e in linea con la situazione reale. Inoltre, considerano quanto umido o secco sia il terreno in quell’anno, che fertilizzante è necessario e cosa è adatto seminare. Una volta che hanno dato un’occhiata e hanno preso conoscenza di tutto questo, chiedono subito se le piantine sono state fatte crescere e quante lo sono state, poi si recano alla serra per dare un’occhiata e vedere se la persona che fa crescere le piantine è affidabile o le rovinerà. Se non basta una persona per svolgere questo lavoro, ne assegnano un’altra per lavorare con lei e le due persone si supervisionano a vicenda. Le persone pigre lo faranno? No, non lo faranno. Se nessuno le supervisiona e le sprona, non visiteranno assolutamente di persona il luogo di lavoro; se la casa di Dio non s’informa sull’avanzamento di un lavoro, non prenderanno assolutamente l’iniziativa di ispezionare la situazione reale di quel lavoro. Quando si tratta di persone di scarsa levatura, non importa cosa stiano facendo, lo fanno sempre da sole, ma non sono capaci di distinguere ciò che è urgente e importante da ciò che non lo è, e semplicemente agiscono alla cieca. Invece queste persone pigre sono abbastanza intelligenti e a prescindere da cosa stiano facendo, a loro piace muovere la bocca e ordinare agli altri di svolgere il lavoro; non fanno mai nulla loro stessi, né sono in grado di svolgere del lavoro reale. Pensano: “Mi basta fare una telefonata o mandare un messaggio per porre qualche domanda e il mio compito è finito, il problema è risolto. Questo mi risparmia un sacco di difficoltà! Guardate qual è la mia levatura come leader. Posso concludere il lavoro con poche parole: non è forse anche questo un adempimento delle mie responsabilità? Non sono negligente verso le mie responsabilità. Se il Supremo mi chiede di queste cose, posso rispondere in modo molto sciolto e fornire una spiegazione chiara. A che serve andare sul luogo di lavoro e dare un’occhiata? Dovrei sopportare disagi e sofferenze, e la mia pelle diventerebbe scura a forza di stare al sole. Non c’è bisogno di passare attraverso questa formalità. Se posso risparmiarmi un po’ di guai, lo farò. Non c’è bisogno di rendermi le cose così difficili”. Costoro non sono forse abbastanza “intelligenti”? Quando questo genere di persona lavora, è particolarmente abile nel fare alla svelta per raggiungere i propri obiettivi e trovare scorciatoie, e ha i propri modi e metodi. Non fa nulla di persona, né partecipa ad alcunché. Si limita a telefonare per porre domande, a sbrigarsela e, non appena riaggancia il telefono, se ne va a letto o si fa massaggiare e inizia a indulgere nella propria carne. Persone di questo tipo sanno davvero come “lavorare”, come trovare opportunità di essere oziose e come sbrigarsela e ingannare le persone! A che serve che abbiano questo po’ di levatura? Sono uguali a quei funzionari nella nazione del Partito Comunista, che dopo essere arrivati al lavoro si limitano a bere tè e leggere il giornale, e cominciano a pensare a cosa mangeranno e dove andranno a divertirsi ancora prima che il lavoro sia finito per quel giorno: la vita è davvero bella per loro. Questo è il principio a cui si attiene questo tipo di falsi leader anche nel loro lavoro; non soffrono alcuna difficoltà, non sopportano alcuno sfinimento, eppure agiscono comunque come funzionari e godono dei vantaggi del prestigio, e la maggior parte dei fratelli e delle sorelle non è in grado di capire che questo è un problema. Questo è il modo in cui lavora questo tipo di falsi leader: non svolge un lavoro reale e non si reca sul posto per seguire e ispezionare il lavoro, e quindi è forse in grado di scoprire i problemi del lavoro? (No.) I falsi leader pseudo-spirituali e i falsi leader di scarsa levatura sono ciechi nonostante i loro occhi siano spalancati e non riescono a vedere i problemi, quindi che dire di questo genere di persone inutili? Dicono: “Non partecipo al lavoro reale e non vado sul posto per integrarmi con le persone che ci lavorano, quindi, se sorgono problemi, non si può dire che sono cieco nonostante i miei occhi siano spalancati. Non sono stato sul posto e non ho visto i problemi, quindi cosa c’entra con me se sorgono problemi? Dovresti andare a cercare le persone coinvolte”. Non sono veramente furbi questi tipi? Pensano che tutto ciò che devono fare sia impartire ordini e disporre le persone in modo corretto, e questo è tutto, poi le loro responsabilità sono state assolte e possono godersi il tempo libero e il divertimento in modo sfrontato. A prescindere da quali problemi ci siano sotto, non fanno indagini e si limitano ad affrettarsi a gestire un problema solo se qualcuno lo segnala al Supremo. Tutto ciò su cui si concentrano ogni giorno è godersi i vantaggi del prestigio, passeggiare piacevolmente ovunque, fare mostra di ispezionare il lavoro, ma in realtà non vanno mai in qualche posto dove ci sia veramente un problema e non ispezionano mai il lavoro cruciale: questo non è forse uguale ai funzionari del Partito Comunista che si sforzano solamente a livello superficiale ed eseguono soltanto il lavoro che li mette in buona luce? Fanno belle promesse di svolgere il lavoro che viene loro affidato, ma non lo seguono né lo supervisionano e, anche se si recano sul posto, si limitano a sbrigare le formalità. Non svolgeranno assolutamente il lavoro né risolvere problemi da soli. Pensano: “Non c’è bisogno che io soffra e paghi un prezzo per fare queste cose. È sufficiente che ci sia qualcuno che le fa. In ogni caso non guadagno nulla, quindi mi va bene semplicemente arrangiarmi”. Possono svolgere bene il loro lavoro avendo questa mentalità? Hanno un piccolo schema in mente e pensano: “Lavorerò solo per il cibo che mangerò, e trascorrerò ogni giorno con superficialità”. Eppure non svolgono mai un lavoro specifico e non li si vede mai sul posto. Allora, dove sono? Si stanno divertendo in un luogo bello e sicuro, dove possono mangiare, bere e dormire bene, vivono come principi, facendo docce regolari, avendo regolari massaggi e cambiandosi regolarmente d’abito, e non sopportano alcuna sofferenza. Non riflettono mai su quale lavoro reale possono svolgere, sui problemi reali che possono risolvere, su quali contributi hanno dato al lavoro della casa di Dio e sul modo in cui sono qualificati per godere di tutte quelle belle cose: non considerano mai nulla di tutto ciò. Che razza di persone sono queste? Questi miserabili non hanno autocoscienza, sono degli spudorati e non meritano di essere leader e lavoratori della chiesa.

Tutti i falsi leader non svolgono mai alcun lavoro reale. Si comportano come se il loro ruolo di leader fosse una posizione ufficiale, godendo dei vantaggi del prestigio, e trattano il dovere e il lavoro che dovrebbero svolgere in qualità di leader come un ingombro, una seccatura. Hanno il cuore colmo di resistenza nei confronti del lavoro della chiesa. Se si chiede loro di supervisionare il lavoro e accertare quali problemi esistono in esso e vanno seguiti e risolti, sono pieni di riluttanza. Questo è il lavoro che i leader e i lavoratori devono svolgere, questo è il loro incarico. Se non lo svolgi né sei disposto a svolgerlo, allora perché vuoi comunque essere un leader o un lavoratore? Svolgi il tuo dovere per tener conto delle intenzioni di Dio o per essere un funzionario e godere dei vantaggi del prestigio? Non è piuttosto sfacciato che tu sia diventato leader solo per ricoprire una posizione ufficiale? Tali persone hanno un’integrità più che infima non hanno dignità e nessuna vergogna. Se desideri godere delle comodità della carne, dovresti tornare di corsa nel mondo e contendere, prendere con la forza e impadronirti come ti è possibile, e nessuno interferirà con questo. La casa di Dio è un luogo in cui i prescelti di Dio possono svolgere i loro doveri e adorarLo; è un luogo per perseguire la verità e ottenere la salvezza. Non è un luogo in cui indulgere nelle comodità della carne, ancor meno un luogo che permetta alle persone di vivere come principi. I falsi leader non conoscono la vergogna, sono morti alla vergogna e sono privi di ragione. Non importa quale lavoro specifico venga loro assegnato, non lo prendono sul serio e lo relegano in un angolo della mente; anche se rispondono molto bene a parole, non fanno nulla di reale. Questo non è forse immorale? Oltre a non svolgere un lavoro reale, vogliono anche avere il potere esclusivo, detenere nelle proprie mani l’autorità sulle finanze, sul personale e su tutte le altre questioni, e far sì che le persone forniscano loro rapporti ogni giorno. Sono davvero molto diligenti quando si tratta di queste cose. Quando arriva il momento di fare rapporto sul lavoro al Supremo, attribuiscono a sé stessi i risultati di tutto il lavoro svolto dai fratelli e dalle sorelle, in modo che il Supremo creda erroneamente che abbiano svolto un lavoro eccellente, mentre in realtà è stato compiuto da altri. Quante persone sono state guadagnate attraverso la predicazione del Vangelo, quali sono state promosse e coltivate, quali destituite dai loro posti, quali allontanate, e così via: nessuno di questi compiti specifici è stato svolto da loro, eppure hanno la faccia tosta di fornirne un resoconto. Queste persone non sono forse morte al pudore? Non stanno forse ricorrendo all’inganno? Persone del genere sono così propense all’inganno e astute! Si credono intelligenti; si tratta di un caso in cui sono vittime dei loro stessi astuti trucchi e alla fine si fanno rivelare ed eliminare. Qualunque sia il lavoro o il dovere che svolgono, alcuni non ne possiedono le competenze, non possono sostenerlo, non sono in grado di adempiere a nessuno degli obblighi o delle responsabilità che spettano a una persona. Non sono forse spazzatura? Sono ancora degni di essere definiti esseri umani? A eccezione dei sempliciotti, di coloro che sono mentalmente incompetenti e di coloro che soffrono di menomazioni fisiche, esiste forse qualcuno che non debba svolgere i propri doveri e adempiere alle proprie responsabilità? Invece, simili persone non fanno che comportarsi in modo viscido e scansafatiche, non vogliono adempiere alle proprie responsabilità; l’implicazione è che non vogliono essere degli esseri umani come si deve. Dio ha dato loro l’opportunità di essere umani, la levatura e i doni, eppure non sono in grado di farne uso nell’assolvimento del loro dovere. Non fanno nulla, ma vogliono godersela a ogni passo. Una persona del genere è forse degna di essere definita umana? Indipendentemente dal lavoro che le viene affidato, che sia importante o comune, difficile o semplice, è sempre superficiale e sfuggente e batte la fiacca. Quando emergono dei problemi, le persone di questo tipo cercano di scaricare la responsabilità su qualcun altro, senza assumersi alcuna responsabilità, e vogliono solo continuare a vivere le loro vite da parassiti. Non sono forse spazzatura inutile? Nella società, chi non deve fare affidamento su sé stesso per vivere? Una volta adulta, una persona deve provvedere a sé stessa. I suoi genitori hanno adempiuto alla loro responsabilità. Anche se i genitori fossero disposti a mantenerla, questa persona non si sentirebbe a proprio agio. Dovrebbe essere in grado di rendersi conto che i suoi genitori hanno terminato la loro missione di crescerla e che è un adulto in buona salute e dovrebbe essere in grado di vivere in modo indipendente. Non è questo il minimo di ragione che un adulto dovrebbe possedere? Se una persona fosse davvero dotata di ragione, non potrebbe mai continuare a scroccare ai genitori: avrebbe paura di essere derisa dagli altri, di perdere la faccia. Quindi, una persona che ama la vita facile e odia il lavoro ha forse una ragione? (No.) Pretendono sempre qualcosa senza offrire nulla in cambio, non vogliono mai assolvere alcuna responsabilità, desiderando che cada loro la manna dal cielo; vogliono ottenere tre pasti completi al giorno, per avere qualcuno che li serva e godere di buon cibo e buone bevande, e tutto questo senza svolgere il più piccolo lavoro. Questa non è forse la mentalità di un parassita? E coloro che sono dei parassiti possiedono forse coscienza e ragione? Hanno integrità e dignità? Assolutamente no. Sono tutti scrocconi buoni a nulla, bestie senza coscienza né ragione. Nessuno di loro è degno di rimanere nella casa di Dio.

Supponiamo che la chiesa disponga per te un lavoro e tu dica: “Che si tratti di un lavoro che mi permetta di ottenere attenzione o no, siccome è stato affidato a me, lo svolgerò bene e mi prenderò questa responsabilità. Se vengo disposto per l’ospitalità, darò tutto me stesso per svolgerlo bene; mi occuperò bene dei fratelli e delle sorelle e farò del mio meglio per assicurare la sicurezza di tutti. Se vengo disposto per predicare il Vangelo, mi doterò della verità e predicherò bene e con amore il Vangelo e adempierò bene il mio dovere. Se vengo disposto per imparare una lingua straniera, studierò con tutto il cuore e mi impegnerò molto per padroneggiarla il più velocemente possibile, entro un anno o due, così da poter testimoniare Dio agli stranieri. Se mi viene chiesto di scrivere articoli di testimonianza, mi formerò scrupolosamente per farlo, valuterò le cose in conformità alle verità principi e conoscerò la lingua. Anche se potrei non essere in grado di scrivere articoli con una bella prosa, sarò almeno in grado di comunicare con chiarezza la mia testimonianza esperienziale, di condividere in maniera comprensibile sulla verità e di rendere autentica testimonianza a Dio, in modo che le persone siano edificate e traggano beneficio leggendo i miei articoli. Qualsiasi lavoro mi assegni la chiesa, lo assumerò con tutto il mio cuore e la mia forza. Se ci sarà qualcosa che non capisco o un problema, pregherò Dio, cercherò la verità, risolverò i problemi conformemente alle verità principi e svolgerò l’incarico per bene. Qualsiasi sia il mio dovere, userò tutto quello che ho per svolgerlo bene e soddisfare Dio. Per tutto quello che posso raggiungere, farò del mio meglio per assumermi tutta la responsabilità in ciò che devo sopportare, e quantomeno non andrò contro la mia coscienza e ragione, non sarò superficiale, non sarò sfuggente e non batterò la fiacca, né indulgerò nei frutti della fatica altrui. Niente di quello che farò sarà al di sotto degli standard della coscienza”. Questo è lo standard minimo di condotta, e chi svolge il proprio dovere in tale modo può definirsi una persona dotata di coscienza e ragione. Devi almeno avere una coscienza pulita nello svolgimento del tuo dovere, e devi almeno essere degno dei tuoi tre pasti al giorno e non essere scroccone. Questo si chiama senso di responsabilità. Che la tua levatura sia elevata o scarsa, e che tu capisca o no la verità, in ogni caso devi avere questo atteggiamento: “Visto che questo lavoro da svolgere è stato assegnato a me, devo trattarlo seriamente, deve essere la mia preoccupazione e devo usare tutto il mio cuore e la mia forza per svolgerlo bene. Per quanto riguarda svolgerlo alla perfezione, non posso pretendere di dare una garanzia, ma il mio atteggiamento è quello di fare del mio meglio per eseguirlo bene e di sicuro non sarò superficiale in questo. Se sorge un problema nel lavoro, allora me ne prenderò la responsabilità, e mi assicurerò di trarne una lezione e di svolgere bene il mio dovere”. Questo è l’atteggiamento giusto. Voi avete questo atteggiamento? Alcuni dicono: “Non devo necessariamente svolgere bene il lavoro che mi viene assegnato. Mi limiterò a fare quello che posso e il risultato finale sarà quello che sarà. Non c’è bisogno che mi affatichi così tanto, né che mi lasci assalire dall’ansia se faccio qualcosa di sbagliato, e non c’è bisogno che mi faccia carico di un simile stress. Che senso ha stancarmi così tanto? Dopo tutto, sto comunque lavorando e non sono un parassita”. Questo è un atteggiamento irresponsabile nei confronti del proprio dovere. “Se ho voglia di lavorare, lavorerò. Farò quello che posso e il risultato finale sarà quello che sarà. Non c’è bisogno di prenderla così seriamente”. Queste persone non hanno un atteggiamento responsabile nei confronti del loro dovere e mancano di senso di responsabilità. Che tipo di persona siete voi? Se appartenete al primo tipo di persona, allora siete dotati di ragione e umanità. Se appartenete al secondo, allora non siete diversi dal tipo di falsi leader che ho appena analizzato. State solo sprecando le giornate: “Eviterò la fatica e le difficoltà e mi divertirò di più. Anche se un giorno verrò destituito, non avrò perso nulla. Almeno avrò goduto dei vantaggi del prestigio per qualche giorno; non sarà una perdita per me. Se sarò scelto come leader, mi comporterò così”. Che ne pensate della mentalità di simili persone? Persone così sono dei miscredenti che non perseguono minimamente la verità. Se hai veramente un senso della responsabilità, ciò dimostra che possiedi coscienza e ragione. A prescindere da quanto sia importante il compito e da chi te lo assegna, che ad affidartelo sia la casa di Dio oppure un leader o un lavoratore della chiesa, il tuo atteggiamento deve essere: “Dal momento che questo dovere mi è stato assegnato, è un’esaltazione e una grazia di Dio. Dovrei svolgerlo bene in conformità alle verità principi. Pur avendo una levatura media, sono disposto ad assumermene la responsabilità e a dare tutto me stesso per compierlo bene. Se lo svolgerò male, dovrò assumermene la responsabilità, e se lo svolgerò bene non sarà un merito per me. Questo è ciò che dovrei fare”. Perché dico che il modo in cui si tratta il proprio dovere è una questione di principio? Se davvero possiedi senso di responsabilità e sei una persona responsabile, allora sarai in grado di accollarti il lavoro della chiesa e di adempiere in modo adeguato al dovere che ti spetta. Se prendi il tuo dovere alla leggera, allora hai un punto di vista sbagliato sulla fede in Dio e un atteggiamento problematico nei confronti di Dio e del tuo dovere. Il tuo punto di vista sullo svolgimento del tuo dovere è quello di svolgerlo in modo superficiale e di limitarti a cavartela, e sia che si tratti di qualcosa che sei disposto a fare oppure no, di qualcosa in cui sei bravo o meno, lo affronti sempre con l’atteggiamento di chi si arrangia e basta, quindi non sei adatto a essere un leader o un lavoratore e non meriti di svolgere il lavoro della chiesa. Inoltre, per dirla senza mezzi termini, le persone come te sono dei buoni a nulla, destinati a non ottenere niente, e persone semplicemente inutili. Che tipo di persone sono le persone inutili? Sono persone confuse, che sprecano le giornate nell’ozio. Persone di questo genere non sono responsabili in nulla di ciò che svolgono, né lo svolgono seriamente; creano scompiglio in ogni cosa. Non prestano attenzione alle tue parole, a prescindere dal modo in cui condividi la verità. Pensano: “Se voglio, tirerò avanti così. Dite quello che volete! Sto svolgendo il mio dovere, ho cibo da mangiare e questo mi basta. Almeno non devo fare il mendicante. Se un giorno non avrò nulla da mangiare, allora ci penserò. Il Cielo lascerà sempre una via d’uscita all’uomo. Voi dite che non ho coscienza né ragione, e che ho la testa confusa; bene, e allora? Non ho infranto la legge. Al limite manco un po’ di carattere, ma per me non è una perdita. Finché ho cibo da mangiare, non c’è problema”. Cosa pensi di questo punto di vista? Io ti dico che persone confuse come questa, che sprecano le giornate nell’ozio, sono tutte destinate a essere eliminate e non potranno in alcun modo ottenere la salvezza. Tutti coloro che credono in Dio da molti anni, ma non hanno mai accettato niente della verità e sono privi di testimonianze esperienziali saranno eliminati. Nessuno sopravvivrà. La feccia e i buoni a nulla sono tutti parassiti e sono destinati a essere eliminati. Se i leader e i lavoratori sono solo scrocconi, a maggior ragione devono essere destituiti ed eliminati. Persone confuse come queste vogliono ancora essere leader e lavoratori; sono indegni! Non svolgono alcun lavoro reale, eppure vogliono essere leader. Non hanno davvero alcun pudore!

Dopo che alcuni leader e lavoratori vengono destituiti dalle loro posizioni, dicono: “È una buona cosa non essere un leader o un lavoratore. Non ho bisogno di essere tanto ansioso o di preoccuparmi tanto. È meraviglioso essere un fratello o una sorella comune. Perché dovrei preoccuparmi di questo? Non possiedo una levatura solo per potermi sfinire”. Qualcun altro dice loro: “Cosa farai ora che non sei un leader o un lavoratore?”. Loro rispondono: “Mi va bene fare qualsiasi cosa, purché non sia troppo stancante e non richieda un grande sforzo: andrebbe bene qualcosa che implichi camminare e guardarsi intorno, o sedersi e parlare o guardare il computer, e che non richieda orari molto lunghi o sofferenze fisiche”. Che razza di discorso è questo? Se scoprite che il leader o il lavoratore che avete scelto è questo genere di persona, cosa proverete nel cuore? Non proverete forse grande rammarico? (Sì.) Allora, avrete qualche pensiero in proposito? Tu dirai: “In origine, ho visto che avevi un po’ di levatura e volevo promuoverti e coltivarti, e darti una possibilità, in modo che tu potessi comprendere alcune verità in più. Non ho mai immaginato che tu fossi meno di niente. Mi pento di averti considerato un essere umano a quel tempo. Non avrei mai immaginato che tu non lo fossi, dopo tutto. Sei inferiore persino a un maiale o a un cane, sei spazzatura. Non meriti di indossare questa pelle umana né di essere umano!” Queste parole suonano sgradevoli? (No.) Non suonano sgradevoli per voi, ma non suonano forse molto sgradevoli per questo tipo di spazzatura? (Sì.) Una spazzatura come questa ha forse un cuore? (No.) E allora possono capire se qualcuno sta dicendo cose buone o cattive su di loro? Quando persone senza cuore si imbattono in un qualsiasi questione, non cambiano il loro atteggiamento di trascorrere le giornate in ozio. Pensano che vada bene finché loro stessi ne traggono beneficio e profitto e si sentono a proprio agio. Quindi, indipendentemente da quello che dicono gli altri, a loro non importa. La loro frase celebre è: “Non importa quello che dici, né come mi vedi o mi valuti o mi classifichi o mi gestisci, non me ne importa!” Queste persone non sono forse spazzatura? Qualunque cosa tu dica, non hanno alcun senso di sentimento e non la prendono a cuore. Perché non la prendono a cuore? Sono solo dei fannulloni e non hanno un cuore. Le persone che non hanno cuore non hanno dignità né integrità, non tengono a nulla di ciò che dici e, per quanto duramente ti rivolgi a loro, non sentiranno una fitta nel cuore. Solo coloro che hanno dignità, integrità e ragione saranno addolorati e sentiranno il cuore trafitto quando ascolteranno tali parole. Diranno: “È stato un modo infimo di comportarmi, ha fatto sì che la gente mi guardasse dall’alto in basso e ho perso la mia dignità, quindi non mi comporterò più così. Voglio recuperare la mia dignità e fare in modo che la gente non mi guardi dall’alto in basso. Mi sforzerò di recuperare il mio onore e farò qualunque cosa per vivere con dignità e soddisfare Dio”. Costoro hanno un senso del sentimento quando si tratta di parole che feriscono la loro dignità e li pungono in un punto dolente, in un punto debole: sono persone con un cuore. Quando coloro che hanno un senso del sentimento e possiedono dignità ascoltano affermazioni giuste, vedono cose positive e distinguono tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, si decidono a cambiare, perché hanno dignità e non vogliono che gli altri li guardino dall’alto in basso. Le persone oziose e inutili non hanno dignità e quindi, a prescindere da ciò che dici loro, da quanto le tue affermazioni siano corrette o precise o in linea con la verità, o da quanto siano cose positive, non hanno alcun effetto su queste persone e non le smuovono minimamente. Una persona priva di dignità non prova il minimo senso di sentimento nei confronti di qualsiasi cosa positiva, di qualsiasi verdetto o di qualsiasi smascheramento, né ha il giusto atteggiamento nei confronti del tipo di percorso di vita da scegliere. Per questo motivo, qualunque cosa tu le dica, quale che sia il modo in cui la smascheri o la definisci, rifiuta assolutamente di accettarlo e non gliene importa. Quindi, serve a qualcosa predicare la verità e fare sermoni a persone del genere? Serve a qualcosa potarle? Serve a qualcosa giudicarle e castigarle? No! Persone del genere sono semplicemente inutili. Trascorrono le loro giornate in modo confuso e appartengono alla categoria delle bestie: per la precisione, non sono umani. Non meritano di ascoltare le parole di Dio. Se questi buoni a nulla, parassiti, diventano leader della chiesa, sono forse in grado di scoprire i problemi presenti in essa? Possono risolverli? Certamente no. Se il popolo eletto di Dio solleva un problema, lo possono risolvere? Di sicuro non sono in grado di risolvere neppure quello. Non sono capaci di risolvere alcun problema, quindi come possono svolgere il lavoro di leader? Sarebbe impensabile! Come leader e lavoratori, le persone devono almeno avere la capacità di risolvere i problemi presenti nel lavoro della chiesa e i problemi che emergono nell’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio. Se si addestrano per un certo periodo di tempo e arrivano ad avere un po’ di esperienza, sono anche in grado di condividere su alcune verità e parlare di alcune testimonianze esperienziali, allora possono diventare gradualmente competenti nel lavoro di leader. Se non sono in grado di scoprire o risolvere alcun problema, è impossibile che possano svolgere il lavoro di leader; quindi sono falsi leader e dovrebbero essere destituiti, e nuovi leader dovrebbero essere eletti.

Coloro che prestano servizio come leader devono almeno comprendere un po’ di verità e avere qualche esperienza pratica. Se non hanno alcuna esperienza, sicuramente non capiscono nulla della verità. Alcuni che prestano servizio come leader sono bravi a predicare parole e dottrine, e sono in grado di ottenere l’approvazione e la lode dalla maggior parte delle persone. Anche se all’apparenza i falsi leader sono capaci di rispondere a domande, non sono in grado di condividere sulle verità principi. Tutto ciò che predicano è vuota teoria e non contiene assolutamente nulla di pratico. Quando le persone ascoltano la loro predicazione, sentono che si accorda con i loro gusti personali, e coloro che sono privi di discernimento la approvano pienamente. In seguito, tuttavia, non hanno ancora un cammino di pratica e non riescono a trovare i principi della pratica. Si può allora considerare che questo abbia risolto qualche problema? Non si tratta forse di superficialità? Cercare di risolvere i problemi in questo modo può essere considerato come lo svolgimento di lavoro reale? I falsi leader non svolgono un lavoro reale, ma sanno come agire da funzionari. Qual è la prima cosa che fanno, una volta diventati leader? È riscuotere il favore delle persone. Si comportano secondo l’approccio “i nuovi funzionari non vedono l’ora di farsi notare”: per prima cosa compiono alcune azioni per ingraziarsi le persone e gestiscono alcune cose che migliorino quotidianamente il benessere di ciascuno. Prima di tutto cercano di fare buona impressione su di loro, di mostrare a tutti che sono in sintonia con la massa, in modo che tutti li lodino e dicano: “Questo leader si comporta nei nostri confronti come un genitore!” Poi assumono ufficialmente il comando. Sentono che ora hanno il sostegno popolare e che la loro posizione è sicura; quindi iniziano a godere dei vantaggi del prestigio, come se fossero loro dovuti. I loro motti sono: “La vita non è altro che mangiare e vestirsi”, “Cogliere il piacere dell’attimo, perché la vita è breve” e “Oggi bevi il vino di oggi; di domani, preoccupatene domani”. Godono di ogni giorno così come viene, si divertono mentre possono e non pensano al futuro, né tanto meno hanno considerazione delle responsabilità che un leader dovrebbe assumersi e dei doveri che dovrebbe svolgere. Predicano alcune parole e dottrine e svolgono alcuni compiti per amore di apparenza come una questione di routine per salvare le apparenze, ma non svolgono alcun lavoro reale. Non stanno portando alla luce i problemi reali della chiesa per risolverli definitivamente, quindi che senso ha che svolgano compiti così superficiali? Non è forse ingannevole? Si possono affidare compiti così importanti a dei falsi leader di questo tipo? Sono in linea con i principi e le condizioni della casa di Dio per la selezione di leader e lavoratori? (No.) Queste persone non hanno alcuna coscienza né ragione, sono prive di qualsiasi senso di responsabilità, eppure desiderano lo stesso assumere una posizione ufficiale, essere un leader nella chiesa: perché sono così spudorate? Alcune persone che hanno senso di responsabilità, se possiedono scarsa levatura, non possono essere leader, per non parlare di persone inutili che non hanno alcun senso di responsabilità; costoro sono ancora meno qualificati per il ruolo di leader. Quanto sono pigri questi falsi leader golosi e indolenti? Anche se rilevano un problema e sono consapevoli che si tratta di un problema, non lo prendono sul serio e lo ignorano. Costoro sono così irresponsabili! Per quanto siano buoni parlatori e sembrino avere un po’ di levatura, non sanno risolvere vari problemi nel lavoro della chiesa, portando così il lavoro a rallentare fino a fermarsi; i problemi continuano ad accumularsi, ma questi leader non se ne preoccupano e insistono nello svolgere alcuni compiti superficiali come se fosse una questione di routine. E qual è il risultato finale? Non gettano forse il lavoro della chiesa nello scompiglio, nel caos? Non creano forse disordine e mancanza di unità all’interno della chiesa? Questo è l’esito inevitabile. In questa situazione i falsi leader faranno una segnalazione al Supremo? Certamente no. Se qualcuno nella chiesa vuole riferire al Supremo i problemi dei falsi leader, questi acconsentiranno? Di sicuro reprimeranno e bloccheranno quella persona, non permetteranno a nessuno di segnalare un problema al Supremo e limiteranno, reprimeranno e isoleranno chiunque lo faccia. DiteMi, questi falsi leader non sono forse molto spregevoli? Nonostante quanto abbiano danneggiato il lavoro della chiesa, non permettono al Supremo di saperlo né tanto meno di risolverlo. Tutto ciò a cui tengono è indulgere nei vantaggi del loro prestigio e proteggere la propria vanità e il proprio orgoglio: simili persone sono assolutamente spregevoli e senza vergogna! Non sono forse del tutto privi di coscienza e di umanità? Quando il Supremo s’informa sul lavoro, affermano con decisione che non ci sono problemi, tergiversando e fornendogli risposte evasive: così facendo, non stanno forse ingannando il Supremo e nascondendo le cose a chi sta sotto di loro? I problemi con il lavoro della chiesa si accumulano sempre di più e i falsi leader non riescono a risolverli da soli, eppure nemmeno li segnalano al Supremo. In queste circostanze, si comportano come se tutto andasse bene; indulgono ugualmente nelle comodità, se ne stanno seduti tutto il giorno a non far nulla e a oziare, e non diventano affatto ansiosi. E quando i problemi vengono esposti e il Supremo indaga su di essi, continuano a dire: “Ho predisposto le persone in modo che svolgessero questo lavoro. Ho adempiuto alle mie responsabilità. Se il lavoro non è fatto bene, è colpa degli altri. Cosa ha a che fare con me?” Con queste poche parole, si assolvono totalmente dalla responsabilità. È come se non ne avessero affatto in tale questione. Non solo non riflettono su sé stessi, ma si sentono anche giustificati e a loro agio, dicendo: “In ogni caso, non sono stato pigro nel mio dovere; non sono uno scroccone. Se il Supremo non mi destituisce, continuerò a prestare servizio come leader. Se presentassi le mie dimissioni, non tradirò Dio? Non dimostrerò forse slealtà verso il mio dovere?” Se li poti, saranno capaci di inventare molte ragioni per confutarti. Non diranno che sono responsabili della questione, né quali sono le loro responsabilità e neppure rifletteranno su quale sia la natura del fatto che non risolvono i problemi e non svolgono lavoro reale. Non sono forse odiose queste persone? Portano il lavoro della chiesa a un punto morto e danneggiano il popolo eletto di Dio per così tanto tempo senza un briciolo di rimorso nei loro cuori: sono ancora umani? Hanno ancora un briciolo di coscienza o di ragione? Alcuni dicono: “Persone del genere non dovrebbero essere elette come leader”. In teoria è così; tuttavia, tra i leader e i lavoratori eletti ci sono davvero persone di questo tipo; è un dato di fatto. Tutto ciò accade perché il popolo eletto di Dio manca di discernimento e anche perché alla maggior parte delle persone piacciono i compiacenti, e di conseguenza eleggono alcuni falsi leader e falsi lavoratori. Perciò, prima delle elezioni della chiesa, occorre che si condivida maggiormente sui principi per l’elezione di leader e lavoratori, come pure sui principi per discernere i falsi leader e i falsi lavoratori; questo garantirà che un maggior numero di persone esprima il proprio voto in accordo con i principi. Solo facendo così è possibile ottenere buoni risultati dalle elezioni della chiesa.

DiteMi, questi spregevoli e svergognati fannulloni possono svolgere un buon lavoro nella chiesa come leader e lavoratori? Sono capaci di risolvere i problemi presenti nella chiesa o le difficoltà incontrate dal popolo eletto di Dio? (No.) Allora, cosa dovreste fare quando vi imbattete in questi falsi leader? Supponiamo che qualcuno dica: “La nostra levatura è scarsa e non abbiamo discernimento, quindi non possiamo fare nulla se ci imbattiamo in un falso leader”. È corretto? Sicuramente non tutti nella chiesa sono di scarsa levatura e senza discernimento, non è vero? Ci devono essere almeno diverse persone che hanno una comprensione relativa della verità. Quindi, se qualcuno trova un falso leader che non è in grado di svolgere lavoro reale né di risolvere alcun problema, dovrebbe condividere con coloro che comprendono la verità e chiedere loro di usare il proprio discernimento ed esprimere un giudizio. È appropriato? (Sì.) Perché è appropriato? Quali saranno le conseguenze se un leader della chiesa non è in grado di svolgere lavoro reale? Chi saranno le vittime? Non sarà forse il popolo eletto di Dio nella chiesa? Se un falso leader controlla la chiesa per tre o cinque anni, quante persone saranno colpite nella comprensione della verità e nell’ingresso nella realtà? Quante persone ritarderanno il raggiungimento della salvezza di Dio? Sono conseguenze a cui non si osa pensare. Perciò, quando si scopre un falso leader che non sta svolgendo lavoro reale e non è in grado di risolvere alcun problema, è una questione importante per ciascun membro del popolo eletto di Dio, che dovrebbe prontamente smascherare e segnalare quel falso leader per evitare di causare ritardi nel lavoro. A essere danneggiato dai leader della chiesa che non svolgono lavoro reale è il popolo eletto di Dio. Se tra il popolo eletto di Dio nessuno li smaschera né li segnala, e tutti si limitano a essere apatici nel farlo, allora non c’è speranza per quella chiesa. Supponiamo che nei vostri cuori nutriate sempre il pensiero di non assumervi responsabilità, come: “Il leader, in ogni caso, sei tu. Non sei in grado di svolgere lavoro reale, eppure non segnali i problemi al Supremo: se questo ritarda il lavoro della chiesa, il Supremo riterrà te responsabile. Cosa c’entra questo con noi? A che serve che ce ne preoccupiamo? Non siamo noi i responsabili. La responsabilità è tua”. Se nutrite sempre questa nozione nel cuore, ciò non ritarderà le cose? Non avrà forse un impatto sul vostro perseguimento della verità, sul vostro ingresso nella realtà e sul vostro ottenimento della salvezza di Dio? Se nessuno nella chiesa si assume la responsabilità, allora è difficile dire se questa chiesa può rendere testimonianza a Dio e ricevere le Sue benedizioni, ed è ancora più difficile dire quante persone otterranno la salvezza in questa chiesa. Se tutti in essa la pensano in questo modo e hanno tale opinione, allora per questa chiesa non c’è assolutamente speranza. I gruppi di produzione cinematografica non hanno forse questo problema al momento? Alcuni vostri leader non gestiscono i problemi e non li segnalano: sono falsi leader. Siete in grado di capirlo? Essi non risolvono i problemi per voi: non avete scoperto che è un problema? Vi sentite veramente felici di questo? “Il nostro leader non sta segnalando questo problema, che non può essere risolto, perciò questo è un buon momento per noi per riposare. È fantastico! Inoltre di recente il Supremo non ha chiesto personalmente di tale questione, quindi non c’è nemmeno bisogno che lo segnaliamo. Perché non dovremmo cercare di prenderci un po’ di tempo libero? Dobbiamo per forza girare il film così in fretta e nei tempi previsti? Il progresso che stiamo facendo va bene! Che importa se non abbiamo finito le riprese? Saremo condannati per questo?” È così il vostro atteggiamento? Pensate forse che non ci sia una programmazione molto rigorosa per il lavoro della casa di Dio, per cui potete trascinarlo a tempo indeterminato, e pensate che fintanto che il Supremo non chiede nulla sulla questione né la controlla, allora non c’è bisogno che vi preoccupiate o vi sentiate sotto pressione e potete semplicemente risolvere i problemi che riuscite, lasciando correre tutto ciò che non riuscite a risolvere? È questa la vostra prospettiva? (No.) E allora perché non segnalate i problemi quando li avete? Forse che questi falsi leader vi tengono sotto il loro controllo o vi hanno fatto bere una pozione magica e stupefacente che vi ha resi deliranti e incapaci di parlare? Qual è il problema qui? Quando sono presenti dei problemi, ne siete a conoscenza? Se dite di non saperlo, state mentendo; se lo sapete e non lo segnalate, siete negligenti e gravemente trascurati nelle vostre responsabilità e non avete alcuna lealtà nei confronti di esso. Anche se lavori nel mondo per guadagnare denaro, devi comunque essere meritevole del tuo magro salario. Per non parlare del fatto che oggi stai mangiando il cibo della casa di Dio; stai perseguendo la salvezza mentre svolgi il tuo dovere e così facendo stai lastricando la strada per la tua destinazione preparandoti per essa. Non lo stai facendo per la casa di Dio, né per nessun altra persona, tanto meno per Me: lo stai facendo per te stesso. Per metterla in termini piacevoli, le persone stanno svolgendo il loro dovere per ottenere la salvezza, ma per essere precisi lo stanno svolgendo per sé stesse al fine di ottenere benedizioni e avere una buona destinazione. Devi capire chiaramente tale questione; non essere sciocco. Non stai svolgendo il tuo dovere per gli altri o per i tuoi genitori, né per portare gloria ai tuoi antenati o onore al nome della tua famiglia: lo stai facendo per te stesso. Dio ti ha creato e, fin da quando Egli ha creato il mondo, ha predeterminato che tu nascessi negli ultimi giorni. Ti ha portato nella Sua casa, ti ha fatto ascoltare la Sua voce, ti ha nutrito delle Sue parole ogni giorno e ti ha fatto ricevere una fornitura di vita, dandoti una possibilità di svolgere il tuo dovere nella casa di Dio. Questa è la tua migliore possibilità come essere creato di ottenere la salvezza, ed è anche l’unica. Se, mentre stai svolgendo il tuo dovere, distruggi questa possibilità, allora non importa se riceverai una punizione o piangerai e digrignerai i denti quando alla fine cadrai nei disastri, sarà stata tutta opera tua e te lo meriterai! Sarà solo colpa tua. Non c’è bisogno che gli altri si assumano le tue responsabilità, né che tu ti assuma quelle degli altri. Solo tu puoi assumerti la responsabilità del cammino che percorri e di tutto ciò che fai oggi, e solo tu puoi sostenerne le conseguenze finali. Quello che posso fare Io è farvi capire le cose che dovrei dire e comunicarvele, e lastricare la strada per voi, così che possiate intraprendere il cammino verso la salvezza. Vi ho spiegato con chiarezza ogni cosa, quindi il modo in cui agire concretamente dipende da voi. Io non Mi occupo dei vostri affari; Mi limito a compiere l’opera che Mi spetta e non faccio nulla più di questo. Non è forse vero che stai svolgendo il tuo dovere per il bene della tua destinazione? Se dici: “Ci sono tanti problemi, ma il mio leader non li segnala, quindi non li segnalerò nemmeno io”, non è stupido? Non è forse un calcolo? Qual è la tua responsabilità quando vedi un problema? La tua responsabilità consiste nel chiamare tutti a raccolta e calmarvi per cercare e condividere sul problema, per capire in quale area è sorto e per trovare la causa alla sua radice. Se, dopo qualche discussione, la causa alla radice viene trovata, ma non siete in grado di risolvere il problema da soli, dovreste segnalarlo immediatamente al Supremo. Chi dovrebbe segnalarlo? Dovresti proporti tu e dire: “Lo riferirò io. Se così non funziona, possiamo scegliere alcuni rappresentanti e fare la segnalazione insieme”. Alcuni dicono: “Non abbiamo forse un leader?” Tu rispondi: “Non è un leader! Non adempie affatto alle responsabilità di un essere umano. È solo una bestia in veste umana e dovrebbe essere gettato via e destituito! Non sta segnalando il problema, quindi dovremmo segnalarlo noi: questa è la nostra responsabilità. Solo quando avremo adempiuto alle nostre responsabilità, Dio ci tratterà come esseri umani. Se conosciamo chiaramente quali sono le nostre responsabilità, ma non le adempiamo, allora non meritiamo di essere umani e in nessun modo Dio ci considererà tali”. Se Dio non ti considera un essere umano, cosa implica che ti consideri? Implica che ti consideri come un maiale o un cane. E allora Dio ti salverebbe comunque? Assolutamente no. Quindi, se non ti ritrovi con una buona destinazione, non te la sei forse voluta? E non avrai fatto per nulla il tuo dovere? Tocca a te scegliere il tuo cammino e tocca a te anche percorrerlo. Non importa quale cammino tu scelga o quali siano le conseguenze finali, sarai tu ad assumerti la responsabilità; nessuno si assumerà la responsabilità del cammino che percorri e delle conseguenze che ne derivano.

Se in qualità di leader e lavoratori, siete capaci di ignorare i problemi che emergono nello svolgimento del vostro dovere, e addirittura di accampare vari pretesti e scuse per sottrarvi alla responsabilità e non risolvete alcuni problemi che siete in grado di risolvere, e non riferite al Supremo quelli che non siete in grado di risolvere, come se non vi riguardassero minimamente, non è forse questo un venir meno alla responsabilità? Trattare il lavoro della chiesa in questo modo è una cosa intelligente o è una cosa stupida da fare? (È una cosa stupida da fare.) Leader e lavoratori di questo tipo non sono forse viscidi? Non sono forse privi di qualsiasi senso di responsabilità? Quando incontrano dei problemi, li ignorano: non sono forse persone insensibili? Non sono persone subdole? Le persone subdole sono le più stupide di tutte. Devi essere una persona onesta, devi avere senso di responsabilità quando affronti i problemi, e devi tentare ogni mezzo possibile e ricercare la verità per risolverli. Non devi assolutamente essere una persona subdola. Se di fronte a un problema ti preoccupi solo di sottrarti alle responsabilità e di lavartene le mani, persino tra i non credenti saresti condannato per questo comportamento, per non parlare nella casa di Dio! Questo comportamento deve certamente essere condannato e maledetto da Dio, ed è detestato e ripudiato dal popolo eletto di Dio. A Dio piacciono le persone oneste, detesta le persone propense all’inganno e viscide. Se sei una persona subdola e agisci in modo viscido, Dio non ti detesterà? La casa di Dio ti lascerà semplicemente impunito? Prima o poi, sarai ritenuto responsabile. A Dio piacciono le persone oneste e non piacciono quelle subdole. Tutti dovrebbero capirlo chiaramente e smettere di essere confusi e di fare cose stupide. Un’ignoranza temporanea è scusabile, ma se una persona non accetta del tutto la verità, allora è troppo ostinata. Le persone oneste sanno assumersi le loro responsabilità. Non pensano ai loro guadagni e alle loro perdite; salvaguardano solo il lavoro e gli interessi della casa di Dio. Hanno un cuore gentile e onesto, simile a una ciotola d’acqua limpida di cui si può vedere il fondo a colpo d’occhio. E c’è trasparenza anche nelle loro azioni. Una persona propensa all’inganno non fa che agire in modo viscido, finge sempre, copre e nasconde e si traveste in modo incredibilmente indecifrabile. Nessuno può capire fino in fondo questo genere di persona. Le persone non sono in grado di capire a fondo i tuoi pensieri intimi, ma Dio può sottoporre a scrutinio le cose nel più intimo del tuo cuore. Quando Dio vede che non sei una persona onesta, che sei viscido, che non accetti mai la verità, ricorri sempre all’inganno contro di Lui e non Gli consegni mai il tuo cuore, allora non Gli piaci, ti detesta e ti abbandona. Che razza di persone sono coloro che hanno successo tra i non credenti, che sono suadenti nel parlare e dotati di ingegno? Vi è chiaro questo? Qual è la loro essenza? Si può affermare che sono tutti individui straordinariamente imperscrutabili, estremamente propensi all’inganno e subdoli, sono autentici diavoli e satana. Dio potrebbe mai salvare persone come queste? Dio non detesta niente più dei diavoli, persone propense all’inganno e subdole, e non salverà sicuramente tali persone. Non dovete assolutamente essere questo tipo di persona. Coloro che sono sempre osservanti e attenti quando parlano, che sono viscidi e subdoli e giocano un ruolo secondo l’occasione quando trattano le questioni, ti dico che sono costoro quelli che Dio detesta più di tutti, persone di questo tipo non potranno mai essere salvate. Per quanto riguarda tutte quelle persone che appartengono alla categoria delle propense all’inganno e astute, per quanto suonino gentili le loro parole, sono tutte parole ingannevoli e diaboliche. Meglio suonano le loro parole, e più queste persone sono diavoli e satana. È esattamente questo il tipo di persone che Dio detesta maggiormente. Questo è assolutamente corretto. Cosa ne pensate: persone che sono propense all’inganno, che mentono spesso e sono persuasive, possono ottenere l’opera dello Spirito Santo? Possono guadagnare la rivelazione e l’illuminazione dello Spirito Santo? Assolutamente no. Qual è l’atteggiamento di Dio nei confronti delle persone propense all’inganno e astute? Egli le sdegna, le mette in disparte e non presta loro alcuna attenzione, le considera alla stregua di animali. Agli occhi di Dio, tali persone sono solo rivestite di pelle umana e nell’essenza sono dei diavoli e dei satana, sono cadaveri ambulanti, e Dio non le salverà assolutamente. Qual è dunque ora lo stato di queste persone? C’è oscurità nei loro cuori, sono prive di fede autentica e, qualsiasi cosa accada loro, non vengono mai illuminate. Di fronte a disastri e tribolazioni pregano Dio, ma Dio non è con loro, e costoro non hanno nulla su cui contare veramente nei loro cuori. Per ottenere benedizioni, cercano di dare spettacolo, non possono aiutarsi, perché sono privi di coscienza e ragione. Non saprebbero essere persone buone nemmeno se lo volessero, nemmeno se intendessero smettere di compiere cattive azioni, non sarebbero in grado di controllarsi, non funzionerebbe. Saranno in grado di conoscere sé stessi dopo essere stati allontanati ed eliminati? Pur sapendo di esserselo meritato, non lo ammetteranno con nessuno e, sebbene sembrino in grado di svolgere un po’ di dovere, continueranno ad agire in modo viscido e il loro lavoro non produrrà alcun risultato evidente. Allora, cosa ne pensate: queste persone sono in grado di pentirsi veramente? Assolutamente no. Il motivo è che sono prive di coscienza e ragione e non amano la verità. Dio non salva questo genere di persone astute e malevole. Che speranza possono avere costoro nel credere in Dio? La loro fede è già priva di significato, e sono destinati a non ricavarne nulla. Se, credendo in Dio, le persone non perseguono la verità, allora non importa per quanti anni credano, non avrà effetto; anche se credono fino alla fine, non otterranno nulla. Per guadagnare Dio, le persone devono acquisire la verità. Solo se comprendono e mettono in pratica la verità ed entrano nella verità realtà, hanno acquisito la verità e ottenuto la salvezza di Dio; solo allora guadagneranno il riconoscimento e le benedizioni di Dio; e solo questo è guadagnare Dio. Se le persone vogliono ottenere la verità, il primo passo che dovrebbero compiere è imparare ad adempiere alle proprie responsabilità, cioè dovrebbero svolgere bene il proprio dovere: questa è la cosa più basilare. Non devono assolutamente imparare dai falsi leader, che si limitano a predicare parole e dottrine senza svolgere lavoro reale, senza assumersi la responsabilità di qualsiasi cosa facciano, facendo tutto in modo superficiale e finendo per essere eliminati. Svolgere il proprio dovere non è una questione secondaria; le persone si rivelano soprattutto nello svolgimento del proprio dovere e Dio determina i loro esiti in base alla prestazione coerente nello svolgimento del proprio dovere. Cosa significa quando qualcuno non lo compie bene? Significa che non accetta la verità né si pente davvero e viene eliminato da Dio. Cosa rappresenta il momento in cui falsi leader e falsi lavoratori vengono destituiti? Si tratta dell’atteggiamento della casa di Dio nei confronti di tali persone e naturalmente rappresenta anche l’atteggiamento di Dio nei loro confronti. Qual è dunque l’atteggiamento di Dio nei confronti di persone inutili come queste? Le sdegna, le condanna e le elimina. E, dunque, volete ancora godere dei vantaggi del prestigio ed essere falsi leader?

Dopo che le persone arrivano a credere in Dio, qual è la cosa più dolorosa e sconvolgente che può accadere loro? La cosa più grande non è altro che apprendere di essere stati epurati o espulsi, rivelati ed eliminati da Dio: questa è la cosa più penosa e dolorosa, e nessuno vuole che gli accada questo dopo essere arrivato a credere in Dio. E dunque, come si può evitare che questo accada? Come minimo, le persone devono agire secondo la propria coscienza, cioè devono imparare per prima cosa il modo per adempiere alle proprie responsabilità; non devono assolutamente essere superficiali né ritardare ciò che Dio ha loro affidato. Dal momento che sei una persona, dovresti riflettere su quali sono le responsabilità di una persona. Non occorre menzionare le responsabilità alle quali i non credenti attribuiscono il maggior valore, come l’essere filiali, il provvedere ai genitori e mantenere alto il nome della propria famiglia. Queste sono tutte vuote e prive di significato reale. Qual è la responsabilità più elementare a cui una persona dovrebbe adempiere? La cosa più realistica è il modo in cui ora svolgi bene il tuo dovere. Accontentarsi sempre e solo di sbrigarsela non è adempiere alla propria responsabilità, ed essere solo in grado di pronunciare parole e dottrine non significa adempiere alla propria responsabilità. Soltanto praticando la verità e agendo secondo i principi si adempie alla propria responsabilità. Soltanto quando la tua pratica della verità sarà stata efficace e utile alle persone, avrai davvero adempiuto alla tua responsabilità. A prescindere da quale dovere tu stia svolgendo, solo quando persisterai nell’agire secondo le verità principi avrai veramente adempiuto la tua responsabilità. Fare meccanicamente le cose alla maniera umana significa essere superficiali; solo attaccarsi alle verità principi equivale a svolgere correttamente il tuo dovere e ad adempiere la tua responsabilità. E adempiere alla tua responsabilità non è forse una manifestazione di lealtà? È la manifestazione del fatto che assolvi con lealtà il tuo dovere. Solo quando possiederai questo senso di responsabilità, questa aspirazione e desiderio, e quando manifesterai lealtà nei confronti del tuo dovere, solo allora Dio ti guarderà con favore e ti approverà. Se sei addirittura privo di questo senso di responsabilità, agli occhi di Dio sarai un pigro, una testa di legno, ed Egli ti disprezzerà. Da un punto di vista umano, significa mancarti di rispetto, non prenderti sul serio e guardarti dall’alto in basso. È come se tu fossi in contatto con qualcuno da un po’ di tempo e lo vedessi parlare di questioni fantasiose e poco pratiche e blaterare dicendo cose non realistiche, e notassi che gli piace vantarsi e fare lo spaccone e che non è affidabile: lo rispetteresti? Avresti il coraggio di affidargli un compito? Forse ritarderebbe il compito che gli hai affidato per un motivo o per l’altro, e quindi non oseresti affidare nulla a persone del genere. Le detesteresti dal profondo del cuore e ti pentiresti di esserti associato a loro. Ti sentiresti fortunato di non aver affidato loro nulla, e penseresti che, se lo avessi fatto, te ne saresti rammaricato per il resto della vita. Immagina di interagire con qualcuno e, attraverso la conversazione e il contatto con questa persona, noti che non solo possiede una buona umanità, ma ha anche un senso di responsabilità, e quando le affidi un compito, anche se le dici qualcosa casualmente, se la imprime nella mente, e pensa al modo per gestire bene il compito per soddisfarti, e se non gestisce bene il compito che le hai affidato, si sente in imbarazzo quando poi ti vede: questa è una persona con un senso di responsabilità. Purché le venga detta o assegnata qualcosa, indipendentemente che si tratti di un leader, un lavoratore o il Supremo, una persona con senso di responsabilità penserà sempre: “Be’, poiché hanno così tanta stima di me, devo gestire bene questo problema e non deluderli”. Non ti sentiresti a tuo agio nell’affidare un compito a una persona simile che possiede coscienza e ragione? La persona a cui puoi affidare un compito è sicuramente quella che guardi con favore e di cui ti fidi. In particolare, se si è occupata di diversi compiti per te e li ha portati a termine in modo molto coscienzioso, soddisfacendo completamente i tuoi requisiti, penserai che sia degna di fiducia. L’ammirerai e stimerai davvero nel tuo cuore. Le persone desiderano essere associate a questo genere di persona, per non parlare di Dio. Credete che Dio sarebbe disposto ad affidare il lavoro della chiesa e il dovere che l’uomo è obbligato a svolgere a qualcuno che non è degno di fiducia? (No, non lo farebbe.) Quando Dio assegna un lavoro della chiesa a qualcuno, cosa si aspetta da lui? In primo luogo, Dio spera che sia diligente e responsabile, che si occupi di questo lavoro come una grande questione e lo svolga bene. In secondo luogo, Dio spera che sia una persona degna di fiducia, la quale, a prescindere da quanto tempo trascorra e dai cambiamenti dell’ambiente circostante, mantenga saldo il suo senso di responsabilità, e la sua integrità resista al test. Se è una persona degna di fiducia, Dio sarà rassicurato e non supervisionerà più né verificherà più la questione. Questo perché, nel Suo cuore, Dio Si fida di lei ed essa è sicura di portare a compimento il compito affidatole senza che nulla vada storto. Quando Dio affida un compito a qualcuno, non è forse questo che spera? (Lo è.) Allora, una volta compresa l’intenzione di Dio, dovresti sapere nel tuo cuore come agire per soddisfare le Sue richieste, come trovare favore ai Suoi occhi e guadagnarti la Sua fiducia. Se sei in grado di vedere chiaramente le tue manifestazioni e il tuo comportamento nonché l’atteggiamento con cui tratti il tuo dovere, se hai autoconsapevolezza e sai quello che sei, non è forse irragionevole per te pretendere che Dio ti guardi con favore e ti mostri grazia, o ti riservi un trattamento speciale? (Sì, lo è.) Anche se hai bassa stima di te stesso, anche se ti guardi dall’alto al basso, pretendi comunque che Dio ti guardi con favore: questo non ha senso. Perciò, se vuoi che Dio ti guardi con favore, dovresti almeno renderti degno di fiducia agli occhi degli altri. Se vuoi che gli altri si fidino di te, ti guardino con favore, abbiano di te un’alta considerazione, allora devi come minimo essere dignitoso, avere senso di responsabilità, essere sincero alla tua parola e degno di fiducia. Inoltre devi arrivare a essere diligente, responsabile e leale al cospetto di Dio; allora hai soddisfatto in modo essenziale le richieste di Dio nei tuoi confronti. Allora ci sarà la speranza di ottenere l’approvazione di Dio, non è vero? (Sì, ci sarà.) È difficile da raggiungere? (No.) Anche le persone vogliono trovare una persona affidabile con cui associarsi e gestire i propri compiti, quindi è forse eccessivo che Dio chieda alle persone di svolgere bene i propri doveri e che abbia questa piccola esigenza nei loro confronti? (No.) Non è affatto eccessivo. Non si tratta di rendere le cose difficili per le persone, ma anzi è una cosa molto appropriata. È solo che le persone non hanno il cuore per farlo, non contemplano i pensieri di Dio e non apprezzano le Sue intenzioni. Tutto ciò che sanno fare è pretendere continuamente da Dio, dicendo: “Devi benedirmi! Devi mostrarmi grazia! Devi guidarmi!” E dunque, che cosa stai facendo? Puoi veramente compiere il tuo dovere secondo coscienza e ragione? Puoi veramente essere diligente, responsabile e leale? Questa è la condizione minima indispensabile che devi soddisfare perché Dio ti guardi con favore. Non è forse questa la direzione verso cui le persone dovrebbero lavorare duramente? Dal momento che credi in Dio, devi tendere alla verità e alle richieste di Dio: questa è la direzione verso cui le persone dovrebbero lavorare duramente, la direzione corretta. In questo modo, il loro cercare di soddisfare Dio non sarà più vano.

Nel loro cuore i falsi leader hanno forse una qualsiasi idea di soddisfare Dio nella loro fede in Lui? Hanno un atteggiamento? Chiaramente no. Hanno solo un atteggiamento di cavarsela nel mondo alla bell’e meglio e trattano Dio alla stessa maniera, in un modo incredibilmente irriverente e sprezzante. Questo tipo di atteggiamento umilia e bestemmia gravemente Dio, ed Egli lo detesta. Dio ha dato loro la vita e tutto ciò che una persona possiede, eppure il loro atteggiamento verso tutto ciò che Egli ha dato loro, verso le disposizioni che prende per le loro vite, verso l’incarico da parte Sua e la Sua opera e verso i loro stessi doveri, è di spregio e disprezzo. Cosa significa “disprezzo”? Significa voler trascorrere le giornate cavandosela alla bell’e meglio e senza prendere nulla sul serio. Dio detesta all’estremo questo loro atteggiamento, ed è per questo che non salverà assolutamente tali persone. Cosa dovreste capire in questo caso? Che non dovete essere questo tipo di individui. A prescindere dal fatto che tu sia un leader o meno, o che tu abbia l’ambizione e il desiderio di diventarlo, devi per prima cosa imparare a comportarti e non essere assolutamente un fannullone, uno scansafatiche o una persona spregevole. Nella tua condotta, devi avere rettitudine, dignità e senso di responsabilità: questo è il minimo indispensabile. Solo su queste basi puoi soddisfare i requisiti di Dio e portare a termine l’incarico da Lui ricevuto. Se non hai nemmeno questo minimo di fondamento, non c’è nulla di cui parlare.

3 aprile 2021

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