Primo excursus: Qual è la realtà della verità?
Tutto il Creato deve essere sotto il dominio di Dio
Dio ha creato tutte le cose e dunque fa sì che tutto il creato sia sotto il Suo dominio e vi si sottometta; Egli comanderà tutte le cose affinché siano nelle Sue mani. Tutto il creato di Dio, compresi gli animali, le piante, gli uomini, le montagne, i fiumi e i laghi, ogni cosa deve essere sotto il Suo dominio. Tutte le cose nei cieli e sulla terra devono essere sotto il Suo dominio. Non hanno altra scelta e devono sottomettersi tutte alle Sue disposizioni. Ciò è stato decretato da Dio ed è la Sua autorità.
Dio comanda tutto e ordina e dispone tutte le cose, ciascuna classificata in base alla specie e assegnata a un posto ben preciso, secondo i Suoi desideri. Nessuna cosa, per quanto grande, può superare Dio, e tutte servono l’umanità da Lui creata e nessuna osa disobbedirGli o farGli richieste. Dunque anche l’uomo, in quanto essere creato, deve adempiere il suo dovere. Indipendentemente dal fatto che sia il signore o il custode di tutte le cose, per quanto alta sia la sua posizione tra di loro, egli è solo un piccolo essere umano sotto il dominio di Dio; non è altro che un essere umano insignificante, un essere creato, e non Gli sarà mai superiore.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre”
Qual è la verità nell’inno “Tutto il Creato deve essere sotto il dominio di Dio”? Quale verso è la verità? (Tutti i versi sono la verità.) Cosa dice l’ultimo verso? (“Per quanto alta sia la posizione dell’uomo tra tutte le cose, egli è solo un piccolo essere umano sotto il dominio di Dio; non è altro che un essere umano insignificante, un essere creato, e non Gli sarà mai superiore”.) L’uomo non può mai essere al di sopra di Dio, gli esseri creati non possono mai essere al di sopra di Dio; tutti a parte Dio sono esseri creati. L’uomo non può mai essere al di sopra di Dio; questa è la verità. Questa verità può cambiare? Cambierà alla fine dei tempi? (No.) Questa è la verità. Chi sa dirMi qual è la realtà della verità? (La verità è il criterio per il comportamento, le azioni e l’adorazione di Dio da parte dell’uomo.) Abbiamo condiviso due volte su “qual è la realtà della verità”, quindi ora parliamo di cosa sono i criteri, che sono ciò che qui è importante. (I criteri sono i princìpi, le leggi e le regole più precisi e più standard. La base dei criteri sono le parole di Dio.) Chi altro vuole continuare? (I criteri sono i princìpi, le leggi e le regole più precisi e più standard che derivano dalle parole di Dio.) In questo caso è stata aggiunta la parola “più”, ma è necessaria? Qual è la differenza tra aggiungere la parola “più” e non aggiungerla? Se si mette un “più”, poi se ne mette un secondo, un terzo e così via. Cosa pensate di questa aggiunta? (Non è adatta, perché la verità è l’unico standard. L’aggiunta di “più” suggerisce una sorta di relatività rispetto ad altre cose che sono secondarie e terziarie in confronto a essa.) Questa spiegazione è accurata? (Sì.) Ed è anche ragionevole. Se avete una visione e una comprensione accurate della definizione di “cos’è la realtà della verità” e comprendete chiaramente che Dio è la verità, allora potete capire se la parola “più” vada aggiunta o meno, se sia giusto farlo, che differenza faccia, cosa significhi ometterla o aggiungerla. Ora, abbiamo confermato che non aggiungere “più” è corretto. Che errore ha commesso la persona che ha aggiunto questa parola? Ha pensato che, indipendentemente da quale aspetto di Dio si stia descrivendo, si debba aggiungere la parola “più”. Dove ha sbagliato nel fare questo paragone? Quale delle affermazioni di Dio, quale verità, è stata contraddetta? (Gli esseri creati non possono mai essere al di sopra di Dio; aggiungere la parola “più” sembra suggerire che ci siano classificazioni secondarie e terziarie tra gli esseri creati e Dio.) È corretto? (Sì.) Ha un senso; può essere spiegato in questo modo. Ci sono altre affermazioni a conferma del fatto che aggiungere la parola “più” davanti sia errato? (Io ricordo una cosa, ovvero che la verità può venire solo da Dio, solo Dio è la verità, quindi non possono esserci espressioni relative come “il secondo più…”, “il terzo più…”, e via discorrendo.) Anche questo è corretto. (La verità è il criterio per il comportamento, le azioni e l’adorazione di Dio da parte dell’uomo. Poiché leggi, regole e criteri possono venire solo da Dio, le persone non hanno criteri o leggi per le proprie azioni, né possono stabilire delle regole in merito, quindi non c’è bisogno di aggiungere la parola “più”.) Questa spiegazione è un po’ più pratica. Qualcos’altro? (L’autorità e l’essenza di Dio sono uniche. L’essenza di Dio è la verità, e nulla è paragonabile a essa. Aggiungendo la parola “più”, sembra che la verità non sia più unica.) Com’è questa affermazione? (Buona.) Cos’ha di buono? (Sottolinea che Dio è unico.) “Unico”: tutti avete dimenticato questo termine. Dio è unico. I criteri trasmessi in ogni frase pronunciata da Dio, così come ciascuno dei requisiti che Egli ha per l’uomo, possono essere trovati tra gli uomini? (No.) La conoscenza, la cultura tradizionale o i pensieri dell’umanità contengono queste cose? (No.) Possono generare la verità? No. Pertanto, aggiungere “più” suggerisce delle classificazioni secondarie e terziarie, differenziando tra posizioni alte, basse e persino inferiori, e dividendo le cose secondo un primo livello, secondo livello, terzo livello... Ciò significa che tutte le cose corrette possono diventare un criterio, seguendo una certa gerarchia. Si potrebbe interpretare in questo modo? (Sì.) Quindi, qual è il problema nell’aggiungere la parola “più”? Essa trasforma le parole di Dio, la Sua verità, in qualcosa di relativo, che è solo leggermente superiore alla conoscenza, alle filosofie, e ad altre cose corrette che Egli ha creato tra gli uomini; e ciò divide la verità in ranghi. Di conseguenza, anche le cose corrette tra gli esseri umani corrotti diventano verità, nonché criteri per le azioni e il comportamento dell’uomo, solo a un livello relativamente inferiore. Ad esempio, aspetti come l’essere civili, essere educati, la gentilezza, e alcune delle cose buone con cui nascono le persone diventano tutti criteri; questo cosa implica che siano diventati? (La verità.) Sono diventati la verità. Guardate, l’aggiunta della parola “più” cambia la natura di questo criterio. Una volta cambiata la natura del criterio, cambia anche la definizione di Dio? (Sì.) E cosa diventa? Secondo questa definizione, Dio non è unico; l’autorità, il potere e l’essenza di Dio non sono unici. Dio è semplicemente il ruolo di più alto rango dotato di potere e autorità tra gli uomini. Qualsiasi individuo tra gli uomini che possiede capacità e fama può essere considerato alla pari di Dio e se ne può parlare come si fa con Lui, solo che non è così in alto o così grande come Lui. Tutte quelle figure e quei leader relativamente positivi tra gli uomini possono essere classificati subito dopo Dio, diventando il secondo, il terzo, il quarto in comando e così via, con Dio come capo. Una tale interpretazione non cambia completamente l’identità e l’essenza di Dio? Con l’aggiunta della sola parola “più”, l’essenza di Dio cambia completamente. È un problema? (Sì.) Allora, cosa rende queste parole corrette senza aggiungere la parola “più”? (Affermano un fatto.) Qual è questo fatto? (Dio è la verità, il principio, lo standard e il criterio.) Dio è l’origine di tutti questi criteri. Non ci sono criteri simili tra gli esseri umani corrotti, tra gli esseri creati. Dio è l’unica fonte che esprime questi criteri. Solo Dio possiede questa essenza. La realtà di tutte le cose positive e dei criteri può venire solo da Dio. Se una persona conosce qualcosa dei princìpi del comportamento, delle azioni, e dell’adorazione di Dio da parte dell’uomo, conosce qualcosa dei criteri e comprende parte della verità, può forse diventare Dio? (No.) È la fonte della verità? È l’espressione di tutte le verità? (No.) Può essere dunque chiamata Dio? No. Questa è la differenza essenziale. Capite? (Sì.) Sebbene Io abbia parlato già due volte di “qual è la realtà della verità”, nelle vostre risposte c’è ancora questo grande errore, che trasforma Dio in uno degli esseri creati, rendendo gli esseri creati uguali a Dio, livellando la relazione tra i due. Ciò cambia la natura del problema, che è lo stesso di negare Dio. Dio è il Creatore, gli esseri umani sono esseri creati: questi due ruoli non appartengono allo stesso rango. Ma cosa succede quando si aggiunge la parola “più”? Diventano uguali in termini di essenza e rango, differendo solo in termini di superiorità o inferiorità. Quando vi ho fatto delle domande dettagliate in merito, avete pensato: “Non ci starà forse sottovalutando? Siamo tutti persone istruite, come avremmo potuto dimenticare queste poche parole? Possiamo parlarne senza sforzo, senza nemmeno dover guardare i nostri appunti”. Il problema è stato smascherato non appena avete aperto bocca. Dopo che ho parlato, l’avete letto più volte e non siete comunque riusciti a ripeterlo correttamente. Qual è il motivo? Non comprendete ancora la verità a questo proposito. Qualcuno ha aggiunto la parola “più” e ha pensato: “Nessuno di voi ha aggiunto ‘più’; non avete molta fede in Dio, eh? Guardatemi, io invece l’ho fatto. Questo dimostra che sono istruito, i miei anni all’università non sono stati sprecati!” Una volta che lui ha aggiunto quella parola, la maggior parte di voi non ha notato il problema. Alcuni hanno pensato che qualcosa non andasse, ma non sono riusciti a spiegare il perché. Dopo che altri l’hanno spiegato, l’avete capito sul piano teorico, e sapevate che la spiegazione era corretta. Ma avete capito cosa significa in termini di verità? (No.) Ho condiviso sul perché è sbagliato aggiungere la parola “più” e l’avete capito, ma avete compreso davvero l’essenza del problema? (No.) Non l’avete vista chiaramente. E questo perché? (Perché non capiamo la verità.) Perché non capite la verità? Non avete capito cosa ho detto? Se sì, come potete non capire ancora la verità? Quanti capitoli ci sono sull’argomento “Dio Stesso, l’Unico”? Quante volte li avete letti? Avete davvero compreso queste parole? (No.) Non l’avete fatto, quindi oggi vi siete messi in ridicolo. Queste parole vi hanno smascherati. Non è così? (Sì.) Avete imparato qualcosa da tutto ciò? Vi riterrete ancora così intelligenti la prossima volta che vi imbatterete in qualcosa del genere? Non osereste, vero? Se una persona non comprende la verità, nessun livello di istruzione o conoscenza le sarà utile. Se sei ignorante e non sai usare questa parola, forse non aggiungi la parola “più”, e questo problema non si sarebbe presentato. Quantomeno, non avresti commesso questo errore e non avresti fatto una figuraccia. Ma poiché sei istruito e capisci il significato e l’uso di certe parole, le hai applicate a Dio. Di conseguenza, hai fatto sorgere un problema, e la tua intelligenza si è tramutata in inettitudine. Se applichi una parola del genere a una persona, si tratta di semplice idolatria e adulazione, il che al massimo è solo disgustoso; ma se la applichi a Dio, il problema diventa serio. Diventa negare Dio, resistere a Dio, e condannare le Sue parole. Questo è l’errore che gli esseri umani corrotti che non possiedono la verità sono più inclini a commettere. In futuro, fai attenzione a non aggiungere avverbi o aggettivi in modo sconsiderato. Perché? Perché ciò che riguarda l’identità, l’essenza, le parole, e l’indole di Dio sono le aree in cui gli esseri umani corrotti sono più carenti, e in cui la loro comprensione è più superficiale e scarsa. Pertanto, le persone che non comprendono la verità devono stare attente a non agire in modo sconsiderato; è meglio essere prudenti.
I. Analisi dell’idea di “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”
Alcune persone hanno appena spiegato la definizione e il concetto di verità. Voi li avete capiti, ma avete ben chiaro qual è la realtà della verità? Devo mettervi alla prova su questo. Come lo farò? Userò i vostri punti di forza. Quali sono? Avete familiarità con l’apprendimento, le parole, e il vocabolario; con le varie filosofie e gli approcci ai rapporti mondani propri delle persone di ogni gruppo; e con le culture tradizionali umane, così come con le loro nozioni e immaginazioni. Avete inoltre familiarità con le varie leggi e nozioni secondo cui vivono persone di tutte le razze, etnie e nazionalità. Non sono forse questi i vostri punti di forza? Tra questi, alcuni sono modi di dire relativamente fissi, alcuni sono proverbi, e alcuni sono detti; alcuni sono colloquialismi accattivanti, utilizzati spesso dalla gente comune. Chiedetevi: quali sono le cose su cui le persone hanno spesso pensieri e opinioni profondi che vengono trasformati in un modo di dire? Per cominciare, analizziamo alcuni detti, modi di dire e leggi, così come l’approccio delle persone ai rapporti mondani e le loro nozioni tradizionali, in modo da poter comprendere esattamente qual la realtà della verità. Discuteremo di cosa sia effettivamente la realtà della verità partendo da una prospettiva negativa. È un buon approccio? (Sì.) Allora, daccene uno con cui iniziare. (Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti.) Questa affermazione è corretta? (No.) “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”. Cominciamo a condividere su questo. Spiega cosa significa questo detto. (Significa che dovresti fidarti di chi impieghi senza sospettare di loro. Se non ti fidi di qualcuno, allora non impiegarlo.) Questa è l’interpretazione letterale. Per prima cosa, dimMi, la maggior parte delle persone nel mondo è d’accordo o in disaccordo con questo detto? (D’accordo.) È d’accordo. Si può dire che la maggior parte delle persone in questa società aderisce al detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” usandolo come principio quando si tratta di assumere qualcuno, e tratta le persone in base a questo principio. Dunque, questo detto ha un qualche aspetto giusto? (No.) Perché, allora, la maggior parte dei non credenti lo ritiene corretto, lo accetta e lo applica senza riserve? Qual è la loro motivazione nel farlo? Perché lo dicono? Alcune persone dicono: “Se hai intenzione di impiegare qualcuno, allora non puoi dubitarne; devi fidarti di lui. Devi confidare che abbia il talento e il carattere per svolgere il lavoro, e che sarà leale nei tuoi confronti. Se dubiti di lui, allora non impiegarlo. C’è un detto: ‘Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti’, ed è molto vero”. In realtà, questo detto non è altro che un fuorviante discorso diabolico. Da dove viene? Qual è il suo intento? Che strategia c’è dietro? (Dio, ricordo che durante l’ultima condivisione, è stato detto che alcune persone, se non volevano che altri interferissero nel loro lavoro, dicevano: “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”. E con questo intendono: “Dato che mi hai dato questo lavoro e ti stai servendo di me, allora non dovresti interferire nel mio lavoro, non dovresti intrometterti in quello che faccio”.) Che tipo di indole hanno coloro che utilizzano questo detto? (L’indole di un anticristo, arbitraria e che ha leggi a sé stanti.) Sì, è proprio questa la loro indole. Coloro che usano o hanno inventato questo detto, sono quelli che impiegano o che sono impiegati? A chi giova di più? (A coloro che sono impiegati.) In che modo coloro che sono impiegati traggono beneficio da questo detto? Se sottolineano ripetutamente questo detto al proprio datore di lavoro, stanno instillando in lui un certo tipo di pensiero, il che ha la natura dell’inculcazione o dell’indottrinamento. Ciò equivale a dire al datore di lavoro: una volta che assumi qualcuno, devi avere fiducia che sarà leale con te, che farà bene il suo lavoro, che ne abbia la capacità. Non devi dubitare di lui, perché ciò andrebbe a tuo danno. Se sei sempre indeciso, se cerchi sempre di sostituirlo con qualcun altro, questo potrebbe influenzare la sua lealtà nei tuoi confronti. Sentendo questo, il datore di lavoro non sarebbe facilmente influenzato o fuorviato da questo detto? (Sì.) E una volta che il datore di lavoro è stato influenzato o fuorviato, la persona impiegata ne trarrà beneficio. Se il datore di lavoro accetta questo tipo di pensiero, non avrà dubbi o sospetti sulla persona che assume; non supervisionerà o chiederà informazioni sul lavoro svolto da quella persona, non verificherà che essa gli sia leale o che abbia la capacità di fare queste cose. La persona impiegata può così eludere la supervisione e la sorveglianza di questo datore di lavoro e, di conseguenza, fare ciò che vuole ignorando il suo volere. DimMi, quando un dipendente usa questo detto, ha davvero un carattere che lo porta a essere completamente leale al suo datore di lavoro e a non aver alcun bisogno di essere supervisionato? (No.) Perché diciamo questo? Fin dall’antichità, è universalmente riconosciuto che gli esseri umani sono profondamente corrotti, hanno un’indole corrotta, e sono particolarmente astuti e propensi all’inganno; non esistono persone oneste, e persino gli sciocchi dicono bugie. Ciò causa grandi difficoltà quando si tratta di impiegare altre persone, ed è quasi impossibile trovare qualcuno che sia degno di fiducia, per non parlare di qualcuno che sia del tutto affidabile. Trovare un numero ristretto di persone relativamente impiegabili è il massimo che si possa sperare. Dal momento che non ci sono persone degne di fiducia, come è possibile, allora, “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”? Non lo è, perché nessuno è affidabile. Quindi, come dovremmo utilizzare coloro che sono relativamente impiegabili? Possiamo farlo solo tramite la supervisione e la guida. I non credenti inviano informatori e spie per monitorare la persona al loro servizio, per sentirsi in parte rassicurati. Quindi, le persone nei tempi antichi si illudevano quando dicevano: “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”. Chi coniò questo detto, in realtà non lo stava mettendo in pratica. Se lo avesse fatto davvero, allora sarebbe stato un individuo sconsiderato, uno sciocco di prima categoria che poteva solo essere ingannato e imbrogliato. Non è forse così? Parliamo di quale sia il difetto più significativo di questo detto. Qual è il concetto su cui si basa? Quello secondo cui la persona impiegata sia completamente affidabile, leale e responsabile. Affinché il datore di lavoro metta in pratica questo detto, egli deve avere la certezza al 100% che il dipendente sia una persona del genere. Oggigiorno, individui così degni di fiducia non si trovano; sono quasi inesistenti, il che rende questa affermazione, “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”, una sciocchezza. Se scegli una persona inaffidabile e poi usi questo detto per cercare di frenare i tuoi dubbi, non ti stai forse illudendo? La persona che viene impiegata è in grado di essere affidabile e di fare le cose in modo leale e responsabile semplicemente perché tu non dubiti di lei? La realtà è che continuerà a comportarsi a seconda del tipo di persona che è a prescindere dai tuoi dubbi. Se è una persona propensa all’inganno, allora continuerà a fare cose ingannevoli; se invece è senza malizia, allora continuerà a fare cose prive di malizia. Questo non dipende dal fatto che tu nutra o meno dei dubbi su di lei. Mettiamo per esempio che tu assumi una persona propensa all’inganno. In cuor tuo, sai che questa persona è così, eppure le dici: “Non dubito di te, perciò continua a fare il tuo lavoro con sicurezza”; quella persona diventerà qualcuno che fa le cose senza malizia solo perché tu non ne dubiti? Lo ritieni possibile? Al contrario, se assumi qualcuno privo di malizia, si trasformerà in una persona propensa all’inganno perché ne dubiti o non la capisci? No, non lo farà. Pertanto, il detto “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” è puramente un tentativo folle di ottenere la pace mentale, è una sciocchezza che porta a ingannarsi da soli. Fino a che punto arriva la corruzione dell’umanità? Il perseguimento di prestigio e potere ha portato padri e figli, così come fratelli, a voltarsi le spalle e uccidersi a vicenda; ha fatto sì che madri e figlie si odiassero l’una con l’altra. Chi può fidarsi di qualcun altro? Non esiste una persona che sia del tutto affidabile, solo quelle relativamente impiegabili. Indipendentemente da chi assumi, l’unico modo per prevenire gli errori è tenerli d’occhio o supervisionarli. Quindi, “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” è un detto autoingannevole. È un’assurdità, una fallacia, e fa acqua da tutte le parti. Perché Dio esprime la verità e compie l’opera di giudizio per purificare e salvare l’umanità negli ultimi giorni? Perché l’umanità è stata profondamente corrotta. Non c’è nessuno che si sottomette veramente a Dio e non c’è nessuno adatto a essere impiegato da Lui. Quindi, Dio chiede ripetutamente che le persone siano oneste. Inoltre, Egli lo fa perché gli esseri umani sono troppo propensi all’inganno, sono pieni dell’indole corrotta di Satana e hanno la natura di Satana. Non possono fare a meno di peccare e fare il male, e sono capaci di resistere a Dio e tradirLo ovunque e in qualsiasi momento. Non c’è nessuno tra gli esseri umani corrotti che possa essere utilizzato o degno di fiducia. È davvero difficile scegliere e utilizzare qualcuno tra gli uomini! Innanzitutto, è impossibile per le persone comprendere veramente qualcuno; in secondo luogo, le persone non riescono a capire fino in fondo gli altri; in terzo luogo, in circostanze speciali, è ancora più impossibile tenere sotto controllo o gestire le persone. In questo contesto, trovare qualcuno da impiegare è la cosa più difficile da fare. Il detto “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” è quindi estremamente erroneo e per niente pratico. Scegliere e impiegare qualcuno sulla base di questo detto vuol dire, di fatto, chiedere di essere ingannati. Chiunque consideri questo detto giusto e vero è il più sciocco di tutti. Questo detto può davvero risolvere la difficoltà di impiegare gli altri? Niente affatto. È semplicemente un modo per consolare sé stessi, cadere nell’autoinganno e illudersi.
A questo punto della nostra condivisione, riesci a comprendere in maniera basilare se il detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” sia giusto? Questo detto è la verità? (No.) Allora cos’è? (La filosofia di Satana.) Più precisamente, questo detto serve come scusa per chi vuole togliersi o liberarsi dalla supervisione o dal controllo di un altro; è anche una cortina di fumo che tutte le persone propagano per proteggere i propri interessi e raggiungere i propri obiettivi. Per coloro che nascondono secondi fini, questo detto è un pretesto per fare ciò che vogliono. È anche una fallacia diffusa per allontanarsi giustificatamente dalla supervisione, dal controllo, e dalla condanna della moralità e della coscienza. Tuttavia, oggi c’è chi crede che il detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” sia concreto e giusto. Queste persone hanno discernimento? Comprendono la verità? I pensieri e i punti di vista di costoro sono problematici? Se alcuni all’interno della chiesa diffondono questo detto, lo fanno per un motivo, stanno cercando di fuorviare gli altri. Stanno tentando di usare il detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” per dissipare timori o perplessità altrui nei loro confronti. Implicitamente, ciò significa che vogliono che gli altri si fidino del fatto che sono in grado di lavorare, e del fatto che sono persone di cui ci si può servire. Non è questo il loro intento e obiettivo? Deve esserlo. Pensano tra sé e sé: “Non vi fidate mai e dubitate sempre di me. A un certo punto, probabilmente troverete in me qualche piccolo problema e mi destituirete. Come posso lavorare se ho sempre questo pensiero in mente?” Così diffondono questo punto di vista affinché la casa di Dio si fidi di loro senza alcun dubbio e li lasci lavorare liberamente, raggiungendo quindi il loro obiettivo. Se una persona stan davvero perseguendo la verità, quando si accorge della supervisione sul proprio lavoro da parte della casa di Dio dovrebbe averne la giusta considerazione, sapendo che è per la loro stessa protezione, e cosa più importante, che è anche una responsabilità dell’opera della casa di Dio. Anche se dovessero rivelare la loro corruzione, possono pregare Dio affinché li sottoponga a scrutinio e li protegga, oppure giurare a Dio che accetteranno la Sua punizione se faranno il male. Ciò non li tranquillizzerebbe? Perché diffondere una fallacia per fuorviare le persone e raggiungere i propri scopi? Alcuni leader e lavoratori hanno sempre un atteggiamento di resistenza verso la supervisione da parte del popolo eletto di Dio o verso gli sforzi fatti dai leader superiori e dai lavoratori al fine di comprendere il loro lavoro. Che cosa pensano? “‘Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti’. Perché mi supervisionate continuamente? Perché vi servite di me se non vi fidate di me?” Se chiedi loro del lavoro o ti informi sui progressi fatti, e poi chiedi del loro stato personale, si metteranno ancor più sulla difensiva: “Questo lavoro mi è stato affidato; rientra nelle mie competenze. Perché lo intralciate?” Sebbene non osino dirlo apertamente, insinueranno: “Come dice il detto, ‘Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti’. Perché sei una persona così piena di dubbi?” Addirittura ti condanneranno e ti etichetteranno. Supponiamo che tu non comprenda la verità e non abbia discernimento; dopo aver ascoltato le loro insinuazioni, diresti: “Ho dei dubbi? Allora mi sbaglio. Sono propenso all’inganno! Hai ragione tu: Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”. Non sei stato fuorviato? Il detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” corrisponde a verità? No, è un’assurdità! Queste persone malvagie sono insidiose e propense all’inganno; presentano questo detto come la verità per fuorviare le persone confuse. Una persona confusa, nell’udire questo detto, viene veramente fuorviata e si confonde, pensando: “Ha ragione, ho fatto un torto a costui. Lo ha detto lui stesso: ‘Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti’. Come ho potuto dubitare di lui? Non si può lavorare in questo modo. Devo incoraggiarlo senza impicciarmi del suo lavoro. Dal momento che mi sto servendo di lui, mi devo fidare e lasciarlo lavorare liberamente senza limitarlo. Devo dargli lo spazio per farlo. È in grado di fare quel lavoro. E anche se non ne è in grado, c’è sempre lo Spirito Santo che opera!” Che razza di logica è questa? Corrisponde in qualche modo alla verità? (No.) Queste parole sembrano tutte giuste. “Non possiamo limitare gli altri”; “Le persone non possono fare nulla; è lo Spirito Santo che fa tutto. Lo Spirito Santo sottopone a scrutinio ogni cosa. Non dobbiamo dubitare perché Dio è completamente responsabile”. Ma che razza di parole sono queste? Le persone che le dicono non sono forse confuse? Non riescono a capire fino in fondo nemmeno questo poco e si lasciano fuorviare da una sola frase. Si può affermare con sicurezza che molti considerano verità il detto “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”, e ne vengono ingannati e vincolati. Ne sono turbati e influenzati quando scelgono o nominano qualcuno, e lasciano perfino che tale detto determini le loro azioni. Di conseguenza, molti capi e lavoratori hanno sempre difficoltà e timori quando compiono una verifica sul lavoro della Chiesa e promuovono e nominano qualcuno. In definitiva, tutto ciò che possono fare è consolarsi con le parole “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”. Quando compiono verifiche o si informano in merito al lavoro, pensano: “‘Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti’. Dovrei fidarmi dei fratelli e delle sorelle, e dopo tutto lo Spirito Santo sottopone a scrutinio gli esseri umani, perciò io non sono tenuto a dubitare sempre degli altri e a osservarli”. Sono stati influenzati da questo detto, vero? Quali sono le conseguenze provocate dall’influsso di questo detto? In primo luogo, se qualcuno aderisce all’idea del “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”, è forse in grado di controllare e guidare il lavoro degli altri? È in grado di supervisionare e seguire il lavoro degli altri? Se questa persona si fida di tutti coloro che impiega e non li controlla mai né li guida nel loro lavoro, sta compiendo il suo dovere con lealtà? È in grado di svolgere il lavoro della chiesa in modo competente e di eseguire gli incarichi ricevuti da Dio? Dimostra lealtà verso ciò che Dio le ha affidato? In secondo luogo, non è solamente un mancato attenersi alla parola di Dio e al proprio dovere, ma è un considerare le macchinazioni e la filosofia di Satana per i rapporti mondani come se fossero la verità, e poi seguirle e metterle in pratica. State obbedendo a Satana e stai vivendo secondo una filosofia satanica, vero? Tu non sei una persona che obbedisce a Dio, tanto meno una persona che si attiene alle parole di Dio. Sei un vero e proprio mascalzone. Accantonare le parole di Dio e prendere invece un detto satanico e metterlo in pratica come verità significa tradire la verità e Dio! Lavori nella casa di Dio, però i principi delle tue azioni sono la logica e la filosofia di Satana per i rapporti mondani: che genere di persona sei? Una persona che tradisce Dio e Lo disonora gravemente. Qual è l’essenza di questo agire? Condannare apertamente Dio e rinnegare apertamente la verità. Non ne è forse questa l’essenza? Lo è. Oltre a non fare la volontà di Dio, stai consentendo ai detti diabolici e alle filosofie di Satana per i rapporti mondani di diffondersi in maniera incontrollata nella chiesa. Così facendo, diventi complice di Satana, aiuti Satana a svolgere la propria attività all’interno nella chiesa e a disturbare e intralciare il lavoro della chiesa. L’essenza di questo problema è molto grave, vero?
Al giorno d’oggi, la maggior parte dei leader e dei lavoratori nascondono il veleno di Satana nel proprio cuore e vivono ancora secondo filosofie sataniche, e sono poche le parole di Dio che hanno potere nel loro cuore. Di molti leader e lavoratori è problematica, in quanto non ispezionano né supervisionano mai il lavoro dopo averne fornito le disposizioni, anche se in cuor loro sanno che alcune persone non sono in grado di svolgerlo e che sicuramente sorgeranno dei problemi. Tuttavia, non sapendo come risolvere la questione, adottano semplicemente il punto di vista “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”, e se la cavano alla meno peggio, sentendosi addirittura tranquilli. Ciò fa sì che alcuni non siano in grado di svolgere un vero lavoro e si occupino semplicemente di questioni generali, sbrigandosela. Di conseguenza, fanno un disastro nel lavoro della chiesa e, in qualche luogo, vengono persino rubate le offerte. Il popolo eletto di Dio, incapace di sopportarne la vista, riferisce la questione al Supremo. Il falso leader, non appena ne viene a conoscenza, rimane sbalordito e ha la sensazione che il disastro si stia avvicinando. Il Supremo allora lo interroga: “Perché non hai ispezionato il lavoro? Perché hai impiegato la persona sbagliata?” Al che il falso leader risponde: “Non ho alcuna conoscenza dell’essenza di una persona, quindi seguo semplicemente il principio di ‘Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti’. Non mi sarei mai aspettato di impiegare la persona sbagliata e causare un tale disastro”. Ritenete che il detto “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” sia giusto? Questo detto è la verità? Perché qualcuno dovrebbe usare questo detto nel lavoro della casa di Dio e nel compiere il proprio dovere? Qual è il problema qui? “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” sono chiaramente parole dei miscredenti, parole che provengono da Satana: allora perché sono considerate la verità? Perché non si sa dire se siano giuste o sbagliate? Queste sono chiaramente parole dell’uomo, parole dell’umanità corrotta, semplicemente non sono la verità, sono del tutto in contrasto con le parole di Dio e non devono fungere da criterio per le azioni e il comportamento delle persone e per l’adorazione di Dio. Allora come bisogna considerare questo detto? Se sei davvero capace di discernimento, quale principio di verità devi usare al suo posto come tuo principio di pratica? Deve essere “svolgi il tuo dovere con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. L’agire con tutto il tuo cuore, tutta la tua anima e tutta la tua mente non deve essere limitato da nessuno; è essere di un solo cuore e una sola mente, e non di più. Questa è la tua responsabilità, nonché il tuo dovere, e devi attuarla bene, poiché farlo è perfettamente naturale e giustificato. Qualunque problema affronti, devi agire secondo i princìpi. Gestisci le persone come sei tenuto a fare; se è necessario, potale, e lo stesso se è il caso di destituirle. Agisci in base alle parole di Dio e alla verità. Non è questo il principio? Non è forse l’esatto contrario del detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti?”. Cosa significa non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti? Significa che, se hai deciso di impiegare una persona, non devi dubitare di lei. Se hai deciso di impiegare una persona, devi lasciarle le redini, non supervisionarla, e lasciarle fare quello che vuole; se invece dubiti di lei, allora non dovresti impiegarla. È forse questo che significa? Questo è terribilmente sbagliato. L’umanità è stata profondamente corrotta da Satana. Ogni persona ha un’indole satanica ed è capace di tradire Dio e di opporGlisi. Si potrebbe dire che nessuno è affidabile. Anche se qualcuno giura fino alla fine della terra, non serve a nulla, poiché le persone sono limitate dalla loro indole corrotta e incapaci di controllare se stesse. Devono accettare il giudizio e il castigo di Dio prima di poter risolvere il problema della loro indole corrotta ed eliminare del tutto quello della loro opposizione e del loro tradimento nei confronti di Dio, estirpare la causa dei loro peccati. Tutti coloro che non sono passati attraverso il giudizio e la purificazione di Dio e non hanno raggiunto la salvezza non sono affidabili. Non sono degni di fiducia. Pertanto, quando impieghi qualcuno, devi supervisionarlo, dirigerlo, potarlo e trattarlo, e condividere spesso con lui sulla verità, e solo in questo modo riuscirai a capire chiaramente se possa ancora essere impiegato o no. Se ci sono persone che accettano la verità, che accettano di essere potate, che sono in grado di svolgere il loro dovere con lealtà e che mostrano un continuo progresso nella vita, allora solo queste persone si possono veramente impiegare. Coloro che sono veramente da impiegare hanno la conferma dell’opera dello Spirito Santo. Le persone che non hanno l’opera dello Spirito Santo non sono affidabili; sono operai e salariati. Quando si tratta di selezionare leader e lavoratori, una percentuale relativamente alta di loro, almeno più della metà, viene eliminata, mentre solo una piccola minoranza viene ritenuta impiegabile o adatta a essere impiegata: questo è un dato di fatto. Alcuni leader della chiesa non supervisionano o non controllano mai il lavoro altrui, e una volta terminata la condivisione o dopo aver dato le disposizioni lavorative non si curano più del lavoro. Piuttosto, seguono la frase “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”, dicendo persino a loro stessi: “Lascia che Dio faccia il resto”. Quindi iniziano a concedersi comodità e agi, non informandosi sulla questione e ignorandola. Lavorando in questo modo, non sono forse superficiali? Hanno senso di responsabilità? Tali persone non sono dei falsi leader? Dio esige che le persone svolgano i propri doveri con tutto il loro cuore, con tutta la loro anima, con tutta la loro mente e con tutta la loro forza. Ciò che Dio esige dalle persone, quella è la verità. Se i leader e i lavoratori si attengono alle parole dei diavoli e di Satana anziché alle parole di Dio quando lavorano o svolgono i propri doveri, questa non è forse una manifestazione di resistenza e di tradimento a Dio? Perché la casa di Dio deve selezionare solo quei leader e quei lavoratori che sono in grado di accettare la verità e scegliere solo brave persone che hanno coscienza e ragionevolezza, sono di buona levatura, e sono in grado di farsi carico del lavoro? Perché l’umanità è profondamente corrotta e quasi nessuno è da impiegare. A meno che non si abbiano anni di formazione e cultura, le cose vengono fatte in modo tremendamente inefficiente e si hanno molte difficoltà nello svolgere bene i propri doveri, e si dovrà essere giudicati, castigati e potati numerose volte prima di poter essere impiegati. La maggior parte delle persone viene messa a nudo ed eliminata durante la formazione, e i leader e i lavoratori vengono eliminati a un ritmo notevolmente elevato. Perché è così? Perché l’umanità è stata corrotta troppo profondamente da Satana. La maggior parte delle persone non ama la verità, né soddisfa i requisiti della coscienza e della ragionevolezza. Così la maggior parte di loro non è da impiegare. Devono credere in Dio da diversi anni e avere una minima comprensione della verità per poter svolgere alcuni doveri. Questa è la realtà dell’umanità corrotta. Sulla base di ciò, possiamo quindi concludere che la frase “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” è completamente sbagliata e non ha assolutamente alcun valore pratico, e che la persona che l’ha coniata era semplicemente un diavolo. Possiamo affermare con certezza che “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” è un’eresia e una fallacia; è un detto diabolico, una filosofia satanica, e tale descrizione è totalmente appropriata. Dio non ha mai detto nulla del tipo: “Ci si può fidare dell’umanità corrotta”. Ha sempre preteso che le persone fossero oneste, dimostrando che ci sono pochissime persone oneste in tutta l’umanità, che tutti sono capaci di mentire e imbrogliare, e che tutti hanno un’indole propensa all’inganno. Inoltre, Dio ha detto che la probabilità che l’umanità corrotta tradisca Dio è del cento per cento. Anche se Dio impiega una persona, quella persona deve passare attraverso anni di potatura, e pur essendo impiegata, deve aver maturato molti anni di giudizio e castigo per essere purificata. Ora, ditemi, c’è davvero qualcuno che è affidabile? Nessuno osa dirlo. Cosa dimostra il fatto che nessuno osa dirlo? Dimostra che tutte le persone sono inaffidabili. Torniamo dunque al detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”. In che senso non è corretto? Cosa c’è di assurdo? Non è ovvio? Se qualcuno crede ancora che questo detto sia in qualche modo corretto o valido, allora è sicuramente qualcuno privo di verità ed è sicuramente una persona distorta. Oggi siete in grado di accorgervi del problema di questa frase e di stabilire che è una fallacia, e ciò solamente perché avete sperimentato l’opera di Dio e ora siete in grado di vedere più chiaramente e di acquisire una conoscenza più certa sull’essenza dell’umanità corrotta. È solo grazie ad essa che potete ripudiare completamente questa frase diabolica, questa eresia e questa fallacia. Se non fosse per l’opera di salvezza di Dio, anche voi sareste stati tratti in inganno da questo detto diabolico di Satana e lo usereste addirittura come se fosse una massima o un motto comune. Quanto sarebbe pietoso: non avreste alcuna verità realtà.
Il detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” è uno di quelli che la maggior parte delle persone ha già sentito prima. Credete che questo detto sia giusto o sbagliato? (Sbagliato.) Dal momento che ritenete sia sbagliato, perché riesce comunque a influenzarvi nella vita reale? Quando vi troverete di fronte a questo tipo di questioni, emergerà questo punto di vista. Vi disturberà in qualche modo, e una volta che vi avrà disturbato, il vostro lavoro sarà compromesso. Se quindi credi che non sia corretto e hai stabilito che non lo è, perché ne sei ancora influenzato e perché lo usi ancora per confortarti? (Poiché le persone non comprendono la verità e non riescono a praticare secondo le parole di Dio, prenderanno la filosofia di Satana per i rapporti mondani come loro principio o criterio per praticare.) Questo è uno dei motivi. Ce ne sono altri? (Perché questa frase è relativamente in linea con gli interessi della carne delle persone, le quali agiranno naturalmente secondo questa frase quando non comprendono la verità.) Le persone non sono così solo quando non comprendono la verità; anche quando la comprendono, potrebbero non essere in grado di praticare secondo la verità. Affermare che questa frase è “relativamente in linea con gli interessi della carne delle persone” è corretto. Pur di proteggere i propri interessi della carne piuttosto che praticare la verità, le persone preferirebbero seguire un trucco ingannevole o una filosofia satanica per i rapporti mondani. Tra l’altro, hanno anche un fondamento per farlo. Qual è questo fondamento? È il fatto che questo detto è ampiamente accettato dalle masse come giusto. Quando fanno le cose secondo questo detto, le loro azioni possono essere valide di fronte a tutti gli altri e possono essere esenti da critiche. Che la si consideri da una prospettiva morale o legale, o da quella delle nozioni tradizionali, si tratta di un punto di vista e di una pratica che ha senso. Pertanto, quando non sei disposto a praticare la verità o quando non la comprendi, preferiresti offendere Dio, violare la verità, e rifugiarti in un luogo che non oltrepassi una conclusione morale. Che luogo è questo? È la conclusione secondo cui tu “non dubiti di coloro che impieghi e non impieghi coloro di cui dubiti”. Rifugiarsi in questo luogo e agire secondo questa frase ti darà tranquillità. Perché ti dà tranquillità? Perché anche tutti gli altri la pensano così. Inoltre, il tuo cuore nutre anche l’idea che non si può applicare la legge se nessuno la rispetta, e pensi: “La pensano tutti così. Se pratico secondo questo detto, non importa se Dio mi condanna. In ogni caso, non posso vedere Dio, né posso toccare lo Spirito Santo. Almeno agli occhi altrui, sono considerato come una persona dai tratti umani, qualcuno con un po’ di coscienza”. Scegli di tradire la verità per questi “tratti umani”, per far sì che le persone ti guardino senza ostilità negli occhi. Allora tutti penseranno bene di te, non sarai criticato, e vivrai una vita agiata e sarai tranquillo: ciò che cerchi è la tranquillità. Questa tranquillità è una manifestazione dell’amore di una persona per la verità? (No, non lo è.) Dunque, che tipo di indole è questa? Nasconde propensione all’inganno? Sì, c’è propensione all’inganno. Ci hai riflettuto un po’ e sai che il detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” non è giusto, sai che non è la verità. Perché allora, quando arrivi a un punto morto, non scegli ancora la verità, ma ti attieni a un detto filosofico tratto dalla cultura tradizionale verso cui le persone sono più ricettive? Perché fai questo? Tutto ciò è legato ai pensieri complessi delle persone, e una volta che ci sono pensieri complessi, quale tipo di indole è coinvolta? (Malvagità.) A parte la malvagità, qui c’è un altro aspetto in gioco. Riconosci che il detto non è pienamente corretto, ma sei comunque in grado di aderirvi e ti lasci influenzare e controllare. Una cosa è certa: provi avversione per la verità, e non sei colui che la ama. Non è questa l’indole? (Sì, lo è.) Questo è certo. Quando fanno le cose, le persone sono influenzate da molti punti di vista, e anche se nel tuo cuore in realtà non credi necessariamente che tali punti di vista siano corretti, sei comunque in grado di attenerti e aderire a essi, il che è guidato da una certa indole. Anche se credi che questi punti di vista siano errati, puoi comunque esserne influenzato, sviato e manipolato. Questa è un’indole malvagia. Ad esempio, alcune persone usano droghe o giocano d’azzardo, ma allo stesso tempo dicono che l’uso di droghe e il gioco d’azzardo sono dannosi, e addirittura consigliano agli altri di non farlo per paura che possano potenzialmente perdere tutto. Credono che queste cose siano sbagliate, che siano negative, ma possono rinunciarvi e abbandonarle? (No.) Non saranno mai in grado di fermarsi e addirittura diranno apertamente: “Il gioco d’azzardo è anche un modo per fare soldi, quindi può trasformarsi in una professione”. Così facendo, non lo stanno solo rendendo più bello? In realtà, pensano tra sé e sé: “Che razza di professione è questa? Ho impegnato tutto ciò che avevo di valore e ho perso tutti i soldi che ci avevo guadagnato. Alla fine, nessun giocatore riesce a condurre una vita normale”. Allora perché lo abbelliscono ancora in quel modo? Perché non riescono a smettere. Per quale motivo non riescono a smettere? Perché è nella loro natura; vi ha già messo radici. Hanno bisogno di questa cosa e non possono ribellarsi a essa: è la loro natura. Abbiamo più o meno condiviso abbastanza sulla frase “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”. Una persona è influenzata da questo detto perché ha avuto un impulso temporaneo ad accettare tale punto di vista, oppure perché Satana, approfittando di un momento di disattenzione, ha instillato tale punto di vista in questa persona, portandola ad agire di conseguenza? (No.) Tutto ciò ha a che fare con la natura corrotta degli uomini; essi scelgono tale cammino perché fa parte della loro natura. Dopo aver analizzato in questo modo il detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti”, ora fondamentalmente ne hai compreso il significato. Questa frase viene definita come una filosofia di Satana per i rapporti mondani: non è in alcun modo la verità. Ha qualche collegamento con la verità? (No.) Non ha assolutamente alcun collegamento con la verità ed è condannata da Dio. Non è la verità; viene da Satana, non da Dio. Si può dire con certezza che questa frase non ha assolutamente nulla a che fare con la verità o con il criterio secondo cui i credenti in Dio dovrebbero agire, comportarsi e adorare Dio. Questa frase è stata completamente condannata. Le qualità fallaci di questa frase sono relativamente alquanto evidenti, il che vi permette con facilità di discernere se è giusta o meno.
II. Analisi dell’idea di “dormire sulla sterpaglia e leccare la bile”
Parliamo di un altro detto: “dormire sulla sterpaglia e leccare la bile”. Chi sa spiegarne il significato? (Nel detto “dormire sulla sterpaglia e leccare la bile”, la legna si riferisce alla legna da ardere e la bile si riferisce alla cistifellea. Si parla di come Goujian, re del Regno di Yue, dormisse su una catasta di legna da ardere e leccasse una cistifellea ogni giorno, e di come volesse vendicarsi, risorgere dalle ceneri della sua sconfitta e restaurare il suo regno.) Tu hai spiegato il contesto di questo detto, ovvero la storia da cui esso proviene. Di solito quando si spiega un detto, oltre al contesto, bisogna spiegarne il significato esteso: quale metafora rappresenta quando le persone lo usano nei tempi moderni. Spiegalo di nuovo. (È una metafora riferita a una persona che lavora sodo e lotta e s’impegna per realizzare i propri obiettivi e desideri.) Allora come si dovrebbero spiegare “legna” e “cistifellea” in questo contesto? Tu non hai spiegato questi due aspetti del significato. Osservando le parole, “sterpaglia” si riferisce a un tipo di legna da ardere con le spine; per dormire si sdraiava sulla legna da ardere con le spine, poi rammentava di frequente a sé stesso la sua situazione e il suo disonore, e la missione di cui si era fatto carico. Oltre a ciò, aveva appeso una cistifellea al soffitto e la leccava ogni giorno. Che sapore sentono le persone quando leccano la cistifellea? (Amarezza.) È così amara! Usò questa sensazione per ricordare a sé stesso di non dimenticare il suo odio, di non dimenticare la sua missione e di non dimenticare il suo desiderio. Qual era il suo desiderio? Il grande compito di restaurare il suo regno. Quale metafora rappresenta di solito dormire sulla sterpaglia e leccare la cistifellea? Di solito, è una metafora per descrivere una persona che si trova in circostanze sfavorevoli, ma che non dimentica la propria missione e il proprio desiderio e che è capace di pagare un prezzo per i propri desideri e ideali e la propria missione. Questo è più o meno ciò che significa. Agli occhi delle persone laiche, il detto “dormire sulla sterpaglia e leccare la cistifellea” è positivo o negativo? (Positivo.) Perché è visto come un detto positivo? Può motivare le persone in mezzo alle difficoltà a non dimenticare il loro odio, a non dimenticare il loro disonore, e a impegnarsi e sforzarsi per diventare più forti. È un detto relativamente motivante. Agli occhi delle persone laiche, questo è senza dubbio un detto positivo. Se le persone agiscono secondo questo detto, allora non c’è dubbio che ciò che fanno, la loro motivazione a fare le cose, il modo in cui le fanno e i principi a cui aderiscono sono giusti e positivi. Con ciò, non c’è fondamentalmente nulla di sbagliato in questo detto, quindi cosa vogliamo analizzare nel menzionarlo? Che cosa vogliamo dire? (Vogliamo analizzare i modi in cui questo detto è contrario alla verità.) Esatto, vogliamo discernere se si tratta o meno della verità. Dato che questo detto è così “corretto”, vale la pena di analizzarlo e verificare esattamente in quali modi lo sia. Così, ne avremo una definizione accurata e potremo esaminare se sia effettivamente la verità o meno. Questo è il risultato finale che vogliamo ottenere. Il detto “dormire nella macchia e assaporare la bile” è una legge di sopravvivenza cui le persone si attengono in particolari circostanze. Prima di tutto siamone certi: questo detto è la verità? (No.) Non cominciamo a dire se sia o no la verità. Dal significato letterale che le persone sono in grado di capire, questo detto non ha un’accezione negativa. Quale significato positivo ha dunque? Può motivare le persone, dare loro determinazione, far sì che combattano, non si ritirino, non si scoraggino e non siano vigliacche. C’è un aspetto in cui ha un utilizzo positivo. Tuttavia, in quali circostanze è necessario attenersi ai principi di comportamento e di azione contenuti in esso? C’è un legame tra i principi che questo detto sostiene e la fede in Dio? C’è un legame con la pratica della verità? C’è un legame con il fare il proprio dovere? C’è un legame con il seguire la via di Dio? (No.) Siete giunti a una conclusione così in fretta? Come fate a sapere che non c’è alcun legame? (Le parole di Dio non dicono questo.) È un’ affermazione troppo semplicistica e irresponsabile. Quando non capisci e dici: “In ogni caso, non è nelle parole di Dio e non so cosa significhi questo detto, dunque non lo ascolto. La gente può dire ciò che vuole, ma io non ci credo”, questa è un’ affermazione irresponsabile. Devi affrontarlo con serietà. Una volta che lo avrai affrontato seriamente, lo avrai compreso a fondo e avrai un vero discernimento al riguardo, non tratterai mai questo detto come la verità. Al momento, non te ne sto facendo negare la correttezza; piuttosto, ti sto facendo capire che non è la verità, e comprendere qual è la verità e come dovresti sostenerla nelle stesse circostanze. Capite? Ditemi dunque qual è la vostra comprensione. (Dormire nella macchia e assaporare la bile è il modo in cui le persone dovrebbero praticare in tempi di sventura, ma nella casa di Dio il termine “sventura” non esiste. Quando Dio smaschera le persone o le sottopone alle prove, tutto ciò fa parte del processo di perfezionamento di Dio: non è una sventura. Questo detto dice alle persone che devono ricordarsi delle avversità subite in questo momento, per riconquistare del terreno in futuro. Questo detto non regge nella casa di Dio. Faccio un esempio un po’ improprio: dopo essere stati sostituiti, alcuni leader usano la frase “dormire nella macchia e assaporare la bile” per motivarsi, dicendo: “Imparerò da Goujian, re del Regno di Yue, e dormirò nella macchia e assaporerò la bile. Verrà il momento in cui riassumerò il mio vecchio prestigio e tornerò a essere un leader. Vedrete! Ora mi criticate, dicendo che sono cattivo in questo senso e in quell’altro. Un giorno riconquisterò ciò che ho perso e vi farò vedere di che pasta sono fatto. Verrà sicuramente un giorno in cui l’umiliazione che ho subito ora, verrà lavata via!”) Questo è un ottimo esempio. Vi ha illuminato? Vi capita mai di avere dei momenti in cui vorreste dormire nella macchia e assaporare la bile? Pensate mai di recuperare il terreno perduto? (Sì, ho questi pensieri quando la gente contraddice le mie opinioni. Ad esempio, quando discuto di alcune cose con i fratelli e le sorelle e loro mettono in dubbio le opinioni che espongo, nel mio cuore mi ribello e penso, “Un giorno dovrò fare un buon lavoro e mostrarvelo”. Poi, vado a lavorare sodo per apprendere quell’area di lavoro, ma questa è la mentalità sbagliata.) Non si tratta di un atteggiamento di accettazione della verità, di ricerca della verità o di pratica della verità, ma di riluttanza e di volontà di dimostrare qualcosa agli altri, è un atteggiamento di non ammettere la sconfitta. Questo tipo di atteggiamento è considerato positivo tra gli esseri umani. Mai ammettere la sconfitta è una sorta di buon temperamento; vuol dire che una persona ha tenacia, allora perché si dice che questo non è praticare la verità? È perché il loro atteggiamento nel fare le cose, e i principi e le motivazioni alla base di ciò che fanno, non sono fondati sulla verità; piuttosto, sono basati sul detto della cultura tradizionale, “dormire nella macchia e assaporare la bile”. Anche se si può dire che questo individuo ha una forte presenza, e la sua mentalità e il suo atteggiamento di voler vincere e non ammettere la sconfitta guadagnano il rispetto delle persone nel mondo secolare, di fronte alla verità cosa sono una mentalità e un carattere come questi? Sono minuscoli e veramente terribili; sono detestati da Dio. Chi altro ha qualcosa da condividere? (Quando svolgo un dovere, poiché non ho familiarità con quell’area di lavoro, penso che le persone non mi prendano sul serio. Così, nel mio cuore mi sostengo in segreto: “Devo studiare bene quest’area di lavoro e farvi vedere che sono davvero capace”. A volte, quando gli altri fanno notare le carenze nel mio dovere, mi impegno a cambiare; sopporto le difficoltà e pago un prezzo per imparare il lavoro, e non importa quante difficoltà patisco, le mando giù, ma non cerco di svolgere bene il mio dovere; piuttosto, voglio che arrivi un giorno in cui io possa far sì che gli altri mi guardino con ammirazione e riesca a guadagnarmi il loro rispetto. Ho una specie di stato simile a quello del dormire nella macchia e assaporare la bile.) Da quello che tutti avete condiviso, ho notato un problema. Credete in Dio da non pochi anni, avete abbandonato le vostre famiglie e le vostre carriere e avete sofferto non poche difficoltà, eppure avete ottenuto così poco. Siete anche capaci di sopportare le difficoltà e di spendervi nei vostri doveri, e di pagare un prezzo, ma perché non progredite mai nella verità? Com’è che le verità che capite sono così poche e così superficiali? Il motivo è che non ponete l’accento sulla verità. Volete sempre dormire nella macchia e assaporare la bile, e i vostri cuori sono pieni fino all’orlo della voglia di dimostrare il vostro valore. Dormire nella macchia e assaporare la bile è un “grosso foruncolo”, pensi che sia una buona cosa? Qual è il risultato finale del dormire nella macchia e assaporare la bile? Quando una persona vuole dimostrare di essere capace e competente, di non essere inferiore agli altri e di non poter perdere contro nessuno, dormirà nella macchia e assaporerà la bile. In altre parole, “sopporterà grandi sofferenze per avere successo”. Allora in quali modi si manifesta il dormire nella macchia e assaporare la bile? Il primo modo in cui si manifesta è nel non ammettere la sconfitta. Il secondo è nel sopportare l’umiliazione e nel portare un pesante fardello. Potreste non usare parole per discutere con gli altri, confutarli o difendervi, ma in segreto farete uno sforzo. Che tipo di sforzo? Potrebbe essere il prezzo che pagate: lavorare fino a tardi, alzarvi presto la mattina o leggere le parole di Dio e imparare a conoscere la propria area di lavoro mentre gli altri sono fuori a divertirsi, e impegnarvi ulteriormente. Questo è chiamato dormire nella macchia e assaporare la bile. Qual è il terzo modo in cui si manifesta? Si manifesta quando le persone hanno una sorta di grande ambizione dentro di loro e non si lamentano dei propri problemi a causa di tale grande ambizione. Vogliono sostenere gli obiettivi che si sono prefissati e vogliono raggiungere e vogliono mantenere questa volontà di lottare. Cos’è questa volontà di lottare? Ad esempio, se vuoi diventare un leader o portare a termine qualche compito, devi sempre mantenere questo stato mentale dentro di te; non devi mai dimenticare la tua determinazione, la tua missione, le tue aspirazioni e i tuoi ideali. Come descriveresti questo in una frase? (Non perdere di vista la propria motivazione iniziale per fare qualcosa.) Non perdere di vista la propria motivazione iniziale per fare qualcosa è giusto, ma non abbastanza forte. (Conservare nel cuore una grande ambizione.) Così va meglio. C’è un po’ di quella percezione. Come potete dire queste parole in modo più accurato e conciso? (Una volontà di lottare e aspirazioni.) Come lo diresti in termini più completi? Molte battaglie e molte perdite, ma si diventa più coraggiosi quanto più a lungo si combatte. È una volontà di lottare “che non si arrende mai”. È come quando alcuni dicono: “Ti sei scoraggiato dopo essere stato sostituito? Sono stato sostituito molte volte ma non mi sono mai scoraggiato. Ogni volta che fallisco in qualcosa, rimonto semplicemente a cavallo. Dobbiamo avere la volontà di lottare!” Dal loro punto di vista, questa volontà di lottare è una cosa positiva. Non pensano che sia una brutta cosa quando le persone hanno aspirazioni, ideali e volontà di lottare. Come trattano le ambizioni e i desideri prodotti dall’indole corrotta dell’arroganza? Li trattano come qualcosa di positivo. Pensano quindi che essere in grado di sopportare la difficoltà di dormire nella macchia e assaporare la bile per raggiungere l’obiettivo per il quale stanno lottando e che ritengono giusto sia la cosa giusta da fare, che le persone lo considerino favorevolmente e che debba essere la verità. Ecco tre manifestazioni del dormire nella macchia e assaporare la bile. Possono queste tre manifestazioni spiegare il significato contenuto in dormire nella macchia e assaporare la bile? (Sì.) Allora condividerò in dettaglio su queste tre manifestazioni.
A. Non ammettere la sconfitta
Iniziamo parlando della prima manifestazione del dormire nella macchia e assaporare la bile: non ammettere la sconfitta. Cosa significa non ammettere la sconfitta? Quali delle manifestazioni che solitamente hanno le persone dimostrano che esse possiedono la mentalità del non ammettere la sconfitta? Che tipo di indole è non ammettere la sconfitta? (Arroganza e intransigenza.) Contiene le due ovvie indoli dell’arroganza e dell’intransigenza. Cos’altro? (Il voler vincere.) Questa è un’indole? È una manifestazione. Stiamo parlando di indole ora. (Provare avversione per la verità.) Il fatto che provino avversione per la verità di sicuro significa che non la accettano. Ad esempio, se un leader o un lavoratore afferma che quello che fai vìola i principi e ritarda l’opera della casa di Dio, e vuole sostituirti, pensi: “Bah! Non credo che quello che sto facendo sia sbagliato. Se vuoi sostituirmi, fai pure. Se non me lo lasci fare, allora non lo farò. Mi sottometterò!” In tale sottomissione c’è un atteggiamento di rifiuto ad ammettere la sconfitta. Questa è un’indole. Oltre all’arroganza, all’intransigenza e all’avversione per la verità, cos’altro è contenuto in quest’indole? C’è un’indole che vuole rivaleggiare con Dio? (Sì.) Di quale tipo di indole si tratta dunque? È malignità. Voi non riuscite nemmeno a riconoscere un’indole che è così maligna. Perché dico che è maligna? (Perché vuole rivaleggiare con Dio.) Cercare di rivaleggiare con la verità si chiama malignità – è una cosa troppo maligna! Se quelle persone non fossero maligne, non cercherebbero di rivaleggiare con la verità né cercherebbero di rivaleggiare con Dio o di competere con Lui. Si tratta di un’indole maligna. Nel non ammettere la sconfitta vi sono arroganza, intransigenza, avversione alla verità e malignità. Queste sono gli aspetti evidenti dell’ indole a cui si collega. Come si manifesta il non ammettere la sconfitta? Quali mentalità include? Come ragionano le persone che non ammettono la sconfitta? Qual è il loro atteggiamento? Che cosa dicono, cosa pensano e cosa rivelano quando si trovano di fronte a situazioni come la sostituzione? La manifestazione più comune si verifica quando svolgono un dovere e il Supremo vede che non sono adatte a farlo e le sostituisce, ed esse rimuginano in cuor loro: “Non sono alla tua altezza. Non discuterò con te. Ho talento. Prima o poi il mio talento verrà riconosciuto, e io sono una persona di talento, ovunque io vada! Indipendentemente dalle disposizioni che il Supremo prenderà nei miei confronti, per ora sopporterò e ascolterò”. Costoro vengono anche davanti a Dio e pregano: “Dio, Ti chiedo di impedirmi di lamentarmi. Ti chiedo di fermare la mia lingua e di fare in modo che io non Ti giudichi e non bestemmi contro di Te, e di rendermi capace di sottomettermi”. Ma poi rimuginano di nuovo, “Non sono capace di sottomettermi. È la parte più difficile. Non riesco ad accettarlo. Perché dovrei? Queste sono le disposizioni del Supremo; non c’è altro che possa fare. Sono così talentuoso, ma perché non riesco mai a usare i miei talenti nella casa di Dio? Sembra che non abbia ancora letto abbastanza le parole di Dio. Devo leggere di più le parole di Dio d’ora in poi!”. Questi individui non cedono e non pensano di essere inferiori agli altri, ma solo che credono in Dio da un po’ meno tempo e che a questo si possa rimediare. Si impegnano quindi a leggere le parole di Dio e ad ascoltare i sermoni. Imparano un nuovo inno, leggono ogni giorno un capitolo delle parole di Dio e si esercitano nella predicazione. A poco a poco, acquisiscono sempre più familiarità con le Sue parole, sono in grado di predicare molta dottrina spirituale e parlare apertamente in condivisione nelle riunioni. C’è un impulso, qui, a non ammettere la sconfitta? (Sì.) Che tipo di impulso è? (Un impulso malvagio.) Questo è un problema! Perché non appena lo analizziamo, voi lo etichettate immediatamente come un impulso malvagio? Queste non sono forse cose buone? La vita spirituale di costoro è normale, non partecipano alle cose mondane, non fanno pettegolezzi; sono in grado di recitare a memoria molti capitoli delle parole di Dio e di cantare molti inni. Sono l’“élite”! Allora perché dite che è un impulso malvagio? (Il loro intento è dimostrare di essere capaci e non inferiori agli altri.) Questo si chiama non ammettere la sconfitta. Non ammettendo la sconfitta, queste persone stanno davvero comprendendo sé stesse e riconoscendo i loro problemi? (No.) Stanno riconoscendo la loro corruzione e la loro indole arrogante? (No.) Cosa dimostrano dunque non ammettendo la sconfitta? Vogliono dimostrare di essere capaci e superiori; vogliono dimostrare di essere migliori degli altri e, in ultima analisi, che è stato un errore averle sostituite. Il loro impulso è diretto verso tale direzione. Questo è non ammettere la sconfitta? (Sì.) Questo atteggiamento di non ammettere la sconfitta ha indotto tali individui ad agire in modo da resistere alle difficoltà, pagare un prezzo, sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. In superficie, sembra che facciano molti sforzi, che riescano a resistere alle difficoltà e a pagare un prezzo, e che alla fine raggiungano i loro obiettivi, ma come mai Dio non è soddisfatto? Perché Egli scruta il cuore delle persone nel profondo, valutando ognuna di esse secondo la verità. In quale modo Dio valuta il comportamento, le intenzioni, le manifestazioni e l’ indole di ogni persona? Tutte questi aspetti sono valutati secondo la verità. Allora, come valuta Dio tale questione e come la definisce? Non importa quante difficoltà tu abbia subito e quanto alto sia il prezzo che hai pagato, alla resa dei conti non ti sforzi di raggiungere la verità; il tuo intento non è quello di sottometteri alla verità o di raggiungere la verità; piuttosto, usi il tuo metodo di resistere alla sofferenza e di pagare un prezzo per dimostrare che il modo in cui Dio e la Sua Dio ti hanno giudicato e trattato era sbagliato. Che cosa implica ciò? Tu vuoi dimostrare di essere una persona che non ha mai sbagliato e che non ha un’indole corrotta. Vuoi dimostrare che il modo in cui la casa di Dio ti ha trattato non era in linea con la verità e che quest’ultima e le parole di Dio a volte sono sbagliate. Ad esempio, vi sono stati una svista e un problema per quanto ti riguardava, e il tuo caso dimostra che le parole di Dio non sono la verità e che tu non hai bisogno di sottometterti. Non è questo il risultato? (Sì.) Dio approva questo tipo di risultato o lo condanna? (Lo condanna.) Dio lo condanna.
Questo atteggiamento delle persone di non ammettere la sconfitta è in linea con la verità? (No.) Se dicessimo che questo atteggiamento non è conforme alla verità, e che è molto distante dalla verità, tale affermazione sarebbe corretta? No, perché questo atteggiamento non è affatto legato alla verità. Nel mondo e tra tutti gli uomini, questo atteggiamento di non ammettere la sconfitta è lodato o condannato? (È lodato.) In quali ambienti viene elogiato? (Sul posto di lavoro e nelle scuole.) Ad esempio, se uno studente ottiene il sessanta per cento in un esame, dice: “Non ammetto la sconfitta. La prossima volta otterrò il novanta per cento!” E quando ottiene il novanta per cento, vuole raggiungere cento per cento la volta successiva. Alla fine ci riesce e i genitori pensano che il loro figlio sia ambizioso e abbia un futuro brillante. Un altro ambiente, il più comune, è quello delle competizioni. Alcune squadre perdono una gara e hanno la vergogna dipinta in volto, ma non ammettono la sconfitta. A causa di questa mentalità e dell’atteggiamento di non ammettere la sconfitta, si impegnano molto e si allenano più duramente, e nella gara successiva battono l’altra squadra e le fanno fare una brutta figura. In questa società e tra il genere umano, non ammettere la sconfitta è una sorta di mentalità. Che cos’è una mentalità? (È un modo di pensare che sostiene la gente dal punto di vista psicologico.) È corretto. È una forza trainante che sostiene le persone ad andare sempre avanti con coraggio, a non farsi sconfiggere, a non scoraggiarsi, a non ritirarsi e a raggiungere i propri ideali e obiettivi. Questo si chiama non ammettere la sconfitta. È una sorta di mentalità del non ammettere la sconfitta. Gli individui pensano che se non si ha questa mentalità, questo “spirito”, la vita allora non ha senso. Su cosa fanno affidamento nella vita? La loro vita si basa su una specie di mentalità. Da dove proviene tale mentalità? Deriva dalle nozioni e dalle fantasie delle persone, oltre che dalla loro indole corrotta. È inattuabile e non può essere realizzarta. Da quando Dio ha creato l’umanità fino ad oggi, non importa quanti anni siano passati, ci sono talmente tante cose positive, come l’ordine secondo il quale vivono gli esseri viventi, l’ordine secondo il quale vive l’umanità, e l’ordine secondo il quale operano i cieli e la terra e tutte le cose e l’universo, e così via. In base ai loro pensieri e al loro grado di istruzione, gli uomini dovrebbero poter trovare un ordine cui aderire all’interno di tutto ciò, qualcosa da prendere come principio e forza trainante per il loro modo di agire e comportarsi, o come fondamento di questo. Tuttavia, essi non applicano la loro forza nella giusta direzione: in quale direzione applicano la forza? Lo fanno nella direzione sbagliata, ovvero vìolano l’ordine secondo il quale le cose si sviluppano, e vìolano l’ordine secondo il quale tutte le cose compiono dei cicli: vogliono sempre distruggere questi ordini naturali che Dio ha decretato e usare metodi e mezzi umani per creare la felicità. Non sanno come si ottiene la felicità, quale mistero vi sia in essa, né quale ne sia la fonte: non cercano questa fonte. Tentano invece di utilizzare un approccio umano per creare la felicità e vogliono anche di continuo fare miracoli. Tentano di usare un approccio umano per cambiare il normale ordine di tutte queste cose, e quindi raggiungere la felicità e gli obiettivi che desiderano. Tutto ciò è anormale. Qual è il risultato finale della gente che fa affidamento su se stessa Quale risultato finale deriva dall’affidarsi a sé stessi quando si lotta per queste cose, indipendentemente dal modo in cui si lotta? Questo mondo che Dio ha dato in gestione all’umanità, ora è stato danneggiato. Chi è la vittima principale, ora che è stato danneggiato? (L’uomo.) L’umanità è la maggiore vittima. Gli uomini hanno abusato del mondo fino a questo punto, eppure continuano ad affermare che non si arrenderanno mai. Non c’è qualcosa che non va nelle loro teste? Qual è la conseguenza ultima che reca con sé il non arrendersi mai? Un disastro catastrofico. Non si tratta solo di perdere una o due gare o di mostrare la vergogna dipinta sul proprio viso. Essi hanno distrutto le loro prospettive e bloccato le loro vie d’uscita: hanno distrutto sé stessi! Questo è ciò che deriva dal non ammettere la sconfitta.
Quello che stiamo analizzando ora è la tipica manifestazione dell’indole maligna e arrogante di Satana, ovvero quella di non arrendersi mai. Non arrendersi mai è una mentalità. Noi la critichiamo, la smascheriamo, la condanniamo, ma se tu la condannassi tra gli uomini, sarebbe accettata? (No.) Perché no? (Perché tutti elogiano questa frase.) Sostengono tale mentalità. Se non si ha almeno un briciolo della mentalità di non ammettere la sconfitta e di non arrendersi mai, si viene subito definiti deboli. Se non promuoviamo queste cose, siamo deboli? (No.) Si dice: “Come fai a non essere debole? Non affronti la vita con coraggio. Che vivi a fare?” Questa affermazione è vera? Prima analizziamola: qual è l’atteggiamento di non ammettere la sconfitta? Chi possiede una ragione normale, dovrebbe avere tale atteggiamento? In realtà, se si ha una ragione normale, non si dovrebbe avere questo modo di pensare, perché averlo è sbagliato. Si deve guardare in faccia la realtà per poter dire di possedere ragionevolezza. Pertanto, non ammettere la sconfitta equivale evidentemente a essere privi di ragionevolezza; significa che c’è qualcosa che non va in testa, e tale atteggiamento è ovviamente sbagliato. Per quanti credono in Dio, è corretto affermare che non dovrebbero avere tale mentalità, in quanto un’indole arrogante è insita nel non ammettere la sconfitta. È facile accettare la verità quando si ha un’indole arrogante? (No.) Questo è un problema. Se ti servi di un’indole arrogante come fondamento dal quale perseguire la verità, allora cosa persegui? Ciò che persegui non è di sicuro la verità, perché tale perseguimento non è di per sé positivo e ciò che raggiungerai non sarà di certo la verità; sarà sicuramente un tipo di “mentalità” che le persone hanno immaginato. Se si considera Se esse considerano come verità una mentalità siffatta, allora hanno deviato dalla retta via. Se dovessimo quindi correggere la mentalità di non ammettere la sconfitta, cosa dovremmo dire? Diremmo che gli individui devono affrontare i problemi reali e agire secondo le verità principi, e non si dovrebbe avere l’atteggiamento di chi non ammette la sconfitta. Se non ammettono la sconfitta, a chi non si arrendono? (A Dio.) Non si arrendono alla verità. Più nello specifico, non si arrendono ai veri fatti della questionealla verità dei fatti, non ammettono di aver fatto qualcosa di sbagliato e di essere stati rivelati, né ammettono di avere un’indole arrogante. Queste cose sono vere. Dunque, come si può confutare questi individui? Il modo migliore per contrastarli è usare ciò che essi ritengono più imbarazzante. Qual è, al mondo d’oggi, la cosa che l’umanità ritiene più imbarazzante al mondo? La scienza. Che cosa ha donato la scienza agli uomini? (Disastri.) La scienza, ciò che gli uomini elogiano di più e di cui vanno più fieri, ha inflitto loro dei disastri senza precedenti. Ora che avete questo indizio, in quale modo dovreste confutare questi individui per poterli svergognare? Che ne dite: coloro che appartengono alla specie di Satana dovrebbero essere svergognati? (Sì.) Se tu non li svergogni, disprezzeranno sempre la verità, discrimineranno chi crede in Dio e penseranno che chi crede in Lui, lo fa solo perché è un debole. Come dovresti confutarli? (Dicendo: “Tu sei solo una persona comune. Che cos’ hai che ti induce a non ammettere la sconfitta? Che cosa rende accettabile non arrendersi? Non importa se alcuni sono scienziati, o quanto sia avanzata la tecnologia scientifica che sviluppano. Gli scienziati possono forse risolvere tutti i disastri che la scienza ha inflitto all’umanità?”) Questo è il modo giusto per confutarli. Pensaci, è un modo giusto per farlo? Tu dici: “L’umanità è vissuta fino ad oggi, ma le persone ignorano persino chi siano i loro antenati, quindi come possono non arrendersi? Non sai nemmeno da dove vieni, quindi cos’ hai da essere presuntuoso? Non riconosci neppure il Dio che ti ha creato, quindi come puoi non ammettere la sconfitta? Dio ha creato gli uomini e ciò è magnifico, ma tu non riconosci né accetti questo; insisti invece nel credere e riconoscere che gli uomini si siano evoluti dalle bestie. Quanto sei meschino? Dio è così potente e nobile; dice di essere il tuo Creatore, ma tu non riconosci di essere il Suo essere creato. Quanto sei spregevole?”. Cosa replicheranno quelle persone? “Gli uomini si sono evoluti dalle scimmie, ma siamo ancora animali di livello superiore”. “Non siete forse ancora animali e bestie? Non riconosciamo di essere animali. Siamo persone, siamo esseri umani creati da Dio. Dio ha creato gli esseri umani e riconosce che sei una persone, sebbene tu non voglia esserlo. Insisti nel negare il fatto che Dio ha creato gli esseri umani. Ti ostini a essere una bestia. Che vivi a fare? Sei degno di vivere?”. C’è forza in queste parole? (Sì.) È così che confutiamo tali persone. Che lo riconoscano o meno, che lo accettino o meno, questi sono fatti. Tratto un altro punto. Gli uomini non ammettono mai la sconfitta, pensano di essere così abili, di avere una tecnologia avanzata e ogni tipo di saggezza, ma come trattano la natura? La combattono costantemente e vogliono sempre sottometterla. Non capiscono affatto come seguire l’ordine della natura. Che cosa ha arrecato, in definitiva, alla natura la gestione umana? Tutto questo non è forse gestito da uomini competenti che comprendono la scienza? Non ti rifiuti di ammettere la sconfitta? Non sei una persona abile? Non hai alcun bisogno della sovranità di Dio? L’uomo e la natura coesistono da migliaia di anni eppure, incredibilmente, non si sa ancora come gestire la natura. L’umanità si sviluppa eccessivamente, consuma troppo e inquina gravemente, al punto che oggi le risorse naturali sono sempre più scarse. Inoltre, né l’acqua che si beve, né il cibo che si mangia, né l’aria che si respira sono privi di veleni. Quando Dio all’inizio ha creato la natura, tutti gli esseri viventi, il cibo, l’aria e l’acqua erano puliti e privi di veleni, ma dopo averla data in gestione al genere umano, tutti questi elementi sono stati avvelenati. Gli uomini hanno agito in un certo modo, e ora devono assumersene la responsabilità. Come fanno a non ammettere la sconfitta? Dio ha creato un mondo così bello per gli uomini e ha permesso loro di gestirlo, ma come è stato gestito? Sapevano come farlo? Ne hanno abusato fino al punto di creare enormi danni: non sono stati risparmiati né gli oceani, né le montagne, né la terra, né l’aria, né tantomeno lo strato di ozono nell’atmosfera; sono stati tutti devastati. Chi sopporterà alla fine le terribili conseguenze di tutto ciò? (Gli uomini.) È l’umanità stessa. Gli individui sono davvero sciocchi, tuttavia pensano di essere grandi e non ammettono la sconfitta! Perché non si arrendono? Se si consente al genere umano di continuare a gestire le cose in questo modo, la natura tornerà a essere com’era in origine? Non succederà mai. Se si farà affidamento sulla mentalità di non ammettere la sconfitta, il mondo e la natura diventeranno sempre più guasti, disastrati e inquinati sotto la gestione umana. Quali ne saranno le conseguenze ultime? Gli uomini moriranno nell’ambiente che hanno distrutto. Allora, chi potrà, alla fine, cambiare tutto questo? Dio. Se gli uomini fossero in grado di farlo, allora uno di loro potrebbe farsi avanti e cercare di cambiare lo stato attuale del mondo, ma c’è qualcuno che osi assumersi questa responsabilità? (No.) Perché allora gli uomini non ammettono la sconfitta? Non riescono nemmeno a proteggere l’acqua che bevono. La natura non è stata devastata da leoni o tigri, né tanto meno da uccelli, pesci o insetti; sono stati gli uomini stessi a rovinarla e distruggerla, e alla fine dovranno raccogliere ciò che hanno seminato. C’è un modo per cambiare le cose ora? Non c’è. Si può affermare con certezza che se Dio non intervenisse in tutto ciò, l’ambiente in cui vivono gli uomini non farebbe altro che peggiorare sempre più e diventare sempre più disastroso; non migliorerebbe. Solo Dio può cambiare tutto quanto. Va bene se l’umanità non ammette la sconfitta? Puoi cambiare questo ambiente? Ti è stato dato in dono un buon ambiente, ma sei solo capace di distruggerlo invece di proteggerlo. Qual è la catena alimentare del mondo intero? L’umanità la comprende? No. Ad esempio, i lupi sono animali feroci. Se si uccidessero tutti i lupi, si potrebbe pensare di aver conquistato la natura. Con questo tipo di determinazione, di valore e mentalità nell’affrontare una sfida, si inizierebbe a cacciare i lupi in modo massiccio. Una volta uccisa la maggior parte dei lupi in una zona di pascolo, gli uomini pensano di aver soggiogato la natura e la specie del lupo. Allo stesso tempo, appendono pelli di lupo in casa, indossano abiti e cappelli fatti di pelle di lupo. Mettono la pelle di un cucciolo di lupo sulla punta del pugnale, scattano una foto e annunciano al mondo intero: “Abbiamo sconfitto una specie che rappresentava una minaccia per l’umanità: i lupi!”. Tale autocompiacimento non è un po’ prematuro? Con meno lupi, dall’esterno sembra che la vita degli esseri umani e di alcuni altri esseri viventi non sia minacciata, ma quali conseguenze ne deriveranno? Lo si dovrà pagare a caro prezzo. Quale prezzo va pagato? Quando vengono uccisi tanti lupi, il loro numero diminuisce. Subito dopo, ogni sorta di conigli, topi e altri animali dei pascoli di cui i lupi si nutrono, iniziano a proliferare su larga scala. Quando c’è un numero eccessivo di questi animali, qual è la prima conseguenza? (L’erba scompare.) C’è sempre meno erba. Quando c’è meno erba, c’è sempre meno copertura vegetale del suolo. Quando tali animali sono presenti in numero eccessivo, hanno bisogno di mangiare grandi quantità di erba e la velocità di ricrescita dell’erba non è proporzionale al numero di erbivori. Quando non vi è proporzione, cosa si verifica? (La desertificazione.) Sì, la desertificazione. Quando il terreno non ha una copertura vegetale, inizia a trasformarsi in sabbia e alla fine si inaridisce. La maggior parte delle piante non mette radici né si riproduce nella sabbia, quindi le terre aride aumentano rapidamente e si espandono sempre più, e alla fine tutti i pascoli diventano deserto. Dopodiché, il deserto inizierà a invadere le aree abitate, e cosa proveranno per prima cosa le persone? Forse quando vedranno che la superficie del deserto è aumentata, non sapranno di doversi spaventare, ma il giorno in cui si verificherà una tempesta di sabbia, quale sarà il danno per l’umanità? All’inizio, la polvere soffierà tutt’intorno. Poi, quando giungerà la stagione del vento, le persone non riusciranno nemmeno ad aprire gli occhi per evitare che la sabbia li graffi. I loro corpi e le loro labbra saranno ricoperti di sabbia. In casi estremi, le case, il bestiame o coloro che vivono in prossimità del deserto potrebbero essere inghiottiti dalla sabbia. Si può fermare la sabbia? (No.) Non si può fermare, quindi le persone devono spostarsi, ritirandosi sempre più verso l’interno. Alla fine, i pascoli diventeranno sempre più esigui, il deserto prenderà sempre più campo e diminuiranno sempre più i luoghi in cui l’umanità potrà vivere. L’ambiente in cui vivono gli uomini sarà quindi migliorato o peggiorato? (Peggiorato.) Come si è giunti a questo risultato che gli uomini devono sopportare? Cosa l’ha scatenato? (L’uccisione dei lupi.) È iniziato quando gli uomini hanno ucciso i lupi. Si è trattato di una piccola cosa insignificante come questa. Se le persone non comprendono come seguire quest’ordine e non comprendono come proteggerlo, quali conseguenze ne risulteranno alla fine? Saranno spazzate via dalle sabbie. Non è forse un disastro catastrofico? Uccidere i lupi è un tipo di comportamento, ma da quale indole è animato? Qual è l’essenza di tale indole? Qual è la loro motivazione nel farlo? Quali sono i modi di pensare delle persone che danno origine a questo tipo di comportamento? (La volontà di sottomettere la natura.) Esatto, vogliono sottometterla. Le persone pensano che i lupi siano il nemico naturale dell’umanità. I lupi rappresentano una minaccia per l’umanità e mangiano sempre gli essere umani. Non sono una cosa buona. Gli uomini li denigrano in questo modo, poi cercano di sottometterli e di eliminarli cosicché non ne rimanga nemmeno uno. In tal modo, gli uomini potranno vivere comodamente e a proprio agio e non saranno affatto minacciati. È sulla base di questa motivazione che si iniziano a uccidere i lupi. Da cosa è dettato? Dalla mentalità di non ammettere la sconfitta. Gli uomini non sanno come gestire o standardizzare adeguatamente i lupi, e invece vogliono sempre ucciderli ed eliminarli. Vogliono prendere questo ordine e trasformarlo in un altro. Qual è il risultato? Le persone vengono inghiottite dalla sabbia. Non è questo il risultato? (Sì.) Lo è. In mezzo all’intera razza umana e all’intero mondo creato da Dio, in un piccolo angolo del pianeta, che agli occhi di Dio potrebbe essere non più grande di un granello, è accaduto questo piccolo incidente, ma gli uomini non riescono nemmeno a vederlo chiaramente. Sono ancora in competizione con la natura, in competizione con Dio, e non ammettono la sconfitta! Quale conseguenza porta con sé il non ammettere la sconfitta? (Distruzione.) Stanno causando la loro stessa distruzione! Questo fatto sta succedendo proprio ora. Dopo che si è verificata questa conseguenza, come può porvi rimedio l’umanità? (Non può.) Non può rimediare. Alcune organizzazioni sociali e persone di buon cuore che svolgono attività di interesse pubblico fanno udire la propria voce e chiedono agli uomini di mantenere un ecosistema equilibrato. La loro motivazione e la ragione per cui lo fanno sono giuste, e anche quello che chiedono è giusto. Qualcuno risponde? (No.) Nemmeno il governo interviene: nessuno presta attenzione a questo problema. Le persone conoscono la causa del problema, ma si limitano ad esaminarlo un po’e basta. Continuano a uccidere i lupi come prima. Qualcuno dice: “Se continui a ucciderli così, un giorno sarai sepolto dalla sabbia”, ma loro rispondono: “Allora sarò sepolto. Non sarò l’unico. Cosa c’è da temere?” Di quale indole si tratta? Un’indole di insensibilità e mancanza di riflessione; gli uomini non hanno umanità. Chi non ha paura di morire? E allora come possono dire una cosa così superficiale? Non credono che accadrà una cosa del genere. Pensano: “La terra è enorme. Oltre ai deserti ci sono montagne e foreste. Potrebbero andare distrutti tutti così rapidamente? C’è ancora molto tempo! Abbiamo solo ucciso alcuni lupi e alcune zone sono diventate un deserto: cosa temere? Se i lupi devono essere uccisi, allora dobbiamo ucciderli”. Non è sciocco? Hanno ucciso i lupi e, dopo soli venti o trent’anni, una distesa di prati verdi è cambiata totalmente. Se gli uomini spargessero semi d’erba su questa terra o piantassero piante adatte a crescere nel deserto, se riuscissero a modificare l’ambiente, allora potrebbero rimediare ai loro errori e non sarebbe troppo tardi, ma è così semplice in realtà? L’ordine che Dio ha messo in atto è il migliore e il più idoneo. Gli uomini devono seguire quest’ordine per preservare l’esistenza della terra e per far sì che gli animali, le piante e la razza umana possano continuare a viverci, in condizioni in cui tutti gli esseri viventi vanno particolarmente d’accordo e coesistono in modo al tempo stesso limitante e simbiotico. Se una parte di terra viene distrutta, potresti non vedere alcuna conseguenza nell’arco di dieci anni, ma dopo vent’anni, quando avrai davvero un’idea delle conseguenze, nessuno sarà in grado di tornare indietro. Cosa comporta ciò? Se Dio non apporta cambiamenti massicci, da quel momento in poi l’ambiente in cui vivono gli uomini non farà che peggiorare, non evolverà nella giusta direzione. Ecco quale sarà la conseguenza. Qual è l’origine di questa conseguenza? È la mentalità di non ammettere la sconfitta che viene tanto elogiata, ed è la prima manifestazione di dormire nella macchia e assaporare la bile. Per come la vede la gente, dormire nella macchia e assaporare la bile è un detto “eccezionale” e “sacro” ma il primo effetto che l’idea prodotta ha sull’umanità è quello di portare su di essa rilevanti conseguenze negative. La gente pensa: “Non c’è un ordine nel mondo naturale? A me non sembra molto. Non si dice che è sacro e non dovrebbe essere distrutto? Beh, io lo distruggo e vediamo cosa succede!” La conseguenza negativa che oggi sta “piacendo” all’umanità è l’ultima cosa che avrebbe voluto vedere. Ecco come è nata la conseguenza di “vedere cosa succede”: è stata messa davanti all’umanità affinché la vedesse. Tutti hanno visto i segni degli “ultimi tempi”. Non hanno forse avuto ciò che si meritavano? Se lo sono inflitti da soli.
La prima manifestazione del dormire nella macchia e assaporare la bile è non ammettere la sconfitta. Quali conseguenze devono sopportare le persone? Un disastro catastrofico; stanno pagando le conseguenze negative delle loro azioni, nel linguaggio comune stanno ottenendo ciò che avevano chiesto e ciò che si meritano! Ora sai se questa espressione è effettivamente giusta, e se è la verità, corretto? Questa espressione è la verità? (No.) Non è la verità. Supponiamo che i non credenti affermino di nuovo, “Siamo esseri umani, quindi dovremmo avere un po’ di carattere. Dovremmo avere forza d’animo!” Tu ci rimugini e dici: “È proprio vero. Come credenti parliamo sempre di sottomissione. Questo non manca troppo di iautonomia? Non è troppo debole? Non abbiamo forza d’animo”. La pensi così? Se accettassi le cose che ho detto oggi, non la penseresti mai in questo modo. Al contrario, diresti, “Il genere umano è una causa persa. Non c’è da stupirsi che Dio lo detesti. L’umanità ha già superato il limite oltre il quale non si può più ragionare”. Non accetteresti questo tipo di idea. Anche se non hai una controrisposta adeguata, o non è appropriato discutere con tali persone, in cuor tuo sai che le loro opinioni non sono assolutamente la verità. Non importa quanto le persone considerino positivamente simili idee e non importa quanto gli esseri umani in questo mondo le sostengano e le promuovano, non ne sarai influenzato. Al contrario, le rinnegherai e le disprezzerai. Ho concluso la condivisione sulla prima manifestazione di dormire nella macchia e assaporare la bile. Ho iniziato a condividere sulla verità, come ho fatto ad andare fuori tema? Ecco cosa penso: se ciò che trarrai dalla Mia condivisione si limita a una definizione o a un concetto, non comprenderai mai cosa c’è di sbagliato in una simile idea e cosa invece è corretto. Sarai soltanto confuso: a volte penserai che questo genere di idea sia giusta, a volte che sia sbagliata, ma non ti sarà chiaro cosa ci sia di sbagliato o cosa sia effettivamente giusto. E inoltre, praticherai spesso secondo questo “principio” e sarai sempre confuso. Se non riuscirai a vedere con chiarezza, non sarai in grado di lasciar perdere una simile idea. Se non saprai lasciarla andare, riuscirai a praticare la verità in modo assoluto? Saprai adorare e seguire le parole di Dio come verità in modo assoluto? No, non in modo assoluto. Sarai solo in grado di pensare in modo relativo o occasionale che le parole di Dio sono giuste o che le parole di Dio sono sempre giuste, e lo sosterrai in termini di dottrina. Ma se sarai ancora influenzatoe turbato da questa cosiddetta conoscenza e da queste parole che sembrano vere ma in realtà sono false, allora per te le parole di Dio saranno sempre relativamente corrette, invece di essere verità assoluta.
B. Sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello
La seconda manifestazione del dormire nella macchia e assaporare la bile è sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello è anche una forma di pensiero, una mentalità, e un atteggiamento verso le cose visto con favore dalle persone terrene. Nella società e nel mondo, è un modo di pensare relativamente positivo, che il genere umano considera relativamente ottimista, orientato al futuro, e vantaggioso. Pertanto, cosa è nostra intenzione analizzare? Cosa c’è di sbagliato nel sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? Perché questa non è la verità? Fondamentalmente, non ha nulla a che vedere con la verità. Cosa intendo quando dico che non ha nulla a che vedere con la verità? Intendo che se vuoi praticare la verità, devi farlo in un modo che sia completamente in accordo con i principi della parola di Dio, e che sia in accordo con le norme e i particolari richiesti da Dio. Non si dovrebbero mescolare gli atteggiamenti e i punti di vista su come fare le cose con i metodi e i mezzi propri della cosiddetta ideologia, mentalità e integrità dell’uomo. Pertanto, perché è sbagliato sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? Perché sostengo che non sia la verità? Questo aspetto non merita di essere analizzato? (Sì.) Cominciamo spiegando il significato letterale della frase; sarà quindi più facile da comprendere. Sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello significa essere in grado di sopportare tutto il dolore, la vergogna e l’offesa in nome delle proprie responsabilità, dei propri fardelli, o della missione che si è intrapreso e accettato. Questo è il significato basilare della frase. Quindi, in quali ambienti e situazioni solitamente una persona utilizza questa frase? Se qualcuno dice che una persona sta sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello, allora quella persona al momento si trova in una condizione tale per cui la sua missione è completa e ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissata? (No.) Solitamente, quando qualcuno parla di sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, si riferisce ad una persona non importante che si trova in una situazione in cui non ha assolutamente alcun prestigio o aura, e ovviamente nessun potere. Si trova in questo tipo di situazione, eppure deve ancora assumersi le proprie responsabilità, deve portare a termine la propria missione, senza scoraggiarsi, senza fare compromessi, e senza arrendersi. Non è anche questo un tipo di mentalità? Su cosa pone l’enfasi questa mentalità? Sul “sopportare” e sul “portare”. “Sopportare” significa essere pazienti e resistere a qualcosa. Nello stesso momento in cui si sta sopportando qualcosa, ci si deve far carico di un pesante fardello e di una responsabilità, senza deludere le aspettative di nessuno, né della persona che ci ha affidato questo incarico. Che tipo di mentalità è questa? (Perseveranza.) Questo elemento di significato è presente, ma si tratta del livello più basilare e superficiale del significato. Cos’altro possiamo riscontrare? Proviamo ad analizzare la frase in questo modo. Qual è il significato di “umiliazione” in “sopportare l’umiliazione”? (Offesa e vergogna.) È quando tutti mancano di rispetto a una persona e la fanno sentire umiliata. Quali comportamenti in particolare esprimono una mancanza di rispetto verso le persone e le fanno sentire umiliate? (Prenderle in giro, diffamarle, e fare aspri commenti su di loro.) È così, prenderle in giro e diffamarle, ma anche deriderle, giocare con loro e fare aspri commenti. Quindi, qual è il significato di “pesante fardello” in “sopportare un pesante fardello”? (Responsabilità e un incarico.) Cosa comportano una responsabilità e un incarico? Comportano una sorta di missione e un pesante fardello; questo pesante fardello potrebbe essere stato affidato a qualcuno da altre persone, oppure potrebbe essere un obiettivo per cui qualcuno sta lottando, oppure una missione che qualcuno pensa di avere. Quali sono i tipi di missioni che le persone pensano di intraprendere? (Recare onore ai propri antenati e distinguersi dagli altri.) (Essere il meglio del meglio.) Questi sono tutti esempi. Sono essenzialmente le aspirazioni delle persone. Al fine di raggiungere e realizzare questi obiettivi, nelle loro circostanze attuali, le persone sono disposte a sopportare offese, prese in giro, diffamazioni, aspri commenti, e persino di essere derise da chi le circonda. Cosa le spinge a sopportare tutto questo? Facciamo l’esempio di una persona che aspira a diventare un generale dei più alti gradi dell’esercito. Prima di arrivare al comando, c’è un giorno in cui un gruppo di balordi la umilia dicendo: “Tu? Un generale dell’esercito? Al momento non hai nemmeno un cavallo: come puoi essere un generale? Se vuoi diventare un generale, devi prima strisciarmi tra le gambe!” E tutti coloro che si trovano lì scoppiano a ridere. Egli per un momento pensa tra sé e sé, “Non c’è nulla di sbagliato nel voler essere un generale dell’esercito. Perché mi deridono e si prendono gioco di me? Ma non posso essere sconsiderato e farmi avanti adesso. Per come stanno ad oggi le cose, se non faccio come dicono verrò picchiato, e se le cose non dovessero andare bene potrei perdere la vita. Ma allora come posso diventare un generale? Per amore dei miei ideali, strisciare tra le gambe di un balordo è una cosa da niente. Io rimango sempre me stesso, o sbaglio?” A questo punto, si lascia cadere sulle ginocchia, appoggia entrambe le mani a terra e striscia come un cane tra le gambe di quel balordo. Mentre striscia, il suo cuore fatica a reggere e prova dolore, come se fosse stato trafitto da un coltello: il suo cuore è colmo di odio! Egli pensa, “Un giorno, quando sarò davvero diventato un generale, ti taglierò in mille pezzi!” Questo è quello che pensa nel suo cuore, ma all’esterno egli deve sopportare: non può lasciare che gli altri capiscano cosa sta pensando. Dopo che ha strisciato tra le gambe di quel balordo, il gruppetto di facinorosi è soddisfatto e lo risparmia dandogli un calcio veloce per toglierlo di mezzo. Egli si rialza, cerca di togliersi lo sporco di dosso, e addirittura dice, “Bel calcio. Da oggi in poi ti chiamerò capo”. Ciò che egli pensa dentro di sé è completamente diverso da ciò che mostra all’esterno. Come può riuscire a fare questo? Ha un solo obiettivo: “Devo continuare a vivere. Sto sopportando tutto questo perché un giorno diventerò un generale, e sarò il meglio del meglio. Oggi vale la pena sopportare queste difficoltà e queste umiliazioni. Domani dovrò lavorare ancora più duramente e impegnarmi per raggiungere il mio obiettivo. Non importa quante difficoltà incontrerò, né quanta sofferenza e quante umiliazioni dovrò sopportare, devo diventare un generale! Dopodiché, la prima cosa che farò sarà uccidere questo idiota per rimediare all’umiliazione che ho subito strisciando tra le sue gambe!” Che in futuro diventi o meno un generale, in quel momento il suo più alto principio è la “sopportazione”. Esistono delle strategie e dei piani segreti intrinsechi in tutto ciò? (Sì.) Ci sono dei piani segreti. Egli sopporta tutto ciò perché non ha alternative; perché lo fa? Perché un giorno potrà rimediare a questa offesa. Il suo sopportare prende forza da frasi come, “Finché c’è vita c’è speranza” e “Per un gentiluomo non è mai troppo tardi per vendicarsi”; tutti questi sono dei piani. Sono stati questi piani a spingerlo a sopportare l’umiliazione di strisciare tra le gambe di quel balordo. Da questo momento in poi, nel suo cuore, il desiderio di diventare un generale sarà ancora più grande e intenso; non si arrenderà per nessun motivo. Quindi, per quale motivo ha sopportato offese e umiliazioni? L’ha fatto per sostenere una giusta causa o per preservare la propria dignità? L’ha fatto per la propria ambizione. Allora questo è positivo o negativo? (Negativo.) Se ci si basa su questo livello di significato, il suo “sopportare” è stato indubbiamente spinto da interesse personale, desiderio, e ambizione. C’è verità al’interno di questa sopportazione? (No.) Se non c’è verità, allora può esserci una normale umanità? (No.) Questo non è giusto, né onesto, né tantomeno perfetto; piuttosto è intriso di desiderio, piani segreti, e macchinazioni: non è positivo.
Sostanzialmente, il modo di pensare e la mentalità del sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello propugnati da questa malvagia razza umana sono gli stessi della storia che ho appena raccontato, ossia che se una persona vuole realizzare grandi cose, deve necessariamente essere in grado di sopportare ciò che le persone comuni non sono in grado di sopportare. A cosa si riferisce principalmente questa sopportazione? (Sopportare la vergogna.) No. Ciò che questa sopportazione fa vivere alle persone è vero o falso? (Falso.) Questo è il punto fondamentale. Ciò che le persone vivono, le parole che dicono, e i comportamenti che esibiscono per le proprie ambizioni e i propri ideali sono tutta una finzione; non esiste alternativa; tutto ciò è determinato dalla precondizione di tutti questi desideri, interessi personali, e dalle cosiddette aspirazioni e obiettivi delle persone. Tutte queste esperienze vissute dalle persone sono solo misure provvisorie; non c’è niente di onesto o di vero; non c’è niente di reale, di spontaneo, o di sincero; sono tutte misure provvisorie. Non sono queste tutte trame ingannevoli? Adottare misure provvisorie significa che le persone sopportano temporaneamente qualcosa in questo modo; pronunciano temporaneamente parole piacevoli, persuadendo e ingannando gli altri; nascondono momentaneamente la loro vera identità, la loro psiche, i loro pensieri, i loro punti di vista, e persino il loro odio, non lasciando che gli altri possano vederlo. Piuttosto, vogliono che gli altri vedano la parte di loro che è debole e incapace, fiacca e timida. Nascondono completamente il loro vero volto: perché lo fanno? Lo fanno perché così un giorno potranno contribuire a una grande causa, diventare il meglio del meglio, potranno controllare e dominare gli altri. Cosa è possibile vedere quando le persone praticano e manifestano la frase “sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello”? Costoro hanno forse un atteggiamento onesto? Sono veramente in grado di comprendere sé stessi e avere rimorsi? (No.) Ad esempio, quando gli altri dicono, “Uno come te vuole diventare un generale?” questi individui, dopo averci pensato, diranno, “Io non posso farlo. Non diventerò un generale. Stavo solo scherzando”. Queste parole sono vere o false? (False.) Cosa stanno pensando in cuor loro? “Solo qualcuno come me può diventare un generale!” Questo è ciò che pensano in cuor loro, ma ritengono sia giusto dirlo ad alta voce? (No.) Perché no? Per evitare di essere picchiati, e per nascondere le loro vere capacità, dicono, “Stavo solo scherzando. Non sono così coraggioso da voler veramente diventare un generale. Tu sembri più un generale di alto grado: in futuro sarai un generalissimo. È ancora meglio che essere un generale!” Queste parole sono vere? Dove sono le loro vere parole? (Nel loro cuore.) È proprio così, tengono le loro vere parole dentro di sé e non le dicono ad alta voce. Perché non le dicono ad alta voce? Hanno paura di essere picchiati se lo fanno, per questo non le dicono e non le rivelano; non lo fanno sapere a nessuno nascondendo continuamente le loro vere capacità. Cosa significa nascondere le proprie vere capacità? È quando una persona non lascia che gli altri vedano le sue vere capacità; le nasconde e non le lascia trapelare, al fine di evitare che gli altri alzino la guardia e agiscano contro i suoi interessi. Questo non è anche lo stesso significato di dormire nella macchia e assaporare la bile? (Sì, lo è.) Dormire nella macchia e assaporare la bile; sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello; non dimenticare mai i propri obiettivi, desideri, e ciò che si odia; e non permettere mai che vengano visti il proprio vero volto e le proprie vere capacità. Alcune persone capaci non parlano molto quando si trovano in gruppo; sono silenziose e riservate, e anche se dicono qualcosa, rivelano solo la metà di ciò che pensano. Gli altri non riescono mai a comprendere ciò che costoro vogliono realmente dire, e pensano, “Perché parlano in maniera così imperscrutabile? Perché è così difficile dire qualcosa che viene dal cuore? Cosa sta succedendo?” In realtà, nel loro cuore ci sono dei pensieri che non esprimono, e in essi si nasconde un’indole corrotta. Ci sono altri individui che non parlano in questa maniera, ma che quando fanno delle cose nascondono sempre la reale portata delle loro capacità. Qual è il motivo per cui nascondono la reale portata delle loro capacità? Temono che se delle persone capaci o dei personaggi formidabili se ne accorgessero, costoro potrebbero ingelosirsi, prendersela con loro, e far loro del male. Nei gruppi, coloro che si complimentano sempre con gli altri, che parlano sempre bene degli altri, e che dicono sempre che tutti gli altri sono migliori di loro, non sono forse le persone più sinistre? (Sì.) Non sai mai come sono davvero nel loro intimo. Dall’esterno, vedi che non ne parlano mai, quindi pensi che non abbiano ambizioni, ma in realtà ti sbagli. Alcuni di questi individui sono coloro che sopportano l’umiliazione e portano un pesante fardello. È come nei film, dove ci sono spesso scene di questo tipo; taluni fanno spesso cose in apparenza buone, i vestiti che indossano sono vecchi e logori, e vengono sempre presi in giro quando sono in gruppo; questo è ciò che sono di fronte agli altri. Tuttavia, una volta che fanno ritorno a casa, vanno in una stanza segreta. La stanza segreta ha una mappa appesa al muro, e loro hanno già piazzato degli informatori per tenere sotto controllo la situazione nell’ottanta per cento dei luoghi indicati sulla mappa. Ciò nonostante, le persone che si relazionano spesso con loro li prendono di mira e non sanno di queste ambizioni, finché un giorno tutti i luoghi segnati sulla mappa sarann sotto il loro controllo e il loro obiettivo sarà pienamente realizzato. Quel giorno, coloro che li prendevano di mira rimarranno completamente esterrefatti, e diranno, “Questa persona si è rivelata essere un diavolo, le sue ambizioni sono fin troppo grandi! Ha finto per tutti questi anni. Nessuno sapeva chi era veramente”. Costui risponderà, “Ciò che ho fatto è stato sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Se non avessi sopportato come ho fatto per confondervi, se vi avessi detto tutto, sarei stato in grado di realizzare un’impresa così grande?” Quali caratteristiche hanno in comune le persone malvagie e quelle con ambizioni eccessive? Un aspetto è che la loro forza e perseveranza, nonché i loro piani segreti superano quelli delle persone comuni, e se una persona ordinaria si relaziona con loro verrà ingannata. Cosa vuol dire che verrà ingannata? Che nessuno può vederli con chiarezza. Possono vedere sono le cose che dicono e fanno in superficie. Non pensare di poter trovare indizi su ciò che pensano veramente sulla base di ciò che fanno e dicono. Questo non vuol dire essere ingannati? Forza e perseveranza sono di per sé parole positive, ma i loro piani segreti hanno fatto sì che la loro forza e perseveranza divenissero negative. Inoltre, hanno ambizioni e desideri che sono troppo grandi rispetto alle persone comuni. La persona media ha ambizioni e desideri, ma quando sente di non poter ottenere qualcosa si arrende e non è più disposta a sopportare quelle sofferenze. In aggiunta, è sempre pronta a dire con chi vuole combattere; non ha dei piani segreti. Tuttavia, persone malevole come queste hanno ambizioni eccessive, e portano sempre avanti i propri piani segreti e trame ingannevoli. Non abbandoneranno mai le loro ambizioni e i loro desideri, ma lotteranno fino alla fine, fino alla morte.
I libri di testo raccontano la storia di come Goujian, il sovrano del Regno di Yue, dormì nella macchia e assaporò la bile. Anche i genitori la raccontano ai propri figli. Quando la sentono, alcuni ragazzi pensano: “È bello essere una persona comune. Perché qualcuno dovrebbe ostinarsi ad avere ambizioni così eccessive? Chi potrebbe sopportare di dormire nella macchia e assaporare la bile? Le persone comuni non possono resistere a questo tipo di sofferenza”. Solo le persone con ambizioni hanno la risolutezza di soffrire in questo modo; c’è un piano segreto insito in tutto ciò. Tuttavia, l’umanità vede con favore una mentalità di questo tipo. Ad esempio, c’è una frase che dice: “Non importa quante difficoltà e quante offese si devono sopportare, non importa quanto siano disastrose le condizioni in cui ci si trova, non si devono mai perdere di vista le proprie ambizioni”. Questa società vede con favore concetti come dormire nella macchia e assaporare la bile, sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello al fine di spronare le persone e motivarle a lottare per la propria felicità e i propri obiettivi; ma allora perché sosteniamo che sia sbagliato? Tutta l’umanità è corrotta da Satana. Esiste qualche membro della razza umana i cui obiettivi sono rivolti alla verità e vanno nella direzione corretta? (No.) Pertanto, più l’umanità dorme nella macchia e assapora la bile, più sopporta l’umiliazione e porta un pesante fardello, più le forze di Satana si faranno selvagge, più le battaglie e le stragi dell’umanità diventeranno numerose, più l’umanità diventerà malvagia e la società oscura. Al contrario, se sei in grado di obbedire alle disposizioni del cielo e allinearti all’ordine naturale delle cose, se riesci a prendere le cose come vengono, rispettare quest’ordine e aspettare le disposizioni del cielo, allora non hai bisogno di sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Devi svegliarti e tornare a ragionare. Essere in grado di obbedire alle orchestrazioni e disposizioni di Dio è corretto. Inoltre, in tutto ciò che fanno, le persone dovrebbero almeno poter agire secondo la propria coscienza e, a un livello più alto, essere in grado di farlo secondo le leggi che Dio ha stabilito per l’umanità. Quindi, le persone hanno ancora bisogno di mettere una maschera e portare un pesante fardello? (No.) Non ne hanno bisogno. Grazie a questa condivisione, capite esattamente che tipo di comportamento sia il sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? L’obiettivo di sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello è positivo o negativo? (Negativo.) Se qualcuno dovesse dire che una persona sopporta l’umiliazione e porta un pesante fardello al fine di diventare un leader, o che lo fa per realizzare l’incarico che gli è stato dato da Dio ed essere ripagata, oppure per cercare di perfezionarsi, queste parole avrebbero senso? (No.) Sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello sono filosofie completamente sataniche; non c’è alcuna verità in esse, e basta solo sentirle per capire che sono distorte. È corretto dire che una persona sopporta l’umiliazione e porta un pesante fardello per aspettare le disposizioni di Dio e sottomettersi alla Sua sovranità? (No.) Perché non è corretto? Le due cose non corrispondono, Dio non ha bisogno che tu sopporti l’umiliazione, né che sopporti le offese. Qual è la differenza sostanziale tra sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, in base a quanto si è appena discusso, e credere in Dio e sottomettersi a Lui? (Sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello è un tentativo di liberarsi dalle orchestrazioni e disposizioni di Dio.) Sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello significa che le persone hanno i propri piani, aspirazioni, desideri e obiettivi da raggiungere. Questi sono in linea con gli standard che Dio esige dalle persone e gli obiettivi che Egli chiede loro di perseguire? (No.) Non lo sono. Cosa cercano di ottenere le persone sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello? Ciò a cui mirano sono i propri interessi personali, che non hanno nulla a che vedere con il destino che Dio orchestra per l’uomo e su cui regna sovrano.
Chiunque pratica il sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello ha un’intenzione e un obiettivo. Ad esempio, quando uno studente universitario entra per la prima volta in un’azienda per fare uno stage, i dipendenti più anziani dicono: “Gli studenti che vengono qui devono portare il caffè per tre anni”. Dentro di sé, questi pensano: “Anche se sono uno studente non cederò a voi!” Lo pensano dentro di sé, ma non osano dirlo ad alta voce. All’esterno, devono ancora fingere un sorriso; ogni giorno devono rispettare le regole, essere docili, profondersi in inchini e salamelecchi, e devono sopportare che gli altri abbiano da ridire su di loro. Qual è il loro obiettivo nel sopportare tutto ciò? Lo fanno perché arrivi un giorno in cui possano sbuffare con aria trionfante, diventare segretari del manager o del capo e scavalcare quelli che li hanno presi di mira. Non è questo ciò che pensano? Alcuni dicono: “È giusto che loro pensino in questo modo e si comportino così. Altrimenti, gli altri si approfitteranno di loro per il resto della vita. Chi sarebbe disposto a soffrire in questo modo? Inoltre, come si fa a vivere senza ambizioni? Mentre l’uomo si affanna verso l’alto, l’acqua scorre verso il basso: è così che va la vita. Un soldato che non vuole essere un generale non è un buon soldato”. Queste parole diventano il loro motto, ma è tutto parte di una logica satanica. Devono sopportare in questo modo per raggiungere il proprio obiettivo, giorno dopo giorno, anno dopo anno, mostrandosi cortesi e rispettosi con tutti. Un giorno, il loro capo dice loro: “In questi tre anni hai lavorato bene. A partire dalla prossima settima, diventerai un venditore”. Quando sentono queste parole, il loro cuore non è felice: “Ho lavorato duramente per tre anni solo per diventare un venditore! Pensavo che sarei diventato il responsabile delle vendite!” Ma sono costretti a ringraziare per la promozione. Non hanno ancora raggiunto il loro obiettivo, quindi devono continuare a sopportare. Continuano a sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, seguendo diligentemente il loro capo per bere con lui e fingere un sorriso, e dopo aver sopportato tutto questo per dieci anni finalmente raggiungono il loro obiettivo. Un giorno, il loro capo dice loro: “Hai fatto bene il tuo lavoro. Ti promuoverò ad assistente”. Nel sentire queste parole, dentro di sé sono molto felici: finalmente ce l’hanno fatta! Che risultato hanno raggiunto? Ai loro occhi, ora sono una spanna sopra tutti gli altri. Hanno fatto tutto questo per loro volontà? (No.) Per chi l’hanno fatto? (Per sé stessi.) Per sé stessi. In tutto ciò non c’è nulla di positivo o da adottare, né tanto meno qualcosa che sia degno di lode o esaltazione. Ma oggi questo tipo di mentalità è visto con favore dalla società: sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, svignarsela con la coda tra le gambe. Pertanto, che tipo di frase è quella che viene proposta: “sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello”? (Una frase sbagliata.) Perché è sbagliata? Le persone sopportano l’umiliazione e portano un pesante fardello solamente per via delle proprie intenzioni e motivazioni, e per soddisfare le proprie ambizioni e i propri desideri. Non lo fanno per dei giusti obiettivi. Perciò dico che non vale la pena di adottare nulla di tutto ciò, né di ammirarlo o lodarlo, e certamente non merita di essere commemorato. Diamo ancora uno sguardo a ciò che un tempo accadeva nel palazzo reale. Un imperatore morì. L’imperatrice si rese conto che suo figlio era ancora piccolo e se fosse salito al trono non sarebbe stato in grado di controllare la corte; così, per assicurarsi che egli regnasse davvero come imperatore, sopportò l’umiliazione e portò un pesante fardello sposando il fratello minore del vecchio imperatore, e i due crebbero suo figlio insieme. Qual era il suo scopo nel sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? Era quello di far sì che suo figlio diventasse imperatore. Una volta assicurata la posizione del figlio come imperatore, il suo status sarebbe stato quello di imperatrice vedova. Questo si chiama sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Quale umiliazione stava sopportando? Non rimase casta; alla morte dell’imperatore ne sposò subito il fratello minore, il che le procurò una cattiva reputazione. Venne criticata e giudicata alle sue spalle, e anche i libri di storia non ne danno una valutazione positiva. A lei importava? In realtà, prima di sposare l’ex cognato, aveva pensato alle possibili ripercussioni, quindi perché decise di farlo comunque? Per garantire a suo figlio il ruolo di imperatore e proteggere la sua posizione di imperatrice vedova. Questa è la sola ragione per cui avrebbe potuto accettare una così cattiva reputazione e sopportare queste difficoltà. Questo è il significato di sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Cosa ottenne dopo aver sopportato tutte queste offese? Ottenne un vantaggio ancora più grande. Questo era il suo scopo nel sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Una volta ottenuto questo grande vantaggio, la sua cattiva reputazione non avrebbe più significato nulla e in cambio avrebbe ottenuto potere e prestigio per lei e suo figlio. Quindi, il suo sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello fu positivo o negativo? (Negativo.) Se si guarda solo al suo comportamento, fu in grado di rinunciare a sé stessa e, dal punto di vista del figlio, vi fu un lato altruistico nelle offese e nelle sofferenze da lei sopportate, quindi bisognerebbe lodarla e dire: “Che madre eccezionale!” Ma se si considerano i suoi desideri e le sue ambizioni, e il suo vero obiettivo, si dovrebbe criticarla; le sue azioni meritano di essere giudicate.
Le persone che credono in Dio devono sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? (No.) Se accettano le parole di Dio, e Ne accettano il giudizio, il castigo, la potatura, le prove e il perfezionamento, e accettano persino le Sue maledizioni e la Sua condanna, devono forse sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? (No.) Questo è certo. Nel contesto dei credenti, utilizzare la frase “sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello” non ha assolutamente senso ed è da condannare. Perché è sbagliato utilizzare questa frase in talee contesto? Come si può dimostrare che si tratta di un comportamento sbagliato in questo contesto? Il solo riconoscere a parole e secondo la dottrina che questa frase è sbagliata non è accettabile; è necessario che tu sappia quali verità sono legate a questa frase. In precedenza, credevi ancora che per accettare di essere perfezionate e salvate da Dio le persone dovessero imparare a sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, a dormire nella macchia e assaporare la bile, ad adottare la mentalità di Goujian, il re del Regno di Yue, e non arrendersi mai: eri semplicemente una persona ottusa e non eri in grado di comprendere la verità. Ora, dopo la Mia condivisione, pensi: “Questa frase non va bene. Prima la utilizzavo sempre, come potevo essere così stolto?” È evidente che non capisci la verità e hai una cattiva capacità di comprensione. Devi capire cosa c’è di sbagliato in questa frase. Una volta che sarai veramente in grado di capire cosa c’è di sbagliato, riuscirai a comprenderla appieno. Se vedi chiaramente solo una parte della frase, ovvero solo il lato negativo, ma non riesci a vedere chiaramente il lato che la gente ritiene positivo e propositivo, allora non hai ancora compreso la verità. Dopo aver ascoltato ciò su cui ho appena condiviso, sarete in grado di analizzare ed esaminare questi aspetti secondo i Miei metodi? Perché la pratica di sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello non è necessaria nella casa di Dio? Perché dico che questo metodo e questa mentalità sono condannati dalla casa di Dio e non sono in accordo con la verità? (Dio, ho compreso che nella casa di Dio, accettare il giudizio e il castigo delle Sue parole, e persino essere rimpiazzati o condannati, non vuol dire sopportare l’umiliazione. Piuttosto, questo è il modo in cui Dio opera per salvare le persone, e il suo scopo è quello di guidarci sulla via del perseguimento della verità. Questo non ha nulla a che vedere con il sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Se le persone riescono a comprendere correttamente, sapranno che questo è l’amore e l’elevazione di Dio, e che accettare il giudizio e il castigo di Dio costituisce la Sua grande cura e protezione, nonché la Sua salvezza per gli uomini.) Questa affermazione è corretta? (Sì.) Se non riuscite a vedere chiaramente il giudizio e il castigo, nel vostro cuore nasceranno opposizione e lamentele, e praticherete la frase filosofica satanica “sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello”, pensando dentro di voi: “Oh no, devo sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, e adottare la mentalità di Goujian, il re del Regno di Yue”. Quindi, inciderete le parole “sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello” sul piano del vostro tavolo per spronarvi e motivarvi, e ne farete il vostro motto. Questo non è forse un problema? È certo che dopo la condivisione di oggi non lo farete, ma ci saranno altre frasi che diventeranno il vostro motto, come ad esempio questa che non ho ancora spiegato, “Nascondere la propria luce e farsi forza nell’oscurità”? La natura di questa frase non è forse la stessa? Tutti questi concetti fanno parte della cultura tradizionale cinese. Sono dei veleni di Satana? Sono tutti veleni di Satana; sono tutte filosofie di Satana per le relazioni mondane.
In passato, mentre lavoravo nelle chiese della Cina continentale, dopo che avevo da poco iniziato il Mio lavoro, la casa di Dio stabilì che alcuni fratelli e sorelle migliorassero la loro alfabetizzazione. Qual era la situazione a quell’epoca? C’erano alcune persone avanti con l’età e altre che vivevano in luoghi molto lontani. Il loro livello d’istruzione era relativamente basso e non sapevano leggere bene. Ad esempio, la parola di Dio utilizza espressioni come “bassa levatura”, “indole di Dio”, “intenzione di Dio” e altri termini prestabiliti, ma loro non li capivano o non ne comprendevano il significato. In seguito, la casa di Dio disse ai fratelli e alle sorelle che nel tempo libero avrebbero potuto dedicarsi alla loro alfabetizzazione, e che avrebbero dovuto almeno conoscere il significato di alcune frasi, terminologie e nomi prestabiliti. Altrimenti, quando leggevano le parole di Dio, non avrebbero nemmeno capito il significato delle parole e delle frasi stesse, quindi come avrebbero potuto comprendere le Sue parole? E se non erano in grado di comprendere le parole di Dio, come avrebbero potuto praticare la verità? Fu così che i fratelli e le sorelle cominciarono a impegnarsi per imparare queste cose. Questo era un bene, ma alcune persone con una comprensione distorta approfittarono della situazione. Durante le riunioni, alcuni leader parlavano esclusivamente dell’importanza dell’alfabetizzazione, di come i fratelli e le sorelle avrebbero dovuto diventare istruiti, dei benefici dell’alfabetizzazione e di cosa sarebbe successo se non avessero avuto una buona istruzione. Parlavano di un mucchio di dottrine come queste. Questa non è la verità, e non c’è bisogno di discuterne troppo. Non appena qualcuno dice queste cose, le persone riescono a comprenderle; non c’è bisogno di condividere su di esse durante le riunioni come se fossero la verità. Alcuni leader non si limitarono a dedicare molto tempo alla condivisione di questi temi durante le riunioni come fossero la verità, ma escogitarono anche un nuovo trucco, mettendo alla prova i fratelli e le sorelle con parole che venivano utilizzate raramente. Se i fratelli e le sorelle non sapevano rispondere, i leader non sarebbero sembrati molto istruiti? A quell’epoca, c’erano dei falsi leader che non facevano un lavoro vero, non condividevano su esperienze di vita, verità, o sulle parole di Dio; al contrario, condividevano solamente sull’alfabetizzazione. Cosa vuol dire questa cosa? Non fare bene il proprio lavoro. È un problema? (Sì.) Perché sto parlando di questo problema? Come può esservi utile tutto questo? Sareste in grado di fare una cosa del genere? C’è qualcuno che pensa di agire in questo modo? Se fate questo, allora siete davvero delle persone confuse! Alcuni, quando Mi vedono parlare di questi modi di dire, si sentono spinti ad agire e si preparano dicendo: “Condividere sulla verità sembra proprio facile. È sufficiente condividere su dei modi di dire. Tu puoi condividere su dei modi di dire, io su battute a doppio senso, slang, detti e proverbi”. Questo non vuol dire far male il proprio lavoro? (Sì.) Che tipo di persone sono queste? Possiedono una comprensione spirituale? (No.) Non hanno una comprensione spirituale e non comprendono la verità. Cosa pensano? “Te ne stai lì a chiacchierare quando non hai niente da fare e ci abbindoli con un paio di modi di dire. Se seguissi i Tuoi metodi, potrei condividere anch’io!” Coloro che non hanno una comprensione spirituale guardano solamente alla superficie delle cose e imitano ciecamente gli altri. Per aver imitato questo comportamento, questi leader dovrebbero essere rimpiazzati, così come chiunque si comporti come loro. Perché sto parlando di questo? Vi sto mettendo in guardia prima che possiate comportarvi in questo modo, cosicché non prendiate il cammino sbagliato. Io posso parlare di queste cose, ma tu sei in grado di parlarne in maniera comprensibile? No. Allora, perché parlo di questi detti e modi di dire? A quali condizioni ne parlo? Una volta che le persone hanno compreso il concetto e la definizione di verità, se poi su questa base vado più a fondo e analizzo altre cose che la gente pensa siano la verità, le persone non riescono a comprenderle; non sono in grado di ragionarci sopra e non sanno a quali altri aspetti collegarle. Questo perché non capite che vi ho raccontato delle storie relative ai modi di dire. È una cosa necessaria. Quando si tratta di verità, taluni credono di essere a un livello universitario, e si domandano perché continuano a ripetere dei corsi da scuola elementare. C’è una cosa che non riescono a comprendere; per loro non si tratta di un corso elementare, ma è già un corso universitario. Voi non siete ancora arrivati all’università; credete di averlo fatto ma siete rimasti per tutto il tempo alla scuola elementare, e vi sentite appagati. Sfortunatamente, questo sentimento è sbagliato: siete ancora molto lontani dall’entrare all’università. Pertanto, vi ricordo nuovamente: non fate ciò di cui ho appena parlato. Condividete onestamente su ciò che comprendete, e se non avete capito, evitate di dire sciocchezze. Condividere sulla verità non vuol dire parlare a vanvera; nessuno ha tempo da perdere ad ascoltare le vostre chiacchiere. Non imitate gli altri ciecamente, parlando di Goujian, il sovrano del Regno di Yue, oppure di storia moderna o di storia antica, perché io ho parlato di dormire nella macchia e assaporare la bile. Che senso ha discutere di queste cose? Le persone sono disposte ad ascoltarle? Anche se lo fossero, quella non è la verità.
Poco fa ho parlato di come coloro che credono in Dio e Lo seguono non hanno bisogno di sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, né tanto meno di praticare il sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Perché non si dovrebbe praticare una frase così “giusta” e una così “nobile” mentalità? Dov’è il problema? Perché non si dovrebbe possedere la mentalità di sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? Parlando in termini di dottrina, è perché sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello non è la verità; questa frase non è stata pronunciata da Dio; non è qualcosa che Dio richiede all’umanità, né un principio di azione che Egli ha stabilito per coloro che Lo seguono. Perché sostengo che questa frase non è la verità e non è un principio di pratica? Innanzitutto, guardiamo alla parola “umiliazione” in sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. A cosa fa riferimento l’“umiliazione”? Offesa e vergogna. Quindi, se le persone credono in Dio e Dio è sovrano sul loro destino, queste vengono umiliate sottomettendosi a Lui? Stanno sopportando un’offesa? (No.) Le persone devono forse sopportare, dicendo, “Per sottomettermi a Dio devo spegnere il fuoco nel mio cuore, sopprimere la rabbia nel mio cuore, cancellare il senso di colpa dentro di me, e soffocare la mia riluttanza. Dovrei sopportare e non lamentarmi. Per me, fare tutte queste cose è un’umiliazione, quindi le sopprimerò”? Stanno praticando la verità facendo questo? (No.) Cosa stanno praticando? Ribellione, falsità e finzione. Per conseguire la pratica della verità, e per raggiungere la sottomissione alla verità, nonché alla sovranità e alle disposizioni di Dio, la prima cosa che devi fare non è sopportare qualsiasi tipo di dolore, né sopportare qualsiasi tipo di offesa. La sovranità e le disposizioni che Dio ha per te, così come ciò che Egli ti richiede, sono un’umiliazione? (No.) Lui non ti sta umiliando. Quando ti smaschera, ti giudica, ti castiga, ti mette alla prova e ti raffina, Dio non ti sta umiliando. Piuttosto, nel momento stesso in cui sta smascherando le rivelazioni della tua indole corrotta, Egli ti sta permettendo di comprendere te stesso, di scacciare quelle rivelazioni e ribellarti ad esse, e quindi di agire secondo i Suoi requisiti. Che effetto avrà tutto ciò? Sarai capace di sottometterti a Dio, comprendere la verità, diventare una persona che soddisfa Dio e ha la Sua approvazione. Pertanto, quello che sopporti durante il processo e il periodo di tempo in cui riesci a ottenere tutto questo, rappresenta un’offesa? C’è qualcosa in cui Dio ti sta umiliando? (No.) Ad esempio, quando Dio ti smaschera, mostrando la tua arroganza, la tua malvagità, falsità, intransigenza o malignità, questi non sono dei fatti? Sono tutti dei fatti. Non importa con quali parole Egli ti smaschera, o ciò che Egli ti dice, sono tutti dei fatti. Non importa che le persone siano in grado o meno di riconoscerlo, né quanto siano capaci di comprenderlo e accettarlo, questi sono tutti dei fatti. Non sono infondatezze, né esagerazioni, e di certo non hanno lo scopo di incastrarti. Quindi, tutte queste cose sono fatte al fine di umiliarti? (No.) Non solo non sono fatte per umiliarti, ma sono un monito e un avvertimento a non percorrere il cammino delle persone malevole, e a non seguire Satana, hanno lo scopo di farti percorrere il giusto cammino nella vita. Il risultato e l’effetto che queste cose hanno su di te è positivo. La natura di tali azioni di Dio è completamente esatta. Sta facendo tutto ciò per salvarti, e queste cose sono pienamente in linea con la verità. Queste sono difficoltà che le persone dovrebbero sopportare, e le difficoltà che devono sopportare per liberarsi dalla loro indole corrotta, soddisfare le intenzioni di Dio, e diventare veri esseri creati. L’atteggiamento che dovrebbero avere è quello di accettare in maniera proattiva tali difficoltà, piuttosto che sopportarle come un’offesa. Queste difficoltà non sono un’umiliazione, uno scherno o una critica, né tanto meno Dio che Si prende gioco delle persone. Esse nascono solamente perché gli uomini hanno un’indole corrotta, si ribellano a Dio e non amano la verità. Questo dolore nasce nelle persone a causa delle parole di Dio e di ciò che Egli richiede loro, quindi c’è una qualsiasi parte di questo dolore che Dio dà intenzionalmente alle persone, o che dà loro in aggiunta, che queste non dovrebbero sopportare? Non c’è niente di tutto ciò. Al contrario, se le persone sopportano una parte troppo esigua di questo dolore, non possono liberarsi dalla loro indole corrotta. Non importa quanto forte sia la loro indole ribelle, né quanto siano in grado di accettare a ammettere che Dio smascheri la loro indole corrotta; in realtà, ciò che Dio fa non è umiliare le persone, e ciò che esse devono sopportare non è un’offesa. Piuttosto, è quanto si dovrebbe sopportare, è un dolore che chi è profondamente corrotto da Satana dovrebbe sopportare; le persone dovrebbero sopportare tale dolore. Perché dico questo? Perché gli uomini sono così profondamente ribelli nei confronti di Dio e sono diventati dei Satana. Se vogliono liberarsi dalla loro indole corrotta e accettare la salvezza di Dio, devono sopportare queste difficoltà. Tutto ciò è perfettamente giusto e opportuno; è un cammino che è necessario percorrere, ed è una difficoltà che bisogna sopportare. Non è Dio che le sta mettendo in difficoltà. È come quando si ha mal di stomaco dopo aver bevuto dell’acqua fredda. Di chi è la colpa? Dell’acqua fredda? (No.) Chi ti ha causato questa difficoltà? (Noi stessi.) Tu l’hai causata a te stesso. Questo risultato e questo processo che le persone devono sopportare è il frutto delle loro azioni; non c’è nessuna offesa o umiliazione di cui parlare. Alcuni non riescono a comprenderlo; non accettano la verità. Cosa pensano? “La casa di Dio mi ha permesso di essere un leader, mi ha offerto questa posizione, e io ho svolto con piacere il mio ruolo di leader. Non avrei mai pensato che la casa di Dio mi destituisse per non aver fatto bene il mio lavoro e aver commesso degli errori. Cosa sono diventato? Ho ancora un’integrità e una dignità? Sono ancora un essere umano libero? Ho ancora la mia autonomia?” Costoro pensano che gli individui non dovrebbero sottomettersi alle orchestrazioni e disposizioni di Dio senza avere alcuna scelta in proposito, e che se si sottomettono completamente, allora sono degli sciocchi senza dignità, e si dimostrano troppo deboli e remissivi. Pertanto, questo tipo di persone pensano che quando si accetta il giudizio, il castigo, e la potatura si deve per forza sopportare l’umiliazione, come dice il proverbio, “Quando una persona si trova sotto una tettoia molto bassa, non può far altro che abbassare la testa”. Ecco, questa è un’altra filosofia satanica. Questa nota frase li porta ad abbassare la testa. Cosa stanno pensando? Si stanno sottomettendo per loro volontà, oppure stanno sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello? (La seconda cosa.) Secondo loro stanno sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello, non lo stanno facendo per loro volontà. La loro sottomissione non è volontaria, e non è pura. Piuttosto, non hanno altra scelta se non sottomettersi. Per questo vedono la mancanza di scelta come un’umiliazione. Dato che la pensano in questo modo, questo genere di individui considerano la pratica di sottomettersi alle parole di Dio come una pratica della verità? No. Non pensano che sottomettersi sia la verità. Al contrario, pensano che la verità sia sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. La natura di queste cose non è differente? (Sì, lo è.) Sebbene a sottomettersi siano sia coloro che lo fanno per propria volontà che coloro che sopportano l’umiliazione e portano un pesante fardello, e sebbene nessuno di essi crei problemi o opponga resistenza, le due cose hanno comunque una natura diversa. Le persone che si sottomettono in modo sincero considerano il sottomettersi una loro responsabilità, un dovere e un obbligo; lo considerano come un dovere e come la verità. Anche se in apparenza non oppongono resistenza, coloro che non si sottomettono in modo sincero pensano che stanno sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello, e ai loro occhi sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello è la più alta delle verità. Considerano il sopportare l’umiliazione come praticare la verità, e come considerano il sottomettersi? Come il sopportare l’umiliazione e non come il praticare le verità. Questo non è il modo sbagliato di vedere le cose? Come si definisce? (Capire tutto al contrario.) Capiscono tutto al contrario. Essi trattano la verità come una filosofia per le relazioni mondane; considerano come verità la dottrina e le filosofie dell’uomo per le relazioni mondane. Questo non vuol dire scambiare il bianco con il nero? (Sì.) È proprio così. Allora come si può risolvere questo problema? Le persone devono capire che le difficoltà che sono costrette a sopportare non sono un’umiliazione, e che nessuno sta cercando di umiliarle. Qual è allora la causa delle loro difficoltà? (La loro indole corrotta.) È così. Se non avessi un’indole corrotta, e comprendessi la verità, se fossi in grado di sottometterti a Dio, di sottometterti completamente alla Sua sovranità e alle Sue disposizioni, e sapessi temerLo e fuggire il male, allora non avresti bisogno di sopportare queste difficoltà. Pertanto, questa umiliazione non esiste. Riesci a comprendere, giusto?
Tra difficoltà e umiliazione, quale delle due èpositiva? Esiste una differenza tra le due? (Sì.) La difficoltà è positiva. Se accetti volontariamente il giudizio, il castigo, la potatura, e se volontariamente sopporti queste difficoltà, allora la tua interpretazione di esse sarà: “Devo sopportare queste difficoltà. Non importa ciò che Dio fa, anche se non lo capisco e per il mio cuore è difficile da accettare, e sono negativo e debole, ogni cosa che Egli fa è giusta. La mia indole è corrotta e non devo discutere con Dio. Non importa quanto per il mio cuore sia difficile da accettare, la causa di tutto ciò sono i miei errori. Dio non sbaglia; ogni cosa che Egli fa è giusta. Io merito di sopportare delle difficoltà. Chi mi ha fatto avere un’indole corrotta? Chi mi ha fatto resistere a Dio? Chi mi ha fatto fare il male? Dio non dà queste cose alle persone; tutto ciò è dovuto alla mia natura. Io devo sopportare queste difficoltà”. Quindi per le persone sopportare queste difficoltà è una cosa positiva? (Sì.) Se vengono intese in maniera positiva e si comprende che provengono da Dio, allora queste difficoltà sono positive. Tuttavia, supponiamo che costoro dicano: “Posso sottomettermi, ma anche se mi sottometto, devo comunque spiegare chiaramente le mie ragioni, e devo condividere con chiarezza ciò che penso e ciò che faccio. Non posso sottomettermi in modo così vile e confuso. Altrimenti, morirò per essermi tenuto tutte queste cose dentro”. Vogliono sempre spiegare le cose in modo chiaro e limpido, spiegare chiaramente i dettagli delle cose, parlare dei loro ragionamenti, di ciò che pensano, di come pagano un prezzo e di quanto sono corretti. Non vogliono essere persone che si sottomettono a Dio, o che si trattengono dal giustificarsi, dal difendersi, o dal parlare dei propri ragionamenti. In questo caso, come considerano il sottomettersi a Dio? Come sopportare un’offesa. Cosa pensano dentro di sé? “Devo sopportare queste offese per far sì che Dio mi approvi e dica che mi sono sottomesso”. Questa “umiliazione” esiste in realtà? Se non esiste affatto, perché continuano a spiegare le cose in modo chiaro e lineare per liberarsi da questa “umiliazione”? Questa non è una vera sottomissione. Anche se le intenzioni delle tue azioni sono giuste, questo è il modo in cui Dio vuole orchestrare le cose. Non c’è bisogno che tu ti difenda; non c’è bisogno di argomentare. Il comportamento di Giobbe fu migliore o peggiore del tuo? (Fu migliore.) Quando Giobbe fu messo alla prova, se avesse argomentato e si fosse difeso, Dio avrebbe ascoltato? No, non avrebbe ascoltato. Questo è un dato di fatto. Giobbe sapeva che Dio non ascolta le giustificazioni delle persone? Giobbe non lo sapeva, ma comunque non cercò di difendersi. Questa era la sua statura; si sottomise veramente. Cosa aveva fatto Giobbe di male per essere trattato così da Dio? Niente. Dio disse che Giobbe aveva timore di Lui e fuggiva il male, ed era una persona perfetta. Parlando in termini di “umiliazione”, Dio non avrebbe dovuto far sopportare a Giobbe quelle offese, non avrebbe dovuto consegnarlo a Satana e lasciare che Satana lo tentasse e lo spogliasse di tutti i suoi beni. Se guardiamo la situazione secondo la logica di coloro che non si sottomettono, Giobbe sopportò delle difficoltà e subì gravi offese, e quando fu messo alla prova stava sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello al fine di ottenere da Dio una benedizione ancora più grande. Questa è la verità? (No.) Giobbe veramente pensò e praticò tutto questo? (No.) Che cosa fece? Come si approcciò a queste prove? Non ebbe bisogno di sopportare, né pensò che stesse subendo un’offesa. Che cosa pensava? (Dio mi ha dato e Dio mi ha tolto.) Esatto. Le persone provengono da Dio. Dio ti ha dato la vita e il respiro. Provieni interamente da Dio, quindi tutto ciò che ottieni non sono forse cose che Dio ti ha dato? Di che cosa dovresti vantarti? Tutto ci viene dato da Dio, quindi se Egli ti vuole togliere qualcosa, per quale motivo dovresti argomentare? Quando Egli ti dà qualcosa, sei felice, mentre quando non lo fa, sei infelice, ti lamenti di Lui, Gli chiedi quella cosa, e ti scontri con Lui. Darti o meno qualcosa è una decisione di Dio; non c’è nulla su cui discutere. Giobbe agì in questo modo? (Sì.) Giobbe agì così. Nel suo cuore sentiva di aver subito un’ingiustizia? (No.) Non lo sentiva. Guardando alla situazione in maniera superficiale, Giobbe aveva ragioni sufficienti per gridare all’ingiustizia, per cercare di razionalizzare, per difendersi, per mettersi contro Dio e spiegargli tutto in modo chiaro e limpido. Egli era la persona più degna a fare tutto ciò, ma lo fece? No. Non disse una parola, compì solo alcune azioni: si strappò la veste, si rasò la testa, si gettò a terra e adorò Dio. Che tipo di persona dimostra di essere colui che compie queste azioni? Una persona che teme Dio e fugge il male, e una persona perfetta. Qual è la definizione di persona perfetta? Qualcuno che non giudica le scelte di Dio, anzi le loda e si sottomette ad esse, e per quanto siano grandi le difficoltà da sopportare, non dice: “Ho subito un’ingiustizia. Questa è un’offesa”. Non importa quanto grandi siano le difficoltà da sopportare, costui non manifesta e non dice mai parole di questo tipo. Come si definisce questo? I non credenti lo definiscono “rinunciare a sé stessi”. Dov’è la logica qui? È veramente così? (No.) “Rinunciare a sé stessi” è una malattia mentale e non ha senso. Per quanto grande o dolorosa fosse la questione che Giobbe si trovò ad affrontare, non si mise mai a discutere con Dio o a lottare contro di Lui; si sottomise e basta. Quale fu il motivo iniziale della sua sottomissione? Il timore di Dio. La sua capacità di sottomettersi proveniva dalla sua comprensione di Dio. Egli credeva che tutto proviene da Dio, e che tutto ciò che Egli fa è giusto.
Alcuni capigruppo e supervisori che vengono rimpiazzati piangono a dirotto, si arrabbiano e si lasciano sopraffare dalle emozioni. Pensano di aver subito un’ingiustizia, si lamentano che Dio non è giusto e pensano che i fratelli e le sorelle debbano sentirsi in colpa per averli smascherati e destituiti. Dicono: “Siete privi di coscienza. Sono stato buono con voi, ed è così che mi ripagate! Nemmeno Dio è giusto. Ho subito un’ingiustizia così grande, ma Dio non mi ha protetto; mi hanno destituito bruscamente. Tutti voi mi guardate dall’alto verso il basso, e anche Dio lo fa!” Pensano di essere stati trattati molto ingiustamente e fanno una scenata. DimMi, come può una persona di questo tipo arrivare a sottomettersi? Per quanto vedo, non è semplice. Quindi per loro non è forse finita? Perché ti stai infuriando? Se sei capace di accettarlo, allora accettalo. Se non riesci ad accettare la verità e a sottometterti a essa, allora vattene dalla casa di Dio! Non credere in Dio; nessuno ti obbliga a farlo. Quale ingiustizia hai dovuto subire? Perché ti sei infuriato? Questa è la casa di Dio. Se ne sei capace, vai a perdere le staffe nella società, e vai in cerca di diavoli e Satana contro cui infuriarti. Non farlo nella casa di Dio. Qual è il problema se sei stato destituito da capogruppo? Puoi continuare a vivere anche se non sei più un capogruppo, giusto? Smetterai di credere in Dio se non sei più un capogruppo? Giobbe sopportò delle enormi difficoltà, ma cosa disse? Non pronunciò una sola parola di lamentela, e addirittura lodò Dio dicendo: “Benedetto sia il nome di Jahvè” (Giobbe 1:21). Lodò il nome di Jahvè perché aveva ricevuto abbondanti ricompense e benefici? No. Era solo il modo in cui capiva e praticava. Tutto ciò dipende anche dal carattere di una persona? (Sì.) Taluni possiedono scarsa integrità, e quando subiscono un piccolo torto, pensano di essere state trattate in modo estremamente ingiusto, e che tutti dovrebbero sentirsi in colpa e chiedere loro perdono. Queste persone sono così problematiche! Come spiegheresti la parola “offesa”? Subire un’offesa è qualcosa che succede spesso ai non credenti, ma nella casa di Dio c’è un modo diverso di dirlo: sopportare difficoltà e offese per arrivare alla verità è un qualcosa che le persone devono subire. Non importa se sono state potate o rimpiazzate, se comprendono la verità non pensano di aver subito un’offesa. Pensano di meritare di sopportare delle difficoltà, e che gli individui non riescono a sottomettersi perché hanno un’indole corrotta, e che tutto ciò non sia un’offesa. Chi subisce veramente un’offesa? È Dio che viene offeso. Dio salva l’umanità, ma nessuno lo capisce. Dopo che Dio fece uscire gli israeliti dall’Egitto, essi adorarono gli idoli. Quando non avevano nulla da mangiare, si lamentavano con Dio, ed Egli dovette mandare loro la manna e altro cibo. Dopo un paio di buone giornate, smisero di prestarGli attenzione, ma quando dovettero affrontare delle difficoltà, lo cercarono di nuovo. Non pensate che Egli abbia subito una grave offesa? Il Dio incarnato non subisce forse una grande offesa quando viene rifiutato per secoli? Le persone non sono niente e non sono capaci di nulla. Godono di tanta grazia data da Dio e di tante verità fornite da Dio, ma sentono di subire una grandissima ingiustizia quando devono sopportare un po’ di meritate difficoltà. Quali offese subiscono le persone? Ve ne sono alcune che di solito hanno una grande forza d’animo, ma quando devono sopportare delle difficoltà, o quando i fratelli e le sorelle le potano, o qualcuno dice loro qualcosa di sgradevole, o nessuno le sostiene o le lusinga, si sentono offese, sentono di aver sopportato delle grandi difficoltà e di aver subito un torto, e si lamentano: “Mi guardate tutte dall’alto in basso, e a nessuno importa di me. Sono destinato a essere maltrattato!” Perché ti stai arrabbiando? Che senso ha dire queste cose? Qualcuna di queste parole è in accordo con la verità? (No.) E allora cosa significa questo: è un’umiliazione? Non sei in grado di vedere chiaramente le difficoltà che meriti di sopportare e non riesci ad accettarle. Ascolti così tanti sermoni, ma non comprendi come si dovrebbe praticare la verità, e come bisognerebbe sottomettersi. Non sai niente di tutto ciò, ma continui a pensare di aver subito una grave offesa. Non sei forse irragionevole? Per coloro che accettano la salvezza di Dio, questa offesa esiste? (No.) Anche se a volte i fratelli e le sorelle ti trattano in modo chiaramente ingiusto, come dovreste viverlo? Ad esempio, se a terra c’è una banconota da cinquanta dollari, e dopo che ci sei passato questa sparisce, e tutti sospettano che a prenderla sia stato tu, cosa faresti? Ti sentiresti offeso e frustrato: “Anche se sono povero, ho comunque dei principi morali. Mi preoccupo di ciò che gli altri pensano di me. Non ho mai preso nulla che appartenesse a qualcun altro. Ho le mani pulite. Voi altri mi guardate sempre dall’alto in basso, e sono il primo che sospettate quando succede qualcosa del genere. Dio non ha chiarito le cose in mio favore. Sembra che io non piaccia nemmeno a Lui!” Fai una scenata. Quella che hai subito è un’umiliazione? (No.) Allora cosa dovresti fare in questa situazione? Se hai preso quei soldi, ammettilo, e prometti che non lo farai mai più. Se non li hai presi, devi dire: “Non li ho presi io. Dio sottopone a scrutinio la parte più profonda del nostro cuore. Chiunque abbia preso quei soldi, sa di averlo fatto, e anche Dio lo sa. Non dirò un’altra parola”. Non c’è bisogno che tu dica: “Mi guardate dall’alto in basso. Mi avete tutti preso di mira”. A cosa serve dire queste cose? È giusto dire frasi del genere? (No.) Perché no? Dire frasi del genere è la prova di un fatto: Dio non è nel tuo cuore; tu non credi in Dio e non hai una vera fede in Lui. Quando dici la verità, Dio lo sa. Egli sottopone a scrutinio la parte più profonda del cuore delle persone, così come tutto ciò che esse dicono e fanno. Gli altri sono liberi di vedere le cose come preferiscono. Tu credi che Dio conosce tutte queste cose, quindi non c’è bisogno di dire molto. È necessario che tu ti senta offeso? Non lo è. Che importanza ha questo problema? Senti di aver subito un’ingiustizia quando vieni diffamato e giudicato perché credi in Dio, ma riesci a parlarne con chiarezza? Nel difenderti a tutti i costi contro di loro stai evitando di affrontare la vera questione. Questo non ha senso, giusto? A cosa serve discutere con loro? Questo non è mettere in pratica la verità.
Le persone sopportano grandi difficoltà mentre sperimentano la salvezza di Dio. Queste difficoltà sono un’offesa? (No.) Certamente no. Perché dico questo? (Poiché hanno un’indole corrotta, le persone devono sopportare queste difficoltà.) Le persone hanno un’indole corrotta; in parte è per questo. Inoltre, qualunque aspetto della verità tu non capisca, e qualunque parte di te sia ancora negativa, puoi sempre sollevare l’argomento e condividere su di esso. Non c’è bisogno di tenerselo dentro. Qual è l’obiettivo del condividere? (Risolvere i problemi.) Ricercare la verità, arrivare a comprenderla, e risolvere i problemi dentro di noi. Non c’è bisogno di sentirsi offesi. Non c’è bisogno che sopporti dicendo: “Non riesco a comprendere, eppure mi viene chiesto di sottomettermi. Devo capire prima di sottomettermi”. Se non capisci, puoi condividere. Ricercare la verità è la giusta via. Questo non è sbagliato. Quando si condivide su alcune cose, spiegandole chiaramente, si saprà cosa fare. Tuttavia, nel tuo ricercare, il tuo punto di vista e il tuo atteggiamento devono prima essere orientati nella prospettiva di cercare la verità e di voler praticare la verità; è solo ricercando la verità che si possono risolvere i problemi. Se non comprendi la verità e tieni queste cose dentro di te, e pratichi solamente la sottomissione, alla fine non riuscirai a risolvere i tuoi problemi. Pertanto, anche se ti viene richiesto di sottometterti, non devi farlo in modo confuso o senza seguire dei principi. Cionondimeno, il sottomettersi prevede un principio ancora più basilare, ossia che quando non riesci a comprendere, dovresti prima sottometterti, avere un cuore e un atteggiamento di sottomissione. Questo è il modo di ragionare che le persone dovrebbero avere. Dopo essere riuscito in tutto ciò, allora potrai lentamente iniziare la ricerca. In questo modo, potrai evitare di offendere l’indole di Dio, potrai essere protetto e raggiungere la fine del cammino. Tutte le parole che Dio utilizza per rivelare, condannare, persino giudicare e maledire le persone, hanno lo scopo di umiliarle? (No.) Le persone devono avere grande pazienza per sopportare tutto questo? (No.) Non ne hanno bisogno. Al contrario, hanno bisogno di una grande fede per accettare tutto ciò. Solo accettando questo potrai veramente capire qual è la natura corrotta di Satana, qual è esattamente l’essenza corrotta delle persone, qual è realmente la fonte dell’antagonismo delle persone verso Dio e perché le persone non sono compatibili con Lui. Devi ricercare la verità nelle Sue parole prima di poter risolvere questi problemi. Se non accetti la verità, nonostante le parole di Dio esprimano le cose in maniera molto chiara, allora non risolverai mai questi problemi. Anche se comprendi che “le parole di Dio non ci umiliano; semplicemente ci smascherano e sono per il nostro bene”, stai solamente riconoscendo questo secondo la dottrina; non arriverai mai a capire il vero significato di tutto ciò che Dio dice, o quali effetti intende ottenere. Inoltre, non riuscirai mai a comprendere quale sia esattamente la verità di cui Egli parla. Una condivisione come questa non è forse in grado di far sì che le persone, in una certa misura, abbiano un atteggiamento proattivo e positivo nell’accettare di essere potate e sostituite, e nell’accettare l’opera, le disposizioni e la sovranità di Dio anche se queste non sono in accordo con le loro nozioni? (Sì.) Come minimo, le persone penseranno che tutto ciò che Dio fa è giusto, che non devono interpretarlo in modo negativo e che l’atteggiamento che devono avere è innanzitutto quello di accettarlo attivamente, sottomettersi, e quindi cooperare con esso. Qualsiasi cosa Dio fa alle persone non richiede grande pazienza da parte loro. Nel senso che non hai bisogno di sopportare tutto questo. Cosa devi fare? Devi accettare, cercare e sottometterti. Dal momento in cui senti l’espressione “sopportare l’umiliazione” utilizzata dai non credenti, sai che è offensiva nei confronti delle persone. Nulla di ciò che Dio fa ti richiede di sopportare un’umiliazione. Tu puoi praticare la pazienza, l’amore, l’umiltà, così come la sottomissione, l’accettazione, l’onestà, l’apertura e la ricerca; queste cose sono relativamente positive. Quindi, qual è la logica dietro ciò che dicono i non credenti? È una filosofia satanica, delle menzogne di Satana. Per riassumere, sopportare l’umiliazione non è un principio che i credenti dovrebbero osservare. Non è la verità; è qualcosa di satanico. Sopportare l’umiliazione non è ciò che Dio richiede alle persone, perché nella Sua casa non esiste alcuna umiliazione. Tutte le azioni di Dio verso gli uomini sono di amore, salvezza, cura e protezione. Tutto ciò che Dio dice e l’opera che Egli compie nelle persone è positivo ed è la verità. Nulla di tutto ciò è uguale a Satana, e non vi è nessuno dei metodi e dei mezzi di Satana. Solo accettando le parole di Dio le persone possono essere purificate e salvate.
In quali modi l’atto di “sopportare l’umiliazione” di cui parla Satana si manifesta nelle persone? Si manifesta sotto forma di danno, abuso, devastazione e oppressione. In sintesi, ti arreca solo calamità. Non importa che tu abbia sopportato difficoltà o subito delle offese, in sintesi, quello che le persone ottengono da ciò a cui Satana le sottopone certamente non è la verità. Che cosa guadagnano le persone? Dolore. Ciò che Satana esercita su di loro sono innumerevoli forme di umiliazione e derisione, oltre che di abuso e corruzione. Questo cosa provoca negli individui e come li fa sentire? Li induce a sopportare le ingiustizie e trovare dei modi per preservare sé stessi, addirittura rendendoli corrotti. Essi utilizzano tutte le possibili tattiche e metodi per gestire e affrontare tutto questo, imparando ad adulare gli altri, a fingere e dire falsità. Quando le persone rivelano e manifestano tutte queste cose, il loro cuore è volenteroso, felice e in pace, oppure è arrabbiato e afflitto? (Arrabbiato e afflitto.) La rabbia nel cuore delle persone aumenta o diminuisce quanto più subiscono umiliazioni? (Aumenta.) Quindi, esse vedono l’umanità in modo sempre più ostile o sempre più amorevole? (Ostile.) Vedono l’umanità in maniera sempre più ostile e odiano tutti. Quando gli individui sono giovani e hanno appena iniziato a far parte della società, tutto gli sembra meraviglioso, e si fidano degli altri con particolare facilità. Quando arrivano a trent’anni, non si fidano più così tanto. A quarant’anni, non hanno fiducia nella maggior parte delle persone, mentre a cinquanta, il loro cuore è pieno di odio e sono portati a rivoltarsi e fare del male agli altri. Cosa sopportano, prima di colmarsi di odio? Offese e dolore. Quando non hai le capacità e il potere che hanno gli altri, se qualcuno ti dice qualcosa, devi annuire rapidamente in segno di riconoscimento, e quando ti insultano, devi ascoltare. Non c’è nulla che puoi fare, ma cosa pensi dentro di te? “Un giorno, quando avrò il potere, vi ucciderò a mani nude e cancellerò tre generazioni di vostri antenati!” L’odio nel tuo cuore diventa sempre più forte. Questa è la conseguenza che il sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello arreca all’umanità corrotta. Gli uomini pensano che sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, ossia un comportamento che viene lodato e promosso dalla società, sia positivo, e che sia una sorta di mentalità e modo di pensare che permette di lavorare duramente e sforzarsi per diventare più forti. Allora, perché alla fine provoca rabbia e odio? (Perché non è la verità.) Esatto. Porta a queste conseguenze negative perché non è la verità. Come si formano generazioni caratterizzate da rancore e omicidi per vendetta nella società e tra le bande? (Dopo aver subito un’offesa, l’odio nel cuore cresce e le persone uccidono per vendetta.) Esatto, è così che si arriva a uccidere per vendetta. Ogni generazione uccide brutalmente l’altra fino a quando l’umanità viene distrutta da una catastrofe. Queste sono le conseguenze. L’umanità ha vissuto secondo le filosofie e la logica di Satana, e fino a oggi si è gradualmente evoluta sotto il suo potere. Il rapporto tra le persone è sempre più contorto, distante, freddo e privo di fiducia. A che punto è arrivato ora? Al punto in cui il cuore di due persone che non hanno nulla a che fare l’una con l’altra è pieno di odio e ostilità reciproca. In passato, i vicini di casa erano costantemente in contatto e spesso interagivano tra loro, ma ora una persona può essere morta da cinque o sei giorni e il suo vicino non se ne accorgerebbe; nessuno andrebbe a controllare se sta bene. Come si è arrivati a questo punto? A causa di questo odio reciproco. Tu non vuoi che gli altri siano ostili nei tuoi confronti, ma allo stesso tempo lo sei con loro; si tratta di un circolo vizioso. È una conseguenza negativa e un disastro per l’umanità causato dalle leggi di Satana. Le opinioni e le impressioni che le persone hanno degli altri sono sempre più negative, quindi diventano sempre più brave a sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, e la rabbia e l’odio nei loro cuori crescono, finché alla fine non dicono: “Sarebbe meglio se fossero tutti morti e non ne rimanesse nemmeno uno!” Il cuore di ognuno non è forse colmo di questo tipo di odio? Sperano che questo mondo venga distrutto il più presto possibile: “Tutte le persone sono cattive fino al midollo. Meritano di essere distrutte!” Dici che tutti sono cattivi fino al midollo, ma cosa pensi di te stesso? È possibile che tu sia veramente cambiato? Che tu abbia raggiunto la salvezza? Mentre odi gli altri perché sono cattivi fino al midollo, allo stesso tempo dovresti essere migliore di loro. Se sei tanto cattivo quanto lo sono gli altri, allora sei irragionevole. Quando una persona dotata di ragione vede che l’umanità è cattiva fino al midollo, dovrebbe perseguire la verità e vivere la sembianza umana per soddisfare Dio: è questo ciò che dovrebbe fare. In questo modo, verrà risparmiata quando Dio distruggerà questa umanità malvagia.
Voi odiate questa umanità malvagia? (Sì.) La maggior parte di coloro che credono in Dio hanno compassione e ragionevolezza; i loro cuori sono più gentili, desiderano la luce e vogliono che Dio e la verità abbiano il potere. Non gli piace ciò che è malvagio, né che ci siano ingiustizie. Dovrebbero essere pieni di speranza, amore e tolleranza per il genere umano, quindi come possono odiarlo? Alcuni dicono: “Se ripenso a quando andavo a scuola, il professore mi prendeva di mira, ma io non avevo il coraggio di parlarne; potevo solo sopportare. Così decisi di studiare duramente per poi entrare all’università. Vi farò vedere di cosa sono capace, e poi sarò io a prendervi di mira!” Altre persone dicono: “Se ripenso a quando lavoravo, i migliori dipendenti dell’azienda mi prendevano sempre di mira, e io pensavo ‘Aspettate solo il giorno in cui raggiungerò risultati migliori dei vostri. Allora renderò la vostra vita miserabile!’” Altri ancora dicono, “Se ripenso a quando avevo un’attività, il responsabile delle vendite mi ha sempre truffato, e mi dicevo: ‘Quando arriverà il giorno in cui farò una grande fortuna, mi vendicherò di te!’” Nessuno ha una vita semplice, e tutti vivono dei momenti in cui vengono presi di mira; ci sono persone che odiano e con le quali vogliono regolare i conti. Il mondo è diventato così: pieno di odio e ostilità. L’ostilità reciproca tra le persone è eccessiva, non riescono ad andare d’accordo e non sono in rapporti amichevoli. Questo mondo finirà presto; è arrivato al capolinea. Tutti hanno da raccontare storie strazianti di quando sono stati presi di mira da qualcuno, da qualche parte, o di quando sono stati derisi, guardati dall’alto in basso, ingannati o danneggiati da altri in qualche azienda, organizzazione o gruppo di persone. Cose di questo tipo accadono ovunque. Cosa dimostra questo? Dimostra che tra gli uomini non ci sono più persone come Noè. Non è forse così? (Sì.) Il cuore di ognuno è pieno di malvagità e ostilità verso la verità, la giustizia, e verso ciò che è positivo. Gli uomini non possono più essere salvati. Non esiste persona, insegnamento o teoria che possa salvare l’umanità: è un dato di fatto. Alcuni ancora sperano: “Quando ci sarà una guerra mondiale? Dopo la guerra, tutti quelli che meritano di morire saranno morti e chi è rimasto potrà ripartire da zero. Inizierà una nuova era e nascerà una nuova nazione”. Tutto ciò è possibile? No. Alcuni ripongono le proprie speranze in ogni sorta di religione, ma ora il sole sta tramontando su tutte le religioni ed esse stanno esalando l’ultimo respiro. Ogni religione è marcia dentro e ha una cattiva reputazione. Cosa voglio dire con queste parole? Voglio far sì che le persone comprendano un fatto: se Dio non usasse le parole e la verità per salvare l’umanità, l’odio e l’indole maligna nel profondo degli uomini farebbero altro che peggiorare e crescere incontrollatamente. Alla fine, l’unica possibilità per l’umanità sarebbe quella di autodistruggersi con persone che si uccidono brutalmente a vicenda. Al giorno d’oggi, molti preferiscono evitare questa razza umana malvagia e vivere da soli nelle profondità delle montagne e delle foreste, o in luoghi senza alcuna traccia di vita umana. Qual è il risultato di tutto ciò? Il genere umano smetterà di moltiplicarsi e non ci sarà una nuova generazione. Si estinguerà dopo la generazione attuale: non ci saranno discendenti. La resistenza dell’uomo nei confronti di Dio è troppo forte e questo ha scatenato la Sua rabbia sin dall’inizio. Tra non molto il genere umano finirà. Perché così tante persone decidono di non sposarsi? Perché hanno paura di essere ingannate, non hanno più fiducia nella bontà degli altri, e sono colme di ostilità verso il matrimonio. Di chi è la colpa di tutto ciò? Di coloro che ormai sono troppo corrotti, di Satana e dei diavoli, di chi accetta volontariamente la corruzione. Tu odi gli altri, ma sei veramente migliore di loro? Non conosci la verità, quindi odiare gli altri non serve a nulla. Se gli uomini non possiedono la verità e non la comprendono, alla fine arriveranno a un vicolo cieco, precipiteranno nelle catastrofi e verranno distrutti. Questa sarà la loro fine. Se Dio non salva l’umanità, non ci sarà nessuno nell’umanità corrotta in grado di comprendere la verità.
Cos’è esattamente l’“umiliazione”? I credenti hanno bisogno di sopportare un’umiliazione? Questa “umiliazione” esiste? (No, non esiste.) Dato che non esiste, allora la questione non è risolta? La prossima volta che senti qualcuno dire: “La prima cosa da imparare come credente è la capacità di sopportare. Qualunque cosa accada, devi sopportare e reprimere tutto dentro di te”. Dovresti dire qualcosa quando senti pronunciare queste parole? (Sì.) Cosa dovresti dire? Di’: “Perché sopporti tutto questo? Se veramente senti di aver subito un’offesa, allora sei piuttosto patetico e questo dimostra che non comprendi la verità. Se comprendessi la verità, questa offesa non esisterebbe e accetteresti volentieri tutte le circostanze che Dio orchestra per te. Queste sono difficoltà che le persone dovrebbero sopportare, non sono delle offese. È Dio che ti eleva. Il fatto che possiamo sopportare queste difficoltà dimostra che Dio ci dà ancora una possibilità e ci rende capaci di essere salvati. Se non avessimo nemmeno l’opportunità di sopportare delle difficoltà o non ne fossimo degni, allora non avremmo alcuna possibilità di essere salvati. Non si tratta di un’offesa; questa cosa ti deve essere ben chiara, e devi assicurarti che quanto dici sia effettivamente corretto. Non esiste alcuna offesa: siamo persone corrotte e meritiamo di sopportare queste difficoltà. Quando sei malato, prendere le medicine o fare un intervento chirurgico comporta delle difficoltà. Queste difficoltà che sopporti per curare la tua malattia rappresentano un’offesa? Non sono un’offesa, ma qualcosa che fai per curarti. La nostra fede in Dio e l’esperienza del giudizio e del castigo servono a liberarci dalla nostra indole corrotta e a vivere la sembianza umana, a vivere secondo i requisiti di Dio, a sottometterci a Dio, adorarLo, a vivere meglio e con più dignità. Dovremmo sopportare queste difficoltà a causa della nostra indole corrotta. Tutto ciò ci permette di guadagnarci la verità e la vita. Non possiamo interpretare tali difficoltà come un’offesa. Dovremmo accettarle come una nostra responsabilità e come un obbligo a cui adempiere, come una strada da percorrere. Questa è l’elevazione di Dio, e noi dobbiamo lodarLo per averci elevato e per la possibilità che ci dà. Sulla base di ciò che abbiamo fatto e di come ci siamo comportati, non siamo degni di sopportare queste difficoltà e dovremmo essere distrutti come il resto del mondo. Se consideriamo come un’offesa le difficoltà che dovremmo sopportare e tutta questa grazia che Dio ci ha concesso, allora siamo veramente privi di coscienza e feriamo il cuore di Dio! Non siamo degni della salvezza di Dio”. Non è forse così? (Sì.) Questa parte della dottrina è molto semplice. Non sono cose che dovremmo capire senza che ci vengano dette? Una volta che hanno ascoltato queste rivelazioni e compreso tutto ciò, le persone hanno il cuore più tranquillo e se accade qualcosa non agiscono in modo irragionevole. In cuor loro, alcuni sanno chiaramente che questa è la verità e devono accettarla, ma quando parlano, continuano a dire che è davvero ingiusta, finché alla fine non pronunciano parole di giudizio contro Dio. Non fare cose del genere. Ogni volta che ti succede qualcosa, cerca la verità. Questa è la prima cosa fondamentale; non ignorarla mai. Se riconosci che Dio è la verità, la via e la vita, allora non dovresti considerare ogni circostanza che Egli produce come un’opera dell’uomo. Piuttosto, dovresti considerare tutto ciò come un’occasione per trasformare la tua indole corrotta e accettare la verità.
Ho terminato di condividere sul significato di “umiliazione”. Nella parte seguente condividerò sul significato di “portare un pesante fardello”. Poco fa abbiamo parlato di come il pesante fardello che le persone portano sia un desiderio e un’ambizione nel profondo del loro cuore, un obiettivo che sperano di raggiungere. Quando i credenti in Dio vengono salvati da Lui e accettano la Sua guida, devono sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? Proprio adesso ho detto che la frase “sopportare l’umiliazione” non ha senso nella casa di Dio. Non c’è bisogno che sopporti l’umiliazione, né che senti di sopportare tante difficoltà; non è necessario che il tuo cuore si senta trattato ingiustamente, né c’è bisogno che sopporti tutte queste offese per soddisfare Dio, come se tu fossi così nobile. Non serve che tu faccia queste cose. Allora cosa vuol dire portare un pesante fardello? Se qualcuno dicesse che Dio fa sopportare alle persone tutte queste difficoltà affinché siano in grado di assumersi maggiori responsabilità e missioni, e di ricevere maggiori benedizioni e una migliore destinazione, questa affermazione sarebbe sensata e ragionevole? (No.) Non ha senso. Che definizione dovremmo dare allora? Dio permette alle persone di essere salvate e di arrivare a temere Dio e fuggire il male, e le fa vivere meglio. Egli lo fa per il bene delle persone o per il Suo bene, esattamente? (Per il bene delle persone.) Ovviamente per il bene delle persone. Esse ne sono i più grandi beneficiari. Ecco perché dico che questo non ha nulla a che vedere con ciò che Dio ne ricava, né tanto meno con la grandezza delle benedizioni che si possono ricevere sopportando queste difficoltà. Tu non hai bisogno di sopportare, né di avere queste “grandi aspirazioni”, né di rinunciare alle cose in questo modo. In realtà, non hai rinunciato a nulla e non hai buttato via nulla. Al contrario, sono gli uomini ad averci guadagnato di più. Da un lato, hanno compreso tutti i vari criteri di comportamento. Dall’altro, sono in grado di rispettare tutti gli ordinamenti e le leggi che Dio ha messo in atto, e di vivere in maniera disciplinata. Com’è questo modo di vivere rispetto a quello attuale? (Migliore.) È migliore rispetto a quello attuale. Allora, tra questi due modi di vivere, qual è quello più benedetto, più simile a quello di un vero essere creato e, ancora di più, lo stile di vita che l’umanità dovrebbe avere? (Il primo.) Il primo ovviamente. Dopo aver sopportato queste difficoltà, comprendi le intenzioni di Dio, e allo stesso tempo capisci molte verità, e grazie alla comprensione della verità come fondamento, impari a comportarti, e la verità agisce come vita all’interno della tua umanità. Questo ti dà un qualche valore? In origine gli uomini non possiedono alcuna verità. Sono solo dei miserabili senza valore, sono più piccoli delle formiche e non meritano di vivere, ma tu ora hai compreso la verità e parli e agisci in base ad essa. Qualunque cosa Dio ti chieda, sei in grado di ascoltare e non fai meno di ciò che ti viene chiesto, e a prescindere da quali disposizioni Egli abbia per te, sei in grado di sottometterti. Allora, giudicherai ancora Dio? Ti ribellerai ancora in maniera proattiva verso di Lui? Se qualcuno ti dice di ribellarti a Lui, lo farai? (No.) Se qualcuno racconta bugie su di Lui per fuorviarti, gli crederai? (No.) Non lo farai. Quindi non ti ribellerai a Dio, né in senso soggettivo né oggettivo. Uomini di questo tipo vivono completamente sotto il dominio di Dio. Pertanto, essi hanno ancora bisogno di sopportare il dolore delle persone? Odio e dolore sono ancora nel loro cuore? Nel loro cuore ci sono cose tristi e dolorose? (No.) Non c’è nessun dolore. In tutto ciò che fanno, essi seguono dei principi e non sono indiscriminati. Inoltre, quando succede qualcosa, Dio possiede autorità sovrana e Satana non può farti del male; vivi come una persona vera. Dio distruggerebbe degli uomini come questi? Uomini come questi potrebbero autodistruggersi? (No.) Non potrebbero. Sono persone completamente diverse rispetto all’umanità corrotta di oggi. Oggi il cuore delle persone è colmo di odio e dolore. Sono capaci di suicidarsi, di combattere e uccidere, di fare cose cattive in qualsiasi tempo e luogo, portando alla rovina il genere umano. Al contrario, gli uomini che sono stati salvati da Dio, e si sono guadagnati la verità come vita, possono coesistere pacificamente senza combattere o odiarsi. Sono in grado di sottomettersi alle disposizioni di Dio e ad ogni Sua parola con tutto il proprio cuore e impegno. Essi vivono nella Parola di Dio e lavorano duramente in una particolare direzione. Al fine di compiere la volontà di Dio, tu comprendi la verità, lui comprende la verità, lei la comprende, loro la comprendono, quindi quando tutti saranno insieme avranno ancora opinioni diverse? (No.) In questo modo, è possibile arrivare al punto in cui tutti vivono in presenza di Dio, nella Sua parola, vivono secondo la verità, e i loro cuori sono in sintonia. In questo modo, potranno ancora esserci massacri e combattimenti tra le persone? (No.) No. Gli uomini dovranno ancora sopportare dolore? Non esiste alcun dolore. Uomini di questo tipo vivono una vita benedetta, senza lotte o massacri. Allora, come dovrebbero comportarsi le persone con tutto ciò che Dio ha affidato loro? (Dovrebbero coesistere pacificamente.) Da un lato, dovrebbero coesistere pacificamente. Dall’altro, dovrebbero gestire ogni cosa secondo l’ordinamento e le leggi stabilite da Dio. Ciò significa che l’intero ordinamento e tutte le leggi e gli esseri viventi appartengono all’umanità, sono usati dall’umanità, e creano benefici per l’umanità. Come sarebbe bella un’umanità di questo tipo! A quel punto, l’ambiente di vita dell’umanità sarebbe dato da gestire agli uomini. Dio pone un ordinamento e delle leggi in questo mondo per il bene dell’uomo, dopodiché non vi interferisce. Se un giorno vedi un lupo che mangia un coniglio, cosa fai? Devi lasciare che il lupo lo mangi. Non puoi impedire a un lupo di mangiare conigli e costringerlo a mangiare l’erba. Che errore commetteresti? (Andare contro l’ordine naturale delle cose.) Andresti contro l’ordine naturale delle cose. I conigli mangiano l’erba e i lupi mangiano carne, quindi devi rispettare il loro istinto e lasciare che si evolvano in modo naturale. Non c’è bisogno di interferire con le loro attività e il loro stile di vita in modo artificiale e aggiuntivo. Non devi occuparti di queste cose; Dio ha organizzato tutto come deve essere. Se ci sono dei luoghi in cui piove molto e il clima non è adatto, allora gli animali devono migrare. Tu dici: “Questo posto va cambiato. Come mai piove sempre così tanto? Per gli animali deve essere così faticoso migrare ogni volta!” Non è anche questa una sciocchezza? (Sì.) Perché lo è? Non è stato Dio a volere questo clima? (Sì.) Dio ha voluto questo clima e ha lasciato che in quell’area vivessero determinati animali. Non è stato Dio a volere la loro migrazione? (Sì.) Allora perché cerchi di metterti in mezzo? Perché agisci ciecamente sulla base di buone intenzioni? Cosa c’è di buono nel migrare? Quando un grande branco di animali rimane nello stesso luogo per metà dell’anno, l’erba viene tutta mangiata. Se non piove e questi non sono disposti ad andarsene, cosa succede? Dovrebbe piovere tutto il tempo. Quando il terreno è bagnato, non possono restare in quel luogo e l’erba viene sommersa dall’acqua piovana, quindi devono andarsene. La migrazione rende il loro corpo più forte e dà all’erba la possibilità di ricrescere. Quando hanno mangiato la maggior parte dell’erba in un altro luogo, arriva il momento della neve e vengono di nuovo buttati fuori, per così dire, e devono migrare il prima possibile. Tornano di nuovo nel posto da cui erano partiti. Non piove, l’erba è cresciuta, e possono di nuovo mangiarla. In questo modo, l’ecosistema continua a mantenere l’equilibrio in modo naturale. Alcuni dicono: “Gli gnu vengono sempre divorati dai leoni, poveri animali! Non potrebbero diventare più furbi?” Perché agisci ciecamente sulla base di buone intenzioni? Cerchi di dimostrare la tua gentilezza? La tua bontà si spinge troppo oltre. Se gli gnu fossero così astuti, i leoni sarebbero affamati. Riusciresti a sopportare di vedere dei leoni affamati? Ci sono altri che dicono: “I leoni sono cattivi. Sbranano cervi e zebre. È così violento e crudele!” Se eliminassi i leoni, ci sarebbero troppe zebre e cervi. Quale sarebbe il risultato finale? L’erba verrebbe tutta mangiata e le praterie si trasformerebbero in deserti. Potresti accettarlo? Agiresti ancora sulla base di queste buone intenzioni? Cosa dovresti fare allora? Lasciare che si evolvano in modo naturale. È così che funziona con gli animali. Dio ha stabilito questo intero ordine tanto tempo fa, e che tu lo voglia o no devi accettarlo; tutto deve procedere secondo quanto è stato ordinato. È impossibile sostenere la vita se vai contro l’ordine naturale delle cose. Una volta che hai compreso queste leggi, le rispetterai, e vedrai le cose in base ad esse. Allora riconoscerai la saggezza della sovranità di Dio sul mondo. Inoltre, tutte queste leggi sono intrinseche alla vita. Come si è arrivati a tutto ciò? (È stato predestinato da Dio.) È stato predestinato da Dio. Queste sono state le Sue disposizioni. Gli uomini fanno ricerca sulla scienza, la biologia, su tutte la aree di studio. Hanno fatto ricerca per così tanti anni, ma comprendono solo una semplice dottrina e un ordine delle cose; nessuno vede la sovranità o la saggezza di Dio in questa dottrina e in questi fenomeni. Perché l’intero ecosistema e la catena alimentare si sono rivelati così complessi e meravigliosi? Gli uomini si limitano a chiarire un fenomeno o ad annunciare un fatto ai popoli di questo mondo, ma nessuno è in grado di sintetizzare o di capire chiaramente che tutto questo proviene da Dio; non è accaduto da sé. Se accettiamo l’idea che sia avvenuto da sé, come è possibile allora che in tutti questi anni nessuno abbia mai visto una scimmia trasformarsi in essere umano? Tutte queste leggi sono state create da Dio. Hanno qualcosa a che vedere con le scimmie che si trasformano in esseri umani? (No.) Non esiste nulla del genere. Dio ha messo in atto tutte queste leggi e questo intero ordine. Se le persone sono abbastanza fortunate da rimanere, allora a quel punto non solo rispetteranno, manterranno e governeranno l’intero ordine e tutte queste leggi, ma soprattutto ne diventeranno i maggiori beneficiari. Dio ha preparato tutto questo per l’umanità, lo ha messo in atto per le persone: tutto è stato pensato perché esse possano goderne. Tra tutti gli esseri creati, gli esseri umani sono i più benedetti. Gli uomini hanno il linguaggio, il pensiero, possono sentire la voce di Dio, comprendere le Sue parole, hanno una lingua con cui comunicare con Lui, e sono i più abili a comprendere le Sue parole. Il motivo per cui sono i più benedetti è che Dio ha dato loro il capitale più grande con cui ottenere la salvezza e giungere di fronte a Lui. In definitiva, tutto ciò che Dio ha fatto, l’intero ordine delle cose, e tutte le leggi che Egli ha messo in atto, devono essere gestite e mantenute dall’uomo. Coloro che semplicemente ricercano, distruggono, danneggiano e alterano questo intero ordine e queste leggi devono essere eliminati. Le persone hanno sopportato così tante difficoltà. Esiste veramente quella meravigliosa destinazione a cui in cuor loro esse credono, e che perseguono e desiderano? In realtà non esiste. È solo un loro desiderio e una loro ambizione, ed è diversa da ciò che Dio vuole per l’uomo. Sono due cose separate e non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra. Pertanto, nel sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello, la parte relativa al “portare un pesante fardello” è un qualcosa che nelle persone non esiste. Cosa intendo quando dico che non esiste? Che la magnifica destinazione in cui credi, e le ambizioni e i desideri che hai nel profondo del cuore e che cerchi di realizzare non esistono affatto. Non importa quante difficoltà o quante offese sopporti, alla fine la destinazione che desideri, ciò che speri di ottenere, la persona che vuoi diventare, e il grado di benedizione che speri di raggiungere non hanno alcun senso. Queste non sono le cose che Dio vuole per te. Quale altro problema c’è? Sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello significa subire delle offese nascondendo le proprie reali capacità, quindi subire delle offese al fine di raggiungere i propri obiettivi. Quali sono questi obiettivi? Sono gli ideali e persino i desideri celati nel cuore delle persone. Allora, quando i credenti sopportano delle difficoltà lo fanno per soddisfare un desiderio? (No.) Allora perché lo fanno? Quando sopportano delle difficoltà, l’obiettivo che vogliono perseguire e raggiungere è positivo o negativo? (Positivo.) È connesso al desiderio? (No.) Allora, qual è questo obiettivo positivo? (Liberarsi dalla propria indole corrotta, diventare persone vere, ed essere capaci di vivere meglio.) Liberarsi dalla propria indole corrotta, diventare persone vere, ed essere capaci di vivere meglio. Cos’altro? Essere salvati e non ribellarsi nuovamente a Dio. Volete diventare come Giobbe e Pietro? (Sì.) Allora questo non è forse un obiettivo? (Sì.) Questo obiettivo è connesso al desiderio? (No.) Questo obiettivo è un giusto perseguimento, ed è l’obiettivo e il cammino che Dio ha dato all’uomo. È la cosa giusta. Per questo dico che le difficoltà che sopporti al fine di perseguire questo giusto obiettivo non sono un’umiliazione da sopportare. Al contrario, sono ciò che gli uomini dovrebbero perseguire, e sono la via che dovrebbero percorrere. È possibile percorrere questa strada per chi nel profondo del cuore pensa di sopportare un’umiliazione? Non lo è, e queste persone non possono raggiungere tale obiettivo.
Osservandola adesso, la frase “sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello” rappresenta la verità? (No.) Non è la verità, e non è un criterio secondo cui gli uomini dovrebbero agire, comportarsi, o adorare Dio. Le persone hanno bisogno di sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello per essere salvate da Dio? (No.) È giusto o sbagliato dire che una persona ha ottenuto la salvezza sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello? (Sbagliato.) Perché è sbagliato? Sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello non significa praticare la verità, quindi come potrebbe portare alla salvezza? Sarebbe come dire che qualcuno che ha ucciso persone, dato fuoco a cose e compiuto molte azioni cattive, alla fine è diventato un “leader amato dal popolo”. Non sarebbe come dire la stessa cosa? (Sì.) Questo è il vero significato. Era chiaramente sulla via della malvagità, tuttavia è diventato una persona positiva. Questa è una contraddizione. Se qualcuno dicesse che una persona ha sopportato l’umiliazione e portato un pesante fardello, e alla fine è entrata in armonia con Dio, o che ha sopportato l’umiliazione e ha portato un pesante fardello e alla fine è rimasta salda nelle prove, o che ha sopportato l’umiliazione e portato un pesante fardello e alla fine ha portato a termine l’incarico ricevuto da Dio; quale di queste affermazioni sarebbe corretta? (Nessuna.) Nessuna è corretta. È corretto dire che qualcuno ha sopportato l’umiliazione e portato un pesante fardello mentre diffondeva il Vangelo in un intero villaggio? (No.) Qualcuno mi sembra incerto, sta pensando: “È corretto? Penso sia un’affermazione corretta, giusto? Capita spesso di dover sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello mentre si diffonde il Vangelo e si porta la testimonianza di Dio”. In questo contesto, utilizzare quella frase è corretto, giusto? (Non lo è.) Perché non è corretto? Dimmi. (Perché ciò che si ottiene sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello non è positivo.) È questo il modo giusto di utilizzare questa frase? Cerca di capire in che modo questa frase è sbagliata. Analizzala. “Sopportando l’umiliazione e portando un pesante fardello mentre diffondevano il Vangelo, hanno convertito molte persone, hanno dato molti frutti, e hanno diffuso il nome di Dio”. Sai dire se questa affermazione è corretta? Se la applichiamo in linea con tutte le affermazioni su cui oggi abbiamo condiviso, non sarebbe corretto usarla in questa situazione, ma se ci spingiamo un passo più in avanti al fatto che quando si diffonde il Vangelo alcuni vengono colpiti o insultati da potenziali destinatari e allontanati dalle loro porte, questo vale come sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? (No.) Allora di cosa si tratta? (Difficoltà che i credenti devono sopportare mentre diffondono il Vangelo.) Esatto. Sono delle difficoltà che le persone devono sopportare. È una loro responsabilità, un obbligo, e un incarico che hanno ricevuto da Dio. È come il dolore del parto; non è forse una difficoltà che bisogna sopportare? (Sì.) Se una donna dicesse a suo figlio: “Per metterti al mondo ho sopportato l’umiliazione e portato un pesante fardello”, sarebbe una cosa giusta da dire? (No.) Lei ha sopportato delle difficoltà, perché è sbagliato dirlo? Perché quelle erano difficoltà che doveva sopportare. Ad esempio, se un lupo dopo aver cacciato per molte ore prima di catturare un coniglio dicesse: “Ho sopportato l’umiliazione e portato un pesante fardello per mangiare un coniglio”, sarebbe corretto? (No.) Per mangiare il coniglio, in cambio il lupo deve sacrificare qualcosa. Il coniglio non se ne starà lì seduto ad aspettare che il lupo lo mangi. Quale compito è così semplice? Non importa quale sia il compito, bisogna sempre sacrificare qualcosa. Questo non vuol dire sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Al momento, come abbiamo classificato la frase “sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello”? (Come negativa.) L’abbiamo classificata come una frase negativa e peggiorativa, e come una logica e una filosofia di Satana per le relazioni mondane. Non ha nulla a che vedere con la fede in Dio o con qualcosa di positivo. Se qualcuno dicesse: “Ho diffuso il Vangelo per molti anni. Ho veramente sopportato l’umiliazione e portato un pesante fardello!”, questo non sarebbe corretto. Diffondere il Vangelo è una tua responsabilità, è una difficoltà che devi essere disposto a sopportare. Anche se non diffondessi il Vangelo, non ci sarebbero delle difficoltà da sopportare semplicemente vivendo? Sono difficoltà che gli uomini devono sopportare, è giusto così. La frase “sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello” è stata praticamente estirpata dalla casa di Dio. Se qualcuno la dovesse pronunciare di nuovo, come la interpreteresti? Se qualcuno dicesse: “In prigione ho sopportato l’umiliazione e portato un pesante fardello per non essere un Giuda!”, questa frase sarebbe corretta? (No.) Perché? “Non essere un Giuda” è un obiettivo molto giusto e una cosa corretta da dire, quindi perché non può esserlo il sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? (Un credente non dovrebbe essere un Giuda.) Esatto. Come può essere ragionevole per un credente essere un Giuda? Non è ridicolo dire che non essere un Giuda vuol dire sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello? Portare la testimonianza di Dio è la tua missione. Si tratta della testimonianza e dell’atteggiamento nel quale gli esseri creati devono rimanere saldi. Satana non merita di essere lodato. Dio è Colui che deve essere adorato, e adorarLo è perfettamente naturale e sensato. Quando Satana cerca di piegarti alla sua volontà, devi rimanere saldo nella tua testimonianza di Dio, rinunciare alla tua vita, e non essere un Giuda. Questo non vuol dire sopportare l’umiliazione e portare un pesante fardello. Ora ho spiegato chiaramente questa frase. Se qualcuno dice ancora che ha sopportato l’umiliazione e portato un pesante fardello, come dovreste gestire la questione? Egli comprenderà quando gli farete ascoltare il sermone che ho fatto oggi. Questa è la via più semplice.
C. Volontà di non mollare mai
La terza manifestazione di dormire nella macchia e assaporare la bile è una volontà di non mollare mai. Che tipo di indole è quella di non mollare mai? Un’indole arrogante. Come è possibile che le persone non falliscano mai? Come è possibile che le persone non facciano mai nulla di sbagliato, non dicano mai nulla di sbagliato o non commettano mai errori? Devi ammettere: “Sono una persona comune e una persona normale. Ho difetti e manchevolezze. Ho momenti in cui faccio la cosa sbagliata e momenti in cui dico la cosa sbagliata. Sono in grado di fare la cosa sbagliata e di seguire la strada sbagliata. Sono una persona comune”. Quindi cosa significa non mollare mai? Si riferisce a quando qualcuno fallisce, subisce battute d’arresto o imbocca la strada sbagliata ma non lo ammette; continua ostinatamente sulla sua strada. Fallisce ma non è dissuaso, fallisce ma non ammette i propri errori. Indipendentemente da quante persone lo redarguiscano o lo condannino, non torna indietro. Insiste nel lottare, nel lavorare, nel perseguire nella propria direzione e verso i propri obiettivi, ignorando le conseguenze che ne derivano. Questo è il tipo di mentalità cui tale frase si riferisce. Non è forse questa mentalità che si presta bene a radunare le persone? In quale situazione viene solitamente utilizzato il termine “non mollare mai”? In ogni tipo di situazione. Ovunque esistano esseri umani corrotti, esiste questa frase; esiste questa mentalità. Allora, per quale motivo gli esseri umani della stirpe di Satana hanno inventato questo detto? Affinché le persone non capiscano mai sé stesse, non riconoscano i propri errori e non li accettino. Affinché le persone non si limitino a vedere il lato fragile, debole e inetto di sé stesse, ma vedano piuttosto il lato capace e il lato poderoso e intrepido di sé stesse, non si sottovalutino e pensino di essere competenti. Fintanto che pensi di essere in grado di fare un qualcosa, lo sei; fintanto che pensi di poter avere successo, di non fallire e di poter diventare la crème de la crème, allora ci riesci. Fintanto che possiedi quella determinazione e quella risolutezza, quell’ambizione e quel desiderio, sei in grado di realizzare tutto. Le persone non sono insignificanti; sono potenti. I non credenti usano dire: “I vostri palcoscenici sono grandi come i vostri cuori”. Alcune persone gradiscono questo detto non appena lo sentono: “Wow, desidero un diamante da dieci carati, quindi significa che lo avrò? Desidero una Mercedes Benz, quindi significa che l’avrò?”. Quello che otterrai corrisponderà forse alla grandezza del desiderio del tuo cuore? (No.) Questo detto rappresenta una fallacia. Parlando con chiarezza, l’arroganza di coloro che credono e riconoscono la frase “non mollare mai” non conosce limiti. Quale delle parole di Dio è contraddetta direttamente dal modo di pensare di queste persone? Dio esige che le persone comprendano sé stesse e agiscano restando con i piedi per terra. Le persone hanno indoli corrotte; hanno manchevolezze e un’indole che oppone resistenza a Dio. Non esistono persone perfette tra gli uomini; nessuno è perfetto; sono solo persone comuni. In che modo Dio esorta le persone a comportarsi? (In maniera educata.) A comportarsi in maniera educata e a tenere fede al proprio ruolo di esseri creati per rimanere con i piedi per terra. Dio ha mai richiesto alle persone di non mollare mai? (No.) No. Che cosa dice allora Dio delle persone che seguono la via sbagliata o che rivelano un’indole corrotta? (Dice di riconoscerlo e accettarlo.) Di riconoscerlo e accettarlo, quindi comprenderlo, riuscire a cambiare le cose e raggiungere la pratica della verità. Al contrario, non mollare mai significa che le persone non capiscono i propri problemi, non capiscono i propri errori, non accettano i propri errori, non cambiano le cose in nessun caso e non si pentono in nessun caso, non accettando inoltre la sovranità o le disposizioni di Dio. Non solo non ricercano quale sia esattamente il destino delle persone, o quali siano le orchestrazioni e le disposizioni di Dio, non solo non ricercano queste cose, ma invece prendono il loro destino nelle proprie mani, vogliono avere l’ultima parola. Inoltre, Dio richiede alle persone di comprendere sé stesse, di valutare e giudicare accuratamente sé stesse, nonché di fare tutto ciò che possono fare bene in maniera concreta ed educata, con tutto il cuore, la mente e l’anima, mentre Satana fa sì che le persone si avvalgano pienamente della loro indole arrogante e diano pieno sfogo a tale indole arrogante. Fa sì che le persone siano sovrumane, grandiose e addirittura dotate di superpoteri: fa sì che le persone siano cose che non possono essere. Pertanto, qual è la filosofia di Satana? Anche se sbagliate, non avete torto e finché avete una mentalità di non ammettere la sconfitta, una mentalità da non mollare mai, prima o poi arriverà un giorno in cui diventerete la crème de la crème, e prima o poi arriverà un giorno in cui i vostri desideri e i vostri obiettivi si concretizzeranno. Quindi vi è un senso in cui non mollare mai significa che userete qualsiasi mezzo per raggiungere un obiettivo? Per raggiungere i vostri obiettivi, non dovete ammettere di essere capaci di fallire, non dovete credere di essere una persona comune e non dovete credere di essere capaci di seguire la strada sbagliata. In aggiunta a ciò, dovete utilizzare spregiudicatamente ogni tipo di metodo o schema segreto per realizzare le vostre ambizioni e i vostri desideri. C’è qualcosa nel non mollare mai in cui le persone affrontano il loro destino con un atteggiamento di attesa e di sottomissione? (No.) No. Le persone si ostinano a voler prendere il proprio destino completamente nelle proprie mani; vogliono controllare il proprio destino. Indipendentemente dalla strada che imboccheranno, dal fatto che saranno benedette o dal tipo di stile di vita che avranno, devono avere l’ultima parola su tutto. I non credenti usano dire: “L’opportunità si presenta a chi è preparato”. Che tipo di affermazione è questa? Molte persone passano molti anni a prepararsi, tutta la vita a prepararsi, ma muoiono senza avere mai l’opportunità. Come nasce l’opportunità? (Da Dio.) Se Dio non vi prepara, qualsiasi tipo di preparazione da parte vostra ha qualche utilità? (No.) Se Dio non pianifica di darvi qualcosa e questa non è destinata, indipendentemente da quanti anni passate a prepararvi, a che cosa serve? Dio avrà pietà di voi perché avete trascorso tanti anni a prepararvi e vi darà un’opportunità? Dio farà questo? (No.) L’opportunità arriverà se Dio vi ha preparato, ma se Dio non vi ha preparato, non avrete alcuna opportunità. C’è qualche utilità nel non mollare mai? (No.) Alcune persone dicono “Io non mollo mai. Prendo il destino nelle mie mani” Le loro parole sono impetuoso, ma non dipende da loro se riusciranno o meno a realizzare il loro obiettivo. Ad esempio, c’è una donna che vuole un figlio maschio. Mette al mondo diversi figli, ma poi si scopre che sono tutte femmine. Altre persone le dicono di non avere più figli, e dicono che non è destinata ad avere un figlio, ma lei non si rassegna, e dice “Non ci credo. Non mollerò mai!” Quando anche il decimo figlio è una femmina, finalmente si rassegna: “Sembra che io non sia destinata ad avere un figlio maschio”. Ancora non molla mai? Ha ancora fiducia? Ha ancora il coraggio di avere altri figli? No, non osa. Quando un’altra persona fa affari, prevede di guadagnare cinquecentomila dollari in due anni. All’inizio, quando non guadagna nulla per il primo semestre, afferma: “Non fa niente. Non fare soldi nel primo semestre non ha conseguenze. Sicuramente farò soldi nel secondo semestre”. Trascorso più di un anno e non avendo guadagnato nulla, non si arrende ancora: “Io non mollo mai. Credo che tutto sia nelle mani dell’uomo – ciò che ho è un’opportunità!”. Dopo due anni, non ha guadagnato cinquantamila dollari, figuriamoci cinquecentomila. Pensa di non aver avuto abbastanza tempo e di non aver fatto abbastanza esperienza, così va a studiare per altri due anni. Trascorsi quattro anni, non solo non ha guadagnato cinquecentomila dollari, ma ha perso quasi tutto il suo capitale, eppure non molla mai: “Sono destinato ad avere soldi. Com’è possibile che non riesca a guadagnare cinquecentomila dollari?”. Quando saranno trascorsi quasi dieci anni, avrà ancora l’obiettivo di guadagnare cinquecentomila dollari? Se gli chiedete nuovamente quanto prevede di guadagnare quest’anno, vi risponde: “Oh, basta e avanza se riesco a viverci”. Ancora adesso non molla mai? Ha fallito, vero? In che modo ha fallito? Ha fallito perché il suo obiettivo di guadagno era eccessivo? È questo il motivo? No. Sia che si tratti dei beni delle persone, dei figli, delle difficoltà che subiscono nelle loro vite, o di quando e dove vanno, non possono decidere nulla di tutto ciò. Alcune persone desiderano lavorare nella pubblica amministrazione, ma non ne hanno mai l’opportunità: la colpa è della mancanza di capacità? Sono capaci, calcolatrici e sanno come lusingare la gente, quindi perché è così difficile per loro entrare a far parte della pubblica amministrazione? Ci sono molte persone che non sono capaci come loro che sono diventate funzionari, così pure tante altre persone che disprezzano. Queste persone sono abili nel parlare, possiedono un vero talento e una solida formazione, per cui se vogliono diventare funzionari pubblici, perché è così difficile? Quando erano giovani, non hanno mollato mai, ma quando sono invecchiate ed erano ancora dei semplici impiegati, alla fine si sono rassegnate e hanno detto “Il destino dell’uomo è determinato dal Cielo. Se è destino, arriverà. Se non lo è, vuol dire che non si può ottenere con l’impegno”. Si sono rassegnate al proprio destino, vero? Cosa è accaduto alla loro mentalità del non mollare mai? Le persone vengono umiliate dinanzi ai fatti.
Cosa porta alla gente una mentalità del non mollare mai? Alimenta i loro desideri e le loro ambizioni. Ciò che porta alle persone non è un’influenza positiva o un orientamento, ma piuttosto una sorta di influenza negativa e avversa. Le persone stesse non sanno nulla del loro posto nell’universo, non conoscono il destino che il Cielo ha pianificato per loro e non sanno nulla della sovranità e delle disposizioni di Dio. Per di più, hanno acquisito il cosiddetto “sostegno mentale”. Cosa succede, in ultima analisi, quando le persone si trovano in una situazione in cui possono solo essere fuorviate? Svolgono una quantità di lavoro inutile. Per raggiungere i loro obiettivi, i corpi e le menti delle persone sono sottoposti a perdite e traumi non indifferenti, e sicuramente le persone hanno anche fatto molto male per soddisfare i loro desideri, le loro ambizioni e i loro obiettivi. Quali conseguenze avrà questo male sulle persone nella loro prossima vita? Esso porterà loro solo punizioni. Ciò che un’indole corrotta apporta alle persone è l’ambizione e il desiderio. Tra le cose che le ambizioni e i desideri spingono le persone a fare, ce n’è qualcuna legittima? Qualcuna di queste cose è in linea con la verità? (No.) Cosa sono queste cose? Si tratta solo di atti di malvagità. Che cosa comprende questo male? Essere calcolatori nei confronti degli altri, raggirare gli altri, danneggiarli e ingannarli. Le persone finiscono per essere troppo in debito nei confronti degli altri e potrebbero reincarnarsi in un animale nella loro prossima vita. A chi deve di più, a chi inganna di più e a chi inganna di più, è destinata la casa in cui vivrà come animale, incapace di parlare e comandato a bacchetta dalla gente. Anche se si reincarneranno in una persona, costoro soffriranno una vita di infinite avversità; dovranno pagare per ciò che hanno fatto. Questa è la conseguenza negativa che ne deriva. Se non fossero guidate dal detto “non mollare mai”, le loro ambizioni e i loro desideri non verrebbero alimentati e, se le loro ambizioni e i loro desideri non si materializzassero nel giro di due o tre anni, le altre persone probabilmente le abbandonerebbero, ma non appena Satana soffia sulle fiamme, i loro desideri crescono sempre di più. Questa crescita in sé non è il problema, ma induce a imboccare una strada malvagia. Quando qualcuno percorre una strada malvagia, può fare cose buone? Può fare cose umane? No, non può. Utilizzerà qualsiasi mezzo per raggiungere i suoi obiettivi e le sue finalità, giurerà che non si fermerà finché non avrà raggiunto i suoi obiettivi e sarà capace di fare qualsiasi tipo di cattiveria. Basta guardare, ci sono casi in cui i figli ammazzano i genitori per acquisire i loro beni? (Sì.) Sono troppi i casi in cui le persone uccidono i loro amici e i loro cari con le loro stesse mani per il proprio interesse personale. Se due persone si trovano di fronte alla stessa opportunità vantaggiosa e devono lottare l’una contro l’altra per ottenerla, ricorrono a qualsiasi mezzo per ottenerla. Quali sono le loro convinzioni nel momento più cruciale? “Io non mollo mai. Questa volta non posso assolutamente fallire. Se perdo questa occasione, rischio di non incontrare mai più un’opportunità così buona per il resto della mia vita. Perciò, questa volta devo vincere. Devo assolutamente ottenere questa opportunità. Ucciderò senza esitazione chiunque mi sbarri la strada!” Cosa succede alla fine? Uccidono l’altra persona. Forse hanno realizzato e soddisfatto il loro obiettivo e il loro desiderio, ma hanno anche compiuto un’azione malvagia che ha provocato un grande disastro. Il loro cuore può essere sconvolto per tutta la vita, può sentirsi accusato o essere completamente ignaro. Comunque, il fatto che non lo percepiscano affatto non vuol dire che Dio non abbia definito la questione. Dio ha un modo per gestirla. Questa persona può aver conseguito il suo obiettivo in questa vita, può avercela fatta, ma nella prossima vita deve pagare un prezzo terribile per ciò che ha fatto in questa vita, che probabilmente è stato qualcosa di malvagio. Potrebbe dover pagare in una vita, o in due vite, o in tre vite, o addirittura in un’eternità. Questo prezzo è troppo terribile! Come si è arrivati a questa conseguenza? È stata provocata da un’unica espressione, da un’unica convinzione. Questa persona desidera avere questa opportunità. Non ammette la sconfitta, non si arrendono e non accettano il fallimento. Desiderano cogliere l’opportunità in maniera decisa. La conseguenza è un disastro. Dopodiché, uno o due anni non saranno sufficienti per pagare e rimediare alle conseguenze. Non è un prezzo troppo alto? Una persona vive in media tra gli ottanta e i novanta anni, ma vi sono coloro che vivono dai cinquanta ai sessanta anni. Indipendentemente dal fatto che si siano ottenuti benefici personali, status, denaro o altre cose materiali, si sarà consapevoli e si saprà di poterne godere per venti o trent’anni. Tuttavia, in cambio di questi venti o trent’anni di godimento, è possibile che si debba pagare un prezzo in ogni vita, per il resto dell’eternità. Non si tratta forse di un prezzo eccessivo? (Sì.) Le persone che non credono in Dio non comprendono la verità e non sanno che Dio ha il controllo su tutte queste cose. Sono soltanto capaci di fare cose stupide per un desiderio egoistico, un desiderio momentaneo e abbagliante di interesse personale, sotto la dominazione di determinate nozioni o di una logica satanica, che le lascia con un rimpianto eterno. “Eterno” non significa venti o trent’anni in questa vita, bensì dover soffrire in ogni vita, compresa questa. Coloro che non credono in Dio non capiranno queste cose. Anche coloro che credono in Dio ma che non riescono a capire la verità o conoscere Dio non comprenderanno queste cose. Alcune persone non fanno cose palesemente malvagie. Se le si guarda dall’esterno, non uccidono le persone, non appiccano incendi e non preparano apertamente trappole per gli altri, ma dispongono di molte tattiche segrete. Agli occhi di Dio, il carattere di questo male e quello del male manifesto coincidono. Cosa voglio dire con questo? Voglio dire che, dal punto di vista di Dio, i principi che Egli usa per condannare queste cose sono gli stessi. Dio usa lo stesso metodo e lo stesso aspetto della verità per condannarle. Tutte queste cose che queste persone hanno compiuto sono condannate da Dio, indipendentemente dalla motivazione che le ha spinte a compierle e dal fatto che le abbiano compiute nella casa di Dio o nel mondo. Qualora si creda in Dio ma si commettano comunque queste cose, la sorte che Dio riserverà in ultima analisi sarà diversa da quella dei non credenti? Dimmi, Dio sarà indulgente con te e cambierà la Sua giusta indole per il fatto che credi in Lui da molti anni e rendi servizio alla Chiesa da molti anni? Pensi forse che ciò sia possibile? Non è assolutamente possibile. Cosa intendo dire quando dico questo? Se non capisci la verità, il male che commetti è male, e quando comprendi la verità, il male che commetti resta male. Dal punto di vista di Dio, tutto ciò è male. Questi due tipi di male sono equivalenti l’uno all’altro. Non vi è alcuna differenza tra i due. Se qualcosa non è in linea con la verità, è male. Dal punto di vista di Dio, non c’è differenza di carattere tra i due. Essendo entrambi dei mali, le persone devono pagare per il male che hanno fatto in entrambi i casi: devono pagare un prezzo. Questa è la giusta indole di Dio. Che le persone ne dubitino o ci credano, questo è ciò che Dio fa e questo è il modo in cui definisce le cose. Che cosa intendo dire affermando questo? Voglio dire a tutti voi un fatto: non bisogna pensare: “Dio mi ha scelto, perciò ho trovato grazia ai Suoi occhi. Ho compreso molte verità. Se faccio un po’ di male, Dio non lo definirà né lo condannerà. Posso fare ciò che voglio. Posso fare il male che mi capita tra le mani con il pretesto di soffrire delle difficoltà per praticare la verità. Allora Dio non lo condannerà, vero?” Ti sbagli. I principi di Dio per condannare il male sono gli stessi. A prescindere dall’ambiente in cui si svolge, o dal gruppo di persone in cui si svolge. Dio non distingue tra razze diverse, né tra coloro che ha scelto e coloro che non ha scelto. Che si ratti di un non credente o di un credente, Dio li guarda sotto la stessa luce. Avete capito? (Sì, abbiamo capito.)
“Non mollare mai” è una frase che le persone pronunciano quando sono guidate da un’indole satanica, ed è una mentalità che il mondo satanico sostiene. Come consideriamo questa mentalità? (Una malattia mentale.) È un modo di pensare e un principio di vita e di azione propugnato da persone malate di mente. Essa incoraggia e motiva le persone a usare tutti i mezzi possibili per soddisfare le proprie ambizioni e i propri desideri, a non scoraggiarsi mai a prescindere dalla situazione, a perseguire gli obiettivi secondo il principio di “difendere la propria posizione e non mollare mai la presa” e a non esaminare se i propri desideri e le proprie ambizioni siano leciti o meno; finché si ha questa mentalità, tale mentalità è degna di essere esaltata. Se una persona ricerca qualcosa di vantaggioso per l’umanità, non molla mai, non si lascia scoraggiare dal fallimento, continua a crescere in una direzione positiva e prosegue la ricerca in modo che le persone possano vivere meglio in futuro, ciò è in qualche modo lodevole. Tuttavia, è questo l’obiettivo che l’umanità persegue in questo mondo? Chi compie disinteressatamente azioni del genere per il bene dell’umanità? Nessuno. Sebbene ci siano persone che esteriormente si comportino con l’intento di fare del bene all’umanità, in realtà lo fanno per la propria immagine e per i propri successi professionali, affinché il loro nome passi alla storia. Sono questi i loro obiettivi, e nessuno di essi è giusto. Oltre a queste cose, cosa spinge a fare la mentalità del non mollare mai? Prima di tutto, la mentalità del non mollare mai mette alla prova i limiti e gli istinti per le persone. Per esempio, su un campo sportivo, una persona fa tre salti mortali di fila e il suo cuore non resiste, e dice: “Non mollo mai. Devo sfidare i miei limiti ed entrare nel Guinness dei primati. Farò dieci salti mortali!” Di conseguenza, quando esegue l’ottavo salto mortale, muore. E se non avesse avuto questa mentalità che lo motivava a fare questo? (Avrebbe fatto del proprio meglio.) È vero. Che cosa richiede Dio alle persone? Dio richiede alle persone di vivere in un’umanità normale e permette loro di avere delle debolezze. Esiste un limite a ciò che l’istinto e gli organi fisici delle persone possono tollerare. Le persone dovrebbero essere consapevoli del livello che possono raggiungere. Quella persona aveva ben chiare le conseguenze di compiere dieci salti mortali di fila? No, non aveva le idee chiare, l’ha fatto ciecamente e ha sfidato i suoi limiti, quindi di chi è la colpa se è morto? (È sua.) La fonte di quella persona che cercava di eseguire dieci salti mortali era che Satana lo motivava sempre, affermando “Non devi mollare mai. Rinunciare dopo cinque salti è patetico. Devi farne otto!” Rifletté: “Nemmeno otto sono sufficienti. Ne farò dieci!” Di conseguenza, dopo l’ottavo salto, il suo cuore smise di battere e il suo respiro cessò. Non è stato ingannato da Satana? Naturalmente, stiamo utilizzando questo solo come esempio; può esserci qualcuno che riesce a eseguire venti salti mortali senza problemi. Quando le persone hanno questa voglia di non mollare mai senza dire basta, litigano e finiscono per gettare via la loro vita. Uno scenario leggermente migliore è quello in cui si butta via la propria vita, senza aver fatto nulla di male. In tal caso, potrebbero ancora avere la possibilità di reincarnarsi in una persona nella vita successiva e provare cosa significhi essere di nuovo una persona. Tuttavia, alcune persone hanno compiuto una grande azione malvagia che ha provocato una catastrofe, per cui devono pagare un prezzo terribile per diverse vite; devono continuare a rimediare e subire difficoltà in ogni vita. Se non riescono a rimediare a tutto in questa vita hanno a disposizione ancora la successiva, e non si sa quante vite ci vorranno per rimediare a tutto. Questo è il risultato.
Quando alcune persone non riescono a divulgare il Vangelo, rifiutano di rassegnarsi e dicono “Io non mollo mai. Questa volta non ho convertito nessuno: ho fallito. La prossima volta non posso fallire. Devo essere assolutamente un testimone di Dio ed essere un figlio maschio che trionfa!”. È bene che le persone abbiano questa determinazione, ma che dire del del fatto che sono capaci di dire le parole “non mollare mai”? Che indole è questa? È forse l’indole dell’arcangelo? È stato Dio a spingerle a testimoniare in questo modo? Comprendono la verità? Quello che stanno facendo è testimoniare per Dio? Ciò che stanno facendo è umiliare Dio. Che tipo di persone diresti che sono? (Zucconi.) Sono degli zucconi. Non capiscono la verità, eppure dicono di rendere testimonianza a Dio: basterebbe che non Lo umiliassero. Che tipo di espressione è “non mollare mai”? Cosa significano queste parole? Significano non ammettere mai il fallimento. In realtà queste persone hanno fallito, ma credono che non ammettendolo abbiano ottenuto una vittoria a livello mentale. Tutti i non credenti apprezzano il tipo di mentalità per cui le persone continuano a lottare nonostante i molteplici fallimenti e diventano sempre più audaci quante più sono le battute d’arresto che devono affrontare. Se tu hai avuto questo tipo di mentalità e ti sei affidato ad essa per lottare per raggiungere un obiettivo, non è forse scandaloso? Quali aspetti dell’indole corrotta delle persone mostrano principalmente le parole “non mollare mai”? Quali aspetti dell’essenza delle persone possono rappresentare queste parole? Persone come queste, che preferirebbero morire piuttosto che arrendersi e che vorrebbero morire prima di ammettere la sconfitta, non sono forse arroganti e prive di ragione? Il fatto che le persone possano essere arroganti fino a tal punto e che preferiscano morire piuttosto che riconoscere la sconfitta, non è solo un problema di mancanza di ragione; esse mancano anche un po’ di intelligenza, come i banditi. Alcune persone dicono: “Non è perché sono giovani e spericolate?” C’è un nesso. C’è un detto popolare nella società: “Si vince solo se si mette tutto in gioco”. Ciò è rappresentativo della mentalità dei giovani di mettere tutto in gioco, come i giovani rabbiosi. “Se sei disposto a rischiare la vita, puoi ottenere qualsiasi risultato”: questa è la mentalità del non mollare mai. Gli anziani hanno questo tipo di spirito? Sì, ce l’hanno anche loro. Guarda, i circoli politici sono praticamente tutti composti da adulti e anziani: la rivalità è spietata! Le persone hanno indoli corrotte e vivono secondo esse. Tutti hanno questo tipo di mentalità, in misura maggiore o minore. Questo non ha molto a che fare con l’anzianità o la giovinezza, ma è direttamente collegato all’indole. Se credi in Dio e comprendi la verità, capirai chiaramente la questione e saprai che questo tipo di mentalità non è in linea con le verità principi e che è un’indole corrotta. Se non comprendi la verità, non sarai in grado di discernere chiaramente la questione e penserai: “È bene avere la volontà di lottare, è appropriato. Come possono le persone vivere se non hanno un po’ di volontà di lottare? Se non hanno un po’ di volontà di lottare, resteranno sprovvisti di spirito per continuare a vivere. A quel punto che senso ha vivere? Si rassegnano a ogni situazione avversa: quanto è da deboli e da codardi!” Tutti pensano di dover lottare per la dignità fintanto che si è vivi. In che modo lottano per la dignità? Ponendo l’accento sulla parola “lotta”. Qualsiasi situazione si trovino ad affrontare, tentano di raggiungere i loro obiettivi lottando. La mentalità del non arrendersi mai fino alla morte trova le sue origini nella parola “lotta”. Ciò che gli atei apprezzano di più è lo spirito combattivo. Lottano contro il Cielo, lottano contro la terra, lottano contro gli altri: questa è la cosa che li rende più felici. Credono che quanto più una persona è capace di lottare, tanto più è eroica: gli eroi sono pieni di voglia di lottare. È qui che è nata la mentalità del non mollare mai; è questo il fulcro della lotta. Tutti i tipi di demoni satanici non hanno mai accolto la verità, per cui in base a che cosa vivono? Vivono secondo la filosofia satanica della lotta. Ogni giorno che vivono, lottano. Qualunque cosa facciano, cercano sempre di ottenere la vittoria lottando e poi di ostentarla. Tentano di lottare per la dignità in tutto ciò che fanno: possono riuscirci? Per cosa esattamente stanno competendo e lottando? Tutte le lotte che ingaggiano sono volte alla fama, al guadagno e al prestigio, sono tutte finalizzate al loro interesse personale. Perché lottano? Al fine di svolgere il ruolo degli eroi e di essere considerati superiori agli altri. Tuttavia, le loro lotte devono concludersi con la morte e costoro devono essere puniti. Non c’è dubbio su questo. Ovunque vi siano dei Satana e dei demoni, c’è lotta; quando alla fine essi saranno distrutti, anche la lotta finirà. Questo sarà l’esito per i Satana e i demoni.
La mentalità di avere una volontà che non molla mai dovrebbe essere coltivata e promossa? (No.) Allora in che modo le persone dovrebbero approcciarsi a essa? (Le persone dovrebbero abbandonarla.) Le persone dovrebbero discernerla, condannarla e abbandonarla. Questa frase non è la verità e non è un criterio che le persone dovrebbero osservare, tantomeno un requisito che Dio ha per l’umanità. Non ha alcun nesso con le parole di Dio né con le esigenze di Dio nei confronti delle persone. Che cosa richiede Dio alle persone? Dio non vi richiede di avere una voglia di combattere, di non mollare mai. Dio ha bisogno che le persone comprendano la propria essenza corrotta, sappiano che tipo di persone sono, cosa manca loro, se la loro levatura è alta o bassa, qual è la loro capacità di comprensione, se sono persone che amano veramente Dio e se sono persone che amano la verità. Dio ha bisogno che voi comprendiate esattamente voi stessi in questi modi, poi fate ciò che potete secondo la vostra levatura e secondo il calibro che possedete, nel miglior modo possibile. Questo contiene il significato di “combattere”? (No.) No, non c’è bisogno di combattere. Alcune persone dicono: “Non posso combattere contro la mia indole corrotta?” La tua indole corrotta può essere sconfitta combattendo? Può essere cambiata solo combattendo? (No.) No, non la si può cambiare. Alcune persone dicono: “Posso combattere contro le forze del male di Satana? Posso combattere contro gli anticristi? Posso combattere contro le persone malvagie, contro le persone che hanno un’indole malvagia, contro le persone che causano scompiglio e disordine?” Questo non va certamente bene. Perché non va bene? Combattere di per sé non significa praticare la verità. In quale momento le parole di Dio hanno detto: “combatti gli anticristi”, “combatti i farisei”, “combatti gli ipocriti” o “combatti la tua indole corrotta”? Dio ha forse detto queste cose? (No.) Al contrario, nella società, il mondo satanico prevede lotte contro i proprietari, lotte contro coloro che detengono il potere e lotte contro gli intellettuali, così come lotte tra le masse, combattimenti di galli, combattimenti di cani, corride e così via. In ogni caso, nulla di tutto ciò è positivo. Il combattimento è una tattica attraverso la quale Satana danneggia le persone e provoca calamità agli esseri viventi. Non permette all’umanità di convivere pacificamente. Al contrario, genera divergenze tra le persone e odio tra di esse, poi fa sì che le persone combattano tra loro e si massacrino a vicenda, mentre osserva il divertimento e il caos in disparte. Trattandosi di un comportamento satanico, se nella chiesa e nella casa di Dio dovessero sorgere comportamenti, fenomeni o questioni che hanno a che fare con il combattimento, come li vedreste voi? Mettereste il pollice in su in segno di sostegno e approvazione, o vi porreste fine? (Vi porreste fine.) Dovreste porvi fine, spiegare loro le cose in modo chiaro, fargliele capire e dire loro che devono agire secondo la verità, fare le cose in linea con i principi e comportarsi in totale sintonia con le parole di Dio. Potete anche potarli, ma potarli, redarguirli e persino disciplinarli non è combattere. A cosa si riferisce il termine combattere? Combattere significa discutere con altre persone su ciò che è o non è vero in una questione per irruenza, litigare con le persone ed essere irragionevoli, creare confusione e comportarsi in modo scortese, persino usare piani segreti e trame ingannevoli, o ricorrere alle tattiche, ai metodi e ai mezzi dell’uomo per costringere una persona alla sottomissione, sconfiggerla e tormentarla ripetutamente fino alla capitolazione. Ciò si chiama combattere. Combattere è un comportamento e un’azione puramente d’impeto ed è anche un tipo di comportamento, un metodo e un mezzo per fare le cose satanico. Non ha nulla a che fare con la verità. Alcune persone dicono: “Come può essere sbagliato quando il popolo eletto da Dio insorge e combatte contro persone come i falsi leader, gli anticristi, i farisei e le persone malvagie? Non è una buona cosa combattere contro di loro finché non capitolano o non vengono eliminati? Così la casa di Dio non sarà forse tranquilla? Allora i fratelli e le sorelle non potranno continuare la loro vita nella chiesa in modo pacifico? Perché non ci è permesso combattere queste persone?” È giusto combattere queste persone? Prima di tutto, una cosa è certa: combattere è sbagliato. Perché è sbagliato? Dio punisce e condanna le persone malvagie, pertanto cosa importa se le persone combattono contro di loro? Come può essere sbagliato se le persone le umiliano, si accaniscono su di loro e le tormentano quando non hanno niente di meglio da fare, le sgridano, le immobilizzano a terra e le criticano? Dio detta disposizioni amministrative e in queste disposizioni non ci sono termini che riguardino il combattimento. Dio stabilisce solo disposizioni amministrative, all’interno delle quali esistono metodi e principi per gestire ogni tipo di persona. Le disposizioni indicano alle persone quali tipi di individui devono essere espulsi, quali tipi di individui devono essere eliminati, quali tipi di individui devono essere sostituiti, quali tipi di individui devono essere educati, quali tipi di individui devono essere usati, quali tipi di individui non devono essere usati, quali tipi di individui possono essere salvati e quali non possono essere salvati. Dio detta alle persone solo dei principi. Dunque, come persone, come dovreste interpretare queste parole di Dio? Tutte queste parole di Dio sono la verità. Che cos’è la verità? Si tratta del fatto che quando Dio fa qualcosa o gestisce qualsiasi tipo di persona, persino se si tratta di una persona malvagia, che ha compiuto azioni malvagie, causando un danno estremo al lavoro e agli interessi della casa di Dio, Dio utilizzerà comunque i Suoi metodi per trattarla; non ricorrerà assolutamente a metodi satanici o impetuosi per farlo. Come si chiama questa cosa? Si chiama trattare le persone in modo equo. Il combattere è contenuto in questo concetto di equità? No. È questa la verità? (Sì.) A prescindere da quanto impetuosa, da quanto satanica e da quanto malvagia sia tale persona, consideriamo le parole di Dio come la più alta delle istruzioni e come principi precisi da usare per gestirla. Non denunciamo né ci coalizziamo contro le persone per impeto; non facciamo assolutamente questo genere di cose. Questo è ciò che si chiama trattare le persone con giustizia, e questi sono i principi che Dio ha trasmesso alle persone.
In Asia, esiste la frase specifica “volontà di non mollare mai”. Nel mondo occidentale potrebbe esserci una frase con lo stesso significato. Finché è stata corrotta da Satana e vive sotto il potere di Satana, ogni persona ha un’indole satanica, è particolarmente arrogante e presuntuosa e non cede a nessuno. Quando sono spinte da questo tipo di indole, nelle persone sorge sicuramente una mentalità e un modo di pensare all’insegna del non mollare mai. Le persone vedono questo tipo di pensiero e di mentalità che l’umanità promulga come corretto, positivo e come un qualcosa che è sufficiente a sostenere le persone mentre continuano a percorrere la loro strada e a vivere. A prescindere da quanto le persone ritengano giusta questa cosiddetta mentalità e il suo pensiero, e da quanto affermino che essa sia giusta, tutti noi dobbiamo avere discernimento nei suoi confronti. In tutta l’umanità, non c’è una sola razza in cui la verità abbia il potere. Per quanto elevate, antiche o misteriose siano le idee o la cultura tradizionale che una razza ha prodotto, l’educazione che ha ricevuto o la conoscenza che possiede, una cosa è certa: nessuna di queste cose è la verità o ha una qualche relazione con la verità. C’è chi dice: “Alcune delle morali o delle nozioni secondo cui determinare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è corretto e ciò che non lo è, ciò che è bianco e ciò che è nero, contenute nella cultura tradizionale, sembrano piuttosto vicine alla verità”. Il fatto che possano suonare molto simili non significa che abbiano lo stesso significato. I detti dell’umanità corrotta provengono da Satana e non sono mai la verità, mentre solo le parole di Dio sono la verità. Pertanto, per quanto alcune parole della gente possano sembrare simili a quelle di Dio, non sono la verità e non possono diventare la verità; questo è fuor di dubbio. Sono vicine alla verità solo nella formulazione e nell’espressione ma, in realtà, queste nozioni tradizionali sono incompatibili con le verità delle parole di Dio. Sebbene il senso letterale di queste parole possa avvicinarsi in parte alla verità, non ne condivide la fonte. Le parole di Dio provengono dal Creatore, mentre le parole, le idee e i punti di vista della cultura tradizionale provengono da Satana e dai demoni. Alcuni dicono: “Le idee, i punti di vista e i detti celebri della cultura tradizionale sono universalmente riconosciuti come positivi; anche se sono menzogne e falsità, non possono forse diventare verità se la gente li sostiene per diverse centinaia o migliaia di anni?” Assolutamente no. Un simile punto di vista è ridicolo quanto affermare che le scimmie si siano evolute in uomini. La cultura tradizionale non diventerà mai la verità. La cultura è cultura e, per quanto nobile, è sempre e solo qualcosa di relativamente positivo prodotto dall’umanità corrotta. Ma essere positiva non equivale a essere la verità, essere positiva non la rende un criterio; è solo relativamente positiva, niente di più. Ora, ci risulta dunque chiaro se, oltre a questa “positività”, l’ impatto che la cultura tradizionale ha sull’umanità è buono o cattivo? Senza dubbio, ha un cattivo impatto sull’umanità.
Oggi abbiamo analizzato il detto “Non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti.” È una sorta di filosofia per i rapporti mondani. Abbiamo anche sviscerato il famoso modo di dire con uno sfondo storico “dormire sulla legna e farsi venire la bile in bocca.” Queste due frasi non sono forse già sufficienti a darvi una nuova conoscenza della cultura tradizionale e delle filosofie nei rapporti mondani dell’umanità? Qual è esattamente l’essenza della cultura tradizionale e delle filosofie per i rapporti mondani? Innanzitutto, potete essere certi che queste cose non sono assolutamente positive. Nascono dall’indole corrotta delle persone: Satana ne è la fonte. Cosa portano all’umanità? Fuorviano, corrompono, legano e vincolano l’umanità. Questo è certo e indiscutibile. Tutto ciò che apportano all’umanità è un’influenza negativa e un effetto negativo, quindi sono forse la verità? (No.) Non sono la verità, eppure l’umanità continua a consacrarle come tali. Che cosa sta succedendo? Le persone sono state ingannate. Poiché le persone non sono state salvate da Dio, non comprendono la verità e non hanno sentito le cose accurate che Dio ha da dire su frasi e questioni di questo tipo, alla fine accettano le idee e i punti di vista che, secondo le loro nozioni, ritengono relativamente corretti, buoni e che corrispondono alla loro volontà. Queste cose sono arrivate per prime nel loro cuore e vi sono diventate predominanti, per cui le persone si aggrappano a esse per centinaia e migliaia di anni. Queste filosofie sataniche all’interno della cultura tradizionale hanno messo radici nel cuore delle persone, ingannando e influenzando generazione dopo generazione di persone. Se non accettate la verità, continuerete a essere fuorviati e influenzati da queste filosofie. Oggi ho analizzato e condiviso su “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti” e “dormire sulla legna e farsi venire la bile in bocca.” Una di queste frasi è un modo di dire, l’altra è una frase idiomatica. In queste due frasi possiamo vedere che cos’è esattamente la cultura satanica nel mondo intero: è costituita da eresie e falsità che fuorviano le persone, le corrompono, sono dannose per esse e le danneggiano. Se l’umanità si attiene a queste filosofie di Satana, allora, nel corso della vita, le persone diventeranno sempre più corrotte e sempre più malvagie; si massacreranno a vicenda, combatteranno tra loro e tutto ciò non avrà fine. Non ci sarà fiducia tra le persone, né coesistenza armoniosa, né amore reciproco. In sintesi, ciò che questa cultura porta all’umanità sono conseguenze malvagie. Sotto la guida di queste cosiddette idee e mentalità, essa fa sì che l’umanità faccia costantemente il male, si opponga costantemente a Dio, sfidi costantemente i limiti morali delle persone e ricorra a qualsiasi mezzo per raggiungere i propri obiettivi. Alla fine, la gente seguirà la via della distruzione e sarà punita. Questa è l’essenza della cultura umana. A proposito di detti, qual è il vostro punto di vista su di essi? Qualcuno potrebbe dire: “Non sono idee veramente caldeggiate dall’umanità. Le persone dell’alta società che possiedono un livello di conoscenza relativamente alto non le rispettano.” Poco fa, abbiamo analizzato una frase idiomatica che trova d’accordo persone dell’alta società, “dormire sulla legna e farsi venire la bile in bocca.” Questa frase idiomatica è di alto livello? (No.) Non è di alto livello, ma questa frase idiomatica, queste idee e queste mentalità sono decisamente elogiate e sostenute da tutti in ogni scuola superiore e in ogni ambito di alto livello della società umana. Questa è la cultura umana. L’umanità è stata condizionata, intorpidita e corrotta da questi aspetti della cultura tradizionale. E qual è il risultato finale? È che l’umanità è fuorviata, limitata e vincolata dalla cultura tradizionale e si forma naturalmente un tipo di mentalità e di teoria che l’umanità sostiene e diffonde, trasmette largamente e fa accettare alla gente. Alla fine, questa conquista il cuore di tutti, fa in modo che tutti sottoscrivano questo tipo di mentalità e di idea, e tutti vengono corrotti da questa idea. Quando le persone sono state corrotte fino a un certo punto, esse non hanno più alcuna idea se sia giusto o sbagliato; non vogliono più discernere ciò che è giustizia e ciò che è malvagità, né sono più disposte a discernere ciò che è positivo e ciò che è negativo. Arriva persino un giorno in cui non sanno se sono davvero umane, e ci sono molti malati che non sanno se sono uomini o donne. Quanto è lontana dalla distruzione una razza umana come questa? Come si pone l’umanità di oggi rispetto a quella dei tempi di Noè? Gli umani non sono forse ancora più malvagi? Hanno già raggiunto l’apice della malvagità e sono così malvagi che alcune cose non si possono ascoltare: dopo averle sentite si rimane disgustati. Le persone sono tutte malate fino a un certo punto. Dall’esterno, i corpi delle persone sembrano umani, ma le cose che pensano nel loro cuore in realtà non sono ciò che esse dovrebbero pensare; sono tutte malate e incapaci di invertire la rotta. Cosa intendo dire con “non sono capaci di invertire la rotta”? Intendo dire che forse, cento o duecento anni fa, più persone sarebbero state disposte ad ascoltare Dio che parlava e pronunciava delle parole. Confidavano nel fatto che in questo mondo esistesse la giustizia, e anche la rettitudine e l’equità. Le persone erano disposte ad accettare un fatto come questo e anelavano alla sua realizzazione. Ancora di più, speravano che sarebbe arrivato un giorno in cui il Salvatore avrebbe liberato l’umanità dall’influenza delle tenebre e della malvagità. Tuttavia, a distanza di cento o duecento anni, le persone di questo tipo sono sempre meno. Quante persone ci sono che possono capire le parole di Dio? Quante persone sono in grado di accettare la verità? Anche se molte persone ricevessero la grazia di Dio, che importerebbe? Il numero di persone che Lo seguono davvero è sempre più basso. Vale a dire che nel genere umano ci sono sempre meno persone che, dopo aver ascoltato le parole di Dio, sono incoraggiate, sono capaci di apprezzare le cose positive, anelano alla luce, alla giustizia e all’avvento del regno di Dio, all’equità e alla rettitudine. Cosa dimostra questo? Che le filosofie, le leggi, le idee e le cosiddette mentalità di Satana hanno fuorviato e corrotto l’intera razza umana. In che misura le persone sono fuorviate e corrotte? Tutte le persone hanno accettato le falsità e le affermazioni diaboliche di Satana come verità; tutte adorano Satana e lo seguono ma non comprendono le parole di Dio, il Creatore. Non importa cosa dica il Creatore, quanto dica e quanto siano chiare e concrete le Sue parole, nessuno capisce, nessuno comprende. Queste persone sono tutte insensibili e sprovvedute, e i loro pensieri e le loro menti sono confuse. Come sono state confuse? È Satana che le ha confuse. Satana ha corrotto profondamente le persone. Nella società odierna sono presenti idee, ideologie e affermazioni di ogni tipo. Le persone credono in qualsiasi cosa scelgano e seguono qualsiasi cosa scelgano. Nessuno può dire loro cosa fare, né è in grado di farlo. Si è arrivati fino a questo punto. Quindi, il fatto che voi possiate scegliere di credere in Dio è una benedizione. Oggi siete in grado di capire ciò che Dio dice, siete dotati di un po’ di senso di coscienza, credete a ciò che Dio dice, desiderate che il regno di Dio arrivi e desiderate vivere in un regno di luce, giustizia, equità e rettitudine. Per voi è una rarità avere questa sincerità? Come l’avete ottenuta? È grazie alla protezione di Dio e allo Spirito Santo che opera in voi per donarvi chiarezza del fatto che siete in grado di credere in Dio e di seguirLo. Se Dio non avesse operato in voi, potreste essere qui ora come credenti? Avreste potuto cambiare nel modo in cui siete cambiati ora? Guardate, questi non credenti hanno ancora sembianze umane? Potresti non comprendere molte verità in questo momento, e in molti casi il tuo punto di vista è ancora identico a quello dei non credenti: qualunque cosa pensino loro, la pensi anche tu. Sebbene a volte tu non accetti alcuni dei loro punti di vista, non hai discernimento e non hai altra strada da percorrere. Quando giungerà il giorno in cui comprenderai la verità, sarai in grado di discernere che le loro opinioni sono errate e malvagie e il tuo cuore sarà in grado di respingerle. Allora vedrai chiaramente i loro volti demoniaci. Vedrai che sono diavoli viventi, non esseri umani. Sono camuffati da umani, ma non compiono azioni umane. Come si fa a capire che è così? Le parole che pronunciano sono tutte particolarmente piacevoli all’orecchio e capaci di fuorviare le persone, ma ciò che fanno e mettono in atto è estremamente malvagio e sgradevole, ed è semplicemente spudorato e irragionevole. Le cosiddette idee e le cosiddette mentalità a cui aderiscono sono estremamente malvagie e reazionarie, completamente in contrasto con le parole di Dio e la verità, e rappresentano gli opposti polari delle parole di Dio e della verità, eppure queste persone assumono questi falsi ragionamenti e queste eresie come verità e le promulgano in modo intenso, vigoroso e pubblicamente promuovendole per fuorviare e corrompere l’umanità, in modo da poter coprire i loro vari crimini meschini e spudorati e le loro facce sgradevoli. Da questo, puoi vedere chiaramente che sono tutti demoni, oltre che bestie e spiriti immondi con cui non si può ragionare. Non si può parlare con loro in modo sensato e non si possono pronunciare parole positive o vere. Quando verrà il giorno in cui riuscirai a vedere con questo grado di chiarezza, saprai che l’umanità è corrotta troppo profondamente; che tu sei corrotto quanto gli altri; che solo al momento attuale, quando credi in Dio e comprendi alcune verità, puoi vivere una qualche sembianza umana, sottrarti all’influenza dei diavoli e di Satana, discernerli, odiarli e abbandonarli; che senza la salvezza di Dio, saresti proprio come loro, non ci sarebbe alcuna differenza, e che saresti capace di qualsiasi tipo di male o di malvagità. Ora tu stai perseguendo la verità, lavorando e impegnandoti a fondo nella verità, dando importanza alla pratica e trasformando la verità nella tua realtà. Quando comprenderai la verità, riuscirai a praticarla, a vivere la realtà delle parole di Dio e ad avere una vera testimonianza esperienziale, il tuo cuore sarà felice e in pace, la tua mentalità e il tuo stato saranno via via più normali, il tuo rapporto con Dio diventerà sempre più intimo e normale e le tue giornate miglioreranno sempre di più. Se non pratichi la verità, vivi sempre secondo filosofie sataniche, fraintendi sempre Dio e sei sospettoso nei Suoi confronti, il tuo cuore sarà sempre più lontano da Dio, la tua fede in Lui sarà vana e non otterrai nulla. Anche se credi in Dio da molti anni, comprendi molte parole e dottrine e non accetti i vari pensieri e punti di vista fallaci dei non credenti, non serve a nulla. Questo perché non comprendi la verità e puoi solo parlare di alcune parole e dottrine, ma non puoi ancora mettere in pratica la verità. Poiché le cose che per prime sono entrate nel tuo cuore e vi sono diventate dominanti hanno ancora potere su di te, sei in grado di vivere solo in base a queste cose. Qualunque cosa tu voglia fare e qualunque situazione ti capiti, non potrai fare a meno di essere controllato da queste filosofie sataniche. Pertanto, se queste filosofie sataniche hanno potere sul tuo cuore, non sarai in grado di praticare la verità. Alcune persone dicono: “Non metto in pratica la verità, né seguo Satana.” È possibile? Non c’è una via di mezzo. Solo accettando la verità, comprendendo la verità e poi cancellando le cose sataniche che per prime sono entrate nel tuo cuore e sono diventate dominanti in esso che puoi arrivare a fare le cose secondo la verità. Quando la verità ha potere sul tuo cuore e le parole di Dio hanno potere sul tuo cuore, sarai naturalmente in grado di mettere in pratica la verità in ciò che dici e fai.
In che modo le persone trattano la logica e i pensieri di Satana, e le stampelle emotive che controllano il modo in cui le persone vivono? Nutrimento psicologico? Brodo di pollo per l’anima? In realtà, sono queste le cose che corrompono le persone, e se uno le “divora” muore. Se le persone accettano continuamente queste cose e immagazzinano dentro di sé elementi satanici, che cosa significa? Che non hanno ancora abbandonato la loro indole corrotta originaria e che hanno proceduto ad accettare una nuova corruzione da parte di Satana in aggiunta a essa. Questo significa che per loro è finita. È inevitabile che non possano essere salvate. Devi continuamente discernere e rifiutare queste cose, mentre le scacci continuamente, non vivendo in base a esse e accettando le parole di Dio. Ci sono persone che dicono: “Non accetterò queste cose. Le parole di Dio entreranno in me da sole”. Ciò non è possibile. Devi cercare attivamente la verità e accettarla e, attraverso il processo di comprensione della verità, acquisirai naturalmente il discernimento sui falsi ragionamenti e sulle eresie e li lascerai lentamente andare. In questo modo, le parole di Dio si trasformeranno gradualmente nei tuoi principi per fare le cose, e quando farai le cose saprai quale modo di agire è in linea con le intenzioni di Dio, praticherai la verità in modo molto naturale, e questo aspetto della tua indole corrotta sarà modificato. Pensate che sia una cosa difficile da fare o no? In realtà non lo è. L’unica cosa difficile è che le persone non la mettono in pratica. Alcuni pensano: “È davvero difficile, più difficile che salire al cielo! Non è forse chiedere l’impossibile? Non mi sta forse ponendo in una posizione difficile?”. È così? No, non è così. Devi affrontare queste questioni in maniera corretta e avere un discernimento corretto su di esse. Oggi ho trascorso molto tempo a condividere su alcune fallacie sataniche e ad analizzarle, ma queste poche cose sono le uniche che sono conservate all’interno delle persone? (No.) Ce ne sono molte di più! In seguito, procederò a una condivisione su questi argomenti in ordine. Prima non avevo condiviso su questo aspetto; voi avete mai riflettuto su questi argomenti per conto vostro? Non lo avete fatto. Se li meditaste, otterreste dei risultati? Se foste stati in grado di dedicare un po’ di impegno alla verità avreste avuto un po’ di discernimento sulle falsità sataniche, non sareste completamente ignoranti come lo siete adesso. La Mia condivisione su questi temi oggi sembra improvvisa? C’è qualcuno che dice: “Non stavamo forse condividendo sul discernimento degli anticristi? Come mai all’improvviso condividiamo su questi argomenti?” Questi argomenti hanno tutti a che fare con l’indole corrotta di Satana. Questi argomenti hanno anche tutti a che fare con il discernimento dell’indole corrotta di Satana da parte delle persone e sono utili per la capacità delle persone di comprendere in modo accurato la verità. Per lo meno, dopo la condivisione, le persone sapranno: “Si scopre che questa grande frase non è la verità”. Da questo momento in poi, fallacie come “dormire sulla legna e farsi venire la bile in bocca” e “non dubitare di coloro che impieghi e non impiegare coloro di cui dubiti.” possono essere cancellate dal tuo cuore. Forse alcuni di voi non riescono ancora a eliminarle, ma almeno sai che queste frasi non corrispondono alla verità e la prossima volta che sentirai qualcuno pronunciarle, saprai che sono fuorvianti e non le accetterai. Sebbene il tuo cuore percepisca che le frasi sono in qualche modo giuste e che si tratta comunque di cose buone da fare, pensi anche: “Dio ha affermato che queste frasi non sono la verità. Non posso agire secondo queste frasi”. Non è utile per te? (Sì.) Qual è il Mio obiettivo quando dico queste cose? Perché sto analizzando queste frasi in questo modo? I credenti dicono sempre: “Dobbiamo praticare la verità. Tutte le parole di Dio sono verità. Tutte le parole di Dio sono positive e sono quelle che dovremmo praticare”. Un giorno sei potato e nel tuo cuore affiorano le frasi “dormire sulla legna e farsi venire la bile in bocca” e “il momento in cui il Cielo sta per conferire grandi responsabilità a una persona, il suo cuore deve prima provare dolore”. Queste frasi sono la verità? Non è uno scherzo? Se ti chiedessero di rendere testimonianza a Dio, come lo faresti? Diresti: “I credenti devono sopportare l’umiliazione e sostenere un pesante fardello, dormire sulla legna e farsi venire la bile in bocca, e devono avere una volontà e mentalità di non mollare mai.” Questo significa rendere testimonianza? (No.) Se tratti la logica satanica come parole di Dio e verità e vi rendi testimonianza, non solo non hai reso correttamente testimonianza, ma sei diventato lo zimbello di Satana e hai umiliato Dio. Che cosa stai facendo? Se Dio ti condannasse per questo, tu penseresti che è ingiusto e diresti: “Sono un ignorante. Non capisco. Dio non ha mai condiviso su questo con me”. Se non ti condanna, ma la natura delle tue azioni è molto grave, cosa dovrebbe fare Dio? Metterti da parte? (No.) Non c’è bisogno di fare nulla. Per quanto riguarda Me, Mi limiterò a farvi capire il più possibile e a farvi sapere il più possibile, secondo il vostro livello di comprensione e in base a ciò che sono in grado di dirvi, quale sia esattamente la verità, se le frasi che ritenete buone e giuste siano collegate alla verità e se siano la verità. Devo farvi capire queste cose. Se dopo averle conosciute continui a pensarla allo stesso modo e insisti, Dio non ti metterà da parte e non ti ignorerà. Meriti di essere condannato e Dio lo farà. Perché Dio farà questo? Se agisci in questo modo senza capire queste cose, allora Dio ti tratterà come uno sciocco e un ignorante, ma se sai queste cose e agisci comunque in questo modo, allora stai sbagliando intenzionalmente e Dio deve comportarsi secondo i principi.
19 dicembre 2019