Come perseguire la verità (18)
Ultimamente il contenuto delle nostre condivisioni è stato piuttosto particolare. Ha riguardato le origini delle persone, la loro essenza e le loro classificazioni. Abbiamo discusso le manifestazioni di tre tipi di persone, ciascuno appartenente a una classificazione diversa: coloro che si sono reincarnati dagli animali, coloro che si sono reincarnati dai diavoli e coloro che si sono reincarnati dagli esseri umani. Per la maggior parte delle persone, questo ha avuto un certo impatto sull’umore. Come si sente la maggior parte di voi dopo aver ascoltato la condivisione su questo aspetto? C’è qualcuno tra voi che non è disposto ad ascoltare questo contenuto e dice: “Queste questioni non sembrano essere correlate alla verità. C’è qualche utilità nel conoscere queste cose?” Quando i nuovi credenti ascoltano queste parole, è probabile che sviluppino nozioni? È probabile che diventino negativi e deboli? A prescindere da come le persone si sentano dopo aver ascoltato queste parole, che sviluppino nozioni o che diventino negative e deboli, in ogni caso, condividere queste parole è per loro di beneficio. Quanto meno consente alle persone di acquisire un po’ di conoscenza e di discernimento, di comprendere i pensieri e i punti di vista corretti per la propria condotta e di capire i principi basilari per come comportarsi. È di grande beneficio per le persone in termini di come comportarsi e come vivere. In particolare, le aiuta a sapere come trattare gli altri secondo i principi. In questo modo, potranno fare meno sciocchezze e prendere meno deviazioni. Il contenuto delle nostre recenti condivisioni ha riguardato le origini delle persone e la loro essenza interiore, e abbiamo concluso parlando delle manifestazioni possedute da coloro che si sono reincarnati da veri esseri umani. Coloro che si sono reincarnati da veri esseri umani possiedono principalmente due caratteristiche. Quali sono? (Discernere il giusto dallo sbagliato e sapere cosa è corretto e cosa è errato.) Queste sono le due manifestazioni e caratteristiche principali che l’umanità di una persona dovrebbe possedere. In termini ampi, sono ciò che spesso chiamiamo coscienza e ragione. Tuttavia, di frequente le persone non sanno come discernere se qualcuno possieda coscienza e ragione, o se una persona possieda veramente l’una o l’altra, se la sua coscienza e la sua ragione siano normali, oppure se siano la coscienza e la ragione possedute dall’umanità normale. Quando le persone non comprendono questi fatti riguardo all’umanità normale, le loro opinioni o la loro comprensione della coscienza e della ragione sono molto generiche, quindi abbiamo usato due aspetti di manifestazioni specifiche per spiegare cosa sono la coscienza e la ragione umane e per confermare se una persona possieda umanità o meno. Il primo è discernere il giusto dallo sbagliato e il secondo è sapere cosa è corretto e cosa è errato. Abbiamo già condiviso su questi due aspetti due volte. Discernere il giusto dallo sbagliato e sapere cosa è corretto e cosa è errato sono qualità dell’umanità, aspetti vissuti dell’umanità e rivelazioni e manifestazioni specifiche dell’umanità che gli esseri umani possiedono. Per questi due aspetti, discernere il giusto dallo sbagliato e sapere cosa è corretto e cosa è errato, ho elencato di conseguenza alcuni esempi reali e discusso alcune manifestazioni specifiche delle persone all’interno di questi due aspetti, e vi ho fatto discernere se siano o meno manifestazioni dell’avere umanità e se coloro che le possiedono siano persone in grado di discernere il giusto dallo sbagliato e che sanno cosa è corretto e cosa è errato. Riguardo al discernere il giusto dallo sbagliato, abbiamo condiviso su alcuni casi per analizzare come le persone trattano le cose positive e quelle negative, e abbiamo anche condiviso su come discernere le cose negative e le manifestazioni non umane. Sebbene non abbia fornito più esempi specifici per dirvi cosa sono le cose positive e cosa sono le cose negative, analizzando e smascherando alcune manifestazioni delle persone nei confronti delle cose positive nella loro vita quotidiana, ho mostrato come si dovrebbero trattare le cose positive e quali atteggiamenti si dovrebbero avere nei loro confronti. Ho anche fatto alcuni esempi per smascherare gli atteggiamenti e le manifestazioni delle persone verso le cose negative, in modo che possiate imparare a discernere quale sia la natura degli atteggiamenti e delle manifestazioni di questi personaggi negativi, se la loro umanità sia vera umanità o meno e quale sia l’essenza della loro umanità. Nelle nostre ultime due condivisioni, non abbiamo spiegato nello specifico cosa sono le cose positive e quelle negative ma, a giudicare dai fatti che sono stati smascherati, non dovreste ora essere in grado di definire le cose positive e quelle negative? Dopo aver ascoltato la condivisione, avete riassunto cosa sono esattamente le cose positive e quelle negative? Se, dopo aver ascoltato questo contenuto specifico della condivisione, hai una definizione nel tuo cuore, sai cosa sono le cose positive e cosa sono quelle negative e comprendi la verità a questo riguardo, allora saprai come discernere e trattare le cose positive e quelle negative, giusto? (Sì.)
Cosa sono le cose positive? Non è una questione che si dovrebbe comprendere? Magari siete capaci di fare alcuni esempi di cose positive, come l’indole giusta di Dio, l’adorabilità di Dio, l’opera di Dio, le intenzioni di Dio per l’uomo, i requisiti di Dio per l’uomo, nonché tutte le verità che Dio ha espresso all’umanità, ogni verità principio dettagliata e specifica contenuta nella verità: queste sono tutte cose positive. Siete in grado di fare alcuni esempi specifici di cose positive, quindi siete in grado di farne anche di cose negative? La cultura tradizionale è una cosa negativa? (Sì.) Le tendenze malvagie sono cose negative? (Sì.) Perseguire una carriera da funzionario è una cosa negativa? (Sì.) Perseguire una grande ricchezza è una cosa negativa? (Sì.) Tutte queste sono cose negative. Cos’altro? (Non mi viene in mente altro.) Non riflettete mai su queste cose nel vostro cuore; siete sempre con la testa fra le nuvole. Eppure, di solito sentite che dopo aver iniziato a credere in Dio e aver fatto il vostro dovere per molti anni, essendovi nutriti di molte parole di Dio, siete giunti a comprendere una gran quantità di verità. Perché, allora, quando si tratta di questioni specifiche, non hai alcun punto di vista? Dov’è finito tutto quello che hai capito? Se ti viene chiesto di usare le verità che comprendi per analizzare l’essenza di una questione e spiegarne chiaramente l’essenza, e aiutare così le persone a comprendere le verità coinvolte e le intenzioni di Dio, in modo che non solo discernano le cose negative ma sappiano anche quali sono le cose positive e le verità principi coinvolte, non tiri fuori niente, non sai cosa dire. Questa non è forse una manifestazione del non comprendere la verità? (Sì.) Allora cos’è tutta quella comprensione di cui parli di solito? (Parole e dottrine.) È tutta parole e dottrine. Alcuni, quando scrivono appunti per le devozioni spirituali, vedono i loro pensieri fluire come una sorgente e scrivono come sotto guida divina; scrivono in modo molto strutturato e si commuovono al punto che i loro occhi si riempiono di lacrime e queste scendono copiose sui loro volti. Tuttavia, quando viene chiesto loro di applicare ciò che hanno scritto alla vita reale per discernere le varie persone, capire a fondo le varie cose e risolvere i vari problemi, non ne sono capaci. Comprendono molte dottrine, ma semplicemente non comprendono la verità. Di conseguenza, non riescono a capire a fondo nessuna delle questioni che incontrano e non riescono a risolvere nessuno dei problemi che scoprono. A cosa serve che comprendano così tante dottrine? Coloro che non comprendono la verità sono così miserabili! Gli arroganti e i presuntuosi comprendono molte dottrine eppure non riescono a risolvere alcun problema reale. È così miserevole. Tornando in argomento, continuiamo la nostra condivisione su cosa siano le cose positive. Questo aspetto della verità deve essere chiarito. Se facciamo un’affermazione generale e diciamo: “Tutto ciò che proviene da Dio è una cosa positiva”, queste parole sono corrette? (Sì.) “Tutto ciò che proviene da Dio è una cosa positiva” è una verità, ma se non capisci a cosa si riferisca specificamente questa affermazione o a cosa si riferisca la verità contenuta al suo interno, allora quello che capisci è dottrina. Se capisci e comprendi veramente questa affermazione in molte questioni e sei anche capace di comunicare alcuni dettagli per comprovare il tuo punto di vista, allora il tuo punto di vista ha le parole di Dio come base e questo dimostra che comprendi una parte della verità. Molte persone dicono: “Tutto ciò che proviene da Dio è una cosa positiva”. A livello teorico, questa affermazione è corretta ed è anche un aspetto della verità. Quindi, nello specifico, cosa sono le cose positive? Dovrebbe esserci una spiegazione specifica per “Tutto ciò che proviene da Dio è una cosa positiva”. Quali cose, allora, sono cose positive? Tutto ciò che proviene da Dio è una cosa positiva: tutte le cose create da Dio, preordinate da Dio o soggette alla sovranità di Dio sono cose positive. Questa spiegazione è corretta? Questo la rende specifica? (Sì.) In questo modo, l’affermazione “Tutto ciò che proviene da Dio è una cosa positiva” non rimane solo a un livello teorico, ma diventa una verità principio. Esporla in questo modo è chiaro? (Sì.) Allora leggete questa frase che definisce le cose positive. (Tutte le cose create da Dio, preordinate da Dio o soggette alla sovranità di Dio sono cose positive.) Come vi sentite dopo aver letto questa frase? La definizione o l’ambito delle cose positive hanno iniziato a diventare chiari nei vostri cuori? (Sì.) Allora leggetela di nuovo. (Tutte le cose create da Dio, preordinate da Dio o soggette alla sovranità di Dio sono cose positive.) Quando leggete le parole della verità, dovete imparare a leggerle lentamente e ad assaporarle con attenzione. Dovete imparare a leggerle con cadenza misurata, leggendole seriamente e solennemente a un ritmo comprensibile, in modo che, dopo che tutti le hanno ascoltate, ogni parola e ogni frase siano scolpite nei loro cuori e lascino un’impressione profonda, e che, da quel momento in poi, questa affermazione diventi una base e un criterio delle parole di Dio con cui misurano interiormente un certo tipo di cosa. Questo sarebbe meraviglioso. Leggetela di nuovo. (Tutte le cose create da Dio, preordinate da Dio o soggette alla sovranità di Dio sono cose positive.) Era ancora un po’ veloce. DiteMi, quando leggete le parole di Dio, non dovreste essere seri e anche pii? (Sì.) Se leggeste le parole di Dio in modo così frivolo e veloce come fareste con un articolo di un non credente, come si sentirebbero gli ascoltatori? (Non sentirebbero alcuna pietà.) Allora, per leggere le parole di Dio con pietà, come dovreste leggerle? Come dovrebbe essere il ritmo? (Dovremmo leggerle con serietà e coinvolgimento, parola per parola, in modo sonoro e potente.) Corretto. Allora leggete di nuovo la frase e sforzatevi di renderla sonora e potente. (Tutte le cose create da Dio, preordinate da Dio o soggette alla sovranità di Dio sono cose positive.) Ora che questa frase è stata letta più volte, l’avrete memorizzata, giusto? (Sì.) Questa frase sottolinea tre cose. Qual è la prima? (Ciò che è creato da Dio.) Qual è la seconda? (Ciò che è preordinato da Dio.) E qual è la terza? (Ciò che è soggetto alla sovranità di Dio.) E cosa sono tutte queste cose? (Sono tutte cose positive.) L’avete memorizzata, vero? (Sì.) Memorizzare la verità e scolpirla nel proprio cuore è di incredibile beneficio per comprendere tutte le verità principi, per discernere ogni tipo di persona, evento e cosa, per avere la posizione e il punto di vista corretti su di essi e per essere in grado di scegliere il giusto cammino e di praticare in base alle verità principi per soddisfare Dio.
Abbiamo appena parlato di cosa sono le cose positive. Tutti gli eventi e le cose nell’ambito di ciò che è creato da Dio, preordinato da Dio o soggetto alla sovranità di Dio sono cose positive. In tal caso, c’è un gran numero di cose positive. Primo, tutti i tipi di cose viventi e non viventi che Dio ha creato sono cose positive. Le cose viventi sono forme di vita capaci di movimento, che possono respirare e che possiedono vitalità. Qualunque sia la loro struttura vitale o qualsiasi siano le leggi e le regole della loro vita, fintanto che sono create da Dio, che provengono da Dio, sono cose positive. Anche se non ti piacciono, anche se non sono conformi alle tue nozioni e anche se non sono di alcun beneficio per le persone o possono persino arrecare loro danno, fintanto che sono create da Dio e da Lui preordinate, sono cose positive. Ma alcune persone hanno delle nozioni al riguardo. Credono che gli animali cattivi e quelli che possono nuocere alle persone, come le volpi, i lupi o le bestie che mangiano l’uomo, non siano cose positive ma negative. Questo punto di vista va contro i desideri di Dio ed è completamente e totalmente sbagliato. Infatti, tutto ciò che è creato da Dio, fintanto che Egli lo condanna, è una cosa positiva. Le persone non dovrebbero discriminarlo, né dovrebbero condannarlo e ricorrere all’uccisione o a qualsiasi altro mezzo crudele per trattarlo perché lo trovano ripugnante. Dovrebbero lasciarlo al suo corso naturale. Anche se non la proteggi, dovresti comunque lasciare a questa cosa lo spazio per sopravvivere e non dovresti nuocerle, perché proviene da Dio. Questo è l’atteggiamento che le persone dovrebbero avere nei confronti di tutte le varie creature create da Dio. Fintanto che una cosa è creata da Dio, indipendentemente dal fatto che ti piaccia o no, che sia bella o brutta, che sia amichevole nei tuoi confronti o rappresenti una minaccia, che sia invisibile a occhio nudo o che tu possa vederla, che abbia un impatto sulla tua vita o meno, o qualunque relazione abbia con la sopravvivenza umana, dovresti considerare essa e tutte le cose simili alla stessa stregua, trattarle secondo i principi e rispettarle; dai loro spazio per sopravvivere, rispetta i loro modi e le loro leggi di sopravvivenza e rispetta anche tutte le loro attività. Non dovresti nuocere loro. Come minimo, dovresti essere in grado di coesistere con queste creature e non dovreste interferire l’uno con le altre. Questo è qualcosa che le persone dovrebbero comprendere e recepire ed è, ovviamente, ancor più un principio a cui ci si dovrebbe attenere nel modo in cui si trattano le varie creature; non ci si dovrebbe assolutamente approcciare a loro con nozioni che provengono dalla volontà umana o addirittura con irruenza. La nostra condivisione sulle questioni relative a tutte le cose create da Dio termina qui.
Un altro aspetto che riguarda la definizione delle cose positive concerne ciò che è preordinato da Dio, e l’ambito di ciò che è preordinato da Dio è piuttosto vasto. In termini ampi, per esempio, la durata della vita, l’aspetto, la natura innata e i geni dei vari esseri viventi, così come i loro modi di sopravvivenza, i loro modelli di attività, i loro metodi per procurarsi il cibo e riprodursi, e i loro modelli di vita per adattarsi alle quattro stagioni, che coinvolgono le loro direzioni di migrazione e i loro raggi d’azione; inoltre, le quattro stagioni, l’ubicazione di montagne, fiumi e laghi, le forme di esistenza dei vari esseri viventi o non viventi sulla terra preordinate da Dio e così via: le persone dovrebbero rispettare anche queste cose che rientrano in tale ambito, dare loro spazio per sopravvivere e non usare la volontà umana o mezzi artificiali per estirparle, interferire con esse o far loro del male. Per esempio, le tigri sono nate per mangiare gli erbivori; zebre, antilopi, alci e alcuni piccoli animali sono tutte prede delle tigri. Questo è il modo in cui una creatura si procura il cibo e l’ambito in cui lo fa; questa è una regola della sua sopravvivenza. Quindi, cosa implica questa regola di sopravvivenza? Implica la preordinazione di Dio. Poiché ciò è preordinato da Dio, comunque le persone lo considerino da una prospettiva basata sulle nozioni, che lo vedano come meraviglioso o come sanguinoso e crudele, è sicuramente una cosa positiva. Questo è assolutamente certo e tu non puoi negarlo. Anche se senti nel tuo cuore che il fatto che una tigre cacci gli animali è molto sanguinoso e crudele e non riesci nemmeno a sopportare di veder verificarsi una scena così tragica, dovresti rispettare il modo di sopravvivenza del mondo animale. Non dovresti ostacolarlo né limitarlo, tanto meno interferire artificialmente con questo ambiente ecologico o danneggiarlo. Invece, dovresti lasciare che le cose seguano il loro corso naturale e proteggere l’ambiente di sopravvivenza del mondo animale. Non dovresti privare i vari animali del loro diritto alla sopravvivenza. Il fatto che i carnivori caccino e divorino erbivori o altri animali è una regola della loro sopravvivenza, e questa regola di sopravvivenza è stata creata e preordinata da Dio. L’umanità non dovrebbe interferire con essa né danneggiarla, bensì lasciare che le cose seguano il loro corso naturale. Cosa significa, quindi, lasciare che le cose seguano il loro corso naturale? Significa che quando vedi una tigre o qualsiasi altro carnivoro cacciare un’antilope o un’altra preda, se hai abbastanza coraggio, puoi guardare da lontano e non interferire. Se sei timoroso e non riesci a guardare questa scena di combattimento sanguinoso e mortale, allora non guardare, ma non dovresti condannare il comportamento di caccia di questi carnivori perché non sopporti di vedere tale scena sanguinosa, tanto meno dovresti lamentarti del fatto che sia stato un errore da parte di Dio creare questi carnivori; questo è un atto privo di ragione. È normale che tu non capisca ciò, ma non dovresti privare i carnivori del loro diritto alla sopravvivenza. Alcune persone chiedono: “Allora dovremmo proteggerli artificialmente?” Non interferendo né causando danni, hai già adempiuto alla responsabilità di un essere umano. Non c’è bisogno di proteggerli artificialmente, perché anche gli animali sono creature create da Dio; e, dato che sono stati creati da Dio, Egli li ha già dotati della capacità di sopravvivere: non hanno bisogno che tu interferisca o li aiuti. Tra l’altro, sei in grado di aiutarli? Sei capace di replicare la ferocia con cui cacciano le loro prede? Le persone non hanno le capacità necessarie. Al massimo, possono solo usare armi per uccidere alcune prede, il che è ben lontano dal soddisfare i bisogni degli animali. Inoltre, alcuni animali non mangiano prede morte; mangiano solo carne viva e fresca. Non dovresti interferire con i diritti di sopravvivenza dei carnivori né far loro del male, e neppure dovresti proteggere gli erbivori dai pericoli; è sufficiente che tu non faccia loro del male né dia loro la caccia. La sopravvivenza di ogni tipo di animale ha le sue leggi ed essi si riprodurranno e vivranno secondo le regole preordinate da Dio e le leggi da Lui stabilite. Hanno le loro leggi di sopravvivenza e le loro capacità di sopravvivere e, per molti aspetti, le loro capacità di sopravvivenza sono anche superiori a quelle degli esseri umani. Sebbene non sappiano fabbricare o usare armi e strumenti, la loro capacità di sopravvivere autonomamente è per certi aspetti comunque superiore a quella degli esseri umani. Se gli esseri umani dovessero vivere in natura, sarebbe difficile per loro sopravvivere; alcuni morirebbero persino di sete, di fame o di freddo o sarebbero mangiati da bestie selvagge. La capacità degli esseri umani di sopravvivere autonomamente in natura è chiaramente inferiore a quella degli animali. E perché? Anche questo è correlato alla preordinazione di Dio.
Riguardo a ciò che è preordinato da Dio, il principio a cui le persone dovrebbero attenersi è non interferire artificialmente né danneggiarlo. Prendiamo come esempio il modo di trattare gli animali: le persone non hanno bisogno di proteggerli per bontà. Fintanto che non li disturbi, non danneggi il loro ambiente di vita o non mini le loro regole e leggi di sopravvivenza, hai adempiuto alla responsabilità di un essere umano. Se un animale viene ferito o incontra qualche difficoltà e cerca aiuto dagli esseri umani, le persone dovrebbero aiutarlo? (Sì.) Questo aiuto non è considerato un’interferenza artificiale, ma piuttosto una responsabilità che le persone dovrebbero adempiere. Perché è una responsabilità che dovrebbero adempiere? Perché questo è qualcosa che gli esseri umani sono in grado di fare. In questa situazione, le persone dovrebbero mostrare amore e fare del loro meglio per aiutare, perché sia gli esseri umani che gli animali sono creature. È solo che, agli occhi di Dio, l’umanità è l’oggetto della Sua salvezza, una creatura di livello superiore, distinta dalle altre. Poiché tutte vivono insieme in questo mondo materiale, in questo spazio, aiutarsi a vicenda nei momenti di bisogno non viola alcun principio. Questo è un carattere che gli esseri umani dovrebbero possedere come minimo ed è qualcosa che dovrebbero essere in grado di raggiungere. Se c’è davvero un animale ferito che viene da te per chiedere aiuto, lo fa solo perché ti tiene in grande considerazione e si fida di te. Il fatto che sia capace di chiederti aiuto dimostra che non è sciocco; è capace di pensare e sa che, sebbene gli esseri umani siano diversi da lui, hanno i mezzi per aiutarlo a sopravvivere. Dato che gli altri esseri viventi tengono gli esseri umani in così alta considerazione, gli esseri umani non dovrebbero forse svolgere bene il ruolo di padroni di tutte le cose e adempiere agli obblighi che spettano loro? (Sì.) Questo è il principio di pratica. Per svolgere bene il ruolo di padrone di tutte le cose, non basta semplicemente avere questo desiderio: sono necessarie azioni concrete. Quando gli altri esseri viventi affrontano difficoltà o hanno dei bisogni, devi tendere una mano per aiutarli. Se sono destinati a morire o ad affrontare una grande calamità e tu non puoi aiutarli, allora non c’è niente da fare e dovresti semplicemente lasciare che le cose seguano il loro corso naturale: devi solo fare del tuo meglio. Se li vedi incontrare difficoltà o pericoli, è allora che dovresti adempiere alla tua responsabilità e al tuo obbligo. Se non vedi questo accadere, non c’è bisogno di darti pena per cercarlo: non è una tua responsabilità. Loro hanno il loro destino e non c’è bisogno che tu faccia uno sforzo attivo in questo senso. Per contro, se si trovano in difficoltà e ti chiedono aiuto, è tuo ineludibile dovere tendere una mano; è meglio che tu non rifiuti. Per esempio, nel caso dovessi incontrare un’oca selvatica sulla strada che ti blocca il passo e cerca di impedirti di andartene, se hai un cuore amorevole, dovresti renderti conto che l’oca è in difficoltà ed è venuta da te per chiedere aiuto. Cosa dovresti fare in quel momento? (Seguire l’oca per vedere cosa c’è che non va e aiutarla se possiamo.) Esatto. Segui l’oca, vedi dove ti conduce e quale difficoltà o pericolo ha incontrato che richiede l’assistenza umana. Dovresti fare tutto il possibile per aiutarla, non puoi semplicemente abbandonarla a sé stessa. Questo è il senso di responsabilità che gli esseri umani dovrebbero avere. Avere a cuore le varie creature viventi create da Dio, avere a cuore tutte le cose che Dio ha creato: questo è il carattere dell’amare le cose positive che le persone dovrebbero possedere. Alcuni chiedono: “Questo è accumulare meriti e fare il bene?” No. Il detto “accumulare meriti e fare il bene” non è valido. Non c’è bisogno di blaterare simili parole altisonanti. Per dirla senza mezzi termini, l’intera idea di accumulare meriti e fare il bene è una sciocchezza! Questo è adempiere agli obblighi di un essere umano; è il senso di responsabilità più basilare che le persone dovrebbero possedere. Una volta che hai aiutato l’oca, la tua responsabilità è adempiuta. Non hai bisogno che essa ti ringrazi, né che ricambi la tua gentilezza: quello che hai fatto era qualcosa che gli esseri umani sono obbligati a fare. Adempiere a questo obbligo e avere questo senso di responsabilità è seguire le parole di Dio: tutte le cose create e preordinate da Dio sono cose positive e dovremmo averle a cuore. Dio ci incarica di avere a cuore tutte le cose che ha creato. Questo fa parte del buon senso dell’umanità che gli esseri umani, in quanto padroni di tutte le cose, dovrebbero possedere come minimo. Nello specifico, è il senso di responsabilità che dovrebbero possedere come minimo. Non interferire con gli altri esseri viventi, non minare le loro regole di sopravvivenza e non privarli del loro diritto di sopravvivere; inoltre, non c’è bisogno di aiutarli artificialmente a vivere in un certo modo o di guidarli e regolarli perché sopravvivano in un certo modo. Invece, rispetta le loro leggi e le loro regole di sopravvivenza. Quando hanno bisogno di aiuto, se lo vedi, non dovresti evitarli o far finta di niente, semplicemente restando a guardare mentre vengono feriti e muoiono, bensì tendere una mano per adempiere alla responsabilità e all’obbligo che gli esseri umani dovrebbero adempiere. Aiutandoli, li salvi. Questo non ti stancherà, né richiederà che tu paghi un grande prezzo o spenda molta energia, tanto meno che tu dia la vita per proteggerli. Non ti costa nulla; è qualcosa che sei tenuto a fare in quanto essere umano. Se ti venisse chiesto di proteggerli con tutte le tue forze, non sarebbe facile da raggiungere, e dovresti invece essere in grado di lasciare che le cose seguano il loro corso naturale: non interferire con loro, non danneggiare il loro ambiente di vita e non minare le loro regole di sopravvivenza, e non privarli del loro diritto di sopravvivere. Se non sei capace neppure di questo, allora sei non umano, non sei la reincarnazione di un essere umano e non hai umanità. Cosa significa non avere umanità? Significa che sei privo persino della coscienza e della ragione per proteggere gli animali, prenderti cura di loro e rispettare gli esseri viventi che Dio ha creato. Se pensi sempre a far loro del male, a mangiarli e a privarli del loro diritto di sopravvivere, allora non sei un essere umano ma una bestia selvaggia. È chiaro adesso? (Sì.)
Riguardo a ciò che Dio ha preordinato, ci sono alcune altre situazioni. Per esempio, le regole di sopravvivenza di alcuni animali sono in qualche modo diverse o addirittura opposte a quelle di altri esseri viventi, come i gufi, i pipistrelli e alcuni altri animali la cui regola di sopravvivenza è dormire durante il giorno e diventare attivi di notte. Questo è stato preordinato da Dio e, anche se circostanze speciali occasionalmente portano questi animali a modificare temporaneamente tale routine, in condizioni normali le loro leggi e regole di sopravvivenza sostanzialmente non cambiano. Le persone pensano sempre a cambiare le regole di questi animali, a renderli diurni come gli esseri umani. Conducono ricerche sui geni e sul siero di tali animali, sui loro modelli di attività e così via, escogitando ogni mezzo per cambiare e minare le loro regole di sopravvivenza e i loro modelli di attività. È una cosa buona? (No.) Questo tipo di comportamento, questo tipo di pensiero, è una cosa positiva? (No.) Questa è una cosa negativa, qualcosa che fanno i non umani. Attraverso la ricerca scientifica, questi esseri viventi vengono davvero cambiati in qualche modo, ma finiscono per vivere in modo estremamente doloroso e anormale. Le persone normali non sopportano di vederlo. Inoltre, alcuni che dicono: “Ci sono così tanti topi adesso; sarebbe fantastico se i cani potessero catturare i topi. I cani potrebbero fare la guardia alla casa, noi risparmieremmo sul cibo per cani perché mangerebbero i topi e non avremmo bisogno di avere gatti. Risolveremmo tre problemi in un colpo solo. Non sarebbe fantastico?” Allora fanno ricerche su come fondere i geni dei gatti e dei cani, in modo che i cani abbiano sia i geni del cane che quelli del gatto e diventino un ibrido cane-gatto che possa sia fare la guardia alla casa che catturare i topi. Quest’idea è buona? (No.) Perché no? (Perché costoro vogliono sempre minare ciò che Dio ha preordinato e violare le leggi da Lui preordinate. Questo è esattamente ciò che fa Satana e ciò che fa l’umanità corrotta.) Tali idee sono malvagie. Da dove provengono le idee malvagie? Provengono interamente da Satana e dagli spiriti malvagi. Pertanto, tali individui corrotti sono non umani. Vogliono sempre cambiare le cose positive che Dio ha preordinato e cambiare le funzioni originarie, i modelli di attività e le leggi di sopravvivenza dei vari esseri viventi preordinati da Dio. Vogliono sempre minare le forme di sopravvivenza degli esseri viventi preordinate da Dio, sviluppano sempre idee, pensieri e punti di vista malvagi e oltraggiosamente ribelli, e vogliono sempre minare le varie cose preordinate da Dio. Tali individui sono non umani, non hanno umanità. Il loro pensiero o le loro azioni non rientrano mai nell’ambito della coscienza e della ragione; piuttosto, costoro vogliono sempre superare l’ambito della normale umanità: questa è una manifestazione dell’essere non umani. Non rispettano né sostengono, nella coscienza e nella ragione della normale umanità, le regole di sopravvivenza e le forme di esistenza di tutte le cose preordinate da Dio. Al contrario, vogliono sempre minare, disturbare e cambiare le regole di sopravvivenza preordinate da Dio, cambiare i modi di vita degli altri esseri viventi. Vogliono che i gatti non siano più gatti e che i cani non più cani, trasformandoli tutti in aberrazioni, in cose malvagie, facendoli sviluppare in una direzione malvagia. Vogliono sempre minare l’esistenza delle cose positive e vogliono sempre minare le forme di sopravvivenza delle cose positive. Non sono forse non umani? (Sì.) I pensieri e i punti di vista prodotti e posseduti dai non umani sono cose negative e sono in contrasto con le cose positive. Poiché i loro punti di vista sono cose negative e in contrasto con le cose positive, gli oggetti che producono e i risultati che ottengono nelle loro professioni non sono forse cose negative? (Lo sono.) Queste cose sono negative. Sebbene alcune cose non abbiano direttamente alcun impatto avverso o non causino alcun danno all’umanità, fintanto che sono in contrasto con ciò che Dio ha preordinato, che violano le leggi e le regole preordinate da Dio e che hanno un modo di sopravvivenza o una legge e una regola diversi, nati in conseguenza del fatto che l’uomo ha artificialmente interferito, processato e minato sulla base delle leggi e delle regole preordinate da Dio, allora queste cose sono negative. Indipendentemente da quante persone accettino e riconoscano l’esistenza di una tale cosa, o da quante persone ne ricavino piacere fisico nella vita o nella sopravvivenza, se non è nella forma originaria preordinata da Dio e se non è nello stato originario preordinato da Dio, e invece la struttura, la forma o le leggi e le regole della sua sopravvivenza preordinate sono state cambiate e minate, allora è una cosa negativa. Questo perché è stata processata, danneggiata e cambiata da Satana ed è permeata da concetti, pensieri e punti di vista provenienti da Satana, e persino da alcuni dei veleni di Satana o delle sue macchinazioni. Anche se le persone non riescono a capirlo a fondo, questa è comunque una cosa negativa. In breve, fintanto che è qualcosa che va contro la cosa originaria preordinata da Dio, qualcosa la cui forma, la cui struttura o le cui leggi e regole di sopravvivenza originarie preordinate da Dio, che si tratti di un essere vivente o non vivente, sono state minate e cambiate, e a cui allo stesso tempo sono state infuse o aggiunte varie cose in più provenienti da Satana, allora è una cosa negativa ed è già stata snaturata. A prescindere da che tipo di impatto quantitativo abbia sulla vita fisica o sulla sopravvivenza dell’umanità, fintanto che ha subito un cambiamento qualitativo e la sua qualità è stata alterata, allora è una cosa negativa. Questo è assoluto e per niente falso. Fintanto che una cosa è negativa, non importa da quanto tempo esista in questo mondo o da quanto tempo sia stata accettata dall’umanità e dalla società: se non è la cosa originaria preordinata da Dio, non è da Lui riconosciuta, e se non è riconosciuta da Dio, allora è una cosa negativa.
Alcune persone chiedono: “Sia le mele che le pere sono frutti originari preordinati da Dio. Se vengono innestate insieme per creare una mela-pera, questa è una cosa negativa? Dovremmo mangiarla o no?” Questa è una cosa che si potrebbe incontrare nella vita di tutti i giorni, non è vero? DiteMi, dovreste mangiarla o no? Se la mangiate, verrete avvelenati? Vi causerà un danno fisico? Avrà un impatto sulla vostra longevità? Influirà sul modo in cui Dio vi considera? Influirà sul vostro esito? Come dovrebbe essere considerata questa questione? Questo testa il fatto che tu comprenda o meno le verità principi e ciò su cui abbiamo condiviso in precedenza. Se comprendi questo aspetto della verità e hai afferrato le verità principi a questo riguardo, allora, quando incontrerai le cose nella vita reale, saprai come praticare, saprai quali azioni violano la verità e quali azioni sostengono la verità e rientrano nell’ambito delle verità principi. Le mele-pere si dovrebbero mangiare? (No.) È che non avreste il coraggio di mangiarle oppure che non andrebbero mangiate? (Non avremmo il coraggio di mangiarle.) Voi dite che non avreste il coraggio di mangiarle, ma non ne avete mangiate parecchie nella vostra vita quotidiana? E cosa è successo dopo che lo avete fatto? Avete subito un danno fisico? Per prima cosa, stabiliamo se una mela-pera sia una cosa positiva o negativa. Avete detto che non andrebbe mangiata. Il sotto-testo di questa affermazione è che una mela-pera è una cosa negativa e quindi non andrebbe mangiata. È questo che intendevate? (Sì.) Allora, questa comprensione è corretta? La questione delle mele-pere dovrebbe essere percepita in questo modo? Se non vi avessi fornito l’esempio su cui condividere, avreste pensato che le mele-pere non andrebbero mangiate, che mangiarle vi avvelenerebbe; proprio come Eva quando violò il comandamento di Dio e mangiò il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, fu tentata da Satana a peccare e cadde nelle mani di Satana senza poterne più uscire. Avreste pensato che, soprattutto ora che è il momento critico della salvezza dell’umanità da parte di Dio e il tempo stringe, dovete stare attenti e non mangiare le cose indiscriminatamente, che se lo faceste potreste violare i principi e trasgredire ai decreti amministrativi, rimanendo senza l’opportunità di essere salvati, e a quel punto il rimpianto sarebbe inutile. Non riuscite a capire a fondo la questione; siete stati messi in difficoltà da questa piccola cosa. Pensate che le mele-pere non andrebbero mangiate e non avreste il coraggio di mangiarle, che farlo sarebbe violare i principi e trasgredire ai decreti amministrativi, cosa che sarebbe terribile! Non è questo che pensate tutti? Quindi, dovreste mangiare le mele-pere o no? (Dio, ne abbiamo appena discusso e pensiamo di poter mangiare le mele-pere, perché l’uomo sta solo migliorando le mele e le pere e non ha cambiato le leggi che Dio ha preordinato per loro. Quindi mangiare mele-pere non comporta una trasgressione dei decreti amministrativi.) Dopo la vostra condivisione, avete acquisito un po’ di chiarezza e ora capite che le leggi preordinate da Dio sono sostanzialmente rimaste invariate per quanto riguarda la mela-pera, quindi potete mangiarla. Ciò che avete appena detto è accurato; è solo che non l’avete spiegato chiaramente. Per ora non discutiamo del fatto che le mele-pere si possano mangiare o no; parliamo prima del perché non violano le leggi preordinate da Dio. I meli e i peri sono entrambe piante create da Dio e le persone possono mangiare i frutti che producono. Quando queste due piante vengono innestate insieme o si impollinano a vicenda, viene prodotto un altro tipo di frutto. Che ciò avvenga in maniera artificiale o naturale, sostanzialmente l’origine di questo frutto, la forma della sua sopravvivenza e le leggi e le regole della sua sopravvivenza rimangono invariate rispetto a ciò che è stato originariamente preordinato da Dio. Anche se l’uomo innesta artificialmente i rami di un melo e di un pero, è sulla base delle loro originarie leggi e regole di sopravvivenza, sulla base delle loro originarie forme di vita, che viene prodotto un frutto che condivide le caratteristiche di vita di entrambi. Questo frutto è chiamato mela-pera. L’uomo usa semplicemente la sua capacità di sopravvivenza e il suo modo di pensare, la sua intelligenza e il suo ingegno, per innestare due piante e produrre un altro tipo di frutto, ma questo frutto, la mela-pera, non va oltre l’ambito di ciò che è preordinato da Dio. Questo è un aspetto. Dall’altro lato, anche senza l’intervento umano, se meli e peri crescono insieme nella stessa foresta, possono forse evitare l’impollinazione incrociata? In circostanze molto naturali, quando arriva la stagione della fioritura, si impollineranno a vicenda e inoltre i loro apparati radicali sotterranei si intrecceranno. Che il polline venga diffuso dalle api o attraverso il vento e la circolazione dell’aria, mele e pere riceveranno l’una i nutrienti dell’altra e il frutto della mela-pera verrà prodotto in modo molto naturale. A quel punto, puoi lo stesso dire che questa mela-pera è artificiale? (No.) È un essere vivente che cresce naturalmente nell’ambiente naturale preordinato da Dio; è qualcosa che rientra nell’ambito permesso da Dio, quindi questa mela-pera non viola alcuna legge. Indipendentemente dal fatto che abbia le caratteristiche di una mela o di una pera, in breve, non è una cosa negativa; è comunque un tipo di frutto che Dio ha preparato per l’umanità. Puoi mettere da parte le tue preoccupazioni e mangiarne a volontà: non ti causerà assolutamente alcun danno fisico. Tuttavia, quando poco fa ho menzionato il fatto che l’uomo innesta artificialmente rami di melo e di pero, non siete riusciti a stabilire se una mela-pera sia una cosa positiva o negativa e non avreste avuto il coraggio di mangiarla, pensando: “Una mela è una mela, senza i geni di una pera, e una pera è una pera, senza i componenti di una mela; solo questi frutti si possono certamente mangiare!” Questo modo di comprendere le cose non è forse distorto? (Sì.) È distorto. Vari esseri viventi esistono insieme in uno spazio comune; è inevitabile che si influenzino e si sostengano a vicenda, attingendo ognuno ai punti di forza dell’altro per compensare le proprie debolezze. In questo vi sono molti dettagli e vi sono dei misteri. In breve, la comparsa, l’esistenza e l’effetto di tutto questo sono per la sopravvivenza della razza umana che Dio ha creato. Questi sono il valore e il significato dell’esistenza delle cose positive; in definitiva, sono volte a mantenere la normale sopravvivenza dell’umanità e la sua riproduzione e prosecuzione. Questa questione è chiara adesso? (Sì.)
Ora parliamo di un’altra questione, qualcosa che le persone incontrano spesso nella vita quotidiana. Guardate e considerate come lo si dovrebbe discernere e trattare. Per soddisfare il fabbisogno alimentare dell’umanità, gli esseri umani hanno inventato i cereali non biologici, aumentando la resa tramite la modifica dei geni di vari semi e frutti. All’inizio, in realtà, l’obiettivo era ridurre le malattie e i parassiti, evitare di usare più pesticidi, e in questo modo coltivare le varie piante di cui l’umanità aveva bisogno riducendo la manodopera e senza interferenze da parte di malattie e parassiti, e allo stesso tempo aumentare la resa per poter soddisfare il fabbisogno alimentare umano, cosa che ha portato alla realizzazione di tale prodotto. Come si chiama questo prodotto? Cibo non biologico. La comparsa del cibo non biologico ha soddisfatto notevolmente il fabbisogno alimentare dell’umanità. Le persone ritengono che la resa del cibo biologico sia relativamente bassa e non possa soddisfare le esigenze umane. Da quando sono comparsi i cereali non biologici, la resa dei cereali è aumentata notevolmente, è aumentato anche il reddito delle persone e, allo stesso tempo, è stato risolto il problema della fame per molti. Così l’umanità ha avuto la “fortuna” di poter mangiare cibo non biologico. Ebbene, questo cibo non biologico è una cosa positiva o negativa? Viola o no il principio di “ciò che è preordinato da Dio”? Il cibo non biologico andrebbe mangiato? Quali sono i vostri punti di vista e le vostre opinioni sul cibo non biologico? Come definite la positività e la negatività del cibo biologico e di quello non biologico? (Il cibo biologico è naturale ed è preordinato da Dio. È una cosa positiva. Il cibo non biologico è prodotto attraverso l’elaborazione scientifica e la modificazione genetica. Va contro le leggi originarie create da Dio. Quindi il cibo non biologico è una cosa negativa.) (Nel cibo non biologico, i geni originari sono danneggiati, ed esso va contro le leggi create da Dio. Inoltre, nel cibo non biologico, il valore nutrizionale originario del cibo è stato minato; mangiarlo non apporta alcun beneficio alla salute delle persone. Oggigiorno, la comparsa di problemi di salute è diffusa in molte persone che mangiano cibo non biologico da molti anni, quindi penso che, se le condizioni lo permettono, dovremmo fare del nostro meglio per non mangiarlo. Ma, nella società odierna, per la maggior parte il cibo è non biologico, quindi al fine di sopravvivere dobbiamo assolutamente mangiare cibo non biologico.) Ciò che avete detto è tutto in linea con i principi e i punti chiave sono corretti, ma è troppo semplicistico e ci sono alcuni dettagli che non sono stati spiegati chiaramente. Alcune persone dicono: “Il cibo non biologico e quello biologico hanno un aspetto simile all’esterno e il sapore è più o meno lo stesso. Il cibo non biologico non è sostanzialmente diverso dalle forme originarie di cibo preordinate da Dio. Alcuni cibi non biologici hanno persino un aspetto migliore e una resa maggiore di quelli biologici e il loro sapore non è necessariamente molto peggiore di quello del cibo biologico. Allora perché il cibo biologico è una cosa positiva e quello non biologico è una cosa negativa?” Sebbene abbiate appena detto di essere certi che il cibo biologico sia una cosa positiva e quello non biologico una cosa negativa, non capite perché vengano distinti in questo modo; ancora non comprendete i dettagli qui. C’è un punto fondamentale che devi conoscere: perché, di due cose che sembrano uguali all’esterno, una è positiva e l’altra è negativa? Alcuni dicono: “È perché il cibo non biologico è elaborato scientificamente ed è stato danneggiato dalla scienza”. Questa affermazione è corretta? In termini di dottrina, è corretta. Sembra che le cose stiano così. Ma le persone dopo averla sentita continuano a non capire. Quindi, in termini di essenza, qual è esattamente la differenza tra il cibo biologico e quello non biologico che permette di definirli rispettivamente come una cosa positiva e una negativa? Su cosa si basa questa definizione? Che opinione ha Dio al riguardo? Qual è la verità in ciò? Questo arriva all’essenza della questione.
Le cose biologiche vengono da Dio. Sono ciò che Dio ha creato e l’uomo le ha chiamate “biologiche”. Per ora non preoccupiamoci dell’origine o della fonte della parola “biologico” o del perché le persone le abbiano chiamate così. Dobbiamo ancora considerare la questione dal punto di vista della creazione e della preordinazione di Dio. All’interno della creazione e della preordinazione di Dio, c’è un punto sottile ma cruciale, ovvero che, quando Dio ha creato un seme, vi ha inserito tutti i nutrienti e i componenti che doveva avere, così come le sue funzioni. Qual è la base dei principi per determinare quali cose siano state inserite nel seme? È stato in base alle necessità del corpo umano, alla ricettività delle funzioni degli organi interni del corpo umano e ai componenti nutrizionali richiesti da questi organi. Poiché il cibo coltivato da un tale seme è destinato al consumo umano, allora gli effetti che questo cibo avrà sul corpo umano dopo essere stato mangiato e i nutrienti che gli esseri umani possono assorbire da esso per mantenere la propria normale crescita fisica e sopravvivenza e prolungare la vita del proprio corpo, sono tutte cose che Dio deve considerare quando crea un seme o un tipo di cibo. Non viene creato casualmente un seme che possa crescere nel terreno ed è tutto lì, no: Dio ci ha messo del pensiero. Riguardo a quali effetti la buccia, la polpa e il nucleo di questo tipo di seme avranno sul corpo umano, quali risultati queste cose possono ottenere, di cosa ha bisogno il corpo umano e quali nutrienti gli esseri umani dovrebbero assorbire da questo tipo di cibo dopo averlo mangiato, queste sono tutte cose che Dio deve considerare. Poiché Dio fa tali considerazioni, quando crea questo tipo di seme, deve crearlo secondo le proporzioni nutrizionali di cui gli esseri umani hanno bisogno, e così tale seme nasce nei pensieri di Dio. Questo è guardare l’impatto di un seme sugli esseri umani dal punto di vista dei suoi componenti nutrizionali e della sua struttura; questo è un aspetto che Dio considera quando crea questo seme. Inoltre, Egli considera le dimensioni e la forma di questo tipo di seme o frutto, la durata del suo tempo di germinazione, la sua forma di sopravvivenza, il tipo di terreno in cui è adatto a crescere, quanti nutrienti assorbe in quale tipo di terreno, quanti nutrienti gli esseri umani possono assorbire da esso quando lo mangiano e così via. Tutti questi dettagli sono cose che Dio deve considerare. I vari fattori che Egli considera quando crea un seme si riducono in definitiva a un punto, ossia provvedere al bisogno di cibo dell’umanità, raggiungere la normale crescita fisica e sopravvivenza dell’umanità. Questo è il punto più importante. C’è anche un altro punto cruciale. Se un seme non ha forza vitale ed è una cosa morta, come un granello di sabbia o una pietra, incapace di germogliare quando viene piantato nel terreno, allora questo significa che, dopo che le persone avranno mangiato questo cibo una volta, non sarà più disponibile. Un tale seme è ben lontano dal poter soddisfare il bisogno di cibo dell’umanità. Pertanto, oltre ai componenti che dovrebbe avere, come la buccia e il nocciolo, questo seme deve avere un nucleo. Naturalmente, questo nucleo potrebbe non essere una caratteristica di vita presente in tutti i semi. In breve, oltre alla buccia e al nocciolo, questo seme deve avere forza vitale. Nel linguaggio umano si chiama forza vitale, ma nei termini di Dio significa che questo seme deve avere vita. Cosa significa “avere vita”? Significa che esso è capace di continuare a riprodursi; attraverso la germinazione e la crescita, deve essere in grado di dare frutti. Un seme, attraverso la germinazione, la crescita e la fioritura, deve essere in grado di produrre ulteriori frutti e, come il seme stesso, anche i suoi frutti devono avere forza vitale ed essere in grado di riprodursi e dare ulteriori frutti, poiché solo in questo modo può provvedere incessantemente al bisogno di cibo dell’umanità. Queste sono le due cose più basilari e più importanti nella creazione e nella preordinazione di un seme da parte di Dio: una sono i vari nutrienti che contiene e le sue funzioni, l’altra è che questo seme deve avere forza vitale, ossia deve essere vivo. In termini umani, se qualcosa è “vivo”, si chiama “biologico”. Questo cibo biologico, dal momento in cui Dio lo ha creato, ha effettivamente vita. Se lo interri, lo innaffi e lo concimi, germoglierà, crescerà, fiorirà e poi darà frutti, e tutti i suoi frutti hanno la sua stessa funzione. Questa stessa funzionalità provvede incessantemente al bisogno di cibo dell’umanità, alla sopravvivenza fisica dell’umanità e alla sua riproduzione e prosecuzione. Inoltre, questo seme si integra con il terreno e dà frutti, e questi frutti, come il seme stesso, danno ulteriori frutti per provvedere all’umanità e attraversano lo stesso processo di riproduzione e fioritura, una generazione dopo l’altra. In questo modo, l’umanità ha una fornitura infinita di cibo. Con una fornitura di cibo, con una fonte di cibo, la vita fisica e la sopravvivenza dell’umanità proseguono senza fine ed essa non sarà mai senza cibo. Da questo fatto si può vedere che, per la sopravvivenza dell’umanità fino a oggi, il contributo dei vari semi creati da Dio non può essere trascurato. La radice del loro essere in grado di fornire un tale contributo all’umanità sono la creazione e la preordinazione da parte di Dio. Se però le due cose più importanti preordinate da Dio per un seme, vale a dire i nutrienti e le funzioni del seme da una parte e la sua forza vitale originaria dall’altra, vengono distrutte se queste due cose vengono a mancare, quando il seme finisce nel terreno, non germoglierà, non crescerà, non fiorirà e non darà frutti. Potrà solo scomparire nel terreno, e da quel momento in poi la fonte di cibo dell’umanità andrà persa. Cosa affronterà allora l’umanità? (La morte.) Affronterà la fame, la carestia e poi la morte, e non sarà in grado di riprodursi e di proseguire. Questo è un aspetto, ed è molto serio. Un altro aspetto è che, quando un seme viene elaborato artificialmente, i suoi nutrienti vengono notevolmente ridotti: originariamente conteneva molti tipi di nutrienti mentre ora solo una piccola quantità. Inoltre, anche le sue funzioni cambiano. Per esempio, un certo tipo di cibo era in grado di nutrire il cervello, restituire la forza fisica e dare vitalità alle persone, mentre ora, dopo aver subito un’elaborazione artificiale, queste funzioni sono notevolmente ridotte o addirittura perse. Anche se qualcuno mangia una gran quantità di tale cibo, si sente fisicamente esausto, il suo pensiero diventa lento e la sua memoria diminuisce. Sebbene non sia vecchio, diventa come una persona anziana. Si sente le gambe pesanti, il suo corpo diventa rigido e la sua pelle invecchia. Sembra essere diventato fisicamente più grosso, ma interiormente si sente diverso da coloro che mangiano cibo biologico. Se le funzioni originarie di un cibo vengono indebolite o addirittura perse, non solo esso non fornisce positivamente aiuto o beneficio al corpo delle persone dopo che lo hanno mangiato, ma ha anche molti effetti negativi su di loro. I vari nutrienti necessari al corpo non riescono a essere reintegrati in tempo e, contemporaneamente, molte funzioni del corpo degenerano e scompaiono gradualmente. Come conseguenza naturale, sulla base di questo circolo vizioso, il pensiero delle persone diventa lento e loro potrebbero persino sviluppare alcuni comportamenti o idee estremi. Tali manifestazioni sono alcuni degli effetti e delle conseguenze negativi arrecati alle persone dagli alimenti non biologici. Gli alimenti non biologici hanno perso i componenti che dovrebbero avere in quanto creati da Dio e anche le loro funzioni originarie. Sono diversi dalle cose originarie create e preordinate da Dio. Sono stati tutti elaborati e cambiati artificialmente.
Sebbene le persone creino del cibo non biologico per soddisfare il fabbisogno alimentare dell’umanità, tale cibo apporta ogni sorta di fattore negativo per la salute e la riproduzione umane, cosa che influisce sulla procreazione e sulla sopravvivenza del genere umano. Pertanto, è necessario avere discernimento riguardo al cibo non biologico. Da migliaia di anni l’umanità gode del cibo biologico. Perché diciamo che il cibo biologico è una cosa positiva mentre il cibo non biologico è una cosa negativa? Qual è la differenza più grande? Qual è il punto cruciale della questione? Il punto cruciale è che il cibo biologico è preparato per l’umanità da Dio; è preordinato da Dio. Possiede i componenti e le funzioni originari creati da Dio e, cosa più importante, ha la forza vitale che Dio ha a esso conferito, mentre il cibo non biologico ha perso quei componenti e quelle funzioni originari ed è inoltre privo della vita donata da Dio. Poiché è privo di queste due cose, le più importanti, preordinate da Dio, viola i principi delle cose positive create e preordinate da Dio. Il cibo non biologico è un tipo di cosa che è stata processata, danneggiata e alterata dalla scienza umana e non possiede più le caratteristiche di una cosa positiva. Questo perché è privo dei componenti e dell’essenza delle cose positive create e preordinate da Dio e va invece contro le funzioni e l’essenza delle cose positive create e preordinate da Dio. Cosa significa andare contro le funzioni e l’essenza delle cose positive? Significa che, quando Dio ha creato un certo seme, la sua funzione era per l’umanità, era finalizzato ad arrecare un servizio e un beneficio all’umanità e a sostenere i normali bisogni fisici e la sopravvivenza del genere umano, mentre il cibo non biologico danneggia e disturba la normale sopravvivenza dell’umanità, e allo stesso tempo causa alla vita e alla sopravvivenza normali delle persone una serie di effetti e conseguenze negativi irreversibili. Quindi, non è affatto ingiusto definire il cibo non biologico una cosa negativa. Non è così? (Sì.) Questa questione è chiara ora? (Sì.) Perché il cibo biologico è una cosa positiva mentre il cibo non biologico è una cosa negativa? In termini ampi, il cibo biologico viene da Dio, arreca un beneficio e un servizio all’umanità e contribuisce alla vita e alla sopravvivenza umane; svolge una funzione insostituibile nella vita e nella sopravvivenza dell’uomo, ha un ruolo che nulla può sostituire. Invece il cibo non biologico è di beneficio per la salute umana? (No.) Tutto il contrario: non è di beneficio per la salute umana; piuttosto, la danneggia e arreca molto dolore e molti problemi alla vita fisica e alla sopravvivenza degli esseri umani. Per esempio, causa vari disagi nel corpo, come il rallentamento della circolazione sanguigna, la rigidità degli arti, la pesantezza alle gambe e lo stordimento, e porta all’insorgenza prematura e alla riacutizzazione di molte malattie; anche le reazioni allergiche delle persone stanno diventando sempre più gravi. Reazioni avverse di vario grado colpiscono tutta una serie di parti, dalla pelle agli organi interni. Questi sono i vari problemi e dolori che il cibo non biologico arreca alla vita fisica e alla sopravvivenza del genere umano. Poiché il corpo umano è stato creato da Dio, solo Dio ne comprende al meglio la struttura e i bisogni. Perciò, Dio ha creato ogni tipo di cibo per l’umanità in base alla struttura e ai bisogni del corpo umano. Da sud a nord, da est a ovest, Dio ha creato vari alimenti che favoriscono la vita e la sopravvivenza delle popolazioni locali. Le forme originarie di tutti gli alimenti creati da Dio hanno lo scopo di fornire le fonti di cibo necessarie per la vita e la sopravvivenza umane; sono tutte essenziali per la vita fisica e la sopravvivenza degli esseri umani. In altre parole, per poter vivere ed essere nutrito, il corpo di una persona non può fare a meno di queste piante create da Dio. Fintanto che queste piante e questi semi provengono da Dio, essi sono nelle loro forme originarie e possiedono le funzioni e i componenti necessari creati da Dio, così come la forza vitale da Lui donata. Ovunque un seme si trovi, anche se cade nelle fessure delle rocce dove non c’è terra, fintanto che ha forza vitale, può germogliare, crescere e maturare normalmente e produrre ulteriori semi. Solo in questo tipo di ambiente più ampio, in cui tutte le cose si riproducono e sopravvivono, le persone possono ottenere una fonte di cibo per il proprio corpo, dedicarsi costantemente a varie attività e continuare a riprodursi e a vivere. Se le varie piante e i vari semi perdono le funzioni originarie create da Dio, è come se l’umanità venisse privata del cibo e la fonte del suo cibo le venisse sottratta. Anche se le persone creano e producono alcuni alimenti che non sono nelle loro forme originarie e che possono soddisfare temporaneamente la loro fame, poiché le forme originarie degli alimenti vengono modificate dopo essere state processate e perdono le loro funzioni originarie, dopo che le persone le mangiano, le loro funzioni e sensazioni fisiche cambieranno di conseguenza. Col tempo, il corpo delle persone sperimenterà anche alcune reazioni avverse; svilupperanno alcune malattie e dolori e potrebbero persino esserci alcune conseguenze gravi. Questo va contro l’intenzione originaria di Dio nel creare il cibo per l’umanità e anche contro le leggi e le regole di sopravvivenza che Dio ha preordinato per il genere umano. Quindi, da qualunque punto di vista la si guardi, fintanto che qualcosa va contro l’intenzione originaria di Dio nel creare un essere vivente e contro le leggi e le regole preordinate da Dio, esso ha perso la funzione con cui Dio l’ha creato e il ruolo che dovrebbe svolgere, nonché la forza vitale a esso donata da Dio, e quindi la sua essenza è cambiata. La comparsa del cibo non biologico va contro l’intenzione originaria di Dio nel creare il cibo; quando gli scienziati processano e alterano scientificamente i semi degli alimenti, ciò causa il cambiamento dell’essenza del cibo. Pertanto, il cibo non biologico è una cosa negativa. Indipendentemente dal fatto che il suo aspetto diventi più acceso e bello, o che esso diventi più grande, o che la sua quantità aumenti, comunque esso cambi, fintanto che va contro l’intenzione originaria di Dio nel crearlo e perde le funzioni e la forza vitale a esso donate da Dio, allora è una cosa negativa. Questo è certo al di là di ogni dubbio. Di qualunque cosa si tratti e in qualsiasi periodo o per mano di chiunque sia comparsa, fintanto che non è stata creata o preordinata da Dio e va invece contro la creazione e la preordinazione da parte Sua, allora è una cosa negativa. Questa questione è chiara ora? (Sì.)
Ora che abbiamo condiviso chiaramente sul fatto che il cibo non biologico è una cosa negativa, c’è un’altra questione su cui bisogna condividere. Alcune persone chiedono: “Dato che il cibo non biologico è una cosa negativa che va contro la creazione e la preordinazione da parte di Dio, come dovremmo trattarlo? Dovremmo mangiarlo? Non dovremmo mangiarlo, oppure dovremmo mangiarne solo una piccola quantità? Qual è il modo appropriato di praticare?” Alcuni di voi hanno appena sottolineato: “La maggior parte del cibo nella società di oggi è non biologico e non è facile trovare cibo biologico se si vuole comprarne un po’; in alcuni Paesi e regioni non si può comprare nemmeno a prezzi elevati. Anche se conosciamo i benefici del cibo biologico e i danni di quello non biologico, cosa possiamo fare?” Questo è semplicemente l’ambiente generale. Questo è il mondo di Satana e impedisce alle persone di mangiare il cibo dotato di forza vitale che Dio ha creato. Alcuni dicono: “Sappiamo che mangiare cibo non biologico è dannoso per il nostro corpo, ma non abbiamo i mezzi per mangiare cibo biologico. Cosa dovremmo fare? Dovremmo semplicemente morire di fame?” Non potete morire di fame. Per vivere, dovete comunque mangiare cibo non biologico. Anche se mangiarlo è dannoso per il corpo, è comunque meglio che morire di fame. Anche se continuate a vivere con tale difficoltà, fintanto che non morite e potete adempiere il vostro dovere, resistendo fino all’ultimo momento e ottenendo la salvezza anche se siete malaticci, allora avete trionfato su questo mondo e avete sconfitto Satana. Altri dicono: “Dato che il cibo non biologico è così dannoso per le persone e gli effetti sono irreversibili, semplicemente non lo mangerò. Troverò un modo per coltivare del cibo biologico nel mio giardino”. Se disponi dei mezzi, ovviamente va benissimo. Ma se casa tua non ha un giardino, non puoi coltivare verdura e cereali e sei una persona comune che non può permettersi il cibo biologico? Allora tutto ciò che puoi fare è mangiare cibo non biologico. Alcuni dicono: “Se mangio cibo non biologico, posso almeno andare avanti per alcuni anni e non morirò in breve tempo. Anche se per questo contraggo qualche strana malattia, non c’è niente da fare al riguardo”. Avete paura di contrarre ogni sorta di strana malattia e di avere la vita accorciata? (Sì.) Cosa si dovrebbe fare in merito? Alcuni dicono: “Allora possiamo solo ricorrere all’ultima opzione: accontentarci di ciò che possiamo. Per sopravvivere, non abbiamo altra alternativa che mangiare cibo non biologico”. Questo principio è corretto? (Sì.) Lo è? Non riuscite a discernere se sia corretto o errato. Fare questo è accontentarsi di ciò che si può e non avere altra alternativa? Non è accontentarsi di ciò che si può, né non avere altra alternativa. Piuttosto, questo è vivere in base alla fede. Non c’è forse un passo delle parole di Dio che dice: “Finché ti resterà anche solo un respiro, Dio non ti lascerà morire”? La vita delle persone è nelle mani di Dio. Quanto a lungo una persona vive e la sua condizione fisica dipendono dalla preordinazione da parte di Dio, non da ciò che essa mangia. È sufficiente che le persone abbiano i pensieri e i punti di vista corretti sul cibo non biologico e che ne abbiano discernimento. Tuttavia, dovrebbero trattare correttamente l’ambiente oggettivo esistente. Se siete sprovvisti dei mezzi economici o delle condizioni ambientali per coltivare il vostro cibo, allora mangiate qualsiasi cosa sia disponibile. Quindi, vi preoccuperete di ammalarvi o di morire? Non c’è bisogno di preoccuparsi. Perché? Abbiamo la verità delle parole di Dio nei nostri cuori come nostro sostegno e fondamento: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”, e “Finché ti resterà anche solo un respiro, Dio non ti lascerà morire”. La vita di una persona, la sua condizione fisica e la sua durata di vita sono tutte nelle mani di Dio. Se una persona si ammala o no, quando si ammala e quando muore, tutto questo è nelle mani di Dio. Non c’è bisogno di preoccuparsi o di avere paura. Se non potete procurarvi cibo biologico e potete mangiare solo cibo non biologico, allora mangiatelo con serenità. Mangiate qualsiasi cosa sia disponibile. Alcuni dicono: “Se hai detto che il cibo non biologico è una cosa negativa, allora perché ci dici di mangiarlo con serenità?” Come puoi vivere se non mangi? Se mangi troppo poco, il tuo corpo può davvero ottenere ciò di cui ha bisogno? Ora anche i non credenti dicono che il cibo non biologico è molto meno nutriente di quello biologico; sebbene se ne mangi molto, non fornisce un grande nutrimento. Anche questo è un dato di fatto. C’è un altro punto che non conoscono: la proporzione dei componenti nutrizionali nel cibo biologico è appropriata. Dopo che lo mangi, aiuterà il tuo corpo a produrre molti nutrienti, a promuovere la circolazione sanguigna e a svolgere dentro di te le sue funzioni originarie per garantirti una buona salute. Invece il cibo non biologico è privo di componenti nutrizionali, quindi il tuo corpo non può usarlo per sintetizzare i nutrienti necessari a soddisfare i suoi bisogni. Cosa più importante, il cibo non biologico non possiede forza vitale ed è privo di molti componenti nutrizionali; non può renderti sano. Dopo averlo mangiato per dieci o vent’anni, le persone svilupperanno ogni sorta di malattia e di strane patologie, e alcuni perderanno persino la capacità di riprodursi. Tali conseguenze sono troppo gravi. Ecco perché alcuni pensano: “Ho mangiato cibo e verdura in abbondanza, quindi non dovrei avere carenze nutrizionali. Allora perché mi sento debole in tutto il corpo?” Questa è la differenza tra cibo biologico e non biologico; in realtà, l’hai già percepita. Perché hai questa sensazione? È perché il cibo non biologico non ha forza vitale. Ne mangi molto, ma non apporta un grande nutrimento, quindi ti senti fisicamente debole e privo di vitalità. Ma in ogni caso devi comunque mangiare; se non lo fai, avrai fame e non sarai in grado di lavorare o sopravvivere. Le persone non devono fare cose sciocche, né dovrebbero andare agli estremi. Dovrebbero trattare ogni cosa in base alle parole di Dio e praticare in linea con le verità principi in tutte le cose. Questo è ciò su cui le persone dovrebbero avere chiarezza e che dovrebbero capire. In breve, tutto si riduce a come le persone dovrebbero trattare il cibo non biologico. Dopo aver compreso gli effetti negativi e le successive conseguenze che il cibo non biologico comporta, le persone non dovrebbero esserne vincolate, né dovrebbero preoccuparsi o avere paura, perché tutto è nelle mani di Dio. La vita delle persone e tutto ciò che le riguarda sono nelle mani di Dio, soggetti alla sovranità e alle disposizioni di Dio. Giusto? (Sì.) Se lo comprendi in questo modo, i tuoi pensieri e i tuoi punti di vista sono corretti. Dopo aver sentito tutto questo, sentite i vostri cuori illuminati e liberati? (Sì.) Questa è una questione della vita reale che le persone dovrebbero vedere. Se non riuscite a capirla a fondo, siete troppo sciocchi. Riguardo al fatto di mangiare o meno cibo non biologico, abbiamo appena discusso svariati principi di pratica. Dovresti trattare la cosa di conseguenza, in base al tuo ambiente oggettivo e alle tue condizioni effettive. In breve, dovresti valutare tutte le cose in base alle parole di Dio e anche agire in base alle parole di Dio. Fintanto che il tuo intento è garantire la tua normale sopravvivenza e funzione fisica, in modo da poter fare il tuo dovere normalmente, da non deviare dal cammino del seguire Dio, da adempiere il tuo dovere e da intraprendere il cammino del perseguimento della verità, allora ciò che stai facendo è corretto. Questo è il contenuto della nostra condivisione sull’aspetto di ciò che Dio preordina.
Abbiamo usato due esempi per condividere sull’aspetto di ciò che Dio preordina. È stato spiegato in modo sostanzialmente chiaro? (Sì.) Allora, riuscite a distinguere tra cose positive e cose negative? Sei in grado di applicare questo aspetto della verità per valutare i vari eventi, persone e cose che incontri? Se non avessimo condiviso su questi due esempi, sareste stati in grado, per valutare le cose positive, di applicare questo aspetto della verità in merito a esse che abbiamo definito oggi? (Io magari sarei stato in grado di discernere quelle più semplici, ma non sarei riuscito a discernere i due esempi relativamente complessi di cui Dio ha parlato.) È un bene che abbiamo condiviso al riguardo, altrimenti avreste potuto perdervi un cibo così delizioso come la mela-pera, giusto? (Sì.) Alcune persone più inclini a rispettare le regole potrebbero guardare una mela-pera e volerla mangiare ma non averne il coraggio, pensando che mangiarla violerebbe i principi preordinati da Dio e andrebbe contro le Sue parole, così si frenano e non la mangiano, e di conseguenza si perdono tantissime occasioni di mangiare questo cibo delizioso. Tuttavia, quanto ad alcune cose palesemente negative, poiché le persone mancano di discernimento, le lodano grandemente e le approvano e accettano profondamente nel loro cuore. Riguardo al cibo non biologico, pensano persino: “Il cibo non biologico soddisfa ampiamente il fabbisogno alimentare dell’umanità e, allo stesso tempo, può aiutare a ridurre le morti per fame. Questo è davvero un grande contributo fornito dalla scienza all’umanità nella storia dello sviluppo umano! Questo è davvero fatto da Dio; è Dio che ha promosso la cosa”. Un’affermazione così semplice smaschera un fatto. Quale fatto? Che non capisci la verità. Questo è secondario; qui c’è un problema ancora più grave, ovvero che hai pronunciato parole oltraggiosamente ribelli e blasfeme nei confronti di Dio, cosa che Lo ripugna e disgusta. Se un problema del genere diventa così grave da farti andare contro le intenzioni di Dio e opporti a Lui e bestemmiarLo deliberatamente, allora potresti perdere la tua speranza di salvezza e ciò influirà sulla tua destinazione. Pertanto, comprendere la verità è molto importante. Se nella nostra condivisione non avessimo usato degli esempi, alcuni di voi avrebbero potuto pensare: “Il cibo non biologico è il risultato della ricerca scientifica e lo sviluppo della scienza fornisce contributi all’umanità, quindi un tale contributo è più che verosimilmente preordinato da Dio, è più che verosimilmente orchestrato da Lui”. Grazie a tale condivisione, ora è chiaro? Questa affermazione è corretta? (No.) Si dovrebbero capire le cose in questo modo? (No.) Se una persona dice questo, si troverà nei guai; ciò è oltraggiosamente ribelle! Prima di avere una chiara comprensione di cosa siano realmente le cose e della loro essenza, non definitele avventatamente e non accettate né apprezzate facilmente le cose che sono state processate scientificamente. Soprattutto per le cose che sono riverite e popolari nelle tendenze malvagie e apprezzate dalla maggior parte delle persone, devi essere estremamente vigile: discernile in base alle parole di Dio e alla verità e non accettarle assolutamente. Alcuni dicono: “La nostra levatura è scarsa. Quando vediamo vari tipi di informazioni diffondersi online, pensiamo che sia una tendenza sociale e che non possa essere sbagliata. Dopo che la guardiamo, ha un effetto sui nostri cuori. Se vivessimo sotto una campana di vetro, non verremmo fuorviati”. Questa affermazione è corretta? (No.) Tu vivi nel mondo reale, nella società attuale, e sentirai inevitabilmente molte voci strane e strani detti e teorie. Queste argomentazioni entreranno inevitabilmente nel tuo cuore, dove avranno un effetto, cambiando i tuoi pensieri. Le persone pensano che, fintanto che vivono in questa società, fintanto che vivono tra la gente, verranno involontariamente influenzate, a meno che non vivano nel profondo delle montagne e delle foreste o si chiudano in una piccola stanza, senza sentire o guardare queste cose né pensarci, nel qual caso i loro cuori saranno puri. Questo punto di vista è corretto? (No.) Ovviamente no. Allora come si può risolvere questo problema? Devi perseguire e comprendere la verità. Se hai una chiara comprensione di tutti gli aspetti della verità, quando incontri queste cose, saprai qual è la loro essenza di fondo. Sarai in grado di discernerle e definirle rapidamente come cose positive oppure negative e, sulla base del possedere coscienza e ragione, accetterai rapidamente le cose positive e ti opporrai a quelle negative oppure le rifiuterai, criticherai e condannerai. In questo modo, sarai protetto e non ti sentirai impotente, né dovrai essere così preoccupato o timoroso. Perché? Perché con le parole di Dio come tuo fondamento, possiederai l’abilità di base di discernere le cose positive e quelle negative, i tuoi punti di vista e le tue opinioni sulle varie cose positive e negative si baseranno sulle parole di Dio e sarai in grado di determinare se sono cose positive oppure negative; di conseguenza, la questione di cosa dovresti fare sarà molto semplice. Non è così? (Sì.)
Avete capito ciò su cui abbiamo appena condiviso? Se non avessimo condiviso al riguardo in questo modo, sareste in grado di capirlo? (No.) Allora, se faceste esperienza per qualche altro anno, sareste in grado di discernere le cose positive e quelle negative? (Senza la verità, non possiamo discernere queste cose; a volte addirittura ammiriamo e promuoviamo le cose negative. Quindi, non è che acquisiamo la capacità di discernere solo perché abbiamo più anni di esperienza.) Queste questioni coinvolgono dei misteri? (No.) Se non coinvolgono misteri, perché le persone non le capiscono? Sono questioni esteriori? (Sì.) Se fossero solo questioni esteriori, dovrebbero essere facili da capire, ma in realtà queste questioni coinvolgono anche alcune verità e i punti di vista delle persone su varie cose. Una volta che qualcosa coinvolge i punti di vista sulle cose e l’essenza e la natura delle questioni, coinvolge la verità, e, quando coinvolge la verità, voi non riuscite a capirlo a fondo e cadete in confusione. Dunque, pensate che sia necessario condividere in questo modo? (Sì, lo è.) Speriamo che, dopo aver ascoltato questa condivisione, non concentriate la vostra attenzione sulle questioni in sé né impariate a rispettare le regole, ma piuttosto che, attraverso la condivisione, arriviate a comprendere la verità e le intenzioni di Dio, siate in grado di discernere cosa sono le cose positive e cosa quelle negative, facciate progressi in termini di verità e la vostra capacità di discernere le cose migliori. Questo significherà che avrete guadagnato qualcosa. Riguardo alle cose positive, ossia tutto ciò che rientra nell’ambito di ciò che è creato da Dio, preordinato da Dio o sotto la sovranità di Dio, siete ora in grado di discernerle tutte dopo che abbiamo elencato questi due esempi particolari? O riuscite a discernere solo le cose dello stesso tipo e non siete ancora in grado di discernere quelle che sono diverse da questi due esempi? (Io probabilmente riesco a discernere in una certa misura le cose dello stesso tipo e anche quelle diverse che sono relativamente semplici, ma non sono ancora in grado di discernere chiaramente le cose troppo complesse.) Questo è un dato di fatto, non è vero? Se ancora non riuscite a discernere, allora dovreste afferrare un principio. Primo, guardate se una certa cosa vada o meno contro la funzione che dovrebbe avere in quanto creata da Dio o contro il significato della sua esistenza come preordinato da Dio; vedete se va contro questo aspetto. Se lo fa, allora è una cosa negativa. Se non va contro la creazione e la preordinazione da parte di Dio, ma non si può dire che la sua forma di esistenza e il valore della sua esistenza abbiano un impatto positivo o negativo sulle persone, ossia serve solo a qualche scopo e fornisce una certa comodità alla vita delle persone, con pochi benefici ma nessun danno, il che significa che non mina né disturba la forma di sopravvivenza e la vita normale dell’umanità creata da Dio né porta conseguenze negative, e la sua esistenza non può essere considerata significativa per l’umanità e le persone potrebbero comunque vivere benissimo senza di essa, allora non può essere considerata una cosa positiva né negativa. Non rientra in queste categorie; è semplicemente un tipo di cosa o un oggetto, quindi non la definiremo come positiva o negativa. Per esempio, un carro trainato da cavalli è un mezzo di trasporto. È trainato da un cavallo, che è un essere vivente creato e preordinato da Dio. Il carro trainato da cavalli è fatto dall’uomo, non creato da Dio; è uno strumento fatto dall’uomo con l’abilità di sopravvivenza donatagli da Dio. Può trasportare merci e portare persone in luoghi diversi, rendendo la vita e i viaggi delle persone più comodi. Ebbene, pensate che un carro trainato da cavalli fatto dall’uomo sia una cosa positiva o negativa? Un carro trainato da cavalli consuma energia? Emette gas di scarico e inquina l’aria? (No.) Un carro trainato da cavalli non causa alcun effetto avverso alla vita e alla sopravvivenza delle persone e ne rende anche la vita un po’ più comoda. Tuttavia, se non esistesse, le persone potrebbero anche viaggiare a piedi, il che sarebbe solo un po’ più lento; non è che le persone non potrebbero sopravvivere senza di esso. È qualcosa di non essenziale. Allora si tratta di una cosa positiva o negativa? (La mia comprensione è che non è una cosa negativa ma non è nemmeno una cosa positiva; semplicemente non si può dire che sia positiva né che sia negativa.) Viene dalle mani dell’uomo e non si può dire che sia positiva o negativa. Se tu dovessi discutere del fatto che un carro trainato da cavalli sia una cosa positiva oppure negativa, sarebbe davvero creare una questione per un nonnulla, cercare il pelo nell’uovo.
Alcuni dicono: “Gli alberi sono creati preordinati da Dio e le loro regole di sopravvivenza e le loro forme di esistenza provengono da Dio, quindi sono cose positive. Allora, se un albero viene abbattuto e lavorato perché diventi legname, questa è una cosa positiva o negativa?” Il legname offre una certa comodità per le necessità quotidiane dell’umanità, per esempio viene usato per realizzare vari tipi di mobili, come tavoli e sedie, e può anche essere bruciato per cucinare. Viene trasformato da pianta in oggetto. Questa è una cosa positiva o negativa? (Non si può dire che sia positiva né negativa.) Esatto, ora comprendete, lo avete capito. Solo le cose che rientrano nell’ambito di questo principio, ossia di ciò che è creato da Dio, preordinato da Dio o sotto la sovranità di Dio, sono cose positive. Qualsiasi cosa violi questo principio è una cosa negativa. Quanto alle cose al di fuori di queste due categorie, se discuti del fatto che siano positive o negative, stai fondamentalmente cercando il pelo nell’uovo, facendo una questione per un nonnulla e non occupandoti del lavoro che ti compete. Per esempio, alcuni chiedono: “I tendaggi realizzati dall’uomo sono una cosa positiva o negativa?” Alcuni rispondono: “Dipende dall’origine del tessuto. Se le tende sono fatte di cotone grezzo lavorato, senza tintura né candeggio e senza l’aggiunta di sostanze chimiche, allora sono una cosa positiva. Se sono state tinte, candeggiate e stampate, o se vi sono state aggiunte delle sostanze chimiche, allora sono una cosa negativa. Le cose negative sono ciò che dovremmo eliminare e scartare, quindi non possiamo usarle. Solo così ci atteniamo ai principi delle parole di Dio e siamo persone che amano le cose positive e la verità. Pertanto, segnaliamo tutto ciò che non è un prodotto del cotone e tutto ciò che non proviene da una fonte naturale”. Quali sono le cose che provengono da una fonte naturale? Il cotone, la seta e anche il lino. Secondo l’opinione di questi individui, a parte queste poche cose, non c’è nient’altro che le persone possano indossare: se vuoi evitare di violare i principi e vuoi arrivare a essere in grado di amare le cose positive e di rifiutare quelle negative, allora devi indossare queste cose, poiché solo queste sono nelle loro forme originarie create da Dio. Questo punto di vista è corretto? (No.) Alcuni diranno: “Secondo questo punto di vista, allora chiunque indossi tessuti processati scientificamente non è una persona che ama le cose positive, non è una persona che pratica la verità, ma è una persona senza discernimento e senza principi, una persona fortemente ribelle e detestata da Dio, e una persona simile è finita!” Questa affermazione è appropriata? (No, è fare una questione per un nonnulla.) Simili individui hanno secondi fini nelle loro parole e sono persino capaci di condannare gli altri, ingigantendo le cose a dismisura. Che genere di persone sono? (Persone che si attengono alle regole e non possiedono comprensione spirituale.) Sono persone assurde, tipi assurdi. Nell’esprimere queste eresie e fallacie, costoro fanno una questione per un nonnulla e usano gli argomenti di cui si sta parlando per dar voce alle proprie opinioni. Hanno la mente piena di queste eresie e fallacie e sono capaci di blaterarle all’infinito, ma quando chiedi loro di condividere su qualcosa relativo alla verità non hanno nulla da dire. Quando chiedi loro di condividere su cosa siano le cose positive, dicono queste eresie e fallacie. Non trovi che sia disgustoso? Molte cose non sono correlate alle cose positive che sono create da Dio, preordinate da Dio o sotto la sovranità di Dio. In termini stretti, non violano il principio di ciò che è creato da Dio, preordinato da Dio o sotto la sovranità di Dio, e le loro forme di esistenza non causano alcun effetto avverso né danno al sostentamento e alla sopravvivenza dell’umanità. Perciò, quando parli, è meglio possedere coscienza e ragione e non fare una questione per un nonnulla o emettere condanne a piacimento. Le cose che rientrano nell’ambito di ciò che è creato da Dio, preordinato da Dio o sotto la sovranità di Dio sono degni argomenti delle nostre condivisioni e degne di essere da noi accettate, comprese, osservate, avute a cuore e protette. A parte queste, quanto alle cose che non rientrano in questo ambito, è meglio non fare una questione per un nonnulla e non trattarle come questioni importanti su cui condividere, non condividere su di esse con grande entusiasmo e persino molto seriamente per diverse riunioni. Questo non andrebbe fatto. Spesso le persone assurde, le persone prive di comprensione spirituale, le persone malevole, gli anticristi e i diavoli amano fare queste cose per mettersi in mostra, per far vedere agli altri quanto siano intelligenti. Chi è privo di discernimento pensa che questo sia condividere sulla verità e, anche se non ne trae alcuna edificazione, si sente costretto a sopportare e ad ascoltare. In realtà, le parole di quegli individui sono tutte eresie e fallacie e non hanno nulla a che fare con l’argomento delle cose positive di cui sto parlando. Pertanto, se senti individui di questo tipo sollevare questi argomenti e temi non correlati alle cose positive, puoi rifiutarti di ascoltare. Se capisci la verità e hai discernimento, puoi confutarli e fermarli. Come fermarli? Di’: “Basta, stai zitto! Le cose di cui stai parlando non sono correlate alla verità né alle cose positive. Quelle che stai pronunciando sono parole diaboliche e nessuno vuole sentirle. Non disturbare tutti qui e non interferire con il loro svolgimento del dovere!” Se costoro hanno secondi fini nelle loro parole, emettono condanne a piacimento e non hanno un effetto positivo, dovreste prendere posizione e impedire loro di causare disturbo, e allo stesso tempo smascherarli per permettere a tutti di acquisire discernimento. Dopo aver ascoltato, tutti capiranno che le loro parole sono eresie e fallacie del tutto prive di correlazione con la verità, che stanno cavillando, cercando il pelo nell’uovo, fuorviando le persone, pronunciando parole e dottrine e declamando idee altisonanti, che hanno secondi fini e che vogliono causare problemi, e come tali dovrebbero essere limitati e messi a tacere. Supponiamo che la maggior parte delle persone presenti in quel momento siano persone confuse che non hanno discernimento dei malevoli e dei diavoli e non riescano a capire che costoro stanno diffondendo fallacie e fuorviando gli altri. Quando queste persone confuse e quei malevoli e diavoli si riuniscono, vanno tutti d’accordo perché sono della stessa pasta. Dopo aver ascoltato le parole di Dio, non solo non accettano la verità, ma diffondono anche alcune fallacie con parole grandiose e discorsi altisonanti ma vuoti. In tal caso, puoi alzarti e andartene in silenzio, senza bisogno di esprimere alcuna opinione. Lascia che i diavoli si mettano in mostra e facciano il loro spettacolo. Non dibattere con loro, così da non disturbare la tua mente e non compromettere lo svolgimento del tuo dovere. Perché? Perché un diavolo è sempre un diavolo; un animale è sempre un animale. Non hanno razionalità, non sanno discernere il giusto dallo sbagliato e non sanno cosa sia corretto e cosa errato; comunque tu condivida, è impossibile per loro capire la verità. I diavoli pronunceranno sempre parole e dottrine, declameranno slogan e faranno discorsi altisonanti ma vuoti, mentre coloro che si sono reincarnati dagli animali, persone senza spirito, non hanno alcun discernimento. Ovunque si verifichi un disturbo da parte dei satana e dei diavoli, costoro seguiranno e si faranno coinvolgere nella mischia. Se insegni loro a discernere, non riescono a impararlo. Solo coloro che comprendono la verità possiedono intelligenza e saggezza e si nasconderanno quando vedranno il pericolo. Saranno in grado di discernere quando vedranno un diavolo causare un disturbo e non si lasceranno coinvolgere nella mischia, sapranno stare lontani dal male. Ovunque i diavoli facciano il loro spettacolo, ovunque gli animali si radunino, quel luogo puzzerà di sporcizia e disordine. Costoro sono della stessa pasta e amano stare insieme. Chiunque pronunci parole assurde e vili, a loro piace ascoltarlo, e fanno persino eco con grande piacere. Questa non è forse una riunione di diavoli? Se sei una persona intelligente, quando vedi una situazione del genere dovresti rapidamente allontanarti e non immischiarti con loro. Perché non dovresti immischiarti con loro? Perché non dovresti dibattere con loro? Perché, comunque tu condivida sulla verità, non l’accetteranno; non importa quante parole tu dica: sarà tutto vano. Coloro che provengono da Satana e dai diavoli non accettano affatto la verità e coloro che si sono reincarnati dagli animali non riescono a comprenderla; quindi, per quanto tu parli, è inutile. Costoro leggono le parole di Dio? Riescono a comprenderle? Hanno mai cercato la verità? Non accettano nemmeno le parole che dico Io, quindi le poche parole che sei in grado di pronunciare tu possono forse confutarli? Possono far loro cambiare idea? Costoro sono in grado di accettare le tue parole? Quindi, non fare cose sciocche. Andartene in silenzio è una scelta saggia. Se interroghi un diavolo: “Perché non pratichi la verità? Perché non fai che mentire e dedicarti all’inganno?”, il diavolo ti confuterà sfacciatamente; argomenterà, userà un ragionamento distorto per difendersi e non ammetterà affatto di mentire e di dedicarsi all’inganno. Se chiedi a coloro che si sono reincarnati dagli animali perché si attengano sempre alle regole, anche loro useranno un ragionamento distorto per difendersi, dicendo che stanno praticando la verità. Di fronte a questo tipo di situazione, dovresti essere in grado di vedere chiaramente che i diavoli e coloro che si sono reincarnati dagli animali non accettano affatto la verità, quindi dovresti smettere di condividere con loro e di fare cose sciocche. Per quante parole tu dica o quante cose faccia, non puoi cambiare la loro natura essenza, quindi nessuna quantità di discorsi aiuterà. Dovresti condividere sulla verità con coloro che sono in grado di accettarla. Solo tali persone accettano facilmente la verità, solo con loro puoi avere una conversazione normale. Con i diavoli e gli individui reincarnati dagli animali, non importa su quanta verità tu condivida o quanto lavoro tu svolga: è tutto vano. In quel momento, potresti magari essere in grado di confutarli al punto da lasciarli senza parole e loro potrebbero trovare che ciò che hai detto sia giusto, ma in seguito cambieranno idea e prepareranno persino delle parole per confutarti e farti vergognare. Vedete, coloro che sono diavoli possono forse accettare la verità? (No.) Assolutamente no. Coloro che sono diavoli e coloro che si sono reincarnati dagli animali non accettano affatto la verità. Anche se la accettano in un certo momento, lo fanno solo a parole, e in seguito si rimangeranno quanto hanno detto. Quindi, puoi ottenere un qualche risultato condividendo sulla verità con loro? Vuoi cambiarli in modo che abbiano coscienza e ragione e affinché sappiano che non capiscono la verità e che dovrebbero accettarla e praticarla: questa idea e questo intento sono sbagliati; non dovresti mai averli. Hai capito ora? (Sì.)
Torniamo all’argomento delle cose positive. L’ambito delle cose positive è definito come ciò che rientra nella categoria di creato da Dio, preordinato da Dio o sotto la sovranità di Dio. Indipendentemente da ciò con cui abbiamo a che fare, dovremmo considerare: “È stato creato da Dio? Che correlazione ha con la preordinazione da parte di Dio?” Se non è stato creato da Dio e non ha nulla a che fare con la preordinazione da parte di Dio, allora dovremmo trattarlo con cautela. Se continuiamo a seguire le tendenze del mondo e a ricoprirlo di lodi, non è forse sciocco? Se qualcosa non rientra nell’ambito di ciò che è creato da Dio, preordinato da Dio o sotto la sovranità di Dio, allora non può essere definito né una cosa positiva né una cosa negativa e quindi non ha senso discuterne. Se ne discuti, è perché vuoi accettarlo come una cosa positiva? O perché vuoi definirlo come una cosa negativa e rifiutarlo? Che beneficio arreca alla tua vita e alla tua condotta l’accettarlo o il rifiutarlo? È di beneficio per la tua accettazione della verità? Se non c’è alcun beneficio, allora non ha senso trattarlo come un argomento di condivisione e discussione; sarebbe essere sciocco e fare cose sciocche, giusto? (Sì.) Per esempio, i carri trainati da cavalli, i tessuti, i letti e le sedie di cui abbiamo appena parlato: se fai sempre una questione per un nonnulla e vuoi discuterne: “Questa è una cosa positiva o negativa? Dovremmo accettarla o rifiutarla? Dovremmo averla a cuore o disprezzarla? Qual è il modo appropriato di trattarla?”, questa è una manifestazione di distorsione. Le persone inclini alle distorsioni non riescono a cogliere i punti chiave; mettono sempre impegno nelle forme, nelle dottrine e nelle regole e non capiscono mai come impegnarsi nella verità. Poiché molte cose non riguardano la questione delle cose positive e negative, non c’è bisogno di condividere su di esse. Questo perché, non essendo né cose positive né negative, hanno un impatto limitato sul tuo accesso alla vita e sul cammino di vita che percorri, e quindi non hai bisogno di approfondirle. Usale se puoi, ma va bene anche se non lo fai. Se ci sono alcuni prodotti a base chimica che influiscono sulla salute delle persone e il loro odore o i loro componenti chimici causano qualche danno al corpo delle persone, allora dovresti trovare un modo per starne alla larga e utilizzare tali articoli di uso quotidiano il meno possibile o per niente. In questo modo, puoi eliminare o ridurre il danno che causano. Sarebbe impossibile evitare completamente questi danni ma, fintanto che per il momento non danneggiano le vostre vite, non vi fanno ammalare nel breve termine e non influiscono sulla vostra fede in Dio e sul vostro seguirLo né sullo svolgimento dei vostri doveri e sul vostro perseguimento della verità, questo è sufficiente, poiché l’ambiente reale è semplicemente così. Questo principio è chiaro ora? (Sì.)
Abbiamo condiviso un po’ sull’aspetto di “ciò che è preordinato da Dio”. Quindi, non dovremmo anche condividere sulla verità riguardo a “ciò che è sotto la sovranità di Dio”? (Sì.) C’è una sottile differenza tra “ciò che è sotto la sovranità di Dio” e “ciò che è creato da Dio e ciò che è preordinato da Dio”? (Sì.) Cosa coinvolge la sovranità di Dio? Si dice spesso che Dio ha la sovranità sul fato delle persone. Qualsiasi tipo di fato le persone abbiano, la questione del fato in sé è una cosa positiva? (Sì.) Qualunque sia il fato di una persona, che esteriormente appaia buono o cattivo, fintanto che proviene da Dio, è preordinato da Dio o è sotto la sovranità di Dio, allora è una cosa positiva. Come si può dunque determinare che il fato delle persone sia una cosa positiva? Le persone hanno ogni sorta di fato. Esteriormente, alcuni sembrano vivere vite benedette, mentre altri soffrono; alcune persone godono di prosperità per tutta la vita, mentre per altre le cose non vanno mai lisce; alcuni vivono nell’abbondanza, altre in estrema povertà; alcuni hanno famiglie felici e benedette, mentre altri hanno matrimoni infelici e figli non devoti; alcune persone sono sole per tutta la vita, mentre altre godono dell’essere circondate dai propri figli e nipoti; alcuni sono afflitti da malattie e dolori per tutta la vita e vivono in grande angoscia, mentre altri sono forti e sani, vivono una vita comoda e libera e alla fine muoiono pacificamente in tarda età. Non è questo il fato dei diversi tipi di persone? (Sì.) Ebbene, il fato è sotto la sovranità di Dio? (È sotto la sovranità di Dio.) Secondo le loro nozioni, le persone pensano: “Poiché il fato è sotto la sovranità di Dio, allora tutte le persone dovrebbero avere un buon fato. Perché così tante lo hanno cattivo?” C’è un fatto ancora più sconcertante, ovvero che la maggior parte delle persone non ha il fato che vorrebbe. Guardate: quante persone non soffrono alcuna avversità per tutta la vita, nascono nella ricchezza e nel prestigio e sono ricoperte di affetto da ogni parte? Quante persone di questo genere ci sono? Solo coloro che nascono in famiglie altolocate hanno un tale fato. La maggior parte delle altre persone soffre per tutta la vita e sopporta innumerevoli avversità, incontrando ostacoli a ogni passo: le cose sono estremamente difficili per loro e non vanno affatto lisce. Sebbene a livello teorico tu riconosca che il fato di tutte le persone è sotto la sovranità di Dio e che tutte le cose soggette alla sovranità di Dio sono cose positive, nel tuo cuore comunque non capisci: “Se si dice che avere un buon fato è una cosa positiva per coloro che nascono in condizioni incredibilmente privilegiate, in termini di dottrina questo è accettabile. Ma all’80 o 90 percento delle persone le cose non vanno lisce e loro soffrono per tutta la vita, quindi perché anche un simile fato è una cosa positiva ed è sotto la sovranità di Dio? Sembra in qualche modo inaccettabile. Che sia per un senso di giustizia morale o per compassione, un fato di questo genere non può essere classificato come una cosa positiva. Non torna. Potrebbe essere che questa definizione sia sbagliata? Se è veramente sbagliata, allora la parte relativa al fato delle persone dovrebbe essere rimossa da ciò su cui Dio ha la sovranità. Ma, se venisse rimossa, sarebbe una negazione del fatto che Dio regna sovrano sul fato delle persone. Non sarebbe oltraggiosamente ribelle? Ma come dovremmo intendere il fatto che tutte le cose soggette alla sovranità di Dio sono cose positive e che anche un cattivo fato è una cosa positiva?” Le persone si ritrovano un po’ perplesse. Questo vi pone una domanda difficile, non è vero? (Sì, è così.) Allora diteMelo voi. Vediamo chi riesce a spiegare chiaramente la questione. (Io penso che sia sbagliato per le persone considerare il subire delle avversità come una cosa cattiva. In realtà, il fato che Dio preordina per una persona, indipendentemente dal fatto che sia di avversità o di agio, è ciò che le è di maggior beneficio. La sofferenza, in particolare, è ancora più capace di plasmare le persone. Inoltre, queste cose sono correlate alla reincarnazione delle anime delle persone. Magari a causa di malefatte compiute o di qualche debito contratto nella propria vita precedente, in questa si deve soffrire per ripagarli. Tutto questo è soggetto alla preordinazione e alla disposizione di Dio.) Allora qual è la cosa positiva in ciò? Riuscite a spiegarlo chiaramente? (No.) Vedi, se qualcuno ti chiedesse davvero di questo, non saresti in grado di spiegarlo chiaramente; ti bloccheresti proprio qui. Se tu non lo prendessi sul serio, lasceresti correre e basta, ma questo influirebbe sulla tua accettazione della verità per cui “tutte le cose soggette alla sovranità di Dio sono cose positive”, influirebbe sul tuo utilizzo di questa verità per definire quali cose sono positive, influirebbe sulla tua accettazione e sul tuo riconoscimento di qualsiasi cosa positiva e influirebbe anche sul tuo atteggiamento verso tutte le cose che rientrano nell’ambito di “ciò che è sotto la sovranità di Dio”, atteggiamento che, ovviamente, riguarda il fatto che tu le accetti o le condanni: questa questione è molto seria. Se non riesci a capire a fondo la questione del fato, verosimilmente lo considererai una cosa negativa e lo definirai come tale. Ma il fato delle persone è sotto la sovranità di Dio ed è preordinato da Lui. Se definisci come una cosa negativa il fato delle persone, su cui Dio regna sovrano e che è preordinato da Lui, qual è la natura di questa questione? (Di bestemmia contro Dio.) Questo è condannare e bestemmiare Dio. In termini umani, significa: “Hai commesso un grande peccato, quindi vai e confessati subito!” Non diremo molto di più su questo.
Abbiamo appena condiviso su “tutte le cose soggette alla sovranità di Dio sono cose positive” e abbiamo menzionato il fato delle persone. Sebbene l’argomento sia vasto, è anche molto specifico; riguarda la vita di ogni persona e di tutta l’umanità. Le persone hanno ogni tipo di fato, ma il fato della maggior parte delle persone, così come loro lo vedono o lo sperimentano da sé, può essere descritto con una parola: avverso. “Avverso” significa che il proprio fato è pieno di periodi ostici e frustrazioni; un simile individuo vive una vita particolarmente difficile e per la maggior parte del tempo le cose non vanno come egli vorrebbe. Indipendentemente dal fatto che si sia soggetti a esperienze agevoli oppure ostiche, indipendentemente da ciò che si vede o di cui ci si arriva a rendere conto, un punto innegabile è che, sebbene la stragrande maggioranza delle persone trovi che il proprio fato non sia come vorrebbe, il fato di ognuno è sotto la sovranità di Dio. Questo non dovrebbe mai essere negato. Poiché la sovranità di Dio sul fato delle persone ha prodotto tale realtà che è difficile per loro da accettare, è necessario condividere su quali siano i principi e la radice della sovranità di Dio sul fato delle persone e su quale sia l’intento di Dio nel detenere la sovranità sul fato delle persone, ossia perché Dio detenga la sovranità sul fato delle persone in questo modo e perché Egli disponga per loro tale fato. Per prima cosa, vediamo qual è l’intento di Dio nel detenere la sovranità sul fato delle persone. Le persone vengono in questo mondo per tirare a campare o per sprecare il loro tempo? (Nessuna delle due cose.) Per quanto riguarda l’intento di Dio nel disporre il fato delle persone, non è che esse vengano al mondo soltanto per aggirarvisi come cadaveri ambulanti e nient’altro. È invece che le persone vivano nella carne, sperimentino la vita e attraversino ogni sorta di ambiente di vita, così come circostanze diverse in vari periodi. Parlando di sperimentare la vita, la carne dell’uomo ha un attributo: se un individuo vive in un ambiente confortevole senza attraversare periodi ostici, difficoltà, battute d’arresto o fallimenti, non è facile per lui crescere e maturare. È come una pianta che cresce in una serra senza essere esposta al vento e al sole; la sua vita è molto fragile, perché non è facile per essa assorbire i vari nutrienti dalla natura. Una volta che viene esposta al sole cocente e ai forti venti, è molto facile che si spezzi e muoia prematuramente, e allora la sua vita non può continuare. Pertanto, in termini di natura e istinto della carne dell’uomo, l’umanità non dovrebbe essere come i fiori in una serra che non sperimentano vento e pioggia, bensì sopportare vari periodi ostici, battute d’arresto e delusioni da parte del mondo umano. In un tale ambiente di vita, l’umanità farà uso del libero arbitrio e dei pensieri che Dio le ha donato e, con ogni mezzo possibile, in modo indipendente, con tenacia e senza paura di alcuna difficoltà, andrà avanti e continuerà a vivere. Questo stimolerà i vari istinti di vita e di sopravvivenza degli individui ed essi saranno in grado di usare l’istinto di sopravvivenza donato loro da Dio per vivere in modo indipendente e per affrontare ogni ambiente, nonché tutti gli eventi, le persone e le cose intorno a loro. Da un lato, dal punto di vista dell’istinto oggettivo della carne dell’uomo, le persone hanno bisogno della stimolazione e dell’impulso da parte di questo ambiente per generare il desiderio di sopravvivere, così da poter vivere con fortezza. In apparenza, vivere in questa maniera sembra difficile, ma tra la stimolazione e i colpi ricevuti da questo ambiente, le persone sviluppano un desiderio più forte di sopravvivere, e così andranno avanti e cresceranno gradualmente fino alla maturità, si adatteranno man mano a vivere con gli altri e diventeranno meno fragili; avranno invece perseveranza, resistenza e tenacia e saranno in grado di non temere alcuna difficoltà. Questo è l’intento originario di Dio nel disporre il fato delle persone; questo è il concetto basilare del fato delle persone, che è progettato in base alla forma originaria dell’istinto della loro carne. Questo è un aspetto. L’altro è che, partendo da questo concetto di base, quando le persone compiono il loro viaggio attraverso questo mondo, andando dall’infanzia alla vecchiaia, nel processo di invecchiamento graduale, sperimentano gli eventi della vita, acquisiscono esperienza di vita e anche alcuni principi e cammini per affrontare le varie difficoltà della vita. In questo modo, crescono gradualmente fino alla maturità e diventano sempre più capaci di vivere in modo indipendente tra cielo e terra e in mezzo agli altri. Non saranno tanto fragili e non si sentiranno scoraggiate né deluse, tanto meno riterranno che non vi sia speranza nella vita, quando incontreranno una piccola battuta d’arresto o un piccolo fallimento. Piuttosto, dopo aver sperimentato varie circostanze ostiche, saranno sempre più capaci di valutare in modo corretto la vita e la morte e di rendersi conto di quali doveri siano quelli che dovrebbero svolgere nella vita e di cui hanno più bisogno, e in questo modo si sentiranno sempre più a loro agio nella vita. In questo processo, le persone crescono gradualmente fino alla maturità; in altre parole, arrivano man mano al punto di non temere le avversità e il pericolo, di non temere la morte e di non temere alcuna difficoltà. All’inizio, quando sono giovani, piangono e non riescono a dormire quando sentono delle parole spiacevoli e che trafiggono il cuore oppure incontrano una piccola difficoltà o battuta d’arresto, e ritengono che nella vita non vi sia speranza. Gradualmente, raggiungono il punto in cui possiedono nel loro cuore una certa quantità di immunità e resistenza quando sentono parole che trafiggono il cuore e quando incontrano delle difficoltà, e non trovano più che vivere non abbia senso, né pensano alla morte. In seguito, quando sentono ancor più parole che trafiggono il cuore e incontrano battute d’arresto e fallimenti, riescono a sopportarli nel loro cuore senza esserne molto colpite, trovano che sia molto normale per le persone sperimentare queste cose nella vita e non hanno più bisogno di conforto, incoraggiamento o assistenza da parte degli altri per andare avanti con la loro vita. In questo modo, non acquisiscono sempre più fortezza? Le persone possiedono l’abilità di sopravvivere in modo indipendente e anche la motivazione a farlo. Tutti devono attraversare la fase della giovinezza e dell’ingenuità. È solo dopo i quaranta o i cinquant’anni che raggiungono gradualmente uno stato di maturità e diventano adulti. Anche se qualcuno non ha messo su famiglia, non si è costruito una carriera o non è diventato genitore, a giudicare da ciò che ha attraversato nella vita, dalle parole che pronuncia, da ciò di cui si è reso conto, da quello che ha compreso e dall’atteggiamento che ha nei confronti della sua vita, del vivere, delle difficoltà che affronta e delle cose che vanno o non vanno come vorrebbe, scoprirai che questo individuo è cresciuto e maturato. A cosa si deve tutto questo? Si deve alle varie difficoltà e delusioni e persino ai vari fallimenti e battute d’arresto che compaiono nel fato delle persone come preordinato da Dio. Pertanto, da questo punto di vista, è fuori dubbio che la sovranità di Dio sul fato delle persone sia una cosa positiva, e le persone dovrebbero accettare questa verità nella massima misura. Si può dire qui che Dio ha davvero delle intenzioni scrupolose nella Sua sovranità sul fato delle persone? (Sì.) Indipendentemente dal fatto che si creda in Dio o no, man mano che le persone crescono fino alla maturità a partire dalla loro nascita, quelle con una buona levatura possono persino arrivare a comprendere di essere soggette al fato e a cercare Dio. A giudicare da questo fatto, l’intenzione originaria della sovranità di Dio sul fato delle persone non è una cosa positiva? (Sì.) Vedi, quando dico questo, voi tutti annuite e riconoscete che è una cosa positiva. Perché? Perché quello che sto dicendo è un fatto, e Io ho spiegato chiaramente l’essenza di questa questione e anche voi l’avete sperimentata, giusto? (Sì.) L’umanità ha effettivamente beneficiato del fato che è sotto la sovranità di Dio. Non importa quale sia il tuo background, o da dove tu venga, né quale ruolo svolgi in questa società: in breve, fintanto che vivi sotto la sovranità di Dio, hai ricevuto da Lui dei benefici. Alcuni dicono: “Non è giusto. Dio deve regnare sovrano sul fato del popolo eletto di Dio, sul fato degli esseri umani. Dio non ha la sovranità sul fato di coloro che si sono reincarnati dai diavoli o dagli animali”. Questa affermazione è corretta? (No.) Qualsiasi cosa sia un essere creato è sotto la sovranità di Dio. Fintanto che è un essere creato, ha un fato. Tu sei un essere creato, quindi hai il tuo fato. Dio ha disposto un fato per te, quindi il tuo fato è qualcosa che non hai né scelto né creato tu; proviene dalla sovranità di Dio. Pertanto, qualunque ruolo tu svolga, che tu ti sia reincarnato da un essere umano, da un animale o da un diavolo, poiché ora appari essere un membro della razza umana, hai certamente un fato, e il tuo fato è sicuramente sotto la sovranità di Dio. Sulla base di questo punto, la sovranità di Dio sul fato delle persone non è una cosa positiva? (Sì.) Perché diciamo che la sovranità di Dio sul fato delle persone è una cosa positiva? Perché Dio ha scrupolose intenzioni dietro il fato che dispone per qualsiasi essere creato; è tutto finalizzato a che l’umanità possa vivere in questo mondo in maniera normale e ordinata, con le varie condizioni innate conferitele da Dio. Dio non tratta nessuna persona ingiustamente. Come si dice, il sole splende sui buoni e sui malevoli. Questa è la sovranità di Dio. Altrimenti, perché diremmo che solo Dio è il Creatore dell’umanità e che solo Dio regna sovrano sull’umanità? Perché questo è ciò che Dio fa, Dio possiede questa abilità e ha questa essenza e questa autorità. Questo punto lo rende chiaro: la sovranità di Dio sul fato delle persone è una cosa positiva e questo non può essere negato né messo in dubbio. Vale a dire, date le leggi della vita della carne dell’umanità, il fato di avversità e di periodi ostici che Dio dispone per le persone può aiutarle a crescere gradualmente fino alla maturità e a essere in grado di portare a termine senza problemi il loro viaggio attraverso questa vita. Da questo punto di vista, la sovranità di Dio è una cosa positiva.
Considerando un altro aspetto del fato umano, molte persone conducono una vita difficile e insoddisfacente. In apparenza non hanno fatto nulla di male, ma sembra come se venissero punite. Per esempio, alcuni perdono il padre in gioventù, il marito nella mezza età e i figli in vecchiaia, hanno la famiglia distrutta dalla morte. Altri subiscono incidenti, come sinistri stradali o aerei. Altri hanno disabilità: chi è cieco, chi sordo, chi ha perso braccia o gambe. Altri vengono ridotti in miseria dopo essere stati truffati e altri ancora passano l’intera vita a ripagare debiti. Quando queste varie sventure si abbattono sulle persone, molti dicono: “Il Cielo è ingiusto. Questo non sembra qualcosa che il Cielo dovrebbe fare. Se Dio ha la sovranità sul fato delle persone, come può renderle così infelici? Come può permettere che persone innocenti subiscano colpi simili e incontrino tali disgrazie?” Se le persone considerano la questione dalla prospettiva dell’intenzione originaria del Creatore nel preordinare il fato degli individui, le Sue intenzioni per l’umanità sono scrupolose e la sovranità di Dio sul fato degli individui è una cosa positiva. Ma quando nel fato delle persone accadono cose particolari che, dal punto di vista della coscienza umana, appaiono tragiche, loro non riescono a capire perché la sovranità di Dio sul loro fato sia una cosa positiva e non riescono a spiegarsi cosa stia succedendo. Molti credono che vi siano aspetti ingiusti nella disposizione del fato umano da parte del Creatore e ritengono che non abbia molto senso affermare che tutte le cose soggette alla sovranità di Dio siano cose positive. Di conseguenza, alcuni hanno coniato un detto popolare: “Coloro che costruiscono ponti e riparano strade si ritrovano ciechi, mentre coloro che compiono molte azioni malvagie sono benedetti con famiglie numerose”. Alcuni dicono: “Questo è ingiusto. Costruire ponti e riparare strade è accumulare meriti e fare il bene. Chi fa questo dovrebbe avere famiglie numerose e grandi ricchezze. Come può ritrovarsi cieco? È possibile che anche un simile fato sia soggetto alla sovranità di Dio e sia una cosa positiva? Non ha senso!” Se le persone non comprendono la verità e non conoscono Dio, non riescono davvero a capire o a dare un senso a queste cose. I non credenti dicono sempre: “Il Cielo ama gli esseri viventi”. Cosa significa ciò? Significa che, se esiste un Dio, se esiste un Cielo, allora Dio dovrebbe prenderSi cura del Suo popolo. Se Egli è il Creatore, dovrebbe prenderSi cura delle Sue creature e trattarle con benevolenza; non dovrebbe permettere che subiscano queste sofferenze. Dal punto di vista delle persone, se l’umanità vivesse sotto il potere di Satana e dei diavoli, sarebbe comprensibile che potesse subire tali sofferenze ma, dato che vive sotto il dominio di Dio e sotto la Sua sovranità, non dovrebbe subirle. Specialmente quando si tratta del fatto che un fato di questo genere è soggetto alla sovranità di Dio, le persone sono ancora più incapaci di capire cosa stia succedendo. Se non comprendono la verità, è molto difficile per loro riconoscere che c’è un significato dietro ogni cosa su cui Dio esercita la sovranità e che Egli dispone; non riescono a spiegarsi certe cose e si bloccano di fronte a queste situazioni particolari. Se una persona ha un minimo di cuore che teme Dio, dirà: “Se non siamo in grado di spiegare questa questione, allora non parliamone, non dovremmo giudicarla a nostro piacimento”. Una persona simile può essere considerata in possesso di un po’ di ragione. Alcuni non possiedono coscienza né ragione e tanto meno un cuore che teme Dio. Sono spavaldi e hanno la sfrontatezza di esprimere giudizi arbitrari quando incontrano cose che non vanno come vorrebbero loro: “Bah! La gente dice che il Cielo ama gli esseri viventi, allora perché alcuni che sembrano essere delle bravissime persone muoiono giovani? E muoiono di morte violenta, lasciando svariati figli. È così miserevole, così tragico! E la gente continua a sostenere che la sovranità di dio sia una cosa positiva. Se il fatto che le persone abbiano questo fato tragico dipende dalla sovranità di dio, allora dio non è giusto!” Costoro giudicano Dio con tale sfrontatezza. Il fato delle persone è indubbiamente soggetto alla sovranità di Dio. Questo non può mai essere messo in discussione né negato. L’affermazione “Il fato delle persone è nelle mani di Dio” è valida in ogni tempo ed è un dato di fatto in ogni tempo, poiché la sovranità di Dio sul fato delle persone è una cosa positiva e questo non cambierà mai. Allora perché le persone incontrano queste situazioni tragiche? C’è una cosa che le persone non sanno, o che magari capiscono in termini di dottrina ma non sanno spiegare chiaramente: il fato di ognuno ha una causa e un effetto. Il tipo di fato che hai e le cose che subisci in questa vita potrebbero essere gli effetti della tua vita precedente e potrebbero anche diventare cause nella tua vita futura. È proprio come dicono i non credenti: “Si raccoglie ciò che si semina”. Nella tua vita precedente, potresti aver seminato certe cause e certi effetti; se Dio dispone che in questa vita tu ti reincarni come essere umano e diventi un membro della razza umana, allora devi pagare il prezzo per le cause e gli effetti che hai seminato; devi rimediare a essi. Se rimedierai o meno e se dovresti farlo non sta a te deciderlo. Nessuno che ha compiuto il male è disposto ad accettare la punizione. Solo il Creatore può disporre questa questione, ha il diritto di farlo e, naturalmente, anche il potere di farlo. Qual è dunque il principio del Creatore nel fare questo? È quello di ricompensare i buoni e punire i malevoli. Sebbene l’umanità non capisca la sovranità di Dio, non conosca Dio e non comprenda i fondamenti e i principi della Sua sovranità, Dio, poiché possiede un’indole giusta e per via della Sua identità di Creatore, ha stabilito regole e leggi celesti per l’umanità e per tutte le cose. Su cosa si basano queste regole e leggi celesti? Si basano sull’indole giusta di Dio e sulla Sua autorità e potenza. L’istituzione di queste regole e leggi celesti si riflette in un fenomeno nel mondo umano, ossia la reincarnazione degli esseri umani. Il processo della reincarnazione umana è spesso direttamente correlato a causa ed effetto, e questa causalità si riflette e si manifesta in alcuni eventi particolari nel fato delle persone. Inoltre, nel processo della reincarnazione umana, le persone ricevono le ricompense di Dio così come le Sue punizioni. Dio punisce coloro che compiono il male; vale a dire, fa sì che capitino loro ogni genere di disgrazie e sventure e ogni sorta di punizione che le persone considerano immeritata e irragionevole. Alcune di queste punizioni sono addirittura particolarmente tragiche agli occhi degli uomini, ma c’è un retroscena che spiega perché questa tragica situazione si abbatta su di loro. Non è qualcosa che Dio ha inflitto loro senza motivo, ma una punizione che devono subire perché hanno compiuto una miriade di azioni malvagie. Quando le persone non riescono a capire a fondo tutti i dettagli di questa faccenda, dicono assurdità e si lamentano del Cielo e di Dio, cosa molto stupida. Qual è quindi la situazione di coloro che godono della grazia di Dio? Poiché nella loro vita precedente hanno accumulato meriti e compiuto molte buone azioni, molte cose che hanno arrecato benefici all’umanità e molte cose che non hanno procurato loro una condanna, bensì ricompense, in base alle regole e alle leggi celesti di Dio, in questa vita godono di molte benedizioni. Lasciate che vi faccia un esempio. Poniamo che ci sia una donna nata in una famiglia felice: sebbene la famiglia non sia molto ricca, ha molti figli maschi e nessuna femmina, e Dio dispone che lei nasca in questa famiglia. Appena nata, questa bambina diventa la luce degli occhi dei familiari, così preziosa che loro sembrano aver paura persino di respirare vicino a lei per timore di farle del male. La bambina è bella, intelligente e amabile e i suoi genitori e gli anziani della famiglia la adorano. La sua intera vita scorre tranquilla. Qualunque lei cosa faccia o qualsiasi difficoltà incontri, ci sono sempre brave persone ad aiutarla e tutte le sue difficoltà vengono risolte con estrema facilità. Non ha preoccupazioni e vive una vita serena e felice. È veramente benedetta! Cosa sta succedendo qui? Il Creatore è parziale verso certe persone? (No.) Allora perché alcuni possono godere di benedizioni così grandi? Nelle regole e nelle leggi celesti è stabilito che un certo tipo di persona che ha fatto cose di beneficio per l’umanità debba essere ricompensata, e questa donna potrebbe essere una di tali persone. Essendo stata ricompensata dal Creatore, gode di queste grandi benedizioni nel mondo umano. Non deve mai preoccuparsi di cibo e vestiti; ovunque vada, ci sono brave persone ad aiutarla e, ovunque vada, piace alla gente. Anche quando ha quarant’anni o cinquanta e i suoi figli sono grandi, i suoi genitori la trattano ancora come la luce dei loro occhi; ogni volta che hanno qualcosa di buono, lo conservano per lei. Gli altri sono invidiosi nel vederla godere di tali benedizioni e alcuni ritengono che sia ingiusto perché loro non possono goderne. Se anche tu vuoi godere di un simile fato disposto dal Creatore e della stessa fortuna e delle stesse benedizioni di questa donna, allora dovresti anche tu accumulare più meriti e compiere più buone azioni, e dovresti anche fare più cose che, secondo quanto stabilito dal Cielo, accumulano meriti e sono buone azioni; allora anche tu potrai godere di tali benedizioni. Cosa dice alle persone questo fenomeno, questo fatto? Qualunque tipo di fato una persona abbia nel mondo umano, che goda di benedizioni o le accadano disgrazie, che la sua intera vita sia tranquilla o che incontri molte sventure e calamità, esso ha una certa correlazione con la sua vita passata e quella presente. In definitiva, quindi, il suo fato è correlato alle regole e alle leggi celesti stabilite da Dio. Se tutto quello che ha fatto nella sua vita precedente era in linea con ciò che comporta una ricompensa in base alle regole e alle leggi celesti, allora il suo fato in questa vita potrebbe essere, agli occhi della gente, splendido, tranquillo e molto buono. Se quello che ha fatto nella sua vita precedente ha violato molte leggi celesti e corrispondeva proprio a ciò che comporta una punizione in base alle regole e alle leggi celesti stabilite da Dio, allora il fato che Dio dispone per questa persona sarà, agli occhi della gente, una vita particolarmente miserabile e infelice, come se questa vita le servisse solo per venire a ripagare i suoi debiti passati. Costui non gode mai di buon cibo o di bei vestiti e nessuno lo apprezza o si prende cura di lui. Egli sente che è a causa del suo fato infausto che soffre così tanto in questa vita. Solo quando inizia a credere in Dio capisce che l’intera vita di una persona è preordinata da Lui. Quando riconosce che Dio preordina le cose, diventa più facile per lui sottomettersi a Dio, e lui comincia a comportarsi molto meglio e non lotta più contro il proprio fato. Prima, aveva in sé un atteggiamento di sfida: “Quali cose cattive ho fatto? In questa vita ho la coscienza pulita. Non ho mai fatto del male a nessuno. Perché mi è toccato un simile fato? Il Cielo non è giusto!” Dopo aver accettato l’opera di Dio, capisce: “Questa è la giustizia di Dio. Egli mi ha spinto a presentarmi dinanzi a Lui attraverso queste cose!” È giusto pensare in tal modo, e questo è un dato di fatto. Ma è un dato di fatto anche che la punizione che le persone ricevono proviene dalla sovranità di Dio. A cosa si riconduce tutto questo, il ciclo di cause ed effetti, il punire i malevoli e ricompensare i buoni e le regole e le leggi celesti? Dietro a tutto ciò c’è l’indole giusta di Dio; l’indole giusta di Dio ha la sovranità su tutto questo. Pertanto, anche quando nel fato delle persone accade ogni sorta di cose che non sono in linea con le loro nozioni, i loro gusti o i loro desideri, la questione della sovranità di Dio sul loro fato rimane una cosa positiva. Ciò non ha forse senso? (Sì.) Spinto dalla tua bontà umana, quando vedi soffrire le persone, pensi: “Quel tale è così degno di compassione! Non riesco a sopportare di veder soffrire nessuno né di vedere i malevoli maltrattare gli altri”. Alcuni vengono sempre maltrattati in questa vita. Qual è la ragione? È perché nella loro vita precedente hanno sempre maltrattato gli altri e fatto del male a parecchie persone, quindi in questa vita devono essere maltrattati loro stessi. Se maltratti sempre le persone, il frutto che alla fine raccogli è di essere maltrattato tu stesso. Questa è la giustizia del Creatore. Comportandoti in quel modo, hai violato le leggi celesti, quindi dovresti pagare il prezzo e sopportare dolore e tormento per il male che hai fatto nella tua vita precedente. Questa è la giustizia di Dio e tu non puoi sfuggirvi. Pertanto, il fatto che per le persone esista ogni sorta di fato rende sempre più chiaro che le regole e le leggi celesti stabilite da Dio non possono essere cambiate da nessuno, e nessuno fa eccezione. Il Creatore non ha mai avuto sentimenti della carne per l’umanità e, naturalmente, l’essenza del Creatore è non avere sentimenti della carne. Egli ha solo un’indole giusta. Tutto ciò che Dio fa, in linguaggio umano, è ragionevole e giusto. Dunque, come andrebbe valutato ciò dalla prospettiva della verità? È l’indole giusta di Dio; sono tutte cose positive. Le persone dovrebbero accettarlo da Dio e non dovrebbero avere su di Lui giudizi o valutazioni che non siano in linea con la realtà o non siano conformi alla verità. Anche se, da una prospettiva umana, provi empatia e pietà per alcune persone, come seguace di Dio che comprende alcune verità dovresti lodare l’indole giusta di Dio e anche la Sua sovranità. È un tal bene che Dio regni sovrano in questo modo! È proprio perché Egli ha la sovranità sul fato delle persone in questo modo che l’umanità è stata in grado di sopravvivere in maniera ordinata fino a oggi. Se fosse Satana a regnare sovrano sul fato delle persone, gli esseri umani si troverebbero da molto tempo nel caos e sarebbe stato impossibile per loro vivere fino a oggi. Guardate com’è il regno del diavolo; senza la sovranità di Dio, il mondo umano sarebbe uguale al regno del diavolo. Cos’è il regno del diavolo? L’esempio più realistico sono le lotte intestine, condotte sia apertamente che in segreto, all’interno del regime autocratico del PCC, che sono piene di spargimenti di sangue e intenti omicidi. Quello è il regno del diavolo. La situazione interna del regime autocratico del PCC non è forse caotica? Spesso le persone scompaiono e, anche quando vengono chiaramente assassinate, nessuno osa annunciarlo. Questo è il caos del regno del diavolo ed è anche il caos del mondo malvagio di oggi.
È certo oltre ogni dubbio che la sovranità di Dio sul fato delle persone è una cosa positiva. Che la si consideri dalla prospettiva dell’intenzione originaria di Dio nel decretare il fato delle persone o dalla prospettiva dei risultati del fato delle persone prodotti dalle regole e dalle leggi celesti stabilite da Dio, si dovrebbe affermare con assoluta certezza che la sovranità di Dio sul fato delle persone è una cosa positiva, non negativa. Se hai delle nozioni riguardo a questa verità, puoi cercare la verità contenuta nelle parole di Dio per risolvere le tue nozioni, ma non puoi dire, basandoti sulle tue nozioni e fantasie: “Il fato delle persone soggetto alla sovranità di Dio dovrebbe essere sempre buono e di beneficio per loro. Perché le cose finiscono così male per alcuni a causa della sovranità di Dio? Questa non dovrebbe essere la sovranità di Dio, vero?” Non devi mai dire una cosa del genere. Tale affermazione oltraggiosamente ribelle e blasfema non deve mai uscire dalla tua bocca. Da oggi in poi, devi accettare e affermare la verità per cui “Il fato delle persone è soggetto alla sovranità di Dio e la sovranità di Dio è una cosa positiva”. Non dubitarne. Indipendentemente da come il fato delle persone che vedi con i tuoi occhi o di cui fai esperienza sia in conflitto con le tue nozioni, addirittura se lo ritieni disumano, dovresti credere e affermare che la sovranità di Dio sul fato delle persone è reale ed è una cosa positiva. Questo punto non può essere messo in dubbio. Abbiamo condiviso chiaramente su questa verità? (Sì.) Questa è una questione molto cruciale nel conoscere Dio ed è stata risolta, giusto? (Sì.) Allora, per oggi concludiamo qui la nostra condivisione. Arrivederci!
6 aprile 2024