84. Attenersi ai principi per compiere bene il proprio dovere
Nell’agosto del 2019, sorella Lin Xin, una leader di una chiesa, ha scritto una lettera di dimissioni. La mia leader mi ha mandata in quella chiesa per indagare, dicendo che se davvero Lin Xin non era capace di svolgere del lavoro concreto bisognava sollevarla dall’incarico e indire una nuova elezione. Al mio arrivo, i diaconi mi hanno parlato della situazione di Lin Xin, dicendo che non appena c’era qualcosa che riguardava i suoi interessi familiari o i suoi affari personali metteva da parte il lavoro della chiesa e lasciava che si occupasse di tutto la sua collaboratrice, caricandola di lavoro, con il risultato che il lavoro non veniva seguito in modo soddisfacente. C’erano questioni urgenti che non venivano risolte tempestivamente. I superiori avevano offerto aiuto e sostegno a Lin Xin molte volte, ma lei non era cambiata e non era stato possibile cambiare la situazione. Nelle condivisioni sulla parola di Dio durante gli incontri Lin Xin era sprovvista dell’illuminazione, e quando i fratelli e sorelle avevano problemi o difficoltà non era in grado di tenere condivisioni risolutive sulla verità ed era solo capace di incoraggiarli con parole e dottrine, oppure usava metodi personali e filosofie terrene per risolvere le questioni. Ad esempio, se un fratello o una sorella si trovava in una cattiva condizione spirituale a causa di una malattia, si limitava a consigliare a quali medici rivolgersi e quali medicinali prendere invece di guidarlo a cercare la volontà di Dio e imparare una lezione. Inoltre, quando qualcuno parlava di investimenti durante le riunioni, Lin Xin non solo mancava del discernimento necessario per smascherarlo e fermarlo, ma si lasciava coinvolgere e invitava i fratelli e sorelle a fare altrettanto. Alcuni fratelli e sorelle l’avevano richiamata molte volte a concentrarsi sulla ricerca della verità e sull’adempimento dei doveri, ma lei non aveva prestato ascolto. Temendo che i fratelli e sorelle la ritenessero avida di denaro, aveva investito di nascosto e perso più di 400.000 yuan, cosa che l’aveva distolta ancor più dai suoi doveri. Poiché Lin Xin trascurava i suoi doveri e non svolgeva lavoro concreto, la vita della sua chiesa era improduttiva e i fratelli e sorelle si sentivano negativi e deboli. Alcuni di loro non volevano più recarsi alle riunioni, e lei stessa aveva timore di incontrarsi con i fratelli e sorelle perché non era in grado di risolvere i loro problemi.
Sentito il resoconto dei diaconi, ho pensato: “Lin Xin non persegue la verità e non svolge neanche lavoro concreto; inoltre il suo modo di vedere è quello di una non credente. Come può guidare una chiesa in questo modo? Anche se non avesse presentato la lettera di dimissioni, il suo comportamento impone di sollevarla dall’incarico per il fatto di essere una falsa leader”. Così ho trovato i principi attinenti alla questione e prendendo spunto da quelli e dal suo comportamento ho tenuto una condivisione sul discernimento. Al termine, tutti i diaconi hanno convenuto che Lin Xin era priva dell’opera dello Spirito Santo. Ma quando ho parlato di sollevarla dai suoi doveri, uno dei diaconi ha detto: “Lin Xin ha una buona umanità, aiuta i fratelli e sorelle in difficoltà come può ed è amichevole e senza pretese”. Uno ha detto che era di buona levatura, intelligente, e che quando i fratelli e sorelle si trovavano in cattive condizioni o avevano qualche difficoltà riusciva a confortarli. Se fosse stata sollevata dall’incarico, la chiesa non avrebbe potuto trovare un leader più adatto. Un altro diacono ha aggiunto: “Il cattivo stato di Lin Xin potrebbe essere solo temporaneo. Cerchiamo prima di aiutarla”. Ne è nata una discussione e alla fine tutti sono stati d’accordo. In base ai principi che riguardano la sostituzione dei leader e dei lavoratori, se un leader o un lavoratore non riceve l’opera dello Spirito Santo e non riesce a svolgere lavoro concreto per un lungo periodo di tempo, deve essere sostituito. Se gli manca l’opera dello Spirito Santo e non lo sostituiamo, non siamo forse disallineati rispetto alla volontà di Dio? I diaconi vedevano solo che Lin Xin era capace di prendersi cura degli altri, che prendeva in considerazione i loro interessi fisici, che era in una certa misura amorevole, dotata di levatura e di alcune caratteristiche brillanti, ma non riuscivano a distinguere se perseguisse la verità o se fosse capace di svolgere del lavoro concreto. Non la valutavano in base ai criteri con cui la casa di Dio seleziona le persone. Era palese: Lin Xin non perseguiva la verità e aveva le stesse idee dei non credenti. Quando accadeva qualcosa non teneva condivisioni sulla verità e non era minimamente capace di risolvere i problemi concreti di ingresso nella vita dei fratelli e sorelle. Si era rivelata una falsa leader. Se avesse mantenuto i suoi doveri avrebbe solo intralciato e disturbato il lavoro della chiesa e ritardato l’ingresso nella vita dei fratelli e sorelle. Perciò ho tenuto un’altra condivisione con i diaconi riguardo alla sua sostituzione. Al termine della condivisione i diaconi erano in silenzio, ma ho capito che ancora non approvavano il provvedimento. A quel punto sono stata presa dall’esitazione: “Se insisto sul mio punto di vista e continuo a condividere sulla verità e sul discernimento di Lin Xin, c’è il rischio che pensino che sono troppo arrogante e arbitraria e che rifiuto le opinioni degli altri? Se io, la nuova arrivata, rovinassi il mio rapporto con loro adesso, il resto del lavoro mi risulterebbe più difficile”. Dopo avere formulato questo pensiero ho smesso di tenere condivisioni con i diaconi sui principi del discernimento dei falsi leader e ho riferito la situazione della chiesa alla mia superiore. Ho pensato: “Se la leader sarà d’accordo riuscirò a sollevare dall’incarico Lin Xin e i diaconi non avranno una cattiva opinione su di me”. Poi sono andata da altre sorelle di quella chiesa per sapere cosa pensassero di Lin Xin, scoprendo che anche loro mancavano di discernimento su di lei. Tutte hanno detto che era una persona con una buona umanità, amorevole verso di loro, una persona che capiva le loro difficoltà, che era intelligente e dotata di levatura. Erano della stessa opinione dei diaconi. A quel punto mi è mancato il coraggio di tenere una condivisione sulla verità per smascherare Lin Xin. Temevo che mi avrebbero ritenuta arrogante, presuntuosa e incurante del punto di vista degli altri, e che si sarebbero fatte un’impressione negativa su di me. Così mi sono limitata ad attendere passivamente la lettera di risposta della superiore. In tal modo, la rimozione di Lin Xin non sarebbe ricaduta su di me. Vedevo chiaramente che a quei fratelli e sorelle mancavano la verità e la capacità di discernere, ma non avevo alcun desiderio di tenere condivisioni con loro. Durante quei giorni ho percepito una sensazione di ottenebramento dentro di me, senza riuscire a sentire la presenza di Dio. Mi sono quindi subito presentata di fronte a Dio per chiedere la Sua illuminazione e la Sua guida in modo da poter conoscere il mio stato.
Dopo alcuni giorni, la superiore mi ha convocata per un incontro. Abbiamo letto un passo delle parole di Dio: “Nella casa di Dio, devi afferrare il principio di ogni dovere che svolgi, qualunque esso sia, ed essere in grado di praticare la verità. Questo è quel che significa agire secondo principio. Se qualcosa non ti è chiaro, se non sei sicuro di quale sia la cosa appropriata da fare, condividi con gli altri per ottenere l’approvazione generale. Una volta stabilito cosa è più vantaggioso per il lavoro della chiesa e per i fratelli e le sorelle, fai quello. Non essere vincolato dalle regole, non rimandare, non aspettare, non limitarti a osservare passivamente. Se resti sempre un osservatore passivo e non hai mai una tua opinione, se prima di compiere qualsiasi azione aspetti sempre che qualcun altro abbia preso una decisione e, quando nessuno lo fa, ti limiti a prendere tempo e ad attendere, quale sarà la conseguenza? Ogni parte del lavoro si impantanerà e niente sarà ultimato. Dovresti imparare a ricercare la verità, o almeno essere in grado di agire secondo la tua coscienza e ragione. A patto che il modo appropriato di fare qualcosa ti sia chiaro, e che la maggioranza delle altre persone lo ritenga attuabile, allora quello è il modo in cui dovresti praticare. Non aver paura di assumertene la responsabilità, o di offendere gli altri, o di subirne le conseguenze. Se qualcuno non compie nulla di concreto, fa sempre i suoi calcoli, temendo di prendersi la responsabilità, e nell’agire non osa attenersi ai principi, ciò dimostra che è particolarmente astuto e subdolo e nutre troppe trame diaboliche. Quanto è immorale voler godere della grazia e delle benedizioni di Dio e tuttavia non fare nulla di concreto. Non c’è nessuno che Dio disprezzi più di queste persone subdole e infide. Indipendentemente da quello che pensi, non stai mettendo in pratica la verità, non possiedi lealtà, e vengono sempre coinvolte le tue considerazioni personali e hai sempre i tuoi pensieri e le tue idee. Dio osserva queste cose, Dio sa; pensavi non fosse così? È da sciocchi pensarlo! E, se non ti penti immediatamente, perderai l’opera di Dio. Perché la perderai? Perché Dio scruta l’essere delle persone nel profondo. Egli vede con assoluta chiarezza tutte le trame e gli inganni che nutrono, e sa di essere escluso dai loro cuori, che non sono in armonia con Lui. Quali sono le cose principali che tengono il loro cuore lontano da Dio? I loro pensieri, i loro interessi, il loro orgoglio, il loro prestigio, e le loro trame meschine. Quando le persone hanno in cuore cose che le separano da Dio e tali cose le preoccupano costantemente, e li portano sempre a tramare, questo è un problema” (La condivisione di Dio). Dalla parola di Dio ho imparato che quando si compie il proprio dovere nella chiesa tutto dovrebbe essere basato sulle verità principi. Nelle cose che non ci risultano chiare possiamo discutere, raggiungere un consenso e fare ciò che più giova al lavoro della chiesa. In ciò che ci risulta chiaro dobbiamo praticare la verità e agire secondo i principi. Solo così teniamo conto della volontà di Dio. Ma se non abbiamo un cuore sincero, siamo falsi davanti a Dio e cerchiamo di proteggere i nostri interessi personali, se comprendiamo la verità ma non la pratichiamo e non mostriamo lealtà né considerazione verso Dio, allora nei nostri doveri non riceveremo mai l’opera dello Spirito Santo né l’illuminazione e la guida di Dio. Avevo già appurato che Lin Xin non era una persona che perseguiva la verità, che non svolgeva alcun lavoro concreto e che era una falsa leader che occorreva sostituire immediatamente, ma vedendo che i diaconi non erano d’accordo, nel timore che mi ritenessero arrogante e presuntuosa, non avevo avuto il coraggio di attenermi alle verità principi e non avevo voluto fare lo sforzo di tenere una condivisione con loro riguardo alla verità sul discernimento dei falsi leader. Scrivendo una lettera di rapporto alla mia leader avevo in apparenza avuto riguardo dei miei doveri, mentre in realtà ero stata riluttante a espormi nel timore che i fratelli e sorelle si facessero una cattiva opinione di me. Nel mio dovere non avevo avuto alcuna considerazione della volontà di Dio, non avevo protetto il lavoro della chiesa e avevo dato importanza solo alla mia reputazione e al mio prestigio. Per tutelarli avevo persino tollerato che una falsa leader intralciasse il lavoro della chiesa e ostacolasse l’ingresso nella vita dei fratelli e sorelle. Ho capito di essere davvero egoista e subdola. Dio scruta nel cuore e nella mente delle persone, e i miei pensieri potranno forse ingannare gli altri, ma non Lui. In quel periodo, il mio spirito era ottenebrato e non riuscivo a sentire la presenza di Dio. Ma si trattava in realtà del castigo e della giusta disciplina di Dio!
Proprio in quel momento sono venuta a sapere che in una chiesa un anticristo era stato scoperto a compiere il male ma nessuno lo aveva smascherato o denunciato. Anche quando era stato espulso, i fratelli l’avevano coperto e protetto. Questo aveva fatto infuriare l’indole di Dio, e tutti i membri di quella chiesa erano stati messi in isolamento a riflettere. Quando ho saputo com’era andata a finire il mio cuore ha tremato di paura. Non facevo che domandarmi perché non fossi stata capace di sollevare dall’incarico la falsa leader non appena l’avevo scoperta. Ho letto le parole di Dio: “Una volta che la verità è diventata vita in te, quando noti qualcuno che è blasfemo verso Dio, non Lo teme, è incurante e superficiale mentre adempie il suo dovere, o interferisce con il lavoro della chiesa e lo interrompe, risponderai secondo i principi, e sarai in grado di individuarlo e segnalarlo come è necessario fare. Se la verità non è diventata la tua vita e tu continui a vivere nell’ambito della tua indole satanica, allora, quando scopri persone malvagie e diavoli che creano intralci e disturbi al lavoro della chiesa, chiuderai un occhio e fingerai di non sentire; non ne terrai conto, senza rimproveri da parte della tua coscienza. Penserai perfino che chiunque provochi intralci e disturbi al lavoro della chiesa non abbia nulla a che fare con te. Per quanto il lavoro della chiesa e gli interessi della casa di Dio soffrano, a te non interessa, non intervieni e non ti senti in colpa, cosa che fa di te una persona priva di coscienza o senno, un miscredente, un servitore. Ti nutri e ti disseti di ciò che è di Dio e gioisci di tutto ciò che proviene da Lui, eppure percepisci qualsiasi danno agli interessi della casa di Dio come scollegato da te, il che fa di te un traditore che sputa nel piatto in cui mangia. Se non proteggi gli interessi della casa di Dio, puoi forse definirti umano? Sei un demone che si è insinuato nella chiesa. Tu simuli la tua fede in Dio, fingi di essere un eletto, e vuoi approfittare della casa di Dio. Non stai vivendo la vita di un essere umano, sei più un demonio che una persona, e appartieni chiaramente alle file dei miscredenti” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Le parole di Dio mi hanno trafitto il cuore, ed ero terrorizzata. Era come se Dio fosse arrabbiato con me. Avevo visto chiaramente che una falsa leader stava perturbando il lavoro della chiesa e ostacolando l’ingresso nella vita dei fratelli e sorelle, ma per tutelare il rapporto con i diaconi e i fratelli e sorelle e per paura di offenderli non avevo osato smascherarla né occuparmene, e non avevo neppure condiviso sulla verità per aiutare i fratelli e sorelle a discernere. Ero diventata senza volerlo uno scudo per quella falsa leader, ero diventata complice di Satana. Stavo compiendo il male! Dio Si è incarnato e ha espresso tanta verità per irrigarci e nutrirci, e io godevo di tutto ciò che proveniva da Lui; eppure, quando nella chiesa era comparsa una falsa leader, per tutelare i miei interessi avevo tollerato che interferisse con il lavoro della chiesa. Stavo proprio sputando nel piatto in cui mangiavo. Ero del tutto priva di coscienza e ragionevolezza e non avevo un briciolo di umanità. Avevo arrecato a Dio tanto dolore. Dopo, ho ricordato un altro passo della parola di Dio: “Tutti voi sostenete che siete rispettosi del fardello di Dio e che difenderete la testimonianza della chiesa, ma chi tra voi è stato davvero rispettoso del fardello di Dio? Domandati: sei uno che ha mostrato riguardo per il fardello di Dio? Sai praticare la giustizia per Dio? Sai alzarti e parlare a Mio nome? Sai mettere fermamente in pratica la verità? Sei abbastanza coraggioso da combattere contro tutti gli atti di Satana? Saresti capace di mettere da parte le tue emozioni e smascherare Satana a beneficio della Mia verità? Sai consentire che la Mia volontà sia attuata in te? Hai offerto il tuo cuore nel più cruciale dei momenti? Sei uno che fa la Mia volontà? Domandatelo e pensaci spesso” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 13”). Da queste frasi della parola di Dio, ho capito la Sua volontà. Una falsa leader si era manifestata in quella chiesa e Dio aveva sperato che mi schierassi con Lui, che avessi a cuore la Sua volontà, e che tutelassi gli interessi della chiesa. Avendo scoperto una falsa leader avrei subito dovuto sollevarla dall’incarico, usare i principi per selezionare la persona giusta e dare ai fratelli e sorelle una buona vita di chiesa. Se avessi sempre tenuto in considerazione i miei interessi senza essere capace di espormi per tutelare il lavoro della chiesa, mi avrebbe certo ripudiata. Non appena me ne sono resa conto ho deciso di sostituire immediatamente Lin Xin. Non ero più preoccupata di risultare arrogante e presuntuosa. Poiché sapevo con chiarezza che agire in quel modo voleva dire attenersi ai principi, praticare la verità e tutelare il lavoro della chiesa, non si trattava di arroganza o presunzione. Solo chi agisce senza basarsi sulla verità delle parole di Dio e fa quello che vuole aggrappandosi alle proprie idee e nozioni è arrogante, presuntuoso e in opposizione alla verità.
Così, in seguito, ho usato la parola di Dio per condividere con loro sul lavoro concreto che i leader e i lavoratori devono fare, sulle conseguenze che aveva avuto non sollevare Lin Xin dall’incarico, sui falsi leader, su cosa sia una buona umanità, cosa sia una buona levatura e cosa sia un cuore amorevole. Attraverso la mia condivisione, i fratelli e sorelle hanno sviluppato discernimento su Lin Xin. Hanno anche visto che nella casa di Dio esistono principi che riguardano i trasferimenti e le rimozioni. Non è questione di regolarsi in base all’amore, alle doti o alla levatura superficiale di una persona, ma al fatto che sia capace o meno di perseguire la verità, praticare la verità e svolgere del lavoro concreto. Tutti hanno visto chiaramente che Lin Xin era una falsa leader e doveva essere sollevata dall’incarico. In seguito al suo licenziamento ho tenuto una condivisione con i fratelli e sorelle sui principi delle elezioni e abbiamo nominato una nuova leader della chiesa.
Terminate le elezioni, ho riflettuto sul fatto che i fratelli avevano riferito alcuni comportamenti di Xiao Lei. Dicevano che non ricercava mai la verità, che pur essendo da anni una credente non aveva cambiato il suo modo di vedere le cose, che bramava i beni terreni e il denaro, e che pensava solo ad arricchirsi e a vivere una vita smodata. Ogni volta che gli veniva affidato un dovere era indaffarato a guadagnare denaro e non dava disponibilità. Coinvolgeva i fratelli e sorelle della chiesa inducendoli a fare investimenti a seguito dei quali tutti perdevano denaro. Il suo comportamento stava già causando disturbi e interferenze nella vita della chiesa. Ho deciso di tenere una condivisione con lui per avvertirlo. Ma il giorno dell’incontro lui ha pensato bene di non rincasare fino a sera, dopo l’orario dell’incontro. Gli ho chiesto che opinione avesse dei fatti recentemente accaduti, e se avesse riflettuto e cercato di capire sé stesso. Non ha capito affatto e non aveva rimpianti riguardo alle sue azioni; per di più, nutriva parecchie incomprensioni e aveva un sacco di lamentele. Mi ha detto che credeva in Dio da anni ma non aveva mai ottenuto nulla. Suo figlio gli disobbediva, sua moglie non lo capiva… Tutte le cose che diceva corrispondevano al modo di vedere di un miscredente. Mentre tenevo condivisione con lui, l’ho guidato a riflettere e a conoscere sé stesso, ma lui ha opposto una forte resistenza. Ha persino detto: “A che serve praticare la verità?” Già in passato fratelli e sorelle lo avevano richiamato e aiutato, ma le sue reazioni erano state le stesse. Xiao Lei non aveva mai perseguito la verità, e aveva manifestato molte delle caratteristiche di un miscredente. Secondo i principi, chi non accetta la verità, non compie i suoi doveri e perturba la vita della chiesa deve essere isolato in modo che possa riflettere su sé stesso. Non gli si può permettere di intralciare la vita della chiesa. Se non si pente comunque, deve essere espulso dalla chiesa. Xiao Lei doveva essere isolato e aveva bisogno di tempo per riflettere, così da evitare che ingannasse e turbasse i fratelli e sorelle di levatura inferiore e privi di discernimento. Così ho tenuto una condivisione e offerto discernimento insieme ai leader della chiesa e ai diaconi. Tutti sono stati d’accordo: Xiao Lei doveva essere isolato. Ma, alcuni giorni dopo, una sorella mi ha inviato una lettera dicendo che Xiao Lei voleva pentirsi e cambiare e praticare la verità, ma dal momento che viveva secondo un’indole sbagliata non era in grado di praticarla. La sorella non era certa che isolarlo fosse la scelta migliore. Leggendo quella lettera ho avuto un’esitazione. Se Xiao Lei voleva pentirsi e cambiare, facendolo isolare lo avrei reso ancor più negativo? Se lui e i fratelli e sorelle avessero saputo che era stato un mio suggerimento, avrebbero detto che non concedevo agli altri la possibilità di pentirsi? Ero da poco in quella chiesa, eppure già sollevavo dal loro incarico i falsi leader e mi occupavo dei miscredenti. I fratelli e sorelle avrebbero forse pensato che non appena avevo assunto il mio ruolo avevo cominciato a fare la dura ed ero troppo spietata? Xiao Lei era stato eloquente: cos’avrei fatto se quando fossi andata a metterlo a nudo non si fosse detto d’accordo, si fosse opposto a me o si fosse spazientito con me? Di fronte a questi pensieri mi sono di nuovo trovata in difficoltà e incerta sul da farsi, così ho pregato davanti a Dio perché mi guidasse a comprendere la Sua volontà in maniera tale che io potessi attenermi alle verità principi.
Dopo, ho letto un passo della parola di Dio: “La chiesa è in costruzione e Satana sta facendo di tutto per demolirla. Vuole demolire la Mia costruzione con qualunque mezzo; per questo motivo la chiesa deve essere purificata in fretta. Non deve restare la seppur minima traccia del male; bisogna purificare la chiesa in modo che diventi impeccabile e si mantenga pura come in passato. Dovete essere continuamente vigili e in attesa, e intensificare la preghiera al Mio cospetto. Dovete riconoscere i vari complotti e gli astuti intrighi di Satana, riconoscere gli spiriti, conoscere gli uomini, e saper distinguere tutti i tipi di persone, di eventi e di cose; dovete anche nutrirvi maggiormente delle Mie parole e, soprattutto, essere capaci di nutrirvene da soli. Munitevi di tutta la verità e venite al Mio cospetto affinché Io possa aprire i vostri occhi spirituali dandovi la possibilità di vedere tutti i misteri che risiedono nello spirito… Quando la chiesa entra nella fase di costruzione, i santi marciano verso la battaglia. Davanti a voi sono schierate le varie fattezze ripugnanti di Satana: vi fermate e indietreggiate lentamente o vi alzate e continuate ad avanzare facendo affidamento su di Me? Smascherate fino in fondo le corrotte e orribili fattezze di Satana, senza intenerirvi, senza avere pietà! Combattete Satana fino alla morte! Io sono il tuo sostegno, e tu devi avere lo spirito del figlio maschio! Satana sferra colpi agonizzante, ma non riuscirà ugualmente a sfuggire al Mio giudizio. Satana è sotto i Miei piedi e viene calpestato anche dai vostri. È un dato di fatto!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 17”). Dalla parola di Dio ho imparato che, mentre Dio opera per salvare le persone, Satana fa di tutto per ostacolare e interferire con tale opera. Dio permette che nella chiesa si manifestino i falsi leader, gli anticristi, i malfattori e i miscredenti per consentirci di sviluppare discernimento e discernere le persone, le questioni e le cose attorno a noi secondo le verità principi, di comprendere quali cose provengano da Dio e quali da Satana, di stare dalla parte della verità, di distinguere e rifiutare tutte le cose negative di Satana. Xiao Lei non aveva mai perseguito la verità, pur credendo in Dio da anni ragionava ancora da miscredente, e quando i suoi fratelli e sorelle tenevano condivisioni con lui aveva sempre pronte delle falsità per confutarli. Non accettava minimamente la verità. Quel che più conta, durante le riunioni parlava sempre di cose estranee alla verità e induceva i fratelli e sorelle ad accumulare denaro e arricchirsi, ostacolando la vita della chiesa e non svolgendo mai un ruolo positivo. Se questo genere di persona non fosse stata gestita prontamente, i fratelli e sorelle non avrebbero potuto condurre una vita di chiesa regolare e quelli di levatura inferiore si sarebbero lasciati ingannare. La casa di Dio chiede che i miscredenti vengano gestiti, perché i miscredenti e coloro i quali credono sinceramente nella verità e la amano sono persone di un genere del tutto diverso. Isolare i miscredenti significa limitare i loro atti malvagi e fare in modo che non rechino disturbo alla vita di chiesa dei fratelli e sorelle, di modo che gli eletti di Dio possano perseguire la verità in misura maggiore e siano salvati. Dovevo gestire i miscredenti in base ai principi. Se mi fossi tirata indietro, se non li avessi gestiti prontamente per tutelare i miei interessi e non offendere gli altri, non avrei forse coperto Satana e tollerato che i miscredenti turbassero la vita della chiesa? Leggendo un altro passo della parola di Dio e ho compreso alla radice perché non riuscissi a praticare la verità o attenermi ai principi. Dio Onnipotente dice: “Molti desiderano perseguire e mettere in pratica la verità, ma il più delle volte ne hanno soltanto la determinazione e il desiderio; la verità non è diventata la loro vita. Di conseguenza, quando si trovano ad affrontare forze maligne, o incontrano persone malvagie e cattive che commettono malefatte o falsi capi e anticristi che agiscono in modo tale da violare i principi – disturbando così l’opera della chiesa e danneggiando i prescelti di Dio – perdono il coraggio di reagire e di parlare francamente. Che cosa significa non avere il coraggio? Significa forse che sei timido o che hai difficoltà a esprimerti? Oppure che non capisci a fondo e pertanto non ti fidi a parlare francamente? Nessuna delle due; questa è principalmente la conseguenza dell’essere limitato da un’indole corrotta. Uno degli aspetti che riveli è un’indole scaltra; quando ti succede qualcosa, il tuo primo pensiero va ai tuoi interessi, e la prima cosa che consideri sono le conseguenze, se saranno vantaggiose per te. Questa è un’indole scaltra, vero? Un altro degli aspetti che riveli è un’indole meschina ed egoista. Pensi: ‘Cosa ha a che fare con me una perdita per gli interessi della casa di Dio? Non sono un leader, quindi perché dovrei preoccuparmene? Non ha nulla a che fare con me. Non è una mia responsabilità’. Tali pensieri e parole non sono qualcosa che pensi coscientemente, ma sono prodotti dal tuo subconscio; questa è l’indole corrotta che si manifesta quando le persone affrontano un problema. Un’indole corrotta di questo tipo domina il tuo modo di pensare, ti lega mani e piedi, e controlla ciò che dici. In cuor tuo, desideri alzarti e parlare, ma hai delle remore, […]. Non hai alcun potere su quanto dici e fai. Anche se volessi, non saresti in grado di dire la verità o ciò che pensi veramente; anche se volessi, non sapresti mettere in pratica la verità; anche se volessi, non saresti capace di adempiere alle tue responsabilità. Tutto ciò che dici, fai e pratichi è una menzogna, e non sei altro che approssimativo e superficiale. Sei del tutto controllato e dominato dalla tua indole satanica. Potresti anche desiderare di accettare e praticare la verità, ma non dipende da te. Quando la tua indole satanica ti domina, dici e fai qualunque cosa la tua indole satanica ti ordini. Sei solo un fantoccio fatto di carne corrotta, sei diventato uno strumento di Satana” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Ciò che Dio aveva rivelato era proprio lo stato in cui mi trovavo. Ogniqualvolta dovevo praticare la verità e tutelare il lavoro della chiesa, mi preoccupavo solo della reputazione e del prestigio. Ero davvero egoista e subdola. Filosofie sataniche come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino” e “Chi è ragionevole sa proteggere sé stesso, e cerca solo di evitare di commettere errori” avevano già messo profonde radici nella mia mente. Vivevo in base a questi veleni satanici, e dunque non osavo attenermi alle verità principi. Quanto al sollevamento dall’incarico di Lin Xin, temendo che i miei fratelli e sorelle mi reputassero arrogante e presuntuosa e che non si facessero una buona opinione di me, non avevo osato attenermi ai principi. Quando avevo gestito il problema di Xiao Lei, ero chiaramente consapevole che in base ai principi avrebbe dovuto essere isolato, ma avevo temuto che i fratelli e sorelle dicessero che non gli davo alcuna possibilità di pentirsi e che non tenevo in conto le sue debolezze. Invece di attenermi alle verità principi, avevo preferito che la vita della chiesa ne risentisse. Per me contava solo tutelare l’immagine e il prestigio, e non mi interessava che il lavoro della chiesa o i suoi interessi ne risentissero. Come facevo a definirmi una sincera credente in Dio? Solo allora mi sono resa conto di essere profondamente avvelenata dalle filosofie di Satana, egoista e ingannevole. A Dio piace chi ha senso di giustizia e riesce a tenere fede alle verità principi, chi riesce a sostenere e proteggere tutte le cose positive e chi osa farsi avanti e mettere a nudo e rifiutare tutte le cose negative. Devo essere una persona dotata di senso di giustizia, pronta a difendere le verità principi qualunque cosa gli altri pensino di me. Poi, attraverso la condivisione, i fratelli e sorelle hanno imparato a discernere il comportamento da miscredente di Xiao Lei e l’80% di loro ha acconsentito a isolarlo in modo che potesse riflettere su sé stesso. Subito dopo ho tenuto una condivisione con Xiao Lei servendomi del suo abituale comportamento per mettere a nudo i suoi problemi. Ma senza neanche lasciarmi terminare lui ha manifestato resistenza e malcontento, dicendo che investire soldi era stata una decisione volontaria dei fratelli e sorelle e non era colpa sua… Il suo comportamento ha dimostrato che non aveva saputo accettare la verità e che apparteneva alla categoria dei miscredenti. Se non avesse dato mostra di riflessione o pentimento nemmeno durante l’isolamento, sarebbe stato espulso dalla chiesa. Dopo aver praticato secondo le verità principi, ho provato un indescrivibile senso di pace e gioia nel cuore.
Dopo quell’esperienza ho iniziato a capire la mia indole corrotta, ad abbandonare i miei interessi, a praticare la verità e a vivere un po’ di umana sembianza. Tutto questo era la salvezza di Dio. Vedo anche che la casa di Dio è diversa dal mondo. Nella casa di Dio regna la verità. Quando pratichiamo la verità e agiamo con principio, otteniamo la benedizione e la guida di Dio.