86. Non lasciare che l’affetto offuschi la tua mente
Nel giugno del 2015, sono andata in una chiesa per prestare servizio come diacono evangelico. A quel tempo Li Jie era incaricata di irrigare i nuovi arrivati e, per le necessità dei nostri doveri, abbiamo lavorato insieme abbastanza spesso. Oltre ad avere più o meno la stessa età, conducevamo vite simili e avevamo personalità affini. Cosa più importante, entrambi i nostri mariti si opponevano alla nostra fede a causa della repressione dei credenti da parte del Partito Comunista Cinese. Avevamo esperienze simili e parecchio linguaggio in comune, quindi andavamo particolarmente d’accordo. A quel tempo ero appena arrivata in quella chiesa e non avevo familiarità con gli altri fratelli e sorelle, e inoltre mi trovavo ad affrontare molte difficoltà nello svolgimento del mio dovere. Li Jie era molto entusiasta di condividere con me e di aiutarmi, e spesso la aiutavo con qualsiasi problema della sua vita. A poco a poco abbiamo iniziato a condividere i nostri pensieri e sentimenti più intimi l’una con l’altra e abbiamo costruito un vero rapporto.
In seguito sono stata eletta leader della chiesa e non siamo state più in contatto con la stessa frequenza di prima. Pochi mesi dopo, diversi fratelli e sorelle mi hanno parlato di Li Jie. Hanno detto che era davvero arrogante e che quando gli altri avevano dei problemi, non solo non li aiutava pazientemente, ma li rimproverava e li sminuiva. Per questo motivo, tutti si sentivano limitati da lei. Il supervisore glielo aveva fatto notare, ma lei si era rifiutata di accettarlo e aveva risposto in modo scortese. Era così un elemento di disturbo che le riunioni non riuscivano a procedere. Quando i fratelli e le sorelle condividevano con lei, lei restava irremovibile e scaricava la colpa sugli altri. La sua condivisione sulla verità non era chiara, i nuovi arrivati non la capivano e a volte parlava in modo negativo. In quei due mesi non era riuscita a irrigare bene i nuovi arrivati. Quando ho sentito parlare di questa situazione, mi sono resa conto che Li Jie non era più adatta al lavoro di irrigazione. I miei colleghi hanno suggerito di destituirla, affermando che se fosse rimasta il lavoro della chiesa avrebbe subito un ritardo. Mi sono sentita male nel sentire questo, poiché mi aveva aiutata tanto ed eravamo davvero buone amiche. Ho riflettuto: cosa avrebbe pensato di me se avessi acconsentito alla sua destituzione? Avrebbe detto che ero crudele? Inoltre, aveva un forte senso di rispetto di sé e sarebbe stata devastata per la destituzione. Ripensandoci, non ho avuto il coraggio di rimuoverla. Allora ho inventato la scusa che Li Jie ultimamente non si era comportata bene nel suo dovere, ma non era del tutto colpa sua. I nuovi arrivati che irrigava avevano molte nozioni religiose ed erano lenti nell’apprendere, quindi i suoi scarsi risultati erano giustificabili. Inoltre, lavorava sodo e molte ore al giorno. Se l’avessimo rimossa, ci sarebbe voluto del tempo per trovare un sostituto adatto, quindi per il momento era meglio tenere lei. Sentendo ciò i collaboratori si sono mostrati titubanti, ma poi tutti hanno acconsentito con riluttanza a lasciarla temporaneamente continuare a svolgere il suo dovere e allo stesso tempo a cercare un sostituto il più rapidamente possibile. Questo è stato un sollievo, ma ero ancora un po’ a disagio, pensando che anche se per il momento non era stata destituita, ciò sarebbe accaduto quando fosse stato trovato un sostituto idoneo. Forse, se le avessi dato un aiuto in più, la sua prestazione sarebbe potuta migliorare e lei non sarebbe stata destituita. Così quella sera, dopo la riunione, sono andata direttamente a casa di Li Jie, le ho parlato dei motivi per cui la sua prestazione era inefficace e ho menzionato alcuni problemi nel suo dovere. Tuttavia, lei non aveva consapevolezza di sé e obiettava costantemente. Mi ha fatto molto arrabbiare vederla comportarsi in quel modo. In seguito, ho condiviso ancora molte volte con lei per aiutarla a migliorare i risultati del suo dovere, ma la sua prestazione non è mai migliorata e questo mi preoccupava molto. Qualche tempo dopo, sono stata contattata più volte da una leader superiore che si occupava della questione della destituzione di Li Jie. L’ho liquidata dicendole che non avevo trovato un sostituto adatto. Successivamente Li Jie ha contattato privatamente, molto probabilmente sotto osservazione della polizia, una sorella che le era stato sconsigliato di contattare per motivi di sicurezza, così non ho avuto altra scelta che impedirle di svolgere il suo dovere.
In seguito la chiesa mi ha incaricata del lavoro del Vangelo, e ho pensato subito a Li Jie. Lei era a casa, triste e senza un dovere da compiere. Le piaceva molto predicare il Vangelo, quindi mi è sembrata una grande opportunità. Ho sollevato l’idea durante una riunione tra collaboratori. Ho detto: “Li Jie ha predicato il Vangelo per molto tempo; è il suo forte. Sa di aver commesso degli errori e se ne pente profondamente. Diamole l’opportunità di predicare il Vangelo”. Dopo aver sentito ciò, diversi collaboratori si sono mostrati d’accordo. Con mia sorpresa, non molto tempo dopo, i fratelli e le sorelle mi hanno riferito che Li Jie era prevenuta nei confronti del diacono del Vangelo e che alle riunioni aveva diffuso la voce che il diacono l’avesse sminuita in passato. Continuava a parlarne. Ciò ha portato i fratelli e le sorelle a nutrire pregiudizi nei confronti del diacono del Vangelo e a ostracizzarlo. Li Jie inoltre contraddiceva e contrastava il diacono mentre svolgeva il suo lavoro, e alcune sorelle si erano schierate dalla parte di Li Jie. Per questo motivo il diacono del Vangelo non poteva svolgere il suo lavoro, il che intralciava seriamente il lavoro del Vangelo. Sono rimasta stupita nel sentirlo. Il diacono si era già scusato da tempo con Li Jie per quanto accaduto in passato. Inoltre avevo condiviso con lei, dicendole di conoscere sé stessa e di imparare dall’esperienza, piuttosto che criticarla. Non mi sarei mai aspettata che lei serbasse ancora rancore. Il suo comportamento era già molto di intralcio all’interno della chiesa. Se non si fosse pentita e le cose fossero andate avanti in questo modo, avrebbe dovuto isolarsi e riflettere su sé stessa. Più ci pensavo, più mi preoccupavo per lei. In seguito ho condiviso con lei diverse volte. In faccia mi diceva le cose giuste, ma continuava a comportarsi come prima durante le riunioni. Anche altri diaconi avevano condiviso con lei e l’avevano aiutata, ma lei non aveva consapevolezza di sé e non era disposta a cambiare.
Ben presto la leader superiore è venuta a conoscenza del comportamento di Li Jie. Ha affermato che Li Jie stava intralciando il lavoro della chiesa, che non si sarebbe pentita dopo ripetute condivisioni e che era una cattiva influenza. In conformità con i principi, doveva essere destituita dal suo dovere e poi allontanata dalla chiesa se ancora non si fosse pentita. Quando ho sentito queste parole mi si è stretto il cuore. Ho pensato a come Li Jie avesse lasciato casa, avesse rinunciato al lavoro e avesse sofferto tanto. Sarebbe stato un vero peccato essere allontanata. Mi aveva aiutata molto quando avevo incontrato dei problemi in passato, ed ero la persona a cui era più vicina nella chiesa. Se ora non mi fossi fatta avanti e non avessi parlato in sua difesa, e lei lo avesse scoperto, avrebbe detto che ero completamente senza cuore? Come avrei potuto guardarla di nuovo in faccia se fosse stata davvero allontanata? Certamente avrebbe provato risentimento nei miei confronti e si sarebbe sentita molto ferita. Pensando a questo ho detto ai miei collaboratori: “Li Jie ha alcuni problemi, ma ha svolto sempre i suoi doveri nella chiesa ed è stata efficace nel predicare il Vangelo, quindi forse trattarla in questo modo è troppo duro. Non dovremmo darle un’altra possibilità e aiutarla di più, così forse capirà e cambierà?” Poi un collaboratore mi ha detto molto seriamente: “Sorella, agisci senza principi e ti lasci travolgere dai tuoi sentimenti. In passato Li Jie è stata abbastanza efficace nel predicare il Vangelo, ha lavorato duramente e ha sofferto molto, ma non accetta la verità. Odia la verità e non sta ricoprendo un ruolo positivo nella chiesa. Ha già seriamente intralciato il lavoro della chiesa. Non puoi sempre proteggerla basandoti sui tuoi sentimenti. Guardati: non è forse così?” Quando ha affermato questo, mi sono resa conto che in realtà non avevo seguito i principi con Li Jie, ma ero ancora combattuta. Volevo ancora darle un’altra possibilità. Sulla via di casa, all’improvviso mi sono sentita stordita, come se il mondo stesse girando, e avevo paura di aprire gli occhi. Non riuscivo nemmeno a camminare. Ho capito che probabilmente era Dio che mi stava disciplinando. Ho pregato Dio in silenzio. Proprio in quel momento, alcune parole di Dio mi sono giunte chiare nella mente. Dio dice: “Quando gli esseri umani offendono Dio, può non essere per via di un evento o di una cosa che hanno detto, ma piuttosto a causa di un atteggiamento che assumono e di una condizione in cui si trovano. Questo è un aspetto davvero spaventoso” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VII”). Pensare a queste parole di Dio ha instillato paura nel mio cuore. Sapevo che in qualche modo avevo offeso Dio. Ho iniziato a riflettere su me stessa e ho capito che avevo continuato ostinatamente a difendere Li Jie. Sapevo che non ricopriva un buon ruolo nella chiesa, eppure assecondavo il suo intralcio. Quando la leader superiore e i miei collaboratori hanno suggerito di interrompere il suo dovere, ho parlato più volte in suo favore e non ho fatto nulla per proteggere il lavoro della chiesa. Meritavo davvero di essere disciplinata. Pensando a questo, ho pregato in fretta Dio, dicendo che ero disposta a riflettere su me stessa a questo proposito. Dopo aver pregato, riuscendo a malapena a sostenermi, mi sono diretta verso casa barcollando.
Tornata a casa ho letto un passaggio delle parole di Dio. Dio dice: “Alcune persone sono estremamente sentimentali. Ogni giorno, in tutto quello che dicono e in ogni comportamento che assumono con gli altri, vivono secondo i loro sentimenti. Provano affetto per questa o quella persona e tutto il loro tempo è occupato dalle carinerie dell’affetto. Tutto quello che affrontano viene vissuto nella sfera dei sentimenti. […] Si potrebbe dire che i sentimenti sono la debolezza fatale di queste persone. Tutto ciò che fanno è vincolato dai loro sentimenti, sono incapaci di praticare la verità, o di agire secondo i principi, e sono spesso inclini a ribellarsi a Dio. I sentimenti sono la loro più grande debolezza, il loro difetto fatale, e sono interamente in grado di portarle alla rovina e distruggerle. Le persone eccessivamente sentimentali sono incapaci di mettere in pratica la verità o di sottomettersi a Dio. Si preoccupano della carne, sono sciocche e confuse. Tali persone possiedono una natura particolarmente sentimentale e vivono secondo i loro sentimenti” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come conoscere la natura umana”). Leggendolo, mi sono commossa molto e le mie lacrime hanno iniziato a scorrere incontrollabili. Solo allora mi sono resa conto che in questa faccenda ero davvero guidata dai sentimenti. Quando sono stata coinvolta nel caso di Li Jie, ho parlato in base alle mie emozioni, sempre preoccupata per i suoi sentimenti e schierandomi dalla sua parte solo perché mi aveva aiutata e avevamo un bel rapporto. Non sono riuscita a gestire le cose in modo equo e giusto secondo i principi. In realtà sapevo che non stava svolgendo bene il suo dovere, che era un elemento di intralcio, che lasciarla continuare era più un ostacolo che un aiuto e che avrebbe dovuto essere sostituita immediatamente. Ma a causa del nostro bel rapporto, ho parlato in base ai miei sentimenti, trovando ogni sorta di ragione e scusa per convincere i miei collaboratori a non sostituirla. Volevo addirittura aiutarla a migliorare le sue prestazioni in modo che potesse mantenere il suo dovere. Se non fosse stato per il nostro bel rapporto, non avrei fatto tutto il possibile per schierarmi a suo favore. Se si fosse trattato di un altro fratello o sorella avrei gestito la questione secondo i principi. Infine ho capito che i sentimenti erano il mio tallone d’Achille, che li avevo seguiti con parole e azioni, proteggendo Li Jie in ogni momento senza alcun riguardo per le verità principi. Fondamentalmente non avevo considerato il lavoro né gli interessi della chiesa. Ero così egoista e spregevole!
Ho letto un altro paio di passaggi delle parole di Dio che mi hanno dato una visione più approfondita di ciò che stava agendo sui sentimenti. Dio Onnipotente dice: “Quali questioni sono correlate ai sentimenti? La prima è il modo in cui valuti i tuoi familiari e come tratti le cose che fanno. ‘Le cose che fanno’ qui includono naturalmente intralciare e disturbare il lavoro della chiesa, giudicare le persone alle loro spalle, impegnarsi in alcune delle pratiche dei miscredenti, e così via. Riesci a trattare queste cose in modo imparziale? Quando è necessario che tu rediga una valutazione sui tuoi familiari, riesci a farlo in modo oggettivo e imparziale, mettendo da parte i tuoi sentimenti? Ciò è correlato al modo in cui tratti i tuoi familiari. Inoltre, nutri sentimenti nei confronti di coloro con cui vai d’accordo o che in precedenza ti hanno aiutato? Sei in grado di considerare le loro azioni e i loro comportamenti in modo obiettivo, imparziale e preciso? Se intralciano e disturbano il lavoro della chiesa, sarai in grado di segnalarli o esporli prontamente dopo averlo scoperto? Inoltre, nutri sentimenti nei confronti di coloro che ti sono relativamente vicini o che condividono con te interessi simili? Riesci a valutare, definire e gestire le loro azioni e il loro comportamento in modo imparziale e oggettivo? Supponiamo che queste persone, con cui hai un legame affettivo, vengano gestite dalla chiesa secondo i principi, e l’esito di ciò non sia in linea con le tue nozioni: come lo affronteresti? Saresti in grado di obbedire? Continueresti segretamente a essere legato a loro, verresti fuorviato da tali persone e persino istigato a trovare delle scuse per loro, a giustificarle e a difenderle? Accorreresti in aiuto di coloro che ti hanno aiutato e ti faresti sparare per loro, ignorando le verità principi e trascurando gli interessi della casa di Dio? Questi non sono forse vari problemi che hanno a che fare con i sentimenti? Alcuni dicono: ‘I sentimenti non riguardano solo parenti e familiari? L’ambito dei sentimenti non è limitato ai genitori, ai fratelli, alle sorelle e agli altri membri della famiglia?’ No, i sentimenti includono un’ampia gamma di persone. Alcuni non sono nemmeno in grado di valutare in modo imparziale i loro più cari amici e compagni, e distorcono i fatti quando parlano di queste persone: figuriamoci se valutano in modo imparziale i propri familiari. Per esempio, se un loro amico non svolge il lavoro che gli spetta e si impegna sempre in pratiche disoneste e malvagie nel suo dovere, lo descriveranno come alquanto giocoso e diranno che la sua umanità è immatura e non ancora stabile. Non ci sono forse sentimenti in queste parole? Questo è pronunciare parole cariche di sentimenti. Se qualcuno che non ha alcun legame con loro non svolge correttamente il lavoro che gli spetta e si impegna in pratiche disoneste e malvagie, avranno parole più dure per costui, e potrebbero persino condannarlo. Non si tratta forse di una manifestazione del parlare e dell’agire in base ai sentimenti? Le persone che vivono in base ai propri sentimenti sono forse imparziali? Sono virtuose? (No.) Cosa c’è di sbagliato nelle persone che parlano in base ai loro sentimenti? Perché non riescono a trattare gli altri in modo equo? Perché non riescono a parlare basandosi sulle verità principi? Le persone ipocrite e che non basano mai le loro parole sui fatti sono malvagie. Non essere imparziali quando si parla, parlare sempre in base ai propri sentimenti e per il proprio interesse e non secondo le verità principi, non pensare al lavoro della casa di Dio e limitarsi a proteggere i propri sentimenti, la propria fama, il proprio guadagno e il proprio prestigio personali: questo è il carattere degli anticristi. Questo è il modo in cui parlano gli anticristi; tutto ciò che essi dicono è malvagio e atto a disturbare e intralciare. Le persone che vivono secondo le preferenze e negli interessi della carne vivono secondo i loro sentimenti. Le persone che vivono in base ai propri sentimenti sono quelle che non accettano né praticano affatto la verità” (La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (2)”). “Io non concedo alle persone la possibilità di esprimere i loro sentimenti, perché Io sono privo di sentimenti della carne, e ho sviluppato sommo odio nei confronti dei sentimenti delle persone. È a causa dei sentimenti fra le persone che Io sono stato messo da parte e sono diventato un ‘altro’ ai loro occhi; è a causa dei sentimenti fra le persone che sono stato dimenticato; è a causa dei suoi sentimenti che l’uomo coglie l’occasione di sollevare la propria ‘coscienza’; è a causa dei suoi sentimenti che l’uomo prova sempre avversione per il Mio castigo; è a causa dei suoi sentimenti che l’uomo Mi chiama ingiusto e iniquo e dice che sono incurante dei suoi sentimenti nella Mia gestione delle cose. Ho anche dei parenti sulla terra? Chi ha mai, come Me, operato giorno e notte senza darsi pensiero del cibo o del sonno, per il bene del Mio intero piano di gestione? Come potrebbe l’uomo essere paragonabile a Dio? Come potrebbe l’uomo essere compatibile con Dio?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 28”). Leggere la parola di Dio ha fatto più chiarezza su cosa significhi agire in base ai sentimenti, e ho capito che Dio odia i sentimenti delle persone. Agire seguendo i sentimenti può portarci a violare le verità principi, a fare del male e a opporre resistenza a Dio. Come leader della chiesa, non praticavo la verità né trattavo le persone in modo equo e secondo i principi. Invece, stavo salvaguardando un rapporto personale sulla base dei miei sentimenti, non sostituendo una persona che avrebbe dovuto essere sostituita, usando il lavoro della chiesa per fare favori e proteggendo la mia immagine a scapito degli interessi della chiesa. Ciò ha danneggiato la vita dei fratelli e delle sorelle e non ha portato altro che intralcio nel lavoro della chiesa. Stavo mordendo la mano che mi dava da mangiare, mi stavo comportando da traditrice. Non significava forse umiliare e opporre resistenza a Dio? Quando ho capito queste cose, mi sono sentita presa dal rimorso ho pregato in fretta Dio e mi sono pentita. Successivamente, durante un incontro, mi sono aperta e ho condiviso su come avessi agito in base ai sentimenti riguardo la questione di Li Jie. Inoltre, a causa del suo comportamento, l’ho sollevata dal suo incarico e le ho chiesto di riflettere su sé stessa.
Dopo circa sei mesi, Li Jie, lungi dal riflettere e dal rendersi conto del suo comportamento malvagio, continuava a sostenere di essere stata offesa e che i leader e i diaconi non erano stati giusti. Alle loro spalle, li ha accusati di aver fatto di tutto per punirla. Una sorella con cui collaboravo ha condiviso con lei sulla verità e ha analizzato il suo comportamento, ma lei ha continuato a essere sprezzante e trovava sempre delle scuse. Li Jie aveva persino smesso di parlare con la sorella, voltandole direttamente le spalle in segno di protesta. Diffondeva negatività tra le altre persone, parlando di quanto avesse sofferto senza ricevere alcuna benedizione in cambio mentre gli immeritevoli erano stati benedetti. Alcuni di coloro con cui era in contatto erano stati fuorviati, si erano schierati dalla sua parte e l’avevano difesa. Tutte queste cose mi hanno fatto pensare a un passaggio delle parole di Dio: “Coloro che nella chiesa danno sfogo al loro parlare maligno e velenoso, coloro che diffondono dicerie, alimentano il disaccordo e formano cricche a parte tra i fratelli e le sorelle, avrebbero dovuto essere espulsi dalla chiesa. Tuttavia, poiché questa è un’epoca diversa dell’opera di Dio, queste persone sono state limitate, perché devono essere senza dubbio eliminate. Tutti coloro che sono stati corrotti da Satana hanno un’indole corrotta. Alcuni hanno solamente un’indole corrotta, mentre altri non si limitano a questo: oltre ad avere un’indole satanica corrotta, hanno anche una natura estremamente maligna. Quindi non solo le loro parole e azioni rivelano un’indole satanica corrotta, ma le persone stesse sono i veri diavoli e Satana. Il loro comportamento intralcia e disturba l’opera di Dio, disturba l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle e nuoce alla normale vita della chiesa. Prima o poi questi lupi travestiti da agnelli devono essere allontanati, e nei loro confronti, in quanto lacchè di Satana, bisogna adottare un atteggiamento inflessibile di rifiuto. Solo in questo modo si sta dalla parte di Dio, e coloro che non riescono a farlo sguazzano nel fango di Satana” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un monito per coloro che non praticano la verità”). Leggendo le parole di Dio, ho ottenuto un maggior discernimento su Li Jie. Lei non accettava assolutamente la verità, spesso diffondeva negatività all’interno della chiesa, era d’intralcio alla vita della chiesa e non svolgeva un ruolo positivo. Era una mela marcia e creava un’atmosfera spiacevole in chiesa. Dopo essere stata sfrondata e rimossa dal suo dovere, continuava a essere sprezzante, cercava di trovare le colpe di leader e lavoratori, li giudicava e li attaccava. Quel tipo di persona che odia la verità, vendicativa, aggressiva e malevola non può mai essere salvata, anche se rimane nella chiesa. Fa solo del male e intralcia il lavoro della chiesa, come una volpe nella vigna, che ruba l’uva e calpesta il vigneto. Solo purificando le persone malevole il lavoro della chiesa può continuare indisturbato e la vita ecclesiale dei fratelli e delle sorelle prosegue normalmente. Dio è giusto e santo. Tutti coloro che sono salvati da Dio hanno una buona umanità e amano la verità; Dio non salva le persone malevole. La natura delle persone malevole è che provano avversione per la verità e la odiano, e non si pentono mai veramente, a prescindere da quante possibilità vengano offerte loro. Sebbene coloro che amano la verità possano rivelare un’indole corrotta, causare qualche intralcio ed essere un po’ giudicanti, in seguito possono riflettere su sé stessi, pentirsi e cambiare. La chiesa aveva già dato a Li Jie molte possibilità in passato, ma lei non si era mai pentita. In realtà, aveva intensificato gli attacchi contro i leader e i diaconi e l’intralcio della vita della chiesa. Era una persona malevola per natura essenza. Doveva essere allontanata in base ai principi della chiesa. Come leader della chiesa, sapevo che avrei dovuto condividere con i fratelli e le sorelle per smascherare le sue malefatte e firmare i documenti per allontanarla. Tuttavia, quando ci pensavo mi sentivo ancora riluttante. Temevo che, se l’avessero davvero allontanata dalla chiesa, per lei sarebbe stata la fine. Ho pregato Dio non appena ho avuto questi pensieri e Gli ho chiesto di guidarmi per superare i limiti dei miei sentimenti.
Nella mia ricerca, ho letto un passaggio delle parole di Dio: “Chi è Satana, chi sono i demoni e chi sono i nemici di Dio se non quelli che oppongono resistenza a Dio, i quali non credono in Lui? Non sono forse quelle persone che si ribellano a Dio? Non sono forse coloro che dichiarano di avere fede, eppure mancano della verità? Non sono coloro che cercano unicamente di ottenere le benedizioni, ma sono incapaci di rendere testimonianza a Dio? Puoi ancora mescolarti a questi demoni oggi e trattarli con coscienza e amore, ma così facendo non stai forse offrendo a Satana delle buone intenzioni? Questo non è allearsi ai demoni? Se le persone sono arrivate a questo punto e sono ancora incapaci di distinguere tra bene e male e continuano a essere ciecamente amorevoli e misericordiose, senza alcun desiderio di cercare le intenzioni di Dio o alcuna capacità di far proprie, in qualche modo, le intenzioni di Dio come se fossero le loro, allora avranno una fine tanto più misera. Chiunque non creda nel Dio fatto carne è nemico di Dio. Se puoi avere coscienza e amore nei confronti di un nemico, non manchi forse di senso di giustizia? Se sei in armonia con coloro che Io detesto e con i quali non concordo, e nutri ancora amore o coinvolgimento personale nei loro confronti, non sei ribelle? Non stai intenzionalmente resistendo a Dio? Una persona simile possiede forse la verità? Se le persone hanno coscienza verso i nemici, amore per i demoni e misericordia verso Satana, non stanno forse intralciando intenzionalmente l’opera di Dio?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Mi sono sentita molto in colpa, quando ho letto le parole di Dio. Sapevo bene che Li Jie era una piantagrane che intralciava il lavoro della chiesa e non si sarebbe mai pentita, sapevo che era una persona malevola che provava avversione per la verità e la odiava per sua natura, ma continuavo a difenderla e a proteggerla, desiderando sempre che restasse all’interno della chiesa. Ciò significava che stavo consentendo a una persona malevola di intralciare il lavoro della chiesa, schierandomi dalla parte di Satana e diventando nemica di Dio. Vivevo secondo la filosofia satanica di “L’uomo non è inanimato; come può essere privo di emozioni?” Ho sempre pensato che le relazioni personali venissero prima, e che solo se si dava priorità a questo si dimostrava di avere un’umanità normale e di essere una brava persona. Se non lo avessi fatto, sarei stata considerata una persona senza cuore e sarei stata respinta dagli altri. Questo era assurdo! Tali filosofie per i rapporti mondani sembrano essere giuste e si adattano alle nozioni umane, ma vanno contro le verità principi. Essere emotivamente legati e amorevoli verso tutti gli altri è folle e fuorviante, del tutto amorale. Dio ci chiede di trattare gli altri con le verità principi, di essere amorevoli con i fratelli e le sorelle e di essere coscienziosi con Dio. Ci chiede di respingere le persone malevole, i miscredenti, i demoni e i satana. Non è sciocco e fuorviante provare un legame emotivo con questo tipo di persone? Un attaccamento di questo tipo manca di discernimento e di principi: nasce dalla stoltezza. Non solo ci porta fuori strada, ma può anche indurci a seguire una persona malevola e danneggiare il lavoro della chiesa. Non possiamo semplicemente perderci nei nostri sentimenti. Dobbiamo avere discernimento nel decidere a chi dimostrare amore e chi rifiutare. Dobbiamo avere dei principi nei nostri legami emotivi. Mi sono resa conto che vivevo secondo le filosofie sataniche e che ciò era molto sciocco e indegno. Sapevo chiaramente che Li Jie non avrebbe accettato la verità, che era una persona malevola che odiava la verità e intralciava il lavoro della chiesa, e che era necessario allontanarla. Tuttavia, ero dominata dai sentimenti. Continuavo a proteggerla. Per me era doloroso ed estenuante, senza tregua, ma, cosa più importante, non mettevo in pratica le verità che conoscevo chiaramente. Ignoravo la mia coscienza, agendo contro i principi e assecondando l’intralcio del lavoro della chiesa da parte di una persona malevola. Stavo combattendo contro Dio e Lo stavo tradendo! Stavo godendo della grazia e della salvezza di Dio, ma Lo stavo tradendo, proteggendo Satana e difendendo una persona malevola. Mi mancavano davvero coscienza e umanità! Alla fine è stato chiaro che farsi governare dai sentimenti significa tradire Dio e la verità. Poi ho pensato a come, per molti anni, Dio aveva compiuto tantissimo lavoro su di me e aveva pagato un prezzo così alto. Non Gli avevo dato nulla in cambio, anzi, mi trovavo dalla parte di Satana contro di Lui. Quando ci pensavo in quel modo, mi sentivo piena di rimorso e in colpa.
Dopodiché ho letto un passaggio delle parole di Dio durante le mie devozioni: “Qual è il principio a cui le parole di Dio richiedono di attenersi nel trattare gli altri? Amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia: questo è il principio a cui ci si deve attenere. Dio ama coloro che perseguono la verità e che sono in grado di fare la Sua volontà; queste sono anche le persone che dovremmo amare. Coloro che non sono in grado di fare la volontà di Dio, che Lo odiano e si ribellano a Lui, simili persone sono detestate da Dio, e anche noi dovremmo detestarle. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo. […] Durante l’Età della Grazia, il Signore Gesù disse: ‘Chi è Mia madre, e chi sono i Miei fratelli?’ ‘Poiché chiunque avrà seguito la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli, esso Mi è fratello e sorella e madre’. Queste parole esistevano già nell’Età della Grazia, e oggi le parole di Dio sono ancora più chiare: ‘Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia’. Queste parole vanno dritte al punto, eppure spesso le persone sono incapaci di comprenderne il vero significato” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto riconoscendo le proprie idee sbagliate ci si può realmente trasformare”). La parola di Dio mi ha aiutato a chiarire il principio della pratica: “Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia”. Solo coloro che credono veramente in Dio, perseguono la verità e sono devoti al loro dovere sono fratelli e sorelle, è a loro che dovremmo dimostrare amore. Coloro che non accettano affatto la verità e intralciano costantemente il lavoro della chiesa, odiano la verità e odiano Dio per loro natura, e sono persone malevole, miscredenti, demoni e satana. Devono essere odiati e respinti. Solo trattando le persone in questo modo si rispettano i principi e si agisce in base alla volontà di Dio. Successivamente, nelle riunioni, ho condiviso con i fratelli e le sorelle su cosa sia una persona malevola e su come ottenere discernimento su di essa, e ho rivelato tutti i comportamenti malvagi di Li Jie. Ho anche condiviso sui principi rilevanti per allontanare ed espellere qualcuno dalla chiesa, e una volta che i fratelli e le sorelle hanno compreso la verità, anche loro hanno smascherato le malefatte di Li Jie. Alla fine è stata allontanata dalla chiesa.
Se non fosse stato per ciò che Dio ha esposto e per il giudizio e la rivelazione delle Sue parole, avrei continuato a vivere secondo le filosofie di Satana. Sarei stata ciecamente affettuosa e compassionevole verso gli altri, incapace di distinguere il bene dal male o il giusto dallo sbagliato, restando dalla parte di Satana e opponendo resistenza a Dio senza rendermene conto. Sono state le parole di Dio a permettermi di vedere chiaramente il pericolo e le conseguenze del fare affidamento sui sentimenti personali nelle mie azioni, e mi hanno aiutata a non farmi limitare dai sentimenti e a trattare le persone secondo le verità principi. Sono grata a Dio dal profondo del mio cuore per il Suo amore e la Sua salvezza.