64. Il risveglio di una falsa leader

di Yang Fan, Cina

Nel 2019 sono stata eletta leader della chiesa e ho giurato a me stessa che avrei fatto bene il mio dovere. Dopo aver iniziato il mio nuovo incarico, ero impegnata ogni giorno tra partecipare alle riunioni, risolvere le difficoltà e i problemi che fratelli e sorelle incontravano nei loro doveri e monitorare l’avanzamento del nostro lavoro. Tutto ciò mi faceva sentire molto realizzata. Dopo un po’, poiché dovevo gestire alcuni affari generali, il mio carico di lavoro è aumentato notevolmente. Lavoravo fino a tardi ogni giorno e avevo la sensazione di non riuscire a tenere il passo. Ho pensato: “Essere responsabile dell’intero lavoro mi porta a preoccuparmi di tante cose ed è molto più stancante. Ogni giorno sento la mente carica come una molla di orologio. Non è così facile come avere un solo dovere a cui pensare”. In seguito, sono andata a un incontro di gruppo supervisionato da sorella Zhao Jing. Ho pensato: “In passato, quando ero in coppia con Zhao Jing, era molto responsabile nei suoi doveri e ricercava attivamente la verità per eliminare qualsiasi difficoltà incontrasse. Supervisiona lei il lavoro di questo gruppo, quindi non devo preoccuparmi troppo”. Da allora in poi ho partecipato raramente alle riunioni con il loro gruppo. Una sera, alcuni fratelli e sorelle hanno scritto per segnalare che il lavoro del gruppo di Zhao Jing presentava alcune deviazioni e problemi e mi hanno chiesto di risolvere rapidamente le difficoltà. Avevo intenzione di ricercare preventivamente la parola di Dio e trovare una soluzione, ma vedendo che questi problemi non potevano essere risolti in poco tempo, ho pensato: “È molto tardi e sono davvero stanca. Non posso farlo adesso. Inoltre, ho già scritto una lettera a Zhao Jing riguardo a queste deviazioni e problemi. È una persona responsabile, quindi sono sicura che prenderà l’iniziativa di condividere per risolverli e che non dovrò preoccuparmene personalmente. Se facessi tutto da sola, come potrei mai combinare qualcosa? Condividerò sulla questione con il gruppo durante l’incontro”. In seguito, dopo aver verificato, ho visto che Zhao Jing aveva già condiviso con il gruppo, e tutti erano stati in grado di suggerire cammini di pratica riguardo a queste problematiche, il che mi ha resa ancora più sicura di non avere nulla di cui preoccuparmi con Zhao Jing al comando. Da quel momento non ho più chiesto notizie del lavoro del gruppo.

Dopo un po’ di tempo ho partecipato a un altro incontro con il gruppo di Zhao Jing. Ho scoperto che era troppo indiretta nel suo modo di condividere sul suo stato e parlava a lungo senza mai essere chiara. Ho pensato tra me e me: “È in uno stato negativo? Perché è così incoerente?” Ma poi ho riflettuto: “Potrebbe solo essere nervosa perché sono qui. Se la caverà una volta che si sarà organizzata un po’. Ho altre cose da fare, quindi forse dovrei semplicemente andarmene e lasciare che vada avanti con la riunione”. Così me ne sono andata senza condividere con lei. Più tardi ho scoperto che il lavoro del gruppo era inefficace. Ho pensato: “C’è qualche problema nel gruppo?” Ma poi ho riflettuto: “Hanno appena condiviso sui problemi e sulle deviazioni nei loro doveri. Sono sicura che tutti stanno riprendendo il solito ritmo, quindi è normale che ora il loro lavoro sia meno fruttuoso”. Tenendo presente questo, non ci ho più pensato. In seguito, sorella Wang Xinrui mi ha riferito che Zhao Jing era ossessionata dal prestigio, non riusciva a cooperare armoniosamente con gli altri e non era adatta a ricoprire il ruolo di leader del gruppo. Ho pensato: “Zhao Jing è un po’ troppo concentrata sul prestigio, ma ha un senso del fardello nei confronti del suo dovere. Se non riesce a cooperare armoniosamente con gli altri, dev’essere perché in questo momento si trova in uno stato negativo ed è controllata dalla sua indole corrotta. Ha solo bisogno di un po’ di tempo per organizzarsi”. Pensando questo, ho detto a Xinrui: “Zhao Jing è responsabile nel suo dovere ed è ancora all’altezza del compito di leader del gruppo. Se rivela corruzione, possiamo provare ad aiutarla di più esponendo e analizzando i suoi problemi. Oggi sono impegnata, quindi non ho tempo, ma condividerò con lei più avanti”. Quando Xinrui mi ha sentito dire questo, non ha aggiunto altro. In seguito, mentre ero impegnata con altri compiti, ho dimenticato di condividere con Zhao Jing. Una sera, all’improvviso, mi sono ricordata: “Oh no, mi sono dimenticata dello stato di Zhao Jing. Dovrei andare a controllarlo?” Ma poi ho pensato: “Ha una buona levatura e quando in passato il suo stato era negativo è riuscita a ricercare la verità e a risolverlo rapidamente da sola. Anche questa volta dovrebbe riuscire a cavarsela. Inoltre, vive molto lontano. Se vado fin lì, il che è stancante, e lei non è a casa, non avrò fatto il viaggio per niente? Meglio lasciar perdere, ci penserò a fine mese”. Quando alla fine del mese mi sono recata a ispezionare il loro lavoro, sono rimasta completamente senza parole. C’erano tantissimi problemi e deviazioni nel lavoro di Zhao Jing e i risultati del suo compito erano scesi al minimo storico. I fratelli e le sorelle che supervisionava erano tutti in uno stato negativo e il loro lavoro ne aveva risentito pesantemente. Solo allora mi sono resa conto di quanto fosse grave la situazione. Sono andata subito da Zhao Jing per condividere sui suoi problemi e farglieli notare, ma lei si è rifiutata di accettarli, ribattendo, cercando di giustificarsi e dimostrando di non conoscere sé stessa. Dopo aver parlato di lei con il mio collaboratore, abbiamo deciso che Zhao Jing non era più adatta a ricoprire il ruolo di leader del gruppo e alla fine è stata destituita. Dopo di questo, fratelli e sorelle hanno riferito anche che Zhao Jing era davvero gelosa, trascurava i suoi doveri e si metteva a battibeccare. Ciò aveva fatto sì che una sorella si sentisse limitata, repressa e volesse abbandonare il suo dovere. Wang Xinrui aveva segnalato la situazione di Zhao Jing, ma era stata repressa ed esclusa da quest’ultima. Anche le altre sorelle si sentivano limitate da Zhao Jing e i loro doveri ne avevano risentito, causando la compromissione del lavoro per diversi mesi. Dopo la sua destituzione, Zhao Jing non solo non si è pentita, ma si è addirittura vendicata con gli altri. Essere stata smascherata non le ha fatto comprendere affatto le sue cattive azioni, né si è pentita. In seguito, poiché non ero riuscita a svolgere un lavoro reale, avevo trascurato il mio dovere e non avevo destituito Zhao Jing in tempo, causando gravi perdite al lavoro della chiesa, anche io sono stata rimossa. Questa cosa mi ha resa davvero infelice. Solo allora ho iniziato a chiedermi perché ero stato troppo cieca per riconoscere la gelosia cronica e i conflitti di Zhao Jing, nonché il grave intralcio e disturbo che aveva causato al lavoro della chiesa. A quel tempo, avevo solo una conoscenza superficiale del fatto che non stavo svolgendo un lavoro concreto e che non mi stavo concentrando sul discernimento degli altri, ma non mi ero mai seriamente concentrata sulla comprensione o sull’analisi della mia indole corrotta.

Durante un incontro, ho acquisito una certa comprensione di me stessa solo dopo aver letto le parole di Dio che espongono i comportamenti dei falsi leader che non svolgono un lavoro reale. La parola di Dio dice: “I falsi leader non fanno domande sulle situazioni lavorative dei vari supervisori dei gruppi, né le seguono. Inoltre, non fanno domande sull’ingresso nella vita dei supervisori dei diversi gruppi e del personale responsabile dei vari lavori importanti, nonché sul loro atteggiamento nei confronti del lavoro della chiesa e dei loro doveri, e nei confronti della fede in Dio, della verità e di Dio Stesso: non seguono tali questioni né ne hanno una buona conoscenza. Non sanno se questi individui hanno subito una qualche trasformazione o crescita, né sono a conoscenza dei vari problemi che possono esistere nel loro lavoro; in particolare, non conoscono l’impatto che gli errori e le deviazioni che si verificano nelle varie fasi del lavoro hanno sul lavoro della chiesa e sull’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio, e non sanno se questi errori e queste deviazioni siano mai stati corretti. Sono completamente ignoranti riguardo a tutte queste cose. Se non sanno nulla di queste condizioni dettagliate, diventano passivi ogni volta che sorgono dei problemi. Ciononostante, i falsi leader non si preoccupano affatto di tali questioni dettagliate mentre svolgono il loro lavoro. Credono che, dopo aver organizzato i vari supervisori dei gruppi e assegnato i compiti, il loro lavoro sia finito: ciò per loro equivale ad aver fatto bene il lavoro, e se sorgono altri problemi non sono affari che li riguardano. Poiché i falsi leader non sono in grado di supervisionare, dirigere e seguire i vari supervisori dei gruppi e non adempiono alle loro responsabilità in queste aree, ciò porta a creare scompiglio nel lavoro della chiesa. Questo perché leader e i lavoratori sono inadempienti alle loro responsabilità(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (3)”). “Pensate che i falsi leader siano stupidi? Sono stupidi e sciocchi. Cosa li rende stupidi? Ripongono con leggerezza la loro fiducia in un individuo, convinti che, poiché costui quando è stato scelto ha fatto un giuramento e un proposito e ha pregato con le lacrime che gli scorrevano sul viso, ciò significa che è affidabile e che non ci saranno mai problemi se lui si assume il lavoro. I falsi leader non hanno alcuna comprensione della natura delle persone; non conoscono la vera situazione dell’umanità corrotta. Dicono: ‘Come potrebbe qualcuno cambiare in peggio quando è stato scelto come supervisore? Come potrebbe qualcuno che sembra così intenso e affidabile sottrarsi al proprio lavoro? Non lo farebbe, vero? Possiede molta integrità’. Poiché i falsi leader hanno riposto troppa fiducia nelle proprie fantasie e nei propri sentimenti, questo li rende in definitiva incapaci di risolvere tempestivamente i molti problemi che emergono nel lavoro della chiesa e impedisce loro di destituire e riassegnare prontamente il supervisore coinvolto. Sono degli autentici falsi leader. E qual è il problema qui? L’approccio dei falsi leader al loro lavoro ha qualcosa a che fare con la superficialità? Da un certo punto di vista, essi vedono il gran dragone rosso arrestare rabbiosamente il popolo eletto di Dio; così, per tenersi al sicuro, mettono casualmente qualcuno a capo del lavoro, credendo che questo risolva il problema e che non sia necessario prestarvi ulteriore attenzione. Cosa pensano in cuor loro? ‘Questo ambiente è così ostile, dovrei nascondermi per un po’’. Questo è bramare le comodità della carne, non è vero? Da un altro punto di vista, i falsi leader hanno un difetto fatale: sono lesti a fidarsi delle persone sulla base delle proprie fantasie. E questo è causato dalla mancata comprensione della verità, non è vero? In che modo la parola di Dio rivela l’essenza dell’umanità corrotta? Perché dovrebbero fidarsi delle persone quando Dio non lo fa? I falsi leader sono troppo arroganti e presuntuosi, non è così? Pensano: ‘Non posso aver giudicato male questa persona, non dovrebbe esserci alcun problema con questo individuo che ho giudicato adatto; sicuramente non è qualcuno che indulge nel mangiare, nel bere e nei divertimenti o che ama le comodità e odia il lavoro duro. È assolutamente affidabile e degno di fiducia. Non cambierà; se ciò accadesse, significherebbe che mi sono sbagliato su di lui, giusto?’ Che razza di logica è questa? Sei forse una specie di esperto? Hai la vista a raggi X? Possiedi un’abilità speciale? Potresti vivere con una persona per uno o due anni, ma saresti in grado di capire chi è veramente senza un ambiente adatto a mettere a nudo la sua natura essenza? Se costui non venisse rivelato da Dio, potresti vivere fianco a fianco con lui per tre anni, o addirittura cinque, e faresti comunque fatica a vedere che tipo di natura essenza possiede. E quanto più ciò è vero quando lo vedi raramente, quando non passi molto tempo con lui? I falsi leader si fidano con leggerezza di una persona sulla base di un’impressione fugace o della valutazione positiva di qualcun altro, e osano affidare il lavoro della chiesa a tale persona. In questo, non sono forse estremamente ciechi? Non agiscono forse in modo avventato? E, quando lavorano in questo modo, i falsi leader non sono forse estremamente irresponsabili?(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (3)”).

Dio espone che i falsi leader sono pigri, bramano la comodità e sono completamente irresponsabili nei loro doveri. Una volta che nominano qualcuno al comando, i falsi leader si fidano facilmente di lui, basandosi sulle loro fantasie e sulle loro nozioni. Non monitorano né supervisionano il lavoro, perché non vogliono pagare il prezzo della verifica. Prendono scorciatoie ovunque possono, con conseguenti gravi perdite per il lavoro della chiesa. Vedendo che Dio smaschera i vari comportamenti dei falsi leader che non svolgono un lavoro concreto, mi sono sentita come se Dio mi stesse esponendo direttamente. Mi sentivo molto a disagio e in colpa. Come leader, ero stata davvero irresponsabile nei confronti del mio dovere. Per risparmiarmi preoccupazioni e sofferenze carnali, ero stata sfuggente e non avevo portato a termine il lavoro. Mi ero basata solo sulla mia impressione iniziale di Zhao Jing, pensando che fosse responsabile nel suo dovere e adatta a svolgere il ruolo di leader del gruppo, così ho iniziato ad adottare un approccio distaccato e a non supervisionare il suo lavoro. Quando ho visto che il suo lavoro non stava dando buoni risultati e che avrei dovuto soffrire e pagare un prezzo per eliminare il problema, non ho svolto un lavoro reale e invece ho trovato delle scuse per accontentarmi, dicendo che tutti si stavano ancora adattando e che presto avrebbero ripreso la strada giusta. Quando gli altri hanno riferito che Zhao Jing aveva dei problemi e non era una leader del gruppo adatta, in base a nozioni e fantasie mie, ho ancora ipotizzato che si trattasse solo di una rivelazione temporanea di corruzione, e che non avrebbe influito sul suo dovere. Ho rimandato ripetutamente la risoluzione dei problemi di Zhao Jing, finché alla fine il lavoro del gruppo si è paralizzato e l’ingresso nella vita di fratelli e sorelle ha subito gravi perdite. Ero davvero testarda, stupida e irresponsabile. Ero una falsa leader che bramava comodità e non svolgeva un lavoro concreto! Il fatto è che i leader e i lavoratori eletti dalla chiesa, me compresa, non sono stati perfezionati; abbiamo molte indoli corrotte e possiamo causare intralci e disturbi nei nostri doveri in qualsiasi momento. Anche se apparentemente ci comportiamo bene, non significa che siamo qualificati per servire. Non comprendiamo la verità e guardiamo solo l’apparenza delle persone senza capire a fondo la loro essenza, quindi dobbiamo monitorare e supervisionare frequentemente il lavoro per esserne responsabili. Non comprendevo la verità e non riuscivo a capire a fondo le persone, ma avevo una cieca fiducia in me stessa di conseguenza, ho causato grandi perdite al lavoro della chiesa e ho lasciato dietro di me trasgressioni e profanazioni. Quando me ne sono resa conto, ho provato un profondo rammarico. Se non fossi stata così ipocrita, così pigra o così avida di comodità quando Xinrui mi aveva ricordato di Zhao Jing, se invece avessi effettivamente indagato, scoperto, eliminato il problema in tempo e rimosso Zhao Jing, non avrei causato tali ritardi al lavoro della chiesa. Non solo non ero riuscita a giovare al lavoro della chiesa nel mio dovere, ma avevo agito come lacchè di Satana e avevo protetto falsi leader e lavoratori. Più ci pensavo, più mi sentivo angosciata e infelice. Ho pensato al fatto che quando Dio incarnato opera, soffre concretamente e paga un prezzo. In risposta a tutta la nostra corruzione e alle nostre carenze, Dio condivide instancabilmente la verità, ci sostiene e ci aiuta, con tutti i Suoi sforzi estremi per salvarci completamente dal potere di Satana. Ma io sono un essere creato che non ha compreso la verità, cieco e che non riusciva a vedere le cose chiaramente, e non volevo soffrire davvero o pagare un prezzo nel mio dovere. Non ho voluto risolvere tempestivamente i problemi quando li ho scoperti e ho causato grandi perdite al lavoro. Svolgere i miei doveri in questo modo era davvero disgustoso e ripugnante per Dio! Dopo essermi resa conto di queste cose, L’ho pregato in silenzio: “Dio, mi sbagliavo. Desidero riflettere su me stessa e pentirmi davanti a Te”.

Ho letto altri passi in cui Dio smaschera i falsi leader: “Il lavoro della chiesa viene rallentato semplicemente perché i falsi leader hanno una grave negligenza nelle loro responsabilità, non fanno un lavoro reale né seguono e supervisionano il lavoro, e non sono in grado di condividere sulla verità per risolvere i problemi. Naturalmente, è anche perché questi falsi leader indulgono nei vantaggi del prestigio, non perseguono affatto la verità e non sono disposti a seguire, supervisionare o indirizzare il lavoro di diffusione del Vangelo, con il risultato che il lavoro procede lentamente e molte deviazioni, assurdità e azioni sconsiderate a opera delle persone non vengono prontamente corrette o risolte, cosa che influisce in maniera grave sull’efficacia della diffusione del Vangelo. Solo quando questi problemi vengono scoperti dal Supremo e ai leader e ai lavoratori viene detto che devono risolverli, allora vengono corretti. Come dei ciechi, questi falsi leader non sono in grado di individuare alcun problema e non hanno alcun principio nel loro modo di agire, eppure sono incapaci di rendersi conto dei propri errori e li ammettono solo quando vengono potati dal Supremo. Chi può quindi permettersi di assumersi la responsabilità delle perdite causate da questi falsi leader? Anche rimuovendoli dalle loro posizioni, come si possono recuperare le perdite che hanno causato? Perciò, quando si scopre che vi sono dei falsi leader incapaci di svolgere lavoro reale, andrebbero prontamente destituiti. In alcune chiese il lavoro del Vangelo procede con particolare lentezza, e ciò è dovuto semplicemente al fatto che i falsi leader non svolgono lavoro reale, nonché a troppi casi di negligenza ed errori da parte loro(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (4)”). “In tutti i diversi elementi del lavoro che i falsi leader svolgono, ci sono in realtà numerosi problemi, deviazioni e difetti che essi devono risolvere e correggere e a cui devono porre rimedio. Tuttavia, poiché i falsi leader sono privi di senso del fardello e indulgono soltanto nei vantaggi del loro prestigio senza fare alcun lavoro reale, finiscono per creare il caos nel lavoro. In alcune chiese, le persone non sono unite nella mente: tutti sospettano, sono diffidenti e si sminuiscono gli uni con gli altri, temendo costantemente di essere eliminati dalla casa di Dio. Di fronte a queste situazioni, i falsi leader non fanno nulla per risolverle, non svolgono un lavoro reale e specifico(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (4)”). “Da ciò che appare all’esterno, i falsi leader non stanno deliberatamente commettendo una miriade di malefatte, o facendo le cose a modo loro e fondando i propri regni indipendenti, come fanno gli anticristi. Ma i falsi leader non sono in grado di risolvere tempestivamente i vari problemi che sorgono nel lavoro della chiesa, e quando si verificano problemi con i supervisori dei vari gruppi, e quei supervisori non sono in grado di farsi carico del proprio lavoro, i falsi leader non sono in grado di cambiare i loro doveri o destituirli tempestivamente, arrecando gravi perdite al lavoro della chiesa. E tutto questo è causato dall’inadempienza alla responsabilità da parte dei falsi leader(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (3)”). Dio smaschera la negligenza dei falsi leader: come in realtà non approfondiscano o non verifichino il lavoro, come non supervisionino e non esaminino le persone responsabili e come di conseguenza molti problemi lavorativi non possano essere risolti, causando gravi perdite al lavoro della chiesa. Riflettendo sulle mie azioni, ho capito che, poiché desideravo ardentemente la comodità, ho trascurato il mio dovere, sono stata irresponsabile e mi sono fidata di Zhao Jing basandomi sulle mie nozioni e fantasie, senza supervisionare o approfondire il suo lavoro. Quando gli altri mi segnalavano i suoi problemi, io li ignoravo senza eliminare le vere difficoltà e non l’ho destituita in tempo, cosa che le ha permesso di impegnarsi in gelosie e dispute a lungo termine, intralciare e disturbare il gruppo e non svolgere alcun ruolo positivo nel suo dovere. Ciò ha reso inefficace il lavoro del gruppo per mesi, ritardando seriamente i progressi. Quando fratelli e sorelle le hanno dato consigli, lei li ha repressi, li ha esclusi e li ha fatti sentire sotto pressione per molto tempo, facendo sì che il gruppo si sentisse limitato e distratto nei propri doveri. Eppure non ne sapevo nulla e continuavo a pensare che stesse andando bene. Come leader, non solo non ho adempiuto alla mia responsabilità, ma non sono stata in grado di riconoscere e risolvere tempestivamente i numerosi problemi del lavoro della chiesa quando erano proprio lì davanti ai miei occhi. Ciò ha causato gravi perdite al lavoro della chiesa e all’ingresso nella vita di fratelli e sorelle. Ero stata davvero negligente nei miei doveri! Sebbene non abbia deliberatamente compiuto il male come un anticristo per intralciare e disturbare il lavoro della chiesa, la mia negligenza nei confronti dei doveri ha comunque causato gravi perdite al lavoro della chiesa. Mi odiavo per essere così cieca, sciocca e irresponsabile al punto di aver trasgredito in presenza di Dio. Ho provato un profondo senso di tristezza e di colpa, ho sentito di essere in debito nei confronti di Dio e dei fratelli e sorelle.

In seguito ho riflettuto su me stessa. Perché ho sempre pensato alla mia carne e sono stata sfuggente e irresponsabile nel mio dovere? Successivamente ho letto un passo della parola di Dio che mi è stato molto utile. La parola di Dio dice: “Cos’è il veleno di Satana? Come lo si può esprimere? Per esempio, se chiedi ‘Come si dovrebbe vivere? Per cosa si dovrebbe vivere?’, le persone risponderanno: ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’. Questa singola frase esprime la radice vera e propria del problema. La filosofia e la logica di Satana sono diventate la vita delle persone. Qualsiasi cosa perseguano, lo fanno per se stesse, e dunque vivono solo per se stesse. ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’ – questa è la filosofia di vita dell’uomo, e rappresenta anche la natura umana. Queste parole sono già diventate la natura dell’umanità corrotta e sono il vero ritratto della natura satanica dell’umanità corrotta. Questa natura satanica è già diventata la base dell’esistenza dell’umanità corrotta. Per diverse migliaia di anni, l’umanità corrotta ha vissuto in base a questo veleno di Satana, fino ai giorni nostri. Satana agisce solamente per i propri desideri, le proprie ambizioni e i propri scopi. Vuole superare Dio, liberarsi da Dio e assumere il controllo di tutte le cose create da Dio. Oggi, tale è la misura in cui le persone sono state corrotte da Satana: tutti posseggono una natura satanica, tutti cercano di negare Dio e di opporGlisi e vogliono controllare il proprio destino e cercano di opporsi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio. Le loro ambizioni e i loro desideri sono esattamente gli stessi di Satana. Pertanto, la natura dell’uomo è la natura di Satana(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come percorrere il cammino di Pietro”). Ho meditato sulla parola di Dio e finalmente ho capito che ero pigra, irresponsabile nel mio dovere e priva di coscienza e ragione, principalmente perché la regola satanica dell’esistenza “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino” era radicata così profondamente in me che era diventata la mia natura. Ho sempre vissuto così, considerando solo i miei interessi carnali in ogni cosa, diventando sempre più egoista e spregevole. Quando qualcosa mi faceva preoccupare e soffrire di più o mi richiedeva di pagare un prezzo più alto, usavo il raggiro e l’inganno per evitarlo, facendo tutto ciò che potevo per soffrire il meno possibile. Quando mi sono resa conto che assumermi la responsabilità di tutto il lavoro richiedeva ulteriore preoccupazione e sofferenza, ho preferito dedicarmi a un singolo lavoro. Quando il mio carico di lavoro è aumentato, ho voluto preoccuparmi di meno e pagare un prezzo più basso, cosa che mi ha portata ad adottare un approccio passivo nei confronti del lavoro di Zhao Jing. In seguito, quando ho notato il suo stato negativo, sono stata pigra e non ho voluto eliminarlo. Anche se Xinrui mi aveva ricordato che non era adatta a servire, ho sfruttato il fatto di essere impegnata con il lavoro come scusa per rimandare la verifica e confermando il problema di Zhao Jing solo quando è diventato così grave da dover essere destituita. La chiesa mi ha eletta come leader e mi ha dato la possibilità di praticare nella speranza che mi assumessi la responsabilità e mi facessi carico del mio dovere. Ma cosa avevo fatto? Invece di pensare a come svolgere bene il mio dovere, avevo solamente bramato la comodità, facendo tutto ciò che mi consentiva di preoccuparmi e soffrire il meno possibile. Credevo in Dio da anni e avevo goduto molto dell’irrigazione e dell’offerta della parola di Dio, ma quando mi veniva chiesto qualcosa, pensavo solo alla mia comodità, non a svolgere un lavoro reale. Ero egoista e spregevole, disgustavo Dio! Odiavo la mia mancanza di umanità e di ragione, odiavo il fatto di non essere riuscita a vivere secondo le buone intenzioni di Dio. Ho pregato Dio: “Dio, ero preoccupata per la mia carne e non ho svolto un lavoro concreto causando gravi perdite al lavoro della chiesa. Desidero pentirmi davanti a Te. In futuro, qualunque sia il mio dovere, non voglio più pensare alla mia carne e desiderare ardentemente la comodità. Voglio essere responsabile e svolgere bene il mio dovere con i piedi per terra”.

In seguito ho letto altri due passi della parola di Dio. Dio Onnipotente dice: “Chi ha cuore è in grado di avere considerazione del cuore di Dio; chi non ha cuore è un guscio vuoto, uno sciocco, non sa avere considerazione del cuore di Dio. La sua mentalità è: ‘Non mi interessa quanto questo sia urgente per Dio, farò come voglio io; in ogni caso, non sono ozioso né indolente’. Questo tipo di atteggiamento, questo tipo di negatività, la totale mancanza di propositività: non si tratta di persone che hanno considerazione del cuore di Dio, né capiscono come averne. In tal caso, possiedono forse vera fede? Decisamente no. Noè aveva considerazione del cuore di Dio, possedeva vera fede, e fu pertanto in grado di portare a termine l’incarico ricevuto da Dio. Quindi, non basta semplicemente accettare l’incarico ricevuto da Dio ed essere disposti a compiere qualche sforzo. Dovete anche avere considerazione del cuore di Dio, dare il massimo ed essere leali, e questo vi richiede di avere coscienza e ragionevolezza; questo è ciò che le persone dovrebbero avere e che era presente in Noè. Che dite, per costruire un’arca così grande a quell’epoca, quanti anni ci sarebbero voluti se Noè fosse andato a rilento, non avesse avuto quel senso di urgenza, nessuna angoscia, nessuna efficienza? Si sarebbe potuta concludere in cento anni? (No.) Ci sarebbero volute varie generazioni di costruzione continua. Da un lato, costruire un oggetto massiccio come un’arca avrebbe richiesto anni; per di più, anche radunare e prendersi cura di tutti gli esseri viventi avrebbe richiesto anni. Era facile radunare questi esseri viventi? (No.) Non lo era. E così, dopo avere udito gli ordini di Dio e avere capito la Sua intenzione pressante, Noè percepì che non sarebbe stato né facile né agevole. Si rese conto di doverlo eseguire in base ai desideri di Dio e portare a termine l’incarico affidatogli da Dio, in modo che Dio fosse compiaciuto e rassicurato e che la successiva fase dell’opera di Dio potesse procedere agevolmente. Così era il cuore di Noè. E che cuore era? Era un cuore che aveva considerazione delle intenzioni di Dio(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Terzo excursus: Come Noè e Abramo obbedirono alle parole di Dio e Gli si sottomisero (Parte seconda)”). “A prescindere da quanto importante sia il lavoro che un leader o un lavoratore svolgono, e da quale sia la natura di questo lavoro, la loro priorità numero uno è comprendere e afferrare come tale lavoro proceda. Devono essere fisicamente presenti per seguire le questioni e porre domande, raccogliendo informazioni di prima mano. Non devono limitarsi a basarsi sulle dicerie o ad ascoltare i rapporti altrui. Devono invece osservare con i propri occhi la situazione del personale, come procede il lavoro, e capire quali difficoltà emergono, se qualche ambito sia in contrasto con i requisiti del Supremo, se ci siano violazioni dei principi, se si verifichino disturbi o intralci, se manchino le attrezzature necessarie o i materiali didattici pertinenti relativi al lavoro professionale: devono tenere tutto questo sotto controllo. Per quanti rapporti ascoltino e indipendentemente da ciò che vengano a sapere tramite le dicerie, nulla equivale a verificare di persona; constatare i fatti con i propri occhi è più accurato e affidabile. Una volta acquisita familiarità con tutti gli aspetti della situazione, avranno un’idea corretta di come vadano le cose. Devono in particolar modo avere un’idea chiara e precisa di chi possegga buona levatura e valga la pena di essere coltivato, poiché solo questo permette loro di coltivare e usare accuratamente le persone, e ciò è cruciale se i leader e i lavoratori devono svolgere bene il loro lavoro. I leader e i lavoratori dovrebbero possedere un cammino e dei principi secondo cui coltivare e formare le persone di buona levatura. Inoltre, dovrebbero afferrare e comprendere i vari tipi di problemi e di difficoltà che esistono nel lavoro della chiesa e sapere come risolverli, e dovrebbero inoltre avere idee e suggerimenti personali su come il lavoro debba procedere o sulle sue prospettive future. Se sono in grado di parlare con chiarezza di queste cose senza il minimo sforzo, senza alcun dubbio o sospetto, allora il lavoro sarà molto più facile da eseguire. E, lavorando in questo modo, un leader starà adempiendo alle sue responsabilità, non è vero? I leader devono essere ben consapevoli di come risolvere le suddette questioni del lavoro e devono riflettere spesso su queste cose. Quando incontrano delle difficoltà, devono condividere e discutere in merito con tutti, cercando la verità per risolvere le questioni. Svolgendo lavoro reale con i piedi ben piantati a terra in questo modo, non ci saranno difficoltà che non possano essere risolte(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (4)”). La parola di Dio mi ha mostrato il cammino per svolgere bene il mio dovere, che significa tenere in considerazione le intenzioni di Dio, interessarsi alle Sue preoccupazioni, adempiere alle mie responsabilità e non lasciare che il lavoro della chiesa ne risenta. Proprio come Noè, che ha tenuto conto sinceramente dell’intenzione di Dio. Quando Dio gli ha chiesto di costruire l’arca, non ha considerato i propri guadagni o le proprie perdite, ha pensato solamente a come costruire rapidamente l’arca secondo le richieste di Dio. Sebbene non possa paragonarmi a Noè, ho voluto imitarlo, ho imparato a tenere in considerazione le intenzioni di Dio e ho fatto del mio meglio per soddisfare le Sue richieste. Ho capito anche che, affinché i leader e i lavoratori possano svolgere bene il lavoro reale, dobbiamo tenerci al passo con il lavoro, e quando notiamo ostacoli, interruzioni e disturbi nel lavoro dobbiamo condividere e affrontarli in tempo per garantire che il lavoro proceda normalmente.

Dopo un po’, il mio leader mi ha affidato il lavoro del Vangelo e di irrigazione di diverse chiese. Ho pensato: “Non posso permettere che accada come l’ultima volta. Non posso preoccuparmi solo del benessere della carne e non assumermi la responsabilità del mio dovere. Devo restare con i piedi per terra e dedicare tutte le mie energie al mio dovere”. Dopodiché, mi sono concentrata sull’acquisire ogni giorno la verità delle visioni. Se c’erano potenziali destinatari del Vangelo, ho testimoniato loro attivamente l’opera di Dio degli ultimi giorni e ho ricercato e mi sono dotata della parola di Dio secondo le loro nozioni religiose. Un giorno, mentre stavo andando a controllare il lavoro della chiesa di Cheng Nan ho pensato: “I leader e il diacono del Vangelo di questa chiesa credono in Dio da molto tempo. Hanno una buona levatura e sono competenti e responsabili nello svolgimento dei loro doveri. Sanno gestire bene il loro lavoro, quindi non ho bisogno di fare ulteriori controlli, così potrei risparmiarmi un po’ di fatica”. Dopo aver avuto questi pensieri, mi sono resa conto che stavo diventando di nuovo sfuggente per trovare scuse per non supervisionare o seguire il lavoro. Ora che ero responsabile di diverse chiese, svolgere e supervisionare il lavoro della chiesa erano una responsabilità e un dovere che mi competevano. Non potevo più trovare scuse per pensare alla mia carne e rimandare il mio dovere. Con questo in mente, ho controllato attentamente il lavoro della chiesa. Ho scoperto che alcuni nuovi arrivati partecipavano alle riunioni in modo irregolare e che gli irrigatori non svolgevano bene il loro lavoro. Il giorno dopo, ho radunato rapidamente gli irrigatori per condividere sulla verità ed eliminare i loro problemi. Dopo un po’ di tempo, ho saputo che questi nuovi arrivati erano tornati a riunirsi regolarmente, cosa che mi ha fatto sentire in pace e al sicuro.

Grazie a questa esperienza, ho capito che fare il proprio dovere significa in realtà pagare un prezzo e, ancora di più, monitorare e supervisionare il lavoro. Questo è l’unico modo per individuare ed eliminare i problemi in tempo e svolgere bene il proprio dovere. È grazie al risultato ottenuto mediante la parola di Dio che oggi ho raggiunto questa consapevolezza e questo cambiamento. Grazie a Dio Onnipotente!

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