72. Imparare dalla segnalazione di una falsa leader
Nel giugno 2021, due leader della nostra chiesa sono stati destituiti poiché non svolgevano realmente il loro lavoro. Mentre condividevo sull’analisi del loro comportamento, una sorella ha fatto una domanda: “Prima che questi due falsi leader fossero destituiti, noi in qualche modo eravamo consapevoli dei loro problemi. Inoltre, ultimamente la chiesa stava condividendo sulla verità di discernere falsi leader, quindi ognuno aveva compreso qualcosa del loro comportamento. Allora perché nessuno ha segnalato i problemi di questi due leader prima che venissero destituiti?” Ascoltare le sue parole mi ha profondamente toccato. Ho riflettuto su me stessa. Nonostante avessi ascoltato così tante verità principi sul discernere falsi leader, ancora non ero riuscita a discernere consapevolmente i falsi leader vicini a me nella vita reale. Delle volte, anche quando notavo che i leader avevano dei problemi, preferivo rimanere indifferente. Ho capito che questo atteggiamento non era in linea con le intenzioni di Dio, quindi volevo cambiare. Avevo bisogno di consapevolezza nel discernere persone, eventi e cose attorno a me, nel supervisionare il lavoro dei leader secondo i requisiti posti da Dio e nell’offrire una guida e un aiuto, se avessi notato che i leader lavoravano contro i principi. Se individuavo un falso leader o un anticristo, dovevo segnalarlo ai leader superiori, così da proteggere gli interessi della chiesa.
Successivamente, ho vissuto con la sorella Wendy, una leader proveniente da un’altra chiesa. Inizialmente, pensavo che fosse amabile, che non si desse delle arie in quanto leader, e che fosse facile andare d’accordo con lei. Tuttavia, dopo un po’ di tempo, ho notato che viveva con poca umanità. Sembrava che pensasse sempre a mangiare ed era abbastanza pigra. Quando trovava qualcosa di sporco, non prendeva l’iniziativa per pulire, ma si limitava a dirlo a parole. A volte, chiedeva ad altri di occuparsi di cose che avrebbe facilmente potuto fare da sola. Le sorelle intorno a lei erano tutte piuttosto scontente del suo comportamento. All’inizio, pensavo che Wendy avesse solo dei problemi nel vivere la sua umanità, il che non era una questione di principi, quindi non gli ho dato troppa importanza. Più tardi, ho notato che spesso partecipava a condivisioni online nella sua stanza, alcune volte portava addirittura il computer a tavola e mangiava durante la condivisione, mentre altre volte ancora condivideva fino a tarda notte, ma i fratelli e le sorelle avevano detto che raramente aveva eliminato problemi e difficoltà nello svolgere i doveri. Inizialmente, ho pensato che, in quanto leader della chiesa, dovesse occuparsi di vari aspetti del lavoro, il che non era facile. Non pensavo fosse un problema se c’erano delle carenze nel suo lavoro. Così non ho prestato attenzione a tutto ciò. Ma poi ho sentito che qualcosa non andava. Come leader della chiesa, il suo dovere principale era quello di condividere sulla verità e risolvere i problemi e le difficoltà dei fratelli e delle sorelle. Lei spesso teneva riunioni online con fratelli e sorelle, facendosi vedere molto impegnata, ma in realtà non risolveva alcun problema. Questo non voleva forse dire predicare dottrine vuote senza svolgere un vero lavoro? Mi sono ricordata della condivisione di Dio che smaschera i falsi leader che passano tutto il giorno a fare riunioni online, facendosi vedere impegnati, ma discutono solo di parole e dottrine e fanno un lavoro superficiale. Quanto ai problemi reali del lavoro legati alle verità principi, non riescono a scoprirli o a condividere chiaramente su di essi, causando ritardi su gran parte del lavoro. Mi chiedevo se Wendy potesse essere uno di quei falsi leader che Dio aveva smascherato. In seguito, ho sentito una sorella dire che durante le riunioni Wendy non sapeva condividere sulle verità realtà o risolvere problemi reali. C’era stata una volta in cui lo stato della sorella era abbastanza negativo e stava influenzando i suoi doveri. Pur sapendo questo, Wendy si era limitata ad inviarle alcuni passaggi delle parole di Dio senza condividere con lei. Inoltre, c’erano molte sorelle che non collaboravano in armonia, e la cosa era stata riportata a Wendy, ma lei non aveva condiviso con loro per eliminare questi problemi. Successivamente, ho scoperto che Wendy mancava di considerazione e principi quando organizzava le cose. C’era una sorella il cui compito era quello di produrre video. Wendy pensava che lei potesse essere adatta anche a irrigare nuovi credenti. Senza informarsi in anticipo sulla situazione del dovere della sorella e senza discutere con il supervisore per valutare se tutto ciò fosse appropriato, Wendy le aveva dato direttamente l’incarico di irrigare nuovi credenti part-time. Tutti pensavano che Wendy avesse valutato la situazione in maniera troppo superficiale, perché il dovere di irrigazione richiede di comprendere ed eliminare tempestivamente gli stati e le difficoltà dei nuovi credenti. Per svolgere correttamente questo dovere occorre una notevole quantità di tempo e di energia. La sorella aveva delle abilità nella produzione di video, e senza un’adeguata coordinazione, l’incarico di irrigare nuovi credenti avrebbe ritardato il suo dovere principale. Nonostante ciò, Wendy le aveva dato il compito di irrigare nuovi credenti. Nel vedere le disposizioni date da Wendy, sono rimasta piuttosto incredula e ho pensato: “È così negligente nell’organizzare le cose, manca di comunicazione e ricerca. Come potrebbe gestire le questioni importanti del lavoro della chiesa? Possiede la levatura e le capacità lavorative per essere una leader? È in grado di svolgere veramente il lavoro?” Dentro di me, continuavo a interrogarmi e avevo la vaga sensazione che Wendy avesse dei problemi. Ho pensato di riferirlo ai leader superiori perché investigassero e capissero realmente il suo modo di lavorare. Ma poi ho pensato: “Se le mie segnalazioni sono corrette e Wendy è davvero una falsa leader, allora questo è un atto di giustizia che protegge il lavoro della chiesa. Ma se il mio punto di vista è limitato e lei non ha dei gravi problemi ed è in grado di lavorare veramente, i fratelli e le sorelle non diranno forse che manco di comprensione della verità, faccio segnalazioni senza pensare e mi intrometto in modo sconsiderato? Se questo fosse d’intralcio e causasse disturbo, non diranno forse che ho una cattiva umanità e che non sono in grado di trattare correttamente una leader, giudicandola in modo sommario? Allora i leader superiori mi destituiranno? Se Wendy scopre che ho segnalato i suoi problemi, mi porterà rancore e approfitterà delle mie difficoltà? Io e Wendy viviamo insieme e ci vediamo ogni giorno. Quanto sarebbe imbarazzante!” Pensando a queste cose, ho esitato e mi sono consolata: “Quelle che ho notato non sono questioni importanti, sono solo dei piccoli difetti nel vivere l’umanità e nella capacità di lavorare. Vedendola partecipare ogni giorno a condivisioni online, sembra che abbia una certa percezione del fardello che porta. Non ci penso nemmeno; non la segnalerò! Se veramente non svolge alcun lavoro reale, saranno i fratelli e le sorelle della sua chiesa a segnalarlo. I leader e i lavoratori la seguiranno e supervisioneranno il suo lavoro, e così dovrebbero comprendere i suoi problemi. Devo smettere di preoccuparmi e intromettermi così tanto”. Dopo aver riflettuto a lungo, ho deciso di non segnalare i suoi problemi. Ma dopo aver deciso di lasciar perdere, ho sentito che il mio cuore non era a posto e la mia coscienza era turbata. Avevo visto chiaramente delle manifestazioni in cui lei non faceva alcun lavoro reale e le avevo riconosciute come un problema, ma continuavo a voler evitare e aggirare la cosa. Questo vuol dire essere irresponsabili! Se lei era davvero una falsa leader che non lavorava veramente, la cosa avrebbe avuto un impatto diretto sull’accesso alla vita dei fratelli e delle sorelle, e avrebbe ritardato il lavoro della chiesa. Ho riflettuto su me stessa: per quale motivo ero riluttante a segnalare i problemi di Wendy? Che cosa mi preoccupava? Quale indole corrotta mi stava limitando?
In seguito, ho letto queste parole di Dio: “L’aspetto più evidente delle filosofie per i rapporti mondani è l’astuzia. Molti pensano che se non sono astuti tenderanno a offendere gli altri e non riusciranno a tutelare sé stessi; pensano di dover essere astuti abbastanza da non ferire né offendere nessuno, tenendosi così al sicuro, salvaguardando il proprio sostentamento e assicurandosi una solida base tra le persone. Tutti i non credenti vivono secondo la filosofia di Satana. Sono tutti accomodanti e non offendono nessuno. Sei venuto nella casa di Dio, hai letto la parola di Dio e ascoltato i sermoni della casa di Dio. E allora, perché non sei capace di praticare la verità, di parlare con il cuore e di essere una persona onesta? Perché continui a essere sempre accomodante? Le persone accomodanti proteggono solo i propri interessi e non quelli della chiesa. Quando vedono qualcuno fare del male e danneggiare gli interessi della chiesa, lo ignorano. A loro piace essere accomodanti e non offendono nessuno. Questo è irresponsabile, e una simile persona è troppo astuta e indegna di fiducia. Per proteggere la propria vanità e il proprio orgoglio e per mantenere la propria reputazione e il proprio prestigio alcuni sono felici di aiutare gli altri e di sacrificarsi per i propri amici a qualunque costo. Ma, quando devono proteggere gli interessi della casa di Dio, la verità e la giustizia, le loro buone intenzioni se ne sono andate, sono completamente scomparse. Quando dovrebbero mettere in pratica la verità, non la mettono assolutamente in pratica. Cosa succede? Per proteggere la propria dignità e il proprio orgoglio sono disposti a pagare qualsiasi prezzo e a resistere a qualsiasi sofferenza. Ma, quando devono compiere un lavoro reale e trattare questioni pratiche, proteggere l’opera della chiesa e cose positive, e proteggere e provvedere al popolo eletto di Dio, perché non hanno più la forza di pagare qualsiasi prezzo e di resistere a qualsiasi sofferenza? È inconcepibile. In realtà, hanno un’indole di avversione per la verità. Perché Io dico che la loro è un’indole di avversione per la verità? Perché ogni volta che si tratta di testimoniare Dio, di mettere in pratica la verità, di proteggere il popolo eletto di Dio, di lottare contro le trame di Satana o di proteggere l’opera della chiesa, fuggono e si nascondono e non si occupano di alcuna questione appropriata. Dov’è il loro eroismo e il loro spirito di sopportazione della sofferenza? Dove applicano tutto questo? Questo è facile da vedere. Anche se qualcuno li rimprovera dicendo che non dovrebbero essere così egoisti e spregevoli, proteggersi, e che devono fare qualcosa per proteggere l’opera della chiesa, a loro non importa. Si dicono: ‘Io non faccio queste cose, non hanno niente a che vedere con me. A cosa servirebbe comportarmi così nel mio perseguimento di fama, profitto e prestigio?’ Non sono persone che perseguono la verità. A loro piace solo cercare fama, profitto e prestigio, e non svolgono assolutamente il lavoro che Dio ha affidato loro. Così, quando occorre che svolgano il lavoro della chiesa, scelgono semplicemente di fuggire. Ciò significa che nel loro cuore non amano le cose positive e non sono interessati alla verità. Questa è una evidente manifestazione del fatto che provano avversione per la verità” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). “Molti desiderano perseguire e mettere in pratica la verità, ma il più delle volte ne hanno soltanto la determinazione e il desiderio; la verità non è diventata la loro vita. Di conseguenza, quando si trovano ad affrontare forze malvagie, o incontrano persone malevole e cattive che commettono malefatte o falsi capi e anticristi che agiscono in modo tale da violare i principi – disturbando così l’opera della chiesa e danneggiando i prescelti di Dio – perdono il coraggio di reagire e di parlare francamente. Che cosa significa non avere il coraggio? Significa forse che sei timido o che hai difficoltà a esprimerti? Oppure che non capisci a fondo e pertanto non ti fidi a parlare francamente? Nessuna delle due; questa è principalmente la conseguenza dell’essere vincolato da un’indole corrotta. Uno degli aspetti che riveli è un’indole propensa all’inganno; quando ti succede qualcosa, il tuo primo pensiero va ai tuoi interessi, e la prima cosa che consideri sono le conseguenze, se saranno vantaggiose per te. Questa è un’indole propensa all’inganno, vero? Un altro degli aspetti che riveli è un’indole spregevole ed egoista. Pensi: ‘Cosa ha a che fare con me una perdita per gli interessi della casa di Dio? Non sono un leader, quindi perché dovrei preoccuparmene? Non ha nulla a che fare con me. Non è una mia responsabilità’. Tali pensieri e parole non sono qualcosa che pensi coscientemente, ma sono prodotti dal tuo subconscio; questa è l’indole corrotta che si rivela quando le persone affrontano un problema” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Le parole di Dio smascheravano la mia indole corrotta. Ero stata veramente egoista e propensa all’inganno. Avevo notato che in molti casi Wendy non risolveva veramente alcun problema o non faceva alcun lavoro, e che le sue azioni stavano già danneggiando gli interessi della chiesa. Tuttavia, temevo che se le mie segnalazioni fossero state sbagliate, i fratelli e le sorelle avrebbero pensato male di me, che avrei potuto essere destituita, e ancora di più temevo che Wendy si offendesse, temevo di rovinare il nostro rapporto, tanto che sarebbe stato difficile andare d’accordo in futuro. Per questo non ero disposta a segnalarla. Per proteggere me stessa e i miei interessi, non ho parlato dei problemi che avevo visto. Non ho affatto praticato la verità e non ho protetto il lavoro della chiesa, il che è veramente disprezzato e odiato da Dio. Pensando a come le azioni di Wendy mancassero di principi, a come non riuscisse a distinguere le priorità del suo lavoro, e a come non facesse alcun vero lavoro, nonostante non potessi essere sicura al 100% che fosse una falsa leader, potevo vedere che i suoi problemi stavano già influenzando l’accesso alla vita dei fratelli e delle sorelle, nonché il lavoro della chiesa. Dovevo segnalare il prima possibile questi problemi ai leader di grado più alto, affinché potessero comprendere la situazione, investigare e verificare. Se fosse stato confermato che era una falsa leader, avrebbe dovuto essere destituita in accordo con i principi. Se si fosse trattato solamente di deviazioni nel suo lavoro, i leader avrebbero potuto aiutarla condividendo su tali questioni. Altrimenti, se avesse continuato a lavorare in questo modo, avrebbe ritardato il lavoro della chiesa e danneggiato l’accesso alla vita dei fratelli e delle sorelle. Tuttavia, in precedenza avevo pensato che i problemi di Wendy non fossero direttamente legati a me e che segnalarli erroneamente in futuro avrebbe potuto recare danno alla mia vanità. Poiché non avevo capito a fondo i suoi problemi, ho utilizzato “Non li ho capiti a fondo e ho paura di fare una segnalazione sbagliata” come scusa per non segnalare Wendy ai leader superiori. Ho anche utilizzato la scusa che, se davvero fosse stata una falsa leader che non svolgeva un vero lavoro, sarebbero stati gli altri fratelli e sorelle a segnalarla. Volevo far ricadere “la questione ingiuriosa” sugli altri e nascondermi come una codarda. Per mantenere il mio rapporto con Wendy e proteggere la mia vanità, le mie prospettive, il mio destino, non avevo minimamente considerato gli interessi della chiesa e non ne avevo protetto il lavoro. Ero stata estremamente egoista e propensa all’inganno, seguendo filosofie sataniche come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”, “Chi è ragionevole sa proteggere sé stesso, e cerca solo di evitare di commettere errori” e “Lascia che le cose vadano avanti da sole se non ti riguardano personalmente”. Queste cose si erano radicate profondamente nel mio cuore, dominando i miei pensieri, portandomi a considerare continuamente i miei personali benefici ogni volta che dicevo e facevo qualcosa, a essere eccessivamente prudente e indecisa. Anche quando notavo dei problemi in una leader, non ero disposta a segnalarla, accontentandomi di restare a guardare e osservare lo svolgersi delle cose mentre gli interessi della chiesa venivano danneggiati. Mi sono accorta che vivere secondo l’indole e le filosofie sataniche mi aveva reso veramente spregevole e squallida, e che ero completamente priva d’integrità o sembianza umana. Se avessi continuato in questo modo e non mi fossi pentita, sarei solo stata sdegnata ed eliminata da Dio. Questi pensieri mi spaventavano, e mi sono resa conto che avevo bisogno di liberarmi al più presto dalle catene dell’indole satanica e di non essere più controllata da essa.
Nella mia riflessione, ho capito che avevo un punto di vista sbagliato. Ero preoccupata di non poter vedere le cose in modo accurato e completo, temevo che, se avessi segnalato qualcosa di sbagliato, avrei causato intralcio e disturbo. Per questo, non avevo osato segnalare i problemi di Wendy. In seguito, ho placato il mio cuore e ho riflettuto: “Questo punto di vista è corretto? È in linea con le verità principi?” Mi sono ricordata di queste parole di Dio: “Le persone di talento promosse e coltivate dalla casa di Dio sono in grado di svolgere adeguatamente il loro lavoro e di fare bene il loro dovere durante il periodo di promozione e coltivazione o prima della promozione e della coltivazione? Naturalmente no. Quindi è inevitabile che, durante il periodo di coltivazione, queste persone sperimentino la potatura, il giudizio e il castigo, lo smascheramento e persino la destituzione; è normale, questo significa ricevere formazione e coltivazione. Le persone non devono avere aspettative elevate né richieste irrealistiche nei confronti di coloro che vengono promossi e coltivati; sarebbe irragionevole e ingiusto nei loro confronti. Potete supervisionare il loro lavoro. Se mentre lo svolgono scoprite problemi o cose che violano i principi, potete sollevare la questione e ricercare la verità per risolvere tali faccende. Ciò che non dovreste fare è giudicarli, condannarli, attaccarli o escluderli, poiché sono soltanto nel periodo di coltivazione e non andrebbero considerati come individui che siano stati perfezionati, né tanto meno come persone integre o in possesso della verità realtà. […] Dunque qual è il modo più ragionevole di trattarli? Considerarli persone ordinarie e, quando c’è bisogno di cercare qualcuno riguardo a un problema, condividere con loro, imparare dai rispettivi punti di forza e completarsi a vicenda. Inoltre, è responsabilità di tutti supervisionare i leader e i lavoratori per vedere se stiano svolgendo un lavoro reale, se sappiano servirsi della verità per risolvere i problemi; questi sono i criteri e i principi per valutare se un leader o un lavoratore sia o meno all’altezza degli standard. Se un leader o un lavoratore è in grado di affrontare e risolvere problemi generali, allora è competente. Se invece non è in grado di gestire e risolvere nemmeno i problemi comuni, non è adatto a prestare servizio come leader o lavoratore e deve essere immediatamente rimosso dalla sua posizione. Va scelto qualcun altro, e il lavoro della casa di Dio non deve essere ritardato. Ritardare il lavoro della casa di Dio equivale a nuocere a sé stessi e agli altri, e non è proficuo per nessuno” (La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (5)”). Dalle parole di Dio, ho compreso i principi per occuparsi dei leader e dei lavoratori. I leader e i lavoratori sono ancora nel periodo di apprendistato; ancora non hanno raggiunto la salvezza o la perfezione, e inoltre sono persone corrotte. Dobbiamo trattarli in modo corretto: se un leader rivela solamente corruzione o ha delle deviazioni sul lavoro, dovute a un breve periodo di pratica, che non costituiscono problemi sostanziali, noi dovremmo aiutarlo o potarlo con amore. Tuttavia, se un leader o un lavoratore ha una scarsa levatura, manca di abilità nel lavoro e non è in grado di lavorare veramente, o se la sua umanità ha dei problemi che seguono il cammino sbagliato, se non svolge realmente il suo lavoro, allora continuare a impiegare questo leader ritarderà l’accesso alla vita dei fratelli e delle sorelle e il lavoro della chiesa. Quando questi falsi leader vengono scoperti, dobbiamo smascherarli e segnalarli. Dio non ha mai detto che, se non vediamo chiaramente qualcosa, possiamo restarcene seduti e ignorarla o non dobbiamo praticare la verità. Al contrario, se ci sono difficoltà e problemi che non riusciamo a percepire chiaramente, dovremmo cercare coloro che comprendono la verità per condividere, cercare le verità principi, oppure segnalare queste cose ai leader superiori. Non importa se segnaliamo qualcosa di sbagliato; ciò che conta è che il problema venga risolto. Se rimaniamo seduti e non facciamo nulla perché non riusciamo a vedere chiaramente qualcosa o per paura di segnalare qualcosa di sbagliato, e la situazione peggiora man mano che gli eventi fanno il loro corso, danneggiando gli interessi della chiesa e ritardandone il lavoro, alla fine sarà troppo tardi per dire qualsiasi cosa, e il danno sarà irreparabile. In precedenza, non mi era chiaro cosa si intendesse per intralcio e disturbo, ma in seguito, attraverso la ricerca e la condivisione, ho compreso di più. Le azioni di una persona possono essere considerate d’intralcio e disturbo principalmente sulla base del fatto che le sue intenzioni siano giuste o meno, e che i problemi che segnala siano veri e riguardino gli interessi o i principi della chiesa. Se le sue intenzioni sono giuste, ciò che viene segnalato è vero e serve a proteggere gli interessi della chiesa, allora anche se in quel momento la persona non vedeva chiaramente che si trattava di un falso leader, segnalare dei problemi riscontrati sulla base di fatti significa proteggere il lavoro della chiesa e non costituisce intralcio e disturbo. Tuttavia, se le intenzioni di una persona sono sbagliate e se ha dei secondi fini come aspirare al potere, approfittare delle deviazioni del lavoro di un leader ingigantendo la cosa oltremisura per farlo cacciare e prendere il suo posto, oppure prova risentimento a causa della potatura da parte del leader, e cerca difetti e distorce i fatti per attaccare e giudicare il leader e dare sfogo alle proprie rimostranze, o critica il leader secondo la propria indole arrogante, sfruttando le rivelazioni di corruzione, deviazioni, problemi, mancanze o difetti da parte del leader nei suoi doveri, sollevando continuamente obiezioni per usare la cosa a proprio vantaggio senza mai arrendersi, allora questo costituisce intralcio e disturbo. Una volta capito questo, ho ottenuto una migliore comprensione della distinzione tra la normale ricerca e il segnalare problemi, intralcio e disturbo.
Dopo aver compreso i principi, ho pensato nuovamente ai problemi di Wendy, e mi sono resa conto che il suo vivere con poca umanità non era una questione sostanziale, e poteva essere risolta al momento giusto tramite una guida e un aiuto appropriati. Tuttavia, il suo dare disposizioni affrettate e prive di principi aveva disturbato i doveri dei fratelli e delle sorelle e il lavoro della chiesa. Inoltre, non aveva prestato attenzione alle sue principali responsabilità, mancava di una vera percezione del suo fardello, non aveva ottenuto risultati nel lavoro che le era stato assegnato, e non aveva eliminato gli stati e i problemi dei fratelli e delle sorelle. Tali questioni erano legate a ciò che era in grado di fare e al fatto che avesse o meno svolto veramente il lavoro. Anche se non potevo vedere queste cose chiaramente e non potevo etichettarla come una falsa leader, potevo fare una segnalazione e cercare una guida. Poiché la mia intenzione non era quella di renderle la vita difficile o di usare la cosa a mio vantaggio, praticare in questo modo era appropriato. Non potevo utilizzare “Se non riesco a vedere chiaramente qualcosa, segnalarla in modo errato causerebbe intralcio e disturbo” come una scusa per tirarmi fuori da questa situazione. Questo sarebbe stato irresponsabile nei confronti del lavoro della chiesa, nonché una manifestazione del non proteggere gli interessi della chiesa e non praticare la verità.
In seguito, ho letto un altro passaggio delle parole di Dio: “Una volta che la verità è diventata vita in te, quando noti qualcuno che è blasfemo verso Dio, non Lo teme, è superficiale mentre svolge il suo dovere, o intralcia e disturba il lavoro della chiesa, risponderai secondo le verità principi, e sarai in grado di individuarlo e smascherarlo come è necessario fare. […] Se sei una persona che crede veramente in Dio, allora, anche se devi ancora acquisire la verità e la vita, come minimo parlerai e agirai schierandoti dalla parte di Dio; come minimo, non starai a guardare quando vedi compromessi gli interessi della casa di Dio. Quando proverai l’impulso di chiudere un occhio, ti sentirai in colpa e a disagio, e dirai a te stesso: ‘Non posso starmene fermo qui e non fare nulla, devo prendere posizione e dire qualcosa, devo assumermi le mie responsabilità, devo esporre questo comportamento malvagio, devo fermarlo, in modo che gli interessi della casa di Dio non siano compromessi e la vita della chiesa non venga disturbata’. Se la verità è diventata la tua vita, allora non solo avrai questo coraggio e questa determinazione e sarai in grado di capire a fondo la questione, ma farai anche fronte alla responsabilità che devi assumerti per l’opera di Dio e per gli interessi della Sua casa, e in tal modo si compirà il tuo dovere” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Dalle parole di Dio, ho compreso che coloro che possiedono le verità realtà hanno un cuore che teme Dio. Quando si trovano ad affrontare delle situazioni, agiscono secondo le verità principi. Quando individuano dei problemi che danneggiano gli interessi della chiesa o intralciano e disturbano il lavoro della chiesa, non rimangono passivi e li ignorano, né danno priorità al mantenere i propri rapporti con altri o a proteggere i propri interessi. Al contrario, si concentrano sul proteggere gli interessi e il lavoro della chiesa. Hanno il coraggio di smascherare le cose negative e agiscono secondo i principi e possiedono una percezione del loro fardello e sono responsabili nei loro doveri. Adesso che Dio aveva disposto che io vedessi i problemi di Wendy, avevo la responsabilità di seguirli ed eliminarli. Non potevo chiudere un occhio. Dovevo portare alla luce questi problemi e chiedere consiglio ai leader superiori. Indipendentemente da come i fratelli potessero vedermi o dal fatto che potevo o meno essere eliminata o tormentata, dovevo agire secondo le verità principi. Dovevo avere fede in Dio e credere nella Sua giustizia. Con questi pensieri in mente, ho abbandonato le mie preoccupazioni. In seguito, mi sono rivolta a uno dei leader superiori per segnalare i problemi. Il leader ha ascoltato con attenzione e pazienza, incoraggiandomi a parlare apertamente di qualsiasi cosa avessi visto. Mi ha detto che la casa di Dio sostiene soprattutto coloro che sono in grado di smascherare e segnalare i falsi leader e gli anticristi, e che Dio è confortato da questo tipo di persone. Così, ho descritto tutti i problemi di Wendy. Anche il leader aveva percepito che Wendy avesse dei problemi, dicendo che ogni volta che controllava il suo lavoro, lei parlava sempre di risultati positivi, ma non c’erano mai dei progressi reali. Il leader aveva anche pensato di esaminare le prestazioni di Wendy.
Il giorno seguente, il leader ha chiesto ai fratelli e alle sorelle che conoscevano Wendy di scrivere delle valutazioni. I risultati sono stati scioccanti; i problemi di Wendy erano molto più seri di quanto avessi immaginato. Dalle valutazioni dei fratelli e delle sorelle, ho visto che, nonostante Wendy sembrasse impegnata, partecipasse ogni giorno a riunioni online, di solito fosse sempre puntuale alle riunioni, a cui dedicava molto tempo, la sua condivisione era fatta solo di parole e dottrine, e non poteva eliminare alcun problema reale. Una volta, una sorella che si trovava in uno stato negativo, l’aveva cercata attivamente per condividere, lasciandole più volte dei messaggi, ma Wendy non l’ha mai aiutata. Quando finalmente avevano stabilito un orario, addirittura prima che iniziasse la condivisione, Wendy aveva lasciato la sorella da sola per occuparsi di questioni personali, mostrando particolare freddezza ed egoismo. Raramente controllava o seguiva i doveri dei fratelli e delle sorelle, e le poche volte che lo faceva, stava semplicemente cercando di sbrigarsela. Non individuava o eliminava i vari problemi e difficoltà in modo proattivo, e non stava affatto adempiendo il ruolo di leader. Quando vedeva degli scarsi risultati nei doveri dei fratelli e delle sorelle, si limitava a ricordarglielo o a spronarli come se fosse il caporeparto di una fabbrica. Ma riguardo alle questioni reali, come il motivo per cui i doveri non progredivano o come trovare delle soluzioni, non aveva mai prestato attenzione. Inoltre, non aveva principi nel riassegnare il personale. Aveva riassegnato due lavoratori chiave del Vangelo a svolgere doveri generali, cosa che presto ha avuto un impatto sul lavoro del Vangelo, e così ha dovuto riportarli indietro. Ha fatto lo stesso quando cercava nuovi irrigatori, non considerando mai la situazione dei doveri dei fratelli e delle sorelle, scegliendo chiunque le sembrasse appropriato senza un’attenta valutazione, disturbando così i doveri dei fratelli e delle sorelle e intralciando il lavoro della chiesa… Dallo smascheramento di ognuno dei suoi comportamenti da parte dei fratelli e delle sorelle, era chiaro che Wendy non solo aveva fallito nel progredire con il lavoro della chiesa di cui era responsabile, ma in realtà lo aveva ostacolato.
In seguito, ho letto due passaggi delle parole di Dio che mi hanno aiutato a comprendere meglio l’essenza dei comportamenti di Wendy. La parola di Dio dice: “Come si dovrebbe giudicare se un leader sta adempiendo alle proprie responsabilità di leader e lavoratore o se è un falso leader? Al livello più basilare, si deve valutare se sia capace di svolgere un lavoro reale, se possieda o meno questa levatura. Quindi, si dovrebbe valutare se ha il fardello per svolgere bene questo lavoro. Ignorate quanto siano belle le cose che dice e quanto sembri comprendere le dottrine, e ignorate quanto sia talentuoso e dotato quando affronta le questioni esterne: queste cose non sono importanti. Ciò che è più cruciale è se sia o no in grado di svolgere correttamente gli elementi di lavoro più fondamentali della chiesa, se sia capace di risolvere i problemi usando la verità, e se sappia condurre le persone nella verità realtà. Questo è il lavoro più fondamentale ed essenziale. Se non è in grado di svolgere questi elementi di lavoro reale, allora, per quanto buona sia la sua levatura, per quanto sia talentuoso, o per quanto sia capace di sopportare le avversità e di pagare un prezzo, è comunque un falso leader. Alcuni dicono: ‘Dimentica il fatto che non svolga alcun lavoro reale al momento. Possiede buona levatura e capacità. Se viene formato per un po’, sarà senz’altro in grado di svolgere un lavoro reale. Tra l’altro, non ha commesso alcuna cattiva azione e nessun male, né ha causato intralci o disturbi: come puoi affermare che sia un falso leader?’ Come possiamo spiegare ciò? Non importa quanto sei talentuoso, quale livello di levatura e istruzione possiedi, quanti slogan riesci a gridare o quante parole e dottrine hai colto; indipendentemente da quanto sei impegnato o esausto nell’arco di una giornata, o da quanta strada hai fatto, da quante chiese visiti o da quanti rischi corri e da quante sofferenze sopporti: niente di tutto questo ha importanza. Ciò che conta è se svolgi il tuo lavoro in base alle disposizioni di lavoro, se attui accuratamente tali disposizioni; se, durante la tua leadership, partecipi a ogni lavoro specifico di cui sei responsabile e da quanti problemi reali hai effettivamente risolto; da quante persone sono arrivate a comprendere le verità principi grazie alla tua leadership e alla tua guida e da quanto il lavoro della chiesa è avanzato e si è sviluppato; ciò che conta è se hai raggiunto o meno questi risultati. Indipendentemente dal lavoro specifico in cui sei coinvolto, ciò che conta è se segui e dirigi costantemente il lavoro anziché agire in modo arrogante e impartire ordini. Oltre a questo, conta anche se possiedi o meno l’ingresso nella vita mentre svolgi il tuo dovere, se riesci ad affrontare le questioni secondo i principi, se possiedi una testimonianza sul mettere in pratica la verità e se riesci a gestire e risolvere i problemi reali affrontati dal popolo eletto di Dio. Queste e altre cose simili sono tutti criteri per valutare se un leader o un lavoratore abbia adempiuto o meno alle proprie responsabilità” (La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (9)”). “I falsi leader sono fondamentalmente incapaci di svolgere il lavoro essenziale e cruciale della chiesa. Si occupano solo di alcune semplici faccende generiche; il loro lavoro non ricopre un ruolo cruciale o decisivo nella totalità del lavoro della chiesa, e non produce risultati reali. La loro condivisione tratta fondamentalmente solo di alcuni argomenti triti e banali, è composta interamente da parole e dottrine sentite e risentite ed è incredibilmente vuota, generica e priva di dettagli. La loro condivisione contiene solo cose che le persone sono in grado di capire leggendo qualcosa in modo letterale. Questi falsi leader non sono affatto in grado di risolvere i problemi reali che il popolo eletto di Dio ha nel suo ingresso nella vita; in particolare, sono ancor meno capaci di eliminare le nozioni, le fantasie e le rivelazioni di indole corrotta delle persone. Il problema principale è che i falsi leader semplicemente non sono in grado di farsi carico del lavoro vitale disposto dalla casa di Dio, come il lavoro del Vangelo, quello di produzione cinematografica o il lavoro basato sui testi. In particolare, quando si tratta di un lavoro che coinvolge conoscenze professionali, sebbene i falsi leader possano sapere con sufficiente chiarezza di essere dei profani in tali ambiti, non li studiano, né fanno ricerche, e tanto meno sono in grado di fornire agli altri una direzione specifica o di risolvere alcun problema a essi correlato. Tuttavia, continuano spudoratamente a tenere riunioni, parlando all’infinito di teorie vuote e pronunciando parole e dottrine. I falsi leader sanno molto bene che non sono capaci di fare questo tipo di lavoro, eppure fingono di essere esperti, si comportano in modo presuntuoso e ricorrono sempre a dottrine grandiose per rimproverare gli altri. Non sono in grado di rispondere alle domande di nessuno, eppure trovano pretesti e scuse per rimproverare gli altri, chiedendo loro perché non stanno imparando la professione, perché non ricercano la verità e perché non sono in grado di risolvere i propri problemi. Questi falsi leader, che sono profani in questi ambiti e non sono in grado di risolvere alcun problema, continuano a impartire agli altri lezioni dall’alto. In superficie, alle altre persone appaiono molto occupati, come se fossero molto capaci e in grado di fare un sacco di lavoro, ma in realtà non sono nulla. I falsi leader sono chiaramente incapaci di fare un lavoro concreto, eppure si danno da fare con entusiasmo e dicono sempre le stesse banalità alle riunioni, ripetendosi più e più volte, senza essere in grado di risolvere un singolo problema reale. Le persone si stancano davvero tanto di questo, e non sono in grado di trarne alcuna edificazione. Un lavoro del genere è terribilmente inefficiente e non produce risultati. Questo è il modo in cui i falsi leader lavorano, e per tale motivo il lavoro della chiesa viene ritardato. Tuttavia, i falsi leader continuano ad avere la sensazione di fare un ottimo lavoro e di essere molto capaci, quando di fatto non hanno svolto bene un singolo aspetto del lavoro della chiesa. Non sanno se i leader e i lavoratori che rientrano nell’ambito della loro responsabilità sono all’altezza degli standard, né se i capi e i supervisori dei vari gruppi sono in grado di farsi carico del proprio lavoro, e non si interessano né chiedono se sono sorti problemi nello svolgimento dei doveri da parte dei fratelli e delle sorelle. In breve, i falsi leader non sanno risolvere alcun problema nel loro lavoro, eppure continuano a darsi da fare energicamente. Dal punto di vista delle altre persone, i falsi leader sono in grado di sopportare le avversità, sono disposti a pagare un prezzo e passano ogni giorno a correre di qua e di là. Quando è ora di mangiare, devono essere chiamati a tavola, e vanno a letto molto tardi. Tuttavia, i risultati del loro lavoro non sono buoni. […] La conseguenza più ovvia del fatto che un falso leader sia al lavoro da qualche tempo è che la maggior parte delle persone non sono in grado di comprendere la verità, non sanno discernere quando qualcuno rivela corruzione o sviluppa nozioni, e certamente non comprendono le verità principi a cui ci si dovrebbe attenere nell’assolvimento dei propri doveri. Coloro che svolgono i propri doveri e coloro che non lo fanno sono tutti fiacchi, sfrenati e indisciplinati, e disordinati come sabbia sparsa. La maggior parte di loro può essere in grado di pronunciare qualche parola e dottrina, ma mentre fa i propri doveri osserva solo le regole; non sa come ricercare la verità per risolvere i problemi. Dal momento che i falsi leader stessi non sanno come ricercare la verità per risolvere i problemi, come possono guidare gli altri a farlo? A prescindere da ciò che accade alle altre persone, i falsi leader sanno solo spronarle dicendo: ‘Dobbiamo tener conto delle intenzioni di Dio!’ ‘Dobbiamo essere leali nell’assolvimento dei nostri doveri!’ ‘Quando ci capita qualcosa, dobbiamo sapere come pregare e dobbiamo ricercare le verità principi!’ I falsi leader declamano spesso tali slogan e dottrine, e questo non produce alcun risultato. Dopo averli ascoltati, le persone continuano a non capire quali sono le verità principi e sono prive di un cammino di pratica” (La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (3)”). Il comportamento di Wendy era proprio quello che le parole di Dio avevano smascherato. Si era concentrata solamente nel sembrare impegnata, facendo le cose tanto per fare, aderendo alle formalità, e dando importanza solamente all’uso di slogan, parole e dottrine nello svolgere il suo dovere. Non si era concentrata sui fratelli e le sorelle, e non si era occupata di quelli che erano veramente i loro stati e le loro difficoltà, né tantomeno aveva cercato la verità o eliminato questi problemi. Era come un dirigente del Partito Comunista che impartisce ordini dall’alto senza comprendere veramente le condizioni delle persone. Era evidente che fosse una falsa leader che non svolgeva veramente il suo lavoro. Successivamente, i leader hanno tenuto una riunione per discernere i comportamenti di Wendy secondo le parole di Dio. Ognuno ha ottenuto una comprensione più chiara dei principi per discernere falsi leader. Si sono resi conto che i criteri per determinare se un leader fa veramente il suo lavoro non sono quanto sembra impegnato o con quanta forza grida degli slogan, ma se effettivamente riesce a risolvere dei veri problemi e a ottenere dei veri risultati nel suo lavoro. Alla fine, tutti hanno deciso all’unanimità di destituire Wendy. Sono stata molto entusiasta di questo risultato, ma ho anche rimpianto di non aver segnalato prima i suoi problemi. Se li avessi segnalati prima, sarebbe stato possibile evitare delle perdite per il lavoro della chiesa.
Grazie a questa esperienza, ho imparato a discernere meglio i falsi leader e ho acquisito una certa conoscenza della mia indole corrotta. Ho visto quanto ero stata egoista e propensa all’inganno, cercando sempre di proteggere me stessa e addirittura sacrificando gli interessi della chiesa per proteggere i miei nei momenti critici. Se questa mia indole satanica non fosse stata eliminata, sarei sicuramente stata sdegnata ed eliminata da Dio. Ho anche corretto un punto di vista fallace. In passato, non avrei mai osato segnalare qualcosa che non riuscivo a percepire chiaramente, per paura che il mio punto di vista non fosse abbastanza completo, paura che, se avessi segnalato qualcosa di sbagliato, sarei stata ritenuta responsabile, come se dovessi essere sicura al 100% e infallibile prima di poter segnalare qualcosa ai leader superiori. Tuttavia, praticando in questo modo, molti falsi leader, anticristi, persone malevole, e miscredenti non potrebbero essere individuati e trattati tempestivamente, e quando causano gravi perdite al lavoro della chiesa o commettono ogni tipo di male e generano un’indignazione diffusa, sarebbe troppo tardi per destituirli o allontanarli, e il danno sarebbe già stato fatto. Ho capito che la mia precedente preoccupazione per cui “Se non riesco a vedere chiaramente qualcosa, segnalarla in modo errato causerebbe intralcio e disturbo” era ridicola. Inoltre, è anche un’astuta filosofia satanica per i rapporti mondani, e non è in linea con le verità principi. Grazie a questa esperienza, ho veramente sentito che la casa di Dio è governata dalla verità e dalla giustizia, che i falsi leader e gli anticristi non hanno un posto nella casa di Dio, e che la casa di Dio sostiene e appoggia in modo particolare le azioni giuste con cui i falsi leader vengono smascherati e segnalati. Solo una persona che pratica la verità e protegge gli interessi della chiesa può essere in linea con le intenzioni di Dio.