71. I miei timori sulla pratica della verità
Nel settembre 2021 ero responsabile di un aspetto del lavoro della chiesa e la capogruppo era Zhao Ting. Quando discutevamo il lavoro tutti insieme, Zhao Ting insisteva sempre sulle proprie opinioni e non ascoltava gli altri. Questo ci portava spesso a un vicolo cieco e bloccava il progresso del lavoro. Volevo parlarne con lei, ma le parole si sono fermate in gola quando mi sono ricordata che spesso Zhao Ting, in precedenza, mi aveva smascherato come arrogante, una che si considera superiore agli altri e che insiste sulle proprie opinioni. Anche se sapevo che le sue affermazioni erano veritiere, non mi piaceva per nulla, dal profondo del mio cuore. Mi sembrava che, così facendo, lei stesse riaprendo le mie ferite e volevo semplicemente che smettesse di parlare. Se avessi fatto presente il suo problema in quel momento, non avrebbe percepito lo stesso dolore che avevo provato io? Ho pensato che fosse meglio stare zitta così che nessuna delle due ci rimanesse male. Inoltre, non mi piaceva essere smascherata, che i miei problemi fossero messi in evidenza dagli altri; non essendo questa cosa cambiata ma volendo io chiedere agli altri di cambiare, non sarei sembrata completamente irrazionale? Se si fosse rivoltata contro di me, dicendo: “Tu non accetti neanche i consigli degli altri, quindi cosa ti dà il diritto di criticare me?” non avrei saputo cosa rispondere. Inoltre, di solito noi andavamo molto d’accordo, avevamo un buon rapporto e parlavamo educatamente l’una con l’altra. Cosa sarebbe successo se avessi parlato dei suoi problemi e lei non mi avesse più visto allo stesso modo, e non avesse voluto collaborare con me al lavoro? Con questi pensieri in testa, non le ho parlato dei suoi problemi.
Non molto tempo dopo, una sorella dal nome di Wu Xin si è unita al nostro gruppo. Dopo un po’, mi sono resa conto che non stava facendo alcun progresso. Era sempre in competizione con gli altri e quando non riusciva a prevalere, diventava negligente. Io ho condiviso su alcune parole di Dio che riguardavano i suoi problemi e ho richiamato i principi per guidarla e aiutarla. Ma lei non ha riflettuto sul suo problema e ha detto che il motivo per cui non riusciva a ottenere dei risultati era dovuto al fatto che noi non avevamo condiviso chiaramente con lei sui principi. Vedendola in questo modo, volevo condividere e analizzare la sua essenza che mirava a perseguire la reputazione e il prestigio, e le conseguenze dell’agire in questo modo. Ma poi mi sono ricordata di come lei aveva riferito la rivelazione della sua corruzione durante una riunione, aveva detto che non amava evidenziare i problemi degli altri e non le piaceva che gli altri sottolineassero sempre i suoi. Io pensavo: “La reputazione e il prestigio sono importanti anche per me, e voglio gradualmente analizzare ed entrare in questo aspetto per conto mio. Non voglio che gli altri smascherino ed evidenzino i miei problemi. Se parlo in maniera troppo dura, la renderò infelice. È meglio iniziare condividendo con lei e aiutandola. Forse quando avrà compreso i principi e ottenuto qualche risultato, il fatto che lei non sia in grado di soddisfare il suo desiderio di vanità e di prestigio non la renderà più così negativa”. Nel pensare questo, ho smesso di evidenziare i suoi problemi. In seguito ho scoperto che Wu Xin aveva una umanità molto scarsa. Spesso parlava alle persone in modo sarcastico che le sminuiva, le faceva sentire limitate, a volte attaccava le persone con opinioni diverse e le escludeva. Quando sono sorti dei problemi sul lavoro, lei non ha riflettuto affatto e ha cercato di scansare le sue responsabilità, poiché non stava ottenendo alcun progresso relativamente al suo compito. In base ai principi, avrebbe dovuto essere destituita. Io ho pensato che questo avrebbe potuto offenderla, quindi ho riferito la situazione a una leader. Ma la leader era troppo impegnata per venire, quindi ha chiesto a me di destituire Wu Xin. Quando l’ho incontrata, volevo analizzare la sua costante ricerca di reputazione e prestigio, i suoi attacchi e l’esclusione delle voci diverse dalla sua, nonché il fatto che stava percorrendo il cammino di un anticristo, affinché potesse conoscere l’essenza e le conseguenze dei suoi problemi. Ma ho ricacciato in gola le parole che stavo per dire. Ho pensato a quanta importanza lei dava alla reputazione e al prestigio e a quanto era fragile. Se avessi smascherato e analizzato i suoi problemi, e lei non fosse riuscita ad accettarlo, sviluppando un pregiudizio contro di me, cosa sarebbe accaduto? Ho pensato che fosse meglio mordermi la lingua. Quindi mi sono limitata a fare presente che lei non stava ottenendo risultati e poi l’ho rimossa, le ho detto alcune parole di conforto e l’ho lasciata a riflettere adeguatamente su se stessa. Quando la leader ha scoperto che io non avevo analizzato il comportamento di Wu Xin, ella mi ha potato dicendo “I suoi problemi erano così gravi, ma tu non li hai smascherati né analizzati! Sei troppo accomodante!” È stato molto duro ascoltare queste parole. Sapevo che non avevo adempiuto alle mie responsabilità, ma in quel momento non avevo riflettuto su me stessa. È stato solo dopo un evento successivo che ho cominciato a riflettere, finalmente.
A quel tempo Zhao Ting e il suo gruppo avevano organizzato alcune informazioni sulle persone da espellere, ma c’erano molti punti poco chiari. In condizioni normali, questi errori di basso livello non sarebbero accaduti. Ho chiesto agli altri cosa stesse succedendo, e mi hanno detto che Zhao Ting insisteva su se stessa. Qualsiasi cosa gli altri proponevano, lei li respingeva. Tutti si sentivano limitati e dovevano fare solo come diceva lei. Mi sono sentita molto in colpa sentendo questo. Sapevo da tanto tempo di questo suo problema, ma poiché avevo paura di offenderla, non lo avevo mai smascherato e, di conseguenza, il lavoro aveva subito un ritardo. Ho finalmente cominciato a cercare la verità e a riflettere su me stessa. Ho letto un passaggio della parola di Dio: “La coscienza e la ragione dovrebbero essere le componenti dell’umanità di una persona. Sono entrambe le cose più fondamentali e della massima importanza. Che razza di persona è un individuo che manca di coscienza e che non ha la ragione dell’umanità normale? In generale, è una persona che manca di umanità, che possiede un’umanità estremamente scarsa. In dettaglio, quali manifestazioni di umanità carente mostra questa persona? Proviamo ad analizzare quali caratteristiche possiedono persone del genere e quali manifestazioni specifiche presentano. (Sono egoiste e spregevoli.) Le persone egoiste e spregevoli sono superficiali nelle loro azioni, e non si lasciano coinvolgere da nulla che non le interessi personalmente. Non tengono conto degli interessi della casa di Dio, né mostrano considerazione per le Sue intenzioni. Non si assumono mai il fardello di assolvere il loro dovere o testimoniare per Dio, e non hanno alcun senso di responsabilità. […] Vi sono persone che non si assumono alcuna responsabilità, indipendentemente dal dovere che svolgono. E non riferiscono tempestivamente ai loro superiori dei problemi che scoprono. Quando vedono gli altri essere d’intralcio e di disturbo, chiudono un occhio. Quando vedono qualcuno di malevolo compiere il male, non cercano di fermarlo. Non proteggono gli interessi della casa di Dio, né si preoccupano di sapere quale sia il loro dovere e la loro responsabilità. Nello svolgere il loro dovere, persone simili non fanno alcun lavoro reale; sono compiacenti e bramose di comodità; parlano e agiscono solo per la loro vanità, la loro reputazione, il loro prestigio e i loro interessi, e sono disposti a dedicare tempo e sforzi solo a cose che procurano loro un tornaconto” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Dando il proprio cuore a Dio si può ottenere la verità”). La parola di Dio ha smascherato esattamente il mio stato. Avevo visto che Zhao Ting aveva un’indole arrogante che limitava gli altri, e questo aveva già un effetto sul lavoro. Come supervisore, io avrei dovuto farlo presente e smascherare il suo problema, ma temevo che lei non lo avrebbe accettato e che avrebbe avuto una cattiva opinione di me. Quindi, ogni volta che volevo affrontare il suo problema sentivo come se qualcosa mi si fosse fermato in gola e non riuscivo a parlare. Usavo il lavoro come un pretesto, pensando che se il nostro rapporto si fosse interrotto, lei non avrebbe collaborato al mio lavoro. Mentre sembrava che io stessi pensando al lavoro, in realtà non volevo rovinare il nostro rapporto, buono e amichevole, e volevo fare una buona impressione sui miei fratelli e sulle mie sorelle. Inoltre avevo chiaramente notato che i problemi di Wu Xin erano gravi, ma temevo che se li avessi smascherati e fatti notare, lei avrebbe avuto una cattiva opinione di me. Quindi ho continuato a evitare di smascherare i suoi problemi e di conseguenza, lei non ha riconosciuto se stessa e la sua indole corrotta è rimasta invariata, è stata di intralcio e di disturbo nel lavoro della chiesa e ha fatto sentire gli altri limitati. Nel compiere il mio dovere, stavo pensando unicamente ai miei interessi e alla mia posizione nel cuore degli altri. Vedevo che gli altri intralciavano e disturbavano il lavoro affidandosi alla loro indole corrotta per svolgere i loro doveri, e ignoravo la cosa, senza considerare affatto il lavoro della chiesa. Sono stata così egoista, senza alcuna coscienza né ragionevolezza!
In seguito ho letto un altro passo della parola di Dio: “Finché le persone non hanno sperimentato l’opera di Dio e compreso la verità, è la natura di Satana che prende il sopravvento e domina dentro di loro. Quali elementi specifici fanno parte di quella natura? Ad esempio, perché sei egoista? Perché proteggi la tua posizione? Perché hai sentimenti così forti? Perché trai piacere da cose inique? Perché ti piacciono quei mali? Su cosa si basa il tuo debole per simili cose? Da dove vengono tali cose? Perché sei così felice di accettarle? Ormai siete arrivati tutti a comprendere che la ragione principale dietro a tutte queste cose è che il veleno di Satana è nell’uomo. Dunque cos’è il veleno di Satana? Come lo si può esprimere? Per esempio, se chiedi ‘Come si dovrebbe vivere? Per cosa si dovrebbe vivere?’, le persone risponderanno: ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’. Questa singola frase esprime la radice vera e propria del problema. La filosofia e la logica di Satana sono diventate la vita delle persone. Qualsiasi cosa perseguano, lo fanno per se stesse, e dunque vivono solo per se stesse. ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’ – questa è la filosofia di vita dell’uomo, e rappresenta anche la natura umana” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come percorrere il cammino di Pietro”). Dall’esposizione della parola di Dio, ho compreso il motivo principale per cui avevo sempre chiuso un occhio ed ero troppo spaventata per evidenziare i problemi degli altri: perché mi affidavo a filosofie sataniche come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”, “Tacere sui difetti dei buoni amici consente una lunga e grande amicizia” e “Se colpisci gli altri, non colpirli in faccia; se li metti a nudo, non mettere a nudo le loro manchevolezze”. Ho sempre pensato che avrei dovuto fare qualcosa solo se ne potevo trarre un beneficio, e che evidenziare e smascherare i problemi di una terza persona avrebbe offeso quest’ultima e non mi avrebbe recato beneficio, quindi non volevo farlo. Ero troppo egoista, spregevole, ambigua e disonesta. Avevo visto che Zhao Ting era arrogante, insistente e non ascoltava gli altri e che questo suo comportamento stava influendo sul lavoro, ma avevo preferito proteggere il mio rapporto con lei invece di smascherare o analizzare i suoi problemi. Avevo sempre paura di offenderla ed ero sempre accondiscendente per farle piacere. Avevo paura di offendere le persone, ma non Dio, e non avevo considerato gli interessi della chiesa. Vivevo una vita vile e senza valore, sanza coscienza né ragione. Una persona con coscienza e ragione può condividere la verità per aiutare gli altri quando vede che questi sono in cattivo stato, e quando vede che qualcuno intralcia e disturba il lavoro della chiesa, è in grado di alzare la voce, smascherarlo e fermarlo. Come supervisore, devo portare un fardello e una responsabilità ancora maggiori. Non importa se un fratello o una sorella hanno un problema con il loro stato o il loro lavoro, io devo condividere e aiutarli. Se una persona intralcia e disturba il lavoro della chiesa, io dovrei potare questa persona, smascherarla e fermarla in tempo. È così che un supervisore dovrebbe fare il proprio lavoro. Ma per difendere la buona impressione che gli altri avevano di me, non ho adempiuto neppure alle mie responsabilità basilari. Sono stata irresponsabile verso il lavoro e non ho considerato affatto l’ingresso nella vita dei miei fratelli e delle mie sorelle. Mi sono resa conto che comportandomi in modo accondiscendente, in realtà avevo un cuore nero ed ero malevola. Svolgere il mio dovere in questo modo è sgradevole e odioso per Dio. Se avessi continuato a comportarmi così, alla fine sarei stata smascherata ed eliminata da Dio. È stato molto sconvolgente rendermi conto di queste cose. Non volevo continuare a vivere in questo modo, quindi ho pregato Dio: “Dio, io voglio praticare la verità, ma la corruzione della mia indole è davvero grave. Ti prego di illuminarmi per conoscere me stessa e trovare un percorso per la pratica”.
Un giorno, nelle mie devozioni, ho letto che la parola di Dio dice: “Nella chiesa, rimanete saldi nella testimonianza che Mi rendete, difendete la verità: quel che giusto è giusto, e quel che è sbagliato è sbagliato. Non confondete il bianco con il nero. Entrerete in guerra con Satana e dovrete sconfiggerlo definitivamente affinché non si rialzi mai più. Dovete dare tutto ciò che possedete per proteggere la Mia testimonianza. Questo sarà l’obiettivo delle vostre azioni, non dimenticatelo” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 41”). La parola di Dio mi ha dato un percorso di pratica. In ogni frangente, devo sostenere le verità principi e proteggere gli interessi della chiesa. Zhao Ting aveva già disturbato e intralciato il lavoro della chiesa, appoggiandosi alla sua indole corrotta per svolgere i suoi doveri. Io dovevo condividere con lei, smascherarla e analizzarla, affinché potesse conoscere i suoi problemi. Se ancora non avesse riflettuto o non si fosse pentita, avrei dovuto trasferirla o destituirla immediatamente. In seguito, ho evidenziato a Zhao Ting i suoi problemi e le ho letto alcuni passaggi della parola di Dio, che smascherano le indoli arroganti. Leggendo la parola di Dio, lei ha preso in parte coscienza della sua indole arrogante e poi ha fatto dei miglioramenti e dei cambiamenti. Quando tutti hanno presentato punti di vista diversi nella discussione, lei è riuscita ad ascoltarli, senza più insistere sulle proprie opinioni. Quando ho smesso di proteggere i miei rapporti con gli altri e ho iniziato ad adempiere al mio dovere secondo le verità principi, mi sono sentita a mio agio. Finalmente il fatto di vivere in questo modo mi ha dato una qualche sembianza umana.
In seguito mi sono chiesta: “A parte il mio egoismo, la mia meschinità, e il desiderio di proteggere i miei interessi, quali altre cose mi spingevano a comportarmi sempre in modo compiacente verso gli altri?” Un giorno, durante una riunione, ho letto le parole di Dio che dicono: “In senso letterale, ‘Non imporre agli altri ciò che non desideri per te’ significa che, se c’è qualcosa che ti risulta sgradito o che non ti piace fare, allora non dovresti imporlo nemmeno agli altri. Ciò può sembrare intelligente e ragionevole, ma se usi questa filosofia satanica per gestire ogni situazione finirai per commettere molti errori. Verosimilmente ingannerai, fuorvierai o addirittura ferirai le persone. Proprio come certi genitori che non sono amanti dello studio ma vogliono far studiare i figli e cercano sempre di ragionare con loro, esortandoli a studiare con impegno. Applicando il requisito del ‘non imporre agli altri ciò che non desideri per te’, allora questi genitori non dovrebbero far studiare i figli, perché a loro per primi non piace. Ci sono poi persone che hanno fede in Dio ma non perseguono la verità, eppure in cuor loro sanno che credere in Dio è la retta via nella vita. Se vedono che i loro figli non hanno fede in Dio e non percorrono la retta via, li esortano a credere in Dio. Anche se loro personalmente non perseguono la verità, vogliono comunque che i figli la perseguano e siano benedetti. In tal caso, se questi genitori dovessero aderire al detto ‘Non imporre agli altri ciò che non desideri per te’, allora non dovrebbero spingere i figli a credere in Dio. Ciò sarebbe conforme a questa filosofia satanica, ma avrebbe anche stroncato la possibilità di salvezza dei figli. Chi è responsabile di un tale esito? Questo detto riguardante la condotta morale secondo cui non si deve imporre agli altri ciò che non si desidera per sé non danneggia forse le persone? […] Per esempio, vi sono persone che non amano la verità, bramano le comodità della carne e battono la fiacca nel fare il proprio dovere. Non sono disposte a soffrire né a pagare un prezzo. Pensano che il detto ‘Non imporre agli altri ciò che non desideri per te’ esprima bene il concetto e dicono agli altri: ‘Dovreste imparare a divertirvi. Non è necessario che svolgiate bene il vostro dovere, né che sopportiate avversità o paghiate un prezzo. Se potete battere la fiacca, fatelo; se potete cavarvela alla meno peggio, fatelo. Non rendetevi le cose così difficili. Guardate, io vivo così: non è fantastico? La mia vita è semplicemente perfetta! Vivere in quel modo vi sta sfinendo! Dovreste prendere esempio da me’. Questo non soddisfa forse il requisito del ‘non imporre agli altri ciò che non desideri per te’? Chi si comporta in questo modo è una persona dotata di coscienza e ragione? (No.) Se una persona perde la coscienza e la ragione, non è forse priva di virtù? Questo è ciò che viene definito mancanza di virtù. Perché lo definiamo così? Perché una simile persona brama la comodità, è approssimativa nel proprio dovere e incita e influenza gli altri a essere anch’essi superficiali e a bramare le comodità. Qual è il problema di questo atteggiamento? Assolvere il proprio dovere in modo superficiale e irresponsabile significa raggirare Dio e opporGli resistenza. Se continui a essere superficiale senza pentirti, sarai rivelato ed eliminato” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (10)”). “Il detto ‘Non imporre agli altri ciò che non desideri per te’ è alquanto problematico. Le sue falle e le sue mancanze sono lampanti; non vale neppure la pena di analizzarlo e discernerlo. I suoi errori e la sua assurdità appaiono evidenti al minimo esame. Tuttavia, molti di voi si lasciano facilmente persuadere e influenzare da questo detto e lo accettano senza alcun discernimento. Nell’interagire con gli altri, usi spesso questo detto per ammonire te stesso ed esortare gli altri. Così facendo, pensi che la tua integrità sia particolarmente nobile e il tuo comportamento alquanto ragionevole. Ma, senza che tu te ne renda conto, queste parole hanno rivelato il principio secondo cui vivi e la tua posizione rispetto alle questioni. Allo stesso tempo, hai fuorviato gli altri e li hai indotti ad affrontare persone e circostanze secondo le tue opinioni e i tuoi punti di vista. Hai agito da vero mediatore e deciso assolutamente di non prendere alcuna posizione. Tu dici: ‘Di qualunque problema si tratti, non occorre prenderlo sul serio. Non rendere le cose difficili a te stesso o agli altri. Se complichi le cose per gli altri, le complichi anche per te. Essere gentili con gli altri significa essere gentili con sé stessi. Se sei severo con gli altri, lo sei anche con te stesso. Perché metterti in una situazione difficile? “Non imporre agli altri ciò che non desideri per te” è la cosa migliore e più indulgente che tu possa fare per te stesso’. Questo è evidentemente l’atteggiamento di chi non è meticoloso in nulla. Non hai una posizione o una prospettiva corretta su nessuna questione; hai una visione confusa di tutto. Non sei meticoloso e chiudi un occhio sulle cose. Quando infine ti presenterai al cospetto di Dio per rendere conto di te stesso, sarà una gran confusione. Perché? Perché dici sempre che non si dovrebbe imporre agli altri ciò che non si desidera per sé. Tutto ciò ti procura molto conforto e godimento, ma allo stesso tempo ti creerà gravi problemi, impedendoti di avere una visione o una posizione chiara su molte questioni. Ovviamente, questo ti rende anche incapace di capire chiaramente quali sono le richieste e gli standard che Dio ha nei tuoi confronti quando affronti queste situazioni, o quali sono gli esiti che dovresti raggiungere. Tutto questo accade perché non sei meticoloso in nulla; è dovuto al tuo atteggiamento e alle tue opinioni confuse. Non imporre agli altri ciò che non desideri per te: è questo l’atteggiamento tollerante che dovresti avere nei confronti delle persone e delle cose? No, non lo è. È solo una teoria che dall’esterno appare giusta, nobile e gentile, ma è di fatto una cosa profondamente negativa. È chiaramente ancor meno una verità principio a cui le persone dovrebbero attenersi” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (10)”). Le parole di Dio smascherano il fatto che Satana usa il detto “Non imporre agli altri ciò che non desideri per te” per corromperci e fuorviarci, per farci pensare che non dovremmo imporre agli altri le cose che noi non amiamo fare o che non sappiamo fare, e che questo è un comportamento razionale. Io vivevo secondo questa idea. Chiaramente sapevo che l’arroganza e l’egocentrismo di Zhao Ting avevano un impatto sul lavoro e che avrei dovuto evidenziare e smascherare il suo problema, ma pensavo a quanto spesso io avevo mostrato un’indole arrogante e che mi dava sempre fastidio essere criticata dagli altri, quindi ho concluso che imporre a un’altra persona una cosa che a me non piaceva era irrazionale; per questo motivo avevo troppa paura di far emergere il problema di Zhao Ting. Chiaramente sapevo che Wu Xin lavorava solo per la reputazione e il prestigio e che la sua arroganza stava limitando gli altri, intralciando e disturbando il lavoro. Lei doveva essere smascherata e potata; tuttavia, pensando al grande valore che io davo alla mia reputazione e al mio prestigio e non volendo che i miei problemi fossero evidenziati o smascherati da altri, vivevo in base all’idea del “Non imporre agli altri ciò che non desideri per te”; per questo motivo non l’ho smascherata. Pensavo che essere smascherati e criticati fosse doloroso e umiliante, e speravo che gli altri non mi avrebbero potata o criticata, quindi non volevo fare altrettanto agli altri. In realtà, io stavo solo guardando i miei interessi e proteggendo me stessa. Stavo proteggendo la mia vanità e il mio prestigio, non accettavo la verità, ero perfino connivente e mi conformavo agli altri. Ero ribelle e opponevo resistenza a Dio, lasciando che anche gli altri facessero altrettanto. In sostanza, speravo che nessuno avrebbe praticato la verità né che avrebbe fatto esperienza del giudizio e del castigo di Dio, né che sarebbe stato potato. Era veramente spregevole e immorale! Siamo stati corrotti da Satana e siamo pieni di indoli sataniche. La nostra natura è arrogante, vanitosa, egoista, propensa all’inganno e incline a ricercare la reputazione e il prestigio. Senza il giudizio e l’esposizione della parola di Dio, senza essere potati, senza la critica o l’aiuto degli altri, non possiamo evitare di intralciare il lavoro della chiesa. Zhao Ting e Wu Xin stavano rivelando un’indole corrotta e percorrevano il cammino sbagliato e, se nessuno le avesse criticate o smascherate, avrebbero intralciato il lavoro della chiesa. Nel caso di un’infrazione di piccola entità, sarebbero state destituite; ma se l’infrazione fosse stata più grave, sarebbero state espulse. Io vivevo secondo filosofie sataniche, vedevo i problemi ma non ne parlavo. Questo equivale a consentire agli altri, segretamente, di agire secondo le loro indoli sataniche, e alla fine dei conti questo avrebbe danneggiato me e gli altri. Vedendo che avevo vissuto secondo il veleno satanico che dice “Non imporre agli altri ciò che non desideri per te”, non solo non stavo facendo bene il mio dovere, ma agivo anche come complice di Satana e intralciavo il lavoro della chiesa. È stato difficile accettare tutto questo: volevo confessarmi e pentirmi davanti a Dio.
Un giorno, ho letto un passaggio della parola di Dio che dice: “Dio non pretende che non si imponga agli altri ciò che non si desidera per sé stessi, bensì chiede che si abbiano chiari i principi a cui attenersi nel gestire le diverse situazioni. Se sono corretti e in linea con la verità contenuta nelle parole di Dio, allora bisogna che ti ci aggrappi. E non solo ti ci devi aggrappare, ma devi anche ammonire e persuadere gli altri e condividere con loro, in modo che comprendano esattamente le intenzioni di Dio e le verità principi. Questi sono la tua responsabilità e il tuo obbligo. Dio non ti chiede di prendere la via di mezzo, e ancor meno di mostrare quanto tu sia magnanimo. Devi aggrapparti alle cose su cui Dio ti ha ammonito e che ti ha insegnato, e a ciò di cui Egli tratta nelle Sue parole: i requisiti, i criteri e le verità principi che si dovrebbero osservare. Non solo ti ci devi aggrappare e restarci ancorato per sempre, ma devi anche praticare queste verità principi dando il buon esempio, persuadendo, vigilando, aiutando e guidando gli altri ad attenervisi, osservarle e praticarle nello stesso modo in cui lo fai tu. Dio chiede che tu faccia ciò, è questo il compito che ti affida. Non puoi porre dei requisiti a te stesso ma ignorare gli altri. Dio esige che tu prenda la posizione corretta nelle questioni, che tu aderisca ai criteri corretti, che tu sappia con precisione quali sono i criteri contenuti nelle Sue parole e che tu capisca esattamente quali sono le verità principi. Anche se non riesci a farlo, anche se sei riluttante, se non ti piace, se hai delle nozioni, o se opponi resistenza, devi considerarlo come una tua responsabilità e come un tuo obbligo. Devi condividere con le persone sulle cose positive che vengono da Dio, sulle cose giuste e corrette, e usarle per aiutare, influenzare e guidare gli altri, in modo che ne traggano beneficio ed edificazione e percorrano la retta via nella vita. Questa è la tua responsabilità e non devi aggrapparti ostinatamente all’idea del ‘Non imporre agli altri ciò che non desideri per te’, che ti ha messo in testa Satana. Agli occhi di Dio, questo detto è solo una filosofia per le interazioni mondane, è un modo di pensare che contiene l’inganno di Satana: non è assolutamente la retta via, né una cosa positiva. Tutto ciò che Dio ti chiede è di essere una persona retta che capisce chiaramente ciò che deve e ciò che non deve fare. Egli non ti chiede di compiacere gli altri o di mediare; non ti ha chiesto di scegliere la via di mezzo. Quando una questione riguarda le verità principi, devi dire ciò che va detto e capire ciò che deve essere capito. Se qualcuno non capisce qualcosa, e tu invece sì, e sei in grado di fornirgli indicazioni e aiuto, devi assolutamente adempiere a questa responsabilità e a questo obbligo. Non devi stare semplicemente da un lato e guardare, e ancor meno devi aggrapparti alle filosofie che ti ha messo in testa Satana, come quella di ‘non imporre agli altri ciò che non desideri per te’. Hai capito? (Sì.) Ciò che è giusto e positivo è tale anche se non ti piace, se non sei disposto a farlo, se non sei in grado di farlo e di realizzarlo, se sei ostile al riguardo o se sviluppi nozioni a esso contrarie. L’essenza delle parole di Dio e della verità non cambierà solo perché l’uomo possiede un’indole corrotta e determinati sentimenti, emozioni, desideri e nozioni. L’essenza delle parole di Dio e della verità non cambierà mai, assolutamente mai. Non appena conosci, comprendi, sperimenti e ottieni le parole di Dio e la verità, è tuo dovere condividere sulle tue testimonianze esperienziali con gli altri. Questo permetterà a un numero ancora maggiore di persone di comprendere le intenzioni di Dio, di capire e ottenere la verità, di comprendere le richieste e gli standard di Dio e di afferrare le verità principi. Così facendo, queste persone otterranno un percorso di pratica per i problemi che si troveranno ad affrontare nella loro vita quotidiana e non saranno confuse né vincolate dalle varie idee e opinioni di Satana. Il detto riguardante la condotta morale ‘Non imporre agli altri ciò che non desideri per te’ è in realtà un’astuta macchinazione di Satana per controllare la mente degli uomini. Se continui a sostenerlo, allora sei una persona che vive secondo filosofie sataniche, che vive interamente secondo un’indole satanica. Se non segui la via di Dio, allora non ami e non persegui la verità. Qualunque cosa accada, il principio che devi seguire e la cosa più importante che devi fare è aiutare il più possibile gli altri. Non dovresti praticare quello che dice Satana, ossia ‘non imporre agli altri ciò che non desideri per te’, né essere un ‘furbo’ che vuole compiacere tutti. Cosa significa aiutare il più possibile gli altri? Significa adempiere alle tue responsabilità e ai tuoi obblighi. Non appena ti accorgi che una certa cosa rientra nelle tue responsabilità e nei tuoi obblighi, devi condividere sulle parole di Dio e sulla verità. Questo è ciò che significa adempiere alle proprie responsabilità e ai propri obblighi” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (10)”). Dalla parola di Dio sono riuscita a capire che Dio ci chiede di praticare la verità e di applicare i principi in tutte le cose, e che quando adempiamo ai nostri doveri insieme, quando vediamo qualcuno che viola i principi o che disturba il lavoro della chiesa, noi dovremmo criticarli e aiutarli. Solo quando ognuno vive secondo la parola di Dio, possiamo migliorare nei nostri doveri. Quando si tratta di questioni di principio, non possiamo avere paura di offendere le persone, né di considerare i loro sentimenti. Dobbiamo agire secondo le verità principi e proteggere il lavoro della chiesa. Che gli altri lo accettino o no, dobbiamo tutti praticare la verità e adempiere alle nostre responsabilità. Come supervisore, la mia responsabilità è di condividere e risolvere i problemi puntualmente quando li vedo. Se non risolvo i problemi che vedo, se mi limito a essere compiacente, se prendo la via di mezzo, non rispetto le mie responsabilità e sto opponendo resistenza a Dio. Inoltre, non è che non posso evidenziare i problemi degli altri solo perché io stessa rivelo delle corruzioni. Quando ciò si verifica, devo ricercare la verità e riflettere su me stessa, questo è affar mio. Ma quando vedo che gli altri violano i principi e causano danno al lavoro della chiesa, io devo condividere, smascherare e fermare tutti loro. Questo significa proteggere il lavoro della chiesa ed è mia responsabilità. Non dovrei confondere le due cose. Io do molta importanza alla mia reputazione e al mio prestigio, e ho un’indole arrogante, devo riflettere e ricercare la verità per risolvere queste cose e non devo conformarmi né assecondare gli altri. Ero solita vivere secondo la filosofia satanica del “Non imporre agli altri ciò che non desideri per te”, pensando che non dovevo chiedere agli altri di fare cose che io per prima non amavo o non sapevo fare. Di conseguenza, le opportunità per praticare la verità mi sfuggivano. Finalmente vedevo che le mie idee erano state ridicole e assurde.
Più tardi, quando ho visto altri violare i principi e impedire il lavoro della chiesa, ho provveduto a smascherare, analizzare e condividere con loro sui loro problemi, e sebbene fossi ancora preoccupata che avrebbero pensato male di me, non mi comportavo in maniera eccessivamente cauta o eccessivamente riflessiva, come avevo fatto in precedenza; pensavo solo a come potevo aiutarli e proteggere il lavoro della chiesa. Praticando in questo modo, vedevo i fratelli e le sorelle fare progressi nei loro doveri e mi sentivo piena di gioia. Nel risolvere i problemi degli altri potevo riflettere maggiormente su me stessa, e involontariamente ho scoperto alcune indoli corrotte di cui non mi ero accorta prima. Questo ha aumentato la mia motivazione nel voler perseguire la verità e risolvere i miei problemi. Praticare in questo modo mi ha fatto sentire più vicina a Dio; quando ho rinunciato alla carne e ho praticato di più la verità, vivere così mi ha fatto sentire in pace e a mio agio.