92. Cosa si ottiene a proteggere un falso leader
Alla fine di ottobre del 2020, sono stata destituita dal mio ruolo di leader per non aver svolto un lavoro reale e sono tornata nella mia chiesa locale. A causa degli arresti del PCC, la mia casa non era sicura, quindi per il momento non potevo partecipare alle riunioni. Mi sentivo molto negativa e debole. Una sorella di nome Li Yan, che viveva nel mio villaggio, era una leader di un’altra chiesa. Anche se non ero un membro della chiesa di cui era responsabile, ogni volta che ci incontravamo mi chiedeva del mio stato e mi leggeva le parole di Dio per aiutarmi. Le ero davvero grata perché non mi guardava dall’alto in basso per essere stata destituita in quanto falsa leader, e addirittura mi aiutava. Pensavo: “Se in futuro avrà qualche problema, la aiuterò come meglio posso”.
Qualche mese dopo, mi occupavo del lavoro di purificazione della chiesa, e lavoravo molto con Li Yan. Ho notato che spesso arrivava in ritardo alle riunioni a causa di questioni personali, e che durante le riunioni si limitava a seguire le procedure e raramente condivideva sulle parole di Dio. Quando i fratelli e le sorelle non sapevano discernere i miscredenti, gli anticristi o le persone malevole, non condivideva con loro sulle verità principi. Inoltre, un diacono della chiesa mi aveva riferito che Li Yan litigava spesso con la sua sorella collaboratrice per delle inezie, e così le riunioni non potevano svolgersi normalmente. Saperlo mi ha fatta infuriare. Pensavo che in quanto leader, non solo Li Yan non svolgeva un lavoro reale, ma disturbava anche la vita della chiesa, e questo avrebbe ritardato l’ingresso nella vita degli altri e il lavoro della chiesa. L’ho cercata per condividere con lei e per farle notare che non stava svolgendo un lavoro reale. L’ho anche ammonita che, se avesse continuato così, sarebbe diventata una falsa leader. Ma non sembrava interessarle affatto, e mi ha detto: “Bene allora: sono una falsa leader. Visto che io non condivido sulla verità con loro, perché non lo fai tu?” In seguito, ho notato che alcuni membri della chiesa diffondevano negatività e disturbavano molto la vita della chiesa. Ho chiesto a Li Yan di farsi un’idea di quale giudizio avessero gli altri su di loro, per capire se fossero dei miscredenti e andassero allontanati. Ma lei, con la scusa di essere impegnata, continuava a rimandare, e questo ha permesso a quei membri della chiesa di continuare a disturbarne la vita. Vedendo la leggerezza con cui trattava il lavoro della chiesa, le ho fatto notare di nuovo i suoi problemi, ma lei continuava a controbattere. Mi sono resa conto che Li Yan falliva continuamente nello svolgere un lavoro reale, non accettava la condivisione e la guida, e aveva già ritardato il lavoro della chiesa. A giudicare dai principi, mi sembrava proprio una falsa leader e quindi volevo segnalare la sua situazione ai leader superiori. Ma poi ho pensato: “In passato, quando mi sentivo negativa, mi aveva aiutata ed era stata così gentile con me. Se scopre che l’ho segnalata ai leader superiori, diventerà prevenuta nei miei confronti? Se questo la porterà a essere destituita, mi reputerà priva di coscienza? Se non la segnalo subito e semplicemente condivido un po’ di più, forse cambierà”. Così, ho condiviso con lei sul significato del lavoro di purificazione della chiesa e su come avrebbe dovuto approcciare il suo dovere. Ma il tempo è passato e Li Yan ancora non svolgeva un lavoro reale, né aveva raccolto le valutazioni su quei membri della chiesa. Ho anche saputo che era irresponsabile nel suo lavoro e non sapeva supervisionare la gestione delle risorse della chiesa, causando così danni a molti oggetti e gravi perdite di denaro per la chiesa. Dopo di che, non aveva riflettuto su sé stessa e aveva persino cercato di scaricare la colpa sugli altri dicendo che avevano riposto male gli oggetti. Ho visto che non svolgeva alcun lavoro reale. Trattava con leggerezza tutto il lavoro della chiesa e non accettava le critiche. Quando sorgevano ostacoli al lavoro e i beni della chiesa venivano danneggiati, non si sentiva minimamente in colpa. Questo non era forse un segno che fosse una falsa leader? Ma io non ho segnalato i suoi problemi in modo tempestivo. Rendermene conto mi ha fatta sentire molto in colpa. Ho letto un passo delle parole di Dio: “Tutti voi sostenete che siete rispettosi del fardello di Dio e che difenderete la testimonianza della chiesa, ma chi tra voi è stato davvero rispettoso del fardello di Dio? Domandati: sei uno che ha mostrato riguardo per il fardello di Dio? Sai praticare la giustizia per Dio? Sai alzarti e parlare a Mio nome? Sai mettere fermamente in pratica la verità? Sei abbastanza coraggioso da combattere contro tutti gli atti di Satana? Saresti capace di mettere da parte i tuoi sentimenti e di smascherare Satana a beneficio della Mia verità? Sai consentire che in te vengano soddisfatte le Mie intenzioni? Hai offerto il tuo cuore nel più cruciale dei momenti? Sei uno che segue la Mia volontà? Domandatelo e pensaci spesso” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 13”). Mi sono sentita come se le parole di Dio mi chiamassero a rendere conto. Soprattutto quando ho letto la parte che dice: “Sei uno che ha mostrato riguardo per il fardello di Dio? Sai praticare la giustizia per Dio?” “Sei abbastanza coraggioso da combattere contro tutti gli atti di Satana?” Sono stata sopraffatta dalla vergogna e dal senso di colpa. Dio spera che possiamo tenere conto della Sua intenzione, prendere rapidamente posizione per smascherare e fermare chi intralcia e disturba il lavoro della chiesa per proteggerne gli interessi. Io conoscevo Li Yan da parecchio tempo, e avevo visto come non svolgesse un lavoro reale e non accettasse le critiche, e sapevo molto bene che se non fosse stata destituita il lavoro della chiesa e l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle avrebbero subito delle perdite. Ma pensavo a come in passato mi aveva aiutata, e temevo che mi avrebbe odiata e ritenuta priva di coscienza una volta scoperto che l’avevo segnalata. Quindi, per proteggere il nostro rapporto, non ho voluto segnalare i suoi problemi neanche quando vedevo chiaramente che non stava svolgendo un lavoro reale, con la conseguenza che diversi miscredenti non sono stati espulsi tempestivamente dalla chiesa e hanno continuato a disturbarne la vita. Sono stata così egoista e spregevole! Violando le verità principi, favorendo e proteggendo una falsa leader, e permettendole di disturbare la vita della chiesa, non la avevo forse protetta prendendo parte alle sue malefatte? Resamene conto, mi sono odiata per non aver denunciato Li Yan in tempo e ho deciso di segnalare immediatamente i suoi problemi ai leader.
In seguito, i leader superiori mi hanno incaricata di raccogliere le valutazioni degli altri su Li Yan, cosicché si sarebbe potuto decidere, in base al suo rendimento costante, se andasse destituita. I leader hanno anche detto che se si fosse stabilito che si trattava di una falsa leader, avrei dovuto unirmi a loro nel destituire Li Yan. Quando ho sentito queste parole da parte dei leader superiori, ho avuto un po’ di esitazione, pensando: “Li Yan mi ha aiutata molto quando in passato ero stata destituita. Se la smaschero e aiuto gli altri a discernerla, mi riterrà priva di coscienza”. Ero davvero combattuta e non volevo smascherarla. Mi sono resa conto che il mio stato era sbagliato, così ho pregato Dio, cercando di eliminare le mie remore. Mi sono imbattuta in questo passo delle parole di Dio: “Chi è Satana, chi sono i demoni e chi sono i nemici di Dio se non quelli che oppongono resistenza a Dio, i quali non credono in Lui? Non sono forse quelle persone che si ribellano a Dio? Non sono forse coloro che dichiarano di avere fede, eppure mancano della verità? Non sono coloro che cercano unicamente di ottenere le benedizioni, ma sono incapaci di rendere testimonianza a Dio? Puoi ancora mescolarti a questi demoni oggi e trattarli con coscienza e amore, ma così facendo non stai forse offrendo a Satana delle buone intenzioni? Questo non è allearsi ai demoni? Se le persone sono arrivate a questo punto e sono ancora incapaci di distinguere tra bene e male e continuano a essere ciecamente amorevoli e misericordiose, senza alcun desiderio di cercare le intenzioni di Dio o alcuna capacità di far proprie, in qualche modo, le intenzioni di Dio come se fossero le loro, allora avranno una fine tanto più misera. Chiunque non creda nel Dio fatto carne è nemico di Dio. Se puoi avere coscienza e amore nei confronti di un nemico, non manchi forse di senso di giustizia? Se sei in armonia con coloro che Io detesto e con i quali non concordo, e nutri ancora amore o coinvolgimento personale nei loro confronti, non sei ribelle? Non stai intenzionalmente resistendo a Dio? Una persona simile possiede forse la verità? Se le persone hanno coscienza verso i nemici, amore per i demoni e misericordia verso Satana, non stanno forse intralciando intenzionalmente l’opera di Dio?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Le parole di Dio mi hanno davvero colpita. Il passo affermava chiaramente che le persone che perseguono la verità e sostengono il lavoro della chiesa devono essere trattate con amore, mentre coloro che provano avversione per la verità e intralciano e disturbano il lavoro della chiesa devono essere disprezzati e rifiutati. Mentre io, pur vedendo chiaramente che Li Yan non svolgeva un lavoro reale e intralciava e disturbava il lavoro della chiesa, le ho comunque mostrato gentilezza e non l’ho segnalata subito. Poi, quando era il momento di smascherarla e di aiutare gli altri a discernerla e a trarne una lezione, sono stata assalita dalle preoccupazioni e temevo che mi avrebbe odiata e ritenuta una traditrice ingrata. Così, ho tradito la mia coscienza, proteggendola e difendendola. Sono stata davvero priva di umanità. Dov’era la mia lealtà verso Dio? Non ero forse diventata un complice di Satana? Nonostante godessi di moltissimo nutrimento da parte di Dio, avevo comunque tradito la mano che mi nutre. Mi andava bene lasciare che il lavoro della chiesa e la vita dei miei fratelli e sorelle ne risentissero, purché i miei interessi personali fossero salvaguardati. Ero così priva di coscienza e di umanità! Se avessi continuato a non pentirmi e a non praticare la verità, Dio alla fine mi avrebbe sdegnata ed eliminata.
In seguito, ho letto altri due passi delle parole di Dio: “Se Dio vuole salvarti, a prescindere da quale persona utilizzi per farlo, dovresti innanzitutto ringraziarLo e accettare la cosa da Lui. Non dovresti indirizzare la tua gratitudine esclusivamente verso le persone, men che meno offrire la tua vita a qualcuno in segno di riconoscenza. Questo è un grave errore. È importantissimo che il tuo cuore sia grato a Dio e che tu accetti la cosa da Lui” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (7)”). “Aiutare qualcuno che ne ha bisogno, nel momento e nel luogo più appropriati, è un fenomeno normalissimo. È anche responsabilità di chiunque appartenga alla razza umana. È semplicemente una sorta di responsabilità e di obbligo. Quando le ha create, Dio ha fornito alle persone questi istinti. […] aiutare gli altri ed essere gentili con loro non richiede quasi alcuno sforzo da parte degli esseri umani, rientra nell’ambito dei loro istinti, ed è qualcosa che le persone sono capacissime di fare. Non è necessario far assurgere questo istinto al livello di gentilezza. Tuttavia, molti considerano l’aiuto ricevuto dagli altri come gentilezza, ne parlano sempre ed è una cosa che ripagano costantemente, pensando che se non lo fanno allora sono privi coscienza. Queste persone guardano sé stesse dall’alto in basso e si disprezzano, preoccupandosi perfino di essere biasimate dall’opinione pubblica. È necessario preoccuparsi di queste cose? (No.) Vi sono molte persone che non riescono a discernere questa questione e ne sono continuamente vincolate. Ecco cosa significa non comprendere le verità principi” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (7)”). Sì. Dio è il Creatore; Egli regna sovrano e orchestra tutte le cose. Quando ero al massimo della debolezza e della negatività, in apparenza era stata Li Yan a trattarmi bene con il suo aiuto e la sua condivisione, ma non era lei che si stava prendendo cura di me: in realtà, si trattava della sovranità e delle disposizioni di Dio. Avrei dovuto accettare tutto ciò come proveniente da Dio e ringraziarLo, invece di attribuirlo a lei. Per non parlare del fatto che Li Yan era una leader della chiesa, quindi era a tutti gli effetti un suo dovere sostenere i fratelli e le sorelle ed eliminare qualsiasi problema con il loro ingresso nella vita. Quando Li Yan mi ha sostenuta e ha condiviso con me sulle parole di Dio, stava solo adempiendo alla sua responsabilità e si trattava del suo dovere. Inoltre, trattare i fratelli e le sorelle con amore, aiutarsi e sostenersi a vicenda, è una delle richieste di Dio al Suo popolo eletto. Avrei dovuto accettare l’aiuto di Li Yan come proveniente da Dio ed essere grata a Lui. Invece, l’ho attribuito a lei in maniera fallace e nel mio cuore ho continuato a ricordare la sua gentilezza. L’ho ripetutamente protetta a causa dei miei sentimenti personali. Sapevo bene che era una falsa leader, ma non ho preso posizione per segnalarla e smascherarla. Ero così confusa! Avrei dovuto tenere conto dell’intenzione di Dio, attenermi alle verità principi e smascherare quella falsa leader per salvaguardare il lavoro della chiesa. Questo è ciò che dovrebbe fare una persona con coscienza e umanità. Se Li Yan era una persona che accettava la verità, quando era stata potata e smascherata, avrebbe riflettuto e conosciuto sé stessa, avrebbe visto chiaramente la propria corruzione e le proprie mancanze, e si sarebbe pentita e trasformata; e ne avrebbe anche tratto beneficio. Se non era una persona che accettava la verità, e dopo essere stata potata non si fosse pentita, questo avrebbe rivelato che non perseguiva la verità e doveva essere destituita tempestivamente. Questo avrebbe giovato sia al lavoro della chiesa che all’ingresso nella vita degli altri. Avevo un punto di vista assurdo sulle cose: ero sempre stata convinta che potare e smascherare le persone significasse umiliarle e ferirle. Consideravo come negativo qualcosa di molto positivo. Di conseguenza, ero continuamente vincolata da quella convinzione fallace e non osavo esporre i problemi di Li Yan. Non capivo affatto la verità ed ero davvero patetica. Quando ho compreso tutto questo, ho provato un senso di sollievo e ho smesso di evitare le mie responsabilità.
Qualche giorno dopo, una volta che era stato valutato il rendimento complessivo di Li Yan, la chiesa ha stabilito che fosse una falsa leader e l’ha destituita. Dopo essere stata destituita, lei non ha minimamente riflettuto su sé stessa e non è arrivata a conoscersi; anzi, si è lamentata di aver subito un torto. Ha controbattuto dicendo di essere stata una leader per anni, di aver rinunciato alla possibilità di fare soldi nel mondo, e di aver sopportato innumerevoli avversità, quindi sentiva che la chiesa la stesse trattando ingiustamente. In seguito, è diventata ossessionata dalla ricchezza, ha accettato un lavoro per guadagnare soldi e ha smesso di partecipare regolarmente le riunioni. Dopo la sua destituzione, la chiesa ha tenuto un’elezione per scegliere un nuovo leader, i miscredenti sono stati allontanati, la vita della chiesa non ha più subito disturbi e i vari oggetti del lavoro della chiesa sono stati gestiti senza intoppi. Tutto questo mi ha fatta sentire molto più a mio agio. In quella situazione, ero stata così felice di aver saputo ricercare la verità, individuare in tempo i miei problemi e compiere il mio dovere.
In seguito, ho incontrato Li Yan, e lei mi ha attaccata, dicendo: “Non voglio vedere la tua faccia! Ora tutti affermano che sono una falsa leader, e sei stata tu a dirglielo. Ti odio!” Le sue parole mi hanno piuttosto turbata, ma sapevo che tutto ciò che avevo riferito ai leader superiori era vero. Era una falsa leader e doveva essere smascherata e segnalata. Questo era completamente in linea con l’intenzione di Dio. Ma perché mi faceva così male sentirla dire che mi odiava? In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio che mi ha fatto capire la radice del problema. La parola di Dio dice: “Gli uomini possono anche nutrirsi quotidianamente delle parole di Dio, leggerle in preghiera e riflettere spesso su di esse, ma le opinioni, i principi e i metodi di base che sottostanno al modo in cui valutano persone e cose, in cui si comportano e in cui agiscono continuano a basarsi sulla cultura tradizionale. Dunque la cultura tradizionale influenza le persone rendendole soggette alla sua manipolazione, alle sue orchestrazioni e al suo controllo nella loro vita quotidiana. È come la loro stessa ombra: non sanno scrollarsela di dosso né liberarsene. Perché ciò accade? Perché le persone non sono in grado di portare alla luce, analizzare o smascherare nel profondo del proprio cuore le diverse idee e i vari punti di vista che la cultura tradizionale e Satana hanno instillato in loro; non sono in grado di riconoscere, capire a fondo e abbandonare queste cose né di ribellarvisi; non sono capaci di valutare persone e cose, di comportarsi o di agire come dice Dio, né nel modo che Egli insegna e spiega chiaramente. In quale tipo di situazione difficile si ritrova ancora a vivere la maggior parte degli individui a causa di questo? In quella in cui provano nei loro cuori un profondo desiderio di valutare persone e cose, di comportarsi e di agire in base alle parole di Dio, di non andare contro le Sue intenzioni o la verità; tuttavia, involontariamente e senza riuscire ad evitarlo, continuano a interagire con gli altri, a comportarsi e a gestire le questioni secondo i metodi che insegna Satana. Nel loro cuore, bramano la verità e desiderano possedere uno smisurato anelito nei confronti di Dio, valutare persone e cose, comportarsi e agire in base alle parole di Dio e non violare le verità principi, eppure le cose finiscono sempre in modo opposto ai loro desideri. Anche dopo aver raddoppiato i loro sforzi, il risultato che ottengono non è comunque quello che desiderano. Per quanto le persone lottino, si sforzino, siano determinate e desiderino conseguire amore per le cose positive, alla fine la verità che sono in grado di mettere in pratica e i criteri della verità a cui sono in grado di attenersi nella vita reale sono pochi e rari. Questo è ciò che più le affligge nel profondo dei loro cuori. Qual è la ragione? In parte non è altro che il fatto che le diverse idee e opinioni che la cultura tradizionale insegna alle persone dominano ancora i loro cuori e controllano le loro parole, azioni e idee, nonché i metodi e i modi in cui si comportano e agiscono. Pertanto, devono sottoporsi a un processo attraverso cui riconoscere la cultura tradizionale, analizzarla e metterla a nudo, capirla e discernerla e infine abbandonarla per sempre. Fare ciò è molto importante, non è qualcosa di facoltativo. Questo perché la cultura tradizionale ormai domina fin nel profondo i cuori degli individui, può dominarli addirittura completamente. Ciò comporta che nella loro vita non riescono a non violare la verità nel modo in cui si comportano e gestiscono le questioni, né possono fare a meno di essere controllati e influenzati dalla cultura tradizionale, proprio come è stato fino a oggi” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Perché l’uomo deve perseguire la verità?”). Dopo aver riflettuto sulle parole di Dio, ho capito che stavo vivendo sulla base di valori culturali tradizionali e di filosofie sataniche, come ad esempio “Una goccia d’acqua di gentilezza dovrebbe essere ripagata con una sorgente zampillante” e “Una gentilezza ricevuta deve essere ripagata con gratitudine”. Consideravo queste idee come i miei principi guida. Credevo di dover fare del mio meglio per proteggere e ripagare coloro che erano gentili e benevoli verso di me, indipendentemente dal fatto che fossero persone buone o cattive o che agissero o meno secondo le verità principi. Anche se compivano il male e intralciavano e disturbavano il lavoro della chiesa, dovevo proteggerli, altrimenti sarei stata priva di coscienza e umanità. Poiché ero vincolata da queste filosofie e fallacie sataniche, pur vedendo chiaramente che Li Yan non svolgeva un lavoro reale ed era una falsa leader, ho aspettato a smascherarla e a segnalarla perché in passato mi aveva aiutata. Volevo sempre darle un’altra possibilità ed essere indulgente, gentile e amorevole con lei. Non ho considerato l’eventuale danno al lavoro della chiesa e all’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle. Stavo assecondando le malefatte di una falsa leader e mi schieravo dalla parte di Satana, ribellandomi e opponendomi a Dio. Ho visto che, in sostanza, questi valori tradizionali sono tutte fallacie e parole diaboliche usate da Satana per fuorviare e corrompere le persone. Non sono principi a cui dovremmo attenerci. Vivere secondo queste idee mi renderebbe sempre più ridicola e assurda. I miei pensieri diventerebbero sempre più confusi, non saprei discernere il bene dal male e non farei altro che violare la verità e oppormi a Dio.
Un giorno, ho letto un altro passo delle parole di Dio che dice: “A volte gli effetti della coscienza di una persona sono limitati e influenzati dai suoi sentimenti e, di conseguenza, le sue decisioni sono in conflitto con le verità principi. Possiamo dunque vedere con chiarezza un fatto: l’effetto prodotto dalla coscienza è inferiore agli standard della verità, e a volte le persone violano la verità mentre agiscono in base alla loro coscienza. Se credi in Dio ma non vivi in linea con la verità e agisci invece in base alla tua coscienza, sei in grado di compiere il male e di opporti a Dio? Sarai davvero capace di fare cose malvagie: non si può assolutamente affermare che non sia mai sbagliato agire in base alla propria coscienza. Questo dimostra che, se si desidera soddisfare Dio e conformarsi alle Sue intenzioni, limitarsi ad agire in base alla propria coscienza è decisamente insufficiente. Per soddisfare le richieste di Dio, è necessario agire in base alla verità” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (2)”). Sì. Tutti noi dovremmo avere una coscienza, ma la coscienza non è la verità e non può sostituirla. Se agiamo e ci comportiamo solo secondo la nostra coscienza, invece di seguire la verità, saremo inclini ad andare contro la verità e a opporci a Dio. Dio ci chiede di amare ciò che Egli ama e di odiare ciò che Egli odia. Questo è il principio che dovremmo applicare quando ci approcciamo agli altri. Se un fratello o una sorella persegue la verità, allora non importa se è stato gentile con me: quando affronta dei problemi, devo aiutarlo con amore. Se commette atti malvagi o è un falso leader, una persona malevola o un anticristo, anche se è stato gentile con me, devo trattarlo secondo le verità principi e smascherarlo e segnalarlo. Così, quando Li Yan ha intralciato e disturbato il lavoro della chiesa, non ha minimamente accettato la verità, e non si è pentita né trasformata nonostante la condivisione e l’aiuto che le abbiamo fornito, non avrei dovuto proteggerla in nome della mia cosiddetta “coscienza”, quanto piuttosto smascherarla e segnalarla secondo le verità principi. Non facendolo, stavo solo danneggiando i fratelli e le sorelle e compromettendo ulteriormente il lavoro della chiesa. Rendermene conto è stato illuminante, e ho sentito di avere un percorso di pratica e dei principi da seguire nel trattare gli altri. In seguito, Li Yan era così contrariata e insoddisfatta per essere stata destituita che non solo ha iniziato a perseguire la ricchezza e a saltare le riunioni, ma ha anche diffuso negatività tra gli altri, continuando a disturbare la vita della chiesa, e si è rifiutata più volte di accettare la condivisione e la potatura. Doveva essere allontanata in base ai principi. Quella volta, non ho più cercato di proteggerla, aiutando invece i leader a raccogliere le valutazioni dei fratelli e delle sorelle su di lei. Con l’approvazione di oltre l’80% dei fratelli e delle sorelle, Li Yan è stata allontanata dalla chiesa.
Solo dopo aver sperimentato tutto questo, ho capito che vivere secondo le filosofie di Satana può solo ostacolare la pratica della verità e persino intralciare e disturbare il lavoro della chiesa. Solo chi agisce e valuta le persone e le cose in base alle parole di Dio ha veramente umanità e sa proteggere il lavoro della chiesa ed essere in linea con le intenzioni di Dio. Le parole di Dio hanno corretto le mie convinzioni fallaci e mi hanno aiutata a capire i principi secondo cui trattare gli altri.