20. Non più legata a fama e prestigio

di Xiao Han, Cina

Ling Xin percorreva in bicicletta una strada deserta. Era il periodo più freddo dell’inverno e il vento pungente la faceva rabbrividire in maniera incontrollata. Aveva il cuore pieno d’ansia. Stava andando a una riunione con alcuni irrigatori e aveva sentito che due dei fratelli erano particolarmente scrupolosi nel lavoro, sempre zelanti nell’individuare problemi. Ling Xin si preoccupò nel pensare: “Sono molto giovane e ho iniziato da poco a praticare come supervisore. Se non riuscissi a risolvere i loro problemi? Quanto sarebbe umiliante?” Voleva pedalare più piano, ma le raffiche di vento freddo la costringevano a non indugiare. Ha aumentato la velocità, sbrigandosi per andare alla riunione.

Quando è arrivata all’indirizzo stabilito, tutti si sono salutati e hanno iniziato a condividere e a parlare del lavoro. In seguito, la condivisione si è soffermata sul significato della sofferenza nello svolgimento del proprio dovere. Ling Xin ha condiviso sulla sua comprensione di questo argomento. Dopo averla ascoltata, fratello Su Rui, uno degli irrigatori, ha detto: “Per eliminare il problema della paura della sofferenza nello svolgimento del proprio dovere, non solo dobbiamo comprendere cosa vuol dire soffrire, ma dobbiamo anche analizzare quale aspetto della nostra indole corrotta ci spinge tutte le volte a desiderare le comodità. Ero solito preoccuparmi della carne ed evitare la sofferenza, ma poi ho letto le parole di Dio…” Mentre Ling Xin ascoltava, era come se Su Rui stesse condividendo direttamente con lei e improvvisamente ha sentito il viso arrossarsi e ha pensato: “Forse Su Rui ha notato le mie mancanze? Forse pensa che come supervisore non sono molto competente? Forse pensa che il mio accesso alla vita sia così superficiale, tuttavia sono qui a condividere con loro!” Ling Xin si sentiva agitata.

Per tutto il pomeriggio, i fratelli le hanno fatto molte domande e lei per tutto il tempo ha continuato a pensare, senza rilassarsi per un solo momento. Successivamente, Su Rui ha sollevato un’altra questione a cui Ling Xin non ha saputo rispondere con chiarezza. Dopo che lei ha condiviso sui suoi pensieri, Su Rui ancora non comprendeva e tutti sono rimasti in silenzio. L’orologio continuava a ticchettare e in quel momento il suono delicato del suo movimento si sentiva forte e chiaro. “E adesso cosa dovremmo fare?” Il silenzio è stato interrotto da fratello Li Yang. Su Rui ha risposto: “Stiamo aspettando la condivisione del supervisore. Su questo problema ancora non si è condiviso chiaramente”. Ling Xin ha fatto uno strano sorriso e ha cercato di mantenere la calma dicendo: “Ci sto ancora pensando”. Ma dentro di sé, aveva la mente in subbuglio e si sentiva in ansia e preoccupata. “Cosa succederà se non elimino questo problema? Non sarebbe imbarazzante?” Fortunatamente, uno dopo l’altro tutti hanno iniziato a condividere e in qualche modo il problema è stato eliminato. Ling Xin ha tirato un sospiro di sollievo e ha sbirciato l’ora sul suo computer: era già tardi, così ha messo via le sue cose di fretta e se n’è andata.

Quando è rientrata, il sole era già tramontato e l’ultima luce del crepuscolo stava lentamente svanendo, lasciando Ling Xin con un volto colmo di delusione e smarrimento. Pensava: “Dopo una lunga giornata, i fratelli mi hanno capita a fondo. Volevo fare una buona impressione sugli altri, ma non avrei mai creduto che sarebbe finita così. Diranno forse che come supervisore non sto facendo un buon lavoro? Diranno forse che il mio accesso alla vita è superficiale e che non possiedo buone abilità? Perché fanno tutte quelle domande? Non potrebbero semplicemente farne di meno?” Nel suo cuore, Ling Xin si lamentava: “Non parteciperò più a questo gruppo. Più ci vado, più mi sento in imbarazzo. In qualsiasi caso, sto collaborando con una sorella. Lascerò che sia lei ad andarci”.

Dopo questo incidente, per molto tempo Ling Xin non è riuscita a sentirsi liberata. Quando doveva partecipare a delle riunioni per gli irrigatori, voleva solamente scappare. Sapeva di vivere secondo un’indole corrotta, perciò si nutriva consapevolmente delle parole di Dio riguardanti il suo stato. Ha letto le parole di Dio: “Stare al posto che si addice a un essere creato ed essere una persona ordinaria: è facile farlo? (No, non è facile.) Dove sta la difficoltà? In questo: le persone credono sempre di avere molte aureole e titoli in cima alla testa. Inoltre si attribuiscono l’identità e il prestigio di gran personaggi e superuomini e si impegnano in tutte quelle pratiche finte e false e segni esteriori. Se non lasci andare queste cose, se le tue parole e azioni sono sempre limitate e controllate da queste cose, allora troverai difficile entrare nella realtà della parola di Dio. Sarà dura smettere di affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci e portare più spesso tali questioni davanti a Dio e offrirGli un cuore sincero. Non sarai in grado di farlo. È proprio perché il tuo prestigio, i tuoi titoli, la tua identità e tutte le cose simili sono false e non veritiere perché vanno contro e contraddicono le parole di Dio, che queste cose ti assorbono completamente facendo sì che tu non riesca a presentarti al cospetto di Dio. Cosa ti portano queste cose? Ti rendono bravo a mascherarti, a fingere di capire, di essere intelligente, di essere un gran personaggio, di essere una celebrità, di essere una persona capace, di essere saggio e persino di sapere tutto, di essere capace di tutto, e di essere in grado di fare tutto. Questo fa sì che gli altri ti adorino e ti ammirino. Verranno da te con tutti i loro problemi, contando su di te e guardandoti con ammirazione. Così è come se ti mettessi sul fuoco ad arrostire. DimMi, si sta bene sul fuoco ad arrostire? (No.) Non capisci, ma non osi ammetterlo. Non riesci a vedere con chiarezza, ma non osi dire che non riesci a vedere con chiarezza. Ovviamente hai fatto un errore, ma non osi ammetterlo. Il tuo cuore prova angoscia, ma non osi dire: ‘Stavolta è davvero colpa mia, sono in debito con Dio e con i miei fratelli e le mie sorelle. Ho provocato una perdita enorme alla casa di Dio, ma non ho il coraggio di alzarmi davanti a tutti e ammetterlo’. Perché non osi parlare? Tu credi: ‘Devo essere all’altezza della reputazione e dell’aureola che i miei fratelli e le mie sorelle mi hanno attribuito, non posso tradire l’alta considerazione e la fiducia che essi hanno nei miei confronti, ancor meno le fervide aspettative che ripongono in me da tanti anni. Pertanto, devo continuare a fingere’. Com’è questo mascheramento? Sei riuscito a trasformarti in un gran personaggio e un superuomo. I fratelli e le sorelle vogliono venire da te per fare domande, per chiedere consulenze e persino per implorare un tuo consiglio su qualsiasi problema che hanno. Sembra addirittura che non possano vivere senza di te. Ma il tuo cuore non prova angoscia? Certo, alcune persone non percepiscono questa angoscia. Un anticristo non percepisce questa angoscia. Al contrario, si crogiola in tale situazione pensando che il suo prestigio venga prima di tutto. Una persona normale, una persona comune, tuttavia, prova angoscia quando è sul fuoco ad arrostire. Si sente una nullità, appunto come fa una persona ordinaria. Non crede di essere più forte degli altri. Non solo pensa di non saper svolgere alcun lavoro concreto, ma anche di stare ritardando il lavoro della chiesa e i prescelti di Dio, quindi si assume la colpa e si dimette. Questa è una persona dotata di ragionevolezza(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Fare tesoro delle parole di Dio è il fondamento della fede in Dio”). Ling Xin ha riflettuto sulle parole di Dio e si è resa conto di aver vissuto per la reputazione e il prestigio, pensando a come mantenere in ogni situazione il prestigio e la posizione di supervisore. Ha ripensato al periodo prima che diventasse supervisore. Non aveva mai portato un fardello, sia che stesse condividendo sulla verità, sia che stesse discutendo ed esaminando con altre persone questioni che non comprendeva. Si limitava a condividere su ciò che sapeva, senza la paura di dire qualcosa di sbagliato e senza sentirsi nervosa per la sua mancanza di comprensione. Sapeva di essere superficiale nell’accesso alla vita e di non aver afferrato alcuni principi, quindi doveva condividere e ricercare di più per compensare le sue mancanze. Ma adesso che era un supervisore, le cose erano differenti. Sentiva continuamente di dover essere migliore dei fratelli e delle sorelle, di dover condividere sulla verità in maniera più profonda, e sentiva che le sue capacità lavorative non potevano essere troppo scarse. Pensava di dover essere in grado di condividere sulle soluzioni ai problemi sollevati dagli altri; in caso contrario, i fratelli e le sorelle l’avrebbero guardata dall’alto in basso. Quando aveva partecipato alle riunioni, Su Rui aveva messo in mostra le sue mancanze nel condividere sulla verità. Inoltre, Ling Xin aveva scoperto dei problemi che non riusciva a comprendere chiaramente, e nonostante non conoscesse le risposte, non era disposta ad ammetterlo. Si era preoccupata di orgoglio e prestigio, e ora si sentiva a disagio. Era anche preoccupata del fatto che, se avesse continuato a tenere riunioni con gli irrigatori, sarebbe stata ancora più in imbarazzo, così era diventata riluttante ad andare, pensava che così facendo avrebbe potuto nascondere difetti e mancanze, e preservare la sua immagine di supervisore. Ling Xin si è resa conto di essersi messa su un piedistallo e di aver cercato di camuffarsi da brava persona priva di difetti. Era stata veramente arrogante e non conosceva sé stessa! Era perfettamente normale che i suoi problemi e i suoi difetti venissero smascherati, poiché era la sua prima volta come supervisore e Dio si stava servendo di questi problemi e difficoltà per darle delle opportunità di praticare. Doveva ricercare seriamente le verità principi per risolvere questi problemi, piuttosto che cercare di evitarli perché percepiva sé stessa come inadeguata; inoltre, agendo in questo modo, non stava adempiendo le sue responsabilità. Ling Xin ha preso coscienza dei requisiti di Dio per le persone: “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero(La condivisione di Dio). Ling Xin è arrivata a comprendere che, quando le persone si trovano di fronte a cose che non capiscono, Dio vuole che giungano spesso dinanzi a Lui per pregare e ricercare con un cuore sincero. Invece lei era stata fortemente vincolata dall’interesse per l’orgoglio e il prestigio, pensava continuamente a come preservare l’immagine e il prestigio. Sapeva di avere molte mancanze, ma non aveva pensato a come risolvere i problemi al fine di migliorare nel lavoro. Il fatto che i fratelli fossero piuttosto scrupolosi sul lavoro era una buona cosa, mentre lei, incapace di comprendere la verità e di risolvere i problemi, aveva accusato gli altri di fare troppe domande: era stata veramente irragionevole! Dopo essersi resa conto di ciò, Ling Xin ha continuato a leggere le parole di Dio e ha scoperto un cammino di pratica.

Dio Onnipotente dice: “DiteMi, in che modo si può essere persone comuni e normali? In che modo si può, come dice Dio, assumere il posto che si confà a un essere creato, come si può non cercare di essere superuomini o personalità di spicco? Come si dovrebbe praticare per essere una persona comune e normale? Come si può fare? […] In primo luogo non darti un titolo e non diventarne vincolato, dicendo: ‘Io sono il leader, io sono il capogruppo, io sono il supervisore, nessuno conosce quest’attività meglio di me, nessuno comprende le competenze meglio di me’. Non farti prendere dal titolo che ti sei assegnato da solo. Non appena lo farai, esso ti legherà mani e piedi e ciò che dirai e farai ne risentirà. Anche il tuo normale modo di pensare e di giudicare ne risentirà. Devi liberarti dai vincoli di tale prestigio. Per prima cosa, ridimensiona questa posizione e questo titolo ufficiale e mettiti al posto di una persona comune. Se lo fai, la tua mentalità si normalizzerà in una certa misura. Devi inoltre ammettere: ‘Non so come fare questo, e neanche capisco quello: dovrò condurre ricerche e studi’, oppure: ‘Non mi è mai capitato prima, quindi non so cosa fare’. Quando sarai in grado di dire ciò che pensi veramente e di parlare sinceramente sarai in possesso di normale ragionevolezza. Altre persone conosceranno il vero te e avranno quindi una visione normale di te e tu non dovrai fingere né ti sentirai sotto una forte pressione, e sarai pertanto in grado di comunicare normalmente con le persone. Vivere in questo modo è liberatorio e facile; chi trova la vita stremante ne è personalmente la causa. Non fingere e non simulare. Apriti prima di tutto in merito a ciò che pensi in cuor tuo, ai tuoi veri pensieri, in modo che tutti ne siano consapevoli e li comprendano. Di conseguenza le tue preoccupazioni, le barriere e i sospetti tra te e gli altri verranno meno. C’è anche un’altra cosa che ti ostacola. Ti consideri sempre il capogruppo, un leader, un lavoratore o qualcuno in possesso di un titolo, di prestigio e di una reputazione: se ammetti di non capire qualcosa o di non saper fare qualcosa, non stai forse denigrando te stesso? Quando metti da parte queste catene nel tuo cuore, quando smetti di pensare a te stesso come a un leader o a un lavoratore, quando smetti di ritenerti migliore degli altri e senti di essere una persona comune, uguale a tutti gli altri e che esistono ambiti in cui sei inferiore agli altri, quando condividi in merito alla verità e alle questioni lavorative con questo atteggiamento l’effetto è diverso, come lo è l’atmosfera. Se in cuor tuo nutri sempre dei dubbi, se ti senti costantemente sotto pressione e limitato e se desideri liberarti di queste cose ma non ne sei capace, allora dovresti pregare seriamente Dio, riflettere su te stesso, notare i tuoi difetti e sforzarti di giungere alla verità. Se riesci a mettere in pratica la verità, otterrai risultati. Qualunque cosa tu faccia, non parlare e non agire da una certa posizione o con un certo titolo. Per prima cosa, metti da parte tutto questo e occupa il posto di una persona comune(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Fare tesoro delle parole di Dio è il fondamento della fede in Dio”). Grazie alle parole di Dio, Ling Xin ha compreso che non doveva pensare al suo prestigio in quanto supervisore e che era semplicemente una persona comune, proprio come tutte le altre, ma che svolgeva un dovere differente. Il fatto che ora fosse un supervisore significava solamente che aveva maggiori responsabilità, ma la sua statura era rimasta la stessa che aveva in origine. Diventare supervisore non significava che la sua statura fosse cresciuta, o che avesse una comprensione più chiara dei vari aspetti della verità: sarebbe stato irrealistico pensare questo. Inoltre, avendo prestato servizio come irrigatrice per così tanto tempo, fratelli e sorelle la conoscevano già per come era realmente; il fatto che avesse voluto fingere di essere superiore non significava forse che aveva cercato di ingannare sia sé stessa che gli altri, e che si stava facendo del male da sola? Ling Xin ha capito che doveva rinunciare al titolo di supervisore, trattare i suoi difetti in modo corretto, condividere ed esplorare con gli altri ciò che non riusciva a comprendere, o ricercare da sé la verità per eliminare tali difetti, e considerare ogni rivelazione come una buona opportunità di crescita nella vita.

Il clima si stava pian piano riscaldando e il vento era diventato più leggero. Ling Xin aveva tolto i pesanti vestiti di cotone, si sentiva rilassata e soddisfatta.

Poco dopo, a Ling Xin fu assegnato il compito di occuparsi del lavoro dei sermoni. Quando si è resa conto che alcuni fratelli e sorelle avevano già scritto dei sermoni in precedenza, e che altri avevano molti anni di esperienza nel predicare il Vangelo, non ha potuto fare a meno di lamentarsi: “Chi di loro non è migliore di me? Come posso supervisionare questo lavoro?” Ling Xin si sentiva sopraffatta, preoccupata che, se non fosse riuscita a dirigere correttamente il lavoro, i fratelli e le sorelle avrebbero potuto diffidare di lei, e dire: “Sei il supervisore, ma puoi davvero svolgere il tuo ruolo in questo modo?” Temeva che, se i risultati fossero stati scarsi e lei fosse stata destituita, si sarebbe sentita profondamente umiliata. Si è ritrovata a vivere tra repressione e turbamento.

Fuori la pioggia scendeva ininterrottamente da giorni, anche se non era intensa. Ling Xin aveva notato che la qualità dei sermoni proposti dai fratelli e dalle sorelle non era molto alta e voleva condividere con loro sui principi. Tuttavia, ha esitato, pensando: “L’ultima volta, durante la riunione, sono rimasta seduta in disparte, riuscendo a malapena a dire qualche parola. È stato davvero imbarazzante. Non so nemmeno cosa pensano di me i fratelli e le sorelle. Se ci vado e anche questa volta non riesco a risolvere nessun problema, cosa dovrei fare? Forse farei meglio a non andare, così da non perdere la faccia”. Ling Xin ha guardato fuori dalla finestra; la pioggia continuava a scendere. Ha trovato un po’ di conforto pensando: “Anche se non farò una condivisione con loro, posso comunque condividere attraverso una lettera. Che io vada o meno, non dovrebbe esserci differenza”.

Un giorno, il leader ha preso appuntamento con Ling Xin per una riunione. Dopo averle chiesto del lavoro, il leader le ha fatto notare che non era responsabile nel suo dovere e che non riusciva a portare avanti realmente il lavoro e a risolvere problemi, il che aveva fatto sì che ci fossero sermoni di bassa qualità. Ling Xin ha provato una profonda vergogna e ha odiato sé stessa per essersi sempre preoccupata dell’orgoglio e del prestigio, causando così ritardi al lavoro. In seguito, il leader ha condiviso alcune parole di Dio e Ling Xin si è un po’ commossa per un passaggio in particolare. Dio Onnipotente dice: “Non importa quanto sei talentuoso, quale livello di levatura e istruzione possiedi, quanti slogan riesci a gridare o quante parole e dottrine hai colto; indipendentemente da quanto sei impegnato o esausto nell’arco di una giornata, o da quanta strada hai fatto, da quante chiese visiti o da quanti rischi corri e da quante sofferenze sopporti: niente di tutto questo ha importanza. Ciò che conta è se svolgi il tuo lavoro in base alle disposizioni di lavoro, se attui accuratamente tali disposizioni; se, durante la tua leadership, partecipi a ogni lavoro specifico di cui sei responsabile e da quanti problemi reali hai effettivamente risolto; da quante persone sono arrivate a comprendere le verità principi grazie alla tua leadership e alla tua guida e da quanto il lavoro della chiesa è avanzato e si è sviluppato; ciò che conta è se hai raggiunto o meno questi risultati. Indipendentemente dal lavoro specifico in cui sei coinvolto, ciò che conta è se segui e dirigi costantemente il lavoro anziché agire in modo arrogante e impartire ordini. Oltre a questo, conta anche se possiedi o meno l’ingresso nella vita mentre svolgi il tuo dovere, se riesci ad affrontare le questioni secondo i principi, se possiedi una testimonianza sul mettere in pratica la verità e se riesci a gestire e risolvere i problemi reali affrontati dal popolo eletto di Dio. Queste e altre cose simili sono tutti criteri per valutare se un leader o un lavoratore abbia adempiuto o meno alle proprie responsabilità. Direste che questi criteri sono pratici? E giusti nei confronti della gente? (Sì.) Sono giusti per tutti. Non importa il tuo livello di istruzione, se sei giovane o vecchio, da quanti anni credi in Dio, la tua anzianità o quanto hai letto della parola di Dio, niente di tutto questo è importante. Ciò che conta è quanto bene svolgi il lavoro della chiesa dopo essere stato scelto come leader, quanto sei produttivo ed efficiente nel tuo lavoro, e se ogni elemento di lavoro progredisce in modo organizzato ed efficace, senza subire ritardi. Queste sono le cose principali che vengono valutate quando si misura se un leader o un lavoratore ha adempiuto o meno alle proprie responsabilità(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (9)”). Ling Xin ha visto che Dio ha condiviso su come i doveri dei leader e dei lavoratori sono di guidare i fratelli e le sorelle a comprendere le verità principi e di favorire il miglioramento di tutti gli aspetti del lavoro nella casa di Dio. Dio non giudica una persona in base a quanto sembri soffrire, ma piuttosto in base ai risultati reali che ottiene svolgendo i propri doveri e al fatto che assolva o meno le proprie responsabilità. Dopo aver letto le parole di Dio, Ling Xin si è chiesta: “Quanto lavoro reale avevo svolto prima di diventare un supervisore? Avevo forse eliminato tutti i problemi che avevo trovato? Il lavoro aveva portato dei risultati reali e mostrato progressi?” Non sapeva rispondere a nessuna di queste domande. Quando un leader o un lavoratore si accorge che il lavoro non sta producendo buoni risultati, dovrebbe effettivamente indagare sulle ragioni di questi scarsi risultati e, qualora le persone stiano vivendo secondo la propria indole corrotta o non comprendano la verità, dovrebbero eliminare i problemi in maniera mirata. Tuttavia, per paura di non riuscire a eliminare i problemi e di essere capita a fondo dagli altri, lei ha solo scritto delle lettere per condividere brevemente sui principi, cosa che non aveva permesso di eliminare i problemi e aveva fatto sì che i risultati del lavoro fossero costantemente scadenti. Tutto ciò non era stato causato dal fatto che non svolgeva un lavoro reale? Dopo la riunione, Ling Xin si è subito incontrata con i fratelli e le sorelle che scrivevano i sermoni. Dopo un’indagine approfondita, ha scoperto che effettivamente non stavano scrivendo secondo i principi, così alla presenza di tutti ha condiviso su alcuni principi. Solo qualche giorno dopo, è stato proposto un sermone di ottima qualità. Ling Xin era molto soddisfatta, ma provava anche un certo rimorso. Se avesse affrontato prima quei problemi, il lavoro non sarebbe stato ritardato così a lungo. Si è chiesta: “Perché non riuscivo a rinunciare al mio orgoglio? Per quale motivo mi era così difficile praticare la verità?” Determinata a risolvere questo problema, Ling Xin ha cercato ulteriori parole di Dio sulla questione.

Dio Onnipotente dice: “Gli anticristi vivono ogni giorno solo per la reputazione e il prestigio, vivono solamente per godere dei vantaggi del prestigio, questo è tutto ciò a cui pensano. Anche quando occasionalmente soffrono qualche piccola avversità o pagano un minimo prezzo, lo fanno per acquisire prestigio e reputazione. Perseguire il prestigio, detenere il potere e avere una vita facile sono le cose principali per cui gli anticristi tramano sempre una volta iniziato a credere in Dio, e non si arrendono finché non raggiungono i loro obiettivi. Se le loro azioni malvagie vengono scoperte vanno nel panico, come se il cielo stesse per cadere su di loro. Non riescono a mangiare né a dormire e sembrano assenti, come se soffrissero di depressione. Quando si chiede loro cosa non vada, inventano bugie e rispondono: ‘Ieri sono stato così impegnato che non ho dormito tutta la notte, quindi sono molto stanco’. Ma, in realtà, nulla di tutto ciò è vero, è tutto un inganno. Si sentono così perché non fanno che riflettere: ‘Le cattive azioni che ho compiuto sono state scoperte, quindi come posso ripristinare la mia reputazione e il mio prestigio? Con quali mezzi posso redimermi? In che toni posso spiegarmi a tutti? Cosa posso dire per impedire che capiscano chi sono veramente?’ Per molto tempo non riescono a capire cosa fare, e si deprimono. A volte i loro occhi fissano un unico punto e nessuno sa cosa stiano guardando. Il problema li porta ad arrovellarsi il cervello, a vagliare ogni possibile pensiero e a non voler mangiare né bere. Nonostante ciò, continuano a dare l’impressione di interessarsi al lavoro della chiesa e chiedono agli altri: ‘Come procede il lavoro del Vangelo? Quanto efficace si sta rivelando la predicazione? I fratelli e le sorelle hanno ottenuto qualche ingresso nella vita, di recente? Qualcuno ha causato intralcio o disturbo?’ Pongono queste domande in merito al lavoro della chiesa al solo scopo di dare spettacolo davanti agli altri. Se venissero a conoscenza di un problema non saprebbero in alcun modo risolverlo, quindi le loro domande sono una mera formalità che gli altri tendono a interpretare come attenzione verso il lavoro della chiesa. Se qualcuno facesse un resoconto dei problemi della chiesa che costoro devono risolvere, scuoterebbero semplicemente la testa. Nessuna trama sarebbe loro utile e, anche se volessero camuffarsi, non potrebbero farlo e rischierebbero di essere smascherati e rivelati. Questo è il problema più grande che gli anticristi affrontano in tutta la loro vita. […] Anche se sotto il governo degli anticristi il lavoro della chiesa continua, la sua efficacia diminuisce di molto. Alcuni lavori importanti sono ancora controllati da individui malevoli e le disposizioni lavorative della casa di Dio non sono state attuate. Sebbene ognuno dei prescelti di Dio stia svolgendo il proprio dovere, non c’è un reale risultato e i vari compiti sono da tempo precipitati in uno stato di paralisi. Qual è la causa ultima di questi problemi? Il fatto che gli anticristi hanno preso il controllo della chiesa. Ovunque siano al potere gli anticristi, a prescindere dalla portata della loro influenza, fosse anche un solo gruppo, essi condizionano il lavoro della casa di Dio e l’ingresso nella vita di una parte del popolo eletto di Dio. Se detengono il potere in una chiesa, in quel luogo il lavoro della chiesa e la volontà di Dio sono ostacolati. Perché in certe chiese non si riescono ad attuare le disposizioni lavorative della casa di Dio? Perché gli anticristi detengono il potere in quelle chiese. Chiunque sia un anticristo non si spenderà sinceramente per Dio e lo svolgimento dei suoi doveri sarà solo una formalità e un mirare a sbrigarsela. Anche se sono leader o lavoratori, gli anticristi non svolgeranno alcun lavoro reale e parleranno e agiranno solo per la fama, il guadagno e il prestigio, senza salvaguardare in alcun modo il lavoro della chiesa(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). Dio ha esposto che gli anticristi vivono solamente per la reputazione e il prestigio e che passano i propri giorni pensando a come proteggere queste cose. Non mostrano alcun interesse per il lavoro della casa di Dio e fanno di tutto per non svolgere un lavoro specifico. Ma quando la loro reputazione o il loro prestigio sono minacciati, anche se si tratta solo di una piccola perdita, si scervellano e si prodigano per camuffare e nascondere sé stessi. È evidente che gli anticristi non hanno interesse per il lavoro della casa di Dio, che trascurano i propri doveri, e che sono terribilmente egoisti e spregevoli. Ling Xin ha capito che il suo comportamento era proprio quello di un anticristo, il quale desidera reputazione e prestigio più di ogni altra cosa. Lei non dava importanza al lavoro della chiesa; fintanto che la sua reputazione e il suo prestigio fossero stati al sicuro, nient’altro aveva importanza. Era come se per lei svolgere il lavoro della chiesa fosse un fardello ulteriore. Il suo principale obiettivo era mantenere la reputazione e il prestigio. Dopo essersi messa in ridicolo davanti ai fratelli e alle sorelle durante una riunione con gli irrigatori, si era sentita così repressa e turbata che non voleva più partecipare alle riunioni. Ora, mentre si occupava del lavoro dei sermoni, aveva capito che, invece di pensare a imparare in fretta dopo aver scoperto le sue mancanze, lei cercava solo di affrettarsi a nascondere i suoi problemi, così da evitare di essere vista come un’incompetente. La sua responsabilità era quella di individuare prontamente i vari problemi nello svolgimento del dovere e di guidare i fratelli e le sorelle a ricercare la verità e accedere ai principi affinché il lavoro potesse procedere regolarmente. La sua mancanza di una chiara comprensione della verità e la sua inesperienza nel lavoro non erano dei motivi validi o delle scuse per non svolgere un lavoro reale. Dio non pretende grandi risultati, ma spera che le persone possano mettere tutto il cuore e l’impegno nello svolgere i propri doveri, così da progredire nei doveri e compensare le mancanze. Tuttavia, Ling Xin si era concentrata solamente sul mantenere reputazione e prestigio, e non aveva svolto un lavoro reale. Per nascondere le sue mancanze, era diventata una lavoratrice disinteressata, e aveva danneggiato il lavoro della chiesa. Non solo non era riuscita a contribuire al progresso del lavoro, ma lo aveva anche ritardato e condizionato. Come poteva Dio non detestare queste sue azioni? Ling Xin ha pensato a come gli anticristi espulsi dalla chiesa si preoccupassero tutti profondamente di reputazione e prestigio, a come godessero della stima di fratelli e sorelle, e a come facessero le cose solo per proteggere reputazione e prestigio, senza nemmeno curarsi di intralciare il lavoro della chiesa. Alla fine, le loro molteplici azioni malvagie hanno fatto sì che fossero espulsi ed eliminati. Ling Xin si è resa conto che stava anche rivelando l’indole di un anticristo e che, se non si fosse pentita, il suo esito sarebbe stato lo stesso di un anticristo. Riflettendo su tutto ciò, Ling Xin in silenzio ha deciso che in futuro avrebbe messo tutto il cuore nel suo dovere, che non si sarebbe fatta limitare dalle preoccupazioni relative all’orgoglio e al prestigio, e che avrebbe svolto il suo dovere in maniera decisa. Qualora non avesse compreso qualcosa, avrebbe studiato dei principi pertinenti o si sarebbe fatta da parte per ricercare da fratelli e sorelle. In questo modo, gradualmente sarebbe arrivata a svolgere bene il suo dovere.

Nei giorni seguenti, Ling Xin si è concentrata soprattutto sullo studio e sul munirsi di verità principi pertinenti. Quando condivideva con gli altri, lo faceva con un approccio volto all’apprendimento e alla condivisione. Quando si imbatteva in qualcosa che non comprendeva, cercava consiglio dagli altri in modo proattivo. Non le interessava come gli altri potessero vederla. Fintanto che avesse potuto impegnarsi per soddisfare i requisiti di Dio e per compiere il suo dovere mettendoci tutta sé stessa, sarebbe stato abbastanza.

Il tempo, che a lungo era stato coperto e piovoso, aveva reso l’aria pesante e opprimente, ma alla fine tutto questo deve passare. Uscirà il sole. In quel momento, il cielo sarà luminoso e colorato.

Alla fine, la pioggia si è fermata, e gradualmente il cielo è tornato sereno…

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