66. Essere affabili è un buon principio di comportamento?

di Zi Yi, Cina

Ricordo quando ero in prima elementare, la nostra insegnante era amabile e alla mano e aveva sempre un’espressione gentile. Non perdeva mai le staffe con noi né ci criticava aspramente. A volte chiacchierava con noi come se non fosse la nostra insegnante. A tutti noi piaceva stare con lei e i nostri genitori la lodavano perché era una brava insegnante. La stimavo e ammiravo molto e volevo essere come lei. In seguito, a prescindere dalle persone con cui interagivo, non discutevo quasi mai con nessuno. Anche se una persona mi faceva del male e io ero infastidita o la odiavo, sceglievo comunque di stringere i denti e di salutarla con un sorriso per andarci d’accordo. Per questo motivo, ai miei compagni di classe piaceva stare con me e i miei parenti dicevano tutti che ero ben educata e giudiziosa. Quando ho iniziato a credere in Dio, riuscivo ad andare ancora d’accordo con i miei fratelli e sorelle in questo modo, parlando con dolcezza e facendo del mio meglio per non ferire l’orgoglio di nessuno. Anche quando vedevo che gli altri avevano problemi ho sempre minimizzato le cose, e questo portava gli altri a vedermi in una luce positiva rafforzando la mia convinzione che essere così fosse una cosa buona. Solo più tardi, dopo aver affrontato alcune cose, e grazie all’esposizione alla parola di Dio, ho capito che l’essere amabili non è un principio su cui basare il proprio comportamento e ho capito come comportarmi con le sembianze di una persona vera.

Nel gennaio del 2022, stavo supervisionando alcuni lavori di allontanamento della chiesa. Li Yuan e Lin Xi avevano appena iniziato questo lavoro e non avevano ancora compreso i principi, così ho seguito un po’ di più il loro lavoro. A quel tempo, ho scoperto che erano piuttosto superficiali nel compiere il loro dovere e che si stavano verificando alcuni ovvi problemi. Una volta ho notato che nei materiali che avevano organizzato, i comportamenti di alcune persone erano solo riassunti e mancavano i dettagli, in alcuni casi mancavano le prove e necessitavano di ulteriori esempi per confermare se queste persone dovessero essere allontanate. Se non si indaga e non si verifica con chiarezza, è facile che una persona venga allontanata ed epurata ingiustamente. Si trattava di un problema molto serio. Ho visto con quanta noncuranza agivano loro due nell’organizzare i materiali per l’allontanamento delle persone e più ci pensavo, più mi arrabbiavo. Così ho detto alla mia collaboratrice Liu Jing: “Li Yuan e Lin Xi hanno appena iniziato a lavorare e non chiedono consiglio su molte cose che non capiscono. Svolgono i loro doveri con molta superficialità. Questa volta devo far notare l’atteggiamento problematico che hanno nei confronti del loro dovere”. Liu Jing era d’accordo con me. Ma mentre scrivevo a loro due, ho esitato: “Quando sono stata con loro qualche giorno fa, i loro stati sembravano piuttosto negativi, se le sfrondassi e analizzassi la natura della loro negligenza verso i doveri, diventeranno così negative da abbandonare la chiesa? Diranno che non capisco le loro difficoltà e che sono troppo esigente e severa? Forse perderanno la buona impressione che hanno di me”. Per proteggere la mia immagine, ho solo sottolineato le deviazioni che hanno causato e non ho detto nulla per smascherare la loro indole corrotta. Ho anche accennato a queste cose con un sacco di consolazioni ed esortazioni, ad esempio incoraggiandole a considerare correttamente le loro mancanze e i loro difetti e a non vivere nella negatività e nell’incomprensione. Quando Liu Jing ha letto la mia lettera, ha detto: “Ma non avevi intenzione di parlare della natura della superficialità che mettono nei loro doveri? Perché sei così indiretta? Pensi che riconosceranno il loro problema se gli parli così?” Sentendo le parole di Liu Jing, mi sono resa conto che menare il can per l’aia in questo modo non avrebbe portato a nessun risultato, ma avevo paura che pensassero male di me, così ho trovato una scusa per aggirare la questione.

A febbraio sono andata al loro gruppo per discutere di lavoro. Per evitare di prendere le distanze da loro, mi sono detta che dovevo essere delicata e attenta a come esprimevo le cose e che non avrei parlato in un tono eccessivamente superiore o duro. Vedendole scherzare, le ho assecondate in modo che mi vedessero come una persona alla mano, disponibile e senza pretese, e capace di andare d’accordo con tutti. Quando le ho sentite dire che non avevano fatto progressi e che si sentivano un po’ scoraggiate, ho detto loro che anche io avevo avuto molte carenze in passato, e che mi ci era voluto molto tempo per arrivare gradualmente a comprendere alcuni principi. Ho detto queste cose per confortarle e incoraggiarle. Dopo un po’ di tempo, eravamo davvero in buoni rapporti e una sorella mi ha detto che era bello interagire così, senza alcuna pressione. A sentire queste parole, sono diventata ancora più sicura che il mio comportamento era corretto. Una volta, un membro del gruppo, Chen Xin, mi ha detto che, nonostante fosse coinvolta in questo lavoro da molto tempo, continuava a commettere errori, pensava di non aver fatto alcun progresso, e si sentiva abbastanza negativa. Sapevo che la mancanza di progressi di Chen Xin era dovuta all’impazienza di ottenere risultati e al confronto con gli altri e perché non si concentrava sui principi, ma temevo che, se le avessi fatto notare direttamente il suo problema, non l’avrebbe presa bene. e avrebbe avuto una sorta di pregiudizio o di opinione negativa su di me. Così, l’ho semplicemente incoraggiata e le ho detto: “Hai appena iniziato, ed è normale che ci siano dei problemi o delle anomalie nel tuo lavoro. È solo una questione di pratica. Devi vedere te stessa in modo corretto, sintetizzare i problemi e le anomalie che si verificano e poi imparare i principi pertinenti in modo mirato. È così che si progredisce”. Siccome non ho evidenziato il problema di Chen Xin, non ha riconosciuto la sua indole corrotta e ha continuato a paragonarsi agli altri e a sentirsi negativa quando non era all’altezza. Anche Lin Xi si è comportata in modo superficiale, e i problemi sono rimasti numerosi, e si ripercuotevano sull’andamento del lavoro. Sapevo che Lin Xi era molto scorretta nei suoi doveri e che avrei dovuto potarla e smascherarla, ma temevo che avrebbe avuto una cattiva impressione di me e che non mi avrebbe più sostenuta o appoggiata. Così, ho affrontato i suoi problemi solo di sfuggita, suggerendo che la sua mancanza di progressi potesse essere dovuta a intenzioni sbagliate nel suo dovere. A causa del modo in cui ho minimizzato tutto, Lin Xi non ha preso a cuore nulla di ciò che ho detto, non ha risolto il problema del suo atteggiamento superficiale e il suo lavoro doveva spesso essere rifatto. Siccome pensavo solo a come proteggere le mie relazioni, parlavo dei problemi che vedevo solo in modo sommario, il che non produceva alcun risultato e ritardava il lavoro. Ma non riflettevo su me stessa, né mi riconoscevo.

In una riunione, abbiamo condiviso sulle parole di Dio che rivelano come gli anticristi conquistano i cuori delle persone. Mi è capitato di leggere un passo che si applicava direttamente al mio stato. Finalmente ho acquisito un po’ di conoscenza del mio comportamento. Dio Onnipotente dice: “Alcuni leader della chiesa, quando vedono i fratelli o le sorelle fare il loro dovere in modo superficiale, non li rimproverano anche se dovrebbero. Quando vedono chiaramente che gli interessi della casa di Dio sono danneggiati, non si preoccupano di questo né effettuano alcuna indagine, e non recano la minima offesa agli altri. Di fatto, non dimostrano realmente di tenere in considerazione le debolezze delle persone; il loro intento e il loro obiettivo sono invece di conquistare il cuore della gente. Sono pienamente consapevoli che: ‘Fin tanto che agisco così e non reco offesa a nessuno, penseranno che io sia un bravo leader. Avranno una buona e alta opinione di me. Mi approveranno e piacerò loro’. Non importa loro quanti danni subiscano gli interessi della casa di Dio, né quali gravi perdite vengano arrecate all’ingresso nella vita dei prescelti di Dio, né quanto sia disturbata la loro vita della chiesa; persistono semplicemente nella loro filosofia satanica e non recano offesa a nessuno. Non c’è mai alcun senso di rimorso nel loro cuore. Quando vedono una persona provocare intralci e disturbi, tutt’al più potrebbero scambiarci qualche parola in merito alla questione, minimizzarla e poi accantonarla. Non condivideranno sulla verità, non evidenzieranno l’essenza del problema di tale persona, né tantomeno ne analizzeranno lo stato, e non condivideranno mai su quali siano le intenzioni di Dio. I falsi leader non smascherano né analizzano mai gli errori che le persone commettono di frequente o l’indole corrotta che spesso rivelano. Non risolvono alcun problema reale; anzi, assecondano sempre le pratiche errate delle persone e le loro rivelazioni di corruzione e, a prescindere da quanto le persone siano negative o deboli, non prendono la cosa sul serio. Si limitano a predicare alcune parole e dottrine, e a pronunciare qualche parola di esortazione ad affrontare la situazione in modo superficiale, cercando di mantenere l’armonia. Di conseguenza, il popolo eletto di Dio non sa come riflettere su sé stesso né come conoscersi, non ha alcuna soluzione per qualsiasi indole corrotta riveli, e vive tra parole e dottrine, nozioni e fantasie, senza alcun ingresso nella vita. Nel loro cuore, i prescelti di Dio credono persino: ‘Il nostro leader mostra addirittura più comprensione per le nostre debolezze di quanto faccia Dio. La nostra statura è troppo piccola per soddisfare le Sue richieste. Ci basta soddisfare i requisiti del nostro leader; se ci sottomettiamo al nostro leader, ci stiamo sottomettendo a Dio. Se un giorno il Supremo lo destituirà, allora ci faremo sentire; per mantenere il nostro leader e impedire che venga destituito, negozieremo con il Supremo e Lo costringeremo ad accontentare le nostre richieste. In questo modo ci comporteremo bene con il nostro leader’. Quando le persone hanno simili pensieri nel cuore, quando hanno stabilito un tale rapporto con il loro leader e nel loro cuore è sorto questo tipo di dipendenza, invidia e venerazione nei suoi confronti, allora arrivano ad avere una fiducia sempre maggiore in questo leader, e vogliono sempre ascoltare le sue parole piuttosto che cercare la verità in quelle di Dio. Un tale leader ha quasi preso il posto di Dio nel cuore delle persone. Se un leader è intenzionato a mantenere un simile rapporto con il popolo eletto di Dio, se trae da ciò un sentimento di godimento nel suo cuore, se crede che il popolo eletto di Dio debba trattarlo così, allora non c’è alcuna differenza tra questo leader e Paolo, e costui ha già intrapreso il cammino di un anticristo, mentre il popolo eletto di Dio è già stato fuorviato da questo anticristo ed è totalmente privo di discernimento(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 1: Cercano di conquistare il cuore delle persone”). Dio ci dice che gli anticristi considerano sempre la carne delle persone. Si accorgono quando i fratelli e le sorelle sono superficiali nel loro dovere e ritardano il lavoro di chiesa ma non lo fanno notare e non li sfrondano. Invece, assecondano e accontentano tutti in modo da impiantare una buona immagine di sé nel cuore delle persone, in sostanza conquistandole. Mi sono sentita come se Dio stesse mettendo a nudo il mio stesso comportamento. Nel mio dovere, cercavo sempre di proteggere la mia immagine e il mio prestigio nel cuore delle persone. Per far sì che i membri del gruppo si sentissero bene con me, di solito mi comportavo in modo amabile, prestando persino particolare attenzione al mio tono di voce e al mio atteggiamento mentre parlavo. Temevo che qualsiasi passo falso avrebbe lasciato una cattiva impressione di me. Vedevo la stagnazione e il cattivo stato di Chen Xin, e sapevo che questo era dovuto al fatto che era sempre a caccia di reputazione e prestigio, facendo confronti con gli altri, e non concentrandosi sulle sue capacità professionali, e mi era chiaro che, se avesse continuato così, non solo questo avrebbe avuto un impatto sulla sua vita, ma che anche il lavoro avrebbe subito un ritardo. Avrei dovuto condividere con lei e farle notare queste cose, ma temevo di offenderla, così l’ho sempre e solo confortata, incoraggiata ed esortata. Chen Xin non era in grado di riconoscere i propri problemi e viveva in uno stato negativo, il suo ingresso nella vita era ostacolato e stava facendo pochi progressi professionali. Sapevo anche che Lin Xi svolgeva i suoi doveri in modo superficiale e che dovevo chiaramente evidenziare i suoi problemi e concentrarmi sulla loro essenza per aiutarla a riflettere e a capire le cose, ma temevo che, se le avessi fatto notare direttamente i suoi problemi, avrebbe potuto vedermi in modo negativo, così mi sono limitata a sfiorarli, senza risolvere nulla. Rendendomi conto di questo, ho finalmente capito che il mio comportamento era stato quello di un anticristo che cercava di conquistare il cuore delle persone. Per ottenere l’approvazione e il sostegno dei membri del gruppo, li avevo sempre accontentati, e avevo evitato di evidenziare i problemi o di condividere per risolverli. Non solo avevo ritardato l’ingresso nella vita dei miei fratelli e sorelle, ma avevo anche ritardato il lavoro della chiesa. Ero stata così egoista e spregevole!

Più tardi, mi sono aperta con i membri del gruppo su come avevo cercato di conquistare le persone. Uno di loro ha detto: “L’ultima volta, quando il nostro lavoro ha avuto delle deviazioni, non ci hai potato, e ci hai mandato solo una lettera di incoraggiamento ed esortazione. Una sorella ha persino detto: ‘Guarda, sta cercando di confortarci di nuovo’”. A sentire le sue parole mi sono sentita ancora più in colpa. Quando la chiesa allontana una persona, questa deve essere valutata seriamente secondo le verità principi. Non c’è spazio per la negligenza o la superficialità. Se non prendiamo la cosa sul serio o non valutiamo le cose secondo i principi, potrebbe facilmente portare a false accuse e danneggiare fratelli e sorelle. Mi era chiaro che stavano svolgendo i loro doveri in modo superficiale, e che stavano quasi disturbando il lavoro della chiesa, ma, avendo paura di offenderli, non ho fornito indicazioni o assistenza, e ho ignorato completamente se il lavoro della chiesa ne stesse risentendo. Con il mio comportamento opponevo resistenza a Dio! Questa consapevolezza mi ha spaventato e ho voluto fare ammenda il prima possibile.

Più tardi, ho letto un passo della parola di Dio: “Quando interagisci con gli altri, devi prima di tutto far loro percepire il tuo cuore onesto e la tua sincerità. Se nel parlare, nel lavorare insieme e nell’entrare in contatto con gli altri, le parole di qualcuno sono superficiali e magniloquenti, o consistono in convenevoli, lusinghe, parole irresponsabili e illusorie, o se quel qualcuno parla semplicemente per ricercare il favore altrui, allora le sue parole mancano di ogni credibilità e non sono minimamente sincere. È questo il modo in cui interagisce con gli altri, indipendentemente da chi siano i suoi interlocutori. Una persona simile non ha un cuore onesto. Questa non è una persona onesta. Poniamo che qualcuno si trovi in uno stato negativo e ti dica con tutta sincerità: ‘Dimmi perché, di preciso, sono così negativo. Non riesco proprio a capirlo!’ E supponiamo che tu, in effetti, capisca il problema di questa persona nel tuo cuore, ma che tu non glielo dica, rispondendo invece: ‘Non è niente. Non sei negativo; anche io mi sento così’. Queste parole sono una grande consolazione per quella persona, ma il tuo atteggiamento non è sincero. Ti stai comportando in modo superficiale con lei; al fine di metterla più a suo agio e rincuorarla, hai evitato di parlarle con onestà. Non la stai aiutando sul serio, esponendo chiaramente il suo problema in modo che possa lasciarsi alle spalle la propria negatività. Non hai fatto ciò che una persona onesta dovrebbe fare. Solamente per cercare di consolarla e assicurarti di non creare distanze o conflitti tra di voi, sei stato superficiale con lei, e questo non è essere una persona onesta. Quindi, per essere una persona onesta, cosa dovresti dunque fare quando ti trovi di fronte a questo tipo di situazione? Devi dirle quello che hai visto e appurato: ‘Ti riferirò ciò che ho visto e ciò che ho sperimentato. Sta a te decidere se quello che dico è giusto o sbagliato. Se è sbagliato, non sei tenuto ad accettarlo. Se è giusto, spero che tu possa accettarlo. Se dico qualcosa che per te è difficile da ascoltare e che ti ferisce, spero che tu possa accettarlo da parte di Dio. La mia intenzione e il mio scopo sono di aiutarti. Vedo chiaramente il problema: poiché ti senti umiliato e nessuno alimenta il tuo ego, e pensi che tutti gli altri ti guardino dall’alto in basso, che tu sia oggetto di attacchi e che nessuno ti abbia mai trattato più ingiustamente di così, non riesci ad accettarlo e diventi negativo. Che cosa ne pensi: è questo ciò che sta realmente accadendo?’ Nell’udire ciò, l’altra persona sente che corrisponde effettivamente alla realtà delle cose. Questo è ciò che hai davvero nel cuore, ma se non sei una persona onesta, non lo dirai. Dirai ‘Capita spesso anche a me di avere un atteggiamento negativo’, e quando l’altra persona si sentirà dire che capita a tutti di avere atteggiamenti negativi penserà che sia normale per lei essere negativa e, alla fine, non si lascerà la negatività alle spalle. Se sei una persona onesta e aiuti gli altri con un atteggiamento onesto e un cuore onesto, puoi aiutarli a comprendere la verità e a lasciarsi alle spalle la loro negatività(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo una persona sincera può vivere una vera sembianza umana”). La lettura della parola di Dio mi ha dato un percorso di pratica. Quando interagiamo gli uni con gli altri, dobbiamo essere franchi e sinceri. Dobbiamo essere in grado di parlare onestamente quando vediamo i problemi degli altri, in modo che possano riconoscerli. Trattare le persone in questo modo giova al loro ingresso nella vita. Ho visto che Lin Xi stava svolgendo il suo dovere in modo superficiale, eppure ho continuato a offrirle parole insincere di conforto ed esortazione per entrare nelle sue grazie. Questo la danneggiava ed era una cosa ingannevole da fare. Anche se farle notare direttamente il suo problema potrebbe averla messa in imbarazzo per un momento, ciò l’avrebbe aiutata a riflettere e avrebbe anche protetto il lavoro della chiesa. Rendendomi conto di ciò, sono andata da Lin Xi e le ho parlato usando alcune parole di Dio che mettono in luce l’essenza e le conseguenze dell’essere superficiali. Lin Xi ha riconosciuto quanto fosse stata meschina, che era stata negligente e non coscienziosa nei suoi doveri. In seguito, ho visto Lin Xi cercare consapevolmente di cambiare le cose. Era più coscienziosa e responsabile nei suoi doveri rispetto a prima e stava facendo chiari progressi. Vedere questo risultato mi ha fatto vergognare. Avevo sempre mantenuto un’immagine di affabilità agli occhi della gente, sempre e solo dicendo banalità di poco conto, e non avevo fatto nulla per loro. Se avessi evidenziato in tempo i problemi di Lin Xi, avrebbe potuto cambiare le cose prima, e questo avrebbe giovato all’avanzamento del lavoro. In seguito ho scoperto che Chen Xin era in cattivo stato, che sentiva di essere priva di levatura e di capacità lavorative, e di essere inferiore ai suoi compagni di gruppo. Aveva anche l’impressione che io la guardassi dall’alto in basso, quindi viveva nella negatività e voleva dimettersi. Mi sono avvicinata a lei e mi sono aperta in condivisione. Le ho detto che dava troppa importanza alla reputazione e al prestigio, e mi sono servita della parola di Dio per condividere con lei sull’essenza e le conseguenze del perseguire la reputazione e il prestigio rinunciando al proprio dovere. Dopo la nostra condivisione, Chen Xin ha acquisito una certa comprensione di se stessa e il suo stato è migliorato un po’. Ero molto felice, e ho capito che se agiamo e ci comportiamo secondo la parola di Dio, il nostro cuore sarà in pace, e possiamo avere rapporti normali con gli altri.

In seguito, ho letto altri brani della parola di Dio e ho cominciato a capire la vera essenza che sta dietro le pratiche culturali tradizionali di affabilità e di disponibilità. Dio Onnipotente dice: “L’essenza di un buon comportamento come l’essere disponibili e affabili può essere descritta in una parola: finzione. Questo buon comportamento non origina dalle parole di Dio, né è il risultato della pratica della verità o dell’agire secondo i principi. Da che cosa è prodotto? Nasce dalle motivazioni, dalle trame, dalla finzione, dalla simulazione, dall’inganno(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (3)”). “Nel loro insieme, tutte le affermazioni riguardanti il buon comportamento sono solo dei modi per infiocchettare i comportamenti e l’immagine esteriore dell’uomo. ‘Infiocchettare’ è un eufemismo; per dirla con più precisione, si tratta in realtà di una forma di camuffamento, un modo in cui qualcuno usa una falsa facciata al fine di indurre con l’inganno gli altri a nutrire verso di lui dei buoni sentimenti, a valutarlo positivamente, a rispettarlo, mentre il lato oscuro del suo cuore, la sua indole corrotta e il suo vero volto restano nascosti e ben celati. Si potrebbe anche dire così: ciò che si nasconde sotto la patina di questi buoni comportamenti è il vero volto corrotto di ogni singolo membro dell’umanità corrotta. Ciò che vi si nasconde sotto è ogni singolo membro dell’umanità malvagia in possesso di un’indole di arroganza, ingannevolezza, malignità e avversione nei confronti della verità. Non importa se esteriormente qualcuno si comporta in modo istruito e ragionevole, o gentile e raffinato, né se è affabile, disponibile, se rispetta gli anziani e si prende cura dei giovani, né alcuna altra cosa di questo genere: qualsiasi di questi aspetti costui manifesti, non si tratta che di un comportamento esteriore che gli altri possono vedere. Assumere un buon comportamento non può condurlo alla conoscenza della propria natura e della propria essenza. Anche se, attraverso i comportamenti esteriori di essere istruito e ragionevole, gentile e raffinato, disponibile o affabile, l’uomo dà una buona immagine di sé, tanto che l’intero mondo umano è ben disposto nei suoi confronti, non si può negare la reale esistenza della sua indole corrotta al di sotto della copertura di questi buoni comportamenti. L’avversione dell’uomo nei confronti della verità, la sua opposizione e la sua ribellione a Dio, la sua natura essenza di avversione nei confronti delle parole pronunciate dal Creatore e di opposizione al Creatore: tutto questo esiste davvero. È tutto autentico. Per quanto qualcuno sappia fingere bene, si comporti in modo decoroso e appropriato, si confezioni in modo bello o gradevole, o per quanto sia in grado di ingannare il prossimo, non vi è alcun dubbio che ogni individuo corrotto sia colmo di indole satanica. Sotto la veste di questi comportamenti esteriori, comunque si oppone e si ribella a Dio, si oppone e si ribella al Creatore. Naturalmente, usando questi buoni comportamenti come travestimento e copertura, l’umanità manifesta un’indole corrotta ogni giorno, in ogni ora e ogni momento, in ogni minuto e ogni secondo, in ogni situazione, vivendo costantemente in preda a un’indole corrotta e al peccato. Questo è un fatto incontestabile. Nonostante i comportamenti decorosi, le parole piacevoli e le false apparenze dell’uomo, la sua indole corrotta non si è minimamente attenuata, né ha subito alcun cambiamento grazie a questi suoi comportamenti esteriori. Al contrario, è proprio a causa della copertura di questi buoni comportamenti esteriori che la sua indole corrotta si manifesta costantemente, che egli non smette mai di compiere il male e di opporsi a Dio, e che naturalmente, governato dalla sua indole maligna e malvagia, nutre ambizioni, richieste smodate e desideri che non fanno che estendersi e svilupparsi(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (3)”). In passato, ho sempre pensato che essere affabile e disponibile fosse in linea con la normale morale umana, che la maggior parte delle persone apprezzasse e approvasse questo comportamento, e che si trattasse di cose positive. Da bambina, avevo visto la mia maestra essere lodata per la sua affabilità e ho sempre cercato di essere questo tipo di persona. Quando ottenevo l’approvazione e l’appoggio di chi mi circondava per il mio comportamento, l’idea di dovermi comportare in modo affabile veniva rafforzata. Questo ha funzionato come principio per il mio comportamento che non solo era approvato da Dio, ma piaceva anche agli altri. Ora, attraverso l’esposizione della parola di Dio, ho capito che l’essenza dell’essere amabile e disponibile è in realtà un tipo di travestimento, e che si tratta davvero di uno stratagemma per ottenere l’ammirazione e l’approvazione delle persone. È ingannevole. Ripensando a quando ero bambina, credevo che le persone dovessero essere affabili e disponibili le une verso le altre e quindi, influenzata da questa idea, non ho mai litigato con nessuno. Anche se mi facevano del male, ero arrabbiata e dentro di me provavo odio, non lo lasciavo trasparire e salutavo sempre le persone con un sorriso. In realtà, accettavo questi compromessi solo per ottenere l’approvazione degli altri. Ero un’ipocrita e vivevo nella menzogna. Interagivo ancora così con le persone dopo aver iniziato a credere in Dio. In tutto ciò che dicevo e facevo, pensavo sempre ai sentimenti degli altri e avevo paura di offenderli. Avevo paura che non avrebbero avuto una buona impressione di me se avessi parlato onestamente, quindi anche se vedevo il problema di qualcuno, non osavo dire la verità o farlo notare. La chiesa mi aveva incaricata di sovrintendere al lavoro di questo gruppo, ma non svolgevo un vero ruolo. Ho sempre voluto proteggere la mia immagine e il mio prestigio agli occhi degli altri e non ho dato importanza al lavoro della chiesa. Come potevo essere considerata una brava persona? A questo punto ho capito che anche se apparivo affabile, affettuosa e premurosa, dentro di me, in realtà, stavo tramando. Volevo usare questo trucco per ottenere l’ammirazione degli altri. Ero proprio una persona viscida e propensa all’inganno. Credevo che le persone affabili fossero buone, che avessero buoni rapporti con gli altri, che fossero apprezzate e che Dio le approvasse. Ma ora ho capito che le persone affabili sono solo brave a camuffarsi e che l’affabilità non è un principio di comportamento. Vivere secondo questa idea culturale tradizionale non fa altro che rendere le persone più egoiste, spregevoli, viscide e propense all’inganno, e farlo è contrario alla verità, è un atto di malvagità e oppone resistenza a Dio!

Più tardi, ho letto altri due passi della parola di Dio, ho capito cos’è la buona umanità e ho imparato i principi di comportamento. Dio Onnipotente dice: “È necessario un criterio per avere una buona umanità. Non è questione di intraprendere la via della moderazione, non aderire ai principi, sforzarti di non offendere nessuno, cercare di ingraziarti tutti, essere mellifluo e untuoso con chiunque incontri e fare in modo che tutti parlino bene di te. Non è questo il criterio. Allora qual è il criterio? È essere in grado di sottomettersi a Dio e alla verità. È trattare il proprio dovere e ogni genere di persone, eventi e cose secondo i principi e con un senso di responsabilità. Questo è ben visibile a tutti; ognuno lo ha chiaro nel proprio cuore(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Dando il proprio cuore a Dio si può ottenere la verità”). “Ciò che più di ogni altra cosa dovrebbero sforzarsi di ottenere è rendere le parole di Dio la loro base e la verità il loro criterio; solo così potranno vivere nella luce, vivere la sembianza di una persona normale. Se volete vivere nella luce, dovete agire in base alla verità; dovreste essere persone sincere che pronunciano parole sincere e fanno cose sincere. Ciò che è fondamentale è possedere le verità principi nel proprio comportamento; quando le persone perdono le verità principi e si concentrano solo sul comportarsi bene, questo dà inevitabilmente origine a falsità e finzione. Se gli uomini non hanno dei principi di comportamento, allora, per quanto bene si comportino, sono degli ipocriti; possono essere in grado di fuorviare gli altri per un certo periodo, ma non saranno mai degni di fiducia. Le persone hanno un vero fondamento solo quando agiscono e si comportano in base alle parole di Dio. Se non si comportano in base alle parole di Dio e si concentrano solo sul fingere di comportarsi bene, possono forse diventare brave persone? Assolutamente no. Le buone dottrine e i buoni comportamenti non possono cambiare l’indole corrotta dell’uomo, né possono cambiarne l’essenza. Solo la verità e le parole di Dio possono cambiarne l’indole corrotta, i pensieri e le opinioni e diventare la sua vita. […] Quali sono dunque gli standard e i requisiti stabiliti da Dio per i discorsi e le azioni delle persone? (Che siano costruttivi per gli altri.) Esatto. Essenzialmente, devi dire la verità, parlare in modo sincero ed essere di aiuto al prossimo. I tuoi discorsi devono quanto meno essere edificanti per le persone, e non ingannarle, fuorviarle, prendersi gioco di loro, deriderle, dileggiarle, schernirle, limitarle, smascherare le loro debolezze o ferirle. Questa è l’espressione della normale umanità. È la virtù dell’umanità. Dio ti ha forse detto a che volume di voce parlare? Ti ha chiesto di usare un linguaggio standardizzato? Ti ha forse richiesto di fare uso di un eloquio forbito o di uno stile linguistico elevato e raffinato? (No.) Nessuna di tutte queste cose superficiali, ipocrite, false e prive di un beneficio tangibile. Tutti i requisiti posti da Dio sono cose che l’umanità normale dovrebbe possedere, standard e principi per il linguaggio e il comportamento dell’uomo. Non importa dove una persona sia nata o quale lingua parli. In ogni caso, le parole che tu pronunci, tanto nel lessico quanto nel contenuto, devono essere edificanti per gli altri. Cosa significa che devono essere edificanti? Significa che gli altri, dopo averle ascoltate, le percepiscono come vere, ne traggono arricchimento e aiuto, riescono a comprendere la verità e non sono più confusi, né suscettibili di essere fuorviati da nessuno. Quindi, Dio richiede alle persone di dire la verità, di dire ciò che pensano e di non ingannare gli altri, fuorviarli, prendersi gioco di loro, deriderli, dileggiarli, schernirli, limitarli, smascherare le loro debolezze o ferirli. Questi non sono forse i principi secondo cui parlare? Cosa significa affermare che non si devono smascherare le debolezze altrui? Significa non gettare fango sugli altri. Non approfittare dei loro errori passati o delle loro manchevolezze per giudicarli o condannarli. Questo è il minimo che dovresti fare. Dal punto di vista propositivo, in che modo si esprime un discorso costruttivo? Principalmente nell’incoraggiare, indirizzare, guidare, spronare, comprendere e confortare. Inoltre, in alcuni casi particolari, diventa necessario smascherare direttamente gli errori degli altri e potarli, in modo che acquisiscano la conoscenza della verità e desiderino pentirsi. Solo allora si ottiene l’effetto desiderato. Questo modo di praticare è di grande beneficio per le persone. È per loro costruttivo e un autentico aiuto, non è vero?(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (3)”). La parola di Dio mi ha fatto capire gli standard per misurare se l’umanità di una persona è buona o cattiva. La vera buona umanità non comporta il camminare sulla via di mezzo, l’evitare di offendere le persone, il mantenere relazioni armoniose o l’andare d’accordo con tutti, né l’essere affabili o disponibili con le persone. Questi sono solo comportamenti esteriori, e per quanto siano ben eseguiti, Dio non li approva. Solo interagendo con le persone sulla base delle parole di Dio si aderisce ai principi. Solo avvicinandosi agli altri e ai propri doveri con sincerità, essendo responsabili, praticando la verità ed essendo onesti, si può essere considerate persone con un’umanità veramente buona. Ho sempre pensato che se avessi fatto notare ed avessi esposto i problemi della gente, avrei offeso qualcuno e i miei fratelli e sorelle si sarebbero fatti un’idea negativa di me, così, quando parlavo, pensavo sempre a come rendere ciò che dicevo più facile da accettare e a come non ferire i sentimenti delle persone. Non ho mai pensato all’efficacia di questo comportamento. In realtà, interagire con le persone in questo modo gentile non offende le persone e permette di preservare la propria immagine, ma non è affatto utile per le altre persone o per il lavoro della chiesa. Nell’aiutare una persona, si dovrebbe almeno portarle un beneficio e saper evidenziare chiaramente i suoi problemi quando li si individua. Anche se a volte questo comporta un tono critico che all’inizio l’altra persona può trovare difficile da accettare, esso può spingerla a riflettere su sé stessa e a fare ammenda. Ho pensato a come l’opera di salvezza di Dio non sia costituita da un solo metodo. Dio non offre alle persone solo conforto ed esortazione, Egli giudica anche, castiga e pota le persone. Questo è un metodo migliore per salvare le persone. Se vedo una persona che vive con un’indole corrotta e continuo a confortarla ed esortarla, questo non le porterà alcun beneficio, e sarà difficile per lei riconoscere la sua indole corrotta. Ho capito che aiutare le persone richiede anche dei principi, e deve basarsi sulla statura della persona, sulle sue esperienze pregresse e sulla sua situazione. Se un fratello o una sorella ha appena iniziato a praticare e non ha competenze professionali, dovrebbe ricevere più aiuto, ma se dipende da un’indole corrotta per svolgere i suoi doveri e ciò ha già avuto un impatto sul lavoro della chiesa, allora bisogna procedere a correggere, smascherare e potare quel fratello o quella sorella. Questo è l’adempimento della responsabilità, ed è di grande beneficio per lui o lei. Comprendendo queste cose, mi sono detta che non potevo più interagire con gli altri secondo la cultura tradizionale, e che dovevo praticare secondo la parola e i requisiti di Dio.

Un giorno, stavo ispezionando i materiali che le altre due sorelle avevano messo insieme e ho notato che gli esempi mancavano di dettagli e dovevano essere integrati e migliorati. Queste due sorelle stavano facendo questo lavoro da tempo, e se fossero state più coscienziose durante l’ispezione, le anomalie non si sarebbero verificate. Era chiaro che c’era un problema di atteggiamento nei confronti del loro dovere. Ho pensato che avevo paura di offendere le persone e volevo preservare i miei rapporti con gli altri, non osando far notare i loro problemi. Questo non solo non portava alcun beneficio alle persone, ma danneggiava anche il lavoro della chiesa. Questa volta dovevo imparare una lezione, mettere in pratica la verità e agire secondo i principi, così ho esposto il loro atteggiamento nei confronti dei loro doveri e l’essenza e le conseguenze dell’agire in questo modo. Una delle sorelle in seguito mi ha detto che, sebbene all’inizio non avesse accettato di essere potata e credesse che ero stata troppo dura, in un secondo momento, riflettendo su sé stessa in accordo con la parola di Dio, ha iniziato a capire i suoi problemi e ha anche compreso l’importanza di fare il suo dovere secondo i principi. Ha detto di aver guadagnato qualcosa da questa esperienza di potatura. Questi fatti mi hanno mostrato che per coloro che perseguono la verità, essere potati può aiutare a riconoscere i propri problemi e a compiere i propri doveri con maggiore attenzione, e a ridurre il numero di deviazioni nel loro lavoro. Mi sono resa conto che solo agendo e comportandosi secondo la parola di Dio e la verità si può vivere un’umanità normale, e che questo è benefico per gli altri, per sé stessi e per il lavoro della chiesa. Solo le parole di Dio sono i principi in base ai quali agire e comportarsi!

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