86. Crescere tra le avversità

di Zhenai, Cina

Il 23 agosto del 2022 il leader del distretto ha invitato alcuni di noi predicatori a un incontro. Abbiamo aspettato fino al pomeriggio, ma il leader non si è presentato. Più tardi abbiamo saputo che i leader della chiesa e molti fratelli e sorelle erano stati arrestati. Anche sorella Lu Yang, che aveva vissuto con me, era stata arrestata. Inoltre, il leader che ci aveva invitati all’incontro era stato irraggiungibile per un giorno e una notte interi, ed era quasi certo che gli fosse successo qualcosa. Quando ho sentito questa notizia sono rimasta sbalordita. L’arresto aveva interessato decine di chiese e tutto era accaduto la mattina del 23, indicando un’azione coordinata del Partito Comunista Cinese. Mi sono ricordata che il leader era venuto a casa mia un paio di volte solo pochi giorni prima, e mi sono chiesta se anch’io potessi essere un bersaglio. Se lo fossi stata, un giorno sarei stata arrestata anche io? Il PCC non considera i credenti come esseri umani e ricorre a ogni genere di tortura per costringerli a tradire Dio. Supervisionavo il lavoro di diverse chiese, e se fossi stata arrestata il PCC non mi avrebbe certo lasciata andare facilmente. Pensando a questo mi si stringeva il petto, e diventavo ansiosa a ogni piccolo movimento esterno poiché temevo di poter essere arrestata da un momento all’altro. Rendendomi conto che il mio stato non era giusto, ho pregato rapidamente Dio: “Dio, con la chiesa che sta affrontando gravi repressioni, mi sento molto timorosa. Per favore proteggimi e dammi fede affinché io non sia limitata da questo ambiente”. Dopo aver pregato, mi sono ricordata il film “La mia storia, la nostra storia” e l’ho trovato subito per guardarlo. Un passaggio delle parole di Dio nel film mi ha dato fede.

Dio Onnipotente dice: “Anche se Satana guardava Giobbe con occhi bramosi, senza il permesso di Dio non osò torcergli nemmeno un capello. Pur essendo intrinsecamente malvagio e crudele, quando Dio gli impartì il Suo ordine, Satana non ebbe altra scelta che attenersi al Suo comando. Così, anche se era scatenato come un lupo fra le pecore quando si avventò su Giobbe, non osò dimenticare i limiti impostigli da Dio, non osò violare gli ordini di Dio, e in tutto ciò che fece non osò deviare dai principi e dai limiti delle parole di Dio. Non è forse un dato di fatto? Da questo si capisce che Satana non osa contravvenire ad alcuna delle parole di Jahvè Dio. Per lui, ogni parola proveniente dalla bocca di Dio è un ordine e una legge celeste, un’espressione dell’autorità di Dio; infatti, dietro ogni parola di Dio è implicita la punizione da parte di Dio a coloro che violano i Suoi ordini e a coloro che disobbediscono e si oppongono alle leggi celesti(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”). Le parole di Dio ci dicono chiaramente che non importa quanto sia selvaggio Satana, egli non può superare i comandamenti di Dio né oltrepassare i confini o i limiti stabiliti da Dio. Non importa quanto diabolico sia Satana, è pur sempre un oggetto al servizio nelle mani di Dio e uno strumento utilizzato per perfezionare il popolo eletto di Dio. Riflettendo sulle Sue parole, mi sono resa conto che il giorno della repressione su larga scala il leader aveva programmato di riunirsi con alcuni di noi, e se la polizia avesse eseguito l’operazione un po’ più tardi, noi predicatori saremmo stati arrestati insieme al leader. Ho capito che gli arresti dei fratelli e delle sorelle sono permessi da Dio. Satana non può agire senza il Suo permesso; questa è l’autorità di Dio. Ciò è stato particolarmente chiaro quando ho visto i fratelli in prigione nel film che si affidavano a Dio per trasmettere le Sue parole sotto stretta sorveglianza, che si aiutavano e si sostenevano a vicenda, e la loro fede in Dio era diventata ancora più forte. A prescindere da come il PCC utilizzasse minacce o lusinghe, sono rimasti saldi nella loro testimonianza. Ciò ha dimostrato la potenza delle parole di Dio. Vedendo l’esperienza di questi fratelli, non avevo più tanta paura. Ho pensato a come spesso proclamavo l’onnipotenza e la sovranità di Dio su tutte le cose, e a come spesso ho affermato che avrei protetto il lavoro della chiesa. Ma quando ho sentito che sempre più persone venivano arrestate, ero piena di timore e paura. La mia precedente determinazione e le mie promesse sembravano dimenticate da tempo e, in particolare, il pensiero di subire torture se fossi stata arrestata ha fatto emergere le mie preoccupazioni. Quando mi sono trovata di fronte alla realtà, ho finalmente capito quanto fosse piccola la mia fede. Non appena ho incontrato il pericolo, sono diventata timorosa e impaurita, e ho iniziato a preoccuparmi per la mia sicurezza fisica. In che modo avevo una qualche statura? Rendendomi conto di ciò, ho pregato Dio chiedendoGli di darmi fede affinché potessi adempiere ai miei doveri e restare salda nella mia testimonianza durante le avversità.

Dopo questo episodio, è stato necessario svolgere molti importanti lavori successivi. Per impedire che i libri delle parole di Dio cadessero nelle mani del PCC, abbiamo deciso che sorella Gao Qing e io saremmo state responsabili del loro trasferimento. Vedendo che mi veniva chiesto di svolgere un compito così importante, e conoscendo l’importanza di questa responsabilità, ero disposta a farlo. Tuttavia, pensando ai pericoli impliciti nel trasferimento, non potevo fare a meno di sentirmi un po’ spaventata: “Se veniamo arrestate e il PCC scopre che stiamo trasportando i libri delle parole di Dio, ci costringerebbero sicuramente a rivelare più informazioni sulla chiesa e ci tortureranno. Anche se non moriamo, saremo messe sotto torchio! Cosa farò se diventerò disabile? Non solo non sarei in grado di svolgere il mio dovere, ma avrei anche problemi a prendermi cura di me stessa. Non sarebbe la fine per me? Potrei ancora essere salvata? Mi mancano sia il coraggio che la saggezza. Sono davvero in grado di svolgere questo dovere? Non dovremmo trovare qualcuno di più coraggioso e saggio per questa responsabilità?” Stavo per dirlo alle sorelle, ma ho esitato e mi sono trattenuta. Ho pensato a come, dato il numero limitato di persone che potevano essere contattate in questo contesto, solo dopo un’attenta riflessione tutti avevano deciso che io mi sarei assunta questo incarico. Ho pensato a queste parole di Dio: “Dovresti salvaguardare tutto ciò che riguarda gli interessi della casa di Dio o che concerne il lavoro della casa di Dio e il nome di Dio, e assumertene la responsabilità. Ognuno di voi ha questa responsabilità e questo obbligo, ed è ciò che dovete fare(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Sui decreti amministrativi di Dio nell’Età del Regno”). Non importa il momento, proteggere gli interessi della casa di Dio e garantire la sicurezza dei libri delle parole di Dio è responsabilità e obbligo di ogni componente del popolo eletto di Dio. Ero credente da molti anni e avevo goduto dell’irrigazione e della disposizione delle parole di Dio eppure, quando la sicurezza dei libri delle parole di Dio era a rischio e avevano bisogno di essere spostati, non avevo svolto questo compito in modo proattivo. Invece, consideravo solamente le mie prospettive e i miei cammini futuri. Per paura di essere arrestata e torturata, volevo delegare questo compito a qualcun altro. Ero così egoista e priva di coscienza e ragione! Poiché tutti erano d’accordo sul fatto che fossi la persona più adatta a trasferire i libri delle parole di Dio, questo doveva racchiudere la volontà di Dio. Soprattutto considerando che non ero stata arrestata durante questa repressione su larga scala, era chiaro che avevo un ruolo da svolgere e non avrei dovuto rifiutarlo. Sono un essere creato; Dio sa cosa posso fare. Se sarei stata arrestata o meno era nelle mani di Dio. Se Dio avesse dato l’ordine che fossi arrestata, mi sarei sottomessa, ma se Dio non lo avesse permesso, il PCC non avrebbe potuto farmi nulla. Proprio come Daniele che aveva fede in Dio e, una volta gettato nella fossa dei leoni, questi ultimi non gli avevano fatto del male. Non importa quanto dilagante sia il PCC, esso è comunque nelle mani di Dio ed è semplicemente un oggetto al servizio dell’opera di Dio. Comprendendo ciò, ho acquisito fede e ho pregato Dio: “Dio, ora i libri delle Tue parole devono essere trasferiti urgentemente, e mi sento timorosa e impaurita, ma so che Satana è nelle Tue mani. Sono disposta a mettere da parte la mia sicurezza e a collaborare con sorella Gao Qing per portare i libri in un luogo sicuro. Per favore, guidaci”. La mattina successiva siamo partite nella fitta nebbia e abbiamo consegnato con successo i libri in un luogo sicuro.

Poiché diversi leader della chiesa erano stati arrestati, sorella Gao Qing e io siamo state temporaneamente promosse a supervisionare il lavoro di queste chiese. Sapevo che non avrei dovuto sottrarmi al mio dovere, ma sentivo molta pressione. Assumersi questo incarico in un momento così critico era davvero molto pericoloso. Tuttavia, con i leader arrestati e il lavoro della chiesa quasi fermo, i fratelli e le sorelle non riuscivano più a vivere la loro vita della chiesa e avevano urgente bisogno di qualcuno che si facesse carico di questo lavoro. In quel momento, sarei mancata di umanità se mi fossi sottratta a questo dovere. Dopo averci pensato a lungo, ho accettato l’incarico. Tuttavia, non molto tempo dopo, ho saputo che durante gli interrogatori la polizia mostrava le foto ai fratelli e alle sorelle arrestati, chiedendo loro di identificare i leader. Il PCC arrestava costantemente i leader, e se avessero saputo che ora ero una leader della chiesa, non avrei dovuto affrontare anch’io una condanna severa se fossi stata arrestata? Ho pensato ai fratelli e alle sorelle che erano stati arrestati e condannati. Alcuni erano stati abusati dai detenuti in prigione, altri erano stati duramente picchiati e torturati dalle guardie carcerarie, e dovevano svolgere ogni giorno lavori fisici pesanti. Data la mia salute già cagionevole, una volta arrestata e condannata, ogni giorno mi sarebbe sembrato un anno di prigione ed è difficile dire se ce l’avrei fatta o no. Svolgere doveri in Cina è davvero pieno di pericoli, è come stare sulla lama del rasoio, con rischi costanti che mettono a repentaglio la vita. Continuavo a pensare che sarebbe stato meglio se non avessi assunto questo dovere… Ero profondamente preoccupata e non riuscivo a concentrarmi sul lavoro. Rendendomi conto che il mio stato non era giusto, ho pregato velocemente Dio chiedendoGli di proteggere il mio cuore.

Quella notte non sono riuscita a dormire affatto. Ho riflettuto su come, di fronte alla repressione su larga scala della chiesa, avessi rivelato solo codardia e paura, e avessi addirittura desiderato sottrarmi al mio dovere per proteggere me stessa. Perché continuavo a pensare a me stessa quando mi trovavo di fronte alle avversità? Durante le mie devozioni, ho letto due passaggi delle parole di Dio: “Gli anticristi fanno di tutto per garantirsi la propria incolumità. Ciò che pensano tra sé e sé è: ‘Devo assolutamente mantenermi al sicuro. Non importa chi arrestano, basta che non sia io’. A questo proposito, spesso si rivolgono a Dio in preghiera, supplicando che Egli impedisca loro di finire nei guai. Sentono che, qualunque cosa accada, stanno davvero svolgendo il lavoro di leader della chiesa e che Dio dovrebbe proteggerli. Per la propria incolumità e per evitare l’arresto, sfuggire a ogni persecuzione e restare in un ambiente sicuro, gli anticristi spesso implorano e pregano per la propria incolumità. Solo quando si tratta della propria incolumità si affidano a Dio e si mettono nelle Sue mani veramente. Quando si tratta di questo, hanno fede reale e si affidano realmente a Dio. Si preoccupano di pregare Dio solo per chiederGli di proteggere la loro incolumità, senza pensare minimamente al lavoro della chiesa o al loro dovere. L’incolumità personale è il principio che li guida nel lavoro. Se un certo luogo è sicuro, allora gli anticristi sceglieranno di lavorarvi, e di fatto appariranno molto propositivi e positivi, mettendo in mostra il loro grande ‘senso di responsabilità’ e la loro grande ‘lealtà’. Se un lavoro comporta un rischio e c’è la possibilità che si verifichino degli imprevisti, che porti chi lo svolge a essere scovato dal gran dragone rosso, accampano scuse, lo rifiutano e trovano un pretesto per sottrarvisi. Appena c’è un pericolo, o appena c’è il sentore di un pericolo, cercano di trovare delle soluzioni per districarsene e abbandonare il loro dovere senza curarsi dei fratelli e sorelle. Pensano solo a togliersi dal pericolo. Magari in cuor loro sono già pronti: appena il pericolo si palesa, abbandonano immediatamente quello che stanno facendo senza curarsi di come andrà il lavoro della chiesa, in quale perdita possano incorrere gli interessi della casa di Dio o quale sia il rischio per l’incolumità di fratelli e sorelle. Ciò che preme loro è scappare(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). “Gli anticristi sono estremamente egoisti e spregevoli. Non hanno vera fede in Dio, né tanto meno Gli sono leali; di fronte a un problema, proteggono e tutelano solo sé stessi. Per loro nulla è più importante della propria incolumità. Fintanto che possono vivere e non essere arrestati, non si preoccupano di quanto danno venga arrecato al lavoro della chiesa. Sono estremamente egoisti, non pensano affatto ai fratelli e alle sorelle, né al lavoro della chiesa, ma solo alla propria incolumità. Sono degli anticristi(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). Dio espone che la natura dell’anticristo è estremamente egoista e spregevole. Egli dà priorità ai propri interessi sopra ogni altra cosa e, in ogni situazione specifica, se qualcosa tocca i suoi interessi, non esiterà a proteggersi. Gli anticristi sono mossi esclusivamente dal profitto e sono privi di qualsiasi senso di coscienza o ragione. Seguono la filosofia satanica di “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”, e vivono un’immagine completa di Satana. Riflettendo sulle parole di Dio e sul mio comportamento, non avevo forse rivelato l’indole egoista e spregevole di un anticristo? Normalmente, quando non c’era minaccia di arresto, ero molto proattiva nello svolgimento dei miei doveri, a prescindere da quanto fossero difficili o stancanti, mostrando una facciata di lealtà verso i miei doveri e di sottomissione a Dio. Ma quando la chiesa si era trovata ad affrontare una repressione su larga scala e i compiti a me assegnati riguardavano i miei interessi personali, il mio egoismo e la mia viltà erano stati rivelati. Quando i fratelli e le sorelle mi avevano proposto di trasferire i libri delle parole di Dio, volevo delegare questo dovere a qualcun altro per proteggere me stessa. Quando la chiesa mi ha promossa temporaneamente a leader, invece di concentrarmi su come svolgere bene il lavoro della chiesa e farmi carico di questa responsabilità, mi preoccupavo di essere arrestata e condannata, e ho persino pensato di sottrarmi al dovere per proteggermi. Avevo tanta paura della morte! Si dice che la sincerità si riveli nelle avversità, ma mi ero comportata con sincerità quando avevo affrontato le avversità? No! Non avevo rivelato altro che egoismo e falsità! Ho pensato a tutti questi anni trascorsi godendo dell’irrigazione e della disposizione delle parole di Dio, ma quando la chiesa si era trovata ad affrontare una repressione su larga scala e aveva bisogno che facessi la mia parte, avevo cercato delle scuse per sottrarmi al mio dovere e proteggermi. In che modo avevo un minimo di umanità? Avevo pregato Dio, dicendo che ero disposta a spendermi per Lui e a ripagare il Suo amore, eppure ciò che stavo vivendo era egoistico e spregevole, e cercavo di proteggere me stessa. Questo forse non significa ingannare Dio? Se non fosse per questi fatti rivelati e per il giudizio e l’esposizione delle parole di Dio, non avrei ancora avuto una vera comprensione della mia indole satanica egoista e arrivista. Avrei pensato ancora di avere sincerità per Dio e di ricevere senza dubbio la Sua approvazione, e che al termine dell’opera di Dio sarei entrata nel regno e avrei goduto delle benedizioni di Dio. Davvero non conoscevo me stessa! L’opera di Dio è molto pratica. Attraverso la persecuzione e gli arresti effettuati dal gran dragone rosso, Egli ha rivelato la mia corruzione e mi ha aiutato a comprendere me stessa. Questa è la salvezza di Dio per me! Pensando a questo, ho provato rimorso e non volevo più vivere secondo le filosofie di Satana.

In seguito mi sono imbattuta in un passaggio delle parole di Dio che per me è stato molto illuminante. Dio dice: “Se riconosci di essere un essere creato, devi prepararti a soffrire e a pagare un prezzo allo scopo di adempiere alla tua responsabilità di predicare il Vangelo e di assolvere adeguatamente il tuo dovere. Il prezzo può essere patire qualche malanno fisico o qualche avversità, le persecuzioni del gran dragone rosso o i fraintendimenti delle persone mondane, nonché le tribolazioni a cui si è sottoposti quando si predica il Vangelo: essere traditi, percossi e rimproverati, essere condannati, addirittura essere assaliti dalla folla e messi in pericolo di vita. È possibile, durante la predicazione del Vangelo, che si muoia prima che l’opera di Dio sia portata a termine e che non si viva abbastanza da vedere il giorno della gloria di Dio. Dovete essere preparati a questo. Non è per spaventarvi; è un dato di fatto. […] Inoltre, come morirono quei discepoli del Signore Gesù? Alcuni furono lapidati, trascinati da un cavallo, crocifissi a testa in giù, squartati dai cavalli: andarono incontro a ogni sorta di morte. Quale fu il motivo della loro morte? Vennero forse giustiziati legittimamente per i loro crimini? No. Furono condannati, bastonati, insultati e messi a morte perché diffondevano il Vangelo del Signore e anche respinti dalle persone del mondo: così furono martirizzati. […] In realtà, questo fu il modo in cui morì e perì il loro corpo; questa fu la modalità di dipartita dal mondo umano, ma ciò non significava che il loro esito fosse lo stesso. A prescindere dalle modalità della morte e della dipartita e comunque siano avvenute, non era il modo in cui Dio definiva l’esito finale di queste vite, di questi esseri creati. È una cosa che devi capire chiaramente. Al contrario, utilizzarono proprio questa modalità per condannare questo mondo e testimoniare le azioni di Dio. Questi esseri creati utilizzarono la loro preziosissima vita: sfruttarono l’ultimo istante della loro vita per testimoniare le azioni di Dio, testimoniare la Sua grande potenza e dichiarare a Satana e al mondo che le azioni di Dio sono giuste, che il Signore Gesù è Dio, che Egli è il Signore e l’incarnazione di Dio. Fino all’ultimo istante della loro vita non rinnegarono mai il nome del Signore Gesù. Non fu forse un genere di giudizio su questo mondo? Sfruttarono la loro vita per proclamare al mondo, per confermare agli esseri umani che il Signore Gesù è il Signore, che il Signore Gesù è Cristo, che Egli è l’incarnazione di Dio, che l’opera di redenzione da Lui compiuta per l’intera umanità consente all’umanità di continuare a vivere: questo dato di fatto è immutabile in eterno. In quale misura compirono il loro dovere coloro che subirono il martirio per aver diffuso il Vangelo del Signore Gesù? Nella misura estrema? E come si manifestò la misura estrema? (Diedero la vita.) Proprio così: pagarono il prezzo con la loro vita. Famiglia, ricchezza e beni materiali di questa vita sono tutte cose esteriori; l’unica cosa legata al sé è la vita stessa. Per ogni persona la vita è la cosa più degna di essere apprezzata, la più preziosa e, guarda caso, queste persone furono in grado di offrire il loro bene più prezioso, la vita, come conferma e testimonianza dell’amore di Dio per l’umanità. Fino al giorno in cui morirono, non rinnegarono il nome di Dio, né rinnegarono la Sua opera, e sfruttarono gli ultimi istanti di vita per testimoniare l’esistenza di questo dato di fatto: non è forse la testimonianza più alta? Questo è il modo migliore di assolvere il proprio dovere; questo è ciò che significa adempiere la propria responsabilità(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Diffondere il Vangelo è il dovere a cui sono moralmente obbligati tutti i fedeli”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che se capiamo veramente il significato della vita e il valore della vita e della morte con chiarezza, e viviamo secondo le parole di Dio, possiamo essere davvero sottomessi a Dio e rimanere saldi nella nostra testimonianza a Lui nei momenti di avversità. La vita è la cosa più preziosa per ognuno di noi. Se sappiamo affidare la nostra vita a Dio, niente potrà sconfiggerci. Ho pensato a come avevo seguito Dio fino a quel momento: ero stata in grado di abbandonare gradualmente cose come il lavoro, la famiglia, il matrimonio e la ricchezza, ma quando mi sono trovata di fronte al pericolo e alla possibilità di perdere la vita, la mia ribellione è stata smascherata. Volevo sottrarmi ai miei doveri per proteggere me stessa. Avevo troppa paura della morte! Le folli persecuzioni e gli arresti del PCC hanno lo scopo di renderci timidi e timorosi, di abbandonare la nostra fede in Dio, di rinunciare ai nostri doveri e di tradirlo, facendoci perdere la possibilità di salvezza. Questo è il piano di Satana. Solo affidando la nostra vita a Dio, adempiendo ai nostri doveri con un cuore sottomesso a prescindere da come Dio orchestra e organizza le cose, possiamo sconfiggere e svergognare Satana. Ho sempre pensato che se fossi morta a causa della persecuzione, non sarei stata salvata, ma questa era la mia nozione e la mia immaginazione. Nell’Età della Grazia, gli apostoli hanno subito persecuzioni e arresti da parte del governo romano. Alcuni sono stati uccisi con la spada, altri sono stati crocifissi a testa in giù. Hanno pagato con la loro vita per diffondere il Vangelo del Regno dei cieli e hanno usato la loro vita per rendere testimonianza della salvezza del Signore Gesù, ricevendo così l’approvazione di Dio. Oggi anche molti fratelli e sorelle vengono arrestati e perseguitati per aver diffuso il Vangelo di Dio degli ultimi giorni. Subiscono torture e percosse che portano alla disabilità o addirittura alla morte, ma scelgono di rimanere saldi nella testimonianza a Dio, rifiutandosi di soccombere a Satana perfino nella morte. Una morte del genere ha un significato. Sebbene dal punto di vista umano i corpi fisici muoiano, le loro anime non lo fanno. Tutto questo è frutto delle disposizioni di Dio. Offrire la propria vita per testimoniare Dio è la forma più alta di testimonianza. Riflettendo su questo, mi sono sentita illuminata. L’ambiente attuale era il modo di Dio di mettermi alla prova per vedere se, di fronte a questa situazione avversa, avrei scelto di adempiere ai miei doveri e di rimanere salda nella mia testimonianza oppure avrei rinunciato ai miei doveri e avrei vissuto una vita inutile. Dio osservava il mio atteggiamento e le mie azioni. Il Signore Gesù disse: “E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto Colui che può far perire l’anima e il corpo nella geenna(Matteo 10:28). “Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa Mia, la troverà(Matteo 10:39). La mia vita è nelle mani di Dio. Sebbene Satana possa imprigionare e danneggiare il mio corpo, non può controllare il mio destino o la mia destinazione. La vita di ogni persona è nelle mani di Dio, e tutto ciò che sperimentiamo è opportunamente predisposto da Lui. Se abbandonassi i miei doveri per proteggere me stessa, questo sarebbe tradire Dio e io perderei la mia possibilità di salvezza. Dio mi ha dato la vita e mi ha portata in questo mondo, quindi c’è una missione che devo portare a termine. Essere in grado di seguire il Creatore e adempiere ai miei doveri di essere creato significa che la mia vita non viene vissuta invano! Le parole di Dio hanno ispirato il mio cuore. Qualunque cosa riservi il futuro, è perfettamente naturale e giustificato che un essere creato si sottometta al Creatore. Ero disposta ad affidare la mia vita a Dio, a fare ciò che potevo e ad adempiere ai miei doveri. In seguito, per ripristinare rapidamente la vita della chiesa, abbiamo convocato un incontro con i diaconi della chiesa. Abbiamo condiviso su come persistere nei nostri doveri nei momenti di avversità e sulla volontà di Dio di fronte alla persecuzione e agli arresti, e abbiamo anche implementato vari compiti. Due mesi dopo, la vita della chiesa dei fratelli e delle sorelle è tornata gradualmente alla normalità.

Un giorno di novembre, all’improvviso abbiamo ricevuto la notizia che il leader della chiesa Li Zhong e altri quindici fratelli e sorelle erano stati arrestati con la forza e portati via dalla polizia. Il mio cuore si è stretto di nuovo e ho provato ancora più odio verso il PCC, il demone. La mattina successiva abbiamo discusso urgentemente con i collaboratori del problema di trasferire i libri delle parole di Dio in un luogo sicuro. Poiché ero l’unica a conoscere la nuova posizione, è stato deciso che io avrei trasportato i libri nella nuova sede. Tuttavia, ho pensato tra me e me: “In questo tragitto ci sono veicoli e telecamere ovunque, è impossibile evitarli. Se venissi scoperta durante il trasferimento, sarebbe una prova inconfutabile e sarei sicuramente condannata. Cosa succede se vengo perseguitata fino alla morte? È troppo pericoloso! Forse dovrebbe andare qualcun altro”. Ma proprio quando stavo per dirlo, mi sono trattenuta. In quel momento critico, stavo ancora pensando alla mia sicurezza personale. In che modo dimostravo lealtà? Avevo troppa paura della morte! La mia vita è nelle mani di Dio, non è sotto il mio controllo. Dovevo essere leale a Lui. Pensando a questo, ho pregato Dio: “Dio, sono così egoista e spregevole. Stavo cercando di allontanare di nuovo i miei doveri. Ora sono disposta ad affidarTi la mia vita. Per favore, guidami per adempiere ai miei doveri in questo momento cruciale e per trasferire i libri in modo sicuro”. In quel momento mi sono ricordata alcune parole di Dio: “Nel tuo dovere e in ciò che sei tenuto a fare, e più in grande nell’incarico affidatoti da Dio e nei tuoi obblighi, nonché nel lavoro importante che non rientra nei tuoi doveri ma che richiede che tu lo svolga, nel lavoro che ti è stato assegnato e che proprio tu sei chiamato a compiere, ebbene, dovresti pagare il prezzo, per quanto difficile questo possa essere. Anche se dovrai applicarti al massimo, anche se dovessi rischiare la persecuzione, e anche se dovesse mettere a rischio la tua vita, non devi nutrire malcontento per questo prezzo da pagare, bensì offrire la tua lealtà e sottometterti fino alla morte(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Perché l’uomo deve perseguire la verità?”). Le parole di Dio mi hanno dato fede e forza. C’era l’intenzione di Dio nel dovere che mi è stato affidato quel giorno, e anche la possibilità che mi arrestassero o meno era stata ordinata da Lui. Poiché era più opportuno che io trasferissi i libri delle parole di Dio in quel momento, dovevo sottomettermi incondizionatamente. Successivamente, con la collaborazione di tutti, sono riuscita a trasportare i libri nel posto sicuro.

Grazie a questa esperienza ho acquisito alcune conoscenze: quando mi trovavo in una situazione pericolosa, le parole di Dio mi hanno dato fede e coraggio, consentendomi di perseverare nei miei doveri. Allo stesso tempo, mi sono resa conto di quanto fossi spaventata e di quanto valore dessi alla mia vita. Ho acquisito una certa comprensione della mia indole satanica egoista e motivata dal profitto, e sono arrivata a vedere la morte più chiaramente, diventando meno impaurita. Sono diventata più salda nella mia fede nel seguire Dio e nel perseguire una vita significativa. Queste conoscenze sono cose che non avrei potuto acquisire in un ambiente confortevole.

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