94. Finalmente mi sono affrancata dai vincoli della scarsa levatura

di Zhou Hui, Cina

Nell’aprile 2020, sono stata eletta predicatrice e nominata responsabile del lavoro di due chiese. Anche se la mia levatura e le mie capacità lavorative non erano tanto buone, sapevo che Dio aveva permesso che mi venisse assegnato questo dovere, quindi ero pronta ad affidarmi a Lui e a fare del mio meglio per svolgerlo. Con il diffondersi del lavoro, la chiesa aveva urgente bisogno di coltivare lavoratori e irrigatori del Vangelo. Dovevo anche partecipare al lavoro basato sui testi e a quello di purificazione della chiesa. Io riuscivo a concentrarmi solo su una cosa alla volta, e mi sentivo totalmente sopraffatta. Inoltre non riuscivo a capire a fondo alcune questioni e nessuno dei lavori stava dando risultati. Di fronte a questa situazione provavo una pressione smisurata. Pensavo alla predicatrice precedente, che con buona levatura e buone capacità lavorative aveva saputo gestire molto lavoro. Al suo confronto, la mia levatura era molto peggiore. Così com’era, non ero capace di fare bene nessun lavoro e rischiavo la destituzione da un giorno all’altro. Questa cosa mi assillava. Ho poi cercato di migliorare l’efficienza del mio lavoro e quando incontravo un problema me lo appuntavo subito e cercavo le verità principi correlate. Ma col tempo i risultati non miglioravano; pensavo semplicemente che la mia levatura fosse scarsa e che, per quanto mi sforzassi, questo sarebbe stato il massimo che avrei raggiunto. Qualche tempo dopo, la dirigenza superiore è venuta in chiesa per condurre un sondaggio d’opinione. Quando hanno visto che la mia levatura era limitata e che non ero in grado di svolgere il lavoro effettivo, mi hanno destituita.

Dopo la destituzione mi sono sentita molto negativa, e mi sono chiesta: “Perché la mia levatura è così scarsa? Se Dio mi avesse dato una levatura migliore, non avrei fatto il mio dovere così male. Le persone di buona levatura sono in grado di svolgere tutta una serie di compiti ovunque vadano. Queste persone accumulano molte buone azioni e hanno maggiori possibilità di essere salvate. La mia levatura è così scarsa che non riesco a svolgere bene nessun lavoro. Se non sono utile nella casa di Dio e non riesco a fare il mio dovere, non avrò buone azioni e non avrò nessuna speranza di salvezza”. In seguito, la chiesa mi ha affidato il lavoro del Vangelo e ho nutrito maggiori speranze, pensando: “Prima, come predicatrice, dovevo gestire ogni tipo di compito e non me la cavavo bene a causa della scarsa levatura. Ora dovrei essere capace di fare bene questo dovere semplice”. Poiché non avevo molta dimestichezza con il lavoro del Vangelo, mi sono data da fare per imparare i principi rilevanti. Dopo un po’ di tempo, ero capace di gestire certi problemi semplici, ma non riuscivo a capire a fondo le questioni più complesse. Il lavoro del Vangelo continuava a non dare risultati significativi, e così ero diventata ancora più negativa, pensando: “Non riesco a fare bene neanche questo compito. È un monito? Dio sta usando questo dovere per rivelare che la mia levatura è scarsa e che sono inutile? Ha intenzione di eliminarmi? L’opera di Dio sta per finire, se non riesco a fare bene nessun dovere, non ho speranze di essere salvata. È possibile che tutti questi anni di fede non siano serviti a nulla? Invece di ostacolare qui il lavoro del Vangelo, potrei anche dimettermi e occuparmi degli affari generali. Forse posso ancora essere una servitrice e sopravvivere”. Mi sentivo molto tormentata e trascorrevo le giornate lamentandomi disperata e sentendomi demotivata nel mio dovere. Non me la sentivo nemmeno di impegnarmi per dotarmi delle verità relative alla predicazione del Vangelo, né volevo cercare la verità per eliminare le corruzioni che rivelavo. Sentivo che, con la mia scarsa levatura, continuare a perseguire era inutile. Da quel momento il mio stato ha continuato a peggiorare. Non riuscivo a risolvere i problemi e i risultati del mio lavoro andavano peggiorando. Alla fine di ogni giornata mi sentivo sfinita sia fisicamente che mentalmente, alle otto o alle nove di sera cominciavo a sentirmi assonnata. Ero diventava molto passiva nel dovere e in diverse occasioni mi sono perfino dimenticata dei potenziali destinatari a cui dovevo predicare il Vangelo. Questo mi rendeva ancora più negativa. Ho detto a mia figlia: “Ho una levatura così scarsa da non riuscire a fare bene neanche un dovere. Dovresti continuare tu a perseguire diligentemente, io mi limiterò a darti ospitalità e a renderti qualche servizio”. Mia figlia allora ha condiviso con me: “Mamma, Dio non ha mai detto che avere poca levatura significa non poter essere salvati. Dio detesta l’indole corrotta delle persone. Finché una persona persegue la verità, si concentra sul cambiamento della propria indole e fa di tutto per svolgere bene il suo dovere, può essere salvata, anche se di scarsa levatura. In questi giorni, quando ti sono accadute delle cose, ho notato che non hai cercato le intenzioni di Dio e che ti sei lamentata continuamente della tua scarsa levatura. Questo tuo stato è pericoloso, e se non si risolve alla fine non potrai essere salvata, e ciò avverrà perché non hai perseguito la verità, non per la tua scarsa levatura”. Le parole di mia figlia mi hanno fatto trasalire. “È vero. In questo periodo, senza risultati nel mio dovere, mi sono limitata a pensare che, con la mia scarsa levaura, per quanto m’impegnassi, sarebbe stato tutto inutile. Non ho neanche voluto riflettere sulle difficoltà del mio dovere, né ho voluto impegnarmi nello studio. Sono rimasta intrappolata in uno stato negativo e non ho saputo uscirne. Se continuo a essere negativa e a delimitarmi, senza fare bene il mio dovere e senza cercare la verità, allora sarò io a eliminare me stessa. Devo cercare le intenzioni di Dio e risolvere subito i miei problemi”. Più tardi, mi sono presentata davanti a Dio per pregare: “Oh Dio, sento che, con la mia scarsa levatura, mi sono rivelata una persona inutile, al di fuori della salvezza. Mi sento molto negativa e debole in questo stato. Dio, ti prego, guidami fuori da questo stato sbagliato”.

Dopo di che, ho cercato le parole di Dio riguardanti il mio stato. Un giorno ho letto queste Sue parole: “Tutte le persone hanno in sé alcuni stati sbagliati, quali negatività, debolezza, avvilimento e fragilità, o hanno intenti vili, o sono costantemente turbate dall’orgoglio, dai desideri egoistici e dagli interessi personali, o pensano di avere una bassa levatura e sperimentano degli stati negativi. Per te sarà molto difficile ottenere l’opera dello Spirito Santo se vivi sempre in questi stati. Se per te è difficile ottenere l’opera dello Spirito Santo, allora gli elementi attivi dentro di te saranno pochi e gli elementi negativi verranno fuori e ti disturberanno. Le persone contano sempre sulla propria volontà per reprimere quegli stati avversi e negativi ma, per quanto li reprimano, non riescono a scrollarseli di dosso. La ragione principale per cui ciò accade è che le persone non sanno discernere con esattezza queste cose avverse e negative; non riescono a vederne chiaramente l’essenza. Il che rende molto difficile per loro ribellarsi alla carne e a Satana. Inoltre, le persone restano sempre incastrate in questi stati negativi, malinconici e degenerati e non pregano Dio né guardano a Lui, limitandosi invece a cavarsela in qualche modo in mezzo a tali stati. Ne risulta che lo Spirito Santo non opera in loro, ed esse di conseguenza non sono in grado di comprendere la verità, manca loro un percorso in tutto ciò che fanno e non riescono a vedere nessuna questione con chiarezza. Ci sono troppe cose avverse e negative dentro di te ed esse ti hanno colmato il cuore, perciò spesso sei negativo, malinconico nello spirito, ti allontani sempre più da Dio e diventi sempre più debole(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Quello che Dio ha esposto era il mio vero stato. In realtà, Dio sa esattamente qual è la mia levatura. Dopo essere stata rimossa da predicatrice la chiesa mi ha assegnato il lavoro del Vangelo, perché vedevano la mia incapacità di gestire lavori che comportavano più compiti. Ma ero costantemente limitata dalla mia scarsa levatura e quando non vedevo risultati nel lavoro del Vangelo, invece di riesaminare i problemi e cercare i principi per capire come fare bene il mio dovere, pensavo che Dio mi stesse rivelando come persona inutile e senza speranza di salvezza. Ero diventata così negativa da rinunciare completamente, senza riuscire nemmeno a fare un dovere alla mia portata. Non solo era stato compromesso il mio ingresso nella vita, ma era stato anche ritardato il mio dovere. Continuando ad essere così negativa, avrei solo continuato ad allontanarmi da Dio e alla fine non sarei stata in grado di svolgere neanche un dovere. Non sarebbe stato Dio a rivelare me, ma piuttosto io a eliminare me stessa.

Poi ho pensato alle parole di Dio: “Ciascuno ha l’opportunità di essere reso perfetto: a condizione che lo desideri, a condizione che tu lo persegua, alla fine sarai in grado di ottenere questo risultato, e nessuno di voi sarà abbandonato. Se sei di scarsa levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se hai un’alta levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se sei ignorante e analfabeta, le Mie richieste per te saranno conformi al tuo analfabetismo; se sai leggere e scrivere, le Mie richieste per te saranno conformi al fatto che sei istruito; se sei anziano, le Mie richieste per te saranno conformi alla tua età; se puoi offrire ospitalità, le Mie richieste per te saranno conformi a tale possibilità; se dici che non puoi offrire ospitalità e puoi solo assolvere a una certa funzione, allora si tratterà di diffondere il Vangelo o avere cura della chiesa oppure occuparti di altri affari generali e il Mio perfezionamento nei tuoi confronti sarà conforme alla funzione che esegui. Essere leali, sottomettersi fino alla fine e cercare di possedere l’amore supremo per Dio – questo è ciò che devi realizzare e non esiste pratica migliore di queste tre cose(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”). Le parole di Dio mi hanno toccata profondamente. Ho visto che le richieste che ha Dio per le persone non sono elevate. e, qualunque sia la levatura, chiunque si presenti davanti a Dio gode della provvista delle Sue parole e ha l’opportunità di essere salvato. Dio salva le persone nella maniera più ampia: la levatura di una persona è determinata da Dio e Lui sa esattamente quali sono i doveri che questa può svolgere. Dio non disprezza una persona perché ignorante o di scarsa levatura. Le sue richieste non sono uguali per tutti; al contrario, Egli predispone i doveri adatti a ogni persona in base alla levatura e in base ad essa stabilisce cosa esigere. Finché una persona fa il proprio dovere con impegno e dedizione, anche se non soddisfa gli standard richiesti, Dio non la condannerà né prenderà facilmente la decisione di abbandonarla o eliminarla. Tuttavia, quando è successo a me, non ho cercato le intenzioni di Dio. Quando sono stata rimossa da predicatrice per la mia scarsa levatura e non vedevo risultati nel lavoro del Vangelo che supervisionavo, mi sono crogiolata nella negatività, pensando che la mia scarsa levatura facesse di me una persona inutile. Ho rinunciato a me stessa e ho anche pensato di dare le dimissioni. Ma in verità Dio non ha mai detto che una persona di scarsa levatura non possa essere salvata, né ha mai posto richieste troppo alte rispetto alla levatura di una persona. Quando la mia levatura non era bastata a svolgere doveri con più compiti, la chiesa mi ha assegnato il solo lavoro del Vangelo, tenendone conto, perché avessi l’opportunità di formarmi. Se il mio compito non avesse dato risultati, avrei dovuto indagare sui motivi e impegnarmi di più per compensare le mie manchevolezze e fare di tutto per svolgerlo. Anche se alla fine fossi stata destituita per incompetenza, almeno non avrei avuto rimpianti. Dopo essermi resa conto di queste cose, mi sono sentita meno limitata dalla mia scarsa levatura nel dovere. Ho cominciato a dotarmi delle verità relative alla predicazione, e a guardare film e video sul Vangelo. Quando non capivo qualcosa, comunicavo e discutevo con i miei fratelli e sorelle. Dopo essermi esercitata per un po’, ho iniziato a vedere i problemi più chiaramente di prima, ero in grado di fornire una guida e un aiuto concreto ai fratelli e sorelle in difficoltà, e quando c’erano difformità nel lavoro, le ricapitolavo con loro. A poco a poco, il lavoro del Vangelo cominciava a mostrare qualche miglioramento.

In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio che mi ha fatto capire meglio i miei problemi. Dio Onnipotente dice: “C’è un detto tra i non credenti: ‘Non esistono pasti gratis’. Anche gli anticristi nutrono questa logica, pensando: ‘Se lavoro per te, cosa mi darai in cambio? Quali benefici posso ottenere?’ Come andrebbe riassunta questa natura? Questo è essere guidati dal profitto, anteporre il profitto a tutto il resto ed essere egoisti e spregevoli. Questa è la natura essenza degli anticristi. Essi credono in Dio al solo scopo di ottenere profitti e benedizioni. Anche se sopportano qualche sofferenza o pagano qualche prezzo, lo fanno interamente per stringere un patto con Dio. La loro intenzione e il loro desiderio di ottenere benedizioni e ricompense sono immensi e vi si aggrappano saldamente. Non accettano nessuna delle numerose verità che Dio ha espresso, nel loro cuore pensano sempre che la fede in Dio sia volta solo a ottenere benedizioni e ad assicurarsi una buona destinazione, che questo sia il principio più elevato e che nulla possa superarlo. Pensano che le persone non dovrebbero credere in Dio se non per ottenere benedizioni e che, se non fosse per le benedizioni, la fede in Dio non avrebbe alcun significato o valore, che perderebbe il suo significato e valore. Queste idee sono state instillate negli anticristi da qualcun altro? Derivano dall’istruzione o dall’influenza di qualcun altro? No, sono determinate dalla natura essenza intrinseca degli anticristi, una cosa che nessuno può cambiare(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 7: Sono malvagi, insidiosi e propensi all’inganno (Parte seconda)”). Dalle parole di Dio ho capito che la mia negatività e la mia sofferenza erano dovute all’eccessivo desiderio di benedizioni. Ero stata controllata dalle tossine di Satana, come “Non fate nulla senza un tornaconto” e “Il profitto prima di tutto”. Tutto quello che facevo era guidato dal perseguimento di un profitto e mirava a ottenere benedizioni. Quando ho trovato Dio per la prima volta, mi alzavo presto e lavoravo fino a tardi ogni giorno, sopportando volentieri le sofferenze e spendendo me stessa, perché credevo che una maggiore diligenza nel mio dovere mi avrebbe portato a una bellissima destinazione. Ma quando sono stata destituita a causa della mia scarsa levatura, ho perso la motivazione. Sentivo che le questioni di levatura non erano come l’indole corrotta, che si può modificare. Pensavo di essere vincolata a quello stato, di non meritare di essere coltivata, di essere solo inutile e destinata all’eliminazione. Soprattutto quando non c’erano risultati nel lavoro del Vangelo, ho pensato erroneamente che Dio mi stesse rivelando ed eliminando. Ho vissuto in uno stato negativo, ho smesso di impegnarmi nei doveri alla mia portata e ho persino pensato di rinunciare al mio dovere. Ero proprio senza umanità! Ho visto che per tutti quegli anni avevo fatto il mio dovere solo per ottenere benedizioni, ed era come se stessi lavorando per un padrone qualunque: se fossi stata pagata avrei lavorato duramente, altrimenti mi sarei dimessa. Nel mio dovere non stavo perseguendo la verità, ma intendevo usarla per contrattare una buona destinazione. In questo modo cercavo di sfruttare e raggirare Dio. La mia natura era incredibilmente spregevole e malvagia, e questo ha fatto sì che Dio mi detestasse! Nonostante la mia scarsa levatura e la mia profonda corruzione, Dio mi aveva comunque dato l’opportunità di allenarmi, ma non l’avevo apprezzata e non avevo cercato di fare bene il mio dovere per soddisfarLo; al contrario, avevo cercato di contrattare con Lui. Quant’ero in debito con Dio! Ero grata che Dio avesse predisposto quella situazione per rivelare le mie intenzioni e opinioni sul perseguimento di benedizioni attraverso la fede in Dio. Questo mi ha permesso di riconoscere e correggere per tempo le mie deviazioni, altrimenti avrei continuato a perseguire le benedizioni invece di perseguire la verità, e alla fine sarei andata davvero lontana dalla salvezza.

C’è stato un altro passaggio delle parole di Dio che mi ha toccata profondamente. Dio Onnipotente dice: “‘Benché la mia levatura sia scarsa, ho un cuore onesto’. Queste parole suonano molto concrete e si riferiscono a un requisito che Dio assegna agli uomini. Quale requisito? Se le persone sono di levatura carente, non è la fine del mondo, ma devono possedere un cuore onesto e, in tal caso, riusciranno a ricevere l’approvazione di Dio. A prescindere dalla tua situazione o dall’ambiente dal quale provieni, devi essere una persona onesta, parlare onestamente, agire onestamente, essere in grado di svolgere il tuo dovere con tutto il cuore e la mente, svolgerlo con lealtà, non prendere scorciatoie, non essere una persona subdola e propensa all’inganno, non mentire o ingannare e non parlare a vanvera. Devi agire secondo la verità ed essere una persona che la persegue. Molti si ritengono di scarsa levatura e pensano di non compiere mai il proprio dovere bene o a un livello soddisfacente. Danno il meglio di sé in tutto ciò che fanno, ma non riescono mai ad afferrare i principi e non riescono comunque a produrre grandi risultati. In definitiva, non sanno fare altro che lamentarsi della propria scarsa levatura e finiscono col diventare negativi. Non esiste quindi via d’uscita quando una persona è dotata di scarsa levatura? Avere scarsa levatura non è una malattia mortale, e Dio non ha mai affermato che non salverà le persone che ne sono afflitte. Come affermato da Dio in precedenza, chi è onesto ma ignorante Lo addolora. Cosa significa essere ignoranti? L’ignoranza, in molti casi, deriva dalla scarsa levatura. Le persone di scarsa levatura hanno una comprensione poco profonda della verità. Si tratta spesso di una comprensione superficiale o letterale che manca di sufficiente specificità e concretezza ed è limitata dalla dottrina e dalle regole. Per questo motivo non sanno cogliere il senso di molti problemi e non riescono mai ad afferrare i principi mentre svolgono il proprio dovere, né a svolgerlo bene. Ma allora Dio non vuole persone di scarsa levatura? (Sì, le vuole.) Quale cammino e direzione indica Dio alle persone? (Quella di essere una persona onesta.) Si può essere una persona onesta solo a parole? (No, bisogna avere le manifestazioni di una persona onesta.) Quali sono le manifestazioni di una persona onesta? Innanzitutto, non avere dubbi sulle parole di Dio. Questa è una delle manifestazioni di una persona onesta. A parte questo, la manifestazione più importante è la ricerca e pratica della verità in tutte le questioni: ciò è fondamentale. Tu affermi di essere onesto, ma releghi sempre le parole di Dio in un angolo della mente e fai quello che vuoi. Questa è forse la manifestazione di una persona onesta? Dici: ‘Anche se la mia levatura è scarsa, possiedo un cuore onesto’. Eppure, quando un dovere spetta a te, hai paura di soffrire e di assumerti la responsabilità in caso tu non lo svolga bene, così accampi delle scuse per eludere il tuo dovere o suggerisci che lo svolga qualcun altro. Questa è la manifestazione di una persona onesta? Chiaramente no. Come deve comportarsi, allora, una persona onesta? Dovrebbe sottomettersi alle disposizioni di Dio, essere leale al dovere che è tenuta a svolgere e sforzarsi di soddisfare le intenzioni di Dio. Questo si manifesta in diversi modi: uno di questi è accettare il tuo dovere con cuore sincero, senza considerare i tuoi interessi per la carne, senza avere esitazioni o tramare per il tuo tornaconto. Queste sono manifestazioni di onestà. Un altro è mettere tutto il tuo cuore e le tue forze nello svolgere bene il tuo dovere, facendo le cose in modo corretto e mettendo il cuore e l’amore nel tuo dovere al fine di soddisfare Dio. Queste sono le manifestazioni che una persona onesta dovrebbe avere nello svolgere il proprio dovere(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Dalle parole di Dio ho capito che, anche se le persone di scarsa levatura possono avere una comprensione più superficiale dei problemi, se hanno il cuore onesto, cercano sinceramente la verità e fanno il loro dovere con tutto il cuore e con tutte le forze, la loro vita può migliorare poco a poco e, alla fine, possono essere salvate. La mia levatura era di fatto scarsa: tendevo a vedere solo la superficie dei problemi e non ero in grado di applicare i principi in modo flessibile. Ma Dio dice che la scarsa levatura non è una malattia mortale, e finché pratico da persona onesta secondo le esigenze di Dio, prego e mi affido maggiormente a Lui per le questioni che non riesco a capire a fondo, mi sforzo di dotarmi delle verità pertinenti e cerco proattivamente la condivisione, di fronte alle difficoltà, con coloro che comprendono la verità, potrò così compensare le mie mancanze e ottenere dei risultati nel mio dovere. Ho pensato anche alla predicatrice che ammiravo: era stata capace di condividere la verità per risolvere i problemi e ottenere risultati nel suo dovere, ma questo perché aveva svolto diligentemente il suo dovere e aveva ricevuto l’opera dello Spirito Santo. Ma qualche tempo dopo ha vissuto con un’indole corrotta, cercando fama e guadagno, senza occuparsi del lavoro, tanto che il suo dovere non ha più dato alcun risultato. Non si è pentita neanche quando i fratelli e le sorelle le hanno offerto condivisione e aiuto, alla fine è stata rimossa ed eliminata. Questo dimostra che, anche se una persona ha una buona levatura, se non persegue la verità non riceverà l’opera dello Spirito Santo e non potrà ottenere buoni risultati nel lavoro. Anche se la mia levatura era scarsa, non lo era così tanto da non poter comprendere la verità o non capire nulla. Per esempio, nel mio dovere del Vangelo, se non mi fossi concentrata sulle mie prospettive future, ma lo avessi fatto coscienziosamente e mi fossi sforzata di imparare e comprendere ciò che non sapevo, avrei ancora potuto ottenere qualche risultato. Avevo visto che la mia precedente convinzione, quella che “Avere cattiva levatura significa non riuscire a fare bene il proprio dovere né poter essere salvati; si salva solo chi ha una buona levatura”, era completamente assurda e fallace e non corrispondeva affatto alla verità!

In seguito, ho letto un altro passo delle parole di Dio: “Egli ha espresso così tante parole e, prima di farlo, ha compiuto un’immane opera di preparazione. Se, alla fine, non persegui e non accedi a queste parole dopo che Egli le ha espresse, che opinione avrà Dio di te? Che tipo di verdetto emetterà su di te? Questo è chiaro come il sole. Quindi, per quanto riguarda ogni persona, indipendentemente dalla levatura, dall’età o dal numero di anni in cui ha creduto in Dio, dovrebbe impegnarsi verso il cammino del perseguimento della verità. Non dovresti porre l’accento su alcuna scusa oggettiva; dovresti perseguire la verità incondizionatamente. Non tirare ad arrangiarti. Mettiamo che tu assuma il perseguimento della verità come una grande questione nella tua vita, ti sforzi e fai di tutto per raggiungerla e forse le verità che acquisisci e che riesci a raggiungere nel tuo perseguimento non sono quelle che avresti desiderato, tuttavia Dio dice che ti attribuirà una destinazione appropriata in base al tuo atteggiamento nel perseguire la verità e alla tua sincerità: che meraviglia sarà! Per ora, non concentrarti su quali saranno la tua destinazione o il tuo esito, o su cosa accadrà e cosa riserva il futuro, o sul riuscire o meno a evitare i disastri e la morte: non pensarci e non avanzare richieste a questo riguardo. Concentrati solo sulle parole di Dio e sui Suoi requisiti e giungi a perseguire la verità, svolgere bene il tuo dovere, soddisfare le intenzioni di Dio e evitare di deludere i seimila anni che Egli ha atteso e i seimila anni di Sue ferventi aspettative. Da’ a Dio un po’ di conforto, lascia che intraveda in te una speranza e che i Suoi desideri si realizzino in te. DimMi: Dio ti tratterebbe in maniera ingiusta se tu facessi questo? Certo che no! E, anche se i risultati finali non sono come la gente avrebbe voluto, in che modo si dovrebbe trattare questo fatto in quanto esseri creati? Ci si dovrebbe sottomettere in tutto e per tutto alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio, senza avere alcun intento personale. Non è questa la prospettiva che gli esseri creati dovrebbero adottare? (Sì.) È giusto avere questa mentalità(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Perché l’uomo deve perseguire la verità?”). Dalle parole di Dio ho visto che Egli è giusto e determina l’esito di una persona in base al fatto che abbia o meno la verità. Anche se la mia levatura era scarsa, non dovevo vincolarmi negativamente. Dovevo continuare a sforzarmi, perseguire la verità e cercare di cambiare la mia indole. Dovevo adempiere alle responsabilità del mio dovere e fare tutto quanto in mio potere; che alla fine ci fossero o meno un esito e una destinazione favorevoli, dovevo innanzitutto sottomettermi alla sovranità e alle disposizioni di Dio. Questa era il ragionamento che io, come essere creato, dovevo fare. Riflettendo sulle mie esperienze, sia come predicatrice che nel dovere del Vangelo, la mia mancanza di risultati non era tutta dovuta alla mia scarsa levatura, ma al fatto che mi limitavo costantemente, credendo che la scarsa levatura fosse una malattia mortale e così non mi sforzavo di migliorare o di attrezzarmi con la verità. Quando non riuscivo a capire a fondo i problemi, non cercavo la verità o la condivisione con gli altri, e di conseguenza non facevo progressi. Di lì in avanti, a prescindere dai problemi che avrei incontrato nel lavoro, non avrei più dovuto farmi condizionare dalla mia scarsa levatura. Dovevo affrontarli correttamente e cercare la verità per trovare soluzioni. Per quanto riguarda le verità che non capivo o i problemi che non riuscivo a vedere, avrei dovuto pagare un prezzo maggiore per attrezzarmi e imparare. Finché avessi collaborato sinceramente con Dio, avrei fatto sicuramente dei progressi. Quando sono arrivata a queste considenrazioni, mi sono sentita più tranquilla e risoluta nel mio dovere. In passato, parlavo spesso della mia scarsa levatura, e quelle due parole, “scarsa levatura”, erano come una maledizione che mi imprigionava, il che mi portava a crogiolarmi nell’amarezza e nella stanchezza, a non fare progressi nella vita. Ora sentivo un senso di liberazione nel mio cuore. Andando avanti, nel fare il mio dovere mi sono concentrata sulla pratica secondo le parole di Dio, e, in caso di mancanze e lacune, mi sarei dotata delle verità princìpi pertinenti. Per le cose che non capivo, pregavo Dio e imparavo dalle sorelle esperte. In questo modo, sono arrivata a sentire la guida di Dio nel mio dovere, ad afferrare meglio i principi e ho acquisito una comprensione più chiara di questioni che prima erano nebulose, e anche il lavoro del Vangelo ha dato dei risultati. Anche se ho ancora molte carenze, sono pronta ad affidarmi a Dio per fare bene il mio dovere. Rendo grazie a Dio!

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