1. L’accesso alla vita non fa distinzione tra questioni grandi o piccole

di Lu Yi, Cina

Nel febbraio 2024, stavo svolgendo un dovere basato sui testi nella chiesa. Poco a poco afferravo alcuni principi e non incontravo molte difficoltà nel mio lavoro. Ogni giornata mi sembrava piuttosto monotona e noiosa. Ricordavo come, quando avevo iniziato la prima volta il lavoro basato sui testi, ci fossero costantemente delle deviazioni nell’esecuzione del mio dovere. Sebbene all’epoca fosse difficile da sopportare, conseguivo dei progressi perseguendo la verità. Pensavo: “Di recente, il lavoro ha dato qualche risultato, con meno deviazioni e problemi. Raramente subisco potature e non c’è stato nulla di particolarmente commovente o straziante. Dove devo andare per riflettere su me stessa e trarre insegnamenti? Senza ingresso nella vita, svolgere il mio dovere non è solo sforzo e fatica? Alla fine, cosa posso guadagnare da questo?” Non potevo fare a meno di provare una certa preoccupazione nel mio cuore.

Un giorno guardavo vari video di testimonianze esperienziali. La maggior parte di questi era stata scritta da leader e lavoratori e le loro esperienze di vita erano molto diverse tra loro. Provavo invidia nel mio cuore, pensando, “Essere un leader è meglio. Si interagisce con più persone, si affrontano più situazioni e si apprendono lezioni ogni giorno, quindi la speranza di ottenere la verità e la salvezza è maggiore”. Poi mi sono ricordata che prima, quando ero supervisore nella chiesa, avevo interagito con più persone e avevo fatto qualche progresso nel discernere le persone e nel trattarle secondo i principi. Non era come adesso, nel mio dovere basato sui testi, dove interagivo solo con le poche persone attorno a me ogni giorno, e senza grandi problemi da affrontare. Sentivo che c’erano troppe poche opportunità di trarre insegnamenti e ottenere la verità. Credevo in Dio da oltre dieci anni. Se, alla fine, non avessi ottenuto la verità, non sarei stata rivelata ed eliminata? Mi sentivo inspiegabilmente abbattuta e avevo persino pensato di cambiare dovere o ambiente per fare qualche esperienza, anche se ciò significava predicare il Vangelo o irrigare nuovi credenti. Ma sapevo che questi pensieri non erano così realistici. La chiesa mi aveva coltivata per tanto tempo per il dovere basato sui testi e i doveri non vengono riassegnati casualmente senza circostanze particolari. All’epoca, mi sentivo abbattuta e non ero motivata nel mio dovere.

Durante un incontro, ho parlato del mio stato a una sorella con cui stavo collaborando. Ha condiviso con me, dicendo: “L’ingresso nella vita non fa distinzione tra questioni grandi o piccole. Non è necessario vivere eventi strazianti o affrontare una potatura per riflettere su sé stessi e trarre insegnamenti. Il segreto è cogliere le rivelazioni quotidiane dei propri pensieri e prestare attenzione a trarre insegnamenti da tutte le varie cose in cui ci imbattiamo”. Mi è capitato di vedere il video di testimonianza esperienziale “Le piccole cose della vita sono anche opportunità di apprendimento”. Lo stato del protagonista era molto simile al mio. Dopo averlo visto, ho capito che la stagnazione nella mia vita non era dovuta alla monotonia del mio dovere, ma a un problema presente nella mia prospettiva sulle cose. Nella mia ricerca, ho letto un passo delle parole di Dio: “Qualsiasi dovere tu svolga implica l’ingresso nella vita. Che il tuo dovere sia abbastanza regolare o irregolare, noioso o vivace, devi sempre conseguire l’ingresso nella vita. I doveri che alcuni assolvono sono piuttosto monotoni; fanno ogni giorno la stessa cosa. Tuttavia, nell’assolverli, tali persone non rivelano condizioni proprio omogenee. Talvolta, quando sono di buon umore, queste persone sono un po’ più diligenti e lavorano meglio. Altre volte, a causa di qualche influsso ignoto, l’indole satanica corrotta suscita in loro la malizia, inducendole ad avere opinioni errate e a trovarsi in condizioni e stati d’animo negativi; di conseguenza svolgono il loro dovere in modo sommario. La condizione interiore delle persone varia continuamente; può cambiare in ogni momento e in ogni luogo. Indipendentemente da come la tua condizione possa cambiare, è sempre sbagliato agire in base al proprio stato d’animo. Poniamo il caso che si facciano le cose un po’ meglio quando si è di buon umore e un po’ peggio quando si è di cattivo umore: è forse un modo di fare le cose conforme ai principi? Consentirà forse di assolvere il proprio dovere in maniera accettabile? Qualunque sia il proprio stato d’animo, bisogna saper pregare dinanzi a Dio e ricercare la verità; soltanto così si può evitare di essere limitati e sballottati di qua e di là dal proprio stato d’animo. Nell’assolvere il proprio dovere, occorre sempre esaminare sé stessi per vedere se si stanno facendo le cose secondo i principi, se si sta svolgendo il proprio dovere in maniera soddisfacente, se lo si sta semplicemente facendo in modo sommario, se si è cercato di sottrarsi alle proprie responsabilità e se vi sono problemi col proprio atteggiamento e col proprio modo di pensare. Quando avrai dedicato qualche tempo all’autoriflessione e queste cose ti saranno chiare, ti risulterà più facile compiere bene il tuo dovere(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “L’ingresso nella vita deve iniziare con l’esperienza dell’assolvimento del proprio dovere”). Dopo aver letto le parole di Dio, mi sono resa conto che non è importante quale dovere si compia nella casa di Dio, purché si persegua la verità, si può progredire nella vita. Riflettendo su me stessa, avevo pensato che svolgere un lavoro basato sui testi, con le interazioni limitate e le poche esperienze corrispondenti, avrebbe portato a un ingresso lento nella vita. Così avevo vissuto nell’emozione della resistenza, riluttante a svolgere questo dovere. Solo ora ho capito quanto fosse distorta questa prospettiva. Se non si persegue la verità, a prescindere dal dovere che si compie, non si avrà alcun ingresso nella vita e, in definitiva, non si otterrà nulla. Ho pensato a Xiaomiao, un’anticristo che conoscevo e che in passato aveva sempre prestato servizio come leader. Tuttavia, non aveva preso la strada giusta o perseguito la verità, inseguendo sempre fama e prestigio. Alla fine, aveva intralciato e disturbato il lavoro della chiesa, aveva rifiutato totalmente di pentirsi ed era stata rivelata ed eliminata. Al contrario, alcuni fratelli e sorelle svolgevano doveri apparentemente insignificanti e avevano poche interazioni con gli altri, eppure, ogni volta che accadevano cose, si focalizzavano sul perseguimento della verità e sulla riflessione su sé stessi, giungendo a una certa comprensione esperienziale. Mi sono resa conto che accedere o meno alla vita e ottenere la verità non dipende dal dovere che si compie, ma dal perseguimento e dalla pratica della verità. Anche se il mio lavoro basato sui testi sembrava in apparenza un po’ monotono e non comportava l’interazione con molte persone, c’erano comunque insegnamenti da apprendere dalle cose in cui mi imbattevo normalmente. Per esempio, quando il carico di lavoro aumentava e c’erano più articoli sui sermoni da valutare per la selezione, diventavo disattenta e superficiale e non sottoponevo a scrutinio i dettagli. Questo aveva portato a errori, con conseguenti rilavorazioni e ritardi nei progressi. Nel valutare gli articoli sui sermoni per la selezione, avevo anche rivelato un’indole arrogante, pensando di aver fatto il mio dovere per molto tempo e di aver acquisito una certa esperienza lavorativa, così non ho cercato i principi e mi sono affidata alla mia volontà. Di conseguenza, avevo scartato alcuni articoli qualificati sui sermoni. Inoltre, quando il lavoro aveva dato qualche risultato, avevo vissuto in uno stato di compiacimento, adagiandomi sugli allori, senza sforzarmi. Nella vita, a volte la sorella con cui collaboravo diceva inavvertitamente qualcosa che toccava il mio orgoglio e io ero diventata molto sensibile. Sospettavo addirittura che mi guardasse dall’alto in basso e avevo finito per preoccuparmi del mio orgoglio e del mio prestigio. Mi sono resa conto che nella vita quotidiana e nel lavoro mi ero imbattuta in varie questioni grandi e piccole. Finché prestavo diligentemente attenzione, cercavo e riflettevo, potevo trarre insegnamenti da qualsiasi cosa. Mi sono resa conto che la mia mancanza di ingresso nella vita non era causata dal dovere che svolgevo, ma dalla mia incapacità di perseguire la verità e dal mio concentrarmi esclusivamente sul fare le cose. Nonostante fossi impegnata ogni giorno, non avevo appreso alcun insegnamento.

Poi, ho letto queste parole di Dio: “Se sei davvero intenzionato a perseguire la verità e la salvezza, allora il primo passo è iniziare ad allontanarti dalla tua indole corrotta e dai tuoi vari pensieri, nozioni e azioni fallaci. Accetta nella tua vita quotidiana gli ambienti che Dio ha predisposto per te, accetta da parte Sua lo scrutinio, le prove, il castigo e il giudizio, sforzati di praticare gradualmente in base alle verità principi quando ti accade qualcosa, e trasforma a poco a poco le parole di Dio in principi e criteri per comportarti e agire nella quotidianità e nella tua vita. Questo è ciò che dovrebbe manifestarsi in una persona che persegue la verità, così come in una persona che persegue la salvezza. Sembra facile a parole, i passi da compiere sono semplici e non occorrono tante spiegazioni, ma metterlo in pratica non è così facile. Questo perché vi sono troppe cose corrotte nelle persone: la loro meschinità, le misere trame, l’egoismo, la bassezza, l’indole corrotta e tranelli di ogni tipo. Inoltre, alcuni sono acculturati, hanno appreso alcune filosofie per le interazioni mondane e tattiche di manipolazione nella società, e possiedono alcuni difetti e manchevolezze in termini di umanità. Per esempio, alcune persone sono golose e pigre, altre hanno la lingua sciolta, altre hanno una natura profondamente spregevole, altre ancora sono vanitose, oppure avventate e impulsive nell’agire, insieme a numerosi altri difetti. Vi sono molti problemi e carenze che le persone devono superare in termini di umanità. Se invece desideri ottenere la salvezza, praticare e sperimentare le parole di Dio e acquisire la verità e la vita, devi leggere di più le parole di Dio, acquisire comprensione della verità, essere in grado di praticare le Sue parole e di sottometterti a esse, e iniziare col mettere in pratica la verità e col sostenere le verità principi. Queste sono solo alcune semplici frasi, eppure le persone non sanno come praticarle o sperimentarle. A prescindere dalla tua levatura o dalla tua istruzione, e indipendentemente dalla tua età o dal numero dei tuoi anni di fede, in ogni caso, se sei sul giusto cammino di pratica della verità, se hai gli obiettivi e la direzione corretti, e se tutti i tuoi perseguimenti e i tuoi sforzi sono volti a praticare la verità, alla fine otterrai senza dubbio la verità realtà e le parole di Dio diventeranno la tua vita. Prima stabilite il vostro obiettivo, poi praticate gradualmente secondo questo percorso e alla fine otterrete sicuramente qualcosa. Ci credete? (Sì.)” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (20)”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho capito che la chiave per raggiungere la salvezza, è perseguire la verità e cambiare la propria indole di vita. Questo è il punto cruciale. Per esempio, avevo continuato a lamentarmi di non avere l’ingresso nella vita e a preoccuparmi di non poter ottenere la salvezza. Ero stata passiva e negativa nel mio dovere e avevo persino preso in considerazione la possibilità di farmi riassegnare a un altro dovere. Questa questione che avevo affrontato era stata per me una buona opportunità per perseguire la verità e riflettere su me stessa. Ma invece di perseguire e accedere, avevo costantemente puntato troppo in alto, desiderosa di sperimentare questioni significative. Questa non era una manifestazione di perseguimento della verità! Come avrei potuto raggiungere la verità e ottenere la salvezza se avessi continuato in questo modo? Avevo voluto affrontare solo le questioni importanti e avevo trascurato le piccole questioni quotidiane. A volte, quando rivelavo stati sbagliati o emergevano pensieri o idee improprie, pensavo che non fossero un grosso problema purché non influissero sul mio lavoro, e che la loro risoluzione o meno non fosse importante. Questo mi aveva portato a perdere inutilmente molti insegnamenti che avrei dovuto apprendere e costitutiva anche una deviazione nel mio ingresso nella vita. In realtà, a patto che si sia intenzionati e diligenti nel perseguimento della verità, è possibile trarre insegnamento da qualsiasi situazione. Per esempio, a volte, dopo aver mangiato e bevuto le parole di Dio, si ottiene una certa comprensione del proprio stato e dei propri problemi e si trova un percorso per la pratica, che porta ad alcuni progressi. A volte, anche se non avete vissuto qualcosa personalmente, i fratelli e le sorelle intorno a voi l’hanno vissuta, quindi, ascoltando attentamente la loro condivisione, si possono ottenere benefici e insegnamenti. Inoltre, prestando attenzione a esaminare i propri pensieri e le proprie idee nel compiere il proprio dovere, riuscendo a riflettere su sé stessi, e praticando secondo le parole di Dio, può anche portare a una crescita nella vita. Rendendomi conto di questo, ho percepito di essere stata troppo insensibile e di aver perso molte opportunità di raggiungere la verità, anche attribuendo falsamente il mio mancato ingresso nella vita alla monotonia del mio dovere. Ero stata davvero sciocca, come una persona che soffre la fame a un banchetto!

In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio che è stato molto utile per il mio stato e ho anche appreso come praticare e accedere. Dio Onnipotente dice: “Tutte le questioni che comportano seguire la via di Dio non sono suddivise in importanti e futili, sono tutte molto rilevanti: potete capirlo? (Possiamo capirlo.) In termini di questioni quotidiane, ve ne sono alcune che le persone considerano molto importanti e significative e altre che sono considerate inezie. Le persone spesso considerano molto importanti le questioni principali e ritengono che siano state inviate da Dio. Tuttavia, durante lo sviluppo di tali questioni, a causa della loro statura morale immatura e della scarsa levatura, le persone spesso non sono all’altezza delle intenzioni di Dio, non riescono a ottenere alcuna rivelazione né ad acquisire alcuna conoscenza effettiva che abbia valore. Quanto alle questioni piccole, vengono semplicemente trascurate e lasciate correre un po’ alla volta. Perciò le persone hanno perso molte occasioni di essere esaminate dinanzi a Dio e di essere messe alla prova da Lui. Cosa denota il fatto che tu trascuri sempre persone, eventi, cose e situazioni che Dio ha disposto per te? Significa che ogni giorno, perfino ogni momento, rinunci costantemente al tuo perfezionamento da parte di Dio e alla Sua guida. Ogni volta che Dio predispone per te una situazione, Egli sta osservando in segreto, scrutando il tuo cuore, i tuoi pensieri e le tue considerazioni, guardando come pensi, in attesa di vedere come agirai. Se sei una persona sconsiderata – una che non ha mai preso sul serio la via di Dio, le Sue parole o la verità – allora non starai attento o non presterai attenzione a ciò che Dio vuole portare a termine o ai requisiti che Dio ti richiede quando predispone un certo ambiente per te. Inoltre non saprai come persone, eventi e cose che incontri per caso siano in relazione con la verità o con le intenzioni di Dio. Quando affronti ripetute situazioni e prove come questa, e Dio non vede alcun risultato in te, come procederà Dio? Dopo avere ripetutamente affrontato delle prove, nel tuo cuore non hai onorato Dio come grande e non hai preso sul serio le circostanze che Dio ha disposto per te, considerandole come prove o test da parte di Dio. Invece hai rifiutato una dopo l’altra le occasioni che Dio ti ha concesso, lasciandole scivolare via più e più volte. Non è forse un’enorme ribellione da parte delle persone? (Sì.)” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Come conoscere l’indole di Dio e i risultati che la Sua opera deve raggiungere”). Le parole di Dio hanno indicato la via da seguire per l’ingresso nella vita. Seguire la via di Dio non fa distinzione tra questioni grandi o piccole. Indipendentemente dal fatto che le questioni in cui ci si è imbattuti siano grandi o piccole, esse coinvolgono diverse verità principi e richiedono la ricerca della verità per potervi accedere. Pensai a Pietro, che aveva percorso il cammino del perseguimento della verità concentrandosi sull’auto-riflessione e cercando le intenzioni di Dio in tutte le cose Aveva praticato rigorosamente ed era entrato secondo le parole di Dio e alla fine aveva raggiunto la verità ed era stato perfezionato da Dio. Io, contrariamente, avevo trascurato il mio lavoro e avevo puntato troppo in alto, sempre desiderosa di trarre insegnamenti da alcune questioni significative, trascurando nel frattempo quelle che avevo considerato insignificanti. Di conseguenza, avevo perso molte opportunità di ottenere la verità. Pensando a me, non avevo nemmeno prestato attenzione alle questioni piccole per la maggior parte del tempo. Quindi, quali lezioni potevo imparare da quelle grandi? Per andare avanti, dovevo imparare a seguire il percorso di Pietro. Indipendentemente dal fatto che le questioni in cui mi ero imbattuta fossero grandi o piccole, avrei dovuto concentrarmi sull’esaminare i pensieri e le idee alla base delle mie azioni e le intenzioni sbagliate che avevo, nonché le indoli corrotte che avevo rivelato. Dovevo prestare maggiore attenzione a ricercare la verità per affrontare queste questioni. Inoltre, sebbene il mio lavoro avesse dato qualche risultato, non potevo essere soddisfatta della situazione attuale. Dovevo riflettere di più e riassumere le deviazioni e le lacune del lavoro, i problemi che non avevo notato, e sforzarmi di svolgere meglio il lavoro. Rendendomi conto di questo, non mi sono più opposta al lavoro basato sui testi. Durante lo svolgimento del mio dovere, ho iniziato anche a concentrarmi sul mio accesso, non lasciandomi sfuggire le cose ed evitando di essere una “persona disattenta”. Dopo aver praticato in questo modo, ho raggiunto alcuni progressi.

Pochi giorni dopo, il supervisore ci ha assegnato vari articoli sui sermoni da valutare per la selezione. Abbiamo completato rapidamente la valutazione e la selezione, ma i fratelli e le sorelle hanno offerto suggerimenti diversi sui risultati delle nostre valutazioni. Più tardi, mi sono resa conto che le nostre valutazioni erano state effettivamente sbagliate. Ho quindi pensato che, andando avanti, sarebbe stato sufficiente rimediarvi, ma poi ho capito che questo approccio sarebbe stato inadeguato. Qualsiasi deviazione nel mio dovere doveva essere presa seriamente. Dovevo riflettere sul motivo della deviazione e sul luogo in cui si era verificata e se questo fosse dovuto a un’indole corrotta o a una mancanza di competenze. Se avevo considerato solo brevemente la questione senza prestare attenzione a riflettere sui miei problemi, quali insegnamenti potevo apprendere? Poi ho letto queste parole di Dio: “Se vuoi ottenere la verità, da dove cominciare? Inizia dalle persone, dagli eventi e dalle cose che ti circondano e impara a trarre degli insegnamenti e a ricercare la verità. Solo ricercando la verità e le intenzioni di Dio nelle persone, negli eventi e nelle cose che hai intorno potrai ottenere la verità(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Per guadagnare la verità, si deve imparare dalle persone, dagli eventi e dalle cose vicini”). Quindi ho riflettuto: Le questioni sollevate dai fratelli e dalle sorelle si sarebbero potute evitare se avessimo prestato maggior attenzione durante la valutazione, ma perché si sono verificate queste deviazioni? Riflettendoci, mi sono resa conto che la mia mentalità durante la valutazione degli articoli sui sermoni era errata. Ritenevo che la qualità degli articoli sui sermoni che questi fratelli e sorelle avevano scritto in precedenza fosse carente, così li disprezzavo a causa della mia indole arrogante. Non avevo esaminato attentamente i loro articoli sui sermoni, il che aveva portato alle deviazioni. Ho capito che se non avessi eliminato la mia indole corrotta, non avrei potuto svolgere bene il mio dovere.

Dopo aver vissuto questa esperienza, mi sono resa conto sinceramente che per perseguire l’ingresso nella vita, bisogna prima avere un cuore affamato e assetato di giustizia e iniziare con le questioni grandi e piccole che ci si presentano ogni giorno. È necessario osservare in ogni situazione quali aspetti di un’indole corrotta esse hanno rivelato, ricercare e riflettere attivamente sui pensieri e sulle idee che hanno dentro di sé e poi seguire le parole di Dio e le verità principi per praticare e accedere. Accumulando poco a poco e concentrandosi sull’apprendimento di insegnamenti in ogni cosa, l’esperienza di vita di una persona si arricchirà e permetterà a quest’ultima di avvicinarsi all’obiettivo della salvezza. Grazie a Dio!

Pagina successiva: 2. Cosa si nasconde dietro il silenzio

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