34. La gentilezza è segno di buona umanità?

di Xiaojin, Cina

Nell’agosto del 2023, all’interno della chiesa ero responsabile del lavoro basato sui testi. Di solito, ogni volta che i fratelli e le sorelle incontravano difficoltà nella loro professione o nel loro lavoro, pazientemente li guidavo e li aiutavo. Dopo ogni condivisione, vedere i sorrisi sui volti di tutti mi rendeva veramente felice e soddisfatto. Sentivo di avere l’approvazione generale. Dopo un certo periodo di tempo, ho notato che sorella Wang Ying, la capogruppo, non aveva un senso del fardello nel suo dovere e trattava il lavoro con noncuranza. Quando i risultati non erano soddisfacenti, non prendeva l’iniziativa di guidare tutti nel riassumere i problemi. Nel suo dovere quotidiano, si limitava a dare ordini e a dirigere gli altri nello svolgimento del lavoro. Inoltre, non era diligente nella scelta dei sermoni e spesso commetteva errori su questioni semplici. Quando la sorella con cui lavorava le faceva notare i suoi problemi, lei li accettava a parole, ma poi continuava a essere superficiale. All’inizio, considerando che era giovane e che credeva in Dio solo da poco tempo, l’ho aiutata e guidata. Eppure, dopo qualche tempo, ho notato che non aveva mostrato grandi cambiamenti. Sapevo di dover condividere con lei e smascherare i suoi problemi per farle capire quanto fossero gravi. Tuttavia, quando è arrivato davvero il momento di smascherarla, ho avuto delle preoccupazioni. Ho pensato: “Se parlo troppo severamente, mi riterrà forse una persona insensibile e spietata che non capisce le sue debolezze? E se parlasse di me in questo modo agli altri fratelli e sorelle, non penseranno tutti che manco di amore e possiedo scarsa umanità? Allora chi mi sosterrà ancora in futuro? Forse non dovrei smascherarla e potarla, ma aiutarla con pazienza”. Quindi, ho solo accennato brevemente a Wang Ying dove il suo lavoro fosse carente e le ho fatto notare alcuni dei suoi comportamenti superficiali nello svolgere i suoi doveri. Quando ho finito di parlare, lei si è limitata ad ammettere di non avere senso del fardello, però non ha mostrato alcuna riflessione o comprensione dei danni che la sua superficialità aveva recato al lavoro. Poi ha iniziato subito a parlare di un argomento che le interessava ed è diventata allegra, come se non fosse successo nulla. Nel vedere la sua reazione, ho capito che la mia condivisione non aveva sortito alcun effetto. Ma poi ho pensato: “L’ho richiamata e lei ha detto che sarebbe cambiata: mi limiterò a continuare a osservare”. Tempo dopo, ho scoperto che non aveva ancora un senso del fardello nei suoi doveri. Ero piuttosto ansioso e sentivo di dover smascherare i suoi problemi con severità, altrimenti avrebbe compromesso seriamente il lavoro. Una volta, mentre la guidavo nel lavoro, l’ho potata con severità. Vedendola a testa bassa, accigliata e con l’aria turbata, ho avuto il dubbio che le mie osservazioni fossero state troppo dure. Mi sono chiesto: “Penserà forse che sono del tutto insensibile? Troverà le mie parole troppo offensive? Avrà ancora una buona impressione di me in futuro?” Quindi, ho pronunciato rapidamente alcune parole di conforto e incoraggiamento, dicendole che essere sottoposti a potatura è una cosa buona e che non doveva essere negativa, ma semplicemente fare dei cambiamenti in futuro. Tuttavia, in seguito, non aveva ancora un senso del fardello nei suoi doveri e questo ha ritardato notevolmente il lavoro. Alla fine, non ho potuto fare altro che destituirla.

Dopo la sua destituzione, il leader superiore mi ha domandato: “Avevi già notato i problemi di Wang Ying. Perché non l’hai potata e smascherata? In questo modo, forse avrebbe invertito la rotta per tempo e se ti fossi accorto che non si pentiva, avresti potuto destituirla prima. La sua continua superficialità ha ritardato molto il lavoro!” Dopo aver ascoltato le parole del leader, ho iniziato a riflettere: “Avevo notato da tempo i problemi di Wang Ying e l’avevo richiamata più volte, ma non avevo mai analizzato la natura dei suoi problemi, li avevo solo accennati superficialmente senza affrontarli in modo adeguato. Mi è già successo in passato. Perché non sono in grado di evidenziare e smascherare i problemi altrui quando li riscontro? Perché temo sempre che l’eccessiva severità dia agli altri una cattiva impressione di me? Qual è esattamente il problema?” Ho pregato Dio, chiedendoGli di illuminarmi per poter riconoscere i miei problemi.

In seguito, ho letto un passo delle Sue parole: “Alcuni leader della chiesa, quando vedono i fratelli o le sorelle fare il loro dovere in modo superficiale, non li rimproverano anche se dovrebbero. Quando vedono chiaramente che gli interessi della casa di Dio sono danneggiati, non si preoccupano di questo né effettuano alcuna indagine, e non recano la minima offesa agli altri. Di fatto, non dimostrano realmente di tenere in considerazione le debolezze delle persone; il loro intento e il loro obiettivo sono invece di conquistare il cuore della gente. Sono pienamente consapevoli che: ‘Fin tanto che agisco così e non reco offesa a nessuno, penseranno che io sia un bravo leader. Avranno una buona e alta opinione di me. Mi approveranno e piacerò loro’. Non importa loro quanti danni subiscano gli interessi della casa di Dio, né quali gravi perdite vengano arrecate all’ingresso nella vita dei prescelti di Dio, né quanto sia disturbata la loro vita della chiesa; persistono semplicemente nella loro filosofia satanica e non recano offesa a nessuno. Non c’è mai alcun senso di rimorso nel loro cuore. Quando vedono una persona provocare intralci e disturbi, tutt’al più potrebbero scambiarci qualche parola in merito alla questione, minimizzarla e poi accantonarla. Non condivideranno sulla verità, non evidenzieranno l’essenza del problema di tale persona, né tantomeno ne analizzeranno lo stato, e non condivideranno mai su quali siano le intenzioni di Dio. I falsi leader non smascherano né analizzano mai gli errori che le persone commettono di frequente o l’indole corrotta che spesso rivelano. Non risolvono alcun problema reale; anzi, assecondano sempre le pratiche errate delle persone e le loro rivelazioni di corruzione e, a prescindere da quanto le persone siano negative o deboli, non prendono la cosa sul serio. Si limitano a predicare alcune parole e dottrine, e a pronunciare qualche parola di esortazione ad affrontare la situazione in modo superficiale, cercando di mantenere l’armonia. Di conseguenza, il popolo eletto di Dio non sa come riflettere su sé stesso né come conoscersi, non ha alcuna soluzione per qualsiasi indole corrotta riveli, e vive tra parole e dottrine, nozioni e fantasie, senza alcun ingresso nella vita. Nel loro cuore, i prescelti di Dio credono persino: ‘Il nostro leader mostra addirittura più comprensione per le nostre debolezze di quanto faccia Dio. La nostra statura è troppo piccola per soddisfare le Sue richieste. Ci basta soddisfare i requisiti del nostro leader; se ci sottomettiamo al nostro leader, ci stiamo sottomettendo a Dio. Se un giorno il Supremo lo destituirà, allora ci faremo sentire; per mantenere il nostro leader e impedire che venga destituito, negozieremo con il Supremo e Lo costringeremo ad accontentare le nostre richieste. In questo modo ci comporteremo bene con il nostro leader’. Quando le persone hanno simili pensieri nel cuore, quando hanno stabilito un tale rapporto con il loro leader e nel loro cuore è sorto questo tipo di dipendenza, invidia e venerazione nei suoi confronti, allora arrivano ad avere una fiducia sempre maggiore in questo leader, e vogliono sempre ascoltare le sue parole piuttosto che cercare la verità in quelle di Dio. Un tale leader ha quasi preso il posto di Dio nel cuore delle persone. Se un leader è intenzionato a mantenere un simile rapporto con il popolo eletto di Dio, se trae da ciò un sentimento di godimento nel suo cuore, se crede che il popolo eletto di Dio debba trattarlo così, allora non c’è alcuna differenza tra questo leader e Paolo, e costui ha già intrapreso il cammino di un anticristo, mentre il popolo eletto di Dio è già stato fuorviato da questo anticristo ed è totalmente privo di discernimento. In effetti, quel leader non possiede la verità realtà e non sopporta alcun fardello legato all’accesso alla vita dei prescelti di Dio. Può solo predicare parole e dottrine e mantenere i rapporti con gli altri. È bravo a mettersi in mostra servendosi di metodi ipocriti, i suoi discorsi e le sue azioni sono in linea con le nozioni delle persone e, di conseguenza, le fuorvia. Non sa come condividere sulla verità o conoscere sé stesso e per questo è impossibile per lui guidare gli altri nella verità realtà. Lavora solo per il bene della reputazione e del prestigio e pronuncia solo parole accattivanti che intrappolano la gente. Ha già ottenuto il risultato di farsi adorare e ammirare dagli altri, e ha seriamente influenzato e ritardato il lavoro della chiesa e l’accesso alla vita dei prescelti di Dio. Una persona del genere non è forse un anticristo?(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 1: Cercano di conquistare il cuore delle persone”). Secondo quanto esposto da Dio, i falsi leader riscontrano problemi nei doveri dei fratelli e delle sorelle, ma non li smascherano né li potano, e non si preoccupano dei ritardi nel lavoro o della gravità di quei problemi. Parlano solo in modo superficiale e non condividono sulla verità per risolverli. Inoltre, sono continuamente indulgenti e tolleranti, facendo credere agli altri di essere davvero amorevoli, nel tentativo di ottenerne l’approvazione e il sostegno. L’obiettivo è quello di conquistare il cuore delle persone e fuorviarle: è una pratica degli anticristi. In verità, io ero proprio così. Quando avevo visto che Wang Ying era superficiale nel suo dovere e non svolgeva un lavoro effettivo, sapevo che ciò avrebbe ritardato seriamente il lavoro e che, se non si fosse pentita, l’unica opzione sarebbe stata la destituzione. Ma quando volevo farle notare i suoi problemi, avevo avuto paura che dicesse che non comprendevo le sue debolezze, che ero insensibile e spietato, che mancavo di amore e umanità. Per mantenere una buona immagine ai suoi occhi, non riuscivo proprio a trovare il coraggio di potarla e smascherarla. Al contrario, mi ero limitato a farle dei richiami superficiali affinché mettesse più cuore nei suoi doveri, senza smascherare la natura e le conseguenze delle sue azioni. Successivamente, quando avevo visto che continuava a svolgere i suoi doveri in modo superficiale, mi ero limitato a pronunciare qualche parola severa; tuttavia, vedendola a testa bassa e con un’aria afflitta, avevo cominciato a preoccuparmi di quello che avrebbe pensato di me, così le avevo subito espresso parole di conforto e di incoraggiamento. Di conseguenza, Wang Ying non aveva ritenuto che i suoi problemi fossero gravi e non si era affatto pentita né era cambiata e alla fine era stata destituita. Di fronte ai problemi dei fratelli e delle sorelle, non avevo affatto pensato a come condividere sulla verità per risolverli. Mi ero concentrato solo sul preservare ai loro occhi l’immagine di una persona gentile e amorevole e indossavo continuamente una maschera. Ora ho finalmente capito che questo cosiddetto amore era falso. Stavo solo cercando di proteggere la mia reputazione e il mio prestigio e di ottenere l’ammirazione degli altri. Come supervisore, le mie responsabilità erano condividere sulla verità per risolvere i problemi dei fratelli e delle sorelle, assisterli nel fare bene i loro doveri e proteggere il lavoro della chiesa. Al contrario, l’unica cosa che avevo cercato di salvaguardare era la mia posizione nel loro cuore e non avevo adempiuto minimamente le mie responsabilità, mascherandomi costantemente da persona amorevole. In questo modo, stavo fuorviando e irretendo le persone e stavo percorrendo il cammino di un anticristo. Il mio modo di lavorare aveva davvero danneggiato i fratelli e le sorelle. Così facendo, stavo ostacolando il lavoro della chiesa e compiendo il male! Mentre ci ripensavo, mi sono sentito profondamente angosciato e in colpa ed ero disposto a pentirmi.

Successivamente, ho riflettuto: “Credevo che avere una buona umanità significasse essere comprensivi, empatici e tolleranti, mentre potare e smascherare i problemi degli altri era per me indice di insensibilità e spietatezza, carenza di amore e umanità. Questa mia visione era corretta? Quando esattamente un’umanità è davvero buona?” Ho letto un passo delle parole di Dio e ho sentito il cuore illuminarsi. Dio Onnipotente dice: “È necessario un criterio per avere una buona umanità. Non è questione di intraprendere la via della moderazione, non aderire ai principi, sforzarti di non offendere nessuno, cercare di ingraziarti tutti, essere mellifluo e untuoso con chiunque incontri e fare in modo che tutti parlino bene di te. Non è questo il criterio. Allora qual è il criterio? È essere in grado di sottomettersi a Dio e alla verità. È trattare il proprio dovere e ogni genere di persone, eventi e cose secondo i principi e con un senso di responsabilità. Questo è ben visibile a tutti; ognuno lo ha chiaro nel proprio cuore. Inoltre Dio sottopone a scrutinio il cuore degli esseri umani e ne conosce la situazione, uno per uno; chiunque sia, nessuno può imbrogliare Dio. Alcuni si vantano continuamente di possedere una buona umanità, di non parlare mai male degli altri, di non danneggiare mai gli interessi degli altri e affermano di non aver mai bramato la proprietà altrui. Quando c’è una disputa di interessi, addirittura preferiscono subire una perdita piuttosto che approfittare degli altri, e tutti li reputano delle brave persone. Però, nello svolgere il loro dovere nella casa di Dio sono scaltri e viscidi e tramano sempre per il proprio tornaconto. Non pensano mai agli interessi della casa di Dio, non considerano mai urgenti le cose che Dio considera urgenti né pensano come pensa Dio, e non sono mai capaci di accantonare i propri interessi per compiere il proprio dovere. Non rinunciano mai ai propri interessi. Anche quando vedono persone malevole commettere il male, non le smascherano; non hanno principi di alcun genere. Che tipo di umanità è questa? Non una buona umanità. Non prestare attenzione a ciò che dicono tali persone; devi vedere che cosa vivono, cosa rivelano e qual è il loro atteggiamento quando svolgono il loro dovere, nonché qual è lo stato in cui si trovano e cosa amano. Se il loro amore per la fama e il guadagno supera la lealtà verso Dio, supera gli interessi della casa di Dio o supera la considerazione che tali persone dimostrano nei confronti di Dio, allora persone simili sono forse dotate di umanità? No, non sono persone dotate di umanità(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Dando il proprio cuore a Dio si può ottenere la verità”). Dalle parole di Dio, ho capito che la buona umanità non è determinata dal fatto che una persona parli in modo gentile e delicato o in modo duro e diretto. Si basa invece sul fatto che una persona si sottometta a Dio e alla verità e che svolga i propri doveri in modo responsabile. Proprio come alcuni leader e lavoratori sono in grado di potare i fratelli e le sorelle che sono irresponsabili nei loro doveri e sanno smascherare la natura e le conseguenze delle loro azioni alla luce delle parole di Dio. Anche se magari si sentono turbati quando sentono determinate cose, quelli tra di loro che perseguono la verità possono sfruttare tale opportunità per riflettere su sé stessi e conoscersi e ciò giova sia al loro ingresso nella vita sia all’adempimento dei loro doveri. Certe persone possono sembrare gentili, ma quando vedono che alcuni fratelli e sorelle agiscono contro i principi, danneggiano il lavoro e, di conseguenza, necessitano di condivisione e di essere smascherati, loro si proteggono, dicendo solo parole gradevoli per trattare con gli altri in modo superficiale. Non riflettono su come aiutarli veramente o su come salvaguardare gli interessi della chiesa. Sono veramente egoisti e astuti e non sono persone di buona umanità. Io avevo agito allo stesso modo, pensando solo a proteggere la mia reputazione e il mio prestigio e quando avevo visto altri imboccare il cammino sbagliato, non avevo nemmeno teso una mano. Credevo di avere buona umanità, ma attraverso lo smascheramento delle parole di Dio e la rivelazione dei fatti, ho constatato che ero ben lungi dall’essere dotato di buona umanità. Quando me ne sono reso conto, ho provato profonda angoscia e vergogna; le lacrime mi rigavano il viso. Mi detestavo dal profondo del cuore e non volevo continuare a comportarmi così.

In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio e ho trovato un cammino di pratica. Dio Onnipotente dice: “Quando interagisci con gli altri, devi prima di tutto far loro percepire il tuo cuore onesto e la tua sincerità. Se nel parlare, nel lavorare insieme e nell’entrare in contatto con gli altri, le parole di qualcuno sono superficiali e magniloquenti, o consistono in convenevoli, lusinghe, parole irresponsabili e illusorie, o se quel qualcuno parla semplicemente per ricercare il favore altrui, allora le sue parole mancano di ogni credibilità e non sono minimamente sincere. È questo il modo in cui interagisce con gli altri, indipendentemente da chi siano i suoi interlocutori. Una persona simile non ha un cuore onesto. Questa non è una persona onesta. Poniamo che qualcuno si trovi in uno stato negativo e ti dica con tutta sincerità: ‘Dimmi perché, di preciso, sono così negativo. Non riesco proprio a capirlo!’ E supponiamo che tu, in effetti, capisca il problema di questa persona nel tuo cuore, ma che tu non glielo dica, rispondendo invece: ‘Non è niente. Non sei negativo; anche io mi sento così’. Queste parole sono una grande consolazione per quella persona, ma il tuo atteggiamento non è sincero. Ti stai comportando in modo superficiale con lei; al fine di metterla più a suo agio e rincuorarla, hai evitato di parlarle con onestà. Non la stai aiutando sul serio, esponendo chiaramente il suo problema in modo che possa lasciarsi alle spalle la propria negatività. Non hai fatto ciò che una persona onesta dovrebbe fare. Solamente per cercare di consolarla e assicurarti di non creare distanze o conflitti tra di voi, sei stato superficiale con lei, e questo non è essere una persona onesta. Quindi, per essere una persona onesta, cosa dovresti dunque fare quando ti trovi di fronte a questo tipo di situazione? Devi dirle quello che hai visto e appurato: ‘Ti riferirò ciò che ho visto e ciò che ho sperimentato. Sta a te decidere se quello che dico è giusto o sbagliato. Se è sbagliato, non sei tenuto ad accettarlo. Se è giusto, spero che tu possa accettarlo. Se dico qualcosa che per te è difficile da ascoltare e che ti ferisce, spero che tu possa accettarlo da parte di Dio. La mia intenzione e il mio scopo sono di aiutarti. Vedo chiaramente il problema: poiché ti senti umiliato e nessuno alimenta il tuo ego, e pensi che tutti gli altri ti guardino dall’alto in basso, che tu sia oggetto di attacchi e che nessuno ti abbia mai trattato più ingiustamente di così, non riesci ad accettarlo e diventi negativo. Che cosa ne pensi: è questo ciò che sta realmente accadendo?’ Nell’udire ciò, l’altra persona sente che corrisponde effettivamente alla realtà delle cose. Questo è ciò che hai davvero nel cuore, ma se non sei una persona onesta, non lo dirai. Dirai ‘Capita spesso anche a me di avere un atteggiamento negativo’, e quando l’altra persona si sentirà dire che capita a tutti di avere atteggiamenti negativi penserà che sia normale per lei essere negativa e, alla fine, non si lascerà la negatività alle spalle. Se sei una persona onesta e aiuti gli altri con un atteggiamento onesto e un cuore onesto, puoi aiutarli a comprendere la verità e a lasciarsi alle spalle la loro negatività(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo una persona onesta può vivere una vera sembianza umana”). Le parole di Dio ci dicono che dobbiamo trattare fratelli e sorelle con un cuore onesto e quando scopriamo in loro delle criticità, dobbiamo aiutarli e sostenerli con sincerità. Questo aiuto non è vincolato dalla forma o da regole. Se cose come la condivisione e i richiami possono essere efficaci, allora dovremmo usarle; se, però, la natura dei loro problemi è grave, allora sono necessari potatura, smascheramento e analisi. Qualunque mezzo di condivisione possa risolvere i problemi o produrre risultati, dovremmo usarlo. Se consideriamo solo il nostro orgoglio e la nostra immagine, evitiamo di smascherare l’essenza dei problemi e ci limitiamo a dire parole blande e generiche per trattare gli altri in modo superficiale, non aiutiamo le persone: le danneggiamo. Proprio come quando avevo scoperto che Wang Ying era superficiale nei suoi doveri. Anche se l’avevo richiamata e avevo cercato di aiutarla, lei non aveva preso sul serio le mie parole. In quel caso, era necessario potarla e analizzare la natura e le conseguenze della sua superficialità alla luce delle parole di Dio, in modo che potesse rendersi conto della gravità dei suoi problemi. Il suo ingresso ne avrebbe tratto giovamento. Dopo aver compreso queste cose, ho acquisito un cammino di pratica con cui aiutare gli altri e ho iniziato a praticare di conseguenza.

Nell’ottobre del 2023, ho notato che sorella Zhou Xin era irresponsabile nei suoi doveri. Da diversi anni si occupava del lavoro basato sui testi, mentre altri fratelli e sorelle avevano appena iniziato, eppure si concentrava solo sui propri compiti e non mostrava alcun senso del fardello verso il lavoro complessivo. Avevo già condiviso con lei in merito, ma non aveva ottenuto alcun ingresso. Ho pensato di analizzare la natura delle sue azioni in modo che potesse invertire la rotta. Tuttavia, quando ho pensato di farle notare i suoi problemi, mi sono un po’ preoccupato: “Qualche tempo fa, Zhou Xin si trovava in uno stato negativo, quindi se le facessi notare i suoi problemi e li smascherassi, penserebbe che sono sconsiderato e privo di umanità? Se ciò accadesse, sicuramente si farebbe una cattiva impressione di me”. Di fronte a certi pensieri, ho esitato, chiedendomi se non fosse il caso di astenermi dallo smascherarla e potarla. Mentre ci riflettevo, improvvisamente mi sono ricordato di come avevo sbagliato con Wang Ying in passato e mi è tornato in mente un passo delle parole di Dio che avevo letto in precedenza: “Se sei una persona onesta e aiuti gli altri con un atteggiamento onesto e un cuore onesto, puoi aiutarli a comprendere la verità e a lasciarsi alle spalle la loro negatività(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo una persona onesta può vivere una vera sembianza umana”). Non ho potuto fare a meno di chiedermi: “Mi sto trattenendo dallo smascherare i problemi di Zhou Xin: lo sto facendo per il suo bene?” In realtà, non era così. Temevo che potesse considerarmi troppo severo e insensibile verso le sue debolezze, quindi la mia esitazione era radicata nel desiderio di mantenere una buona impressione ai suoi occhi. Ho anche pensato a come la sorella vivesse secondo un’indole corrotta, egoista e spregevole e a come fosse stata irresponsabile nei suoi doveri e avesse già ritardato il lavoro. Solo smascherando il problema e facendole capire la gravità delle sue problematiche avrebbe avuto la possibilità di invertire la rotta. Anche se magari si sarebbe sentita come se le avessero trafitto il cuore e inizialmente avesse faticato ad accettarlo, avrei comunque cercato di aiutarla sinceramente e avrei avuto la coscienza pulita. Più tardi, durante la riunione, ho attinto alle parole di Dio per smascherare la natura e le conseguenze del suo concentrarsi esclusivamente sulle proprie attività trascurando il lavoro complessivo. Ho visto che era piuttosto angosciata, ma dopo la condivisione mi ha detto che era in qualche modo consapevole dei suoi problemi, però non li aveva presi sul serio e che, grazie a quell’analisi, aveva finalmente visto quanto fossero gravi. Si è resa conto di non essersi preoccupata di aver causato un blocco nel lavoro e di non aver prestato attenzione alla risoluzione di quei problemi, pur essendo consapevole della loro esistenza. Ha anche capito di essere stata indifferente e noncurante, ritardando così il lavoro, nonché di essere stata veramente egoista e spregevole e di dover riflettere seriamente e apportare dei cambiamenti. Mi ha fatto molto piacere vedere la sorella arrivare a una tale comprensione e sentivo che per una volta avevo finalmente aiutato gli altri.

Attraverso questa esperienza, sono giunto a comprendere alcuni principi per quantificare la buona umanità e ho anche visto chiaramente che la mia incapacità di aiutare sinceramente gli altri, la mia esitazione nell’evidenziare le criticità e il mio proteggere solo me stesso senza sostenere il lavoro della chiesa erano una manifestazione di scarsa umanità. Allo stesso tempo, ho imparato cosa significa veramente aiutare gli altri con amore. Grazie a Dio!

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