38. La mia scelta

di Shara, Filippine

Ho perso i genitori quando ero ancora piccola e sin dall’infanzia ho vissuto con la nonna insieme alle mie due sorelle. È stata lei a predicarci il Vangelo del Signore Gesù. Pregavamo spesso il Signore e la domenica andavamo in chiesa con lei. Quando la nonna è venuta a mancare, siamo andate a stare dagli zii, che ci hanno trattate come se fossimo loro figlie. Spesso nostra zia ci diceva che studiare era la cosa più importante nella vita e che era la chiave per un futuro luminoso. Io ho tenuto a cuore queste parole, pensando che a prescindere da cosa accadesse, non avrei mai dovuto abbandonare gli studi. Studiavo davvero con grande impegno e insistevo per andare a scuola anche quando ero malata. I miei voti erano sempre tra i migliori della classe e ho ottenuto molti premi e certificati.

Nel 2020, dopo lo scoppio della pandemia di COVID-19, ho smesso di andare in chiesa e ho iniziato a leggere la Bibbia a casa. Sono stata ispirata dai santi della Bibbia che hanno dedicato la loro vita a Dio e gradualmente ho sviluppato il desiderio di servirLo. Ho iniziato col cercare online dei gruppi con cui riunirmi e, nell’agosto 2020, un amico su Facebook mi ha invitata a partecipare a una riunione online. Durante l’incontro, ho ascoltato delle testimonianze sull’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Quando ho letto per la prima volta le parole di Dio Onnipotente, mi sono profondamente commossa ed emozionata, poiché quelle parole avevano autorità e rivelavano molti misteri che in precedenza non avevo compreso. Di conseguenza, non vedevo l’ora di partecipare agli incontri online e nel tempo libero guardavo molti film della Chiesa di Dio Onnipotente e testimonianze esperienziali di fratelli e sorelle. Il mio cuore era colmo di gioia e nutrimento.

Ben presto, ho iniziato a praticare online l’irrigazione dei nuovi arrivati. A causa della pandemia, potevo solamente completare i miei studi online e avevo molto tempo libero, quindi bilanciare i miei doveri e gli studi non era troppo impegnativo. Col passare del tempo, i miei zii hanno iniziato a preoccuparsi del fatto che i miei doveri potessero avere un impatto sui miei studi, pertanto mi hanno chiesto di smettere di partecipare agli incontri online. Ero un po’ preoccupata e ho pensato: “Se non posso partecipare agli incontri online, come farò a svolgere i miei doveri? Ultimamente, sempre più nuovi arrivati stanno accettando l’opera di Dio Onnipotente, e se non li irrigo in modo adeguato, le loro vite ne risentiranno. Sarebbe colpa mia e sono certa che fare così mi lascerebbe la coscienza sporca”. Per questo motivo, ho scelto di continuare a svolgere i miei doveri. Un giorno, il leader mi ha mandato un messaggio per chiedermi se volessi svolgere i miei doveri a tempo pieno. Quando l’ho ricevuto, sono stata contentissima e ho subito accettato, perché finalmente avrei potuto dedicare tutto il mio tempo a spendermi per Dio, realizzando così il mio desiderio di servirLo. Tuttavia, avevo anche delle preoccupazioni, e mi sono chiesta: “Se svolgo i miei doveri a tempo pieno, cosa ne sarà dei miei studi? Se dovessi lasciare la scuola, che ne sarà del mio futuro? Come la prenderanno i miei zii? Si aspettano ancora che in futuro mi prenda cura di loro e ripaghi il loro amore e gli sforzi che hanno fatto per crescermi”. Proprio in quel momento, ho letto due passi delle parole di Dio: “Qualsiasi dovere un individuo svolga è la cosa più giusta che possa fare, la cosa più bella e giusta tra gli esseri umani. In quanto esseri creati, le persone dovrebbero svolgere il loro dovere, e solo allora possono ricevere l’approvazione del Creatore. Gli esseri creati vivono sotto il dominio del Creatore e accettano tutto ciò che è fornito da Dio e tutto ciò che proviene da Lui, pertanto dovrebbero assolvere le loro responsabilità e i loro obblighi. Questo è perfettamente naturale e giustificato ed è stato decretato da Dio. Da ciò si può vedere che, per le persone, svolgere il dovere di un essere creato è più giusto, bello e nobile di qualsiasi altra cosa si faccia vivendo sulla terra; niente tra gli esseri umani è più significativo o degno e niente apporta maggiore significato e valore alla vita di una persona creata che svolgere il dovere di un essere creato. Sulla terra, solo il gruppo di persone che svolge veramente e sinceramente il dovere di un essere creato è quello che si sottomette al Creatore. Questo gruppo non segue le tendenze mondane; si sottomette alla direzione e alla guida di Dio, ascolta solo le parole del Creatore, accetta le verità espresse dal Creatore e vive secondo le parole del Creatore. Questa è la testimonianza più autentica, la più clamorosa, ed è la migliore testimonianza di fede in Dio. Per un essere creato, saper adempiere il dovere di un essere creato e soddisfare il Creatore è la cosa più bella tra gli uomini e la si dovrebbe raccontare a tutti perché possano lodarla. Gli esseri creati dovrebbero accettare in maniera incondizionata tutto ciò che il Creatore affida loro; per l’umanità è una questione sia di felicità che di privilegio, e per tutti coloro che sanno adempiere il loro dovere di esseri creati nulla è più bello o memorabile: è qualcosa di positivo. […] Quando un individuo si presenta davanti al Creatore, in quanto essere creato dovrebbe svolgere il proprio dovere. Questa è una cosa molto giusta da fare ed egli dovrebbe adempiere a questa responsabilità. Sulla base del fatto che gli esseri creati assolvono i loro doveri, il Creatore ha svolto un’opera ancora più grande tra gli uomini, e ha compiuto un’ulteriore fase della Sua opera nelle persone. E di quale opera si tratta? Egli fornisce agli esseri umani la verità, permettendo loro di acquisirla da Lui mentre svolgono i loro doveri, e quindi di liberarsi della loro indole corrotta e di essere purificati. In tal modo, essi giungono a soddisfare le intenzioni di Dio e a intraprendere la retta via nella vita e, infine, sono in grado di temere Dio e fuggire il male, di ottenere la completa salvezza e di non essere più soggetti alle afflizioni di Satana. Questo è l’effetto che Dio vuole che gli esseri umani in definitiva ottengano svolgendo i loro doveri(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte settima”). “In quanto membri del genere umano e cristiani devoti, tutti noi abbiamo l’obbligo e la responsabilità di offrire la nostra mente e il nostro corpo allo svolgimento dell’incarico da parte di Dio, poiché il nostro intero essere è venuto da Dio ed esiste grazie alla Sua sovranità. Se le nostre menti e i nostri corpi non sono dediti all’incarico da parte di Dio e alla giusta causa dell’umanità, le nostre anime proveranno vergogna davanti a coloro che hanno subito il martirio per via dell’incarico da parte di Dio, e ancor più vergogna davanti a Dio, che ci ha fornito ogni cosa(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Appendice 2: Dio sovrintende al destino dell’intera umanità”). Le parole di Dio ci dicono chiaramente che impegnarci anima e corpo per adempiere l’incarico ricevuto da Dio e diffondere il Suo Vangelo sono una nostra responsabilità e un nostro obbligo. Se non ci dedichiamo anima e corpo all’incarico ricevuto da Dio e ci limitiamo a vivere per la carne, allora le nostre vite sono prive di significato. Dio spera che possiamo svolgere i nostri doveri senza sprecare tempo. Sono un essere creato e la mia vita proviene da Lui, pertanto dovrei svolgere i miei doveri. Grazie alle parole di Dio, ho anche capito che svolgere i doveri è il cammino per ottenere la salvezza e la perfezione, e che se avessi smesso di farlo, la mia vita sarebbe stata vuota e avrei vissuto invano senza l’approvazione di Dio Onnipotente. Le parole di Dio mi hanno dato coraggio ed è cresciuto in me il desiderio di soddisfarLo e dedicare la mia vita a Lui. Sebbene fossi disposta a rinunciare a tutto, compresi gli studi, per svolgere i doveri di un essere creato, ero anche preoccupata di cosa mi sarebbe successo in futuro se avessi abbandonato la scuola. Mi chiedevo se sarei stata in grado di trovare un buon lavoro senza un diploma e se in futuro sarei riuscita a sostenermi. Ripensavo anche alle parole che diceva spesso mia zia: “Nella vita, l’istruzione è la cosa più importante. La conoscenza è il bene più prezioso, qualcosa che nessuno ci può rubare, nonché la chiave per un futuro luminoso”. Credevo che, se non avessi ottenuto buoni risultati negli studi, non sarei riuscita a trovare un buon lavoro e non avrei avuto una vita stabile. Questo pensiero mi rendeva ancora più ansiosa e preoccupata. In quel momento, mi mancavano solo due o tre mesi per ottenere il diploma di scuola superiore, quindi volevo prima finire gli studi. Di conseguenza, studiavo mentre svolgevo i miei doveri nella chiesa. Volevo fare bene entrambe le cose, ma era davvero molto difficile. A volte dovevo fare i compiti e irrigare i nuovi arrivati, e il mio cuore non era in grado di calmarsi. Un giorno, avevo dei compiti da fare, e quando ho visto quanti erano, mi sono chiesta cosa ne sarebbe stato dei miei doveri se avessi cercato di farli tutti. Per di più, quando ho letto i materiali di studio, mi sono sentita molto a disagio perché la maggior parte dei temi del corso non erano in linea con la verità e alcuni addirittura la contraddicevano e negavano l’esistenza di Dio. Questo mi ha fatto soffrire molto e mi ha creato una grande agitazione interiore. Mi sentivo come se stessi vivendo in due mondi: uno di luce e uno di oscurità, e avevo la sensazione di avere un piede nella luce e uno nell’oscurità. In quel momento, finalmente ho capito che dovevo scegliere tra gli studi e i miei doveri.

Ho letto un passo delle parole di Dio: “Alcuni scelgono una buona specializzazione all’università e, dopo la laurea, trovano un lavoro gratificante, muovendo un primo passo trionfante nel viaggio della vita. Altri acquisiscono e padroneggiano molte competenze diverse, ma non trovano mai un lavoro idoneo o una posizione adeguata, né tantomeno fanno carriera; all’inizio del viaggio della vita si ritrovano frustrati a ogni piè sospinto, assillati dai problemi, con prospettive pessime e un’esistenza incerta. Alcuni si applicano diligentemente allo studio, ma mancano per un pelo ogni possibilità di ricevere un’istruzione superiore; sembrano destinati a non raggiungere mai il successo, con la loro primissima aspirazione nel viaggio della vita che si è dissolta nel nulla. Non sapendo se la strada davanti a sé sia liscia o sassosa, si accorgono per la prima volta quanto il destino umano sia pieno di variabili e dunque guardano alla vita con attesa e paura. Alcuni, pur non essendo molto istruiti, scrivono libri e conquistano una certa fama; alcuni, seppure quasi completamente analfabeti, fanno soldi nel commercio e così sono in grado di mantenersi… Quale professione si intraprende, come ci si guadagna da vivere: le persone hanno qualche controllo sul fatto di fare una scelta buona o cattiva riguardo a queste cose? Queste cose rispecchiano i loro desideri e le loro decisioni? La maggior parte degli uomini nutre questi desideri: lavorare di meno e guadagnare di più, evitare di faticare sotto il sole o la pioggia, vestirsi bene, brillare e splendere ovunque, torreggiare sugli altri e rendere onore agli antenati. Le persone sperano nella perfezione ma, quando compiono i primi passi nel viaggio della vita, arrivano gradualmente a rendersi conto di quanto sia imperfetto il destino umano e, per la prima volta, capiscono davvero che, per quanto si possano fare progetti audaci per il futuro e per quanto si possano accarezzare fantasie ardite, nessuno ha la capacità o il potere di realizzare i propri sogni, e nessuno è nella posizione di controllare il proprio futuro. Ci sarà sempre un po’ di distanza tra i propri sogni e le realtà che si devono affrontare; le cose non sono mai come si vorrebbero e, di fronte a tali realtà, le persone non riescono mai a raggiungere la soddisfazione o l’appagamento. Alcune faranno qualunque cosa immaginabile, compiranno grandi sforzi e notevoli sacrifici per il proprio sostentamento e il proprio futuro, nel tentativo di cambiare il proprio destino. Alla fine, tuttavia, anche se riusciranno a realizzare sogni e desideri grazie al duro lavoro, non saranno mai in grado di cambiare la propria sorte e, per quanto ostinatamente ci provino, non riusciranno mai a superare ciò che il destino ha riservato loro. A prescindere dalle differenze di capacità, di intelligenza e di forza di volontà, gli uomini sono tutti uguali davanti al destino, che non fa distinzione tra il grande e il piccolo, l’alto e il basso, il nobile e l’umile. Quale professione si intraprende, cosa si fa per guadagnarsi da vivere e quanta ricchezza si accumula nella vita sono aspetti che non vengono decisi dai genitori, dai talenti, dagli sforzi o dalle ambizioni, bensì prestabiliti dal Creatore(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico III”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho compreso che il mio destino e il mio futuro non sono nelle mie mani, e che per quanto mi sforzi non c’è nulla che io possa fare. Queste cose vengono determinate in tutto e per tutto dal Creatore. Mia zia diceva sempre che la conoscenza era la chiave per un futuro brillante e una ricchezza senza paragoni, e queste parole si erano profondamente radicate nel mio cuore, facendomi credere che fossero la verità. Spesso mi dicevo che, a prescindere da cosa accadesse, non avrei dovuto interrompere gli studi, poiché quella era la chiave per avere un futuro di successo, e che se avessi smesso di studiare, il mio destino non sarebbe cambiato. Non volevo fare una vita di stenti o morire povera, quindi ho studiato duramente. Tuttavia, adesso ho capito che le parole che erano state instillate nel mio cuore erano le stesse che Satana usava per fuorviare le persone, portandole a opporsi a Dio e a negare la Sua sovranità e le Sue disposizioni, facendoci credere che il nostro destino dipenda da quanto lavoriamo duramente, e che tale destino sia nelle nostre mani, portandoci così a negare la verità secondo cui il destino dell’uomo è nelle mani del Creatore. Mi sono chiesta il motivo per cui molte persone che possiedono ottimi titoli accademici e si specializzano in buone facoltà finiscono per avere carriere e guadagni terribilmente al di sotto delle proprie aspettative. Dopo la laurea, alcuni diventano collaboratori domestici, altri fanno gli agricoltori, altri ancora diventano venditori, mentre altri non trovano nemmeno un lavoro. Al contrario, molte persone che non hanno studiato affatto, o che comunque non hanno studiato duramente, adesso sono ricche o famose. Riflettendo su queste cose, ho capito che il destino non è nelle nostre mani, ma in quelle di Dio. Proprio come diceva il Signore Gesù: “Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete {o di che cosa berrete}; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro?(Matteo 6:25-26). Grazie alle parole di Dio, ho capito che Egli è la fonte di tutto ciò di cui abbiamo bisogno, che provvede a tutte le nostre necessità e che non devo preoccuparmi di nulla. Per quanto riguarda il mio futuro, se avrò cibo da mangiare, una casa in cui vivere, o se troverò un buon lavoro, non devo preoccuparmi, devo solo ricercare Dio e affidare ogni cosa a Lui, e sarà Lui a orchestrare e disporre ogni cosa. In quel momento, mi sono sentita in pace e ho deciso di interrompere gli studi e concentrarmi sui miei doveri. Tuttavia, temevo che la mia famiglia non fosse d’accordo e sentivo di essere in debito con loro. Per crescermi, avevano dovuto attraversare molti momenti difficili. Spesso mio zio aveva fatto gli straordinari e aveva accettato un lavoro part-time così da guadagnare più soldi per mantenerci. A volte rinunciava volontariamente al cibo per assicurarsi che ne avessimo abbastanza. Questi pensieri mi facevano sentire molto angosciata, ma se avessi rinunciato ai miei doveri per ripagare il mio debito, non mi sarei sentita a posto con la coscienza.

In seguito, mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio Onnipotente che ha risolto il mio problema. Dio Onnipotente dice: “Dio ha creato questo mondo e vi ha introdotto l’uomo, un essere vivente cui ha concesso la vita. Poi l’uomo è arrivato ad avere genitori e parenti, e non è più stato solo. Fin da quando ha posato gli occhi sul mondo materiale, è stato destinato a esistere all’interno dell’ordinamento di Dio. Il Suo alito di vita sostiene ogni singolo essere vivente per tutta la crescita, fino all’età adulta. Durante questo processo, nessuno si accorge che l’uomo cresce sotto la cura di Dio; anzi, si crede che cresca sotto la cura amorevole dei suoi genitori e che sia l’istinto vitale a dettarne la crescita. Questo, perché l’uomo non sa chi gli abbia concesso la vita o da dove essa sia venuta, né tantomeno come l’istinto della vita crei miracoli. Sa soltanto che il cibo è la base su cui la vita continua, che la perseveranza è la sorgente della sua esistenza e che le convinzioni nella sua mente sono il capitale da cui dipende la sua sopravvivenza. Della grazia e della provvista di Dio, l’uomo è totalmente ignaro, perciò spreca la vita da Lui concessagli… Nemmeno uno di questi esseri umani di cui Dio Si prende cura giorno e notte si fa carico di adorarLo. Come da Lui pianificato, Dio continua soltanto a operare sull’uomo, verso il quale non ha alcuna aspettativa. Lo fa nella speranza che, un giorno, l’uomo si svegli dal suo sogno e improvvisamente comprenda il valore e il significato della vita, il prezzo che Dio ha pagato per tutto ciò che gli ha dato, e l’impaziente sollecitudine con cui attende che l’essere umano torni da Lui(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio è la sorgente della vita dell’uomo”). Dalle parole di Dio, ho compreso che Egli provvede per tutti, e che sebbene possa sembrare che sia la nostra famiglia a prendersi cura di noi, in realtà è Lui che dietro le quinte dispone le cose e veglia su di noi per tutta la vita. All’improvviso, mi sono ricordata di quando io e le mie sorelle eravamo ancora bambine e stavamo bene anche senza le cure dei nostri genitori. Non importava dove vivessimo, le persone che incontravamo erano sempre gentili e ci trattavano come se fossimo loro figlie. Mi sono anche ricordata di quando, a sette anni, un giorno stavo attraversando la strada con mia sorella e improvvisamente una macchina è venuta verso di noi e ci ha quasi travolte. Io e mia sorella eravamo troppo scioccate per muoverci, ma all’improvviso la macchina si è fermata e non ci è successo niente. Un’altra volta, mentre attraversavo la strada, sono stata quasi investita da una motocicletta, e anche quella si è fermata all’improvviso e ancora una volta sono rimasta illesa. Ripensando a quegli incidenti, non riuscivo a smettere di piangere. Dio era sempre stato dalla mia parte, controllandomi e proteggendomi, ma io non me ne ero resa conto. Credevo che tutto ciò che avevo fosse il risultato dei sacrifici e del duro lavoro dei miei zii. Questo senso di gratitudine nei loro confronti non mi aveva mai abbandonata e speravo di ripagarli. Grazie alle parole di Dio, ho capito che tutto ciò che avevo mi era stato dato dal Suo amore e dalla Sua cura, e che era Lui a meritare più di tutti il mio amore e la mia gratitudine. In quanto essere creato, avevo l’obbligo e la responsabilità di svolgere i doveri di un essere creato. In seguito, ho pregato Dio, chiedendoGli di darmi il coraggio di comunicare alla mia famiglia ciò che avevo deciso.

Una sera, ho mandato un messaggio a mia zia che recitava così: “Cara zia, quando ero piccola, la nonna ha condiviso il Vangelo del Signore Gesù con me e le mie sorelle, ci ha insegnato come pregare Dio, e ci ha fatto comprendere che Egli è il Creatore. Mi sono resa conto di quanto Lui sia buono e meraviglioso, del fatto che abbia sacrificato ogni cosa per l’umanità, e di come perdoni ognuno di noi a prescindere da quanti peccati abbiamo commesso. Dal momento che Dio fa ogni cosa per noi, perché non dovremmo svolgere i nostri doveri all’interno della Sua gestione? Per questo motivo, ho deciso di servire Dio. Il Signore Si è incarnato di nuovo, Egli è Dio Onnipotente e sta svolgendo l’opera di giudizio e purificazione per liberare gli uomini dal peccato. Voglio dedicare tutto il tempo ai miei doveri e all’adempimento della mia promessa a Dio. Spero tu possa accettare la mia decisione”. Dopo aver inviato il messaggio, mi sono sentita come se mi avessero tolto un peso dallo stomaco, e mi sono sentita molto meglio.

Il mattino seguente, la zia mi ha detto: “Shara, sei sicura che questa sia la tua decisione? Cosa ne sarà del tuo futuro? Tuo zio si è fatto in quattro per te, e tu rinunci agli studi così facilmente?” Ha continuato dicendo una serie di cose molto offensive e le sue parole mi hanno ferita profondamente. Poi la zia mi ha chiesto: “Stai ancora studiando?” Ho risposto: “No, non più”. Alle mie parole, si è arrabbiata molto e ha gridato: “Cosa? Non stai studiando? Che ti passa per la testa? Io e tuo zio abbiamo lavorato così duramente per farti studiare e tu ci tratti così? Ho sempre pensato che delle tre sorelle fossi la più gentile e intelligente, ma a quanto pare mi sbagliavo. Ci hai davvero delusi!” Non riuscivo a smettere di piangere, perché sapevo che per me avevano pagato un grande prezzo, ma sentivo che nello scegliere i doveri stavo facendo la cosa giusta. Tuttavia, per quanto cercassi di spiegarmi, mia zia proprio non capiva. Più tardi, mentre ero in cucina, ho mandato un messaggio a una sorella per raccontarle della mia situazione. La sorella mi ha incoraggiata e mi ha inviato un passo delle parole di Dio: “Devi possedere nell’intimo il Mio coraggio, e quando si tratta di affrontare parenti che non credono devi avere dei principi. Ma per amor Mio devi anche fare in modo di non cedere a nessuna forza oscura. Confida nella Mia saggezza per percorrere la via della perfezione; non permettere mai alle macchinazioni di Satana di avere il sopravvento. Convoglia tutti i tuoi sforzi nel mettere il tuo cuore dinanzi a Me e Io ti conforterò portandoti pace e felicità. Non sforzarti di essere in un certo modo davanti agli altri; non ha più valore e peso il fatto di soddisfarMi? Nel soddisfarMi non sarai colmato ancor più fino alla fine dei tuoi giorni di pace e felicità imperiture?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 10”). Le parole di Dio mi hanno commossa e mi hanno dato forza, e ho sentito che Egli mi stava incoraggiando, consigliando ed esortando. Ho capito che Satana usava la mia famiglia per tentarmi e attaccarmi, rendendomi debole e tramando affinché mi ritirassi, ma non potevo arrendermi a lui. A prescindere da come venivo trattata dalla mia famiglia, dovevo rimanere salda nella mia testimonianza per svergognare Satana. Ho pregato Dio: “Dio, Satana mi sta attaccando e io sono debole e impotente. Ti prego di darmi forza, di vegliare sul mio cuore e di tenermi lontana dai suoi piani”. Dopo aver pregato, mi sono fatta coraggio e mi sono sentita disposta ad affidarmi a Dio per affrontare la situazione che mi si parava davanti. Poco dopo, mio zio è tornato. Quando l’ho visto, non ho potuto fare a meno di sentirmi di nuovo nervosa. Mi ha detto: “Hai intenzione di andare a servire Dio nella chiesa. È davvero questo che vuoi?” Ho annuito. Mi ha chiesto un’altra volta: “Sei sicura della tua decisione?” Ho risposto: “Sì”. Pensavo si sarebbe infuriato, ma sorprendentemente mi ha detto: “Bene, se questa è la tua decisione, non ti fermerò. Shara, ho promesso a tua madre che mi sarei preso cura di te e delle tue sorelle e che ti avrei garantito un’istruzione, e adesso che ti ho già dato tutto questo, non interferirò ulteriormente con la tua decisione. A patto che tu non finisca per pentirti della tua scelta, vai avanti e fai ciò che vuoi”. In quel momento, non ho potuto fare a meno di piangere; non mi sarei mai aspettata che mio zio sarebbe stato così calmo. Ho capito che ognuno attorno a me era sotto la sovranità di Dio, che tutto ciò era opera Sua, e L’ho ringraziato dal profondo del cuore!

Tuttavia, per mia sorpresa, un giorno all’improvviso mio zio ha cambiato idea e ha preteso di incontrare i fratelli e le sorelle, dicendo che non potevo uscire di casa prima di lui, che alle 8 di sera dovevo consegnargli il telefono e non potevo partecipare agli incontri, e che se avessi rifiutato di farlo, mi avrebbe cacciata di casa. Sentendogli dire queste cose, mi sono davvero spaventata. Poiché mio zio era piuttosto severo, non ho osato disattendere le sue richieste, ma allo stesso tempo c’erano dei nuovi arrivati che alle 8 di sera avevano bisogno di essere irrigati, e come avrei potuto farlo se dovevo lasciare a lui il mio cellulare? A questo pensiero, non riuscivo minimamente a calmarmi, così ho pregato Dio: “Dio, al momento non c’è nulla che io possa fare, affido a Te la mia situazione attuale. Ti prego di aiutarmi”. Dopo aver pregato, ho pensato a come ogni cosa sia nelle mani di Dio e a come dovessi affidarmi a Lui, stare dalla Sua parte e non permettere che i piani di Satana avessero successo. Pensando a questa cosa, mi sono sentita illuminata e ho deciso di irrigare i nuovi arrivati. Sono arrivate le 8 di sera e zio non ha preso il mio cellulare, così come al solito ho partecipato all’incontro online. Per mia sorpresa, mio zio non ha detto niente e non ha interrotto l’incontro, ed è rimasto in silenzio finché la riunione con i nuovi arrivati non è terminata. In quel momento, non sono riuscita a trattenere le lacrime. Ho capito che, per quanto mio zio fosse severo, anche lui era nelle mani di Dio e doveva sottostare alla Sua sovranità e alle Sue orchestrazioni. Pensavo che la sua persecuzione nei miei confronti fosse finita, ma ha continuato a ostacolarmi. A volte non potevo fare a meno di chiedermi: “Perché all’improvviso mio zio ha cambiato idea e si è messo contro di me?” Tutto è cambiato quando ho letto due passi delle parole di Dio: “Quando Dio opera, Si prende cura di una persona e la osserva e, quando la favorisce e la approva, anche Satana le si mette alle calcagna, cercando di fuorviarla e di danneggiarla. Se Dio desidera guadagnare questa persona, Satana farà tutto quanto in suo potere per ostacolarLo, utilizzando vari modi malvagi per tentare, disturbare e compromettere l’opera di Dio, al fine di raggiungere il suo obiettivo nascosto. Qual è il suo obiettivo? Non vuole che Dio guadagni nessuno; vuole impossessarsi di coloro che Dio vuole guadagnare, vuole dominarli e assumerne il controllo perché lo adorino, commettano azioni malvagie al suo fianco e si oppongano a Dio. Non è questo il bieco movente di Satana?(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico IV”). “In ogni fase dell’opera che Dio compie sugli uomini, da fuori sembra che ciò che accade sia dovuto a un’interazione tra individui, che venga da disposizioni o da disturbi umani. Ma dietro ciò che appare, dietro ogni fase dell’opera e dietro ogni cosa che accade vi è una scommessa che Satana fa con Dio e che richiede che le persone rimangano salde nella propria testimonianza a Dio. Pensate a quando Giobbe fu messo alla prova, per esempio: dietro le quinte, Satana stava facendo una scommessa con Dio e ciò che accadde a Giobbe fu dovuto alle azioni e al disturbo degli uomini. Dietro ogni fase dell’opera che Dio compie in voi, vi è la scommessa di Satana con Dio; dietro ogni cosa vi è una battaglia. […] Quando Dio e Satana combattono nel regno dello spirito, in che modo dovresti soddisfare Dio e in che modo dovresti rimanere saldo nella tua testimonianza a Lui? Devi sapere che tutto ciò che ti accade è una grande prova ed è quello il momento in cui Dio ha bisogno che tu dia testimonianza(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). Dopo aver letto le Sue parole, ho capito che Dio vuole salvare le persone, mentre Satana non vuole che queste seguano Dio liberamente, né che qualcuno passi dalla Sua parte. Pertanto, quando qualcuno vuole avvicinarsi a Dio e adorarLo, Satana fa di tutto per disturbarlo e impedirgli di giungere dinanzi a Lui. Ho compreso quanto Satana sia malvagio e senza vergogna! In apparenza, mi stavo scontrando contro le resistenze e le restrizioni della mia famiglia, ma dietro a tutto questo c’era il disturbo di Satana. Egli stava usando le persone, gli eventi e le cose che mi circondavano per impedirmi di seguire Dio. Era questo l’obiettivo maligno di Satana e sono arrivata a odiarlo ancora di più. Dio dice: “Devi sapere che tutto ciò che ti accade è una grande prova ed è quello il momento in cui Dio ha bisogno che tu dia testimonianza”. A prescindere da quanto Satana mi disturbi e mi ostacoli, rimarrò salda nella mia testimonianza e lo svergognerò. Ho anche pensato a cosa accadde a Giobbe. Dietro le quinte, Satana aveva fatto una scommessa con Dio e su Giobbe si abbatterono una serie di sofferenze fisiche, emotive e spirituali. Egli sopportò molte difficoltà senza ribellarsi a Dio o allontanarsi da Lui e rimase saldo anche quando la moglie lo disturbava e lo attaccava per far sì che rinunciasse alla sua fede in Dio. Alla fine, Satana vide che Giobbe non aveva né rinnegato né tradito Dio nonostante il grande tormento, e si ritirò per la vergogna. A questo pensiero, ho sentito che la mia determinazione a seguire Dio era ancora più grande. Successivamente, quasi ogni giorno mio zio portava a casa dei parenti affinché mi convincessero a cambiare idea. Mi diceva: “Che cosa conta di più per te in questo momento, il tuo dovere o la tua famiglia? Scegli!” Dicevano anche molte cose che andavano contro Dio e Lo negavano, e ho visto chiaramente il loro vero volto di opposizione e odio verso di Lui. Non importava quanto cercassero di persuadermi o di ostacolarmi, niente poteva cambiare la mia decisione. Ho continuato a svolgere il mio dovere e ho preparato le mie cose per andarmene di casa. Adesso che svolgo il mio dovere con i fratelli e le sorelle, provo un senso di pace e tranquillità. Finalmente sono libera di seguire Dio e svolgere il mio dovere!

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