68. Non si deve compiere un dovere solo per ottenere fama e prestigio

di Zhao Yang, Cina

Un giorno, nell’ottobre del 2023, la leader mi ha incaricata di creare un’immagine di sfondo. Quando ho visto che l’immagine aveva requisiti elevati, ho temuto di non riuscire a farla bene e di ritardare le cose, quindi mi sono data parecchio da fare nel realizzarla. Ho rivisto con attenzione i principi pertinenti e ho pregato Dio ogni volta che incontravo delle difficoltà. Una settimana dopo, il progetto era completato. Dopo averlo controllato, la leader ha segnalato solo un paio di dettagli minori e ha detto che l’immagine era venuta piuttosto bene. Ero molto felice e ho pensato che non mi ero aspettata di completare un’immagine tanto difficile in così poco tempo; la leader avrebbe sicuramente pensato che ero tecnicamente competente e responsabile, che avevo un senso del fardello nei miei doveri e che ero in grado di portare a termine in modo semplice e diretto i compiti che mi venivano assegnati. Successivamente, la leader mi ha fatto realizzare altre due immagini di sfondo, anch’esse portate a termine in tempi brevi. Anche in quel caso, i risultati ottenuti sono stati piuttosto buoni. Ho iniziato a sentirmi parecchio compiaciuta e mi dicevo: “Il mese scorso, il mio dovere non ha prodotto risultati così eccellenti, ma dopo che la leader ha condiviso con me, la qualità delle mie immagini è migliorata immediatamente e la mia produttività è aumentata, quindi ora la leader dovrebbe avere un’impressione migliore di me”. Poco dopo, anche l’articolo di testimonianza esperienziale e il sermone sul Vangelo che avevo scritto sono stati selezionati. Ero felicissima; pensavo: “Sembra che non solo stia ottenendo buoni risultati con le immagini che realizzo, ma che possieda anche alcune verità realtà. Se i fratelli e le sorelle che mi conoscono lo vengono a sapere, sicuramente mi vedranno sotto una nuova luce. Anche la leader mi valuterà in modo decisamente migliore”. Anche se non sembrava che mi stessi mettendo in mostra in maniera evidente, ero pervasa da un costante senso di superiorità, come se il mio valore fosse improvvisamente lievitato.

Una volta, una sorella che collaborava con me ha detto: “Con le capacità lavorative che hai, dovresti essere promossa, ma qui c’è più bisogno di te e il dovere che stai svolgendo non è qualcosa di cui chiunque può occuparsi per sostituirti”. Mi ha fatto piacere sentirlo, come se mi avessero incoronata con un’aureola, e ho pensato: “Anche se non sono una leader, ho comunque un certo peso nel cuore dei fratelli e delle sorelle”. Proprio mentre assaporavo questo senso di superiorità, all’improvviso mi sono chiesta: “Se la mia prossima immagine non verrà selezionata, i fratelli e le sorelle continueranno a guardarmi con ammirazione?” Ho provato un senso di apprensione indescrivibile, pensavo che i risultati dei miei doveri potessero solo migliorare e non peggiorare perché, se fossero andati calando, la mia aureola sarebbe sparita. Mi dicevo: “Devo continuare a lavorare sodo, l’immagine di questo mese deve venire selezionata e devo proseguire a scrivere testimonianze esperienziali valide. In questo modo potrò preservare l’aureola che al momento poggia sulla mia testa”. Da allora in poi, qualsiasi cosa facessi, continuavo a pensare a come soddisfare la leader e ottenere l’alta considerazione dei fratelli e delle sorelle. In un’occasione, la leader aveva scritto per informarsi sull’andamento del lavoro e sullo svolgimento dei doveri dei fratelli e delle sorelle; quando mi sono accorta che non ero informata sul loro lavoro, ho subito mollato il mio dovere per documentarmi, per dimostrare alla leader che avevo un senso del fardello ed ero una persona responsabile. La leader mi ha chiesto perché non avessi scritto sermoni di recente e allora ho pensato: “È meglio che trovi il tempo di scrivere qualcosa in fretta. Altrimenti, la leader crederà forse che non ho più il senso del fardello che avevo una volta? Questo non rovinerà la mia buona immagine ai suoi occhi?” In quel periodo, mi sembrava sempre di non avere abbastanza tempo e temevo costantemente che la leader avrebbe avuto una cattiva opinione di me se non avessi soddisfatto le sue richieste in maniera puntuale. Ero impegnata ogni giorno e le mie devozioni spirituali si sono fatte irregolari; a volte, dopo una giornata intensa, non mi accorgevo nemmeno delle corruzioni che io stessa rivelavo, né sapevo quali lezioni avrei dovuto imparare. Quando realizzavo immagini, mi preoccupavo di cosa avrei fatto se quella attuale non fosse venuta bene come le precedenti. In alcune occasioni, per ottenere risultati migliori, mi ritrovavo completamente impantanata e rimuginavo a lungo, senza riuscire comunque a prendere una decisione. Con il tempo, sono diventata meno lucida nel realizzare le immagini e mi sentivo spesso confusa, mi chiedevo perché fosse diventato così difficile svolgere il mio dovere. Perché la mia mente non era più acuta come prima?

Dopo una riunione, ho parlato del mio stato con una sorella. Grazie al suo richiamo, ho riflettuto e mi sono resa conto che in quel periodo avevo continuamente paura l’efficienza nel mio dovere declinasse; temevo di perdere la buona immagine che avevo nel cuore dei fratelli e delle sorelle, così continuavo a cercare di preservare la mia aureola. Ho ricordato che Dio aveva esposto tali stati, quindi ho letto le Sue parole. Dio dice: “Molte persone che ottengono un certo successo in un determinato campo nel mondo laico e diventano famose hanno la testa annebbiata da fama e guadagno, e cominciano ad avere un’alta opinione di sé. In realtà, l’ammirazione, la lode, il riconoscimento e l’apprezzamento che le altre persone ti tributano sono solo onori temporanei. Non rappresentano la vita, né significano minimamente che si stia percorrendo il giusto cammino. Non sono altro che onori e glorie temporanei. Quali sono queste glorie? Sono reali o vane? (Vane.) Sono come stelle cadenti, passano come un lampo e scompaiono. Dopo aver ottenuto tali glorie, onori, applausi, allori e lodi, le persone devono comunque tornare alla vita reale e vivere come dovrebbero vivere. Alcune sono incapaci di capirlo e desiderano che queste cose rimangano con loro per sempre, il che è irrealistico. Le persone vogliono vivere in questo tipo di ambiente e di atmosfera per come le fa sentire; vogliono godere di questa sensazione per sempre. Se non riescono a goderne, cominciano a prendere la strada sbagliata. Alcune ricorrono a vari metodi come l’alcolismo e l’abuso di droghe per stordirsi: ecco come gli umani che vivono nel mondo di Satana approcciano la fama e il guadagno. Una volta che una persona diventa famosa e riceve un po’ di gloria, è incline a perdere la direzione e non sa come dovrebbe agire, né cosa dovrebbe fare. Ha la testa tra le nuvole e non sa tornare con i piedi per terra: questo è pericoloso. Vi siete mai trovati in un simile stato o avete mai mostrato un simile comportamento? (Sì.) Cosa ne è la causa? Il fatto che le persone hanno un’indole corrotta: sono troppo vanitose, troppo arroganti, non sanno resistere alla tentazione o alla lode, non perseguono la verità né la capiscono. Pensano di essere uniche semplicemente per aver ottenuto un piccolo successo o un po’ di gloria; pensano di essere diventate persone importanti o supereroi. Ritengono che sarebbe un crimine non avere un’alta opinione di sé di fronte a tutta quella fama, quel guadagno e quella gloria. Le persone che non comprendono la verità sono inclini ad avere un’alta considerazione di sé in qualsiasi momento e luogo. Quando cominciano ad avere un’opinione troppo alta di sé, è facile per loro tornare con i piedi per terra? (No.) Le persone con un po’ di ragione non hanno un’alta opinione di sé senza alcun motivo. Quando devono ancora ottenere qualcosa, quando non hanno nulla da offrire, e nessuno del gruppo presta loro attenzione, non riescono ad avere un’alta opinione di sé neppure se lo vogliono. Possono anche essere un po’ arroganti e narcisiste, oppure ritenere di avere un certo talento e di essere migliori di altre, ma non sono inclini ad avere un’alta opinione di sé. In quali circostanze le persone hanno un’alta considerazione di sé? Quando gli altri le lodano per qualche risultato. Pensano di essere migliori degli altri, che le altre persone siano ordinarie e mediocri, di essere le uniche a godere di prestigio e di non essere nella stessa classe o allo stesso livello delle altre persone, ma superiori a loro. È così che si montano la testa(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “I principi che devono guidare il proprio comportamento”). Dopo aver letto questo passo, ho avuto la profonda convinzione che le parole di Dio stessero descrivendo il mio stato. Dio dice che quando le persone raggiungono un determinato successo o ottengono una certa fama, iniziano a godere dell’onore e di un’aureola e vogliono addirittura tenerseli stretti e assaporare per sempre la sensazione di essere ammirati dagli altri. È così che le persone, dopo essere state corrotte da Satana, concepiscono fama e prestigio. Questo mi ha fatta pensare alle tante celebrità nel mondo dei non credenti che, una volta famose, fanno di tutto per scolpire la propria immagine e presentarsi in maniera accattivante, tutto per ottenere maggiore ammirazione e lode dagli altri. Non era forse esattamente così che mi ero comportata io? Da quando le immagini da me realizzate e gli articoli che avevo scritto erano stati selezionati, e la leader e i fratelli e le sorelle intorno a me mi avevano elogiata, avevo iniziato a sentirmi tutta tronfia e a pensare che il mio valore fosse improvvisamente aumentato, come se fossi diventata una celebrità che si stagliava sulla massa e avevo iniziato a trarre diletto dalle lodi e dall’ammirazione altrui. Avevo persino temuto che, se non avessi continuato a fare bene il mio dovere, la mia buona immagine agli occhi dei fratelli e delle sorelle sarebbe svanita. Per preservare quell’onore e quell’aureola, pensavo costantemente a come ottenere l’elogio della leader nei miei doveri. Perseguivo totalmente fama e prestigio e percorrevo un cammino di resistenza a Dio. Non c’è da stupirsi se non riuscivo a ottenere la guida di Dio e la mia mente non era lucida, perché si è scoperto che avevo intrapreso il cammino sbagliato. Il mio cuore si era da tempo allontanato da Dio, tanto che Egli mi detestava e mi nascondeva il Suo volto.

In seguito, ho continuato a riflettere sui miei problemi. Ho letto alcune delle parole di Dio: “Satana usa fama e profitto per controllare i pensieri dell’uomo, finché le persone non riescono a pensare ad altro che non sia fama e profitto. Si affannano per fama e profitto, patiscono disagi per fama e profitto, sopportano umiliazioni per fama e profitto, sacrificano tutto ciò che hanno per fama e profitto, ed esprimeranno giudizi o prenderanno decisioni per fama e profitto. In tal modo, Satana lega le persone con catene invisibili ed esse non hanno la forza né il coraggio di liberarsene. Portano inconsapevolmente il peso di queste catene e continuano ad arrancare con grande difficoltà. Per amore di tale fama e profitto, l’umanità evita Dio e Lo tradisce e diventa sempre più malvagia. In questo modo, quindi, una generazione dopo l’altra viene distrutta nella fama e nel profitto di Satana(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VI”). “Satana usa un metodo molto morbido, molto consono alle nozioni delle persone, niente affatto radicale, tramite il quale fa sì che le persone accettino inconsapevolmente il suo modo di vivere, le sue regole, e stabiliscano i loro obiettivi e la loro direzione nella vita e arrivino anche inconsapevolmente ad avere delle ambizioni nella vita. Per quanto grandiose possano sembrare queste ambizioni, sono inestricabilmente legate a ‘fama’ e ‘profitto’. Tutto ciò che qualsiasi persona grande o famosa – ogni persona, in effetti – segue nella vita, si riferisce unicamente a queste due parole: ‘fama’ e ‘profitto’. Dopo aver ottenuto fama e profitto, le persone pensano di poterli capitalizzare per usufruire di uno stato sociale elevato e di grandi ricchezze, e godersi così la vita. Pensano che fama e profitto siano una sorta di capitale che possono utilizzare per una vita improntata alla ricerca del piacere e al godimento sfrenato della carne. Per questa fama e questo profitto tanto bramati dall’umanità, le persone consegnano volentieri, seppure inconsapevolmente, i loro corpi, le loro menti, tutto ciò che possiedono, il loro futuro e il loro destino, a Satana. Le persone, infatti, lo fanno genuinamente e senza neppure un attimo di esitazione, sempre ignare della necessità di recuperare tutto ciò che hanno consegnato. Possono le persone mantenere un qualche controllo su di sé dopo essersi rifugiate in Satana ed essergli diventate leali in questo modo? Certo che no. Sono completamente e assolutamente controllate da Satana. Sono completamente e assolutamente sprofondate in un pantano e sono incapaci di liberarsi. Una volta impantanate nella fama e nel profitto, le persone non cercano più ciò che è luminoso, ciò che è giusto o le cose belle e buone. Questo perché il potere seduttivo che fama e profitto esercitano sulle persone è troppo grande, ed essi divengono obiettivi da perseguire nel corso della vita e persino per tutta l’eternità, senza fine. Non è vero?(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VI”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho finalmente iniziato a discernere i modi in cui Satana usa fama e guadagno per corrompere le persone. Satana usa metodi che sono in linea con le nozioni umane per tentare e corrompere gli uomini, inducendoli a stabilire concezioni errate sulla vita e a percorrere gradualmente il cammino della malvagità. In loro, Satana instilla idee come “Le persone hanno bisogno dell’orgoglio proprio come un albero della corteccia”, “Mentre l’uomo si affanna verso l’alto, l’acqua scorre verso il basso” e “L’uomo lascia il proprio nome ovunque vada, così come l’oca emette il suo grido ovunque voli”, idee che spingono le persone a cercare di diventare qualcuno di superiore, stimato e ammirato dagli altri. Per gli esseri umani, questo sembra essere in linea con le loro nozioni perché con fama e prestigio si possono ottenere l’ammirazione e il rispetto altrui ed essere sostenuti e favoriti ovunque si vada, cose che soddisfano molto la vanità umana. Per raggiungere questo obiettivo, le persone lavorano duramente e si affannano, competendo per fama e guadagno, ingannando, tramando e combattendo con le unghie e con i denti. Satana usa fama e guadagno per corrompere l’uomo, attirandolo passo dopo passo nell’abisso del peccato. Ho riflettuto sul mio comportamento. Da quando, negli ultimi tempi, il mio lavoro aveva mostrato alcuni risultati e ricevuto elogi dalla leader, dai fratelli e dalle sorelle, avevo pensato di possedere un senso del fardello e delle verità realtà e avevo iniziato a compiacermi di essere stimata e lodata dagli altri, sperando che quell’onore e quell’aureola potessero durare per sempre. Allo stesso tempo, temevo che, se un giorno l’efficienza nei miei doveri fosse diminuita, quell’onore e quell’aureola sarebbero scomparsi: pertanto, avevo iniziato a svolgere i miei doveri per farmi vedere dagli altri. Da tempo nel mio cuore non c’era più posto per Dio e pensavo solo a come ottenere l’ammirazione altrui. Che si trattasse di imparare tecniche o di creare immagini, non facevo altro che mostrare, ai fratelli e alle sorelle, di essere responsabile e di avere un senso del fardello nei miei doveri per mantenere il mio prestigio nei loro cuori. Ho letto alcune delle parole di Dio: “Se, in cuor tuo, sei ancora ossessionato dal prestigio e dalla fama, ancora concentrato nel metterti in mostra e nell’indurre gli altri ad ammirarti, allora non sei una persona che persegue la verità, e stai percorrendo la strada sbagliata. Ciò che persegui non è la verità, né la vita, ma le cose che ami, ossia la fama, il guadagno e il prestigio; in tal caso, nulla di ciò che fai ha attinenza con la verità, è tutto una malefatta e un offrire manodopera. Se, in cuor tuo, ami la verità e ti impegni sempre per acquisirla, se persegui un cambiamento d’indole, sei in grado di raggiungere vera sottomissione a Dio e sai temere Dio ed evitare il male, e se ti poni dei freni in ogni cosa che fai e riesci ad accettare lo scrutinio di Dio, allora il tuo stato continuerà a migliorare e tu sarai qualcuno che vive dinanzi a Dio(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Comportarsi bene non significa che la propria indole sia cambiata”). Perseguire fama e prestigio per essere ammirati dagli altri è il cammino di Satana. Perseguire la verità, vivere al cospetto di Dio e adempiere al dovere di un essere creato è il modo per vivere una vita di valore e significato. Ho riflettuto su quelle prime immagini di sfondo che avevo realizzato e che erano così impegnative. Mi ero concentrata sul fare bene il mio dovere e avevo pregato Dio quando avevo incontrato delle difficoltà, sentendo che il mio cuore era molto vicino a Dio. Ma, da quando avevo iniziato a lavorare per fama e prestigio, il mio cuore si era allontanato sempre di più da Lui e tutto il giorno non pensavo a come fare bene il mio dovere per soddisfare Dio, ma piuttosto a come farmi ammirare dagli altri e a come evitare di perdere il prestigio. Di conseguenza, i miei pensieri erano diventati sempre più confusi e non solo non riuscivo a compiere bene il mio dovere, ma anche la mia vita veniva danneggiata. La fama e il guadagno sono strumenti usati da Satana per nuocere alle persone e allontanarle da Dio e mi avrebbero solo portata sul cammino di resistenza a Dio.

In seguito, ho continuato a cercare e a leggere queste parole di Dio: “Perché hai così tanto a cuore il prestigio? Quali vantaggi puoi ottenere dal prestigio? Se il prestigio ti causasse disastri, difficoltà, imbarazzo e dolore, continueresti ad averlo a cuore? (No.) Ci sono molti vantaggi che derivano dal prestigio, come l’invidia, il rispetto, la stima e l’adulazione da parte degli altri, nonché la loro ammirazione e riverenza. Il prestigio ti conferisce inoltre un senso di superiorità e di privilegio, che ti dà orgoglio e autostima. Inoltre, puoi godere di cose di cui gli altri non godono, come i vantaggi del prestigio e i trattamenti speciali. Queste sono le cose a cui non osi nemmeno pensare e che hai desiderato nei tuoi sogni. Hai a cuore queste cose? Se il prestigio è semplicemente vuoto, privo di alcun significato reale, e difenderlo non serve a nulla, allora non è forse sciocco averlo a cuore? Se riesci ad abbandonare cose come gli interessi e i piaceri della carne, allora la fama, il guadagno e il prestigio non saranno più un vincolo per te. Quindi, cosa bisogna risolvere prima, per risolvere i problemi legati all’avere a cuore e al perseguire il prestigio? In primo luogo, bisogna capire a fondo la natura del problema di compiere il male e di ricorrere a inganni, camuffamenti e coperture, nonché del rifiutare la supervisione, le richieste di informazioni e le indagini da parte della casa di Dio al fine di godere dei vantaggi del prestigio. Non si tratta forse di una palese resistenza e opposizione a Dio? Se riesci a capire la natura e le conseguenze della brama per i vantaggi del prestigio, il problema del perseguimento del prestigio sarà risolto(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 8: Vogliono che gli altri si sottomettano solo a loro, non alla verità o a Dio (Parte seconda)”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho capito perché inseguivo fama e prestigio: in realtà volevo godere dei benefici del prestigio e pensavo che, grazie a fama e prestigio, avrei ricevuto rispetto e stima dagli altri e che, ovunque fossi andata, i fratelli e le sorelle mi avrebbero presa sul serio. Da quando le mie immagini e i miei articoli avevano continuato a essere selezionati uno dopo l’altro e avevo visto l’ammirazione e l’invidia negli occhi dei fratelli e delle sorelle, mi ero sentita molto soddisfatta di quella sensazione e temevo che, se la mia efficienza fosse diminuita, non avrei più goduto di certe cose. In quanto essere creato, poter compiere il mio dovere nella casa di Dio è la grazia di Dio, ma io volevo usare questo per godere dei benefici del prestigio. Ero davvero svergognata! Mi sono resa conto che, se ero efficiente nella creazione di immagini, era merito dell’illuminazione di Dio, che tale abilità era un Suo dono e che ottenevo quei risultati solo grazie alla guida dei principi della casa di Dio e all’aiuto di fratelli e sorelle; ho pure compreso che tutte queste cose sono inseparabili dalla guida di Dio. Non avevo nulla di cui vantarmi o per cui valesse la pena essere ammirata. Il fatto che avessi raggiunto una certa efficienza nel mio dovere non significava che il mio valore fosse aumentato, né che fossi priva di corruzione o di difetti. Ero sempre io, nient’altro che una persona comune con tante manchevolezze e dovevo vedere questa cosa dalla giusta prospettiva. Se ci sono problemi nel mio dovere, devo riflettere su me stessa, sintetizzare le mie deviazioni e imparare da esse. Non devo temere di smascherare le mie manchevolezze, non devo eluderle; di certo non devo usare metodi umani per mascherarle. Quello che devo fare è comportarmi secondo la mia posizione e mettere tutta me stessa nell’adempiere le mie responsabilità nei miei doveri. Compreso ciò, mi sono sentita pervasa da un senso di serenità e di liberazione e non mi sono più preoccupata di come mi vedessero i fratelli e le sorelle. Allora ho pregato Dio: “Dio, grazie di avermi rivelata attraverso questo ambiente, altrimenti non avrei riconosciuto i miei problemi. Ora sono disposta a pentirmi, a smettere di concentrarmi su come mi vedono gli altri, a vivere davanti a Te e a fare bene il mio dovere. Se dovessi perseguire di nuovo fama e prestigio, che la Tua disciplina si abbatta su di me affinché io possa rinsavire in tempo”.

All’inizio di gennaio del 2024, la leader mi ha chiesto di ritoccare un’immagine. Era stata realizzata da altri fratelli e sorelle, ma non ancora completata, e dovevo revisionarla; quindi mi sono sentita un po’ nervosa e ho pensato: “La leader mi sta affidando questo progetto, perciò devo fare del mio meglio e non deluderla”. Speravo di riuscire a farla bene al primo tentativo, per dimostrare alla leader che avevo ancora delle capacità. A quel punto, mi sono resa conto che il mio stato era sbagliato e che stavo ancora perseguendo fama e prestigio, così ho pregato Dio per ribellarmi alla mia intenzione sbagliata, chiedendoGli di proteggere il mio cuore e di aiutarmi ad adempiere le mie responsabilità. Mi sono ricordata di un passo delle parole di Dio: “Dio osserva se ti comporti in modo adeguato alla tua posizione e se sei una persona che svolge bene i doveri di un essere creato. Egli osserva se, nello svolgimento del tuo dovere, metti tutto il tuo cuore e il tuo impegno nelle condizioni intrinseche che ti ha dato e se ti comporti secondo i principi e ottieni i risultati che Egli desidera. Se riesci a raggiungere tutto questo, Dio ti promuove a pieni voti. Se non fai le cose secondo le Sue esigenze, allora, per quanto tu possa adoperarti e lavorare, se tutto ciò che fai serve a esibirti e metterti in mostra, e non svolgi il tuo dovere con tutto il cuore e tutta la forza per soddisfare Dio, né fai le cose secondo le verità principi, allora le tue manifestazioni e rivelazioni e il tuo comportamento sono detestabili per Dio. Perché li detesta? Egli dice che non ti stai concentrando sui compiti giusti, non hai messo tutto il cuore, la forza o la mente nello svolgimento del tuo dovere e non stai seguendo il giusto cammino(La Parola, Vol. 7: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che devo fare del mio meglio secondo i principi che comprendo. Se, nonostante ciò, ci sono ancora delle deviazioni e la leader mi fa notare le mie manchevolezze, quello è il suo modo di aiutarmi, e io devo correggere i miei difetti. Questi pensieri hanno dissipato il mio nervosismo e ho pensato attentamente a come creare il miglior effetto con quell’immagine, pregando Dio e cercando informazioni ogni volta che c’era qualcosa che non comprendevo; in breve tempo, ho completato l’immagine. Qualche giorno dopo, ho saputo che era stata selezionata e ho ringraziato Dio dal profondo del cuore. Questo cambiamento in me è stato il risultato della guida delle parole di Dio.

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