94. Non mi preoccupo più della vecchiaia
Cara Xiujuan,
ho ricevuto la tua lettera. Da quanto scrivi, ho visto che di recente stai collaborando con i fratelli e le sorelle più giovani nel tuo dovere e ti pare di non riuscire a tenere il passo in termini di energia e resistenza, quindi ti senti in qualche modo giù di morale. Temi che con l’avanzare dell’età i doveri che sei in grado di svolgere diminuiscano e che la tua speranza di essere salvato e di entrare nel Regno dei Cieli svanisca. Ultimamente ho avuto anch’io queste stesse preoccupazioni, quindi oggi ti scrivo per condividere con te qualche mia esperienza.
Lo scorso agosto, io e fratello Yang Xun stavamo svolgendo i nostri doveri di tecnologia informatica. Nel tempo libero, scrivevo anche sermoni del Vangelo e articoli sulle mie esperienze di vita. Ero davvero felice e mi piaceva molto quel dovere. Fratello Yang Xun era giovane, pieno di energia e di vitalità giovanili; aveva la mente veloce e agile e mi ha aiutato molto nell’apprendere le abilità tecniche. Anche se la mia levatura mentale e la mia energia non potevano eguagliare quelle di una persona più giovane, dopo un po’ di tempo ero arrivato ad apprendere molte conoscenze tecniche seguendo Yang Xun. Ero molto felice e deciso a sfruttare al meglio quell’opportunità di fare il mio dovere. Andando avanti, io e Yang Xun abbiamo continuato a studiare insieme le abilità tecniche e nel tempo libero praticavo la scrittura di sermoni e ho compreso meglio le verità sulla predicazione del Vangelo. Mi appagava molto svolgere il mio dovere in quel modo e pensavo che l’equilibrio tra quei due doveri aumentasse la mia speranza di essere salvato e di entrare nel Regno di Dio. Ma dopo qualche tempo ho notato che il divario tra me e Yang Xun stava aumentando. Lui era giovane e aveva una buona comprensione, inoltre era veloce a reagire e imparava in fretta. Quando i fratelli e le sorelle affrontavano problemi tecnici, era in grado di farvi fronte rapidamente e di risolverli utilizzando le conoscenze apprese. Quanto a me, invece, anche se sapevo gestire le questioni di base, nei problemi più difficili le mie reazioni erano lente e dimenticavo le cose, che mi sfuggivano di mente non molto tempo dopo averle imparate. Dovevo continuamente consultare materiali di riferimento e tutorial e alcuni processi richiedevano una pratica ripetuta perché li assimilassi. Quando non riuscivo a capire qualcosa, lo gestiva Yang Xun, e io potevo solo svolgere alcuni compiti di supporto. Quando entrambi abbiamo iniziato a scrivere sermoni, Yang Xun li inviava giorni prima che io finissi i miei. Non riuscivo a tenere il suo ritmo e il divario era molto evidente. Ho pensato tra me e me: “Se solo potessi riportare indietro l’orologio di 20 anni, allora sarei in grado di assorbire nuove cose con la stessa velocità di Yang Xun e sarei competente in questo dovere. Sarebbe meraviglioso!” Ma con l’avanzare dell’età la mia energia, la mia resistenza, la mia vista, la mia memoria e la mia velocità di reazione non riuscivano più a tenere il passo. Inoltre, avevo bisogno di farmaci per tenere sotto controllo la pressione alta e la glicemia. Fissare troppo a lungo lo schermo del computer durante il giorno mi offuscava la vista e la sera, anche se volevo mettermi a scrivere qualche sermone, dopo un po’ che stavo seduto mi sentivo affaticato e assonnato, mi si gonfiavano le caviglie e, dopo aver resistito a fatica per un po’, cominciavo ad appisolarmi. Yang Xun mi esortava a riposare, ma io ero riluttante, perché non volevo che la mia età o quei piccoli problemi di salute intralciassero il mio dovere. Se non riuscivo più a svolgere quel dovere, sentivo che quelli che avrei potuto svolgere sarebbero diminuiti ulteriormente e non avrei avuto la certezza di poter essere salvato ed entrare nel Regno di Dio. Yang Xun aveva solo poco più di trent’anni, era pieno di giovinezza ed energia, mentre io ero già oltre i sessanta e la mia salute, la mia memoria e i miei tempi di reazione non erano neanche lontanamente paragonabili a quelli dei giovani, quindi mi sentivo sempre più insoddisfatto di me stesso. Pensavo a quanto fosse grandioso essere giovani, perché i giovani hanno ancora così tante opportunità di fare il loro dovere e un futuro luminoso davanti a sé. Sentivo che, mentre la loro strada si allargava, la mia si restringeva sempre di più. Vivevo nell’ansia e nel dolore, non avevo più l’energia per scrivere articoli o sermoni, e ho iniziato ad approcciarmi al mio dovere con l’atteggiamento del “limitiamoci a superare un giorno alla volta”. Xiujuan, non trovi che il mio stato fosse proprio terribile?
Un giorno, ho letto alcune parole di Dio: “Tra i fratelli e le sorelle vi sono anche persone anziane, di età compresa tra i 60 e gli 80 o 90 anni circa, che a causa della loro età avanzata affrontano alcune difficoltà. Nonostante l’età, il loro modo di pensare non è necessariamente corretto o ragionevole e le loro idee e i loro punti di vista non sono necessariamente conformi alla verità. Questi anziani hanno comunque dei problemi e si preoccupano sempre: ‘La mia salute non è più tanto buona e vi è una gamma limitata di doveri che posso svolgere. Se svolgo solo questo minimo dovere, Dio Si ricorderà di me? A volte mi ammalo e ho bisogno di qualcuno che si prenda cura di me. Quando non c’è nessuno a farlo, non sono in grado di svolgere il mio dovere, quindi cosa posso fare? Sono vecchio e non ricordo le parole di Dio quando le leggo e per me è difficile capire la verità. Durante le condivisioni sulla verità, parlo in modo confuso e illogico e non ho fatto esperienze degne di essere condivise. Sono vecchio e non ho abbastanza energia, la mia vista non è molto buona e non sono più forte come un tempo. Tutto è difficile per me. Non solo non riesco a svolgere il mio dovere, ma dimentico facilmente le cose e commetto errori. A volte mi confondo e creo problemi alla chiesa e ai fratelli e alle sorelle. Voglio ottenere la salvezza e perseguire la verità, ma è molto difficile. Cosa posso fare?’ […] In particolare, ci sono anziani che vogliono dedicare tutto il loro tempo a spendersi per Dio e a svolgere il loro dovere, ma non stanno bene fisicamente. Alcuni soffrono di ipertensione, altri di glicemia alta, altri ancora hanno problemi gastrointestinali, e la loro forza fisica non riesce a tenere il passo con le richieste del loro dovere, motivo per cui si agitano. Vedono i giovani in grado di mangiare e bere, di correre e saltare, e provano invidia. Più vedono i giovani fare queste cose, più si sentono angosciati, e pensano: ‘Voglio svolgere bene il mio dovere e perseguire, comprendere e anche praticare la verità, quindi perché è così difficile? Sono così vecchio e inutile! Dio non vuole gli anziani? I vecchi sono davvero inutili? Noi non possiamo ottenere la salvezza?’ Sono tristi e, da qualsiasi punto di vista guardino la situazione, non riescono a provare gioia. Non vogliono perdere un momento così bello e una così grande opportunità, eppure non sono in condizione di spendersi e di svolgere il loro dovere con tutto il cuore e tutta l’anima come fanno i giovani. Questi anziani cadono in una profonda angoscia, ansia e preoccupazione a causa della loro età. Ogni volta che affrontano difficoltà, contrattempi, avversità o ostacoli, danno la colpa alla loro età e addirittura odiano e disprezzano sé stessi. Ma in ogni caso non serve a nulla, non c’è soluzione e non hanno una via d’uscita. È possibile che davvero non abbiano una via d’uscita? Esiste una qualche soluzione? (Anche gli anziani dovrebbero svolgere i loro doveri in maniera commisurata a quanto possono.) È accettabile che gli anziani svolgano i loro doveri per quanto è loro possibile, giusto? Forse che gli anziani non possono più perseguire la verità a causa della loro età? Non sono forse in grado di comprendere la verità? (Sì, lo sono.) Gli anziani possono capire la verità? Possono capirne una parte, ma nemmeno i giovani possono capirla tutta. Gli anziani hanno sempre un’idea sbagliata: credono di essere confusi, di avere una cattiva memoria e quindi di non poter capire la verità. Hanno ragione? (No.) Anche se i giovani hanno molta più energia di loro e sono fisicamente più forti, in realtà la loro capacità di capire, comprendere e conoscere è uguale a quella degli anziani. Non sono forse stati giovani anche gli anziani? Non sono nati vecchi, e anche i giovani invecchieranno un giorno. Gli anziani non devono sempre ritenersi diversi dai giovani perché sono vecchi, fisicamente deboli, malati e provvisti di una cattiva memoria. In realtà, non c’è alcuna differenza tra loro. Cosa intendo quando dico che non c’è differenza? Che si tratti di anziani o di giovani, possiedono la medesima indole corrotta, gli stessi atteggiamenti e punti di vista su ogni genere di cose, così come le stesse prospettive e opinioni. Quindi, gli anziani non devono pensare di non avere ambizioni o desideri smodati perché sono vecchi, capaci di stabilità e con meno desideri sfrenati dei giovani, né di avere meno tipi di indole corrotta: questa è un’idea sbagliata. I giovani sono capaci di competere per il prestigio; non sono capaci di farlo anche gli anziani? I giovani possono agire contro i principi e in modo arbitrario; gli anziani non possono forse fare lo stesso? (Sì.) I giovani sanno essere arroganti, non sanno esserlo anche gli anziani? A ogni modo, quando gli anziani manifestano arroganza, a causa dell’età avanzata non sono altrettanto aggressivi e non si tratta di un’arroganza così sfrenata. I giovani mostrano manifestazioni più evidenti di arroganza a causa dei loro corpi e delle loro menti flessibili, mentre le esternazioni degli anziani sono meno evidenti a causa delle loro membra e delle loro menti irrigidite. Tuttavia, possiedono la stessa essenza di arroganza e la medesima indole corrotta. Non importa da quanto tempo una persona anziana crede in Dio o da quanti anni svolge il suo dovere: se non persegue la verità, la sua indole corrotta rimarrà invariata. […] Quindi, non è che gli anziani non abbiano nulla da fare, né che non siano in grado di svolgere i loro doveri, e tanto meno che siano incapaci di perseguire la verità: ci sono molte cose da fare per loro. Le varie eresie e falsità, così come le varie idee e nozioni tradizionali, le cose ignoranti e testarde, quelle conservatrici, irragionevoli e distorte che hai accumulato durante la tua vita si sono tutte accatastate nel tuo cuore, e dovresti dedicare ancora più tempo dei giovani a portarle alla luce, analizzarle e riconoscerle. Non è vero che non hai niente da fare e non è il caso di sentirti angosciato, ansioso e preoccupato quando non sai cosa fare: questo non è né il tuo compito né la tua responsabilità. Prima di tutto, le persone anziane dovrebbero avere la giusta mentalità. Anche se gli anni avanzano e la vecchiaia si fa sentire a livello fisico, dovresti comunque mantenere una mentalità giovanile. Sebbene tu stia invecchiando, il tuo pensiero sia rallentato e la tua memoria si sia indebolita, se riesci ancora ad acquisire conoscenza di te stesso, a capire le parole che dico e a comprendere la verità, allora questo dimostra che non sei vecchio e che non hai una scarsa levatura. Se qualcuno ha 70 anni ma non è in grado di capire la verità, allora ciò dimostra che ha una statura troppo scarsa e non è all’altezza del compito. Pertanto, l’età è irrilevante quando si tratta della verità” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). La condivisione di Dio si rivolge esattamente allo stato che affrontiamo noi anziani. Con l’invecchiamento, il nostro corpo si deteriora e svolgere i nostri doveri potrebbe presentare delle sfide. Spesso ci sentiamo impotenti e invidiamo i giovani. Proprio come me, quando ho visto che Yang Xun era giovane, aveva una buona memoria e un corpo sano, ho pensato che fosse in grado di svolgere più doveri e che quindi avesse maggiori speranze di salvezza. Nel frattempo, sentivo che con l’avanzare dell’età, una scarsa salute e la memoria in declino, potevo svolgere solo compiti di supporto, e temevo che se non fossi riuscito a fare bene quel dovere non ce ne sarebbero stati molti altri che avrei potuto svolgere, e temevo di perdere la speranza di essere salvato. Questo mi faceva sentire abbattuto. Tuttavia, dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che Egli non salva le persone in base alla loro età o al numero di doveri che compiono, bensì in base al fatto che perseguano la verità oppure no. Le persone anziane potranno anche sperimentare declino fisico o malattie, ma questo non impedisce loro di perseguire la verità. Anche se sono invecchiato, ho accumulato molte filosofie sataniche per i rapporti mondani, oltre a varie idee e nozioni tradizionali, e non ho meno indole satanica corrotta dei giovani. Prendiamo per esempio la scorsa primavera, quando stavo predicando il Vangelo. Avevo una certa esperienza nella predicazione del Vangelo dopo aver creduto in Dio per molti anni, così ho usato la mia esperienza per mettermi in mostra davanti ai fratelli e alle sorelle, parlando con vanagloria per far sfoggio di me stesso e guadagnare la loro ammirazione. Mi sono reso conto che avevo ancora molta indole corrotta da eliminare e molte verità in cui entrare, e che dovevo eliminarla nutrendomi delle parole di Dio e praticando la verità. Allo stesso tempo, dovevo fare il mio dovere nel miglior modo possibile. Potevo fare queste cose invece di vivere in uno stato di abbattimento e rinunciare a perseguire la verità. Pensandoci su, il dovere che il leader mi aveva assegnato mi è parso piuttosto adatto. Quando Yang Xun era impegnato nei suoi doveri, io lo assistevo con alcuni compiti di supporto, e quando lui non era impegnato scrivevo articoli e sermoni. Di solito prestavo anche attenzione all’indole corrotta che rivelavo nei miei doveri e cercavo la verità per eliminarla. Praticando in questo modo, avevo ancora la possibilità di essere salvato. Dio non ha mai detto che gli anziani non possono perseguire o comprendere la verità, e le richieste che Egli fa alle persone non sono elevate: fintanto che svolgiamo i nostri doveri nei limiti delle nostre capacità e non rinunciamo a perseguire la verità, allora, a prescindere dalla nostra età, abbiamo tutti la possibilità di essere salvati. Rendermene conto mi ha illuminato il cuore e non ero più così ansioso.
Un giorno, ho letto altre parole di Dio: “Svolgere il proprio dovere è la vocazione di ogni singola persona, che va fatto secondo determinati principi, che ognuno dovrebbe farlo secondo le verità principi, e che questo è ciò che gli esseri creati dovrebbero fare. Si parla forse di retribuzione? O di ricompensa? (No.) Non c’è nessun accenno alla retribuzione o alla ricompensa; si tratta di un obbligo. Cosa significa ‘obbligo’? Un obbligo è qualcosa che le persone sono tenute a fare, qualcosa a cui non si può applicare il concetto di essere ricompensati per il proprio lavoro. Dio non ha mai stabilito che chi svolge assiduamente il proprio dovere debba ricevere una grande ricompensa e che chi lo fa meno o non lo fa in maniera corretta debba ricevere una piccola ricompensa; Egli non ha mai detto una cosa del genere. Allora, cosa dicono le parole di Dio? Egli afferma che svolgere il proprio dovere è la vocazione di ogni singola persona, ed è qualcosa che gli esseri creati devono fare; questa è la verità” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 4: Esaltano e testimoniano sé stessi”). “Io decido la destinazione di ciascuna persona non in base all’età, all’anzianità, alla quantità di sofferenza, né men che meno, al grado in cui suscita compassione, ma in base al fatto che possieda la verità. Non c’è altro criterio di scelta che questo” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”). Dalle parole di Dio, ho capito che i doveri sono l’obbligo e la vocazione di ogni essere creato e che non esiste una cosa del tipo più doveri fai, più grande è la ricompensa, o che meno ne assolvi, minore è la benedizione di Dio. Questi pensieri non erano altro che mie nozioni e fantasie. Dio definisce l’esito e la destinazione di una persona in base al fatto che essa possieda la verità o meno. Che qualcuno sia vecchio o giovane, purché cerchi la verità e segua il cammino di perseguimento della verità, è una persona che Dio intende salvare, e Dio non tratta nessuno in modo ingiusto. Questo è definito dall’indole giusta di Dio. Io non valutavo le cose in base alle verità principi, invece giudicavo se qualcuno potesse essere salvato in base all’entità del suo contributo. Questo dimostrava una mancanza di comprensione dell’indole giusta di Dio ed era una bestemmia contro di Lui! Ho pensato a come Paolo avesse diffuso il Vangelo in gran parte dell’Europa e fondato molte chiese. Sembrava che avesse dato un grande contributo, ma egli non perseguiva la verità. Trattava il suo lavorare e spendersi come merce di scambio e pretendeva una corona da Dio. Spesso esaltava e testimoniava sé stesso e non testimoniava mai Dio. Aveva persino dichiarato che per lui il vivere era Cristo, cosa che aveva offeso gravemente l’indole di Dio. Alla fine, non era stato salvato ed era stato invece punito con l’inferno. L’entità del contributo di una persona nel suo dovere non può definire se sarà salvata. La salvezza di una persona dipende dal fatto che essa persegua la verità e assolva i propri doveri con tutto il cuore e la mente oppure no. Xiujuan, quando non comprendiamo la verità, tendiamo a valutare le questioni basandoci sulle nostre nozioni e fantasie. Questo ci fa rischiare di fraintendere le intenzioni di Dio!
Dopo di che ho iniziato a riflettere, chiedendomi: “Cosa c’è dietro le mie preoccupazioni e le mie angosce, cosa le provoca?” Nella mia ricerca, ho letto un passo delle parole di Dio: “Prima di decidere di svolgere il loro dovere, nel profondo del cuore gli anticristi traboccano di aspettative verso le loro prospettive, verso il guadagno di benedizioni, una buona destinazione e persino una corona, e nutrono la massima fiducia verso l’ottenimento di queste cose. Vengono nella casa di Dio per svolgere il loro dovere con tali intenzioni e aspirazioni. Allora, lo svolgimento del loro dovere contiene la sincerità, la fede autentica e la lealtà richieste da Dio? A questo punto, non è ancora possibile vedere la loro lealtà, la loro fede e la loro sincerità autentiche, perché prima di svolgere il loro dovere tutti nutrono una mentalità interamente transazionale; tutti decidono di svolgerlo spinti dagli interessi e basandosi anche sul presupposto delle loro ambizioni e dei loro desideri strabordanti. Qual è l’intenzione degli anticristi nell’assolvere il loro dovere? È stringere un accordo, fare uno scambio. Si potrebbe dire che queste sono le condizioni che pongono per assolvere un dovere: ‘Se svolgo il mio dovere, allora devo ottenere benedizioni e avere una buona destinazione. Devo ottenere tutte le benedizioni e i benefici che Dio ha detto essere preparati per l’umanità. Se non posso ottenerli, allora non farò questo dovere’. Entrano nella casa di Dio per svolgere il loro dovere con tali intenzioni, ambizioni e desideri. Sembra che abbiano un po’ di sincerità e naturalmente, nel caso di coloro che sono nuovi credenti e stanno appena iniziando a svolgere il loro dovere, lo si può anche definire entusiasmo. Ma non ci sono né fede autentica né lealtà in questo; c’è solo quel grado di entusiasmo. Non può essere chiamata sincerità. A giudicare da questo atteggiamento che gli anticristi hanno nei confronti dell’assolvimento del loro dovere, si tratta di qualcosa di completamente transazionale e pieno dei loro desideri di benefici come guadagnare benedizioni, entrare nel Regno dei Cieli, ottenere una corona e ricevere ricompense. Dunque dall’esterno sembra che molti anticristi, prima di essere espulsi, stiano svolgendo il loro dovere e abbiano persino fatto più rinunce e sofferto di più di una persona comune. Ciò che spendono e il prezzo che pagano sono pari a quelli di Paolo, e non si affannano nemmeno meno di lui. È una cosa che tutti possono vedere. In termini di come si comportano e della loro volontà di soffrire e di pagare un prezzo, non è che non dovrebbero ricevere nulla. Tuttavia, Dio non considera una persona in base al suo comportamento esteriore, ma in base alla sua essenza, alla sua indole, a ciò che rivela, alla natura e all’essenza di ogni singola cosa che fa” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte settima”). Dalle parole di Dio, ho visto che quando gli anticristi svolgono i loro doveri nella chiesa, per quanto sembrino fare rinunce, spendersi o soffrire e pagare un prezzo, stanno facendo tutte queste cose per guadagnare benedizioni e usano il loro dovere come mezzo per contrattare con Dio. Alla luce delle Sue parole, mi sono reso conto che vedevo il perseguimento allo stesso modo degli anticristi. Da quando avevo trovato Dio, sembravo in grado di obbedire alle disposizioni della chiesa e di svolgere i miei doveri, ma facevo tutto questo con l’intenzione di ricevere benedizioni. A questo fine, ho affittato di buon grado due appartamenti per svolgere il dovere di ospitare. In cambio delle benedizioni del Regno dei Cieli, sono stato persino disposto a lasciare un lavoro ben retribuito per svolgere attivamente i miei doveri. Per una buona destinazione, non ho permesso che le mie malattie mi impedissero di svolgere i miei doveri, pensando che più doveri svolgessi, più benedizioni avrei ricevuto da Dio. Ma invecchiando, quando ho visto che la mia efficienza e la mia produttività nei miei doveri non riuscivano a stare al passo con quelle dei giovani, ho iniziato a temere di essere destituito o riassegnato, e allora i doveri che avrei potuto svolgere sarebbero diminuiti ancora di più e la mia speranza di ricevere benedizioni e di entrare nel Regno di Dio sarebbe diventata remota. Vivevo in uno stato di preoccupazione, ansia e angoscia, facendo i miei doveri con l’atteggiamento del “limitiamoci a superare un giorno alla volta”. I doveri sono la responsabilità di un essere creato e sono giustificati e naturali, mentre io consideravo il mio dovere come una prova con cui guadagnare le benedizioni e, fintanto che potevo ricevere benedizioni, ero disposto a fare rinunce, spendermi, sopportare e pagare un prezzo, a prescindere da quanto fosse necessario; se invece non c’era speranza di ricevere benedizioni, non avevo alcuna motivazione nell’assolvere i miei doveri. Avevo forse un qualche briciolo di coscienza? Guardando indietro, ho visto che avevo goduto così tanto dell’ammaestramento e dell’irrigazione di Dio attraverso le Sue parole da quando avevo iniziato a credere in Lui, e che non dovevo porGli alcuna richiesta. Egli mi ha donato la vita e mi ha permesso di giungere nella casa di Dio e di fare il mio dovere, e questa è già una grazia da parte Sua. Anche se non ci fosse una buona destinazione per me, non dovrei lamentarmi e dovrei sottomettermi alla sovranità e alle disposizioni di Dio. Più ci pensavo, più mi sentivo in debito con Lui e Lo pregavo intenzionato ad abbandonare il mio desiderio di benedizioni e di uscire da quell’idea sbagliata sul perseguimento.
Durante le mie devozioni spirituali, ho letto altre parole di Dio: “I fratelli e le sorelle più anziani hanno anch’essi funzioni da svolgere e non vengono abbandonati da Dio. Similmente, i fratelli e le sorelle più anziani hanno sia aspetti desiderabili che aspetti indesiderabili. Possiedono più filosofie per le interazioni mondane e una maggior quantità di nozioni religiose; in ogni loro azione aderiscono a numerose norme rigide e rigorose, poiché tengono molto ai regolamenti e li applicano in maniera meccanica e inflessibile. Questo è uno degli aspetti indesiderabili. Tuttavia, i fratelli e le sorelle più anziani restano calmi e composti dinanzi a qualsiasi evenienza; la loro indole è stabile e non sono soggetti a stati d’animo turbolenti. Può darsi che siano più lenti a capire le cose, ma questo non è un grave difetto. Purché siate in grado di sottomettervi e di accettare le parole attuali di Dio e non analizziate le parole di Dio; purché la vostra unica preoccupazione siano la sottomissione e il seguire Dio, e non esprimiate in nessun caso giudizi sulle parole di Dio e non nutriate cattivi pensieri di altro genere in merito ad esse; purché accettiate e mettiate in pratica le Sue parole, allora, avendo soddisfatto queste condizioni, potrete essere perfezionati” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Sul fatto che tutti svolgano la propria funzione”). “Indipendentemente dal fatto che siate fratelli o sorelle più giovani o più anziani, siete al corrente della funzione che dovreste svolgere. Chi è giovane non è arrogante; chi è più anziano non è negativo e non regredisce. Inoltre, sanno avvalersi dei punti di forza altrui per sopperire ai propri punti deboli e sanno servirsi a vicenda senza pregiudizi. Un ponte di amicizia viene edificato tra fratelli e sorelle più giovani e più anziani. A motivo dell’amore di Dio, sapete comprendervi meglio l’un l’altro. I fratelli e le sorelle più giovani non guardano dall’alto in basso i fratelli e le sorelle più anziani, e questi ultimi non si sentono moralmente superiori. Non è forse una cooperazione armoniosa? Se siete tutti animati da una determinazione di tal genere, allora la volontà di Dio si compirà certamente nella vostra generazione” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Sul fatto che tutti svolgano la propria funzione”). Le parole di Dio mi hanno ispirato e mi hanno dato grande fede. Anche se noi anziani abbiamo una salute un po’ più cagionevole, purché ascoltiamo le parole di Dio, ci sottomettiamo a Lui e ci concentriamo sulla pratica delle Sue parole, abbiamo tutti l’opportunità di essere salvati. Gli anziani non devono confrontarsi con i giovani e dovrebbero valutare correttamente i propri punti di forza e le proprie debolezze. I giovani sono agili di mente e imparano in fretta e, sebbene abbiano i loro punti di forza, possono tendere anche loro a non avere una considerazione approfondita. Gli anziani tendono a essere calmi e costanti nel loro lavoro, e collaborare in questo modo ci permette di completarci a vicenda nei nostri doveri. Quando affronto dei problemi tecnici, chiedo aiuto a Yang Xun, e quando lui si trova di fronte a questioni difficili ne discute con me, cosa che ci permette di raggiungere rapidamente un consenso. Se nessuno dei due capisce, chiediamo consiglio al nostro leader e alla fine troviamo un cammino di pratica. Inoltre, sia per Yang Xun che per me, a prescindere da chi noti nell’altro rivelazioni di corruzione o azioni che non sono in linea con le verità principi, siamo in grado di far notare queste cose all’altro senza sentirci limitati dall’orgoglio e attraverso un’aperta condivisione entrambi traiamo vantaggi l’uno dall’altro. Ora non mi preoccupo più di non essere in grado di svolgere i miei doveri a causa della mia età e mi concentro su come assolverli bene per ripagare l’amore di Dio. Sia reso grazie a Dio Onnipotente!
Xiujuan, spero che questa mia esperienza ti aiuterà. Nella mia esperienza effettiva, vedo che Dio non fa parzialità nei confronti degli anziani e, se Egli non avesse disposto tale situazione per rivelarmi, non avrei capito che tante mie opinioni non erano in linea con la verità. Questa rivelazione mi ha permesso di ottenere dei guadagni. Se hai qualche nuova luce o illuminazione, scrivimi pure per condividerle. Attendo con ansia la tua risposta!
Liang Zhi
18 Novembre 2023