18. Come trattare le relazioni familiari e della carne
Parole di Dio Onnipotente degli ultimi giorni
Deleterie influenze che migliaia di anni di “nobile spirito di nazionalismo” hanno lasciato profondamente impresse nel cuore dell’uomo, a cui si aggiunge il pensiero feudale dal quale le persone sono legate e incatenate, senza un minimo di libertà, senza alcuna volontà di ambire o di perseverare né alcun desiderio di progredire, rimanendo invece in posizione negativa e regressiva, radicate in una mentalità da schiavi, e via dicendo; questi fattori oggettivi hanno trasmesso un aspetto indelebilmente turpe e vile alle prospettive ideologiche, agli ideali, alla moralità e all’indole umana. Sembra quasi che gli esseri umani vivano in un mondo tenebroso di terrorismo che nessuno di loro cerca di trascendere, e che non vi sia alcuno tra loro che prenda in considerazione l’eventualità di progredire verso un mondo ideale; piuttosto, si accontentano della propria sorte nella vita, di trascorrere i propri giorni a generare e crescere figli, a sforzarsi, sudare e svolgere le proprie faccende sognando una famiglia agiata e felice, circondati dall’affetto coniugale e filiale, nonché una vecchiaia all’insegna della gioia mentre la loro esistenza volge serenamente al crepuscolo… Per decine, migliaia e decine di migliaia di anni fino a oggi, gli uomini hanno sperperato il proprio tempo in questo modo e nessuno di essi ha costruito una vita perfetta, tutti quanti tesi solo a massacrarsi a vicenda in questo mondo tenebroso, a fare a gara per accaparrarsi fama e fortuna e a tramare l’uno contro l’altro. Chi ha mai cercato le intenzioni di Dio? Qualcuno ha mai considerato l’opera di Dio? Ogni aspetto dell’umanità in cui l’influenza delle tenebre ha avuto modo di insediarsi è divenuto ormai da tempo parte integrante della natura umana, ed è perciò molto difficile eseguire l’opera di Dio; inoltre, le persone hanno ancor meno cuore di prestare attenzione a quanto Dio ha affidato loro oggigiorno.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Lavoro e ingresso (3)”
Le persone che vivono in questa società reale sono state profondamente corrotte da Satana. Che siano istruite o meno, molti aspetti della cultura tradizionale sono radicati nei loro pensieri e nelle loro opinioni. In particolare, ci si aspetta che le donne si occupino del marito e di crescere i figli, che siano buone mogli e madri amorevoli, che consacrino tutta la loro vita ai mariti e ai figli e che vivano per loro, assicurando alla famiglia tre pasti al giorno e facendo bene il bucato, le pulizie e tutti gli altri lavori domestici. Questo è lo standard a cui attenersi per essere brave mogli e madri affettuose. Inoltre, tutte le donne ritengono che questa sia la condotta da adottare e che, se così non fanno, allora non sono donne perbene e hanno violato la coscienza e gli standard della moralità. La violazione di questi standard morali peserà molto sulla coscienza di alcune di loro; sentiranno di aver deluso mariti e figli e di non essere donne perbene. Ma quando avrai acquisito la fede in Dio, letto molte delle Sue parole, compreso alcune verità e capito fino in fondo determinate questioni, penserai: “Sono un essere creato, dovrei svolgere il mio dovere in quanto tale e spendermi per Dio”. A quel punto, vi è un conflitto tra l’essere una buona moglie e una madre amorevole e lo svolgimento del proprio dovere di essere creato? Se vuoi essere una buona moglie e una madre amorevole, allora non puoi svolgere il tuo dovere a tempo pieno, ma se vuoi svolgere il tuo dovere a tempo pieno, allora non puoi essere una buona moglie e una madre amorevole. Che fare a questo punto? Se scegli di svolgere bene il tuo dovere e di essere responsabile dell’opera della chiesa e leale a Dio, allora devi rinunciare a essere una buona moglie e una madre amorevole. A questo punto, cosa penseresti? Che genere di discordanza ti sorgerebbe nella mente? Sentiresti di aver deluso i tuoi figli, tuo marito? Da dove viene questo senso di colpa e di disagio? Quando non adempi bene al dovere di essere creato, senti di aver deluso Dio? Non provi alcun senso di colpa o di rimorso perché il tuo cuore e la tua mente mancano del benché minimo accenno di verità. Allora, che cosa capisci? La cultura tradizionale e come essere una buona moglie e una madre amorevole. Perciò nella tua mente sorgerà la nozione secondo cui “se non sono una buona moglie e una madre amorevole, allora non sono una donna buona o rispettabile”. Da allora in poi sarai legata e incatenata da questa nozione e questo genere di nozioni ti manterranno in quello stato anche dopo che avrai acquisito la fede in Dio e svolto il tuo dovere. Quando vi è un conflitto tra lo svolgimento del proprio dovere e l’essere una buona moglie e una madre amorevole, anche se scegli a malincuore di assolvere il tuo dovere magari perché possiedi un po’ di lealtà nei confronti di Dio, in cuor tuo permarrà un sentimento di disagio e di rimorso. Pertanto, quando avrai un po’ di tempo libero durante lo svolgimento del tuo dovere, cercherai opportunità per prenderti cura dei tuoi figli e di tuo marito, volendo farti perdonare ancora di più, e penserai che non importa se dovrai soffrire ancora, pur di sentirti serena. Questo non è forse dovuto all’influenza delle idee e delle teorie della cultura tradizionale su come essere una buona moglie e una madre amorevole? Ora hai il piede in due scarpe: vuoi fare bene il tuo dovere, ma vuoi anche essere una buona moglie e una madre amorevole. Davanti a Dio, però, abbiamo solo una responsabilità, un obbligo e una missione: svolgere bene il dovere di essere creato. Hai compiuto bene questo dovere? Perché sei andata di nuovo fuori strada? Davvero non c’è alcun senso di colpa o di disapprovazione nel tuo cuore? Quando svolgi il tuo dovere, potresti sbagliare strada perché la verità non ha ancora posto le sue fondamenta nel tuo cuore e non regna ancora su di esso. Sebbene ora tu sia in grado di svolgere il tuo dovere, in realtà sei ancora molto lontana dagli standard della verità e dei requisiti di Dio. Adesso riesci a vedere questo fatto con chiarezza? Che cosa intende Dio quando dice che “Dio è la sorgente della vita dell’uomo”? Dice così affinché tutti si rendano conto di questo: le nostre vite e le nostre anime provengono tutte da Dio e sono state create da Lui, non dai nostri genitori e non certo dalla natura. È Dio che ce le ha donate. Solo la nostra carne è nata dai nostri genitori, come i nostri figli sono nati da noi, ma il loro destino è interamente nelle mani di Dio. Credere in Lui è un’opportunità che Dio ci ha dato; è ordinata da Lui ed è la Sua grazia. Non hai pertanto alcun bisogno di adempiere a obblighi o responsabilità nei confronti di chiunque altro; dovresti solamente svolgere il tuo dovere di essere creato nei confronti di Dio. Questo è ciò che si deve fare al di sopra di tutto il resto, la cosa principale su cui si deve incentrare la propria vita. Se non compi bene il tuo dovere, non sei un essere creato qualificato. Agli occhi degli altri, potrai anche essere una brava moglie e una madre amorevole, un’eccellente massaia, una figlia devota e un membro integerrimo della società, ma davanti a Dio sei una persona che si ribella contro di Lui, una persona che non ha affatto adempiuto ai propri obblighi o al proprio dovere, una persona che ha accettato ma non ha portato a termine l’incarico ricevuto da Dio, una persona che ha rinunciato a metà strada. È possibile che una persona simile ottenga l’approvazione di Dio? Le persone di questo genere non valgono nulla.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto riconoscendo le proprie idee sbagliate ci si può realmente trasformare”
Se lo valutiamo dal punto di vista dei figli, la vita e il corpo che possiedono sono stati donati loro dai genitori, i quali hanno anche riservato loro l’amorevolezza di allevarli ed educarli, quindi i figli dovrebbero obbedire a ogni loro parola, adempiere ai loro obblighi filiali e non trovare nulla da ridire riguardo ai genitori. L’implicazione celata in queste parole è che non dovresti discernere i tuoi genitori per ciò che sono realmente. Se analizziamo la questione da questa prospettiva, questa valutazione è corretta? (No, è sbagliata.) Come dovremmo trattare la questione in conformità alla verità? Quale sarebbe il modo corretto di porla? I figli ricevono il corpo e la vita dai genitori? (No.) Il corpo carnale di una persona nasce dai genitori, ma da dove deriva la capacità dei genitori di avere figli? (È donata loro da Dio e proviene da Dio.) E l’anima di una persona? Da dove proviene? Anch’essa proviene da Dio. Quindi, alla radice, le persone vengono create da Dio e tutto è stato prestabilito da Lui. È stato Dio a prestabilire che tu nascessi in questa famiglia. Dio le ha mandato un’anima e poi tu sei nato in questa famiglia, e hai questo rapporto predestinato con i tuoi genitori: tutto questo è stato prestabilito da Dio. È per via della sovranità e della predestinazione di Dio che i tuoi genitori hanno potuto averti e che tu sei nato in questa famiglia. Questo è andare alla radice della questione. Cosa sarebbe accaduto se Dio non avesse prestabilito le cose in questo modo? I tuoi genitori non ti avrebbero mai avuto e tu non avresti mai avuto questo rapporto genitore-figlio con loro. Non ci sarebbero stati nessun rapporto di sangue, nessun affetto familiare e assolutamente nessun legame. Pertanto, è sbagliato dire che una persona riceve la vita dai genitori. Un altro aspetto è che, dal punto di vista dei figli, i genitori sono più vecchi di loro di una generazione. Ma dalla prospettiva dell’intera umanità i genitori sono come chiunque altro, in quanto sono tutti membri della razza umana corrotta e tutti possiedono l’indole corrotta di Satana. Non sono diversi da nessun altro, e non sono diversi da te. Sebbene ti abbiano dato fisicamente la vita e, in termini di legame carnale e di sangue, appartengano alla generazione precedente alla tua, dal punto di vista dell’indole essenza umana, vivete tutti sotto il potere di Satana e tutti siete stati corrotti da Satana e possedete un’indole satanica corrotta. Alla luce del fatto che tutti gli uomini hanno un’indole satanica corrotta, essi possiedono tutti la medesima essenza. A prescindere dalle differenze di anzianità, di età o di quanto presto o tardi siano venuti al mondo, tutti gli individui possiedono fondamentalmente la stessa indole essenza corrotta, sono tutti esseri umani che sono stati corrotti da Satana e sotto questo aspetto non esistono differenze tra loro. Indipendentemente dal fatto che la loro umanità sia buona o malvagia, dal momento che possiedono un’indole corrotta, quando si tratta di valutare le persone e le questioni e di approcciarsi alla verità adottano le stesse prospettive e gli stessi punti di vista. In questo senso, non vi sono differenze tra loro. Inoltre, tutti coloro che fanno parte di questa razza umana malvagia accettano le varie idee e i vari punti di vista che abbondano in questo mondo malvagio, sia in termini di parole che di pensieri, sia in termini di forma che di ideologia, e accettano ogni sorta di idea proveniente da Satana, sia attraverso l’educazione statale che attraverso il condizionamento esercitato dai costumi sociali. Queste cose non sono affatto in linea con la verità. Non vi è verità in esse, e certamente le persone non capiscono cosa sia la verità. Sotto questo aspetto, genitori e figli si trovano sullo stesso piano e hanno le medesime idee e i medesimi punti di vista. Semplicemente, i tuoi genitori hanno accettato queste idee e questi punti di vista 20 o 30 anni prima, mentre tu un po’ dopo. In altre parole, a parità di contesto sociale, fintanto che sei una persona normale, sia tu che i tuoi genitori avete accettato la medesima corruzione da parte di Satana, il medesimo condizionamento esercitato dai costumi sociali e le stesse idee e gli stessi punti di vista derivanti dalle varie tendenze malvagie della società. Da questa prospettiva, i figli appartengono alla stessa categoria dei genitori. Dal punto di vista di Dio, tralasciando la premessa che è Lui a prestabilire, predestinare e selezionare, ai Suoi occhi tanto i genitori quanto i figli condividono la stessa condizione di esseri creati e, che siano esseri creati che adorano Dio o meno, sono tutti collettivamente definiti come esseri creati e accettano tutti la sovranità, le orchestrazioni e le disposizioni di Dio. Da questo punto di vista, genitori e figli possiedono di fatto il medesimo prestigio agli occhi di Dio e accettano tutti la sovranità e le disposizioni di Dio in modo uguale e paritario. Questo è un fatto oggettivo. Se sono tutti dei prescelti di Dio, hanno tutti le stesse opportunità di perseguire la verità. Naturalmente, hanno anche pari possibilità di accettare il castigo e il giudizio da parte di Dio e pari opportunità di essere salvati. A parte le somiglianze di cui sopra, c’è solo una differenza tra i genitori e i loro figli, ovvero che nella cosiddetta gerarchia familiare i genitori occupano un rango superiore. Che cosa significa la loro posizione nella gerarchia familiare? Significa che sono soltanto più vecchi di una generazione, di 20 o 30 anni: non si tratta di altro che di una grande differenza di età. E a causa dello speciale prestigio di cui godono i genitori, i figli devono essere devoti e adempiere ai loro obblighi nei confronti dei genitori. Questa è l’unica responsabilità che una persona ha nei confronti dei genitori. Ma poiché tanto i figli quanto i genitori fanno parte della medesima razza umana corrotta, i genitori non sono esempi morali, né un punto di riferimento o un modello per il perseguimento della verità da parte dei figli, né un ideale in termini di adorazione e sottomissione nei confronti di Dio. Naturalmente, i genitori non sono l’incarnazione della verità. Le persone non hanno l’obbligo né la responsabilità di considerare i propri genitori come ideali di moralità e modelli a cui obbedire incondizionatamente. I figli non dovrebbero temere di discernere la condotta, le azioni e l’indole essenza dei genitori. In altre parole, quando si tratta di approcciarsi ai genitori, le persone non dovrebbero attenersi a idee e punti di vista come “I genitori hanno sempre ragione”. Questo punto di vista si basa sul fatto che i genitori godono di un prestigio speciale, in quanto ti hanno messo al mondo sotto la predestinazione di Dio e hanno 20, 30 o anche 40 o 50 anni più di te. È solo dal punto di vista di questo rapporto carnale e di sangue, in termini di identità e di rango all’interno della gerarchia familiare, che sono diversi dai figli. Tuttavia, a causa di questa differenza, le persone considerano i loro genitori privi del minimo difetto. Questo è giusto? È sbagliato, irragionevole e non conforme alla verità. Alcuni si chiedono come andrebbero trattati i genitori, visto che genitori e figli condividono un legame carnale e di sangue. Se i genitori credono in Dio, andrebbero trattati di conseguenza come credenti; se non credono in Dio, andrebbero trattati di conseguenza come non credenti. Qualsiasi tipo di individui siano, andrebbero trattati in linea con le verità principi pertinenti. Se sono dei diavoli, dovresti dire che sono dei diavoli. Se sono privi di umanità, dovresti dire che sono privi di umanità. Se le idee e i punti di vista che ti insegnano non sono conformi alla verità, non sei obbligato ad ascoltare queste cose né ad accettarle, e puoi anche discernerle per ciò che sono ed esporle. Se i tuoi genitori dicono “Lo faccio per il tuo bene” e fanno delle storie e sollevano dei polveroni, a te importa? (No.) Se i tuoi genitori non credono, semplicemente ignorali e lascia correre. Se sollevano un polverone enorme, ti renderai conto che non sono nient’altro che diavoli. Queste verità in merito alla fede in Dio sono le idee e i punti di vista che gli uomini hanno più bisogno di accettare. Se non riescono ad accettarle o a farle proprie, che tipo di individui sono? Non comprendono le parole di Dio, quindi sono meno che umani, giusto?
La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (13)”
A prescindere da quanto i tuoi genitori ti abbiano nutrito mentre ti allevavano e quanto abbiano adempiuto alle loro responsabilità nei tuoi confronti, stavano semplicemente facendo ciò che erano tenuti a fare nell’ambito delle capacità di esseri umani creati: era il loro istinto. Basta guardare gli uccelli: per oltre un mese prima della stagione degli amori, vanno costantemente alla ricerca di un posto sicuro per fare il nido. I maschi e le femmine escono a turno, procurando diversi tipi di piante, piume e ramoscelli per iniziare a costruire il nido su alberi relativamente fitti. I piccoli nidi costruiti dalle varie specie di uccelli sono incredibilmente solidi e intricati. Per il bene della prole, gli uccelli dedicano tutti questi sforzi alla costruzione di nidi e rifugi. Quando il nido è ultimato e giunge il periodo della cova, c’è sempre un uccello a custodire ogni nido; il maschio e la femmina si danno il cambio 24 ore su 24 e sono incredibilmente attenti: quando uno di loro torna, l’altro subito vola via. Non molto tempo dopo, alcune uova si schiudono e i piccoli spuntano dal guscio, e puoi sentirli iniziare a cinguettare sui loro alberi. Gli adulti volano avanti e indietro, ora tornando per dare da mangiare ai piccoli qualche verme, ora per dar loro qualcos’altro, dimostrando un’incredibile attenzione. Dopo un paio di mesi, alcuni piccoli sono cresciuti un po’ e riescono a spingersi sull’orlo del nido e a sbattere le ali; i genitori volano avanti e indietro, facendo i turni per nutrirli e sorvegliarli. […] Tutte le specie viventi e animali possiedono questi istinti e queste leggi e vi si attengono scrupolosamente, attuandoli alla perfezione. È qualcosa che nessuno può distruggere. Esistono anche animali particolari, come le tigri e i leoni. Raggiunta l’età adulta, questi animali abbandonano i genitori, e alcuni maschi diventano addirittura rivali, arrivando se necessario a mordersi, lottare e combattere. Questo è normale, è una legge. Non sono molto affettuosi e non vivono seguendo i sentimenti come le persone; non dicono: “Devo ripagare l’amorevolezza dei miei genitori, devo ricambiarli, devo obbedire loro. Se non mostro pietà filiale nei loro confronti, gli altri mi condanneranno, mi rimprovereranno e mi criticheranno alle spalle. Non potrei sopportarlo!” Gli animali non dicono queste cose. Perché le persone le dicono? Perché nella società e all’interno dei gruppi di individui sono diffuse diverse idee e opinioni sbagliate. Dopo che le persone sono state influenzate, corrose e imputridite da queste cose, sviluppano diversi modi di interpretare e gestire il rapporto genitori-figli, e alla fine trattano i genitori come creditori, creditori che per tutta la vita non riusciranno mai a ripagare. Vi sono addirittura persone che, dopo la morte dei genitori, si sentono in colpa per una vita intera e si ritengono indegne dell’amorevolezza da loro ricevuta per via di una singola azione che esse hanno compiuto e per cui i genitori hanno dimostrato malcontento o disapprovazione. DimMi, non è eccessivo? Gli individui vivono secondo i loro sentimenti, quindi non possono che essere invasi e disturbati da varie idee da essi derivate. Vivono in un ambiente contaminato dall’ideologia dell’umanità corrotta, quindi sono invasi e disturbati da varie idee fallaci, le quali rendono la loro vita più faticosa e difficile di quella degli altri esseri viventi. Tuttavia, in questo preciso momento, poiché Dio sta operando ed esprimendo la verità per comunicare alle persone la vera natura di tutti questi fatti e metterle in condizione di comprendere la verità, dopo che avrai compreso la verità, queste idee e questi punti di vista fallaci non saranno più un fardello per te e smetteranno di guidarti nella gestione del rapporto che hai con i tuoi genitori. A quel punto la tua vita diventerà più rilassata. Vivere una vita rilassata non significa che non saprai quali sono le tue responsabilità e i tuoi obblighi, questo continuerai a saperlo: riguarda solamente la prospettiva e i metodi con cui scegli di approcciarli. Una via è quella dei sentimenti e dell’approcciare queste cose sulla base dell’emotività e con i metodi, le idee e i punti di vista verso cui Satana guida l’uomo. L’altra via è quella di approcciarle sulla base delle parole che Dio ha insegnato all’uomo. Quando le persone gestiscono tali questioni secondo le idee e i punti di vista fallaci di Satana, possono solamente vivere seguendo i loro sentimenti e non sono mai capaci di distinguere il bene dal male. In tali circostanze, non hanno altra scelta se non quella di vivere in trappola, costantemente invischiate in questioni del tipo: “Tu hai ragione, io ho torto. Tu mi hai dato di più, io ti ho dato di meno. Tu sei un ingrato. Il tuo comportamento è fuori luogo”. Di conseguenza, non c’è mai un momento in cui parlano chiaramente. Invece, dopo che hanno compreso la verità e si sono liberate dai loro punti di vista e idee fallaci e dalla trappola dei sentimenti, queste cose diventano semplici per loro. Se ti attieni a una verità principio, a un’idea o a un punto di vista corretti e che provengono da Dio, la tua vita diventerà molto rilassata. Né l’opinione pubblica, né la voce della tua coscienza, né il fardello dei tuoi sentimenti ostacoleranno più il modo in cui gestisci il rapporto che hai con i tuoi genitori; anzi, queste cose ti metteranno in condizione di approcciarlo in modo corretto e ragionevole. […] Non sto condividendo al riguardo per indurti a tradire i tuoi genitori, e di certo non lo sto facendo per portarti ad alzare un muro tra te e loro: non stiamo creando un movimento, non c’è bisogno di tirare su alcun muro. Sto condividendo su questo solamente per fornirti una corretta comprensione di questi argomenti e aiutarti ad accettare un’idea e una visione corrette. Inoltre lo faccio affinché, quando ti accadranno queste cose, tu non ne sia turbato e non ti senta vincolato mani e piedi e, cosa più importante, così che quando ti capiteranno non influenzino il tuo assolvimento dei doveri di essere creato. In questo modo, la Mia condivisione raggiungerà il suo scopo.
La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (17)”
Mostrare pietà filiale verso i propri genitori è forse la verità? (No.) Essere devoti ai propri genitori è un comportamento corretto e positivo, ma perché diciamo che non è la verità? (Perché le persone non mostrano pietà filiale verso i genitori secondo dei principi e non sono in grado di discernere che tipo di persone siano davvero i loro genitori.) Il modo in cui si dovrebbero trattare i propri genitori è correlato alla verità. Se i tuoi genitori credono in Dio e ti trattano bene, dovresti comportarti in modo filiale verso di loro? (Sì.) In che modo? Li tratti diversamente dai fratelli e sorelle della chiesa. Fai tutto quello che dicono e, se sono anziani, devi rimanere al loro fianco per prenderti cura di loro, cosa che ti impedisce di uscire per svolgere il tuo dovere. È giusto comportarsi così? (No.) Cosa si dovrebbe fare in questi momenti? Dipende dalle circostanze. Se sei ancora in grado di badare a loro pur svolgendo il tuo dovere vicino a casa e i tuoi genitori non hanno nulla in contrario alla tua fede in Dio, allora dovresti adempiere alla tua responsabilità di figlio o figlia e aiutarli con un po’ di lavoro. Se sono malati, prenditi cura di loro; se qualcosa li preoccupa, confortali; se le tue condizioni economiche lo permettono, compra loro gli integratori alimentari che ti puoi permettere. Ma cosa dovresti scegliere di fare se sei impegnato nel tuo dovere, non c’è nessuno che si occupi dei tuoi genitori e anche loro credono in Dio? Quale verità dovresti praticare? Dato che essere devoti ai propri genitori non è la verità, ma solo una responsabilità e un obbligo umani, cosa dovresti fare se il tuo obbligo entra in conflitto col tuo dovere? (Dare priorità al mio dovere; mettere il dovere al primo posto.) Un obbligo non è necessariamente il proprio dovere. Scegliere di svolgere il proprio dovere è praticare la verità, mentre adempiere a un obbligo non lo è. Se hai questa condizione, puoi adempiere a questa responsabilità o a questo obbligo, ma se l’ambiente circostante non lo consente, cosa dovresti fare? Dovresti dire: “Devo svolgere il mio dovere, che è praticare la verità. Essere devoto ai miei genitori è vivere secondo la mia coscienza, e non è all’altezza della pratica della verità”. Dunque, dovresti dare priorità al tuo dovere e sostenerlo. Se al momento non hai un dovere, non lavori lontano da casa e abiti vicino ai tuoi genitori, allora trova dei modi per prenderti cura di loro. Fai tutto quel che puoi per aiutarli a vivere un po’ meglio e a ridurre la loro sofferenza. Ma questo dipende anche da che tipo di persone sono i tuoi genitori. Cosa dovresti fare se i tuoi genitori hanno scarsa umanità, se ostacolano costantemente il tuo credere in Dio, e se continuano a trascinarti via dal tuo credere in Dio e dallo svolgimento del tuo dovere? Qual è la verità che dovresti mettere in pratica? (Il rifiuto.) A quel punto, devi rifiutarli. Hai adempiuto al tuo obbligo. I tuoi genitori non credono in Dio, quindi non hai l’obbligo di mostrare loro rispetto filiale. Se credono in Dio, allora sono famiglia, sono i tuoi genitori. Se non credono in Dio, state percorrendo cammini diversi: essi credono in Satana e adorano il re diavolo, e percorrono il cammino di Satana; sono persone che percorrono cammini diversi da coloro che credono in Dio. Non siete più una famiglia. Essi considerano nemici e avversari i credenti in Dio, perciò tu non hai più l’obbligo di prenderti cura di loro e devi tagliare i ponti completamente. Qual è la verità: essere devoti ai propri genitori, o svolgere il proprio dovere? Ovviamente, è svolgere il proprio dovere. Svolgere il proprio dovere nella casa di Dio non implica semplicemente adempiere al proprio obbligo e fare ciò che si deve. Implica svolgere il dovere di essere creato. Qui si tratta dell’incarico da parte di Dio; è il tuo obbligo, la tua responsabilità. Si tratta di una vera responsabilità, ovvero adempiere alla tua responsabilità e al tuo obbligo davanti al Creatore. Questo è ciò che il Creatore richiede alle persone, ed è la grande questione della vita. Invece, mostrare rispetto filiale ai propri genitori è solo la responsabilità e l’obbligo di un figlio o una figlia. Non è certamente un incarico da parte di Dio, né tanto meno è in accordo con la richiesta di Dio. Pertanto, fra mostrare rispetto filiale ai propri genitori e svolgere il proprio dovere, non c’è dubbio che svolgere il proprio dovere, e solo questo, è praticare la verità. Svolgere il proprio dovere di essere creato è la verità, ed è un dovere vincolante. Mostrare rispetto filiale ai propri genitori è questione di essere devoti alle persone. Non significa che un individuo stia svolgendo il proprio dovere, né che stia praticando la verità.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Cos’è la verità realtà?”
Se, in base al tuo ambiente di vita e al contesto in cui ti trovi, onorare i tuoi genitori non entra in conflitto con il portare a termine l’incarico di Dio e l’assolvere il tuo dovere, se in altre parole onorare i tuoi genitori non influisce sul tuo leale svolgimento del dovere, allora puoi mettere in pratica entrambe le cose allo stesso tempo. Non hai bisogno di separarti esteriormente dai tuoi genitori, né di rifiutarli o respingerli esteriormente. In quale situazione si applica ciò? (Quando onorare i propri genitori non entra in conflitto con lo svolgimento del proprio dovere.) Esatto. In altre parole, se i tuoi genitori non cercano di ostacolare la tua fede in Dio, sono anch’essi credenti, e ti sostengono e ti incoraggiano davvero a svolgere lealmente il tuo dovere e a portare a termine l’incarico ricevuto da Dio, allora il tuo rapporto con loro non è un rapporto di carne tra consanguinei nel senso normale del termine, ma un rapporto tra fratelli e sorelle della chiesa. In questo caso, oltre a interagire con loro come fratelli e sorelle della chiesa, devi anche adempiere ad alcune responsabilità filiali verso di loro, e mostrare nei loro confronti un po’ di interesse in più. Purché non influisca sullo svolgimento del tuo dovere, vale a dire che il tuo cuore non ne viene limitato, puoi chiamare i tuoi genitori per chiedere loro come stanno e per mostrare interesse nei loro confronti, puoi aiutarli a risolvere alcune difficoltà e a gestire alcuni loro problemi di vita, e anche a risolvere alcune loro difficoltà in termini di ingresso nella vita: puoi fare tutte queste cose. In altre parole, se i tuoi genitori non ostacolano la tua fede in Dio, dovresti mantenere questo rapporto con loro e adempiere alle tue responsabilità nei loro confronti. E perché dovresti mostrare interesse nei loro confronti, prenderti cura di loro e informarti su come stanno? Perché tu sei il figlio e hai questo rapporto con loro, possiedi un diverso tipo di responsabilità e, a causa di ciò, devi informarti di più sul loro conto e fornire loro un’assistenza più considerevole. Fintanto che questo non influisce sullo svolgimento del tuo dovere e che i tuoi genitori non ostacolano né disturbano la tua fede in Dio e lo svolgimento del tuo dovere e nemmeno ti limitano, allora è naturale e appropriato che tu adempia alle tue responsabilità nei loro confronti, cosa che devi fare nella misura in cui non ti crea rimorsi di coscienza: questo è lo standard minimo che devi rispettare. Se non puoi onorare i tuoi genitori a casa perché sei ostacolato o influenzato dalle circostanze in cui ti trovi, allora non sei tenuto a rispettare questa regola. Dovresti metterti alla mercé delle orchestrazioni di Dio e sottometterti alle Sue disposizioni, e non hai bisogno di insistere nell’onorare i tuoi genitori. Questo è qualcosa che Dio condanna? Dio non lo condanna, non obbliga le persone a farlo. […] Se i tuoi genitori non credono in Dio, non condividono con te una lingua né perseguimenti e obiettivi comuni, non percorrono la tua stessa strada e addirittura ostacolano e perseguitano la tua fede in Dio, allora puoi acquisire discernimento su di loro, capirne a fondo l’essenza e rifiutarli. Naturalmente, se bestemmiano Dio o ti maledicono, puoi maledirli nel tuo cuore. Quindi, a cosa si riferisce l’“onorare i propri genitori” di cui parla Dio? In che modo dovresti praticarlo? In altri termini, se puoi adempiere alle tue responsabilità, allora un po’ fallo; se invece non ne hai la possibilità, o se si è creato già un attrito eccessivo nelle tue interazioni con i tuoi genitori, vi trovate in conflitto e siete già arrivati al punto in cui non potete più incontrarvi, allora dovresti separarti da loro il prima possibile. Quando Dio parla di onorare questo tipo di genitori, intende dire che dovresti adempiere alle tue responsabilità filiali in quanto loro figlio e fare ciò che un figlio dovrebbe fare. Non dovresti maltrattare i tuoi genitori, né picchiarli, litigare, gridare o essere violento con loro, e dovresti adempiere alle tue responsabilità nei loro confronti al meglio delle tue capacità. Queste sono le cose che si dovrebbero fare nell’ambito dell’umanità; questi sono i principi che si dovrebbero praticare per quanto riguarda l’“onorare i propri genitori”. Non sono forse facili da attuare? Non hai bisogno di trattare i tuoi genitori in modo brusco, dicendo: “Voi, diavoli e miscredenti, Dio scaglia su di voi la maledizione del lago di fuoco e zolfo e del pozzo senza fondo, vi spedirà al diciottesimo livello dell’inferno!” Non è necessario, non c’è bisogno che tu ti spinga a questo estremo. Se le circostanze lo permettono e la situazione lo richiede, puoi adempiere alle tue responsabilità filiali nei loro confronti. Se non è necessario, o se le circostanze non lo permettono e non è possibile, puoi ritenerti dispensato da quest’obbligo. Tutto ciò che devi fare è adempiere alle tue responsabilità filiali quando incontri i tuoi genitori e interagisci con loro. Se fai questo, hai portato a termine il tuo incarico. Cosa ne pensate di questo principio? (È un buon principio.) Devi attenerti a dei principi nel modo in cui tratti tutte le persone, compresi i tuoi genitori. Non puoi agire con irruenza, e non puoi prenderli a male parole solo perché perseguitano la tua fede in Dio. Nel mondo ci sono tantissime persone che non credono in Dio, ci sono così tanti non credenti e individui che Lo insultano: hai intenzione di maledirli tutti e di gridare contro ognuno di loro? Se la risposta è no, allora non dovresti gridare nemmeno contro i tuoi genitori. Se lo fai contro di loro ma non contro le altre persone, allora stai vivendo in preda all’irruenza, e a Dio questo non piace. Non pensare che Dio sia soddisfatto di te se offendi verbalmente e maledici i tuoi genitori senza un valido motivo, dicendo che sono diavoli, Satana viventi e lacchè di Satana, e maledicendoli perché finiscano all’inferno: non è così. Dio non ti riterrà accettabile né dirà che possiedi umanità per via di questa falsa dimostrazione di intraprendenza. Al contrario, dirà che agisci in base alle emozioni e all’irruenza. Questo a Dio non piacerà: è qualcosa di troppo estremo e non è conforme alle Sue intenzioni. Il modo in cui tratti tutte le persone, compresi i tuoi genitori, deve essere improntato a dei principi: indipendentemente dal fatto che credano in Dio oppure no e che siano persone malevole oppure no, devi trattarle secondo dei principi. Dio ha fornito all’uomo questo principio: trattare gli altri in modo equo; solo che le persone hanno un grado di responsabilità in più nei confronti dei loro genitori. Tutto ciò che devi fare è adempiere a questa responsabilità. A prescindere dal fatto che i tuoi genitori siano credenti o meno, che perseguano la loro fede, che la loro visione della vita e la loro umanità siano in linea con le tue, devi semplicemente adempiere alla tua responsabilità nei loro confronti. Non c’è bisogno che li eviti: lascia che tutto segua il suo corso naturale, secondo le orchestrazioni e le disposizioni di Dio. Se i tuoi ostacolano la tua fede in Dio, devi comunque adempiere alle tue responsabilità filiali al meglio delle tue possibilità, affinché come minimo tu non abbia rimorsi di coscienza nei loro confronti. Se non ti ostacolano, e se sostengono la tua fede in Dio, allora dovresti inoltre praticare secondo i principi, trattandoli bene quando è opportuno farlo. In sintesi, a prescindere da tutto, i requisiti che Dio pone all’uomo non cambiano, così come non possono cambiare le verità principi che le persone dovrebbero mettere in pratica. In tali questioni, devi semplicemente sostenere i principi e adempiere alle responsabilità che sei in grado di ottemperare.
La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (4)”
Qual è il principio a cui le parole di Dio richiedono di attenersi nel trattare gli altri? Amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia: questo è il principio a cui ci si deve attenere. Dio ama coloro che perseguono la verità e che sono in grado di fare la Sua volontà; queste sono anche le persone che dovremmo amare. Coloro che non sono in grado di fare la volontà di Dio, che Lo odiano e si ribellano a Lui, simili persone sono detestate da Dio, e anche noi dovremmo detestarle. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo. Se i tuoi genitori non credono in Dio, se sanno benissimo che la fede in Dio è il giusto cammino in grado di condurre alla salvezza eppure rimangono chiusi, allora non vi è alcun dubbio che siano persone che provano avversione e odio per la verità, e non vi è alcun dubbio che sono coloro che si oppongono a Dio e Lo odiano; e Dio naturalmente li odia e li aborrisce. Potresti aborrire genitori di questo tipo? Si oppongono a Dio e Lo insultano: in questo caso, sono sicuramente demoni e Satana. Anche tu sapresti odiarli e maledirli? Sono tutte domande reali. Se i tuoi genitori ti impediscono di credere in Dio, in che modo dovresti trattarli? Come richiesto da Dio, dovresti amare ciò che Dio ama, e odiare ciò che Dio odia. Durante l’Età della Grazia, il Signore Gesù disse: “Chi è Mia madre, e chi sono i Miei fratelli?” “Poiché chiunque avrà seguito la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli, esso Mi è fratello e sorella e madre”. Queste parole esistevano già nell’Età della Grazia, e oggi le parole di Dio sono ancora più chiare: “Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia”. Queste parole vanno dritte al punto, eppure spesso le persone sono incapaci di comprenderne il vero significato. Se un individuo è qualcuno che nega Dio e Gli si oppone, che è maledetto da Dio, ma si tratta di un tuo genitore o parente e, per quanto tu ne sappia, non sembra essere un individuo malevolo e ti tratta bene, allora potresti essere incapace di odiarlo, e potresti persino rimanere in stretto contatto con lui, lasciando invariato il vostro rapporto. Sapere che Dio odia persone di questo tipo ti infastidirà, ma non sarai in grado di stare dalla parte di Dio e respingerla spietatamente. Sei costantemente limitato dai sentimenti, e non riesci a lasciar del tutto andare quella persona. Qual è la ragione? Questo accade perché i tuoi sentimenti sono troppo forti e ti impediscono di praticare la verità. Quella persona è buona con te, quindi non puoi arrivare a odiarla. Potresti riuscirci solo se ti facesse del male. Questo odio sarebbe in linea con le verità principi? Inoltre, sei schiavo delle nozioni tradizionali e pensi che, quando si tratta di un genitore o di un parente, se lo odiassi, saresti disprezzato dalla società e oltraggiato dall’opinione pubblica, e condannato in quanto manchi di devozione verso i tuoi genitori, privo di coscienza e disumano. Pensi che subiresti la condanna e la punizione divina. Anche se vuoi odiare quella persona, la tua coscienza non te lo permette. Perché la tua coscienza si comporta così? Perché una determinata mentalità ti è stata inculcata sin dall’infanzia, attraverso il tuo retaggio familiare, l’educazione impartita dai tuoi genitori e l’indottrinamento da parte della cultura tradizionale. Questa mentalità è radicata molto profondamente nel tuo cuore, e ti porta a credere erroneamente che la pietà filiale sia perfettamente naturale e giustificata e che qualunque cosa venga ereditata dai tuoi antenati sia sempre positiva. L’hai appresa nei primissimi anni di vita e resta quella dominante, costituisce un’enorme pietra d’inciampo e un disturbo alla tua fede e all’accettazione della verità, e ti rende incapace di mettere in pratica le parole di Dio, e di amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia. Tu sai in cuor tuo che la tua vita proviene da Dio, non dai tuoi genitori, e sai anche che i tuoi genitori non solo non credono in Dio, ma Gli si oppongono, che Dio li odia ed è a Lui che dovresti sottometterti, dovresti schierarti al Suo fianco, e invece non riesci proprio a odiarli, neanche se lo vuoi. Non riesci a compiere questo passo, a dominare il tuo cuore, e a praticare la verità. Qual è la radice di ciò? Satana si serve di questo tipo di cultura tradizionale e di nozioni morali per controllare i tuoi pensieri, la tua mente e il tuo cuore, rendendoti incapace di accettare le parole di Dio; queste cose sataniche ti controllano e ti hanno reso incapace di accettare le parole di Dio. Quando vuoi mettere in pratica le parole di Dio, queste cose causano disturbo dentro di te, ti inducono a opporti alla verità e ai requisiti di Dio, e ti privano della forza di liberarti dal giogo della cultura tradizionale. Dopo aver lottato per un po’, giungi a un compromesso: preferisci credere che le nozioni della morale tradizionale siano corrette e in linea con la verità, e così rifiuti o abbandoni le parole di Dio. Non accogli le parole di Dio come verità e non attribuisci alcun valore alla salvezza, sentendo che tu vivi ancora in questo mondo e puoi sopravvivere solo facendo affidamento su queste persone. Incapace di sopportare le recriminazioni della società, piuttosto rinunceresti alla verità e alle parole di Dio, abbandonandoti alle nozioni della morale tradizionale e all’influenza di Satana, preferendo offendere Dio e non mettere in pratica la verità. L’uomo non è forse miserabile? Non ha forse bisogno della salvezza di Dio? Alcune persone credono in Dio da molti anni, ma non hanno ancora acquisito alcuna comprensione in merito alla devozione filiale. Non capiscono davvero la verità. Non riescono mai a superare la barriera costituita dalle relazioni mondane; non sono dotate di coraggio, né di fiducia, né tanto meno di determinazione, e quindi non sono in grado di amare Dio e di obbedirGli. Taluni sanno vedere al di là di tutto questo e non è certo facile per loro affermare: “I miei genitori non credono in Dio e mi impediscono di credere in Lui. Sono diavoli”. Nessun non credente ha fede nell’esistenza di un Dio, o nel fatto che Egli abbia creato i cieli e la terra e tutte le cose, o che l’uomo sia stato creato da Dio. Ci sono persino alcuni che dicono: “La vita è donata all’uomo dai propri genitori, ed egli dovrebbe onorarli”. Da dove provengono un pensiero o una visione del genere? Forse da Satana? Sono millenni di cultura tradizionale che hanno educato e fuorviato l’uomo in questo modo, portandolo a negare la creazione e la sovranità di Dio. Se Satana non li fuorviasse e controllasse, gli uomini indagherebbero sull’opera di Dio e leggerebbero le Sue parole, saprebbero che sono creati da Dio, che la loro vita è donata da Dio; saprebbero che tutto ciò che hanno è donato da Dio e che è Dio che devono ringraziare. Se qualcuno ci fa del bene, dovremmo accettarlo da Dio, in particolar modo i nostri genitori che ci hanno messi al mondo e allevati; tutto questo è stato predisposto da Dio. Dio detiene sovranità su tutto; l’uomo è solo uno strumento di servizio. Se una persona è in grado di mettere da parte i genitori, il marito (o la moglie) e i figli al fine di spendersi per Dio, allora sarà più forte e avrà un maggior senso di giustizia dinanzi a Lui.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto riconoscendo le proprie idee sbagliate ci si può realmente trasformare”
Un giorno, quando comprenderai parte della verità, smetterai di credere che tua madre o i tuoi genitori siano le persone migliori. Ti renderai conto che anche loro sono membri della razza umana corrotta, e che ne possiedono la stessa indole corrotta. Li distingue solamente il fatto che condividono il tuo stesso sangue. Se non credono in Dio, allora sono uguali ai non credenti. Non li guarderai più dalla prospettiva di un membro della famiglia, o alla luce del vostro legame di carne, ma dal punto di vista della verità. Quali sono gli aspetti principali che dovresti considerare? Dovresti osservare il loro punto di vista sulla fede in Dio, sul mondo, su come gestire le questioni e, soprattutto, il loro atteggiamento verso Dio. Se valuti accuratamente questi aspetti, sarai in grado di distinguere chiaramente se siano persone buone o cattive. Un giorno potresti vedere con chiarezza che sono persone dall’indole corrotta proprio come te. E potresti vedere ancor più chiaramente che non sono le persone di buon cuore che tu immaginavi, che non nutrono un vero amore come invece credevi, e non sono affatto in grado di condurti alla verità o sulla strada giusta nella vita. Potresti chiaramente constatare che quanto hanno fatto per te non ti è di grande beneficio, e che non ti è utile in alcun modo per intraprendere la strada giusta nella vita. Inoltre, potresti scoprire che molte delle loro pratiche e opinioni sono in contrasto con la verità, che appartengono alla carne, e che questo suscita in te disprezzo, repulsione e avversione nei loro confronti. Se riuscirai a vedere tutte queste cose, saprai allora trattare correttamente i tuoi genitori nel tuo cuore, e non sentirai più la loro mancanza, non sarai più preoccupato per loro né sarai incapace di vivere lontano da loro. Avranno completato la loro missione di genitori, perciò tu smetterai di considerarli le persone a te più care o di idolatrarli. Al contrario, li tratterai come persone comuni, e in quel momento ti affrancherai completamente dalla schiavitù dei sentimenti e sarai veramente libero dai sentimenti e dagli affetti familiari. Una volta che lo avrai fatto, ti renderai conto che quelle cose non sono degne di essere amate. A quel punto, vedrai i parenti, la famiglia e le relazioni carnali come ostacoli alla comprensione della verità e al liberarsi dai sentimenti. È per via di quel rapporto familiare che hai con loro, quel rapporto carnale che ti paralizza, ti porta fuori strada e ti fa credere che loro ti trattano al meglio, che sono i più vicini a te, che si prendono cura di te meglio di chiunque altro e ti amano di più: è per via di tutto questo che sei incapace di discernere chiaramente se sono persone buone o cattive. Una volta che ti sarai veramente allontanato da questi sentimenti, per quanto tu possa comunque pensare a loro di tanto in tanto, avvertirai ancora la loro mancanza con tutto il cuore, penserai a loro e li desidererai nel modo in cui fai adesso? No. Non dirai: “La persona di cui non posso proprio fare a meno è mia madre; lei è quella che mi ama, che si prende cura di me e tiene a me più di tutti”. Quando avrai questo livello di percezione, piangerai ancora quando penserai a loro? No. Questo problema verrà risolto. Dunque, con i problemi o le questioni che ti stanno causando difficoltà, se non hai acquisito questo aspetto della verità e non hai avuto accesso a questo aspetto della verità realtà, rimarrai intrappolato in tali stati o difficoltà, e non sarai mai in grado di uscirne. Se tratti questo genere di problemi e difficoltà come problemi cruciali per l’ingresso nella vita e poi ricerchi la verità per risolverli, allora sarai in grado di accedere a questo aspetto della verità realtà; inconsapevolmente, imparerai una lezione da queste difficoltà e da questi problemi. Quando saranno risolti, sentirai di non essere così vicino ai tuoi genitori e ai tuoi familiari, vedrai più chiaramente la loro natura essenza, e capirai che tipo di persone sono davvero. Quando vedrai con chiarezza i tuoi cari, dirai: “Mia madre non accetta affatto la verità; in realtà, prova avversione e odio per la verità. Nella sua essenza, è una persona malevola, un diavolo. Mio padre è una persona compiacente, sta dalla parte di mia madre. Non accetta la verità né la pratica in alcun modo; non è uno che persegue la verità. In base al loro comportamento, mia madre e mio padre sono due miscredenti; sono entrambi diavoli. Devo ribellarmi completamente a loro e tracciare un confine netto con loro”. In questo modo, starai dalla parte della verità e sarai in grado di rinunciare a loro. Quando saprai discernere chi sono, che tipo di persone sono, proverai ancora sentimenti per loro? Proverai ancora affetto per loro? Avrai ancora una relazione carnale con loro? No. Avrai ancora bisogno di frenare i tuoi sentimenti? (No.) Quindi, su cosa fai davvero affidamento per risolvere queste difficoltà? Sulla comprensione della verità, sul dipendere da Dio e sul guardare a Lui. Se nel tuo cuore hai le idee chiare su queste cose, hai ancora necessità di porti dei freni? Senti ancora di aver subito un torto? Hai ancora bisogno di soffrire tanto? Hai ancora bisogno che gli altri facciano condivisione con te e svolgano un lavoro ideologico? No, perché avrai già sistemato le cose da solo: è un gioco da ragazzi. Tornando indietro, come dovresti risolvere questo problema in modo da non pensare a loro o sentire la loro mancanza? (Ricercando la verità per risolvere il problema.) Queste sono parole grosse, che suonano molto formali, ma parlando un po’ più praticamente? (Applicando le parole di Dio per capire fino in fondo la loro essenza; cioè, discernendole in base alla loro essenza. Allora, sapremo mettere da parte il nostro affetto e la nostra relazione carnale.) Esatto. Bisogna basare sulle parole di Dio il proprio discernimento della natura essenza delle persone. Senza lo smascheramento della parola di Dio, nessuno può vedere attraverso la natura essenza degli altri. Solo basandosi sulle parole di Dio e sulla verità si può capire a fondo la natura essenza delle persone; soltanto allora si può risolvere alla fonte il problema dei sentimenti umani. Come prima cosa, inizia a lasciarti alle spalle i tuoi affetti e le tue relazioni carnali; chiunque siano le persone per cui provi i sentimenti più forti, dovresti prima analizzarle e discernerle. Cosa ne pensi di questa soluzione? (Va bene.) Alcuni dicono: “Discernere e analizzare le persone per le quali provo i sentimenti più forti è una cosa davvero insensibile!” Lo scopo di discernerle non è interrompere i rapporti con loro, non è troncare i rapporti genitore-figlio, e nemmeno abbandonarli totalmente o non interagire mai più con loro. Dovresti adempiere alle tue responsabilità nei confronti dei tuoi cari, ma non puoi essere vincolato o imbrigliato da loro, perché sei un seguace di Dio; devi possedere questo principio. Se sei ancora vincolato o imbrigliato da loro, non puoi svolgere bene il tuo dovere, né garantire di poter seguire Dio fino alla fine del cammino. Se non fossi un seguace di Dio o un amante della verità, allora nessuno te lo chiederebbe.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo l’eliminazione della propria indole corrotta può produrre una vera trasformazione”
Giobbe come ha trattato i figli? Ha semplicemente adempiuto alle proprie responsabilità paterne, condividendo il Vangelo e la verità con loro. Tuttavia, che lo ascoltassero o meno, che gli ubbidissero o meno, non ha imposto loro di credere in Dio, non li ha costretti con la forza, né si è immischiato nella loro vita. Le loro idee e opinioni erano diverse dalle sue, perciò non si è intromesso in quello che facevano, né ha interferito con il tipo di percorso che stavano seguendo. Parlava raramente ai figli della fede in Dio? Di sicuro ne avrebbe parlato con loro a sufficienza, ma i figli si rifiutavano di ascoltare e non accettavano le sue parole. Qual era il suo atteggiamento al riguardo? “Ho adempiuto alle mie responsabilità; quanto al tipo di cammino che i miei figli percorrono, ciò dipende dalle loro scelte, nonché dalle orchestrazioni e disposizioni di Dio. Se Dio non opera su di loro, o non li smuove, io non cercherò di forzarli”. Pertanto, non ha pregato per loro al cospetto di Dio, non ha pianto lacrime d’angoscia per loro, non ha digiunato per loro, né ha sofferto in alcun modo. Non ha fatto queste cose. Perché non ha fatto nessuna di queste cose? Perché nessuna di esse era un modo di sottomettersi alla sovranità e alle disposizioni di Dio; tutte erano scaturite da idee umane ed erano modi di forzare le cose. Questo era l’atteggiamento di Giobbe quando i figli non volevano prendere la sua stessa strada; come si comportò allora, quando i figli morirono? Pianse? Si sfogò? Si sentì ferito? La Bibbia non riporta nulla di tutto ciò. Quando Giobbe vide morire i suoi figli, si sentì affranto o triste? (Sì.) Se si parla dell’affetto che provava per i figli, sicuramente provò un po’ di tristezza, ma si sottomise comunque a Dio. Come si manifestava tale sottomissione? Disse: “Questi figli mi sono stati dati da Dio. Che credessero o meno in Lui, la loro vita è nelle Sue mani. Se avessero creduto in Dio ed Egli avesse voluto portarli via, l’avrebbe fatto comunque; se non avessero creduto in Dio, sarebbero stati comunque portati via se Egli avesse così disposto. È tutto nelle mani di Dio; altrimenti, chi altri potrebbe sottrarre la vita alle persone?” Per farla breve, come bisogna interpretare questo? “Jahvè ha dato, Jahvè ha tolto; sia benedetto il nome di Jahvè” (Giobbe 1:21). Giobbe mantenne tale atteggiamento nel modo in cui trattò i figli e, che fossero vivi o morti, continuò ad averlo. Il suo metodo di pratica era corretto: in ogni suo modo di praticare, nella prospettiva, nell’atteggiamento e nello stato con cui trattava ogni cosa, era sempre in una posizione e in uno stato di sottomissione, attesa, ricerca e, infine, raggiungimento della conoscenza. Questo atteggiamento è molto importante. Coloro che non assumono mai questo tipo di atteggiamento in tutto ciò che fanno, hanno opinioni personali particolarmente forti, e antepongono intenzioni e vantaggi personali a tutto il resto, sono davvero sottomessi? (No.) In tali persone la vera sottomissione non si può vedere; esse non sono in grado di raggiungere una vera sottomissione.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “I principi della pratica di sottomissione a Dio”
Un altro aspetto dell’umanità di Giobbe viene dimostrato in questo dialogo tra lui e la moglie: “Sua moglie gli disse: ‘Ancora stai saldo nella tua integrità? Ma lascia stare Dio e muori!’ Giobbe le rispose: ‘Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?’” (Giobbe 2:8-10). Vedendo il tormento che stava patendo, la moglie di Giobbe tentò di consigliarlo, per aiutarlo a sfuggire alla sofferenza, ma le sue “buone intenzioni” non ottennero l’approvazione di Giobbe; al contrario, infiammarono la sua ira, perché lei negava la fede e la sottomissione di Giobbe nei confronti di Jahvè Dio, e inoltre negava l’esistenza di Jahvè Dio. Questo era intollerabile per Giobbe, perché lui non si era mai permesso di fare niente che si opponesse a Dio o che Lo ferisse, per non parlare degli altri. Come avrebbe potuto rimanere indifferente quando udiva gli altri pronunciare parole che bestemmiavano e insultavano Dio? Per questo, definì sua moglie “donna insensata”. L’atteggiamento di Giobbe nei confronti della moglie era caratterizzato da ira e odio, e anche da rimprovero e ammonimento. Era la naturale espressione dell’umanità di Giobbe, che distingueva amore e odio, ed era un’autentica rappresentazione della sua retta umanità. Egli possedeva un senso di giustizia che gli faceva odiare i le tendenze e i flussi del male, e detestare, condannare e rifiutare assurde eresie, argomenti e affermazioni ridicoli, e gli consentiva di rimanere saldo nei suoi principi e nella sua posizione corretti, nel momento in cui era stato rifiutato dalle masse e abbandonato da coloro che gli erano vicini.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso II”
Ogni persona ha il suo destino e questo è tutto predestinato da Dio; nessuno può avere il controllo sul fato di qualcun altro. Devi smettere di preoccuparti per la tua famiglia e imparare a lasciar andare e ad abbandonare ogni cosa. Come si fa? Un modo è pregare Dio. Devi anche riflettere su come i tuoi parenti che non credono in Lui perseguono le cose terrene, l’agiatezza e le comodità materiali. Appartengono a Satana e sono un tipo di persone diverso da te. Condurrai una vita di sofferenza se non svolgi il tuo dovere e vivi tra loro. Siccome vedi le questioni diversamente da loro, non andrai d’accordo con loro, bensì sarai tormentato. Ci sarà solo dolore e niente felicità. L’affetto può portarti serenità e gioia? Avere considerazione per la carne non ti porterà altro che sofferenza, vuoto ed eterno rimpianto. Questa è una cosa che devi capire accuratamente. Perciò la nostalgia dei tuoi familiari è unilaterale; è un sentimentalismo superfluo! Percorri una strada diversa dalla loro. La tua visione della vita, la tua concezione del mondo, la tua strada nella vita e i tuoi obiettivi di perseguimento sono tutti diversi. Ora non sei con i tuoi familiari ma, siccome avete un legame di sangue, hai sempre la sensazione di essere vicino a loro e di essere un’unica famiglia. Quando vivi effettivamente con loro, tuttavia, dopo averci avuto a che fare per qualche giorno sei totalmente irritato. Sono pieni di menzogne; ciò che dicono è tutto falso, adulatorio e propenso all’inganno. Il loro modo di comportarsi e di affrontare il mondo si basa tutto sulla filosofia e sulle massime sataniche di vita. I loro pensieri e idee sono tutti sbagliati e assurdi, e semplicemente insopportabili da ascoltare. Allora dici a te stesso: “Li pensavo continuamente e temevo costantemente che non vivessero bene, ma ora vivere con queste persone è davvero intollerabile!” Sarai disgustato da loro. Non hai ancora capito che tipo di persone siano, perciò pensi ancora che i legami di famiglia siano più importanti e più reali di qualsiasi altra cosa. Sei ancora vincolato dall’affetto. Cerca di abbandonare quei legami di affetto come puoi. Se non ci riesci, allora anteponi loro il tuo dovere. L’incarico da parte di Dio e la tua missione sono le cose più importanti. L’adempiere bene il tuo dovere supera tutto il resto, e per ora non preoccuparti dei tuoi parenti nella carne. Quando adempi bene il tuo incarico e il tuo dovere, quando la verità ti diventa sempre più chiara, quando la tua relazione con Dio diventa sempre più normale, quando il tuo cuore che si sottomette a Dio cresce sempre di più e il tuo cuore che teme Dio è sempre più grande ed evidente, allora lo stato dentro di te cambia. Una volta che il tuo stato cambia, le tue idee e i tuoi affetti terreni svaniscono, tu smetti di ricercare quelle cose e il tuo cuore vuole soltanto capire come amare Dio, come soddisfarLo, come vivere in modo da compiacerLo e come vivere con la verità. Una volta che il tuo cuore si impegna in direzione di questo, le cose che hanno a che fare con gli affetti della carne svaniscono lentamente e non riescono più a vincolarti o a controllarti.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”
Coloro che trascinano i loro figli e familiari totalmente non credenti in chiesa sono tutti estremamente egoisti e ostentano la loro sollecitudine. Tali persone si concentrano solo sull’essere amorevoli, senza considerare se credano o meno, e se quella sia l’intenzione di Dio. C’è chi porta la propria moglie davanti a Dio o trascina i propri genitori davanti a Dio e, indipendentemente dal fatto che lo Spirito Santo sia d’accordo o stia operando in loro, continua ciecamente a “reclutare persone di talento” per Dio. Che beneficio si può mai ottenere dall’estendere la propria sollecitudine a questi non credenti? Seppure tali miscredenti, che sono privi della presenza dello Spirito Santo, si sforzassero di seguire Dio, non potrebbero comunque, contrariamente a quanto si creda, essere salvati. Coloro che possono ricevere la salvezza non sono di fatto così facili da trovare. Le persone che non sono state sottoposte all’opera e alle prove dello Spirito Santo, e non sono state perfezionate dal Dio incarnato, non possono affatto essere rese complete. Tali persone, pertanto, mancano della presenza dello Spirito Santo dal momento stesso in cui cominciano a seguire nominalmente Dio. Alla luce della loro condizione e del loro effettivo stato, semplicemente non possono essere rese complete. Così, lo Spirito Santo decide di non spendere molta energia su di loro, né fornisce loro illuminazione o guida in alcun modo; Egli permette loro semplicemente di seguirLo e alla fine rivela il loro esito – questo è tutto. L’entusiasmo e le intenzioni dell’uomo provengono da Satana, e in nessun modo possono completare l’opera dello Spirito Santo. Indipendentemente dal tipo di persona che uno è, deve avere l’opera dello Spirito Santo. Forse un uomo può rendere completi i suoi simili? Perché un marito ama la propria moglie? E perché una moglie ama il proprio marito? Perché i figli rispettano i loro genitori? E perché i genitori amano svisceratamente i loro figli? Che tipo di intenzioni nutrono effettivamente le persone? Non sono forse finalizzate a soddisfare i loro piani ed egoistici desideri? Intendono davvero agire per il piano di gestione di Dio? Si stanno realmente prodigando per l’opera di Dio? Il loro intento è adempiere ai doveri di un essere creato? Coloro che, dal momento in cui hanno cominciato a credere in Dio, sono stati incapaci di ottenere la presenza dello Spirito Santo non potranno mai guadagnare l’opera dello Spirito Santo; queste persone sono assolutamente designate alla distruzione. Indipendentemente da quanto amore si provi per loro, esso non può sostituire l’opera dello Spirito Santo. L’entusiasmo e l’amore delle persone rappresentano le intenzioni umane, ma non possono rappresentare le intenzioni di Dio né sostituire la Sua opera. E anche se le persone che credono nominalmente in Dio, e pretendono di seguirLo senza sapere cosa significhi realmente credere in Dio, sono fatte oggetto della maggiore quantità possibile di amore e di pietà da parte di qualcuno, non otterranno comunque la compassione di Dio né l’opera dello Spirito Santo. Anche se le persone che seguono sinceramente Dio sono di scarsa levatura e incapaci di comprendere molte verità, possono ancora ottenere occasionalmente l’opera dello Spirito Santo; tuttavia, coloro che sono di considerevole levatura ma non credono con sincerità, semplicemente non possono ottenere la presenza dello Spirito Santo. Non c’è assolutamente alcuna possibilità di salvezza per tali persone. Anche se leggono le parole di Dio o di tanto in tanto ascoltano i sermoni o cantano lodi a Dio, alla fine non saranno in grado di sopravvivere fino al tempo del riposo.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”
Queste parole pronunciate in passato: “Quando si ha fede nel Signore, la fortuna arride alla famiglia intera” sono adatte all’Età della Grazia ma non hanno alcuna relazione con la destinazione dell’uomo. Erano appropriate esclusivamente per una fase dell’Età della Grazia. Il messaggio implicito di tali parole era riferito alla pace e alle benedizioni materiali di cui la gente godeva; non significava che l’intera famiglia di chi crede nel Signore verrà salvata, né che quando si ricevono benedizioni tutta la propria famiglia verrà condotta nel riposo. Il fatto che si ricevano benedizioni o si subiscano avversità è determinato dalla propria essenza e non da qualsiasi comune essenza che si possa condividere con altri. Nel Regno semplicemente non c’è posto per questo tipo di detti o di regole. Se alla fine una persona sarà in grado di sopravvivere, è perché ha soddisfatto i requisiti di Dio, e se alla fine non sarà in grado di rimanere fino al tempo del riposo, è perché è stata ribelle verso Dio e non ha soddisfatto i Suoi requisiti. Tutti hanno un’adeguata destinazione. Tali destinazioni sono determinate in base all’essenza di ciascun individuo e non hanno assolutamente nulla a che fare con altre persone. Il comportamento malvagio di un figlio non può ricadere sui suoi genitori, né la sua giustizia può essere condivisa con i suoi genitori. La condotta malvagia di un genitore non può ricadere sui suoi figli, e la sua giustizia non può essere condivisa con i suoi figli. Ognuno porta il peso dei propri peccati e ognuno gode delle proprie rispettive benedizioni. Nessuno può prendere il posto di un altro. Questa è giustizia. Dal punto di vista dell’uomo, se i genitori ricevono benedizioni, altrettanto accade ai loro figli, e se i figli compiono il male, anche i genitori ne devono espiare i peccati. Questa è la prospettiva umana e il modo dell’uomo di fare le cose; non è la prospettiva di Dio. L’esito di ciascuno è determinato dall’essenza che si manifesta attraverso la sua condotta, ed è sempre determinato in modo pertinente. Nessuno può farsi carico dei peccati di un altro; e, a maggior ragione, nessuno può ricevere la punizione al posto di un altro. È qualcosa di assoluto. La cura amorevole di un genitore per i propri figli non significa che possa compiere buone azioni al posto dei suoi figli, né il rispettoso affetto di un figlio nei confronti dei propri genitori significa che possa compiere buone azioni al loro posto. Questo è il reale significato delle parole: “Allora due saranno nel campo: l’uno sarà preso e l’altro lasciato; due donne macineranno al mulino: l’una sarà presa e l’altra lasciata”. Le persone non possono far entrare nel riposo i loro figli che compiono il male in virtù del profondo amore che hanno per loro, né qualcuno può far entrare nel riposo la propria moglie (o il proprio marito) in virtù della propria condotta giusta. Si tratta di una regola amministrativa; non si possono fare eccezioni per nessuno. Alla fine, gli operatori di giustizia sono operatori di giustizia, e i malfattori sono malfattori. I giusti alla fine potranno sopravvivere, mentre i malfattori verranno distrutti. I santi sono santi; non sono sudici. I sudici sono sudici, e non vi è in loro una sola particella di santità. Tutti i malevoli saranno distrutti e tutti i giusti sopravvivranno, anche se i figli dei malevoli compiono azioni giuste, e anche se i genitori dei giusti commettono atti malvagi. Non c’è relazione tra un marito credente e una moglie non credente, come non c’è alcuna relazione tra figli credenti e genitori non credenti; questi due tipi di persone sono totalmente incompatibili. Prima di entrare nel riposo, si possiedono parenti fisici, ma una volta entrati nel riposo, non si ha più alcun parente fisico. Coloro che assolvono il proprio dovere e coloro che non lo compiono sono nemici; coloro che amano Dio e coloro che Lo odiano sono opposti gli uni agli altri. Coloro che entreranno nel riposo e coloro che saranno stati distrutti sono due tipi di esseri creati incompatibili. Gli esseri creati che compiono il loro dovere potranno sopravvivere, mentre le creature che non lo compiono verranno distrutte; inoltre, ciò durerà per l’eternità. Ami forse tuo marito per compiere il tuo dovere di essere creato? Ami forse tua moglie per compiere il tuo dovere di essere creato? Sei rispettoso nei confronti dei tuoi genitori non credenti per compiere il tuo dovere di essere creato? La visione umana del credere in Dio è giusta o no? Perché credi in Dio? Che cosa desideri ottenere? Come ami Dio? Coloro che non sanno compiere il loro dovere di esseri creati né fare uno sforzo totale, saranno distrutti. Ci sono relazioni fisiche tra le persone di oggi, così come legami di sangue, ma in futuro tutto ciò sarà spezzato. I credenti e i non credenti non sono compatibili; anzi, sono opposti gli uni agli altri. Coloro che sono nel riposo crederanno che c’è un Dio e si sottometteranno a Lui, mentre coloro che si ribellano a Dio saranno stati tutti distrutti. Non ci saranno più famiglie sulla terra; come potrebbero esserci genitori o figli o rapporti coniugali? L’incompatibilità stessa di fede e non credenza avrà reciso tali relazioni fisiche!
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”
Una volta che l’umanità sarà entrata nel riposo, i malfattori saranno stati distrutti, e l’intera umanità sarà sul giusto cammino; tutti i tipi di persona saranno insieme ai loro simili, a seconda della funzione che dovrebbero svolgere. Unicamente questo sarà il giorno del riposo dell’umanità, l’inevitabile corso per lo sviluppo dell’umanità, e solo quando l’umanità entrerà nel riposo, la grande e ultima impresa di Dio troverà compimento; questa sarà la parte finale della Sua opera. Tale opera porrà fine alla caduca vita della carne dell’umanità, così come alla vita dell’umanità corrotta. Da quel momento l’umanità entrerà in un nuovo regno. Nonostante tutti gli esseri umani vivranno nella carne, ci saranno significative differenze tra l’essenza di questa vita e l’essenza della vita dell’umanità corrotta. Anche il significato di questa esistenza e il significato dell’esistenza dell’umanità corrotta sono differenti. Sebbene questa non sarà la vita di un nuovo tipo di persona, si può dire che sarà la vita di un’umanità che ha ricevuto la salvezza, così come una vita che ha recuperato la propria umanità e ragionevolezza. Queste sono persone che un tempo erano ribelli verso Dio, che sono state conquistate e poi salvate da Lui; queste sono persone che hanno umiliato Dio e poi Gli hanno reso testimonianza. Dopo che sono state sottoposte e sono sopravvissute alle Sue prove, la loro esistenza sarà la più colma di significato; sono persone che hanno reso testimonianza a Dio davanti a Satana, e sono esseri umani degni di vivere. Coloro che saranno distrutti sono persone che non sanno rendere testimonianza a Dio e che non sono degne di continuare a vivere. La loro distruzione sarà il risultato della loro condotta malvagia, e tale eliminazione totale è la destinazione migliore per loro. In futuro, quando l’umanità entrerà nello splendido regno, non ci sarà nessuna delle relazioni tra marito e moglie, tra padre e figlia o tra madre e figlio che le persone immaginano di trovarvi. A quel tempo, ogni essere umano seguirà il proprio tipo e le famiglie saranno già state divise. Dopo il suo totale fallimento, Satana non disturberà più l’umanità, e gli esseri umani non avranno più un’indole satanica corrotta. Le persone ribelli saranno già state distrutte e rimarranno solo quelle che si sottomettono. Per questo, pochissime famiglie sopravvivranno intatte; come potrebbero esistere ancora le relazioni fisiche? La precedente vita della carne dell’umanità verrà del tutto bandita; come potrebbero ancora esistere relazioni fisiche tra le persone? Senza un’indole satanica corrotta, la vita umana non sarà più la vecchia vita del passato, bensì una vita nuova. I genitori saranno privati dei figli e i figli dei genitori. I mariti saranno privati delle mogli e le mogli dei mariti. Al momento ci sono relazioni fisiche tra le persone, ma cesseranno di esistere quando tutti saranno entrati nel riposo. Solo questo tipo di umanità possiederà giustizia e santità; solo questo tipo di umanità può venerare Dio.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”
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