Solo eliminando le proprie nozioni si può intraprendere il giusto cammino della fede in Dio (1)

Credete in Dio da tutti questi anni e, benché comprendiate alcune verità, dentro ciascuno dei vostri cuori ci sono le vostre interpretazioni, credenze e fantasie, e tutte contravvengono completamente alla verità e alle intenzioni di Dio e le contraddicono. Che cosa sono queste cose? Nozioni umane. Anche se l’uomo non ha affatto la verità, la sua mente è capace di produrre molte nozioni e fantasie, che sono tutte incompatibili con la verità. Ogni cosa che è in contrasto con la verità attiene alle nozioni e alle fantasie dell’uomo. Dunque come nascono le nozioni dell’uomo? Ci sono molte cause diverse. In parte dipende dal condizionamento della cultura tradizionale, oltre che dalla divulgazione e dall’inculcazione della conoscenza, dall’impatto delle tendenze sociali e degli insegnamenti familiari eccetera. In Cina, un Paese governato da millenni dall’ateismo, quale comprensione e definizione di Dio hanno le persone? Pur essendo invisibile e intangibile, Egli esiste davvero, è in grado di volare qua e là nell’aria, andando e venendo senza lasciare traccia, apparendo e scomparendo all’improvviso, è capace di attraversare i muri senza essere ostacolato da alcun materiale o alcuno spazio, e dotato di capacità straordinarie, del tutto onnipotente; queste sono le nozioni e le fantasie che gli uomini hanno riguardo a Lui. Come nascono, dunque, le fantasie e le nozioni umane? Sono prevalentemente legate all’istruzione e al condizionamento della cultura tradizionale. L’insegnamento dell’ateismo circola in Cina da millenni e molto tempo fa ha piantato i suoi semi atei nell’intimo del cuore delle persone. Durante questo periodo, Satana e spiriti malvagi di ogni tipo hanno compiuto molti segni e miracoli tra la gente per fuorviarla e controllarla. Queste cose si diffondono in lungo e in largo tra gli esseri umani e hanno un impatto terribile. Questi spiriti malvagi agiscono sconsideratamente per fuorviare, turlupinare e danneggiare le persone, e così queste ultime hanno sviluppato molte nozioni e fantasie riguardo a Dio. In conclusione, le nozioni e le fantasie umane vengono interamente dal condizionamento sociale malvagio e dall’indottrinamento di Satana. Dai tempi antichi fino a oggi, generazione dopo generazione, gli esseri umani hanno ricevuto l’insegnamento di Satana e la divulgazione e l’indottrinamento della cultura e del sapere tradizionali, e così hanno prodotto nozioni e fantasie di ogni tipo. Anche se queste cose non hanno influito direttamente sul loro lavoro, sui loro studi e sulla loro vita normale, sono queste nozioni e fantasie a essere state un ostacolo enorme al fatto che le persone accettassero l’opera di Dio e vi si sottomettessero. Anche se gli uomini hanno accettato l’opera di Dio, queste cose costituiscono ancora un grande impedimento alla loro conoscenza di Dio e alla loro sottomissione a Lui, facendo sì che abbiano pochissima fede, che si sentano spesso negativi e deboli, e che trovino molto difficile rimanere saldi nelle prove, anche dopo molti anni passati a credere in Dio. Queste sono le conseguenze dell’avere nozioni e fantasie.

La maggior parte della gente crede che la fede in Dio significhi fare cose buone ed essere persone buone. Per esempio, i più pensano che un individuo sia un credente in Dio solo se fa l’elemosina ai poveri. Se qualcuno fa molte cose buone e viene elogiato dagli altri, egli ringrazia Dio dal profondo del cuore e dice alle persone: “Non ringraziarmi. Dovresti ringraziare il Dio in cielo, perché è stato Lui a insegnarmi a fare questo”. Dopo aver ricevuto i complimenti degli altri, si sente molto soddisfatto e confortato, e crede che la fede in Dio sia buona, che gli uomini lo approvino e che sicuramente anche Dio lo approverà. Da dove viene questa sensazione di conforto? (Dalle sue nozioni e fantasie.) È reale o falsa? (Falsa.) Ma per questo individuo è reale, e costui si sente molto radicato, concreto e reale, perché ciò che ha perseguito è questa sensazione di conforto. Come nasce quest’ultima? Tale impressione sbagliata è nata per via delle sue nozioni, e sono state queste ultime a indurlo a pensare che sia così che dovrebbe essere la fede in Dio, che occorra essere questo tipo di persona e agire in questo modo, che Dio sarà sicuramente soddisfatto di lui perché ha fatto queste cose e che di certo, alla fine, raggiungerà la salvezza ed entrerà nel Regno dei Cieli. Da dove viene questo “di certo”? (Dalle nozioni umane.) Sono le sue nozioni e fantasie a dargli questa certezza e questa impressione sbagliata e a farlo sentire così a suo agio. E Dio come valuta e determina realmente tale questione? È solo un tipo di buon comportamento, adottato in conformità con le nozioni e la bontà umane. Un giorno, questo individuo fa qualcosa che va contro i principi e viene sottoposto a potatura, e allora scopre che i criteri di Dio per valutare le persone buone non sono come pensava e che le Sue parole non dicono nulla di simile, e così sviluppa opposizione e pensa: “Non sono una persona buona? Lo sono stato per tutti questi anni e nessuno ha mai detto il contrario. Solo Dio dice che non lo sono!” Non c’è forse un problema qui? Com’è sorto? A causa delle nozioni di costui. Qual è il principale colpevole qui? (Le nozioni.) Il principale colpevole sono le nozioni umane. Esse inducono spesso gli individui a fraintendere Dio, a formulare di frequente ogni genere di richieste e giudizi su di Lui e ad avere criteri di ogni tipo per valutarLo; fanno sì che le persone usino spesso certi pensieri e opinioni errati per stabilire se le cose siano giuste o sbagliate, se qualcuno sia buono o cattivo e se sia leale verso Dio e abbia fede in Lui. Qual è la causa alla radice di questi errori? Le nozioni umane. Le nozioni umane non avranno forse effetto su ciò che le persone mangiano o su come dormono, né avranno conseguenze sulla loro vita normale, ma esistono nella mente e nei pensieri degli uomini, rimangono attaccate alle persone come un’ombra e le seguono sempre dappertutto. Se non riesci a eliminarle in tempo, domineranno sempre il tuo modo di pensare, il tuo giudizio, il tuo comportamento, la tua conoscenza di Dio e il tuo rapporto con Lui. Ora lo vedi chiaramente? Le nozioni sono un grave problema. Le nozioni che gli esseri umani hanno riguardo a Dio sono come un muro che si frapponga fra loro e Dio, impedendo loro di vedere il vero volto di Dio e la Sua vera indole ed essenza. Perché? Perché gli esseri umani vivono in mezzo alle loro nozioni e fantasie e le usano per stabilire se Dio abbia ragione o torto e per misurare, giudicare e condannare tutto ciò che Dio fa. In tal modo, in che condizione precipitano gli esseri umani? Possono realmente sottomettersi a Dio se vivono in mezzo alle loro nozioni? Possono avere una vera fede in Lui? (No, non possono.) Anche quando le persone si sottomettono un po’ a Dio, lo fanno secondo le loro nozioni e fantasie. Quando si fa affidamento sulle proprie nozioni e fantasie, tale sottomissione viene contaminata da questioni personali che appartengono a Satana e al mondo ed è in contrasto con la verità. Il problema delle nozioni umane riguardo a Dio è grave; è una questione importante fra uomo e Dio che deve essere risolta con urgenza. Tutti coloro che si presentano dinanzi a Dio portano con sé delle nozioni, portano con sé ogni genere di sospetti riguardo a Dio. Oppure si può dire che portino con sé anche una miriade di malintesi riguardo a Dio di fronte a tutto ciò che Egli dona loro, di fronte alle Sue disposizioni e orchestrazioni. E che cosa ne sarà del loro rapporto con Dio? Gli esseri umani fraintendono continuamente Dio, sono sempre sospettosi nei Suoi riguardi e usano il proprio metro per valutare se Dio abbia ragione o torto, per valutare ogni Sua parola e ogni Sua opera. Che tipo di comportamento è questo? (Ribellione e sfida.) Esatto, si tratta di persone che si ribellano a Dio, che Lo sfidano e Lo condannano, e che Lo giudicano, Lo bestemmiano e si mettono in competizione con Lui e, nei casi gravi, vogliono portarLo in tribunale e ingaggiare una “battaglia decisiva” contro di Lui. Qual è il livello più grave che le nozioni umane possono raggiungere? Rinnegare il vero Dio Stesso, negare che le Sue parole siano la verità e condannare la Sua opera. Quando le nozioni umane raggiungono questo livello, le persone rinnegano automaticamente Dio, Lo condannano, Lo bestemmiano e Lo tradiscono. Non solo rinnegano la Sua esistenza, ma si rifiutano di accettare la verità e di seguirLo; non è spaventoso? (Sì.) È un problema spaventoso. Si può dire che le nozioni siano totalmente dannose per le persone, senza nemmeno un beneficio. È per questo che oggi teniamo una condivisione sulle nozioni, analizzando cosa siano e quali alberghino negli individui; è veramente necessario. Quali nozioni emergeranno normalmente dentro di voi? Quali dei vostri pensieri, interpretazioni, giudizi e opinioni attengono alle vostre nozioni? Non vale forse la pena prendere in considerazione tale questione? Il comportamento umano non attiene alle nozioni, ma i pensieri e le opinioni dietro quel comportamento sono legati direttamente a esse. Le nozioni umane non escono dall’ambito dell’opera di Dio. Uno: le varie nozioni che le persone hanno riguardo alla fede in Dio. In altre parole, gli individui hanno fantasie e definizioni diverse della fede in Dio, di cosa dovrebbero acquisire attraverso di essa e di quale cammino dovrebbero percorrere nella fede in Lui, e così arrivano ad avere ogni genere di nozioni. Due: le nozioni umane sull’incarnazione di Dio. Gli uomini hanno ancora più fantasie e definizioni dell’incarnazione, e così arrivano automaticamente ad avere molte nozioni: queste cose sono collegate. Tre: le nozioni che le persone hanno riguardo all’opera di Dio. Gli individui hanno varie fantasie e definizioni diverse riguardo alla verità che Dio esprime, all’indole che Egli rivela e al modo in cui opera, e così arrivano ad avere molte nozioni. Possiamo suddividere questi tre punti ancora più nel dettaglio, tuttavia essi coprono, fondamentalmente, tutte le nozioni umane, perciò condividiamo su di essi a uno a uno.

Parliamo ora del primo punto, le varie nozioni che le persone hanno riguardo alla fede in Dio. Questi tipi di nozioni sono, in certa misura, di ampia portata. A prescindere dal fatto che gli individui siano estranei alla fede in Dio o che abbiano creduto in Lui in precedenza, quando iniziano a credere in Dio hanno molte nozioni e fantasie. Quando cominciano a leggere la Bibbia, sentono un impeto nel cuore e pensano: “Sarò una persona buona; entrerò in cielo”. In seguito arrivano ad avere ogni genere di fantasie e definizioni o di idee fisse sulla fede in Dio, e giungeranno sicuramente ad avere nozioni diverse. Per esempio, gli uomini immaginano cose di ogni genere riguardo al tipo di persona che dovrebbero essere dopo aver iniziato a credere in Dio. Qualcuno dice: “Dopo aver cominciato a credere in Dio, smetterò di fumare sigarette, di bere alcol e di giocare d’azzardo. Non andrò in quei luoghi malvagi. Parlerò educatamente con le persone e sorriderò”. Che cos’è questa? È una nozione, oppure è il modo in cui gli individui dovrebbero comportarsi? (Il modo in cui dovrebbero comportarsi.) Questa è un’espressione di umanità normale, e gli uomini dovrebbero agire in questo modo. Questa non è una nozione né una fantasia; tale modo di pensare è perfettamente razionale e ragionevole. Un qualche fratello anziano asserisce: “Sono vecchio e credo in Dio da tutti questi anni. Dovrei dare un esempio ai giovani con il modo in cui parlo e in cui faccio le cose. Non dovrei ridacchiare o agire in maniera inappropriata per la mia età. Dovrei sembrare dignitoso e istruito e avere il contegno di un gentiluomo raffinato”. Così, quando parla ai giovani, ha una faccia seria e trabocca di parole e locuzioni letterarie e, quando i giovani lo vedono, si sentono a disagio e non vogliono avvicinarsi. I fratelli e le sorelle danzano e lodano Dio alle riunioni, e questo fratello anziano crede di dover controllare la brama nei propri occhi e guarda soltanto ciò che è appropriato, dunque si astiene dall’osservare, ma in cuor suo borbotta comunque: “Questi giovani vivono molto liberamente; perché io vivo sentendomi così afflitto? Tuttavia è necessario sentirsi un po’ afflitti quando si crede in Dio, perché chi ha fatto in modo che diventassi così vecchio?” Dice di non dover guardare coloro che danzano, ma lancia comunque occhiate di nascosto, facendo palesemente una messinscena. Come nasce questa messinscena? Come accade che costui arrivi a essere in questo stato di imbarazzo? Succede perché ha una fantasia sul comportamento e sulle espressioni che dovrebbe avere nella fede in Dio e, dominati da questa fantasia, il suo modo di parlare e le sue azioni diventano furtivi e fasulli. Per esempio, durante i canti nelle riunioni, alcuni battono le mani mentre cantano, lasciandosi andare, mentre questo fratello anziano è muto e imbambolato come un morto, senza alcuna vitalità o sembianza umana. Ritiene che, poiché è vecchio, debba avere l’aria di un vecchio e non agire come un bambino, ingenuo ed esposto allo scherno altrui. In breve, ogni cosa che esprime è soltanto una messinscena ed egli si costringe semplicemente a fingere di essere un pezzo grosso. È forse edificante per gli altri assistere a un simile comportamento fasullo? (No.) Come ti senti quando vedi tutto questo? Primo, hai la sensazione che costui sia ipocrita e ciò ti fa sentire a disagio; secondo, hai l’impressione che costui sia falso e provi anche un senso di nausea e disgusto e, quando conversi con lui, ti senti soffocato e vincolato, incapace di parlare liberamente. Se non sei cauto, ti fa la ramanzina, dicendo: “Guarda cosa siete diventati voi giovani, corrotti fin nel midollo! Mangiate bene e indossate bei vestiti, mangiando come noi eravamo soliti fare a capodanno e in occasione di altre festività, e siete ugualmente schizzinosi e insoddisfatti. Quando eravamo piccoli, le uniche cose che avevamo da mangiare erano pula di cereali ed erbe selvatiche”. Ostenta la sua anzianità e fa la predica agli altri, e i giovani lo evitano. Costui non lo capisce e addirittura critica la loro mancanza di rispetto verso gli anziani e il loro cattivo comportamento. Queste cose che dice non sono forse cariche di nozioni e di volontà umana, difformi dalla verità e incapaci di essere edificanti per gli altri? Tutto ciò è secondario, però. Quel che è fondamentale è: costui riesce forse a comprendere la verità agendo in questo modo? (No.) Ciò è forse utile e vantaggioso per entrare nella verità realtà? (No.) Praticare e comportarsi in questo modo, vivere così giorno dopo giorno, può forse consentirgli di vivere dinanzi a Dio? Si è mai domandato: “La mia interpretazione della fede in Dio è in linea con la verità e con le richieste di Dio? Che cosa richiede Dio? Che tipo di persona ama? C’è una qualche discrepanza tra la mia comprensione e ciò che Egli richiede?” Sicuramente non ha mai riflettuto su queste domande. Se l’avesse fatto, allora, anche se non avesse trovato le risposte, non si comporterebbe in modo così stolto. Qual è dunque la causa alla radice di questo suo comportamento? (Le nozioni.) E qual è la causa alla radice del fatto che sia arrivato ad averle? La sua comprensione fallace di come le persone che credono in Dio dovrebbero comportarsi ed esprimersi. E come è nata questa comprensione fallace? Qual è la sua fonte? Ci sono il condizionamento della cultura tradizionale e gli insegnamenti impartiti a scuola. Per esempio, i giovani dovrebbero rispettare gli anziani e amare i bambini, mentre gli anziani dovrebbero comportarsi come si addice alla loro età eccetera. Costui sviluppa pertanto vari comportamenti bizzarri, a volte agendo stranamente e altre facendo espressioni strane, ma in ogni caso non sembra del tutto normale. A prescindere dal fatto che agisca stranamente o che faccia espressioni strane, finché non comprende la verità o le richieste di Dio, e finché non ricerca la verità, allora il modo in cui agisce sarà sicuramente scollegato dalla verità. In una questione così elementare – un semplice comportamento esteriore –, le persone fanno queste cose assurde perché hanno delle nozioni radicate nel cuore. Quando gli individui non comprendono la verità, le parole di Dio e le Sue intenzioni, allora non capiscono quali siano i criteri che Egli richiede alle persone. Quando gli anziani non comprendono i criteri che Dio richiede agli uomini, mettono in atto comportamenti ed espressioni strani e azioni assurde; quando i giovani non capiscono i criteri richiesti da Dio e la loro fede in Lui si basa sulle loro fantasie e nozioni, allora anche loro mettono in atto certe espressioni e condotte sbagliate. Quali? Per esempio, alcuni giovani vedono nelle parole di Dio che Egli richiede alle persone di vivere pure e aperte, fresche e vivaci, come bambini, e pensano: “Saremo sempre neonati dinanzi a Dio e non cresceremo mai, perciò dobbiamo camminare e parlare come bambini. Ora so come essere un membro del popolo eletto di Dio e un Suo seguace, e ora comprendo cosa significhi essere come un bambino. In passato ero ingannevole, mostrandomi molto sofisticato, intorpidito e ottuso, ma in futuro dovrò agire in modo più fresco e vivace”. In seguito osservano come i giovani agiscono nella società al giorno d’oggi e, una volta che hanno stabilito il modo in cui agire, cominciano a praticarlo tra i fratelli e le sorelle, rivolgendosi a tutti con voce da bambino, esercitando una pressione sulla propria gola quando parlano, e usando un dolce tono infantile. Nella loro mente pensano che solo questo tipo di voce sia la voce di un bambino, mentre allo stesso tempo compiono certi gesti strani che fanno sentire le persone incredibilmente in imbarazzo e a disagio. Non hanno capito cosa intende Dio per essere puri e aperti, freschi e vivaci come un bambino, e tutto ciò che fanno è soltanto un comportamento esteriore: finzione, simulazione e affettazione. La comprensione degli individui di questo tipo è distorta. Qual è la questione più seria qui? Non solo costoro sono incapaci di comprendere il puro significato delle parole di Dio ma, al contrario, le mescolano con il comportamento, le azioni e le tendenze dei non credenti. Questo non è forse un errore? Non vengono a ricercare dinanzi a Dio, non leggono le Sue parole e non ricercano la verità; invece analizzano e studiano le cose usando il cervello, oppure cercano una base teorica tra i non credenti, nella cultura tradizionale o nel sapere scientifico. Questo non è un errore? (Sì.) È l’errore più grande. Dove esiste una qualche verità nel sapere dei non credenti? Se stai cercando una base per come comportarti, puoi ricercare la verità soltanto nelle parole di Dio. In ogni caso, a prescindere da quale livello di comprensione le persone riescano a raggiungere, ciascuna delle parole di Dio e ciascuna delle Sue richieste all’uomo è concreta e dettagliata, e assolutamente non così semplice come sembra nelle nozioni e nelle fantasie umane. Le richieste di Dio all’uomo non sono un ornamento per l’aspetto esteriore, non sono meri comportamenti, né tantomeno solo un modo di fare le cose, bensì sono i criteri che Dio richiede alle persone; sono i principi e i criteri secondo cui l’uomo dovrebbe comportarsi e agire, e questi principi sono ciò che gli individui dovrebbero padroneggiare e possedere. Se non condivido chiaramente su questi problemi nel dettaglio, allora le persone comprendono soltanto una qualche dottrina e trovano difficile entrare nella verità realtà.

Ciò su cui abbiamo appena condiviso sono le nozioni e le fantasie che gli uomini hanno riguardo alla fede in Dio in termini di comportamento esteriore. Quali altre conoscete, in questi termini? A proposito di nozioni, queste ultime sono giuste o sbagliate? (Sbagliate.) Sono positive o negative? (Negative.) Sono decisamente contrarie alle richieste di Dio e alla verità; non sono conformi alla verità. A prescindere dal fatto che le persone se le inventino di sana pianta o che esse abbiano una qualche base, in ogni caso nessuna di loro ha qualcosa a che fare con la verità. Qual è dunque lo scopo di tenere una condivisione su queste nozioni e di analizzarle? Anzitutto rendere gli individui consapevoli di cosa siano le nozioni e, nello stesso momento in cui scoprono che si tratta di nozioni, anche permettere loro di comprendere quale sia la verità prima di entrarvi. Lo scopo di tutto questo è consentire alle persone di capire l’essenza della verità, che consiste nel presentarsi autenticamente dinanzi a Dio. Per quanto ragionevoli siano le tue nozioni o per quanta base abbiano, sono pur sempre nozioni; non sono la verità né possono sostituirla. Se le consideri alla stregua della verità, allora essa non ha nulla a che fare con te, tu non hai nulla a che fare con la fede in Dio e la tua fede è inutile. Per quanto lavori o ti affaccendi per Dio, o per quanto alto sia il prezzo che paghi per Lui, quale sarà il risultato finale, se fai tutto questo in base alle tue nozioni e fantasie? Nulla di ciò che fai avrà qualcosa a che vedere con la verità o con Dio; Egli lo condannerà e non lo approverà. Questi sono gli esiti vantaggiosi e dannosi. Ormai dovreste aver capito quanto sia importante eliminare le proprie nozioni e fantasie.

Qual è il primo passo nell’eliminazione delle nozioni? Discernere e riconoscere cos’è una nozione. Quando la casa di Dio ha iniziato a girare film, è accaduta una cosa ripugnante nel gruppo di produzione video, legata alle nozioni umane. Ora prendo tale questione per analizzarla, non allo scopo di condannare qualcuno, ma per permettervi di crescere nel discernimento, affinché vi ricordiate di tale questione, approfondiate la vostra comprensione delle nozioni per suo tramite e sappiate quanto esse siano dannose per gli uomini. Se non parlassi di tale questione, potreste pensare che non sia una cosa importante. Tuttavia, dopo che l’avrò analizzata, sicuramente annuirete e converrete che lo è. Quando si tratta di realizzare film, c’è la questione di quale colore e modello di vestiti scegliere. Alcuni, particolarmente conservatori, usavano unicamente il grigio spento e il cachi. Perplesso, mi sono domandato che senso avesse. Perché sceglievano indumenti di quei colori? Il ricorso esclusivo al grigio spento e al cachi rendeva l’intera ambientazione particolarmente cupa e, quando l’ho visto, Mi sono sentito molto a disagio. Perché non avevano scelto qualcosa di più colorato? Avevo già detto che l’abbigliamento poteva essere variopinto e che i modelli dovevano essere appropriati ed eleganti. Allora perché le persone relegavano le parole di Dio e le richieste della Sua casa in fondo alla mente senza prestare loro alcuna attenzione, scegliendo invece tessuti grigio spento e cachi per confezionare i vestiti? Perché si comportavano in questo modo? Non vale la pena rifletterci? Qual era la causa alla radice di tutto questo? Le persone non comprendevano la verità, non ascoltavano quanto veniva detto e non erano sottomesse; la causa era il fatto che esse hanno dentro di sé una natura che tradisce Dio. Che cos’è questa natura? Che cos’è questa indole? Quel che è più importante, gli individui non amano la verità e sono capaci di rifiutarsi di accettarla, e il loro cuore è indurito. Dicono di essere pronti a sottomettersi alle disposizioni di Dio e a ricercare la verità ma, quando fanno le cose, le fanno soltanto secondo le loro preferenze per raggiungere i loro obiettivi. Se fosse una tua questione di vita personale, allora fare ogni cosa come desideri non sarebbe grave, perché ha a che fare solo con il tuo ingresso nella vita. Ora, tuttavia, svolgi il tuo dovere nella chiesa, e le conseguenze di agire in quel modo riguardano l’opera di Dio e la Sua gloria, nonché la reputazione della chiesa; se le persone agiscono sconsideratamente secondo la loro volontà, rischiano di disonorare Dio. La Sua casa non interferisce con il modo in cui gli individui si vestono; il principio è apparire decoroso e adeguato, affinché tu sia edificante per gli altri quando ti vedono. È forse appropriato, tuttavia, che qualcuno proponga di vestirsi solo di grigio spento e cachi quando si gira un film? Qual era l’essenza di questo problema? Il fatto che le persone facessero le cose affidandosi alle loro nozioni e che considerassero il grigio spento e il cachi un segno e un simbolo di qualcuno che crede in Dio e Lo segue. Si può affermare che definissero questi colori come tinte conformi alla verità, alle intenzioni di Dio e alle Sue richieste. Era un errore. Non c’è nulla di male in questi colori in sé ma, se le persone fanno le cose in base alle loro nozioni e trasformano queste tinte in una sorta di simbolo, allora è un problema. Questa conseguenza è stata provocata dalle loro nozioni, e queste idee e pratiche sono nate perché avevano nel cuore tali nozioni. Gli individui trattano queste nozioni e fantasie come se fossero la verità, considerando il grigio spento e il cachi un simbolo per l’abbigliamento dei credenti in Dio, mettendo contemporaneamente da parte la verità, le parole e le richieste di Dio ed escludendole, per poi sostituirle con nozioni e criteri umani; era questa la causa alla radice del problema. In realtà, la scelta dei colori e dei modelli dell’abbigliamento è una cosa esteriore che non ha nulla a che fare con la verità, ma queste cose assurde sono accadute a causa delle nozioni umane e hanno creato un certo impatto negativo, e così era necessaria la verità per risolvere la questione.

Quando gli uomini credono in Dio, qualunque questione incontrino o in qualsiasi problema incappino, le loro nozioni emergono costantemente ed essi continuano a usarle. Vivono sempre secondo le loro nozioni e ne sono vincolati, dominati e controllati. Ciò determina i loro pensieri, il loro comportamento, i loro modi di vivere e principi di condotta, la direzione della loro vita e i loro obiettivi, oltre alla maniera in cui trattano le parole e l’opera di Dio, così che tutte queste cose sono influenzate dalle loro nozioni ed essi non vengono affatto affrancati e liberati tramite la verità. Credendo in Dio in questo modo e aggrappandosi sempre alle nozioni, dopo dieci o vent’anni, fino a oggi, gli individui mantengono invariate le nozioni che avevano all’inizio. Nessuno le ha analizzate, le persone stesse non le hanno mai esaminate, né tantomeno hanno mai accettato di essere sottoposte a potatura. Non le hanno mai affrontate seriamente, perciò, a prescindere da quanti anni di fede in Dio hanno alle spalle, raccolgono risultati oppure no? Sicuramente no. Il rapporto tra l’uomo e Dio migliora gradualmente attraverso il processo dell’analisi e dell’interpretazione costanti delle nozioni, e poi della loro eliminazione; non c’è forse un lato concreto in questo? (Sì.) Se invece le tue nozioni restano continuamente nella fase in cui erano quando hai iniziato a credere in Dio, allora si può dire che il tuo rapporto con Lui non sia migliorato affatto. Quando si tratta di credere in Dio, quali altre nozioni su cui fate affidamento per vivere non avete eliminato? Quali nozioni ritenete sempre che siano giuste, che siano cose conformi alla verità, e quali, a vostro giudizio, non sono un problema? Quali possono influire sul tuo comportamento, sul tuo perseguimento e sulle tue opinioni sulla fede in Dio, facendo sì che il tuo rapporto con Lui sia sempre tiepido e né vicino né distante? Credi erroneamente di amare moltissimo Dio, che la tua fede in Lui e la tua lealtà nei Suoi confronti siano cresciute, che la tua determinazione a soffrire sia aumentata, quando, di fatto, per Dio non hai neppure la minima verità realtà. Tutti dovreste analizzare tale questione, e ciascuno di voi avrà sicuramente molte nozioni su cui fa affidamento per vivere, che sono ancora presenti e che non avete eliminato. Questo è un problema molto grave.

Ho fatto tre esempi delle nozioni che le persone hanno riguardo alla fede in Dio, dunque ora siete più consapevoli di quali nozioni avete in merito a questo aspetto? (Sì.) Allora diteMi, quali altre nozioni e fantasie possono impedire alle persone di praticare la verità e influire sullo svolgimento del loro dovere e sul loro rapporto normale con Dio, cioè quali sono le nozioni che possono impedire loro di presentarsi dinanzi a Lui e che hanno un impatto diretto sulla loro conoscenza di Dio? (Secondo una mia nozione molto forte, se riesco a svolgere normalmente il mio dovere ogni giorno, allora, credendo in Dio in questo modo, posso raggiungere la salvezza.) Credere di poter raggiungere la salvezza svolgendo il proprio dovere è una nozione e una fantasia. È dunque importante svolgere il proprio dovere in modo accettabile? Le persone che non lo fanno possono raggiungere la salvezza? Se qualcuno svolge il proprio dovere sconsideratamente, allora questo attiene all’intralcio e al disturbo dell’opera di Dio. Non solo qualcuno che fa questo non raggiunge la salvezza, ma verrà anche punito. Non siete in grado di pensare a queste cose, non le comprendete e non riuscite a vederle chiaramente, eppure dite comunque cose come “Purché svolga il mio dovere, posso raggiungere la salvezza ed entrare nel Regno dei Cieli”. Questo è forse in linea con le parole di Dio? Questa idea è solo una pia illusione; come potresti ottenere questo risultato così facilmente? Non accettare la verità si può forse considerare alla stregua di avere fede in Dio? Una persona può raggiungere la salvezza senza liberarsi della propria indole corrotta? Dentro di voi avete moltissime cose attinenti alle nozioni e alle fantasie. Tutti i tipi di fantasie, interpretazioni e definizioni che non sono conformi alla verità attengono alle nozioni. Quali altre nozioni avete? (Io penso che più è importante il dovere che svolgo e più risultati conseguo che rendono testimonianza a Dio, e più merito otterrò, più Egli mi approverà e più saranno grandi le mie benedizioni in futuro.) Anche questa è una nozione. In breve, le nozioni vengono tutte immaginate e dedotte dal nulla da parte degli individui. Anche se possono avere un certo fondamento, non derivano da alcuna base nelle parole di Dio o nella verità, bensì sono idee fondate sulle pie illusioni degli uomini e prodotte dal desiderio di essere benedetti. Quando le persone agiscono dominate da un simile pensiero, allora fanno tutti i tipi di cose e pagano un prezzo elevato prima di scoprire di aver commesso un errore e di essere andate contro i principi, prima di rendersi conto che le cose non sono come immaginavano che fossero, e così diventano negative. Un giorno, quando si guardano indietro e si accorgono di aver seguito un cammino facendo affidamento sulle loro nozioni e fantasie, hanno già sprecato moltissimo tempo e vorrebbero tornare sui propri passi, ma non è possibile. Quali altre nozioni nutrite che non avete ancora eliminato? (Io penso che, siccome credo in Dio e mi spendo per Lui, allora Egli dovrebbe benedirmi e darmi dei vantaggi. Quando ho un problema e mi rivolgo a Lui, ritengo che dovrebbe spianarmi la strada e che, poiché credo in Dio, dovrebbe filare tutto liscio. È per questo che quando svolgo il mio dovere e incappo in una situazione difficile, fraintendo Dio e provo risentimento nei Suoi confronti, pensando che non dovrebbe lasciare che mi accadano quelle cose.) Quasi tutti hanno questa nozione; è un tipo di interpretazione che le persone hanno riguardo alla fede in Dio. Pensano che si creda in Dio per acquisire vantaggi e che, se non li acquisiscono, allora questo cammino deve essere sbagliato. Ora questa nozione è stata dunque eliminata? Hai cominciato a correggerla? Quando essa controlla il tuo comportamento o condiziona la direzione verso cui procedi, hai ricercato la verità per eliminarla? Spesso le persone delimitano la fede in Dio nel proprio cuore, ritenendo che, siccome credono in Lui, allora ogni cosa debba essere tranquilla, altrimenti pensano: “Mi spendo e svolgo il mio dovere per Dio, perciò Egli dovrebbe benedire la mia famiglia, benedirla tutta con la pace, fare in modo che io non mi ammali e che tutta la mia famiglia possa essere felice. E benché io svolga il mio dovere, questa è l’opera di Dio, dunque Egli dovrebbe farSi carico di tutta la responsabilità, predisporre bene ogni cosa e far sì che io non incontri difficoltà, pericoli o tentazioni quando svolgo il mio dovere. Se accade qualcosa di questo genere, allora forse non è opera Sua”. Queste sono tutte nozioni degli uomini; le persone rischiano di avere simili nozioni quando non comprendono l’opera di Dio. Queste nozioni compaiono spesso mentre svolgete il vostro dovere? (Sì.) Se credi sempre che le tue nozioni e fantasie siano semplicemente normali e ragionevoli e che sia così che dovrebbero essere le cose, e se non ricerchi la verità per eliminarle, allora non sarai in grado di acquisire la verità e non avrai alcun ingresso nella vita. Per te, la verità non avrà valore né significato e anche la tua fede in Dio sarà priva di senso. Nella fede in Dio, se gli individui mangiano e bevono spesso le Sue parole, partecipano alle riunioni, ascoltano i sermoni, vivono una vita spirituale particolarmente normale, eppure agiscono, si comportano e svolgono il loro dovere facendo affidamento sulle loro nozioni, basando ogni cosa su queste ultime e usandole per valutare se le cose di ogni tipo siano giuste o sbagliate, allora persone come queste non vivono forse schiave delle proprie nozioni? Per quanti sermoni ascoltino o per quanto mangino e bevano le parole di Dio, coloro che vivono secondo le proprie nozioni saranno mai in grado di cambiare? Il loro rapporto con Dio potrà mai migliorare? (No.) Dio approva dunque questo tipo di fede? (No.) Sicuramente no. È per questo che è così importante analizzare le nozioni che le persone hanno.

Quasi nessuno ha delle nozioni quando ha mangiato e bevuto a sazietà e va tutto bene, o quando osserva le cerimonie religiose tradizionali, ma quando Dio compie la Sua opera ed esprime la verità, emergono molte nozioni. Le persone non hanno nozioni quando devono ancora svolgere il loro dovere e si limitano a partecipare normalmente alle riunioni, ma quando Dio chiede loro di svolgere il loro dovere o incontrano difficoltà nel suo svolgimento, allora emergono molte nozioni. Non hanno nozioni quando sono fisicamente a proprio agio e si godono la vita ma, quando si ammalano o incappano nelle avversità, le nozioni emergono spontaneamente. Per esempio, magari, prima che un individuo creda in Dio, il suo lavoro e la sua vita familiare filano tutti lisci ma, dopo che ha iniziato a credere in Dio, succedono alcune cose che non gli piacciono. Talvolta viene giudicato, discriminato, maltrattato e persino arrestato, torturato e lasciato con infermità durature, il che lo fa sentire a disagio e lo induce a pensare: “Perché le cose non sono andate bene durante i miei anni di fede in Dio? Credo nel vero Dio, dunque perché Egli non mi protegge? Come può vedere che vengo picchiato da persone malvagie e calpestato dai diavoli, e non farci caso?” Gli uomini non sviluppano forse queste nozioni? Qual è la ragione dietro questo fatto? Gli individui pensano: “Siccome ora credo in Dio, allora Gli appartengo ed Egli dovrebbe prenderSi cura di me, del mio vitto e alloggio, del mio futuro e destino, oltre che della mia incolumità personale, compresa quella della mia famiglia, e garantire che vada tutto bene per me, che vada tutto tranquillamente e senza incidenti”. E se i fatti non sono come le persone pretendono e immaginano, esse pensano: “Credere in Dio non è positivo o facile come immaginavo. Si scopre che devo ancora subire tutte queste persecuzioni e tribolazioni e superare molte prove nella mia fede in Dio; perché Egli non mi protegge?” Questo ragionamento è giusto o sbagliato? È conforme alla verità? (No.) Allora non dimostra forse che costoro pongono richieste irragionevoli a Dio? Perché gli individui che fanno un simile ragionamento non pregano Dio o non ricercano la verità? Dietro il fatto che Dio porta gli uomini a imbattersi in cose di questo tipo c’è naturalmente la Sua buona volontà; perché essi non capiscono le intenzioni di Dio? Perché non riescono a collaborare alla Sua opera? Dio fa intenzionalmente in modo che gli individui si imbattano in cose di questo genere, affinché possano ricercare e acquisire la verità, affinché vivano facendo affidamento su di essa. Tuttavia le persone non ricercano la verità, bensì valutano sempre Dio usando le loro nozioni e fantasie; è questo il loro problema. È così che devi intendere queste cose spiacevoli: nessuno trascorre tutta la sua vita senza sofferenza. Per alcuni riguarda la famiglia, per altri il lavoro, per altri ancora il matrimonio oppure le infermità fisiche. Tutti devono soffrire. Alcuni dicono: “Perché bisogna soffrire? Come sarebbe bello vivere tutta la vita in pace e felicità. Possiamo evitare di soffrire?” No: tutti devono soffrire. La sofferenza induce gli esseri umani a sperimentare la miriade di sensazioni della vita fisica, che si tratti di sensazioni positive o negative, attive o passive; la sofferenza ti offre emozioni ed esperienze diverse, che per te sono tutte le tue esperienze nella vita. Questo è un aspetto, ed è allo scopo di rendere le persone più esperte. Se in base a questo saprai ricercare la verità e comprendere le intenzioni di Dio, ti avvicinerai sempre più ai criteri che Dio ti richiede. Un altro aspetto è che questa è la responsabilità che Dio assegna all’uomo. Quale responsabilità? Questa è la sofferenza che dovresti patire. Se riesci ad assumerti questa sofferenza e a sopportarla, allora questa è una testimonianza, e non qualcosa di cui vergognarsi. Quando si ammalano, alcuni temono che gli altri vengano a saperlo; pensano che ammalarsi sia qualcosa di vergognoso, quando in realtà non c’è nulla di cui vergognarsi. In quanto persona normale, se durante una malattia sei in grado di sottometterti alle disposizioni di Dio, di sopportare tutti i tipi di sofferenza, e se riesci comunque a svolgere il tuo dovere normalmente, a portare a termine gli incarichi che Egli ti affida, allora questa è una cosa buona o cattiva? È una cosa buona, una testimonianza della tua sottomissione a Dio, del fatto che svolgi lealmente il tuo dovere, ed è una testimonianza che svergogna Satana e trionfa su di esso. Perciò ogni essere creato e ogni membro del popolo eletto di Dio dovrebbe accettare qualsiasi sofferenza e sottoporvisi. È così che devi intenderla, e devi imparare questa lezione e raggiungere la vera sottomissione a Dio. Questo è in linea con la Sua intenzione, ed è il Suo desiderio. È ciò che Egli dispone per ogni essere creato. Il fatto che ti metta in queste situazioni e condizioni equivale a darti una responsabilità, un obbligo e un incarico, perciò dovresti accettarli. Questa non è forse la verità? (Sì.) Purché provenga da Dio, purché sia Lui a farti una simile richiesta e ad avere questa intenzione per te, allora è la verità. Perché si dice che è la verità? Perché, se accetti queste parole come verità, allora sarai in grado di eliminare la tua indole corrotta, le tue nozioni e la tua ribellione, cosicché, quando incontrerai di nuovo delle difficoltà, non andrai contro i desideri di Dio e non ti ribellerai a Lui, cioè sarai in grado di praticare la verità e di sottometterti a Dio. In questo modo riuscirai a rendere una testimonianza che copra Satana di vergogna e ad acquisire la verità e raggiungere la salvezza. Se ti attieni alle tue nozioni e idee, pensando: “Ora credo in Dio, perciò Egli dovrebbe benedirmi. Dovrei essere una persona che viene benedetta”, allora come intendi questa benedizione? La benedizione a cui ti riferisci è una vita di splendore e di prosperità, avere tutto ciò che vuoi mangiare e bere, non ammalarti, nascere con tutto, avere ogni cosa a disposizione e goderti una ricca vita materiale senza dover lavorare. Inoltre significa condurre una vita tranquilla in cui fila tutto liscio, vivendo tra agi eccezionali senza alcun dolore; secondo te è questa la benedizione. Ma, guardandola ora, questa è forse una benedizione? No, è una calamità. Percorrere il cammino della brama dei piaceri carnali ti allontanerà sempre di più da Dio, oltre a farti sprofondare sempre di più in questo mondo malvagio, senza possibilità di liberarti. Quando il Creatore Si rivolge a te, ci sono molte cose a cui non sei disposto a rinunciare, e non riesci ad abbandonare questi piaceri carnali. Anche se Dio ti affida un incarico e ti chiede di svolgere un dovere, fai troppo il prezioso: oggi non ti senti bene, domani non sei di buonumore, ti mancano i tuoi genitori, hai nostalgia del partner e pensi soltanto alle cose carnali ogni giorno, senza svolgere bene alcun dovere, bensì volendo avere più godimento degli altri. Vivi come un parassita; riesci a mettere in pratica la verità? A rendere testimonianza? No. Le persone hanno moltissime fantasie riguardo alla fede in Dio. Immaginano che, dopo essere arrivate a credere in Lui, avranno ricchezza e pace per tutta la vita, che tutti i loro parenti ne beneficeranno con loro, con gli occhi che brillano di invidia, che non saranno mai povere e che non si ammaleranno mai né incapperanno in alcun tipo di sciagura. Tali fantasie fanno sì che le persone abbiano molte richieste irragionevoli verso Dio. Quando arrivi ad averle, il tuo rapporto con Lui è normale o anomalo? Sicuramente anomalo. Queste nozioni e fantasie fanno dunque sì che tu stia dalla parte di Dio o che ti opponga a Lui? Possono soltanto fare in modo che tu osteggi Dio, che competa con Lui e che ti opponga a Lui, e addirittura che Lo tradisca e Lo abbandoni, e questi comportamenti diventano sempre più gravi. In altre parole, una volta che gli individui hanno queste nozioni, non sono più in grado di mantenere un rapporto normale con Dio. Quando arrivano ad avere nozioni su di Lui, allora il loro cuore produce sentimenti di ribellione e negatività. In momenti come questi, le persone dovrebbero ricercare la verità per eliminare queste nozioni. Quando comprendono la verità, quando capiscono l’incarico che Dio affida loro e le molte richieste che Egli ha per la loro fede in Lui, una volta che hanno compreso queste cose e che riescono a comportarsi e ad agire in conformità alle richieste di Dio, allora, in questo modo, le loro nozioni e fantasie verranno eliminate. Una volta che gli uomini arrivano a capire la verità, rinunciano spontaneamente alle loro nozioni e, a quel punto, il loro rapporto con Dio diventa più normale. Eliminare le nozioni equivale a eliminare i fraintendimenti riguardo a Dio. Per dirla in altro modo, solo quando gli individui abbandonano ed eliminano le nozioni capiscono cos’è la verità e quali sono le richieste di Dio.

Quali altre nozioni presenti nel vostro cuore riescono a influire sullo svolgimento del vostro dovere? Quali vi condizionano e vi governano nella vita? Quando ti succedono certe cose che non sono di tuo gradimento, le tue nozioni compaiono spontaneamente, e poi ti lamenti con Dio, litighi e competi con Lui, ed esse provocano una rapida trasformazione nel tuo rapporto con Dio: passi da come eri all’inizio, quando sentivi di amarLo moltissimo e di esserGli molto leale e volevi dedicarGli tutta la tua vita, ad avere improvvisamente un ripensamento, a non voler più svolgere il tuo dovere o essere leale a Dio, e rimpiangi la tua fede in Lui, rimpiangi di aver imboccato questo cammino e addirittura ti lamenti di essere stato scelto da Dio. Quali altre nozioni sono in grado di causare all’improvviso un cambiamento nel tuo rapporto con Dio? (Quando Egli dispone una situazione per mettermi alla prova e mi rivela, e io ritengo che non avrò un buon esito, sviluppo nozioni su di Lui. Penso di credere in Dio e di seguirLo, e di aver sempre svolto il mio dovere, e che perciò, finché io non abbandono Dio, Lui non dovrebbe abbandonare me.) Questo è un tipo di nozione. Ne avete spesso di simili? Che cosa intendete per essere abbandonati da Dio? Pensate che se Dio vi lascia, questo significhi che non vi vuole e che non vi salverà? Questo è un altro tipo di nozione. Come nasce una nozione di questo genere? Proviene dalla tua immaginazione, oppure ha una base? Come fai a sapere che Dio non ti darà un buon esito? Te l’ha detto personalmente? Simili pensieri sono interamente delineati da te. Ora sai che questa è una nozione; la domanda cruciale è come risolverla. Gli uomini hanno, in realtà, molte nozioni sulla fede in Dio. Se riesci a renderti conto di avere una nozione, allora dovresti sapere che è sbagliata. Dunque, come dovrebbero essere eliminate queste nozioni? Anzitutto devi vedere chiaramente se provengano dal sapere o dalle filosofie sataniche, dove stia la colpa, dove stia il danno e, una volta che l’hai visto con chiarezza, sarai spontaneamente in grado di abbandonare la nozione. Tuttavia questo non equivale a eliminarla completamente; devi comunque ricercare la verità, vedere quali sono le richieste di Dio e poi analizzare la nozione in base alle Sue parole. Quando riesci a discernere chiaramente che la nozione è sbagliata, che è qualcosa di assurdo e che è del tutto difforme dalla verità, significa che sostanzialmente l’hai eliminata. Se non ricerchi la verità, se non confronti la nozione con le parole di Dio, non sarai in grado di discernere con chiarezza quanto sia sbagliata, e dunque non riuscirai a rinunciarvi completamente; anche se sai che è una nozione, non è comunque detto che tu sia capace di abbandonarla totalmente. In simili circostanze, quando le tue nozioni sono in conflitto con le richieste di Dio, e anche se forse ti rendi conto che sono sbagliate, ma il tuo cuore si aggrappa ancora a esse, e anche se sai per certo che le tue nozioni sono in contrasto con la verità, ma in cuor tuo credi ugualmente che siano difendibili, allora non sei un individuo che comprende la verità, e le persone come te non hanno alcun ingresso nella vita e difettano troppo di statura. Per esempio, gli uomini sono particolarmente sensibili al proprio esito e alla propria destinazione, nonché alle modifiche al proprio dovere e alla possibilità di essere sostituiti nel suo svolgimento. Alcuni saltano spesso a una conclusione errata riguardo a questo genere di cose, pensando che non appena vengono sostituiti nel loro dovere e non hanno più alcun prestigio, oppure non appena Dio dice che non li apprezza o non li vuole più, allora per loro sia finita. È questa la conclusione a cui giungono. Pensano: “È inutile credere in Dio, Egli non mi vuole e il mio esito è già stabilito, dunque che senso ha vivere ancora?” Altri, sentendo simili pensieri, li trovano ragionevoli e dignitosi, ma che tipo di ragionamento è questo, in realtà? È ribellione contro Dio, abbandono alla disperazione. Perché costoro si abbandonano alla disperazione? Il motivo è che non comprendono le intenzioni di Dio, non riescono a vedere chiaramente come Egli salva le persone e non hanno una vera fede in Lui. Dio sa quando gli individui si abbandonano alla disperazione? (Sì.) Lo sa, e dunque come tratta simili persone? Gli uomini sviluppano un tipo di nozione e dicono: “Dio ha pagato un prezzo molto gravoso per l’uomo, ha compiuto una grande opera in ogni persona e fatto un enorme sforzo; non è facile per Lui scegliere e salvare una persona. Si risente se qualcuno si abbandona alla disperazione, e spera ogni giorno che costui riesca a rimettersi in sesto”. Questo è il significato a un livello superficiale ma, in realtà, è anche una nozione dell’uomo. Dio assume un certo atteggiamento verso simili individui: se ti abbandoni alla disperazione e non provi ad andare avanti, ti permetterà di scegliere da solo; non ti costringerà a fare nulla contro la tua volontà. Se dici: “Desidero ugualmente svolgere il dovere di un essere creato, fare tutto il possibile per praticare come chiede Dio e soddisfare le Sue intenzioni. Sfrutterò tutti i miei doni e talenti e, se non sono capace di fare nulla, allora imparerò a sottomettermi e a essere obbediente; non abbandonerò il mio dovere”, Dio afferma: “Se sei disposto a vivere in questo modo, allora continua a seguire, ma devi fare come chiede Dio; i criteri da Lui richiesti e i Suoi principi non cambiano”. Che cosa significano queste parole? Che solo le persone possono abbandonare sé stesse; Dio non abbandonerebbe mai nessuno. Per chiunque sia in grado, in definitiva, di raggiungere la salvezza e di contemplare Dio, per chiunque instauri un rapporto normale con Lui e riesca a presentarsi al Suo cospetto, questa non è una cosa che si possa ottenere dopo aver fallito o essere stati sottoposti a potatura una sola volta, o dopo essere stati giudicati e castigati un’unica volta. Prima di essere perfezionato, Pietro fu raffinato centinaia di volte. Tra coloro che rimangono dopo aver offerto manodopera fino alla fine, non ci sarà nessuno che abbia sperimentato le prove e il raffinamento solo otto o dieci volte prima di arrivare fino in fondo. Per quante volte qualcuno venga messo alla prova e raffinato, questo non è forse l’amore di Dio? (Sì.) Quando riesci a contemplare il Suo amore, allora sei in grado di comprendere il Suo atteggiamento verso l’uomo.

Quando alcuni leggono le parole di Dio e vedono che Egli le usa per condannare le persone, sviluppano nozioni e si sentono combattuti. Per esempio, le parole di Dio dicono che tu non accetti la verità e che per questo Egli non ti apprezza o non ti accetta, che sei un malfattore, un anticristo, che Dio si arrabbia al solo guardarti e che non ti vuole. La gente legge queste parole e pensa: “Sono rivolte a me. Dio ha stabilito che non mi vuole e, siccome mi ha abbandonato, nemmeno io crederò più in Lui”. Ci sono quelli che, quando leggono le parole di Dio, spesso sviluppano nozioni e fraintendimenti perché Egli smaschera gli stati corrotti delle persone e dice alcune cose condannando le persone. Diventano negativi e deboli, al pensiero che le parole di Dio siano dirette a loro, che Dio stia rinunciando a loro e non li salverà. Diventano tanto negativi da piangere, e non vogliono più seguire Dio. Questo è in realtà un fraintendimento nei confronti di Dio. Quando non comprendi il significato delle parole di Dio, non devi cercare di delineare Dio. Non sai quale tipo di persona Dio abbandona, né in quali circostanze Egli rinuncia alle persone o le accantona; ci sono principi e contesti per tutto questo. Se non hai una comprensione esaustiva di queste precise questioni, sarai piuttosto incline a una sensibilità eccessiva e delimiterai te stesso sulla base di un’unica parola di Dio. Questo non è forse un problema? Quando Dio giudica le persone, qual è l’aspetto principale di esse che Egli condanna? Quello che Dio giudica e smaschera è l’indole e l’essenza corrotta delle persone: Egli condanna la loro indole e natura satanica, i vari comportamenti e manifestazioni della loro ribellione e opposizione a Dio, le condanna perché sono incapaci di sottomettersi a Dio, perché si oppongono sempre a Dio e hanno sempre motivazioni e scopi personali. Ma tale condanna non significa che Dio abbia abbandonato le persone che hanno un’indole satanica. Se questo non ti è chiaro, allora sei privo di qualunque comprensione abilità, il che ti rende un po’ come le persone malate di mente, che diffidano di ogni cosa e fraintendono Dio di continuo. Persone simili mancano di autentica fede, dunque come potrebbero seguire Dio sino alla fine? Ti basta ascoltare una sola dichiarazione di condanna da parte di Dio e pensi che le persone, essendo state condannate da Dio, siano state da Lui abbandonate e non verranno più salvate, e per questa ragione diventi negativo e ti abbandoni alla disperazione. Questo è interpretare male Dio. In realtà, Dio non ha abbandonato le persone. Sono loro ad avere frainteso Dio e abbandonato se stesse. Nulla è più critico di quando le persone abbandonano se stesse, come avverato nelle parole dell’Antico Testamento: “Gli stolti muoiono per mancanza di senno” (Proverbi 10:21). Nessun comportamento è più stupido dell’abbandonarsi alla disperazione. A volte leggi delle parole di Dio che sembrano delineare le persone; in realtà non stanno delineando nessuno, ma sono l’espressione delle intenzioni e delle opinioni di Dio. Sono parole di verità e principio, non stanno delineando nessuno. Le parole pronunciate da Dio in momenti di rabbia o di collera rappresentano anch’esse l’indole di Dio; tali parole sono la verità e, per di più, appartengono al principio. Le persone devono capire questo. Lo scopo di Dio nel dire questo è permettere alla gente di comprendere la verità e i principi; non è assolutamente delimitare qualcuno. Questo non ha nulla a che vedere con la destinazione e la ricompensa finali delle persone, né tantomeno queste parole sono la punizione definitiva delle persone. Sono semplicemente parole dette per giudicare e potare la gente, sono il risultato della rabbia verso le persone che non sono all’altezza delle aspettative di Dio, vengono pronunciate per svegliare le persone, per spronarle, e sono parole provenienti dal cuore di Dio. Eppure alcuni cadono e abbandonano Dio per via di una singola affermazione di giudizio da parte Sua. Gli individui di questo tipo non sanno cosa sia buono per loro, sono impermeabili alla ragionevolezza, non accettano affatto la verità. Alcuni si sentono deboli per qualche tempo e poi vengono di nuovo davanti a Dio, pensando: “Non è giusto. Devo continuare a seguire Dio e a fare come Egli chiede. Se non Lo seguo o non svolgo bene il mio dovere, allora la mia vita sarà inutile. Per vivere una vita significativa devo seguire Dio”. Come Lo seguono, dunque? Devono sperimentarNe l’opera. Limitarsi a dire che si crede in Dio senza sperimentarNe l’opera non è seguire Dio. Trascurare di compiere lealmente il proprio dovere in precedenza ed essere riluttanti ad accettare un po’ di potatura, è forse questo l’atteggiamento che si dovrebbe avere quando si accetta l’opera di Dio? Rifiutare la potatura e lamentarsi costantemente quando si soffre un po’, che tipo di indole è questa? Si dovrebbe riflettere su sé stessi e vedere cosa chiede Dio, e si deve fare come Egli chiede. Se Dio dice che non sei abbastanza bravo, allora non lo sei, e non dovresti usare le tue nozioni e fantasie per delimitare le cose o per opporti a Dio; dovresti sottometterti e riconoscere che non sei abbastanza bravo. Non hai dunque un percorso di pratica? Qualcuno può ancora lasciare Dio quando è in grado di praticare la verità e di sottomettersi a Lui? No. Ci sono momenti in cui credi che Dio abbia rinunciato a te, ma in realtà non l’ha fatto. Ti mette soltanto da parte affinché tu rifletta su te stesso. Dio può trovarti detestabile e non desidera darti ascolto, ma non ti ha veramente abbandonato. Ci sono coloro che si sforzano di svolgere il loro dovere nella casa di Dio ma, a causa della loro essenza e delle varie cose che si manifestano in loro, Egli vede che non amano la verità e che non la accettano affatto, e così li abbandona davvero; non sono stati veramente scelti, bensì hanno soltanto reso servizio per qualche tempo. Ci sono alcuni, d’altro canto, che Dio fa tutto il possibile per disciplinare, castigare e giudicare, e addirittura condannare e maledire, ricorrendo a vari modi di trattamento che sono in contrasto con le nozioni dell’uomo. Alcuni non capiscono le intenzioni di Dio, e pensano che Dio li prenda di mira e li ferisca. Pensano che non vi sia dignità nel vivere dinanzi a Dio, non vogliono più ferirLo e abbandonano la chiesa. Ritengono addirittura che agire in questo modo sia ragionevole e così facendo voltano le spalle a Dio; ma in realtà Dio non ha abbandonato loro. Simili persone non hanno la minima idea dell’intenzione di Dio. Sono piuttosto ipersensibili, tanto che arrivano a rinunciare alla salvezza offerta da Dio. Hanno davvero coscienza? Vi sono occasioni in cui Dio evita alcune persone e altre occasioni in cui le accantona per un certo periodo in modo che possano riflettere su sé stesse, ma Dio non le ha abbandonate; sta offrendo loro la possibilità di pentirsi. Dio abbandona veramente solo i malevoli che commettono molte malefatte, i miscredenti e gli anticristi. Alcuni dicono: “Mi sento privo dell’opera dello Spirito Santo e da tempo sono senza l’illuminazione dello Spirito Santo. Dio mi ha forse abbandonato?” Questa è una nozione errata. Qui c’è anche un problema di indole: le persone sono troppo emotive, seguono sempre il proprio ragionamento, sono sempre testarde e prive di razionalità: non è forse un problema di indole? Tu dici che Dio ti ha abbandonato, che non ti salverà; e allora ha stabilito il tuo esito? Dio ti ha solo rivolto qualche parola di rabbia. Come puoi affermare che abbia rinunciato a te, che non ti voglia più? Vi sono occasioni in cui non sei in grado di percepire l’opera dello Spirito Santo, ma Dio non ti ha privato del diritto di leggere le Sue parole, né ha stabilito il tuo esito o interrotto il tuo cammino verso la salvezza: quindi, cosa ti turba così tanto? Sei in uno stato cattivo, c’è un problema con le tue motivazioni, ci sono problemi con il tuo pensiero e il tuo punto di vista, il tuo stato d’animo è contorto, eppure non provi a sistemare queste cose ricercando la verità, e invece fraintendi Dio e ti lamenti di Lui, scarichi la responsabilità su di Lui e dici addirittura: “Dio non mi vuole, perciò non credo più in Lui”. Non sei forse irrazionale? Non sei irragionevole? Una persona di questo tipo è troppo emotiva, priva di senno, impermeabile a qualsiasi ragionevolezza. Ha le minori probabilità di accettare la verità e troverà molto difficile ottenere la salvezza.

Ricordate queste parole: Pietro fu reso perfetto raffinandolo centinaia di volte. Nelle vostre nozioni e fantasie, essere raffinati centinaia di volte significa vivere una vita spettacolare di indicibili privazioni per seguire Dio, e alla fine essere crocifissi a testa in giù. Non è così; questa è soltanto una nozione dell’uomo. Perché dico questo? Perché le persone non capiscono cosa sono le prove di Dio e che ciascuna prova è predisposta e creata dalla Sua mano; la gente non comprende queste “centinaia di volte”, né perché Dio ha raffinato Pietro centinaia di volte, né come sono state raggiunte queste “centinaia di volte”, né qual è stata la causa originale; gli individui non sanno queste cose, affidandosi sempre invece alle proprie nozioni e fantasie per capire le cose, e di conseguenza fraintendono Dio. La gente è incapace di comprendere certe parole di Dio che non ha sperimentato. Nella vita reale, se ciò che Egli fa con ogni individuo fosse benedirlo, guidarlo e parlargli con calma, allora, agli occhi delle persone, le prove sarebbero sempre e solo parole vuote, e nient’altro che una parola, una definizione, un concetto. Tuttavia Dio compie spesso quest’opera su di te; ora facendoti ammalare, ora facendoti incappare in qualcosa di spiacevole e diventare scoraggiato e debole, ora facendoti incontrare una brutta situazione che per te è difficile affrontare e in cui non sai qual è la cosa giusta da fare; che cosa sono queste cose per te? Quando si tratta di tutte queste cose spiacevoli, di tutte queste sofferenze o difficoltà o privazioni, e persino delle tentazioni di Satana, se riesci sempre a considerarle prove date da Dio, ciascuna delle quali è una tra centinaia, e se sei in grado di accettarle e di ricercare la verità al loro interno, allora il tuo stato subirà una trasformazione e il tuo rapporto con Dio migliorerà. Se invece quando incontri delle prove le rifiuti, se cerchi costantemente di nasconderti da loro, se resisti e ti opponi, allora per te queste “centinaia di prove” saranno per sempre solo parole vuote che non arriveranno mai a compimento. Per esempio, qualcuno assume un cattivo atteggiamento verso di te e, non conoscendone la ragione, ti senti infelice. Se vivi nell’irruenza e nella carne, allora hai una scusa per essere sgradevole con lui a tua volta; occhio per occhio, dente per dente, insomma. Ma se vivi davanti a Dio e desideri accettare di essere perfezionato e salvato da Lui, allora dovresti vedere tutto ciò che incontri come una Sua prova e accettarlo; in verità, questo è uno dei diversi modi in cui Dio ti mette alla prova. Condividendo in questo modo, in cuor vostro vi sentite ora molto più liberi e sollevati? Se riuscite a praticare in conformità a queste parole, a confrontare con loro il vostro comportamento e le vostre idee, allora questo vi aiuterà moltissimo quando si tratterà di sottomettervi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio nella vita quotidiana.

Quali sono i principali aspetti insiti nella discussione odierna sulle nozioni delle persone riguardo alla fede in Dio? Uno è l’aspetto del comportamento esteriore delle persone, che agiscono falsamente come i farisei, mostrandosi così raffinate e distinte; un altro aspetto è quello del cibo, dei vestiti, dell’alloggio e dei viaggi; un altro è l’aspetto della comprensione della fede in Dio da parte della gente, convinta che credendo in Dio debba essere benedetta e ricevere vantaggi. Quale fu l’esperienza di Giobbe di questo aspetto? Quando gli capitavano delle prove, Giobbe era in grado di accertarsi che venissero da Dio, di non aver fatto nulla di sbagliato e che quella non fosse una punizione di Dio, bensì Dio che lo metteva alla prova e Satana che lo tentava; fu così che interpretò questo aspetto. E come lo interpretarono gli amici di Giobbe? Credettero che quella calamità dovesse essergli capitata perché aveva fatto qualcosa di sbagliato e offeso Dio. Il fatto che potessero ragionare in questo modo dimostra che nutrivano nozioni sulla fede in Dio. Perché l’interpretazione di Giobbe fu diversa dalle altre? Perché Giobbe aveva visto chiaramente cosa stava succedendo, e così non nutriva nozioni al riguardo. Mentre Dio compiva la Sua opera su Giobbe, Giobbe acquisiva esperienza, arrivò a conoscere l’opera di Dio, e in lui non si trovarono più queste nozioni e idee dell’uomo. E così, quando la mano di Dio scendeva su Giobbe, quest’ultimo fraintendeva? (No.) Non fraintendeva e dunque non si lamentava; non fraintendeva e dunque non si ribellava; non fraintendeva e dunque riusciva a sottomettersi veramente. Non è forse giusto? (Sì.) Perché è giusto? Se in cuor loro le persone dicono “Amen” alle parole di Dio, se le prendono come la realtà delle cose positive, come ciò che è giusto, come il criterio, come la cosa suprema e come i principi da mettere in pratica, allora si sottomettono e non fraintendono. C’è sempre un’espressione quando le persone sviluppano fraintendimenti riguardo alle parole che Dio pronuncia o alle azioni che compie; di quale espressione si tratta? (Sono riluttanti ad accettarle.) E che cosa si nasconde dietro questa riluttanza ad accettare le parole e le azioni di Dio? Il fatto che hanno le loro idee e che queste idee contraddicono le parole di Dio e si scontrano con esse, e allora le persone sviluppano fraintendimenti e nozioni riguardo a Dio, credendo che le cose che Egli dice non siano necessariamente corrette. Talvolta, anche se la gente sembra accettarle, si tratta ancora soltanto di una finzione e non di vera accettazione. Ricercando la verità, si deve ragionare totalmente in conformità alle parole e alle richieste di Dio, ed essere d’accordo con le Sue parole nel proprio cuore, e solo allora si può essere compatibili con Lui. Se in cuor tuo non accetti queste cose, e se fraintendi e addirittura ti opponi e resisti, allora questo dimostra che c’è qualcosa dentro di te. Se riesci ad analizzare questa cosa dentro di te e ricerchi la verità, allora le tue nozioni si possono eliminare; se hai una comprensione distorta, se non hai comprensione spirituale o comprensione abilità, se semplicemente non sei in grado di confrontare le tue nozioni con le parole di Dio, di conoscerle e analizzarle, e se non ti accorgi di quando le nozioni emergono dentro di te, allora le tue nozioni sono ineliminabili. Alcuni sanno perfettamente di nutrire nozioni riguardo a Dio nel proprio cuore, ma dicono ugualmente di non averne, temendo, se parlassero apertamente, di perdere la faccia ed essere disprezzati. Se qualcuno chiede loro: “Se non hai frainteso Dio, come mai non riesci a sottometterti a Lui?”, costoro rispondono: “Non so praticare”. Che tipo di manifestazione è questa? Se non hai comprensione spirituale, se non sei capace di discernimento e non sai riflettere su te stesso quando hai un problema, allora non sei in grado di eliminare le tue nozioni o i tuoi fraintendimenti riguardo a Dio. Quando accadono cose che non sono legate alle tue nozioni, ti senti molto calmo e non si vede che hai un problema. Non appena succede qualcosa che c’entra con le tue nozioni, tuttavia, dentro di te emergono sentimenti di conflitto verso Dio. Come si manifesta questo conflitto? Talvolta puoi essere risentito e, quando il tempo passa e questo sentimento non viene eliminato, allora i tuoi fraintendimenti riguardo a Dio diventano ancora più radicati e la tua indole corrotta si gonfia, e cominci a esprimere le tue nozioni e a giudicare Dio. Non appena Lo giudichi, allora non è più un problema di pensiero o di comportamento, bensì è una rivelazione di indole satanica. Se qualcuno mostra un po’ di conflitto o manca di sottomissione nel proprio comportamento per pura ignoranza, allora Dio non condanna questa cosa; se qualcuno è in diretto conflitto con Dio per via della propria indole ed entra in conflitto con Lui di proposito, allora questo gli causerà problemi, e costui sta sfidando Dio. Quando qualcuno sfida Dio di proposito, questa è un’offesa alla Sua indole. Pertanto, quando le persone hanno delle nozioni, dovrebbero eliminarle; solo quando eliminano le nozioni possono eliminare i fraintendimenti tra sé e Dio; e solo quando eliminano i fraintendimenti tra sé e Dio riescono a sottomettersi davvero a Lui. Alcuni dicono: “Non ho nozioni, e i fraintendimenti tra me e Dio sono stati eliminati. Non penso più a nulla”. È sufficiente? Lo scopo dell’eliminazione delle nozioni non è solo eliminare le nozioni, ma anche praticare in conformità alle richieste di Dio e alla verità, raggiungere la sottomissione a Dio e soddisfarLo. Alcuni affermano: “Purché io non abbia fraintendimenti riguardo a Dio, è sufficiente, andrà tutto bene e sarò al sicuro”. Questa non è una vera messa in pratica della verità né è vera sottomissione; il problema non è ancora stato risolto. Se fosse stato veramente risolto, allora non solo le persone non avrebbero fraintendimenti riguardo a Dio, ma saprebbero anche cosa Egli chiede e quali sono le Sue intenzioni nelle cose che accadono loro. Non solo sarebbero in grado di analizzare le proprie nozioni, ma anche di aiutare coloro che hanno delle nozioni a imparare a ricercare la verità, a praticarla e a soddisfare le richieste di Dio. Allora non sarebbero forse in linea con le Sue intenzioni? Lo scopo ultimo dell’eliminazione delle nozioni è comprendere le intenzioni di Dio ed entrare nella verità realtà; questo è fondamentale. Affermi di non aver sviluppato alcun fraintendimento riguardo a Dio, dunque capisci la verità? Se non la comprendi, allora, anche se non hai nozioni o fraintendimenti riguardo a Dio, sei ugualmente una persona che non si sottomette a Lui. Non avere fraintendimenti non significa che comprendi Dio, né tantomeno che sei capace di sottometterti a Lui. Gli individui non hanno nozioni o fraintendimenti riguardo a Dio quando va tutto bene, ma questo non significa che non hanno affatto nozioni o fraintendimenti riguardo a Lui. Quando succede loro qualcosa che c’entra con i loro interessi personali, allora le loro nozioni emergono spontaneamente ed essi sviluppano fraintendimenti riguardo a Dio e danno persino voce alle lamentele. La gente riesce forse a sottomettersi a Dio quando considera così importanti i propri interessi personali? Perché, quando succede qualcosa che influisce sugli interessi personali di qualcuno, ne conseguono nozioni e fraintendimenti e quell’individuo si ribella a Dio e Lo sfida? È così che va con le persone che hanno una natura e un’indole sataniche. Quando succede qualcosa che influisce sui loro interessi personali, non sono più in grado di sottomettersi a Dio, e non ci riescono neppure quando capita qualcosa che è in contrasto con le loro nozioni e fantasie. Le nozioni e le incomprensioni della gente riguardo a Dio emergono con la situazione. Se le persone non sono capaci di ricercare e di accettare la verità, allora le loro nozioni non verranno mai eliminate e il loro rapporto con Dio non tornerà mai normale. Coloro che nutrono nozioni ma non ricercano la verità per eliminarle non saranno salvati da Dio, a prescindere dal numero di anni in cui credono in Lui.

La salvezza dell’uomo da parte di Dio non consiste di sole vuote parole. Egli esprime tutte queste verità al fine di affrontare le varie cose nell’umanità corrotta che sono in contrasto con la verità (le sue nozioni, fantasie, conoscenze, filosofie, la sua cultura tradizionale e così via). Analizzando queste cose, permette all’uomo di capire, mediante l’analisi di tali aspetti, cosa è positivo e cosa negativo, quali cose vengono da Dio e quali da Satana, qual è la verità e quali sono le filosofie e la logica di Satana. Quando le persone saranno in grado di vedere queste cose per ciò che sono realmente, sceglieranno naturalmente di perseguire il corretto cammino di vita e saranno in grado di praticare la verità, di fare come Dio chiede, e di discernere le cose negative. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo, ed è anche il criterio secondo il quale Egli perfeziona e salva le persone. Alcuni dicono: “Dio analizza le nozioni dell’uomo, ma io non posseggo nozioni. Le persone che possiedono nozioni sono solitamente vecchie volpi, oppure teologi e farisei. Io non sono così”. Qual è il problema nel riuscire a dire una cosa simile? Costoro non conoscono sé stessi. Per quanto la verità venga condivisa, non la applicano a sé stessi, pensando di non essere così. Questa è ignoranza, e costoro non hanno alcuna comprensione spirituale. Sareste in grado di ragionare in questo modo? Oggi non lo fa quasi nessuno. Quando si sono mangiate e bevute molte parole di Dio e si riescono a capire alcune verità, allora si è capaci di vedere chiaramente che tutti possiedono le cose delle nozioni e delle fantasie e che hanno un’indole corrotta. Non c’è nulla di vergognoso nell’analizzare queste cose; dopo averle analizzate, inoltre, credono che ciò aiuterà gli altri a sviluppare discernimento, e loro stessi cresceranno e potranno comprendere la verità più rapidamente. Per questo motivo sono tutti capaci di analizzare apertamente se stessi. Qual è lo scopo di analizzare le nozioni? È quello di metterle da parte, di affrontare le incomprensioni tra l’uomo e Dio, e quindi permettere alle persone di concentrarsi su ciò che Dio chiede all’uomo, di imparare come intraprendere il sentiero della salvezza e cosa fare per praticare la verità. Praticando spesso in questo modo, alla fine si ottiene l’effetto desiderato: un aspetto è che le persone arriveranno a comprendere le intenzioni di Dio e acquisiranno la capacità di sottomettersi a Dio, mentre un altro aspetto è che otterranno l’immunità per rifiutare e resistere a molte cose negative, come le nozioni e le fantasie malvagie, e ciò che deriva dalla conoscenza. Quando ti trovi di fronte a un intellettuale religioso, un teologo, un pastore o un anziano religioso, sei in grado di discernerli parlando con loro, e sai utilizzare la verità per confutare le loro miriadi di nozioni, fantasie, eresie e falsità. Questo dimostra che sei in grado di identificare le cose negative, che hai compreso alcune verità, che sei in possesso di una certa levatura, e quindi non sei intimidito da questi capi ed esponenti religiosi. La conoscenza, l’apprendimento e le filosofie di cui parlano, finanche tutte le loro ideologie e teorie, non reggono alcun confronto, perché tu hai acquisito discernimento in merito alle parole e alle dottrine, alle nozioni e alle fantasie della religione, e quelle cose non possono più fuorviarti. Ma voi non siete ancora arrivati a questo risultato. Quando vi trovate di fronte questi truffatori religiosi e farisei, o chiunque abbia un minimo di prestigio, ne siete intimiditi; sapete che quello che dicono è sbagliato, che si tratta di nozioni e fantasie nate dalla conoscenza, ma non siete in grado di rifiutarlo, non sapete da dove cominciare ad analizzarlo, né con quali parole smascherare queste persone. Questo non dimostra forse che non avete ancora compreso la verità? (Sì.) Dunque dovete munirvi della verità e, una volta che l’avete compresa, potete poi analizzare voi stessi e saprete come acquisire discernimento in merito alle persone. Quando avrete capito la verità, sarete in grado di vedere chiaramente gli altri; se invece non la comprendete, non ne sarete mai capaci. Per discernere persone e cose, dovete comprendere la verità; senza la verità come base, come vita, non potrete penetrare nulla in profondità.

Quando le persone si sono liberate delle varie nozioni e fantasie, allora posseggono conoscenza ed esperienza delle parole di Dio e nello stesso tempo hanno anche avuto accesso alla realtà delle parole di Dio. Nel corso di tale accesso, le varie nozioni e fantasie che sorgono nelle persone vengono risolte, una per una, e avviene un cambiamento nella conoscenza che le persone hanno dell’opera di Dio, dell’essenza di Dio e dei vari atteggiamenti che Dio ha verso le persone. Come si verifica questo cambiamento? Si realizza quando le persone mettono da parte le loro varie nozioni e le fantasie dell’uomo, quando mettono da parte le varie idee e prospettive che derivano dalla conoscenza, dalla filosofia, dalla cultura tradizionale o dal mondo, e accettano invece le diverse prospettive che vengono da Dio e che sono correlate alla verità. Quando gli individui accettano le parole di Dio come vita, entrano anche nella realtà delle Sue parole e sono in grado di considerare e di ponderare le domande usando la verità, e di risolvere i problemi usando la verità. Una volta che le persone hanno eliminato le varie incomprensioni e nozioni su Dio, allora possono migliorare immediatamente il loro rapporto con Lui, spianandosi allo stesso tempo la strada verso l’ingresso nella vita. Quando realizzano questi cambiamenti, che ne è del loro rapporto con Dio? Diventa un rapporto tra esseri creati e Creatore. Nei rapporti a questo livello, non c’è competizione, nessuna tentazione e pochissima ribellione; le persone sono molto più sottomesse, comprensive, riverenti, leali e oneste verso Dio, e Ne hanno vero timore. Questo è il cambiamento che si verifica nella vita degli individui quando hanno eliminato le loro nozioni. Se riuscite a realizzare questo tipo di cambiamento, siete poi disposti a eliminare le vostre nozioni? (Sì.) Ma risolvere le proprie nozioni è un processo molto doloroso. Le persone devono rinnegare se stesse, devono mettere da parte le proprie nozioni, le cose che credono giuste, quelle che ricercano tenacemente, e quelle che hanno ritenuto corrette e che hanno perseguito e desiderato per tutta la vita. Questo significa che devono ribellarsi a sé stesse, devono mettere da parte le conoscenze, le filosofie, persino il proprio modo di esistere, che sono stati appresi dal mondo di Satana, e sostituirli con un diverso modo di vivere, il cui fondamento e radice è la verità. Di conseguenza, le persone devono sopportare grandi sofferenze, che possono non essere le malattie fisiche o gli stenti e le difficoltà della vita quotidiana, ma derivare da un cambiamento in tutte le prospettive sulle diverse cose e sull’umanità che hai nel cuore, o anche da un cambiamento nei vari aspetti della conoscenza che hai di Dio, che capovolge la tua conoscenza e visione del mondo, della vita umana, dell’umanità e anche di Dio.

Ora abbiamo appena tenuto una condivisione sulle nozioni delle persone riguardo alla fede in Dio e abbiamo citato diversi esempi affinché possiate avere un’idea di base di questo aspetto della verità. In seguito potrete rifletterci sopra di nuovo e tenere insieme una condivisione sull’argomento, trarre conclusioni e considerare, comprendere e analizzare a poco a poco le varie nozioni riguardanti la fede in Dio, prima di eliminarle passo dopo passo. In breve, gli individui hanno molte fantasie e nozioni riguardo alla fede in Dio. Per esempio, a prescindere dal fatto che accada nell’ambito della vita delle persone, del matrimonio, della famiglia o del lavoro, non appena si presenta una qualche difficoltà, le persone sviluppano nozioni su Dio e poi si lamentano di Lui e Lo giudicano, pensando sempre in cuor loro: “Perché Dio non mi protegge e non mi benedice?” È esattamente identico a quanto dicono sempre i non credenti: “Il cielo è ingiusto” e “Il cielo è cieco”; ma queste cose non succedono per caso. Quando la vita è agiata e serena, le persone non dicono mai neppure una parola di ringraziamento a Dio e riescono persino a rinnegarLo e a dubitare della Sua esistenza. Quando invece il disastro bussa alla loro porta, scaricano la responsabilità su Dio e cominciano a giudicarLo e a imprecare contro di Lui. Alcuni pensano addirittura di non aver più bisogno di imparare niente né di lavorare una volta che credono in Dio, pensano che Egli preparerà ogni cosa per loro quando arriverà il momento e che, se hanno una qualche difficoltà, possono pregarLo e affidarGli la questione, ed Egli la risolverà per loro. Credono che se si ammalano Dio li guarirà, che se accade una catastrofe li proteggerà, che quando arriverà il Suo giorno cambieranno forma, e che se Dio compie segni e miracoli andrà tutto bene; queste sono fantasie e nozioni che le persone hanno. Quanto alle conoscenze professionali che gli individui dovrebbero apprendere relativamente ai doveri, dovrebbero acquisirle in conformità a ciò che è necessario per il loro dovere; questi si chiamano pragmatismo e dedizione al proprio giusto compito, e bisognerebbe evitare di limitarsi a sognare e a fare affidamento sull’immaginazione. Quello che Dio chiede alle persone di fare è quello che esse devono fare, cioè i doveri che dovrebbero svolgere. Questo non si può assolutamente cambiare e va affrontato coscienziosamente; ciò è conforme alla verità ed è il punto di vista che le persone dovrebbero avere sul proprio dovere. Questa non è una nozione, è la verità ed è quello che Dio chiede. Ci sono molte occasioni in cui le cose che Egli fa sono in contrasto con le fantasie delle persone. Se gli individui riescono a mettere da parte le loro nozioni, a ricercare le intenzioni di Dio e le verità principi, allora sono in grado di superare queste cose. Se sei testardo e ti aggrappi ostinatamente alle tue nozioni, allora questo equivale a non accettare la verità, le cose che sono giuste e le richieste di Dio. Se non accetti la verità o le cose che sono giuste, allora non si potrebbe dire che ti opponi a Dio? La verità e le cose positive provengono da Lui. Se non le accetti e invece ti aggrappi alle tue nozioni, allora ti opponi chiaramente alla verità. Concluderemo qui la condivisione sulle nozioni delle persone riguardo alla fede in Dio. Vi resta da applicare ciò a voi stessi sulla base di questi principi e delle parole che abbiamo condiviso qui oggi. Le nozioni riguardanti la fede degli individui in Dio sono le più comuni e le più elementari dei tre tipi di nozioni. Le verità relative a queste nozioni non sono, in realtà, così profonde, e dunque tali nozioni dovrebbero essere facili da eliminare.

Ora terremo una condivisione sulle nozioni delle persone riguardo all’incarnazione; gli individui ne hanno molte anche su questo argomento. Hanno molte fantasie quando non hanno visto Dio incarnato, vero? Per esempio, credono che l’incarnazione dovrebbe capire ogni cosa e vedere tutto chiaramente. In breve, pensano che l’incarnazione di Dio dovrebbe essere eccezionalmente perfetta, che Egli sia inavvicinabile e troppo buono per gente della loro risma. Quando le persone non hanno incontrato Dio, queste loro fantasie sono nozioni e affiorano secondo certi giudizi, oppure secondo il sapere, le credenze religiose e l’istruzione culturale tradizionale degli individui. Una volta che hanno incontrato Dio, sviluppano poi nuove nozioni: “Dunque è questo l’aspetto di Cristo. È così che Egli parla ed è così che si presenta la Sua personalità. Come può essere diverso da ciò che pensavo? Il mio dio non dovrebbe essere così”. In realtà, le persone non hanno idea di come dovrebbe essere Dio e non riescono a spiegarlo. Mentre sviluppano costantemente queste nozioni, rinnegano e potano anche costantemente sé stesse, credendo che sia sbagliato nutrire nozioni e fantasie, che le cose che Dio fa sono giuste, ma non riescono ugualmente a comprenderle. Le loro nozioni si manifestano continuamente e nel loro cuore si intraprende una battaglia, mentre pensano: “Quello che Dio fa è giusto; non dovrei nutrire alcuna nozione”. Ma non sono in grado di metterle totalmente da parte e non sono ancora convinte, perciò non c’è pace nel loro cuore. Pensano: “Egli è un essere umano o Dio? Se è Dio, allora non sembra tale e, se è un essere umano, allora non sarebbe possibile per Lui esprimere così tante verità”. Restano bloccate qui. Vogliono trovare qualcun altro con cui tenere condivisioni, ma hanno difficoltà a parlarne, temendo di essere derise o che gli altri dicano che sono veramente stolte, prive di fede o che la loro comprensione è distorta, così riescono soltanto a reprimere i loro sentimenti. In ogni caso, a prescindere dal fatto che qualcuno abbia visto Dio oppure no, finché nel suo cuore si sviluppano nozioni e incomprensioni riguardo a Lui, allora costui ha un problema di comprensione. Dio esprime moltissime verità e tiene condivisioni su questi temi in modo molto chiaro e lucido, affinché le persone possano convincersi nel cuore e con la parola. Quando gli individui sono ugualmente in grado di sviluppare nozioni e incomprensioni in una simile situazione, allora questo non è più un problema così semplice. Alcuni hanno delle nozioni perché sono privi di comprensione spirituale; altri le hanno a causa della loro comprensione distorta; e altri ancora le sviluppano perché non amano la verità e non la comprendono affatto. Sia come sia, finché le credenze e le idee degli individui non si conformano alle parole, all’opera e all’essenza di Dio, finché impediscono alle persone di credere in Lui, di conoscerLo e di sottomettersi alla Sua opera, o finché le inducono ad avere idee e punti di vista che mettono in dubbio Dio, che Lo fraintendono, Lo rinnegano e Gli oppongono resistenza, allora queste sono tutte nozioni e vanno tutte contro la verità.

Qui di seguito userò alcuni esempi concreti per tenere una condivisione con voi. Forse molti di voi hanno sentito delle storie su di Me. Quando hai iniziato a credere in Dio o ti sei trovato in una certa situazione, qualcuno potrebbe averti raccontato delle storie che ti hanno riempito il cuore di emozione o commosso fino alle lacrime. Per esempio, qualcuno ha detto che una volta, a capodanno, tutti gli altri sono andati a casa per trascorrere la festa lì mentre Cristo camminava lungo le strade da solo, sfidando il vento e la neve, senza una casa in cui andare. Dopo aver sentito questa storia, alcuni si sono commossi profondamente e hanno detto: “È davvero difficile per Dio venire a vivere nel mondo! Gli uomini sono davvero corrotti e Lo rifiutano tutti, ed è per questo che Egli soffre così. Sembra che quanto ha detto sia vero, che ‘le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo’. Queste parole si sono avverate. Dio è veramente grande!” Costoro credono che la Sua grandezza sia emersa da questa storia, e questa è la conclusione che ne traggono. Mentre vi commuovevate fino alle lacrime dopo averla ascoltata, vi siete mai domandati perché le persone vogliano ascoltare storie come questa? Perché ne sono commosse? Gli individui hanno un tipo di nozione sulla carne di Dio, hanno un tipo di richiesta verso la Sua carne e un tipo di criterio per valutarla. Qual è questa nozione? Che se Dio Si incarna, allora dovrebbe soffrire: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. Se queste parole non si fossero avverate, se la condizioni di vita del Figlio dell’uomo non fossero queste e se Egli non avesse sofferto in questo modo, ma invece avesse goduto della felicità, allora le persone non Lo ammirerebbero e non si sentirebbero motivate, e poi non vorrebbero svolgere il loro dovere e non sarebbero disposte a soffrire nemmeno un po’. Gli uomini credono che Dio debba soffrire e che solo soffrendo Egli possa fungere da esempio e da modello per l’umanità. Ritengono che, quando Dio viene nel mondo, non possa godere di grande ricchezza e rango; quelle cose appartengono al mondo. Dio è venuto nel mondo precisamente per soffrire, e solo dopo aver sofferto può indurre l’umanità ad ammutolire, a commuoversi per la Sua sofferenza e ad ammirarLo, prima di seguirLo. Gli uomini nutrono questo tipo di nozione su Dio, il che spiega perché si identificano con storie come questa e le trovano facili da accettare. Dunque vi piacerebbe sapere se questa storia è vera? Sperate che lo sia o che non lo sia? Avete difficoltà a rispondere? Se fosse vera, allora le persone la troverebbero molto in linea con le loro nozioni; se non lo fosse, questo distruggerebbe forse l’esempio eroico nell’intimo del vostro cuore? Avrebbe un impatto su di voi? Sarebbe un duro colpo per voi? A dire il vero, non è importante se sia vera oppure no. Che cos’è importante? Analizzare le nozioni delle persone. Tutti hanno una nozione e un criterio secondo cui valutare Dio incarnato, la Sua vita, il Suo ambiente di vita, la Sua qualità di vita e cosa mangia, come Si veste, dove alloggia e che mezzi di trasporto utilizza, e questa nozione è che, quando dio viene, deve soffrire. Nel cuore degli uomini, inoltre, cristo deve di certo essere influente e degno di venerazione, ammirazione e adorazione: deve essere in grado di leggere in modo estremamente veloce e non dimenticare mai nulla di ciò su cui ha posato gli occhi, deve avere alcune capacità eccezionali che vanno oltre la portata delle persone normali, e deve addirittura essere capace di compiere segni e miracoli, cosa che poi lo rende degno di essere seguito e del titolo di “dio potente”. Se le nozioni e le fantasie degli uomini si realizzassero nella vita reale, essi sarebbero molto attivi e sicuri nella loro fede. Se le cose che accadono realmente sono in contrasto con le loro nozioni e fantasie, come vedere Cristo ancora perseguitato dalle autorità dominanti, le persone allora pensano: “Dio subisce ancora il dolore di essere perseguitato; questo non è l’eroe e il salvatore che immaginavo!” Poi pensano che non valga la pena credere in Lui. La causa di ciò non sono forse le loro nozioni? Come nascono queste nozioni? Un aspetto è che emergono dall’immaginazione degli individui, mentre un altro è che gli uomini sono influenzati dalle immagini di personaggi famosi e grandi, il che li spinge a sviluppare definizioni errate di Dio. Credono che la vita dei personaggi famosi e grandi sia semplice, che per loro uno spazzolino da denti possa durare da venti a trent’anni e che un singolo indumento si possa rammendare e persino indossare per una vita intera. Alcuni personaggi famosi e grandi mangiano senza sprecare nulla, leccando addirittura la scodella dopo aver finito il pasto, e raccogliendo e mangiando eventuali frammenti di cibo caduti, e così le persone sviluppano in cuor loro un’impressione straordinaria di questi individui grandi, e usano tali impressioni per valutare Dio incarnato. Se Egli non corrisponde alle loro impressioni, allora sviluppano nozioni mentre, se vi corrisponde esattamente, allora non lo fanno. Il fatto che gli uomini confrontino Cristo con queste cose è conforme alla verità? Le cose che fanno i personaggi famosi e grandi sono conformi alla verità? La loro natura essenza è quella dei santi? In realtà, questi personaggi famosi e grandi sono tutti demoni e re diavoli, e nessuno di loro ha l’essenza dell’umanità normale. Anche se può sembrare che abbiano alcuni meriti quando si usano le nozioni umane per valutarli, in termini di natura essenza e di azioni sono tutti diavoli e Satana nell’essenza. Prendere l’immagine dei diavoli e dei Satana per confrontarla con Dio incarnato non è forse un’empietà contro di Lui? I Satana e i diavoli sono sempre i migliori nel camuffarsi. Tutto ciò che dicono e fanno esteriormente è conforme alle nozioni e alle fantasie delle persone, ed essi dicono sempre e solo cose gradevoli. Tuttavia, ciò che progettano in cuor loro e ciò che fanno dietro le quinte sono tutte ignominiose cose diaboliche e, se nessuno li smaschera, allora nessuno riesce a sondarli. Tutto ciò che viene detto dai Satana e dai re diavoli è ipocrita e fuorviante, e alcune persone che comprendono la verità saranno in grado di vederlo chiaramente. Alcuni confrontano sempre l’immagine dei diavoli e dei personaggi grandi con Dio incarnato e, quando non c’è corrispondenza, si sentono a disagio, sviluppano nozioni e non le abbandonano mai. Ci sono molti individui così? Sicuramente sì. Alcune persone sono ancora interessate a scoprire se la storia che ho appena raccontato sia vera oppure no. Quando l’ho sentita per la prima volta, sono rimasto perplesso di fronte al fatto che Io, il diretto interessato, non sapessi cosa presumibilmente Mi fosse successo. Era un grande scherzo e una grande menzogna. Non era vero. In quella situazione, anche se non c’erano molti fratelli e sorelle che avevano accettato questa fase della nuova opera, c’erano ugualmente alcuni individui che la accettavano quando Dio ha iniziato a pronunciare le Sue parole. Inoltre erano tutti credenti in Gesù che erano arrivati ad accettare questa fase dell’opera. Erano tutti disposti a dimostrare amore e non avrebbero assolutamente mai potuto chiudere la porta in faccia a Cristo; di certo non avrebbero mai potuto farlo. A capodanno, alcuni Mi hanno invitato a casa loro. Inoltre, con tutti quei fratelli e sorelle, a casa di chi sarei potuto andare senza farMi ospitare? Dicendo quello, sembrava che i fratelli e le sorelle fossero ribelli e che nessuno Mi avrebbe ospitato da nessuna parte. Questo è stato un tentativo di incastrare i fratelli e le sorelle e di diffondere voci su di loro! Era tutto totalmente infondato ed era chiaramente inventato da certe persone con un secondo fine, eppure ci avete comunque creduto davvero. Come avete potuto? È stato perché le persone hanno certe nozioni sull’incarnazione, e hanno queste richieste in termini di sentimenti, desideri e struttura psicologica, e così sono disposti ad ascoltare simili storie. Alcuni ne hanno approfittato per inventare queste storie e poi hanno fatto tutto il possibile per diffonderle e divulgarle, per abbellirle e poi per trarre conclusioni e inventarsi le cose. Alla fine sempre più persone sono arrivate ad ascoltare le loro invenzioni e a considerare vere queste cose. Se Io non avessi chiarito la questione, non sareste mai stati in grado di distinguere il vero dal falso nell’arco della vostra vita. Ora capite? Semplicemente non è mai successo.

Ora vi dirò alcune cose affinché, per loro tramite, possiate comprendere quali nozioni esistono sull’incarnazione e su Cristo. Quando questa fase della nuova opera di Dio era iniziata da non molto, la chiesa doveva scrivere alcuni inni, e ne scrissi uno anch’Io. A quei tempi era già stata resa testimonianza a Dio incarnato. Dopo aver letto il Mio inno, alcuni pensarono che fosse grandioso, ma un individuo disse qualcosa di molto strano: “Come hai fatto a scriverlo così rapidamente? Come hai fatto a farTi venire in mente così tante parole?” Udendo questo, Mi sentii molto perplesso e pensai: “Occorrono le parole per scrivere una canzone? Bisogna essere esperti? Allora costui cosa crede che siano tutte quelle parole che ho espresso?” Aveva una nozione, un’idea, credeva che quanto espresso dall’incarnazione consistesse soltanto di parole e articoli; non pensò né capì che erano la verità. Trovava molto oscuro tutto ciò che l’incarnazione faceva. Siccome non comprendeva la verità, usava le parole dei non credenti per dare spiegazioni, e le persone provavano disagio e disgusto quando udivano tutto questo. Questo individuo non possedeva comprensione spirituale, e ci sono persone così anche ora. A quale tipo di nozioni è legata, dunque, tale questione? Costui non rinnegava l’incarnazione né Cristo; usava una nozione per valutare quanto era accaduto. Credeva che Cristo dovesse essere esperto e istruito e che, quando era tra gli altri, dovesse essere in grado di convincerli totalmente. Se anche Cristo non fosse stato molto colto, la Sua levatura, i Suoi talenti e le Sue capacità dovevano essere migliori di quelli altrui, cioè Egli doveva essere più bravo degli altri in certe cose o diverso dagli altri sotto certi aspetti per essere degno di essere Dio e Cristo. Questo individuo credeva che Cristo potesse essere Cristo se aveva i requisiti necessari. Non credeva che Cristo potesse essere Cristo solo se possedeva l’essenza di Cristo, ed è per questo che disse una cosa simile. Quali ostacoli frappone questo tipo di nozione alla fede degli uomini in Dio e al loro ingresso nella vita? Le persone usano il cervello per analizzare le parole di Dio e per analizzare e studiare la Sua carne, e Lo studiano continuamente e pensano: “Ciò che questo individuo dice è logico? È conforme al ragionamento normale? È in linea con le regole grammaticali? Dove l’ha imparato?” Non ricercano la verità contenuta nelle parole di Dio, non comprendono le Sue parole dal punto di vista dell’accettazione della verità, e non le accettano come verità. Invece usano il cervello e il sapere per analizzare, studiare e mettere in dubbio. A prescindere da quale tipo di punti di vista o nozioni gli individui usino per valutare questa persona o trattarla, qual è il risultato finale? (Non riescono ad acquisire la verità.) Sicuramente no. C’è un altro aspetto che non hai compreso, cioè il fatto che gli uomini non sono in grado di verificare se Egli sia l’incarnazione oppure no; questo non è forse cruciale? (Sì.) Molti appurano che Egli è davvero Dio, che le Sue parole sono la verità e la vita e che provengono da Dio tramite l’ascolto dei sermoni che Egli tiene e di determinati misteri che Egli svela. Se invece le persone studiano sempre Dio con le loro nozioni e non accettano mai le Sue parole come verità, allora qual è il risultato finale? Metteranno sempre in discussione l’identità e l’essenza di questa persona e la Sua opera, cioè non saranno in grado di verificare se questo individuo sia un essere umano o Dio, pensando che forse sia un messaggero mandato da Dio, o magari un profeta, perché gli uomini non sono capaci di dire le cose che Egli dice. Alcuni non riconoscono che questa persona è Dio, perché dentro di loro ci sono molti vincoli e impedimenti e molte nozioni che non corrispondono a questa carne. Quando tale corrispondenza non esiste, questi individui non ricercano la verità, ma continuano ad aggrapparsi alle proprie nozioni, e così si ritrovano bloccati. Quando dici a una persona di questo genere di fare uno sforzo nella sua fede, essa nutre molte nozioni che non riesce ad abbandonare e, quando le dici di andarsene, comincia a temere di non essere benedetta. Esistono individui così? Voi siete così? Anche se la maggior parte di voi si è sincerata che questa persona è davvero Dio incarnato, in realtà lo confermate soltanto all’80 o al 90 per cento, c’è ancora un 10 o 20 per cento di dubbio e di incertezza. Si può dire che l’abbiate fondamentalmente confermato, mentre quel dubbio e quell’incertezza rimasti non sono questioni così urgenti. L’eliminazione di queste nozioni è a portata di mano, ma può essere molto problematico se queste nozioni e domande non vengono eliminate tempestivamente. Per quanto riguarda le vostre nozioni, come dovrei trattarvi affinché siate soddisfatti, affinché pensiate che tutto questo venga fatto da Dio e che è così che Egli dovrebbe trattare gli uomini? Dovrei parlare sotto voce e poi preoccuparMi per voi e prenderMi cura di voi in ogni questione? Se un giorno scoprissi che qualcuno di voi ha fatto qualcosa di assurdo e vi dessi una bella lavata di capo, se vi smascherassi e vi giudicassi duramente, e se ferissi la vostra autostima, avreste la sensazione che Io non sia come Dio? Credete che Egli sia il più tenero, il più amorevole, e che sia pieno di benevolenza, dunque cosa posso fare per essere il dio delle vostre nozioni e fantasie? Se adesso fate ancora simili richieste a Dio, allora siete privi di senno e non Lo conoscete realmente.

Vi dirò un’altra cosa sulle nozioni riguardanti l’incarnazione. Vent’anni fa, quando ero in Cina, non avevo ancora vent’anni e, a quell’età, le persone non sono molto competenti e mature nei discorsi e nelle azioni; parlano e agiscono come giovani, e questo è normale. Se parlassero e agissero come anziani, allora non sarebbe normale. È normale che gli individui si confacciano alla fascia d’età a cui appartengono. Dio creò l’umanità e decretò uno schema di crescita normale per l’uomo. Naturalmente Dio Stesso nella carne non fa eccezione, e anch’Egli vive e sperimenta la vita in conformità a questo schema. Quest’ultimo proviene da Dio ed Egli non lo violerà. Pertanto, prima che Dio incarnato compisse vent’anni, certi Suoi comportamenti erano decisamente simili a quelli di un giovane. Una volta, per esempio, quando alcuni fratelli e sorelle si trasferirono, dimenticarono alcuni bloc-notes e penne prima di andarsene. Pensai che sarebbe stato un peccato perderli, e inoltre i fratelli e le sorelle dovevano prendere appunti, così li imballai e li distribuii ad alcune sorelle. Allora qualcuno sviluppò una nozione e disse: “Chiunque voglia queste cose può venire a prenderle di persona. Distribuendole Ti comporti come un bambino!” Ecco cosa disse. È una questione importante o secondaria? Se qualcuno giudicasse una persona normale ritenendo che agisca come un bambino, allora quella sarebbe una cosa normale da fare, sarebbe un’affermazione, e nessuno vi presterebbe attenzione o la prenderebbe sul serio; nessuno penserebbe neppure che tale affermazione sia una nozione o un punto di vista, bensì la prenderebbe semplicemente così com’è. Quale fu invece l’approccio di costui quando Mi disse queste parole? Qual era la loro natura? Nelle nozioni e fantasie di questo individuo, Dio incarnato, benché non avesse ancora compiuto vent’anni, avrebbe dovuto ugualmente agire come un anziano, restare seduto solennemente ogni giorno con gli occhi fissi davanti a Sé, assomigliando a un vecchio saggio e competente che non racconta mai barzellette e non chiacchiera, e che è particolarmente posato e composto. Non appena assumevo un comportamento o facevo qualcosa che andasse contro quanto avrebbe potuto fare una persona anziana, come distribuire le penne e i bloc-notes ad alcune sorelle, qualcuno condannava le Mie azioni definendole simili a quelle di un bambino, non a quelle di cristo e non a quelle del dio nella sua mente, perché Dio incarnato non avrebbe dovuto agire in alcun modo come un bambino. Questo non equivaleva forse a definire Dio incarnato? Questo tipo di definizione è una forma di condanna e giudizio, oppure di apprezzamento e approvazione? (Di condanna e giudizio.) Perché è una forma di condanna? Potrebbe essere che, dicendo che Dio incarnato era come un bambino, questo individuo stesse rinnegando Dio? Che cosa c’era di sbagliato nel fatto di dire questo? Qual era la questione centrale dietro lo sviluppo di questa nozione? (Costui rinnegava l’umanità normale dell’incarnazione e la normalità e la concretezza di Dio. È come ha appena detto Dio: l’incarnazione è identica all’umanità creata, con uno schema di crescita normale. Quell’individuo invece considerava Dio particolarmente soprannaturale, perciò non comprendeva l’incarnazione. La natura di tutto questo è un rinnegamento e una condanna di Dio, ed è empietà.) Esatto, il suo rinnegamento era l’essenza del problema. Perché rinnegava Dio incarnato in questo modo? La ragione è che in cuor suo nutriva una nozione riguardo a Lui, pensando: “Tu sei dio, perciò non puoi rivelare la tua umanità normale in linea con l’invecchiamento normale. Non hai ancora vent’anni, ma devi essere maturo e competente quanto un cinquantenne. Tu sei dio, dunque dovresti vivere in violazione dello schema di crescita dell’umanità normale. Devi essere soprannaturale, diverso da tutti gli altri, e solo allora potrai essere cristo e il dio che abbiamo in mente”. È questa la nozione che aveva. E quale fu la conseguenza? La sua nozione sarebbe forse stata rivelata se questa cosa non fosse successa? Nessuno lo sa; è solo che fu rivelato attraverso tale questione. Se avesse avuto una nozione riguardo a tale questione, ma avesse pensato che gli uomini non fossero in grado di comprendere appieno quanto Dio aveva fatto, e se non avesse parlato sconsideratamente, allora avrebbe avuto spazio per ricercare, e tutto questo sarebbe stato perdonabile. Le persone non capiscono la verità, e ci sono molte cose che non riescono a comprendere totalmente. Tuttavia, anche se gli uomini non capiscono a fondo queste cose, alcuni giudicano e condannano, mentre altri non parlano sconsideratamente e invece aspettano e ricercano la verità; qui non c’è forse una differenza di natura? (Sì.) Dunque qual era la natura dell’incapacità di questo individuo di comprendere a fondo? Procedette subito alla condanna, e questo era un problema grave. Una volta che le persone sviluppano nozioni, dentro di loro emergono il dubbio e persino la condanna e il rinnegamento riguardo a Dio incarnato, e questo è estremamente grave.

Ho appena fatto tre esempi di nozioni sull’incarnazione. Questi tre esempi dimostrano certe questioni, e dovreste ricercare per scoprire qual è la verità in essi contenuta. Qual è la prima nozione? (Gli uomini delimitano il Dio incarnato usando le proprie definizioni di grandi personaggi, credendo che Egli debba soffrire per essere un modello per l’umanità.) Questa è una nozione che gli individui hanno. La loro nozione è che Dio incarnato dovrebbe soffrire di più e dare un esempio, essere un modello, per l’umanità. Qual è la seconda nozione? (Gli uomini credono che Cristo dovrebbe essere esperto e istruito, più delle persone ordinarie, e che solo allora Egli sia Cristo.) Adesso molti credono ancora che i discorsi e l’opera di Dio provengano dal Suo sapere e dai Suoi doni, o da certe cose che Egli ha padroneggiato e capito; questa è una nozione. E qual è la terza? (Gli uomini credono che Cristo non dovrebbe avere alcuna rivelazione di umanità normale.) Per essere più precisi, è che Dio incarnato dovrebbe essere soprannaturale e diverso da tutti gli altri e avere capacità soprannaturali. Se Cristo fosse ordinario e normale sotto ogni aspetto, la fede delle persone in Lui sarebbe debole, ed esse dubiterebbero di Lui e addirittura Lo rinnegherebbero; tutti amano il dio soprannaturale. Il fatto che Io vi racconti queste storie giova alla vostra comprensione della verità? (Sì.) Dovrebbe essere utile. Forse lo trovereste astratto se tenessi una condivisione su questo aspetto della verità senza alcuna base fattuale, e non sapreste a cosa si riferisce davvero. Quelli che ho fatto, tuttavia, sono alcuni esempi pratici e, dopo averli sentiti, li trovate concreti e facili da capire e, attraverso queste storie, riuscite a comprendere alcune verità. Ma siete in grado di imparare a usare la verità per valutare e affrontare altre cose quando le incontrate? Se siete capaci di applicare la verità, allora questo dimostra che possedete comprensione spirituale e che capite la verità contenuta in queste storie; in caso contrario, siete privi di comprensione spirituale e non avete capito la verità racchiusa in queste storie. Se nelle circostanze di queste storie riesci a scoprire la verità al loro interno, a sapere quali sono le intenzioni di Dio, a cogliere ciò che dovresti comprendere e analizzare e ciò in cui dovresti entrare, e quali verità dovresti ricercare e acquisire, allora possiedi comprensione spirituale; se, quando ho finito di raccontare queste storie, provi molto interesse per queste cose e te le ricordi, ma metti da parte la verità, allora sei privo di comprensione spirituale. Se riuscite a comprendere realmente la verità di queste storie, allora non le avrò raccontate invano. Purché vi aiuti a capire la verità, farò alcuni esempi concreti. Qualunque sia la questione, la analizzerò; purché vi aiuti ad avere comprensione e a essere in grado di capire la verità e di vedere chiaramente le cose, allora non Mi pesa raccontare un numero infinito di storie. In realtà, non voglio dirvi queste cose, né raccontarvi storie su cosa è giusto e sbagliato ma, se queste cose vi aiutano a entrare nella verità, allora ve le dirò; purché vi aiuti a capire la verità, non Mi dispiace parlare ancora un po’. Se tuttavia non gradite che continui a chiacchierare, allora non avrò altra scelta se non parlare meno.

Quali nozioni dovrebbero essere eliminate in base alle storie che vi ho raccontato? Anzitutto, quando si tratta di Dio incarnato, dovete capire come Dio definisce essenzialmente l’umanità di questa carne. Egli è ordinario e normale e riesce a vivere tra l’umanità corrotta e a dedicarSi a tutte le attività dell’umanità normale, e non è di diversa natura. Sa aiutare, guidare e condurre le persone. Che si tratti della Sua umanità normale, della Sua divinità o della Sua personalità, indipendentemente dall’aspetto, di certo Egli deve essere in grado di gestire l’opera che intraprende e il ministero che compie. Questo è il criterio secondo cui Dio valuta Cristo e l’incarnazione; è un criterio per la Sua opera e per la Sua definizione. Quando il Signore Gesù compì la Sua opera, la Sua umanità, confrontata ora con l’incarnazione, possedeva alcuni aspetti soprannaturali. Egli riusciva a compiere miracoli: fu in grado di maledire il fico, di ammonire il mare, di placare il mare e il vento, di guarire gli infermi e di scacciare i demoni, di sfamare cinquemila persone con cinque pani e due pesci, eccetera. Oltre a questo, tuttavia, la Sua umanità normale e i Suoi bisogni primari apparivano molto normali e concreti. Non nacque all’età di trentatré anni e mezzo per poi essere crocifisso. Visse fino a trentatré anni e mezzo e visse ogni giorno, ogni anno, un minuto e un secondo alla volta, finché alla fine fu crocifisso e così portò a termine l’opera di redenzione dell’umanità. Fu solo dopo aver vissuto per trentatré anni e mezzo in questo mondo che l’incarnazione completò tale opera; questo non è forse concreto? (Sì.) Lo è. Quanto alla fase dell’opera che Dio sta compiendo ora, tutto ciò che Egli vi dice e ogni verità che condivide si basa sulla vostra statura, sul vostro livello di crescita nella vita e sull’intero ambiente predisposto da Dio, per questo pondero quali verità sarà più opportuno condividervi e quali voglio che comprendiate. Esteriormente sembra che questa carne rifletta su tali cose, quando in realtà lo Spirito di Dio agisce simultaneamente; mentre questa persona coordina, lo Spirito di Dio guida ogni cosa. Se guardi la questione in questo modo, non dubiterai dell’essenza di questa carne o della Sua identità; non metterai mai in discussione queste cose. Le cose che compio con voi e le richieste che vi faccio non possono mai entrare in conflitto con l’intero piano di gestione dello Spirito di Dio. Procedono insieme, si muovono nella stessa direzione e si sostengono a vicenda. Se lo Spirito di Dio non Si vestisse di questa carne, Egli non sarebbe in grado di parlare con voi faccia a faccia e voi non riuscireste a sentire cosa dice e a comprendere cosa vi chiede. Tuttavia, se ci fosse soltanto questa carne e lo Spirito di Dio non fosse dentro di Lui, essa sarebbe in grado di svolgere una qualche opera? Sicuramente no. Se Dio non diventasse carne, allora nessun essere umano sarebbe capace di intraprendere quest’opera. Pertanto questa carne normale deve vivere ogni giorno, mese e anno, vivendo momento per momento in questo modo, con la Sua umanità che matura sempre, con la Sua esperienza che aumenta sempre, mentre allo stesso tempo Si sforza costantemente di riuscire a intraprendere l’opera richiesta dal piano di gestione di Dio. Compiendo questa fase dell’opera, cominciai a operare nella chiesa quando non avevo ancora vent’anni, ed entrai in contatto con i fratelli e le sorelle. Iniziai a partecipare alle riunioni, a tenere condivisioni e a camminare tra le chiese, e venni a contatto con persone di tutti i tipi. Ho la sensazione che da allora fino adesso la Mia capacità linguistica e la Mia capacità di osservare le persone e le cose siano cresciute costantemente. Come si differenzia questa crescita delle Mie capacità dalle vostre circostanze? Dovete sperimentare attraverso le parole che pronuncio e le verità su cui condivido e, man mano che sperimentate, a poco a poco acquisite la certezza che le parole che pronuncio provengono da Dio, che sono la verità, che sono giuste e che possono permettervi di ottenere un cambiamento di indole e di raggiungere la salvezza. Quanto a Me, mentre voi fate progressi, divento sempre più profondo. Inoltre, mentre la Mia comprensione di voi continua a crescere, conferisco costantemente alle cose che voglio dire la capacità di provvedere ai vostri bisogni passo dopo passo. Alcuni dicono: “Vuoi provvedere ai nostri bisogni, far crescere gradualmente la nostra statura, permetterci di cambiare e di progredire sempre di più sulla strada della salvezza, e garantire che il nostro rapporto con Dio diventi sempre più stretto, dunque come hai intenzione di fare tutto questo?” Non è necessario che ve ne preoccupiate. Non chiedo mai niente né ho bisogno di digiunare o pregare, né chiedo qualcosa come se pregassi per la pioggia, affinché Dio Mi dia rapidamente qualche parola da fornirvi. Non ne ho bisogno. Siccome questa carne è Dio Stesso e compie questo ministero, Egli esprime dunque la verità da fornire alle persone; è questa la differenza tra la carne incarnata di Dio e l’umanità corrotta. Pertanto non devo assicurarMi di capire di cosa abbiate bisogno; tuttavia ciò che voglio fornirvi e condividere con voi è sicuramente quello di cui necessitate. Dovete soltanto andare avanti sulla scia delle Mie parole e della Mia opera, e il vostro stato inizierà a migliorare, e anche la vostra vita progredirà sempre di più di pari passo. Allo stesso tempo, mentre Io vi irrigo, lo Spirito di Dio compirà la Sua opera in parallelo. In realtà, è lo Spirito di Dio a collaborare con la Sua umanità, e la Sua umanità collabora con la Sua divinità; operano tutti simultaneamente. Io sono qui a irrigarvi e lo Spirito di Dio è tra voi a operare e illuminare, e poi a predisporre situazioni e a creare condizioni affinché possiate entrare in varie verità. La Sua umanità e la Sua divinità operano insieme in questo modo. Esiste dunque un essere umano in grado di raggiungere questa collaborazione tra la carne e lo Spirito? Assolutamente no. Pertanto, se non provi a conoscere l’intera gestione di Dio e a trattare questa carne partendo da tale aspetto della verità, sarai per sempre incapace di comprendere esattamente qual è l’essenza di questa carne, cosa questa carne significa e come esattamente Egli compie l’opera. Se non riesci a capire queste cose, allora non sarai mai sicuro se Egli sia un essere umano o Dio. Se invece riesci a vedere chiaramente questo livello o a raggiungerlo nella tua esperienza e ad apprezzarlo, allora saprai che mentre la carne di Dio – Cristo – opera sulla terra, lo Spirito Santo opera in parallelo e compie la stessa opera, e questa è una cosa che nessun essere umano può ottenere. Mentre lo Spirito opera, anche la carne lo fa, in parallelo con la Sua opera. Sono complementari, coerenti e mai in conflitto tra loro. Alcuni dicono: “Talvolta, quando incappo in una prova, lo Spirito Santo mi illumina affinché impari le lezioni. Tu invece esprimi altre verità. Che cosa significa?” Qui semplicemente non c’è contraddizione né conflitto. Cristo esprime la verità a poco a poco e nell’ordine appropriato, mentre lo Spirito Santo guida tutti nella loro esperienza in diverso grado; non esiste un approccio valido per chiunque. Cristo predica condividendo sulla verità in base alle questioni chiave che esistono realmente per il popolo eletto di Dio, e anche la guida dello Spirito Santo si basa sulle circostanze individuali. Qui non c’è contraddizione né conflitto. Le persone hanno stature diverse in momenti diversi e in fasi diverse, mentre tutta l’opera che Dio compie è contenuta nella verità che Egli esprime, cioè la via, la verità e la vita di cui parla Dio. La Sua opera non va oltre questo ambito; è tutta verità. Su cosa si basano le verità con cui lo Spirito Santo ti illumina e la luce che Egli ti permette di comprendere? Su queste verità che Cristo esprime ora, cioè la via, la verità e la vita che Egli ti consente di capire adesso. Alcuni affermano: “Non abbiamo bisogno di Te in questa carne. È sufficiente avere lo Spirito Santo a illuminarci e a guidarci. Possiamo avere nuova luce e illuminazione anche senza di Te, possiamo entrare ugualmente nella nuova età e ottenere comunque la salvezza”. Questa è una cosa sostenibile da dire? (No.) Le persone religiose credono in Gesù da duemila anni e lo Spirito Santo le guida da altrettanto tempo, e che cosa hanno acquisito? Solo il Vangelo della redenzione, e hanno goduto semplicemente di molta grazia da parte di Dio, eppure non sono in grado di acquisire queste verità che Egli esprime negli ultimi giorni. Pertanto, se l’incarnazione di Dio non fosse qui negli ultimi giorni a esprimere così tante verità, che cosa sareste in grado di acquisire? Tu saresti proprio come quelle persone religiose, che ricevono grande illuminazione dallo Spirito Santo e molta grazia, oppure Dio ti sceglierebbe e ti userebbe e potresti essere un profeta o un apostolo ma, se non accetti queste verità che l’incarnazione di Dio degli ultimi giorni esprime, allora non avrai modo di essere perfezionato, di entrare nel Regno dei Cieli o di ricevere l’approvazione da parte di Dio.

Ora siete in grado di accettare l’incarnazione, ma avete ancora certe nozioni sulla Sua essenza e non siete mai certi che essa sia il Dio concreto. Se ora entrassi in contatto con voi e scopriste che nemmeno Io capisco alcune cose del mondo esterno, sviluppereste delle nozioni? Alcuni non riuscirebbero a rassegnarsi e penserebbero: “Non lo capisci neanche Tu. Questo non dovrebbe accadere. Tu sei Dio incarnato, dunque dovresti comprendere ogni cosa. Non dovrebbe esserci nulla che Tu non sappia e nulla che Tu non possa fare. Anche se non puoi essere ovunque nello stesso momento, dovresti ugualmente sapere tutto!” Questa non è forse una nozione che le persone hanno? (Sì.) Anche questa è una nozione. Qual è il concetto dietro l’umanità normale dell’incarnazione? Che c’è una logica umana normale nel modo in cui l’incarnazione pensa; non è soprannaturale, non è vaga e non è vuota. Egli è in grado di realizzare ciò che si può raggiungere con il pensiero dell’umanità normale attraverso lo studio, anche se non è detto che sappia di tali cose più di qualcuno che ha la relativa competenza, e questo è normale. Inoltre Egli parla e agisce secondo la logica e il pensiero dell’umanità normale, e non in modo soprannaturale. Per esempio, il pensiero dell’umanità normale procede per gradi, e anche l’incarnazione pensa in questo modo. Perché la Sua umanità normale è così? Questo è ragionevole? (Sì.) Perché dici di sì? Quanti gradini sale alla volta una persona normale quando fa le scale? (Uno.) Un gradino a ogni passo; questo è il modo normale di salire le scale. Se Io ne salissi molti con un solo passo ed entrassi immediatamente in casa, voi sareste in grado di fare lo stesso? (No.) No, non ne sareste capaci. E se insistessi, che cosa fareste? Ci riuscireste? (No.) No, non ne sareste capaci. Questo si basa sulle esigenze di coloro a cui l’opera è rivolta. È così che condivido sulla verità, prendendo un argomento e una questione principale e poi facendo tutto il possibile per parlare in modo specifico ed esauriente, raccontando storie, facendo esempi, ripetendo le cose una volta dopo l’altra, ma anche se parlo in questo modo, molti non capiscono e non colgono il punto. Perciò, se non scendessi così nel dettaglio e se spiegassi ogni cosa in modo molto complesso e generale, non riuscireste ad acquisire o a comprendere nulla, e quest’opera sarebbe vuota e priva di concretezza. Voi potete fare progressi salendo un gradino a ogni passo, dunque vi guiderò salendo anch’Io un gradino a ogni passo, e in questo modo riuscirete a tenerMi dietro. Se salissi quattro gradini con un solo passo, quale sarebbe il risultato? Non riuscireste mai a tenerMi dietro. Se il Mio pensiero fosse avanzato e potesse procedere con passi da gigante, e voi non foste affatto in grado di raggiungerlo, l’incarnazione diventerebbe priva di senso. Perciò, per quanto questa carne sia normale e concreta – può persino sembrare che Egli non abbia le capacità dello Spirito di Dio –, tutto questo è dovuto alle esigenze dell’umanità. Siccome le persone che ora Dio sostenta sono individui che sono stati corrotti da Satana, che non capiscono la verità e che sono incapaci di comprenderla, Egli, diventando carne, deve possedere il pensiero elementare dell’umanità normale. Qual è questo pensiero elementare? Che, quando Egli parla, le persone di levatura discreta e persino quelle di levatura un po’ scarsa riescono a capirLo. Purché il loro pensiero sia normale, tutti sono in grado di comprendere ciò che Egli dice e di cui parla e di capire le verità che predica, e dunque di accettare la verità. Solo così ogni passo dell’opera che Dio compie e tutte le parole che Egli pronuncia possono ottenere effetti e produrre risultati. Non è forse realistico? (Sì.) Pertanto, se gli uomini si aggrappano alle nozioni e si rifiutano di abbandonarle, dicendo: “In passato, alcuni imperatori erano dotati di una memoria straordinaria e riuscivano a leggere dieci righe a colpo d’occhio. Dio non dovrebbe essere così? Se non possiedi questi doni, non saremo in grado di seguirTi perché sei troppo ordinario. Sarebbe magnifico se sembrassi un pezzo grosso”, che cosa ne deducete? Le persone sono state corrotte da Satana al punto di essere irrimediabilmente ignoranti. A parte il fatto che gli individui hanno un po’ di pensiero e di levatura umani normali, che Dio li sceglie e opera in loro, e che essi hanno un po’ di cuore per seguirLo e un minimo di coscienza e di ragionevolezza, a parte questo, non capiscono nulla. Non solo non comprendono alcuna verità, ma non capiscono nemmeno cosa sia l’umanità normale, quali siano le forme di indole corrotta, come nascano le nozioni e le fantasie, come eliminarle, come le persone debbano trattare Dio, o almeno quale coscienza e ragionevolezza dovrebbero possedere, e così via. Per quanto il linguaggio usato da Dio sia comprensibile, le persone non capiscono bene e hanno solo una comprensione superficiale. DiteMi, quando Dio incarnato Si trova davanti a un gruppo di persone corrotte che non capiscono nulla, che si oppongono a Dio, quale tipo di essenza, di umanità e di pensiero umano normale dovrebbe possedere Dio incarnato per riuscire a condurle dinanzi a Dio? DiteMi, che cosa dovrebbe fare? Alcuni rispondono: “Dio non è forse onnipotente? Perché non mostra molti segni e prodigi per conquistare le persone?” Questa è una nozione presente nel cuore della maggior parte delle persone. Non mettono in dubbio che le forme di indole corrotta si possano rivelare ed eliminare mostrando segni e prodigi e con mezzi soprannaturali. Si può far penetrare la verità nelle persone con mezzi soprannaturali? Questo convincerebbe Satana? (No.) Ora il vostro “no” è forse una specie di dottrina ma, quando avrete fatto esperienza fino a un dato momento, allora saprete quanto gli uomini siano intorpiditi e ottusi, quanto siano ribelli, inflessibili e malvagi, e quanto non amino la verità. Quando avrete fatto esperienza fino a un dato momento, allora capirete che l’incarnazione di Dio, questa carne di umanità normale, è ciò di cui tutta l’umanità ha bisogno. Pertanto, se hai ancora ogni sorta di fantasia e di nozione, per te questo è un atteggiamento irresponsabile e per Dio è empietà; equivale a negare e a mettere in dubbio il Suo scrupoloso intento di salvare l’umanità. Se pensi: “Abbiamo conoscenza, istruzione e cervello. Siamo nati negli ultimi giorni e alcuni di noi hanno ricevuto un’istruzione superiore nel mondo e hanno un certo background familiare. Siamo persone moderne e istruite e abbiamo motivo di rifiutare un Cristo così enormemente ordinario e normale, che tutti guardano dall’alto in basso; abbiamo motivo di sviluppare nozioni su di Te”, allora che tipo di problema è questo? Si tratta di ribellione e di non conoscere la differenza tra buono e cattivo! Le persone possono eliminare le loro nozioni una volta che sono emerse ma, se dopo averle eliminate si rifiutano ancora ostinatamente di accettare l’incarnazione di Dio o il lato di umanità normale di Cristo, allora questo causerà loro problemi e impedirà loro di raggiungere la salvezza. Quando avrai fatto esperienza fino a un dato momento, capirai che quanto più è normale l’incarnazione di Dio, la Sua umanità normale, tutto ciò che ha e ciò che rivela, tanto più è grande la nostra salvezza, e quanto più tali cose sono normali, tanto più sono ciò di cui abbiamo bisogno. Se l’incarnazione di Dio fosse soprannaturale, allora nessuno di coloro che vivono sulla terra sarebbe in grado di raggiungere la salvezza. È proprio a causa dell’umiltà e del nascondimento di Dio, a causa della normalità e della praticità di questo Dio apparentemente irrilevante, che l’umanità ha la possibilità di essere salvata. Poiché nelle persone vi sono ribellione, forme di indole satanica corrotta ed essenza corrotta, nasce ogni tipo di nozione, incomprensione e conflitto verso Dio; accade persino che, come risultato di queste nozioni, le persone spesso neghino con alterigia o spavalderia questo Cristo e la Sua normale umanità: è un grande errore. Se desideri raggiungere la salvezza, se desideri ricevere la salvezza di Dio e il Suo giudizio e castigo, devi prima mettere da parte le tue varie nozioni, fantasie e definizioni errate sull’umanità normale di Cristo, devi mettere da parte le tue varie idee e opinioni su Cristo, e devi pensare a un modo per accettare tutto ciò che viene da Lui. Solo allora le parole che Egli pronuncia e le verità che esprime entreranno gradualmente nel tuo cuore e diventeranno la tua vita. Se desideri seguirLo, dovresti accettare tutto di Lui; che si tratti del Suo Spirito, delle Sue parole o della Sua carne, dovresti accettare tutto. Se L’hai accettato davvero, allora non dovresti opporti a Lui, fraintendendoLo e ribellarti sempre a Lui secondo le tue nozioni, né tantomeno dovresti aggrapparti a queste ultime, dubitando sempre di Lui e persino diventando conflittuale e ostile nei Suoi confronti. Questo tipo di atteggiamento non fa altro che danneggiarti e non ti è di alcun beneficio. Riuscite ad accettare ciò che dico? (Sì.) Bene, dunque ora affrettatevi a ricercare la verità per eliminare le vostre nozioni. Tale questione riguarda le forme di indole corrotta e, se non le elimini, allora dovrai morire a causa loro.

Ora, quando si tratta della forma in cui Dio compie la Sua opera degli ultimi giorni, benché alcune persone sviluppino certe fantasie e nozioni al riguardo, queste fantasie e nozioni sono perlopiù incapaci di intralciare la loro fede in Dio, e loro non diranno con leggerezza che non credono in Dio o che Lo rinnegano. Che cos’è questo fenomeno? È il risultato ottenuto dalle parole di Dio. Gli uomini sono stati conquistati dalle Sue parole e dalla Sua opera e riescono sostanzialmente ad accettare Cristo come loro Dio. In questo senso, hanno essenzialmente gettato le fondamenta sulla vera via, e ne sono certi e sicuri. Quando si raggiunge questo risultato, i fraintendimenti delle persone su Dio vengono dunque eliminati? (No.) Il fatto che i loro fraintendimenti non vengano eliminati dimostra che hanno ancora molte fantasie, richieste e nozioni riguardo all’incarnazione di Dio e a Cristo. Queste nozioni possono guidare i tuoi pensieri, la direzione e gli obiettivi del tuo perseguimento, e anche influire spesso sul tuo stato. Quando le questioni in cui ti imbatti non coinvolgono le tue nozioni, sei ugualmente in grado di mangiare e bere le parole di Dio e di svolgere normalmente il tuo dovere. Non appena qualcosa si scontra con le tue nozioni, non appena va oltre le tue nozioni e sorge qualche contraddizione, come lo risolvi? Dai libero corso alle nozioni, oppure le poti, le tieni a freno e ti ribelli a esse? Alcuni sviluppano nozioni quando accade loro qualcosa, e non solo non le abbandonano, ma vanno anche a diffonderle tra gli altri e trovano occasioni per esprimerle, e così anche gli altri arrivano ad averne. Alcuni argomentano anche in questo modo: “Voi dite che tutto ciò che Dio fa è significativo, ma non credo che questo particolare evento abbia un qualche significato”. È una cosa appropriata da dire? (No.) Qual è la strada corretta da intraprendere? Quando hanno delle nozioni su Dio, alcuni riescono a rendersi conto che il loro rapporto con Lui non è normale, che hanno sviluppato dei fraintendimenti su di Lui, che diventerà molto pericoloso se non li eliminano, e che probabilmente entreranno in conflitto con Dio, Lo metteranno in discussione e addirittura Lo tradiranno. Allora Lo pregano e rinunciano alle loro nozioni. Prima rinnegano il loro punto di vista errato, poi ricercano la verità per eliminarlo. Così facendo, possono arrivare facilmente a sottomettersi a Dio. Se qualcuno sviluppa delle nozioni, ma crede ugualmente di avere ragione, e se in definitiva non è in grado di abbandonare o eliminare completamente le sue nozioni, allora col tempo queste ultime eserciteranno un influsso sul suo ingresso nella vita. Nei casi gravi, costui può persino ribellarsi a Dio e opporGli resistenza, ed è meglio non pensare nemmeno alla conseguenza di questo comportamento. Se si tratta di un individuo che persegue la verità, che comprende già alcune verità e che di tanto in tanto sviluppa nozioni sulle cose, il problema non è così grave e le nozioni non avranno un grande influsso su di lui. Siccome costui ha dentro di sé la verità, che orienta i suoi pensieri e il suo comportamento e che lo guida nello svolgimento del suo dovere, le sue nozioni non avranno alcun impatto sul suo seguire Dio. Forse un giorno costui ascolterà un sermone o una qualche condivisione e capirà, e le sue nozioni saranno eliminate. Alcuni sviluppano nozioni sulle orchestrazioni e sulle disposizioni di Dio, e poi non hanno voglia di svolgere il loro dovere, non ci mettono impegno, sono sempre in uno stato negativo e il loro cuore cova conflitto, insoddisfazione e risentimento; questo comportamento è giusto? È una cosa facile da eliminare? Per esempio, supponiamo che tu ti ritenga intelligente ma Io dica che sei uno stolto e non possiedi comprensione spirituale. Sentendolo, ti arrabbi ed entri in conflitto con queste parole, e in cuor tuo dici a te stesso: “Nessuno ha mai osato dire che non possiedo comprensione spirituale. Oggi è la prima volta che lo sento e non posso accettarlo. Potrei forse guidare la chiesa se non possedessi comprensione spirituale? Potrei svolgere tutto questo lavoro?” È sorta una contraddizione, giusto? Che cosa dovresti fare? È facile per le persone riflettere su sé stesse quando accade questo? Che tipo di persona sa riflettere su sé stessa? Qualcuno che accetta la verità e la ricerca. Se sei una persona che possiede ragionevolezza, dovresti anzitutto rinnegare te stesso quando ti succede questo; rinnegare sé stessi significa riconoscere che non si possiede la verità. Anche se hai alcune idee e alcuni punti di vista, non è detto che siano accurati. Pertanto praticare la rinnegazione di te stesso in simili circostanze è la cosa giusta da fare, e non equivale a svilirti. Dopo aver rinnegato te stesso, in cuor tuo ti sentirai in pace, ti comporterai molto meglio e il tuo atteggiamento si correggerà. Quando senti Dio dire che sei uno stolto e che non possiedi comprensione spirituale, dovresti acquietarti dinanzi a Lui e accettare le Sue parole con una mentalità di sottomissione. Anche se non hai ancora alcuna consapevolezza o comprensione delle parole di Dio, e non sai se siano giuste oppure no, nella tua fede dovresti riconoscere che: “Dio è la verità, dunque come potrebbe dire qualcosa di sbagliato?” Anche se quanto Egli ha detto è diverso da ciò che pensi, devi accettare le Sue parole sulla base della fede; anche se non le comprendi, devi accettarle come verità. Fare questo è sicuramente corretto. Se gli individui non accettano le parole di Dio come verità quando non le capiscono, questa è una vera mancanza di ragionevolezza e costoro vanno coperti di vergogna in tale questione. Perciò sottomettersi a Dio non può mai essere sbagliato. Questa non è dottrina, è qualcosa di concreto, e queste parole vengono dall’esperienza. Quindi, quando sei in grado di prendere le parole di Dio come verità e di accettarle, devi iniziare a riflettere su te stesso. Svolgendo il tuo dovere e interagendo con gli altri, scoprirai che non solo non possiedi comprensione spirituale, ma che sei anche incredibilmente stolto e che hai molti difetti e manchevolezze, e ti renderai conto di avere un grave problema. Questo non significherà forse che sarai in grado di capire e accettare ciò che Dio ha detto? Devi accettare queste parole, prima come regola, definizione o concetto, e poi nella vita reale devi trovare il modo di valutarti sul loro metro, di comprenderle e di sperimentarle. Dopo averlo fatto per qualche tempo, arriverai a possedere una valutazione accurata di te stesso. Quando accadrà, avrai ancora dei fraintendimenti su Dio? Ti rifiuterai ancora di accettare la Sua valutazione di te se non c’è disaccordo tra te e Lui su tale questione? (No.) Sarai in grado di accettarla e non sarai più ribelle. Quando riuscirai ad accettare la verità e a comprendere a fondo queste cose, allora sarai capace di fare un passo avanti e di progredire. Se non accetti la verità, allora rimarrai sempre fermo in un punto e non farai alcun progresso. È importante accettare la verità? (Sì.) Le persone devono rinunciare alle loro nozioni su Dio e non devono covare alcuna ostilità verso le cose che Egli dice né alcun conflitto con esse; soltanto questo è un atteggiamento di accettazione della verità. Alcuni diventano negativi e deboli perché vengono sostituiti. Non vogliono svolgere il loro dovere e sono sempre passivi e svogliati. Dall’esterno sembra che sia perché non hanno alcun prestigio e tengono troppo a quest’ultimo, ma in realtà non è così. Si sentono deboli e negativi semplicemente perché la valutazione che Dio dà di loro, o quella che i fratelli e le sorelle danno di loro, non corrisponde alla loro valutazione di sé stessi, perché è inferiore a come valutano e comprendono sé stessi. È per questo che si sentono risentiti e poco convinti e, in definitiva, decidono di essere negativi e ostili e di considerarsi senza speranza, pensando: “Non hai forse detto che non sono abbastanza bravo? Allora Ti faccio vedere io, non muoverò un dito”. Il risultato è che costoro ritardano i propri doveri e offendono Dio e che il loro ingresso nella vita si ferma; questa è una perdita considerevole.

Alcuni dicono: “Non posso accettare che cristo dica che sono cattivo. Lo accetterei se il dio in cielo dicesse che c’è qualcosa di cattivo in me. Il dio incarnato ha un’umanità normale, i suoi giudizi possono essere sbagliati e le cose che fa possono non essere corrette al 100 per cento. Ci sono alcuni interrogativi sul fatto che possa sbagliarsi nella valutazione e nella condanna delle persone, o nel modo in cui le affronta e dà disposizioni per loro. Dunque non ho paura di ciò che cristo, il dio in terra, dice di me, perché non può condannarmi o determinare il mio esito”. Esistono persone di questo tipo? Sicuramente sì. Quando le poto, dicono: “Il dio in cielo è giusto!” Quando le affronto, affermano: “Credo in dio, non in una qualche persona!” Usano queste parole per rifiutarMi. Che cosa sono queste parole? (Un rinnegamento di Dio.) Esatto, sono un rinnegamento e un tradimento di Dio. Quel che significano è: “Questo non spetta a te, bensì al dio del cielo”. Nelle loro nozioni e nella loro interpretazione di Dio, queste persone non si renderanno mai conto di qual è il rapporto tra il Cristo incarnato e il Dio in cielo, cioè di qual è il rapporto tra la carne e lo Spirito in cielo. Ai loro occhi, questo individuo insignificante sulla terra sarà sempre e solo una persona e, per quante verità esprima, per quanti sermoni pronunci, è comunque un essere umano; anche se renderà complete alcune persone e porterà loro la salvezza, sarà ugualmente sulla terra, sarà comunque una persona, e incapace di trascendere il Dio in cielo. Pertanto costoro credono che la fede in Dio debba essere la fede nel Dio in cielo; per loro, solo quest’ultima è la vera fede in Dio. Individui di questo genere credono come vogliono. Credono in qualunque modo li renda felici, e immaginano che Dio sia qualunque cosa desiderino che sia. Seguono la loro immaginazione anche quando si tratta del Cristo incarnato: “Se questo dio sulla terra fosse un po’ più gentile con me, se facesse in modo che le cose andassero bene per me, allora lo rispetterei e lo amerei. Se non è buono con me, se ha un problema con me, se ha un atteggiamento cattivo nei miei confronti e mi sottopone continuamente a potatura, allora non è il mio dio; scelgo di credere nel dio in cielo”. Le persone con questo atteggiamento non sono la minoranza. Includono anche voi, perché ho già incontrato simili individui. Quando va tutto bene, sono molto gentili con Me e Mi servono premurosamente ma, non appena li sostituisco, si rivoltano contro di Me. Allora, quando erano buoni con Dio, credevano davvero che questo fosse Dio e Cristo? No: ciò che occhieggiano è l’identità e la posizione di Dio, ogni loro mossa non è altro che adulazione della Sua identità e della Sua posizione. In ogni momento identificano solo il dio vago in cielo con il vero dio; a prescindere da quante verità esprima questo Dio sulla terra, o da quanto sia edificante e di beneficio per l’uomo, il semplice fatto che viva nella Sua umanità normale e che abbia un corpo di carne significa che non può assolutamente essere il dio in cielo e, per quanto queste persone lusinghino, servano e rispettino questo Dio sulla terra, in cuor loro credono ugualmente che il dio in cielo sia l’unico vero dio. Che cosa pensate di questa opinione? È equo dire che una simile visione esiste nel profondo del cuore di molte persone, che è sepolta nel profondo del loro subconscio. Mentre accettano la provvista e la cura pastorale di Cristo, procedono anche a osservarLo, a studiarLo e a metterLo in discussione, non vedendo l’ora, allo stesso tempo, che il dio giusto in cielo venga a esprimere un giudizio su tutto ciò che hanno fatto. Perché desiderano che il dio in cielo esprima un giudizio su di loro? Perché vogliono assecondare le loro preferenze, nozioni e fantasie per dare libero corso al desiderio che il dio in cielo, il dio della loro immaginazione, Si comporti nei loro confronti come desiderano, mentre il Dio sulla terra non lo farà; il Dio sulla terra esprime solo la verità e pronuncia le verità principi. Costoro pensano: “L’amore del dio in cielo per l’uomo è disinteressato, incondizionato e senza limiti, mentre non appena dici o fai qualcosa di sbagliato e il dio sulla terra lo scopre, ti usa come esempio negativo nei suoi sermoni e inizia ad analizzarti; perciò le persone devono stare più attente, devono tenersi più nascoste e non possono fargli sapere quando c’è qualcosa che non va”. DimMi, Io non sono forse in grado di analizzare le cose che cerchi di nasconderMi? Non ho bisogno di analizzare le cose che fai; analizzerò la tua indole e i tuoi stati. Non ho bisogno di prendere come esempio le cose che fai; posso ugualmente condividere sulla verità e pronunciare sermoni per risolvere i problemi, e posso comunque permettere alle persone di capire la verità. In cuor loro, i miscredenti ritengono che questa carne, questo Dio, non possa conoscere le cose che i Suoi occhi non vedono, né tantomeno qualsiasi cosa abbia a che fare con il regno spirituale o con la verità. Credono che non possa nemmeno vedere le cose che gli uomini riescono a fare quando sono dominati dalla loro indole corrotta e che non possa proprio comprendere totalmente l’essenza corrotta dell’uomo; questi sono la logica e il ragionamento dei miscredenti. Trattano sempre Cristo con un atteggiamento indagatore, dubbioso e persino da non credenti, e usano anche i criteri di valutazione degli uomini, nonché il sapere che comprendono e le cose che immaginano, per valutare Cristo. Per esempio, quando parlano con gli altri, alcuni credono che i loro interlocutori non sappiano cosa loro pensino in cuor loro o che tipo di indole abbiano, e si rivolgono in questo modo anche a Me, trattandoMi come tratterebbero una persona ordinaria, pensando che Io non sappia nulla; questo non indica forse che non conoscono Dio? Mentono agli altri, e a questi ultimi non importa, e mentono in questo modo anche a Me, ridacchiando e trattandoMi come un loro pari, volendo sempre trattarMi come un loro amico. Credono di potersi comportare così perché sono in confidenza con Me e pensano che forse Io non sappia nulla. Questa non è una nozione umana? È una nozione umana, è ignoranza umana, e in questa ignoranza si annida un’indole satanica malvagia; è questa indole malvagia a spingere le persone a sviluppare nozioni. DiteMi, ho forse bisogno di vivere con qualcuno e di passare ogni minuto a osservare i suoi pensieri e le sue opinioni, e di comprendere totalmente il suo background, per poter esporre o capire a fondo la sua natura? (No.) No, ma voi non sareste in grado di farlo. Anche se frequentate gli individui e vivete con loro ogni giorno, non siete ugualmente capaci di capire a fondo la loro natura essenza. Qualunque cosa vi accada, riuscite a capire a fondo soltanto l’aspetto superficiale delle cose e non la loro essenza. Potreste avere un po’ di discernimento su qualcuno solo se Dio lo rivelasse completamente, altrimenti non sareste in grado di capirlo a fondo nemmeno se lo frequentaste per anni. Io posso stare a contatto con qualcuno per un giorno o due, e costui fa e dice alcune cose ed esprime alcune opinioni, e allora so fondamentalmente che tipo di persona è. Tuttavia ci sono individui che non hanno ancora fatto nulla, con cui non ho interagito o gestito niente, eppure traccio un punto interrogativo sopra di loro e, non appena si imbattono in una questione ed esprimono una qualche opinione, la loro natura essenza viene subito esposta. Molti chiedono: “Riesci a capirli a fondo non appena la loro natura essenza viene esposta? Su cosa basi questo discernimento? Come mai noi non riusciamo a capirli a fondo?” Se non capisci la verità, allora non sei in grado di valutare le persone e non avrai mai i criteri necessari per farlo. Se non hai questi criteri, non riesci a capire a fondo gli individui. Io invece li ho. Da un lato, comprendo la verità, perciò sono più perspicace e più rapido quando si tratta di valutare qualcuno, e dall’altro, lo Spirito di Dio è all’opera. Alcuni pensano: “Quando gli uomini vivono in questo mondo da molto tempo, riescono a capire a fondo le cose e le persone”. Quello non è vero discernimento; che cosa capiscono a fondo? I tipi di raggiri che esistono in questa società, come quelli politici, commerciali, finanziari o legati alla pornografia. Queste cose possono essere evitate da quanti le hanno sperimentate e ne hanno sentito parlare di più. Coloro che le hanno subite e sperimentate meno vengono spesso ingannati ma, una volta che sono stati turlupinati di più, acquisiscono esperienza e sono in grado di capirle a fondo. È così che capiscono a fondo le cose. Tuttavia, quando si tratta della corruzione dell’uomo, della sua natura e della sua essenza che è stata corrotta da Satana, se le persone non possiedono la verità, allora non avranno mai la saggezza per capire a fondo queste cose e non saranno mai in grado di capire a fondo le forme di indole che vari tipi di individui rivelano dietro una questione, né la causa del problema. Se non riesci a capire a fondo queste cose, allora non saprai come gestire la questione o le persone, gli eventi e le cose a essa legati; non avrai modo di gestirla e non possiederai la saggezza per farlo. È per questo che, quando ti imbatti in una simile questione, ti senti molto confuso e agitato e trovi difficile affrontarla. Se comprendi chiaramente la verità, allora sarai in grado di capire a fondo l’indole corrotta delle persone e la sua essenza. Discernendo le forme di indole corrotta che gli individui rivelano, arriverai a conoscere la loro essenza, e allora saprai che tipo di creatura sono, che tipo di persona sono, saprai come difenderti da loro, come discernerli e come affrontare tale questione. Non è forse questa la fonte della saggezza? (Sì.) Dunque Cristo riesce a capire a fondo l’uomo e a sostentarlo; qual è la fonte di tutto questo? Per dirla in termini dottrinali, proviene tutto dallo Spirito di Dio. Per dirla in termini più concreti, il motivo è che Cristo possiede la verità che proviene da Dio. È così che stanno le cose. Quando, un giorno, arriverete a possedere la verità realtà come vita, allora avrete la saggezza e sarete in grado di capire a fondo le persone.

C’è un altro aspetto delle nozioni umane, e si tratta delle nozioni che le persone sviluppano sull’opera di Dio. Come emergono? Alcune provengono dalla precedente comprensione della fede da parte degli individui e altre dalle loro fantasie sull’opera di Dio. Per esempio, gli uomini erano soliti immaginare la Sua opera di giudizio come un grande trono bianco nel cielo, con Dio lì assiso a giudicare tutti i popoli. Oggi sapete tutti che simili fantasie sono irrealistiche; cose del genere sono impossibili. In ogni caso, la gente nutre molte fantasie sull’opera di Dio, sulla Sua gestione e sul Suo trattamento dell’uomo, e quasi tutte derivano dalle predilezioni umane. Perché dico questo? Perché la gente non vuole soffrire. Vuole sempre seguire Dio fino alla fine con facilità, godendo di abbondante grazia, ereditando le Sue benedizioni e poi entrando nel Regno dei Cieli. Che pensiero meraviglioso! L’idea più comune ed esagerata che l’umanità corrotta ha sull’opera di Dio consiste nell’entrare disinvoltamente nel Regno dei Cieli su una portantina. Inoltre, quando le persone incontrano l’opera di Dio, il più delle volte sono incapaci di capirla; non sanno quale verità contenga, quale sia lo scopo di Dio nel compiere quest’opera e perché Egli Si comporti così verso l’uomo. Per esempio, in passato ho descritto l’amore di Dio usando le parole “vasto” e “immenso”, ma ritengo probabile che semplicemente non abbiate mai capito cosa intendessi con questi due aggettivi. Qual era il Mio scopo nell’utilizzarli? Attirare l’attenzione di tutti per stimolare la vostra riflessione al riguardo. All’apparenza, queste parole sembrano vuote. Hanno un certo significato ma, per quanto la gente ci rifletta, il meglio che riesce a farsi venire in mente è: “Vasto. Significa sconfinato come il cielo; equivale a dire che il cuore di Dio è sconfinato, che non c’è limite al Suo amore per l’umanità!” L’amore di Dio non è di un tipo che può essere immaginato dalla mente dell’uomo. Gli uomini sono incapaci di immaginare questo amore, non devono usare quanto appreso studiando e la conoscenza per interpretare questa parola, hanno bisogno di un altro metodo per apprezzarlo e sperimentarlo. In definitiva, arrivi a percepire veramente che l’amore di Dio è diverso dall’amore di cui parlano gli uomini, che il vero amore di Dio è diverso da qualsiasi altro tipo di amore, diverso dall’amore compreso da tutti gli uomini. Cos’è dunque esattamente questo amore di Dio? Come dovresti intenderlo? Innanzitutto non devi approcciarlo attraverso le nozioni e le fantasie dell’uomo. Prendi l’amore materno, per esempio: l’amore di una madre verso i suoi figli è incondizionato, estremamente protettivo e accogliente. In questo momento, l’amore di Dio per l’uomo che voi sentite è allo stesso livello di sensazione e di significato dell’amore di una madre? (Sì.) Allora questo è un problema: vi sbagliate. Tu devi distinguere l’amore di Dio dall’amore dei genitori, di un marito, di una moglie, dei figli o dei tuoi parenti, e dalla premura degli amici, e arrivare a conoscere l’amore di Dio facendo tabula rasa. Cos’è l’amore di Dio? L’amore di Dio è scevro di sentimenti della carne e non è influenzato dai rapporti di sangue. È né più né meno che amore. Quindi, come si dovrebbe comprendere l’amore di Dio? Perché siamo giunti a discuterne? L’amore di Dio si incarna nell’opera di Dio, in modo che le persone lo riconoscano, lo accettino e lo sperimentino, e alla fine si rendano conto che questo è l’amore di Dio e riconoscano che questa è la verità, che l’amore di Dio non è parole vuote, né qualche forma di comportamento da parte di Dio, ma della verità. Quando lo accetti come verità, sarai in grado di riconoscervi tale aspetto dell’essenza di Dio. Se lo tratti come una forma di comportamento, avrai difficoltà a riconoscerlo. Cosa si intende per “comportamento”? Prendi le madri, per esempio: danno la loro giovinezza, e sangue, sudore e lacrime, per allevare i loro figli, e donano loro tutto ciò che vogliono. Indipendentemente dal fatto che il figlio sia o meno nel giusto o da che strada abbia intrapreso, una madre dona in modo disinteressato, soddisfa le esigenze del figlio, senza mai insegnare, aiutare o guidare suo figlio a seguire la strada giusta, solo prendendosi costantemente cura di lui, amandolo e proteggendolo indiscriminatamente, al punto che, alla fine, lui non sa distinguere il bene dal male. Questo è l’amore di una madre o qualsiasi tipo di amore nato dalla carne, dai sentimenti e dalle relazioni carnali dell’uomo. L’amore di Dio, invece, è esattamente il contrario: se Dio ti ama, lo esprime castigandoti e disciplinandoti e potandoti spesso. Anche se forse i tuoi giorni trascorreranno nel disagio, tra il castigo e la disciplina, una volta sperimentato questo, scoprirai che hai imparato molto, che hai discernimento e che sei saggio nelle interazioni con gli altri, e anche che sei arrivato a capire alcune verità. Se l’amore di Dio fosse come l’amore di una madre o di un padre, come tu immagini che sia, se Egli fosse così scrupoloso nelle Sue premure e immancabilmente indulgente, potresti ottenere queste cose? No. E così, l’amore di Dio che le persone sono in grado di comprendere è diverso dal vero amore di Dio che riescono a sperimentare nella Sua opera; la gente deve affrontarlo secondo le parole di Dio e ricercare la verità in esse contenuta per sapere cosa sia il vero amore. Se un individuo corrotto non ricerca la verità, come può far apparire dal nulla una comprensione di cosa sia l’amore di Dio, di quale sia lo scopo della Sua opera nell’uomo e di dove risiedano le Sue scrupolose intenzioni? Le persone non capirebbero mai queste cose. Questo è il fraintendimento più probabile dell’opera di Dio ed è l’aspetto della Sua essenza che trovano più difficile da comprendere. Gli uomini devono sperimentarlo profondamente e personalmente, dedicarsi concretamente ad esso e apprezzarlo per riuscire a capirlo. Normalmente, quando le persone dicono “amore”, si riferiscono all’atto di dare a qualcuno ciò che desidera, di evitare di dargli qualcosa di amaro quando vuole qualcosa di dolce, o addirittura di dargli talvolta qualcosa di amaro, ma solo per curare una malattia. In breve, questa concezione dell’amore sottintende l’egoismo, i sentimenti e la carne dell’uomo; sottintende scopi e motivazioni. Ma qualunque cosa Dio faccia dentro di te, comunque ti giudichi e ti castighi, comunque ti punisca e ti disciplini, o comunque ti sottoponga a potatura, anche se Lo fraintendi e in cuor tuo addirittura ti lamenti di Lui, Egli continuerà, con pazienza instancabile, a operare dentro di te. Qual è il Suo scopo finale nel fare questo? Usa questo metodo per risvegliarti, affinché un giorno tu riesca a capire le Sue intenzioni. Ma quando vede questo esito, che cosa ha guadagnato? Nulla, in realtà. E perché affermo questo? Perché il tuo tutto viene da Dio. Egli non ha bisogno di guadagnare nulla. L’unica cosa di cui ha bisogno è che le persone seguano correttamente ed entrino in conformità con ciò che richiede mentre compie la Sua opera, per essere in grado, in definitiva, di vivere la verità realtà, di vivere con la sembianza umana e di non essere più fuorviate, sedotte e tentate da Satana, di essere capaci di ribellarsi a Satana, di sottomettersi a Dio e adorarLo, e allora Egli è molto soddisfatto e la Sua grande opera si compie. Che cosa guadagna Dio? Guadagna te, e tu puoi lodarLo. Ma cosa significano le tue lodi per Lui? Dio non sarebbe Dio se non Lo lodassi? Non sarebbe onnipotente se non Lo lodassi? Il fatto di non lodarLo cambierebbe forse la Sua essenza o la Sua posizione? (No.) No. Questo si può solo definire come il Suo amore e la Sua opera. C’è forse questo significato nella vostra comprensione del Suo amore come vasto e immenso? (No.) La vostra comprensione non è arrivata a quel punto. Anche quando qualcuno spezza il cuore di Dio e altri ritengono impossibile che Egli lo salvi, qual è l’atteggiamento di Dio quando costui riflette su sé stesso, si rende conto dell’erroneità dei propri comportamenti e si pente, mettendo da parte il male nelle proprie mani e accettando la Sua salvezza? Dio lo accetta ugualmente. Purché le persone prendano la strada giusta, Dio non chiede conto delle loro trasgressioni. È questo il Suo amore. Qual è la nozione umana a cui bisogna porre rimedio qui? Quella sul modo in cui Dio ama. Gli uomini dovrebbero lasciarsi alle spalle le varie nozioni e fantasie; devono ricercare la verità e capirla per poter lasciar andare le nozioni. Lasciarsele alle spalle è facile, ma cambiarle completamente no. Se in futuro incappassi in una questione analoga e la tua nozione si sviluppasse di nuovo, che tipo di problema sarebbe? Dimostrerebbe che questa nozione è profondamente radicata dentro di te. Anche se puoi lasciar andare le nozioni su alcune questioni condividendo sulla verità, non sarai in grado di lasciarne andare altre. Può essere facile lasciar andare una nozione su una questione, ma convincere le persone a eliminare completamente le proprie nozioni non lo è. Bisogna comprendere molte verità prima di riuscire a risolvere totalmente il problema delle nozioni. Occorre che le persone ricerchino la verità nelle questioni che incontrano, che sperimentino concretamente e apprezzino l’amore di Dio, e che Egli compia molte azioni affinché la gente possa conoscerLo. Solo quando le persone conoscono Dio si può eliminare completamente il problema delle nozioni e delle fantasie su di Lui.

Ciò che dovete analizzare ora sono le nozioni sull’opera di Dio e cosa siano queste nozioni, e principalmente riassumere i vari conflitti, fantasie e richieste riguardanti la Sua opera, la Sua sovranità e le Sue disposizioni, nonché il modo in cui Egli opera. Queste cose possono impedirti di sottometterti alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio e indurti a sentirti in conflitto con tutto ciò che Egli ha fatto con te e a fraintenderlo. Simili nozioni sono molto gravi e meritano di essere analizzate in profondità. Per esempio, alcuni leggono le parole di Dio che giudicano e condannano gli uomini, sviluppano nozioni e dicono: “Dio afferma di non amare gli individui come me, perciò forse non mi salverà”. Questa non è una nozione? Quale sarà la sua conseguenza? Qualunque sia la tua corruzione e qualunque tipo di persona tu sia, sai che a Dio non piacciono coloro che si ribellano a Lui, dunque perché non ti penti? Se accetti la verità, se ti liberi della corruzione e ti sottometti totalmente a Lui, allora non Gli piacerai? Perché Lo delimiti dicendo che non ti salverà? Questi pensieri negativi ti impediranno di seguire Dio e di sperimentarNe l’opera, ti indurranno a restare a un punto morto e ad abbandonarti alla disperazione, spingendoti persino a rifiutare Dio. Gli anticristi e le persone malevole compaiono in alcune chiese e creano disturbi e, così facendo, fuorviano alcuni individui; questa è una cosa buona o cattiva? Questo è l’amore di Dio oppure è Dio che gioca con gli uomini e li rivela? Non riesci a capirlo, vero? Dio mette tutte le cose al Suo servizio per perfezionare e salvare coloro che desidera salvare e, in definitiva, ciò che ottengono quanti ricercano davvero la verità e la praticano è la verità. Alcuni che non la ricercano, tuttavia, si lamentano dicendo: “Non è giusto che Dio operi in questo modo. Mi fa soffrire moltissimo! Per poco non mi sono schierato con gli anticristi. Se questo è davvero predisposto da Dio, come può Egli permettere alle persone di schierarsi con gli anticristi?” Che cosa sta succedendo qui? Il fatto che tu non segua gli anticristi dimostra che hai la protezione di Dio; se ti schieri con loro, allora è un tradimento nei Suoi confronti e Dio non ti vuole più. È dunque una cosa buona o cattiva che questi anticristi e persone malevole causino disturbi nella chiesa? Dall’esterno sembra una cosa cattiva ma, quando questi anticristi e persone malevole vengono rivelati, allora il tuo discernimento aumenta, loro vengono allontanati e tu cresci in statura. Quando incontrerai di nuovo simili individui in futuro, li riconoscerai prima ancora che mostrino la loro vera natura, e li rifiuterai. Questo ti permetterà di imparare lezioni e di trarre beneficio; saprai distinguere gli anticristi e non verrai più fuorviato da Satana. Dunque, dimMi, non è forse una cosa buona avere gli anticristi che disturbano e fuorviano le persone? Solo dopo aver sperimentato questa fase, la gente riesce a vedere che Dio non ha agito in linea con le sue nozioni e fantasie, e che permette al gran dragone rosso di creare forsennatamente disturbi e agli anticristi di fuorviare il Suo popolo eletto per poter usare Satana al Suo servizio per perfezionare il Suo popolo eletto, e solo allora le persone comprendono le Sue scrupolose intenzioni. Alcuni affermano: “Sono stato fuorviato due volte dagli anticristi e non riesco ugualmente a riconoscerli. Se ne arriverà uno ancora più scaltro, verrò semplicemente fuorviato di nuovo”. Allora lascia che accada ancora affinché tu possa sperimentarlo e imparare la lezione; Dio deve fare le cose in questo modo per poter salvare l’umanità dall’influsso di Satana. Qui si possono usare due espressioni per descrivere il modo in cui Dio opera: i vari modi in cui Egli opera sono straordinari e al di là dell’immaginazione degli individui comuni. Perché definisco la Sua opera usando le due espressioni “straordinari” e “al di là dell’immaginazione?” Perché l’umanità corrotta non riesce a capire queste cose e non comprende la verità, il modo in cui Dio opera o la Sua saggezza nella lotta contro Satana; tutta l’umanità fa un buco nell’acqua con queste cose. Dunque come possono le persone nutrire ancora idee e nozioni? È perché acquisiscono un po’ di conoscenza, comprendono una qualche dottrina e hanno le loro preferenze, e così sviluppano certe nozioni e fantasie. Quando si tratta di questioni del regno spirituale e dell’opera compiuta da Dio, tuttavia, non capiscono affatto queste cose. Negli ultimi giorni, il Creatore affronta direttamente tutta l’umanità e pronuncia le Sue parole. Questa è la prima volta in assoluto che succede dalla creazione del mondo. Vale a dire che Dio affronta tutta l’umanità e compie manifestamente azioni in questo modo, rende noto il Suo piano di gestione e quindi lo mette in atto e lo esegue tra gli uomini; è la prima volta in assoluto che accade. Le persone fanno un buco nell’acqua riguardo a questa dimensione del pensiero di Dio, alla Sua essenza e al modo in cui Egli opera, e sono estranee ad essa, pertanto è normale che nutrano nozioni su queste cose, ma ciò non significa che queste ultime coincidano con la verità. Per quanto le nozioni della gente siano normali, vanno ugualmente contro la verità, non si conformano alle parole di Dio e sono in conflitto con le Sue intenzioni. Se non vengono eliminate tempestivamente, allora saranno un enorme impedimento all’esperienza dell’opera di Dio da parte degli individui e al loro ingresso nella vita. Pertanto, quando si tratta di nozioni umane, per quanto esse coincidano con le fantasie e le idee degli uomini, fintanto che non sono conformi alla verità e alle parole di Dio, allora sono tutte contrarie alla verità, sono in opposizione a Dio e non sono compatibili con Lui. Per quanto le nozioni delle persone possano essere in linea con le loro fantasie, la gente dovrebbe sempre cercare di discernerle; non dovrebbe assolutamente accettarle alla cieca. Che cosa dovrebbe accettare l’umanità? Le parole di Dio, la verità e tutte le cose positive che vengono da Lui. Quanto alle cose attinenti a Satana, a prescindere da quanto le persone le reputino buone o in linea con le loro fantasie, non devono accettarle, bensì rifiutarle. Solo in questo modo possono raggiungere la sottomissione a Dio e soddisfare le richieste del Creatore.

Le nozioni delle persone si possono eliminare soltanto attraverso le parole di Dio e l’uso della verità; non si possono mettere da parte predicando la dottrina e dispensando esortazioni; non è così facile. La gente non mostra dedizione alle questioni giuste, bensì tende ad aggrapparsi a varie nozioni o a cose malvagie, distorte, che trova difficili da mettere da parte. Qual è la causa di tutto questo? L’indole corrotta delle persone. A prescindere dal fatto che le loro nozioni siano grandi o piccole, gravi oppure no, sono facili da eliminare se la gente non ha un’indole corrotta. In fin dei conti, le nozioni sono soltanto un modo di ragionare. Ma a causa dei vari tipi di indole corrotta che gli uomini possiedono, come l’arroganza, l’intransigenza e persino la malvagità, le nozioni diventano una miccia che induce gli individui a entrare in conflitto con Dio, a equivocarLo e persino a esprimere giudizi su di Lui. Chi riesce ancora a sottomettersi a Dio e a lodarLo quando nutre nozioni sul Suo conto? Nessuno. Nutrendo nozioni, le persone si mettono semplicemente in conflitto con Dio, si lamentano di Lui, Lo giudicano e addirittura Lo condannano. Questo è sufficiente per dimostrare che le nozioni emergono dall’interno dell’indole corrotta, che la loro comparsa è rivelazione di essa, e che tutti i tipi di indole corrotta che vengono rivelati sono ribelli contro Dio e resistenti nei Suoi confronti. Alcuni affermano: “Ho delle nozioni, ma non resisto a Dio”. Questi sono discorsi ingannevoli. Anche se costoro non dicono nulla, in cuor loro sono ugualmente conflittuali e il loro comportamento è conflittuale. Persone simili possono comunque sottomettersi alla verità se pensano così? È impossibile. Governate da un’indole corrotta, si aggrappano alle nozioni; questo è imputabile alla loro indole corrotta. E così, mentre le nozioni vengono eliminate, lo stesso vale per l’indole corrotta degli uomini. Se quest’ultima viene eliminata, allora molti pensieri immaturi e infantili, e persino le cose che sono già diventate nozioni, non costituiscono un problema per le persone; sono soltanto pensieri e non influenzano lo svolgimento del tuo dovere o la tua sottomissione a Dio. Nozioni e indole corrotta sono legate. Talvolta una nozione è presente nel tuo cuore ma non guida le tue azioni. Quando non lede i tuoi interessi immediati, la ignori. Ignorarla, tuttavia, non significa che non ci sia un’indole corrotta nella tua nozione e, quando accade qualcosa che è in conflitto con la tua nozione, ti aggrappi ad essa con un certo atteggiamento, dominato dalla tua indole. Questa indole potrebbe essere intransigenza, arroganza o malignità; ti induce a spararle grosse davanti a Dio, dicendo: “Il mio punto di vista è stato ratificato più volte in ambito accademico. Le persone lo sposano da millenni, dunque perché io non posso? Le cose che Tu dici in contrasto con le nozioni umane sono sbagliate, dunque come puoi sostenere ugualmente che sono la verità, che sono al di sopra di tutto il resto? Il mio punto di vista è il più alto dell’intera umanità!” Una nozione può spingerti a comportarti così, a esprimerti in modo offensivo. Qual è la causa? (L’indole corrotta.) Esatto, la causa è l’indole corrotta. C’è un rapporto diretto tra le nozioni e l’indole corrotta degli uomini, e le prime vanno eliminate. Una volta affrontate le proprie nozioni sulla fede in Dio, diventa facile per le persone sottomettersi alle disposizioni lavorative della Sua casa, e così trovano più facile svolgere bene il loro dovere, non prendono strade tortuose, non intralciano né disturbano, e non fanno nulla che getti vergogna su Dio. Se non si affrontano le nozioni e le fantasie degli uomini, diventa facile per questi ultimi fare cose che causano intralci e disturbi. In casi più gravi, le nozioni degli individui possono produrre in loro ogni genere di conflitto con l’incarnazione di Dio. Quanto alle nozioni, sono sicuramente opinioni sbagliate in contrasto con la verità, totalmente opposte ad essa e in grado di far emergere nelle persone ogni tipo di sentimenti conflittuali nei confronti di Dio. Questo conflitto ti induce a mettere in discussione Cristo e a diventare incapace di accettarLo o di sottometterti a Lui, influendo allo stesso tempo anche sulla tua accettazione della verità e sul tuo ingresso nella verità realtà. In casi ancora più gravi, le varie nozioni delle persone sull’opera di Dio le portano a negare l’opera di Dio, i modi in cui Dio opera, e la sovranità e le disposizioni di Dio, nel qual caso non vi è per loro alcuna speranza di salvezza. Non importa su quale aspetto di Dio le persone posseggano delle nozioni, dietro di esse si cela la loro indole corrotta, che tali nozioni possono anche aggravare, fornendo alle persone un pretesto in più per approcciarsi all’opera di Dio, a Dio Stesso e all’indole di Dio attraverso la loro indole corrotta. E questo non le incoraggia forse a opporsi a Dio con questa loro indole corrotta? Ecco la conseguenza che hanno per l’uomo le sue nozioni.

Anche se in passato abbiamo parlato spesso delle nozioni umane, non abbiamo mai tenuto condivisioni sistematiche e dettagliate sugli aspetti e sulle questioni riguardo ai quali le persone nutrono nozioni e sul tipo di nozioni che sviluppano. Oggi, condividendo e analizzando punto per punto in questo modo, vi ho dato una linea chiara da seguire affinché sappiate che tipo di nozioni avete e poi possiate disporre di una strada per eliminarle a una a una. Se le persone riescono a eliminare queste nozioni a una a una, tutti gli aspetti della verità diventeranno sempre più chiari per loro. In questo modo, anche la strada da seguire diventerà sempre più chiara, e la via che percorrono nella fede in Dio diventerà sempre più sicura e luminosa a mano a mano che procedono.

20 settembre 2018

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