Responsabilità di leader e lavoratori (3)

Tema 3: Tenere condivisioni sulle verità principi da capire per svolgere adeguatamente ogni dovere (Parte seconda)

Durante l’ultima riunione, abbiamo tenuto un’ulteriore condivisione sulla seconda responsabilità dei leader e dei lavoratori, parlando delle difficoltà che esistono nell’ingresso nella vita ed esponendo alcune pratiche e manifestazioni dei falsi leader. Poi, abbiamo discusso diverse questioni riguardanti la terza responsabilità dei leader e dei lavoratori, “tenere condivisioni sulle verità principi da capire per svolgere adeguatamente ogni dovere”, e abbiamo esposto e analizzato in cosa la “falsità” dei falsi leader si manifesta attraverso i loro atteggiamenti, le loro pratiche e le loro manifestazioni nei confronti di tali questioni, in altre parole le manifestazioni di come i falsi leader non sanno assolvere le loro responsabilità di leader. Ora elencate queste questioni, grazie. (Una di esse riguardava la stampa dei libri delle parole di Dio. Quel falso leader non ha svolto un lavoro concreto, ha solo pronunciato dottrine in modo vuoto. Inoltre, non ha condiviso in modo specifico sulle verità principi e non ha svolto un minimo di lavoro concreto.) In quella questione, quel falso leader non ha svolto un lavoro concreto, non ha saputo assolvere le sue responsabilità di leader e di lavoratore e non ha condiviso chiaramente sui requisiti professionali, i principi specifici e i punti da tenere presenti riguardanti il lavoro. Si è limitato a declamare alcuni slogan e a pronunciare parole vuote, pensando poi di aver fatto un buon lavoro. Di cos’altro abbiamo discusso? (C’è stato anche l’episodio dell’acquisto di un piumino per Dio.) Quale problema ha smascherato quell’episodio riguardo ai falsi leader? (Ha smascherato che i falsi leader non svolgono un lavoro concreto e sono completamente privi di umanità e di ragione.) Quando una persona Mi ha comprato un capo di abbigliamento, quei leader hanno aiutato a fare dei controlli: questo rientra forse nel lavoro che i leader e i lavoratori dovrebbero svolgere? (No.) Hanno svolto un lavoro che non erano tenuti a fare: qual è il problema al riguardo? (Non si stavano occupando del lavoro che spettava loro.) Questa è una manifestazione dei falsi leader. In primo luogo, ha smascherato che i falsi leader non si occupano del lavoro che spetta loro e, in secondo luogo, che sono sprovvisti di ragionevolezza e fanno solo cose disgustose, prive di ragione e di umanità. Voi vi limitate a ricordare gli esempi, ma non avete capito a fondo le questioni che questi esempi sono volti a illustrare, o l’essenza di queste questioni che sono volti ad analizzare. Quali altri esempi ho citato riguardo al fatto che i falsi leader non si occupano del lavoro che spetta loro? (C’era il pasticcere che continuava a preparare dolci per Dio. Dio gli ha detto di non farlo, ma i leader e i lavoratori continuavano a permetterglielo e addirittura assaggiavano i suoi dolci.) Quali problemi dei falsi leader ha smascherato questo esempio? (Che non si occupano del lavoro che spetta loro, o che non svolgono il lavoro che dovrebbero, e invece insistono nel fare il lavoro che non dovrebbero.) In primo luogo, ha smascherato il fatto che i falsi leader non si occupano del lavoro che spetta loro e non sanno cogliere il centro e il punto focale del loro lavoro. Inoltre, i falsi leader hanno un grave problema. Quale? (Non obbediscono alle parole di Dio e non attuano il lavoro in base alle richieste di Dio.) Qualcun altro vuole aggiungere qualcosa? (Fingono di essere spirituali e di mostrare considerazione per il fardello di Dio, ma in realtà non fanno altro che scatenarsi facendo cose cattive.) Questo è un altro dei loro problemi. Qualcun altro vuole intervenire? (Prima di agire, non cercano di capire le richieste di Dio; usano invece le proprie fantasie per sostituire i desideri di Dio.) Questo rientra nella categoria della mancanza di ragionevolezza. Qualcun altro? (Il modo in cui i falsi leader hanno affrontato la questione dell’acquisto di un capo di abbigliamento per Dio ha rivelato la loro mancanza di normale umanità.) Di quale aspetto della normale umanità sono privi? Non comprendono le regole del comportamento e non hanno buone maniere. Non è così? (Sì.) In realtà, queste cose da voi menzionate sono secondarie; qual è la questione principale? Quando queste persone diventano leader, vogliono godere dei vantaggi del loro prestigio e di un trattamento speciale, e bramano le comodità. Per esempio, vogliono mangiare qualche dolce e, quando vedono che qualcuno è bravo a cucinare, per soddisfare le loro voglie pensano di assaggiare un po’ del cibo che prepara. È già nauseante che non si occupino del lavoro che spetta loro o che non svolgano un lavoro concreto, ma in più bramano le comodità e i piaceri della gola. Con il pretesto di effettuare assaggi e controlli per Dio, soddisfano i loro desideri di gola, indulgendo nei vantaggi del loro prestigio. Queste sono tutte manifestazioni dei falsi leader. Nonostante queste manifestazioni non possano essere definite maligne o malvagie se paragonate all’indole essenza degli anticristi, l’umanità dei falsi leader è sufficiente a disgustare le persone. Per quanto riguarda il loro carattere, non hanno coscienza né ragionevolezza; possiedono un’umanità piuttosto infima e sordida e scarsa integrità. Da questi esempi, si può osservare che i falsi leader non sono in grado di svolgere un lavoro concreto. Questo è un dato di fatto.

I falsi leader non sono in grado di condividere sui principi di esecuzione del lavoro

Oggi continueremo a esporre le varie manifestazioni dei falsi leader in base alle responsabilità dei leader e dei lavoratori. I falsi leader sono fondamentalmente incapaci di svolgere il lavoro essenziale e cruciale della chiesa. Si occupano solo di alcune semplici faccende generiche; il loro lavoro non ricopre un ruolo cruciale o decisivo nella totalità del lavoro della chiesa, e non produce risultati reali. La loro condivisione tratta fondamentalmente solo di alcuni argomenti triti e banali, è composta interamente da parole e dottrine sentite e risentite ed è incredibilmente vuota, generica e priva di dettagli. La loro condivisione contiene solo cose che le persone sono in grado di capire leggendo qualcosa in modo letterale. Questi falsi leader non sono affatto in grado di risolvere i problemi reali che il popolo eletto di Dio ha nel suo ingresso nella vita; in particolare, sono ancor meno capaci di eliminare le nozioni, le fantasie e le rivelazioni di indole corrotta delle persone. Il problema principale è che i falsi leader semplicemente non sono in grado di farsi carico del lavoro vitale disposto dalla casa di Dio, come il lavoro del Vangelo, quello di produzione cinematografica o il lavoro basato sui testi. In particolare, quando si tratta di un lavoro che coinvolge conoscenze professionali, sebbene i falsi leader possano sapere con sufficiente chiarezza di essere dei profani in tali ambiti, non li studiano, né fanno ricerche, e tanto meno sono in grado di fornire agli altri una guida specifica o di risolvere eventuali problemi a essi correlati. Tuttavia, continuano spudoratamente a tenere riunioni, parlando all’infinito di teorie vuote e pronunciando parole e dottrine. I falsi leader sanno molto bene che non sono capaci di fare questo tipo di lavoro, eppure fingono di essere esperti, si comportano in modo presuntuoso e ricorrono sempre a dottrine grandiose per rimproverare gli altri. Non sono in grado di rispondere alle domande di nessuno, eppure trovano pretesti e scuse per rimproverare gli altri, chiedendo loro perché non stanno imparando la professione, perché non ricercano la verità e perché non sono in grado di risolvere i propri problemi. Questi falsi leader, che sono profani in questi ambiti e non sono in grado di risolvere alcun problema, continuano a impartire agli altri lezioni dall’alto. In superficie, alle altre persone appaiono molto occupati, come se fossero molto capaci e in grado di fare un sacco di lavoro, ma in realtà non sono nulla. I falsi leader sono chiaramente incapaci di fare un lavoro concreto, eppure si danno da fare con entusiasmo e dicono sempre le stesse banalità alle riunioni, ripetendosi più e più volte, senza essere in grado di risolvere un singolo problema reale. Le persone si stancano davvero tanto di questo, e non sono in grado di trarne alcuna edificazione. Un lavoro del genere è terribilmente inefficiente e non produce risultati. Questo è il modo in cui i falsi leader lavorano, e per tale motivo il lavoro della chiesa viene ritardato. Tuttavia, i falsi leader continuano ad avere la sensazione di fare un ottimo lavoro e di essere molto capaci, quando di fatto non hanno svolto bene un singolo aspetto del lavoro della chiesa. Non sanno se i leader e i lavoratori che rientrano nell’ambito della loro responsabilità sono all’altezza degli standard, né se i capi e i supervisori dei vari gruppi sono in grado di farsi carico del proprio lavoro, e non si interessano né chiedono se sono sorti problemi nello svolgimento dei doveri da parte dei fratelli e delle sorelle. In breve, i falsi leader non sanno risolvere alcun problema nel loro lavoro, eppure continuano a darsi da fare energicamente. Dal punto di vista delle altre persone, i falsi leader sono in grado di sopportare le avversità, sono disposti a pagare un prezzo e passano ogni giorno a correre di qua e di là. Quando è ora di mangiare, devono essere chiamati a tavola, e vanno a letto molto tardi. Tuttavia, i risultati del loro lavoro non sono buoni. Se tu non guardassi attentamente, in superficie sembrerebbe che tutti gli elementi del lavoro vengano svolti e che tutti siano impegnati ad assolvere i loro doveri, ma se tu osservassi da vicino, fossi meticoloso e ispezionassi seriamente il lavoro, la vera situazione verrebbe rivelata. Ogni elemento del lavoro che rientra nel loro ambito di responsabilità è nel caos, non c’è alcuna struttura né alcun ordine in esso. Ci sono problemi, o addirittura falle, in ogni elemento del lavoro. Il verificarsi di questi problemi è legato al fatto che i falsi leader non comprendono le verità principi e agiscono sulla base delle loro nozioni, delle loro fantasie e del loro entusiasmo. I falsi leader non condividono mai sulle verità principi, né ricercano mai la verità per risolvere i problemi. Mancano palesemente di comprensione spirituale e non sono in grado di svolgere il lavoro di un leader; sanno solo pronunciare parole e dottrine e non comprendono affatto la verità, eppure fingono di sapere cose che non sanno e cercano di farsi passare per esperti. Il lavoro che fanno è solo un agire in modo meccanico. Quando sorge un problema, applicano a esso regole alla cieca. Si limitano a muoversi freneticamente alla cieca e senza produrre alcun risultato reale. Poiché questi falsi leader non comprendono le verità principi e non fanno altro che declamare parole e dottrine e consigliare agli altri di rispettare le regole, l’avanzamento di ogni elemento del lavoro della chiesa viene rallentato e non si ottengono risultati chiari. La conseguenza più ovvia del fatto che un falso leader sia al lavoro da qualche tempo è che la maggior parte delle persone non sono in grado di comprendere la verità, non sanno discernere quando qualcuno rivela corruzione o sviluppa nozioni, e certamente non comprendono le verità principi a cui ci si dovrebbe attenere nell’assolvimento dei propri doveri. Coloro che svolgono i propri doveri e coloro che non lo fanno sono tutti fiacchi, sfrenati e indisciplinati, e disordinati come sabbia sparsa. La maggior parte di loro può essere in grado di pronunciare qualche parola e dottrina, ma mentre fa i propri doveri osserva solo le regole; non sa come ricercare la verità per risolvere i problemi. Dal momento che i falsi leader stessi non sanno come ricercare la verità per risolvere i problemi, come possono guidare gli altri a farlo? A prescindere da ciò che accade alle altre persone, i falsi leader sanno solo spronarle dicendo: “Dobbiamo tener conto delle intenzioni di Dio!” “Dobbiamo essere leali nell’assolvimento dei nostri doveri!” “Quando ci capita qualcosa, dobbiamo sapere come pregare e dobbiamo ricercare le verità principi!” I falsi leader declamano spesso tali slogan e dottrine, e questo non produce alcun risultato. Dopo averli ascoltati, le persone continuano a non capire quali sono le verità principi e sono prive di un cammino di pratica. A livello superficiale, le persone pregano quando capita loro qualcosa e desiderano essere leali nello svolgimento dei loro doveri, ma sono tutte prive di comprensione riguardo a questioni quali cosa dovrebbero fare per essere leali, come dovrebbero pregare per comprendere le intenzioni di Dio e come dovrebbero ricercare quando incontrano un problema al fine di acquisire la comprensione delle verità principi. Quando chiedono ai falsi leader, essi rispondono: “Quando ti capita qualcosa, leggi di più le parole di Dio, prega di più e condividi di più sulla verità”. Le persone chiedono loro: “Questo lavoro quali principi riguarda?” e loro rispondono: “Le parole di Dio non dicono nulla sulle questioni professionali, e nemmeno io mi intendo di quell’ambito lavorativo. Fate le vostre ricerche se volete comprendere, non chiedete a me. Io vi guido nella comprensione della verità, non nelle questioni professionali”. I falsi leader usano parole del genere per eludere le domande. E di conseguenza, sebbene la maggior parte delle persone abbiano un ardente desiderio di fare i propri doveri, non sanno come agire in base alle verità principi, né sanno come aderire ai principi mentre svolgono i propri doveri. Osservando i risultati di ogni elemento del lavoro nell’ambito della responsabilità dei falsi leader, si nota che la maggior parte delle persone si affidano alla propria conoscenza, alla propria istruzione e ai propri doni per fare il loro lavoro, e sono ignoranti in materia di questioni come quali sono i requisiti specifici di Dio, quali sono i principi del fare un dovere, come agire per ottenere il risultato di rendere testimonianza a Dio e come propagare il Vangelo in modo più efficace così che tutti coloro che anelano ardentemente all’apparizione di Dio ascoltino la Sua voce, indaghino sulla vera via e ritornino a Dio il prima possibile. Perché sono così ignoranti riguardo a queste cose? Ciò è direttamente correlato all’incapacità dei falsi leader di svolgere un lavoro concreto. La causa principale di questo è che i falsi leader stessi non sanno quali sono le verità principi o quali principi le persone dovrebbero comprendere e seguire. Agiscono senza principi e non guidano mai le persone a cercare nei loro doveri principi di pratica e cammini. Quando un falso leader trova un problema, lui non sa risolverlo, e non condivide né ricerca con gli altri, con la conseguenza che all’interno di ogni elemento del lavoro i compiti devono spesso essere svolti di nuovo. Questo è uno spreco non solo di risorse finanziarie e materiali, ma anche di energia e tempo delle persone. Tali conseguenze sono direttamente correlate alla levatura molto scarsa dei falsi leader e alla loro irresponsabilità. Sebbene non si possa dire che i falsi leader facciano deliberatamente del male e causino disturbi, si può affermare che non ricercano affatto le verità principi nel loro lavoro e che agiscono sempre in base alla propria volontà. Questo è certo. I falsi leader non comprendono le verità principi, né sono in grado di condividere con chiarezza su di esse con gli altri; al contrario, si limitano a dare alle persone la libertà di fare ciò che vogliono. Questo porta involontariamente alcune delle persone che sono responsabili di un certo lavoro a comportarsi in modo arbitrario e ostinato, agendo come vogliono e facendo ciò che piace a loro. Di conseguenza, non solo ci sono pochi risultati reali, ma si crea anche scompiglio nel lavoro della chiesa. Quando un falso leader viene destituito, non solo non riflette su sé stesso e non si conosce, ma si impegna anche in sofismi e argomenta in sua difesa, non accetta minimamente la verità e non ha affatto intenzione di pentirsi. Può arrivare persino a chiedere che la casa di Dio gli conceda un’altra possibilità, sostenendo di essere sicuramente in grado di fare bene il lavoro. Gli credete? Non conosce affatto sé stesso, né accetta la verità. È dunque in grado di cambiare il suo comportamento? Non possiede la verità realtà, quindi può forse fare bene il lavoro? È possibile? Questa volta non lo ha svolto bene: sarà in grado di farlo bene se gli viene data un’altra possibilità? Non è possibile. Si può dire con certezza che i falsi leader non hanno capacità lavorative; a volte, possono adoperarsi molto e darsi alquanto da fare, ma è un’operosità cieca, e non porta frutti. Ciò è sufficiente per dimostrare che i falsi leader hanno una levatura molto scarsa, che non comprendono affatto la verità e che non sono capaci di svolgere un lavoro concreto. Questo causa molti problemi nel lavoro, ma essi non sono in grado di risolverli condividendo sulla verità, e si limitano a utilizzare alcune dottrine vuote per spronare le persone a rispettare le regole, e di conseguenza creano scompiglio nel lavoro e lo lasciano nel caos. Questo è il modo in cui i falsi leader lavorano e queste sono le conseguenze che ciò comporta. Tutti i leader e i lavoratori dovrebbero prenderlo come un avvertimento.

Le varie situazioni insoddisfacenti che si verificano all’interno della chiesa sono direttamente correlate ai falsi leader: è un problema inevitabile. Questi falsi leader non possiedono l’abilità di comprendere la verità, eppure sono convinti di capire e comprendere tutto, e poi agiscono in base alle loro fantasie e nozioni. Non cercano mai la verità per affrontare la loro mancata comprensione delle verità principi o degli standard richiesti da Dio. Ho interagito con molti leader e lavoratori e li incontro spesso. Quando ci incontriamo, chiedo loro: “Avete qualche problema? Avete fatto un resoconto dei problemi che ci sono nel lavoro? Ci sono problemi che non riuscite a risolvere da soli?” Dopo che ho finito, mi guardano con aria assente e in cuor loro hanno dei dubbi: “Siamo leader; potremmo mai avere problemi? Se così fosse, il lavoro della chiesa non si sarebbe già paralizzato da molto tempo? Che razza di domanda è questa? Ascoltiamo i sermoni e le condivisioni e abbiamo le parole di Dio nelle nostre mani. Ci sono così tanti di noi a guidare la chiesa, come puoi essere ancora preoccupato? Ponendo questa domanda, ci stai chiaramente sottovalutando. Come potremmo avere problemi? Se avessimo dei problemi, non saremmo dei leader. La Tua domanda è così inappropriata!” Ogni volta che chiedo loro se hanno qualche problema, questo è lo stato in cui si trovano: ognuno di loro è l’immagine dell’insensibilità e dell’ottusità. Ci sono così tanti problemi nei vari aspetti del lavoro della chiesa, ma costoro non riescono a vederli né a scoprirli. Non sono in grado di sollevare questioni correlate all’ingresso nella vita di una persona né questioni esistenti nel lavoro che riguardano le verità principi. Poiché non sono capaci di sollevare queste questioni, Io chiedo loro: “Come procede il lavoro di traduzione delle parole di Dio? Sapete in quante lingue si debba tradurre ora? In quali lingue si dovrebbe tradurre prima e in quali in seguito? Quante copie delle parole di Dio dovrebbero essere stampate in certe lingue?” Rispondono: “Ah, le stanno traducendo”. Io chiedo loro: “A che punto è la traduzione? Ci sono problemi?” Loro rispondono: “Non lo so, devo andare a chiedere”. Devo chiedere Io queste cose, e comunque loro non sanno rispondere. Allora che lavoro hanno svolto per tutto questo tempo? Chiedo loro: “Hai risolto le questioni di cui i fratelli e le sorelle hanno chiesto l’ultima volta?” Loro rispondono: “Ho tenuto una riunione con loro, una riunione di un giorno intero”. Io chiedo loro: “E dopo la riunione le questioni erano risolte?” Rispondono: “Intendi dire che, se ci sono ancora problemi, dovremmo tenere un’altra riunione?” Io rispondo: “Non ti sto chiedendo se hai tenuto una riunione o meno. Ti sto chiedendo se i problemi professionali sono stati risolti. Queste persone comprendono i principi? Hanno violato qualche principio nell’assolvimento dei loro doveri? Hai scoperto qualche problema?” Loro rispondono: “Oh, i problemi? Li ho risolti. Ho tenuto una riunione per i fratelli e le sorelle”. Questa conversazione può forse continuare? (No.) Ascoltare questa conversazione non vi fa arrabbiare? (Sì.) E questi sarebbero leader? Non sono forse delle teste di legno falsamente spirituali? Non hanno la levatura dei leader e dei lavoratori; sono ciechi, non capiscono come fare il lavoro, rispondono “Non lo so” a ogni domanda, e quando continui a porre loro domande rispondono: “Ad ogni modo, ho tenuto una riunione; fine della discussione!” Questi leader hanno svolto un lavoro effettivo? Sono leader all’altezza degli standard? (No.) Sono dei falsi leader. Vi piacciono i leader di questo genere? Se incontrate leader simili, cosa dovreste fare? Quando alcuni leader incontrano i fratelli e le sorelle, dicono: “A prescindere dai problemi che hai oggi, prima di tutto condividiamo su come svolgere bene i nostri doveri”. Allora delle persone dicono: “Nei nostri doveri abbiamo incontrato un problema con le tecniche professionali: dovremmo usare le tecniche professionali che sono popolari tra i non credenti?” Questo non è forse un problema che devono risolvere i leader? Se alcune questioni non possono essere risolte attraverso la condivisione tra fratelli e sorelle, i leader dovrebbero intervenire per risolverle: questo riguarda le responsabilità dei leader. Cosa fanno i falsi leader quando incontrano questi problemi? Dicono: “Questa è una questione professionale; è un vostro problema, cosa ha a che fare con me? Condividete da voi al riguardo, ma prima terrò per voi una riunione. Nella riunione di oggi, condivideremo sulla cooperazione armoniosa. La domanda che avete appena posto è correlata alla cooperazione armoniosa. Dovreste essere in grado di discutere le cose e di condividere insieme, e fare più ricerche; nessuno dovrebbe essere presuntuoso e tutti dovrebbero accettare qualsiasi decisione che abbia il sostegno della maggioranza: non si tratta forse di una questione di cooperazione armoniosa? A quanto pare non sapete cooperare in modo armonioso né discutere dei problemi quando si presentano. Vi rivolgete a me in merito a ogni problema. A che scopo chiedete a me? Capisco forse queste cose? Se le capissi, allora voi non avreste nulla da fare? Vi rivolgete a me per ogni cosa. Questo è forse un problema che dovrei gestire io? Io sono responsabile solo di condividere sulla verità; risolvete da soli i problemi professionali. Riguardano forse me? In ogni caso, ho già condiviso con voi e vi ho detto di cooperare armoniosamente; se non sapete farlo, allora non svolgete questo dovere. Ho terminato la mia condivisione; andate a risolvere il problema da soli”. Questi leader sanno come risolvere i problemi? (No.) Nonostante non sappiano farlo, si ritengono alquanto giustificati e sono abili nel sottrarsi alle responsabilità. In apparenza, hanno svolto il loro lavoro, sono arrivati sul posto per effettuare le ispezioni e non stanno battendo la fiacca. Tuttavia, non sono in grado di svolgere un lavoro concreto né di risolvere problemi effettivi, il che significa che sono falsi leader. Siete in grado di discernere questo tipo di falsi leader? Quando si trovano di fronte a un qualsiasi problema, non sanno condividere sulle verità rilevanti: pronunciano solo dottrine e teorie vuote facendole sembrare elevate e profonde, e le persone, dopo averli ascoltati, non solo non comprendono la verità, ma si sentono anche confuse e disorientate. Questo è il lavoro che fanno i falsi leader.

Nel lavoro di “tenere condivisioni sulle verità principi da capire per svolgere adeguatamente ogni dovere”, i falsi leader vengono rivelati del tutto. Non sono in grado di condividere sulle verità principi né di guidare le persone ad attenersi alle verità principi e a metterle in pratica nello svolgimento dei loro doveri, né sanno guidarle a comprendere la verità realtà e a entrarvi: non sono in grado di assolvere le responsabilità che spettano ai leader. E non è tutto: non sono nemmeno capaci di tenersi aggiornati sulle circostanze dei supervisori dei diversi lavori e del personale responsabile di vari compiti importanti, e anche se hanno una certa padronanza di questo, non è accurata. Ciò provoca immensi disturbi e danni a vari aspetti del lavoro. Queste sono le varie manifestazioni dei falsi leader che esporremo oggi a proposito della quarta responsabilità dei leader e dei lavoratori.

Tema 4: Tenersi aggiornati sulla situazione dei supervisori dei diversi lavori e del personale responsabile dei vari lavori importanti, e riassegnarli a un altro dovere o destituirli tempestivamente, se necessario, in modo da prevenire o tamponare le perdite causate dall’utilizzo di persone inadatte e garantire l’efficienza e il buon andamento del lavoro

Leader e lavoratori devono afferrare le circostanze dei supervisori dei diversi lavori

Qual è la quarta responsabilità? (Tenersi aggiornati sulla situazione dei supervisori dei diversi lavori e del personale responsabile dei vari lavori importanti, e riassegnarli ad altri doveri o destituirli tempestivamente, se necessario, in modo da prevenire o tamponare le perdite causate dall’utilizzo di persone inadatte e garantire l’efficienza e il buon andamento del lavoro.) Esatto, questo è lo standard minimo a cui leader e lavoratori dovrebbero essere in grado di attenersi quando lavorano. Sono chiare a tutti voi le principali responsabilità dei leader e dei lavoratori in merito a questo quarto tema? I leader e i lavoratori devono avere una chiara comprensione dei supervisori dei diversi lavori e del personale responsabile dei vari lavori importanti. Rientra nelle responsabilità dei leader e dei lavoratori afferrare le circostanze dei supervisori dei diversi lavori e del personale responsabile dei vari lavori importanti. Chi sono dunque questi membri del personale? In primo luogo, ci sono i leader della chiesa, seguiti dai supervisori dei gruppi e dai capi dei vari gruppi. Non è forse cruciale e di grande importanza comprendere e afferrare circostanze quali se i supervisori dei diversi lavori e il personale responsabile dei vari lavori importanti possiedano la verità realtà, se abbiano dei principi nelle loro azioni e se sappiano fare bene il lavoro della chiesa? Se i leader e i lavoratori afferrano a fondo le circostanze che riguardano i principali supervisori dei diversi lavori e apportano gli opportuni adeguamenti al personale, è come se tenessero sotto controllo ogni elemento del lavoro, e ciò equivale ad adempiere alle proprie responsabilità e a compiere bene i propri doveri. Se non vengono apportati i corretti adeguamenti a tali membri del personale e si verifica un problema, il lavoro della chiesa ne risentirà notevolmente. Se questi membri del personale sono di buona umanità, possiedono un fondamento nella loro fede in Dio, sono responsabili nella gestione delle questioni e sono in grado di ricercare la verità per risolvere i problemi, allora metterli a capo del lavoro eviterà un sacco di problemi e, soprattutto, consentirà al lavoro di progredire senza intoppi. Ma se i supervisori dei vari gruppi non sono affidabili, hanno scarsa umanità, non si comportano bene, non mettono in pratica la verità e, inoltre, rischiano di causare un certo numero di intralci e disturbi, ciò avrà ripercussioni sul lavoro di cui sono responsabili e sull’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle che essi guidano. Naturalmente, tali ripercussioni possono essere grandi o piccole. Se i supervisori sono semplicemente negligenti nei loro doveri e non si occupano correttamente del loro lavoro, ciò probabilmente causerà solo alcuni ritardi nel lavoro; l’avanzamento sarà un po’ più lento e il lavoro un po’ meno efficiente. Se sono degli anticristi, invece, il problema sarà serio: non si tratterà solo del fatto che il lavoro sarà un po’ più inefficiente o inefficace: essi disturberanno e danneggeranno il lavoro della chiesa di cui sono responsabili, causando gravi danni. E quindi, tenersi informati sulle circostanze dei supervisori dei diversi lavori e del personale responsabile dei vari lavori importanti ed effettuare riassegnazioni e destituzioni tempestive dopo aver scoperto che qualcuno non sta svolgendo un lavoro concreto non è un obbligo a cui i leader e i lavoratori possono sottrarsi: è un lavoro molto serio e molto importante. Se i leader e i lavoratori riescono a venire prontamente a conoscenza del carattere dei supervisori dei diversi lavori e del personale responsabile dei vari lavori importanti, del loro atteggiamento nei confronti della verità e dei loro doveri, nonché dei loro stati e delle loro prestazioni in ogni periodo e in ogni fase, e ad apportare tempestivamente modifiche o gestire quelle persone in base alle circostanze, allora il lavoro può procedere regolarmente. Al contrario, se tali persone si scatenano facendo cose cattive e non svolgono un lavoro concreto nella chiesa, e i leader e i lavoratori non sono in grado di rilevarlo immediatamente ed effettuare riassegnazioni tempestive, ma aspettano che emergano gravi problemi di ogni genere, incorrendo in perdite sostanziali per il lavoro della chiesa, prima di provare con noncuranza a gestirle, a fare riassegnazioni e a correggere e salvare la situazione, allora quei leader e lavoratori sono rifiuti umani. Sono veri e propri falsi leader che devono essere destituiti ed eliminati.

Abbiamo appena condiviso ampiamente sull’importanza di comprendere e afferrare gli stati reali dei supervisori dei diversi lavori e l’efficacia del loro lavoro, usando queste condizioni reali per valutare se i leader e i lavoratori abbiano adempiuto alle loro responsabilità ed esponendo le manifestazioni che dimostrano che sono falsi leader, analizzando così l’essenza dei falsi leader. Quando nel lavoro della chiesa sorgono problemi gravi, i falsi leader non sanno adempiere alle loro responsabilità. Non sono in grado di identificare prontamente tali questioni, né tanto meno di gestirle e risolverle in modo tempestivo. Ciò fa sì che le questioni si protraggano, causando a loro volta ritardi e danni al lavoro della chiesa, e potrebbe persino portarlo a paralizzarsi o a precipitare nel caos. È solo quando accade questo che i falsi leader vanno di malavoglia a osservare la scena del lavoro della chiesa, eppure nemmeno allora sanno individuare le soluzioni corrispondenti o appropriate per risolvere i problemi, e alla fine li lasciano semplicemente irrisolti. Questa è la manifestazione principale dei falsi leader.

Standard per la selezione dei supervisori dei diversi lavori

La maggior parte delle persone ha più o meno chiari gli standard per la selezione dei supervisori dei diversi lavori e del personale responsabile di vari incarichi importanti? Ad esempio, cosa dovrebbe possedere principalmente il supervisore di un lavoro artistico? (Dovrebbe possedere competenze professionali in quel campo ed essere in grado di farsi carico del lavoro.) Avere competenze professionali è una teoria. Quindi a cosa si riferiscono nello specifico queste competenze professionali? Spieghiamolo. Se qualcuno ama disegnare ed è interessato a fare arte, ma questa non è la sua professione ed egli non ha conoscenze in questo campo, semplicemente gli piace, allora è appropriato scegliere questa persona come supervisore di un gruppo artistico? (No.) Alcuni dicono: “Se gli piace fare arte, può fare questo lavoro e impararlo gradualmente”. È corretta questa affermazione? (No.) C’è un’eccezione a questo, ovvero se nessuno degli altri membri del gruppo artistico ha familiarità con la professione e questa persona ne sa un po’ di più e impara più velocemente degli altri. In questo caso, selezionarla sarebbe relativamente appropriato? (Sì.) A parte questo scenario, supponiamo che tra tutti coloro che partecipano alla creazione artistica solo questa persona non conosca la professione, ma che venga scelta perché comprende la verità e le piace fare arte: è appropriato? (No.) Perché non è appropriato? Perché lei non è la prima né l’unica scelta. Come andrebbe selezionato allora questo tipo di supervisore? Andrebbe scelto tra le persone in possesso di maggiore competenza ed esperienza nella professione; in altre parole, deve essere un esperto, in possesso sia di competenze professionali che di capacità lavorative; non selezionate un profano. Questo è un aspetto. Inoltre, deve assumersi un fardello, possedere comprensione spirituale ed essere in grado di capire la verità. Deve inoltre quanto meno avere un fondamento nella fede in Dio. I principi fondamentali sono: primo, deve avere capacità lavorative; secondo, deve comprendere la professione; terzo, deve possedere comprensione spirituale ed essere in grado di capire la verità. Utilizzate questi tre criteri per selezionare i supervisori per i diversi lavori.

Le manifestazioni dei falsi leader nei confronti dei supervisori dei diversi lavori

Dopo aver selezionato i supervisori per diversi aspetti specifici del lavoro, i leader e i lavoratori non dovrebbero semplicemente rimanersene in disparte senza fare nulla; devono anche formare e coltivare questi supervisori per un certo periodo di tempo, per vedere se le persone che hanno scelto sono davvero in grado di farsi carico del lavoro e di indirizzarlo sulla strada giusta. È questo che significa per loro adempiere alle proprie responsabilità. Supponiamo che, al momento della selezione, tu veda che i tuoi candidati capiscono le loro professioni, hanno capacità lavorative, si assumono un po’ di fardello e possiedono comprensione spirituale e la capacità di capire la verità, e pensi che tutto andrà bene perché sono qualificati sotto questi aspetti e dici: “Potete iniziare a lavorare; vi ho detto tutti i principi. D’ora in poi, fate semplicemente da voi ciò che la casa di Dio vi dice di fare”. È un modo accettabile di attuare il lavoro? Una volta che hai dato disposizioni per i supervisori, significa che puoi semplicemente chiudere la faccenda? (No.) Allora cosa si dovrebbe fare? Supponiamo che un leader si riunisca con i supervisori due volte alla settimana, condivida con loro sulla verità e nient’altro, ritenendo che, poiché questi supervisori sono tutti proattivi, affidabili e in grado di comprendere ciò che gli altri dicono, sappiano quindi praticare in linea con la verità. Questo leader pensa di non dover indagare o seguire come questi supervisori svolgono il loro lavoro nello specifico, se collaborano armoniosamente con gli altri, se hanno acquisito le competenze professionali durante questo periodo di tempo o quanto hanno portato a termine il lavoro affidato loro dalla casa di Dio. È questo il modo in cui un leader e un lavoratore dovrebbero gestire il lavoro? (No.) Questo è il modo in cui i falsi leader svolgono il loro lavoro. Cercano di fare tutto il lavoro in una volta e basta, danno disposizioni per i supervisori e formano un gruppo di pochi membri, e poi dicono: “Iniziate il lavoro. Se avete bisogno di attrezzature, fatemelo sapere e la casa di Dio le acquisterà per voi. Se incontrate qualche difficoltà nella vostra vita quotidiana o qualche problema, sentitevi liberi di sollevarli e la casa di Dio ve li risolverà sempre. Se non avete difficoltà, allora concentratevi sul vostro lavoro. Non causate intralci né disturbi e non declamate idee altisonanti”. I falsi leader dispongono che queste persone lavorino insieme e pensano che, fintanto che hanno da mangiare, da bere e dove stare sia sufficiente e che non ci sia bisogno di preoccuparsi di loro. Quando il Supremo chiede: “Da quanto tempo non vengono scelti i supervisori per questo lavoro? Come procede il lavoro?”, i falsi leader rispondono: “Sono passati sei mesi. Abbiamo tenuto una decina di riunioni per loro e sembrano avere il morale alto, e il lavoro viene svolto”. Quando il Supremo chiede: “Allora, com’è la capacità lavorativa dei supervisori?”, costoro rispondono: “È buona; quando li abbiamo selezionati, erano i migliori”. Il Supremo chiede loro: “Come se la cavano ora? Sono in grado di svolgere un lavoro effettivo?” Essi rispondono: “Ho tenuto una riunione per loro”. Il Supremo risponde: “Non ti ho chiesto se hai tenuto una riunione; ti ho chiesto come va il loro lavoro”. Loro dicono: “Suppongo vada bene; nessuno ha segnalato alcunché di negativo su di loro”. Il Supremo replica: “Che nessuno segnali alcunché di negativo su di loro non è uno standard. Devi guardare come sono le loro capacità lavorative e professionali, e vedere se possiedono comprensione spirituale e se svolgono un lavoro reale”. Essi rispondono: “Al momento della selezione sembravano a posto. È da un po’ che non mi informo su questi dettagli. Se volete saperlo, chiederò di nuovo”. È così che lavorano i falsi leader. Continuano a tenere riunioni e a condividere con chi sta sotto di loro, mentre quando si tratta del Supremo tergiversano e offrono risposte superficiali. La loro migliore risposta superficiale è: “Ho tenuto una riunione per loro. L’ultima volta ho chiesto informazioni sul lavoro in modo molto dettagliato”. È così che rispondono al Supremo. Questi falsi leader stanno svolgendo un lavoro reale? Hanno identificato i problemi reali? Li hanno risolti? Dopo aver dato disposizioni per i supervisori, i falsi leader ignorano completamente se questi hanno adempiuto alle loro responsabilità o sono stati leali, come viene svolto il lavoro, se i risultati sono buoni o cattivi, cosa i fratelli e le sorelle riferiscono in merito ai supervisori o se ci sono persone più adatte per il lavoro. Perché non sanno queste cose? Perché non fanno questo lavoro reale; si limitano a occuparsi di cose inutili. Pensano che non sia necessario supervisionare e ispezionare costantemente il lavoro in questo modo, che significherebbe da parte loro non avere fiducia in questi supervisori. Nella loro mente, tenere riunioni significa adempiere alle proprie responsabilità e dimostrare lealtà. Questa è la manifestazione principale del non svolgere un lavoro reale da parte dei falsi leader.

I. In che modo i falsi leader trattano i supervisori che non svolgono lavoro reale

I falsi leader chiudono gli occhi di fronte alle varie circostanze in cui si trovano i supervisori di ogni tipo di lavoro nella chiesa; non colgono queste circostanze, né le esaminano, le gestiscono o le risolvono. Quali sono le circostanze specifiche dei supervisori? La prima è quando i supervisori non si assumono un fardello e mangiano, bevono e cercano il divertimento, senza occuparsi del lavoro che spetta loro né svolgere un lavoro reale. Non è un problema serio? (Sì.) Alcune persone hanno capacità lavorative, sono abili in una professione e sono le migliori in assoluto; sono eloquenti e acute, e se viene chiesto loro di ripetere delle istruzioni sanno farlo senza perdere una parola, possiedono sufficiente intelligenza; ricevono valutazioni piuttosto buone da parte di tutti e hanno fede da molto tempo. Di conseguenza, vengono scelte come supervisori. Tuttavia, nessuno sa se queste persone siano pragmatiche, in grado di pagare il prezzo o capaci di svolgere un lavoro effettivo. Poiché gli altri le hanno scelte, all’inizio vengono promosse per essere coltivate e utilizzate per un periodo di prova. Tuttavia, dopo aver lavorato per un po’, si scopre che, nonostante le loro capacità professionali e la loro esperienza, sono ingorde e pigre e non sono disposte a pagare un prezzo. Smettono di lavorare non appena diventa un minimo faticoso e non vogliono prestare attenzione a chiunque abbia problemi o difficoltà e abbia bisogno della loro guida. Al mattino, appena aprono gli occhi, pensano: “Cosa mangerò oggi? Sono giorni che la cucina non prepara il brasato di maiale”. Di solito, dicono sempre agli altri: “Gli spuntini nella mia città natale sono davvero deliziosi; uscivamo sempre a mangiarli durante ogni festività. Quando andavo a scuola, nei fine settimana dormivo fino al risveglio naturale e poi andavo a mangiare senza preoccuparmi di lavarmi la faccia o pettinarmi. Nel pomeriggio giocavo ai videogiochi in casa in pigiama, a volte fino alle 5 del mattino successivo. Ora, il lavoro nella casa di Dio mi ha costretto ad arrivare a questo punto e, come supervisore, devo fare determinate cose. Guardate quanto è bello per tutti voi; non dovete pagare questo prezzo. Come supervisore, io devo essere in grado di sopportare le avversità”. Questo dicono costoro, ma si ribellano alla carne? Pagano il prezzo? Sono pieni di lamentele e non sono disposti a svolgere alcun lavoro effettivo. Si muovono solo se spinti a farlo, e senza supervisione si comportano in modo superficiale. Nello svolgimento del loro dovere sono lassi e indisciplinati, spesso sono furbi e scansafatiche e non sono minimamente responsabili. Quando notano dei problemi professionali, non li correggono per gli altri e sono felici quando tutti gli altri si comportano in modo superficiale come loro. Vogliono che nessuno prenda il lavoro sul serio. Alcuni supervisori portano a termine i pochi compiti che hanno in modo casuale e superficiale, poi iniziano a guardare serie TV senza sosta, un episodio dopo l’altro. Qual è il motivo per cui lo fanno? “Ho portato a termine i miei compiti; non sto vivendo alle spalle della casa di Dio. Mi sto solo rilassando per rinfrescare la mente. Altrimenti sarei troppo stanco e la mia efficienza lavorativa ne risentirebbe. Lasciatemi rilassare per un po’, per migliorare la mia efficienza lavorativa”. Continuano a guardare serie TV fino alle 2 o alle 3 di notte. Quando il giorno dopo, alle 8, tutti hanno finito di fare colazione e hanno iniziato a svolgere i loro doveri, questi supervisori ancora dormono e non si alzano dal letto nemmeno quando il sole è alto nel cielo. Poi si alzano di malavoglia, trascinando la loro pigra carne, stiracchiandosi e sbadigliando, e, quando vedono che tutti hanno iniziato a lavorare, temono che gli altri notino la loro pigrizia, così iniziano a cercare scuse: “Sono rimasto sveglio fino a tardi ieri sera, avevo troppe cose da fare, il carico di lavoro era troppo pesante. Sono un po’ stanco. Stanotte ho persino sognato che c’era un problema con una parte del lavoro. Stamattina mi sono svegliato con le mani nella posizione per scrivere al computer. Mi sento davvero scombussolato e ho bisogno di fare un pisolino nel pomeriggio”. Si alzano così tardi e hanno anche bisogno di un pisolino nel pomeriggio: non sono forse diventati dei maiali? È evidente che stessero battendo la fiacca, eppure accampano scuse per giustificarsi e difendersi, sostenendo di essere stanchi perché hanno svolto il loro dovere fino a tarda notte. Stavano palesemente guardando serie TV senza sosta, indulgendo nelle comodità della carne e vivendo in uno stato di lassezza, eppure alla fine trovano anche una scusa che suoni ragionevole per ingannare gli altri. Questo non è forse trascurare il lavoro che spetta loro? (Sì.) Persone come queste possono anche avere capacità lavorative e competenze professionali, ma sono forse supervisori all’altezza degli standard? Ovviamente no. Non sono adatte al ruolo di supervisore perché sono troppo pigre, indulgono nelle comodità della carne, bramano il mangiare, il dormire e il divertirsi e non sono in grado di assumersi le responsabilità di un supervisore né di adempiervi.

Alcune donne spesso cercano online vestiti, scarpe, cosmetici e cibo e, dopo aver finito, iniziano a guardare serie TV senza sosta. Gli altri dicono: “Perché guardi serie TV quando non hai portato a termine il tuo lavoro? Inoltre, altre persone hanno ancora molti problemi. In qualità di supervisore, dovresti fornire loro una guida. Perché non stai adempiendo alle tue responsabilità?” Queste donne ribattono: “Anche guardare serie TV fa parte del mio lavoro. I video e i film della casa di Dio devono essere sviluppati, e io devo trarre ispirazione da questi telefilm!” Non è una cosa ingannevole da dire? Se sono impegnate in questa professione, guardare occasionalmente delle serie TV per trarre ispirazione è accettabile, ma guardarle giorno e notte senza sosta è forse una ricerca di ispirazione? Non è ingannevole? (Sì.) Tutti sanno cosa sta succedendo, quindi, parlando così, queste donne stanno svendendo la loro dignità e la loro integrità. Alcuni hanno già l’abitudine di giocare ai videogiochi, è diventata una parte regolare della loro vita. Tuttavia, dopo essere stati selezionati come supervisori, non dovrebbero cambiare queste cattive abitudini e questi vizi? (Sì.) Se non sanno ribellarvisi, quando vengono selezionati come supervisori dovrebbero dire: “Non posso accettare questo lavoro. Sono dipendente dai videogiochi. Quando ci gioco raggiungo uno stato di oblio e nessuno è in grado di interferire o di smuovermi. Se scegliete me, sicuramente ritarderete il lavoro. Quindi siate rapidi e non assegnate a me il ruolo di supervisore”. Se costoro non lo dichiarano in anticipo e si sentono compiaciuti e orgogliosi quando vengono selezionati, avendo a cuore questo prestigio, e quando sono supervisori continuano invece a giocare ai videogiochi a loro piacimento come facevano prima, ciò è inopportuno e sicuramente ritarderà il lavoro.

Alcuni supervisori hanno delle cattive abitudini. Quando i fratelli e le sorelle li scelgono, alcuni non capiscono la loro situazione, mentre altri credono che questi individui siano in grado di spendersi per Dio a tempo pieno e pensano che le cattive abitudini e i vizi dei giovani possano cambiare gradualmente con l’età e una costante comprensione della verità. Molte persone adottano questo atteggiamento e questa prospettiva quando selezionano tali individui come supervisori. Una volta selezionati, costoro svolgono un po’ di lavoro, ma non trascorre molto tempo prima che diventino negativi e pensino: “Essere un supervisore non è facile. Devo alzarmi presto e stare sveglio fino a tardi, devo fare di più e osservare di più degli altri in ogni occasione. Devo inoltre preoccuparmi di più e investire più tempo ed energie. Questo lavoro è difficile, è troppo faticoso!” Di conseguenza, meditano di lasciarlo. Se non ti fai carico di un fardello, non puoi svolgere il lavoro di supervisore. Se invece ti assumi un fardello nel cuore, sarai disposto a preoccuparti del lavoro e, anche se sarai un po’ più stanco degli altri, non ti sembrerà di soffrire. Anche quando sarà il momento di riposare, continuerai a pensare: “Com’è andato il lavoro di oggi?” Se all’improvviso ti ricorderai di un problema rimasto irrisolto, non riuscirai a dormire. Se ti assumi un fardello nel cuore, penserai sempre al lavoro e nemmeno ti preoccuperai di quanto bene mangi o riposi. Se i supervisori si assumono un fardello troppo scarso, il poco entusiasmo che hanno può durare solo qualche giorno e, col tempo, alcuni di loro non ce la fanno più. Pensano: “Questo lavoro è così faticoso. In che modo posso divertirmi e rilassarmi un po’? Giocherò a qualche videogioco”. Per un po’ rendono bene, ma all’improvviso hanno voglia di giocare ai videogiochi. Una volta iniziato, non riescono più a fermarsi; mentre giocano, il piccolo fardello che portavano prima si erode, così come la loro spinta entusiastica a spendersi, la loro determinazione e il loro atteggiamento positivo nello svolgere i propri doveri. Quando qualcuno chiede loro qualcosa, si spazientiscono. O potano le persone, o fanno loro la predica e mandano loro frecciate, oppure fanno le cose in modo superficiale e abbandonano il lavoro. Questi supervisori non manifestano forse un problema? (Sì.) Durante il giorno, riescono a malapena a svolgere il loro lavoro in uno stato di confusione mentale, e di notte, quando nessuno li guarda, giocano di nascosto ai videogiochi senza chiudere occhio fino al mattino. All’inizio si sentono a proprio agio al riguardo, pensando: “Non ho ritardato il lavoro durante il giorno. Ho svolto tutto il lavoro che dovevo. Ho risolto tutti i problemi che gli altri mi hanno sottoposto. Anche se di notte non dormo per avere il tempo di giocare ai videogiochi, così facendo non manifesto forse lealtà?” Di conseguenza, una volta che iniziano a giocare ai videogiochi, non riescono a smettere e non danno retta a nessuno. Anche se ciò non influisce sul riposo degli altri o sull’ambiente di lavoro, questi supervisori possono comunque farsi carico del loro lavoro? Possono svolgerlo bene? (No.) Perché no? Spesso giocano ai videogiochi tutta la notte senza dormire e durante il giorno devono lavorare: quanta energia può avere una persona? La loro efficienza lavorativa sarà elevata se restano incollati ai videogiochi in questo modo? Sicuramente no. Pertanto, tali supervisori non sono affatto in grado di svolgere i loro doveri né di farsi carico del loro lavoro. Pur avendo competenze professionali e una certa levatura, amano giocare e non si occupano del lavoro che spetta loro. Questi supervisori non andrebbero destituiti? Se non vengono destituiti, il lavoro verrà ritardato. Alcuni dicono: “Se vengono destituiti, non saremo in grado di trovare nessun altro che abbia le loro stesse capacità professionali. Dobbiamo permettere che svolgano questo lavoro: possono comunque farsi carico del lavoro anche se giocano ai videogiochi”. Questa affermazione è corretta? (No.) Una persona non può concentrarsi su due cose contemporaneamente; gli esseri umani hanno un’energia limitata. Se indirizzi la maggior parte delle tue energie verso il gioco, la tua dedizione all’ assolvimento dei tuoi doveri ne risentirà e l’efficienza con cui li svolgerai sarà fortemente compromessa. Questo è un atteggiamento irresponsabile nei confronti del dovere. Anche se una persona mette tutto il cuore e tutte le energie nel suo dovere, i risultati non saranno necessariamente al cento per cento all’altezza degli standard. Sarà ancora peggio se concentra il cuore e la maggior parte delle energie sul gioco: non le rimarranno molte energie e pensieri da utilizzare per svolgere il suo dovere, e la sua efficienza sarà compromessa. Dire che sarà compromessa è un eufemismo; in realtà, la sua efficienza nell’assolvimento del dovere verrà gravemente danneggiata. Se tali supervisori vengono identificati, andrebbero prontamente destituiti e riassegnati, poiché sono ormai considerati irrecuperabili. Non si tratta solo del fatto che non assolvono i loro doveri all’altezza degli standard: sono già incapaci di farsi carico del loro lavoro e non possono produrre alcun effetto positivo su di esso. Pertanto, la scelta migliore sarebbe trovare al posto loro qualcuno che si assuma il loro lavoro e sia serio e responsabile pur avendo competenze professionali leggermente inferiori.

Ho appena condiviso sui vari tipi di persone che bramano il mangiare, il dormire e il divertirsi. C’è un altro tipo di persona. All’inizio, quando si scelgono i supervisori, questo tipo di individuo è considerato adatto al ruolo in tutto e per tutto, e i fratelli e le sorelle sono tutti intenzionati a scegliere lui. Pensano che possieda una buona umanità, entusiasmo e competenza nella sua professione, oltre a essere il migliore e il più valido del gruppo sotto ogni aspetto, il che lo rende una scelta ovvia per la posizione di supervisore. Tuttavia, qualche tempo dopo essere stato selezionato, costui inizia a sentirsi spesso sonnolento, persino durante le riunioni. Quando gli altri gli parlano, è sempre confuso e alle domande fornisce risposte irrilevanti. Prima non era così, quindi perché all’improvviso sembra essere diventato un’altra persona? In seguito qualcuno scopre inavvertitamente che, dalle conversazioni di questo supervisore con una certa persona, i due sembrano avere una relazione sentimentale, e ci si inizia a chiedere se l’abbiano davvero oppure no. Man mano che la questione diventa più evidente, il supervisore diventa sempre più confuso. Ogni volta che gli si pongono domande o gli si parla di qualcosa, le sue risposte non sono più rapide come prima e non suonano più chiare e comprensibili come un tempo. Comincia a svolgere sempre meno il lavoro che spetta a un supervisore e ha sempre meno entusiasmo nell’assolvimento del suo dovere. È come se fosse diventato un’altra persona; è più interessato ai propri vestiti e alla propria cura personale rispetto a prima. Qui c’è un problema. In passato, durante i periodi di lavoro intenso, si lavava raramente, mentre ora si lava il viso due volte al giorno, si pettina, si guarda allo specchio a ogni occasione e chiede continuamente agli altri: “Ti sembra che la mia pelle sia diventata più chiara o più scura di recente? Perché sembra che sia diventata più scura?” Le persone rispondono: “È così frivolo che tu, un supervisore, parli di queste cose: come può lo schiarirsi o lo scurirsi della pelle influire su alcunché?” Questa persona parla sempre di questi argomenti banali e non è dell’umore per fare il suo lavoro. Ogni volta che ne ha l’occasione, discute di vestiti, di donne, di uomini, di amore e di che tipo di coniuge sceglierebbe, ma non discute mai dei problemi che esistono nello svolgimento dei suoi doveri o di come risolverli. Non c’è un problema qui? Questa persona può ancora svolgere un lavoro? (No.) Il suo assetto mentale è cambiato e le questioni correlate all’assolvimento del dovere non sono più nei suoi pensieri. Al contrario, ha la mente occupata tutto il giorno da pensieri su come intraprendere relazioni romantiche, come vestirsi e come attrarre il sesso opposto. C’è un modo di dire tra i non credenti: “innamorarsi”. Questo è forse amore? No, è un pozzo profondo! Una volta entrati, non si riesce più a uscirne. Ci sono persone come queste tra il personale che svolge i propri doveri? (Sì.) Sebbene la casa di Dio non interferisca con la ricerca da parte delle persone di una relazione sentimentale, se costoro disturbano la vita della chiesa e così facendo ne influenzano il lavoro, vanno allontanati. Queste coppie dovrebbero frequentarsi per conto loro e non influenzare le altre persone. Se sei qualcuno dedito a spendere tutta la vita per Dio e hai deciso di non impegnarti in relazioni sentimentali, allora concentrati sullo spenderti per Dio. Se hai intrapreso una relazione sentimentale e non te la senti più di fare il tuo lavoro, allora non dovresti svolgere il dovere di supervisore e la casa di Dio sceglierà un’altra persona per la posizione. Il lavoro della casa di Dio non deve essere ritardato o influenzato dalla tua relazione sentimentale. Il lavoro deve proseguire. Questo come può avvenire? Scegliendo un altro supervisore che non sia coinvolto sentimentalmente, che abbia forti capacità professionali e che sia in grado di farsi carico del lavoro, e passargli il tuo. La casa di Dio opera sempre in questo modo e questo principio rimane invariato. Alcuni supervisori dicono: “La mia relazione sentimentale non influisce sul mio lavoro; lasciatemi mantenere il mio ruolo di responsabilità”. Possiamo credere a questa affermazione? (No.) Perché non possiamo crederci? Perché i fatti sono sotto gli occhi di tutti! Quando una persona ha una relazione sentimentale, non pensa ad altro che al suo partner e nel cuore si preoccupa di queste questioni, per cui spesso si sente assopita durante le riunioni e non riesce a svolgere i suoi doveri. Pertanto, il modo in cui la casa di Dio gestisce tali individui è appropriato e in linea con i principi. La casa di Dio non ti impedisce di uscire con qualcuno, né ti priva della libertà di farlo. Puoi uscire con qualcuno a tuo piacimento: è una decisione che spetta a te, purché in seguito non te ne penta e non ne pianga. Alcuni supervisori sono stati destituiti a causa di una relazione sentimentale. Qualcuno chiede: “A una persona non è permesso di credere in Dio quando ha una relazione sentimentale?” La casa di Dio non ha mai detto questo. Per caso essa rifiuta o espelle tutti coloro che hanno una relazione sentimentale? (No.) Se hai una relazione sentimentale, allora non puoi essere un supervisore, un leader o un lavoratore, e se non sei dedito allo svolgimento dei tuoi doveri dovresti smettere di svolgere un dovere nella chiesa a tempo pieno. Qualcuno ha forse detto che non ti è più permesso credere in Dio o che sarai espulso? Qualcuno ha emesso un verdetto dicendo che non puoi essere salvato o che sarai maledetto? (No.) La casa di Dio non ha mai detto nulla di simile. La casa di Dio non interferisce affatto con le tue scelte personali e con la tua libertà; non ti toglie assolutamente alcuna libertà, anzi te la concede. Tuttavia, quando si tratta di questo tipo di supervisori, il principio con cui la casa di Dio se ne occupa è quello di destituirli e trovare una persona adatta a rimpiazzarli. Se sono adatti a continuare a svolgere un dovere, se ne può affidare loro un altro. In caso contrario, saranno mandati via. Non ci saranno percosse, insulti o umiliazioni. Non è nulla di disonorevole; è una cosa normalissima. Dunque, quando alcune persone vengono rimosse dalle loro posizioni o mandate in chiese ordinarie a causa delle loro relazioni sentimentali, è forse un’onta? Questo può solo indicare che costoro sono privi di lealtà nell’assolvimento dei loro doveri, che non sono interessati alla verità e che non si assumono alcun fardello nei confronti del proprio ingresso nella vita. Un supervisore di questo genere non si occupa del lavoro che gli spetta; si concentra solo sulle relazioni sentimentali, cosa cheha già influenzato, ritardandolo, l’avanzamento del lavoro della chiesa: non è forse un problema serio? (Sì.) Pertanto, un supervisore di questo tipo non è adatto a essere tenuto e andrebbe rimosso dalla sua posizione. Alcuni dicono: “Non è un po’ troppo affrettato rimuoverlo?” Se dall’inizio della sua relazione sentimentale a quando viene rimosso sono trascorsi solo uno o due giorni, si potrebbe considerare affrettato. Se però sono passati tre o cinque mesi, si può ancora considerare affrettato? (No.) L’azione è stata intrapresa con sufficiente lentezza, il lavoro è già stato ritardato così tanto: come puoi non nutrire ansia in merito? Questo non è forse un problema? (Sì.)

I falsi leader non si informano mai sui supervisori che non svolgono un lavoro effettivo o che non si occupano del lavoro che spetta loro. Pensano di dover semplicemente scegliere un supervisore e che la questione sia chiusa lì, e che in seguito il supervisore possa gestire da solo tutte le questioni lavorative. Così i falsi leader si limitano a tenere riunioni di tanto in tanto, senza supervisionare il lavoro né chiedere come stia andando, e si comportano come capi dall’approccio distaccato. Se qualcuno segnala un problema relativo a un supervisore, il falso leader dice: “È solo un problema di poco conto, non ha importanza. Potete gestirlo da soli. Non chiedete a me”. La persona che ha segnalato la questione dice: “Quel supervisore è un pigro ingordo. Si concentra solo sul cibo e sul divertimento ed è uno sfaticato. Non vuole subire nemmeno un minimo di avversità nel suo dovere, e batte sempre la fiacca in modo ingannevole e inventa scuse per evitare il lavoro e sottrarsi alle sue responsabilità. Non è adatto a fare il supervisore”. Il falso leader risponde: “Era ottimo quando è stato scelto come supervisore. Quello che dici non è vero, o se anche lo è, si tratta solo di una manifestazione temporanea”. Il falso leader non cercherà di sapere di più sulla situazione del supervisore, e invece giudicherà ed emetterà un verdetto sulla questione basandosi sulle sue passate impressioni su di lui. Indipendentemente da chi segnala i problemi manifestati dal supervisore, il falso leader li ignora. Il supervisore non sta svolgendo un lavoro effettivo e il lavoro della chiesa si è quasi arrestato, ma al falso leader non importa, è come se non lo riguardasse minimamente. È già abbastanza nauseante che, quando qualcuno segnala i problemi con il supervisore, il falso leader chiuda un occhio. Ma cosa è più detestabile in assoluto? Quando le persone gli segnalano problemi davvero gravi manifestati dal supervisore, il falso leader non cerca di risolverli e addirittura accampa scuse di ogni tipo: “Conosco quel supervisore, crede veramente in Dio, non avrebbe mai alcun problema. Anche se avesse un piccolo problema, Dio lo proteggerebbe e lo disciplinerebbe. Se commette un qualsiasi errore, è una questione tra lui e Dio, noi non dobbiamo preoccuparcene”. I falsi leader lavorano in questo modo secondo le proprie nozioni e fantasie. Fingono di capire la verità e di avere fede, ma non fanno altro che gettare nel caos il lavoro della chiesa, il quale può persino arrestarsi, ma loro continuano comunque a fingere di non saperlo. I falsi leader non si comportano forse troppo come dei passacarte? Non sono in grado di svolgere personalmente un lavoro reale e non sono nemmeno meticolosi nei confronti del lavoro dei capigruppo e dei supervisori: non lo seguono e non si informano in merito. Valutano le persone soltanto in base alle proprie impressioni e fantasie. Quando vedono qualcuno che rende bene per un certo periodo, pensano che questa persona sarà brava per sempre, che non cambierà; non credono a nessuno che dica che costui manifesta un problema, e quando qualcuno li mette in guardia su di lui lo ignorano. Pensate che i falsi leader siano stupidi? Sono stupidi e sciocchi. Cosa li rende stupidi? Ripongono con leggerezza la loro fiducia in un individuo, convinti che, poiché costui quando è stato scelto ha fatto un giuramento e un proposito e ha pregato con le lacrime che gli scorrevano sul viso, ciò significa che è affidabile e che in futuro non ci saranno mai problemi se lui si assume il lavoro. I falsi leader non hanno alcuna comprensione della natura delle persone; non conoscono la vera situazione dell’umanità corrotta. Dicono: “Come potrebbe qualcuno cambiare in peggio quando è stato scelto come supervisore? Come potrebbe qualcuno che sembra così intenso e affidabile sottrarsi al proprio lavoro? Non lo farebbe, vero? Possiede molta integrità”. Poiché i falsi leader hanno riposto troppa fiducia nelle proprie fantasie e nei propri sentimenti, questo li rende in definitiva incapaci di risolvere tempestivamente i molti problemi che emergono nel lavoro della chiesa e impedisce loro di destituire e riassegnare prontamente il supervisore coinvolto. Sono degli autentici falsi leader. E qual è il problema qui? L’approccio dei falsi leader al loro lavoro ha qualcosa a che fare con la superficialità? Da un certo punto di vista, essi vedono il gran dragone rosso arrestare ferocemente il popolo eletto di Dio; così, per tenersi al sicuro, mettono casualmente qualcuno a capo del lavoro, credendo che questo risolva il problema e che non sia necessario prestarvi ulteriore attenzione. Cosa pensano in cuor loro? “Questo ambiente è così ostile, dovrei nascondermi per un po’”. Questo è bramare le comodità della carne, non è vero? Da un altro punto di vista, i falsi leader hanno un difetto fatale: sono lesti a fidarsi delle persone sulla base delle proprie fantasie. E questo è causato dalla mancata comprensione della verità, non è vero? In che modo la parola di Dio rivela l’essenza dell’umanità corrotta? Perché dovrebbero fidarsi delle persone quando Dio non lo fa? I falsi leader sono troppo arroganti e presuntuosi, non è così? Pensano: “Non posso aver giudicato male questa persona, non dovrebbe esserci alcun problema con questo individuo che ho giudicato adatto; sicuramente non è qualcuno che indulge nel mangiare, nel bere e nei divertimenti o che ama le comodità e odia il lavoro duro. È assolutamente affidabile e degno di fiducia. Non cambierà; se ciò accadesse, significherebbe che mi sono sbagliato su di lui, giusto?” Che razza di logica è questa? Sono forse una specie di esperti? Hanno la vista a raggi X? Possiedono un’abilità speciale? Potresti vivere con una persona per uno o due anni, ma saresti in grado di capire chi è veramente senza un ambiente adatto a mettere a nudo la sua natura essenza? Se costui non venisse rivelato da Dio, potresti vivere fianco a fianco con lui per tre anni, o addirittura cinque, e faresti comunque fatica a vedere che tipo di natura essenza possiede. E quanto più ciò è vero quando lo vedi raramente, quando non passi molto tempo con lui? I falsi leader si fidano con leggerezza di una persona sulla base di un’impressione fugace o della valutazione positiva di qualcun altro, e osano affidarle il lavoro della chiesa. In questo, non sono forse estremamente ciechi? Non agiscono forse in modo avventato? E, quando lavorano in questo modo, i falsi leader non sono forse estremamente irresponsabili? I leader superiori e i lavoratori chiedono loro: “Hai controllato il lavoro di quel supervisore? Che carattere e che levatura possiede? È responsabile nel suo lavoro? È in grado di farsi carico del compito?” I falsi leader rispondono: “Ne è assolutamente capace! Quando è stato scelto, ha fatto un voto e un proposito. Ho ancora il suo giuramento scritto. Dovrebbe essere in grado di farsi carico del compito”. Cosa pensate delle parole dei falsi leader? Essi ritengono che, poiché questa persona ha fatto un voto per esprimere il proprio impegno, sarà sicuramente in grado di tenervi fede. Questa affermazione è vera? Quante persone al giorno d’oggi sono effettivamente in grado di tener fede ai loro voti? Quante sono le persone oneste che agiscono in base i loro propositi? Il solo fatto che una persona faccia un voto non significa che sia davvero capace di tenervi fede. Supponiamo che tu chieda ai falsi leader: “Puoi garantire che il supervisore non cambierà? Puoi garantire la sua lealtà a vita? Quando Dio vuole rivelare le persone, deve creare vari ambienti per metterle alla prova. Su quali basi dici che costui è affidabile? Lo hai esaminato?” I falsi leader rispondono: “Non ce n’è bisogno. Tutti i fratelli e le sorelle hanno riferito che è affidabile”. Anche questa affermazione è sbagliata. Una persona è davvero valida solo perché i fratelli e le sorelle riferiscono che lo è? Tutti i fratelli e le sorelle possiedono forse la verità? Sono tutti in grado di capire le cose a fondo? Tutti i fratelli e le sorelle hanno familiarità con questo individuo? Questa affermazione è ancora più disgustosa! In realtà, costui è già stato rivelato da molto tempo. Ha perso l’opera dello Spirito Santo e sono già stati smascherati i suoi tratti spregevoli, come l’amore per le comodità e l’odio per il lavoro duro, l’ingordigia e la pigrizia e il non occuparsi del lavoro che gli spetta. A parte i falsi leader, che ne sono ancora del tutto inconsapevoli, tutti capiscono a fondo costui da molto tempo: solo i falsi leader si fidano ancora così tanto di lui. A cosa servono questi falsi leader? Non sono forse dei buoni a nulla? Ci sono persino casi in cui il Supremo viene a conoscenza delle varie manifestazioni di certi supervisori recandosi sul posto per indagare e chiedere informazioni su di loro, eppure i leader ne sono ancora completamente all’oscuro. Non è un problema? Questi leader sono degli autentici falsi leader. Non svolgono un lavoro reale, sono solo dei passacarte e, come capi dall’approccio distaccato, fanno un minimo di lavoro e poi vivono di quello e pensano di avere il diritto di divertirsi, senza sollevare nemmeno un dito quando le cose vanno male. Che diritto hanno di godere dei vantaggi del prestigio? Sono davvero senza vergogna! Quando i falsi leader lavorano, non controllano mai nulla del lavoro, non si informano sul suo andamento e di certo non esaminano le condizioni dei vari supervisori dei gruppi. Si limitano ad assegnare il lavoro e a dare disposizioni per i supervisori, e poi credono di aver finito, che il loro lavoro sia terminato e concluso per sempre. Pensano: “Qualcuno si sta occupando di questo lavoro, quindi non è più affar mio. Posso divertirmi”. Questo è forse lavorare? Senza dubbio, chi lavora in questo modo è un falso leader, un falso leader che ritarda il lavoro della chiesa e danneggia il popolo eletto di Dio.

I falsi leader non fanno domande sulle situazioni lavorative dei vari supervisori dei gruppi, né le seguono. Inoltre, non fanno domande sull’ingresso nella vita dei supervisori dei diversi gruppi e del personale responsabile dei vari lavori importanti, nonché sul loro atteggiamento nei confronti del lavoro della chiesa e dei loro doveri, e nei confronti della fede in Dio, della verità e di Dio Stesso: non seguono tali questioni né ne hanno una buona conoscenza. Non sanno se questi individui hanno subito una qualche trasformazione o crescita, né sono a conoscenza dei vari problemi che possono esistere nel loro lavoro; in particolare, non conoscono l’impatto che gli errori e le deviazioni che si verificano nelle varie fasi del lavoro hanno sul lavoro della chiesa e sull’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio, e non sanno se questi errori e queste deviazioni siano mai stati corretti. Sono completamente ignoranti riguardo a tutte queste cose. Se non sanno nulla di queste condizioni dettagliate, diventano passivi ogni volta che sorgono dei problemi. Ciononostante, i falsi leader non si preoccupano affatto di tali questioni dettagliate mentre svolgono il loro lavoro. Credono che, dopo aver organizzato i vari supervisori dei gruppi e assegnato i compiti, il loro lavoro sia finito: ciò per loro equivale ad aver fatto bene il lavoro, e se sorgono altri problemi non sono affari che li riguardano. Poiché i falsi leader non sono in grado di supervisionare, guidare e seguire i vari supervisori dei gruppi e non adempiono alle loro responsabilità in queste aree, ciò porta a creare scompiglio nel lavoro della chiesa. Questo perché leader e i lavoratori sono inadempienti ai loro doveri. Dio può sottoporre a scrutinio le profondità del cuore umano; questa è una capacità che manca agli esseri umani. Pertanto, quando lavorano, le persone devono essere più diligenti e attente, e devono recarsi regolarmente sul luogo di lavoro per seguire, supervisionare e guidare il lavoro al fine di garantire il normale avanzamento del lavoro della chiesa. È chiaro che i falsi leader sono assolutamente irresponsabili nel loro lavoro e non supervisionano, non seguono né guidano mai i diversi compiti. Di conseguenza, alcuni supervisori non sanno come risolvere i vari problemi che sorgono nel lavoro, e rimangono nel loro ruolo di supervisori nonostante non siano abbastanza competenti per fare il lavoro. Alla fine, il lavoro viene ritardato più e più volte e viene gettato nel caos più totale. Questa è la conseguenza del fatto che i falsi leader non fanno domande sulle situazioni dei supervisori, e non le supervisionano né le seguono: un esito che è interamente causato dall’inadempienza al dovere da parte dei falsi leader. Poiché essi non ispezionano né seguono il lavoro, non fanno domande al riguardo e non riescono a cogliere tempestivamente la situazione, rimangono ignari riguardo a cose come se i supervisori stanno facendo un lavoro concreto, come sta procedendo il lavoro e se abbia prodotto risultati reali. Quando viene chiesto loro in cosa i supervisori siano occupati o quali compiti specifici stiano gestendo, i falsi leader rispondono: “Non lo so, ma partecipano a ogni riunione, e ogni volta che comunico con loro sul lavoro non accennano mai a problemi o difficoltà”. I falsi leader credono che, fintanto che un supervisore non abbandona il suo lavoro ed è sempre nei paraggi quando lo cercano, non ci sia assolutamente alcun problema con lui. Questo è il modo in cui lavorano i falsi leader. Non si tratta forse di una manifestazione di “falsità”? Non è un mancato adempimento delle proprie responsabilità? Questa è una grave inadempienza al dovere! Nel loro lavoro, i falsi leader pensano solo a sbrigarsela e non cercano di ottenere risultati effettivi. In superficie, organizzano spesso riunioni e appaiono più occupati della persona media. Tuttavia, non si sa quali problemi abbiano effettivamente risolto, quali compiti specifici abbiano gestito correttamente e quali risultati abbiano ottenuto. Nessuno può dare una risposta chiara su questi aspetti, neanche loro stessi. Ma una cosa può considerarsi certa: qualsiasi problema le persone abbiano nel luogo di lavoro, questi falsi leader non sono mai reperibili; nessuno li ha mai visti sul luogo del lavoro a risolvere i problemi delle persone. Allora, che lavoro svolgono i falsi leader tutto il giorno? Quali problemi vengono risolti dalle loro riunioni? Nessuno lo sa con certezza, e alla fine si scopre un mucchio di questioni accumulate e irrisolte solo quando il loro lavoro viene ispezionato. In superficie, i falsi leader sembrano davvero darsi molto da fare, “si occupano di una miriade di faccende”. Tuttavia, quando si esamina il risultato del loro lavoro, si tratta di un totale sfacelo; è un caos, non presenta alcun valore, ed è evidente che questi falsi leader non hanno svolto un briciolo di lavoro reale. Nonostante la moltitudine di problemi reali che hanno lasciato irrisolti, i falsi leader sembrano non averne consapevolezza nella loro coscienza e non provare alcun senso di colpa. Inoltre, sono molto soddisfatti di sé e si ritengono piuttosto validi; sono veramente privi di ragione. Persone come queste non meritano di essere leader o lavoratori della chiesa.

Il tipo di supervisore su cui abbiamo appena condiviso conosce la propria professione e possiede capacità lavorative, semplicemente non si assume un fardello e indulge tutto il giorno nel mangiare, nel bere e nel divertirsi senza occuparsi del lavoro che gli spetta e senza svolgere alcun lavoro reale. I falsi leader non sono in grado di destituire e riassegnare prontamente questo tipo di supervisore, e ciò ostacola e disturba il lavoro, impedendo che avanzi senza intoppi. La causa non sono forse i falsi leader? Anche se i falsi leader non ne sono direttamente responsabili, la loro negligenza nei confronti del dovere, il loro mancato adempimento del ruolo di controllori, li rende indirettamente responsabili delle perdite arrecate al lavoro. Questi falsi leader non adempiono il loro dovere di controllori, sono negligenti nei loro doveri, causando in ultima analisi perdite al lavoro della chiesa. Alcuni compiti addirittura si arrestano e vengono abbandonati nel caos a causa dell’assenza di un supervisore adeguato che prenda in mano la situazione, che effettui dei controlli e che supervisioni e mandi avanti il lavoro. L’uso inappropriato del personale arreca al lavoro perdite di questo genere. Anche se questo tipo di supervisore ha una certa levatura e comprende un po’ la professione, egli non si occupa del lavoro che gli spetta, fa spesso di testa propria e non segue il cammino corretto. Anche se i falsi leader vengono a sapere che qualcuno ha segnalato un problema in merito a questo tipo di supervisore, non lo esaminano né lo gestiscono tempestivamente, cosa che prima o poi paralizza il lavoro della chiesa. Questo non è forse causato dall’irresponsabilità dei falsi leader? Essi cercano persino di sottrarsi alle responsabilità, affermando di non aver capito la situazione del supervisore, di essere stati sciocchi e ignoranti, convinti che dire questo chiuderà la questione, che non dovranno assumersi la responsabilità. Nel loro lavoro, i falsi leader agiscono sempre in modo superficiale. Anche quando le persone segnalano un problema, essi non si informano in merito né lo gestiscono e, quando le cose vanno male, cercano di sottrarsi alle responsabilità. Questa è una manifestazione dei falsi leader.

II. In che modo i falsi leader trattano i supervisori che hanno scarsa levatura e sono privi di capacità lavorative

Quando i falsi leader lavorano, i problemi che incontrano non si limitano solamente a questa situazione: ce n’è un’altra, in cui i supervisori hanno scarsa levatura e nessuna capacità lavorativa e non sono in grado di farsi carico del lavoro. In tali casi, i falsi leader non sanno nemmeno informarsi sulla questione e gestirla con tempestività. Perché? I falsi leader sono privi di capacità lavorative, hanno scarsa lavatura e non possiedono comprensione spirituale. Non si preoccupano mai né prendono l’iniziativa di informarsi sulla levatura dei vari supervisori dei gruppi, sulla loro capacità di farsi carico del lavoro o sulle circostanze del loro lavoro. Non riescono a capire a fondo i supervisori che hanno scarsa levatura e non sono in grado di farsi carico del loro lavoro, né sanno queste cose. Nella loro mente, una volta che una persona assume il ruolo di supervisore, lo manterrà per molto tempo, a meno che non commetta molteplici mali, non provochi l’indignazione di tutti e non venga rimossa dai fratelli e dalle sorelle, o a meno che qualcuno non segnali i suoi problemi al Supremo e il Supremo non la destituisca direttamente. In caso contrario, i falsi leader non la destituiranno mai. Essi credono che, poiché i fratelli e le sorelle hanno detto che quella persona è valida e l’hanno eletta, allora essa debba essere la scelta migliore. I falsi leader fanno sempre affidamento su fantasie e giudizi per determinare se qualcuno è in grado di svolgere un lavoro e se è adatto a ricoprire il ruolo di supervisore. Per esempio, c’era un supervisore di un gruppo di danza che non sapeva ballare e non capiva i principi della selezione dei balli. Al momento di coreografare un ballo, non sapeva se scegliere uno stile contemporaneo o classico. Parlando in senso stretto, non aveva alcuna conoscenza della danza. Tuttavia, il falso leader non era in grado di rendersene conto. Ha scelto quella persona come supervisore perché aveva entusiasmo ed era intenzionata a salire alla ribalta, dando per scontato che essa capisse tutto e permettendole di guidare fratelli e sorelle. In seguito, il falso leader non ha seguito né osservato il lavoro di quel supervisore, non ha visto quanto bene stesse guidando i fratelli e le sorelle, se fosse un esperto o un profano, se ciò che insegnava fosse appropriato o se fosse in linea con i requisiti della casa di Dio. Non aveva idea di queste cose e non andava a informarsi al riguardo. Di conseguenza, per un lungo periodo tutti hanno lavorato senza produrre alcun risultato e alla fine si è scoperto che il supervisore scelto dal falso leader non sapeva affatto danzare, eppure si fingeva esperto e dirigeva gli altri. Questo non ha forse ritardato il lavoro? Ma il falso leader non ha saputo individuare il problema e ha continuato a credere che quella persona stesse facendo un buon lavoro. Nella mente dei falsi leader, di chiunque si tratti, fintanto che una persona ha fegato e il coraggio di parlare, agire e intraprendere un lavoro, ciò dimostra che ha levatura e che può farsene carico, mentre, se non ha il coraggio di fare queste cose, ciò dimostra che possiede una levatura insufficiente per assumersi quel lavoro. Alcuni sono degli idioti o delle sconsiderate teste calde che hanno il coraggio di fare qualsiasi cosa. Costoro non sanno se hanno la giusta levatura o se sono in grado di farsi carico del lavoro, ma osano comunque diventare supervisori. E viene fuori che, una volta assunto il ruolo, il lavoro non progredisce in alcun aspetto e loro, a prescindere dal lavoro che stanno svolgendo, non hanno un chiaro senso della direzione, dei passi o delle idee corrette. Chiunque può proporre un’opinione e loro non sanno se essa sia giusta o sbagliata. Se qualcuno dice di fare le cose in un modo, loro dicono che va bene, e se un’altra persona dice di farle in un altro modo, dicono che va bene anche quello. E quando si tratta di decidere quale approccio effettivamente adottare, lasciano che tutti abbiano voce in capitolo, e quelle che vengono attuate sono le idee di chi parla con la voce più grossa. Questo tipo di individuo non ha alcuna levatura, non è in grado di capire a fondo alcunché e nel suo lavoro crea semplicemente il caos, ma i falsi leader non riescono comunque a capire a fondo i supervisori di questo genere. Alcuni dicono: “Quel supervisore è davvero di scarsa levatura; va destituito immediatamente!” Ma i falsi leader rispondono: “Ho parlato con lui e ha detto che è intenzionato a fare la sua parte. Diamogli un’altra possibilità”. Che ne pensate di questa affermazione? Non è una cosa che direbbe uno sciocco? Cosa c’è di sbagliato in questa affermazione? (Non è questione che costui sia intenzionato o meno a fare la sua parte; non ha levatura e semplicemente non è affatto in grado di farsi carico del lavoro.) Esatto, non si tratta del fatto che sia intenzionato o meno a fare la sua parte, ma del fatto che possiede una levatura troppo scarsa e non sa come farla: è questo il nocciolo del problema. Ecco perché i suoi leader devono avere un po’ di cervello ed essere in grado di valutare le persone, per vedere se questi supervisori possiedono la levatura necessaria. Questi leader devono operare una valutazione completa dei supervisori, basandosi sui loro discorsi e sulle loro condivisioni, sull’osservare se di solito agiscono all’interno di una cornice appropriata e con modi e fasi ordinati, e su quanto riferito da fratelli e sorelle. Se i supervisori hanno una levatura troppo scarsa e sono sprovvisti delle capacità lavorative necessarie, se creano il caos in tutto ciò che fanno e se sono dei buoni a nulla, allora devono essere prontamente destituiti.

C’era un certo supervisore di un’azienda agricola che nel suo lavoro ha creato il caos. Non sapeva quali colture dovesse piantare in quale appezzamento di terreno, né quale appezzamento fosse adatto alla coltivazione di ortaggi, e non ricercava né condivideva con tutti gli altri; non sapeva come condividere su queste cose, quindi semplicemente non lo faceva. Piantava le colture a suo piacimento, mettendo in secondo piano i principi della casa di Dio. Di conseguenza, ha seminato ogni appezzamento di terreno in modo caotico, piantando in grandi quantità colture che avrebbero dovuto essere piantate in piccole quantità e viceversa. Quando è stato potato dal Supremo, ha comunque manifestato ribellione, e riteneva che non ci fosse nulla di male nel piantare le colture in quel modo. DiteMi, questi tipi di supervisori non sono molto difficili? Costui non sapeva come gestire le questioni in base ai principi stabiliti dalla casa di Dio, né che doveva determinare in quanti campi piantare cereali e in quanti invece ortaggi in base al numero di persone che svolgevano i loro doveri nella chiesa a tempo pieno. Ha invece deciso di piantare più o meno colture in base alle proprie preferenze, ritenendo che ciò fosse del tutto appropriato. Alla fine, le ha seminate in modo confuso. In seguito sono spuntati i germogli. Alcuni di essi erano diventati gialli e necessitavano di fertilizzante, ma lui non sapeva quanto darne né quando. Alcune colture sono state infestate dai parassiti, e lui non sapeva se dovesse usare o meno dei pesticidi. Alcuni sostenevano l’uso dei pesticidi, altri lo sconsigliavano, e lui era confuso e non sapeva cosa fare al riguardo. In questo modo, ha continuato a tirare avanti fino a quando non è arrivata la stagione del raccolto. Inoltre, non aveva idea di quanto durasse la stagione di crescita di ciascuna coltura o di quando ciascuna di esse avrebbe raggiunto la maturazione. Di conseguenza, i cereali raccolti in anticipo erano ancora un po’ acerbi, mentre quelli raccolti in ritardo cadevano a terra. Alla fine, nonostante tutto, le colture sono state mietute, i cereali finalmente immagazzinati, e le attività agricole dell’anno sono più o meno terminate. Come se l’è cavata il supervisore della fattoria con il suo lavoro? (Ha creato il caos.) Perché ha creato un tale caos? Trovate la causa principale del problema. (Costui possiede una levatura estremamente scarsa.) Questo supervisore ha una levatura estremamente scarsa! Di fronte alle questioni, non esprimeva giudizi accurati, non sapeva trovare i principi e non aveva un modo né un metodo per gestire le cose. Questo lo ha portato a gestire in modo incredibilmente disordinato un compito tanto semplice come piantare le colture e a creare un gran caos nel lavoro. Quali sono le principali manifestazioni di una scarsa levatura? (Mancanza di un giudizio accurato e incapacità di trovare i principi.) Queste parole non sono forse fondamentali? Le ricorderete? Quando una persona si trova di fronte a delle questioni, la mancanza di un giudizio accurato e l’incapacità di trovare i principi denotano una levatura estremamente scarsa. Più suggerimenti e indicazioni gli altri fornivano, più il supervisore era confuso. Pensava che sarebbe stato fantastico se ci fosse stato un unico suggerimento, in modo da poterlo trattare come una regola e attenervisi, cosa che avrebbe reso le cose davvero semplici e avrebbe comportato che egli non avesse bisogno di pensare né di esercitare giudizio. Aveva paura che ci fossero più persone a dare dei suggerimenti perché, quando li riceveva, non sapeva come gestirli. In realtà, le persone dotate di cervello e di buona levatura non hanno paura dei suggerimenti degli altri. Pensano che il proprio giudizio diventi più accurato e che il margine di errore si riduca quando più persone danno suggerimenti. Chi è privo di cervello e di levatura teme le opinioni e i suggerimenti variegati di più persone e rimane perplesso di fronte a consigli provenienti da più parti. Il supervisore dell’azienda agricola di cui ho appena parlato non aveva forse una levatura estremamente scarsa? Non era forse privo dei requisiti per farsi carico del lavoro? (Sì.) Alcuni argomentano: “Forse non aveva mai fatto l’agricoltore prima di allora. Tu hai insistito per assegnargli dei lavori agricoli: non è stato come costringere un’anatra a salire su un trespolo?” Il fatto di non aver avuto precedenti esperienze nell’agricoltura significa che una persona non è in grado di coltivare? Chi mai possiede la capacità innata di coltivare? È forse possibile che gli agricoltori nascano con questa capacità? (No.) Ci sono mai stati agricoltori che, non avendo esperienza e non sapendo come coltivare, non hanno mietuto alcun raccolto e non hanno avuto cereali da mangiare la prima volta che li hanno seminati, con la conseguenza di un anno di carestia? Succede mai una cosa del genere? (No.) Se davvero accadesse, si tratterebbe di un disastro naturale, non del risultato di azioni umane. Situazioni del genere sono estremamente rare! Gli agricoltori si guadagnano da vivere coltivando, e si impara a coltivare anche facendolo per un anno o due. Gli individui di buona levatura possono ricavare un po’ di più dalla coltivazione della terra, mentre quelli di scarsa levatura magari otterranno un raccolto più misero. Inoltre, con gli attuali progressi e l’odierna abbondanza di informazioni, se una persona ha levatura, queste informazioni sono sufficienti a fungerle da riferimento per giudizi e decisioni accurati. Più le informazioni sono ampie e accurate, più i suoi giudizi e le sue decisioni diventano precisi e meno errori commette. Gli individui di scarsa levatura, invece, sono l’opposto: più informazioni hanno, più sono confusi. Alla fine, ogni passo diventa faticoso e difficilissimo per loro. L’agricoltura è una corsa contro il tempo: non può funzionare se arrivi troppo presto o troppo tardi. Se sei in ritardo e perdi il momento giusto, il raccolto finale ne risentirà. Nel corso dell’attività agricola, quel supervisore si è ritrovato sopraffatto, affrettato dal passare del tempo e costretto a ogni singolo passo. Anche se è riuscito a farli tutti, è stato molto difficile per lui, con il risultato finale che ha creato il caos nel lavoro. Gli individui di questo genere hanno una levatura estremamente scarsa!

Le persone con una levatura estremamente scarsa non sono in grado di svolgere bene nemmeno un singolo compito isolato; qualsiasi lavoro svolgano, fanno un gran caos. Se i leader di questi supervisori hanno una buona levatura e sono in grado di adempiere alle loro responsabilità, dovrebbero essere in grado di vedere queste cose. Dovrebbero assistere i supervisori di scarsa levatura con indicazioni, standardizzazione e controlli. Tuttavia, i falsi leader non ne sono capaci; non sono nemmeno in grado di fare le cose che i supervisori non sanno fare, e quando i supervisori trovano il loro lavoro difficile o in esso si sentono insicuri ed esitanti, i falsi leader esitano insieme a loro. Non sanno nemmeno come i supervisori stiano svolgendo il loro lavoro, a che punto siano arrivati in esso, quali sfide siano emerse o quale confusione stiano vivendo. Quando qualcuno ha chiesto delle colture a quella leader, lei ha risposto: “Sono una leader, non sono responsabile delle colture”. Le hanno detto: “Tu sei una leader, quindi cosa c’è di sbagliato a chiederti delle colture? Questo lavoro rientra nell’ambito delle tue responsabilità”. Lei ha risposto: “Lascia che mi informi”. Dopo essersi informata, ha risposto: “Attualmente stiamo piantando patate”. Le hanno chiesto: “Quante patate state piantando?” Lei ha risposto: “Questo non l’ho chiesto, fammi andare a controllare”. Dopo essersi di nuovo informata, ha risposto: “Ne abbiamo piantati due acri”. Le hanno chiesto: “Che varietà avete piantato? Quell’appezzamento di terreno è adatto alle patate? Avete dato del fertilizzante quando le avete piantate? A che profondità sono stati messi i semi?” Lei non sapeva nulla di tutto questo. Non sapeva queste cose, ma non si è informata in merito e non ha trovato qualcuno a cui chiederle: questo non ha forse ritardato le cose? E sarebbe stata una leader? Che lavoro stava facendo in quanto leader? Se non riusciva nemmeno a guidare le persone a svolgere quel po’ di lavoro esterno, a cosa serviva che fosse una leader? Anche se la levatura del supervisore era così scarsa, quella falsa leader non ha saputo appurarlo e quando le hanno chiesto che levatura il supervisore possedesse, come stessero andando le colture e se il raccolto fosse garantito, la sua convinzione era: “Non è necessario che tu ti informi su queste cose; coltivare è un compito così semplice! Abbiamo già piantato le colture nel campo, no? Come potrebbe non esserci un raccolto?” Non considerava nulla, non si informava su nulla ed era del tutto priva di cervello. Che tipo di leader era? (Una falsa leader.) Ogni volta che affrontava qualcosa, il supervisore era sprovveduto come un pollo a cui è stata tagliata la testa. Non sapeva a chi chiedere, né come trovare informazioni, né da che parte stare quando le diverse fonti di informazione presentavano molte idee diverse. La leader non ha indagato su quelle circostanze. Credeva che il lavoro fosse stato affidato a quella persona, e quindi non se ne preoccupava affatto. Ritenete che un supervisore di così scarsa levatura possa influire sui risultati del lavoro? (Sì.) Allora cosa avrebbe dovuto fare la leader per risolvere il problema? Attraverso un’indagine sulla questione e ponendo domande indirette, attraverso gli eventi che si svolgevano intorno a lei e attraverso la semina delle colture di quella stagione, avrebbe dovuto appurare che il supervisore aveva una levatura estremamente scarsa, che non era in grado di fare nulla. Costui non era in grado di riassumere alcuna esperienza nemmeno dopo anni di coltivazione, a quel punto non era nemmeno sicuro di come piantare le colture; avrebbe dovuto essere chiaro che era di scarsa levatura e non all’altezza del compito, e una persona del genere avrebbe dovuto essere destituita! La leader avrebbe dovuto indagare su chi fosse adatto al ruolo di supervisore, chi potesse assumersi quel lavoro e farlo bene, garantendo così che il lavoro della casa di Dio non venisse danneggiato. La falsa leader aveva forse questo assetto mentale? Riusciva a vedere questi problemi? (No.) La sua mente e i suoi occhi erano ciechi; era completamente cieca. Questa è una manifestazione dei falsi leader. Quando si tratta di persone di scarsa levatura, essi non sanno guidarle nel loro lavoro, non sanno aiutarle facendo dei controlli e non sanno risolvere prontamente le loro difficoltà, e certamente non sanno che una persona di scarsa levatura non è in grado di farsi carico del lavoro e andrebbe rapidamente sostituita con qualcuno di adatto. I falsi leader non svolgono nessuno di questi compiti; non ne sono all’altezza e non riescono a vedere nulla di tutto ciò. Non sono forse ciechi? Alcuni dicono: “Forse sono impegnati in altri compiti. Perché continui a chiedere loro di occuparsi di questi compiti insignificanti e disparati?” Questi sono compiti che i leader devono svolgere, come li si può considerare disparati? Queste questioni rientrano nell’ambito delle responsabilità dei leader: andrebbe bene che le trascurassero? Se così facessero, verrebbero meno al proprio dovere. Le difficoltà e i problemi nel lavoro dei leader emergono ogni giorno proprio sotto il loro naso, e le persone li sollevano ogni giorno. Tuttavia, i falsi leader sono ciechi sia con gli occhi che con la mente. Non riescono a vedere, ad avvertire o a percepire che si tratta di problemi e quindi, ovviamente, non li sanno risolvere. Quella falsa leader non è stata in grado di appurare che la levatura del supervisore era estremamente scarsa. Inoltre, non è riuscita a individuare i vari problemi che si presentavano nel lavoro del supervisore. Questi non era in grado di gestire i problemi e quando succedeva qualcosa agiva in modo disordinato, come fanno le formiche su una padella bollente, senza principi e creando un caos nel lavoro, e la falsa leader non ha saputo vedere né appurare nulla di tutto ciò. C’è un principio per come i falsi leader svolgono il loro lavoro: fintanto che hanno disposto una persona come responsabile di ogni compito, lo considerano portato a termine e, indipendentemente dal fatto che il supervisore possieda buona o cattiva levatura, che sia in grado di svolgere bene il lavoro o da quanti problemi emergano nel lavoro, ritengono che questo non abbia nulla a che fare con loro. Un leader di questo tipo è in grado di portare a termine il lavoro? Capisce come lavorare? (No.) Se non capisce come lavorare, perché allora ricopre il ruolo di leader? Se, nonostante questo, presta servizio come leader, allora è un falso leader. Mentre svolgono i loro doveri, i falsi leader non riescono a vedere né ad appurare le varie manifestazioni di persone di scarsa levatura né i vari problemi che emergono. Il loro cuore è estremamente insensibile. Non sono forse ciechi sia con gli occhi che con la mente? Qualcuno potrebbe dire: “Non sono ciechi. Non fai che calunniarli e denigrarli”. I problemi di quel supervisore alle colture erano così gravi; la falsa leader viveva al suo fianco ogni giorno e poteva sentire e vedere tutto ciò che accadeva. Come mai non è riuscita ad appurare o a rendersi conto che si trattava di problemi? Perché non li ha gestiti né risolti? Non era forse cieca sia con gli occhi che con la mente? Era un problema grave? (Sì.) Questa è un’altra manifestazione dei falsi leader: la cecità della mente e degli occhi.

Quando assegni un compito a una persona di scarsa levatura, puoi capire da come parla di solito, dal suo atteggiamento e dai suoi punti di vista quando discute di lavoro, e dal modo in cui gestisce i compiti, che ha una levatura troppo scarsa, che pensa in modo caotico, che affronta tutto con un po’ di cecità e di sconsideratezza, e che non ha alcun obiettivo. Puoi determinare che questa persona ha una levatura estremamente scarsa semplicemente osservando il suo modo di fare, quindi ti serve forse osservarla per tanto tempo? No. Invece i falsi leader hanno un problema fatale: credono che, poiché una persona ha continuato a lavorare per tutto questo tempo senza abbandonare, e poiché non hanno sentito nessuno segnalarla per aver fatto qualcosa di male, per aver causato intralci o disturbi o per essere stata negativa o pigra, allora significa che questa persona può ancora svolgere il lavoro. Non sanno come giudicare la levatura di una persona o la sua capacità di fare un buon lavoro in base ai suoi discorsi, al suo atteggiamento e al suo punto di vista verso le cose, o al modo in cui agisce. Non hanno questa consapevolezza; sono insensibili e non hanno alcuna percezione in merito. Hanno un solo punto di vista: fintanto che una persona non è indolente, tutto va bene e il lavoro può procedere. Pensate che un leader che ha un punto di vista simile possa fare un buon lavoro? È all’altezza del compito? (No.) Permettere a una persona del genere di essere un leader creerebbe il caos nel lavoro, non è così? Quando una persona indulge nel cibo, nel bere e nei divertimenti e trascura i propri doveri, i falsi leader non si preoccupano di esaminare o gestire la situazione e, indipendentemente da quanto tempo siano stati in contatto con una persona, non riescono a capire se essa possieda una levatura o un carattere buoni oppure cattivi. Questi leader hanno la capacità di svolgere il lavoro di un leader? (No.) Sono dei falsi leader. I falsi leader non sono in grado di discernere se una persona ha una buona levatura o no, e sono incapaci di svolgere questi compiti specifici. Pensano che questo non faccia parte del loro lavoro. Non stanno forse venendo meno al proprio dovere? Cosa ne pensate, chi è in grado di farsi carico del lavoro: una persona di scarsa levatura o una persona con una certa levatura? (Una persona con una certa levatura.) Pertanto, valutare la levatura di una persona e la sua competenza nel lavoro è una questione che i leader e i lavoratori dovrebbero avere a cuore e padroneggiare, ed è inoltre un compito che i leader e i lavoratori dovrebbero svolgere. Ma i falsi leader non capiscono che questo fa parte del loro lavoro, non hanno tale consapevolezza e non sono capaci di adempiere a questa parte delle loro responsabilità. È qui che i falsi leader sono negligenti nel loro dovere, e questa è anche una manifestazione del fatto che essi non sono all’altezza del compito. Questo è il secondo tipo di situazione: i supervisori hanno scarsa levatura, sono privi di capacità lavorative e non sono in grado di farsi carico del loro lavoro, il che è un problema che riguarda la loro levatura. In questa situazione, analogamente i falsi leader non sanno svolgere il ruolo di leader e non sono in grado di destituire tempestivamente i supervisori di scarsa levatura.

III. In che modo i falsi leader trattano i supervisori che tormentano gli altri e disturbano il lavoro della chiesa

Il terzo tipo di situazione riguarda supervisori che tormentano e limitano gli altri, disturbando il lavoro della chiesa. La prima situazione di cui abbiamo parlato in precedenza è quella in cui alcuni supervisori, pur possedendo una levatura relativamente buona ed essendo in grado di svolgere il proprio lavoro, non lo prendono sul serio e si comportano semplicemente in modo superficiale, mentre i falsi leader non sono a conoscenza di questo e non li destituiscono prontamente. La seconda situazione riguarda alcuni supervisori di scarsa levatura e incapaci di farsi carico del lavoro, con i falsi leader che però non se ne rendono conto e non li sostituiscono prontamente. Questa terza situazione riguarda i supervisori che, a prescindere dal fatto che la loro levatura sia buona o cattiva, non si occupano del lavoro che spetta loro e non fanno altro che tormentare e limitare gli altri, disturbando il lavoro della chiesa. Dal momento in cui vengono scelti come supervisori, non tentano di conoscere o di studiare il loro settore, né ricercano le verità principi, e di certo non guidano gli altri a svolgere correttamente i loro doveri. Invece, ogni volta che ne hanno l’occasione, se la prendono con qualcuno, e deridono e scherniscono qualcun altro; fintanto che ne hanno l’opportunità si mettono in mostra e, qualunque cosa stiano facendo, non hanno mai i piedi ben piantati per terra. Un giorno dicono alle persone di fare le cose in un modo e il giorno dopo dicono loro di farle in un altro; si limitano a escogitare nuovi trucchi, sempre desiderosi di distinguersi. Tutto questo mette le persone in uno stato di ansia. Ogni volta che essi parlano, alcuni sentono il cuore tremare. Quando avranno sottomesso tutti e portato tutti a temerli e a obbedire loro, ne saranno deliziati. Che siano falsi leader o anticristi, e che detengano o meno potere, gli individui di questo tipo rovinano la tranquillità della chiesa. Non solo non sono in grado di svolgere un lavoro reale o di svolgere normalmente il proprio dovere, ma seminano anche discordia e causano conflitti tra le persone, disturbando la vita della chiesa. Non solo non sanno aiutare gli altri a comprendere la verità, ma spesso giudicano e condannano le persone e le portano a obbedire loro in tutto, limitandole al punto che esse non sanno come agire in modo appropriato. Soprattutto per quanto riguarda il loro modo di vivere, le persone sono costrette a camminare sulle uova. Qualsiasi cosa facciano, devono osservare le espressioni facciali di costoro, cosa che rende la vita estremamente faticosa. Se individui come questi diventano supervisori, tutti gli altri avranno delle difficoltà. Se parli onestamente con loro ed esponi i loro problemi, diranno che li stai prendendo di mira ed esponendo deliberatamente. Se non parli con loro dei loro problemi, diranno che li stai guardando dall’alto in basso. Se sei serio e responsabile riguardo il lavoro e dai loro qualche consiglio, avranno un atteggiamento di sfida e diranno che li stai attaccando e che sei arrogante. In ogni caso, qualunque cosa tu faccia, la troveranno sgradita. Pensano sempre a tormentare le persone e le limitano fino a legarle mani e piedi e a convincerle che nulla di ciò che fanno è giusto. Simili supervisori disturbano il lavoro della chiesa.

I falsi leader sono bravi nel lavoro superficiale, ma non fanno mai un lavoro concreto. Non vanno a ispezionare, supervisionare o guidare le varie attività professionali, o a scoprire tempestivamente cosa sta succedendo nei diversi gruppi, verificando come sta procedendo il lavoro, quali problemi ci sono, se i supervisori del gruppo sono competenti nel loro lavoro, cosa i fratelli e le sorelle riferiscono riguardo a loro o come li valutano. Non controllano se qualcuno viene limitato dai capigruppo o dai supervisori, se i suggerimenti corretti che le persone danno vengono adottati, se qualcuno che ha talento o persegue la verità viene oppresso o escluso, se qualche persona senza malizia è vittima di maltrattamenti, se coloro che smascherano e segnalano i falsi leader vengono attaccati, sono oggetti di rappresaglie o vengono allontanati o espulsi, se i capigruppo o i supervisori sono persone malevole e se qualcuno viene tormentato. Se i falsi leader non fanno una minima parte di questo lavoro concreto, dovrebbero essere destituiti. Supponiamo, per esempio, che qualcuno riferisca a un falso leader che c’è un supervisore che spesso limita e opprime le persone. Tale supervisore ha fatto alcune cose in modo sbagliato, ma non lascia che i fratelli e le sorelle forniscano alcun suggerimento, e cerca persino scuse per discolparsi e difendersi, senza mai ammettere i propri errori. Un tale supervisore non dovrebbe essere prontamente destituito? Questi sono problemi che i leader dovrebbero risolvere in modo tempestivo. Alcuni falsi leader non permettono che i supervisori che hanno nominato vengono smascherati, qualunque problema sia emerso nel loro lavoro, e certamente non permettono che vengano segnalati ai superiori: dicono persino alle persone di imparare a sottomettersi. Se qualcuno espone i problemi relativi a un supervisore, questi falsi leader cercano di proteggerlo o di coprire la realtà dei fatti, dicendo: “Questo è un problema che riguarda l’ingresso nella vita del supervisore. È normale che abbia un’indole arrogante: chiunque abbia un po’ di levatura è arrogante. Non è un grosso problema, ho solo bisogno di condividere un po’ con lui”. Attraverso la condivisione, il supervisore esprime la propria posizione, dicendo: “Ammetto di essere arrogante. Ammetto che a volte mi preoccupo della mia vanità, del mio orgoglio e del mio prestigio e non accetto i suggerimenti degli altri. Ma le altre persone non sono brave in questa professione, spesso propongono suggerimenti inutili, quindi c’è un motivo per cui non le ascolto”. I falsi leader non cercano di comprendere a fondo la situazione, non guardano i risultati del lavoro del supervisore, né tanto meno come sono la sua umanità, la sua indole e il suo perseguimento. Tutto ciò che fanno è minimizzare le cose, dicendo: “Mi hanno fatto una segnalazione, quindi ti tengo d’occhio. Ti sto dando un’altra possibilità”. Dopo il loro discorso, il supervisore dice che è disposto a pentirsi, ma riguardo al fatto che in seguito si penta davvero o si limiti a mentire e ingannare, i falsi leader non vi prestano attenzione. Se qualcuno solleva domande su tale questione, i falsi leader dicono: “Gli ho già parlato e ho anche condiviso con lui su molti passi delle parole di Dio. È intenzionato a pentirsi e il problema è già stato risolto”. Quando la persona chiede: “Com’è l’umanità di quel supervisore? È qualcuno che accetta la verità? Gli hai dato una possibilità, ma sarà in grado di pentirsi e di cambiare autenticamente?” I falsi leader, incapaci di capire a fondo la questione, rispondono: “Lo sto ancora osservando”. L’altro risponde: “Da quanto tempo lo stai osservando? Sei giunto a una qualche conclusione?” I falsi leader dicono: “Sono passati più di sei mesi e non sono ancora arrivato a nessuna conclusione”. Se non hanno ottenuto alcun risultato dopo più di sei mesi di osservazione, che razza di efficienza lavorativa è questa? I falsi leader credono che una singola conversazione con il supervisore sia efficace e risolva il problema. Questa è un’idea valida? Pensano che, una volta che hanno finito di parlare con una persona, questa sarà in grado di cambiare e, se qualcuno esprime la sua determinazione a non rifare di nuovo la stessa cosa, gli credono pienamente senza condurre ulteriori indagini o esaminare di nuovo la situazione. Se nessuno persegue la questione, potrebbero persino non preoccuparsi di indagare o di seguire il lavoro per sei mesi. Anche quando il supervisore crea il caos nel lavoro, i falsi leader ne rimangono all’oscuro. Non riescono a discernere come il supervisore li stia raggirando e si stia prendendo gioco di loro. La cosa ancora più odiosa è che, quando qualcuno segnala i problemi del supervisore, i falsi leader lo ignorano e non verificano se i problemi esistano né se quelli segnalati siano reali. Non prendono in considerazione queste questioni: hanno davvero troppa fiducia in sé stessi! Qualunque situazione si presenti nel lavoro della chiesa, i falsi leader non si affrettano ad affrontarla; pensano che non sia in alcun modo di loro competenza. La risposta dei falsi leader a tali problemi arriva con estremo ritardo, essi prendono contromisure e si muovono con molta lentezza, continuano a tergiversare e a concedere alle persone un’altra possibilità di pentirsi, come se le possibilità che concedono agli altri fossero così preziose e importanti, come se potessero cambiare l’altrui destino. I falsi leader non sanno capire a fondo la natura essenza di una persona attraverso ciò che si manifesta in lei, né giudicare che cammino una persona percorra in base alla sua natura essenza, né capire in base al cammino che percorre se sia adatta o meno a ricoprire il ruolo di supervisore o a svolgere il lavoro di leader. Non sono capaci di vedere le cose in questo modo. I falsi leader sono in grado di fare solo due cose nel loro lavoro: la prima è trascinare le persone nelle chiacchiere e sbrigarsela nelle cose; la seconda è dare agli altri opportunità, compiacerli e non offendere nessuno. Svolgono forse un lavoro effettivo? Chiaramente no. Eppure i falsi leader credono che trascinare gli altri nelle chiacchiere sia un lavoro effettivo. Considerano queste conversazioni molto preziose e importanti, e le parole e le dottrine vuote che pronunciano estremamente significative. Sono convinti, attraverso queste conversazioni, di risolvere problemi importanti e di svolgere un lavoro effettivo. Non sanno perché Dio giudica e castiga, pota e tratta, o mette alla prova e raffina le persone. Non sanno che solo le parole di Dio e la verità possono eliminare l’indole corrotta dell’uomo. Semplificano così tanto l’opera di Dio e la Sua salvezza dell’umanità. Credono che pronunciare alcune parole e dottrine possa sostituire l’opera di Dio, che possa risolvere il problema della corruzione dell’uomo. Questa non è forse la stoltezza e l’ignoranza dei falsi leader? I falsi leader non conoscono minimamente la verità realtà, quindi perché sono così sicuri di sé? Sciorinare qualche dottrina basterà forse a far sì che le persone conoscano sé stesse? Le metterà in condizione di liberarsi della loro indole corrotta? Come possono questi falsi leader essere così ignoranti e ingenui? Eliminare le pratiche errate e il comportamento corrotto di una persona è davvero così semplice? La questione dell’indole corrotta dell’uomo è così facile da risolvere? I falsi leader sono davvero sciocchi e superficiali! Dio non impiega un unico metodo per risolvere il problema della corruzione dell’uomo. Ne usa molti, e predispone ambienti diversi per rivelare, purificare e perfezionare le persone. I falsi leader svolgono il lavoro in modo incredibilmente ripetitivo e superficiale: convocano le persone per una chiacchierata, fanno un po’ di lavoro psicologico, le spronano un po’ e pensano che questo equivalga a fare un lavoro concreto. Ciò è superficiale, non è vero? E quale problema si nasconde dietro questa superficialità? Non si tratta forse di ingenuità? I falsi leader sono estremamente ingenui e valutano anche le persone e le cose in modo incredibilmente ingenuo. Niente è più difficile da eliminare dell’indole corrotta delle persone: il lupo perde il pelo ma non il vizio. I falsi leader non riescono affatto a capire a fondo questo problema. Pertanto, riguardo al genere di supervisori che nella chiesa causano costantemente disturbi e limitano e tormentano sempre le persone, i falsi leader non fanno altro che parlare con loro e potarli con una manciata di parole, tutto qui. Non li destituiscono né li riassegnano tempestivamente. Questo approccio dei falsi leader causa enormi danni al lavoro della chiesa e spesso fa sì che esso venga ostacolato, ritardato e danneggiato, e che venga a esso impedito di progredire in modo regolare, efficace e senza intoppi a causa delle azioni di disturbo di alcune persone malevole, il che è tutto una grave conseguenza del fatto che i falsi leader agiscono sulla base dei loro sentimenti, violando le verità principi e servendosi delle persone sbagliate. Da ciò che appare all’esterno, i falsi leader non stanno deliberatamente commettendo una miriade di malefatte, o facendo le cose a modo loro e fondando i propri regni indipendenti, come fanno gli anticristi. Ma i falsi leader non sono in grado di risolvere tempestivamente i vari problemi che sorgono nel lavoro della chiesa, e quando si verificano problemi con i supervisori dei vari gruppi, e quei supervisori non sono in grado di farsi carico del proprio lavoro, i falsi leader non sono in grado di cambiare i loro doveri o destituirli tempestivamente, arrecando gravi perdite al lavoro della chiesa. E tutto questo è causato dall’inadempienza al dovere da parte dei falsi leader. I falsi leader non sono alquanto detestabili? (Sì.)

IV. In che modo i falsi leader trattano i supervisori che vanno contro le disposizioni lavorative e fanno le cose a modo loro

I falsi leader non sono in grado di gestire prontamente le azioni malvagie che vengono compiute nella chiesa, come i supervisori che tormentano e limitano gli altri e disturbano il lavoro della chiesa. Analogamente, quando alcuni supervisori vanno contro le disposizioni lavorative della casa di Dio e fanno le cose a modo loro, i falsi leader non sono in grado di trovare soluzioni adeguate a risolvere prontamente questi problemi. Ciò si traduce in perdite per il lavoro della chiesa e per le risorse materiali e finanziarie della casa di Dio. I falsi leader sono ingenui e superficiali, incapaci di comprendere le verità principi e soprattutto di capire a fondo la natura essenza delle persone. Di conseguenza, spesso svolgono il loro lavoro in modo superficiale, se la sbrigano, si attengono alle regole e declamano slogan, ma non si recano sul posto per ispezionare il lavoro, per osservare e informarsi su ogni supervisore, o per chiedere in modo tempestivo cosa hanno fatto i supervisori, quali sono i principi che guidano le loro azioni e quali sono gli effetti che ne seguono. Di conseguenza, sono totalmente all’oscuro di chi siano effettivamente le persone che utilizzano e di cosa esse abbiano fatto. Pertanto, quando i supervisori vanno segretamente contro le disposizioni lavorative della casa di Dio e fanno le cose a modo loro, i falsi leader non solo non lo sanno, ma cercano addirittura di difenderli. Anche se ne vengono a conoscenza, non indagano e non se ne occupano prontamente. I falsi leader sono da un punto di vista incompetenti nel loro lavoro e dall’altro negligenti nei loro doveri. Facciamo un esempio. Un certo leader ha scelto come tecnico per le colture una donna che era stata eliminata da un altro gruppo. Non ha controllato se lei avesse l’esperienza e le competenze pertinenti, se fosse in grado di svolgere bene il lavoro o se avesse un atteggiamento serio e responsabile e, dopo averle assegnato quel ruolo, l’ha lasciata completamente senza controllo, dicendole: “Comincia pure a piantare gli ortaggi. Puoi scegliere tu le sementi, approverò qualsiasi cifra tu spenda. Svolgi semplicemente il lavoro come meglio credi!” Il leder ha detto questo, e così quel supervisore ha iniziato a fare il lavoro come voleva. Il suo primo compito era quello di selezionare le sementi. Quando ha controllato online, ha scoperto: “Esiste davvero un’immensa varietà di ortaggi: questo vasto mondo è pieno di cose straordinarie! Scegliere le sementi è molto divertente. Non ho mai fatto questo lavoro prima d’ora e non sapevo che mi avrebbe interessata così tanto. Visto che mi interessa così tanto, mi sbizzarrirò!” Ha aperto per prima la sezione dei semi di pomodoro ed è rimasta semplicemente attonita. C’erano varietà di ogni tipo e dimensioni, e in termini di colore ce n’erano di rossi, di gialli e di verdi. Un tipo era addirittura multicolore: non aveva mai visto nulla di simile e questo ha davvero ampliato i suoi orizzonti! Ma come poteva scegliere i semi giusti? Ha deciso di piantarne un po’ di ogni varietà, soprattutto quella multicolore che sembrava così unica. Ha selezionato oltre 10 varietà di pomodori di dimensioni, colori e forme diversi. Dopo aver selezionato le sementi dei pomodori, è giunto il momento di fare lo stesso per le melanzane. In genere, le melanzane che le persone mangiano sono quelle del tipo allungato e viola o quelle bianche, ma lei ha pensato: “Le melanzane non dovrebbero essere limitate a questi due tipi. Esistono varietà verdi, a fantasia, lunghe, rotonde e ovali. Ne sceglierò un po’ di ogni tipo, così tutti potranno ampliare la mente e mangiare ogni genere diverso di melanzana. Come supervisore, guardate quanto sono abile e audace nel selezionare le sementi, quanta considerazione ho nei confronti dei fratelli e delle sorelle, soddisfacendo i gusti di tutti”. Poi ha selezionato i semi di cipolla. C’erano in tutto 14 varietà di cipolle locali; lei le ha scelte tutte e, quando ha finito, era alquanto soddisfatta. Questo supervisore è “audace”? Chi oserebbe scegliere così tante varietà? In seguito, ho continuato ad analizzare la questione e qualcuno ha persino detto: “In questa zona non ci sono solo 14 varietà; ce ne sono altre che lei non ha selezionato!” Costui intendeva dire che 14 varietà non erano poi così tante e che ce n’erano ancora altre che il supervisore non aveva selezionato, quindi lei non aveva fatto nulla di male. Il tale che ha detto questo non è forse ottuso? Questa è ottusità, mancanza di comprensione del linguaggio umano e ignoranza del motivo per cui stavo analizzando la questione. Dopo aver selezionato i semi di cipolla, il supervisore ha scelto anche almeno otto varietà di patate. Qual era il suo scopo nel selezionare così tante varietà? Allargare gli orizzonti di tutti e far loro assaggiare diversi sapori. Il supervisore riteneva che la selezione dei semi dovesse basarsi sul principio del beneficio per i fratelli e le sorelle. Cosa pensate della sua motivazione? Agire in base all’atteggiamento di pensare per tutti e servire tutti è il principio richiesto dalla casa di Dio? (No.) Allora qual è il principio della casa di Dio per la selezione delle sementi? Non piantare varietà strane e rare che non mangiamo comunemente. Per quanto riguarda le varietà che si mangiano comunemente, se in passato non le abbiamo piantate e non sappiamo se sono adatte al suolo e al clima locali, allora selezionane una o due varietà, tre o quattro al massimo. In primo luogo, devono essere adatte al suolo e al clima locali; in secondo luogo, devono essere facili da coltivare e non suscettibili a malattie e parassiti; in terzo luogo, dovrebbero produrre semi per l’anno successivo; infine, dovrebbero dare un buon raccolto. Se sono deliziose ma il raccolto è scarso, non vanno bene. A giudicare dalla questione della selezione delle sementi, quel supervisore ha agito in base ai principi? Ha ricercato? Si è sottomessa? Ha mostrato considerazione per la casa di Dio? Ha agito con l’atteggiamento che dovrebbe avere nell’assolvimento di un dovere? (No.) Chiaramente stava compiendo cattive azioni senza alcun controllo, stava andando apertamente contro le disposizioni lavorative della casa di Dio e facendo le cose a modo suo! Sperperava in questo modo le offerte di Dio per soddisfare la sua curiosità personale e la sua voglia di divertirsi, e trattava un compito così importante come un gioco, eppure il suo falso leader le lasciava fare quello che voleva senza mettere nulla in discussione né intervenire. Quando al falso leader è stato chiesto: “Il supervisore che hai scelto ha effettivamente svolto del lavoro? Quali sono stati i risultati? L’hai aiutata facendo dei controlli quando si trattava di selezionare le sementi?” Egli non ha prestato attenzione a questi aspetti e ha risposto solo: “I semi sono stati piantati; abbiamo visitato il posto durante la semina”. Non si è preoccupato di altre questioni. Come è stato appurato alla fine il problema di quel supervisore? Lei ha piantato delle fragole e, secondo le relative specifiche tecniche, le piante di fragole non andrebbero coperte o lasciate fruttificare il primo anno, e tutti i fiori andrebbero rimossi; in caso contrario, il secondo anno non daranno frutti, e se anche ne daranno il primo anno, saranno molto piccoli. Gli esperti lo hanno detto al supervisore, ma lei non ha prestato loro ascolto. Il suo ragionamento si basava su informazioni trovate online secondo cui era accettabile coprire le piante di fragole con una pellicola di plastica il primo anno e lasciare che dessero frutti. Il risultato è stato che hanno prodotto varie fragole piccole e deformi ricoperte di semi; alcune erano aspre, altre dolci, altre ancora insipide, ce n’erano di tutti i tipi. Il problema era diventato così grave, eppure i falsi leader lo hanno completamente ignorato. Perché? Perché, hanno pensato che non avrebbero comunque mangiato quelle fragole, e quindi hanno scelto di trascurare la questione. Il fatto che non avrebbero mangiato una certa cosa significa forse che non avrebbero dovuto preoccuparsene? E che dire delle patate e delle cipolle che invece avrebbero mangiato: gliene importava qualcosa? A nessuno di quei falsi leader importava; si limitavano a guardare mentre il supervisore faceva quello che voleva. Un giorno sono andato a trovarli e qualcuno Mi ha riferito che la lattuga era diventata vecchia e che, se non l’avessero raccolta al più presto, nessuno avrebbe potuto mangiarla e sarebbe andata sprecata. Tuttavia, il supervisore ha insistito per lasciarla lì e ha detto che se l’avessero raccolta avrebbero dovuto piantare altri ortaggi, cosa che lei considerava una seccatura. Nonostante ne fossero a conoscenza, i falsi leader non hanno fatto nulla. Alla fine, il Supremo ha dovuto ordinare loro di raccogliere rapidamente la lattuga e di gestire la situazione; altrimenti la lattuga avrebbe invaso il terreno e impedito di piantare le verdure estive. Nonostante l’insorgere di un problema così importante nel lavoro, nessuno dei falsi leader ha fatto alcunché al riguardo, perché avevano troppa paura di offendere le persone. Alla fine sono sorti molti problemi perché un falso leader ha promosso quel supervisore e non ha mai controllato il suo lavoro dopo averla promossa, le ha permesso di agire liberamente, le ha fornito sostegno e l’ha appoggiata, e gli altri leader non hanno osato intervenire e lo hanno assecondato in tutto. Questo è il lavoro che hanno svolto i leader. Possono ancora essere chiamati leader? Nonostante una situazione così grave si stesse verificando proprio sotto il loro naso, non hanno saputo riconoscerla come un problema e tanto meno risolverla. Costoro non sono forse dei falsi leader? (Sì.) Da un lato, erano compiacenti e avevano paura di offendere gli altri. Da un altro, non sapevano quanto fosse grave il problema, non avevano un giudizio accurato, non sapevano che si trattava di un problema e non erano consapevoli del fatto che quel lavoro rientrava nell’ambito delle loro responsabilità. Costoro non sono forse dei buoni a nulla e dei miserabili? Non stanno forse venendo meno al proprio dovere? (Sì.) Questa è la quarta situazione: i supervisori vanno contro le disposizioni lavorative della casa di Dio e fanno le cose a modo loro. Abbiamo fornito un esempio che espone la manifestazione del modo in cui i falsi leader vengono meno ai propri doveri in questa materia e porta alla luce la loro natura essenza.

V. In che modo i falsi leader trattano i supervisori che sono anticristi e instaurano regni indipendenti

Un’altra situazione è quella in cui i supervisori si ribellano ai loro superiori e instaurano dei regni indipendenti: questi supervisori sono anticristi. I falsi leader non sono in grado di svolgere il ruolo di controllori quando si tratta di questioni come un supervisore di scarsa levatura, che possiede una cattiva umanità o che si scatena compiendo cattive azioni. Inoltre, non sono in grado di ispezionare e chiedere tempestivamente informazioni sul lavoro svolto da questo tipo di supervisori e sui loro problemi al fine di determinarne l’idoneità. Analogamente, i falsi leader sono ancora più incapaci di capire a fondo la natura essenza degli anticristi, i quali sono individui sinistri e maligni. Non solo non sono in grado di capirla a fondo, ma allo stesso tempo hanno in qualche modo paura di queste persone e sono un po’ inermi e impotenti, al punto che, il più delle volte, si fanno prendere per il naso dagli anticristi. Quanto può aggravarsi questa situazione? Gli anticristi potrebbero formare cricche all’interno delle aree di lavoro dei falsi leader, attirandovi le proprie forze e instaurando dei regni indipendenti, e alla fine potrebbero prendere il controllo, iniziare a comandare e trasformare i falsi leader in figure di rappresentanza. Questi falsi leader rimangono in qualche modo ignari delle cose che gli anticristi decidono e conoscono, ne sono all’oscuro. Ne vengono a conoscenza solo dopo che qualcosa accade e qualcuno lo riferisce loro, ma a quel punto è troppo tardi. I falsi leader chiedono persino agli anticristi perché non siano stati informati, e gli anticristi rispondono: “A che serve dirtelo? Tu non sei capace di prendere decisioni su nulla, quindi non c’era bisogno di discuterne con te, abbiamo preso la decisione da soli. Anche se ti avessimo informato, saresti stato sicuramente d’accordo. Quale opinione avresti potuto avere?” I falsi leader sono impotenti in tali questioni. Se non sono in grado di discernere, eliminare o gestire questi anticristi, dovrebbero segnalarli al Supremo, ma non osano fare nemmeno questo: non sono forse dei buoni a nulla? (Sì.) Di fronte a tali questioni, questi enormi buoni a nulla vengono da Me a lamentarsi in lacrime, brontolando: “Non è colpa mia; non ho preso io quella decisione. Se la decisione che hanno preso sia corretta o meno non ha nulla a che fare con me, perché non mi hanno informato né detto nulla quando l’hanno presa”. Che cosa intendono dire con questo? (Stanno scaricando le responsabilità.) In quanto leader, dovrebbero conoscere e padroneggiare queste questioni; se gli anticristi non li informano delle cose, perché non vanno loro a chiedere in modo proattivo? Come leader, dovrebbero organizzare, presiedere e prendere decisioni su ogni questione; se gli anticristi non li informano di nulla e decidono da soli, inviando loro in seguito delle fatture da firmare, non stanno forse usurpando la loro autorità? Quando i falsi leader si imbattono in un anticristo che disturba il lavoro della chiesa, rimangono imbambolati; sono impotenti come uno stolto di fronte a un lupo, e rimangono inerti mentre vengono trasformati in figure di rappresentanza e la loro autorità viene usurpata. Non riescono a fare nulla al riguardo: che branco di inutili disgraziati! Non sono capaci di risolvere le questioni, di discernere o smascherare gli anticristi e di certo neppure di impedire loro di compiere azioni malvagie. Allo stesso tempo, non riferiscono questi problemi al Supremo. Non sono forse dei buoni a nulla? A cosa serve sceglierli come leader? Gli anticristi si scatenano compiendo cattive azioni, sperperano apertamente le offerte, formano forze di cui sono a capo e instaurano regni indipendenti all’interno della chiesa; nel frattempo, questi leader sono completamente incapaci di supervisionarli, smascherarli, porre loro dei freni o gestirli, eppure vengono a lamentarsi da Me. Che razza di leader sono? Sono davvero dei buoni a nulla! Qualunque cosa facciano, queste bande guidate da anticristi discutono segretamente tra loro e poi prendono decisioni senza autorizzazione. Non concedono ai leader nemmeno il diritto di sapere cosa sta succedendo, e tanto meno quello di prendere decisioni. Negano i leader direttamente, esercitando loro stessi tutto il potere e prendendo tutte le decisioni. In tutto ciò, che cosa fanno i leader incaricati di gestirli? Non sono assolutamente capaci di ispezionare, supervisionare e gestire questo lavoro né di prendere decisioni al riguardo. Alla fine, lasciano che gli anticristi assumano il controllo e li gestiscano dall’alto. Questo problema non scaturisce forse dal lavoro dei falsi leader? Qual è l’essenza di questo problema? Da dove deriva? Deriva dal fatto che i falsi leader possiedono scarsa levatura e non hanno capacità lavorative e che gli anticristi non hanno alcuna considerazione per loro. Gli anticristi pensano: “Cosa puoi fare come leader? Non ti ascolterò comunque e continuerò a scavalcarti per fare le cose. Se lo segnali al Supremo, ti daremo il tormento!” I falsi leader non osano riferire queste questioni. Non solo essi non hanno capacità lavorative, ma sono anche privi del coraggio di sostenere i principi, hanno paura di offendere le persone e sono completamente sprovvisti di lealtà: non è un problema grave? Se avessero davvero una qualche levatura e capissero la verità, vedendo questi individui compiere cattive azioni, direbbero: “Non oso esporli da solo, quindi condividerò con diversi fratelli e sorelle che perseguono e comprendono di più la verità per risolvere questi problemi. Se, dopo aver condiviso con loro, non riusciremo comunque a occuparci degli anticristi, riferirò il problema al Supremo e lascerò che lo risolvano loro. Non posso fare altro, ma devo innanzitutto salvaguardare gli interessi della casa di Dio; le questioni che ho capito a fondo e i problemi che ho scoperto non devono assolutamente continuare a svilupparsi”. Questo non è forse un modo per affrontare il problema? Può inoltre considerarsi come adempiere alle proprie responsabilità? Se sapessero fare questo, allora il Supremo non direbbe che sono di scarsa levatura e privi di capacità lavorative. Tuttavia, questi leader non sono nemmeno in grado di segnalare i problemi al Supremo, quindi vengono classificati come buoni a nulla e falsi leader. Non solo hanno scarsa levatura e sono privi di capacità lavorative, ma non possiedono nemmeno la fede e il coraggio di affidarsi a Dio per smascherare e combattere gli anticristi. Non sono forse dei buoni a nulla? Coloro che sono stati usurpati dagli anticristi sono commiserabili? Potrebbero sembrare tali; non hanno fatto nulla di male, e nel loro lavoro sono molto cauti, hanno molta paura di sbagliare, di essere potati e di essere disdegnati dai fratelli e dalle sorelle. Eppure finiscono per essere totalmente usurpati dagli anticristi proprio sotto i propri occhi, nulla di ciò che dicono sortisce alcun effetto e la loro presenza è di fatto irrilevante. In superficie potrebbero sembrare commiserabili, ma in realtà sono piuttosto detestabili. DiteMi, la casa di Dio può risolvere i problemi che le persone non sono in grado di risolvere? Le persone dovrebbero segnalare i problemi al Supremo? (Sì.) Nella casa di Dio non ci sono problemi che non possono essere risolti e le parole di Dio possono risolvere qualsiasi situazione. Costoro hanno vera fede in Dio? Se non hanno nemmeno questo briciolo di fede, come possono disporre dei requisiti per il ruolo di leader? Non sono forse degli inutili disgraziati? Non si tratta solo del fatto che sono dei falsi leader: sono sprovvisti anche della più basilare fede in Dio. Sono dei miscredenti e non meritano di essere leader!

Per quanto riguarda la quarta responsabilità dei leader e dei lavoratori, abbiamo elencato cinque situazioni per esporre come i falsi leader approcciano i vari elementi del lavoro e i supervisori. Sulla base di queste cinque situazioni, abbiamo analizzato le varie manifestazioni della levatura estremamente scarsa dei falsi leader, della loro incompetenza e della loro incapacità di svolgere un lavoro reale. Attraverso tale condivisione, vi è un po’ più chiaro come discernere i falsi leader? (Sì.) Bene, allora concludiamo qui la nostra condivisione di oggi. Arrivederci!

23 gennaio 2021

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