C. Parole sulla rivelazione delle concezioni religiose, delle eresie e delle falsità dell’umanità corrotta

135. Nella tua fede in Dio, come dovresti conoscere Dio? Dovresti arrivare a conoscerLo in base alle parole e all’opera di Dio oggi, senza deviazioni né errori, e prima di ogni altra cosa dovresti conoscere l’opera di Dio. Queste sono le fondamenta del conoscere Dio. Tutte quelle diverse credenze erronee che mancano di una pura accettazione delle parole di Dio sono nozioni religiose, sono un’accettazione di ciò che è deviante ed erroneo. La più grande abilità delle figure religiose consiste nel prendere le parole di Dio accettate in passato e mettere le parole pronunciate da Dio oggi a confronto con esse. Se, quando servi il Dio di oggi, ti attieni agli aspetti messi in luce dallo Spirito Santo nel passato, allora il tuo servizio causerà un’interruzione, la tua pratica sarà obsoleta e nulla più di una cerimonia religiosa. Se credi che coloro che servono Dio debbano essere esteriormente umili e pazienti…, se metti questo tipo di conoscenza in pratica oggi, allora tale conoscenza è una nozione religiosa, e tale pratica è divenuta una prestazione ipocrita. “Nozioni religiose” si riferisce a cose che sono superate e obsolete (inclusa l’accettazione di parole precedentemente pronunciate da Dio e l’illuminazione direttamente rivelata dallo Spirito Santo) e che, se dovessero esser messe in pratica oggi, sarebbero un’interruzione dell’opera di Dio e di nessun beneficio per l’uomo. Se gli uomini non sono in grado di eliminare al proprio interno quegli aspetti che appartengono a nozioni religiose, diventeranno un grosso ostacolo al servizio reso dall’uomo a Dio. Le persone con nozioni religiose non hanno modo di tenere il passo con le fasi dell’opera dello Spirito Santo, restano un passo indietro, poi due – poiché queste nozioni religiose rendono l’uomo incredibilmente presuntuoso ed arrogante. Dio non prova alcuna nostalgia per ciò che ha detto e fatto in passato; se è obsoleto lo elimina. Sei sicuro di essere in grado di rinunciare a tutte le tue nozioni? Se ti attieni alle parole che Dio ha pronunciato in passato, questo dimostra forse che conosci l’opera di Dio? Se non sei in grado di accettare la luce dello Spirito Santo oggi, attenendoti invece alla luce del passato, questo può forse provare che stai seguendo le orme di Dio? Non sei ancora capace di rinunciare alle tue nozioni religiose? Se è così, allora diverrai uno di quelli che si oppongono a Dio.

Tratto da “Solo coloro che conoscono l’opera di Dio oggi possono servire Dio” in “La Parola appare nella carne”

136. Poiché ci sono sviluppi sempre nuovi nell’opera di Dio, essa in alcune sue parti diventa obsoleta e datata, mentre si aggiungono nuove parti. Queste diverse tipologie dell’opera, la vecchia e la nuova, non sono in contraddizione, ma complementari; ogni passo procede da quello precedente. Poiché c’è una nuova opera, le cose vecchie devono ovviamente essere eliminate. Per esempio, alcune delle pratiche consolidate da tempo e modi di dire consueti e diffusi tra la gente, abbinati a molti anni di esperienza e di insegnamenti umani, hanno formato tutta una serie di nozioni nella mente dell’uomo. Quel Dio non ha ancora pienamente svelato all’uomo il Proprio vero volto e la Propria intrinseca indole, congiuntamente al diffondersi, nel corso di molti anni, di teorie tradizionali provenienti dai tempi antichi che sono state ancora più propizie all’elaborazione di tali nozioni da parte dell’uomo. Si può dire che, durante il corso del cammino di fede dell’uomo in Dio, l’influenza di diverse nozioni abbia condotto alla continua formazione ed evoluzione negli uomini di ogni genere di interpretazioni nozionali di Dio, e ciò ha fatto sì che molte persone religiose che servono Dio divenissero Sue nemiche. E così, più forti sono le nozioni religiose delle persone, più esse si oppongono a Dio e sono Sue nemiche. L’opera di Dio è sempre nuova e mai vecchia, e non costituisce mai una dottrina, bensì cambia e si rinnova continuamente in misura maggiore o minore. Questa opera è l’espressione dell’indole intrinseca di Dio Stesso. È anche il principio intrinseco dell’opera di Dio, e uno dei mezzi mediante i quali Dio mette in atto la Propria gestione. Se Dio non operasse in questo modo, l’uomo non potrebbe cambiare né essere in grado di conoscere Dio, e Satana non verrebbe sconfitto. Così, nella Sua opera si verificano continuamente dei cambiamenti che sembrano estemporanei, ma che sono in realtà periodici. Il modo in cui l’uomo crede in Dio, tuttavia, è molto diverso. Egli si attiene a dottrine e sistemi vecchi, familiari, e più sono antichi più gli risultano accettabili. Come potrebbe l’insensata mente dell’uomo, inflessibile come la pietra, accettare una nuova opera e nuove parole di Dio tanto inimmaginabili? L’uomo aborrisce il Dio che è sempre nuovo e mai vecchio; gradisce solamente il vecchio Dio con le fattezze di un uomo anziano con la barba bianca, assiso immobile. Così, poiché Dio e l’uomo hanno ciascuno i propri gusti, l’uomo è divenuto nemico di Dio. Molte di queste contraddizioni sussistono ancor oggi, in un tempo in cui Dio svolge una nuova opera da quasi seimila anni. Esse sono, pertanto, irrimediabili. Forse a causa della testardaggine dell’uomo o dell’inviolabilità da parte di qualsiasi uomo dei decreti amministrativi di Dio, questi prelati e donne continuano ad attenersi a vecchi libri e giornali ammuffiti, mentre Dio prosegue la Sua opera di gestione ancora incompleta, come se non avesse nessuno al Proprio fianco. Sebbene tali contraddizioni facciano di Dio e dell’uomo dei nemici, persino in modo irriconciliabile, Dio non presta loro alcuna attenzione, come se fossero lì eppure non ci fossero. L’uomo, comunque, resta attaccato alle proprie credenze e nozioni, e non riesce a liberarsene. Tuttavia una cosa è del tutto evidente: anche se l’uomo non si muove dalla propria posizione, i piedi di Dio sono sempre in movimento ed Egli cambia continuamente posizione a seconda del contesto, e alla fine sarà l’uomo a risultare sconfitto senza neppure aver combattuto. Dio, nel frattempo, è il più acerrimo nemico di tutti i Suoi avversari che sono stati sconfitti, ed è anche il campione di coloro in mezzo al genere umano che sono stati sconfitti e di coloro che non sono ancora stati sconfitti. Chi può competere con Dio e uscirne vittorioso? Le nozioni dell’uomo sembrano venire da Dio, poiché molte di esse sono nate sulla scia dell’opera di Dio, tuttavia Dio non perdona l’uomo a causa di ciò, e tanto meno elargisce elogi all’uomo perché produce sulla scia della Sua opera cataste e cataste di prodotti “per Dio” che sono estranei all’opera di Dio. Egli è invece profondamente disgustato dalle nozioni dell’uomo e dalle sue vecchie, pie credenze, e non gli viene neppure in mente di prendere atto della data in cui tali nozioni sono comparse per la prima volta. Egli non accetta affatto che queste nozioni siano causate dalla Sua opera, poiché le nozioni dell’uomo vengono diffuse dall’uomo; la loro sorgente si trova nei pensieri e nella mente dell’uomo, e non è Dio, bensì Satana. L’intenzione di Dio è sempre stata quella che la Sua opera sia nuova e viva, non vecchia e morta, e che ciò a cui Egli induce l’uomo ad attenersi vari con l’età e il periodo, e non sia eterno e immutabile, poiché Egli è un Dio che consente all’uomo di vivere e rinnovarsi, non come un diavolo, che fa invecchiare e perire l’uomo. Ancora non lo capite? Hai delle nozioni riguardo a Dio e non sei capace di lasciarle andare poiché hai una mentalità chiusa. Non è perché l’opera di Dio non abbia molto senso, né perché l’opera di Dio non sia in linea con i desideri umani, né tanto meno perché Dio costantemente trascuri il Proprio dovere. Che tu non riesca a rinunciare alle tue nozioni dipende dal fatto che manchi troppo di obbedienza, e che non hai le benché minime sembianze di una creatura di Dio, non dal fatto che Dio ti renda le cose difficili. Tutto ciò è stato causato da te, e non ha nulla a che fare con Dio; tutte le sofferenze e le disgrazie sono causate dall’uomo. Le intenzioni di Dio sono sempre buone: Egli non desidera farti produrre nozioni, bensì desidera che tu cambi e venga rinnovato col passare delle età. Invece tu non distingui il gesso dal formaggio, e stai continuamente a esaminare o ad analizzare. Non si tratta del fatto che Dio ti stia rendendo le cose difficili, bensì del fatto che non hai alcun timore di Dio, e che la tua disobbedienza è troppo grande. Un insignificante essere del creato che osa prendere una misera parte di ciò che è stato in precedenza dato da Dio, e poi si rivolta e lo usa per attaccarLo: non è questa la disobbedienza dell’uomo? Gli esseri umani, è corretto dirlo, non sono affatto qualificati per esprimere il proprio punto di vista davanti a Dio, e ancor meno lo sono per ostentare a piacimento il loro indegno, maleodorante, elaborato linguaggio, per non parlare di quelle ammuffite nozioni. Non sono forse queste ultime ancor più prive di valore?

Tratto da “Solo coloro che conoscono l’opera di Dio oggi possono servire Dio” in “La Parola appare nella carne”

137. L’opera di Dio continua ad andare avanti e, nonostante lo scopo della Sua opera rimanga invariato, i mezzi con cui Egli lavora cambiano costantemente e perciò anche coloro che Lo seguono. Più Dio opera, più l’uomo Lo conosce a fondo e l’indole umana cambia secondo la Sua opera. Tuttavia, ciò avviene perché l’opera di Dio cambia così continuamente che coloro che non conoscono l’opera dello Spirito Santo e gli uomini irragionevoli che non conoscono la verità diventano nemici di Dio. Non sempre l’opera di Dio è conforme alle nozioni dell’uomo, dato che la Sua opera è sempre nuova e mai vecchia. Non sempre Egli ripete la vecchia opera, ma piuttosto va avanti con l’opera mai svolta prima. Poiché Dio non ripete la Sua opera e l’uomo giudica regolarmente l’opera di Dio oggi sulla base della Sua opera del passato, è estremamente difficile che Dio svolga ogni fase del lavoro della nuova era. L’uomo pone fin troppi ostacoli! Il pensiero dell’uomo è troppo retrogrado! Nessun uomo conosce l’opera di Dio, eppure tutti ne danno delle definizioni. Lontano da Dio, l’uomo perde la vita, la verità e le benedizioni divine, ma l’uomo non accetta né la vita né la verità, tantomeno le maggiori benedizioni che Dio dona all’umanità. Tutti gli uomini desiderano guadagnare Dio, ma non riescono ad accettare alcun cambiamento nella Sua opera. Coloro che non accettano l’opera nuova di Dio credono che la Sua opera non cambi e che il Suo lavoro rimanga sempre fermo. Ritengono che tutto ciò che è necessario per ottenere la salvezza eterna da Dio sia rispettare la legge, e che, finché si pentiranno dei loro peccati e li confesseranno, la volontà di Dio sarà soddisfatta per sempre. Ritengono che solo Dio possa essere il Dio della legge e il Dio che è stato inchiodato sulla croce per l’uomo; credono anche che Dio non dovrebbe e non potrebbe superare la Bibbia. Sono esattamente queste opinioni che li hanno legati saldamente alla legge vecchia, ancorandoli a regole rigide. Ancora più persone credono che, qualunque sia l’opera nuova di Dio, debba essere confermata dalle profezie e che in ogni fase di tale opera a tutti coloro che seguono Dio con cuore sincero debbano essere mostrate anche delle rivelazioni, altrimenti l’opera non potrebbe appartenere a Dio. Conoscere Dio è già un compito arduo per l’uomo. Considerando, poi, il cuore irrazionale dell’uomo e la sua natura ribelle fatta di egoismo e presunzione, sarà ancora più difficile che l’uomo accetti l’opera nuova di Dio. L’uomo non esamina l’opera nuova di Dio con cura né la accetta con umiltà; piuttosto, assume un atteggiamento di disprezzo, aspettando le rivelazioni e la guida di Dio. Non è questo il comportamento di un uomo che si ribella e si oppone a Dio? Questi uomini come possono ottenere l’approvazione di Dio?

Tratto da “Come può l’uomo che ha delimitato Dio nelle sue nozioni ricevere le rivelazioni di Dio?” in “La Parola appare nella carne”

138. Dal momento che l’uomo crede in Dio, deve seguire da vicino le Sue orme, passo dopo passo; dovrebbe “seguire l’Agnello, ovunque Egli vada”. Sono queste le persone che ricercano la vera via e che conoscono l’opera dello Spirito Santo. Le persone che seguono servilmente la lettera e le dottrine sono coloro che sono state eliminate dall’opera dello Spirito Santo. In ogni periodo di tempo, Dio comincerà un’opera nuova, e in ogni periodo ci sarà un nuovo inizio tra gli uomini. Se l’uomo si attiene solo alle verità che “Jahvè è Dio” e che “Gesù è il Cristo”, che sono verità che si applicano ad una sola età, non riuscirà mai a stare al passo con l’opera dello Spirito Santo, e sarà sempre incapace di ottenere l’opera dello Spirito Santo. Indipendentemente da come Dio opera, l’uomo segue senza il minimo dubbio, e segue da vicino. In tal modo, come potrebbe l’uomo essere eliminato dallo Spirito Santo? Indipendentemente da ciò che Dio fa, fintanto che l’uomo è sicuro che sia opera dello Spirito Santo e vi collabora senza alcuna remora, e cerca di essere all’altezza dei requisiti divini, come potrebbe venire punito? L’opera di Dio non è mai cessata, le Sue orme non si sono mai interrotte, e prima del completamento del Suo lavoro di gestione, Si è sempre dato da fare, senza un attimo di sosta. Ma l’uomo è diverso: non avendo ottenuto che un pizzico dell’opera dello Spirito Santo, lo tratta come se non dovesse mai cambiare; avendo ottenuto un briciolo di conoscenza, non procede ulteriormente per seguire le orme della più recente opera di Dio; non avendo visto che una minima parte dell’opera di Dio, immediatamente riduce Dio alle sembianze di una particolare scultura in legno, convinto che Dio rimanga per sempre nella forma che gli è apparsa, che sia stato così in passato e che sarà per sempre così in futuro; non avendo ricevuto che una superficiale conoscenza, l’uomo ne è talmente orgoglioso da dimenticare se stesso e comincia a proclamare smodatamente un’indole e un essere di Dio che semplicemente non esistono; e divenuto certo di una fase dell’opera dello Spirito Santo, indipendentemente da quale tipo di persona proclami la nuova opera di Dio, l’uomo non l’accetta. Queste sono persone che non riescono ad accettare la nuova opera dello Spirito Santo; sono troppo conservatrici, incapaci di accettare novità. Tali persone sono coloro che credono in Dio, ma al tempo stesso Lo rifiutano. L’uomo crede che gli Israeliti avessero torto nel “credere solo in Jahvè e non credere in Gesù”, eppure la maggioranza delle persone agisce come se “credesse solo in Jahvè e rifiutasse Gesù” e “desiderasse il ritorno del Messia, ma avversasse il Messia chiamato Gesù”. Non c’è da stupirsi, allora, che le persone vivano ancora sotto il dominio di Satana, dopo aver accettato una fase dell’opera dello Spirito Santo, e che ancora non ricevano le benedizioni di Dio. Non è forse questo il risultato del ribellismo dell’uomo? I Cristiani di tutto il mondo che non hanno tenuto il passo con la nuova opera di oggi si aggrappano tutti saldamente alla speranza che avranno fortuna, dando per scontato che Dio esaudirà tutti i loro desideri. Eppure non sanno dire con certezza perché Dio li innalzerà al terzo cielo, né sono sicuri riguardo al modo in cui Gesù verrà a radunarli dall’alto di una bianca nube, tanto meno sanno dire con assoluta certezza se Gesù arriverà davvero su una bianca nube nel giorno che essi immaginano. Sono tutti ansiosi e smarriti; non sanno neppure se Dio verrà a prendere ciascuna delle svariate piccole manciate di persone, provenienti da ogni denominazione. L’opera che Dio svolge ora, l’età presente, la volontà di Dio – essi non ne hanno il minimo sentore, e non possono far nulla se non fare il conto alla rovescia dei giorni, sulle dita. Solo coloro che seguono le orme dell’Agnello fino alla fine possono ottenere la benedizione finale, mentre queste “persone intelligenti”, che sono incapaci di seguire fino alla fine eppure credono di aver ottenuto tutto, non possono assistere all’apparizione di Dio. Si credono tutti le persone più brillanti sulla faccia della terra, e interrompono lo sviluppo continuo dell’opera di Dio senza ragione alcuna, e sembrano credere con assoluta certezza che Dio li porterà in cielo, loro che “hanno la massima lealtà verso Dio, Lo seguono e osservano la parola di Dio”. Anche se hanno la “massima lealtà” verso le parole proferite da Dio, le loro parole e azioni risultano comunque disgustose, poiché si oppongono all’opera dello Spirito Santo, e commettono inganno e malvagità. Coloro che non seguono fino alla fine, che non tengono il passo con l’opera dello Spirito Santo e che aderiscono solo alla vecchia opera, non solo non sono riusciti a restare leali verso Dio, bensì, al contrario, sono divenuti coloro che si oppongono a Dio, coloro che vengono rifiutati dalla nuova età e che verranno puniti. Esiste qualcuno più misero di loro? Molti credono persino che tutti coloro che rifiutano l’antica legge e accettano la nuova opera siano privi di coscienza. Tali persone, che si limitano a parlare di “coscienza” e non conoscono l’opera dello Spirito Santo, alla fine vedranno le loro prospettive stroncate dalle loro stesse coscienze. L’opera di Dio non si attiene alla dottrina e, anche se si tratta della Sua Stessa opera, Dio non vi resta aggrappato. Ciò che dovrebbe essere negato, viene negato, ciò che dovrebbe essere eliminato, viene eliminato. Tuttavia, l’uomo si pone in inimicizia con Dio, non attenendosi che a una piccola parte del lavoro di gestione di Dio. Non è questa una totale assurdità da parte dell’uomo? Non è ignoranza da parte sua? Più le persone sono timide ed eccessivamente caute per timore di non ottenere le benedizioni di Dio, più sono incapaci di ottenere benedizioni maggiori e di ricevere la benedizione finale. Le persone che si attengono servilmente alla legge dimostrano tutte la massima lealtà verso la legge, e più dimostrano lealtà verso la legge, più sono ribelli che si oppongono a Dio. Poiché ora è l’Età del Regno, non l’Età della Legge, e l’opera di oggi e l’opera del passato non possono essere menzionate allo stesso tempo, neanche l’opera del passato può essere paragonata all’opera di oggi. L’opera di Dio è cambiata e così pure la pratica dell’uomo; non è osservare la legge o portare la croce. Pertanto, la lealtà verso la legge e alla croce non incontrano l’approvazione di Dio.

Tratto da “L’opera di Dio e la pratica dell’uomo” in “La Parola appare nella carne”

139. Gli esseri umani, che sono stati corrotti, vivono tutti nella trappola di Satana, vivono nella carne, vivono nei desideri egoistici, e non ce n’è nemmeno uno fra loro che sia in armonia con Me. Alcuni dicono di essere in armonia con Me, ma tutti adorano idoli vaghi. Sebbene riconoscano la santità del Mio nome, percorrono un cammino che procede in senso contrario a Me, e le loro parole sono colme di arroganza e di un’eccessiva sicurezza di sé, perché in fondo sono tutti contro di Me e non sono in armonia con Me. Ogni giorno ricercano nella Bibbia tracce di Me e individuano a caso dei brani “adatti” che leggono incessantemente e che recitano come scritture. Non sanno come fare per essere in armonia con Me, non sanno che cosa voglia dire essere in contrasto con Me e si limitano a leggere ciecamente le scritture. Imprigionano nella Bibbia un Dio vago che non hanno mai visto e che sono incapaci di vedere, e lo estraggono per osservarlo nel loro tempo libero. Credono nella Mia esistenza solo nell’ambito della Bibbia. Per loro, Io sono equivalente alla Bibbia; senza Bibbia Io non ci sono, e senza di Me non c’è Bibbia. Non prestano attenzione alla Mia esistenza e alle Mie azioni, ma dedicano piuttosto un’attenzione estrema e speciale a ogni minima parola della Scrittura, e molti di loro credono perfino che Io non debba fare alcunché di ciò che desidero se non è stato predetto dalla Scrittura. Assegnano alla Scrittura un’importanza eccessiva. Si può dire che assegnino un’importanza eccessiva a parole ed espressioni, al punto che utilizzano versetti della Bibbia per misurare ogni parola che dico e per condannarMi. Ciò che ricercano non è la via per essere in armonia con Me o la via per essere in armonia con la verità, ma la via per essere in armonia con le parole della Bibbia, e credono che tutto ciò che non si conforma alla Bibbia, senza eccezione, non sia opera Mia. Queste persone non sono forse i degni discendenti dei farisei? I farisei ebraici adoperavano la legge di Mosè per condannare Gesù. Non ricercavano l’armonia col Gesù dell’epoca, ma seguivano diligentemente alla lettera la legge, tanto che alla fine inchiodarono alla croce l’innocente Gesù, dopo averLo accusato di non seguire la legge dell’Antico Testamento e di non essere il Messia. Qual era la loro essenza? Non era forse che non ricercavano la via per essere in armonia con la verità? Si ostinavano su ogni minima parola della Scrittura, non prestando attenzione alla Mia volontà e ai passaggi e metodi della Mia opera. Non erano persone che cercavano la verità, ma persone che si attenevano rigidamente alle parole; non erano persone che credevano in Dio, ma persone che credevano nella Bibbia. Sostanzialmente erano i gelosi custodi della Bibbia. Per salvaguardare gli interessi della Bibbia e sostenere la dignità della Bibbia e proteggere la reputazione della Bibbia, si spinsero fino a inchiodare alla croce il misericordioso Gesù. E lo fecero puramente allo scopo di difendere la Bibbia e di conservare nel cuore delle persone il prestigio di ogni minima parola della Bibbia. Così preferirono abbandonare il proprio futuro e il sacrificio espiatorio per condannare a morte Gesù, che non Si conformava alla dottrina della Scrittura. Non erano forse dei lacchè di ogni minima parola della Scrittura?

E che dire delle persone di oggi? Cristo è venuto a trasmettere la verità, eppure loro preferirebbero espellerLo dal consesso umano per acquisire l’ingresso in cielo e ricevere la grazia. Preferirebbero negare del tutto l’avvento della verità per salvaguardare gli interessi della Bibbia, e preferirebbero inchiodare di nuovo alla croce il Cristo ritornato nella carne per garantire l’esistenza perenne della Bibbia. Come può l’uomo ricevere la Mia salvezza se il suo cuore è così malvagio e la sua natura è così antagonistica verso di Me? Io vivo tra gli uomini, eppure l’uomo non sa della Mia esistenza. Quando illumino l’uomo con la Mia luce, egli rimane ancora ignaro della Mia esistenza. Quando scateno la Mia ira sull’uomo, egli nega la Mia esistenza con ancora maggior vigore. L’uomo ricerca l’armonia con la parola, con la Bibbia, eppure nemmeno una persona si presenta davanti a Me per ricercare la via per essere in armonia con la verità. L’uomo alza gli occhi verso di Me in cielo e dedica un interesse particolare alla Mia esistenza in cielo, eppure nessuno si cura di Me nella carne, poiché Io che vivo tra gli uomini sono semplicemente troppo insignificante. Coloro che ricercano soltanto l’armonia con la parola della Bibbia e ricercano soltanto l’armonia con un Dio vago rappresentano per Me uno spettacolo penoso. Questo perché ciò che essi adorano sono parole morte e un Dio in grado di fornire loro tesori incalcolabili. Ciò che adorano è un Dio che si pone alla mercé dell’uomo, e che non esiste. Che cosa allora possono guadagnare da Me simili persone? L’uomo è semplicemente di livello troppo modesto per la parola. Coloro che sono contro di Me, che Mi pongono richieste illimitate, che non hanno amore per la verità, che si ribellano contro di Me: come potrebbero essere in armonia con Me?

Tratto da “Devi ricercare la via per essere in armonia con Cristo” in “La Parola appare nella carne”

140. Se utilizzate dei concetti per misurare e delineare Dio, come se fosse una statua di argilla immutabile, e se delimitate Dio all’interno della Bibbia e Lo contenete entro l’ambito limitato dell’operato, ciò dimostra che avete condannato Dio. Poiché, nel loro cuore, gli ebrei del Vecchio Testamento gettarono Dio nello stampo di un idolo, come se potesse essere chiamato solo il Messia e solo Colui che fu denominato Messia fosse Dio; e poiché servirono e adorarono Dio, come se fosse una statua di argilla (priva di vita), inchiodarono alla croce il Gesù di quell’epoca, condannandoLo a morte, obbligando Gesù innocente a morire. Dio non aveva commesso alcun crimine, tuttavia l’uomo non Lo risparmiò e Lo condannò a morte senza esitazione. Così, Gesù venne crocefisso. L’uomo crede sempre che Dio sia immutabile e Lo definisce secondo la Bibbia, come se l’uomo avesse capito la gestione di Dio, come se tutto quello che Dio compie fosse nelle mani dell’uomo. Le persone sono ridicole fino all’estremo, oltremodo arroganti e tendono all’eloquenza pomposa. Indipendentemente da quanto sia grande la tua conoscenza di Dio, ancora affermo che tu non Lo conosci, che nessuno Gli si oppone più di te e che Lo condanni perché sei del tutto incapace di ubbidire all’opera di Dio e di percorrere il cammino di perfezione che Egli ti offre. Perché Dio non è mai soddisfatto delle azioni dell’uomo? Perché quest’ultimo non Lo conosce, perché ha troppo nozioni, e perché la sua conoscenza di Dio non corrisponde minimamente alla realtà, ma al contrario ripete con monotonia la stessa solfa senza alcuna variazione e usa lo stesso approccio per ogni situazione. E così, essendo venuto sulla terra oggi, Dio è ancora una volta inchiodato alla croce.

Tratto da “Il malvagio deve essere punito” in “La Parola appare nella carne”

141. Per svariate migliaia di anni, l’uomo ha desiderato di essere testimone dell’arrivo del Salvatore, e di vedere Gesù il Salvatore su di una nuvola bianca nel momento in cui Egli discenderà personalmente tra coloro che Lo hanno bramato e Lo hanno agognato per migliaia di anni. L’uomo ha voluto fortemente che il Salvatore tornasse e Si riunisse con il popolo, ovvero che Gesù il Salvatore ritornasse dalle persone dalle quali è stato separato per migliaia di anni. E gli uomini sperano che Egli possa portare a compimento ancora una volta l’opera di redenzione che aveva realizzato tra gli Ebrei, che sia compassionevole e amorevole con loro, che perdoni i loro peccati, che Si faccia carico di tutte le loro trasgressioni e dei loro peccati, e che li liberi dal peccato. Bramano che Gesù il Salvatore sia lo stesso di prima – un Salvatore amabile, affettuoso e venerabile, che non è mai adirato con loro e non li rimprovera mai. Questo Salvatore perdona e Si fa carico di tutti i peccati degli uomini, e addirittura muore sulla croce per loro ancora una volta. Dal momento della dipartita di Gesù, i discepoli che Lo hanno seguito, e tutti i santi che sono stati salvati grazie al Suo nome, hanno sentito tanto la Sua mancanza e Lo hanno aspettato. Tutti coloro che sono stati salvati dalla grazia di Gesù Cristo durante l’Età della Grazia hanno desiderato ardentemente l’arrivo di quel giorno gioioso negli ultimi giorni, quando Gesù il Salvatore arriverà su di una nuvola bianca e apparirà tra gli uomini. Ovviamente, questo è anche il desiderio collettivo di tutti quelli che accettano il nome di Gesù il Salvatore nel tempo presente. In tutto l’universo, coloro che sono a conoscenza della salvezza di Gesù il Salvatore hanno agognato disperatamente l’arrivo improvviso di Gesù Cristo, perché si compiano le parole pronunciate da Gesù quando era sulla terra: “Io arriverò nello stesso modo in cui sono andato via”. L’uomo crede che, dopo la crocifissione e la resurrezione, Gesù sia tornato nei cieli su di una nuvola bianca, e abbia preso il Suo posto alla destra dell’Altissimo. L’uomo è convinto che, allo stesso modo, Gesù discenderà nuovamente su di una nuvola bianca (questa nuvola si riferisce alla nuvola su cui era Gesù quando ritornò in cielo), tra coloro che hanno desiderato fortemente il Suo ritorno per migliaia di anni, e pensa che Egli porterà l’immagine e le vesti degli Ebrei. Dopo essere apparso agli uomini, elargirà loro del cibo, farà in modo che l’acqua viva zampilli per loro, e vivrà con loro, pieno di grazia e amore, vivo e reale e così via. Ma Gesù il Salvatore non agì in questo modo; fece l’esatto opposto di ciò che pensava l’uomo. Egli non arrivò tra coloro che bramavano il Suo ritorno, e non apparve a tutti gli uomini su di una nuvola bianca. Egli è già arrivato, ma l’uomo non Lo conosce e continua a ignorarLo. Lo sta solo aspettando senza scopo, ignaro del fatto che Egli è già disceso su di una “nuvola bianca” (la nuvola che è il Suo Spirito, le Sue parole, la Sua intera indole e tutto ciò che Egli è), e in questo momento Si trova in un gruppo di vincitori che Egli creerà durante gli ultimi giorni. L’uomo non è a conoscenza di ciò: sebbene il santo Gesù Salvatore sia pieno di benevolenza e di amore verso l’umanità, come potrebbe operare in “templi” pieni di sudiciume e abitati da spiriti impuri? Anche se l’uomo sia rimasto in attesa del Suo arrivo, come poteva Egli apparire a coloro che mangiano la carne, bevono il sangue e indossano gli abiti degli ingiusti, a coloro che credono in Lui ma non Lo conoscono, e a coloro che Lo ricattano costantemente? L’uomo sa soltanto che Gesù il Salvatore è pieno d’amore e di compassione, e che è l’offerta sacrificale per il peccato piena di redenzione. Ma l’uomo non ha idea che Egli sia anche Dio Stesso, che trabocchi di giustizia, maestà, collera e giudizio, che possieda autorità e che sia pieno di dignità. E così, sebbene l’uomo abbia agognato ansiosamente e desiderato ardentemente il ritorno del Redentore, e perfino il Cielo sia commosso dalle sue preghiere, Gesù il Salvatore non appare a coloro che credono in Lui ma non Lo conoscono.

Tratto da “Il Salvatore è già ritornato su una ‘nuvola bianca’” in “La Parola appare nella carne”

142. Se, come immagina l’uomo, Gesù ritornerà e, negli ultimi giorni, sarà ancora chiamato Gesù e scenderà di nuovo tra gli uomini su una nuvola bianca, con le Sue sembianze, non sarebbe una ripetizione della Sua opera? Lo Spirito Santo è capace di rimanere legato al vecchio? Tutto ciò in cui l’uomo crede sono concetti, e tutto quello che capisce è in base al loro significato letterale e anche alla propria immaginazione; non sono conformi ai principi dell’opera dello Spirito Santo e alle intenzioni divine. Dio non opererebbe in quel modo; Dio non è così stolto e ottuso e la Sua opera non è così semplice come tu immagini. In base a tutto quel che gli uomini immaginano, Gesù ritornerà su una nuvola e scenderà in mezzo a voi. Vedrete Lui che, dall’alto della nuvola, vi dirà di essere Gesù; vedrete anche i segni dei chiodi nelle Sue mani, e Lo riconoscerete come tale. E Gesù vi salverà di nuovo e sarà il vostro Dio potente. Egli vi salverà, vi impartirà un nuovo nome, e consegnerà a ciascuno di voi una pietra bianca, dopo di che vi sarà concesso di entrare nel Regno dei Cieli e sarete accolti in paradiso. Tali convinzioni non sono concetti umani? Dio opera secondo le concezioni dell’uomo, o in contrasto con quelle? Le idee umane non provengono tutte da Satana? L’uomo non è stato corrotto da Satana? Se Dio realizzasse la Sua opera secondo i concetti umani, non diventerebbe a quel punto Satana? Non sarebbe dello stesso tipo delle Sue creature? Poiché queste ultime sono state ormai talmente corrotte da Satana che l’uomo ne è diventato la personificazione, se Dio dovesse operare secondo le cose di Satana, non sarebbe a quel punto un alleato di Satana? Come può l’uomo sondare l’opera di Dio? Di conseguenza, Dio non opererebbe mai secondo le idee umane, né nei modi che tu immagini. Ci sono quelli che sostengono che fu Dio Stesso a dire che sarebbe arrivato su una nuvola. È vero che lo disse Dio Stesso, ma non sai che nessun uomo può sondare i misteri divini? Non sai che nessun uomo è in grado di spiegare le parole di Dio? Sei sicuro, al di là di ogni ombra di dubbio, di aver ricevuto la rivelazione e l’illuminazione dallo Spirito Santo? Pensi davvero che sia stato lo Spirito Santo a rivelartelo in modo così diretto? È stato lo Spirito Santo a istruirti, o sono i tuoi concetti che ti inducono a pensarlo? Hai dichiarato: “Questo è stato detto da Dio Stesso”. Tuttavia, non possiamo avvalerci delle nostre idee e delle nostre menti per valutare le espressioni divine. Per quanto concerne le parole pronunciate da Isaia, puoi spiegarle con assoluta certezza? Osi chiarirle? Poiché non hai l’ardire di interpretare quanto ha detto Isaia, perché ti azzardi a farlo con Gesù? Chi è più elevato, Gesù o Isaia? Siccome la risposta è Gesù, per quale motivo chiarificheresti le parole da Lui pronunciate? Dio ti avviserebbe in anticipo della Sua opera? Non una sola creatura può esserne a conoscenza, nemmeno i messaggeri del cielo, neppure il Figlio dell’uomo, dunque come potresti conoscerla tu?

Tratto da “La visione dell’opera di Dio (3)” in “La Parola appare nella carne”

143. Volete sapere il motivo per cui i farisei si opposero a Gesù? Volete conoscere la sostanza dei farisei? Essi erano pieni di fantasie sul Messia. Per di più, credevano soltanto che il Messia sarebbe arrivato, ma non ricercavano la verità della vita. E così, ancora oggi attendono ancora il Messia, perché non conoscono affatto la via della vita e ignorano quale sia la via della verità. Dite, queste persone così stupide, ostinate e ignoranti come potrebbero guadagnarsi la benedizione di Dio? Come potrebbero contemplare il Messia? Resistevano a Gesù perché non conoscevano la direzione dell’opera dello Spirito Santo, ignoravano la via della verità descritta a parole da Gesù, e inoltre non comprendevano il Messia. Dal momento che non avevano mai visto il Messia e non erano mai stati in Sua compagnia, commisero l’errore di aggrapparsi invano al nome del Messia, mentre si opponevano alla Sua sostanza con qualsiasi mezzo. Fondamentalmente, questi farisei erano ostinati e arroganti, e disobbedivano alla verità. Il principio della loro fede in Dio è: a prescindere da quanto sia profonda la Tua predicazione e da quanto sia elevata la Tua autorità, Tu non sei il Cristo a meno che Tu non venga chiamato il Messia. Questi punti di vista non sono assurdi e ridicoli? Continuerò con le domande: non è estremamente facile che commettiate gli errori fatti dagli antichi farisei, dato che non avete la benché minima comprensione di Gesù? Sei capace di discernere la via della verità? Sei in grado di garantire con sincerità che non ti opporrai a Cristo? Riesci a seguire l’opera dello Spirito Santo? Se non sai se ti opporrai a Cristo, la tua vita è già prossima alla morte. Coloro che non conoscevano il Messia erano tutti capaci di opporsi a Gesù, di rifiutarLo e di calunniarLo. Quelli che non comprendono Gesù sono tutti in grado di rinnegarLo e vituperarLo. Inoltre, riescono a considerare il ritorno di Gesù come un inganno ordito da Satana, e più persone condanneranno Gesù tornato a incarnarSi. Tutto questo non vi spaventa? Dovrete affrontare la bestemmia contro lo Spirito Santo, la rovina delle parole dello Spirito Santo per le Chiese, e il rifiuto di tutto quello che è stato detto da Gesù. Che cosa potete guadagnare da Gesù se siete così confusi? Come potete comprendere l’opera di Gesù nel momento in cui Egli ritorna a incarnarSi su di una nuvola bianca, se ostinatamente rifiutate di ammettere i vostri errori? Vi dico questo: le persone che non accettano la verità, ma aspettano ciecamente l’arrivo di Gesù su nuvole bianche, bestemmieranno sicuramente lo Spirito Santo, e rappresentano la categoria che dovrà essere distrutta. Voi desiderate soltanto avere la grazia di Gesù e godere del gaudioso regno dei cieli, ma non avete mai obbedito alle parole proferite da Gesù, né avete mai ricevuto la verità espressa da Gesù quando ritorna a incarnarSi. Che cosa mostrerete in cambio del ritorno di Gesù su di una nuvola bianca: la sincerità con la quale ripetutamente commettete dei peccati, per poi confessarli ripetutamente? Che cosa offrirete in sacrificio a Gesù che ritorna su di una nuvola bianca? Gli anni di lavoro con i quali vi esaltate? Che cosa mostrerete per far sì che Gesù abbia fiducia in voi dopo il Suo ritorno? La vostra natura arrogante, che non obbedisce a nessuna verità?

Tratto da “Quando contemplerai il corpo spirituale di Gesù, Dio avrà creato nuovi cieli e nuova terra” in “La Parola appare nella carne”

144. La vostra lealtà è solo a parole, la vostra conoscenza è puramente intellettuale e concettuale, e i vostri sforzi vengono fatti nell’interesse di guadagnarvi le benedizioni dei cieli, e quindi come deve essere la vostra fede? Ancora oggi non date ascolto a ogni parola di verità. Non sapete che cosa sia Dio, che cosa sia Cristo, come temere Jahvè, come entrare nell’opera dello Spirito Santo, e come distinguere l’opera di Dio Stesso dai raggiri degli uomini. Sai solo condannare ogni parola di verità pronunciata da Dio che non si conformi al tuo modo di pensare. Dov’è la tua umiltà? Dov’è la tua obbedienza? Dov’è la tua lealtà? Dov’è il tuo desiderio di cercare la verità? Dov’è il tuo timore di Dio? Io vi dico, coloro che credono in Dio per i segni sono sicuramente la categoria che subirà la devastazione. Quelli che sono incapaci di accettare le parole di Gesù fattoSi di nuovo carne sono indubbiamente la progenie dell’inferno, i discendenti dell’arcangelo, la categoria che sarà sottoposta a una distruzione eterna. Molte persone potrebbero non essere interessate a quello che dico, ma voglio ancora dire ai cosiddetti santi che seguono Gesù: nel momento in cui vedrete Gesù discendere dai cieli su di una nuvola bianca con i vostri stessi occhi, assisterete all’apparizione pubblica del Sole di giustizia. Forse per te quello sarà un momento di grande entusiasmo, ma dovresti sapere che quando vedrai Gesù discendere dai cieli, tu scenderai contemporaneamente all’inferno per essere punito. Quello sarà il momento della fine del piano di gestione di Dio, e il momento in cui Dio ricompenserà i buoni e punirà i cattivi. Il giudizio di Dio si sarà concluso prima che l’uomo possa vedere i segni, quando ci sarà soltanto l’espressione della verità. Coloro che accettano la verità e non cercano segni, essendo stati così purificati, saranno tornati davanti al trono di Dio ed entrati nell’abbraccio del Creatore. Soltanto coloro che insistono nel credere che “il Gesù che non giunge su una nuvola bianca è un falso cristo” saranno soggetti a una punizione perpetua, perché credono soltanto nel Gesù che mostra i segni, ma non riconoscono il Gesù che esprime giudizi severi e rivela la vera via della vita. Pertanto, secondo queste persone, può accadere solo che Gesù tratti con loro quando ritorna apertamente su di una nuvola bianca. Sono particolarmente ostinate e arroganti, e hanno un’eccessiva fiducia in sé stesse. Come potrebbero essere ricompensati da Gesù individui così degenerati? Il ritorno di Gesù è una grande salvezza per coloro che sono in grado di accettare la verità, ma è un segno di condanna per quelli che sono incapaci di accoglierla. Dovreste scegliere il vostro cammino, e non bestemmiare lo Spirito Santo, né rifiutare la verità. Non dovreste essere persone ignoranti e arroganti, bensì obbedire alla guida dello Spirito Santo, e desiderare ardentemente e cercare la verità; soltanto così potrete trarre dei benefici. Vi consiglio di seguire con attenzione il vostro cammino di fede in Dio. Non saltate alle conclusioni; inoltre, non siate superficiali e sbadati nella vostra fede in Dio. Sappiate che, come minimo, coloro che credono in Dio devono essere umili e riverenti. Coloro che hanno udito la verità, ma arricciano il naso davanti a essa, sono stupidi e ignoranti. Quelli che hanno ascoltato la verità, ma ne traggono delle conclusioni affrettate o la condannano, sono pieni di arroganza. Nessuno che creda in Gesù ha il diritto di maledire o condannare altre persone. Dovreste essere tutti razionali e accettare la verità. Forse, avendo sentito la via della verità e letto la parola di vita, credi che tra queste parole soltanto una su diecimila sia in linea con le tue convinzioni e con la Bibbia, e quindi dovresti continuare a cercare in questo decimillesimo delle parole. Ti consiglio ancora di essere umile, di non essere troppo sicuro di te e di non esaltarti eccessivamente. Nel tuo cuore conservi un pò di reverenza per Dio, allora guadagnerai una luce più grande. Se esamini attentamente e contempli ripetutamente queste parole, capirai se corrispondano o meno alla verità e alla vita. Forse, avendo letto soltanto poche frasi, alcune persone condanneranno ciecamente queste parole, dicendo: “Non è altro che un po’ di illuminazione dello Spirito Santo” oppure “questo è un falso cristo, venuto a ingannare le persone”. Coloro che pronunciano tali frasi sono accecati dall’ignoranza! La tua comprensione dell’opera e della saggezza di Dio è troppo limitata, e ti consiglio di ricominciare da zero! Non dovete condannare a occhi chiusi le parole espresse da Dio a causa dell’apparizione di falsi cristi durante gli ultimi giorni, e non dovete bestemmiare lo Spirito Santo perché temete che ci sia un inganno. Non sarebbe un vero peccato? Se, dopo un lungo esame, credi ancora che queste parole non corrispondano alla verità, non rappresentino la via da seguire e non siano l’espressione di Dio, allora in definitiva sarai punito e resterai senza benedizioni.

Tratto da “Quando contemplerai il corpo spirituale di Gesù, Dio avrà creato nuovi cieli e nuova terra” in “La Parola appare nella carne”

145. Non hai creduto in Lui per molto tempo, eppure hai innumerevoli nozioni su di Lui, al punto che non osi pensare nemmeno per un istante che il Dio degli Israeliti Si degnerebbe di “onorarvi” della Sua presenza. Tantomeno osate pensare a come potreste vedere Dio che compie un’apparizione personale, visto quanto siete intollerabilmente lordi. Non avete neppure mai pensato a come Dio potrebbe discendere di persona in una terra di Gentili. Egli dovrebbe discendere sul Monte Sinai o sul Monte degli Ulivi e apparire agli Israeliti. I Gentili (ossia, la gente nata fuori da Israele) non sono forse tutti oggetto della Sua avversione? Come potrebbe Egli operare di persona in mezzo a loro? Tutte queste sono le nozioni profondamente radicate che avete sviluppato nel corso di molti anni. Lo scopo del conquistarvi oggi è distruggere queste vostre nozioni. Come risultato di ciò avete visto Dio apparire di persona in mezzo a voi – non sul Monte Sinai o sul Monte degli Ulivi, ma in mezzo a gente che Egli non ha mai guidato in passato. Dopo che Dio ebbe compiuto le Sue due fasi dell’opera in Israele, gli Israeliti e così tutti i Gentili arrivarono ad accogliere questa nozione: sebbene sia vero che Dio abbia creato tutte le cose, Egli intende essere soltanto il Dio degli Israeliti, non il Dio dei Gentili. Gli Israeliti credono quanto segue: Dio può essere soltanto il nostro Dio, non il Dio di voi Gentili, e poiché non venerate Jahvè, Jahvè – il nostro Dio – vi odia. I Giudei credono anche questo: il Signore Gesù assunse l’immagine di noi popolo ebraico ed è un Dio che porta il marchio del popolo ebraico. È in mezzo a noi che Dio opera. L’immagine di Dio e la nostra immagine sono simili; la nostra immagine si avvicina a quella di Dio. Il Signore Gesù è il Re di noi Giudei; i Gentili non sono qualificati per ricevere una salvezza così grande. Il Signore Gesù è il sacrificio offerto per espiare il peccato per noi Giudei. È soltanto sulla base di queste due fasi dell’opera che gli Israeliti e il popolo ebraico formarono queste numerose nozioni. Essi rivendicano prepotentemente Dio per sé stessi, non permettendo che Dio fosse anche il Dio dei Gentili. In questo modo, Dio divenne un vuoto nei cuori dei Gentili. Questo perché tutti arrivarono a credere che Dio non vuole essere il Dio dei Gentili e che ama solo gli Israeliti – il Suo popolo eletto – e ama i Giudei, in particolare i discepoli che Lo seguirono. Non sai che l’opera compiuta da Jahvè e Gesù mirava alla sopravvivenza di tutta l’umanità? Adesso riconosci che Dio è il Dio di tutti voi nati fuori da Israele? Oggi Dio non è forse proprio qui, in mezzo a voi? Questo non può essere un sogno, vero? Non accettate questa realtà? Non osate crederci né pensarci. A prescindere dal vostro punto di vista, Dio non è proprio qui in mezzo a voi? Temete ancora di credere a queste parole? D’ora in avanti, non tutte le persone che Egli ha conquistato e che desiderano essere seguaci di Dio, il popolo eletto di Dio? Tutti voi, che oggi siete dei seguaci, non siete il popolo eletto fuori da Israele? La vostra condizione non è la stessa degli Israeliti? Non è di tutto questo che dovreste rendervi conto? Non è forse l’obiettivo dell’opera di conquista che vi riguarda? Poiché potete vedere Dio, Egli sarà il vostro Dio per sempre, fin dall’inizio e per il futuro. Egli non vi abbandonerà, fino a quando tutti voi intendiate seguirLo ed essere creature fedeli e obbedienti a Lui.

Tratto da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in “La Parola appare nella carne”

146. Solo mettendo da parte le tue vecchie concezioni puoi acquisire nuove conoscenze, sebbene la vecchia conoscenza non corrisponda necessariamente a delle concezioni vecchie. “Concezioni” si riferisce alle cose immaginate dall’uomo che non corrispondono alla realtà. Se la vecchia conoscenza era già stata superata nella vecchia età e ha impedito all’uomo di entrare nella nuova opera, significa che anche tale conoscenza è una concezione. Se l’uomo è in grado di esercitare il corretto approccio a tale conoscenza e di arrivare a conoscere Dio sotto diversi aspetti, coniugando il vecchio e il nuovo, la vecchia conoscenza diventa un aiuto per l’uomo e la base mediante la quale l’uomo entra nella nuova età. L’insegnamento di conoscere Dio richiede la padronanza di molti principi: come accedere al percorso per conoscere Dio, quali verità comprendere al fine di conoscere Dio, e come liberarsi delle concezioni e della vecchia natura in modo che tu possa assoggettarti a tutte le disposizioni della nuova opera di Dio. Se utilizzi questi princìpi come fondamento per accedere all’insegnamento di conoscere Dio, la tua conoscenza diventerà sempre più profonda. Se disponi di una chiara conoscenza delle tre fasi dell’opera – vale a dire, di tutto il piano di gestione di Dio – e sei in grado di mettere pienamente in relazione le due precedenti fasi dell’opera di Dio con la fase attuale, di riconoscere che si tratta dell’opera realizzata da un solo Dio, non ci saranno basi più solide. […] Se l’uomo, osservando le tre fasi dell’opera, può vedere che sono state compiute da Dio Stesso in tempi diversi, in luoghi diversi e in persone diverse; se può vedere che l’opera, seppur diversa, è completamente realizzata da un solo Dio e che, dal momento che è l’opera di un solo Dio, deve essere giusta e senza errori e che, sebbene in contrasto con le concezioni dell’uomo, è innegabile che sia l’opera di un unico Dio – se l’uomo può affermare con certezza che si tratta dell’opera di un unico Dio, le concezioni dell’uomo diventeranno semplici inezie immeritevoli di menzione. Dato che le visioni dell’uomo non sono chiare e l’uomo conosce solo Jahvè come Dio e Gesù come Signore e nutre incertezze circa l’attuale Dio incarnato, molte persone rimangono devote all’opera di Jahvè e di Gesù e sono in balia di concezioni circa l’opera odierna, la maggior parte di esse è costantemente in dubbio e non prende sul serio l’opera odierna. L’uomo non ha concezioni relative alle due ultime fasi dell’opera, che erano invisibili, perché gli uomini non capiscono la realtà delle ultime due fasi dell’opera e non ne sono personalmente testimoni. Ciò è dovuto al fatto che non possono essere viste come l’uomo le immagina; indipendentemente da ciò che gli si presenta, non esistono fatti in grado di dimostrare quanto immagina e nessuno può correggerlo. L’uomo dà libero sfogo al suo naturale istinto, gettando al vento la prudenza e lasciando briglia sciolta alla sua fantasia, perché non ci sono fatti per verificarlo, e così le sue fantasie diventano “fatti”, che vi siano o meno prove a loro supporto. Così, l’uomo crede nel Dio che ha immaginato nella propria mente e non ricerca il Dio della realtà. Se una persona ha un certo tipo di fede, cento persone avranno cento tipi di fede. L’uomo possiede tali credenze perché non ha visto la realtà dell’opera di Dio, perché ne ha solo sentito parlare con le proprie orecchie e non l’ha contemplata con i propri occhi. L’uomo ha sentito raccontare storie e leggende, ma raramente ha sentito la conoscenza dei fatti dell’opera di Dio. Pertanto è attraverso le proprie concezioni che coloro che sono credenti solo da un anno credono in Dio, e lo stesso vale per coloro che credono in Dio da tutta una vita. Coloro che non riescono a vedere i fatti non saranno mai in grado di sottrarsi a una fede in cui nutrono delle concezioni su Dio. L’uomo crede di essersi liberato dai vincoli delle sue vecchie concezioni e di essere entrato in un nuovo territorio. L’uomo non sa forse che la conoscenza di coloro che non riescono a vedere il vero volto di Dio non è altro che concezioni e voci? L’uomo pensa che le sue concezioni siano giuste e senza errori e che vengano da Dio. Oggi, quando l’uomo vede l’opera di Dio, lascia libere le concezioni che si sono accumulate nel corso degli anni. Le fantasie e le idee del passato si sono trasformate in un ostacolo all’opera di questa fase e diventa difficile per l’uomo lasciar andare tali concezioni e confutare tali idee. Le concezioni verso questa opera per fasi da parte di molti che hanno seguito Dio fino a oggi sono diventate sempre più gravi e queste persone hanno progressivamente sviluppato una tenace ostilità nei confronti del Dio incarnato, e la fonte di questo odio sono le concezioni e le fantasie dell’uomo. È precisamente perché i fatti non permettono all’uomo di dare libero sfogo alla sua immaginazione e inoltre non possono essere facilmente confutati dall’uomo, e le concezioni e fantasie umane non tollerano l’esistenza dei fatti e, inoltre, perché l’uomo non riflette sulla correttezza e sulla veridicità dei fatti, dando ottusamente libero sfogo alle proprie concezioni e impiegando la propria immaginazione, le concezioni e le fantasie dell’uomo sono diventate il nemico dell’opera odierna, in contrasto con le concezioni umane. Ciò, si può dire, è unicamente colpa delle concezioni dell’uomo e non può essere addebitato all’opera di Dio.

Tratto da “Conoscere le tre fasi dell’opera di Dio è il percorso per conoscere Dio” in “La Parola appare nella carne”

147. La gente dice che Dio è un Dio giusto e, purché l’uomo Lo segua fino alla fine, Egli sicuramente sarà imparziale verso di lui, perché Egli è estremamente giusto. Se l’uomo Lo segue fino alla fine, potrebbe Egli abbandonarlo? Io sono imparziale verso tutti gli uomini e li giudico tutti con la Mia indole giusta, ma ci sono opportune condizioni alle richieste che Io faccio all’uomo, e ciò che Io richiedo deve essere compiuto da tutti gli uomini, indipendentemente da chi essi siano. Non Mi importa quanto ampie od onorevoli siano le tue qualifiche; Mi interessa solo che tu cammini nella Mia via e se ami e hai sete o meno della verità. Se ti manca la verità e disonori, invece, il Mio nome e non agisci secondo la Mia via, limitandoti a seguire senza cura né preoccupazione alcuna, allora in quel momento Io ti colpirò e ti punirò per la tua malvagità, e che cosa avrai da dire a quel punto? Sarai capace di dire che Dio non è giusto? Oggi, se hai osservato le parole che ho detto, allora sei il tipo di persona che Io approvo. Tu dici di aver sempre sofferto mentre seguivi Dio, che Lo hai seguito tra alti e bassi e hai condiviso con Lui tempi buoni e cattivi, ma non hai vissuto le parole pronunciate da Dio; tu desideri solo darti da fare per Dio e spenderti per Lui ogni giorno, e non hai mai pensato di vivere una vita piena di significato. Tu dici anche: “In ogni caso, credo che Dio sia giusto. Ho sofferto per Lui, mi sono dato da fare per Lui, mi sono dedicato a Lui e ho lavorato duro pur non avendo ricevuto alcun riconoscimento; Egli di sicuro Si ricorderà di me”. È vero che Dio è giusto, ma questa giustizia è incontaminata da qualsiasi impurità: non contiene alcuna volontà umana e non è guastata dalla carne o da transazioni umane. Tutti coloro che sono ribelli e in opposizione e non sono in conformità con la Sua via, saranno puniti; nessuno sarà perdonato e nessuno sarà risparmiato! Alcune persone dicono: “Oggi mi do da fare per Te; quando arriverà la fine, mi puoi dare un po’ di benedizione?” Quindi, ti chiedo: “Hai osservato le Mie parole?” La giustizia di cui parli si basa su una transazione. Tu pensi solo che Io sia giusto e imparziale verso tutti gli uomini e che tutti coloro che Mi seguono fino alla fine sono certi di essere salvati e di ottenere le Mie benedizioni. C’è un significato intrinseco nelle Mie parole: “Tutti coloro che Mi seguono sino alla fine sono certi di essere salvati”: coloro che Mi seguono sino alla fine sono quelli che saranno pienamente guadagnati da Me, sono coloro che, dopo essere stati conquistati da Me, cercano la verità e sono resi perfetti. Quali condizioni hai raggiunto? Sei riuscito solo a seguirMi sino alla fine e nient’altro? Hai osservato le Mie parole? Hai soddisfatto una delle Mie cinque richieste, ma non hai alcuna intenzione di soddisfare le restanti quattro. Hai semplicemente trovato il percorso più facile e agevole e lo hai seguito limitandoti a un atteggiamento di speranza nella buona sorte. Per persone come te la Mia indole giusta è quella del castigo e del giudizio, è quella di una retribuzione giusta, ed è la giusta punizione di tutti gli operatori di iniquità; tutti coloro che non camminano sulla Mia via saranno sicuramente puniti, anche se seguono fino alla fine. Questa è la giustizia di Dio. Quando questa indole giusta si esprime nella punizione dell’uomo, egli resterà interdetto e rimpiangerà che, mentre seguiva Dio, non ha camminato sulla Sua via. “A quel tempo, ho sofferto solo un po’ mentre seguivo Dio, ma non ho camminato sulla via di Dio. Quali scuse ci sono? Non esiste alternativa se non quella di essere castigato!” Eppure, nella sua mente, egli pensa: “Comunque, ho seguito fino alla fine, quindi, anche se Tu mi castighi, non può trattarsi di un castigo troppo severo e, dopo aver preteso questo castigo, Tu mi vorrai ancora. So che sei giusto e non mi tratterai così per sempre. Dopo tutto, io non sono come coloro che saranno eliminati; loro riceveranno un castigo pesante, mentre il mio sarà più leggero”. L’indole giusta di Dio non è come dici. Non è che coloro che sono bravi a confessare i loro peccati siano trattati con indulgenza. La giustizia è santità ed è un’indole che è intollerante verso l’offesa da parte dell’uomo, e tutto ciò che è sporco e non è cambiato è oggetto del disgusto di Dio. L’indole giusta di Dio non è legge, bensì decreto amministrativo: è tale all’interno del Regno ed è la giusta punizione di chiunque non possieda la verità e non sia cambiato, e non vi è alcun margine per la salvezza. Infatti, quando ogni uomo sarà classificato secondo il tipo, il bene sarà ricompensato e il male sarà punito. È il momento in cui la destinazione dell’uomo sarà resa nota, è l’ora in cui l’opera di salvezza arriverà al termine, dopo di che l’opera della salvezza dell’uomo non verrà più svolta e sarà data la retribuzione a ognuno di quelli che commettono il male. Alcune persone dicono: “Dio ricorda ognuno di quelli che sono spesso al Suo fianco. Egli non dimenticherà nessuno di noi. Abbiamo la garanzia di essere resi perfetti da Dio. Egli non ricorderà nessuno di coloro che sono al di sotto, e quelli tra loro che saranno resi perfetti saranno senza dubbio meno di noi, che spesso incontriamo Dio; tra noi, nessuno è stato dimenticato da Dio, siamo stati tutti approvati da Lui e abbiamo la garanzia di essere resi perfetti da Lui”. Tutti voi avete tali concezioni. Questa è giustizia? Hai messo la verità in pratica oppure no? Se hai effettivamente diffuso voci come queste non hai alcun ritegno!

Tratto da “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio” in “La Parola appare nella carne”

148. Sappiate che vi opponete all’opera di Dio o utilizzate le vostre concezioni personali per misurare l’opera odierna, perché non conoscete i principi dell’opera di Dio e perché non prendete l’opera dello Spirito Santo abbastanza sul serio. La vostra opposizione a Dio e il vostro ostruzionismo all’opera dello Spirito Santo sono causati dalle vostre concezioni e dalla vostra intrinseca arroganza. Non è perché l’opera di Dio sia sbagliata, ma perché voi siete per natura troppo disobbedienti. Dopo aver trovato la propria fede in Dio, alcune persone non sanno nemmeno dire con certezza da dove venga l’uomo, eppure hanno il coraggio di fare discorsi pubblici in cui valutando ciò che è giusto e ciò che è sbagliato nell’opera dello Spirito Santo, arrivando al punto di insegnare agli apostoli che posseggono la nuova opera dello Spirito Santo, commentando e parlando a sproposito; la loro umanità è infima e non vi è la benché minima ragione in loro. Non verrà forse il giorno in cui queste persone verranno rigettate dall’opera dello Spirito Santo e bruciate dalle fiamme dell’inferno? Non conoscono l’opera di Dio, eppure criticano la Sua opera e cercano persino di istruire Dio su come lavorare. Come fanno degli individui così irragionevoli a conoscere Dio? L’uomo giunge a conoscere Dio cercandoLo e facendoNe l’esperienza; non è criticandoLo a ruota libera che l’uomo giunge a conoscere Dio attraverso l’illuminazione dello Spirito Santo. Più è accurata la conoscenza di Dio da parte delle persone, tanto meno Gli si opporranno. Al contrario, meno le persone conoscono Dio, tanto più è probabile che Gli si oppongano. Le tue nozioni, la tua vecchia natura e la tua umanità, il tuo carattere e la tua prospettiva morale sono il “capitale” con cui resisti a Dio, e più sei corrotto, degradato e vile, più sei nemico di Dio. Coloro che nutrono gravi preconcetti e hanno un’indole presuntuosa sono ancora più in inimicizia con il Dio incarnato, e tali persone sono gli anticristi. Se le tue concezioni non vengono corrette, saranno sempre contro Dio; non sarai mai in sintonia con Dio e sarai sempre distante da Lui.

Tratto da “Conoscere le tre fasi dell’opera di Dio è il percorso per conoscere Dio” in “La Parola appare nella carne”

149. Dopo la verità dell’incarnazione di Gesù l’uomo ha creduto questo: in cielo non vi è solo il Padre, ma anche il Figlio e persino lo Spirito. La nozione convenzionale, diffusa tra gli uomini, è che in cielo esiste un Dio di questo tipo: una Trinità costituita dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo, tutti in uno. Tutta l’umanità possiede queste nozioni: esiste un solo Dio, ma è costituito da tre parti che, profondamente consolidate nelle concezioni convenzionali, si considerano essere il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Solo queste tre parti unificate rappresentano Dio nella Sua interezza. Senza il Padre Santo, Dio non sarebbe completo. Parimenti, non lo sarebbe senza il Figlio o lo Spirito Santo. Nelle loro nozioni, ritengono che né solo il Padre né solo il Figlio possano essere considerati Dio. Soltanto il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo insieme possono essere considerati Dio Stesso. Ora, tutti i credenti religiosi, e finanche ogni seguace in mezzo a voi, ne sono convinti. Tuttavia, nessuno può spiegare se tale nozione sia corretta oppure no, perché voi avete sempre una gran confusione riguardo alle questioni di Dio Stesso. Benché siano nozioni, non sapete se siano giuste o sbagliate, perché siete stati gravemente contagiati dalle nozioni religiose. Avete assimilato queste nozioni convenzionali religiose troppo profondamente e il veleno vi è penetrato troppo in profondità. Pertanto, avete ceduto a questa perniciosa influenza anche a tale riguardo, poiché la Trinità semplicemente è inesistente. Vale a dire che, molto semplicemente, la Trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo non esiste. Sono tutte nozioni convenzionali e credenze fallaci dell’uomo. Nel corso dei secoli, l’uomo ha creduto nella Trinità, evocata da nozioni nella mente umana, ideata dall’uomo e da questi mai vista prima. Nel corso di questi numerosi anni, ci sono stati molti espositori della Bibbia che hanno fornito spiegazioni sul “vero significato” della Trinità, ma tali spiegazioni di quest’ultima intesa come tre persone consustanziali distinte, si sono rivelate vaghe e poche chiare e le persone sono tutte confuse dal “costrutto” teorico di Dio. Nessun grande uomo è mai stato in grado di offrire una delucidazione approfondita; la maggior parte delle spiegazioni sono soddisfacenti in termini di ragionamento e sulla carta, ma non c’è un solo individuo che abbia una comprensione completamente chiara del suo significato. Ecco perché l’insigne Trinità che ha in mente l’uomo, semplicemente non esiste. […]

Se le tre fasi dell’opera sono valutate secondo questo concetto della Trinità, ci devono essere tre Dei, poiché l’opera compiuta da ognuno non è identica. Se qualcuno di voi sostenesse che la Trinità esista davvero, deve spiegare chi sia esattamente questo unico Dio in tre persone. Chi è il Padre Santo? Chi è il Figlio? Chi è lo Spirito Santo? Jahvè è il Padre Santo? Gesù è il Figlio? Allora chi è lo Spirito Santo? Il Padre non è Spirito? Non è Spirito anche l’essenza del Figlio? L’opera di Gesù non era l’opera dello Spirito Santo? All’epoca, l’opera di Jahvè non venne realizzata da uno Spirito identico a quello di Gesù? Quanti Spiriti può avere Dio? Secondo la tua spiegazione, le tre persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo sono uno; se così fosse, ci sarebbero tre Spiriti, ma avere tre Spiriti significa che ci sono tre Dei. Ciò significa che non esiste un unico vero Dio; come può questo tipo di Dio possedere ancora l’essenza intrinseca di Dio? Se ammetti che esista un solo Dio, allora come può avere un figlio ed essere un padre? Non si tratta unicamente di tutte nozioni tue? C’è un unico Dio, una sola persona in questo Dio, e un solo Spirito di Dio, così com’è scritto nella Bibbia: “C’è solo uno Spirito Santo e solo un Dio”. Indipendentemente dal fatto che il Padre e il Figlio di cui parli esistano oppure no, in definitiva c’è un solo Dio, e l’essenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, in cui credete, è l’essenza dello Spirito Santo. In altre parole, Dio è Spirito, ma è in grado di incarnarSi e vivere tra gli uomini, come pure essere al di sopra di tutte le cose. Il Suo Spirito è onnicomprensivo e onnipresente. Può essere simultaneamente nella carne nonché all’interno e al di sopra dell’universo. Dato che tutte le persone affermano che Dio è l’unico vero Dio, dunque esiste un solo Dio, che nessuno può dividere a suo piacimento! Dio è solo uno Spirito e solo una persona, che è lo Spirito di Dio. Se fosse come sostieni tu, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, non sarebbero forse tre Dei? Lo Spirito Santo è una cosa, il Figlio un’altra e il Padre un’altra ancora. Si tratta di persone diverse aventi essenze diverse; come possono dunque essere ognuna parte di un unico Dio? Lo Spirito Santo è uno Spirito; per l’uomo è facile da comprendere. Se le cose stanno così, tanto più è Spirito il Padre. Egli non è mai sceso sulla terra e non Si è mai fatto carne; Egli è Jahvè Dio nel cuore dell’uomo, ed è certamente anche Spirito. Qual è, dunque, il rapporto tra Lui e lo Spirito Santo? È il rapporto tra Padre e Figlio? O è il rapporto tra Spirito Santo e Spirito del Padre? L’essenza di ogni Spirito è identica? Oppure lo Spirito Santo è uno strumento del Padre? Come si spiega? Qual è dunque il rapporto tra Figlio e Spirito Santo? Si tratta di un rapporto tra due Spiriti o di quello tra un uomo e uno Spirito? Non è possibile fornire alcuna spiegazione di tutti questi argomenti! Se sono tutti un solo Spirito, allora non si può parlare di tre persone, perché sono posseduti da un unico Spirito. Se fossero persone distinte, i Loro Spiriti varierebbero nella forza e semplicemente non potrebbero essere un unico Spirito. Questo concetto del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo è assolutamente ridicolo! Ciò segmenta Dio e Lo divide in tre persone, ognuna con una Sua posizione e Spirito; come può, dunque, essere sempre uno Spirito e un unico Dio? E dimMi, i cieli e la terra e tutte le cose in essi contenute sono stati creati dal Padre, dal Figlio o dallo Spirito Santo? Alcuni dicono che siano stati tutti e tre insieme. E allora chi ha redento l’umanità? È stato lo Spirito Santo, il Figlio o il Padre? Alcuni affermano che lo abbia fatto il Figlio. Chi è, dunque, il Figlio, in sostanza? Non è l’incarnazione dello Spirito di Dio? L’incarnazione chiama Dio in cielo con il nome di Padre dalla prospettiva di un uomo creato. Non sai che Gesù è stato concepito in virtù dello Spirito Santo? In Lui c’è lo Spirito Santo; qualunque cosa tu dica, Egli è comunque uno con Dio in cielo perché è l’incarnazione dello Spirito di Dio. Questa idea del Figlio è del tutto falsa. Si tratta di uno Spirito che compie tutta l’opera; solo Dio Stesso, cioè, lo Spirito di Dio realizza la Sua opera. Chi è lo Spirito di Dio? Non è lo Spirito Santo? E non è lo Spirito Santo che opera in Gesù? Se l’opera non fosse stata compiuta dallo Spirito Santo (cioè dallo Spirito di Dio), potrebbe rappresentare Dio Stesso? Quando Gesù chiamava Dio in cielo con il nome di Padre mentre pregava, ciò era fatto unicamente dalla prospettiva di un uomo creato, soltanto perché lo Spirito di Dio Si era vestito di carne comune e normale, e aveva la parvenza esteriore di un essere creato. Anche se in Lui dimorava lo Spirito di Dio, il Suo aspetto esteriore era pur sempre quello di un uomo normale; in altre parole, Egli era diventato il “Figlio dell’uomo”, di cui tutti parlavano, tra cui lo Stesso Gesù. Dato che viene chiamato il Figlio dell’uomo, è una persona (uomo o donna che sia, resta il fatto che ha la parvenza esteriore di un essere umano) nata in una famiglia normale da persone comuni. Di conseguenza, Gesù, chiamando Dio in cielo con il nome di Padre, ha fatto la stessa cosa che avete fatto voi all’inizio nel chiamarLo Padre; lo ha fatto dalla prospettiva di uomo creato. Vi ricordate, inoltre, della preghiera del Signore che Gesù vi insegnò perché la imparaste a memoria? “Padre nostro che sei nei cieli…”. Chiese a tutti gli uomini di chiamare Dio in cielo con il nome di Padre. E dato che anche Gesù Lo chiamava Padre, lo fece dalla prospettiva di chi Si pone in rapporto paritario con tutti voi. Avere chiamato Dio in cielo con il nome di Padre dimostra che Gesù vide Se Stesso alla pari con voi, e come uomo sulla terra scelto da Dio (cioè, il Figlio di Dio). Se chiamate Dio “Padre”, non è forse perché siete esseri creati? Per quanto grande fosse l’autorità di Gesù sulla terra, prima della crocifissione, Egli era solo un Figlio dell’uomo, che era governato dallo Spirito Santo (cioè Dio), e una creatura terrena, perché doveva ancora completare la Sua opera. Pertanto, il fatto che Gesù chiamasse Dio il Padre che è nei cieli lo si doveva unicamente alla Sua umiltà e alla Sua obbedienza. Il Suo rivolgerSi a Dio (cioè allo Spirito in cielo) in questo modo, tuttavia, non prova che Egli sia il Figlio dello Spirito di Dio in cielo; il punto è semplicemente che è diversa la Sua prospettiva, non che Egli sia una persona diversa. Credere all’esistenza di persone distinte è un errore! Prima della crocifissione, Gesù era un Figlio dell’uomo soggetto alle limitazioni della carne, e non possedeva appieno l’autorità dello Spirito. È per questo che Egli poteva solo cercare la volontà di Dio Padre, dalla prospettiva di una creatura, analogamente a come pregò tre volte nel Getsemani: “Non come voglio Io, ma come Tu vuoi”. Prima della crocifissione, Gesù era soltanto il Re dei Giudei; era il Cristo, il Figlio dell’uomo, e non un corpo glorioso. Ecco perché, dal punto di vista di essere creato, chiamava Dio con il nome di Padre. Ora, tu non puoi affermare che tutti coloro che invocano Dio con il nome di Padre siano il Figlio. Se così fosse, non sareste diventati tutti il Figlio, dopo avere appreso la preghiera del Signore da Gesù? Se non siete ancora convinti, diteMi chi è Colui che chiamate Padre? Se vi riferite a Gesù, chi è il Padre di Gesù per voi? Dopo la dipartita di Gesù, questa idea del Padre e del Figlio cessò di esistere. Questa concezione era adatta solo per gli anni in cui Gesù Si fece carne; in tutte le altre situazioni, il rapporto tra il Signore della creazione e l’essere creato è univoco quando chiamate Dio con il nome di Padre. In nessuna epoca può resistere questa idea della Trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; si tratta di una credenza errata raramente osservata nel corso dei secoli e che non esiste!

Tratto da “La Trinità esiste?” in “La Parola appare nella carne”

150. Nell’Antico Testamento della Bibbia, non c’è alcuna menzione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, solo di un unico vero Dio, Jahvè, che compì la Sua opera in Israele. Egli è chiamato con nomi diversi, a seconda dell’epoca, ma questo non dimostra che ogni nome si riferisca a una persona diversa. Se così fosse, non esisterebbero forse innumerevoli persone in Dio? Ciò che è scritto nell’Antico Testamento è opera di Jahvè e corrisponde a una fase dell’opera di Dio Stesso finalizzata all’avvio all’Età della Legge. Fu l’opera di Dio, in cui quando Egli parlò le cose furono, e quando Egli comandò le cose stettero. In nessuna epoca Jahvè disse di essere il Padre venuto a compiere un’opera, né profetizzò mai l’arrivo del Figlio per redimere l’umanità. Quando giunse il momento di Gesù, fu detto solo che Dio Si era fatto carne per riscattare gli uomini, non che era il Figlio che era arrivato. Dato che le età non sono uguali e che diversa è anche l’opera compiuta da Dio Stesso, Egli ha bisogno di realizzare tale opera entro ambiti differenti. Allo stesso modo, è dissimile l’identità da Lui rappresentata. L’uomo crede che Jahvè sia il Padre di Gesù, ma questo in realtà non venne riconosciuto da Gesù, che disse: “Non siamo mai stati distinti come Padre e Figlio; Io e il Padre che è nei cieli siamo uno. Il Padre è in Me e Io sono nel Padre; quando l’uomo vede il Figlio, vede il Padre celeste”. Quando è stato detto tutto, che sia il Padre o il Figlio, Essi sono uno Spirito, non diviso in persone distinte. Non appena l’uomo tenta di spiegare, le cose si complicano con l’idea delle persone distinte, come pure con il rapporto tra Padre, Figlio e Spirito. Quando l’uomo parla di persone separate, ciò non equivale a materializzare Dio? E arriva al punto di classificare le persone come prima, seconda e terza; queste non sono altro che concezioni umane che non meritano attenzione e che sono assolutamente prive di fondamento reale! Se tu gli chiedessi: “Quanti Dei ci sono?”, direbbe che Dio è la Trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: l’unico vero Dio. Se gli chiedessi di nuovo: “Chi è il Padre?”, ti potrebbe rispondere: “Il Padre è lo Spirito di Dio in cielo; ha il controllo di tutto ed è il Signore del cielo”. “Jahvè è quindi lo Spirito?”. Replicherebbe: “Sì”. Se gli domandassi poi: “Chi è il Figlio?”, direbbe che Gesù è il Figlio, naturalmente. “Qual è dunque la storia di Gesù? Da dove proveniva?” Direbbe: “Gesù nacque da Maria per concepimento dello Spirito Santo”. La Sua essenza non è quindi anche Spirito? La Sua opera non è altresì rappresentativa dello Spirito Santo? Jahvè è lo Spirito e anche l’essenza di Gesù. Ora, negli ultimi giorni è inutile dire che lo Spirito è ancora all’opera; come potrebbero essere persone diverse? Non è semplicemente lo Spirito di Dio che compie l’opera dello Spirito da prospettive diverse? Di conseguenza, non vi è alcuna distinzione tra le persone. Gesù venne concepito per opera dello Spirito Santo, e senza dubbio la Sua opera fu precisamente quella dello Spirito Santo. Nella prima fase dell’opera svolta da Jahvè, Egli non Si fece carne né Si manifestò agli uomini. L’uomo, quindi, non vide mai il Suo aspetto. Non importa quanto fosse potente e alto: era sempre lo Spirito, Dio Stesso che innanzitutto ha creato l’uomo: in altre parole, era lo Spirito di Dio. Quando parlò all’uomo tra le nuvole, Egli era semplicemente uno Spirito. Nessuno assistette alla Sua comparsa; solo nell’Età della Grazia, quando lo Spirito di Dio venne nella carne e fu incarnato in Giudea, l’uomo vide per la prima volta l’immagine dell’incarnazione come Ebreo. Non si potevano percepire i sentimenti di Jahvè. Tuttavia, venne concepito per opera dello Spirito Santo, cioè dallo Spirito di Jahvè Stesso, e Gesù era nato ancora come incarnazione dello Spirito di Dio. Ciò che l’uomo vide per primo fu lo Spirito Santo che scendeva come una colomba su Gesù; non si trattava dello Spirito proprio di Gesù, bensì dello Spirito Santo. Lo Spirito di Gesù può quindi essere separato dallo Spirito Santo? Se Gesù è Gesù, il Figlio, e lo Spirito Santo è lo Spirito Santo, come potrebbero essere uno? Se così fosse, l’opera non potrebbe essere compiuta. Lo Spirito in Gesù, lo Spirito nel cielo e lo Spirito di Jahvè sono una cosa sola. Lo si può chiamare Spirito Santo, Spirito di Dio, Spirito intensificato sette volte e Spirito onnicomprensivo. Lo Spirito di Dio può compiere molte opere. Egli è in grado di creare il mondo e di distruggerlo inondando la terra; Egli può redimere tutta l’umanità e anche conquistarla e distruggerla. Quest’opera è tutta svolta da Dio Stesso e non può essere stata realizzata da nessun’altra persona di Dio in vece Sua. Il Suo Spirito può essere chiamato con il nome di Jahvè e di Gesù, come pure di Onnipotente. Egli è il Signore e il Cristo e può altresì diventare il Figlio dell’uomo. È nei cieli e anche sulla terra; è in alto sopra gli universi e tra la moltitudine. Egli è l’unico Signore del cielo e della terra! Dai tempi della creazione fino a oggi, quest’opera è stata compiuta dallo Spirito di Dio Stesso. Sia che si tratti dell’opera nei cieli o nella carne, è tutto compiuto dal Suo Spirito. Tutte le creature, sia in cielo sia sulla terra, stanno nel palmo della Sua potente mano; tutto questo è opera di Dio Stesso e non può essere compiuto da nessun altro al posto Suo. Nei cieli, Egli è lo Spirito, ma anche Dio Stesso; tra gli uomini, è carne, ma rimane Dio Stesso. Anche se può essere chiamato con centinaia di migliaia di nomi, è sempre Se Stesso, e tutta l’opera è diretta espressione del Suo Spirito. La redenzione di tutta l’umanità attraverso la Sua crocifissione fu stata opera diretta del Suo Spirito e lo è anche la proclamazione a tutte le nazioni e a tutte le terre negli ultimi giorni. In ogni epoca, Dio può solo essere chiamato l’onnipotente e l’unico vero Dio, Dio Stesso onnicomprensivo. Non esistono persone distinte, tantomeno questa idea del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! C’è un solo Dio in cielo e sulla terra!

Tratto da “La Trinità esiste?” in “La Parola appare nella carne”

151. Tuttavia, qualcuno potrebbe affermare: “Il Padre è il Padre; il Figlio è il Figlio, lo Spirito Santo è lo Spirito Santo, e alla fine saranno resi uno”. Ma come è possibile renderLi uno? Come possono essere fatti uno il Padre e lo Spirito Santo? Se fossero intrinsecamente due, allora, a prescindere da come sono uniti tra Loro, non rimarrebbero due parti? Quando dici “renderLi uno”, non è precisamente come se si unissero due cose separate per farNe una? Eppure non erano due prima di farNe una intera? Ogni Spirito ha un’essenza distinta, e due Spiriti non possono diventare uno solo. Lo Spirito non è un oggetto materiale ed è diverso da qualsiasi altra cosa del mondo materiale. Per come la vedono gli uomini, il Padre è uno Spirito, il Figlio un altro, e lo Spirito Santo un altro ancora, poi i tre Spiriti Si fondono, come tre bicchieri di acqua in uno solo. Non è dunque che i tre diventino uno? Questa è semplicemente una spiegazione errata! Non significa forse dividere Dio? Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo come possono essere tutti uno? Non sono forse tre persone, ognuna di diversa natura? Ci sono ancora quelli che dichiarano: “Dio non ha espressamente affermato che Gesù era il Suo Figlio diletto?” Gesù è il Figlio prediletto di Dio, nel quale Egli Si è compiaciuto – questo è stato di certo detto da Dio Stesso. Così facendo, Dio ha reso testimonianza a Se Stesso, ma solo da una prospettiva diversa, quella dello Spirito in cielo che rendeva testimonianza alla Sua incarnazione. Gesù è la Sua incarnazione, non Suo Figlio in cielo. Comprendi? Le parole di Gesù “Io sono nel Padre e che il Padre è in Me” non indicano che Essi sono un unico Spirito? E non è proprio per l’incarnazione che vennero separati tra cielo e terra? In realtà, sono ancora uno; a prescindere dal come, si tratta semplicemente di Dio che rende testimonianza a Se Stesso. A causa del cambiamento delle età, delle esigenze dell’opera e delle diverse fasi del Suo piano di gestione, è diverso anche il nome con cui l’uomo Lo chiama. Quando venne a compiere la prima fase dell’opera, poteva essere chiamato solo Jahvè, pastore degli Israeliti. Nella seconda fase, il Dio incarnato poteva essere denominato soltanto Signore e Cristo. Tuttavia, in quel tempo, lo Spirito in cielo dichiarò solo che era il Figlio prediletto di Dio, e non fece alcuna menzione del fatto che fosse il Figlio unigenito di Dio. Ciò semplicemente non si verificò. Come potrebbe Dio avere un figlio unico? Dunque Dio non sarebbe diventato uomo? Perché Egli era l’incarnazione, venne chiamato il Figlio prediletto di Dio e da ciò discendeva il rapporto tra Padre e Figlio. Fu semplicemente per la separazione tra cielo e terra. Gesù pregava dal punto di vista della carne. Dato che Si era incarnato in un’umanità così comune, è dal punto di vista della carne che disse: “Il Mio aspetto esteriore è quello di un essere creato. Poiché Mi sono incarnato per venire su questa terra, ora sono molto ma molto distante dal cielo”. Per questo motivo, poteva solo pregare Dio Padre dal punto di vista della carne. Questo era il Suo dovere e ciò di cui avrebbe dovuto essere fornito lo Spirito di Dio incarnato. Non si può affermare che Gesù non sia Dio semplicemente perché prega il Padre dal punto di vista della carne. Anche se viene chiamato il Figlio prediletto di Dio, è sempre Dio Stesso, in quanto non è altro che l’incarnazione dello Spirito, e la Sua essenza è sempre lo Spirito.

Tratto da “La Trinità esiste?” in “La Parola appare nella carne”

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