L’ingresso nella vita I

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 374

Dio Onnipotente, Signore di tutte le cose, esercita il Suo potere regale dal Suo trono. Egli regna sull’universo e tutte le cose, e compie l’azione di guidarci su tutta la terra. Saremo in ogni momento vicini a Lui, e ci presenteremo al Suo cospetto in silenzio, senza mai mancare neppure un momento, e sempre con delle lezioni da apprendere. Ogni cosa, dall’ambiente che ci circonda alle persone, gli affari e le cose, tutto esiste in virtù del permesso del Suo trono. Non lasciate a nessun costo che nel vostro cuore insorgano dei rancori, o Dio non vi elargirà la Sua grazia. Quando la malattia colpisce, si tratta dell’amore di Dio, e sicuramente in essa sono riposte le Sue benevole intenzioni. Se anche il vostro corpo si trovasse nelle condizioni di soffrire un po’, non accarezzate le idee di Satana. Lodate Dio nella malattia e godete di Dio nel lodarLo. Non perdete il coraggio di fronte alla malattia, cercate e cercate ancora senza darvi per vinti, e Dio farà splendere la Sua luce su di voi. Com’era la fede di Giobbe? Dio Onnipotente è un medico dalle facoltà illimitate! Dimorare nella malattia è essere malati, mentre dimorare nello spirito è stare bene. Finché ti resterà anche solo un respiro, Dio non ti lascerà morire.

Abbiamo in noi la vita risorta di Cristo. Innegabilmente manchiamo di fede alla presenza di Dio: se solo Dio infondesse in noi la fede autentica! Davvero dolce è la parola di Dio! La parola di Dio è una potente medicina! Svergogna i diavoli e Satana! Comprendere la parola di Dio ci dà sostegno. La Sua parola ha un’azione rapida nel salvare i nostri cuori! Dissipa tutto quanto e mette tutto in pace. La fede è come un ponte formato da un tronco di legno: coloro che si aggrappano alla vita in modo abietto avranno difficoltà ad attraversarlo, mentre coloro che sono pronti a sacrificare se stessi riusciranno ad attraversarlo con piede sicuro e senza preoccupazioni. Se l’uomo nutre pensieri timidi e timorosi è perché Satana l’ha ingannato nel timore che attraversassimo il ponte della fede per entrare in Dio. Satana sta cercando in tutti i modi di inviarci i suoi pensieri. Dovremmo in ogni momento pregare Dio affinché ci illumini con la Sua luce, in ogni momento dovremmo confidare in Dio affinché purifichi il nostro intimo dal veleno di Satana, praticare nello spirito in ogni momento il modo di avvicinarci a Dio, e lasciare che Dio eserciti il dominio su tutto il nostro essere.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 6”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 375

Quando le persone non capiscono le cose che accadono loro e non sanno cosa fare, qual è la prima cosa che dovrebbero fare? Pregare; la preghiera viene prima di tutto. Che cosa significa pregare? Significa che sei pio, che hai un cuore dotato di timore di Dio, che sei consapevole di dover cercare Dio, e dimostra che metti Dio al primo posto. Quando c’è Dio nel tuo cuore, quando Dio ha un posto nel tuo cuore e sei in grado di obbedirGli, sei un cristiano pio. Ci sono molti credenti anziani che si inginocchiano in preghiera alla stessa ora e nello stesso luogo ogni giorno, e vi rimangono per una o due ore. Ma difficilmente hanno risolto i loro problemi di peccato inginocchiandosi così per tutti questi anni. Mettiamo da parte, per il momento, la questione se questa preghiera, la preghiera della cerimonia religiosa, sia di qualche utilità. Almeno questi fratelli e sorelle anziani sono un minimo pii; su questo punto, sono molto meglio dei giovani. Se vivi davanti a Dio e sperimenti la Sua opera, la prima cosa che dovresti fare quando ti succede qualcosa è pregare. Pregare non significa cantare allegramente alcune parole ripetute spesso e niente di più: questo non risolverà il problema. Devi praticare il pregare con il cuore. Dopo averlo fatto otto o dieci volte potresti non ottenere nulla, ma non scoraggiarti, continua a provare. Quando ti succede qualcosa, prima prega, parlane a Dio, lascia che Dio prenda il controllo, lascia che Dio ti aiuti, lascia che Dio ti guidi e ti indirizzi; questo dimostrerà che hai un cuore che teme Dio, che metti Dio al primo posto. Quando ti succede qualcosa o affronti qualche difficoltà e sei negativo e ti arrabbi, allora questa è una manifestazione dell’assenza di Dio nel tuo cuore, del fatto che non temi Dio. Nella vita di tutti i giorni, qualunque difficoltà incontri, devi presentarti davanti a Dio; la prima cosa che dovresti fare è inginocchiarti davanti a Dio in preghiera, questa è la cosa fondamentale. Pregare significa che Dio ha un posto nel tuo cuore. Quando sei in difficoltà, guardare a Dio e pregare Dio alla ricerca della verità dimostra che hai nel cuore un certo timore di Dio; non lo faresti se Dio non fosse nel tuo cuore. Alcune persone dicono: “Ho pregato Dio, eppure Lui non mi ha illuminato!” Non puoi dire una cosa simile. Devi prima vedere se quando preghi hai le giuste motivazioni; se realmente cerchi la verità e preghi spesso Dio, allora potrebbe esserci una certa questione in cui Dio ti illumina e ti permette di capire; in ogni caso, sarà Dio a farti capire. Se Dio non ti illumina, non sarai in grado di capire da solo; che tu sia perspicace o meno, e indipendentemente dalla tua levatura, ci sono cose al di là della portata del pensiero dell’uomo. Quando capisci, è forse frutto della tua mente? Quando si tratta delle intenzioni dell’opera dello Spirito Santo e di Dio, se non sei illuminato dallo Spirito Santo potresti chiedere a chiunque, ma nessuno lo saprebbe; solo quando Dio Stesso ti dirà cosa significa lo saprai. Quindi, la prima cosa da fare quando ti succede qualcosa è pregare. Quando preghi, dovresti rivelare a Dio i tuoi pensieri, le tue idee e i tuoi atteggiamenti e cercare la verità da Lui, con una mentalità di obbedienza; questo è ciò che dovresti praticare. Limitarti a farlo meccanicamente non avrà alcun effetto, e non dovresti lamentarti del fatto che lo Spirito Santo non ti abbia illuminato. Ho notato che, nella loro fede in Dio, alcune persone si limitano a seguire le cerimonie religiose e a compiere atti religiosi; Dio non ha posto nel loro cuore, addirittura negano l’opera dello Spirito Santo e non pregano né leggono le parole di Dio; si limitano a riunirsi in assemblea e nulla più. Questa è forse fede in Dio? Poiché credono in questo modo, Dio è scomparso dalla loro fede, non c’è Dio nel loro cuore, non vogliono più pregare Dio, non sono più intenzionati a leggere le parole di Dio. Così facendo, non sono forse diventati dei non credenti? Alcuni leader e lavoratori, in particolare, si occupano spesso di affari generali. Non si concentrano mai sull’ingresso nella vita e trattano invece questi affari generali come il lavoro del loro dovere; in questo modo sono diventati nient’altro che dei capufficio, e non svolgono alcun lavoro sostanziale pertinente al ruolo di leader e lavoratore. Di conseguenza, dopo aver creduto in Dio per venti o trent’anni, non hanno esperienze di vita di cui parlare, sono privi di una vera conoscenza di Dio e sanno solo ripetere a pappagallo alcune parole di dottrina. In questo modo, non sono forse diventati dei falsi leader? Questo perché hanno fede in Dio ma non si occupano dei doveri che spettano loro e non perseguono la verità. Affidarsi semplicemente alla comprensione delle parole di dottrina non risolve nulla. Lamentarsi di Dio quando si viene messi alla prova, si subiscono calamità o ci si ammala, non avere autentica conoscenza di se stessi, essere privi di esperienza e di testimonianza: tutto ciò dimostra che le persone non hanno perseguito la verità nei loro anni di fede in Dio, che si sono occupate solo di cose superficiali, con il risultato di aver perso se stesse. Indipendentemente dal numero di anni in cui si è creduto in Dio, si deve almeno arrivare alla comprensione di alcune verità, se si vuole evitare di cadere, di commettere il male, di essere scacciati, questo è il minimo che si dovrebbe trovare nelle persone. Alcuni rimangono indifferenti quando ascoltano i sermoni e non riflettono sulle parole di Dio, non cercano la verità qualunque cosa accada loro, si accontentano di capire le parole di dottrina e pensano di aver acquisito la verità con il risultato che, quando sono messi alla prova, non hanno alcuna conoscenza, i loro cuori sono pieni di rimostranze e lamentele che non osano esprimere, anche se vorrebbero farlo. Queste persone sono davvero patetiche, non è così? Molti sono costantemente negligenti e superficiali quando compiono il loro dovere, non riflettono e non cercano di conoscere se stessi quando sono sottoposti a potatura e trattamento e non fanno che razionalizzare, con il risultato che finiscono per umiliare se stessi in tutti i modi, vengono smascherati e scacciati e non sono mai in grado di conoscere se stessi. In questo caso, che senso ha capire qualche dottrina? Non ha alcun senso. Non importa da quanti anni si creda in Dio: limitarsi a comprendere la dottrina e a saper ripetere a pappagallo parole e frasi non è di alcuna utilità; non si è acquisita la verità, anzi, si è smarriti. Dunque, quando ti succede qualcosa e preghi Dio ricercando le Sue intenzioni, se vuoi risolvere il problema, la chiave è ottenere la comprensione della verità; questo è il percorso corretto e non dovresti mai rinunciare a praticare in questo modo.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Nella fede in Dio, acquisire la verità è fondamentale”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 376

La più grande saggezza è rivolgersi a Dio e affidarsi a Lui in tutte le cose. Questo non viene riconosciuto dalle persone comuni. Tutti pensano che frequentare più riunioni, ascoltare più sermoni, fare più comunione con i fratelli e le sorelle, fare più rinunce, soffrire di più e pagare un prezzo più alto farà guadagnare loro l’approvazione e la salvezza di Dio. Pensano che praticare in questo modo sia la più grande saggezza, ma trascurano la cosa più importante: guardare a Dio e affidarsi a Dio. Considerano la meschina astuzia umana come saggezza e ignorano l’effetto finale delle azioni delle persone. Questo è un errore. Indipendentemente da quanta verità si comprenda, da quanti doveri si siano compiuti, da quanto si sia sperimentato nel compiere quei doveri, indipendentemente dalla propria levatura o dal tipo di ambiente in cui ci si trova, ciò che è indispensabile è guardare a Dio e fare affidamento su di Lui in tutto ciò che si fa. È questa la più grande saggezza. Perché dico che questa è la più grande saggezza? Anche se si è arrivati a comprendere alcune verità, questo basterà se non si fa affidamento su Dio? Alcune persone hanno creduto in Dio per molti anni, e hanno sperimentato diverse prove, hanno acquisito un po’ di esperienza pratica, capiscono parte della verità, e possiedono una certa conoscenza pratica della verità, ma non sanno come affidarsi a Dio, né comprendono come guardare a Dio e fare affidamento su di Lui. Possiedono la saggezza? Queste persone sono le più sciocche, e del tipo che si ritiene intelligente; non temono Dio né fuggono il male. Alcuni dicono: “Capisco molte verità e possiedo la realtà della verità. È sufficiente agire in base ai principi. Sono fedele a Dio e so come avvicinarmi a Lui. Non basta mettere in pratica la verità quando mi accade qualcosa? Non c’è alcun bisogno di pregare Dio o di guardare a Lui”. Mettere in pratica la verità è corretto, ma ci sono molte occasioni e situazioni in cui gli esseri umani non sanno quale verità e quali principi della verità siano coinvolti. Chiunque abbia un po’ di esperienza pratica lo sa. Per esempio, quando ti trovi davanti a una qualche difficoltà, potresti non sapere quale verità tale questione coinvolge, o come bisognerebbe mettere in pratica o applicare la verità rilevante per questo problema. Cosa dovresti fare in un simile frangente? Quale che sia la tua esperienza pratica, non puoi comprendere i principi della verità in tutte le situazioni. Per quanto a lungo tu abbia creduto in Dio, per quante cose tu abbia sperimentato, e per quanta potatura, trattamento o disciplina tu abbia subito, anche se comprendi la verità, osi forse affermare di essere tu stesso la verità? Osi affermare di essere la fonte della verità? Alcuni dicono: “So a memoria tutte quelle parole e quei passi famosi nel libro ‘La Parola appare nella carne’; non ho bisogno di fare affidamento su Dio, né di guardare a Lui. Quando il momento verrà, mi basterà contare su queste parole di Dio”. Le parole che hai memorizzato sono statiche, ma gli ambienti che trovi, così come i tuoi stati, sono dinamici. Sei in grado di declamare parole di dottrina, ma non le sai utilizzare quando ti succede qualcosa, il che dimostra che non comprendi la verità. Per quanto tu sia abile nel recitare parole di dottrina, questo non significa che tu comprenda la verità, e tanto meno che tu sia in grado di metterla in pratica. Perciò a questo proposito c’è una lezione fondamentale da imparare. E di quale lezione si tratta? Le persone devono guardare a Dio in tutte le cose, e così facendo possono ottenere di poter fare affidamento su di Lui. Solo facendo affidamento su Dio avranno una strada da seguire e l’opera dello Spirito Santo. In caso contrario, puoi fare qualcosa in modo corretto e senza violare la verità ma, se non ti affidi a Dio, allora le tue azioni sono solamente buone azioni umane, e non sono in grado di soddisfare Dio. Dato che gli uomini hanno una comprensione tanto superficiale della verità, è facile che seguano regole e si attacchino ostinatamente a parole di dottrina usando quella stessa verità nell’affrontare situazioni diverse. È possibile che molte questioni siano portate a compimento in generale conformità ai principi della verità, ma non vi si riscontra la guida di Dio né l’opera dello Spirito Santo. In questo caso c’è un problema grave: gli esseri umani fanno molte cose sulla base della loro esperienza, delle regole che hanno compreso e di una certa immaginazione umana. È difficile conseguire la vera preghiera a Dio, guardare veramente a Dio e affidarsi a Lui in tutto ciò che si fa. Anche se si comprende la volontà di Dio, è difficile raggiungere il risultato di agire sotto la guida di Dio, e secondo i principi della verità. Perciò Io dico che la saggezza più grande è guardare a Dio e fare affidamento su di Lui in tutte le cose.

Come si può praticare il guardare a Dio e l’affidarsi a Lui in ogni cosa? Alcuni dicono: “Sono giovane, la mia levatura è scarsa e credo in Dio da poco tempo. Non so come praticare il guardare a Dio e l’affidarmi a Lui quando succede qualcosa”. Questo è un problema? Ci sono molte difficoltà nel credere in Dio e devi attraversare numerose tribolazioni, prove e dolori. Tutte queste cose richiedono di guardare a Dio e di affidarsi a Lui per superare i momenti difficili. Se non sei in grado di praticare il guardare a Dio e l’affidarti a Lui, non sarai capace di superare le difficoltà e non riuscirai a seguire Dio. Guardare a Dio e affidarsi a Lui non è una dottrina vuota né un mantra per credere in Dio. È piuttosto una verità chiave, una verità che devi possedere per credere in Dio e seguirLo. Alcuni dicono: “Il guardare a Dio e l’affidarsi a Lui valgono solo quando accade un evento importante. Per esempio, è necessario guardare a Dio e affidarsi a Dio solo quando si affrontano tribolazioni, prove, arresti e persecuzioni, o quando si incontrano difficoltà nei tuoi doveri, o quando si viene potati e trattati. Non c’è bisogno di guardare a Dio e affidarsi a Lui per le questioni banali della vita personale, perché a Dio non interessano”. È giusta questa affermazione? Decisamente no. Qui c’è una deviazione. È necessario guardare a Dio nelle questioni più importanti, ma si possono forse gestire le cose banali e le piccole questioni della vita senza principi? In questioni come il vestirsi e il mangiare, si può agire senza principi? Certamente no. E nell’affrontare persone e questioni? Certamente no. Anche nella vita di tutti i giorni e nelle questioni banali devi almeno avere dei principi per poter vivere una sembianza umana. I problemi che riguardano i principi sono problemi che riguardano la verità. Le persone sono in grado di risolverli da sole? Certo che no. Quindi, devi guardare a Dio e affidarti a Lui. Solo quando ottieni l’illuminazione di Dio e comprendi la verità questi problemi banali possono essere risolti. Se non guardi a Dio e non ti affidi a Lui, pensi che questi problemi che riguardano i principi possano essere risolti? Certamente non con facilità. Si può dire che, in tutte le cose che le persone non riescono a vedere chiaramente e che richiedono loro di ricercare la verità, esse devono guardare a Dio e affidarsi a Lui. Che sia grande o piccolo, ogni problema che deve essere risolto con la verità richiede di guardare a Dio e affidarsi a Lui. È una necessità. Anche se le persone comprendono la verità e sono in grado di risolvere i problemi da sole, questa comprensione e queste soluzioni sono limitate e superficiali. Se le persone non guardano a Dio e non si affidano a Lui, il loro ingresso non potrà mai essere molto profondo. Per esempio, se oggi sei malato e questo influisce sullo svolgimento del tuo dovere, devi pregare al riguardo e dire: “Dio, oggi non mi sento bene, non riesco a mangiare e questo influisce sullo svolgimento del mio dovere. Devo esaminare me stesso. Qual è il vero motivo per cui sto male? Mi stai forse disciplinando perché non sono stato leale nel mio dovere? Dio, Ti chiedo di illuminarmi e guidarmi”. Devi invocarLo in questo modo. Questo è guardare a Dio. Tuttavia, quando ti rivolgi a Dio, non puoi semplicemente attenerti alle formalità e rispettare le regole. Se non cerchi la verità per risolvere i problemi, ritarderai le cose. Dopo aver pregato e guardato a Dio, dovresti comunque vivere la tua vita com’è necessario, senza ritardare il dovere che ti spetta di adempiere. Se sei malato devi andare dal medico, e questo è appropriato. Allo stesso tempo devi pregare, riflettere su te stesso e cercare la verità per risolvere il problema. Solo una pratica di questo tipo è del tutto appropriata. In certe cose, se le persone sanno come farle appropriatamente, allora dovrebbero farle. Questo è il modo in cui le persone dovrebbero collaborare. Tuttavia, che l’effetto e l’obiettivo desiderati possano essere pienamente raggiunti in tali questioni dipende dal guardare a Dio e dall’affidarsi a Lui. Nei problemi che non riescono a vedere chiaramente e a gestire da sole, le persone devono a maggior ragione guardare a Dio e cercare la verità per risolverli. La capacità di fare questo è ciò che le persone dotate di un’umanità normale dovrebbero possedere. Ci sono molti insegnamenti da trarre nel guardare a Dio. Nel guardare a Dio, potresti ricevere l’illuminazione dello Spirito Santo e troverai una via; oppure, se la parola di Dio ti raggiunge, saprai come collaborare; o forse Dio predisporrà alcune situazioni affinché tu apprenda delle lezioni, e in questo si celano le buone intenzioni di Dio. Nel guardare a Dio vedrai la Sua guida e il Suo comando, che ti aiuteranno a imparare molte lezioni e a comprendere meglio Dio. Questo è l’effetto che si ottiene guardando a Dio. Pertanto, guardare a Dio è una lezione che coloro che seguono Dio devono imparare spesso, ed è qualcosa che non finiranno mai di sperimentare nel corso della vita. Ci sono molte persone che hanno troppa poca esperienza e non riescono a vedere le azioni di Dio, quindi pensano: “Ci sono molte piccole cose che posso fare da solo e per le quali non ho bisogno di guardare a Dio”. Questo è sbagliato. Alcune piccole cose portano a grandi cose e la volontà di Dio è nascosta in alcune piccole cose. Molte persone ignorano le piccole cose e, di conseguenza, si ritrovano a subire grandi insuccessi a causa di piccole questioni. Coloro che temono veramente Dio, sia nelle grandi che nelle piccole questioni, guardano a Dio, pregano Dio, affidano tutto a Dio e poi vedono come Dio li conduce e li guida. Una volta acquisita questa esperienza, sarai in grado di guardare a Dio in ogni cosa; più sperimenterai questo, più sentirai che guardare a Dio in ogni cosa è molto pratico. Quando guardi a Dio in merito a una questione, è possibile che Dio non ti comunichi un sentimento, un significato chiaro, né tanto meno istruzioni chiare, ma Egli ti farà capire un’idea che è esattamente pertinente con la questione, e questo è Dio che ti guida con un metodo diverso e ti dà una via. Se riesci a percepirlo e a capirlo, ne trarrai beneficio. Sul momento potresti non capire nulla, ma devi continuare a pregare e a guardare a Dio. Non c’è niente di male in questo, e prima o poi sarai illuminato. Praticare in questo modo non significa attenersi alle regole. È invece soddisfare i bisogni dello spirito ed è il modo in cui le persone dovrebbero praticare. Forse non riceverai l’illuminazione e la guida ogni volta che pregherai e guarderai a Dio, ma le persone devono praticare in questo modo e, se vogliono comprendere la verità, è così che devono praticare. Questo è lo stato normale della vita e dello spirito, e solo in questo modo si può mantenere un rapporto normale con Dio, così che il proprio cuore sia vicino a Dio. Si può quindi dire che guardare a Dio è la normale interazione con Dio nel cuore delle persone. Indipendentemente dal fatto che tu possa o meno a ricevere l’illuminazione e la guida di Dio, devi pregare Dio e guardare a Dio in ogni cosa. Questo è anche il modo inevitabile di vivere davanti a Dio. Quando si crede in Dio e si segue Dio, si dovrebbe avere lo stato d’animo di guardare sempre a Lui. Questo è lo stato d’animo che le persone con un’umanità normale dovrebbero possedere. A volte, rivolgersi a Dio non significa chiederGli di fare qualcosa usando parole particolari, o chiederGli una guida e una protezione particolari. Significa piuttosto che, quando le persone si imbattono in un problema, sanno invocarLo con sincerità. Allora, cosa fa Dio quando le persone Lo invocano? Quando il cuore di qualcuno si agita ed emerge questo pensiero: “O Dio, non posso farcela da solo, non so come fare, e mi sento debole e negativo…”, quando questo pensiero sorge in lui, forse Dio non lo sa? Quando nelle persone sorge questo pensiero, il loro cuore è sincero? Quando le persone invocano Dio sinceramente in questo modo, Egli acconsente ad aiutarle? Malgrado il fatto che possano anche non aver detto una parola, si dimostrano sincere, e così Egli acconsente ad aiutarle. Quando incontrano una difficoltà particolarmente spinosa, quando non hanno nessuno a cui rivolgersi, e quando si sentono particolarmente impotenti, ripongono la loro unica speranza in Dio. Come sono le loro preghiere? Qual è il loro stato d’animo? Sono sincere? In quel momento, c’è qualche sofisticazione? È solo quando ti fidi di Dio come se fosse l’ultimo appiglio cui aggrapparti, sperando che Egli ti aiuterà, che il tuo cuore è sincero. Anche se forse non hai detto molto, il tuo cuore si è già smosso. Cioè, tu dai il tuo cuore sincero a Dio, ed Egli ascolta. Quando Dio ascolta, Egli vede le tue difficoltà e ti illuminerà, ti guiderà e ti aiuterà. Quando è più sincero il cuore dell’uomo? È più sincero quando l’uomo guarda a Dio nel caso in cui non c’è via d’uscita. La cosa più importante da possedere nel guardare a Dio è un cuore sincero. Devi trovarti in uno stato di vero bisogno di Dio. In altre parole, i cuori delle persone devono almeno essere sinceri, non di facciata; esse non devono muovere solamente la bocca e non il cuore. Se parli a Dio meccanicamente ma il tuo cuore non è commosso, e ciò che intendi dire è: “Ho già fatto i miei piani, Dio, Ti sto solo avvisando. Li seguirò indipendentemente dal fatto che Tu sia d’accordo o meno. Sto solo facendo le cose meccanicamente”, allora questo significa guai. Stai ingannando e raggirando Dio, e questa è inoltre un’espressione di irriverenza verso di Lui. Come ti tratterà Dio di conseguenza? Ti ignorerà e ti scarterà, e verrai completamente umiliato. Se non cerchi attivamente Dio e non ti impegni nella verità, sarai scacciato.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “La fede in Dio deve iniziare dallo scrutare a fondo le tendenze malvagie del mondo”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 377

La verità è la vita di Dio Stesso; rappresenta la Sua indole, la Sua essenza, e ciò che Egli ha ed è. Se dici che, avendo una certa esperienza e conoscenza, possiedi di conseguenza la verità, hai dunque raggiunto la santità? Perché ancora manifesti corruzione? Perché non sai discernere tra i diversi tipi di persone? Perché non sei in grado di testimoniare Dio? Anche se comprendi alcune verità, allora puoi forse rappresentare Dio? Puoi vivere l’indole di Dio? Potrai possedere qualche esperienza e conoscenza riguardo a un certo aspetto della verità, e potresti riuscire a proiettare un po’ di luce sul tuo eloquio, ma ciò che sei in grado di fornire alle persone è estremamente limitato e non può durare a lungo. Questo perché la tua comprensione e la luce che hai ottenuto non rappresentano l’essenza della verità e non rappresentano la totalità della verità: rappresentano solamente un lato o un aspetto limitato della verità, sono soltanto un livello che può essere raggiunto dagli esseri umani e sono ancora lontane dall’essenza della verità. Questo minimo di luce, di illuminazione, di esperienza e di conoscenza non potrà mai prendere il posto della verità. Anche se tutte le persone avessero sperimentato una verità in modo piuttosto produttivo e tutte le loro esperienze e conoscenze venissero messe insieme, non raggiungerebbero neppure la totalità e l’essenza di una singola riga di questa verità. Come è stato detto in passato: “Riassumo tutto questo per il mondo umano con una massima: fra gli uomini, non vi è nessuno che Mi ami”. Questa frase è la verità, la vera essenza della vita, una cosa profondissima e un’espressione di Dio Stesso. Dopo tre anni di esperienza, potresti avere una minima comprensione superficiale e, dopo sette o otto anni, potresti avere una comprensione leggermente maggiore, ma questa comprensione non potrà mai sostituire questa frase di verità. Dopo due anni, qualcun altro potrà avere una qualche comprensione, o una comprensione leggermente maggiore dopo dieci anni, o una comprensione ancora più elevata dopo una vita intera, ma la comprensione combinata di entrambe queste persone non può eguagliare questa frase di verità. Per quanta comprensione, luce, esperienza o conoscenza possiate avere voi due messi insieme, non potrà mai eguagliare questa frase di verità. In altre parole, la vita umana è sempre vita umana e, per quanto la tua conoscenza sia conforme alla verità, alla volontà di Dio o ai requisiti di Dio, non potrà mai sostituire la verità. Affermare che le persone possiedono la verità significa che le persone comprendono realmente la verità, vivono alcune realtà della parola di Dio, hanno reale conoscenza di Dio e sono in grado di esaltarLo e testimoniarLo. Tuttavia, non si può dire che le persone possiedano già la verità, poiché la verità è troppo profonda. Sperimentare una sola frase della parola di Dio può richiedere una vita intera, e neanche dopo diverse vite di esperienza, o migliaia di anni, una singola frase della parola di Dio può essere sperimentata appieno. È chiaro che il processo di comprensione della verità e di conoscenza di Dio è davvero infinito e che c’è un limite alla quantità di verità che le persone possono comprendere in una vita di esperienza. Alcuni affermano di possedere la verità non appena comprendono il significato testuale della parola di Dio. Non è un’assurdità? Sia per quanto riguarda la luce che la conoscenza, c’è un problema di profondità. Le realtà della verità nelle quali una persona può entrare nel corso di una vita di fede sono limitate. Pertanto, il fatto di possedere una certa conoscenza e luce non significa che tu possieda le realtà della verità. La cosa principale da verificare è se questa luce e questa conoscenza riguardino l’essenza della verità. Questa è la cosa più importante. Alcuni ritengono di possedere la verità quando sono in grado di fare luce o di fornire una qualche comprensione superficiale. Questo li rende felici, quindi diventano compiaciuti e presuntuosi. In realtà, sono ancora lontani dall’entrare nella realtà della verità. Quale verità possono possedere le persone? Le persone che possiedono la verità possono cadere in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo? Quando le persone possiedono la verità, come possono ancora sfidare e tradire Dio? Se dichiari di possedere la verità, ciò dimostra che dentro di te c’è la vita di Cristo: è terribile! Sei diventato il Signore, sei diventato Cristo? Questa è un’affermazione assurda, interamente desunta dalle persone; si riferisce a nozioni e fantasie umane e non è una posizione sostenibile con Dio.

Quando le persone comprendono la verità e vivono avendola come loro vita, a cosa si riferisce questa vita? Significa che la verità regna sovrana nei loro cuori, che sono capaci di vivere secondo le parole di Dio, che posseggono una reale conoscenza delle parole di Dio e un’autentica comprensione della verità. Quando le persone hanno dentro di loro questa nuova vita, la ottengono interamente attraverso la pratica e l’esperienza delle parole di Dio. Si basa sul fondamento della verità delle parole di Dio, e si ottiene vivendo nel regno della verità. Tutto ciò che la vita delle persone contiene è la loro conoscenza ed esperienza della verità, e con questa base essa non fuoriesce da tale ambito; questa è la vita a cui ci si riferisce quando si parla di conseguire la vita della verità. Per essere in grado di vivere secondo la verità delle parole di Dio, non si può affermare che la vita della verità sia dentro le persone, né si può affermare che, se esse possiedono la verità come loro vita, diventino la verità e la loro vita interiore diventi la vita della verità; ancor meno si può dire che esse siano la vita della verità. In definitiva, la loro vita rimane quella di un essere umano. Se sai vivere secondo le parole di Dio e hai conoscenza della verità, e se questa comprensione mette radici in te, diventa la tua vita, e la verità che hai acquisito attraverso l’esperienza diventa la base della tua esistenza, e se vivi secondo queste parole di Dio, nessuno potrà cambiarlo e Satana non potrà ingannarti né corromperti; allora avrai guadagnato la vita della verità. In altre parole, la tua vita contiene solamente la verità, dunque la tua comprensione, esperienza e conoscenza della verità; e, indipendentemente da cosa tu faccia, vivrai in base a queste cose e non ti spingerai oltre il loro ambito. Questo è ciò che significa possedere la realtà della verità, e tali persone sono ciò che in definitiva Dio vuole guadagnare con la Sua opera. Tuttavia, a prescindere da quanto la gente possa capire correttamente la verità, la loro essenza è pur sempre una di umanità e non è affatto paragonabile all’essenza di Dio. Poiché la loro esperienza della verità è in perenne svolgimento, e poiché è impossibile per loro vivere pienamente la verità e possono viverne solo la piccolissima parte ottenibile dall’uomo, come possono allora diventare Dio? […] Se hai un minimo di esperienza per quanto riguarda le parole di Dio e vivi secondo la tua autentica esperienza e conoscenza della verità, allora le parole di Dio diverranno gradualmente la tua vita. Tuttavia, anche allora non puoi affermare che la verità sia la tua vita o che quello che esprimi sia la verità; se tale è la tua opinione, allora sei nel torto. Se possiedi una certa esperienza riguardo a un determinato aspetto della verità, può ciò rappresentare di per sé la verità? Si può considerare un ottenimento della verità? Assolutamente no. Riesci a spiegare la verità in modo esaustivo? Riesci a rinvenire nella verità l’indole di Dio e ciò che Egli ha ed è? Se non si ottengono questi risultati, ciò dimostra che sperimentare solo un certo aspetto della verità non può essere considerato una vera comprensione della verità né conoscenza di Dio, e tanto meno si può affermare di aver guadagnato la verità. Ciascuno ha esperienza soltanto di un aspetto e di un ambito della verità; ma facendone esperienza all’interno della propria sfera ristretta, non si ha modo di prendere in esame tutti gli innumerevoli aspetti della verità. Le persone sono in grado di vivere il significato originale della verità? A cosa equivale la tua minima quantità di esperienza? A un unico granello di sabbia sulla spiaggia, a un’unica goccia d’acqua nell’oceano. Di conseguenza, per quanto preziose possano essere la conoscenza e le percezioni che hai tratto dalle tue esperienze, queste non possono essere considerate come la verità: si può solo dire che sono in linea con la verità. La verità proviene da Dio, e il significato profondo e le realtà della verità coprono una gamma molto ampia che nessuno può scandagliare o confutare. Fintanto che avrai una reale comprensione della verità e di Dio capirai alcune verità, nessuno potrà confutare questa reale comprensione e le testimonianze che contengono le realtà della verità saranno valide per sempre. Dio loda coloro che possiedono le realtà della verità. Fintanto che persegui la verità, sai fare affidamento su Dio per sperimentare le Sue parole e sei capace di accettare la verità come tua vita, indipendentemente dall’ambiente in cui ti trovi, allora avrai un percorso, sarai in grado di sopravvivere e otterrai l’approvazione di Dio. Anche se quel poco che le persone guadagnano è in linea con la verità non si può dire che sia la verità, e tanto meno si può affermare che abbiano acquisito la verità. Il minimo di luce che le persone hanno acquisito è adatto soltanto per loro stesse o per qualcun altro entro un certo ambito, ma non sarebbe idoneo in un contesto diverso. Per quanto profonda sia l’esperienza di una persona, è comunque molto limitata e non raggiungerà mai la profondità della portata della verità. La luce di una persona e la sua comprensione non si possono mai paragonare alla verità.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 378

Se desideri mettere in pratica e comprendere la verità, devi innanzitutto cercare la verità quando ti accade qualcosa nella vita di tutti i giorni. In altre parole, devi vedere le cose in base alle parole di Dio e alla verità; quando l’essenza del problema ti sarà chiara, allora saprai come praticare per essere in accordo con i principi della verità. E, se vedi sempre le cose secondo le parole di Dio, sarai in grado di vedere la mano di Dio, le azioni di Dio, in tutto ciò che ti accade intorno. Alcuni pensano che qualsiasi cosa accada intorno a loro non abbia nulla a che fare con la loro fede in Dio o con la verità; seguono semplicemente le loro inclinazioni, reagendo secondo le filosofie di Satana. Possono imparare una qualche lezione in questo modo? Certamente no. È per questo motivo che molte persone credono in Dio da dieci o vent’anni e non hanno ancora compreso la verità né hanno alcun ingresso nella vita. Non sono in grado di incorporare Dio nella loro vita quotidiana né di affrontare tutto ciò che accade intorno a loro sulla base delle parole di Dio; e così, ogni volta che accade loro qualcosa, non riescono a riconoscerla per ciò che è realmente, né sono in grado di gestirla in base ai principi della verità. Quindi, queste persone non entrano nella vita. Alcuni impegnano la loro mente solo quando leggono le parole di Dio in assemblea; in questi momenti sono in grado di parlare di un po’ di conoscenza ma non riescono ad applicare le parole di Dio in nessun evento della loro vita reale, né sanno in che modo praticare la verità, e quindi pensano che tutto ciò che accade nella loro vita quotidiana non abbia alcun nesso con la verità né alcun rapporto con le parole di Dio. Nella loro fede in Dio, è come se trattassero le parole di Dio e la verità alla stregua di un’area di conoscenza, completamente avulsa dalla loro vita quotidiana e del tutto separata dalla loro visione delle cose, dai loro obiettivi di vita e dalle loro ricerche di vita. Che forma di fede in Dio è questa? Tali persone saranno in grado di comprendere la verità e di entrare nella realtà? Chi crede in Dio in questo modo è forse un seguace di Dio? Non sono persone che credono veramente in Dio, né tanto meno sono seguaci di Dio. Considerano tutti i problemi della loro vita quotidiana, compresi quelli che riguardano la famiglia, il matrimonio, il lavoro o le loro prospettive, come del tutto scollegati dalla verità, e perciò cercano di risolverli con metodi umani. Sperimentando in questo modo non acquisiranno mai la verità, non saranno mai in grado di capire che cosa Dio vuole realizzare nelle persone e l’effetto che desidera ottenere in loro. Dio esprime la verità per salvare le persone, per purificare e trasformare la loro indole corrotta, ma esse non sanno che solo se accettano e perseguono la verità potranno eliminare la propria indole corrotta; non sanno che solo quando sperimentano e praticano le parole di Dio nella loro vita quotidiana possono acquisire la verità. Queste persone non sono forse ottuse e ignoranti? Non sono le più sciocche e ridicole di tutte? Alcuni non hanno mai perseguito la verità nella loro fede in Dio. Pensano che avere fede in Dio significhi riunirsi in assemblea, pregare, cantare inni, leggere le parole di Dio; danno molta enfasi alle cerimonie religiose e non praticano né sperimentano mai le parole di Dio. Questo è il modo in cui le persone religiose credono in Dio. E quando le persone trattano una cosa così importante come la fede in Dio al pari di una convinzione religiosa, non sono forse annoverabili tra i miscredenti? Non sono forse dei non credenti? Perseguire la verità richiede di sperimentare molti processi. Ha un lato semplice, e anche uno complesso. In parole povere, dovremmo cercare la verità e sperimentare le parole di Dio in tutto ciò che ci accade intorno. Una volta che inizierai a farlo, vedrai sempre di più quanta verità devi acquisire e perseguire nella fede in Dio, e che la verità è molto reale ed è vita. Dio salva gli uomini affinché possano guadagnare la verità come vita. Tutta l’umanità creata dovrebbe accettare la verità come vita, non solo coloro che svolgono dei doveri, coloro che sono leader e lavoratori, e coloro che servono Dio. Le parole di Dio sono dirette a tutto il genere umano e Dio parla a tutto il genere umano. Pertanto, tutti gli esseri creati e tutti gli uomini dovrebbero accettare le parole di Dio e la verità, cercare la verità in tutte le cose e poi praticare secondo i principi della verità, in modo da imparare a praticare la verità e a obbedirle. Se solo i leader e i lavoratori fossero tenuti a praticare la verità, ciò sarebbe completamente contrario alla volontà di Dio, poiché la verità espressa da Dio è diretta all’intera umanità ed è espressa allo scopo di salvare l’umanità, non di salvare solamente alcune persone. Se così fosse, le parole espresse da Dio avrebbero scarso significato. Ora avete una via per perseguire la verità? Qual è la prima cosa che occorre praticare quando si persegue la verità? Prima di tutto, dovete passare più tempo a nutrirvi delle parole di Dio e ad ascoltare i sermoni e le condivisioni. Quando incappate in un problema, pregate e cercate di più. Quando vi sarete dotati di più verità, quando crescerete rapidamente e possiederete la levatura, sarete in grado di svolgere un dovere, di farvi carico di un po’ di lavoro, e dunque riuscirete a superare alcune prove e tentazioni. In quel momento avrete la sensazione di aver compreso e acquisito davvero alcune verità, e percepirete che le parole pronunciate da Dio sono tutta la verità, che sono le verità più necessarie per la salvezza dell’umanità corrotta, e che sono la verità della vita donata dall’unico Creatore.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “L’importanza del perseguimento della verità e la strada per perseguirla”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 379

Se le persone desiderano essere salvate quando credono in Dio, ciò che è fondamentale è se abbiano o meno un cuore che teme Dio, se Dio abbia o no un posto nei loro cuori, se siano o no in grado di vivere dinanzi a Dio e di mantenere un normale rapporto con Lui. Ciò che è cruciale è se le persone siano in grado o no di praticare la verità e di arrivare a obbedire a Dio. Tali sono il percorso e le condizioni per essere salvati. Se il tuo cuore non è in grado di vivere dinanzi a Dio, se non preghi spesso Dio e non condividi con Lui, se perdi il normale rapporto con Dio, non sarai mai salvato perché hai bloccato il cammino verso la salvezza. Se non hai alcun rapporto con Dio, sei arrivato al capolinea. Se Dio non è nel tuo cuore, allora è inutile sostenere di avere fede e di credere in Dio solo nominalmente, e non importa quante parole di dottrina tu riesca a ripetere a pappagallo, quanto tu abbia sofferto per la tua fede in Dio o quanto grandi siano i tuoi talenti; se Dio è assente dal tuo cuore e tu non Lo temi, per quanto tu creda in Lui Egli dirà: “Allontanati da Me, malfattore”. Sarai classificato come malfattore. Sarai separato da Dio, Egli non sarà il tuo Signore o il tuo Dio. Anche se riconosci che Dio governa ogni cosa, che Dio è il Creatore, tu non adori Dio e non ti sottometti alla Sua sovranità. Tu segui il diavolo, Satana; soltanto il diavolo, Satana, è il tuo signore. Se, in tutte le cose, confidi in te stesso e segui la tua volontà, se credi che il tuo destino sia nelle tue mani, allora è in te stesso che credi, e anche se affermi di credere e riconoscere Dio, Dio non riconosce te, non hai alcun rapporto con Dio, e perciò sei destinato a essere alla fine detestato e rifiutato da Dio, punito da Dio, scacciato da Dio; Egli non salva le persone come te. Le persone che credono davvero in Dio sono coloro che accettano Dio come il Salvatore, che accettano che Dio è la via, la verità e la vita, che sono in grado di spendersi sinceramente per Dio e di svolgere il dovere di una creatura di Dio, che sperimentano l’opera di Dio, che praticano le parole di Dio e la verità, che percorrono il cammino della ricerca della verità; sono persone che obbediscono alla sovranità e alle disposizioni di Dio e che seguono la Sua volontà. Solo quando le persone hanno una fede siffatta in Dio possono essere salvate; in caso contrario, saranno condannate. È accettabile coltivare pie illusioni quando si crede in Dio? Nella fede in Dio, si può guadagnare la verità quando si rimane sempre aggrappati alle proprie nozioni e a vaghe, confuse fantasie? Assolutamente no. Quando le persone credono in Dio devono accettare la verità, devono credere in Dio come Egli richiede, devono obbedire alle orchestrazioni e disposizioni di Dio; soltanto allora potranno ottenere la salvezza. Non vi è altro modo; qualunque cosa tu faccia, non devi coltivare pie illusioni. Condividere su questo argomento è molto importante per le persone, non è così? Per voi è un campanello d’allarme.

Ora che avete ascoltato questi messaggi, dovreste comprendere la verità e avere chiarezza su ciò che la salvezza implica. Quel che piace alla gente, ciò per cui la gente si batte o di cui è appassionata: nulla di tutto questo conta. La cosa più importante è accettare la verità. In ultima analisi, essere in grado di ottenere la verità è ciò che più conta e ciò che ti permette di arrivare a temere Dio e a evitare il male è il cammino giusto. Se credi in Dio da diversi anni e ti sei sempre concentrato sul perseguimento di cose che non hanno alcuna relazione con la verità, allora la tua fede non ha nulla a che fare con la verità, e nulla a che fare con Dio. Puoi affermare di credere in Dio e di riconoscerLo, ma Dio non è il tuo Signore, non è il tuo Dio, non accetti che Dio controlli il tuo destino, non ti sottometti a tutto ciò che Dio dispone per te, non riconosci il fatto che Dio è la verità, nel qual caso le tue speranze di salvezza sono state infrante; se non riesci a percorrere il cammino di ricerca della verità, percorri quello della distruzione. Se ogni cosa che persegui, sulla quale ti concentri, per la quale preghi e solleciti, si basa sulle parole di Dio e su ciò che Egli chiede, e se hai la crescente consapevolezza di stare obbedendo al Creatore, e adori il Creatore, e senti che Dio è il tuo Signore, il tuo Dio, se sei sempre più lieto di obbedire a tutto ciò che Dio orchestra e dispone per te, e il tuo rapporto con Dio diventa sempre più stretto, sempre più normale, e se il tuo amore per Dio è sempre più puro e vero, allora le tue lagnanze e incomprensioni riguardo a Dio, i tuoi desideri smodati verso Dio, saranno sempre meno e avrai acquisito pienamente il timore di Dio e l’elusione del male, il che significa che avrai già intrapreso il cammino di salvezza. Anche se percorrere il cammino di salvezza comporta disciplina, potatura, trattamento, giudizio e castigo da parte di Dio, e queste cose ti fanno soffrire molto, questo è l’amore di Dio che scende su di te. Se, quando credi in Dio, ricerchi solo le benedizioni, persegui soltanto la reputazione e il prestigio e non vieni mai disciplinato, o potato e trattato, o giudicato e castigato, allora, per quanto tu possa avere una vita facile, il tuo cuore si allontanerà sempre più da Dio, perderai il normale rapporto con Lui e sarai anche restio ad accettare il Suo esame; vorrai essere il capo di te stesso, il che dimostra che il cammino che stai percorrendo non è quello giusto. Se hai sperimentato l’opera di Dio per un po’ e hai una crescente consapevolezza di come l’umanità sia così profondamente corrotta e così incline a resistere a Dio, e se temi che possa arrivare un giorno in cui farai qualcosa che si oppone a Dio e hai paura di poterLo offendere ed essere da Lui abbandonato, e pertanto senti che non c’è nulla di più temibile che opporsi a Dio, allora avrai un cuore che teme Dio. Sentirai che, quando le persone credono in Dio, non devono allontanarsi da Lui; se lo fanno, se si allontanano dalla disciplina di Dio, dal giudizio e castigo di Dio, allora sarà come perdere la protezione e la cura di Dio, perdere le Sue benedizioni, e per le persone sarà la fine; potranno solo diventare sempre più depravate, saranno come gli uomini di religione e saranno ancora portate a opporsi a Dio mentre credono in Lui; così facendo, saranno diventate anticristi. Se riesci a capire questo, allora pregherai Dio così: “Dio! Ti prego, giudicami e castigami. Osservami, Ti supplico, in ogni mio agire. Se faccio qualcosa che viola la verità e la Tua volontà, possa Tu giudicarmi e castigarmi severamente: non posso stare senza il Tuo giudizio e castigo”. Questo è il giusto cammino che le persone dovrebbero percorrere nella loro fede in Dio. Quindi, valuta in base a questo standard: potete osare di affermare di avere intrapreso il cammino di salvezza? Non potete farlo, perché non siete ancora diventati persone che perseguono la verità; in molte cose non ricercate la verità e non siete capaci di accettare il trattamento e la potatura e di sottomettervi a essi, il che dimostra che siete ancora molto lontani dal percorrere il cammino di salvezza. È facile intraprendere il cammino di salvezza se si è una persona che non persegue la verità? In realtà non lo è. Se le persone non hanno sperimentato il giudizio e castigo di Dio, se non hanno sperimentato la disciplina, il castigo, il trattamento e la potatura da parte di Dio, allora non è facile per loro diventare qualcuno che persegue la verità, e di conseguenza sarà molto difficile intraprendere il cammino verso la salvezza. Se, dopo avere ascoltato questo messaggio, sai che è la verità ma non hai ancora intrapreso il cammino per perseguirla né per raggiungere la salvezza, e non consideri questo un fatto grave, sentendo che prima o poi verrà il giorno in cui lo intraprenderai, senza fretta, allora che razza di punto di vista è questo? Se hai un punto di vista del genere, sei nei guai e farai fatica a intraprendere il cammino verso la salvezza. Dunque, come dovresti risolvere per riuscire a iniziare questo cammino? Dovresti dire: “Ah! In questo momento devo ancora intraprendere il cammino verso la salvezza: è molto pericoloso! Dio dice che le persone devono vivere dinanzi a Lui in ogni momento, devono pregare di più e i loro cuori devono essere in pace, non impulsivi; perciò, dovrei cominciare a mettere subito in pratica tutto questo”. Praticare in questo modo è avviarsi sulla giusta via della fede in Dio; è così semplice. Che tipo di persone sono quelle che ascoltano le parole di Dio e poi vanno a metterle in pratica? Sono brave persone? Certo; sono persone che amano la verità. Che tipo di persone sono se, dopo aver ascoltato le parole di Dio, rimangono insensibili, indifferenti, irremovibili, se prendono le parole di Dio alla leggera e fanno orecchie da mercante? Non sono forse confuse? Le persone chiedono sempre se esistono scorciatoie per essere salvate quando credono in Dio. Vi dico che non ce ne sono, e poi vi parlo di questo semplice cammino, ma dopo aver ascoltato voi non lo mettete in pratica, vale a dire che non riconoscete una cosa buona nemmeno quando ce l’avete davanti agli occhi. Persone simili possono forse essere salvate? Se vi è qualche speranza per loro, non è di certo grande; la loro salvezza sarà molto difficile. Forse arriverà il giorno in cui, svegliandosi, rifletteranno sulle cose e diranno: “Non sono più giovane, e in tutti questi anni di fede in Dio non ho svolto i miei doveri. Dio richiede che le persone vivano dinanzi a Lui in ogni momento, e io non l’ho fatto. Devo sbrigarmi a pregare”. Non è troppo tardi se ritrovano la ragione nel cuore e cominciano a svolgere i loro giusti doveri. Ma non lasciate che sia troppo tardi; se aspettate di arrivare ai settanta o agli ottanta anni, quando il vostro corpo sta cedendo e non avete più energie, non sarà forse troppo tardi per perseguire la verità? Se spendete i migliori anni della vostra vita in cose futili e finite col rimandare o tralasciare la ricerca della verità, che è la cosa più importante di tutte, non è forse estremamente sciocco? C’è qualcosa che sia più stupido? Molte persone sono ben consapevoli della vera via, eppure aspettano tempi futuri per accettarla e perseguirla: sono del tutto insensate. Non sanno che perseguire la verità richiede decenni di sforzi prima di poter guadagnare la vita. Sarà troppo tardi per i rimpianti se sprecano il tempo migliore per essere salvate!

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo con il timore di Dio si può percorrere il cammino di salvezza”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 380

Essere un leader della chiesa non significa solamente imparare a usare la verità per risolvere i problemi, ma anche scoprire e coltivare persone di talento, che non devi assolutamente invidiare né reprimere. Praticare in questo modo porta vantaggi al lavoro della chiesa. Se riuscirai a coltivare alcuni di coloro che ricercano la verità così che collaborino bene con te in tutto il lavoro che fai, e alla fine tutti acquisirete delle testimonianze esperienziali, allora sarai un leader qualificato. Se diventerai capace di agire in tutte le cose secondo i principi, allora sarai all’altezza della tua lealtà. Ci sono alcuni che hanno sempre paura che gli altri siano migliori di loro e li superino, che gli altri siano stimati mentre loro vengono trascurati. Ciò li induce ad attaccare e a escludere gli altri. Questo non è un esempio di invidia verso le persone più capaci di loro? Un simile comportamento non è egoista e spregevole? Che razza di indole è questa? Un’indole malevola! Pensare solo ai propri interessi, soddisfare soltanto i propri desideri, non mostrare alcuna considerazione per gli altri né per gli interessi della casa di Dio: le persone che si comportano così hanno una cattiva indole e Dio non prova alcun amore per loro. Se sei davvero in grado di tenere in considerazione la volontà di Dio, saprai trattare gli altri correttamente. Se raccomandi una persona valida e le permetti di ricevere addestramento e di svolgere un compito, aggiungendo così una persona di talento nella casa di Dio, il tuo lavoro non sarà allora più facile da svolgere? Non sarai stato allora all’altezza della tua lealtà in questo compito? Questa è una buona azione davanti a Dio; è il minimo di coscienza e di senno che un leader dovrebbe possedere. Coloro che sono in grado di mettere in pratica la verità riescono ad accettare l’esame di Dio nel fare le cose. Quando accetti l’esame di Dio, il tuo cuore è sulla strada giusta. Se fai le cose sempre e solo perché gli altri le vedano e vuoi sempre guadagnare lodi e ammirazione però non accetti l’esame di Dio, allora hai ancora Dio nel tuo cuore? Le persone di questo tipo non hanno riverenza verso Dio. Non fare sempre cose per il tuo tornaconto e non considerare costantemente i tuoi interessi; non preoccuparti degli interessi degli uomini e non pensare affatto al tuo orgoglio, alla tua reputazione o al tuo prestigio. Devi prima pensare agli interessi della casa di Dio e farne la tua prima priorità. Devi tenere in considerazione la volontà di Dio e cominciare col riflettere se tu sia stato o meno impuro nell’adempimento del tuo dovere, se tu sia stato leale, se tu abbia adempiuto le tue responsabilità e abbia dato tutto te stesso, e, allo stesso modo, se tu abbia o meno riflettuto con tutto il cuore sul tuo dovere e sul lavoro della chiesa. Devi prendere in considerazione queste cose. Riflettici spesso e comprendile bene, e ti sarà più facile svolgere bene il tuo dovere. Se sei di scarsa levatura, se la tua esperienza è superficiale o se non sei competente nel tuo lavoro professionale, potrebbero esserci alcuni errori o manchevolezze nel tuo lavoro e i risultati potrebbero non essere molto buoni, ma tu ti sarai adoperato al meglio. In tutto ciò che fai, non soddisfi i tuoi desideri egoistici o le tue preferenze. Invece, dedichi costante considerazione al lavoro della chiesa e agli interessi della casa di Dio. Anche se non dovessi conseguire buoni risultati nello svolgimento del tuo dovere, il tuo cuore sarà stato corretto; se, oltre a questo, sai ricercare la verità per risolvere i problemi nel tuo dovere, allora il tuo dovere sarà all’altezza dei requisiti e potrai entrare nella realtà della verità. Questo è rendere testimonianza.

Alcuni credono in Dio ma non perseguono la verità. Vivono sempre seguendo la carne, aggrappandosi costantemente ai piaceri carnali, soddisfacendo sempre i loro desideri egoistici. A prescindere da quanti anni queste persone credano in Dio, non entreranno mai nella realtà della verità. Questo è il segno dell’aver recato disonore a Dio. Dici: “Non ho fatto niente per oppormi a Dio; in che modo avrei recato disonore a Dio?” Tutte le tue idee e tutti i tuoi pensieri sono malvagi. Nelle intenzioni, negli obiettivi e nelle motivazioni dietro alle tue azioni, nelle conseguenze di ciò che fai, in ogni modo in cui soddisfi Satana, sei il suo zimbello, e gli permetti di trovare in te dei difetti. Non hai reso nemmeno lontanamente la testimonianza che dovresti come cristiano. Sei una persona che appartiene a Satana. Disonori il nome di Dio in tutte le cose e non possiedi una testimonianza autentica. Egli ricorderà le cose che hai fatto? Alla fine, quale conclusione trarrà sulle tue azioni e sul dovere che hai svolto? Non deve derivare qualcosa da questo, una sorta di dichiarazione? Nella Bibbia, il Signore Gesù dice: “Molti Mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome Tuo e in nome Tuo cacciato demòni e fatto in nome Tuo molte opere potenti?’ Allora dichiarerò loro: ‘Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, malfattori!’” (Matteo 7:22-23). Perché il Signore Gesù ha detto questo? Come mai tanti di coloro che hanno predicato, cacciato demoni e compiuto molti miracoli in nome del Signore sono diventati dei malfattori? È perché non hanno accettato la verità espressa dal Signore Gesù, non hanno osservato i comandamenti del Signore Gesù né hanno avuto amore per la verità nei loro cuori. Volevano solo barattare il loro lavoro, le sofferenze e i sacrifici per il Signore con le benedizioni del Regno dei Cieli. Questo è negoziare con Dio, è usare Dio e ingannarLo, perciò il Signore Gesù li ha detestati, odiati e condannati come malfattori. Oggi le persone stanno accettando il giudizio e castigo delle parole di Dio, ma alcuni perseguono ancora la reputazione e il prestigio, vogliono sempre distinguersi, sempre essere leader e lavoratori e ottenere reputazione e prestigio. Sebbene tutti costoro affermino di credere in Dio e di seguirLo, di rinunciare e di spendersi per Lui, essi compiono i loro doveri per guadagnare fama, interessi e prestigio, e hanno sempre dei piani personali. Non sono obbedienti o leali verso Dio, agiscono arbitrariamente senza riflettere affatto su sé stessi, e così sono diventati dei malfattori. Dio detesta simili individui e non li salva. Qual è il parametro in base al quale le azioni di una persona vengono giudicate buone o cattive? Dipende dal fatto che una persona, nei suoi pensieri, nelle sue espressioni e nelle sue azioni, possieda oppure no la testimonianza di aver messo in pratica la verità e di vivere la realtà della verità. Se non hai questa realtà o non la vivi, sei senza dubbio un malfattore. Dio come vede i malfattori? I tuoi pensieri e i tuoi atti esteriori non rendono testimonianza per Dio, né svergognano Satana né lo sconfiggono; invece svergognano Dio e sono cosparsi di segni che fanno vergognare Dio. Non stai testimoniando Dio, né ti adoperi per Lui, né adempi alle tue responsabilità e ai tuoi obblighi verso Dio; invece, agisci nel tuo interesse. Cosa significa “nel tuo interesse”? Se vogliamo essere precisi, significa nell’interesse di Satana. Pertanto, alla fine, Dio dirà: “Allontanatevi da Me, malfattori!” Agli occhi di Dio, tu non hai compiuto buone azioni; anzi, il tuo comportamento è diventato malvagio, e non solo non otterrà l’approvazione di Dio, ma verrà anche condannato. Cosa cerca di ottenere qualcuno con una simile fede in Dio? In definitiva, una fede di questo tipo non risulterebbe inutile?

Per tutti quelli che compiono il proprio dovere, indipendentemente da quanto profonda o superficiale sia la loro comprensione della verità, il modo più semplice di praticare per accedere alla realtà della verità è pensare agli interessi della casa di Dio in ogni cosa e abbandonare i propri desideri egoistici, gli intenti personali, le proprie motivazioni, l’orgoglio e il prestigio. Privilegiare gli interessi della casa di Dio è il minimo che si dovrebbe fare. Se chi compie il proprio dovere non sa fare neppure questo, allora come si può affermare che lo sta compiendo? Questo non è compiere il proprio dovere. Per prima cosa dovresti considerare gli interessi della casa di Dio, la Sua volontà e l’opera della chiesa, e mettere queste prima di tutto; soltanto in seguito puoi pensare alla stabilità del tuo prestigio o a come gli altri ti vedono. Non trovate che sia un po’ più facile dividere tutto in questi passaggi e accettare qualche compromesso? Praticando così per un po’, arriverai a sentire che soddisfare Dio non è difficile. Inoltre, dovresti essere in grado di ottemperare alle tue responsabilità, adempiere ai tuoi obblighi e doveri, mettere da parte i tuoi desideri egoistici, mettere da parte i tuoi intenti e motivi, avere riguardo per la volontà di Dio e porre al primo posto gli interessi della Sua casa, l’opera della chiesa e il dovere che devi compiere. Dopo aver sperimentato ciò per qualche tempo, capirai che questo è un buon modo di comportarsi. È vivere in maniera retta e onesta, senza essere una persona abietta o un buono a nulla, e vivere giustamente e onorevolmente anziché essere spregevole e meschino. Ti renderai conto che è così che una persona dovrebbe vivere e agire. Nel tuo cuore, il desiderio di gratificare i tuoi interessi si affievolirà a poco a poco. Ora, indipendentemente da quanto tempo sia passato da quando avete iniziato a credere in Dio, il vostro ingresso, la vostra comprensione e la vostra esperienza nelle lezioni del perseguire la verità, praticare la verità ed entrare nelle realtà della verità mancano di profondità, e non avete alcuna autentica esperienza o comprensione, perciò non potete dare vera testimonianza. Ora ho condiviso con voi questa semplice strategia: cominciate praticando in questo modo, e quando lo avrete fatto per un po’, la vostra condizione interiore cambierà senza che ve ne accorgiate. Si trasformerà da una condizione ambivalente, nella quale tu non sei né estremamente interessato a credere in Dio né annoiato al riguardo, in una condizione in cui sentirai che credere in Dio ed essere una persona onesta sono cose buone, e in cui sarai interessato a essere una persona onesta e sentirai che c’è significato e nutrimento nel vivere così. Il tuo spirito sarà radicato, in pace e appagato. Tale condizione sarà tua, come conseguenza del tuo rinunciare ai tuoi motivi e interessi personali e ai tuoi desideri egoistici. L’avrai guadagnata. Tale risultato è in parte prodotto della collaborazione umana e in parte opera dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo non opererà senza la collaborazione delle persone.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo eliminando la propria indole corrotta”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 381

Che cosa sapete riguardo ai cambiamenti di indole? L’essenza dei cambiamenti di indole e dei cambiamenti di comportamento è diversa, e anche i cambiamenti di pratica sono diversi: sono tutti di essenza differente. Le persone, per la maggior parte, danno particolare rilievo a come si comportano nella loro fede in Dio e, di conseguenza, nel loro comportamento intervengono alcuni cambiamenti. Quando cominciano a credere in Dio, smettono di fumare e di bere e non litigano più con gli altri, preferendo esercitare la pazienza quando subiscono una perdita. Subiscono alcuni cambiamenti comportamentali. Alcuni sentono, una volta iniziato a credere in Dio, di capire la verità leggendo la parola di Dio, di aver sperimentato l’opera dello Spirito Santo e di provare vero godimento nel cuore, cosa che li rende particolarmente ferventi, e non vi è nulla a cui non possano rinunciare o far fronte. Eppure, dopo essere stati credenti per otto, dieci, o persino venti o trent’anni, dal momento che non vi è stato alcun cambiamento nella loro indole di vita, alla fine scivolano di nuovo nei loro vecchi modi: la loro arroganza e la loro altezzosità si fanno più pronunciate ed essi cominciano a competere per il potere e il profitto, bramano il denaro della chiesa, invidiano coloro che hanno approfittato della casa di Dio. Diventano profittatori e parassiti all’interno della casa di Dio, e alcuni vengono persino smascherati e scacciati come falsi leader e anticristi. E che cosa dimostrano questi fatti? Dimostrano che i cambiamenti che investono soltanto il comportamento sono insostenibili e che, se l’indole di vita delle persone non cambia, prima o poi si riveleranno per ciò che sono veramente. Questo perché i cambiamenti del loro comportamento sono dovuti al fervore, e questo, associato all’opera che lo Spirito Santo compie in quel momento, li rende alquanto inclini a diventare ferventi o a dimostrarsi temporaneamente gentili. Come dicono i non credenti: “Compiere una buona azione è facile, il difficile è compiere buone azioni per tutta la vita”. Perché le persone sono incapaci di compiere buone azioni per l’intera loro vita? Per quale ragione? Perché per natura le persone sono malvagie, egoiste e corrotte. Il comportamento di una persona è determinato dalla sua natura; com’è la sua natura, così è il comportamento che la persona rivela, e solo ciò che si rivela in maniera spontanea rappresenta la natura di qualcuno. Le cose false non possono durare. Quando Dio opera per salvare l’uomo, non è per adornarlo di un buon comportamento; l’opera di Dio ha lo scopo di modificare l’indole delle persone, di farle rinascere come persone nuove. Il giudizio, il castigo, le prove e l’affinamento dell’uomo per mano di Dio hanno tutti lo scopo di modificarne l’indole, affinché egli possa conseguire obbedienza e fedeltà assolute a Dio e pervenire ad adorarLo in maniera normale. Questo è lo scopo dell’opera di Dio. Comportarsi bene non è la stessa cosa che obbedire a Dio, tanto meno equivale a essere in armonia con Cristo. I cambiamenti del comportamento si basano sulla dottrina e nascono dal fervore; non si basano sulla vera conoscenza di Dio, né sulla verità, tanto meno poggiano sulla guida dello Spirito Santo. Anche se vi sono momenti in cui una parte di ciò che fanno le persone è illuminata o guidata dallo Spirito Santo, questa non è un’espressione della loro vita. Non sono ancora entrate nella realtà della verità e la loro indole di vita non è affatto cambiata. Per quanto sia buono il comportamento di una persona, non dimostra che obbedisca a Dio né che metta in pratica la verità. I cambiamenti comportamentali non rappresentano un cambiamento di indole di vita e non possono essere considerati espressioni della vita delle persone.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 382

Se una persona ha molti buoni comportamenti, questo non significa che possieda le realtà della verità. Solo mettendo in pratica la verità e agendo secondo i principi si possono possedere le realtà della verità. Solo temendo Dio ed evitando il male si possono possedere le realtà della verità. Alcune persone hanno entusiasmo, sanno parlare di dottrina, obbediscono alle regole e compiono molte buone azioni, ma tutto ciò che si può dire di loro è che possiedono un po’ di umanità. Coloro che sanno parlare di dottrina e seguono sempre le regole non necessariamente mettono in pratica la verità. Anche se le loro parole sono corrette e in apparenza prive di problemi, tali persone non hanno nulla da dire su questioni che riguardano l’essenza della verità. Pertanto, per quanto qualcuno sappia parlare di dottrina, non significa che comprenda la verità e, per quanto possa comprendere la dottrina, non è in grado di risolvere alcun problema. Tutti gli studiosi teorici delle religioni sanno spiegare la Bibbia, ma alla fine cadono tutti, perché non accettano l’intera verità che Dio ha espresso. Coloro che hanno subito un cambiamento della propria indole invece sono diversi; essi hanno compreso la verità, mostrano discernimento in tutte le questioni, sanno come agire secondo la volontà di Dio, come agire secondo i principi della verità, come agire per soddisfare Dio, e capiscono la natura della propria corruzione. Quando vengono messe a nudo le loro idee e le loro concezioni, sono in grado di mostrare discernimento e di rinunciare alla carne. È così che si esprime un cambiamento di indole. La principale manifestazione del cambiamento di indole in una persona è il fatto che essa sia arrivata a comprendere chiaramente la verità e che, quando fa qualcosa, metta in pratica la verità con adeguata precisione e non mostri tanto spesso la sua corruzione. In genere, le persone la cui indole è mutata appaiono particolarmente ragionevoli e dotate di discernimento e, grazie alla loro comprensione della verità, non mostrano tanta presunzione e arroganza. Tali persone riescono a individuare e riconoscere gran parte della corruzione che viene portata alla luce in loro, perciò non assumono atteggiamenti arroganti. Sono in grado di avere una comprensione equilibrata di quale sia il posto dell’uomo, di come comportarsi in maniera ragionevole, di come essere ligi al dovere, di che cosa dire e che cosa non dire, e di che cosa dire e che cosa fare a seconda delle persone con cui si ha a che fare. Pertanto, le persone la cui indole è cambiata sono relativamente ragionevoli, e solamente persone di questo tipo vivono veramente un’umana sembianza. Dal momento che comprendono la verità, sono in grado di parlare e di vedere le cose in modo conforme alla verità e agiscono in base a dei principi in ogni cosa che fanno; non sono soggetti all’influenza di alcuna persona, questione o cosa, hanno tutti le loro opinioni personali e sanno sostenere i principi della verità. Hanno un’indole relativamente stabile, non sono banderuole e, qualunque sia la loro condizione, capiscono come svolgere adeguatamente il proprio dovere e sanno come comportarsi così da soddisfare Dio. Coloro la cui indole è realmente cambiata non si concentrano su ciò che li fa apparire perbene a livello superficiale: hanno raggiunto una chiarezza interiore riguardo a che cosa fare per soddisfare Dio. Pertanto, dall’esterno può sembrare che non siano tanto entusiasti o che non abbiano fatto alcunché di tanto grande, ma tutto ciò che fanno è significativo, è prezioso e ha risultati pratici. Coloro la cui indole è cambiata sicuramente possiedono molte realtà della verità, lo possono confermare il loro modo di vedere le cose e i principi che seguono nelle loro azioni. Coloro che non hanno acquisito la verità non hanno assolutamente avuto alcun cambiamento di indole di vita. Come si ottiene esattamente un cambiamento d’indole? Gli esseri umani sono stati profondamente corrotti da Satana, tutti resistono a Dio e hanno la natura di resistere a Dio. Dio salva le persone trasformando coloro che hanno la natura di resistere a Dio e che sanno resistere a Dio in persone capaci di obbedire a Dio e di temerLo. Questo è ciò che significa essere una persona la cui indole è cambiata. Non importa quanto una persona sia corrotta o che quanto corrotta sia la sua indole: fintanto che sa accettare la verità, il giudizio e il castigo di Dio e i vari affinamenti e prove, avrà un’autentica comprensione di Dio e allo stesso tempo sarà in grado di vedere chiaramente la propria natura ed essenza. Quando conoscerà veramente se stessa, sarà in grado di odiare se stessa e Satana, sarà disposta ad abbandonare Satana e a obbedire completamente a Dio. Una volta che una persona ha questa determinazione, è in grado di perseguire la verità. Se le persone hanno autentica conoscenza di Dio, se la loro indole satanica viene purificata e le parole di Dio mettono radici in loro e sono diventate la loro vita e la base della loro esistenza, se le persone vivono secondo le parole di Dio, sono completamente cambiate e diventano persone nuove, allora questo conta come un cambiamento nella loro indole di vita. Un cambiamento di indole non significa avere un’umanità matura e vissuta, né significa che l’indole esteriore delle persone sia più mite di prima, che un tempo esse fossero arroganti e che ora invece sappiano comunicare in modo ragionevole o che un tempo non ascoltassero nessuno e che invece adesso sappiano ascoltare gli altri: siffatti cambiamenti esteriori non si possono definire trasformazioni di indole. Naturalmente, i cambiamenti di indole includono tali atteggiamenti, ma l’aspetto davvero fondamentale è che la vita interiore di queste persone è cambiata. Questo è interamente dovuto al fatto che le parole di Dio e la verità hanno messo radici dentro di loro, le dominano e sono diventate la loro vita. Anche la loro visione delle cose è cambiata. Riescono a vedere con chiarezza ciò che accade nel mondo e nell’umanità, come Satana corrompe l’umanità, l’essenza del gran dragone rosso e il modo in cui esso resiste a Dio. Nel loro cuore, sono in grado di odiare il gran dragone rosso e Satana, e sanno rivolgersi completamente a Dio e seguirLo. Ciò significa che la loro indole di vita è cambiata e che sono state guadagnate da Dio. I cambiamenti nell’indole di vita sono cambiamenti fondamentali, mentre i cambiamenti nel comportamento sono superficiali. Solo coloro che hanno ottenuto cambiamenti nell’indole di vita sono coloro che hanno acquisito la verità, e solo loro sono stati guadagnati da Dio.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 383

La trasformazione dell’indole non è un cambiamento nel comportamento, non è un cambiamento esteriore simulato, né una entusiastica trasformazione temporanea. Per quanto buoni siano questi cambiamenti, non possono prendere il posto dei cambiamenti nell’indole di vita, perché questi cambiamenti esteriori possono essere ottenuti attraverso gli sforzi umani, mentre i cambiamenti nell’indole di vita non possono essere raggiunti solo con gli sforzi umani. Per ottenere questo risultato è necessario sperimentare il giudizio, il castigo, le prove e l’affinamento di Dio, nonché il perfezionamento da parte dello Spirito Santo. Sebbene coloro che credono in Dio manifestino dei buoni comportamenti, nessuno di loro obbedisce veramente a Dio, ama veramente Dio o sa fare la volontà di Dio. Perché? Perché per ottenere questo risultato è necessario un cambiamento nell’indole di vita, e un semplice cambiamento nel comportamento è ben lungi dall’essere sufficiente. Un cambiamento d’indole significa che hai conoscenza ed esperienza della verità e che la verità è diventata la tua vita, che può indirizzarti e che domina la tua vita e tutto ciò che ti riguarda. Questo è un cambiamento nella tua indole di vita. Le persone che possiedono la verità come vita sono quelle la cui indole è cambiata. In passato, potevano esserci delle verità che non riuscivi a mettere in pratica quando le comprendevi, ma ora sei in grado di mettere in pratica qualsiasi aspetto della verità tu comprenda, senza ostacoli né difficoltà. Quando metti in pratica la verità ti senti molto sereno e felice mentre, se non riesci a mettere in pratica la verità, provi dolore e la tua coscienza è turbata. Sei capace di mettere in pratica la verità in ogni cosa, vivi secondo le parole di Dio e hai un fondamento per la vita. Questo significa che la tua indole è cambiata. Ora sai facilmente abbandonare le tue nozioni e fantasie, le tue preferenze e ricerche della carne e quelle cose che prima non sapevi abbandonare; senti che le parole di Dio sono autenticamente buone e che mettere in pratica la verità è la cosa migliore da fare. Questo significa che la tua indole è cambiata. Cambiare indole sembra molto semplice, ma in realtà è un processo che richiede molta esperienza. Durante questo periodo, le persone devono soffrire numerose avversità, devono sottomettere il proprio corpo e rinunciare alla carne, devono anche subire il giudizio, il castigo, la potatura, il trattamento, le prove e l’affinamento, e devono inoltre sperimentare molti fallimenti, cadute, lotte interiori e tormenti all’interno del proprio cuore. Solo dopo queste esperienze si può avere una certa comprensione della propria natura, ma la comprensione non produce subito un cambiamento completo; bisogna passare attraverso un lungo periodo di esperienze prima di potersi liberare a poco a poco della propria indole corrotta. Ecco perché occorre una vita intera per cambiare la propria indole. Per esempio, se manifesti corruzione in una questione, sai mettere immediatamente in pratica la verità una volta che te ne rendi conto? No. Mentre sei in possesso della comprensione, gli altri ti sottopongono alla potatura e al trattamento, e poi l’ambiente ti costringe, ti obbliga ad agire secondo i principi della verità. A volte, non sei ancora rassegnato a farlo, e dici a te stesso: “Devo farlo in questo modo? Perché non posso farlo come voglio? Perché mi si chiede sempre di praticare la verità? Non voglio farlo, mi ha stancato!” Sperimentare l’opera di Dio richiede di sottoporsi a questo processo: dall’essere restii a praticare la verità, al praticarla volentieri; dalla negatività e dalla debolezza, alla forza e alla capacità di rinunciare alla carne. Quando le persone arriveranno a un certo livello di esperienza e subiranno alcune prove e affinamento, e in definitiva comprenderanno la volontà di Dio e talune verità, allora saranno alquanto soddisfatte e disposte ad agire secondo i principi della verità. All’inizio, l’uomo è riluttante a mettere in pratica la verità. Prendi, per esempio, lo svolgimento devoto dei propri doveri: hai una certa comprensione di come svolgere i tuoi doveri ed essere devoto a Dio, e possiedi anche una certa comprensione delle verità, ma quando sarai in grado di essere totalmente devoto a Dio? E di svolgere i tuoi doveri a tutti gli effetti? Ciò richiederà un processo, durante il quale potresti incappare in molte avversità. Le persone ti potrebbero trattare, e gli altri ti potrebbero criticare. Gli occhi di tutti saranno puntati su di te, ti esamineranno e, alla fine, inizierai a renderti conto che sei tu a sbagliare e che, in realtà, sei tu che hai fatto le cose male, che la mancanza di devozione nel compimento del proprio dovere è inaccettabile, e che non devi essere negligente o superficiale. Lo Spirito Santo ti illuminerà da dentro e ti rimprovererà quando commetterai un errore. Durante questo processo, comprenderai alcune cose su te stesso e capirai di essere troppo impuro, che nutri troppe motivazioni personali e troppi desideri smodati nello svolgimento dei tuoi doveri. Una volta compresa l’essenza di queste cose, se riesci a presentarti dinanzi a Dio in preghiera e a pentirti veramente, puoi essere purificato da quelle cose corrotte. Se cerchi frequentemente la verità in questo modo per risolvere i tuoi problemi pratici, imboccherai a poco a poco la strada giusta nella fede; inizierai a fare vere esperienze di vita, e la tua indole corrotta comincerà a essere gradualmente purificata. Più l’indole corrotta dell’uomo è purificata, e più la sua indole della vita si trasformerà.

Sebbene molte persone stiano al momento compiendo i loro doveri, in essenza, quante persone lo stanno facendo in modo approssimativo? Quanti sono in grado di accettare la verità e di adempiere ai propri doveri in linea con i principi della verità? Quanti adempiono ai loro doveri secondo i requisiti di Dio dopo che la loro indole è cambiata? Esaminando meglio questi aspetti, sarai in grado di sapere se sei davvero all’altezza dei requisiti nell’adempimento del tuo dovere, e anche di vedere chiaramente se la tua indole sia cambiata. Ottenere la trasformazione della propria indole non è impresa semplice; non significa solo apportare qualche modifica al comportamento, acquisire una certa conoscenza della verità, essere in grado di parlare un po’ della propria esperienza con ogni aspetto della verità, oppure ottenere qualche cambiamento o diventare un po’ obbedienti dopo essere stati disciplinati. Queste cose non costituiscono una trasformazione dell’indole della propria vita. Perché dico questo? Anche se forse sei cambiato in certa misura, continui a non mettere davvero in pratica la verità. Forse ti comporti in questo modo perché ti trovi momentaneamente in un ambiente adatto e la situazione lo consente, oppure perché le circostanze attuali ti hanno costretto. Inoltre, quando sei di buon umore, quando il tuo stato è normale e quando hai l’opera dello Spirito Santo, sai mettere in pratica la verità. Ma supponiamo che tu ti trovi nel mezzo di una prova, che in questa prova tu stia soffrendo come Giobbe, o che debba affrontare la prova della morte. Quando accadrà, sarai ancora in grado di mettere in pratica la verità, di rimanere saldo nella tua testimonianza? Riuscirai a dire qualcosa di simile a quello che disse Pietro: “Se anche dovessi morire dopo averTi conosciuto, come potrei non farlo volentieri e con gioia?” A che cosa dava valore Pietro? Pietro dava valore all’obbedienza e considerava che conoscere di Dio fosse la cosa più importante; per questo fu in grado di obbedire fino alla morte. La trasformazione dell’indole non avviene da un giorno all’altro; occorre una vita intera di esperienza per ottenerla. Comprendere la verità è un po’ più facile, ma essere in grado di metterla in pratica in vari contesti è difficile. Perché la gente ha sempre problemi a mettere in pratica la verità? In realtà, queste difficoltà sono tutte direttamente collegate all’indole corrotta delle persone e sono tutti ostacoli che derivano dall’indole corrotta. Pertanto, devi soffrire molto e pagare un prezzo per mettere in pratica la verità. Se tu non avessi un’indole corrotta, non dovresti soffrire e pagare un prezzo per mettere in pratica la verità. Non è un fatto ovvio? A volte potrebbe sembrare che tu stia mettendo in pratica la verità, ma in realtà la natura delle tue azioni non lo dimostra. Nel seguire Dio, molti sono capaci di mettere da parte la famiglia e la carriera e di compiere il proprio dovere, e dunque credono di praticare la verità. Tuttavia, non sono mai in grado di offrire una vera testimonianza esperienziale. Qual è il punto, esattamente? Il punto è che, se li si valuta in base alle nozioni dell’uomo, sembra che stiano praticando la verità, e invece Dio non riconosce quel che fanno come pratica della verità. Se le cose che fai celano motivazioni personali e sono adulterate, allora rischi di deviare dai principi e non si può dire che tu stia praticando la verità; questo è solo un tipo di condotta. A rigor di termini, probabilmente Dio la condannerà, anziché elogiarla o ricordarla. Per continuare in un’analisi che arrivi fino alla sua essenza e radice, tu sei una persona che compie il male, e questi tuoi comportamenti esteriori sono in opposizione a Dio. A guardare dall’esterno, non stai interrompendo o perturbando nulla e non hai provocato danni concreti. Sembra tutto logico e ragionevole, ma nell’intimo ci sono impurità e intenti umani la cui essenza è quella del compimento del male e della resistenza a Dio. Pertanto dovresti stabilire se ci sia stato un cambiamento nella tua indole, e se tu stia mettendo in pratica la verità, utilizzando le parole di Dio ed esaminando i motivi dietro le tue azioni. Non dipende dalla conformità o meno alle fantasie e alle intenzioni umane, o dalla loro corrispondenza al tuo gusto; cose di questo genere non sono importanti. Piuttosto, dipende dal fatto che Dio dica se ti stai conformando alla Sua volontà oppure no, se le tue azioni possiedono la realtà della verità oppure no, e se soddisfano le Sue richieste e i Suoi criteri oppure no. È accurato soltanto misurarsi con le Sue richieste. La trasformazione dell’indole e la pratica della verità non sono semplici e facili come immaginano le persone. Ora lo capite? Avete qualche esperienza in questo ambito? Quando si tratta dell’essenza di un problema, potreste non comprenderla; il vostro ingresso è stato troppo superficiale. Vi affaccendate tutto il giorno, dall’alba al tramonto, alzandovi presto e coricandovi tardi, ma non avete ottenuto la trasformazione dell’indole della vostra vita e non riuscite ad afferrare ciò che una simile trasformazione comporta. Ciò significa che il vostro ingresso è troppo superficiale, non è così? A prescindere dalla durata della vostra fede in Dio, potreste non percepire l’essenza e le cose profonde legate al raggiungimento della trasformazione dell’indole. Si può dire che la vostra indole sia cambiata? Come fate a sapere se Dio vi elogia oppure no? Come minimo, ti sentirai eccezionalmente saldo in tutto ciò che fai, e sentirai che lo Spirito Santo ti guida, ti illumina e opera in te mentre compi i tuoi doveri, svolgendo qualunque lavoro nella casa di Dio, o normalmente. La tua condotta sarà in perfetta armonia con le parole di Dio e, una volta che avrai acquisito un certo grado di esperienza, avrai la sensazione che il modo in cui hai agito in passato fosse relativamente idoneo. Se, tuttavia, dopo aver acquisito esperienza per un periodo di tempo, ritieni che alcune delle cose che hai fatto in passato non fossero idonee, se sei insoddisfatto di esse e pensi che in realtà non fossero in linea con la verità, allora ciò dimostra che tutto quello che hai fatto è stato fatto resistendo a Dio. È la prova che il tuo servizio era pieno di insubordinazione, resistenza e modi di agire umani, e che non sei riuscito a conseguire neanche un minimo cambiamento nell’indole.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Ciò che si deve sapere riguardo alla trasformazione dell’indole”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 384

Nel valutare se le persone sono capaci di obbedire a Dio o meno, la cosa principale a cui guardare è se desiderano qualcosa di stravagante da Dio e se hanno o no secondi fini. Se le persone avanzano sempre richieste a Dio, questo dimostra che non Gli sono obbedienti. Qualunque cosa ti accada, se non sai riceverla da Dio e cercare la verità, se parli sempre partendo dal tuo ragionamento soggettivo e pensi sempre di essere il solo ad avere ragione, se riesci addirittura a dubitare che Dio sia verità e giustizia, allora per te saranno guai. Gente così è la più arrogante e ribelle verso Dio. Le persone che chiedono sempre qualcosa a Dio non riescono mai a obbedirGli realmente. Se avanzi richieste a Dio, questo dimostra che stai concludendo un accordo con Lui, che stai scegliendo i tuoi pensieri e stai agendo conformemente a essi. Così facendo, tradisci Dio e sei privo di obbedienza. Avanzare richieste a Dio non ha senso; se credi davvero che Egli è Dio, allora non oserai avanzare richieste a Lui, né sarai idoneo ad avanzare richieste a Lui, che siano ragionevoli o meno. Se hai vera fede in Dio e credi che Egli sia Dio, allora non avrai altra scelta che adorarLo e obbedirGli. Oggi le persone non solo fanno le loro scelte individuali, ma chiedono addirittura a Dio che agisca secondo la loro volontà. Non solo non scelgono di obbedire a Dio, ma chiedono addirittura a Dio di obbedire loro. Non è forse irragionevole? Dunque, se negli uomini non vi è alcuna vera convinzione, né vi è sostanza nella loro fede, essi non potranno mai ottenere elogi da parte di Dio. Quando le persone riusciranno ad avanzare meno richieste a Dio, la loro vera convinzione e la loro obbedienza aumenteranno, e anche il loro senso di ragionevolezza diventerà relativamente normale. Accade spesso che più gli uomini sono inclini a ragionare e più giustificazioni danno, e più è difficile trattare con loro. Non solo hanno molte pretese, ma si prendono anche il braccio quando dai loro un dito. Quando sono soddisfatti in un ambito, poi accampano pretese in un altro; devono essere soddisfatti in tutti gli ambiti, altrimenti iniziano a lamentarsi e si definiscono casi disperati. In seguito si sentono in debito e rammaricati, versano lacrime amare e vogliono morire. A cosa serve tutto questo? Non è forse irrazionale? Questa serie di problemi deve essere risolta alla radice. Se hai un’indole corrotta e non la elimini, e se insisti ad aspettare di finire nei guai o di causare un disastro per eliminarla, come puoi rimediare a questa perdita? Non è una sorta di marcia indietro tardiva? Perciò, per risolvere completamente il problema di un’indole corrotta, devi cercare la verità per risolverlo non appena si presenta. Devi eliminare l’indole corrotta sul nascere, assicurandoti così che non venga commesso un errore e prevenendo problemi futuri. Se un’indole corrotta mette radici e diventa il pensiero o il punto di vista di una persona, sarà in grado di indirizzarla verso il male. Pertanto, lo scopo principale della riflessione e della conoscenza di sé è scoprire se si possiede un’indole corrotta e cercare rapidamente la verità per eliminarla. Devi sapere cos’è nella tua natura, cosa ti piace, cosa persegui e cosa desideri ottenere. Devi analizzare queste cose in base alle parole di Dio per vedere se siano in linea con la volontà di Dio e capire perché sono errate. Una volta comprese queste cose, devi risolvere il problema dell’anomalia della ragione, ossia il problema dell’irragionevolezza. Non si tratta solo di un problema di indole corrotta, ma di una mancanza di ragione. Soprattutto per quanto riguarda gli interessi delle persone, chi è sopraffatto dagli interessi può diventare irragionevole. Si tratta di un problema mentale, ed è anche il tallone d’Achille delle persone. Alcuni si sentono in possesso di una certa levatura e di certi doni e vogliono sempre essere leader per distinguersi, quindi chiedono a Dio di impiegarli. Se Dio non li impiega, dicono: “Come può Dio non favorirmi? Dio, se mi impieghi per qualcosa di importante, Ti prometto che mi spenderò per Te!” Questo tipo di intenzione è forse corretto? È una buona cosa spendersi per Dio, ma ci sono motivazioni dietro la volontà di queste persone di spendersi per Dio. Ciò che amano veramente è il prestigio, ed è a questo che prestano attenzione. Se le persone sono veramente obbedienti, sono in grado di seguire Dio con tutto il cuore, indipendentemente dal fatto che Dio le impieghi o no, e sanno spendersi per Dio indipendentemente dal fatto che possiedano prestigio o meno. Solo queste persone possono essere considerate ragionevoli e obbedienti a Dio. È una cosa positiva che le persone siano disposte a spendersi per Dio, e Dio è intenzionato a impiegare queste persone; ma, se esse non sono munite della verità, Dio non ha modo di impiegarle. Se le persone sono disposte a impegnarsi per la verità e a collaborare, ci deve essere una fase preparatoria. Solo dopo che le persone avranno compreso la verità e sapranno obbedire sinceramente a Dio Egli potrà formalmente impiegarle. Questa fase della pratica è indispensabile. Oggi, tutti i leader e i lavoratori si trovano in questa fase della pratica. Quando avranno fatto esperienza di vita e sapranno agire secondo i principi saranno adatti a essere impiegati da Dio.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Gli esseri umani chiedono troppo a Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 385

L’unico atteggiamento che un essere creato dovrebbe avere verso il Creatore è quello di obbedienza, di obbedienza incondizionata. È una cosa che alcuni oggi forse non riescono ad accettare. Ciò dipende dal fatto che la statura degli esseri umani è troppo scarsa ed essi non posseggono la realtà della verità. Se, quando Egli agisce in contrasto con le tue nozioni, tu sei incline a fraintendere Dio, o addirittura a disobbedirGli e voltarGli le spalle, allora sei lontano dal saper obbedire a Dio. Mentre viene nutrito e dissetato dalla parola di Dio, l’uomo, in realtà, sta perseguendo un unico obiettivo, che è in definitiva poter conseguire una sottomissione assoluta e incondizionata a Dio, e, a quel punto, tu, questa creatura, avrai raggiunto il livello richiesto. Ci sono momenti in cui Dio fa deliberatamente cose che sono in contrasto con le tue nozioni, che vanno contro i tuoi desideri e che possono persino sembrare in disaccordo con la verità, contro i sentimenti umani, e offensive per te; può risultarti difficile accettarle, potresti non essere in grado di fartene una ragione e, per quanto le analizzi, ti sembreranno sbagliate e non riuscirai ad accoglierle, penserai che Dio sia stato irragionevole ad agire così. Tuttavia, in realtà, Dio lo ha fatto deliberatamente. Dunque, qual è l’intento di Dio nel fare queste cose? È per metterti alla prova ed esporti, per vedere se sei in grado o no di cercare la verità, di obbedire davvero a Dio. Non cercare un presupposto per tutto ciò che Dio fa e chiede, e non domandare perché. Provare a ragionare con Dio è inutile. Devi solo riconoscere che Dio è la verità ed essere capace di un’obbedienza assoluta. Devi solo riconoscere che Dio è il tuo Creatore e il tuo Dio. Questo è al di sopra di ogni ragionamento, di qualsiasi saggezza mondana, di ogni moralità, etica, competenza, filosofia o cultura tradizionale umana, al di sopra persino delle emozioni dell’uomo, della sua giustizia e del suo cosiddetto amore. È al di sopra di tutto. Se ciò non ti è chiaro, allora prima o poi arriverà il giorno in cui ti accadrà qualcosa e tu cadrai. Come minimo ti ribellerai a Dio e percorrerai un cammino deviante; se alla fine sarai in grado di pentirti, di riconoscere la bellezza di Dio e il significato della Sua opera in te, allora avrai ancora speranza di salvezza; ma se cadi a causa di questo evento e sei incapace di rialzarti, non avrai alcuna speranza. Che Dio giudichi, castighi o maledica le persone, è tutto al fine di salvarle, e loro non hanno nulla da temere. Di cosa dovreste aver paura? Dovreste avere paura di sentire Dio dire: “Ti detesto e ti rifiuto”. Se Dio dice questo, sei nei guai: significa che Dio non ti salverà, che non hai alcuna speranza di salvezza. E così, nell’accettare l’opera di Dio, le persone devono capire la volontà di Dio. Qualunque cosa tu faccia, non cavillare quando si tratta di parole di Dio, dicendo: “Giudizio e castigo possono andare, ma condanna, maledizione e distruzione non significherebbero forse che è finita per me? A che serve essere una creatura di Dio? Allora non voglio esserlo, e Tu non sarai più il mio Dio”. Se respingi Dio e non rimani saldo nella tua testimonianza, allora Dio può davvero rifiutarti. Sapete? Non importa da quanto tempo le persone credano in Dio, quante strade abbiano percorso, quanto lavoro abbiano svolto o quanti doveri abbiano compiuto: tutto ciò che hanno fatto durante questo tempo è stato in preparazione di un’unica cosa. Quale? Si sono preparate per raggiungere, alla fine, un’assoluta obbedienza a Dio, un’obbedienza incondizionata. Cosa significa “incondizionata”? Significa che non trovi scuse e non puoi appellarti alle tue ragioni oggettive, significa che non puoi fare il pignolo; sei una creatura di Dio, non sarebbe degno di te. Quando fai il pignolo con Dio non sai stare al tuo posto, ed è così anche quando provi a ragionare con Lui: di nuovo, non sai stare al tuo posto. Non discutere con Dio, non tentare sempre di scoprire la ragione, non ostinarti a volere capire prima di obbedire, o a non obbedire quando non capisci. Se fai così, non hai capito qual è il tuo posto, e in tal caso la tua obbedienza a Dio non è assoluta; è un’obbedienza relativa e condizionata. Coloro che pongono condizioni alla loro obbedienza a Dio sono forse persone che obbediscono davvero a Dio? Lo stanno forse trattando come Dio? Adorano forse Dio come il Creatore? Se tu non lo fai, allora Dio non ti riconosce. Cosa devi sperimentare al fine di raggiungere un’obbedienza assoluta e incondizionata a Dio? E come dovresti sperimentare? Per prima cosa, le persone devono accogliere il giudizio e il castigo di Dio, devono accettare di essere potate e trattate. Inoltre devono accettare l’incarico di Dio, devono perseguire la verità mentre svolgono il loro dovere, devono comprendere i vari aspetti della verità che attengono all’ingresso nella vita e arrivare a comprendere la volontà di Dio. A volte questo va oltre la levatura delle persone, che mancano della capacità di comprensione per giungere a capire la verità e possono intravederne solo un po’ quando altri condividono con loro, o imparando lezioni derivanti dalle varie situazioni create da Dio. Ma tu devi essere consapevole che è necessario avere un cuore obbediente a Dio, che non devi provare a ragionare con Dio o a porre condizioni; tutto quello che Dio fa è ciò che va fatto, poiché Egli è il Creatore; tu sei una creatura di Dio e devi avere un atteggiamento di obbedienza, senza chiedere sempre la ragione o parlare di condizioni. Se manchi anche del più elementare atteggiamento di obbedienza e sei persino incline a dubitare e diffidare di Dio o a pensare nel tuo cuore: “Devo accertare se Dio intende davvero salvarmi, se Dio è davvero giusto. Tutti dicono che Dio è amore; bene, allora devo capire se c’è realmente amore in ciò che Dio opera in me, se si tratta davvero di amore”, se non fai che esaminare se ciò che Dio fa sia in linea con le tue nozioni e i tuoi gusti o addirittura con quella che tu pensi sia la verità, allora non sai stare al tuo posto, e sei nei guai: è probabile che offenderai l’indole di Dio. Le verità inerenti all’obbedienza sono fondamentali, e nessuna verità può essere completamente e chiaramente espressa in un paio di frasi; hanno tutte attinenza con i vari stati e con la corruzione delle persone. L’ingresso nella realtà della verità non si può ottenere in uno o due (o tre, o cinque) anni. Richiede l’esperienza di molte cose, di molto giudizio e castigo derivato dalle parole di Dio, di molta potatura e molto trattamento e finalmente acquisendo la capacità di praticare la verità. Soltanto allora il perseguimento della verità sarà efficace, e soltanto allora le persone possiederanno la realtà della verità. Solo quelli che possiedono la realtà della verità sono coloro che hanno reale esperienza.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 386

Nel corso dell’esperienza dell’opera di Dio, non importa quante volte hai fallito, sei caduto, sei stato potato, trattato o smascherato: non sono cose negative. Indipendentemente da come sei stato potato o trattato, o se è avvenuto da parte di leader, lavoratori o dei tuoi fratelli o sorelle, sono tutte cose buone. Devi ricordare questo: non importa quanto tu soffra, in realtà ne stai traendo beneficio. Chiunque abbia esperienza può confermarlo. A prescindere da tutto, essere potato, trattato o smascherato è sempre una buona cosa. Non è una condanna. È la salvezza di Dio e la migliore opportunità per arrivare a conoscere te stesso. Può portare un cambiamento radicale nella tua esperienza di vita. Senza, non avrai l’opportunità, le condizioni né il contesto per riuscire a comprendere la verità della tua corruzione. Se comprendi davvero la verità e sei in grado di portare alla luce le cose corrotte nascoste nelle profondità del tuo cuore, se sai distinguerle chiaramente, allora questo è un bene e ha risolto un notevole problema di ingresso nella vita, ed è di grande beneficio per i cambiamenti nell’indole. Acquisire la capacità di conoscere davvero te stesso è la tua migliore opportunità per correggere le tue abitudini e diventare una persona nuova; per te è la migliore opportunità per ottenere una vita nuova. Una volta che avrai conosciuto veramente te stesso, riuscirai a capire che quando la verità diventa la vita di una persona è davvero una cosa preziosa, e avrai sete di verità, praticherai la verità ed entrerai nella sua realtà. È una cosa davvero magnifica! Se riesci a cogliere questa opportunità e a riflettere seriamente su te stesso, acquisendo un’autentica conoscenza di te stesso ogni volta che fallisci o che cadi, sarai in grado di rialzarti nel mezzo del pessimismo e della debolezza. Una volta varcata questa soglia, riuscirai a fare un grande passo avanti e a entrare nella realtà della verità.

Se credi nella sovranità di Dio, allora devi credere che le cose che avvengono ogni giorno, buone o cattive che siano, non sono casuali. Non è che qualcuno sia intenzionalmente duro con te o ti prenda di mira; in realtà, è tutto predisposto e orchestrato da Dio. Perché Dio orchestra queste cose? Non è per rivelarti per come sei o per smascherarti e scacciarti; l’obiettivo finale non è smascherarti. L’obiettivo è perfezionarti e salvarti. In che modo Dio ti perfeziona? E in che modo ti salva? Inizia col renderti consapevole della tua indole corrotta, e facendoti conoscere la tua natura ed essenza, i tuoi difetti e le tue manchevolezze. Soltanto conoscendo queste cose e comprendendole chiaramente puoi cercare la verità e liberarti a poco a poco della tua indole corrotta. Questo è Dio che ti offre un’opportunità. Questa è la Sua compassione. Devi sapere come cogliere tale opportunità. Non devi opporti a Dio, scontrarti con Lui né fraintenderLo. In particolare, nell’affrontare persone, questioni e cose che Egli predispone intorno a te, non pensare sempre che le cose non siano come le desideri; non essere sempre ansioso di sfuggirvi o di incolpare e di fraintendere Dio. Se fai costantemente tutto ciò, allora non stai sperimentando l’opera di Dio, e ciò ti renderà molto difficile l’accesso alla realtà della verità. Qualunque sia la cosa in cui ti imbatti che non riesci a comprendere appieno, quando sorge una difficoltà, devi imparare a sottometterti. Devi cominciare col presentarti dinanzi a Dio e pregare di più. In tal modo, prima che te ne accorga, avverrà un cambiamento della tua condizione interiore e sarai in grado di cercare la verità per risolvere il tuo problema. Così, sarai capace di sperimentare l’opera di Dio. Mentre ciò accade, la realtà della verità prenderà forma dentro di te, ed è così che progredirai e che avverrà un cambiamento nello stato della tua vita. Una volta che avrai subito questo cambiamento e avrai questa realtà della verità, allora possiederai anche la levatura e, con essa, arriva la vita. Se qualcuno vive sempre in base a un’indole satanica corrotta, a prescindere da quanto entusiasmo o energia abbia, non si può comunque dire che possieda la levatura o la vita. Dio opera in ogni singolo individuo e, qualunque sia il Suo metodo, qualunque sia il tipo di persone, questioni o cose che Egli utilizza per il servizio, o qualunque tipo di tono abbiano le Sue parole, ha un solo obiettivo finale: salvarti. E come ti salva? Ti trasforma. Dunque, come potresti non soffrire un po’? Dovrai soffrire. Questa sofferenza può implicare molte cose. All’inizio, le persone devono soffrire nell’accettare il giudizio e il castigo delle parole di Dio. Quando le parole di Dio sono troppo dure e dirette e le persone fraintendono Dio e hanno persino delle nozioni, anche questo può essere doloroso. A volte, Dio crea un ambiente intorno alle persone per smascherare la loro corruzione, per farle riflettere su se stesse e conoscersi, e anche allora soffriranno un po’. A volte, quando vengono direttamente potate, trattate e smascherate, le persone devono soffrire; è come se subissero un’operazione chirurgica. Senza alcuna sofferenza non c’è alcun risultato. Se, ogni volta che vieni potato e trattato e ogni volta che sei messo a nudo attraverso un ambiente, ciò smuove i tuoi sentimenti e ti dà un incoraggiamento, allora attraverso questo processo entrerai nella realtà della verità e avrai levatura. Se, ogni volta che sei soggetto a essere potato e trattato, smascherato attraverso un ambiente, non senti il minimo dolore o disagio e non provi assolutamente nulla, e se non ti presenti al cospetto di Dio per cercare la Sua volontà, e non preghi né cerchi la verità, sei veramente insensibile! Dio non opera in te se il tuo spirito è insensibile, se non mostra reazioni. Egli dirà: “Questa persona è oltremodo insensibile ed è stata corrotta troppo profondamente. Per quanto Io la disciplini, la tratti o tenti di metterla in riga, non riesco ancora a smuovere il suo cuore, né a risvegliare il suo spirito. Questa persona si troverà nei guai; non è facile da salvare”. Se Dio predispone certi ambienti, persone, questioni e cose per te, se ti pota e ti tratta e se trai insegnamento da questo, se hai imparato a presentarti dinanzi a Dio, se hai imparato a cercare la verità e, inconsapevolmente, ricevi rivelazione e illuminazione e ottieni la verità, se hai sperimentato un cambiamento in questi ambienti, raccolto ricompense e fatto progressi, se cominci a comprendere un po’ la volontà di Dio e smetti di lamentarti, allora tutto ciò significherà che sei rimasto saldo nelle prove di questi ambienti e hai superato il test. Così, avrai superato questa traversia. Come considererà Dio coloro che supereranno la prova? Dio dirà che hanno un cuore sincero, e che sono in grado di sopportare questo tipo di sofferenza perché, nel profondo, amano la verità e desiderano ottenerla. Se Dio ti valuta tale, non sei allora una persona dotata di levatura? Non possiedi dunque la vita? E come si ottiene questa vita? Viene donata da Dio? Dio ti approvvigiona in vari modi e usa varie persone, cose e oggetti per addestrarti. È come se Dio ti stesse dando personalmente cibo e acqua, posando diversi generi alimentari davanti a te perché tu ne mangi a sazietà e li gusti; solo allora potrai crescere e mantenerti in forze. Questo è il modo in cui devi sperimentare e comprendere queste cose; è il modo di sottomettersi a tutto ciò che viene da Dio. Questo è il tipo di mentalità e di atteggiamento che devi avere, e devi imparare a ricercare la verità. Non dovresti costantemente cercare cause esterne, incolpare gli altri per i tuoi problemi o trovare difetti nelle persone; devi avere una chiara comprensione della volontà di Dio. Esteriormente, potrebbe sembrare che alcune persone abbiano opinioni su di te o pregiudizi nei tuoi confronti, ma non dovresti vederla in questo modo. Se vedi le cose da questo tipo di punto di vista, l’unica cosa che farai è trovare delle scuse, e non sarai in grado di ottenere nulla. Dovresti vedere le cose in maniera oggettiva e accettare tutto da Dio. Quando vedi le cose in questo modo, sarà facile per te obbedire all’opera di Dio, e sarai in grado di ricercare la verità e capire la volontà di Dio. Una volta che il tuo punto di vista e la tua mentalità saranno rettificati, sarai in grado di conseguire la verità. Allora perché non lo fai e basta? Perché ti opponi? Se tu smettessi di resistere, otterresti la verità. Se ti opponi non otterrai nulla, e per di più ferirai i sentimenti di Dio e Lo deluderai. In che modo Dio verrà deluso? Se non accetti la verità, non avrai alcuna speranza di salvezza e Dio non potrà guadagnarti, dunque come potrebbe non essere deluso? Quando non accetti la verità, ciò equivale a spingere via il cibo che ti è stato offerto personalmente da Dio. Tu dici che non hai fame e che non ne hai bisogno; Dio cerca continuamente di incoraggiarti a mangiare, ma tu continui a non volerlo fare. Preferisci avere fame. Pensi di essere sazio, mentre in realtà non hai assolutamente nulla. Le persone di questo tipo sono così carenti di ragionevolezza e talmente presuntuose; in realtà, non riconoscono una cosa buona nemmeno quando la vedono, e sono le più miserabili e miserevoli.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Per guadagnare la verità, si deve imparare dalle persone, dalle situazioni e dalle cose vicine”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 387

Nel loro lavoro, i capi della chiesa e i collaboratori devono prestare attenzione a due principi: innanzitutto, devono svolgerlo seguendo esattamente i principi stabiliti dalle disposizioni lavorative, senza mai violare questi principi e senza basare il proprio lavoro su fantasie o idee personali. In tutto ciò che fanno, dovrebbero mostrare sollecitudine verso il lavoro della chiesa e mettere sempre al primo posto gli interessi della casa di Dio. Un’altra cosa, che è quella più importante, è che in tutto ciò che fanno, devono concentrarsi sul seguire la guida dello Spirito Santo e compiere ogni cosa nella stretta osservanza delle parole di Dio. Se sono ancora capaci di opporsi alla guida dello Spirito Santo, o se si ostinano a seguire le loro idee e a fare le cose in base alle loro personali fantasie, allora le loro azioni costituiranno una resistenza gravissima verso Dio. Voltare di frequente le spalle all’illuminazione e alla guida dello Spirito Santo li condurrà soltanto in un vicolo cieco. Se perdono l’opera dello Spirito Santo, allora non saranno in grado di lavorare e, anche se ci riescono, non realizzeranno nulla. Questi sono i due principi fondamentali a cui i capi e i collaboratori devono attenersi nel loro lavoro: il primo consiste nell’eseguirlo in maniera esattamente conforme alle disposizioni lavorative del Supremo, così come agire secondo i principi che sono stati da Lui esposti; l’altro consiste nel seguire la guida interiore dello Spirito Santo. Una volta afferrati questi due principi, saranno meno inclini a commettere errori. La vostra esperienza nello svolgimento del lavoro della chiesa è ancora limitata, e il vostro lavoro è estremamente adulterato dalle vostre idee personali. A volte, potreste non comprendere l’illuminazione o la guida dello Spirito Santo dentro di voi; altre volte, sembrerà che la capiate, ma è probabile che la ignoriate. Usate l’immaginazione o fate congetture sempre in maniera umana, agendo come ritenete opportuno, senza preoccuparvi affatto delle intenzioni dello Spirito Santo. Svolgete il vostro lavoro solamente secondo le vostre idee, trascurando l’illuminazione dello Spirito Santo. Situazioni simili accadono di frequente. La guida interiore dello Spirito Santo non è affatto trascendentale, è anzi molto normale. Ciò vuol dire che, nel profondo del vostro cuore, sapete che questo è il modo giusto di agire, che questo è il modo migliore. Questo pensiero è molto chiaro; non è stato il risultato della vostra riflessione e, talvolta, non comprendete appieno perché mai dobbiate agire in siffatta maniera. Spesso non si tratta d’altro che dell’illuminazione dello Spirito Santo. Questo accade più spesso alle persone dotate di esperienza. Lo Spirito Santo ti guida a fare ciò che è più appropriato. Non è qualcosa a cui pensi, quanto piuttosto una sensazione nel tuo cuore che ti fa capire che quello è il modo migliore per farlo, e ti piace farlo in quel modo senza sapere perché. Questo potrebbe provenire dallo Spirito Santo. Le idee personali spesso vengono dal pensare e dal considerare, e sono tutte viziate dalla propria volontà; si pensa solo a quali benefici e vantaggi si possano trarre; ogni azione che gli uomini decidono di compiere contiene questi elementi. La guida dello Spirito Santo, tuttavia, non contiene assolutamente tali contaminazioni. È necessario prestare particolare attenzione alla guida o all’illuminazione dello Spirito Santo; devi stare attento a coglierla soprattutto nelle questioni fondamentali. Coloro a cui piace usare il cervello e agire secondo le proprie idee sono più inclini a perdere tale guida o illuminazione. I capi e i collaboratori idonei sono persone che possiedono l’opera dello Spirito Santo, che prestano costantemente attenzione all’opera dello Spirito Santo, che ubbidiscono allo Spirito Santo, temono Dio, hanno considerazione della Sua volontà, e cercano instancabilmente la verità. Per soddisfare Dio e testimoniarLo adeguatamente, dovresti riflettere spesso sui tuoi obiettivi personali e sugli elementi di contaminazione presenti nel compimento del tuo dovere, quindi tentare di capire quanto di esso sia motivato da idee umane, quanto sia frutto dell’illuminazione dello Spirito Santo e quanto sia conforme alle parole di Dio. Devi costantemente e in tutte le circostanze riflettere sul fatto che le tue parole e le tue azioni siano o meno in linea con la verità. Praticare spesso in questa maniera ti metterà sulla giusta via per servire Dio. È necessario possedere le realtà della verità per riuscire a servirLo in un modo che sia in linea con le Sue intenzioni. Solo dopo aver compreso la verità, le persone possono avere la facoltà di discernere e riconoscere ciò che emerge dalle loro idee e dagli obiettivi umani. Sono capaci di riconoscere le impurità umane e che cosa significhi agire secondo la verità. Solo dopo aver acquisito il discernimento possono essere certe di saper mettere in pratica la verità e di essere pienamente allineate con la volontà di Dio. Senza comprendere la verità, è impossibile praticare il discernimento. Una persona confusa potrebbe credere in Dio per tutta la vita senza sapere che cosa significhi che la propria corruzione venga rivelata o cosa significhi resistere a Dio, poiché non comprende la verità; tale pensiero non esiste neppure nella sua mente. La verità va oltre la comprensione delle persone di levatura eccessivamente scarsa; a prescindere da quante condivisioni si tengano con loro al riguardo, esse continuano a non capire. Tali persone sono confuse. Nella loro fede, le persone confuse non possono testimoniare Dio; possono a malapena prestare un minimo di servizio. Per poter svolgere bene i loro doveri, i capi e i collaboratori non possono avere una levatura troppo scarsa. Come minimo, devono comprendere le questioni spirituali e ricevere le cose in modo puro, in modo da poter facilmente capire la verità e metterla in pratica. Alcune persone hanno un’esperienza troppo superficiale, quindi a volte hanno delle deviazioni nella comprensione della verità e sono inclini a commettere errori. Quando hanno deviazioni nella loro comprensione, non sono all’altezza del compito di praticare la verità. Quando hanno deviazioni nella comprensione della verità, è probabile che seguano le regole e, quando seguono le regole, commettono facilmente errori e non sono adeguati a mettere in pratica la verità. Quando hanno deviazioni nella comprensione, è anche facile per loro essere ingannate e usate dagli anticristi. Pertanto, le deviazioni nella comprensione possono portare a molti errori. Di conseguenza, non solo le persone non riescono a svolgere bene i loro doveri, ma possono anche smarrirsi facilmente, cosa che danneggia l’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio. Qual è il valore di una persona che compie il suo dovere in questo modo? Costui è semplicemente diventato qualcuno che intralcia e disturba il lavoro della chiesa. E da questi fallimenti bisogna trarre un insegnamento. Per realizzare il lavoro affidato da Dio, è necessario che i capi e i collaboratori afferrino questi due principi: occorre aderire rigorosamente alle disposizioni lavorative del Supremo nel compiere il proprio dovere, e bisogna prestare attenzione e ubbidire alla guida dello Spirito Santo in conformità alla parola di Dio. Solo una volta afferrati questi due principi, il lavoro di una persona può essere efficace e la volontà di Dio sarà soddisfatta.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 388

Lo scopo che Pietro perseguiva era conoscere sé stesso e scoprire che cosa fosse stato rivelato in lui tramite l’affinamento prodotto dalle parole di Dio e nelle varie prove che Egli aveva disposto per lui. Quando giunse veramente a comprendere sé stesso, Pietro si rese conto di quanto l’uomo sia profondamente corrotto, di quanto sia irrilevante e indegno di servire Dio e di come non meriti di vivere al Suo cospetto. A quel punto, Pietro cadde prostrato davanti a Dio. Avendo sperimentato così tanto, alla fine Pietro giunse a questa consapevolezza: “Conoscere Dio è la cosa più preziosa! Se morissi prima di conoscerLo, sarebbe davvero un peccato. Conoscere Dio è la cosa più importante, più densa di significato che ci sia. Se l’uomo non conosce Dio, allora non merita di vivere, è identico agli animali, e non ha vita”. All’epoca in cui l’esperienza di Pietro era giunta a questo punto, egli era divenuto consapevole della propria natura e ne aveva acquisito una comprensione relativamente buona. Sebbene non sarebbe stato probabilmente capace di spiegarla in maniera tanto chiara quanto le persone saprebbero fare oggi, aveva effettivamente raggiunto questa condizione. Pertanto, percorrere il cammino della ricerca della verità e conseguire la perfezione per mano di Dio comporta una conoscenza della propria natura che parta dalle parole di Dio, nonché la comprensione dei vari aspetti di questa e la sua accurata descrizione con parole chiare e semplici. Solo così si ottiene una vera conoscenza di sé stessi e si raggiungono i risultati richiesti da Dio. Se la tua conoscenza non è ancora giunta a tal punto e malgrado ciò affermi di comprendere te stesso e di aver acquisito la vita, non ti stai forse semplicemente vantando? Non conosci te stesso, né sai cosa sei dinanzi a Dio, non sai se hai davvero raggiunto i requisiti per essere umano, o quanti elementi satanici continuano a essere presenti in te. Ancora non ti è chiaro a chi appartieni e non hai nemmeno un briciolo di conoscenza di te stesso: come puoi dunque essere in possesso di ragionevolezza di fronte a Dio? Quando Pietro perseguiva la vita, si concentrava sulla comprensione di sé stesso e sul cambiamento della propria indole durante le prove da lui affrontate. Si adoperò per conoscere Dio e alla fine fu questo il suo pensiero: “Durante la loro vita, gli esseri umani devono cercare di comprendere Dio; conoscerLo è la cosa fondamentale. Se non conosco Dio, non potrò riposare in pace quando morirò. Invece, se Lo avrò conosciuto, anche se a quel punto Dio mi farà morire, ne sarò comunque più che lieto, non mi lamenterò minimamente e la mia vita intera sarà stata realizzata”. Pietro non fu in grado di ottenere questo grado di comprensione o di raggiungere tale condizione subito dopo aver cominciato a credere in Dio; affrontò invece un gran numero di prove. La sua esperienza dovette arrivare a un certo punto ed egli dovette capire pienamente sé stesso prima di poter percepire il valore della conoscenza di Dio. Il cammino intrapreso da Pietro fu dunque il cammino della ricerca della verità, nonché un cammino di acquisizione della vita e di perfezionamento; la sua pratica specifica si concentrò prevalentemente su questo aspetto.

Nella vostra fede in Dio, che strada state percorrendo? Se non ricercate, come fece Pietro, la vita, la comprensione di voi stessi e la conoscenza di Dio, allora non state ancora facendo il cammino di Pietro. In questo momento, la maggior parte delle persone si trova in una condizione riflessa dal seguente pensiero: “Per poter ottenere delle benedizioni mi devo sacrificare per Dio e pagare un prezzo per Lui. Per poter ottenere delle benedizioni devo abbandonare tutto per Dio; devo portare a termine ciò che Lui mi ha affidato e compiere bene il mio dovere”. Questo pensiero è dominato dal desiderio di guadagnarsi benedizioni ed è un esempio di come alcuni si impegnino a fondo per Dio al solo scopo di ricevere ricompense da Lui e di ottenere una corona. Una persona che si comporta in questo modo non ha la verità dentro di sé e sicuramente la sua conoscenza è limitata ad alcune parole della dottrina, di cui fa sfoggio ovunque vada. Il suo cammino è quello di Paolo. La fede in Dio di un individuo di questo tipo è un atto di costante sforzo, ed egli è intimamente convinto che più fa, più dimostrerà la sua lealtà a Dio, che più fa, più Dio sarà sicuramente soddisfatto, e che più fa, più meriterà di essere incoronato davanti a Dio e più grandi saranno le benedizioni che guadagnerà. Pensa che, se riuscirà a sopportare le sofferenze, a predicare e morire per Cristo, a sacrificare la propria vita e a portare a termine tutti i compiti che Dio gli ha affidato, allora sarà una delle persone che ottengono le benedizioni maggiori e che sicuramente riceverà una corona. Questo è precisamente ciò che Paolo si immaginava e perseguiva; è esattamente il cammino da lui percorso, e fu sotto la guida di questi pensieri che egli lavorò per servire Dio. Tali pensieri e intenzioni non hanno forse origine da una natura satanica? Sono come quelli degli esseri umani terreni, i quali credono che, fintanto che sono al mondo, debbano ricercare la conoscenza e che, dopo averla ottenuta, possano distinguersi dalla massa, diventare funzionari e godere di una posizione di prestigio. Pensano che, una volta ottenuta tale posizione di prestigio, possano realizzare le loro ambizioni e portare la propria casata e la propria professione a determinati livelli di prosperità. Tutti i non credenti non percorrono forse questo cammino? La fede di coloro che sono dominati da questa natura satanica può solo essere come quella di Paolo. Il loro pensiero è: “Devo abbandonare ogni cosa al fine di dedicarmi a Dio, devo essere fedele nei confronti di Dio e alla fine riceverò grandi ricompense e corone”. È lo stesso atteggiamento delle persone terrene che perseguono cose terrene; esse non sono affatto diverse e sono soggette alla stessa natura. Quando gli esseri umani hanno una natura satanica di questa sorta, nel mondo perseguono la conoscenza, l’erudizione, il prestigio, e cercano di distinguersi dalla massa; se credono in Dio, essi cercheranno di ottenere grandi corone e grandi benedizioni. Se non perseguono la verità nella loro fede in Dio, sicuramente intraprenderanno questa strada; questo è un fatto immutabile, una legge di natura. Il cammino di chi non persegue la verità è un cammino diametralmente opposto a quello di Pietro. Quale cammino state intraprendendo, voi tutti, adesso? Sebbene potreste non avere programmato di intraprendere il cammino di Paolo, la vostra natura vi ha imposto di percorrere questa strada e state andando in quella direzione indipendentemente dalla vostra volontà. Sebbene vogliate intraprendere il cammino di Pietro, se non avete le idee chiare su come farlo, farete invece il cammino di Paolo pur senza volerlo: ecco come stanno veramente le cose. Allora, di preciso, come si può intraprendere il cammino di Pietro di questi tempi? Se non sei in grado di distinguere tra il cammino di Pietro e quello di Paolo, o se non ti sono familiari, allora, quando sostieni di percorrere il cammino di Pietro, le tue sono solo parole vuote. Per prima cosa, ti deve essere ben chiaro quale sia la strada di Pietro e quale quella di Paolo. Solo quando comprenderai veramente che il cammino di Pietro è quello della ricerca della vita e che è l’unico verso la perfezione, sarai in grado di percorrere il cammino di Pietro, ricercando nel suo stesso modo e mettendo in pratica i suoi stessi principi. Se non comprenderai il cammino di Pietro, allora il cammino sul quale ti avvierai sarà senza dubbio quello di Paolo, perché per te non ce ne sarà un altro, non avrai scelta. Chi non comprende la verità e non è in grado di perseguirla avrà difficoltà a seguire il cammino di Pietro, per quanta determinazione possieda. Si può dire che Dio, adesso, vi abbia rivelato il cammino che conduce alla salvezza e alla perfezione; queste sono la grazia e l’elevazione di Dio ed è Lui a guidarvi sul cammino di Pietro. Senza la guida e l’illuminazione di Dio, nessuno sarebbe in grado di intraprendere il cammino di Pietro e la sola scelta possibile sarebbe quella di percorrere il cammino di Paolo, di seguire le orme di Paolo fino alla distruzione. In quel tempo, Paolo non si rendeva conto che fosse sbagliato camminare su quella strada, credeva convintamente che fosse giusto. Non acquisì la verità e, in particolare, non subì un cambiamento di indole. Credeva troppo in sé stesso e riteneva che non ci fosse il minimo problema nell’avere fede in quel modo. Continuò ad andare avanti, pieno di fiducia ed estremamente sicuro di sé. Alla fine non se ne rese mai conto, sempre convinto che vivere fosse Cristo. Paolo continuò a percorrere quella strada fino in fondo e quando poi fu punito, per lui fu la fine. Il cammino di Paolo non implicava la conoscenza di sé stessi e ancor meno il tentativo di cambiare di indole. Egli non analizzò mai la sua propria natura e non arrivò mai alla conoscenza di sé; sapeva solo di essere il principale responsabile della persecuzione di Gesù. Ma non raggiunse la minima comprensione della propria natura e, quando ebbe terminato il suo lavoro, pensò di stare vivendo come Cristo e di meritare una ricompensa. Il lavoro che Paolo fece fu solo quello di rendere un servizio a Dio mentre per sé non acquisì minimamente né verità né vita, pur avendo ricevuto alcune rivelazioni da parte dello Spirito Santo. Pertanto, non fu salvato da Dio, ma fu da Lui punito. Perché si dice che il cammino di Pietro è il cammino verso il perfezionamento? Perché, nel suo agire, egli dava particolare rilievo alla vita, alla conoscenza di Dio e alla comprensione di sé stesso. Grazie alla sua esperienza dell’opera di Dio, giunse a conoscere sé stesso, poté comprendere lo stato di corruzione dell’uomo, riconobbe le sue carenze e scoprì qual era per l’uomo la cosa più preziosa da ricercare. Egli fu in grado di amare sinceramente Dio, imparò come ripagarLo, ottenne una parte di verità e arrivò a possedere la realtà che Dio richiede. Da tutte le cose che disse durante le prove che affrontò, si può evincere che Pietro era veramente colui che aveva il maggior grado di comprensione di Dio. Poiché arrivò a comprendere così tanta verità dalle parole di Dio, il suo cammino diventò sempre più luminoso e sempre più in armonia con la volontà di Dio. Se non avesse avuto questa verità, non sarebbe stato in grado di intraprendere un cammino così giusto.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come percorrere il cammino di Pietro”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 389

Pietro Mi è stato fedele per molti anni, senza tuttavia brontolare né lamentarsi mai; neppure Giobbe è stato al pari suo e nelle diverse età tutti i santi si sono dimostrati molto più carenti di Pietro. Egli non solo ha cercato di conoscerMi, ma è anche arrivato a conoscerMi durante un periodo in cui Satana stava attuando le sue macchinazioni ingannevoli. Ciò ha portato Pietro a servirMi per molti anni, sempre allineato alla Mia volontà, e per questo motivo egli non è mai stato sfruttato da Satana. Pietro ha tratto insegnamenti dalla fede di Giobbe, eppure ne percepiva chiaramente anche le mancanze. Sebbene Giobbe avesse una grande fede, gli mancava la conoscenza delle questioni del mondo spirituale, e pertanto ha detto molte parole che non corrispondevano alla realtà; ciò dimostra che la conoscenza di Giobbe era superficiale e incapace di perfezione. Pertanto, Pietro ha sempre cercato di cogliere il senso dello spirito e si è sempre concentrato sull’osservazione delle dinamiche del mondo spirituale. Di conseguenza, non solo è riuscito ad appurare qualcosa dei Miei desideri, ma ha anche ricevuto un’infarinatura delle macchinazioni ingannevoli di Satana. Per questo motivo, la sua conoscenza di Me è diventata superiore a quella di chiunque altro nel corso dei tempi.

Sulla base dell’esperienza di Pietro non è difficile capire che se gli uomini desiderano conoscerMi devono sforzarsi di prestare un’attenta considerazione al loro lato spirituale. Non ti chiedo un certo livello di “dedizione” esteriore nei Miei confronti; questo è di secondaria importanza. Se non Mi conosci, tutta la fede, l’amore e la lealtà di cui parli non sono che illusioni; sono bolle di sapone, e sicuramente diventerai uno che si vanta molto davanti a Me ma non conosce sé stesso. E così facendo verrai ancora una volta intrappolato da Satana senza riuscire a districarti; diventerai un figlio della perdizione e un oggetto di distruzione. Ma se sei freddo e indifferente nei confronti delle Mie parole, indubbiamente ti opponi a Me. Questo è un dato di fatto, e faresti bene a guardare attraverso le porte del mondo spirituale i numerosi e svariati spiriti che Io ho castigato. Chi di loro non è stato passivo, indifferente e maldisposto verso le Mie parole? Chi di loro non è stato cinico riguardo alle Mie parole? Chi di loro non ha cercato di biasimare le Mie parole? Chi di loro non ha usato le Mie parole come “arma difensiva” con cui “proteggersi”? Non hanno usato il contenuto delle Mie parole come strumento per conoscerMi, ma solo come giocattoli con cui trastullarsi. Così facendo non mi hanno direttamente opposto resistenza? Chi sono le Mie parole? Chi è il Mio Spirito? Tante volte vi ho posto queste domande, eppure avete mai ottenuto un maggiore e chiaro discernimento su di esse? Le avete mai davvero sperimentate? Ve lo rammento ancora una volta: se non conoscete le Mie parole, se non le accettate né le mettete in pratica, inevitabilmente diventerete oggetto del Mio castigo! Diverrete certamente vittime di Satana!

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 8”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 390

Sebbene molte persone credano in Dio, poche capiscono cosa significhi avere fede in Lui e cosa debbano fare per conformarsi alla Sua volontà. Questo perché, sebbene le persone conoscano la parola “Dio” ed espressioni come “l’opera di Dio”, non conoscono Dio, né tantomeno la Sua opera. Non c’è da meravigliarsi, quindi, che tutti coloro che non conoscono Dio credano in modo confuso. Le persone non prendono sul serio la fede in Dio, perché credere in Lui è troppo insolito, troppo strano per loro. Di conseguenza, non sono all’altezza delle richieste di Dio. In altre parole, se la gente non conosce Dio e non conosce la Sua opera, non è adatta a essere usata da Dio, e tantomeno può soddisfare la Sua volontà. “Fede in Dio” significa credere che ci sia un Dio; questo è il concetto più semplice per quanto riguarda il credere in Dio. Inoltre, credere che ci sia un Dio non equivale a credere veramente in Lui; piuttosto, è una sorta di fede semplice con forti connotazioni religiose. La vera fede in Dio significa quanto segue: sulla base della convinzione che Egli ha la sovranità su tutte le cose, si sperimentano le Sue parole e la Sua opera, si purifica la propria indole corrotta, si soddisfa la volontà di Dio e si arriva a conoscerLo. Solo mediante un percorso siffatto puoi affermare di credere in Dio. Tuttavia la gente vede spesso la fede in Dio come qualcosa di semplice e superficiale. Le persone che credono in Dio in questo modo hanno perso il significato del credere in Dio, e per quanto continuino a credere sino alla fine, non otterranno mai l’approvazione di Dio perché percorrono la strada sbagliata. Oggi, c’è ancora chi crede in Dio in base al significato letterale e nella vuota dottrina. Questi individui sono ignari del fatto che la loro fede in Dio non ha sostanza e che non possono avere la Sua approvazione. Eppure pregano Dio per ottenere benedizioni di salvezza e grazia sufficiente. Fermiamoci, plachiamo i nostri cuori e chiediamo a noi stessi: possibile che credere in Dio sia realmente la cosa più semplice del mondo? Possibile che credere in Dio non sia altro che ricevere più grazia da Lui? Le persone che credono in Dio senza conoscerLo, o credono in Lui ma Gli si oppongono, sono davvero in grado di soddisfare la volontà di Dio?

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prefazione”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 391

Cos’è che l’essere umano ha guadagnato da quando ha iniziato a credere in Dio per la prima volta? Che conoscenza hai acquisito di Dio? Quanto sei cambiato grazie alla tua fede in Dio? Oggi, tutti voi sapete che la fede dell’uomo in Dio non è puramente finalizzata alla salvezza dell’anima e al benessere della carne, né ad arricchire la propria vita attraverso l’amore per Dio, e così via. Il fatto è che, se tu ami Dio a motivo del benessere della carne o del piacere momentaneo, allora, anche se alla fine il tuo amore per Dio raggiunge l’apice e non hai altro da chiedere, questo amore che tu ricerchi è comunque un amore adulterato che non piace a Dio. Coloro che si servono dell’amore per Dio per movimentare la propria monotona esistenza e riempire il vuoto che hanno nel cuore sono persone che bramano una vita comoda ma non cercano veramente di amare Dio. Un amore di questo tipo è affettato, rappresenta la ricerca di una gratificazione mentale, e a Dio non serve. Che tipo di amore è, quindi, il tuo? Per quale motivo ami Dio? Quanto amore vero per Dio c’è in te in questo momento? L’amore della maggior parte di voi è come quello appena descritto, è un amore che può soltanto mantenere lo status quo e non può arrivare a essere immutabile né può mettere radici nell’uomo. Questo tipo di amore è solo simile a un fiore che sboccia e appassisce senza produrre un frutto. In altre parole, una volta che avrai preso ad amare Dio in questo modo, se non ci sarà nessuno a guidarti nel cammino che hai da fare, allora cadrai. Se sai amare Dio soltanto nei momenti in cui si ama Dio dopodiché la tua indole di vita non subisce cambiamenti, allora continuerai a non essere in grado di emergere dalla coltre delle influenze oscure e di liberarti dai vincoli di Satana e dai suoi inganni. Chiunque si trovi in questa condizione non può essere guadagnato completamente da Dio poiché, dopo tutto, il suo spirito, la sua anima e il suo corpo continuano ad appartenere a Satana. Questo è indubbio. Tutti coloro che non possono essere guadagnati completamente da Dio torneranno al loro luogo originario, cioè da Satana, e finiranno nello stagno di fuoco e zolfo, pronti a ricevere il grado successivo della punizione divina. Coloro, invece, che abbandoneranno Satana e fuggiranno dalla sua sfera d’influenza saranno guadagnati da Dio e verranno ufficialmente annoverati tra le persone del Regno. Così si forma il popolo del Regno. Sei disposto a diventare questo genere di persona? Sei disposto a essere guadagnato da Dio? Sei disposto a fuggire dalla sfera d’influenza di Satana e tornare a Dio? Al momento appartieni a Satana o sei annoverato tra le persone del Regno? Tutto ciò dovrebbe essere già chiaro e non dovrebbe richiedere ulteriori spiegazioni.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Quale punto di vista devono tenere i credenti”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 392

In passato, tanti effettuavano la ricerca con grandi ambizioni e pieni di nozioni e lo facevano in base alle proprie speranze. Ma tralasciamo tali questioni per il momento; l’importante ora è trovare un modo di fare pratica che permetta a ciascuno di voi di mantenere una condizione normale davanti a Dio e di liberarsi gradualmente dalle catene dell’influenza di Satana, cosicché possiate essere guadagnati da Dio e attuare sulla terra ciò che Egli vi richiede. Solo così potete realizzare le intenzioni di Dio. Tanti credono in Dio, eppure non sanno che cosa desideri Dio, né che cosa desideri Satana. Il loro modo di credere è confuso, non fanno altro che seguire la corrente, e quindi non hanno mai avuto una normale vita cristiana. Per giunta, non hanno mai neanche avuto relazioni personali normali, tanto meno una relazione normale con Dio. Ciò ci mostra che le difficoltà e i difetti dell’uomo, e gli altri fattori che possono contrastare la volontà di Dio, sono tanti ed è sufficiente per provare che l’uomo non si è ancora messo sulla giusta strada della fede in Dio, né ha avuto accesso a una reale esperienza di vita umana. E allora, che cosa vuol dire mettersi sulla giusta strada della fede in Dio? Mettersi sulla giusta strada vuol dire essere in grado di placare il proprio cuore davanti a Dio in qualsiasi momento e avere una normale comunione con Dio, arrivando gradualmente a comprendere che cosa manca all’uomo e acquisendo pian piano una conoscenza più approfondita di Dio. Così facendo, il tuo spirito giorno per giorno acquista una nuova capacità di comprensione e una nuova illuminazione; il tuo desiderio aumenta, tu cerchi di accedere alla verità e così ogni giorno c’è una nuova luce e una nuova comprensione. Facendo questo percorso, ti liberi gradualmente dall’influenza di Satana e hai una crescita di vita. Chi fa ciò è sulla strada giusta. Valuta le tue esperienze reali ed esamina il cammino di fede che hai intrapreso: se ti confronti con quanto detto finora, senti di essere sulla strada giusta? In quali cose ti sei liberato dalle catene di Satana e dalla sua influenza? Se devi ancora imboccare la strada giusta, significa che i tuoi legami con Satana non sono stati recisi. Se le cose stanno così, può il tuo tentativo di amare Dio portarti a un amore autentico, dedicato e puro? Dici che il tuo amore per Dio è incrollabile e sincero, eppure non ti sei ancora liberato dalle catene di Satana. Non stai prendendo in giro Dio, così? Se desideri arrivare a una condizione in cui il tuo amore per Dio non sia adulterato da nulla, se desideri essere completamente guadagnato da Dio e far parte del popolo del Suo Regno, allora prima devi imboccare la strada giusta della fede in Dio.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Quale punto di vista devono tenere i credenti”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 393

Il problema comune a tutti gli uomini è che essi comprendono la verità ma non riescono a metterla in pratica. Ciò avviene, da un lato, per il fatto che l’uomo non è disposto a pagarne il prezzo e, dall’altro, per il fatto che la sua facoltà di discernimento è inadeguata; l’uomo, infatti, non è capace di capire la reale natura di molte delle difficoltà che esistono nella vita di tutti i giorni e non sa come praticare la fede in modo adeguato. Poiché l’uomo fa esperienze superficiali, ha scarsa levatura ed è limitato nel comprendere la verità, è incapace di risolvere le difficoltà che incontra nella vita di ogni giorno. Crede in Dio solo a parole e non è in grado fare entrare Dio nella sua vita di tutti i giorni. Ciò vale a dire che Dio è Dio e la vita è la vita, come se non ci fosse alcun rapporto tra Dio e la vita dell’uomo. Questo è quello che tutti gli uomini credono. Tale fede non permetterà in realtà all’uomo di essere guadagnato e perfezionato da Dio. Il fatto non è che la parola di Dio non abbia ancora trovato completa espressione, ma piuttosto che la capacità dell’uomo di accogliere la Sua parola è semplicemente inadeguata. Si può affermare che quasi nessun uomo agisce secondo le intenzioni originali di Dio e che, invece, la sua fede in Dio è conforme alle proprie intenzioni, alle proprie nozioni religiose del passato e al proprio modo di agire. Pochi sono quelli che, avendo che accettato la parola di Dio, subiscono una trasformazione e cominciano ad agire secondo la Sua volontà. Al contrario, essi persistono nelle loro credenze sbagliate. Quando l’uomo inizia a credere in Dio, lo fa sulla base delle regole convenzionali della religione, vivendo e interagendo con gli altri esclusivamente secondo la propria filosofia del vivere. Si potrebbe dire che ciò vale per nove persone su dieci, poiché sono pochissimi coloro che formulano un altro progetto e voltano pagina dopo aver iniziato a credere in Dio. L’umanità non è riuscita a considerare la parola di Dio come verità, o ad accettarla come tale, e a metterla in pratica.

Ad esempio, si prenda la fede in Gesù. Sia che un uomo fosse da poco diventato credente, sia che lo fosse da lungo tempo, metteva semplicemente a frutto i suoi talenti e mostrava le abilità che possedeva; poi, non faceva altro che aggiungere alla sua vita abituale queste tre parole, “fede in Dio”, senza operare alcun cambiamento nella propria indole. Così, la sua fede in Dio non cresceva affatto e la sua ricerca rimaneva tiepida: non affermava di abbandonare la fede, ma nemmeno si donava totalmente a Dio. Non Lo aveva mai veramente amato né Gli aveva obbedito. La sua fede in Dio era un po’ sincera e un po’ finta, la affrontava con faciloneria, non era serio nel praticarla e proseguiva in tale stato di confusione mentale fino al momento della morte. Cosa significa tutto ciò? Oggi, è necessario seguire la giusta via se si vuole credere nel Dio concreto. Avere fede in Dio non vuol dire solo cercare le benedizioni, ma amarLo e conoscerLo. Attraverso l’illuminazione data da Dio e la propria ricerca individuale, si può nutrirsi della Sua parola, arrivare a comprenderLo realmente e provare per Lui un amore vero che proviene dal profondo del cuore. In altre parole, quando il tuo amore per Dio è del tutto sincero, al punto che nessuno può distruggerlo oppure ostacolarlo, sei sulla strada giusta della fede in Dio, dimostrando che appartieni a Dio, perché il tuo cuore già è Suo e non può quindi essere di nessun altro. Grazie al tuo vissuto, al prezzo che hai pagato e all’operato divino, sei in grado di sviluppare un amore spontaneo per Dio, liberandoti così dall’influenza di Satana e vivendo alla luce della parola di Dio. Solo quando ti sei liberato dall’influenza delle tenebre, puoi dire di avere raggiunto Dio. Devi puntare verso tale obiettivo, nel credere in Dio. Questo è il dovere di ognuno di voi. Nessuno di voi dovrebbe accontentarsi di come stanno le cose. Non potete essere indecisi sull’opera di Dio né considerarla con leggerezza. Dovreste pensare a Dio sotto tutti gli aspetti e in tutti i momenti e fare tutto per amor Suo e, quando parlate o agite, dovreste mettere al primo posto gli interessi della casa di Dio. Solo questo è il modo di cercare il cuore di Dio.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Devi vivere per la verità poiché credi in Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 394

La più grande colpa dell’uomo nel credere in Dio è che la sua fede è solo a parole e Dio non prende parte alla sua vita reale. Tutti gli uomini credono, infatti, nell’esistenza di Dio, ma Dio non fa parte della loro vita quotidiana. Molte preghiere a Dio provengono dalla bocca dell’uomo, ma Dio riveste poca importanza nel cuore dell’uomo e così lo mette di continuo alla prova. Dato che l’uomo è impuro, Dio non ha altra scelta che metterlo alla prova, cosicché egli si vergogni e arrivi a conoscere sé stesso tramite tali prove. Se non facesse ciò, l’umanità diventerebbe come i figli dell’arcangelo, e sempre più corrotta. Nel credere in Dio, ogni uomo elimina molte motivazioni e obiettivi personali, poiché viene continuamente purificato da Dio. Se non fosse così, nessun uomo potrebbe essere usato da Dio ed Egli non potrebbe assolutamente compiere la Propria opera sull’uomo. Dio per prima cosa purifica l’uomo e, con tale processo, l’uomo può arrivare a conoscere sé stesso ed essere trasformato da Dio, e solo in seguito instilla la Sua vita nell’uomo, cosicché quest’ultimo possa volgere tutto il suo cuore a Lui. Credere in Dio, dunque, non è così semplice come si dice. Se hai solo la conoscenza ma non fai delle parole di Dio la tua vita, se ti limiti solo a quello che sai ma non pratichi la verità o non vivi la Sua parola, per Dio allora questa è la dimostrazione che il tuo cuore non ha amore per Lui e che non Gli appartiene. Arrivare a conoscere Dio credendo in Lui: ecco lo scopo ultimo, il fine della ricerca dell’uomo. Devi dedicare ogni sforzo a vivere la parola di Dio in modo che essa possa realizzarsi nella tua pratica della fede. Se hai soltanto una conoscenza dottrinale, allora la tua fede in Dio finirà nel nulla. Solo se pratichi e vivi la Sua parola, la tua fede può essere considerata completa e in accordo con la volontà di Dio. Su questa strada, molte persone possono parlare di tanta conoscenza, ma al momento della morte, hanno gli occhi colmi di lacrime e detestano sé stesse per aver sprecato una vita intera e vissuto vanamente fino alla vecchiaia. Comprendono semplicemente le dottrine e non sanno mettere in pratica la verità e rendere testimonianza a Dio; si limitano invece a correre qua e là, indaffarate come api e solo quando sono in punto di morte, capiscono finalmente di essere prive di testimonianza autentica, di non conoscere affatto Dio. Non è forse troppo tardi? Perché non cogliere l’attimo e perseguire la verità che si ama? Perché aspettare fino a domani? Se nella vita non si soffre per la verità o non si cerca di conquistarla, potrebbe essere che si desideri provare rimpianto al momento della morte? Se è così, allora perché credere in Dio? In realtà, ci sono molte cose in cui l’uomo, se solo facesse il minimo sforzo, potrebbe mettere in pratica la verità e così soddisfare Dio. Poiché il cuore dell’uomo è costantemente posseduto dai demoni, egli non può agire per il bene di Dio e si affanna continuamente per compiacere la carne, senza alla fine ottenere nulla. È per tali ragioni che l’uomo è afflitto da problemi e difficoltà costanti. Questi non sono forse i tormenti di Satana? Non è questa la corruzione della carne? Non devi dar fiato alla bocca per tentare di prendere in giro Dio ma, piuttosto, devi fare azioni concrete. Non ingannare te stesso: che scopo avrebbe tutto ciò? Che cosa puoi guadagnare vivendo meramente per le cose della carne e sforzandoti di conquistare fama e ricchezza?

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La Parola quotidiana di Dio  Estratto 395

Ora il vostro obiettivo consiste nel diventare il popolo di Dio e nell’iniziare l’intero accesso sul binario corretto. Essere il popolo di Dio significa entrare nell’Età del Regno. Oggi cominciate ufficialmente ad accedere all’addestramento del Regno, e la vostra vita futura dovrà cessare di essere indolente e trasandata come è stata finora; vivendo in questo modo è impossibile raggiungere il livello richiesto da Dio. Se non percepisci alcuna urgenza, ciò dimostra che non hai alcun desiderio di migliorarti, che la tua ricerca è disorientata e confusa e sei incapace di soddisfare la volontà di Dio. Accedere all’addestramento del Regno significa cominciare la vita del popolo di Dio: sei disposto ad accettare un simile addestramento? Sei disposto a provare un senso di urgenza? Sei disposto a vivere sotto la disciplina di Dio? Sei disposto a vivere sotto il castigo di Dio? Quando la parola di Dio scenderà su di te e ti metterà alla prova, come ti comporterai? E che cosa farai quando dovrai affrontare ogni sorta di realtà? Nel passato, non ti concentravi sulla vita; oggi devi concentrarti sull’ingresso nella realtà della vita e perseguire la trasformazione della tua indole di vita. Questo è ciò che il popolo del Regno deve conseguire. Tutti coloro che fanno parte del popolo di Dio devono possedere la vita, devono accettare la preparazione al Regno e perseguire la trasformazione della loro indole di vita. Questo è ciò che Dio richiede al popolo del Regno.

Le prescrizioni di Dio per il popolo del Regno sono le seguenti:

1. Deve accettare gli incarichi assegnati da Dio. Vale a dire, deve accettare tutte le parole pronunciate durante l’opera di Dio degli ultimi giorni.

2. Deve accedere all’addestramento del Regno.

3. Deve cercare di farsi toccare il cuore da Dio. Quando il tuo cuore sarà completamente rivolto a Dio e avrai una normale vita spirituale, vivrai nel mondo della libertà, ossia vivrai sotto la tutela e la protezione dell’amore di Dio. Solo quando vivrai sotto la tutela e la protezione di Dio, Gli apparterrai.

4. Deve essere guadagnato da Dio.

5. Deve diventare una manifestazione della gloria di Dio in terra.

Questi cinque punti sono i Miei incarichi per voi. Le Mie parole sono rivolte al popolo di Dio, e se non sei disposto ad accettare questi incarichi Io non ti costringerò; ma se li accetti veramente sarai in grado di fare la volontà di Dio. Oggi voi cominciate ad accettare gli incarichi assegnati da Dio e a cercare di diventare il popolo del Regno e soddisfare i criteri richiesti per essere il popolo del Regno. Questo è il primo passo per l’accesso. Se desideri fare pienamente la volontà di Dio, devi accettare questi cinque incarichi, e se sarai in grado di conseguirli starai agendo secondo il cuore di Dio e sicuramente Dio farà ottimo uso di te. Ciò che è cruciale oggi è l’accesso all’addestramento del Regno. L’accesso all’addestramento del Regno implica la vita spirituale. In precedenza non si parlava di vita spirituale, ma oggi, mentre accedi all’addestramento del Regno, accedi ufficialmente alla vita spirituale.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Conoscere la più recente opera di Dio e seguire le Sue orme”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 396

Che genere di vita è la vita spirituale? La vita spirituale è quella in cui il tuo cuore è completamente rivolto a Dio e sa essere consapevole dell’amore di Dio. È quella in cui vivi nelle parole di Dio e nient’altro occupa il tuo cuore, e sei in grado di comprendere oggi la volontà di Dio e nel compiere il tuo dovere sei guidato dalla luce di oggi dello Spirito Santo. Una simile vita fra uomo e Dio è la vita spirituale. Se non sei in grado di seguire la luce di oggi, allora si è creata una distanza nel tuo rapporto con Dio – il quale potrebbe perfino essere stato troncato – e tu sei privo di una normale vita spirituale. Un rapporto normale con Dio è costruito sulle fondamenta dell’accettazione delle parole di Dio oggi. Hai una normale vita spirituale? Hai un normale rapporto con Dio? Sei una persona che segue l’opera dello Spirito Santo? Se sei in grado di seguire oggi la luce dello Spirito Santo e puoi comprendere la volontà di Dio nella Sua parola e hai accesso a tale parola, allora sei una persona che segue la corrente dello Spirito Santo. Se non segui la corrente dello Spirito Santo, allora indubbiamente sei una persona che non persegue la verità. Lo Spirito Santo non ha alcuna possibilità di operare in coloro che non hanno alcun desiderio di migliorarsi, e di conseguenza simili persone non sono mai in grado di raccogliere le forze e sono sempre passive. Oggi segui la corrente dello Spirito Santo? Sei nella corrente dello Spirito Santo? Sei emerso dalla condizione di passività? Coloro che credono nella parola di Dio, che pongono a fondamento l’opera di Dio e seguono oggi la luce dello Spirito Santo sono tutti nella corrente dello Spirito Santo. Se ritieni che la parola di Dio sia inequivocabilmente vera e giusta e se credi alla parola di Dio qualunque cosa Egli dica, sei una persona che persegue l’accesso all’opera di Dio e in questo modo soddisfi la volontà di Dio.

Per entrare nella corrente dello Spirito Santo devi avere un normale rapporto con Dio e devi prima liberarti della tua condizione di passività. Alcuni seguono sempre la massa e il loro cuore si allontana troppo da Dio; simili persone non hanno alcun desiderio di migliorarsi e i criteri che perseguono sono troppo modesti. Solo il perseguimento dell’amore per Dio e l’essere guadagnati da Dio rappresenta la Sua volontà. Vi sono persone che usano soltanto la propria coscienza per ripagare l’amore di Dio, ma ciò non può soddisfare la volontà di Dio; più sono elevati i criteri che persegui, più sarà in armonia con la volontà di Dio. In quanto persone normali che perseguono l’amore per Dio, l’accesso al Regno per diventare parte del popolo di Dio è il vostro vero futuro, e una vita che è del massimo valore e della massima importanza; nessuno è più benedetto di voi. Perché dico questo? Perché coloro che non credono in Dio vivono per la carne e vivono per Satana, ma oggi voi vivete per Dio e vivete per fare la volontà di Dio. Ecco perché dico che la vostra vita è della massima importanza. Solo questo gruppo di persone, che sono state selezionate da Dio, sono in grado di vivere una vita della massima importanza: nessun altro in terra è in grado di vivere una vita di tale valore e significato. Poiché siete stati selezionati da Dio e siete innalzati da Dio e, per di più, per via dell’amore di Dio per voi, avete compreso la vera vita e sapete come vivere una vita del massimo valore. Questo non perché la vostra ricerca sia valida, ma per via della grazia di Dio; è stato Dio ad aprire gli occhi del vostro spirito, ed è stato lo Spirito di Dio a toccarvi il cuore, conferendovi la buona sorte di presentarvi davanti a Lui. Se lo Spirito di Dio non vi avesse illuminato, sareste incapaci di vedere ciò che vi è di amorevole in Dio, né vi sarebbe possibile amare Dio. È interamente a causa del fatto che lo Spirito di Dio ha toccato i cuori delle persone che essi si sono volti a Dio. Talvolta, quando gioisci della parola di Dio, il tuo spirito viene toccato e senti di non poter fare a meno di amare Dio, senti che vi è grande forza in te e non vi è nulla che tu non possa accantonare. Se ti senti così, sei stato toccato dallo Spirito di Dio, e il tuo cuore è completamente rivolto a Dio, e pregherai Dio dicendo: “O Dio! Veramente siamo stati predestinati e prescelti da Te. La Tua gloria mi dà orgoglio, e per me è splendido far parte del Tuo popolo. Adopererò qualsiasi cosa e darò qualsiasi cosa per fare la Tua volontà, e dedicherò a Te tutti i miei anni, un’intera vita di impegno”. Quando pregherai così, vi saranno nel tuo cuore un amore infinito e una vera obbedienza nei confronti di Dio. Hai mai avuto un’esperienza come questa? Se le persone vengono spesso toccate dallo Spirito di Dio, sono particolarmente disposte a dedicarsi a Dio nelle loro preghiere: “O Dio! Desidero contemplare il Tuo giorno di gloria, e desidero vivere per Te: nulla è più degno o significativo che vivere per Te, e non ho il minimo desiderio di vivere per Satana e per la carne. Tu mi innalzi consentendomi di vivere per Te oggi”. Quando avrai pregato in questo modo, sentirai di non poter fare a meno di donare il tuo cuore a Dio, di dover guadagnare Dio e che odieresti morire senza aver guadagnato Dio durante la vita. Quando avrai pronunciato una simile preghiera, vi sarà in te una forza inesauribile, e non ne capirai la provenienza; nel tuo cuore vi sarà una potenza illimitata, e percepirai che Dio è così amorevole e che è degno di essere amato. Allora sarai stato toccato da Dio. Tutti coloro che hanno avuto una simile esperienza sono stati toccati da Dio. Coloro che sono spesso toccati da Dio vedono cambiamenti nella loro vita, sono in grado di decidere e sono disposti a guadagnare completamente Dio, l’amore per Dio nel loro cuore è più intenso, hanno il cuore rivolto completamente a Dio, non tengono in alcuna considerazione la famiglia, il mondo, i vincoli o il loro futuro e sono disposti a dedicare una vita di impegno a Dio. Tutti coloro che sono stati toccati dallo Spirito di Dio sono persone che ricercano la verità e che hanno speranza di essere rese perfette da Dio.

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La Parola quotidiana di Dio  Estratto 397

Un elemento di capitale importanza nel seguire Dio è che tutto sia conforme alle parole di Dio oggi: che tu stia perseguendo l’accesso alla vita o l’attuazione della volontà di Dio, tutto va incentrato sulle parole di Dio oggi. Se ciò con cui sei in comunione e persegui non sono incentrati sulle parole di Dio oggi, sei estraneo alle parole di Dio e totalmente privo dell’opera dello Spirito Santo. Ciò che Dio vuole sono persone che seguano le Sue orme. Per quanto meraviglioso e puro sia ciò che capivi in precedenza, Dio non lo vuole, e se non sei in grado di accantonare queste cose, esse costituiranno un ostacolo enorme per il tuo accesso nel futuro. Tutti coloro che sono in grado di seguire l’attuale luce dello Spirito Santo sono benedetti. Anche le persone dei secoli passati seguivano le orme di Dio, però non hanno potuto seguirle fino a oggi; questa è la benedizione del popolo degli ultimi giorni. Coloro che possono seguire l’attuale opera dello Spirito Santo e sono in grado di seguire le orme di Dio, andando perciò ovunque Egli li conduca, sono persone benedette da Dio. Coloro che non seguono l’attuale opera dello Spirito Santo non hanno avuto accesso all’opera delle parole di Dio, e per quanto si sforzino o per quanto grande sia la loro sofferenza o per quanto corrano qua e là, nulla di tutto questo ha alcun significato per Dio, ed Egli non li elogia. Oggi, tutti coloro che seguono le attuali parole di Dio sono nella corrente dello Spirito Santo; coloro che sono estranei alle parole di Dio oggi sono al di fuori della corrente dello Spirito Santo, e simili persone non sono elogiate da Dio. Il servizio disgiunto dagli attuali discorsi dello Spirito Santo è un servizio che appartiene alla carne, e alle nozioni, e non può essere in conformità con la volontà di Dio. Se le persone vivono fra le nozioni religiose, sono incapaci di fare alcunché di adatto alla volontà di Dio, e anche se servono Dio Lo servono in mezzo alle loro fantasie e nozioni, e sono totalmente incapaci di servire in conformità con la volontà di Dio. Coloro che sono incapaci di seguire l’opera dello Spirito Santo non capiscono la volontà di Dio, e coloro che non capiscono la volontà di Dio non possono servire Dio. Dio vuole un servizio che sia secondo il Suo cuore; non vuole un servizio che appartenga alle nozioni e alla carne. Se le persone sono incapaci di seguire i passi dell’opera dello Spirito Santo, vivono in mezzo alle nozioni. Il servizio di simili persone interrompe e disturba, e un tale servizio si svolge in senso contrario a Dio. Pertanto coloro che sono incapaci di seguire le orme di Dio sono incapaci di servire Dio; coloro che sono incapaci di seguire le orme di Dio di sicuro si oppongono a Dio e sono incapaci di essere in armonia con Dio. “Seguire l’opera dello Spirito Santo” significa capire la volontà di Dio oggi, essere in grado di agire in conformità con le attuali prescrizioni di Dio, essere in grado di obbedire e seguire il Dio di oggi e ottenere l’accesso in conformità con i nuovissimi discorsi di Dio. Soltanto così si può seguire l’opera dello Spirito Santo ed essere nella corrente dello Spirito Santo. Simili persone non soltanto sono in grado di ricevere la lode di Dio e di vedere Dio, ma sanno anche riconoscere l’indole di Dio dalla Sua opera più recente e sanno riconoscere le nozioni e la disobbedienza dell’uomo, nonché la natura e la sostanza dell’uomo, dalla Sua opera più recente; inoltre durante il servizio sono in grado di conseguire gradualmente una trasformazione della loro indole. Soltanto tali persone sono in grado di guadagnare Dio e hanno autenticamente trovato la vera via. Coloro che sono eliminati dall’opera dello Spirito Santo sono persone che non sono in grado di seguire la nuovissima opera di Dio e si ribellano contro la nuovissima opera di Dio. Tale aperta opposizione a Dio è dovuta al fatto che Dio ha compiuto una nuova opera e che l’immagine di Dio non è uguale a quella delle nozioni di queste persone; di conseguenza si oppongono apertamente a Dio e Lo giudicano, il che induce Dio a disprezzarle e a rifiutarle. Possedere la conoscenza della più recente opera di Dio non è cosa facile, ma se le persone hanno in mente di obbedire intenzionalmente all’opera di Dio e di ricercare l’opera di Dio, avranno la possibilità di vedere Dio e di guadagnare la più recente guida dello Spirito Santo. Coloro che intenzionalmente si oppongono all’opera di Dio non possono ricevere l’illuminazione dello Spirito Santo né la guida di Dio. Pertanto, l’eventualità che le persone possano o meno ricevere la nuovissima opera di Dio dipende dalla grazia di Dio, dalla loro ricerca e dalle loro intenzioni.

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La Parola quotidiana di Dio  Estratto 398

Tutti coloro che sono in grado di obbedire agli attuali discorsi dello Spirito Santo sono benedetti. Non importa come fossero prima o come lo Spirito Santo operasse in loro: coloro che hanno guadagnato l’opera più recente di Dio sono i più benedetti, e coloro che non sono in grado di seguire oggi l’opera più recente vengono eliminati. Dio vuole coloro che sono in grado di accettare la nuova luce e vuole coloro che accettano e conoscono la Sua opera più recente. Perché viene detto che devi essere una vergine casta? Una vergine casta è in grado di ricercare l’opera dello Spirito Santo e capire le cose nuove e per di più è in grado di accantonare le vecchie nozioni e obbedire all’opera di Dio oggi. Questo gruppo di persone, che accettano l’odierna opera più recente, erano state predestinate da Dio prima dei secoli e sono le più benedette fra le persone. Voi ascoltate direttamente la voce di Dio e contemplate la manifestazione di Dio e così, in tutti i cieli e la terra, e in tutti i secoli, nessuno è stato benedetto più di voi, di questo gruppo di persone. Tutto ciò è dovuto all’opera di Dio, alla predestinazione e alla selezione operate da Dio e alla grazia di Dio; se Dio non avesse parlato e trasmesso le Sue parole, le vostre condizioni sarebbero le stesse di oggi? Pertanto, sia a Dio tutta la gloria e la lode, poiché tutto questo è dovuto al fatto che Dio vi innalza. Con queste cose in mente, potresti ancora essere passivo? Potrebbe la tua forza essere ancora incapace di accrescersi?

Il fatto che tu sia in grado di accettare il giudizio, il castigo, il colpo e l’affinamento della parola di Dio e per di più sia in grado di accettare gli incarichi di Dio, è stato predestinato da Dio prima delle epoche, e pertanto non devi essere troppo angosciato quando vieni castigato. Nessuno può portar via l’opera che è stata compiuta in voi e le benedizioni che vi sono state impartite, e nessuno può portar via tutto ciò che vi è stato dato. Le persone religiose non tollerano alcun confronto con voi. Voi non siete in possesso di grande competenza riguardo alla Bibbia e non siete addestrati in teoria religiosa, ma poiché Dio ha operato in voi avete guadagnato più di chiunque altro in tutti i secoli, e così questa è la vostra più grande benedizione. Per questo dovete essere ancora più dediti a Dio e ancora più leali nei Suoi confronti. Poiché Dio ti innalza, devi intensificare i tuoi sforzi e devi predisporre la levatura adatta per accettare gli incarichi di Dio. Devi rimanere saldo nel luogo che Dio ti ha assegnato, cercare di diventare parte del popolo di Dio, accettare la preparazione al Regno, essere guadagnato da Dio e in definitiva divenire una gloriosa testimonianza di Dio. Sei in possesso di questi propositi? Se sei in possesso di tali propositi, in definitiva sei certo di essere guadagnato da Dio e diventerai una gloriosa testimonianza di Dio. Devi capire che l’incarico principale è essere guadagnato da Dio e diventare una gloriosa testimonianza di Dio. Questa è la volontà di Dio.

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La Parola quotidiana di Dio  Estratto 399

Le parole dello Spirito Santo oggi sono la dinamica dell’opera dello Spirito Santo, e la continua illuminazione dell’uomo da parte dello Spirito Santo durante questo periodo è la tendenza nell’opera dello Spirito Santo. E qual è oggi la tendenza nell’opera dello Spirito Santo? È condurre le persone verso l’opera di Dio oggi e verso una normale vita spirituale. Vi sono diversi passi per entrare in una normale vita spirituale:

1. Primo, devi riversare il tuo cuore nelle parole di Dio. Non devi perseguire le parole di Dio del passato e non devi studiarle né confrontarle con le parole di oggi. Invece devi riversare completamente il tuo cuore nelle attuali parole di Dio. Le persone che ancora desiderano leggere le parole di Dio, libri spirituali o altri resoconti di predicazioni del passato, persone che non seguono le parole dello Spirito Santo oggi, sono le più sciocche fra le persone; Dio detesta simili persone. Se sei disposto ad accettare la luce dello Spirito Santo oggi, riversa completamente il tuo cuore nei discorsi di Dio oggi. Questo è il primo obiettivo che devi conseguire.

2. Devi pregare sulle fondamenta delle parole pronunciate da Dio oggi, accedere alle parole di Dio ed essere in comunione con Dio, e formulare i tuoi propositi davanti a Dio, stabilendo i criteri che desideri soddisfare.

3. Devi perseguire un accesso profondo alla verità sulle fondamenta dell’opera dello Spirito Santo oggi. Non attenerti a discorsi superati e teorie del passato.

4. Devi cercare di essere toccato dallo Spirito Santo e accedere alle parole di Dio.

5. Devi perseguire l’accesso al cammino percorso dallo Spirito Santo oggi.

E come cerchi di essere toccato dallo Spirito Santo? Ciò che è cruciale è vivere nella attuale parola di Dio e pregare sulle fondamenta delle prescrizioni di Dio. Se avrai pregato in questo modo, lo Spirito Santo sicuramente ti toccherà. Se non cerchi in base alle fondamenta delle parole pronunciate da Dio oggi, tutto questo è vano. Devi pregare e dire: “O Dio! Io mi oppongo a Te e Ti devo tanto; sono così disobbediente e mai capace di soddisfarTi. O Dio, desidero che Tu mi salvi, desidero essere al Tuo servizio fino alla fine, desidero morire per Te. Tu mi giudichi e mi castighi e io non mi lamento; mi oppongo a Te e merito di morire, cosicché tutti possano contemplare nella mia morte la Tua giusta indole”. Quando pregherai in questo modo dal profondo del tuo cuore, Dio ti ascolterà e ti guiderà; se non preghi sulle fondamenta delle parole dello Spirito Santo oggi, non vi è possibilità che lo Spirito Santo ti tocchi. Se preghi secondo la volontà di Dio e secondo ciò che Dio desidera fare oggi, dirai: “O Dio! Desidero accettare i Tuoi incarichi ed essere fedele ai Tuoi incarichi, e sono disposto a dedicare l’intera mia vita alla Tua gloria, affinché tutto ciò che faccio possa soddisfare i criteri del popolo di Dio. Possa il mio cuore essere toccato da Te. Desidero che il Tuo Spirito mi illumini sempre, faccia sì che ogni mia azione apporti vergogna a Satana, e che io in definitiva venga guadagnato da Te”. Se preghi in questo modo, in un modo che sia incentrato sulla volontà di Dio, lo Spirito Santo opererà inevitabilmente in te. Non importa quante siano le parole delle tue preghiere: fondamentale è che tu comprenda o meno la volontà di Dio. Voi tutti potreste aver avuto l’esperienza seguente: talvolta, pregando in assemblea, le dinamiche dell’opera dello Spirito Santo raggiungono il culmine, accrescendo la forza di ognuno. Alcuni piangono amaramente e versano lacrime mentre pregano, sopraffatti dal rimorso davanti a Dio, e alcuni dimostrano la propria determinazione e fanno voti. Tale è l’effetto conseguibile dall’opera dello Spirito Santo. Oggi è cruciale che tutti riversino completamente il proprio cuore nelle parole di Dio. Non concentrarti sulle parole pronunciate in precedenza; se continui ad attenerti a ciò che è venuto prima, lo Spirito Santo non opererà in te. Capisci quanto sia importante?

Conoscete il cammino percorso dallo Spirito Santo oggi? I vari punti sopra esposti sono ciò che deve essere conseguito dallo Spirito Santo oggi e nel futuro; sono il cammino intrapreso dallo Spirito Santo, e l’accesso che l’uomo deve perseguire. Nel tuo accesso alla vita, come minimo devi riversare il tuo cuore nelle parole di Dio ed essere in grado di accettare il giudizio e il castigo delle parole di Dio; il tuo cuore deve desiderare Dio, devi perseguire un accesso profondo alla verità e gli obiettivi richiesti da Dio. Quando sei in possesso di questa forza, si vede che sei stato toccato da Dio e il tuo cuore ha cominciato a rivolgersi a Dio.

Il primo passo dell’accesso alla vita consiste nel riversare completamente il tuo cuore nelle parole di Dio, e il secondo passo consiste nell’accettare di essere toccato dallo Spirito Santo. Qual è l’effetto da conseguire accettando di essere toccato dallo Spirito Santo? Poter desiderare, cercare, ed esaminare una verità più profonda e poter collaborare con Dio in modo positivo. Oggi collabori con Dio, vale a dire che vi è un obiettivo nella tua ricerca, nelle tue preghiere e nella tua comunione con la parola di Dio, e svolgi il tuo dovere in conformità con le prescrizioni di Dio: soltanto questo è collaborare con Dio. Se ti limiti a dire di lasciar agire Dio, ma non intraprendi alcuna azione, né pregando né ricercando, come si potrebbe definire ciò una collaborazione? Se non vi è in te la minima traccia di collaborazione e sei privo di preparazione per l’accesso finalizzata a un obiettivo, allora non stai collaborando. Alcuni dicono: “Tutto dipende dalla predestinazione di Dio, tutto è fatto da Dio Stesso; se Dio non l’ha fatto, come potrebbe farlo l’uomo?” L’opera di Dio è normale e neanche minimamente soprannaturale, e lo Spirito Santo opera solo tramite la tua ricerca attiva, poiché Dio non obbliga l’uomo: devi dare a Dio l’occasione di operare, e se non persegui o non ottieni l’accesso, e se nel tuo cuore non vi è il benché minimo desiderio, Dio non ha possibilità di operare. Per quale cammino puoi cercare di essere toccato da Dio? Attraverso la preghiera e avvicinandoti a Dio. Ma la cosa più importante, rammenta, è che tutto ciò deve fondarsi sulle parole espresse da Dio. Quando sei toccato spesso da Dio, non sei schiavo della carne: marito, moglie, figli e denaro sono tutti incapaci di imprigionarti, e desideri solo perseguire la verità e vivere davanti a Dio. In quel momento sarai una persona che vive nel mondo della libertà.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Conoscere la più recente opera di Dio e seguire le Sue orme”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 400

Dio è determinato a rendere completo l’uomo, e da qualsiasi prospettiva Egli parli, tutto è finalizzato al rendere perfette le persone. Le parole pronunciate dalla prospettiva dello Spirito sono difficili da capire per gli uomini, che non hanno alcun mezzo per trovare il percorso verso la pratica, visto che la loro capacità di comprensione è limitata. L’opera di Dio ottiene effetti diversi, e in ogni fase dell’opera Egli ha un Suo scopo. Inoltre, è essenziale che Egli parli da prospettive diverse, perché solo in tal modo può perfezionare l’uomo. Se usasse la Sua voce solo dalla prospettiva dello Spirito, sarebbe impossibile completare questa fase dell’opera di Dio. Dal Suo tono di voce, puoi intuire che Dio è determinato a rendere completo questo gruppo di persone. Quale dovrebbe essere il primo passo da intraprendere per ogni individuo che vuole essere reso perfetto? In primo luogo, si deve conoscere l’opera di Dio. Oggi è stato adottato un nuovo metodo nell’opera di Dio; l’età è mutata, anche il modo in cui Dio opera è cambiato, così come è diverso il modo in cui Egli parla. Al momento è cambiato non solo il metodo della Sua opera, ma anche l’età. Adesso è l’Età del Regno. È anche l’età dell’amore per Dio. È un’anticipazione dell’Età del Regno Millenario, che è anche l’Età della Parola e in cui Dio usa molti mezzi tramite i quali parlare per perfezionare l’uomo, e Si esprime da prospettive diverse per nutrirlo. Non appena si entrerà nell’Età del Regno Millenario, Dio comincerà a usare le parole per rendere l’uomo perfetto, permettendogli di entrare nella realtà della vita e conducendolo sulla retta via. Dopo aver sperimentato tante fasi dell’opera di Dio, l’uomo ha visto che la Sua opera non rimane immutata, ma si evolve e si approfondisce costantemente. Dopo essere stata sperimentata così a lungo dagli uomini, l’opera ha continuato a trasformarsi ripresentandosi più volte. Tuttavia, per quanto cambi, non devia mai dallo scopo di Dio di portare la salvezza all’umanità. Anche se cambia diecimila volte, non devia mai dallo scopo originale. Per quanto possa cambiare il metodo dell’opera di Dio, essa non devia mai dalla verità o dalla vita. I cambiamenti nel metodo con cui viene eseguita l’opera implicano semplicemente un cambiamento della struttura dell’opera e della prospettiva da cui Dio parla; non vi è alcun cambiamento nell’obiettivo centrale della Sua opera. I cambiamenti nel tono di voce di Dio e nel metodo della Sua opera vengono fatti per ottenere un effetto. Un cambiamento nel tono della voce non significa un cambiamento dello scopo o del principio alla base dell’opera. Le persone credono in Dio principalmente per ricercare la vita. Se credi in Dio, ma non ricerchi la vita o persegui la verità o la conoscenza di Dio, non c’è fede in Dio! È realistico cercare ancora di entrare nel Regno per essere re? Soltanto il raggiungimento del vero amore per Dio attraverso la ricerca della vita è realtà; la ricerca e la pratica della verità sono tutte realtà. Leggendo le parole di Dio e sperimentandole, arriverai a cogliere la conoscenza di Dio attraverso l’esperienza reale: questo significa ricercare realmente.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’Età del Regno è l’Età della Parola”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 401

Adesso è l’Età del Regno. Che tu sia entrato in questa nuova età dipende dal fatto che tu sia entrato nella realtà delle parole di Dio, dal fatto che le Sue parole siano diventate la tua realtà della vita. Le parole di Dio sono rese note a ogni persona in modo che, alla fine, tutte vivranno nel mondo delle parole di Dio, e tali parole riveleranno e illumineranno ogni persona dall’interno. Se, durante questo periodo di tempo, sei incurante nel leggere le parole di Dio e non hai alcun interesse, ciò dimostra che la tua condizione è sbagliata. Se non sai entrare nell’Età della Parola, allora lo Spirito Santo non opererà in te; se sei entrato in questa epoca, Egli compirà la Sua opera. Che cosa puoi fare all’inizio dell’Età della Parola, per ricevere l’opera dello Spirito Santo? In questa età, Dio creerà una realtà fra voi: ogni persona che vivrà le parole di Dio, sarà in grado di mettere in pratica la verità e amerà Dio sul serio; tutte le persone useranno la parola di Dio come fondamento e come loro realtà, e avranno cuori riverenti verso di Lui; mettendo in pratica le parole di Dio, l’uomo eserciterà un potere sovrano insieme a Dio. È questa l’opera che Egli deve realizzare. Puoi fare a meno di leggere le parole di Dio? Ora ci sono molte persone che sentono di non poter stare neppure un giorno o due senza leggere le Sue parole. Devono leggerle ogni giorno e, se il tempo non glielo consente, basterà loro ascoltarle. Questo è il sentimento che lo Spirito Santo dà alle persone, ed è il modo in cui Dio comincia a spronarle. Vale a dire che Egli governa le persone mediante le parole, in modo che possano entrare nella realtà delle parole di Dio. Se avverti l’oscurità e l’arsura dopo un solo giorno trascorso senza dissetarti e nutrirti delle Sue parole, e non riesci a sopportarlo, questo dimostra che sei stato mosso dallo Spirito Santo e che Egli non ti ha voltato le spalle. Sei pertanto una persona che fa parte di questa corrente. Tuttavia, se non provi nulla o non avverti la sete dopo un giorno o due trascorsi senza nutrirti e dissetarti delle parole di Dio e non sei minimamente scosso, ciò dimostra che lo Spirito Santo ti ha voltato le spalle. Ciò significa, allora, che c’è qualcosa di sbagliato nella tua condizione interiore; non sei entrato nell’Età della Parola, e sei tra coloro che sono rimasti indietro. Dio usa le parole per governare le persone; ti senti bene se ti nutri delle parole di Dio, e se non lo fai non hai alcuna strada da seguire. Le parole di Dio diventano il cibo dell’uomo e la forza che lo guida. Dice la Bibbia: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4). Questa è l’opera che Dio compirà oggi, ed Egli realizzerà questa realtà in voi. Come mai, in passato, le persone potevano passare molti giorni senza leggere le parole di Dio, eppure riuscire a mangiare e a lavorare, mentre ora non è più così? In questa età, Dio usa soprattutto le parole per governare ogni cosa. Mediante le parole di Dio, l’uomo viene giudicato e perfezionato, e alla fine viene portato nel Regno. Soltanto le parole di Dio possono fornire la vita dell’uomo, e soltanto le parole di Dio possono dare all’uomo la luce e un percorso per la pratica, specialmente nell’Età del Regno. Purché non ti allontni dalla realtà delle parole di Dio, nutrendoti ogni giorno di esse, Egli potrà renderti perfetto.

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La Parola quotidiana di Dio  Estratto 402

La ricerca della vita non è qualcosa da fare in modo frettoloso; la crescita nella vita non avviene in un giorno o due. L’opera di Dio è normale e pratica e c’è un processo a cui deve necessariamente sottoporsi. Gesù incarnato ha impiegato trentatré anni e mezzo per completare la Sua opera della crocifissione: cosa dire allora di un’opera della massima difficoltà come la purificazione dell’uomo e la trasformazione della sua vita? Non è un compito facile creare un uomo normale che manifesti Dio. Questo avviene in particolare per le persone che sono nate nella nazione del gran dragone rosso, che hanno scarsa levatura e richiedono un lungo periodo di parole e opera di Dio. Dunque, non essere impaziente di vedere i risultati. Devi essere proattivo nel nutrirti e nel dissetarti delle parole di Dio e porre maggiore impegno nelle Sue parole. Dopo aver letto le Sue parole, devi essere in grado di metterle effettivamente in pratica, crescendo in conoscenza, comprensione, discernimento e saggezza nelle parole di Dio. In questo modo, cambierai senza rendertene conto. Se sai prendere come tuo principio il nutrirti delle parole di Dio, leggerle, arrivare a conoscerle, sperimentarle e metterle in pratica, raggiungerai la maturità senza rendertene conto. Alcuni sostengono di non saper mettere in pratica le parole di Dio neanche dopo averle lette. Che fretta hai? Quando raggiungerai una determinata levatura, riuscirai a mettere in pratica le Sue parole. Un bambino di quattro o cinque anni affermerebbe di non essere in grado di sostenere o di onorare i genitori? Dovresti sapere qual è la tua levatura attuale, mettere in pratica quello che puoi ed evitare di essere una persona che ostacola la gestione di Dio. Nutriti semplicemente delle Sue parole e prendile come tuo principio da ora in poi. Per il momento, non preoccuparti se Dio possa o meno renderti completo. Non addentrarti ancora in queste cose. Nutriti semplicemente delle parole di Dio così come ti arrivano, e certamente Dio ti renderà completo. Tuttavia, c’è un principio in base al quale nutrirti e dissetarti delle Sue parole: non farlo alla cieca. Da una parte, cerca le parole che dovresti arrivare a conoscere, cioè quelle che sono attinenti alle visioni e, dall’altra, cerca ciò che dovresti mettere effettivamente in pratica, ossia ciò a cui dovresti accedere. Un aspetto ha a che fare con la conoscenza, l’altro riguarda l’ingresso. Una volta compresi entrambi, cioè quando avrai capito cosa conoscere e cosa mettere in pratica, saprai nutrirti e dissetarti delle parole di Dio.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’Età del Regno è l’Età della Parola”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 403

D’ora in avanti, parlare delle parole di Dio dovrebbe essere il principio in base al quale ti esprimi. Di solito, quando vi radunate, dovreste impegnarvi nella condivisione sulle parole di Dio, usarle come contenuto delle vostre interazioni, parlare di ciò che sapete di tali parole, di come le mettete in pratica e di come lo Spirito Santo opera. Finché condividi le parole di Dio, lo Spirito Santo ti illuminerà. Realizzare il mondo delle parole di Dio richiede la collaborazione dell’uomo. Se non entri in questo, Dio non avrà modo di operare; se tieni la bocca chiusa e non parli delle Sue parole, Egli non potrà illuminarti. Ogni volta che non sei occupato in altre faccende, parla delle parole di Dio e non limitarti a scambiare futili chiacchiere! Lascia che la tua vita si riempia delle parole di Dio; soltanto allora sarai un credente devoto. Non importa se la tua condivisione è superficiale. Senza la superficialità non può esserci profondità. C’è un processo da compiere. Attraverso il tuo esercizio, coglierai l’illuminazione dello Spirito Santo su di te e saprai come nutrirti e dissetarti efficacemente delle parole di Dio. Dopo un periodo di esplorazione, entrerai nella realtà delle parole di Dio. Soltanto se sei determinato a cooperare sarai in grado di ricevere l’opera dello Spirito Santo.

Dei principi circa il nutrimento delle parole di Dio, uno si riferisce alla conoscenza, l’altro all’ingresso. Quali parole dovresti arrivare a conoscere? Dovresti arrivare a conoscere le parole attinenti alle visioni (come quelle relative a qual è l’età in cui l’opera di Dio è entrata ora, a cosa Dio desidera realizzare adesso, cos’è l’incarnazione e così via; questi sono tutti aspetti legati alle visioni). Cosa s’intende con il cammino che l’uomo dovrebbe intraprendere? Si riferisce alle parole di Dio che l’uomo dovrebbe mettere in pratica e in cui dovrebbe entrare. Questi sono i due aspetti del nutrimento delle parole di Dio. D’ora in avanti, nutriti e dissetati delle parole di Dio in questo modo. Se hai una chiara comprensione delle Sue parole riguardanti le visioni, allora non c’è bisogno di continuare a leggere sempre. Di importanza primaria è nutrirti e dissetarti di più delle parole di Dio riguardanti l’entrata, ad esempio come rivolgere a Lui il tuo cuore, come placare il tuo cuore dinanzi a Dio e come rinunciare alla carne. Questo è ciò che dovresti mettere in pratica. Se non sai come nutrirti e dissetarti delle parole di Dio, è impossibile avere una vera condivisione. Una volta che sai come nutrirti e dissetarti delle Sue parole e hai compreso qual è la chiave, la condivisione diventerà spontanea, e qualsiasi questione venga sollevata, sarai in grado di condividere e di comprendere la realtà. Se, condividendo riguardo alle parole di Dio, non hai alcuna realtà, allora non hai colto quale sia la chiave di tutto ciò, e questo dimostra che non sai nutrirti e dissetarti delle Sue parole. Alcune persone trovano che leggere le parole di Dio sia noioso, e questa non è una condizione normale. Ciò che è normale è non stancarsi mai di leggere le parole di Dio, averne sempre sete e riconoscere sempre che sono un bene. Questo è il modo in cui una persona che è realmente entrata nelle parole di Dio se ne nutre. Quando ritieni che le parole di Dio siano straordinariamente pratiche e siano esattamente ciò in cui l’uomo dovrebbe entrare, quando ritieni che le Sue parole siano molto utili e giovevoli per l’uomo, e che siano provvista per la sua vita, è lo Spirito Santo a darti questa sensazione, a toccarti. Ciò dimostra che lo Spirito Santo opera in te e che Dio non ti ha voltato le spalle. Alcune persone, notando che Dio parla sempre, si stancano delle Sue parole e credono che non ci sia alcuna conseguenza se le leggeranno o meno. Questa non è una condizione normale. Il loro cuore non ha sete di entrare nella realtà e persone siffatte non anelano né attribuiscono importanza all’essere perfezionate. Ogni volta che senti di non avere sete delle parole di Dio, ciò dimostra che la tua condizione non è normale. In passato, se Dio ti voltava le spalle poteva dipendere dal fatto che tu avessi o meno la pace dentro di te e provassi gioia. Ora il punto è se hai sete delle parole di Dio, se le Sue parole sono la tua realtà, se sei fedele e se sei in grado di fare tutto ciò che ti è possibile per Dio. In altri termini, l’uomo viene giudicato in base alla realtà delle parole di Dio. Dio rivolge le Sue parole a tutta l’umanità. Se sei disposto a leggerle, Egli ti illuminerà, ma se non vuoi, Egli non lo farà. Dio illumina coloro che hanno fame e sete della giustizia e coloro che Lo cercano. Alcune persone sostengono che Dio non le ha illuminate neanche dopo che avevano letto le Sue parole. Ma tu come le hai lette queste parole? Se lo hai fatto come se ammirassi dei fiori mentre galoppi a cavallo, senza dare importanza alla realtà, come potrebbe Dio illuminarti? Come può essere resa perfetta da Dio una persona che non fa tesoro delle Sue parole? Se non fai tesoro delle parole di Dio, non avrai né la verità né la realtà. Se fai tesoro delle Sue parole, allora potrai mettere in pratica la verità, e solo allora possiederai la realtà. Ecco perché devi sempre nutrirti delle parole di Dio, che tu sia indaffarato o meno, che le circostanze siano avverse o meno e che tu sia nella prova oppure no. In fin dei conti, le parole di Dio sono il fondamento dell’esistenza dell’uomo. Nessuno può abbandonarle, ma deve nutrirsene come fa con i tre pasti quotidiani. Essere perfezionati e guadagnati da Dio potrebbe mai essere una questione così semplice? Sia che tu al momento capisca o meno, sia che tu comprenda o meno l’opera di Dio, devi nutrirti e dissetarti il più possibile delle Sue parole. Questo significa entrare nelle parole di Dio in modo proattivo. Dopo aver letto le parole di Dio, affrettati a mettere in pratica ciò a cui puoi accedere e accantona per il momento quello a cui non riesci ad accedere. All’inizio ci potranno essere molte delle parole di Dio che non riesci a comprendere, ma dopo due o tre mesi, forse un anno, ci riuscirai. Perché avviene questo? Perché Dio non può rendere le persone perfette in un giorno o in due. Il più delle volte, quando leggerai le Sue parole, forse non capirai subito. In quel momento, ti sembreranno niente altro che un testo; devi sperimentarle per un po’ prima di riuscire a capirle. Dio ha parlato molto, perciò dovresti fare del tuo meglio per nutrirti e dissetarti delle Sue parole, e allora, senza rendertene conto, arriverai a comprendere e, senza che te ne accorga, lo Spirito Santo ti illuminerà. Quando lo Spirito Santo illumina l’uomo, spesso ciò avviene senza che l’uomo ne sia consapevole. Egli ti illumina e ti guida quando aneli e cerchi. Il principio in base al quale lo Spirito Santo opera si impernia sulle parole di Dio di cui ti nutri. Tutti coloro che non attribuiscono alcuna importanza alle parole di Dio e hanno sempre un atteggiamento diverso nei loro confronti, ritenendo, nel loro confuso modo di pensare, irrilevante il fatto che le leggano o meno, sono coloro che non possiedono la realtà. In loro non è possibile cogliere né l’opera dello Spirito Santo né la Sua illuminazione. Persone siffatte vanno avanti semplicemente per inerzia e sono delle ipocrite senza alcuna vera qualifica, come il signor Nanguo della parabola[a].

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’Età del Regno è l’Età della Parola”

Note a piè di pagina:

a. Il testo originale non contiene le parole “della parabola”.


La Parola quotidiana di Dio  Estratto 404

Quando Dio parla, dovresti immediatamente ricevere le Sue parole e nutrirtene. Indipendentemente da quanto capisci, l’unico punto di vista al quale devi aggrapparti saldamente è nutrirti, conoscere e mettere in pratica le Sue parole. È qualcosa che dovresti riuscire a fare. Non preoccuparti di quanto possa diventare elevata la tua levatura: concentrati semplicemente sul nutrirti delle Sue parole. Qui è dove l’uomo dovrebbe collaborare. La tua vita spirituale è principalmente cercare di entrare nella realtà in cui nutrirti e dissetarti delle parole di Dio e metterle in pratica. Non è affar tuo concentrarti su altro. I capi della chiesa dovrebbero essere in grado di guidare tutti i fratelli e le sorelle in modo che sappiano come nutrirsi e dissetarsi delle parole di Dio. Questa è la responsabilità di ogni singolo capo della chiesa. Che siano giovani o anziani, tutti dovrebbero dare grande importanza al nutrimento delle parole di Dio e custodire le Sue parole nei loro cuori. Entrare in questa realtà significa entrare nell’Età del Regno. Al giorno d’oggi, la maggior parte delle persone sente di non poter vivere senza nutrirsi della parola di Dio, e percepisce costantemente la novità della Sua parola. Ciò significa che cominciano a mettersi sulla retta via. Dio usa le parole per svolgere la Sua opera e sostenere l’uomo. Quando tutti aneleranno e avranno sete delle parole di Dio, l’umanità entrerà nel mondo delle Sue parole.

Dio ha parlato molto. Quanto sei arrivato a conoscere? Fino a che punto sei entrato in questa realtà? Se un capo della chiesa non ha condotto i fratelli e le sorelle nella realtà delle parole di Dio, sarà stato negligente nel proprio dovere e avrà mancato di adempiere alle proprie responsabilità! Indipendentemente dal fatto che la tua comprensione sia profonda o superficiale e qualunque sia il livello della tua comprensione, devi sapere come nutrirti e dissetarti delle Sue parole, devi prestare grande attenzione alle Sue parole e capire l’importanza e la necessità di tale nutrimento. Dio ha parlato molto: se non ti nutri delle Sue parole, né provi a cercarle o a metterle in pratica, non puoi essere considerato un credente in Dio. Poiché credi in Dio, devi nutrirti e dissetarti delle Sue parole, sperimentarle e viverle. Solo questo equivale a credere in Lui! Se affermi di credere in Dio ma poi non sei in grado di mettere in pratica nessuna delle Sue parole o di produrre qualsiasi realtà, non sei considerato credente in Lui. Piuttosto, questo è un “cercare il pane per soddisfare la fame”. Parlare soltanto di banali testimonianze, di cose futili e di questioni superficiali, senza possedere la benché minima realtà: questo non vuol dire avere fede in Dio, e tu semplicemente non hai compreso il giusto modo di credere in Dio. Perché devi nutrirti e dissetarti di quante più possibili parole di Dio? Non nutrirti e dissetarti delle Sue parole ma cercare soltanto di ascendere al cielo è avere fede in Lui? Qual è il primo passo che dovrebbe compiere chi crede in Dio? Attraverso quale percorso Dio perfeziona l’uomo? Puoi essere reso perfetto senza nutrirti e dissetarti delle Sue parole? Puoi essere considerato una persona del Regno senza avere le parole di Dio come tua realtà? Che cos’è esattamente la fede in Dio? I credenti in Dio dovrebbero, come minimo, comportarsi bene esteriormente; sommamente importante è possedere le parole di Dio. In ogni caso, non puoi mai allontanarti dalle Sue parole. La tua conoscenza di Dio e il compimento della Sua volontà sono tutti raggiunti attraverso le Sue parole. In futuro, ogni nazione, confessione, religione e sezione sarà conquistata attraverso le parole di Dio. Dio parlerà direttamente e tutta la gente toccherà con mano le parole di Dio e, in questo modo, l’umanità verrà resa perfetta. Dentro e fuori, le parole di Dio si diffonderanno ovunque: l’umanità pronuncerà le parole di Dio, praticherà conformemente a esse e le custodirà dentro di sé, rimanendo immersa nelle parole di Dio sia dentro che fuori. Così l’umanità sarà perfezionata. Coloro che soddisfano le intenzioni di Dio e riescono a essere Suoi testimoni sono coloro che possiedono le parole di Dio come loro realtà.

Entrare nell’Età della Parola, ovvero nell’Età del Regno Millenario, è l’opera che viene completata ora. Da questo momento in poi, pratica la condivisione sulle parole di Dio. Soltanto nutrendoti delle Sue parole e sperimentandole sarai in grado di vivere le parole di Dio. Devi produrre qualche esperienza pratica al fine di convincere gli altri. Se non sai vivere la realtà delle parole di Dio, non persuaderai nessuno! Tutti coloro di cui Dio Si avvale sanno vivere la realtà delle Sue parole. Se non sai produrre questa realtà e rendere testimonianza a Dio, ciò dimostra che lo Spirito Santo non ha operato in te e che non sei stato perfezionato. Questa è l’importanza delle parole di Dio. Possiedi un cuore assetato delle Sue parole? Coloro che hanno sete delle parole di Dio hanno sete della verità, e soltanto persone di questo tipo vengono benedette da Dio. In futuro, ci saranno molte più parole che Dio pronuncerà di fronte a tutte le religioni e a tutte le confessioni. Per prima cosa Egli parla e usa la Sua voce fra di voi per rendervi completi prima di passare a parlare e a usare la Sua voce fra i Gentili per conquistarli. Attraverso le Sue parole, tutti saranno sinceramente e pienamente convinti. Attraverso le parole di Dio e le Sue rivelazioni, l’indole corrotta dell’uomo si riduce, ogni individuo ottiene un aspetto umano, e la sua indole ribelle si attenua. Le parole agiscono sull’uomo con autorità e conquistano l’uomo nella luce di Dio. L’opera che Dio compie nell’età attuale, come pure i momenti cruciali della Sua opera, potranno tutti essere trovati nelle Sue parole. Se non leggi le Sue parole, non capirai nulla. Attraverso il nutrimento delle Sue parole, la condivisione con i fratelli e le sorelle e le tue esperienze reali, raggiungerai la piena conoscenza delle parole di Dio. Soltanto allora riuscirai a vivere veramente la loro realtà.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’Età del Regno è l’Età della Parola”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 405

Ho già detto in precedenza che “tutti coloro che si concentrano sul vedere segni e prodigi saranno abbandonati; non sono coloro che saranno resi perfetti”. Ho pronunciato molte parole, eppure l’uomo non ha la minima conoscenza di quest’opera e, giunto a questo punto, ancora chiede segni e prodigi. La tua fede in Dio non è altro che la ricerca di segni e prodigi, oppure mira a ottenere la vita? Anche Gesù proferì molte parole, e alcune di esse devono ancora essere adempiute. Puoi affermare che Gesù non sia Dio? Dio testimoniò che Egli era il Cristo e il Suo Figlio prediletto. Puoi negarLo? Oggi, Dio Si esprime solo a parole e, se non ne sei pienamente a conoscenza, allora non puoi rimanere saldo. Credi in Lui perché è Dio, o credi in Lui in base a quante Sue parole sono state adempiute? Credi nei segni e prodigi oppure credi in Dio? Oggi Egli non mostra segni e prodigi: è veramente Dio? Se le parole da Lui proferite non si sono adempiute, è veramente Dio? L’essenza di Dio è determinata dal fatto che le Sue parole si adempiano o meno? Perché c’è sempre chi attende l’adempimento delle parole di Dio, prima di credere in Lui? Questo non vuole forse dire che non Lo conosce? Tutti quelli che nutrono simili nozioni sono coloro che negano Dio. Essi usano delle nozioni per misurare Dio; se le parole di Dio vengono adempiute, credono in Lui; in caso contrario, non credono in Lui; e cercano sempre di vedere segni e prodigi. Queste persone non sono forse i farisei dei tempi moderni? Che tu sia in grado o meno di rimanere saldo, dipende dal fatto di conoscere o non conoscere il Dio pratico: è fondamentale! Maggiore è la realtà della parola di Dio in te, maggiore è la tua conoscenza della realtà divina e più sei capace di rimanere saldo nelle prove. Quanto più ti concentri sul vedere segni e prodigi, tanto meno sei in grado di rimanere saldo, e vacillerai nel bel mezzo delle prove. Segni e prodigi non sono il fondamento; solo la realtà di Dio è vita. Alcuni ignorano gli effetti che devono essere raggiunti dall’opera di Dio. Passano i loro giorni nello smarrimento, senza impegnarsi nella conoscenza dell’opera divina. Lo scopo della loro ricerca è sempre e solo quello di ottenere da Dio ciò che vogliono, e soltanto ottenuto questo prendono la fede sul serio. Affermano di andare alla ricerca della vita, se vengono adempiute le parole di Dio; altrimenti per loro non è possibile perseguirla. L’uomo pensa che credere in Dio sia andare alla ricerca di segni e prodigi, e il tentativo di salire al cielo e al terzo cielo. Nessuno afferma che la propria fede in Dio consista nel cercare di entrare nella realtà, nel cercare la vita, nel cercare di essere guadagnato da Dio. Che valore ha una simile ricerca? Coloro che non mirano a conoscere Dio e a compiacerLo sono coloro che non credono in Lui; sono quelli che Lo bestemmiano!

Ora comprendete che cos’è la fede in Dio? Avere fede in Dio significa scorgere segni e prodigi? Significa salire al cielo? Credere in Dio non è affatto facile. Quelle pratiche religiose dovrebbero essere eliminate; inseguire la guarigione dei malati o lo scacciare i demoni, concentrandosi su segni o prodigi, desiderando ancora più grazia di Dio, pace e gioia, inseguire le visioni e le consolazioni della carne, sono tutte pratiche religiose rappresentative di una vaga forma di fede. Oggi, che cos’è la fede reale in Dio? È l’accettazione della parola di Dio come la realtà della tua vita e la conoscenza di Dio mediante la Sua parola, per raggiungere un vero amore per Lui. Per essere chiari: la fede in Dio è ciò che ti consente di ubbidire a Dio, di amarLo ed eseguire il dovere da svolgere in quanto creatura di Dio. Questo è lo scopo della fede in Dio. Devi giungere a conoscere la bellezza di Dio, e come sia degno di riverenza, e come, nelle Sue creature, Dio compie l’opera di salvezza e le rende perfette: questi sono gli elementi imprescindibili della tua fede in Dio. La fede in Dio è principalmente il passaggio da una vita della carne a una vita di amore per Dio; dal vivere nella corruzione al vivere nella vita delle parole di Dio, svincolata dal dominio di Satana e posta sotto la custodia e la protezione di Dio, capace di obbedire a Dio e non alla carne, permettendo a Dio di guadagnare tutto il tuo cuore, di renderti perfetto e liberarti dall’indole satanica corrotta. Credere in Dio è soprattutto fare in modo che possano manifestarsi in te la potenza e la gloria di Dio, cosicché tu possa fare la volontà di Dio, realizzando il Suo piano e potendo renderGli testimonianza davanti a Satana. La fede in Dio non dovrebbe imperniarsi sul desiderio di osservare segni e prodigi, né essere volta al bene della tua carne. Dovrebbe riguardare la ricerca della conoscenza di Dio, l’essere in grado di obbedirGli e, come Pietro, obbedirGli fino alla morte. Questi sono gli scopi principali della fede in Dio. Ci si nutre della parola di Dio al fine di conoscerLo e compiacerLo. Nutrirsi della parola di Dio ti dà una maggiore conoscenza di Dio e soltanto così puoi obbedirGli. Solo con la conoscenza di Dio, Lo puoi amare, e questo è l’obiettivo che l’uomo dovrebbe avere nel credere in Lui. Se, nella tua fede in Dio, tenti sempre di vedere segni e prodigi, non è corretto il modo in cui consideri la fede in Lui. La fede in Dio è soprattutto accettare la Sua parola come vita realtà. Solo mettendo in pratica le parole di Dio uscite dalla Sua bocca, e realizzandole dentro di te, potrai raggiungere lo scopo di Dio. Nel credere in Dio, l’uomo dovrebbe sforzarsi di essere perfezionato da Dio, di essere in grado di sottomettersi a Dio e di ubbidirGli in tutto. Se riesci a ubbidire a Dio senza lamentarti, essendo consapevole di ciò che Lui desidera, raggiungerai la statura morale di Pietro e possederai lo stile di Pietro di cui parlò Dio; ciò avverrà quando avrai ottenuto dei risultati nella tua fede in Dio, e vorrà dire che sarai stato guadagnato da Lui.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Tutto viene compiuto dalla parola di Dio”

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