65. Il dovere non è merce di scambio per ottenere benedizioni
Ho sempre avuto una salute cagionevole. Mi è stata diagnosticata l’anemia aplastica all’età di 11 anni, quindi ho un sistema immunitario molto scarso. Sono físicamente debole, manco di forze in tutto il corpo, e percorrere anche un breve tratto a piedi mi sfinisce. Quando la mia condizione si aggrava, sono praticamente costretto a letto. Il mio medico mi ha detto che in quei frangenti, per via delle basse difese immunitarie, potrei contrarre un’infezione che porterebbe a una febbre prolungata. Ha anche detto che, se mi ferissi, l’emorragia potrebbe non arrestarsi, mettendo a rischio la mia vita. Dopo aver accolto l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni, le mie condizioni sono migliorate e ho anche assunto un dovere nella chiesa. Sono passati molti anni e non ho più avvertito alcun sintomo della malattia. Ero davvero grato a Dio.
Poi, ho iniziato a lavorare alla produzione video. Mi sentivo molto onorato, poiché quei film e video della chiesa testimoniavano l’opera di Dio, e sentivo che svolgere quel lavoro era particolarmente significativo. Allo stesso tempo pensavo che, se mi fossi speso duramente per Dio e avessi realizzato buoni video per testimoniarLo, una parte di quelle buone azioni importantissime sarebbe stata mia. In tal modo avrei ottenuto la protezione di Dio, sarei stato senz’altro salvato e sarei sopravvissuto ai grandi disastri. Così, ho lavorato duro sulle mie capacità professionali e sui princìpi e mi sono impegnato a produrre più video che testimoniassero Dio. Ogni volta che usciva un video completato e vedevo un segmento che avevo contribuito a realizzare, ero colmo di gioia e mi sentivo ancora più motivato a compiere il mio dovere. Per produrre lavori sempre migliori, mi sono immerso nello studio e nello sviluppo delle mie abilità, e discutevo del lavoro con i miei fratelli e sorelle, a volte fino alle tre del mattino. Debole com’ero, stare sveglio fino a tardi era un po’ troppo per il mio corpo. Ma poi pensavo: “Non ho avuto problemi di salute negli ultimi anni, e resto alzato fino a tardi solo per svolgere meglio il mio dovere. Inoltre, sono stato anche abbastanza efficiente, quindi sono sicuro che Dio mi proteggerà. Fintanto che ottengo buoni risultati e do un consistente contributo nel mio dovere, ho grande speranza di salvezza. Anche se significa soffrire di più adesso, ne varrà la pena”.
Un giorno, il mio supervisore mi ha detto: “Xiao Chen, la tua salute non è delle migliori. In questo momento il nostro carico di lavoro è molto pesante, e temiamo che, se vai avanti così, tu possa avere una ricaduta. Perché non vai in ospedale per un controllo? Se è tutto a posto, puoi continuare a svolgere il tuo dovere. In caso contrario, prenditi un po’ di tempo per ristabilirti, e fai quel che puoi mentre ricevi le cure”. Sentito questo, sono entrato in uno stato di agitazione. Pensavo: “Questo è un momento cruciale per noi, e i miei fratelli e sorelle sono occupati a svolgere i loro compiti. Se viene fuori che ho un serio problema di salute, non potrò compiere più il mio dovere. Potrei ancora essere salvato?” A questo pensiero mi sono sentito in qualche modo negativo. Così ho pregato Dio, chiedendoGli di illuminarmi in modo che potessi conoscere la Sua intenzione, capire la mia indole corrotta, e sottomettermi alle Sue orchestrazioni e disposizioni.
Ho letto queste parole di Dio: “In questo momento, la maggior parte delle persone si trova in questo tipo di stato: ‘Per poter ottenere delle benedizioni mi devo sacrificare per Dio e pagare un prezzo per Lui. Per poter ottenere delle benedizioni devo abbandonare tutto per Dio; devo portare a termine ciò che Lui mi ha affidato e devo compiere bene il mio dovere’. Questo stato è dominato dal desiderio di guadagnarsi benedizioni ed è un esempio di come alcuni si impegnino a fondo per Dio al solo scopo di ricevere ricompense da Lui e di ottenere una corona. Una persona che si comporta in questo modo non ha la verità dentro di sé e di certo la sua conoscenza è limitata ad alcune parole e dottrine, di cui fa sfoggio ovunque vada. Il suo cammino è quello di Paolo. La fede in Dio di un individuo di questo tipo è un atto di costante sforzo, ed egli è intimamente convinto che più fa, più dimostrerà la sua lealtà a Dio, che più fa, più Dio sarà sicuramente soddisfatto, e che più fa, più meriterà di essere incoronato davanti a Dio e più grandi saranno le benedizioni che guadagnerà. Pensa che, se riuscirà a sopportare le sofferenze, a predicare e morire per Cristo, a sacrificare la propria vita e a portare a termine tutti i compiti che Dio gli ha affidato, allora sarà una delle persone che ottengono le benedizioni maggiori e che sicuramente riceverà una corona. Questo è precisamente ciò che Paolo si immaginava e perseguiva. Questo è esattamente il cammino da lui percorso, e fu sotto la guida di questi pensieri che egli lavorò per servire Dio. Tali pensieri e intenzioni non hanno forse origine da una natura satanica? Sono come quelli degli esseri umani terreni, i quali credono che, fintanto che sono al mondo, debbano ricercare la conoscenza e che, dopo averla ottenuta, possano distinguersi dalla massa, diventare funzionari e godere di una posizione di prestigio. Pensano che, una volta ottenuta tale posizione di prestigio, possano realizzare le loro ambizioni e portare la propria professione e le proprie pratiche familiari a determinati livelli di prosperità. Tutti i non credenti non percorrono forse questo cammino? La fede di coloro che sono dominati da questa natura satanica può solo essere come quella di Paolo. Il loro pensiero è: ‘Devo abbandonare ogni cosa al fine di dedicarmi a dio. Devo essere leale davanti a dio e alla fine riceverò grandi ricompense e corone’. È lo stesso atteggiamento delle persone terrene che perseguono cose terrene. Non sono affatto diverse e sono soggette alla stessa natura. Quando gli esseri umani hanno una natura satanica di questa sorta, nel mondo perseguono la conoscenza, l’erudizione, il prestigio, e cercano di distinguersi dalla massa. Se credono in Dio, essi cercheranno di ottenere grandi corone e grandi benedizioni. Se non perseguono la verità nella loro fede in Dio, sicuramente intraprenderanno questa strada. Questo è un fatto immutabile, una legge di natura. Il cammino di chi non persegue la verità è un cammino diametralmente opposto a quello di Pietro” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come percorrere il cammino di Pietro”). Le parole di Dio rivelavano con precisione il mio stato. Credevo che sopportare difficoltà, pagare un prezzo per realizzare video di buona qualità e dare il mio contributo alla diffusione del Vangelo del Regno, mi avrebbe garantito la lode e le benedizioni di Dio, e che alla fine sarei stato ricompensato e salvato. A tal fine resistevo fino a notte inoltrata senza lamentele, ma quando pareva che non sarei stato in grado di continuare per motivi di salute, ho visto infrangersi il mio desiderio di essere Benedetto, così la mia volontà di compiere il mio dovere è scemata e non volevo più spendermi. Mi sono reso conto che nella mia fede in Dio avevo sempre cercato transazioni. Lavoravo duro per produrre video di buona qualità in modo che la chiesa mi affidasse un ruolo importante e io potessi chiedere a Dio grazia e benedizioni. Dicevo sempre che ero disposto a soffrire e a spendermi per Dio, ma era solo per ottenere le Sue benedizioni. Stavo ingannando e usando Dio. Le mie intenzioni erano spregevoli! Alla luce di questo, ho capito che non potevo più continuare a oppormi a questa situazione, ma dovevo sottomettermi. Dovevo cercare la verità e affrontare la mia índole corrotta e le impurità della mia fede in Dio.
Dopo di che, sono andato in ospedale per un controllo. Le analisi del sangue hanno rivelato che vari indicatori erano inferiori a quello che dovrebbero essere, e il numero di piastrine era ben al di sotto del normale. Il medico ha detto che, senza cure adeguate, anche una piccola lesione poteva causare una grave emorragia. Il mio supervisore, i fratelli e le sorelle, mi hanno suggerito di riguardarmi per un po’ e di tornare al mio lavoro dopo essermi rimesso in salute. Così, sono andato a casa a curarmi e periodicamente tornavo a fare ulteriori controlli. Dopo diversi mesi le cose non erano ancora migliorate e ho cominciato a preoccuparmi, così mi sono rivolto a un vecchio medico della medicina cinese tradizionale. Lui mi ha detto: “La tua guarigione sarà un processo lento. La tua salute è scarsa e ci vorrà un po’ di tempo perché migliori”. Per me è stata una grande delusione. Avevo pensato che le mie condizioni sarebbero migliorate dopo essere andato a curarmi a casa, e che sarei potuto tornare a lavorare ai video. Ero già in cura da quasi un anno, allora perché non stavo migliorando? Quell’anno, la casa di Dio ha realizzato molti film e video, ma a causa della mia salute non ho potuto partecipare. Temevo che non sarei stato in grado di svolgere quel dovere in futuro. Senza un numero sufficiente di buone azioni, potevo ancora essere salvato al termine dell’opera di Dio? Più ci pensavo, più diventavo negativo. Mentre tornavo a casa, mi sentivo impotente e sconsolato, e non ho potuto fare a meno di lamentarmi: “Perché sono malato, mentre i miei fratelli e sorelle sono in buona salute?” Mi sentivo vittima di una grande ingiustizia. Niente riusciva a risollevarmi il morale una volta tornato a casa. Pensavo: “Il mio corpo è così. Per quanto duramente mi impegni, non posso cambiare questa situazione. Se non posso contribuire a un lavoro importante, che speranza ho di essere salvato?” Ho iniziato a lasciarmi andare completamente. Trascorrevo i giorni guardando film e programmi mondani e chattando online. Il mio rapporto con Dio è diventato sempre più distante e il mio cuore sempre più cupo e vuoto. Un giorno, di colpo, ho capito: “Il mio stato non è forse lo stesso di un non credente? Posso forse ritenermi un credente? Se continuo su questa strada, diventerò sempre più degenerato e alla fine Dio mi eliminerà”. Questo pensiero alla fine ha instillato paura nel mio cuore. Sapevo che non potevo più continuare così, ma dovevo riflettere in modo adeguato e cercare la verità per risolvere i miei problemi.
Nel mio ricercare, ho letto un passo delle parole di Dio: “Quando gli individui non sono in grado di accettare la verità, questa è la cosa più ribelle e loro sono in grave pericolo. Se non sono mai in grado di accettare la verità, allora sono dei miscredenti. Se il desiderio che un individuo di questo genere ha di essere benedetto viene infranto, egli abbandona Dio. Perché? (Perché ciò che costoro perseguono è essere benedetti e godere della grazia.) Credono in Dio ma non perseguono la verità. Per loro, la salvezza è un ornamento e una parola dal suono gradevole. Ciò che il loro cuore persegue sono le ricompense, una corona e le cose appetibili; costoro vogliono ricevere il centuplo in questa vita e la vita eterna nel mondo a venire. Se non riescono a ottenere queste cose, allora non avranno fede; il loro vero volto emergerà e abbandoneranno Dio. Ciò in cui credono nel loro cuore non è l’opera di Dio, né le verità che Dio esprime; ciò che perseguono non è la salvezza, né tanto meno fare bene il loro dovere di esseri creati; piuttosto, perseguono le stesse cose di Paolo: essere abbondantemente benedetti, detenere un grande potere, indossare una grande corona ed essere allo stesso livello di Dio. Questi sono i loro desideri e le loro ambizioni. Perciò, ogni volta che nella casa di Dio c’è qualche vantaggio o qualcosa di appetibile, loro lottano per accaparrarselo, iniziano a classificare le persone in base ai requisiti e all’anzianità che possiedono, rimuginano: ‘Io sono all’altezza dei requisiti. Dovrei avere una parte di questa cosa. Devo lottare per ottenerla’. Si mettono al primo posto nella casa di Dio e pensano che sia giusto che godano di questi vantaggi della casa di Dio. […] È chiaro che il suo cuore era già pieno di quelle cose che perseguiva, e questo basta a dimostrare che le cose che perseguiva erano completamente incompatibili con la verità. Per quanto lavoro facesse, il suo obiettivo e il suo intento non erano altro che ottenere una corona, come l’obiettivo e l’intento di Paolo; vi si aggrappava con forza e non si arrendeva mai. Per quanto si condividesse con lui sulla verità, per quanto venisse potato, esposto e analizzato, si aggrappava comunque con ostinazione all’intento di essere benedetto e non lo abbandonava. Quando non ha ricevuto l’approvazione di Dio e ha visto infrangersi il suo desiderio di essere benedetto, è diventato negativo e si è tirato indietro, ha abbandonato il suo dovere e si è dileguato. Non aveva veramente compiuto il suo dovere, né prestato un buon servizio nel diffondere il Vangelo del Regno; questo rivela pienamente che non possedeva una vera fede in Dio, non si sottometteva veramente e non aveva un briciolo di vera testimonianza esperienziale: era solo un lupo travestito da pecora che si annidava all’interno di un gregge di pecore. Alla fine, un individuo che era un miscredente fino all’osso è stato completamente rivelato ed eliminato, e la sua vita da credente è terminata” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte quinta”). Le parole di Dio rivelavano a pieno le mie intenzioni spregevoli. Anche se ho accettato di tornare a casa per ristabilirmi, in cuor mio speravo comunque di riprendermi in fretta e di tornare a contribuire alla produzione video. Pensavo che avrei dovuto svolgere ancor più lavoro se volevo avere buone prospettive di salvezza. Quando non ho ottenuto i risultati desiderati dopo molteplici cure, ho sentito che per me non c’era più possibilità di assolvere un dovere importante, qualsiasi speranza di ottenere benedizioni è stata completamente infranta e non avevo più motivazione per credere in Dio. Sentivo che Dio era ingiusto con me; mi sentivo smarrito e turbato, così ho iniziato a lasciarmi andare. Non volevo più nutrirmi delle parole di Dio e non avevo alcun interesse nella preghiera. Ho persino sfogato la mia insoddisfazione verso di Lui seguendo tendenze mondane. Ho visto che avevo fede e svolgevo il mio dovere solo per ottenere benedizioni. Quando non è andata così, sono diventato ostile verso Dio e ho rivelato nient’altro che un’indole satanica. Non avevo alcuna coscienza né ragione. Questo dimostrava che tutti i miei sforzi precedenti erano falsi e volti a ingannare Dio. In tutti i miei anni di fede, Dio mi aveva fornito tanta verità e donato così tanta grazia. Senza la protezione di Dio, la mia salute si sarebbe rovinata molto tempo fa, ma io non Lo ringraziavo né Lo ripagavo; anzi, mi lamentavo. Ero completamente irragionevole e privo di umanità! Pensare a questo mi ha colmato di rimorso e odio per me stesso. Volevo davvero considerare i miei motivi per ottenere benedizioni e smettere di ribellarmi a Dio, così ho pregato chiedendoGli di illuminarmi per conoscere me stesso.
Poi ho letto questo passo delle Sue parole: “Poiché essere benedetti non è un obiettivo appropriato da perseguire, quale obiettivo è appropriato? Il perseguimento della verità, il perseguimento dei cambiamenti dell’indole e la capacità di sottomettersi a tutte le orchestrazioni e le disposizioni di Dio: questi sono gli obiettivi che le persone dovrebbero perseguire. Supponiamo, per esempio, che essere potato ti porti a nutrire nozioni e incomprensioni e che diventi incapace di sottometterti. Perché non sei in grado di sottometterti? Perché senti che la tua destinazione o il tuo sogno di essere benedetto sono stati messi in discussione. Diventi negativo e ti arrabbi, e tenti di evitare di svolgere il tuo dovere. Qual è il motivo? C’è un problema nel tuo perseguimento. Come si può risolvere questo problema? È indispensabile che abbandoni subito queste idee sbagliate e che ricerchi immediatamente la verità per risolvere il problema della tua indole corrotta. Dovresti dire a te stesso: ‘Non devo arrendermi, devo continuare a svolgere bene il dovere che spetta a un essere creato e mettere da parte il mio desiderio di essere benedetto’. Quando rinunci al desiderio di essere benedetto e percorri il cammino del perseguimento della verità, ti togli un peso dalle spalle. E a quel punto sei ancora capace di essere negativo? Anche se ci sono ancora momenti in cui lo sei, non permetti che questo ti limiti e, nel tuo cuore, continui a pregare e a lottare, cambiando l’obiettivo del tuo perseguimento da quello di essere benedetto e ottenere una destinazione al perseguimento della verità, e pensi tra te e te: ‘Perseguire la verità è il dovere di un essere creato. Capire certe verità oggi: non si potrebbe raccogliere un frutto più prezioso, questa è la più grande benedizione di tutte. Anche se Dio non mi vuole, non ho una buona destinazione e le mie speranze di essere benedetto si sono infrante, svolgerò comunque il mio dovere adeguatamente, sono obbligato a farlo. Qualunque sia il motivo, non influirà sullo svolgimento del mio dovere, non influirà sul compimento dell’incarico ricevuto da Dio; questo è il principio secondo cui mi comporto’. E, così facendo, non hai forse trasceso i vincoli della carne?” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo nella pratica della verità vi è l’ingresso nella vita”). Leggere questo mi ha permesso di capire perché mi lamentavo, diventavo negativo e mi lasciavo andare quando la mia speranza di essere benedetto veniva infranta. La radice del problema era la mia visione errata della ricerca. Perseguivo le benedizioni e una buona destinazione, quindi appena ho perso la speranza di ottenerli, sono diventato troppo negativo per andare avanti. Il mio desiderio di benedizioni era semplicemente troppo forte. Tuttavia, sono un essere creato, e che io ottenga o meno delle benedizioni e una buona destinazione, dovrei comunque compiere il mio dovere. Pur senza ottenere benedizioni, adempiendo i miei doveri e responsabilità almeno non avrò rimpianti. Questo pensiero è stato iluminante per me. Dovevo praticare seguendo la via indicata dalle parole di Dio, abbandonare il mio desiderio di benedizioni, cambiare la mia visione sbagliata del perseguimento, e compiere qualsiasi dovere di cui fossi capace. Anche se un giorno la mia condizione fosse peggiorata, non potevo incolpare Dio. Questa è la ragione che un essere creato dovrebbe possedere. Al momento non potevo svolgere altri doveri, ma potevo praticare scrivendo articoli a casa, descrivendo le mie esperienze e conoscenze per condividerle con i miei fratelli e sorelle nelle riunioni. In quel modo, avrei fatto comunque la mia parte. Fare così è stato un grande sollievo per me.
Un anno dopo, quando sono andato in ospedale per un trattamento, il medico ha detto: “Ti sei ristabilito e non hai più bisogno di trattamenti. Stai solo più attento alla tua salute e non abusare delle tue forze”. Sentire il dottore dire questo è stato talmente emozionante per me che non riuscivo a smettere di ringraziare Dio. In seguito, ho letto questo nelle parole di Dio: “Io decido la destinazione di ciascuna persona non in base all’età, all’anzianità, alla quantità di sofferenza, né men che meno, al grado in cui suscita compassione, ma in base al fatto che possieda la verità. Non c’è altro criterio di scelta che questo” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”). Giusto. Dio stabilisce l’esito delle persone in base al fatto che possiedano o meno la verità, e coloro che alla fine non sono in grado di ottenerla non possono essere salvati. Se non perseguo la verità o il cambiamento d’indole nella mia fede, e se la mia indole corrotta non viene alla fine purificata, per quanto contribuisca o mi spenda non potrò essere salvato. Eppure, volevo ingannare Dio per ottenere benedizioni e grazia in cambio del mio duro lavoro. Non è una totale assurdità? Non era altro che una mia pia illusione. In apparenza, sembrava che avessi perso la possibilità di compiere il mio dovere a causa della mia malattia, ma le mie idee sbagliate e la mia indole corrotta sono state rivelate attraverso la mia cattiva salute, consentendomi di tornare in tempo sui miei passi e iniziare a concentrarmi sulla ricerca della verità. È stata la grande protezione e salvezza di Dio per me. Questo mi ha lasciato con un forte censo di rimorso e di riconoscenza, così ho pregato: “Dio, voglio cambiare la mia visione errata della ricerca. Non voglio più perseguire benedizioni e ricompense. Qualsiasi dovere svolgerò in futuro, desidero perseguire la verità e un cambiamento d’indole, e adempiere il mio dovere per soddisfarTi”.
Dopo di che, ho letto alcune parole di Dio che mi hanno aperto gli occhi su come approcciarmi al mio dovere. La parola di Dio dice: “Per l’adeguato svolgimento del tuo dovere non importa da quanti anni credi in Dio, quanti doveri hai svolto, né quanti contributi hai apportato alla casa di Dio, tanto meno importa quanta esperienza hai nel tuo dovere. La cosa principale a cui Dio guarda è la via che una persona prende. In altre parole, Egli guarda all’atteggiamento di una persona verso la verità e i principi, alla direzione, all’origine e al punto di partenza dietro le azioni di quella persona. Dio Si concentra su queste cose; esse sono ciò che determina la via che percorri” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Qual è l’adeguato assolvimento del proprio dovere?”). “L’uomo pensa che chi dà un contributo a Dio debba ricevere una ricompensa, e che, maggiore è il contributo, e più si dà per scontato che la persona in questione debba ottenere il Suo favore. L’essenza del punto di vista umano è transazionale e l’uomo non cerca attivamente di svolgere il proprio dovere di essere creato. Per Dio, più le persone cercano un vero amore e una totale sottomissione nei Suoi confronti (il che significa anche cercare di fare il proprio dovere di esseri creati), e più sono in grado di ottenere la Sua approvazione. Il Suo punto di vista è esigere che l’uomo recuperi il proprio dovere e status originali. L’uomo è un essere creato, perciò non dovrebbe uscire dal proprio ambito di competenza facendo richieste a Dio, e dovrebbe limitarsi a fare il proprio dovere di essere creato. Le destinazioni di Paolo e di Pietro furono calcolate in base alla loro capacità di adempiere il loro dovere di esseri creati e non secondo l’entità del loro contributo; le loro destinazioni furono determinate in base a ciò che cercarono fin dal principio, non secondo la quantità di lavoro che svolsero o l’opinione che gli altri ebbero di loro. Così, cercare di svolgere attivamente il proprio dovere di essere creato è la strada verso il successo; cercare la strada del vero amore per Dio è la via più corretta; cercare i cambiamenti della propria vecchia indole e cercare l’amore puro per Dio è la strada verso il successo. Quest’ultima è il percorso per recuperare il dovere e l’aspetto originali di essere creato. È la strada per recuperare e anche l’obiettivo di tutta l’opera di Dio dal principio alla fine” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che non c’è realmente alcuna distinzione tra doveri importanti e doveri modesti. Poter essere salvati o no non dipende dal dovere che compiamo, o da quanto sia grande il nostro lavoro. Purché persegui la verità, adempi il tuo dovere di essere creato e ottieni una trasformazione della tua indole di vita, puoi essere salvato da Dio. Compiere un dovere è responsabilità degli esseri creati. Ogni persona dovrebbe farlo. Non è uno strumento per un vantaggio personale, né una merce da barattare con le ricompense. Che io venga benedetto o meno, devo adempiere il mio dovere. In seguito, la chiesa ha predisposto un dovere adeguato alle mie condizioni fisiche.
Ora non sto sempre a domandarmi ansiosamente se avrò un buon futuro e una buona destinazione. So che, a prescindere dal dovere che svolgo, la cosa più importante è comprendere e acquisire la verità. Che io in futuro ottenga un buon esito o meno, purché adempia alle mie responsabilità nel mio dovere, mi sentirò a mio agio e in pace. Lode a Dio!