16. Non mi arrocco più per paura
Il 2 settembre 2022 mi sono recata a casa di una leader, ma non ho trovato nessuno. Sorella Xiao Hong, che viveva di fronte alla leader, mi ha vista per caso. Mi ha fatta entrare in casa sua e mi ha detto nervosa: “È accaduto qualcosa! Zhou Ling è stata arrestata. È successo già due giorni fa e non abbiamo avuto notizie. La leader è andata a informare gli altri: dovrebbe tornare a breve”. Questa notizia mi ha agitata e spaventata. Zhou Ling era stata una leader e non immaginavo a che tipo di torture l’avrebbe sottoposta la polizia. Avrebbe ceduto e si sarebbe comportata da giuda? Ero appena stata a casa sua. Se i poliziotti erano in appostamento, avrebbero potuto vedermi. Mi sono trasferita qui perché sono una fuggitiva. La polizia mi dà la caccia senza sosta da anni. Se mi prendessero, sicuramente mi torturerebbero in modi ancora peggiori. Potevo essere picchiata a morte. Avevo molta paura e volevo abbandonare quella zona il prima possibile dopo aver portato a termine le attività. La leader è arrivata da Xiao Hong subito dopo, abbiamo parlato, e poi è tornata a casa sua. Dopo appena due o tre minuti, Xiao Hong è tornata di corsa in preda al panico e ha detto: “Mentre la leader se ne stava andando, sette o otto poliziotti l’hanno presa e portata via. Nella loro auto c’era anche Zhou Ling. Deve aver detto loro dove abita la leader. Qualsiasi cosa tu faccia, non uscire fuori”. Il cuore mi è balzato in gola. Casa di Xiao Hong era di fronte a quella della leader. La polizia poteva essere a pochi passi da lì. Se mi avessero presa, certo non ne sarei uscita indenne. Mi sono nascosta nella casa e non osavo guardare fuori dalla finestra e invocavo Dio senza sosta nel mio cuore, sperando che gli agenti se ne andassero presto. Dopo circa un’ora, l’auto della polizia si è allontanata e il mio cuore si è finalmente calmato. Ma Zhou Ling era stata a casa mia un paio di giorni prima: aveva venduto anche me? Casa mia non era più sicura. Dove potevo andare? Mi sono ricordata di avere in casa un quaderno contenente i numeri di telefono di fratelli e sorelle e dovevo toglierlo da lì al più presto. C’erano altre tre case di accoglienza vicino alla mia. Se non fossero state avvisate subito, una volta che gli agenti avessero trovato il quaderno, altri fratelli e sorelle sarebbero stati coinvolti. Ma, andandoci in quel momento, rischiavo di gettarmi nelle loro mani. Avevo svolto il mio dovere fuori città per anni ed ero in cima alla lista dei ricercati. Se fossi stata arrestata, avrei subito una tortura ancora peggiore. Ho pensato: “È fuori discussione, è meglio che fugga e trovi subito un posto sicuro!” Tuttavia, con questi pensieri non trovavo pace nel cuore, così ho invocato Dio senza sosta. Poi, ho pensato a un passo delle parole di Dio: “Non dovresti avere paura di questo e di quello. Per quante difficoltà e pericoli ti si presentino, sei in grado di rimanere saldo dinanzi a Me, senza impedimenti, in modo che la Mia volontà si compia indisturbata. È questo il tuo dovere, altrimenti dirigerò la Mia ira su di te e con la Mia mano… e subirai sofferenze mentali inenarrabili. Devi essere disposto a sopportare tutto; per Me devi essere pronto ad abbandonare tutto ciò che possiedi e a fare tutto ciò che puoi per seguirMi, oltre a essere pronto a spendere tutto te stesso. Adesso è il momento di metterti alla prova: Mi offrirai la tua fedeltà? Puoi seguirMi fedelmente fino in fondo? Non avere paura: con il Mio sostegno, chi potrebbe mai sbarrare la strada? Ricordalo! Non scordartene! Tutto accade secondo la Mia buona volontà e tutto è sotto la Mia osservazione. Riesci a seguire la Mia parola in ogni tua parola e azione? Quando si abbatteranno su di te le prove del fuoco, ti inginocchierai chiamando a gran voce? O ti rannicchierai, incapace di procedere?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 10”). Attraverso le parole di Dio, ho capito che la mia statura era molto scarsa e che mancavo di fede autentica. Vedendo i fratelli intorno a me venire arrestati uno dopo l’altro, avevo paura e volevo trovare un posto sicuro dove nascondermi. Stavo trascurando gli interessi della chiesa per proteggere la mia sicurezza: che egoista che ero! Con l’arresto della leader, bisognava avvisare molti fratelli e sorelle e spostare numerosi libri delle parole di Dio. Se non ci si occupava correttamente di questo il prima possibile, si rischiava l’arresto di molti altri fratelli e sorelle. Come diacono della chiesa, proteggere i fratelli e le sorelle e i libri delle parole di Dio era mio dovere e responsabilità. Se avessi scelto di essere una codarda e mi fossi trascinata in un’ignobile esistenza poiché ero timorosa e impaurita, sarei stata incredibilmente irresponsabile. In quel momento critico, Dio mi stava osservando per vedere se avrei considerato la Sua intenzione e protetto il lavoro della chiesa. Dovevo affidarmi a Dio e occuparmi subito di gestire le conseguenze degli arresti. Se fossi stata arrestata o meno sarebbe stato deciso dalla sovranità e dalle disposizioni di Dio. Ero pronta a mettermi nelle Sue mani. Quando me ne sono resa conto, non ero più così agitata e spaventata. Mentre mi avvicinavo a casa mia, ho visto una macchina della polizia davanti all’ingresso. Ha iniziato a battermi forte il cuore. Ho pensato: “A quanto pare, quella traditrice mi ha venduta. Non so se anche le tre case di accoglienza vicine sono state perquisite. Devo riferire la situazione della chiesa ai leader superiori il prima possibile, in modo che possano prendere precauzioni e impartire disposizioni tempestive per evitare ulteriori perdite al lavoro della chiesa”.
Sapevo che sorella Su Hua poteva contattare i leader superiori, così sono andata da lei. Quando sono arrivata, suo marito, un non credente, mi ha detto nervoso: “È appena passata la polizia. Su Hua non c’è, quindi non l’hanno presa. Ora sono andati a casa tua per arrestare altre persone”. Me ne sono andata subito, senza osare indugiare. Sulla via del ritorno, ho considerato quanto sia malvagio il gran dragone rosso. Fa di tutto pur di arrestare le persone che credono in Dio. Fratelli e sorelle venivano catturati uno dopo l’altro e io rischiavo l’arresto in ogni momento. Se avessi ceduto alla tortura e mi fossi comportata da giuda, non sarebbe stata la fine del mio cammino di fede? Più ci pensavo, più diventavo debole e spaventata e sentivo che avere fede in Cina era davvero troppo difficile e pericoloso. Quindi, ho invocato Dio nel mio cuore più e più volte: “Dio, cosa devo fare?” Poi, ho pensato a questo passo delle Sue parole: “La fede è come un ponte formato da un tronco di legno: coloro che si aggrappano alla vita in modo abietto avranno difficoltà ad attraversarlo, mentre coloro che sono pronti a sacrificare se stessi riusciranno ad attraversarlo con piede sicuro e senza preoccupazioni. Se l’uomo nutre pensieri timidi e timorosi è perché Satana l’ha ingannato nel timore che attraversassimo il ponte della fede per entrare in Dio. Satana sta cercando in tutti i modi di inviarci i suoi pensieri. Dovremmo in ogni momento pregare Dio affinché ci illumini, in ogni momento dovremmo confidare in Dio affinché purifichi il nostro intimo dal veleno di Satana, praticare nello spirito in ogni momento il modo di avvicinarci a Dio, e lasciare che Dio eserciti il dominio su tutto il nostro essere” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 6”). Le parole di Dio mi hanno dato fede e forza. Mi sono resa conto che vivevo nella pavidità e nella paura di essere arrestata e picchiata a morte. Stavo cadendo nei tranelli di Satana. Satana stava usando la mia debolezza per limitarmi, per indurmi a perdere la fede in Dio e dunque il coraggio di compiere il mio dovere e pertanto mi sarei lentamente allontanata da Dio e Lo avrei tradito. Dovevo discernere i tranelli di Satana. Più affrontavo situazioni di quel tipo, più dovevo avvicinarmi a Dio, affidarmi a Lui e vivere secondo le Sue parole. Anche se fossi stata arrestata, mi sarei sottomessa e non mi sarei mai lamentata. Sarei rimasta salda nella mia testimonianza e avrei soddisfatto Dio.
Non sono riuscita a contattare i leader superiori e ho deciso di occuparmi per prima cosa delle conseguenze degli arresti. La prima cosa da fare era pensare a un modo in cui recuperare il quaderno con i numeri di telefono che avevo lasciato a casa; altrimenti, se la polizia lo avesse trovato, sarebbero stati arrestati numerosi fratelli e sorelle. Ma forse gli agenti sorvegliavano la mia abitazione: non mi sarei gettata nelle loro mani? Combattuta su come comportarmi, ho rammentato le parole di Dio: “Ciascuno di voi si crede tanto in armonia con Me, ma se fosse così, allora a chi si applicherebbero queste prove così inconfutabili? Voi vi credete in possesso della massima sincerità e lealtà nei Miei confronti. Pensate di essere tanto di buon cuore, tanto compassionevoli, e di avere dedicato tanto a Me. Pensate di aver fatto più che abbastanza per Me. Ma avete mai confrontato queste convinzioni con le vostre azioni? […] Mi escludete per amore dei vostri figli, o di vostro marito, o della vostra autoconservazione. Invece di curarvi di Me, vi curate della vostra famiglia, dei vostri figli, del vostro prestigio, del vostro futuro e della vostra gratificazione. Quando mai pensate a Me mentre parlate o agite? Nei giorni gelidi, i vostri pensieri vanno ai vostri figli, a vostro marito, a vostra moglie o ai vostri genitori. Nei giorni roventi, Io comunque non ho alcun posto nei vostri pensieri. Quando svolgi il tuo dovere, pensi ai tuoi interessi, alla tua sicurezza personale, ai tuoi familiari. Che cosa hai mai fatto che fosse per Me? Quando mai hai pensato a Me? Quando mai ti sei dedicato, a ogni costo, a Me e alla Mia opera? Dove sono le prove del tuo essere in armonia con Me? Dov’è la realtà della tua lealtà nei Miei confronti? Dov’è la realtà della tua sottomissione a Me? Quando mai le tue intenzioni non hanno avuto lo scopo di ottenere le Mie benedizioni? Voi vi prendete gioco di Me e Mi ingannate, giocate con la verità, nascondete l’esistenza della verità, e tradite la sostanza della verità. Che cosa vi attende in futuro dal momento che vi ponete tanto in contrasto con Me?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Devi ricercare la via per essere in armonia con Cristo”). Nel mio cuore, ogni domanda suonava come un’accusa da parte di Dio. In passato mi ero sentita in grado di abbandonare famiglia e lavoro per il mio dovere, quindi ero leale a Dio. Ma quando mi sono effettivamente trovata di fronte agli arresti del gran dragone rosso, ho visto quanto fosse scarsa la mia statura. In passato, non facevo che declamare slogan e dottrine vuote. Una crisi reale ha rivelato la mia vera statura. Pensavo solo a come proteggere i miei interessi. Non stavo affatto tutelando il lavoro della chiesa. Non ero una persona che aveva a cuore le intenzioni di Dio. Le persone che considerano davvero le intenzioni di Dio possono rinunciare a tutto per soddisfarLo, anche alla propria vita, di fronte a qualcosa che coinvolge gli interessi della chiesa. Ho pensato a come i fratelli e le sorelle avevano rischiato la vita per consegnare i libri delle parole di Dio, e che molti di loro erano stati arrestati dal gran dragone rosso mentre trasportavano i libri. Alcuni sono stati persino picchiati a morte. Non si sono preoccupati di vivere o morire pur di compiere il loro dovere e soddisfare Dio in modo che i fratelli e le sorelle potessero leggere le parole di Dio. Io non consideravo affatto gli interessi della chiesa. Di fronte al pericolo, pensavo solo alla mia sicurezza. Avevo paura di essere arrestata e torturata a morte. In condizioni normali, mi sarei fatta in quattro per qualcosa che mi portasse vantaggio, e invece ora non sapevo compiere il minimo sacrificio per gli interessi della chiesa. Rispetto a quei fratelli e sorelle, ero incredibilmente egoista. Non avevo affatto considerazione per le intenzioni di Dio. Con l’arresto di una leader, come lavoratore della chiesa per me era più sicuro nascondermi che alzarmi per proteggere il lavoro della chiesa, ma perdevo il mio dovere e la testimonianza. E allora che senso aveva vivere? Non ero solo un cadavere ambulante? A questo pensiero, ho pregato Dio: “Dio, se oggi verrò arrestata o meno dipende solamente da Te. Ti prego, dammi fede e saggezza perché riesca ad affidarmi a Te e a svolgere il mio dovere”.
Verso le 2 del mattino, ho raggiunto la casa di una sorella che abitava nelle vicinanze. Ho scoperto che la polizia si era recata in diverse altre case di accoglienza vicine alla mia. Alcuni fratelli e sorelle erano scappati, sfuggendo all’arresto. Mi hanno detto di andarmene subito, perché i poliziotti sarebbero tornati di sicuro. Non ho osato restare nei paraggi a lungo. Ho visto che non c’era nessuno ad aspettarmi all’ingresso dell’abitazione, così mi sono precipitata a casa e ho preso il quaderno con i numeri di telefono. Ho tirato un sospiro di sollievo. Poi sono andata a casa di fratello Yang Guang. Appena mi ha vista, mi ha detto spaventato: “Ieri io e mia moglie siamo stati arrestati. Ci hanno rilasciati la sera. Anche diversi altri fratelli e sorelle che vivono da queste parti sono stati catturati”. Così, me ne sono andata via subito. Sulla via del ritorno, ho considerato che il contesto stava peggiorando e che gli arresti di fratelli e sorelle si susseguivano ovunque. Ero anche stata venduta da un giuda. La polizia aveva sicuramente una mia descrizione e, con tanta sorveglianza in giro, avrei potuto essere arrestata in qualsiasi momento. E se non fossi riuscita a resistere alle loro torture? Questo pensiero mi terrorizzava. Pensavo che sarei stata un po’ più al sicuro se mi fossi nascosta, ma non avevo ancora gestito le conseguenze degli arresti. Se mi fossi nascosta ora, non sarei stata una disertrice? Ero una credente da molti anni e avevo goduto di tanta irrigazione da parte delle parole di Dio. Se fossi fuggita in un momento critico, senza nemmeno adempiere ai miei doveri e responsabilità, non avrei avuto alcuna coscienza né umanità. Avrei mai potuto considerarmi una credente? Non sarei stata diversa da Giuda che ha tradito Dio. A questo pensiero, ho deciso dentro di me che avrei preferito essere arrestata e morire per mano del gran dragone rosso piuttosto che scappare e trascinarmi in un’ignobile esistenza. Dovevo rimanere salda nella mia testimonianza, soddisfare Dio e compiere il mio dovere al meglio. Quella sera, ho letto queste parole di Dio: “Nel Mio piano, Satana si è sempre tenuto alle calcagna e agendo come complemento della Mia saggezza, ha sempre cercato di trovare modi e mezzi per compromettere il Mio piano originario. Ma potevo Io soccombere alle sue macchinazioni ingannevoli? Tutte le cose in cielo e in terra fungono da oggetti al Mio servizio: le macchinazioni ingannevoli di Satana potrebbero forse essere diverse? È proprio qui che si interseca la Mia sapienza; è proprio questo che hanno di portentoso i Miei atti, ed è il principio secondo cui viene attuato l’intero Mio piano di gestione. Durante l’era dell’edificazione del Regno, non evito comunque le macchinazioni ingannevoli di Satana ma continuo a compiere l’opera che devo compiere. Nell’universo e tra tutte le cose ho scelto come Mio complemento gli atti di Satana. Questa non è una manifestazione della Mia sapienza? Non è proprio ciò che ha di portentoso la Mia opera?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 8”). Dalle Sue parole, potevo vedere l’onnipotenza e la saggezza di Dio. Il gran dragone rosso è un nemico di Dio. Arresta e perseguita ferocemente i cristiani e disturba, sperando invano di distruggerla, l’opera che Dio compie per salvare l’umanità. Ma gli arresti e le persecuzioni del gran dragone rosso ci permettono di acquisire discernimento sulla sua essenza malvagia, che danneggia l’uomo e odia Dio, e quindi di disprezzarlo dal cuore e abbandonarlo del tutto. Inoltre, di fronte agli arresti e alle persecuzioni, si rivelano i veri e i falsi credenti, si distinguono le pecore dai capri, il grano dalla zizzania. In tempi di crisi, alcuni non compiono il loro dovere per paura o pavidità, o abbandonano la fede, e altri tradiscono Dio e si comportano da giuda quando vengono arrestati e non sopportano le torture. Costoro vengono rivelati in quanto zizzania e saranno spazzati via dal vento. Questo non dimostra forse la saggezza e la giustizia di Dio? Questo mi ha ricordato ciò che il Signore Gesù ha detto: “Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa Mia, la troverà” (Matteo 16:25). Ho pensato ai santi che nel corso dei secoli sono stati martirizzati per aver diffuso il Vangelo di Dio. Alcuni sono stati crocifissi a testa in giù, altri sono stati squartati. Anche se sono morti, la loro morte ha avuto un significato, mentre coloro che hanno tradito Dio e sono diventati dei giuda apparentemente sono ancora vivi, ma il loro cuore è in preda all’agonia. Sono come cadaveri viventi, preda di un’indicibile disperazione. Dopo la morte, le loro anime precipiteranno comunque all’inferno e saranno punite. Non avevo capito chiaramente tale questione e volevo perfino sottrarmi al mio dovere e nascondermi. Se avessi causato perdite al lavoro della chiesa a causa di una negligenza nel mio dovere, sarebbe stata una trasgressione, una macchia eterna. Se fossi stata in grado di sacrificare la mia vita ed essere leale al mio dovere, anche se mi avessero arrestata e picchiata a morte, avrei potuto rendere testimonianza a Dio e svergognare Satana. La mia morte avrebbe avuto valore e significato!
Poi, ho letto altre parole di Dio: “Per quanto ‘potente’ sia Satana, per quanto sia audace e ambizioso, per quanto grande sia la sua capacità di infliggere danni, per quanto di ampia portata siano le tecniche con cui corrompe e alletta l’uomo, per quanto astuti siano i trucchi e le macchinazioni con cui intimidisce l’uomo, per quanto mutevole sia la forma in cui esiste, non è mai stato in grado di creare un unico essere vivente, non è mai stato in grado di stabilire leggi o regole per l’esistenza di tutte le cose e non è mai stato in grado di governare e dominare qualsivoglia oggetto, animato o inanimato. Nel cosmo e nel firmamento non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia nato da Satana o che esista per causa sua; non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia governato o controllato da Satana. Al contrario, Satana non solo deve vivere sotto il dominio di Dio, ma deve anche sottomettersi a tutti i Suoi ordini e comandi. Senza il permesso di Dio, è difficile che Satana tocchi anche una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra; senza il permesso di Dio, Satana non è nemmeno libero di spostare le formiche qua e là sulla terra, e tanto meno l’umanità, che è stata creata da Dio. Agli occhi di Dio, Satana è inferiore ai gigli della montagna, agli uccelli che volano in aria, ai pesci del mare e ai vermi della terra. Il suo ruolo in mezzo a tutte le cose è servirle, servire l’umanità e servire l’opera di Dio e il Suo piano di gestione. Per quanto malevola sia la sua natura e per quanto malvagia la sua sostanza, l’unica cosa che Satana possa fare è attenersi debitamente alla sua funzione: essere al servizio di Dio e fungere da completamento di Dio. Tali sono l’essenza e la posizione di Satana. La sua sostanza è slegata dalla vita, è slegata dalla potenza, è slegata dall’autorità; è solo un giocattolo nelle mani di Dio, solo una macchina al servizio di Dio!” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”). Nelle Sue parole, potevo vedere il potere e l’autorità di Dio. Ogni cosa, viva o morta che sia, è nelle mani di Dio. Satana presta il suo servizio all’opera di Dio, funge da complemento. Non importa quanto sia calcolatore il gran dragone rosso e quanto sfrutti le forze di molte persone e cose, senza il permesso di Dio non può torcerci un solo capello. Ho pensato all’esperienza di Giobbe: Satana lo attaccò e ferì, tentando di fargli rinnegare e respingere Dio. Dio consentì a Satana di maltrattare Giobbe ma non di metterne a rischio la vita, e Satana non osò andare contro il comando di Dio. Quando ho gestito le conseguenze degli arresti, sono uscita indenne da una situazione pericolosa dopo l’altra. È stato tutto merito della cura e della protezione di Dio. Tutte queste esperienze mi hanno mostrato l’onnipotenza e la sovranità di Dio. Se non era Dio a permetterlo, il gran dragone rosso non avrebbe potuto arrestarmi, così come non sarei sfuggita se invece Dio lo avesse permesso, neanche se avessi voluto. Capire questo mi ha dato fede. Ero pronta a mettere la vita nelle mani di Dio e a sottomettermi alle Sue orchestrazioni e disposizioni.
Pochi giorni dopo, i leader ci hanno informati per lettera che, durante gli arresti che gli agenti avevano condotto nella nostra regione, due case adibite alla custodia dei libri erano state perquisite e i libri requisiti. Ne mancava una sola: bisognava spostare tutto immediatamente. Poiché tutti coloro che conoscevano i custodi dei libri erano stati arrestati tranne me e io conoscevo relativamente bene la zona e i membri della chiesa, volevano che aiutassi a spostare i libri. Sapevo bene che, date le circostanze, avrei dovuto farlo, e che era una responsabilità a cui non potevo sottrarmi. Ma il contesto era così avverso e il gran dragone rosso stava ancora braccando le persone. Muovendomi in un momento come quello, non mi sarei messa in pericolo? Ero piuttosto spaventata. Ma poi mi sono detta che la situazione era nelle mani di Dio e che, se non era Dio a permetterlo, il gran dragone rosso non poteva farmi nulla. Così, ho deciso di assumermi il rischio di andare a spostare i libri. Ho detto una preghiera: “O Dio! Questo dovere mi è stato affidato e sono pronta ad adempiere alle mie responsabilità. Qualunque cosa accadrà, sono disposta a sottomettermi alle Tue orchestrazioni e disposizioni. Anche se sarò arrestata, anche se sarò torturata, non mi comporterò mai più da disertrice. Ti offrirò la mia lealtà e resterò salda nella mia testimonianza per svergognare Satana!” Così, mi sono informata e ho raggiunto la casa in cui erano custoditi i libri. Lì, un fratello mi ha detto che sette o otto agenti erano già venuti a casa sua e avevano effettuato un arresto. Avevano arrestato sua moglie senza dire una parola e li avevano multati di 2.000 yuan, ma non avevano trovato i libri che erano conservati lì, che quindi dovevano essere spostati al più presto. Ci siamo affrettati a caricarli in macchina. Per tutto il viaggio, il mio cuore non ha osato allontanarsi da Dio nemmeno per un momento. Alla fine, siamo riusciti a portare i libri in un luogo sicuro senza problemi. Ho ringraziato di nuovo Dio più e più volte!
Ripensando a tutta questa esperienza, ho visto la saggezza e l’onnipotenza di Dio, così come quanto fosse superficiale la mia fede. Senza gli arresti del gran dragone rosso, non avrei visto chiaramente la mia statura, e soprattutto non avrei ammesso il mio egoismo, la mia viltà e la mia paura della morte, né avrei avuto alcuna comprensione dell’onnipotenza e della sovranità di Dio. Ho inoltre avuto modo di sperimentare che Dio è davvero al nostro fianco e, fintanto che ci affidiamo a Lui, Egli ci guiderà e ci aprirà un cammino. Questa comprensione è qualcosa che non avrei potuto guadagnare in un ambiente tranquillo.