52. I principi valgono anche per la famiglia

di Mike, Corea del Sud

Nell’ottobre del 2004, io e mia moglie abbiamo accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni, e i nostri due figli ci hanno seguito nel credere in Dio. Io ero particolarmente felice, e pensavo: “Tutta la nostra famiglia crede in Dio. Sarebbe meraviglioso se tutti potessimo essere salvati ed entrare nel Regno!” In seguito, io e mia moglie abbiamo fatto entrambi il nostro dovere. Mia moglie era più entusiasta di me e ho sempre avuto la sensazione che perseguisse la verità più di me.

Nel 2013, mentre mia moglie lavorava come capogruppo, il leader della chiesa Wang Jing ha messo in risalto le sue deviazioni e i problemi emersi nello svolgimento dei suoi doveri nel corso di una riunione. Mia moglie si è dunque aggrappata alle rivelazioni di corruzione di Wang Jing, ha emesso dei giudizi arbitrari e li ha diffusi, il che ha portato i fratelli e le sorelle a maturare dei pregiudizi verso Wang Jing, e di conseguenza molti compiti non sono stati eseguiti e la vita della chiesa ne è uscita gravemente disturbata. Il leader e il diacono hanno condiviso con lei più volte, ma lei era ribelle e insoddisfatta, al punto di controbattere e atteggiarsi con fare sofistico, senza la minima conoscenza di sé stessa. La chiesa l’ha quindi rimossa dalla sua posizione. Dopo la rimozione, lei non ha mostrato alcun segno di pentimento e continuava a trovare difetti in Wang Jing, diffondendo giudizi e pettegolezzi a destra e a manca. A causa del costante intralcio e disturbo che arrecava alla vita della chiesa, alcuni fratelli e sorelle l’hanno esposta e segnalata. Poi, a seguito di una votazione che è stata approvata dall’80% dei membri della chiesa, mia moglie è stata definita una persona malvagia ed espulsa. Al tempo, quando è successo, è stato piuttosto doloroso. Pensando a come mia moglie, da quando aveva iniziato a credere in Dio, aveva abbandonato la propria carriera per fare il suo dovere affrontando ogni sorta di difficoltà per diversi anni, ora che era stata espulsa, non significava forse che per lei era tutto finito? Non c’era più alcuna speranza di salvezza. A lei tuttavia non importava affatto, e diceva: “Io credo in Dio. Poco importa che mi abbiano espulsa. Continuerò comunque a credere in Dio”. Vedendo che, pur avendo fatto tanto male, ancora non conosceva sé stessa, e che era scettica e risentita nei confronti della decisione della chiesa, sentivo che la chiesa non avesse affatto esagerato nell’espellerla. Dopo la sua espulsione, molti fratelli e sorelle che hanno visitato casa nostra condividevano con lei e la esortavano a riflettere e riconoscersi, ma lei non l’accettava affatto e controbatteva in modo irrazionale, sostenendo che i leader e i lavoratori erano contro di lei e quindi l’avevano espulsa. Inoltre, continuava a nutrire risentimento nei confronti di Wang Jing.

In seguito, la casa di Dio ha chiesto a tutte le chiese di rivalutare i membri precedentemente allontanati o espulsi per vedere se ci fosse qualcuno sinceramente pentito da poter riammettere. Ho pensato: “Mia moglie avrà i requisiti per la riammissione? Dalla sua espulsione, non ha riflettuto e non ha ottenuto conoscenza delle sue azioni, e continua a essere prevenuta nei confronti di Wang Jing, giudicandola alle sue spalle. Non mostra alcun segno di pentimento; quindi, stando ai principi, non dovrebbe essere riammessa”. Ma poi ho pensato: “Da quando è stata espulsa, legge ancora le parole di Dio di tanto in tanto e ci sostiene nel fare i nostri doveri, inoltre mantiene questa famiglia e si prende cura di mia madre, che è paralizzata e allettata. Non le si può dare un’altra possibilità?” A quel tempo, stavo assistendo i leader nell’organizzazione dei materiali riguardanti i membri espulsi e allontanati. Mia figlia mi ha chiesto se sua madre potesse essere riammessa nella chiesa, e anche mia moglie continuava a chiedere lo stesso. Vedendo che non avevo mai espresso una tale possibilità, mia moglie mi ha accusato di essere senza cuore. Al che mi sono sentito in colpa e ho pensato: “‘Una volta che un uomo e una donna sono sposati, il loro vincolo d’amore è profondo’. Se non aiuto mia moglie a essere riammessa, non mi sentirò a posto con la coscienza, e sia lei che mia figlia ce l’avranno con me”. Pensando a questo, ho parlato con i leader, dicendo: “Da quando è stata espulsa, mia moglie ha continuato risolutamente a credere in Dio. Può essere riammessa nella chiesa?” I leader hanno condiviso con me, dicendo: “La chiesa ha dei principi per riammettere le persone. Solo coloro che hanno continuato a predicare il Vangelo e hanno mostrato un sincero pentimento dopo essere stati espulsi o allontanati possono essere riammessi. Se ciò accade, queste persone non devono assolutamente recare di nuovo disturbo alla chiesa. Secondo tali principi, anche se tua moglie non si è opposta alla tua fede e ha mostrato di comportarsi bene dopo l’espulsione, non ha mai riflettuto né riconosciuto le cattive azioni che ha commesso, disturbando la vita della chiesa, e continua a essere scettica e insoddisfatta della sua espulsione. Non è una persona che dovrebbe essere riammessa”. Ascoltando la condivisione dei leader, mi sono vergognato. Sapevo perfettamente che, da dopo l’espulsione, mia moglie non aveva affatto riconosciuto le azioni malvagie commesse in passato, continuava persino a provare risentimento verso il leader che l’aveva espulsa e non aveva mai riflettuto su sé stessa per cambiare le cose, nonostante gli altri avessero condiviso con lei. Manteneva sempre la stessa logica distorta. Avendo vissuto con lei per tanti anni, capivo bene che tipo di persona fosse. Era parecchio arrogante, presuntuosa e insistentemente irragionevole. Da quando ci siamo sposati, qualunque cosa succedesse, non aveva mai ammesso di essere nel torto. Si calmava solo quando le parlavo in modo gentile. Ho messo a tacere la mia mente e ho riflettuto su me stesso, pensando: “So chiaramente che mia moglie non soddisfa le condizioni per la riammissione, ma perché continuo a difenderla e a prendere le sue parti?”

Più tardi, durante le mie devozioni spirituali, ho letto due passi delle parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Alcuni danno grande importanza ai sentimenti, reagiscono a qualsiasi cosa accada loro in base ai propri sentimenti; in cuor loro sanno benissimo che è sbagliato, eppure sono incapaci di essere obiettivi, tanto meno di agire secondo i principi. Quando le persone sono sempre vincolate dai sentimenti, sono in grado di mettere in pratica la verità? È estremamente difficile! L’incapacità che molti hanno di mettere in pratica la verità deriva dai sentimenti; essi considerano i sentimenti estremamente importanti, li mettono al primo posto. Queste sono forse persone che amano la verità? Certamente no. Che cosa sono i sentimenti, in sostanza? Sono un tipo di indole corrotta. Le manifestazioni dei sentimenti possono essere descritte con diverse parole: favoritismo, spregiudicata protezione degli altri, mantenimento di relazioni fisiche e parzialità; ecco cosa sono i sentimenti(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Cos’è la verità realtà?”). “Quali questioni sono correlate ai sentimenti? La prima è il modo in cui valuti i tuoi familiari e come tratti le cose che fanno. ‘Le cose che fanno’ qui includono naturalmente intralciare e disturbare il lavoro della chiesa, giudicare le persone alle loro spalle, impegnarsi in alcune delle pratiche dei miscredenti, e così via. Riesci a trattare queste cose in modo imparziale? Quando è necessario che tu rediga una valutazione sui tuoi familiari, riesci a farlo in modo oggettivo e imparziale, mettendo da parte i tuoi sentimenti? Ciò è correlato al modo in cui tratti i tuoi familiari. Inoltre, nutri sentimenti nei confronti di coloro con cui vai d’accordo o che in precedenza ti hanno aiutato? Sei in grado di considerare le loro azioni e la loro condotta in modo obiettivo, imparziale e preciso? Se intralciano e disturbano il lavoro della chiesa, sarai in grado di segnalarli o smascherarli prontamente dopo averlo scoperto? Inoltre, nutri sentimenti nei confronti di coloro che ti sono relativamente vicini o che condividono con te interessi simili? Riesci a valutare, definire e gestire le loro azioni e il loro comportamento in modo imparziale e oggettivo? Supponiamo che queste persone, con cui hai un legame affettivo, vengano gestite dalla chiesa secondo i principi, e l’esito di ciò non sia in linea con le tue nozioni: come lo affronteresti? Saresti in grado di obbedire?(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (2)”). Le parole di Dio hanno esposto in modo nitido la radice del problema. I miei sentimenti mi limitavano. Sapevo chiaramente che mia moglie aveva intralciato e disturbato la vita della chiesa e giudicato il leader, e che non si era mai veramente pentita anche dopo essere stata espulsa, il che non la rendeva idonea alla riammissione nella chiesa. Però, temendo che mia moglie e mia figlia mi definissero senza cuore e che il nostro matrimonio andasse in pezzi, sono andato contro i principi per difenderla. Ho approfittato del mio dovere per parlare per lei, sperando di farla accettare di nuovo nella chiesa. I miei sentimenti erano troppo forti! La casa di Dio ci ha chiesto di riammettere coloro che si erano veramente pentiti dopo essere stati allontanati o espulsi. Questa era la tolleranza e la misericordia di Dio, che dava alle persone l’opportunità di pentirsi il più possibile. Se queste persone erano in grado di aborrire e rimpiangere le proprie azioni, compensando le loro trasgressioni attraverso azioni reali, ciò avrebbe dimostrato che non avevano perso completamente la propria umanità e la propria ragione e che, per lo meno, la loro fede in Dio era genuina. Tuttavia, coloro che non hanno accettato affatto la verità e hanno commesso molte azioni malvagie erano persone la cui natura essenza era provare avversione per la verità e odiarla, e non si sarebbero mai pentite. Persone del genere sarebbero state eliminate. Io ero andato contro i principi, basandomi sui miei sentimenti, e volevo riammettere una persona malvagia nella chiesa, permettendole di continuare a disturbarne la vita. Così facendo, non stavo disturbando il lavoro della chiesa io stesso? Rendendomi conto di ciò, mi sentivo profondamente pentito e non volevo più vivere secondo i miei sentimenti.

In seguito, ho letto le parole di Dio: “Qual è il principio a cui le parole di Dio richiedono di attenersi nel trattare gli altri? Amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia: questo è il principio a cui ci si deve attenere. Dio ama coloro che perseguono la verità e che sono in grado di fare la Sua volontà; queste sono anche le persone che dovremmo amare. Coloro che non sono in grado di fare la volontà di Dio, che Lo odiano e si ribellano a Lui, simili persone sono detestate da Dio, e anche noi dovremmo detestarle. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo. […] Durante l’Età della Grazia, il Signore Gesù disse: ‘Chi è Mia madre, e chi sono i Miei fratelli?’ ‘Poiché chiunque avrà seguito la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli, esso Mi è fratello e sorella e madre’. Queste parole esistevano già nell’Età della Grazia, e oggi le parole di Dio sono ancora più chiare: ‘Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia’. Queste parole vanno dritte al punto, eppure spesso le persone sono incapaci di comprenderne il vero significato. Se un individuo è qualcuno che nega Dio e Gli si oppone, che è maledetto da Dio, ma si tratta di un tuo genitore o parente e, per quanto tu ne sappia, non sembra essere un individuo malevolo e ti tratta bene, allora potresti essere incapace di odiarlo, e potresti persino rimanere in stretto contatto con lui, lasciando invariato il vostro rapporto. Sapere che Dio odia persone di questo tipo ti infastidirà, ma non sarai in grado di stare dalla parte di Dio e respingerla spietatamente. Sei costantemente limitato dai sentimenti, e non riesci a lasciar del tutto andare quella persona. Qual è la ragione? Questo accade perché i tuoi sentimenti sono troppo forti e ti impediscono di praticare la verità. Quella persona è buona con te, quindi non puoi arrivare a odiarla. Potresti riuscirci solo se ti facesse del male. Questo odio sarebbe in linea con le verità principi? Inoltre, sei schiavo delle nozioni tradizionali e pensi che, quando si tratta di un genitore o di un parente, se lo odiassi, saresti disprezzato dalla società e oltraggiato dall’opinione pubblica, e condannato in quanto manchi di devozione verso i tuoi genitori, privo di coscienza e disumano. Pensi che subiresti la condanna e la punizione divina. Anche se vuoi odiare quella persona, la tua coscienza non te lo permette. Perché la tua coscienza si comporta così? Perché una determinata mentalità ti è stata inculcata sin dall’infanzia, attraverso il tuo retaggio familiare, l’educazione impartita dai tuoi genitori e l’indottrinamento da parte della cultura tradizionale. Questa mentalità è radicata molto profondamente nel tuo cuore, e ti porta a credere erroneamente che la pietà filiale sia perfettamente naturale e giustificata e che qualunque cosa venga ereditata dai tuoi antenati sia sempre positiva. L’hai appresa nei primissimi anni di vita e resta quella dominante, costituisce un’enorme pietra d’inciampo e un disturbo alla tua fede e all’accettazione della verità, e ti rende incapace di mettere in pratica le parole di Dio, e di amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto riconoscendo le proprie idee sbagliate ci si può realmente trasformare”). Dalle parole di Dio, ho capito che Dio ci chiede di trattare le persone secondo il principio di amare ciò che Egli ama e odiare ciò che Egli odia. Dovremmo trattare coloro che amano la verità e sostenere il lavoro della chiesa con amore, e dovremmo detestare e rifiutare quelle persone malvagie che odiano la verità, resistono a Dio e Ne disturbano l’opera. Solo praticare in questo modo è conforme all’intenzione di Dio. Invece io ero stato limitato dai miei sentimenti, incapace di amare ciò che Dio ama e di odiare ciò che Dio odia. Sapendo che mia moglie aveva compiuto il male per disturbare la vita della chiesa, che rifiutava categoricamente la verità, che la sua essenza era quella di una persona malvagia che odia la verità, e che dunque andava espulsa ed eliminata, io ero andato contro i principi, cercando di farla riammettere nella chiesa. I miei sentimenti erano troppo forti! Credevo in detti come “Una volta che un uomo e una donna sono sposati, il loro vincolo d’amore è profondo”, “Il sangue non è acqua” e “L’uomo non è inanimato; come può essere privo di emozioni?” Vivendo di questi veleni satanici, non ero stato in grado di distinguere tra bene e male, tra giusto e sbagliato. In ogni cosa, avevo vissuto secondo i miei sentimenti, senza alcun principio. Vedere mia moglie continuare a sostenere me e i nostri figli nel fare i nostri doveri, occuparsi delle faccende domestiche e prendersi cura di mia madre paralizzata, anche dopo essere stata espulsa, mi ha fatto sentire come se glielo dovessi. Se non avessi combattuto per lei, temevo che i miei figli si sarebbero arrabbiati e avrebbero provato risentimento nei miei confronti. Per mantenere i miei legami emotivi della carne e la mia immagine di buon marito e padre, mi ero schierato con lei e avevo parlato per lei, cercando di farla riammettere, il che le avrebbe permesso di continuare a disturbare la vita della chiesa e l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle. Questa è stata un’azione malvagia e davvero priva di coscienza e umanità. Dio non ci chiede mai di mostrare coscienza verso le persone malvagie, né dice che respingere dei parenti satanici sia spietato o disumano. Invece, ci chiede di amare ciò che Lui ama e odiare ciò che Lui odia. Quando mi sono reso conto di questo, ho sentito la mia mente farsi più chiara ed ero disposto ad agire secondo i principi, non difendendo più mia moglie né agendo in base ai miei sentimenti.

Dopo aver sperimentato queste cose, pensavo di aver ottenuto una certa comprensione dell’essenza dei sentimenti. Tuttavia, in seguito ho affrontato l’espulsione della mia figlia maggiore. Nel dicembre del 2020, stavo svolgendo i miei doveri lontano da casa. Un giorno, improvvisamente ho ricevuto una lettera dalla mia famiglia secondo cui mia figlia maggiore, smascherata in quanto persona malvagia, è stata espulsa dalla chiesa per aver intralciato e disturbato il lavoro della chiesa e aver commesso numerose azioni malvagie senza pentirsi. Al tempo ero sbalordito e profondamente addolorato, e non ho potuto fare a meno di lamentarmi: “Perché anche la mia figlia maggiore è stata espulsa? Aveva abbandonato gli studi per fare il suo dovere. Vento o pioggia, non ha mai ritardato i suoi doveri. Ora che è stata espulsa, non significa forse che non c’è speranza di salvezza?” Ogni volta che chiudevo gli occhi, mi tornavano in mente momenti del passato. In precedenza, i quattro componenti della nostra famiglia credevano in Dio. Spesso leggevamo le parole di Dio, cantavamo inni e condividevamo sulla verità tutti insieme. Ora eravamo rimasti solo io e la mia figlia minore. Pensandoci, provavo un dolore profondo. Ho pregato Dio: “Oh, Dio! La mia figlia maggiore è stata espulsa. So che questa è la Tua giustizia, ma non riesco a capire; non riesco a rinunciare ai miei sentimenti. Che Tu possa illuminarmi e guidarmi a comprendere la Tua intenzione”. A quel tempo, stavamo girando lo spettacolo teatrale “La lotta nell’espellere una persona malevola”. La protagonista, addolorata e negativa per l’espulsione del padre, era in uno stato simile al mio. Vedere come egli si affidava alle parole di Dio per superare i limiti dei propri sentimenti mi ha profondamente commosso. Ho pensato: “Anche io devo fare affidamento su Dio, praticare la verità e rimanere saldo nella mia testimonianza. Oggi, sapendo che mia figlia è stata espulsa, mi sono sentito triste, ma credo che Dio sia giusto. La chiesa allontana o espelle qualcuno basandosi sulla sua essenza, nessuno subisce torti. Dovrei sottomettermi e smettere di lamentarmi e resistere a Dio”.

Più tardi, mi sono calmato per riflettere sul comportamento della mia figlia maggiore e ho rivisto il suo avviso di espulsione, in cui si confermava che era davvero una persona malvagia e aveva commesso diverse azioni malvagie. All’apparenza, sembrava razionale e non parlava granché, ma quando c’erano di mezzo i suoi interessi, si mostrava per ciò che era realmente. In precedenza, quando mia moglie è stata destituita e isolata affinché riflettesse, Wang Jing, la leader, condivideva con mia figlia sulle azioni malvagie di mia moglie. Non solo lei non ha ascoltato, ma ha difeso la madre, dicendo: “Io non ho visto questi comportamenti. Non credo che mia madre abbia disturbato la vita della chiesa”. A prescindere da quanto la leader condividesse, lei non lo accettava e sosteneva che sua madre fosse stata oppressa e avesse subito un torto dalla leader, disturbando ripetutamente la vita della chiesa. Visto il suo comportamento, la chiesa ha destituito anche lei. Da allora, ha iniziato a covare risentimento nei confronti di Wang Jing. In seguito, esteriormente, mia figlia sembrava essere migliorata e aver rinunciato a questa faccenda. Dopo qualche tempo, è stata eletta leader della chiesa. In quel periodo, Wang Jing era stata riassegnata al lavoro basato sui testi per non aver svolto un lavoro reale, e così mia figlia si è vendicata di lei. Non solo l’ha rimossa dal lavoro basato sui testi, ma ha anche preparato dei materiali volti a farla espellere dalla chiesa. In quel momento, le ho detto: “La purificazione della chiesa deve basarsi sui principi. Se qualcuno viene espulso ingiustamente, questo è fare del male; è una grave trasgressione. Wang Jing è solo una falsa leader incapace di fare qualsiasi lavoro reale, ma non è una persona malvagia e non risponde ai criteri per l’espulsione”. Ho condiviso con lei molte volte, ma lei non ascoltava, insistendo sul fatto che Wang Jing fosse una persona malvagia e un’anticristo meritevole di espulsione. Le prove che aveva contro Wang Jing erano insufficienti, i leader, i lavoratori, i fratelli e le sorelle non approvavano. Lei però non si è arresa e, in gran segreto, ha continuato a raccogliere informazioni, determinata a espellere Wang Jing dalla chiesa. Non paga di questo, puniva e opprimeva anche il marito e il figlio di Wang Jing, fuorviando e incitando i fratelli e le sorelle a respingere e ostracizzare il marito di Wang Jing, e ha persino minacciato di destituirlo, causando grande dolore e negatività alla famiglia di Wang Jing. Durante la destituzione della mia figlia maggiore, io ero presente in qualità di diacono della chiesa, e dal momento che non l’ho difesa, nutriva risentimento nei miei confronti. In seguito, nello scrivere le sue valutazioni, mi ha definito disumano, estremamente egoista, insensibile, alla stregua di un animale a sangue freddo, e mi ha dato delle valutazioni molto basse.

Riflettendo sul comportamento di mia figlia, ho letto un passaggio delle parole di Dio: “Quando gli anticristi vengono potati, il loro atteggiamento non è di accettazione e obbedienza. Al contrario, si oppongono e nutrono avversione, cosa che genera odio. Odiano nel profondo del cuore chiunque li poti, chiunque riveli gli scheletri che hanno nell’armadio e smascheri la loro reale situazione. Fino a che punto ti odiano? Digrignano i denti dall’odio, vorrebbero che tu scomparissi dalla loro vista e hanno l’impressione che tu e loro non possiate coesistere. Se gli anticristi sono così con le persone, possono forse accettare le parole di Dio che li espongono e li condannano? No. Chiunque li esponga, loro lo odieranno per il solo fatto che li ha esposti e non li ha favoriti, e si vendicheranno. Vorrebbero poter far sparire dalla loro vista la persona che li ha potati. Non sopportano di vedere che questa persona sta bene. Se morisse o subisse una catastrofe, ne sarebbero felici; finché questa persona è viva, continua a fare il suo dovere nella casa di Dio e tutto si svolge come al solito, essi provano sofferenza, disagio e fastidio nel loro cuore. Quando non hanno modo di vendicarsi di qualcuno, lo maledicono segretamente o addirittura pregano che Dio impartisca punizione e castigo a quella persona e ripari alle loro rimostranze. Una volta che gli anticristi hanno sviluppato quest’odio, ne deriva una serie di azioni. Queste azioni includono ritorsioni, maledizioni e naturalmente altre azioni, come incastrare, calunniare e condannare gli altri, tutte derivanti dall’odio. Se qualcuno li pota, sminuiscono quella persona alle sue spalle. Quando quella persona dice che qualcosa è giusto, loro dicono che è sbagliato. Distorcono tutte le cose positive che quella persona fa e le rendono negative, diffondendo queste menzogne e causando disturbi alle sue spalle. Istigano e irretiscono altri che sono ignoranti e non riescono a capire a fondo le cose o a discernere da soli, in modo che si schierino con loro e li sostengano. È chiaro che la persona che li pota non ha fatto nulla di male, ma loro vogliono comunque imputarle delle malefatte, in modo che tutti credano erroneamente che sia quella persona a fare questo tipo di cose, per poi far sì che tutti si uniscano per respingerla. Gli anticristi disturbano la vita della chiesa in questo modo e disturbano le persone nello svolgimento del loro dovere. Qual è il loro obiettivo? Quello di mettere in difficoltà la persona che li pota e indurre tutti ad abbandonarla. Ci sono anche alcuni anticristi che dicono: ‘Tu mi hai potato e mi hai dato del filo da torcere, quindi non te la farò passare liscia. Ti darò un assaggio di cosa significa essere potati e abbandonati. In qualunque modo tu mi tratti, così io tratterò te. Se tu mi rendi le cose difficili, non pensare che lo stesso non toccherà a te!’(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte ottava”). Dalle parole di Dio, ho visto che gli anticristi sono particolarmente maligni e crudeli, odiano particolarmente coloro che li espongono o li offendono e non si arrendono finché non li avranno demoralizzati e rovinati. Confrontando tutto ciò con il comportamento della mia figlia maggiore, ho guadagnato del discernimento su di lei. Dato che ha disturbato la vita della chiesa difendendo sua madre, è stata destituita e ha serbato rancore nei confronti della leader, Wang Jing, in attesa di un’occasione per vendicarsi. Dopo aver ottenuto una posizione, ha fatto di tutto per usare il suo potere al fine di incastrare e tormentare Wang Jing e la sua famiglia. Nonostante tutti avessero condiviso con lei più volte sul fatto che Wang Jing non rispondeva ai criteri per l’allontanamento o l’espulsione, lei non ascoltava per niente, insistendo per espellere Wang Jing dalla chiesa. Ho visto che l’indole di mia figlia era estremamente insidiosa e maliziosa, che proteggeva sempre la persona malvagia, vendicandosi di chi dissentiva con lei e perseverando fino a quando non avesse distrutto gli altri. Mi sono reso conto che era un diavolo e che in effetti avrebbe dovuto essere espulsa. Se fosse rimasta nella chiesa, avrebbe solo continuato a essere un intralcio e un disturbo, sarebbe diventata una piaga per la chiesa.

Più tardi, ho letto queste parole di Dio: “Puoi ancora mescolarti a questi demoni oggi e trattarli con coscienza e amore, ma così facendo non stai forse offrendo a Satana delle buone intenzioni? Questo non è allearsi ai demoni? Se le persone sono arrivate a questo punto e sono ancora incapaci di distinguere tra bene e male e continuano a essere ciecamente amorevoli e misericordiose, senza alcun desiderio di cercare le intenzioni di Dio o alcuna capacità di far proprie, in qualche modo, le intenzioni di Dio come se fossero le loro, allora avranno una fine tanto più misera. Chiunque non creda nel Dio fatto carne è nemico di Dio. Se puoi avere coscienza e amore nei confronti di un nemico, non manchi forse di senso di giustizia? Se sei in armonia con coloro che Io detesto e con i quali non concordo, e nutri ancora amore o coinvolgimento personale nei loro confronti, non sei ribelle? Non stai intenzionalmente resistendo a Dio? Una persona simile possiede forse la verità? Se le persone hanno coscienza verso i nemici, amore per i demoni e misericordia verso Satana, non stanno forse intralciando intenzionalmente l’opera di Dio? Le persone che credono solo in Gesù e non credono nel Dio incarnato durante gli ultimi giorni, così come coloro che a parole dichiarano di credere nel Dio incarnato ma compiono il male, sono tutti anticristi, per non parlare di coloro che nemmeno credono in Dio. Tutte queste persone saranno distrutte(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Nella famiglia di Dio, Cristo detiene il potere e regna la verità. La chiesa ha espulso mia figlia in base alla sua essenza, seguendo i principi per l’espulsione. Ma quando sono stato messo di fronte a ciò, non ho ricercato l’intenzione di Dio. Non sono riuscito a capire a fondo l’essenza diabolica di mia figlia, così ho provato solidarietà e pietà per lei. Ho pensato che credeva in Dio fin dall’infanzia, che aveva abbandonato gli studi, sopportato sofferenze e pagato un prezzo fino a quel momento; come poteva essere espulsa? Così in cuor mio mi sono lamentato con Dio, cercando di ragionare con Lui. Non era esattamente questo, ciò che Dio aveva smascherato come “offrendo a Satana delle buone intenzioni” e “allearsi ai demoni”? Non mi stavo forse opponendo a Dio, resistendoGli? Avevo creduto in Dio per molti anni, mi ero nutrito di tante delle sue parole, spesso dicevo agli altri che “allontanare ed espellere qualcuno dovrebbe basarsi sui principi, non sui sentimenti, anche se si tratta dei tuoi stessi genitori”, ma quando mia moglie e mia figlia sono state espulse, ho consapevolmente infranto le regole, e ho voluto tenerle nella chiesa guidato dai miei sentimenti: non stavo forse tollerando delle persone malvagie, che disturbavano il lavoro della chiesa? Ciò significava stare dalla parte dei malevoli, resistere a Dio! Rendendomi conto di questo, in cuor mio mi sono sentito un po’ spaventato, così ho pregato Dio, disposto a pentirmi e a liberarmi dalla costrizione dei sentimenti.

Poi ho letto queste parole di Dio: “L’esito di ciascuno è determinato dall’essenza che si manifesta attraverso la sua condotta, ed è sempre determinato in modo pertinente. Nessuno può farsi carico dei peccati di un altro; e, a maggior ragione, nessuno può ricevere la punizione al posto di un altro. È qualcosa di assoluto. […] Alla fine, gli operatori di giustizia sono operatori di giustizia, e i malfattori sono malfattori. I giusti alla fine potranno sopravvivere, mentre i malfattori verranno distrutti. I santi sono santi; non sono sudici. I sudici sono sudici, e non vi è in loro una sola particella di santità. Tutti i malevoli saranno distrutti e tutti i giusti sopravvivranno, anche se i figli dei malevoli compiono azioni giuste, e anche se i genitori dei giusti commettono atti malvagi. Non c’è relazione tra un marito credente e una moglie non credente, come non c’è alcuna relazione tra figli credenti e genitori non credenti; questi due tipi di persone sono totalmente incompatibili. Prima di entrare nel riposo, si possiedono parenti fisici, ma una volta entrati nel riposo, non si ha più alcun parente fisico. Coloro che assolvono il proprio dovere e coloro che non lo compiono sono nemici; coloro che amano Dio e coloro che Lo odiano sono opposti gli uni agli altri. Coloro che entreranno nel riposo e coloro che saranno stati distrutti sono due tipi di esseri creati incompatibili. Gli esseri creati che compiono il loro dovere potranno sopravvivere, mentre le creature che non lo compiono verranno distrutte; inoltre, ciò durerà per l’eternità. […] Ci sono relazioni fisiche tra le persone di oggi, così come legami di sangue, ma in futuro tutto ciò sarà spezzato. I credenti e i non credenti non sono compatibili; anzi, sono opposti gli uni agli altri. Coloro che sono nel riposo crederanno che c’è un Dio e si sottometteranno a Lui, mentre coloro che si ribellano a Dio saranno stati tutti distrutti. Non ci saranno più famiglie sulla terra; come potrebbero esserci genitori o figli o rapporti coniugali? L’incompatibilità stessa di fede e non credenza avrà reciso tali relazioni fisiche!(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Dalle parole di Dio, ho capito che Egli è giusto e santo. Dio determina l’esito delle persone senza alcun sentimento della carne, trattando tutti in modo equo e giusto. Egli non giudica in base a quanto qualcuno sembra aver abbandonato o essersi speso, ma piuttosto in base alla sua essenza e alle sue azioni per deciderne l’esito, e le persone malevole sono destinate a essere eliminate. Io non avevo compreso la giustizia di Dio, così, quando ho saputo che mia figlia era stata espulsa, non ho ricercato la verità o considerato la sua natura essenza per capire che tipo di persona fosse realmente, vivendo invece nei miei sentimenti, solidarizzando con lei e compatendola. Ora vedevo chiaramente che, sebbene mia figlia fosse riuscita a rinunciare agli studi e a svolgere i suoi doveri, a patire delle sofferenze e a pagare un prezzo, tutti i suoi sforzi erano volti a guadagnare prestigio e reputazione. Non appena ha perso la sua posizione e i suoi interessi sono stati intaccati, la sua natura maligna è stata smascherata del tutto. Pensavo che tutta la nostra famiglia credesse in Dio e che tutti noi potessimo essere salvati ed entrare nel regno dei cieli, ma ora vedevo che questa era una mia nozione, la mia immaginazione. Se uno non ama la verità o addirittura la odia, e la sua indole satanica non cambia affatto nonostante anni di fede in Dio, come può essere salvato? Attraverso l’esperienza dell’espulsione di mia figlia e mia moglie, ho visto che, sebbene tutta la nostra famiglia inizialmente credesse in Dio, avesse ricevuto le disposizioni delle parole di Dio e svolto i propri doveri, dopo alcuni anni, l’essenza e il cammino intrapreso da ciascuno di noi sono stati gradualmente rivelati. Mia moglie e la mia figlia maggiore hanno commesso molte azioni malvagie e sono state smascherate in quanto malevole; siamo due tipi di persone incompatibili e nessuno dei due può aiutare o salvare l’altro. Ho pensato a queste parole di Dio: “In futuro, quando l’umanità entrerà nello splendido regno, non ci sarà nessuna delle relazioni tra marito e moglie, tra padre e figlia o tra madre e figlio che le persone immaginano di trovarvi. A quel tempo, ogni essere umano seguirà il proprio tipo e le famiglie saranno già state divise. Dopo il suo totale fallimento, Satana non disturberà più l’umanità, e gli esseri umani non avranno più un’indole satanica corrotta. Le persone ribelli saranno già state distrutte e rimarranno solo quelle che si sottomettono. Per questo, pochissime famiglie sopravvivranno intatte; come potrebbero esistere ancora le relazioni fisiche?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Non avevo compreso l’opera di Dio e ho dato ascolto ai miei sentimenti, proteggendo mia moglie e mia figlia al fine di mantenere i nostri rapporti familiari della carne, e per poco non ho commesso degli atti di resistenza contro Dio. Sono stato davvero sciocco e cieco! Ho pensato: “Non posso più farmi limitare dai miei sentimenti. Devo liberarmi dalla schiavitù dei sentimenti e sottomettermi a questa situazione”. A poco a poco, il mio stato è migliorato e non ho più sentito tanto dolore.

Dopo aver sperimentato tutto questo, sono diventato più perspicace quando si tratta della mia famiglia. Dal profondo del cuore, ho rinunciato ai miei sentimenti verso di loro. Allo stesso tempo, ho anche visto chiaramente che vivere di sentimenti rende incapaci di distinguere tra bene e male, tra giusto e sbagliato, e persino capaci di fare cose che vanno contro le verità principi, resistendo e ribellandosi a Dio. I sentimenti sono davvero nemici di Dio. Vivere secondo i sentimenti rende impossibile praticare la verità. Ho visto anche che la mia statura era troppo bassa, i miei sentimenti erano troppo forti, mancavo di vera sottomissione a Dio e avevo bisogno di sperimentare il Suo giudizio e il Suo castigo per trasformare la mia indole corrotta.

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