91. Perseguire la verità a prescindere dall’età
In questi anni ho lottato contro la pressione alta e la cattiva salute, ho trascorso molto tempo a casa a riposare e mi sono limitata a svolgere alcuni doveri di cui sono in grado. Nel luglio del 2022, il nostro supervisore dell’irrigazione ha saputo che una volta irrigavo i nuovi arrivati e mi ha assegnato il dovere di irrigatrice. Ero così entusiasta all’idea di svolgere di nuovo quel dovere ed ero determinata ad assolverlo bene. Quando ho visto che i due supervisori avevano circa trent’anni, possedevano buona levatura e imparavano rapidamente i principi, e che sorella Xin Xin aveva energia e studiava in fretta, non potevo essere più felice nel cuore. Avevo sessant’anni e avevo ancora l’opportunità di fare il mio dovere con quei giovani fratelli e sorelle: mi sembrava che questo rendesse (più) giovane anche me. Andavo in bicicletta alle riunioni che tenevo per i nuovi arrivati e canticchiavo sempre degli inni mentre camminavo; ero davvero entusiasta del mio dovere. Dopo qualche tempo, sentivo di essere cresciuta sia nella comprensione dei principi che nel mio progresso nella vita. Quel dovere mi piaceva ancora di più.
Ma sulla scia del mio entusiasmo sono sorti alcuni nuovi problemi. Avevo la pressione molto alta, non godevo di buona salute, e dopo una giornata di lavoro mi sentivo esausta e non desideravo altro che sdraiarmi e riposare. Xin Xin e gli altri riuscivano a continuare a riassumere le deviazioni dei loro doveri dopo le riunioni e a prendere disposizioni per il giorno successivo. Avrei voluto fare di più, come i miei collaboratori più giovani, ma subito dopo cena mi sentivo assonnata e cominciavo ad appisolarmi, così finivo per andare a letto presto. A un certo momento, non ho dormito bene per tre giorni di fila e il mio corpo non è riuscito a sopportarlo. Sapevo di non essere in grado di svolgere bene il mio dovere, così ho dovuto chiedere a Xin Xin di tenere una riunione al posto mio. Questo mi ha fatta sentire piuttosto abbattuta: non ero nemmeno capace di svolgere i miei doveri regolari e dovevo chiedere aiuto a qualcun altro; era verosimile che presto mi avrebbero destituita. A volte, quando il nostro supervisore condivideva sui principi per l’irrigazione dei nuovi arrivati e sui buoni percorsi di pratica, Xin Xin e gli altri capivano subito, erano in grado di applicare i principi in diverse situazioni e di usarli concretamente nei loro doveri, mentre io dovevo rifletterci su piuttosto a lungo e a volte avevo bisogno del supervisore per ulteriori condivisioni. Durante quel periodo, mi sentivo sempre a disagio e non riuscivo a riposare serenamente. Temevo che, a causa della mia età avanzata, della mia scarsa salute, della lentezza con cui apprendevo e della mia poca memoria, se fosse arrivato un giorno in cui non avrei più potuto fare il mio dovere, sarebbe stata la fine della mia vita di credente. Sarei stata comunque in grado di ottenere la salvezza? Mi sentivo costantemente avvilita e non riuscivo a concentrarmi sul mio dovere. Non mi avvicinavo neanche lontanamente ai risultati di Xin Xin. Non mi piaceva sentirmi anziana, mi definivo come vecchia e inutile e temevo sempre di essere riassegnata. Invidiavo tutti quei giovani e pensavo a quanto sarebbe stato bello se avessi potuto tornare indietro di vent’anni e riacquistare un po’ di vitalità giovanile! Così avrei potuto spendermi per Dio fino alla fine, e non avrei forse avuto la speranza di entrare nel Regno di Dio? Quando pensavo a queste cose, non potevo fare a meno di preoccuparmi della mia destinazione.
Un giorno, il mio leader è venuto a trovarmi dove alloggiavo e mi ha detto: “A causa della tua età avanzata e della tua pressione alta, ti riassegneremo agli affari generali, così non dovrai andare tutto il tempo in giro”. È stata dura accettare la notizia; mi piaceva molto il mio dovere di irrigatrice e non avevo mai pensato di rinunciarci, ma ora venivo improvvisamente riassegnata. Stavo invecchiando sempre di più e ancor più difficilmente in futuro avrei pouto irrigare. Era come se qualcuno mi avesse versato addosso un secchio di acqua fredda, spegnendo il fuoco dell’entusiasmo nel mio cuore. I miei fratelli e sorelle mi leggevano le parole di Dio e condividevano con me sulla Sua intenzione, ma io non ascoltavo. Seduta lì, mi sentivo paralizzata e riuscivo a malapena a tenere la schiena dritta. Quella notte non ho fatto che rigirarmi nel letto. Pensavo a quanto fossero energici e pieni di vitalità i fratelli e le sorelle giovani, a quanto rapidamente comprendessero la verità e i principi e pensavo che erano degni di essere coltivati, avevano tutto il futuro davanti a loro. Mentre io ero una persona anziana: la mia salute mi impediva di spendermi per Dio, ero lenta nel comprendere e non ero degna di essere coltivata. Dio non vedeva di buon occhio una persona anziana come me, e non era chiaro se avrei ottenuto una buona destinazione. Se solo avessi avuto vent’anni di meno e avessi potuto dedicarmi completamente a spendermi per Dio! Più ci pensavo e più mi sentivo male; ero davvero depressa. Era come avere una pesante pietra sul petto, mi sentivo schiacciare al punto di riuscire a malapena a respirare. Ero così angosciata per la riassegnazione che non sono riuscita a chiudere occhio per tutta la notte.
Il giorno dopo c’era una riunione dei lavoratori dell’irrigazione e ho visto il supervisore, Zhao Liang, passare in bicicletta davanti alla casa in cui risiedevo. Vederlo pedalare (verso l’incontro) è stato un vero pugno allo stomaco. Se non fossi stata riassegnata, sarei andata lì con lui, ma ormai quel treno era perso. Perché dovevo essere vecchia e malata? Pensando a tutto questo, mi sentivo così vuota dentro e non sapevo cosa avrei fatto in futuro. Sono rimasta a sedere sul mio sgabello, guardando il cielo attraverso la finestra. Le mie prospettive come credente non erano buone, consideravo, e non avevo speranza di entrare nel Regno di Dio. Più ci pensavo, più mi sentivo male, e le lacrime mi scendevano sul viso. Così ho pregato Dio: “O Dio! Non sono stata capace di sottomettermi a questa riassegnazione e di accettarla veramente. So che questo è un atteggiamento di ribellione verso di Te e che Ti disgusta. O Dio! Ti prego, guidami a conoscere me stessa e a sottomettermi”. In seguito, Zhao Liang ha notato che ero in un cattivo stato e mi ha letto un passo delle parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Dovresti imparare a obbedire quando il tuo dovere viene modificato. Dopo che ti sarai esercitato per un po’ nel nuovo dovere e avrai ottenuto dei risultati, ti accorgerai che sei più adatto a svolgere questo dovere e capirai che scegliere i doveri in base alle tue preferenze è stato un errore. Questo non risolve forse la questione? La cosa più importante è che la casa di Dio dispone che le persone svolgano determinati doveri non in base alle loro preferenze, ma alle necessità del lavoro e al fatto che chi svolge quel dovere sia in grado di ottenere dei risultati. Voi direste forse che la casa di Dio dovrebbe organizzare i doveri basandosi sulle preferenze individuali? Bisognerebbe forse servirsi delle persone in base alla condizione di soddisfare le loro preferenze personali? (No.) Quale di queste cose è in linea con i principi della casa di Dio nell’impiego degli individui? Quale è in linea con le verità principi? È scegliere le persone in base alle esigenze del lavoro nella casa di Dio e ai risultati che esse ottengono nello svolgimento dei loro doveri. Tu hai delle inclinazioni e degli interessi, e nutri un po’ di desiderio di svolgere i tuoi doveri, ma i tuoi desideri, i tuoi interessi e le tue inclinazioni dovrebbero forse avere la precedenza sull’opera della casa di Dio? Se insisti ostinatamente, dicendo: ‘Devo eseguire questo lavoro; se non mi è permesso farlo, non voglio vivere, non voglio svolgere il mio dovere. Se non mi è permesso di fare questo lavoro, non avrò l’entusiasmo per fare nient’altro, né ci metterò tutto il mio impegno’, questo non dimostra che c’è un problema nel tuo atteggiamento verso lo svolgimento del dovere? Non è forse una totale mancanza di coscienza e di ragione? Per soddisfare i tuoi desideri personali, i tuoi interessi e le tue inclinazioni, non esiti a influenzare e a ritardare il lavoro della chiesa. Questo è conforme alla verità? Come si dovrebbero trattare le cose che non sono conformi alla verità? Alcuni dicono: ‘Si dovrebbe sacrificare l’io individuale per il bene dell’io collettivo’. È corretto? È la verità? (No.) Che tipo di affermazione è questa? (È una fallacia satanica.) È un’affermazione fallace, fuorviante e dissimulatrice. Se applichi la frase ‘Si dovrebbe sacrificare l’io individuale per il bene dell’io collettivo’ al contesto dello svolgimento dei tuoi doveri, allora stai opponendo resistenza a Dio e Lo stai bestemmiando. Perché è una bestemmia contro Dio? Perché stai imponendo la tua volontà a Dio, e questa è una bestemmia! Stai cercando di scambiare il sacrificio del tuo io individuale con il perfezionamento e le benedizioni di Dio; la tua intenzione è di fare un patto con Lui. Dio non ha bisogno che tu sacrifichi nulla di te stesso; ciò che Egli richiede è che le persone pratichino la verità e si ribellino alla carne. Se non riesci a praticare la verità, allora ti stai ribellando e opponendo a Dio. Hai svolto male il tuo dovere perché le tue intenzioni erano sbagliate, le tue opinioni sulle cose erano errate e le tue affermazioni contraddicevano completamente la verità. Ma la casa di Dio non ti ha privato del diritto di svolgere il tuo dovere; è solo che il tuo dovere è stato modificato perché non era adatto a te, e te ne è stato assegnato un altro adatto a te. Questo è del tutto normale e facile da capire. Dovresti trattare questa questione in modo corretto” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 12: Vogliono abbandonare quando non hanno prestigio né alcuna speranza di ottenere benedizioni”). Dopo aver letto il passo, Zhao Liang ha condiviso: “Quando la casa di Dio riassegna le persone, non le sta privando della possibilità di fare il loro dovere e di essere salvate, ma sta solo dando disposizioni ragionevoli in base alle esigenze della chiesa. Non godi di ottima salute, sei più avanti con l’età e soffri di pressione alta. Se ti accadesse qualcosa mentre vai (in bicicletta) a fare il tuo dovere o lungo il tragitto verso le varie riunioni, sarebbe un danno non solo per la chiesa, ma anche per te. La cosa migliore è tornare alla tua chiesa di origine e svolgere il tuo dovere lì. Prima di tutto sottomettiamoci, accettiamo la cosa da Dio e impariamo la lezione”. Mi sono sentita così in imbarazzo dopo la condivisone di Zhao Liang. Anche dopo aver creduto in Dio per così tanto tempo, non mi ero ancora minimamente sottomessa. Mi piaceva svolgere il mio dovere di irrigatrice ed ero entusiasta come i giovani ma, dato che avevo più di sessant’anni ed ero malata, non avevo l’energia, la memoria e la capacità di imparare cose nuove che avevano loro. Se mi fosse stato permesso di continuare a irrigare, i risultati dell’irrigazione dei neofiti ne sarebbero stati negativamente influenzati. La chiesa mi aveva riassegnata a un dovere più adeguato in base ai risultati del mio lavoro e ai miei problemi di salute. Dovevo essere ragionevole, accettarlo e sottomettermi. Così ho pregato Dio, dicendoGli che ero disposta a sottomettermi alle Sue disposizioni e che avrei fatto del mio meglio per svolgere il mio nuovo dovere.
In seguito, ho iniziato a chiedermi; perché non mi fossi sottomessa quando ero stata riassegnata. Perché mi ero sentita così sconfortata? Nella mia ricerca, mi sono imbattuta in questo passo delle parole di Dio: “Oltre ai miscredenti, tra i fratelli e le sorelle vi sono anche persone anziane, di età compresa tra i 60 e gli 80 o 90 anni circa, che a causa della loro età avanzata affrontano alcune difficoltà. Nonostante l’età, il loro modo di pensare non è necessariamente corretto o ragionevole e le loro idee e i loro punti di vista non sono necessariamente conformi alla verità. Questi anziani hanno comunque dei problemi e si preoccupano sempre: ‘La mia salute non è più tanto buona e vi è una gamma limitata di doveri che posso svolgere. Se svolgo solo questo minimo dovere, Dio Si ricorderà di me? A volte mi ammalo e ho bisogno di qualcuno che si prenda cura di me. Quando non c’è nessuno a farlo, non sono in grado di svolgere il mio dovere, quindi cosa posso fare? Sono vecchio e non ricordo le parole di Dio quando le leggo e per me è difficile capire la verità. Durante le condivisioni sulla verità, parlo in modo confuso e illogico e non ho fatto esperienze degne di essere condivise. Sono vecchio e non ho abbastanza energia, la mia vista non è molto buona e non sono più forte come un tempo. Tutto è difficile per me. Non solo non riesco a svolgere il mio dovere, ma dimentico facilmente le cose e commetto errori. A volte mi confondo e creo problemi alla chiesa e ai fratelli e alle sorelle. Voglio ottenere la salvezza e perseguire la verità, ma è molto difficile. Cosa posso fare?’ Quando pensano a queste cose, iniziano ad agitarsi e considerano: ‘Come mai ho iniziato a credere in Dio solo a questa età? Come mai non sono come i ventenni e i trentenni, e nemmeno come i quarantenni e i cinquantenni? Come mai mi sono imbattuto nell’opera di Dio solo ora che sono così vecchio? Non che abbia un destino avverso; almeno ora ho conosciuto l’opera di Dio. Ho un destino favorevole e Dio è stato amorevole con me! C’è solo una cosa che non mi va giù: sono troppo vecchio. La mia memoria non è molto buona e la mia salute non è un granché, ma ho un cuore fervente. È solo che il mio corpo non mi obbedisce e, dopo aver ascoltato per un po’ alle riunioni, mi viene sonno. A volte chiudo gli occhi per pregare e mi addormento, e quando leggo le parole di Dio la mia mente vaga. Dopo aver letto per un po’, mi viene sonno e mi assopisco, così le parole non attecchiscono. Cosa posso fare? Con queste difficoltà pratiche, sono ancora in grado di perseguire e comprendere la verità? Se non lo sono, e se non sono in condizione di praticare in linea con le verità principi, allora tutta la mia fede non sarà vana? Non fallirò nell’ottenere la salvezza? Cosa posso fare? Sono così preoccupato! A questa età, nulla mi importa più. Ora che credo in Dio, che non ho più preoccupazioni o alcunché per cui sentirmi in ansia, che i miei figli sono cresciuti e non hanno più bisogno che io li accudisca o li allevi, il mio più grande desiderio nella vita, in questi anni che mi restano, è perseguire la verità, svolgere il dovere di un essere creato e infine ottenere la salvezza. Tuttavia, se ora guardo alla mia situazione reale, miope come sono per l’età e mentalmente confuso, in cattiva salute, incapace di svolgere bene il mio dovere, e a volte causa di problemi quando cerco di fare tutto quanto è nelle mie possibilità, mi pare che ottenere la salvezza non sarà facile per me’. Rimuginano su queste cose in continuazione, sviluppano ansia e poi pensano: ‘A quanto pare, le cose belle accadono solo ai giovani, e non agli anziani. Sembra che, per quanto le cose siano belle, io non potrò più goderne’. Più pensano a queste cose, più si agitano e sviluppano ansia. Non solo si preoccupano per sé stessi, ma si sentono anche feriti. Se piangono, sentono che non ne vale proprio la pena, ma se non lo fanno, quel dolore, quella ferita, non li abbandona mai. Quindi, cosa dovrebbero fare? In particolare, ci sono anziani che vogliono dedicare tutto il loro tempo a spendersi per Dio e a svolgere il loro dovere, ma non stanno bene fisicamente. Alcuni soffrono di ipertensione, altri di glicemia alta, altri ancora hanno problemi gastrointestinali, e la loro forza fisica non riesce a tenere il passo con le richieste del loro dovere, motivo per cui si agitano. Vedono i giovani in grado di mangiare e bere, di correre e saltare, e provano invidia. Più vedono i giovani fare queste cose, più si sentono angosciati, e pensano: ‘Voglio svolgere bene il mio dovere e perseguire, comprendere e anche praticare la verità, quindi perché è così difficile? Sono così vecchio e inutile! Dio non vuole gli anziani? I vecchi sono davvero inutili? Noi non possiamo ottenere la salvezza?’ Sono tristi e, da qualsiasi punto di vista guardino la situazione, non riescono a provare gioia. Non vogliono perdere un momento così bello e una così grande opportunità, eppure non sono in condizione di spendersi e di svolgere il loro dovere con tutto il cuore e tutta l’anima come fanno i giovani. Questi anziani cadono in una profonda angoscia, ansia e preoccupazione a causa della loro età. Ogni volta che affrontano difficoltà, contrattempi, avversità o ostacoli, danno la colpa alla loro età e addirittura odiano e disprezzano sé stessi. Ma in ogni caso non serve a nulla, non c’è soluzione e non hanno una via d’uscita. È possibile che davvero non abbiano una via d’uscita? Esiste una qualche soluzione? (Anche gli anziani dovrebbero svolgere i loro doveri in maniera commisurata a quanto possono.) È accettabile che gli anziani svolgano i loro doveri per quanto è loro possibile, giusto? Forse che gli anziani non possono più perseguire la verità a causa della loro età? Non sono forse in grado di comprendere la verità? (Sì, lo sono.) Gli anziani possono capire la verità? Possono capirne una parte, ma nemmeno i giovani possono capirla tutta. Gli anziani hanno sempre un’idea sbagliata: credono di essere confusi, di avere una cattiva memoria e quindi di non poter capire la verità. Hanno ragione? (No.) Anche se i giovani hanno molta più energia di loro e sono fisicamente più forti, in realtà la loro capacità di capire, comprendere e conoscere è uguale a quella degli anziani. Non sono forse stati giovani anche gli anziani? Non sono nati vecchi, e anche i giovani invecchieranno un giorno. Gli anziani non devono sempre ritenersi diversi dai giovani perché sono vecchi, fisicamente deboli, malati e provvisti di una cattiva memoria. In realtà, non c’è alcuna differenza tra loro. Cosa intendo quando dico che non c’è differenza? Che si tratti di anziani o di giovani, possiedono la medesima indole corrotta, gli stessi atteggiamenti e punti di vista su ogni genere di cose, così come le stesse prospettive e opinioni. Quindi, gli anziani non devono pensare di non avere ambizioni o desideri smodati perché sono vecchi, capaci di stabilità e con meno desideri sfrenati dei giovani, né di avere meno tipi di indole corrotta: questa è un’idea sbagliata. I giovani sono capaci di competere per il prestigio; non sono capaci di farlo anche gli anziani? I giovani possono agire contro i principi e in modo arbitrario; gli anziani non possono forse fare lo stesso? (Sì.) I giovani sanno essere arroganti, non sanno esserlo anche gli anziani? A ogni modo, quando gli anziani manifestano arroganza, a causa dell’età avanzata non sono altrettanto aggressivi e non si tratta di un’arroganza così sfrenata. I giovani mostrano manifestazioni più evidenti di arroganza a causa dei loro corpi e delle loro menti flessibili, mentre le esternazioni degli anziani sono meno evidenti a causa delle loro membra e delle loro menti irrigidite. Tuttavia, possiedono la stessa essenza di arroganza e la medesima indole corrotta. Non importa da quanto tempo una persona anziana crede in Dio o da quanti anni svolge il suo dovere: se non persegue la verità, la sua indole corrotta rimarrà invariata” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). Dio dava voce agli intimi pensieri di ogni anziano. Anche gli anziani vogliono spendersi per Dio a tempo pieno, ma il loro corpo non ce la fa. Non hanno l’energia e la memoria per imparare come i giovani, quindi possono svolgere solo i doveri di cui sono in grado, ma temono di fare troppo poco e che Dio non Se ne ricordi. E siccome sono in età avanzata, hanno una scarsa visione e quindi non riescono a comprendere molta verità, allora si sentono scoraggiati, ansiosi e preoccupati per il loro futuro e la loro destinazione. Io mi trovavo proprio nel tipo di stato esposto da Dio. Vedevo che per la maggior parte le persone coltivate dalla casa di Dio erano giovani, di buona levatura, energiche e veloci nell’apprendimento, mentre io ero molto più vecchia e, nonostante fossi motivata a fare bene il mio dovere, la mia energia e la mia memoria non erano all’altezza di quelle dei giovani. Dopo aver svolto i loro doveri per tutto il giorno, i giovani erano ancora pieni di energia e riuscivano a rivedere i problemi e le deviazioni nel loro lavoro e anche il loro cammino di pratica, mentre io dovevo andare a letto presto. A volte, quando il mio corpo non riusciva a sopportare il carico di lavoro, dovevo chiedere ad altri di irrigare i nuovi arrivati al posto mio. Quando i supervisori condividevano su principi e metodi utili, i più giovani li recepivano subito e li applicavano ai loro doveri, mentre a me occorreva molto di più per acquisire una qualche comprensione. Rispetto ai fratelli e alle sorelle più giovani, svolgere i doveri era molto più faticoso per me. Ero piuttosto scontenta della situazione e mi rimproveravo di essere vecchia e incapace di fare molto nel mio dovere. Nonostante perseguissi la verità, non riuscivo a capire molto e Dio doveva essere scontento. Vivevo fraintendendo Dio e non potevo fare a meno di preoccuparmi della mia destinazione futura. In quel momento capivo che gli anziani e i giovani possono anche avere quantità diverse di energia e di memoria, ma sono uguali quando si tratta della loro indole corrotta. Sia i giovani che gli anziani sono arroganti. Sia i giovani che gli anziani sono egoisti. Quando incontriamo una situazione orchestrata da Dio che non ci piace, tutti riveliamo la nostra indole ribelle. Non siamo in grado di sottometterci alla sovranità e alle disposizioni di Dio. Ci occupiamo sempre prima di noi stessi nelle questioni che riguardano i nostri interessi e riveliamo la nostra indole egoista, spregevole e corrotta. Sia gli anziani che i giovani sono stati profondamente corrotti da Satana. Tutti noi dobbiamo riflettere spesso su noi stessi, accettare il giudizio e il castigo delle parole di Dio e cercare la verità per eliminare la nostra corruzione. Pensavo che la mia età e la quantità di lavoro svolto nel mio dovere fossero i criteri usati da Dio per stabilire se fossi degna di lode. Credevo che a Dio non piacessero i vecchi e che avessi scarse possibilità di essere salvata. Le mie opinioni e le mie nozioni erano così distorte! Sapevo che devo sottomettermi alla sovranità e alle disposizioni di Dio, fare del mio meglio per compiere il mio dovere e concentrarmi sul riflettere su me stessa, sul conoscermi e sul perseguire una trasformazione di indole nel mio dovere, perché questo è ciò che si conforma all’intenzione di Dio. Dopo aver capito questo, ho acquisito un senso di lucidità.
Una mattina, durante le devozioni, mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio che mi ha profondamente colpita e che mi ha aiutata a comprendere meglio l’intenzione di Dio. Dio Onnipotente dice: “Nella casa di Dio e quando si parla di verità, gli anziani sono forse un gruppo speciale? No, non lo sono. L’età è irrilevante quando si tratta della verità, così come lo è quando si tratta della tua indole corrotta, della profondità della tua corruzione, del fatto che tu disponga o meno dei requisiti per perseguire la verità, che tu possa o meno ottenere la salvezza o di quali probabilità hai di essere salvato. Non è così? (Sì.) Abbiamo condiviso sulla verità per tanti anni, ma non abbiamo mai condiviso su diversi tipi di verità a seconda dell’età delle persone. Non si è mai condiviso sulla verità e non si è mai esposta l’indole corrotta esclusivamente per i giovani o per gli anziani, né si è mai detto che, a causa dell’età avanzata, della rigidità di pensiero e dell’incapacità di accettare cose nuove, l’indole corrotta si attenua e si trasforma naturalmente: queste cose non sono mai state dette. Su nessuna verità che sia una si è mai condiviso in modo specifico in base all’età delle persone, escludendo gli anziani. Gli anziani non costituiscono un gruppo speciale nella chiesa, nella casa di Dio o davanti a Dio; sono uguali a qualsiasi altra fascia di età. Non c’è nulla di speciale in loro, è solo che hanno vissuto un po’ più a lungo degli altri, che sono arrivati in questo mondo qualche anno prima, che i loro capelli sono un po’ più grigi e che il loro corpo è invecchiato un po’ prima; a parte queste cose, non c’è alcuna differenza” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). Attraverso le parole di Dio, ho imparato che nella casa di Dio gli anziani non sono un gruppo da escludere. Sono solo un po’ più vecchi, un po’ più malandati. Magari non hanno l’energia e il vigore dei giovani e possono soffrire di alcune malattie, ma davanti alla verità non esistono distinzioni di età. Quando Dio esprime le Sue parole e compie la Sua opera di giudizio degli ultimi giorni, non fa distinzione tra giovani e anziani. Che si tratti di anziani o di giovani, tutti sono stati profondamente corrotti da Satana e hanno bisogno della salvezza di Dio. Che una persona possa essere salvata o meno non dipende dalla sua età o dal dovere che svolge; la chiave è se percorre o meno il cammino del perseguimento della verità. Questo è stabilito dall’indole giusta di Dio. Nel mondo dei non credenti i lavoratori anziani sono spesso disdegnati. Le persone li considerano lenti nell’apprendere, deboli e difficilmente in grado di creare valore, per questo la maggior parte dei capi preferisce i (lavoratori) giovani agli anziani. Avevo delimitato Dio secondo le nozioni dei non credenti, pensando che, poiché le sorelle e i fratelli giovani potevano svolgere molti doveri e contribuire così tanto, avessero la massima possibilità di essere salvati, mentre che gli anziani, svolgendo doveri insignificanti e realizzando poco, non godessero del favore di Dio e avessero scarse possibilità di essere salvati da Lui. Non avevo capito l’indole giusta di Dio e Lo giudicavo in base alle mie nozioni e fantasie. Questa era una bestemmia nei Suoi confronti! Ho capito anche che la casa di Dio è governata dalla verità, che Dio valuta le azioni di ogni persona in base alla verità. Come una sorella che conoscevo: era giovane e intelligente e prestava servizio come leader, ma violava le disposizioni lavorative, intralciava e disturbava il lavoro della chiesa, e attuava ritorsioni verso coloro che le davano suggerimenti e li opprimeva. Alla fine è stata considerata una persona malevola ed espulsa dalla chiesa. Invece poi ho conosciuto un’altra sorella molto più grande, che non era istruita e aveva una levatura media ma si dedicava al suo dovere con costanza; aveva vera fede in Dio e nel suo dovere era leale. Questi fratelli e sorelle anziani potranno non essere così robusti o non avere la memoria migliore, ma fanno del loro meglio nei loro doveri, si concentrano sul riflettere su sé stessi e sul conoscersi, e perseguono la trasformazione d’indole nei loro doveri. Anche loro potrebbero essere lodati da Dio e avere una possibilità di salvezza. Ho inoltre capito che l’invecchiamento è un processo naturale e immutabile predeterminato da Dio, e quindi avrei dovuto sottomettermi a esso e semplicemente svolgere i doveri di cui ero in grado alla mia età attuale. In realtà, fintanto che avessi avuto il giusto atteggiamento e mi fossi concentrata sulla ricerca della verità nel mio nuovo dovere, non avrei potuto ottenere anch’io l’illuminazione e la guida di Dio? Non avrei potuto anch’io conoscere la mia corruzione e le mie carenze? Non avrei potuto comunque perseguire la verità? Dio non mi aveva privata del diritto di fare il mio dovere e di ottenere la salvezza, tanto meno mi trattava in modo diverso a causa della mia età. Ma io non Gli ero riconoscente e pensavo erroneamente che non Gli piacessero gli anziani, opponendo resistenza alle Sue disposizioni e orchestrazioni. Ero completamente irragionevole! Quando mi sono resa conto di tutto questo, ho provato un grande rimorso. Non potevo continuare a ribellarmi a Dio e a fraintenderLo; dovevo mettere da parte le mie ansie e le mie preoccupazioni e svolgere bene il mio nuovo dovere per non ritardare il lavoro della chiesa.
Da allora ho cominciato a chiedermi perché, nonostante sapessi che il dovere dell’uomo non aveva nulla a che fare con le benedizioni o le disgrazie, non riuscissi a evitare di preoccuparmi della mia destinazione dopo essere stata assegnata a un dovere di cui ero insoddisfatta. Qual era la fonte del mio problema? Durante una riunione, i miei fratelli e sorelle mi hanno letto due passi delle parole di Dio, e attraverso le Sue parole ho identificato la fonte del mio problema. Dio Onnipotente dice: “Tutti gli esseri umani corrotti vivono per sé stessi. Ognuno per sé e che gli altri si arrangino: questo è il riassunto della natura umana. Le persone credono in Dio per il proprio interesse; quando rinunciano alle cose e si spendono per Dio, lo fanno per essere benedette e, quando Gli sono leali, è ancora per essere ricompensate. Insomma, agiscono solo al fine di essere benedette e ricompensate ed entrare nel Regno dei Cieli. Nella società lavorano per il proprio vantaggio personale, mentre nella casa di Dio svolgono un dovere per essere benedette. È al fine di ottenere benedizioni che le persone rinunciano a tutto e riescono a sopportare molte sofferenze. Non vi è prova migliore della natura satanica dell’uomo” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). “Prima di decidere di svolgere il loro dovere, nel profondo del cuore gli anticristi traboccano di aspettative verso le loro prospettive, verso il guadagno di benedizioni, una buona destinazione e persino una corona, e nutrono la massima fiducia verso l’ottenimento di queste cose. Vengono nella casa di Dio per svolgere il loro dovere con tali intenzioni e aspirazioni. Allora, lo svolgimento del loro dovere contiene la sincerità, la fede autentica e la lealtà richieste da Dio? A questo punto, non è ancora possibile vedere la loro lealtà, la loro fede e la loro sincerità autentiche, perché prima di svolgere il loro dovere tutti nutrono una mentalità interamente transazionale; tutti decidono di svolgerlo spinti dagli interessi e basandosi anche sul presupposto delle loro ambizioni e dei loro desideri strabordanti. Qual è l’intenzione degli anticristi nell’assolvere il loro dovere? È stringere un accordo, fare uno scambio. Si potrebbe dire che queste sono le condizioni che pongono per assolvere un dovere: ‘Se svolgo il mio dovere, allora devo ottenere benedizioni e avere una buona destinazione. Devo ottenere tutte le benedizioni e i benefici che Dio ha detto essere preparati per l’umanità. Se non posso ottenerli, allora non farò questo dovere’. Entrano nella casa di Dio per svolgere il loro dovere con tali intenzioni, ambizioni e desideri. Sembra che abbiano un po’ di sincerità e naturalmente, nel caso di coloro che sono nuovi credenti e stanno appena iniziando a svolgere il loro dovere, lo si può anche definire entusiasmo. Ma non ci sono né fede autentica né lealtà in questo; c’è solo quel grado di entusiasmo. Non può essere chiamata sincerità. A giudicare da questo atteggiamento che gli anticristi hanno nei confronti dell’assolvimento del loro dovere, si tratta di qualcosa di completamente transazionale e pieno dei loro desideri di benefici come guadagnare benedizioni, entrare nel Regno dei Cieli, ottenere una corona e ricevere ricompense” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte settima”). Grazie alla rivelazione delle parole di Dio, ho capito che non ero diversa da un anticristo e che avevo fede e svolgevo il mio dovere solo per ottenere le benedizioni ed entrare nel Regno di Dio. Prima di iniziare a credere in Dio, vivevo secondo veleni satanici come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino” e “Non fate nulla senza un tornaconto”. Ritenevo giusto e appropriato considerare i miei interessi personali. Purché qualcosa mi procurasse un beneficio, lo facevo a prescindere dalla sofferenza o dal prezzo che dovevo pagare. Dopo aver accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni, ho appreso che avrei potuto guadagnare la vita eterna ed entrare nel Regno di Dio se mi fossi spesa per Dio e avessi fatto il mio dovere. Capito che questa grande benedizione non poteva essere comprata con denaro o oggetti di valore, ho abbandonato la mia famiglia, ho lasciato il lavoro e ho iniziato a seguire Dio e a svolgere il mio dovere. Quando la casa di Dio mi ha assegnato il dovere di irrigatrice, mi sono detta: “Nel dovere di irrigatrice posso leggere molte parole di Dio e ho molte possibilità di condividere sulla verità: tutto ciò mi darà buone opportunità di acquisire la verità e di raggiungere la salvezza”. Quindi ero motivata a fare bene il mio dovere, nella speranza di ottenere la salvezza e di entrare nel Regno di Dio. Nei confronti del mio dovere avevo lo stesso atteggiamento di un anticristo. Lo svolgevo solo per ottenere benedizioni e facevo transazioni con Dio. Dio doveva esserne disgustato! Ero molto motivata nel mio dovere, ma godevo di scarsa salute e andavo incontro alla vecchiaia. Semplicemente non avevo l’energia, la forza e la memoria dei giovani, e avevo persino bisogno dell’aiuto degli altri per fare il mio dovere. Continuando a irrigare, avrei solo rallentato il lavoro e influenzato i risultati dell’irrigazione. Se avessi avuto un po’ di autoconsapevolezza e ragione, avrei abbandonato il mio desiderio di benedizioni e lasciato spazio ai fratelli e alle sorelle più giovani. Questo sarebbe stato vantaggioso per il lavoro della chiesa. Ma io pensavo solo a come ottenere benedizioni. Usavo il dovere che Dio mi aveva affidato per soddisfare il mio desiderio di benedizioni. Quando nel mio nuovo dovere non ho visto alcuna speranza di ottenere benedizioni, non mi sono sottomessa, ho frainteso Dio e L’ho persino incolpato. Come potevo considerarmi una persona che si sottometteva veramente a Dio e aveva fede in Lui? Ero stata profondamente avvelenata dal veleno satanico “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”. Qualsiasi situazione affrontassi, consideravo prima di tutto se potevo trarne profitti o benedizioni, anteponendo i miei interessi alla verità. Non consideravo affatto il lavoro della chiesa, pensando solo ai miei interessi. Essere stata scelta da Dio, aver goduto così tanto dell’irrigazione e della fornitura delle Sue parole nei miei anni da credente, aver compreso alcune verità e poter svolgere il mio dovere di essere creato, tutto questo era l’enorme grazia di Dio. Eppure non Lo ringraziavo né pensavo a come ripagare il Suo amore. Se qualcosa non andava come volevo, Lo fraintendevo e Lo incolpavo. Ero completamente irragionevole! Sia resa lode a Dio per avermi esposta in tempo; altrimenti, se avessi mantenuto quell’atteggiamento transazionale verso il mio dovere, non solo non avrei acquisito la verità né ottenuto la salvezza, ma Dio mi avrebbe disprezzata ed eliminata. Rendermi conto di tutto questo mi ha suscitato rimorso e senso di colpa, così ho pregato Dio dicendo: “O Dio! Ti ho seguito per molti anni ma non mi sono minimamente sottomessa a Te e ho frainteso la Tua intenzione. Ho preso il dovere che mi spettava in quanto essere creato come una moneta da offrire in cambio di benedizioni. Quanto devi averlo disprezzato! O Dio! Sono pronta a pentirmi davanti a Te, Ti prego, guidami a vivere in base alle Tue parole”.
Durante le devozioni, mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio che mi ha fornito un cammino di pratica. Dio Onnipotente dice: “Finché sono in vita, gli anziani dovrebbero sforzarsi ancora di più di perseguire la verità e l’ingresso nella vita e di lavorare in armonia con i fratelli e le sorelle per svolgere il proprio dovere; solo così la loro statura può crescere. Gli anziani non devono assolutamente fare sfoggio della loro anzianità e ostentare la loro veneranda età. I giovani possono rivelare ogni tipo di indole corrotta, ma lo stesso vale per te; i giovani possono commettere ogni sorta di sciocchezza, e così anche tu; i giovani nutrono nozioni, e così anche gli anziani; i giovani possono essere ribelli, e così anche gli anziani; i giovani possono rivelare un’indole da anticristo, e così anche gli anziani; i giovani hanno ambizioni e desideri sfrenati, e così anche gli anziani, senza la minima differenza; i giovani possono causare intralci e disturbi ed essere espulsi dalla chiesa, e così anche gli anziani. Pertanto, oltre a poter svolgere il loro dovere al meglio delle loro capacità, ci sono molte cose che gli anziani possono fare. A meno che tu non sia stupido, minorato mentale e incapace di capire la verità, e a meno che non sia incapace di prenderti cura di te stesso, ci sono molte cose che dovresti fare. Proprio come i giovani, puoi perseguire la verità, puoi ricercarla, e dovresti presentarti spesso davanti a Dio per pregare, ricercare le verità principi, sforzarti di valutare le persone e le cose, di comportarti e di agire interamente in base alle parole di Dio, utilizzando la verità come criterio. Questo è il cammino che dovresti seguire e non dovresti provare angoscia, ansia o preoccupazione perché sei vecchio, perché hai molti disturbi o perché il tuo corpo mostra i segni dell’età. Provare angoscia, ansia e preoccupazione non è la cosa giusta da fare: queste sono manifestazioni irrazionali” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). Grazie alle parole di Dio ho imparato che, qualunque dovere la chiesa mi assegni, è intenzione di Dio che io cerchi la verità attraverso il mio dovere, usi la verità per eliminare la mia indole corrotta, pratichi la gestione delle questioni nel mio dovere secondo i principi e alla fine intraprenda il cammino verso la salvezza. Ora, oltre a fare tutto ciò di cui sono in grado nel mio dovere, rifletto su eventuali manifestazioni di corruzione ogni volta che posso e scrivo articoli di testimonianza esperienziale. Quando mi incontro con i fratelli e le sorelle, discutiamo delle nozioni che hanno i nuovi arrivati e io condivido su ciò che comprendo. Mi sento molto in pace e a mio agio nel praticare in questo modo.
La cosa più importante che ho imparato da questa esperienza è che Dio tratta tutti in modo equo. Egli valuta tutte le cose usando la verità, non Si cura di quanti anni hai o di quale dovere assolvi. Gli interessa solo se percorri il cammino del perseguimento della verità. Fintanto che ricerchi la verità e percorri la strada giusta, hai una possibilità di ottenere la salvezza. Dio non disdegna affatto gli anziani. Ogni volta che ripenso a come fraintendevo Dio, sento che Gli devo così tanto e mi vengono le lacrime agli occhi. A quest’età ho ancora la possibilità di accogliere il Creatore, e ho avuto la fortuna di udire la voce di Dio, di ricevere il giudizio e il castigo delle Sue parole e di spendermi per Lui nei miei doveri. Che grande benedizione è questa! Non importa se otterrò o meno delle benedizioni, né quale sarà il mio esito: perseguirò la verità con diligenza e farò tutto ciò di cui sono in grado nel mio dovere per ripagare l’amore di Dio.