20. Ho affrontato l’opposizione dei miei genitori alla mia fede
Nel 2012, sono stata arrestata dalla polizia mentre stavo evangelizzando. Sono stata sottoposta a un duro interrogatorio e mi è stato chiesto chi fossero i leader della chiesa e dove si tenessero gli incontri; non ricevendo risposta, gli agenti mi hanno picchiata e mi hanno tenuta sotto interrogatorio per molto tempo. Alla fine, quando hanno capito che non sarebbero riusciti a ottenere le informazioni che volevano, hanno lasciato che i miei genitori mi riportassero a casa e li hanno minacciati, dicendo: “Questa volta la lasciamo andare, ma dovete tenerla d’occhio e non permettere che creda più in Dio. Se lei prosegue e noi la prendiamo, verrà condannata e faremo in modo che voi perdiate tutto e che la vostra famiglia sia rovinata!” Da quel momento, i miei genitori hanno cominciato a ostacolare la mia fede in Dio. Avevano paura che leggessi le Sue parole, quindi mi osservavano ovunque e addirittura dormivano nella mia stanza di notte, senza lasciarmi alcuno spazio di libertà. Nemmeno gli altri parenti mi capivano. Mia nonna, anziana, è venuta a casa nostra piangendo e supplicandomi di non credere più in Dio, temendo che fossi arrestata e mandata in prigione. Anche mio nonno, con un’espressione cupa, mi ha additata, dicendo: “Perché credi in Dio a un’età così giovane! Credere in Dio ti ha fatta arrestare e ha macchiato la tua fedina penale e non solo hai causato vergogna a noi, ma hai coinvolto tutta la nostra famiglia! Devi rinunciare alla tua fede!” Vedendo l’espressione feroce di mio nonno, mi sono sentita profondamente offesa. Ho obiettato nella mia mente: “Credere in Dio e adorarLo è perfettamente naturale e giustificato, e significa percorrere il giusto cammino. Le brave persone credono in Dio in tutti i paesi. Perché non mi capisci? Non importa quanto tu possa ostacolarmi, non rinuncerò alla mia fede in Dio!”
Una notte mia madre ha fatto irruzione nella mia stanza, si è inginocchiata davanti a me e ha detto tra le lacrime: “Per favore, non credere più in Dio! Sei la nostra unica figlia, se ti arrestano di nuovo e ti condannano, la polizia non solo sequestrerà i nostri soldi, ma ti torturerà. Se ti succedesse qualcosa di terribile, questa famiglia sarebbe rovinata!” Sono rimasta così scioccata che sono corsa ad aiutare mia madre ad alzarsi. Vederla così affranta mi ha fatta scoppiare a piangere. Non sapevo come risponderle. Mio padre aveva lavorato lontano da casa per tutta la vita ed era stata mia madre a dover affrontare le difficoltà della mia educazione. Ora che ero diventata grande, non l’avevo ancora ripagata per avermi cresciuta, mentre lei era lì inginocchiata e mi supplicava. Mi sentivo una figlia ingrata. Questo pensiero mi ha resa un po’ debole: “Con mia madre inginocchiata che mi supplica, se non prendessi affatto in considerazione i suoi sentimenti, non la ferirei davvero?” Mi sentivo molto angosciata, così ho pregato in silenzio, chiedendo a Dio di aiutarmi a rimanere salda. Dopo aver pregato, ho pensato alle parole di Dio: “Devi possedere nell’intimo il Mio coraggio, e quando si tratta di affrontare parenti che non credono devi avere dei principi. Ma per amor Mio devi anche fare in modo di non cedere a nessuna forza oscura. Confida nella Mia saggezza per percorrere la via della perfezione; non permettere mai alle macchinazioni di Satana di avere il sopravvento. Convoglia tutti i tuoi sforzi nel mettere il tuo cuore dinanzi a Me e Io ti conforterò portandoti pace e felicità. Non sforzarti di essere in un certo modo davanti agli altri; non ha più valore e peso il fatto di soddisfarMi? Nel soddisfarMi non sarai colmato ancor più fino alla fine dei tuoi giorni di pace e felicità imperiture?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 10”). Le parole di Dio mi hanno schiarito le idee. In superficie, sembrava che mia madre si inginocchiasse e mi supplicasse, ma dietro a tutto questo si nascondeva il piano di Satana. Satana non voleva che seguissi Dio e che fossi salvata; stava usando mia madre per tentarmi e attaccarmi, cercando di farmi tradire Dio e scendere all’inferno con lui. Non potevo cadere nel piano di Satana; dovevo rimanere salda nella mia testimonianza per svergognarlo! Questo pensiero mi ha resa più risoluta. Nelle faccende quotidiane, potevo ascoltare mia madre, ma, nelle questioni di fede, non era possibile. Avevo deciso di credere in Dio!
In seguito, vedendo il mio atteggiamento risoluto nel credere in Dio, i miei genitori hanno preso a sorvegliarmi in modo ancora più serrato. Pregavo spesso Dio, chiedendoGli di aprirmi un cammino. Più tardi, una sorella mi ha offerto un lavoro nel suo negozio che mi avrebbe dato l’opportunità di leggere le parole di Dio e di riunirmi con i fratelli e le sorelle, quindi ho accettato volentieri. Tuttavia, con mia sorpresa, mio padre mi seguiva di nascosto. Un giorno, mentre ero a una riunione, all’improvviso ho ricevuto una sua chiamata: mi chiedeva dove fossi. Sono stata saggia e gli ho detto di essere a lavoro, ma lui non mi ha creduta ed è corso al negozio. Fortunatamente sono tornata in negozio prima di lui e se n’è andato solo dopo avermi vista. In un’altra occasione, mentre andavo a un incontro e mi stavo avvicinando alla casa ospitante, mi sono voltata e ho visto mio padre che mi seguiva, quindi non ho osato partecipare all’incontro e sono dovuta tornare a casa. Mio padre non solo mi seguiva e mi controllava quando uscivo, ma ogni tanto veniva anche nella mia stanza a casa per controllare se stessi leggendo le parole di Dio. Una notte, ho chiuso a chiave la porta della mia camera da letto e mi sono nascosta per leggere le parole di Dio, quando all’improvviso ho sentito un “tum tum tum” alla porta e ho avuto molta paura. Prima che potessi nascondere i libri delle parole di Dio e aprire la porta, mio padre ha rotto il vetro della finestra e ha fatto irruzione dal balcone. Aveva preso una bottiglia dal mobiletto del bagno e ha continuato a usarla per colpirmi, maledicendomi mentre lo faceva: “Ti avevo detto di non credere in Dio! Non ti lascerò assolutamente mantenere questa fede!” Ha anche gridato parole blasfeme contro Dio. Poi anche mia madre mi ha rimproverata: “Se continui a credere in Dio, tuo padre e io ti rinnegheremo. Vediamo come te la caverai allora!” Ero davvero spaventata, avevo paura che mio padre potesse farmi del male e che potessero davvero cacciarmi di casa, così ho invocato Dio: “Dio, la mia statura è troppo piccola per superare questa situazione, Ti prego di guidarmi e proteggermi, e di darmi fede e forza”. Poi ho pensato alle parole di Dio: “Non dovresti avere paura di questo e di quello. Per quante difficoltà e pericoli ti si presentino, sei in grado di rimanere saldo dinanzi a Me, senza impedimenti, in modo che la Mia volontà si compia indisturbata. È questo il tuo dovere, […] Non avere paura: con il Mio sostegno, chi potrebbe mai sbarrare la strada?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 10”). È vero, Dio è il mio sostegno, tutte le cose e gli eventi sono nelle Sue mani e anche i miei genitori sono sotto il controllo di Dio. Senza il Suo permesso, non potrebbero farmi nulla. Quando i miei genitori hanno capito che, qualunque cosa dicessero, ero determinata a continuare a credere in Dio, si sono arrabbiati così tanto che si sono voltati e se ne sono andati infuriati.
Dopo che i miei genitori se ne sono andati, ho pensato a come mio padre mi aveva picchiato e mi sono sentita molto triste. In tutta la mia vita mio padre non mi aveva mai picchiata, ma solo perché credevo in Dio, i miei genitori, che mi avevano sempre amata, mi trattavano come un loro nemico. Mio padre mi aveva colpita con una bottiglia e mia madre aveva addirittura detto che non mi voleva più. Se davvero mi avessero cacciata di casa, non avrei avuto una dimora e sarei stata completamente sola: dove potevo andare? Mi sono sentita un po’ debole e ho pensato a quanto sia difficile credere in Dio in Cina. Mi chiedevo se avrei dovuto credere solo nel mio cuore e non andare alle riunioni affinché la famiglia potesse tornare ad andare d’accordo e potesse amarmi come prima. Tuttavia, pensare di rinunciare alle riunioni mi rendeva molto triste, poiché incontrarmi con i fratelli e le sorelle e leggere le parole di Dio mi aveva aiutato a comprendere alcune verità e mi aveva permesso di capire che credere in Dio significa percorrere il cammino giusto nella vita e che tutto nella vita viene da Dio. Credere in Lui mi ha portato pace, gioia e la sensazione di avere qualcuno su cui contare, inoltre mi ha resa molto felice. Tuttavia era molto doloroso e soffocante essere perseguitata dai miei genitori, così ho pregato Dio chiedendoGli di guidarmi per comprendere la Sua intenzione e di darmi la fede necessaria per superare questa situazione. In seguito ho letto che le parole di Dio affermano: “Devi patire difficoltà per la verità, devi sacrificarti per la verità, devi sopportare umiliazioni per la verità e, per ottenerne di più, devi subire ulteriori sofferenze. Questo è ciò che dovresti fare. Non devi gettare via la verità per godere di una vita armoniosa in famiglia, e non devi perdere un’esistenza di dignità e integrità per un momentaneo godimento. Dovresti perseguire tutto ciò che è bello e buono, e perseguire un cammino di vita che sia più significativo. Se conduci un’esistenza così mediocre e non persegui alcun obiettivo, non stai sprecando la tua vita? Che cosa puoi guadagnare da una vita del genere? Dovresti rinunciare a tutti i piaceri della carne per il bene di una verità, e non dovresti gettare via tutte le verità per il bene di un po’ di divertimento. Persone simili non hanno alcuna integrità né dignità; non vi è alcun significato nella loro esistenza!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”). Leggere le parole di Dio ha portato chiarezza nel mio cuore. In Cina, il paese che più oppone resistenza a Dio, è inevitabile essere perseguitati per credere in Lui. Per seguirLo bisogna avere la fede e la volontà di sopportare le difficoltà. Tuttavia, dopo aver sofferto qualche avversità perché i miei genitori spesso mi picchiavano, mi rimproveravano e mi perseguitavano, il mio cuore era turbato e mi ero lamentata del fatto che credere in Dio fosse davvero doloroso, avevo preso persino in considerazione l’idea di non riunirmi più. Ero così debole e priva di determinazione! Credere in Dio e adorarLo è perfettamente naturale e giustificato e la mancanza di comprensione da parte dei miei genitori e la loro persecuzione nei miei confronti erano state tutte causate dal Partito Comunista che oppone resistenza a Dio, arresta i cristiani ovunque, diffonde voci infondate e condanna Dio. Ciò aveva fatto sì che la mia famiglia non credente venisse sviata e agisse allo stesso modo, perseguitandomi e ostacolando la mia fede. Ad ogni modo, credevo erroneamente che questa sofferenza fosse causata dalla mia fede in Dio. Ero stata totalmente incapace di distinguere il bene dal male, ero stata cieca e sciocca! Ho pensato a come Dio Si è incarnato ed è venuto in Cina, il paese che più Gli oppone resistenza, subendo arresti e persecuzioni da parte del suo regime ateo e resistenza e condanna da parte del mondo religioso, ma Dio ha sempre espresso silenziosamente la verità e ha sopportato ogni tipo di sofferenza per salvare l’umanità. Eppure mi lamentavo di Dio solo perché stavo attraversando una piccola sofferenza, desiderando solo di vivere una vita comoda e facile, non disposta a soffrire o ad affrontare la persecuzione per acquisire la verità nella mia fede in Dio. Ero davvero priva di coscienza. Ho anche pensato a come Dio Si sia incarnato negli ultimi giorni per esprimere la verità e salvare l’umanità. Era un’opportunità unica nella vita e per me sarebbe stata la sola possibilità di acquisire la verità ed essere salvata da Dio. Se abbandonassi la fede in Dio solo per godere di un’armonia familiare temporanea e perdessi la mia possibilità di salvezza da parte di Dio, allora sarebbe un rimpianto per tutta la vita! A prescindere da quanto i miei genitori mi amassero, non potevano salvarmi dalla catastrofe. Solo Dio è il mio unico sostegno. Se non credessi in Dio o non perseguissi la verità, godessi semplicemente della comodità e dell’armonia familiare e nel farlo vivessi una vita vuota, allora che significato avrebbe? Alla fine, mi sarei semplicemente ritrovata a seguire il cammino della depravazione e del male che percorrono le persone laiche, sarei diventata sempre più corrotta da Satana e infine sarei stata distrutta insieme a lui. Pensando a questo, mi sono sentita molto più calma e ho deciso che a prescindere da quanto i miei genitori mi perseguitassero o mi ostacolassero, avrei seguito Dio fino alla fine!
Il giorno dopo, mio padre è venuto di nuovo nella mia stanza. Non era duro come il giorno prima e ha affermato con espressione accigliata: “Ci sono alcune cose che non ti ho detto prima. Avevo paura che ti saresti infastidita. Da quando sei stata arrestata e rilasciata, alcuni abitanti del villaggio hanno detto che nel nostro paese è spuntata una giovane criminale e io e tua madre non possiamo nemmeno tenere la testa alta quando usciamo. Non è stato facile crescerti, ma anche se non consideri noi, dovresti pensare a te stessa! Se verrai arrestata di nuovo per la tua fede, la tua vita sarà finita!” Dopo aver detto questo se n’è andato. Vedere mio padre andarsene con un’espressione addolorata mi ha lasciata angosciata. Tutti mi vedevano come una bambina amabile e comprensiva, ma ora, dopo essere stata arrestata dalla polizia, le persone che non capiscono i fatti pensavano che avessi fatto qualcosa di male là fuori. Durante quel periodo i miei genitori devono aver sopportato molti sguardi freddi e parole dure. Ho pensato a come i miei genitori mi avessero cresciuta mentre io non li avevo resi orgogliosi, invece avevo solo fatto sì che venissero additati e guardati dall’alto in basso. Sentivo di averli davvero delusi. In seguito ho letto un passo delle parole di Dio: “Forse ricordate tutti queste parole: ‘Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria’. Tutti voi avete udito questa frase, ma nessuno ne aveva capito il vero significato prima. Oggi, invece, siete pienamente consci del loro significato reale: Dio porterà a compimento queste parole negli ultimi giorni e le porterà a compimento in coloro che sono stati brutalmente perseguitati dal gran dragone rosso, nella terra in cui esso giace arrotolato su sé stesso. Il gran dragone rosso perseguita Dio ed è Suo nemico e per questo motivo, in questa terra, le persone sono sottoposte a umiliazione e persecuzione a causa della loro fede in Dio. Ecco perché queste parole troveranno la loro realizzazione nel vostro gruppo di persone” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio è semplice come l’uomo la immagina?”). Dalle parole di Dio ho capito che percorrere il cammino giusto nella vita credendo in Lui non è sbagliato, ma poiché il Partito Comunista oppone follemente resistenza a Dio, arresta e perseguita i credenti, ne risulta che i credenti in Cina, paese ateo, subiscono molte umiliazioni e persecuzioni. Questo non perché credere in Dio sia sbagliato, ma piuttosto perché il Partito Comunista è completamente malvagio e porta innumerevoli danni e sofferenze ai credenti e alle loro famiglie. Il principale colpevole di tutte queste sofferenze era il Partito Comunista e io non dovevo nulla ai miei genitori. Pensando a questo, mi sono sentita in qualche modo liberata. Contemplando le parole di Dio, ho anche capito che, sebbene oggi siamo umiliati e perseguitati per la fede in Dio, questa sofferenza è temporanea. Dio usava questa sofferenza per perfezionare la mia fede, quindi questa pena aveva un senso e io dovevo affidarmi a Lui e continuare con fermezza. Con questo in mente, ho acquisito fede e non ho più provato alcun dolore o angoscia.
Nell’estate del 2013, appena tornata a casa dopo aver svolto i miei doveri, mia madre ha affermato con ansia: “La polizia ha chiamato e ha detto che vuole vederti”. Mi sono spaventata molto quando ho sentito questo; non sapevo cosa volesse la polizia da me, così ho pregato Dio in silenzio chiedendoGli di concedermi saggezza affinché potessi capire a fondo i piani di Satana e rimanere salda nella mia testimonianza. Alla stazione di polizia, gli agenti mi hanno fatto alcune domande sulla chiesa e mi hanno anche chiesto di scrivere parole blasfeme contro Dio. Sapevo che la bestemmia contro Dio è un peccato imperdonabile in questa vita e nel mondo che verrà e che scrivere ciò avrebbe significato tradirLo, quindi mi sono rifiutata categoricamente di farlo. Mio padre, vedendo che mi rifiutavo di scrivere quello che mi chiedevano, si è arrabbiato così tanto che il suo viso è diventato rosso e ha detto alla polizia: “Se continua ad aggrapparsi alla sua fede, allora portatela via!” Non potevo credere alle mie orecchie. Non mi aspettavo che mio padre si sarebbe alleato con la polizia per farmi pressione affinché rinunciassi alla mia fede, addirittura sollecitando la polizia ad arrestarmi. Questo non era più il padre che avevo conosciuto! Successivamente, vedendo che mi rifiutavo di scrivere, la polizia mi ha lasciata andare a casa e mi ha detto di consegnare entro tre giorni una dichiarazione di apostasia. Una volta tornata a casa, il pensiero che mio padre volesse consegnarmi alla polizia mi ha lasciata con una sensazione interna di gelo. Ho pensato a due passaggi delle parole di Dio: “Se un uomo va in bestia e si infuria quando viene menzionato Dio, Lo ha forse visto? Sa chi è Dio? Non sa chi è Dio, non crede in Lui ed Egli non gli ha parlato. Dio non l’ha mai disturbato, quindi perché dovrebbe arrabbiarsi? Potremmo dire che questa persona è malvagia? Le tendenze mondane, il mangiare, bere, cercare il piacere e inseguire i personaggi famosi: nessuna di queste cose infastidirebbe un uomo come lui. Tuttavia, non appena viene menzionata la parola ‘Dio’, o la verità delle parole di Dio, va su tutte le furie. Non è forse segno di una natura malvagia? Ciò basta a dimostrare la natura malvagia dell’uomo” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico V”). “Non c’è relazione tra un marito credente e una moglie non credente, come non c’è alcuna relazione tra figli credenti e genitori non credenti; questi due tipi di persone sono totalmente incompatibili. Prima di entrare nel riposo, si possiedono parenti fisici, ma una volta entrati nel riposo, non si ha più alcun parente fisico” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Le Sue parole espongono che se una persona non conosce Dio o non ha mai creduto in Lui, ma quando viene menzionata la parola “Dio” diventa arrabbiata e piena di odio, ciò indica che la natura di questa persona è malvagia e che si oppone a Dio. Ho riflettuto su come mio padre avesse sempre avuto un atteggiamento di odio nei confronti della mia fede e ogni volta che mi vedeva riunire o leggere le parole di Dio digrignava i denti per il disprezzo, i suoi occhi brillavano di rabbia e arrivava persino a bestemmiare Dio. Per ostacolare la mia fede, spesso mi osservava come se fossi una criminale, seguendomi e controllandomi, senza lasciarmi alcuna libertà; quando ha saputo che stavo leggendo le parole di Dio nella mia stanza sembrava impazzito, ha rotto la finestra per entrare e colpirmi. Per costringermi a tradire Dio, ha addirittura suggerito attivamente che la polizia mi arrestasse, senza mostrare alcuna preoccupazione per la mia vita o per la mia morte, né alcun tipo di affetto tra padre e figlia. Questo mi ha fatto comprendere che la sua natura essenza era quella di opporsi a Dio e odiarLo. Dio afferma che i credenti e i non credenti sono due tipi distinti di persone, e questo è effettivamente vero! Stavo seguendo Dio e perseguendo la verità, percorrendo la strada giusta nella vita, mentre i miei genitori non credevano in Dio e seguivano il Partito Comunista per perseguitarmi. Sebbene avessimo un legame di sangue, non percorrevamo lo stesso cammino ed eravamo fondamentalmente incompatibili. Sperimentando queste cose, ho acquisito un certo discernimento sull’essenza dei miei genitori e sono riuscita ad abbandonare alcuni dei miei legami emotivi con loro. In seguito, poiché alla stazione di polizia continuavano a insistere affinché firmassi una dichiarazione di apostasia, me ne sono andata di casa e mi sono nascosta.
Poi è accaduta un’altra cosa che mi ha fatto vedere più chiaramente l’essenza dei miei genitori. Una sera, mentre passavo per il villaggio per svolgere i doveri, sono tornata a casa per prendere alcune cose e i miei genitori, rivedendomi, mi hanno di nuovo esortata a non credere più in Dio. Mio padre ha detto: “Ti abbiamo cresciuta con la speranza che ci avresti sostenuti da vecchi, ma ora che vai alle riunioni tutti i giorni sembra che non possiamo più contare su di te”. All’inizio non ho risposto, ma con mio grande stupore, mio padre all’improvviso ha cominciato a schiaffeggiarsi il volto, colpendosi da solo mentre mi chiedeva di smettere di credere in Dio e facendosi sanguinare il naso. Ero sbalordita. Non avrei mai pensato che mio padre avrebbe fatto ricorso a tali metodi per costringermi a rinunciare alla mia fede in Dio. Anche mia madre piangeva e mi esortava. Mi sentivo molto angosciata e non riuscivo a trattenere le lacrime. Pensavo: “Mio padre si causerà gravi danni se continua a colpirsi? Dopotutto, lui è mio padre e non posso restare a guardare mentre si fa del male, ma non posso nemmeno accettare di smettere di credere in Dio. Cosa dovrei fare?” In quel momento, ho pensato a un passo delle parole di Dio: “In ogni momento, il Mio popolo dovrebbe restare in guardia contro le scaltre macchinazioni di Satana, proteggendo per Me la porta della Mia casa; i suoi membri dovrebbero essere in grado di sostenersi a vicenda e di provvedere gli uni agli altri, in modo da evitare di cadere nella trappola di Satana, a quel punto sarebbe troppo tardi per rammaricarsene” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 3”). Le parole di Dio mi hanno aiutata a capire che l’autolesionismo di mio padre aveva lo scopo di impedirmi di credere in Dio, e che questo era un piano di Satana. Quindi non sono scesa a compromessi con loro. Vedendo che ero rimasta risoluta, i miei genitori alla fine hanno smesso di parlare.
Successivamente, ho letto un altro passaggio delle parole di Dio: “Perché i figli rispettano i loro genitori? E perché i genitori amano svisceratamente i loro figli? Che tipo di intenzioni nutrono effettivamente le persone? Non sono forse finalizzate a soddisfare i loro piani ed egoistici desideri? Intendono davvero agire per il piano di gestione di Dio? Si stanno realmente prodigando per l’opera di Dio? Il loro intento è adempiere ai doveri di un essere creato?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Dalle parole di Dio ho capito che l’amore dei genitori per i propri figli è guidato da desideri egoistici. Dopo essere stata arrestata per aver creduto in Dio, i miei genitori pensavano che avessi portato loro vergogna e avevano paura che la polizia potesse causare problemi. Quindi, hanno usato vari metodi per ostacolare la mia fede in Dio, arrivando persino a farsi del male per costringermi. Mi sono resa conto che il loro amore per me non era autentico. L’amore dei genitori è impuro e serve ai loro interessi personali. Se li avessi ascoltati e avessi rinunciato alla mia fede in Dio, come sarei stata salvata? Non mi amavano, mi facevano del male! Non potevo più lasciarmi limitare dall’affetto. Non importa quanto i miei genitori cercassero di ostacolarmi o perseguitarmi, avevo deciso di seguire Dio fino alla fine.
Successivamente, quando pensavo a mio padre che si colpiva provavo ancora un certo disagio e debolezza. Ho letto che le parole di Dio dicono: “I giovani dovrebbero avere la perseveranza di procedere lungo la via della verità che ora hanno scelto, per realizzare il loro desiderio di spendere tutta la vita per Me. Non dovrebbero essere privi della verità, né dovrebbero nutrire ipocrisia e ingiustizia, ma dovrebbero rimanere saldi nella posizione corretta. Anziché limitarsi ad andare alla deriva, dovrebbero avere l’ardire di sacrificarsi e lottare per la giustizia e la verità. I giovani dovrebbero avere il coraggio di non soccombere all’oppressione delle forze delle tenebre e di trasformare il significato della loro esistenza” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole per i giovani e gli anziani”). Dalle parole di Dio ho capito che, in quanto essere creato, dovevo credere in Dio, seguirLo e fare il mio dovere. In questo modo la vita acquista valore e significato. Se avessi cercato un conforto temporaneo per amore dell’armonia familiare e avessi perso la mia possibilità di perseguire la verità ed essere salvata da Dio, non avrei forse vissuto la mia vita per niente? Poiché avevo scelto di credere in Dio, non dovevo essere limitata da niente e da nessuno e dovevo continuare con fermezza. Questa è la determinazione e la perseveranza che un giovane dovrebbe avere. Ho pensato a Pietro, i cui genitori avevano ostacolato la sua fede in Dio; Pietro tuttavia aveva il senso di giustizia e faceva una netta distinzione tra ciò che amava e ciò che odiava. Non si è lasciato limitare dai suoi genitori non credenti e ha seguito con determinazione il Signore Gesù. Seguendo il Signore ha sperimentato il giudizio, il castigo, le prove e l’affinamento di Dio, la sua indole di vita è cambiata e alla fine è stato crocifisso a testa in giù come testimonianza di Dio. La vita di Pietro è stata davvero la più significativa. Sebbene fossi molto lontana dall’esempio di Pietro, ero disposta a emularlo nel non essere vincolata da niente o nessuno, a perseguire la verità e a vivere una vita significativa. Dopo aver compreso l’intenzione di Dio, il mio cuore si è sentito completamente liberato. Non mi sentivo più a disagio a causa dell’atteggiamento dei miei genitori nei miei confronti e volevo solo fare bene il mio dovere per soddisfare Dio. In seguito, quando i miei genitori hanno capito che ero determinata a credere in Dio e che non avevano davvero modo di ostacolarmi, hanno smesso di disturbarmi. Ora mi riunisco costantemente in chiesa e faccio il mio dovere e il mio cuore è davvero sereno e in pace!