21. Riflessioni dopo aver attaccato ed escluso qualcuno

di Shi Zhen, Cina

Nel maggio del 2023, collaboravo con Xin Jie, Jiang Yan e Xiao Xin nei doveri basati sui testi. Sorella Xin Jie era arrivata da poco ma era seria nell’affrontare le questioni, brava nel cercare la verità e faceva presente ciò che non capiva oppure offriva punti di vista diversi per la condivisione. All’inizio, riuscivo a condividere con lei con amore e pazienza. Tuttavia, con il passare del tempo, ho iniziato a sentirmi in imbarazzo quando proponeva una prospettiva diversa dalla mia, cosa che accadeva spesso; così, interiormente, ho cominciato a oppormi a lei e a escluderla.

Una volta, stavamo analizzando insieme un sermone e abbiamo espresso opinioni divergenti. Ho pensato: “Quando abbiamo studiato o revisionato i sermoni insieme, hai spesso presentato una prospettiva differente, ma questa volta mi tocca condividere dettagliatamente con te su come la vedo io”. Così le ho illustrato nel dettaglio il mio punto di vista, però lei continuava a dissentire. Le altre due sorelle ci hanno riflettuto per un po’ e anche loro hanno ritenuto sensato quanto sostenuto da lei; hanno iniziato a confutare il mio pensiero e questo mi ha causato grande imbarazzo. Mi sono detta: “Faccio il mio dovere da più tempo di te, ho una maggiore comprensione e sono anche capogruppo, sarebbe assolutamente umiliante se un nuovo arrivato riuscisse a capire le cose meglio di me! È tutta colpa di Xin Jie che qui mi crea problemi. Così non va bene. Devo trovare un modo per convincere le altre sorelle e farle schierare dalla mia parte”. Ma per quanto potessi condividere sulla questione, loro non erano comunque d’accordo con me. Mi sono rifiutata di lasciar correre e ho pensato: “Xin Jie è sempre in disaccordo con me. Questo mina veramente la mia immagine di capogruppo. Non si può andare avanti così. Devo continuare a cercare principi pertinenti perché le sorelle riconoscano che il mio punto di vista è corretto e io possa salvare la faccia”. Eppure, anche dopo aver condiviso a lungo, loro non concordavano ancora con la mia opinione. Alla fine, Xin Jie ha suggerito di chiedere consiglio al supervisore e io ho dovuto desistere. In seguito, il supervisore ha detto che la prospettiva di Xin Jie era più in linea con i principi. Questo esito mi ha fatta sentire ancora peggio e mi sono detta: “È terribile, non solo le sorelle che fanno parte del mio gruppo hanno accettato il suo punto di vista, ma persino il supervisore è d’accordo con lei. Ormai sono capogruppo solo di nome, completamente inutile in questa squadra”. La mia opinione su di lei è peggiorata; quando c’erano problemi nel lavoro, facevo di tutto per comunicare solo con le altre due sorelle e ho smesso di parlare con lei.

Qualche giorno dopo, Xin Jie ci ha consegnato una lettera di comunicazione che aveva scritto perché la controllassimo. Il contenuto, nel complesso, era piuttosto valido e anche le due sorelle con cui collaboravo hanno dato la loro approvazione. Ho pensato: “Non va bene, devo sottoporre attentamente la lettera a scrutinio e mettere in evidenza le tue manchevolezze in modo che le due sorelle vedano che non sei poi così eccezionale”. L’ho revisionata in maniera particolarmente meticolosa segnandomi ogni problema che riscontravo, picchiando forte sulla tastiera, come per sfogare il mio malcontento. La verità era che la sua scrittura aveva effettivamente mostrato dei miglioramenti; c’erano alcuni problemi di poco conto, però era normale e avrei dovuto pazientemente condividere con lei sul modo in cui rivedere e migliorare la lettera. Ma nel tentativo di salvaguardare il mio orgoglio, mi sono impegnata a trovare il pelo nell’uovo e le ho detto in tono duro: “Questa parte non è scritta in modo appropriato, quest’altra non è stata integrata con i principi, questo non è rendere testimonianza a Dio, ma a te stessa. Dovresti rivedere tutto da capo in accordo con i principi”. A quel punto, lei ha tenuto la testa bassa e non ha detto nulla, e l’atmosfera nello studio è diventata particolarmente opprimente. Dopo un po’ ho visto che Xin Jie non aveva ancora iniziato a modificare la lettera e ho pensato: “Perché non hai ancora cominciato? Non accetti i miei suggerimenti o qualcosa del genere? Non è possibile! Devo dirtelo e umiliarti davanti a tutte!” Così mi sono rivolta a lei con piglio autoritario: “Finisci la revisione entro stasera e mandala al supervisore. Smettila di procrastinare!” Lei trovava il compito piuttosto impegnativo, non sapeva come procedere e si sentiva limitata da me. Non osava parlare delle sue difficoltà e sembrava davvero turbata. Quindi, solo dopo che Jiang Yan ha condiviso con lei, la revisione è stata ultimata e si è proceduto all’invio.

Un giorno, improvvisamente, ho ricevuto una lettera da Xin Jie. L’ho aperta e ho visto che mi faceva notare il mio comportamento in quel periodo: analizzava la natura delle mie azioni alla luce di un passo in cui Dio smaschera gli anticristi che attaccano ed escludono gli altri. Nella mia mente, continuavo a cercare di controbattere e non riuscivo proprio ad accettarlo. Ho capito che il mio stato era sbagliato e che dovevo iniziare con l’accettazione e l’obbedienza. Così ho pregato Dio: “Dio, visto che Xin Jie ha evidenziato i miei problemi, questi devono essere presenti dentro di me, ma non ne sono ancora consapevole. Ti prego, illuminami e guidami a riconoscere la mia indole corrotta”.

Nella mia ricerca, mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio: “In quali altri modi si manifestano questi attacchi ed esclusioni delle persone? (Sminuendo gli altri.) Sminuire gli altri è uno dei modi in cui ciò si manifesta; non importa quanto bene tu faccia il tuo lavoro, gli anticristi continueranno a sminuirti o a condannarti finché non sarai negativo e debole e non riuscirai a sopportare. A quel punto saranno felici e avranno raggiunto il loro scopo. La condanna è parte di ciò che significa sminuire gli altri? (Sì.) In che modo gli anticristi condannano le persone? Essi fanno di un sassolino una montagna. Per esempio, hai fatto qualcosa che non era un problema, ma essi desiderano sollevare un gran polverone allo scopo di attaccarti, quindi le pensano tutte per gettare fango su di te e condannarti facendo di un sassolino una montagna, così che gli altri che ascoltano credano che ciò che gli anticristi dicono abbia senso e che tu abbia fatto qualcosa di sbagliato. In questo modo, gli anticristi hanno raggiunto il loro obiettivo. Questo è condannare, attaccare ed escludere chi dissente. Che cosa significa escludere? Significa che sanno nel cuore che ciò che hai fatto è giusto, ma ti invidiano, ti odiano e cercano intenzionalmente di attaccarti, e per questo diranno che ciò che hai fatto è sbagliato. Allora useranno i propri punti di vista e le proprie fallacie per superarti nella dialettica, parlando in modo accattivante così che chiunque ascolti senta che ciò che dicono è giusto e ben detto; quindi, tutte quelle persone approveranno gli anticristi e si schiereranno dalla loro parte opponendosi a te. Gli anticristi usano questo per attaccarti, per renderti negativo e debole. Così facendo, essi avranno raggiunto il loro scopo di attaccare ed escludere chi dissente. L’esclusione di chi dissente può avvenire a volte sotto forma di dibattito faccia a faccia oppure, a volte, tramite il giudicare qualcuno, aizzando le persone contro di lui, calunniandolo e inventando cose sul suo conto alle sue spalle. […] L’anticristo pensa che sia meglio sottomettere un dissidente, ma se questo non può essere sottomesso fa tutto il possibile per isolarlo e poi escluderlo. Se non può essere escluso l’anticristo continua a isolarlo fino a gettarlo in ginocchio costringendolo a implorare pietà. L’anticristo adesca e usa certe forze per attaccare le persone che perseguono la verità o che hanno opinioni non in linea con la sua. Demolisce la chiesa e la spacca in fazioni, e alla fine la chiesa è divisa in due o tre cricche: una che ascolta l’anticristo, una che non lo ascolta e una neutrale. Sotto la sua guida ‘brillante’, sempre più persone lo ascoltano e sempre meno non lo ascoltano. Sempre più persone cedono e coloro che hanno opinioni diverse da quelle dell’anticristo rimangono isolate e non osano dire la loro. Sempre meno gente riesce a discernerlo o opporglisi, e in questo modo l’anticristo prende il controllo della maggioranza delle persone della chiesa, assumendo una posizione di autorità. È questo lo scopo a cui tende l’anticristo. Quando ha a che fare con persone che hanno un’opinione diversa, non mostra la minima tolleranza. Pensa: ‘Anche se hai un’opinione diversa devi sottometterti alla mia leadership, perché l’ultima parola è mia. Tu sei al di sotto di me. Se sei un drago, devi raggomitolarti; se sei una tigre, devi stenderti bocconi; non importa quali abilità tu abbia: fintanto che ci sono io non pensare nemmeno di ottenere un vantaggio o creare problemi!’ È questo l’obiettivo a cui punta l’anticristo: controllare tutto da solo la chiesa e il popolo eletto di Dio(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 2: Attaccano ed escludono i dissidenti”). Dio smaschera che, per prendere il potere e avere l’ultima parola nei contesti di gruppo e per raggiungere l’obiettivo di controllare gli altri, gli anticristi usano ogni tipo di metodo e di mezzo per attaccare ed escludere coloro che dissentono o che minacciano il loro prestigio. Ho riflettuto sul mio comportamento alla luce delle parole di Dio. Nel corso del mio incarico come capogruppo, non era quasi mai capitato che le sorelle intorno a me fossero in disaccordo e il mio desiderio di prestigio veniva soddisfatto, ma poi era arrivata Xin Jie e di tanto in tanto aveva offerto suggerimenti diversi e sentivo che la mia figura agli occhi del gruppo veniva sminuita, il che mi rendeva infelice. Di conseguenza, avevo iniziato a escluderla. Durante gli studi e le discussioni, quando i miei punti di vista non venivano accettati dalle sorelle, per salvarmi la faccia e indurre Xin Jie a riconoscere che le mie opinioni erano corrette, cercavo informazioni dietro le quinte e ho ripetutamente condiviso con le sorelle per tentare di convincerle tutte. Quando lei non era d’accordo con me, mi mostravo fredda e se c’erano problemi nel lavoro, non li condividevo con lei, scegliendo invece di isolarla e limitarla. Per stabilire il mio prestigio, nel revisionare la lettera scritta da lei, invece di aiutarla amorevolmente a raffinarla e migliorarla là dove avevo trovato degli errori, avevo deliberatamente messo in evidenza i suoi difetti e l’avevo criticata e sminuita. Questo l’aveva portata a diventare negativa e le aveva fatto credere che non ci fosse modo di modificare quella lettera e tuttavia non mi ero fermata, facendole pressione affinché lo facesse in fretta, con il pretesto che avrebbe ritardato l’avanzamento del lavoro e creandole deliberatamente delle difficoltà. Il mio comportamento e le mie azioni nell’attaccare e nell’escludere i dissenzienti non erano forse proprio come Dio ha smascherato? Quando i fratelli e le sorelle collaborano nei loro doveri, non è come nel mondo secolare, dove chi ha prestigio e potere impone ogni cosa. Nella casa di Dio, la verità detiene il potere e si può condividere insieme sui diversi punti di vista per cercare i principi; noi dovremmo seguire chiunque abbia ragione e sia in accordo con essi, attuando tutto secondo le parole di Dio e le verità principi. Invece io avevo un’opinione troppo alta di me stessa e volevo sempre che gli altri si piegassero alla mia volontà e se qualcuno non mi ascoltava, trovavo il modo di farlo sottomettere senza esitare, anche se ciò significava ostacolare il lavoro e vincolare mia sorella. Solo gli anticristi e le persone malevole possono compiere malefatte come attaccare ed escludere le persone: a questo pensiero, non potevo credere che anch’io fossi capace di simili azioni. Mi sono resa conto che i miei problemi erano davvero gravi, così ho pregato Dio di illuminarmi affinché li individuassi.

Successivamente, ho letto due passi delle parole di Dio: “Qual è l’obiettivo principale di un anticristo quando attacca ed esclude un dissidente? Cerca di creare nella chiesa una situazione in cui non ci siano voci contrarie alla sua, in cui il suo potere, il suo stato di leader e le sue parole siano tutti assoluti. Tutti devono dargli retta, e anche se hanno un’opinione diversa non devono esprimerla, ma lasciare che marcisca nei loro cuori. Chiunque osi dissentire apertamente da lui diventa nemico dell’anticristo, il quale escogiterà qualsiasi modo possibile per rendergli la vita difficile e non vedrà l’ora di farlo sparire. Questo è uno dei modi in cui gli anticristi attaccano ed escludono un dissidente al fine di sostenere il loro prestigio e difendere il loro potere. Pensano: ‘Va bene che tu abbia opinioni diverse, ma non puoi andare in giro a parlarne come ti pare, né tanto meno compromettere il mio potere e il mio prestigio. Se hai qualcosa da dire, puoi dirmelo in privato. Se lo dici davanti a tutti e mi fai perdere la faccia stai cercando guai, e dovrò occuparmi di te!’ Che tipo di indole è questa? Gli anticristi non permettono agli altri di parlare liberamente. Se gli altri hanno un’opinione, che sia sull’anticristo o su qualsiasi altra cosa, non possono semplicemente menzionarla casualmente; devono avere considerazione dell’immagine dell’anticristo. In caso contrario, l’anticristo li bollerà come nemici e li attaccherà ed escluderà. Che tipo di natura è questa? Quella di un anticristo. E perché lo fanno? Non consentono che nella chiesa vi siano voci alternative, non permettono che vi sia alcun dissidente, né ai prescelti di Dio di condividere apertamente sulla verità e discernere le persone. Ciò che temono di più è essere smascherati e identificati dagli altri; cercano continuamente di consolidare il loro potere e il prestigio di cui godono nel cuore della gente, e non vogliono mai che siano indeboliti. Non potrebbero mai tollerare che qualcosa minacci o colpisca il loro orgoglio, la loro reputazione o il loro prestigio e valore come leader. Questa non è forse una manifestazione della natura maligna degli anticristi? Non contenti del potere che già possiedono, lo consolidano e lo rafforzano, e ricercano il dominio eterno. Non solo vogliono controllare il comportamento degli altri, ma anche il loro cuore. Questi metodi usati dagli anticristi servono assolutamente a proteggere il loro potere e prestigio e sono interamente il risultato del loro desiderio di mantenere il potere(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 2: Attaccano ed escludono i dissidenti”). “Qual è l’origine di questi metodi, di queste manifestazioni e di questi motivi e fonti nelle azioni degli anticristi che attaccano ed escludono i dissidenti? (Satana.) Per essere precisi, provengono dalle ambizioni e dai desideri dell’uomo e dalla natura di Satana. Allora qual è l’obiettivo dell’anticristo? Il suo obiettivo è prendere il potere, controllare i cuori delle persone e godersi i vantaggi del prestigio. È questo che determina un vero anticristo. Per quanto riguarda le due questioni di conquistare i cuori delle persone e di attaccare ed escludere i dissidenti, come interpreta un anticristo la parola ‘leader’ e il ruolo che un leader ricopre? Crede che il leader sia qualcuno che possiede prestigio e potere, qualcuno che abbia il potere di comandare, adescare, fuorviare, minacciare e controllare le persone che guida. Questa è la sua comprensione della parola ‘leader’. Quindi, quando è in una posizione di leader, applica queste tattiche nel suo lavoro ed è così che assolve i propri doveri. Ma allora cosa fa veramente quando assolve i propri doveri? Possiamo dire con sicurezza che compie azioni malvagie e per essere precisi che instaura il suo regno indipendente, mettendosi in competizione con Dio riguardo il popolo eletto, i cuori delle persone e lo status. Vuole prendere il posto di Dio nei cuori delle persone, essere adorato da loro(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 2: Attaccano ed escludono i dissidenti”). Dio smaschera che, per quelli che hanno una natura di anticristo, il prestigio è la vita; per proteggere prestigio e potere, essi sono in grado di agire in modo sconsiderato, usando ogni mezzo necessario per contendere le persone a Dio e far sì che queste li seguano e obbediscano. Riflettendo, mi sono resa conto che anch’io davo eccessiva importanza alla reputazione e al prestigio e da quando ero diventata capogruppo, avevo sempre voluto l’ultima parola e l’attenzione di tutti su di me; se le azioni di una persona invadevano il mio prestigio, usavo dei trucchi per tormentarla, smettendo solo una volta ottenuta la sua sottomissione. Vivevo secondo le filosofie sataniche, come “Ci può essere solo un maschio alfa”, “Lascia che coloro che si conformano a me prosperino e quelli che resistono a me periscano” e “In tutto l’universo, solo io regno sovrano”, facendo di tali idee i miei principi di sopravvivenza. Ho riflettuto su quando avevo collaborato con una sorella per svolgere i nostri doveri. Lei non era d’accordo con le mie opinioni e non aveva seguito le mie istruzioni e per tutta risposta io le avevo dato del filo da torcere, facendola sentire vincolata da me e poco propensa a svolgere i doveri al mio fianco. Ora, collaborando con Xin Jie e qualche altra persona, ero rimasta centrata su me stessa e non avevo permesso agli altri di avere suggerimenti diversi; quando Xin Jie aveva mostrato dissenso verso di me, mi ero sentita messa in difficoltà, così l’avevo costretta ad accettare la mia prospettiva per proteggere prestigio e immagine e questo aveva portato a prolungate fasi di stallo durante la discussione dei problemi. Nonostante ciò, non solo non avevo riflettuto su me stessa, ma avevo anche cercato occasioni per attaccare e vendicarmi, rendendole deliberatamente le cose difficili per umiliarla. Questo l’aveva danneggiata pesantemente. Non avevo davvero alcuna umanità! Il fatto che io fossi in grado di svolgere i doveri di un capogruppo era l’esaltazione di Dio e la Sua intenzione era che io guidassi tutti a cercare insieme le verità principi, affinché collaborassimo armoniosamente e svolgessimo bene i nostri doveri e che facessimo progressi sia nell’ingresso nella vita che nei settori tecnici, non che agissi come un’autorità e vincolassi gli altri. Svolgevo i miei doveri da molto tempo, ma ciò non significava che comprendessi la verità o che possedessi la realtà. A dire il vero, non vedevo le cose in modo esaustivo; la mia condivisione e la mia comprensione non erano sempre corrette. Avrei dovuto ascoltare di più i suggerimenti di tutti e dare credito alla condivisione di chiunque fosse in linea con la verità. Ognuno ha una levatura e una comprensione diverse e di conseguenza le prospettive sulle questioni variano. Quindi, naturalmente, emergono idee differenti e non dovrei escludere e rifiutare quelle divergenti dalla mia per proteggere il mio prestigio, ma piuttosto dovrei cercare le verità principi insieme a tutti. Io invece avevo considerato le mie opinioni e la mia comprensione come verità principi, costringendo gli altri ad accettare e sottomettersi, e attaccando ed escludendo chi non mi ascoltava. Queste mie azioni malvagie erano trasgressioni davanti a Dio! Ho pensato ai molti anticristi espulsi dalla casa di Dio che, per proteggere il loro prestigio, reprimevano ed escludevano coloro che erano in grado di discernerli, causando un caos sfrenato nel lavoro della chiesa e provocando gravi intralci e disturbi. Poi ho esaminato me stessa e mi sono resa conto che anch’io attaccavo ed escludevo la sorella che la pensava diversamente per proteggere il mio prestigio di capogruppo. Ero sempre alla ricerca di difetti per renderle la vita difficile e isolarla. Il mio comportamento era proprio quello di un anticristo! Ero veramente maligna! Se non mi fossi pentita, avrei avuto lo stesso esito di quegli anticristi e alla fine sarei stata eliminata e punita da Dio! Resami conto di questo, ho avuto paura e ho desiderato pentirmi.

In seguito, ho cercato un cammino per collaborare con gli altri e ho letto alcune parole di Dio: “Una cooperazione armoniosa implica molte cose. Come minimo, una di esse è consentire agli altri di parlare e dare suggerimenti diversi. Se sei veramente ragionevole, a prescindere da quale lavoro tu svolga, devi prima imparare a cercare le verità principi, e dovresti anche prendere l’iniziativa di richiedere le opinioni altrui. A patto che tu prenda sul serio ogni suggerimento, e poi risolvi i problemi con un solo cuore e una sola mente, otterrai sostanzialmente una cooperazione armoniosa. In tal modo, incontrerai molte meno difficoltà nel tuo dovere. Qualunque problema dovesse emergere, sarà facile affrontarlo e risolverlo. Tale è l’effetto della cooperazione armoniosa. A volte sorgono controversie su questioni di poco conto ma, purché non influiscano sul lavoro, non saranno un problema. Tuttavia, in merito a questioni importanti e fondamentali che riguardano il lavoro della chiesa, dovrai raggiungere il consenso e ricercare la verità per risolverle. In qualità di leader o di lavoratore, se ti ritieni sempre al di sopra degli altri e ti diletti nel tuo dovere come se fosse un incarico governativo, crogiolandoti sempre nei vantaggi del tuo prestigio, facendo costantemente i tuoi piani personali, sempre avendo considerazione e godendo della tua fama, del tuo guadagno e del tuo prestigio, conducendo sempre una tua operazione personale e cercando di ottenere un prestigio più elevato, di gestire e controllare un maggior numero di persone e di estendere la portata del tuo potere, questo è un problema. È molto pericoloso trattare un dovere importante come un’occasione per godere della tua posizione, come se fossi un funzionario governativo. Se ti comporti sempre in questo modo, se non vuoi collaborare con gli altri, se non vuoi disperdere il tuo potere né condividerlo con nessuno, se non vuoi che qualcun altro ti metta in ombra, che ti rubi le luci della ribalta, se vuoi goderti il potere da solo, allora sei un anticristo. Se invece cerchi spesso la verità, se pratichi ribellandoti alla tua carne, alle tue motivazioni e alle tue idee, e se sei in grado di prenderti la responsabilità di collaborare con gli altri, se apri il tuo cuore per consultare gli altri e ricercare con loro, se ascolti attentamente le loro idee e i loro suggerimenti e accetti i consigli che sono corretti e in linea con la verità, indipendentemente da chi provengano, allora stai praticando in modo saggio e corretto e sei capace di evitare di intraprendere la strada sbagliata, e questa è per te una protezione(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 8: Vogliono che gli altri si sottomettano solo a loro, non alla verità o a Dio (Parte prima)”). “A volte, nel collaborare per svolgere un dovere, due persone disputeranno su una questione di principio. Avranno punti di vista diversi e saranno giunte a opinioni differenti. Che si può fare in tal caso? È una questione che si verifica di frequente? È un fenomeno normale. Le persone sono diverse per opinioni, levatura, conoscenza, età ed esperienza. È impossibile che due teste abbiano esattamente gli stessi pensieri e modi di vedere, perciò il fatto che due persone giungano a divergenze di opinione è un fenomeno assai comune che avviene regolarmente. Non c’è da sollevare un polverone in merito. La questione cruciale è, quando emerge una tale questione, come collaborare e ricercare l’unità dinanzi a Dio e l’unanimità di vedute e opinioni. Qual è il cammino che conduce all’unità di vedute e opinioni? È quello del ricercare gli aspetti pertinenti delle verità principi e non agire secondo le intenzioni proprie o di qualcun altro, ma ricercare le intenzioni di Dio. Questo è il cammino per conseguire una collaborazione armoniosa. Solo ricercando le intenzioni di Dio e i principi da Lui richiesti si potrà conseguire l’unità(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Sulla collaborazione armoniosa”). Le parole di Dio mi hanno mostrato un cammino di pratica per collaborare con gli altri nei miei doveri. Quando qualcuno non è d’accordo con le mie opinioni, devo mettere da parte il mio prestigio e la mia posizione e non insistere su me stessa; devo cercare i principi pertinenti insieme agli altri, praticando secondo i requisiti di Dio. Poiché ognuno di noi ha levatura ed esperienze differenti e siccome la comprensione di una stessa questione varia da persona a persona, Dio dispone che collaboriamo per completarci a vicenda e per compensare reciprocamente i punti di forza e le debolezze. Ho riflettuto su quando Xin Jie aveva proposto una prospettiva diversa. Se avessi saputo mettere da parte il mio prestigio di capogruppo e avessi accettato i suoi suggerimenti con un cuore di ricerca, l’avanzamento del lavoro non avrebbe subìto ritardi. È stata tutta colpa mia: avevo dato troppa importanza al mio prestigio e avevo protetto costantemente il mio prestigio e la mia immagine e queste cose avevano ostacolato il lavoro. In seguito, mi sono scusata con lei e ho smascherato le mie malefatte; tuttavia, con mia grande sorpresa, Xin Jie non mi serbava rancore per il male che le avevo causato e siamo riuscite a interagire di nuovo normalmente. Quando studiavamo le questioni tecniche e discutevamo assieme dei problemi, mi concentravo anche ad ascoltare le opinioni delle sorelle. A volte, quando loro non erano d’accordo con il mio punto di vista, mi sentivo un po’ turbata, ma riuscivo a pregare Dio e a ribellarmi a me stessa, a cercare e contemplare le idee altrui, così mi sono resa conto che ognuno aveva la propria comprensione e poteva rivelare un po’ di luce e che io potevo trarre beneficio dalla condivisione degli altri.

In seguito, mentre selezionavo i sermoni, ne ho individuato uno che mi sembrava avesse dei problemi, così l’ho accantonato, ma Xin Jie ha fornito un punto di vista diverso nella sua revisione. Di fronte al suo suggerimento, mi sono sentita un po’ oppositiva e mi sono chiesta: “Essere d’accordo con la sorella non mi farebbe sembrare inferiore a lei? Cosa penserebbero di me le altre?” Ragionando in questo modo, ho discusso con Xin Jie per un po’, cercando di farle accettare il mio punto di vista. Ho capito che il mio stato era sbagliato e che stavo cercando di proteggere il mio orgoglio e di convincerla a darmi retta, così ho pregato dentro di me: “Dio, ho difficoltà ad accettare i suoi consigli, che sono discordanti dalle mie opinioni. Ti prego di proteggere il mio cuore e di aiutarmi a imparare ad abbandonare me stessa, a cercare i principi da tutto questo, a iniziare con l’accettazione e la sottomissione di fronte a punti di vista diversi e a imparare a rinnegare me stessa. Se la mia prospettiva non è adeguata, sono disposta ad accettare i suggerimenti degli altri”. Abbiamo quindi attinto ai principi pertinenti e rivisto insieme il sermone e abbiamo scoperto che le questioni da me menzionate non erano problemi sostanziali e che nel complesso il sermone era valido. Anche se il mio orgoglio è rimasto un po’ ammaccato, mi sono sentita abbastanza felice: se non fosse stato per i consigli di Xin Jie, avrei scartato un buon sermone. Ascoltare i suggerimenti altrui non solo mi aiuta a evitare di commettere il male, ma mi permette anche di scoprire le mie manchevolezze ed è una cosa che compensa i miei difetti.

Attraverso questa esperienza, ho capito che se non percorro il cammino giusto e non perseguo la verità nel mio dovere, ma cerco solo di proteggere il mio prestigio, sono incline a commettere il male e a oppormi a Dio in qualsiasi momento, incorrendo nel disgusto delle persone e nello sdegno di Dio e ciò mi condurrà su un cammino senza ritorno. Solo imparando a rinunciare all’orgoglio e al prestigio, mettendo da parte le mie idee, cercando le verità principi e imparando a collaborare con gli altri posso ottenere ulteriori vantaggi inaspettati. Ho veramente sperimentato quanti benefici porti accettare suggerimenti diversi e fare le cose secondo i principi. Dio sia lodato!

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