28. Perseguire fama e guadagno porta a una vita felice?

di Liang Zhi, Cina

Nel 1998, l’azienda in cui lavoravamo io e mia moglie è fallita ed entrambi abbiamo perso il lavoro. A quel tempo, la situazione finanziaria a casa nostra era piuttosto grave. Mia madre era malata e aveva delle spese mediche da sostenere, inoltre dovevamo pagare le tasse scolastiche di nostro figlio. Ho provato a chiedere dei soldi in prestito ad amici e parenti, ma nessuno è stato disponibile a venirci incontro. Ho capito quanto le persone potessero essere indifferenti le une verso le altre. Ho pensato: “Devo guadagnare più soldi e diventare qualcuno, così nessuno mi guarderà più dall’alto in basso!” Dopodiché ho avviato un allevamento di maiali e mi sono associato ad altri per aprire un’azienda. Ma tutto è andato in fumo e mi sono ritrovato con un sacco di debiti. In seguito, qualcuno mi ha consigliato di lavorare come contabile presso un’azienda di logistica. Ho apprezzato molto questo lavoro poiché era in una delle aziende più influenti del Paese e pensavo che ci fosse ampio margine di crescita, lavorando duramente. Per migliorare la situazione finanziaria della mia famiglia, spesso facevo straordinari. Il capo aveva una grande stima di me e ha iniziato ad affidarmi alcuni degli incarichi finanziari più importanti dell’azienda. Ho affrontato ogni compito coscienziosamente, sono stato diligente e responsabile in ogni lavoro che mi è stato assegnato, facendo star tranquillo il capo. Era davvero contento di me così, poco alla volta, ho continuato a essere promosso passando dal ruolo di contabile a quello di responsabile di reparto, così anche l’ambito delle mie responsabilità è aumentato sempre di più. Quei parenti, amici e colleghi che un tempo mi guardavano dall’alto in basso hanno iniziato ad adularmi. Mi sentivo davvero felice e credevo di avere finalmente qualcosa per cui impegnarmi nella vita. Quando ci pensavo, anche se all’epoca ero solo un responsabile di reparto, sentivo che, se fossi riuscito a ottenere un’ulteriore promozione, non solo il mio reddito sarebbe aumentato, ma anche la mia reputazione sarebbe continuata a crescere e a quel punto avrei davvero avuto successo e avrei ottenuto fama e guadagno.

Qualche tempo dopo, un parente mi ha predicato il Vangelo di Dio degli ultimi giorni. Dopo essere andato alle riunioni per un po’, ho capito che le verità che Dio esprime negli ultimi giorni servono a salvare l’umanità e che, purché si persegua la verità e si modifichi la propria indole, si potrà essere protetti da Dio durante le grandi catastrofi e accedere a una meravigliosa destinazione. Da allora, oltre al mio lavoro quotidiano, partecipavo alle riunioni con i fratelli e le sorelle, mi nutrivo delle parole di Dio e cantavo inni per lodarLo. Poco dopo, ho iniziato a fare il mio dovere, che all’inizio non era molto in conflitto con il lavoro. Tuttavia, col passare del tempo, il mio dovere è diventato sempre più frenetico e a volte dovevo prendermi ferie per diversi giorni di fila. Ho cominciato a preoccuparmi, temendo che il mio dovere potesse influire sul lavoro. Poiché il lavoro finanziario di cui ero responsabile riguardava il denaro, un piccolo scivolone avrebbe potuto costarmi il posto e se il mio capo avesse finito per licenziarmi, tutte le mie speranze sarebbero andate in frantumi. Mi chiedevo: “Se ciò accadesse, parenti, amici e colleghi mi terrebbero ancora in così alta considerazione?” Inoltre, le condizioni di vita della mia famiglia avevano appena iniziato a migliorare: se avessi commesso un errore e perso il lavoro, saremmo di nuovo finiti nella miseria. Dopo molte riflessioni, ho deciso di prendermi meno giorni di ferie e di accettare più lavoro. In seguito, anche quando mi prendevo un permesso per svolgere il mio dovere, chiamavo per controllare il lavoro dell’assistente, tempestandolo di promemoria e raccomandazioni per assicurarmi che nulla andasse storto. Lavoravo ancora più duramente durante il normale orario di ufficio e mi preoccupavo del lavoro persino durante le mie devozioni. Anche quando era quasi ora di tornare a casa, se ricevevo un incarico mi rimettevo subito a lavorare. Quando gli altri tornavano a casa per riposare dopo aver timbrato il cartellino, io restavo in ufficio e continuavo a fare straordinari. A volte lavoravo fino a tarda notte e mi sfinivo al punto da avere la schiena dolorante e restare senza più forze in corpo. Programmavo di leggere le parole di Dio una volta tornato a casa, ma dopo solo poche righe il mio cervello cominciava a spegnersi e avevo troppo sonno per continuare. Mi consolavo perfino dicendo: “Leggerò dopo, quando avrò più tempo” e poi andavo a dormire. A volte volevo calmare il mio cuore per riflettere attentamente sulle parole di Dio, ma non ne avevo le energie. Non appena il mio telefono squillava per una questione aziendale, chiudevo il libro delle parole di Dio e andavo a occuparmene. Sebbene continuassi a svolgere il mio dovere, come credente non riuscivo nemmeno a fare regolari devozioni o ad avere un rapporto normale con Dio. Mi sentivo davvero a disagio e pensavo che quella non fosse la vita che desideravo. Tuttavia, quando pensavo al prestigio che questo lavoro mi portava, mi sentivo incapace di lasciarlo andare. Era un vero dilemma.

Dopo aver visto quanto fossi dedito e affidabile, il mio capo mi ha promosso alla posizione di responsabile degli accordi finanziari presso la sede centrale per occuparmi degli accordi per il trasporto merci su tutta la rete. Era il reparto centrale dell’azienda e ottenere questo titolo significava che mi stavo avvicinando sempre di più al mio obiettivo di possedere un’auto e una casa, senza nemmeno menzionare i vantaggi aggiuntivi che derivavano da quella promozione. Dalle aziende ai privati, chiunque desiderasse anticipare pagamenti e introiti dal trasporto merci avrebbe cercato attivamente di adularmi. Inoltre, avevo diritti consultivi sugli aumenti di stipendio, sulle assegnazioni del lavoro e sulle modifiche di posizione del personale del reparto, così sempre più persone cercavano di ingraziarsi il mio favore. A volte, quando pubblicavo un messaggio nel gruppo di lavoro, molte persone rispondevano; questo tipo di irrefrenabile reattività era qualcosa di cui non avevo mai goduto in passato. Con questa promozione è aumentato anche il mio stipendio e ho anche ricevuto un sacco di entrate extra. Gli imprenditori che cercavano attivamente il mio aiuto mi portavano ogni tanto specialità locali, sigarette e alcolici di alta qualità, buoni regalo e altri articoli del genere; ogni festa era per me come la stagione del raccolto. A volte pensavo che, come credente, dovevo essere una persona onesta e non usare il mio potere per cercare un guadagno personale come fanno i non credenti, ma non sapevo resistere alla tentazione del profitto. Ero ben consapevole delle richieste di Dio, ma non ero capace di metterle in pratica. Inoltre, a causa dell’affaticamento prolungato degli occhi, la mia vista era gradualmente peggiorata e troppe notti insonni avevano fatto aumentare la mia pressione sanguigna e mi avevano fatto gonfiare i polpacci, facendomi sentire fisicamente e mentalmente esausto dopo una giornata di lavoro. Sapevo che continuare così avrebbe danneggiato la mia salute, ma non riuscivo a fermarmi. Senza questo lavoro avrei perso tutti i vantaggi materiali e l’ammirazione degli altri. A volte, durante le riunioni, i fratelli e le sorelle parlavano di come avevano vissuto le cose, di come avevano riconosciuto gli aspetti della loro corruzione e di come avevano fatto ammenda dopo aver letto le parole di Dio. Provavo un profondo senso di invidia e pensavo: “Questi fratelli e sorelle stanno tutti perseguendo un cambiamento di indole, invece io sto ancora lottando nel pantano del denaro, della fama e del guadagno, per non parlare di liberarmi della mia indole corrotta; non ho nemmeno vissuto la sembianza di un cristiano. Sono diventato uno schiavo assoluto del denaro!” Sapevo che questo lavoro mi avrebbe davvero rallentato nel perseguimento della verità e nella mia fede in Dio, ma non potevo ancora sopportare di rinunciare alla fama e ai guadagni che mi aveva portato. Sapevo che, non appena avessi mollato, tutta la gloria e i piaceri materiali che avevo ottenuto in cambio di anni di duro lavoro sarebbero andati persi. Mi sentivo profondamente in conflitto e non sapevo cosa fare.

Un giorno, durante un incontro, ho letto un passo delle parole di Dio: “L’uomo deve perseguire di vivere una vita piena di significato e non dovrebbe essere soddisfatto delle proprie circostanze attuali. Per vivere a immagine di Pietro, egli deve possedere la conoscenza e le esperienze di Pietro. L’uomo deve perseguire cose che sono più alte e più profonde. Egli deve perseguire un più profondo, più puro amore per Dio e una vita che abbia valore e significato. Solo questa è la vita; solo allora l’uomo sarà uguale a Pietro. Devi concentrarti sull’essere proattivo circa il tuo ingresso dal lato positivo e non devi permetterti passivamente di avere ricadute in nome di un appagamento momentaneo, ignorando più profonde, più specifiche e più pratiche verità. Il tuo amore deve essere pratico e devi trovare il modo di liberarti da questa vita depravata, spensierata, che non è affatto diversa da quella di un animale. Devi vivere una vita che abbia senso, una vita piena di valore, e non devi illuderti o trattare la tua vita come un giocattolo con cui trastullarti(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”). Le parole di Dio mi hanno davvero illuminato. Dio ci chiede di imitare Pietro, che non era invischiato in questioni mondane ed era stato in grado di rinunciare alla fama, al guadagno, al prestigio e ai piaceri carnali per perseguire una vita significativa. Pietro aveva eccellenti risultati accademici e, con l’intelligenza e la saggezza che aveva, a quel tempo sarebbe sicuramente potuto diventare un funzionario, ma sentiva che perseguire fama e guadagno mondani attraverso una carriera da funzionario non aveva senso e voleva invece cercare una vita significativa. In seguito, Pietro è stato chiamato dal Signore a seguirLo e ha acquisito molte verità, giungendo ad avere una vera comprensione di Dio e raggiungendo alla fine l’amore supremo per Dio e la sottomissione fino alla morte, ricevendo la Sua approvazione. Mi sono quindi guardato alla luce di tutto questo. Per vivere una vita di grande stima e di successo mettevo tutta la mia energia nel lavoro, ma cosa avrei guadagnato realmente dal perseguimento del denaro, del prestigio e dei piaceri carnali in questo modo? Ripensandoci, anche se i miei desideri carnali fossero stati soddisfatti e io avessi realizzato i miei obiettivi di avere un’auto, una casa e un prestigio, se non fossi riuscito a ottenere la verità nonostante la mia fede in Dio, che senso avrebbe avuto una vita del genere? Non sarebbe stata una vita sprecata? Vivere solo per soddisfare i piaceri della carne non è diverso dal vivere come un animale e, per quanto gradevoli possano essere i piaceri della carne, alla fine non portano a nulla. Sebbene non avessi ancora raggiunto la determinazione di Pietro, mi dovevo impegnare per ottenerla e concentrarmi maggiormente sul nutrirmi delle parole di Dio e sul perseguimento della verità. Così ho pregato Dio, chiedendoGli di aprirmi un cammino: “Dio, non voglio continuare così. Voglio perseguire diligentemente la verità. Anche se al momento la mia comprensione è limitata, sono disposto a rinunciare gradualmente a denaro, fama e guadagno. Ti chiedo di guidarmi per liberarmi dal pantano del denaro, della fama e del guadagno”. Dopo aver pregato, mi sono sentito molto più sereno.

Un giorno, all’improvviso, il mio capo mi ha chiesto di parlarmi. Ha affermato che gli accordi sul trasporto merci erano sostanzialmente giunti a scadenza, ma quelli sul trasporto aereo erano ancora in fase esplorativa e voleva che fossi io ad assumermi questo compito. Gli accordi sul trasporto aereo erano molto meno prestigiosi di quelli del trasporto merci, ma il carico di lavoro era molto più ridotto e per me era chiaro che Dio aveva ascoltato la mia preghiera e che mi stava guidando passo dopo passo a liberarmi dai vincoli del denaro, della fama e del guadagno in base alla mia statura. I capi del settore merci erano dei veri snob e quando hanno saputo che ero stato trasferito si sono tutti allontanati e non volevano avere niente a che fare con me. A volte, quando mi vedevano, tiravano fuori il telefono e facevano finta di rispondere a una chiamata. Rispetto a prima, quando avevo costantemente persone che mi orbitavano attorno, mi sono sentito davvero caduto in disgrazia e mi sono ritrovato a sentire la mancanza dei giorni in cui le persone mi ammiravano e mi adulavano. Un giorno, durante un incontro, ho letto un passo delle parole di Dio: “Nei confronti tra positivo e negativo, tra nero e bianco, siete di certo consapevoli delle scelte che avete fatto tra la famiglia e Dio, tra i figli e Dio, tra pace e turbamento, tra la ricchezza e la povertà, tra il prestigio sociale e l’ordinarietà, tra l’avere il sostegno degli altri o l’essere ostracizzati, e così via. Tra una famiglia serena e una divisa, avete scelto la prima, e lo avete fatto senza alcuna esitazione; tra la ricchezza e il dovere, avete di nuovo scelto la prima, perfino senza essere disposti a tornare a riva; tra il lusso e la povertà, avete scelto il primo; quando avete dovuto scegliere tra i vostri figli, mogli o mariti, e Me, avete scelto i primi; e tra la nozione e la verità, di nuovo avete scelto la prima. Dinanzi a ogni genere di vostra malvagità, ho semplicemente perso la fiducia in voi. Davvero Mi sorprende che il vostro cuore sia così ostinato e non si lasci intenerire. Lunghi anni di dedizione e sforzi, a quanto pare, non Mi hanno portato altro che il vostro abbandono e rassegnazione, ma le Mie speranze nei vostri confronti crescono ogni giorno che passa, perché il mio giorno è stato interamente palesato davanti agli occhi di tutti. Ciò nonostante, persistete nel cercare cose oscure e malvagie e vi rifiutate di allentare la presa su di loro. Quale sarà, dunque, il vostro esito finale? Ci avete mai riflettuto attentamente? Se vi venisse chiesto di scegliere di nuovo, quale sarebbe la vostra posizione? Sarebbe ancora quella precedente? Mi procurereste nuovamente delusione e miserevole dolore? Il vostro cuore possiederebbe ancora un pizzico di calore? Sareste ancora ignari di cosa fare per consolare il Mio cuore?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “A chi sei leale?”). Ognuna delle domande di Dio mi ha colpito il cuore. Sebbene credessi in Lui, non riuscivo ancora a capire a fondo il denaro, la fama e il guadagno, concentravo la maggior parte delle mie energie sul lavoro e sul fare soldi e non riuscivo nemmeno a fare le normali devozioni o a leggere le parole di Dio. Con quest’ultima riassegnazione, sebbene potessi accettarla da Dio, dopo aver assunto il lavoro sugli accordi per il trasporto aereo avevo visto gli imprenditori che mi adulavano cambiare all’improvviso idea e mi sono sentito emotivamente agitato. Ho pensato che fosse meglio avere potere, altrimenti nessuno ti rispetta, quindi mi mancavano ancora i giorni in cui mi occupavo degli accordi del trasporto merci. Ero davvero il tipo di persona smascherata da Dio, fedele solo al denaro, alla fama e al guadagno! Questo cambiamento di posizione è stato il modo in cui Dio mi ha aperto un cammino e, con il carico di lavoro degli accordi di trasporto aereo molto più ridotto rispetto a quello del trasporto merci, sono riuscito a liberare tempo per dotarmi di più parole di Dio, usando il mio tempo libero per predicare il Vangelo ai miei colleghi, il che è stato utile per il perseguimento della verità e per lo svolgimento dei doveri. Con questo in mente, ho smesso di sentire la mancanza del lavoro precedente.

Nel maggio del 2013, il mio capo ha unito i reparti di trasporto merci e di trasporto aereo, creando un nuovo reparto e affidandomi la piena responsabilità. Il carico di lavoro ora era raddoppiato rispetto a quando supervisionavo solo il lavoro di un’attività e nonostante fossero stati aggiunti diversi assistenti, c’erano ancora molte faccende di cui occuparsi; gradualmente il mio tempo era tornato a essere assorbito dal lavoro. Non potevo fare a meno di pensare a quando ero responsabile degli accordi di trasporto aereo, quando il tempo non era così limitato e riuscivo non solo a tenere il passo con le devozioni regolari, ma anche a prendermi del tempo per predicare il Vangelo ai colleghi, attività attraverso la quale sono arrivato a comprendere molte verità, a scoprire le mie manchevolezze e a sperimentare l’intenzione urgente di Dio di salvare le persone. Invece ora la mia energia era interamente concentrata sul lavoro e mi sono reso conto che la decisione del mio capo di affidarmi la responsabilità del nuovo reparto combinato era una tentazione di Satana, quindi volevo lasciare il lavoro. Ma quando pensavo al risultato di tutti i miei anni di duro lavoro, mi sentivo riluttante a lasciarlo andare così facilmente, così ho pregato Dio: “Dio, sto lottando. Se lascio il lavoro, dovrò vivere una vita modesta e tutti i miei sogni precedenti non diventeranno altro che illusioni, ma so che perseguire la verità è più importante, quindi Ti prego di guidarmi”. Durante quel periodo ho pregato spesso Dio chiedendoGli di guidarmi e di darmi una direzione, ho cercato consapevolmente le parole di Dio da leggere. Un giorno ho sentito un inno delle parole di Dio intitolato “È il mondo il tuo luogo di riposo?”:

1  […] Il mondo è realmente il tuo luogo di riposo? Puoi tu veramente, evitando il Mio castigo, ottenere un vago sorriso di soddisfazione dal mondo? Puoi tu veramente usare il tuo effimero appagamento per dissimulare il vuoto nel tuo cuore che non può essere nascosto?

2  Puoi ingannare chiunque nella tua famiglia, ma non Me. Poiché la tua fede è troppo scarsa, ancora oggi sei incapace di trovare uno qualsiasi dei piaceri che la vita ha da offrire. Ti esorto: è meglio spendere sinceramente metà della tua vita per Me che una vita intera nella mediocrità e nelle occupazioni della carne, sopportando tutte le sofferenze che un uomo riesce a malapena a sopportare. A cosa gioverebbe tenere in così gran conto te stesso e fuggire dal Mio castigo? […]

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Che cosa vuol dire essere una persona reale”

Le parole di Dio mi hanno commosso profondamente. Ho pensato a come avevo lavorato senza sosta, come una macchina, ogni giorno, per perseguire denaro, prestigio e una vita di benessere materiale, a come avevo finito per sfinirmi nel corpo e nella mente, soffrendo di molti disturbi fisici. Quando ero responsabile degli accordi del settore aereo, nonostante ci fossero meno entrate extra, avevo più tempo per nutrirmi delle parole di Dio e il mio cuore si era avvicinato di più a Lui, il che aveva cambiato la mia prospettiva spirituale. Con le catastrofi sempre più grandi, se avessi continuato ad aggrapparmi al denaro e al prestigio, quando l’opera di Dio fosse finita, se non avessi ottenuto la verità e fossi perito nelle catastrofi, sarebbe stato troppo tardi per il rimorso. Dio aveva preparato per me un’opportunità così grande, permettendomi di ricevere il nutrimento e l’irrigazione delle Sue parole e di riunirmi e condividere sulle Sue parole con fratelli e sorelle, fornendomi sostegno spirituale. Eppure non provavo alcuna gratitudine. Non capivo l’intenzione urgente di Dio di salvare le persone, non ero stato in grado di fare il mio dovere di essere creato e stavo ancora pianificando il mio futuro e il mio sostentamento. Tutto questo duro lavoro e questo adoperarsi per il bene della carne non erano forse vani? Preoccupandomi solo dei piccoli guadagni che avevo davanti, avevo perso l’occasione di ottenere la verità e la vita. Ero davvero miope! Le cose materiali che inseguivo non avrebbero avuto alcuna utilità nelle catastrofi e non mi avrebbero affatto salvato. Rendendomi conto di ciò, mi sono inginocchiato davanti a Dio e ho pregato: “Dio, Ti sono veramente debitore. Mi hai salvato, ma non ho pensato di ripagarTi e continuo ad aggrapparmi al denaro e al prestigio. Queste cose mi hanno portato tanta tentazione. Dio, la mia statura è troppo piccola, non voglio essere continuamente corrotto e reso ridicolo da Satana in questo regno di lerciume, Ti prego dammi la determinazione per ribellarmi alla carne affinché io possa svolgere il mio dovere a tempo pieno per ripagare il Tuo amore”.

In seguito, ho letto un brano delle parole di Dio e ho iniziato a vedere più chiaramente le conseguenze del perseguimento della fama e del guadagno. Dio Onnipotente dice: “Satana usa fama e profitto per controllare i pensieri dell’uomo, finché le persone non riescono a pensare ad altro che non sia fama e profitto. Si affannano per fama e profitto, patiscono disagi per fama e profitto, sopportano umiliazioni per fama e profitto, sacrificano tutto ciò che hanno per fama e profitto, ed esprimeranno giudizi o prenderanno decisioni per fama e profitto. In tal modo, Satana lega le persone con catene invisibili ed esse non hanno la forza né il coraggio di liberarsene. Portano inconsapevolmente il peso di queste catene e continuano ad arrancare con grande difficoltà. Per amore di tale fama e profitto, l’umanità evita Dio e Lo tradisce e diventa sempre più malvagia. In questo modo, quindi, una generazione dopo l’altra viene distrutta nella fama e nel profitto di Satana. Guardando ora alle azioni di Satana, le sue sinistre motivazioni non sono forse del tutto abominevoli? Forse oggi non riuscite ancora a non farvi ingannare dalle sinistre motivazioni di Satana perché pensate che non si possa vivere senza fama né profitto. Pensate che se le persone si lasciano alle spalle fama e profitto non saranno più in grado di vedere la strada davanti a loro, né le proprie mete, e che il loro futuro si farà oscuro, vago e confuso. Pian piano, però, un giorno vi renderete conto che fama e profitto sono enormi catene che Satana usa per soggiogare l’uomo. Quando quel giorno verrà, resisterai in tutto e per tutto al controllo di Satana e alle catene con cui ti tiene legato. Quando verrà il momento in cui desidererai liberarti di tutte le cose che Satana ha instillato in te, allora taglierai i ponti con Satana e aborrirai sinceramente tutto ciò che Satana ti ha portato. Solo allora l’umanità avrà autentico amore e desiderio di Dio(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VI”). Le parole di Dio hanno colpito nel segno e hanno esposto il modo in cui Satana usa fama e guadagno per legare e controllare le persone. Ero stato a lungo influenzato dalle idee di Satana quali “Il denaro non è tutto ma, senza, non si fa nulla”, “I soldi fanno girare il mondo” e “Mentre l’uomo si affanna verso l’alto, l’acqua scorre verso il basso” e queste idee avevano finito per controllarmi. Per anni avevo fatto gli straordinari e avevo messo a dura prova la mia salute per perseguire denaro, fama e guadagno; avevo iniziato a pregare meno Dio e a leggere meno le Sue parole, allontanandomi sempre di più da Lui. Avevo visto che alcuni fratelli e sorelle trascorrevano il tempo a perseguire la verità e che stavano facendo rapidi progressi nella vita, invece io, perseguendo denaro, fama e guadagno, non avevo fatto quasi nessun progresso nella mia vita. Che perdita terribile è stata! Nel corso degli anni, mi ero sepolto nel lavoro, avevo sopportato l’umiliazione e, alla fine, anche se i miei sogni si erano avverati, ero diventato sempre più disonesto e propenso all’inganno, passando le mie giornate a interagire con le persone senza sincerità, ma con un atteggiamento di reciproco sfruttamento, perdendo la dignità e l’integrità di un essere umano in nome della fama e del guadagno, vivendo una vita di estrema sofferenza e tormento. Ho pensato a un imprenditore un tempo famoso, un uomo che era diventato miliardario quando era ancora giovane e che, all’apice della fama e della fortuna, ogni giorno faceva la spola tra vari ricevimenti. Si era rifiutato di riposare nonostante il grave esaurimento e, di conseguenza, si era ammalato ed era morto prima di aver compiuto quarant’anni. Questo è il risultato finale dell’uso che Satana fa della fama e del guadagno per danneggiare le persone. Il Signore Gesù una volta ha affermato: “Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?(Matteo 16:26). Negli ultimi giorni, Dio Onnipotente ci ha donato gratuitamente tutte le verità per salvare l’umanità. Se mi fossi aggrappato ancora alla fama e al guadagno, la mia posizione forse sarebbe continuata a salire, ma avrei perso l’opportunità di ottenere la verità ed essere salvato. Non volevo più lottare per i miei cosiddetti ideali e ho deciso di trovare l’occasione per dimettermi dal mio lavoro e dedicarmi a tempo pieno a Dio. Ho iniziato a prepararmi per il passaggio di consegne e mi sono rivolto al direttore generale, il signor Xu, per discutere delle mie dimissioni. Il signor Xu ha affermato: “Per elaborare le tue dimissioni è necessaria una sostituzione e ciò richiederà molto tempo, ma se chiedi un congedo prolungato posso far sì che un responsabile prenda in carico il tuo lavoro, tu potrai trasferire le tue responsabilità e poi andartene”. Dopo averci riflettuto, ho accettato questo suggerimento e mentre aspettavo aggiornamenti, ho iniziato a prepararmi per il passaggio di consegne.

Un giorno, all’inizio di ottobre, il capo mi ha detto: “Ho sentito che dovrai prenderti sei mesi di aspettativa per questioni familiari. È la prima volta che accade a un impiegato del settore finanziario della nostra azienda, soprattutto a qualcuno in una posizione così importante come la tua; solo per questa volta, l’ho approvato appositamente per te e durante i sei mesi di congedo il tuo stipendio rimarrà invariato. Al tuo ritorno, riceverai tutti i soldi in una volta e terrò occupata per te la posizione dirigenziale”. Dopo aver ringraziato il mio capo, ho lasciato l’ufficio. Le parole del capo mi hanno scosso profondamente. Ricevere uno stipendio senza lavorare per sei mesi e una posizione dirigenziale riservata a me? Sembrava che l’azienda mi stimasse molto. Ho pensato a come il capo avesse progettato di farmi prendere in carico le finanze della sede centrale. Se fosse accaduto, sarei diventato un dirigente dell’azienda e ciò avrebbe significato che più persone mi avrebbero ammirato. In quel momento ho sentito che i miei pensieri e le mie intenzioni erano sbagliati e mi sono ricordato di due passaggi delle parole di Dio che avevo letto negli incontri precedenti: “In ogni fase dell’opera che Dio compie sugli uomini, da fuori sembra che ciò che accade sia dovuto a un’interazione tra individui, che venga da disposizioni o da disturbi umani. Ma dietro ciò che appare, dietro ogni fase dell’opera e dietro ogni cosa che accade vi è una scommessa che Satana fa con Dio e che richiede che le persone rimangano salde nella propria testimonianza a Dio. Pensate a quando Giobbe fu messo alla prova, per esempio: dietro le quinte, Satana stava facendo una scommessa con Dio e ciò che accadde a Giobbe fu dovuto alle azioni e al disturbo degli uomini. Dietro ogni fase dell’opera che Dio compie in voi, vi è la scommessa di Satana con Dio; dietro ogni cosa vi è una battaglia(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). “Non è forse incredibile quando le persone vivono fino al giorno in cui la loro visione della vita, il significato e la ragione della loro esistenza sono completamente mutati, quando sono stati modificati fino alle ossa e sono diventati un’altra persona? Questo è un grande cambiamento, un cambiamento clamoroso. Soltanto quando non sei più interessato alla fama e al guadagno, al prestigio, al denaro, al piacere, al potere e alla gloria del mondo, e puoi facilmente rinunciarvi, assomiglierai a un essere umano. Chi infine sarà reso completo da Dio appartiene a un gruppo come questo: vive per la verità, vive per Dio e vive per ciò che è giusto. Ecco cosa significa somigliare a un vero essere umano(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Dalle parole di Dio ho capito che, sebbene le parole del capo sembrassero soddisfare i miei bisogni carnali, dietro c’era un piano satanico. Satana intendeva usare denaro, fama e guadagno per tentarmi e far sì che continuassi a servirlo, cosicché alla fine perdessi la mia possibilità di essere salvato. Dio sperava che io vivessi per acquisire la verità e svolgere bene il mio dovere come essere creato: questo era l’obiettivo che avrei dovuto perseguire. Le parole di Dio hanno rafforzato la mia fede e sono riuscito a gestire rapidamente le procedure per il passaggio di consegne. Questo processo non ha subito intoppi e ho capito che tutto è nelle mani di Dio ed è orchestrato da Lui. Meno di un mese dopo le dimissioni, ho iniziato a svolgere i miei doveri nella chiesa e ho avuto tempo per fare devozioni e condurre regolarmente una vita di chiesa. Ho goduto dell’irrigazione e del nutrimento quotidiani delle parole di Dio e il mio cuore si è riempito di pace e gioia. Quando ho incontrato difficoltà nei miei doveri, ho pregato Dio, mi sono consultato con i fratelli con cui collaboravo e mi sono rivolto ai leader quando c’erano problemi che non riuscivo a risolvere. A volte, i fratelli e le sorelle mi facevano notare le manchevolezze nei miei doveri e, anche se era un po’ imbarazzante, pregando e nutrendomi delle parole di Dio sono stato in grado di sottomettermi e trovare un cammino di pratica dalle Sue parole, il che ha migliorato l’efficacia dei miei doveri. Tutto questo è avvenuto grazie alla guida di Dio!

Attraverso questa esperienza, ho capito chiaramente che il denaro e il prestigio portano solo un godimento temporaneo e che anche se avessi ottenuto ricchezza, fama e guadagni oltre i miei sogni più ambiziosi, non sarebbe stata altro che una gloria passeggera seguita dal vuoto e sarei finito per essere un’offerta sacrificale a Satana. Oggi sono in grado di liberarmi dalle tentazioni del denaro e del prestigio, di sfuggire al tormento di Satana e di percorrere il giusto cammino nella vita. Tutto questo è possibile grazie alla guida delle parole di Dio. L’opera di Dio per salvare l’umanità è veramente concreta e io Lo ringrazio sinceramente dal profondo del cuore!

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