29. Le parole di Dio mi hanno portata ad abbandonare i miei timori
Un giorno di metà novembre del 2023, ho ricevuto una lettera dai leader superiori che affermava che i fratelli e le sorelle mi avevano votata come leader del distretto e mi chiedeva se fossi disposta ad assumermi il dovere. Di fronte a questo dovere inaspettato, il mio cuore ha cominciato improvvisamente ad agitarsi e ho pensato: “La mia levatura è nella media e sono poco eloquente. Sebbene in passato sia stata una leader e una lavoratrice, sono un po’ carente nel condividere sulla verità per risolvere i problemi e non sono riuscita a destituire tempestivamente i falsi leader quando ero una predicatrice; ciò ha portato al caos nella chiesa e ha lasciato delle trasgressioni sulla mia strada. Ora sono stata scelta come leader del distretto. So che questo dovere mi richiederà di condividere sulla verità per risolvere problemi ancora maggiori e che dovrò dirigere vari aspetti del lavoro e avere discernimento sulle persone. Posso farcela? Se non capisco le verità principi, intralcio e disturbo il lavoro e finisco per essere destituita, allora non solo verrebbero rivelate le mie vere capacità, ma vivrei anche delle trasgressioni significative e potrei non avere un buon esito o una buona destinazione”. Continuavo a vacillare chiedendomi: “Dovrei accettare o no?” Quella notte, mi rigiravo nel letto, incapace di dormire. Il pensiero di accettare questo dovere mi sembrava una montagna che mi schiacciava e continuavo a temere che se non lo avessi svolto bene, sarei stata rivelata e destituita. Mi sono rivolta a Dio per pregare: “Dio! So che questo dovere è la Tua esaltazione nei miei confronti e che dovrei sottomettermi incondizionatamente, ma continuo a pensare al mio futuro, alle mie prospettive e ai miei cammini futuri e non riesco a sottomettermi. Ti prego, illuminami affinché comprenda la Tua intenzione”.
Il giorno dopo, durante le mie devozioni spirituali, ho letto un passo delle parole di Dio: “Oggi, quello che vi viene chiesto di realizzare non sono richieste aggiuntive, bensì il dovere dell’uomo, e ciò che dovrebbe essere fatto da tutte le persone. Se non siete in grado neppure di fare il vostro dovere, o di farlo bene, non vi state forse mettendo nei guai? Non state corteggiando la morte? Come potreste ancora aspettarvi di avere un futuro e delle prospettive? L’opera di Dio è compiuta per il bene dell’umanità e la collaborazione dell’uomo è fornita per il bene della gestione di Dio. Dopo che Dio ha compiuto tutto ciò che Gli spetta, all’uomo è richiesto di continuare instancabile nella pratica, e di cooperare con Dio. Nell’opera di Dio, l’uomo non dovrebbe lesinare alcuno sforzo, dovrebbe offrire la propria lealtà e non dovrebbe indulgere in numerose nozioni o sedere passivamente in attesa della morte. Dio può sacrificare Se Stesso per l’uomo, quindi perché l’uomo non può offrire la propria lealtà a Dio? Dio è costante nell’amore e nella considerazione per l’uomo, quindi perché l’uomo non può offrire un po’ di collaborazione? Dio opera per l’umanità, quindi perché l’uomo non può fare almeno un po’ del proprio dovere per il bene della gestione di Dio? L’opera di Dio è giunta fino a questo punto, eppure voi state ancora a guardare senza agire, ascoltate ma non vi muovete. Persone simili non sono forse oggetto di perdizione? Dio ha già dato all’uomo tutto ciò che è Suo, quindi perché, oggi, l’uomo è incapace di compiere scrupolosamente il proprio dovere? Per Dio, quest’opera è la Sua priorità assoluta, e l’opera di gestione è della massima importanza. Per l’uomo, mettere in pratica la parola di Dio e adempiere alle Sue richieste sono priorità assoluta. Questo dovreste comprendere, tutti quanti” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio e la pratica dell’uomo”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che questo dovere era una Sua esaltazione e una mia responsabilità a cui non potevo sottrarmi. Se avessi eluso o rifiutato questo dovere per proteggere il mio futuro e la mia destinazione, allora avrei perso il significato stesso del mio essere viva come essere creato e, se ciò fosse accaduto, allora credere in Dio fino alla fine non avrebbe comunque portato alla Sua approvazione. Ho ripensato al mio periodo da predicatrice, quando avevo intralciato e disturbato il lavoro e avevo trasgredito, eppure Dio non mi aveva trattata secondo le mie trasgressioni. Ora la chiesa mi stava ancora dando l’opportunità di fare il mio dovere di leader, quindi non potevo più sottrarmi. Ho pensato: “Sono un po’ carente nel condividere sulla verità per risolvere i problemi. In un ruolo di leadership affronterò ogni genere di difficoltà e problemi e così avrò molte opportunità di praticare per risolvere i problemi con la verità. Non è forse questo un modo migliore per formarmi e compensare le mie manchevolezze? Non solo ciò migliorerà le mie competenze professionali in vari compiti, ma farò anche progressi nel discernere le persone. Allo stesso tempo, mi motiverà anche a concentrarmi sul perseguimento della verità nel mio dovere per liberarmi dall’indole corrotta. Non è forse Dio che mi sta favorendo?” Ho capito quanto è grande l’amore di Dio e sapevo che se fossi rimasta egoista e spregevole e avessi cercato di proteggermi rifiutando il mio dovere, allora avrei tradito le coscienziose intenzioni di Dio. Facendo questo, sarei stata veramente priva di umanità!
Ho pensato a un passaggio delle parole di Dio: “Non vi è correlazione fra il dovere dell’uomo e l’eventualità che riceva benedizioni o che subisca una cattiva sorte. Il dovere è ciò che l’uomo dovrebbe compiere; è la sua vocazione mandata dal cielo e non dovrebbe dipendere da ricompense, condizioni o ragioni. Soltanto così egli starà facendo il suo dovere. Ricevere benedizioni si riferisce a quando qualcuno viene reso perfetto e gioisce delle benedizioni di Dio dopo avere sperimentato il giudizio. Subire una cattiva sorte fa riferimento a quando qualcuno, dopo avere sperimentato il giudizio e il castigo, non va incontro a una trasformazione dell’indole, ossia non viene reso perfetto, bensì punito. Ma a prescindere dal fatto che ricevano benedizioni o subiscano una cattiva sorte, gli esseri creati dovrebbero compiere il loro dovere, fare ciò che dovrebbero fare e ciò che sono in grado di fare; questo è il minimo che una persona, una persona che persegue Dio, dovrebbe fare. Tu non dovresti svolgere il tuo dovere solo per ricevere benedizioni, né rifiutarti di agire per timore di subire una cattiva sorte. Lasciate che vi dica quest’unica cosa: svolgere il proprio dovere è ciò che l’uomo dovrebbe fare, e se non è in grado di farlo, questo dimostra la sua ribellione. È attraverso il processo di assolvimento del proprio dovere che l’uomo gradualmente si trasforma, ed è attraverso questo processo che dimostra la sua lealtà. Stando così le cose, più sei in grado di svolgere il tuo dovere, più verità riceverai e più la tua espressione diventerà reale” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La differenza tra il ministero di Dio incarnato e il dovere dell’uomo”). Le parole di Dio ci dicono chiaramente che non importa quale sia il dovere di una persona, esso non ha alcuna relazione con il fatto di ricevere benedizioni o sfortune. In quanto esseri creati, svolgere il proprio dovere è perfettamente naturale e giustificato, è nostra responsabilità come persone e dovremmo accettarlo e obbedire incondizionatamente. Ho pensato erroneamente che i leader vengono rivelati ed eliminati rapidamente, ma in realtà, anche se non diventassi una leader, se non perseguissi la verità e seguissi il cammino sbagliato, non finirei anch’io per essere rivelata ed eliminata? Dio ha detto da tempo che svolgere il proprio dovere non ha nulla a che fare con la ricezione di benedizioni o sfortune e ciò che conta è se una persona persegue e ama la verità. Ora che i fratelli e le sorelle mi avevano proposta come leader del distretto, avrei dovuto prima accettarlo e praticare e, per quanto riguarda i problemi e le manchevolezze nel mio dovere, potevo cercare soluzioni insieme alle sorelle con cui collaboravo; in caso di aspetti ancora poco chiari, potevo anche chiedere consiglio ai leader superiori. Quindi ho risposto che ero disposta a svolgere questo dovere. Praticando in questo modo, mi sono sentita salda e in pace nel cuore.
Una mattina ho visto un video di testimonianza esperienziale intitolato “Che cosa si nasconde dietro il rifiuto di essere una leader” e nel video c’era un passaggio delle parole di Dio che era davvero in sintonia con il mio stato. Dio Onnipotente dice: “Quando si apporta una semplice modifica al loro dovere, le persone dovrebbero reagire con atteggiamento obbediente, dar retta alla casa di Dio e realizzare ciò di cui sono capaci e, qualunque cosa facciano, farla al meglio delle loro possibilità, con tutto il cuore e tutta la forza. Ciò che Dio ha fatto non è un errore. Una verità così semplice può essere messa in pratica dalle persone con un po’ di coscienza e ragione, ma questo va al di là delle capacità degli anticristi. Quando si apporta una modifica ai loro doveri, gli anticristi avanzano subito confutazioni, sofismi e ribellione, e nel profondo si rifiutano di accettarla. Cos’hanno nel cuore? Sospetto e dubbio, e poi saggiano gli altri in ogni modo possibile. […] Perché dovrebbero rendere così complicata una cosa semplice? La ragione è una sola: gli anticristi non obbediscono mai alle disposizioni della casa di Dio, e correlano sempre strettamente il dovere, la fama, il guadagno e il prestigio alla loro speranza di ottenere benedizioni e alla loro destinazione futura, come se, una volta persi il loro prestigio e la loro reputazione, non avessero alcuna speranza di ottenere benedizioni e ricompense, e hanno la sensazione che questo equivalga a perdere la vita. Pensano: ‘Devo stare attento, non devo essere negligente! Non si può fare affidamento sulla casa di dio, sui fratelli e le sorelle, sui leader e i lavoratori, e nemmeno su dio. Non posso fidarmi di nessuno di loro. La persona su cui puoi contare di più e che è più degna di fiducia sei tu stesso. Se non sei tu a fare dei piani per te stesso, allora chi si prenderà cura di te? Chi penserà al tuo futuro? Chi valuterà se riceverai o meno delle benedizioni? Devo pertanto fare piani e calcoli accurati per il mio bene. Non posso commettere errori o essere minimamente negligente, altrimenti cosa farò se qualcuno cercherà di approfittarsi di me?’ Per questo motivo, si guardano dai leader e dai lavoratori della casa di Dio, temendo che qualcuno possa discernere o capire come sono veramente, che per questo vengano rimossi e che il loro sogno di ricevere benedizioni venga infranto. Ritengono di dover mantenere la loro reputazione e il loro prestigio per avere la speranza di ottenere benedizioni. Gli anticristi considerano ricevere benedizioni come più importante dei cieli, della vita, del perseguimento della verità, del cambiamento dell’indole o della salvezza personale, e più importante che svolgere bene il proprio dovere ed essere un essere creato all’altezza degli standard. Pensano che essere un essere creato all’altezza degli standard, svolgere bene il proprio dovere ed essere salvati siano tutte cose insignificanti, a malapena degne di menzione o commento, e che invece ottenere benedizioni sia l’unica cosa in tutta la loro vita a cui non possono mai smettere di pensare. In qualsiasi circostanza affrontino, per quanto seria o insignificante, la rapportano all’essere benedetti, sono estremamente cauti e attenti, e si tengono sempre pronta una via d’uscita” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 12: Vogliono abbandonare quando non hanno prestigio né alcuna speranza di ottenere benedizioni”). Dalle parole di Dio, ho capito che quando un anticristo viene riassegnato nel suo dovere, non considera come sottomettersi a Dio e soddisfare la Sua intenzione, ma piuttosto prima valuta se questo dovere giova alla reputazione o al prestigio oppure se influirà sul suo esito e sulla sua destinazione. Ho capito che gli anticristi credono in Dio per amore di benedizioni e guadagni e che ritengono più importante ottenere benedizioni che svolgere bene il proprio dovere. Ho pensato tra me e me: “Per quanto riguarda la riassegnazione del mio dovere, la mia rivelazione non è forse la stessa di quella di un anticristo?” Avrei dovuto essere grata per l’esaltazione di Dio nel permettermi di formarmi come leader del distretto e avrei dovuto fare bene il mio dovere per soddisfarLo. Ma continuavo a chiedermi: “Quando ero una predicatrice, ho trasgredito perché non ho prontamente destituito i falsi leader. Se divento un leader del distretto e ho più responsabilità, non sarò più propensa a trasgredire e a essere rivelata più velocemente? Se le cose andranno male, la mia speranza di benedizioni nella mia fede andrà in frantumi”. Per proteggere il mio futuro e la mia destinazione, volevo sottrarmi a questo dovere. Si trattava di una normale riassegnazione del mio dovere, ma avevo erroneamente creduto che Dio volesse rivelarmi ed eliminarmi attraverso di esso. Non avevo forse frainteso Dio? In passato, pensavo che il mio cuore fosse puro nella fede e non importava quale dovere la chiesa avesse disposto, io ero in grado di sottomettermi, ma solo perché ciò non ledeva i miei interessi. Ora che sentivo che questo dovere andava a toccare il mio futuro e la mia destinazione, volevo rifiutarlo. Mi sono resa conto che ero completamente priva di umanità e che ero solo una persona spregevole e meschina che cercava unicamente il profitto! In realtà, ero stata destituita dal mio ruolo di predicatrice non a causa della mia posizione, ma perché avevo perseguito reputazione e prestigio e non avevo fatto un lavoro effettivo. Tuttavia, la casa di Dio non mi aveva eliminata per questo e invece mi aveva dato la possibilità di riflettere e pentirmi, continuando a disporre doveri per me. Ho pensato anche agli anticristi espulsi dalla chiesa che non erano stati rivelati ed eliminati semplicemente a causa delle loro posizioni elevate, ma poiché avevano sempre perseguito solamente reputazione e prestigio, avevano formato cricche e fomentato gelosia e conflitti, intralciando e disturbando così il lavoro. Anche dopo aver ricevuto la condivisione, si erano categoricamente rifiutati di pentirsi e solo allora erano definitivamente stati eliminati. Da questo ho capito che se una persona non persegue la verità, sarà rivelata ed eliminata indipendentemente dal dovere che svolge.
Poi mi sono chiesta: “Quali altre opinioni errate potrebbero essere la causa della mia riluttanza a diventare leader del distretto?” In seguito, mi sono resa conto che credevo che essere una leader del distretto significasse essere responsabile di tutto il lavoro e che dovevo essere in grado di guidare le competenze professionali dei vari aspetti del lavoro e saper discernere le persone, altrimenti non sarei stata all’altezza di questo dovere. Tuttavia, mi mancavano molte competenze tecniche, quindi cercavo sempre di sottrarmi al dovere. Questo punto di vista era in linea con la verità? Mi sono ricordata delle parole di Dio: “Come leader, dopo aver dato disposizioni per il lavoro, devi seguire l’andamento del lavoro. Anche se quell’ambito lavorativo non ti è familiare, persino se non ne sai nulla, puoi trovare il modo di fare il tuo lavoro. Puoi rivolgerti a qualcuno che lo afferri davvero, che conosca la professione in questione, così che faccia dei controlli e fornisca suggerimenti. Da quei suggerimenti potrai risalire ai principi appropriati e riuscirai così a seguire il lavoro” (La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (4)”). Le parole di Dio mi hanno indicato un cammino di pratica. Sebbene non avessi ancora padronanza di molti aspetti tecnici del mio ruolo di leader del distretto, Dio non ha mai detto che per svolgere questo dovere sia necessario conoscere ogni abilità. La Sua intenzione era che mi concentrassi sulla ricerca delle verità principi durante la formazione effettiva per compensare le mie manchevolezze ed entrare gradualmente nella verità realtà. Mi mancavano le competenze tecniche, quindi dovevo richiedere la collaborazione di fratelli e sorelle che conoscevano questi aspetti e insieme saremmo stati in grado di ricercare le verità principi per eliminare le deviazioni e i problemi nel nostro lavoro; se ci fossero state cose che davvero non riuscivo a capire, potevo chiedere aiuto ai leader superiori. Se avessi davvero fatto del mio meglio per collaborare e, alla fine, avessi comunque scoperto che la mia statura e la mia levatura erano davvero insufficienti per questo dovere, allora avrei potuto dimettermi e chiedere ai leader di assegnarmi un dovere più adatto. Comprendere l’intenzione di Dio ha davvero illuminato il mio cuore e ho abbandonato le mie preoccupazioni e i miei timori.
Nel gennaio del 2024, i leader superiori hanno scoperto che i risultati del lavoro di irrigazione che stavo supervisionando non erano buoni e che gli irrigatori non avevano fatto alcun progresso e non si stavano concentrando sulla coltivazione dei nuovi arrivati, così ci hanno scritto per chiederci se stessimo riscontrando questi problemi e come stessimo dando seguito al lavoro di irrigazione. Ero sorpresa e ho pensato: “Sono la principale responsabile dell’irrigazione e sono stata impegnata tutti i giorni. Come ho fatto a non notare tutti questi problemi nel mio lavoro? Sembra che le mie capacità lavorative siano davvero carenti”. Mi sono preoccupata di nuovo e ho pensato: “Se gli irrigatori non irrigano bene i nuovi arrivati e questi se ne vanno, non avrò forse trasgredito? Ciò non significa che non otterrò un buon esito?” Mi sono resa conto che stavo di nuovo considerando il mio esito e la mia destinazione e mi sono ricordata di alcune parole di Dio: “Dovreste tutti compiere il vostro dovere con cuore franco e onesto, ed essere disposti a pagare qualunque prezzo sia necessario. Come avete detto, quando il giorno arriverà, Dio non tratterà male chiunque abbia sofferto o abbia pagato un prezzo per Lui. È opportuno aggrapparsi a questo tipo di convinzione, e non dovreste mai dimenticarla. Solo in questo modo posso rasserenarMi nei vostri confronti; altrimenti, non riuscirò mai a tranquillizzarMi riguardo a voi e sarete per sempre oggetto della Mia avversione. Se riuscite tutti a seguire la vostra coscienza, a dare tutto per Me, senza risparmiare alcuno sforzo per la Mia opera, e a dedicare le vostre energie per tutta la vita all’opera del Mio Vangelo, il Mio cuore sussulterà spesso di gioia per voi; non vi pare? In questo modo, potrò metterMi completamente il cuore in pace per quanto vi riguarda; non è forse così?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Della destinazione”). L’intenzione di Dio è quella di perfezionarci affinché possiamo accedere a tutti gli aspetti della verità mentre svolgiamo i nostri doveri. Ho riflettuto sulla mia incapacità di svolgere un lavoro vero e proprio. Non avevo affrontato tempestivamente le deviazioni e i problemi nel lavoro di irrigazione, fatto che aveva influito sull’efficacia dell’irrigazione dei nuovi arrivati. Dovevo correggere rapidamente queste deviazioni e risolvere i problemi. Solo così potevo davvero assolvere le mie responsabilità. Quindi ho segnalato onestamente ai leader superiori le deviazioni e i problemi del mio lavoro e ho affrontato concretamente gli stati degli irrigatori e i problemi dei nuovi arrivati. Anche gli irrigatori si sono resi conto dell’importanza di essere dotati della verità e hanno trovato un cammino di pratica nei propri doveri. Sono giunta alla conclusione che se riusciamo ad abbandonare i nostri sentimenti di cautela nei confronti di Dio, a non considerare il nostro futuro e le nostre destinazioni e a dedicare i nostri cuori ai doveri, allora, svolgendo questi ultimi, saremo in grado di vedere la guida di Dio.