42. Sono stata imprigionata dall’invidia
Svolgevo il dovere di creare immagini nella chiesa e successivamente sono stata scelta come capogruppo. Dopo un periodo di collaborazione, il lavoro aveva mostrato qualche progresso e anche la qualità delle immagini era migliorata. La leader aveva una grande considerazione di me e il più delle volte ascoltava la mia opinione sulle questioni riguardanti il gruppo. Se una sorella non aveva un buono stato o mancava di competenze tecniche, mi veniva anche richiesto di offrire più condivisione e aiuto. In diverse occasioni, avevo anche sentito che la leader elogiava le mie capacità lavorative negli altri gruppi, e ne sono stata molto felice, poiché pensavo di essere migliore degli altri e di avere una levatura accettabile.
Nell’agosto del 2019, la sorella Li Wen è stata trasferita nel nostro gruppo per svolgere il suo dovere. La leader sosteneva che la sua levatura fosse abbastanza buona e mi aveva chiesto di concentrarmi sul coltivarla. Nelle nostre seguenti interazioni, ho notato che la levatura di Li Wen era piuttosto buona. A volte si accorgeva di problemi nelle immagini che io non avevo visto e le sue indicazioni per apportare modifiche erano piuttosto innovative e originali. Anche Zhao Ling, un’altra sorella del gruppo, provava ammirazione per lei. In quel momento, ho sentito che il mio cuore era in crisi, e ho pensato: “Se non sono brava come Li Wen, chi continuerà a provare ammirazione per me? Così non può funzionare. Devo impegnarmi al massimo nell’aspetto tecnico del mio dovere”. Tuttavia, a prescindere da quanto mi impegnassi, nell’ambito tecnico ancora non ero brava quanto Li Wen e non riuscivo ad avere la sua stessa visione complessiva dei problemi. Mi sentivo molto frustrata. Successivamente, ho notato che Zhao Ling si stava avvicinando molto a Li Wen, che cercava il suo aiuto per qualsiasi questione, e che quando la leader discuteva con noi dei problemi, spesso i punti di vista e i suggerimenti di Li Wen venivano accettati da tutti. Mi sono sentita messa da parte. In particolare, quando ho sentito che la leader incoraggiava Li Wen a praticare di più poiché stava per andarsene, ho provato un forte disagio e ho pensato: “Non nego che Li Wen abbia una buona levatura, ma anche io non sono da meno! Molte delle immagini che ho creato sono già state scelte e sono anche in grado di risolvere problemi. Perché non riesci a vedere queste cose?” Questi pensieri mi hanno fatto diventare gelosa di Li Wen, e ho pensato: “Prima del tuo arrivo, la leader mi stimava di più e mi consultava per qualsiasi cosa, ma da quando sei arrivata, sono stata messa ai margini. Hai rubato la mia ‘aura’!” Più ci pensavo, più questa sensazione di squilibrio cresceva e cominciavo a odiare Li Wen.
In seguito, ho notato che tra lei e una sorella ospitante c’erano stati degli attriti, ma non ho offerto alcuna condivisione o aiuto, anzi mi sono compiaciuta della sua situazione e ho pensato: “Non dovresti essere brava in tutto? Non sei forse ammirata da tutti? Come puoi non riuscire nemmeno a gestire il tuo rapporto con questa sorella ospitante?” A volte, la sorella parlava davanti a noi delle abitudini personali di Li Wen e di quanto fossero irritanti, e sebbene io le dicessi di trattare correttamente Li Wen, dentro di me speravo che sviluppasse un pregiudizio nei suoi confronti, e che in quel modo le altre non pensassero che fosse così brava e non avessero più una così grande considerazione di lei. Un giorno, dovevamo scrivere una lettera divulgativa riguardo alle nostre tecniche e dovevamo anche rivedere alcune immagini. Io ero piuttosto brava nello scrivere questo tipo di lettere, ma il pensiero che Li Wen potesse essere elogiata dalla leader mi faceva passare la voglia farlo. Ho pensato che scrivere lettere fosse il punto debole di Li Wen, così ho lasciato questo compito a lei. Credevo che se non l’avesse scritta bene, le altre non avrebbero più avuto una grande considerazione di lei. Attraverso la mia facciata di sincerità, ho detto a Li Wen: “Io e Zhao Ling lavoreremo alle immagini, mentre tu scriverai la lettera. Tutti hanno bisogno di praticare e dobbiamo essere in grado di saper fare più cose, quindi fai del tuo meglio per scriverla e non sentirti troppo sotto pressione”. Lei ha risposto dicendo che non aveva mai scritto una lettera di questo tipo e che se avesse fatto un cattivo lavoro temeva di causare dei ritardi, ma io ho insistito affinché fosse lei a scriverla. Nel complesso, la sua lettera era buona, ma mancava di alcuni dettagli. Ho pensato: “Come può questo non risultarti difficile? Di questo passo finirai per rubarmi la scena! Visto che la tua lettera ha delle manchevolezze, devo farti fare brutta figura!” Le ho fatto notare molti problemi, dicendo che alcune parti non erano chiare e che altre erano poco dettagliate. Quando mi ha visto segnalare così tanti problemi, Li Wen è diventata piuttosto negativa. Successivamente, le ho assegnato alcuni dei compiti più impegnativi del gruppo, cercando volontariamente di renderle le cose difficili. A volte, approfittavo di ogni piccola corruzione rivelata da Li Wen per poi criticarla con Zhao Ling, dicendo quanto fosse arrogante e parlando di come non riuscisse a controllare le sue irritanti abitudini personali e risultasse antipatica alla sua sorella ospitante. Questo ha fatto sì che Zhao Ling sviluppasse un pregiudizio nei suoi confronti. Li Wen è diventata molto limitata e negativa, e voleva trasferirsi in un altro gruppo per svolgere il suo dovere. Vedendola così negativa, mi sono sentita in colpa e ho pensato: “Forse sono stata troppo dura con lei?” Ma poi mi sono detta: “Se non faccio così, come potrò farmi strada nel gruppo? Chi mi darà ascolto? Anche la mia posizione di capogruppo potrebbe essere a rischio”. Questi pensieri hanno fatto scomparire il senso di colpa. Successivamente, grazie alla condivisione e all’aiuto della leader, lo stato di Li Wen è migliorato. Nel frattempo, io continuavo a essere consumata dalla gelosia e non riuscivo a collaborare con lei. Successivamente, ho avuto mal di denti per oltre due mesi e qualsiasi medicina prendessi, nulla sembrava funzionare. Le sorelle mi ricordavano di riflettere su me stessa, ma io continuavo solamente a cercare motivazioni esterne. In seguito, la leader mi ha smascherata per essere troppo concentrata sulla reputazione e sul prestigio, per aver escluso gli altri, per non aver collaborato armoniosamente con loro, per aver fatto sprofondare il gruppo nel caos e poiché per diversi mesi il lavoro non aveva prodotto risultati. Ha detto che stavo seguendo il cammino di un anticristo e sono stata destituita. Le sue parole sono state un colpo al cuore e mi hanno fatta sentire angosciata. Mi sono resa conto di aver commesso del male e non ho fatto altro che piangere. Credevo che a causa della mia grande attenzione per la reputazione e il prestigio Dio non mi avrebbe salvata, così ho rinunciato a me stessa. Successivamente, Zhao Ling ha condiviso le sue esperienze e mi ha aiutata, incoraggiandomi a non arrendermi e dicendomi di cercare la verità per risolvere i miei problemi.
Una sera, durante le mie devozioni spirituali, ho sentito un inno della parola di Dio intitolato “La determinazione necessaria a perseguire la verità” che mi ha davvero commossa. Dio dice: “Devi acquisire questa comprensione: ‘Qualsiasi cosa mi trovi ad affrontare, si tratta comunque di un insegnamento che devo trarre nel perseguire la verità: è stato tutto disposto da Dio. Potrò forse essere debole ma non negativo, e sono grato a Dio per avermi dato l’opportunità di apprendere queste lezioni. Gli sono riconoscente perché ha disposto questa situazione per me. Non posso abbandonare il mio proposito di seguire Dio e di acquisire la verità. Se lo facessi, sarebbe come cedere a Satana, rovinarmi e tradire Dio’. Questo è il tipo di determinazione che devi avere” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo vivendo spesso dinanzi a Dio si può avere una normale relazione con Lui”). Con gli occhi pieni di lacrime, ho cantato questo inno un’infinità di volte. Ho capito che la mia destituzione e il severo smascheramento da parte della leader venivano da Dio, e che questo per me rappresentava il Suo amore e la Sua salvezza. Ero stata così insensibile e intransigente, perseguendo ostinatamente la reputazione e il prestigio e seguendo il cammino di un anticristo. Avevo sofferto di mal di denti per così tanto tempo, e anche le sorelle mi avevano dato consigli e offerto aiuto, ma non avevo pensato di pentirmi. Dentro di me pensavo solamente al fatto che l’ammirazione degli altri per Li Wen significasse che mi stessero trascurando, ed ero accecata dal mio desiderio di reputazione e prestigio, il che mi ha portata a odiare Li Wen e a sviluppare un pregiudizio nei suoi confronti, facendo cose che l’hanno ferita e facendo sprofondare il gruppo nel caos. Tuttavia, non ho riflettuto e al contrario ho rinunciato a me stessa, fraintendendo Dio e pensando che non mi avrebbe più salvata. Non stavo forse distorcendo l’intenzione di Dio? Non avevo davvero la minima comprensione del Suo cuore. Non conoscevo affatto me stessa! Dopo essermi resa conto di ciò, mi sono sentita veramente in debito con Dio, e ho capito che se Egli non avesse creato queste circostanze per castigarmi e disciplinarmi, non avrei riflettuto su me stessa e avrei continuato a seguire il cammino sbagliato. Non potevo continuare a fraintederLo e volevo nutrirmi in modo corretto delle Sue parole per cambiare il mio stato.
In seguito, ho letto un passaggio delle parole di Dio che si riferiva direttamente al mio stato. Dio dice: “Alcuni hanno sempre paura che gli altri siano migliori o al di sopra di loro, che gli altri siano riconosciuti mentre loro vengono trascurati, e ciò li induce ad attaccare e a escludere gli altri. Questo non è un esempio di essere invidiosi di chi ha talento? Non è egoista e spregevole? Che razza di indole è questa? È malignità! Coloro che pensano solo ai propri interessi, che soddisfano soltanto i propri desideri egoistici senza pensare agli altri né considerare gli interessi della casa di Dio hanno una cattiva indole e Dio non prova alcun amore per loro. Se sei davvero in grado di mostrare considerazione per le intenzioni di Dio, saprai trattare gli altri in modo giusto. Se raccomandi una persona valida e le permetti di ricevere addestramento e di svolgere un dovere, aggiungendo così una persona di talento nella casa di Dio, questo non renderà il tuo lavoro più facile? Allora non avrai mostrato fedeltà nel tuo dovere? Quella è una buona azione davanti a Dio; è il minimo di coscienza e di ragione che chi è al servizio come leader dovrebbe possedere” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Riflettendo sulle Sue parole, ho capito che il mio stato era esattamente quello smascherato da Dio. Ero invidiosa delle abilità degli altri e avevo un’indole negativa. Il lavoro di creare immagini è molto importante e richiede la collaborazione di persone innovative e sagaci. Questo permette di migliorare l’efficacia delle immagini. Tuttavia, io e Zhao Ling non eravamo molto innovative, mentre Li Wen eccelleva in quel campo e non faceva altro che compensare le nostre manchevolezze. Questo rappresentava un beneficio per il lavoro e avrei dovuto essere felice che nella chiesa ci fosse una persona come lei. Ma questo non era stato il mio pensiero. Poiché perseguivo la reputazione e il prestigio, ogni volta ero gelosa di Li Wen. Quando ho scoperto che la sua levatura era migliore della mia e che la leader aveva stima di lei, ho avuto paura che mi mettesse in ombra ed ero determinata a superarla, ma per mia sorpresa, nonostante tutti i miei sforzi, non riuscivo a essere al suo livello. Tuttavia, non ero disposta ad ammettere la sconfitta, così ho iniziato a renderle le cose difficili, a riprenderla a ogni minimo sbaglio e a metterla volontariamente in imbarazzo. Ho persino approfittato della corruzione rivelata da Li Wen per giudicarla e sminuirla alle spalle, facendo sì che gli altri non avessero più un’alta considerazione di lei. Ho capito di essere stata davvero maligna e di non possedere la ragionevolezza di una persona normale! Una persona con un’umanità normale e ragionevolezza non farebbe le cose per danneggiare gli altri. Una persona del genere sarebbe onesta, terrebbe conto delle intenzioni di Dio, avrebbe un cuore ben disposto nei Suoi confronti e sarebbe felice di vedere che qualcuno collabora al lavoro della casa di Dio. Tuttavia, io non solo non avevo supportato il lavoro, ma l’avevo disturbato e svilito. Le mie azioni e il mio comportamento erano così detestati da Dio, ed ero davvero indegna di essere chiamata umana!
In seguito, ho letto queste parole di Dio: “Una delle caratteristiche più evidenti della essenza di un anticristo è di monopolizzare il potere e instaurare una propria dittatura: non ascolta nessuno, non rispetta nessuno e, a prescindere dai punti di forza delle persone, dai corretti punti di vista e dalle sagge opinioni che esse potrebbero esprimere, o dai metodi opportuni che potrebbero proporre, non presta loro attenzione; è come se nessuno fosse qualificato per collaborare con lui o per prendere parte a qualsiasi cosa egli faccia. Questa è l’indole che hanno gli anticristi. Alcuni dicono che questo equivale a essere di cattiva umanità, ma come può trattarsi di una comune cattiva umanità? Si tratta a tutti gli effetti di un’indole satanica, e un’indole simile è estremamente maligna. Perché dico che l’indole degli anticristi è estremamente maligna? Un anticristo si porta via tutto dalla casa di Dio e dalla proprietà della chiesa e agisce come se tutto ciò gli appartenesse, e dovesse essere gestito solamente da lui, e non permette a nessun altro di intervenire in questo. Le uniche cose a cui pensa quando svolge il lavoro della chiesa sono i suoi interessi, il suo prestigio e il suo orgoglio. Non permette a nessuno di danneggiare i suoi interessi, e tanto meno consente a chiunque possieda levatura e sia in grado di parlare della propria testimonianza esperienziale di minacciare la sua reputazione e il suo prestigio. […] Inoltre, gli anticristi spesso inventano bugie e distorcono i fatti presso i fratelli e le sorelle, sminuendo e condannando le persone che riescono a parlare della loro testimonianza esperienziale. Qualunque lavoro svolgano tali persone, gli anticristi trovano scuse per escluderle e reprimerle, e le giudicano, dicendo che sono arroganti e presuntuose, che amano mettersi in mostra e che nutrono ambizioni. In realtà, queste persone possiedono una certa testimonianza esperienziale e una parte di verità realtà. Hanno un’umanità relativamente buona, possiedono coscienza e ragionevolezza e sono in grado di accettare la verità. E sebbene possano avere alcuni difetti e mancanze e possano occasionalmente rivelare un’indole corrotta, sono capaci di riflettere su sé stesse e di pentirsi. Queste persone sono quelle che Dio salverà, e che hanno la speranza di essere perfezionate da Lui. In sintesi, esse sono adatte a svolgere un dovere. Soddisfano i requisiti e i principi per svolgere un dovere. Ma gli anticristi pensano: ‘Non posso assolutamente sopportare questo. Tu vuoi avere un ruolo nel mio dominio, competere con me. È impossibile; non pensarci nemmeno. Tu sei più istruito di me, più eloquente di me, più popolare di me e persegui la verità con maggiore diligenza rispetto a me. Se collaborassi con te e tu mi rubassi la scena, cosa farei allora?’ Considerano forse gli interessi della casa di Dio? No. A cosa pensano? Pensano solo a come mantenere il proprio prestigio” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 8: Vogliono che gli altri si sottomettano solo a loro, non alla verità o a Dio (Parte prima)”). Le parole di smascheramento di Dio sono molto chiare. Gli anticristi danno grande importanza al prestigio e non permettono che altri siano migliori di loro. Una volta che qualcuno li supera e minaccia il loro prestigio, fanno tutto ciò che è in loro potere per attaccarlo ed escluderlo, senza fermarsi finché non l’hanno completamente distrutto. È qualcosa di davvero maligno! Gli anticristi pensano solo a come proteggere il proprio prestigio e non tengono mai conto degli interessi della casa di Dio. Anche se gli interessi della chiesa vengono danneggiati, o i fratelli e le sorelle vengono feriti, loro rimangono indifferenti. Il mio comportamento combaciava perfettamente con questa descrizione. Avevo notato che Li Wen aveva una buona comprensione, che stava migliorando a vista d’occhio, che poteva offrire delle conoscenze uniche e che riceveva l’approvazione della leader e delle sorelle collaboratrici, pertanto ero preoccupata di perdere il mio prestigio e ho sviluppato un’avversione nei suoi confronti. Credevo che mi avesse portato via la mia “aura”, così ho iniziato a escluderla. Le ho volontariamente reso le cose difficili per metterla in cattiva luce e l’ho anche giudicata alle spalle, convincendo la sorella ospitante e Zhao Ling a schierarsi con me per escluderla e prenderla di mira. Volevo spingerla nella negatività e poi scacciarla dal mio “territorio”. Ho capito di essere stata davvero immorale e viscida! Ero controllata da veleni satanici come “In tutto l’universo, solo io regno sovrano” e “Ci può essere solo un maschio alfa”. Non ero in grado di tollerare nessun altro e se scoprivo che qualcuno era migliore di me, lo odiavo o ero gelosa di lui, e addirittura complottavo per tormentarlo senza arrendermi finché non fosse diventato negativo e fosse stato sconfitto. Ripensandoci adesso, vivevo secondo questi veleni satanici e avevo un’indole particolarmente arrogante e maligna. Nelle mie parole e nelle mie azioni, non avevo mai tenuto conto degli interessi della casa di Dio. In che cosa questa mia indole differiva da quella di un anticristo?
In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio e ho ottenuto una qualche comprensione sulla natura e le conseguenze delle mie azioni volte a proteggere i miei interessi e a disturbare il lavoro della chiesa. Dio Onnipotente dice: “Se non fai che disturbare, intralciare e sminuire le cose che Dio vuole difendere, se mostri sempre disprezzo verso queste cose e nutri costantemente nozioni e opinioni su di esse, allora stai dicendo di no a Dio e ti stai ponendo contro di Lui. Se non consideri importante il lavoro della casa di Dio e gli interessi della casa di Dio, vuoi sempre sminuirli e causare distruzione, oppure vuoi sempre trarne profitto, imbrogliare o appropriarti di qualcosa, allora Dio Si arrabbierà con te? (Sì.) Quali sono le conseguenze della collera di Dio? (Saremo puniti.) Questo è certo. Dio non ti perdonerà, assolutamente no! Perché quello che stai facendo è demolire e distruggere il lavoro della chiesa, e questo è in conflitto con il lavoro e con gli interessi della casa di Dio. Questo è un grande male, è entrare in rivalità con Dio ed è qualcosa che offende direttamente l’indole di Dio. Come può Dio non essere arrabbiato con te? Se alcune persone, per via della loro scarsa levatura, non sono competenti nel loro lavoro e involontariamente fanno cose che causano intralcio e disturbo, questo è scusabile. Se, invece, a causa dei tuoi interessi personali dai luogo a invidie e dispute e fai intenzionalmente cose che intralciano, disturbano e distruggono il lavoro della casa di Dio, questo è annoverabile come una violazione deliberata e costituisce un’offesa all’indole di Dio. Dio ti perdonerà? Dio sta svolgendo l’opera del Suo piano di gestione di 6.000 anni, e vi dedica tutti i Suoi sforzi scrupolosi. Se qualcuno si oppone a Dio, danneggia deliberatamente gli interessi della Sua casa, persegue deliberatamente i propri interessi personali, la propria fama e il proprio prestigio tanto da danneggiare gli interessi della casa di Dio, e non esita a demolire il lavoro della chiesa, arrecando ostacolo e distruzione al lavoro della casa di Dio, e addirittura arrecando un enorme danno materiale ed economico alla casa di Dio, pensate che un simile individuo andrebbe perdonato? (No.) […] Perseguire la fama, il guadagno e il prestigio, perseguire i propri interessi personali: questo è cooperare con Satana nel compiere il male ed è opporsi a Dio. Al fine di ostacolare l’opera di Dio, Satana genera vari ambienti per tentare, disturbare e fuorviare le persone, e per impedire loro di seguire Dio e di riuscire a sottomettersi a Lui. Al contrario, esse collaborano con Satana e lo seguono, arrivando a disturbare e distruggere deliberatamente l’opera di Dio. Per quanto Dio condivida sulla verità, le persone non riescono comunque a rinsavire. Per quanto la casa di Dio le poti, comunque non accettano la verità. Non si sottomettono affatto a Dio, insistendo invece nel fare le cose a modo loro e ad agire a loro piacimento. Di conseguenza, disturbano e distruggono il lavoro della chiesa, compromettono gravemente il progresso dei vari lavori della chiesa e arrecano un enorme danno all’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio. Questo è un peccato troppo grande, e simili individui saranno certamente puniti da Dio” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte prima”). Leggendo le parole di Dio, mi sono sentita come se Lui mi stesse smascherando in prima persona. Le Sue parole mi hanno colpita al cuore e mi sono sentita davvero spaventata. Sebbene Li Wen fosse in grado di produrre più immagini e di maggiore qualità, portando così dei benefici al lavoro della chiesa, io non solo non l’avevo supportata e non avevo sostenuto il suo lavoro, ma avevo anche continuato a escluderla e avevo approfittato delle sue manchevolezze per renderle intenzionalmente le cose difficili e isolarla. Tutto ciò aveva portato Li Wen a sprofondare in uno stato negativo e a non essere più in grado di svolgere il proprio dovere in maniera normale. Anche il lavoro del gruppo ne aveva risentito gravemente e per mesi non aveva prodotto risultati. Ciò che avevo fatto era stato minare, disturbare e rovinare il lavoro della chiesa. Questo voleva dire opporsi a Dio e irritare la Sua indole. Ho pensato a come Saul fosse geloso di Davide. Davide era stato consacrato da Dio e si affidava a Jahvè Dio per vincere le battaglie e ottenere l’appoggio degli israeliti. Saul non lo sopportava e credeva che, se ci fosse stato Davide, non avrebbe potuto mantenere il suo trono, così lo inseguiva senza sosta cercando di ucciderlo, ma grazie alla protezione di Dio, Saul non poteva colpire Davide e alla fine morì nel campo di battaglia. In sostanza le mie azioni erano come quelle di Saul. Avevo usato l’inganno per proteggere la mia reputazione e il mio prestigio, e avevo escluso e tormentato Li Wen, facendo sì che vivesse in uno stato negativo e perdesse le motivazioni per svolgere il suo dovere, al punto che addirittura voleva andarsene dal gruppo. Ripensandoci, anche se poteva sembrare che stessi solamente cercando di renderle la vita difficile, in realtà stavo distruggendo il lavoro della chiesa e opponendomi a Dio! Li Wen svolgeva efficacemente il proprio dovere, ma io avevo provato ogni possibile sotterfugio per escluderla, e quando sono riuscita ad allontanarla ne sono stata felice. Tutto ciò intralciava e disturbava il lavoro della chiesa. Il mio modo di agire non era forse lo stesso di un diavolo e un satana? Questo pensiero mi terrorizzava. Non credevo che la mia indole potesse essere così maligna. Ripensandoci adesso, la mia destituzione non era stata altro che la giustizia di Dio! In quel momento, ho pianto per il rammarico e ho odiato me stessa per essere così priva di umanità! Mi sono pentita e ho pregato Dio, con l’intenzione di correggere completamente i miei errori passati.
La mattina seguente, durante le mie devozioni spirituali, ho letto gli articoli delle testimonianze esperienziali scritti da fratelli e sorelle sulle loro esperienze nell’eliminare la gelosia, e ho trovato un cammino di pratica. Dio dice: “Le funzioni non sono le stesse. Esiste un unico corpo. Ognuno compie il proprio dovere, ognuno al proprio posto e intento a fare del proprio meglio – per ogni scintilla c’è un lampo di luce – e a ricercare la maturità nella vita. Così Io sarò soddisfatto” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 21”). “Devi imparare a lasciar andare e mettere da parte queste cose, a raccomandare gli altri, a permettere loro di distinguersi. Non lottare, non affrettarti a trarre vantaggio dalle opportunità di emergere e di eccellere. Devi essere in grado di mettere da parte queste cose, ma devi anche non ritardare lo svolgimento del tuo dovere. Sii una persona che lavora in un tranquillo anonimato e non si mette in mostra davanti agli altri mentre assolvi fedelmente il tuo dovere. Più rinunci al tuo orgoglio e al tuo prestigio e più lasci andare i tuoi interessi, più ti sentirai in pace e più vi sarà luce nel tuo cuore, e più migliorerà il tuo stato. Più lotti e competi, più tenebroso diventerà il tuo stato” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho compreso che quando collaboravo con Li Wen nei nostri doveri c’era una verità che dovevo praticare. Dovevo guardare le cose da una prospettiva corretta e smettere di pensare a ciò che avevo da guadagnare o da perdere rispetto ai miei interessi, e dovevo imparare a sostenere il lavoro della chiesa e a svolgere bene il mio dovere. La levatura degli uomini è determinata da Dio e nessuno può cambiarla da sé. Per Li Wen era la stessa cosa, in quanto possedeva ottima comprensione e profonda conoscenza, le sue opinioni e le sue immagini erano innovative e creative, ed era il tipo di persona che ha una buona levatura. Diversamente da lei, la mia levatura era nella media e non avevo le sue capacità innovative, pertanto non importava quanto mi mettessi in competizione con lei, non avrei mai potuto superarla. Il fatto che in precedenza il mio lavoro fosse stato efficace dipendeva esclusivamente dalla guida di Dio e dai risultati raggiunti grazie alla collaborazione dei fratelli e delle sorelle, non era dovuto alla mia grande abilità nel lavoro o alla mia levatura. Tuttavia, non avevo reso grazie a Dio per la Sua guida. Al contrario, avevo dato a me stessa il merito di quei risultati, vantandomi di possedere una buona levatura e di essere una persona di talento. Sono stata davvero senza vergogna! Se non fosse stato per la mia destituzione e per la severa potatura della leader, sarei ancora in competizione con Li Wen per la reputazione e il prestigio, e alla fine non avrei nemmeno saputo il motivo per cui ero stata eliminata! Ora ho compreso che perseguire la reputazione e il prestigio non ha alcun valore. Pensandoci bene, cosa c’era di buono nel fatto che gli altri avessero un’alta considerazione di me? Un tempo ricevevo l’ammirazione e il supporto degli altri, ma si trattava solamente di gloria e orgoglio temporanei. La mia indole corrotta non era cambiata affatto e stavo ancora competendo per la fama e il guadagno. Alla fine, sono diventata talmente insensibile che anche quando le sorelle mi mettevano di fronte ai miei errori, io non capivo che avevo bisogno di riflettere su me stessa. Mi sono resa conto di essere stata accecata dalla reputazione e dal prestigio. Sono stata davvero sciocca! Ho combattuto per cose inutili come la reputazione e il prestigio, e ho commesso delle gravi trasgressioni dinanzi a Dio. Ho perso così tante opportunità di ottenere la verità. È stato davvero inutile! La chiesa aveva stabilito che io e Li Wen svolgessimo assieme i nostri doveri così da poter collaborare armoniosamente e far emergere i nostri punti di forza. Era proprio come dice Dio: “Ognuno compie il proprio dovere” e “per ogni scintilla c’è un lampo di luce” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 21”). Quando insieme lavoriamo sodo per svolgere bene i nostri doveri e soddisfare Dio, il Suo cuore ne trae grande soddisfazione. Riflettendo sulla cosa, ho provato un grande senso di sollievo. Rinunciando alla mia gelosia, ho sentito una grande pace e tranquillità nel mio cuore.
Dopo più di un mese di devozioni spirituali e riflessione, ho ottenuto una qualche comprensione di me stessa e la leader ha dato disposizione che svolgessi nuovamente il mio dovere con Li Wen e le altre. Sapevo che questa era la misericordia di Dio e che Lui mi stava dando una possibilità di pentirmi, e Gli sono stata davvero grata! In quel periodo, Li Wen era la capogruppo e la leader faceva riferimento a lei per ogni tipo di questione. Mi sono sentita un po’ a disagio. Ho capito che la mia gelosia stava di nuovo prendendo piede, così ho subito pregato Dio, chiedendoGli di vegliare su di me e di aiutarmi a praticare la verità e a liberarmi dalla gelosia che provavo per la mia sorella. In seguito, ho letto queste Sue parole: “Quali sono i vostri principi di comportamento? Dovete comportarvi secondo la vostra collocazione, trovare il posto giusto per voi e svolgere il dovere che vi spetta; solo chi si comporta così è ragionevole. Per fare un esempio, alcuni sono esperti in determinate competenze professionali e hanno una comprensione dei principi, e allora dovrebbero assumersi la responsabilità e compiere le verifiche finali in tale area; altri sanno offrire idee e intuizioni, ispirando gli altri e aiutandoli a svolgere al meglio i loro doveri, e allora dovrebbero fornire idee. Se sai trovare il posto giusto per te e collabori in armonia con fratelli e sorelle, compirai il tuo dovere; è questo che significa comportarti secondo la tua collocazione” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “I principi che devono guidare il proprio comportamento”). Poiché Li Wen possedeva migliori capacità tecniche e le sue composizioni erano innovative e creative, e poiché come capogruppo poteva dirigere il lavoro delle sorelle, io dovevo collaborare in armonia con lei e svolgere bene i nostri doveri. Era un dato di fatto che rispetto a Li Wen fossi meno abile a livello tecnico, pertanto dovevo vedere correttamente le mie manchevolezze e non essere gelosa di lei. La mia levatura è determinata da Dio e devo accettare che tutto ciò proviene da Lui, imparare a sottomettermi e contribuire con le mie capacità. Questo è un mio dovere e una mia responsabilità. In precedenza, il fatto che non avessi collaborato correttamente con Li Wen aveva causato delle perdite al lavoro della chiesa, ma Dio mi aveva concesso un’altra opportunità e io dovevo apprezzarla, e non dovevo più essere d’intralcio o causare danni. Una volta compreso ciò, in parte sono riuscita a liberarmi della mia gelosia nei confronti di Li Wen. Durante la nostra collaborazione, ho compreso tanto quanto ho condiviso, e ho accettato i buoni suggerimenti proposti da Li Wen. In questo modo, siamo state una sola mente e un solo cuore, abbiamo collaborato in armonia e siamo diventate più efficienti nei nostri doveri. Ho anche fatto qualche progresso nel mio accesso alla vita e nelle mie abilità tecniche. Sono riuscita a liberarmi dalle catene della gelosia e a collaborare in armonia con la mia sorella. Questo era il risultato delle parole di Dio che operavano dentro di me. Grazie a Dio!