44. È sbagliato far valere l’anzianità di servizio nello svolgimento dei doveri
Martedì, 28 marzo 2023.
Questa mattina, ho ricevuto una lettera dai leader superiori, i quali mi hanno comunicato che Xin Ran era appena stata eletta come leader del distretto. Dopo aver letto la lettera, non riuscivo proprio a calmarmi e mi sono chiesta: “Xin Ran è una leader della chiesa solo da qualche mese. Un tempo ero io a controllare il suo lavoro e so che le sue abilità lavorative sono piuttosto carenti. Adesso, tutt’a un tratto, si trova a supervisionare il lavoro dell’intero distretto: non è successo tutto troppo in fretta? Xin Ran ha una buona umanità e si concentra sul suo accesso alla vita, pertanto è degna di essere coltivata, ma non possiede delle solide capacità lavorative. Come può gestire il lavoro dell’intero distretto? Sono una leader della chiesa da molti anni e adesso il mio lavoro sarà supervisionato da un persona che crede in Dio da meno tempo di me e possiede molta meno esperienza come leader. Questo non mi farà sembrare un’incompetente?” Più ci pensavo, più non ero disposta ad accettarlo e mi sentivo completamente insoddisfatta. Tuttavia, in seguito mi sono ricordata che tutto ciò che ci accade ogni giorno è permesso da Dio e che il dovere di Xin Ran rientra nelle Sue disposizioni e nella Sua sovranità. Non dovrei vedere la questione secondo il mio punto di vista. Al contrario, per prima cosa dovrei sottomettermi.
Lunedì, 10 aprile 2023.
Negli ultimi due giorni, Xin Ran mi ha scritto per controllare il lavoro del Vangelo, cercando di comprendere alcuni dei problemi che ci sono nel mio lavoro e condividendo su come cambiare le cose. Leggendo le sue lettere, mi sono sentita a disagio e non avevo la minima intenzione di risponderle. Ho pensato: “Sono una leader della chiesa da più di dieci anni. So bene come controllare il lavoro. Non ho bisogno della tua guida! Ti stai formando come leader da meno di un anno e ora cerchi di guidare il mio lavoro? Conosco già gli approcci di cui mi hai parlato”. Mi sono resa conto che stavo rivelando un’indole arrogante e ho pensato: “Se continuassi a vivere secondo quest’indole, a essere sprezzante e insoddisfatta perché Xin Ran controlla il mio lavoro, e a rifiutarmi di collaborare con lei, questo forse non la farà sentire limitata?” Mi sono ricordata di queste parole di Dio: “Non agire sempre per il tuo tornaconto e non considerare costantemente i tuoi interessi personali; non preoccuparti degli interessi degli uomini e non pensare affatto al tuo orgoglio, alla tua reputazione e al tuo prestigio. Devi prima considerare gli interessi della casa di Dio e farne la tua priorità. Devi tenere in considerazione le intenzioni di Dio e cominciare col riflettere se ci siano state o meno impurità nello svolgimento del tuo dovere, se tu sia stato fedele, se tu abbia adempiuto le tue responsabilità e abbia dato tutto te stesso e, allo stesso modo, se tu abbia o meno riflettuto con tutto il cuore sul tuo dovere e sul lavoro della chiesa. Devi considerare queste cose. Se ci pensi spesso e le comprendi, ti sarà più facile svolgere bene il tuo dovere” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Grazie alle parole di Dio, ho compreso che quando mi accade qualcosa non posso vivere secondo la mia indole corrotta. Devo avere maggiore considerazione degli interessi della casa di Dio e fare tutto ciò che porta vantaggi al lavoro della chiesa. Se vivo secondo la mia indole arrogante e non rispondo alle lettere di Xin Ran, lei non sarà in grado di afferrare la mia situazione lavorativa e le sarà difficile eseguire ulteriori controlli. Inoltre, questo potrebbe farla sentire limitata e influenzare il suo stato, finendo facilmente per intralciare e disturbare il lavoro della chiesa. Controllare e supervisionare il lavoro è un dovere di Xin Ran e io devo collaborare con lei rispondendo tempestivamente alle sue domande sul lavoro del Vangelo.
Venerdì, 12 maggio 2023.
Questo pomeriggio, durante una discussione sul lavoro del Vangelo, Xin Ran mi ha fatto notare che ultimamente mi stavo concentrando solo sugli affari generali, che non stavo controllando il lavoro del Vangelo e che avevo deviato dal mio dovere principale. Ero consapevole della cosa e sapevo che era a tutti gli effetti un problema nel mio lavoro, ma le sue parole mi hanno fatta sentire particolarmente a disagio. Ho pensato: “Sei una leader da poco tempo, eppure stai facendo notare i miei problemi davanti a così tante persone senza curarti del mio orgoglio. Avevo già elencato questa deviazione nella mia ultima relazione sul lavoro. Sono responsabile del lavoro del Vangelo da più tempo di te e so come controllarlo. Non c’è bisogno che mi parli di questa deviazione: la correggerò da sola nei giorni a venire!” In seguito, mentre Xin Ran continuava a condividere, io mi sono concentrata sui miei compiti senza partecipare minimamente alla conversazione. L’atmosfera è diventata piuttosto imbarazzante e questo ha influito sull’efficacia della riunione. Questa sera, Xin Ran ha parlato del suo stato, dicendo che si sentiva turbata quando nessuno rispondeva alle sue parole, poiché questo le faceva dubitare della sua capacità di svolgere il lavoro. Udendo ciò, mi sono sentita un po’ in colpa. Ero consapevole del fatto che Xin Ran non mi aveva fatto notare le deviazioni e i problemi del mio lavoro con cattiveria, ma piuttosto per aiutarmi a correggere per tempo tali deviazioni e non ritardare il lavoro del Vangelo. Perché allora sentivo di volermi opporre alla cosa? Se a sottolineare i miei problemi fosse stato un leader superiore o uno dei miei collaboratori, non avrei reagito in quel modo. Perché ho avuto un atteggiamento così ostile nei confronti di Xin Ran? Qual è il vero motivo per cui ho rivelato questa corruzione?
Mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio: “Su che base si giudica il livello delle proprie qualifiche? Sulla base di quanti anni si è svolto un certo dovere, di quanta esperienza si è acquisita, non è vero? E, stando così le cose, non inizierete gradualmente a pensare in termini di anzianità? Per esempio, un certo fratello crede in Dio da molti anni e svolge un dovere da molto tempo, quindi è il più qualificato a parlare; una certa sorella è qui da poco e, sebbene possieda una qualche levatura, non ha esperienza nello svolgere questo dovere e crede in Dio da poco tempo, quindi è la meno qualificata a parlare. La persona più qualificata a parlare pensa tra sé e sé: ‘Dal momento che ho anzianità, significa che lo svolgimento del mio dovere è all’altezza dei requisiti, che il mio perseguimento ha raggiunto l’apice e che non c’è nulla a cui debba aspirare o a cui debba accedere. Ho svolto bene questo dovere, ho più o meno portato a termine questo lavoro, Dio dovrebbe essere soddisfatto’. E così inizia a compiacersi di se stessa. Questo indica forse che tale persona è entrata nella verità realtà? Ha smesso di fare progressi. Non ha ancora acquisito la verità e la vita, eppure si ritiene altamente qualificata, parla in termini di anzianità e aspetta una ricompensa da parte di Dio. Non è forse la rivelazione di un’indole arrogante? Quando le persone non sono ‘altamente qualificate’ sanno essere caute, ricordano a se stesse di non commettere errori; una volta che si credono altamente qualificate diventano arroganti, iniziano ad avere un’alta opinione di se stesse e rischiano l’autocompiacimento. In quei momenti, non saranno inclini a chiedere a Dio una ricompensa e una corona, come fece Paolo? (Sì.) Qual è il rapporto tra l’uomo e Dio? Non è il rapporto tra il Creatore e gli esseri creati. Non è altro che un rapporto transazionale. E, quando questo è il caso, le persone non hanno alcun rapporto con Dio, e Dio verosimilmente nasconderà loro il Suo volto, cosa che costituisce un segnale pericoloso” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo con il timore di Dio si può percorrere il cammino di salvezza”). Questo passo delle parole di Dio smaschera il mio vero stato. Avevo ragionato in termini di anzianità di servizio. Ritenevo che Xin Ran non avesse esperienza come leader e che le sue abilità lavorative fossero carenti, mentre io ero una leader della chiesa da più di dieci anni e avevo più esperienza lavorativa e maggiori qualifiche. Di conseguenza, quando controllava il mio lavoro e mi faceva notare le deviazioni e i problemi, mi sentivo estremamente a disagio, poiché credevo non fosse qualificata per controllare ciò che facevo. In realtà, per Xin Ran, controllare e analizzare il mio lavoro facendomi notare le deviazioni e i problemi era parte delle sue responsabilità e del suo dovere, e lo faceva per portare vantaggi al lavoro della chiesa. Questa era una cosa positiva. Tuttavia, io vivevo secondo un’indole arrogante e usavo i miei anni di esperienza come leader per approfittare della mia anzianità di servizio e ostentare le mie qualifiche, e mi rifiutavo di accettare la sua guida. Durante la riunione, non ho partecipato alle discussioni di lavoro e, al contrario, mi sono concentrata solamente sui miei compiti mantenendo un’espressione acida, facendo sì che Xin Ran si sentisse limitata nel controllare il mio lavoro. Non stavo forse intralciando e ostacolando il lavoro della chiesa? Più ci pensavo, più mi rendevo conto della gravità della natura di questo problema. In futuro, dovrò ricercare la verità per eliminarlo.
Giovedì, 25 maggio 2023.
Oggi, durante le mie devozioni spirituali, ho letto un passo delle parole di Dio: “Servire Dio non è un compito semplice. Coloro che non hanno cambiato la propria indole corrotta non potranno mai servire Dio. Se la tua indole non è stata giudicata e castigata dalla parola di Dio, essa rappresenta ancora Satana; ciò dimostra che il tuo servizio a Dio è frutto delle tue buone intenzioni e che è basato sulla tua natura satanica. Servi Dio con la tua inclinazione naturale e secondo le tue preferenze personali. Inoltre, sei convinto che le cose che sei disposto a fare siano ciò che compiace Dio mentre le cose che non desideri fare siano disprezzate da Dio, dunque svolgi il tuo lavoro unicamente in base alle tue preferenze. Questo si può forse definire servizio a Dio? Alla fine, la tua indole vitale non cambierà di una virgola, anzi, il tuo modo di servire ti renderà ancora più testardo, e così la tua indole corrotta sarà ancora più radicata. In questo modo, svilupperai interiormente regole sul servizio a Dio fondate principalmente sul tuo carattere ed esperienze provenienti dal tuo servizio basate sulla tua indole. Queste sono le esperienze e gli insegnamenti dell’uomo; questa è la filosofia dell’uomo per le interazioni mondane. Persone di questo genere si possono classificare come farisei e funzionari religiosi. Se non apriranno gli occhi e non si pentiranno, allora si trasformeranno sicuramente in falsi cristi e anticristi che fuorvieranno le persone negli ultimi giorni. I falsi cristi e gli anticristi che furono preannunciati emergeranno tra tali persone. Se coloro che servono Dio seguono il proprio carattere e agiscono secondo la propria volontà, corrono il rischio costante di essere eliminati. Coloro che sfruttano l’esperienza acquisita nei loro molti anni al servizio di Dio per irretire i cuori delle persone, per fare loro prediche e limitarle, per elevare sé stessi, senza mai pentirsi, confessare i propri peccati né rinunciare ai vantaggi della propria posizione, cadranno dinanzi a Dio. Sono individui simili a Paolo, che approfittano della loro superiorità di grado e fanno sfoggio delle proprie qualifiche; Dio non porterà alla perfezione gente come questa poiché questo genere di servizio intralcia l’opera di Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il servizio religioso deve essere ripulito”). Grazie allo smascheramento delle Sue parole, ho compreso che svolgere il proprio dovere in base a un’indole corrotta e seguire le preferenze personali nel servire Dio porta solo a intraprendere un cammino di opposizione a Lui. Se una persona fa affidamento sui propri anni di esperienza come fossero un capitale, ostentando continuamente la propria anzianità di servizio per limitare gli altri, allora sta percorrendo lo stesso cammino di Paolo, e ogni cosa che fa è un’azione malvagia! Non appena sono venuta a sapere che Xin Ran era stata eletta leader del distretto per supervisionare il mio lavoro, è nato in me un atteggiamento di sfida. Ritenevo che lei non avesse abilità lavorative e che la sua formazione come leader fosse stata troppo breve, così sono giunta alla conclusione che non fosse adatta al ruolo sulla base delle mie nozioni e fantasie. Non ho ricercato le intenzioni di Dio relative alla questione. Al contrario, ho sempre ostentato la mia anzianità di servizio rispetto a Xin Ran. Quando controllava il mio lavoro o lo guidava, io ero molto sprezzante, pensando che, considerate le mie abilità lavorative e i miei anni di esperienza come leader, non fosse qualificata per darmi istruzioni. Tuttavia, dopo averci riflettuto più a fondo, ho pensato: È davvero possibile che nel mio lavoro non ci siano deviazioni? Non ho forse bisogno di qualcuno che supervisioni e controlli il mio lavoro? Non importa quanta esperienza io possa avere, ciò non vuol dire che io comprenda la verità o possieda la verità realtà. È inevitabile che nel mio lavoro ci siano deviazioni e difetti. La supervisione di Xin Ran sul mio lavoro e il suo darmi istruzioni hanno lo scopo di aiutarmi a svolgere meglio il mio dovere e portano vantaggi sia al lavoro della chiesa che al mio accesso alla vita. Tuttavia, io ho opposto resistenza e mi sono rifiutata di accettare il fatto che lei controllasse e supervisionasse il mio lavoro, rivelando così la mia avversione per la verità. Ho considerato la mia esperienza lavorativa e i miei anni da leader come fossero un capitale e ho sempre pensato di conoscere il lavoro meglio di Xin Ran e di poterlo svolgere bene facendo da sola. Tuttavia, in realtà nel mio dovere ci sono ancora molte deviazioni e problemi. Pur non possedendo la verità realtà, sono stata presuntuosa e ho guardato Xin Ran dall’alto in basso, poiché pensavo di avere più competenze di lei. Sono stata molto arrogante e presuntuosa, oltre che del tutto priva di ragionevolezza!
Lunedì, 5 giugno 2023.
Durante questi ultimi giorni di riflessione, mi sono resa conto di non aver compreso davvero i principi della casa di Dio per la promozione e la coltivazione delle persone. Avevo affrontato e valutato le cose in base alle mie nozioni e fantasie. Piuttosto che valutarle in base alle verità principi, avevo posto troppa enfasi sull’esperienza e sul tempo trascorso a svolgere il ruolo di leader. Dio Onnipotente dice: “Quali sono gli standard richiesti ai supervisori dei vari aspetti del lavoro? I principali sono tre. Primo, devono possedere l’abilità di comprendere la verità. Solo chi è in grado di comprendere la verità in modo puro e senza distorsioni e di trarne delle deduzioni è una persona di buona levatura. Le persone di buona levatura devono quanto meno possedere comprensione spirituale ed essere in grado di nutrirsi delle parole di Dio in modo indipendente. Mentre si nutrono delle parole di Dio, devono saper autonomamente accettare il giudizio, il castigo e la potatura delle parole di Dio e ricercare la verità per eliminare le loro nozioni e fantasie e l’adulterazione della loro volontà, nonché la loro indole corrotta; se raggiungono questo standard, significa che sanno sperimentare l’opera di Dio, e questa è una manifestazione di buona levatura. Secondo, devono assumersi un fardello nei confronti del lavoro della chiesa. Coloro che si assumono veramente un fardello non hanno solo entusiasmo ma una vera esperienza di vita, comprendono alcune verità e riescono a capire a fondo alcuni problemi. Vedono che nel lavoro della chiesa e nel popolo eletto di Dio ci sono molte difficoltà e problemi che devono essere risolti. Lo vedono con gli occhi e se ne preoccupano nel cuore: ecco cosa significa assumersi un fardello per il lavoro della chiesa. Se una persona è semplicemente di buona levatura e capace di comprendere la verità ma è pigra, brama le comodità della carne, non è disposta a svolgere un lavoro reale e fa un po’ di lavoro solo quando il Supremo le dà una scadenza per portarlo a termine, quando non può proprio evitarlo, allora è una persona che non si assume alcun fardello. Coloro che non si assumono alcun fardello sono quelli che non perseguono la verità, coloro che non hanno senso di giustizia e i buoni a nulla che passano tutto il giorno a rimpinzarsi, senza pensare seriamente a nulla. Terzo, devono possedere capacità lavorative. Cosa significa ‘capacità lavorative’? In parole povere, significa che non solo sono in grado di assegnare il lavoro e dare istruzioni alle persone, ma anche di individuare e risolvere i problemi: ecco cosa significa possedere capacità lavorative. Inoltre, devono possedere anche capacità organizzative. Coloro che possiedono capacità organizzative sono particolarmente abili nel mettere insieme le persone, nell’organizzare e disporre il lavoro e nel risolvere i problemi, e quando organizzano il lavoro e risolvono i problemi sono in grado di convincere a fondo le persone e di farle obbedire: ecco cosa significa avere capacità organizzative. Chi possiede veramente capacità lavorative è in grado di portare a termine gli lavori specifici disposti dalla casa di Dio, di farlo in modo rapido e deciso, con risolutezza, e inoltre di svolgere bene i vari lavori. Questi sono i tre standard della casa di Dio per coltivare leader e lavoratori. Se qualcuno soddisfa questi tre standard, è un individuo raro e di talento e andrebbe promosso, coltivato e formato subito, e dopo aver praticato per un certo periodo di tempo può intraprendere il lavoro” (La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (5)”). “Quando la casa di Dio promuove e coltiva qualcuno per farne un leader, gli dà un maggiore fardello per formarlo e per portarlo ad affidarsi a Dio e a impegnarsi in direzione della verità; solo così la sua statura crescerà il più rapidamente possibile. Più grande è il fardello che gli viene dato, più pressione subirà e più sarà costretto a ricercare la verità e ad affidarsi a Dio. Alla fine, sarà in grado di svolgere il suo lavoro in modo adeguato e di seguire la volontà di Dio, e così avrà intrapreso la strada giusta della salvezza e del perfezionamento: questo è l’effetto che si raggiunge quando la casa di Dio promuove e coltiva le persone. […] Quando qualcuno viene promosso e coltivato per diventare un leader, viene messo in condizione di imparare a discernere gli stati delle diverse persone, di formarsi nel ricercare la verità per risolvere le difficoltà delle diverse persone, nel sostenere i diversi tipi di persone e provvedere a loro, e nel condurre le persone dentro la verità realtà. Allo stesso tempo, deve anche formarsi nel risolvere i vari problemi e le varie difficoltà che affronta nel lavoro e imparare a distinguere e ad affrontare i vari tipi di anticristi, malevoli e miscredenti e a svolgere il lavoro di purificazione della chiesa. In questo modo, rispetto agli altri, può sperimentare più persone, eventi e cose e più ambienti disposti da Dio, nutrirsi sempre più delle Sue parole ed entrare in un numero sempre maggiore di verità realtà. Questa è per lui un’opportunità di formazione, non è vero? Più opportunità di formazione hanno le persone, più le loro esperienze abbondano, più ampia è la loro conoscenza e più rapidamente crescono. […] Per le persone cos’è un bene: entrare nella verità realtà rapidamente oppure lentamente? (Rapidamente.) Perciò, quando si tratta di persone che possiedono levatura, che si assumono un fardello e che hanno capacità lavorative, la casa di Dio fa un’eccezione promuovendole, a meno che non siano persone che non perseguono la verità e non si impegnano in direzione di essa, nel qual caso la casa di Dio non le forzerà” (La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (5)”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho capito che Egli condivide con chiarezza sui requisiti, sui principi e sul significato del promuovere e coltivare le persone. Quando promuove e coltiva una persona, la casa di Dio dà priorità al fatto che questa possieda la capacità e la levatura per comprendere la verità e che abbia un senso del fardello nei propri doveri. Se questi due criteri sono soddisfatti, allora anche se le capacità lavorative sono carenti, è possibile migliorarle attraverso la formazione. Il motivo per cui la casa di Dio coltiva le persone è principalmente quello di fornire loro più opportunità di formazione, facendo sì che ottengano più in fretta dei risultati nel cogliere le varie verità principi e nel loro accesso alla vita. Se una persona soddisfa i criteri per essere coltivata, allora la casa di Dio le darà l’opportunità di formarsi e metterà sulle sue spalle fardelli maggiori. Tuttavia, nel valutare se qualcuno fosse adatto per essere coltivato, non mi ero concentrata sulle sue capacità e sulla sua levatura nel comprendere la verità, né sul fatto che portasse o meno un vero fardello nei propri doveri. Al contrario, mi ero concentrata solamente su quanto tempo fosse stato leader e sul fatto che avesse esperienza oppure no. Avevo valutato le cose secondo le mie nozioni e fantasie e tutto ciò non era in linea con la verità! Dopo aver compreso questi principi, li ho applicati su Xin Ran e mi sono resa conto che soddisfaceva i criteri per essere coltivata. Lei possiede un senso del fardello nei propri doveri e prende l’iniziativa per incentivare il lavoro. Quando ha individuato dei problemi, ce li ha fatti notare e li ha analizzati con noi. Per di più, si concentra sull’accesso alla vita. Quando ci limitavamo a tenerci occupati con i compiti dei nostri doveri, ci ha ricordato di concentrarci sull’imparare lezioni da quello in cui ci imbattevamo. Pur non possedendo determinate abilità lavorative, Xin Ran si concentra sulla ricerca delle verità principi nelle sue attività e a volte è in grado di individuare alcuni problemi legati al lavoro. Le sue scarse capacità lavorative sono dovute al poco tempo dedicato alla formazione, ma questa opportunità di prestare servizio come leader del distretto potrebbe aiutarla a crescere più in fretta. D’altra parte, il mio senso del fardello nei doveri, la mia umanità e il mio accesso alla vita non sono buoni come quelli di Xin Ran, quindi che motivi avrei per non accettare la sua leadership? Devo adottare la giusta mentalità nei confronti dei suoi difetti e ognuno di noi dovrebbe imparare dai punti di forza degli altri per compensare le proprie mancanze e collaborare al fine di svolgere bene i propri doveri. Questi sono l’atteggiamento e la pratica che dovrei adottare.
Martedì, 20 giugno 2023.
Oggi, mentre discutevo di lavoro con Xin Ran, lei mi ha fatto notare che nel coltivare le persone ho la tendenza a concentrarmi sul loro comportamento esterno, e che non ricerco le verità principi. Ha anche citato dei passi pertinenti delle parole di Dio per condividere con me. Dopo aver ascoltato la sua condivisione, ho acquisito una comprensione più chiara dei miei problemi. Ho anche capito davvero che lavorare ai miei doveri con i fratelli e le sorelle è un processo in cui si attinge dai punti di forza di ognuno per compensare le proprie mancanze. È proprio come dice Dio: “La collaborazione tra fratelli e sorelle è un processo di compensazione delle proprie debolezze con i punti di forza di un altro. Tu usi i tuoi pregi per compensare i suoi difetti, e lui usa i suoi pregi per compensare le tue carenze. Questo si chiama imparare l’uno dall’altro e collaborare armoniosamente. Solo collaborando in armonia si può essere benedetti dinanzi a Dio e, più se ne fa esperienza, più realtà si possiede e più il cammino si rischiara nel percorrerlo, e ci si sente sempre più a proprio agio” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Sulla collaborazione armoniosa”). In seguito, quando Xin Ran mi ha offerto una guida, sono stata in grado di trattarla correttamente e di accettarla volentieri. Quando nel lavoro c’era qualcosa che non riuscivo a capire a fondo, ne discutevo con lei. È stato grazie alle parole di Dio che ho ottenuto una qualche comprensione della mia indole arrogante, corretto i miei punti di vista sbagliati e imparato a collaborare con gli altri. Ho acquisito e compreso tutto ciò grazie alla guida delle parole di Dio. Grazie a Dio!