47. Cosa si nasconde dietro la menzogna

di Yaqing, Cina

Nel novembre 2023, mentre svolgevo doveri basati sui testi nella chiesa, supervisionavo la formazione delle competenze, ma a volte, quando il lavoro si faceva impegnativo, rimandavo la formazione, facendo sì che le abilità che avrebbero dovuto essere studiate non lo fossero. Il supervisore ha notato questa deviazione e mi ha esortata: “Devi insistere nel tenere sessioni di apprendimento delle competenze, è ciò che attualmente ci manca di più”. Ha anche condiviso l’importanza di studiare le competenze. Poi il supervisore mi ha chiesto: “Hai raccolto tutte le deviazioni e i problemi che ci sono stati segnalati dai leader?” Sono rimasta sbigottita e ho pensato: “All’inizio ne ho organizzati solo alcuni, ma poi ho smesso. Ma se dico la verità, cosa penserà di me il supervisore? Direbbe: ‘Sei responsabile della formazione delle competenze, ma non vuoi nemmeno imparare tu stessa!’ Di solito, dopo che il supervisore mi dice cosa fare, semplicemente accetto e mi metto a lavorare con costanza, dando a tutti l’impressione di essere affidabile e costante nel mio lavoro. Ma se dico che ho dimenticato di organizzare questi materiali, non darò al supervisore l’impressione di essere irresponsabile nei miei compiti?” Allora ho mentito e ho detto: “L’ho fatto”. Mi sentivo un po’ in colpa e non osavo nemmeno guardare il supervisore. All’improvviso mi è venuto in mente un passo delle parole di Dio: “Dovete sapere che Dio ama coloro che sono onesti. In sostanza, Egli è leale, quindi ci si può sempre fidare delle Sue parole. Inoltre, le Sue azioni sono irreprensibili e indiscutibili: ecco perché Dio apprezza coloro che sono del tutto onesti con Lui. Onestà significa donare il vostro cuore a Dio, essere sinceri con Lui in ogni cosa, aperti con Lui in ogni cosa, senza mai nascondere i fatti, senza tentare di ingannare i superiori e i subordinati e senza fare le cose solo per ingraziarsi Dio. In breve, essere onesti vuol dire essere puri nelle vostre azioni e parole, e non ingannare né Dio né gli uomini(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Tre ammonimenti”). Ho capito che le persone oneste non mescolano verità e menzogne nelle loro parole e nei loro atti. Sono dirette e sincere e sanno esprimere semplicemente e apertamente i loro pensieri a Dio e agli altri. Poi ho pensato alla mia condotta. Quando il supervisore mi ha chiesto se avevo organizzato le deviazioni e i problemi nelle nostre tecniche, anche se avevo solo iniziato a farlo e non avevo organizzato affatto il resto, temevo che dire la verità avrebbe danneggiato la mia immagine, così ho detto al supervisore che avevo organizzato quello che dovevo fare. Ero disonesta e mentivo. Dio afferma chiaramente che Gli piacciono le persone oneste e detesta quelle disoneste. Ho pensato tra me e me: “Dovrei aprirmi ed essere onesta con il supervisore? Ma come potrei iniziare? Se parlo apertamente, come mi vedrà il supervisore? Dirà che sto mentendo anche su questioni così banali? No, questo non va bene. Non posso parlare. Se lo facessi, finirei per umiliarmi”. Più tardi, il supervisore mi ha detto improvvisamente: “Non hai organizzato i problemi e le deviazioni? Allora organizziamo una sessione di studio di gruppo questo pomeriggio”. Dopo aver detto questo, se ne è andato. Per evitare di rivelare la verità e di mettermi in imbarazzo, ho dovuto organizzare di nascosto queste cose durante la pausa pranzo, ma questo non mi andava giù. Ho pensato ad alcune parole di Dio: “Se qualcuno non ama la verità non è in grado di metterla in pratica neanche se la comprende, perché in cuor suo non è intenzionato a farlo e la verità non gli piace. Una persona del genere non può essere salvata(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “La pratica fondamentale per essere una persona onesta”). Sapevo bene che a Dio piacciono le persone oneste, ma continuavo a mentire e a essere ingannevole, e mi sentivo molto angosciata. Ho pregato Dio: “Dio, sono disposta a essere una persona onesta e ad aprirmi e mettermi a nudo con il supervisore”. Così ho detto la verità al supervisore, e, con mia grande sorpresa, lui non mi ha rimproverata. In seguito, riflettendo su me stessa, mi sono resa conto che spesso mescolavo verità e bugie nei miei discorsi quotidiani. Molte volte, quando il supervisore si informava sul mio lavoro, non avevo approfondito la situazione o non me ne ero ancora occupata, ma temevo che se avessi detto la verità, il supervisore mi avrebbe guardata dall’alto in basso, quindi mentivo dicendo che me ne stavo occupando o che l’avevo già fatto. Più ci pensavo, più mi rendevo conto di quante bugie avevo detto!

In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio che mi ha commossa profondamente. Dio dice: “Nella vita quotidiana, le persone dicono spesso sciocchezze e menzogne e affermano cose che nascono dall’ignoranza, dalla stoltezza o da un atteggiamento difensivo. Quasi tutte queste cose vengono dette per vanità e orgoglio e per soddisfare il proprio ego. Pronunciare tali falsità rivela la loro indole corrotta. Se riuscissi a eliminare questi elementi di corruzione, il tuo cuore si purificherebbe e a poco a poco diventeresti più puro e sincero. Di fatto, tutti sanno perché mentono. In nome del guadagno personale e dell’orgoglio, o per vanità e prestigio, cercano di competere con gli altri e si spacciano per ciò che non sono. Alla fine, però, le loro bugie vengono smascherate e rivelate dagli altri, e finiscono per perdere la faccia, oltre che la dignità e l’integrità. Questa è la conseguenza di un eccesso di menzogne. Stai mentendo troppo. Ogni tua parola è falsificata e insincera, e non ce n’è una sola che possa essere considerata vera o onesta. Anche se mentendo non ti sembra di aver perso la faccia, nel profondo ti senti svergognato. Ti rimorde la coscienza, hai una bassa opinione di te stesso e pensi: ‘Perché vivo in modo così miserabile? È così difficile dire la verità? Devo ricorrere alla menzogna in nome del mio orgoglio? Perché la mia vita è così estenuante?’ Non è necessario vivere una vita estenuante. Se riesci a mettere in pratica la sincerità, sarai in grado di vivere una vita rilassata, libera e affrancata. Invece hai scelto di mentire per difendere il tuo orgoglio e la tua vanità. Pertanto, conduci un’esistenza faticosa e miserabile, che ti sei autoinflitto. Raccontando bugie si può acquisire un senso di orgoglio, ma di cosa si tratta? È solo una cosa vuota e del tutto priva di valore. Mentire equivale a svendere la propria integrità e la propria dignità. Spoglia una persona della sua dignità e della sua integrità; dispiace a Dio e suscita il Suo disprezzo. Ne vale la pena? No. È questa la retta via? No. Le persone che mentono spesso vivono secondo la loro indole satanica, sottomesse dal potere di Satana. Non vivono nella luce, né alla presenza di Dio(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo una persona onesta può vivere una vera sembianza umana”). Dio spiega che quando una persona mente si sente angosciata e il suo cuore è attanagliato dall’inquietudine e dal senso di colpa, ma, poiché non riesce a mettere da parte la sua reputazione e i suoi interessi, spesso vive irretita da Satana, mentendo e ingannando. Io tenevo troppo alla mia reputazione e al mio prestigio. Quando il supervisore mi ha chiesto se avessi riassunto e organizzato le deviazioni tecniche, anche se chiaramente non l’avevo fatto, temevo che dirlo avrebbe compromesso la buona impressione che il supervisore aveva di me, così ho mentito e ho detto di averlo fatto. Mi sono resa conto che stavo mentendo e ingannando, e sapevo che dovevo esercitarmi a essere una persona onesta, ad aprirmi e a mettermi a nudo secondo le parole di Dio. Ma non riuscivo ancora a mettere da parte il mio orgoglio e il mio prestigio, e, per paura che rivelando la verità il supervisore mi guardasse ancora più dall’alto in basso, non ho tenuto conto del senso di colpa che avevo in coscienza e ho continuato a nascondere i fatti. Ho mentito spudoratamente per amore della mia reputazione e del mio prestigio, ed ero bene al corrente di quale fosse la verità, ma non la mettevo in pratica. Dio era veramente disgustato dal mio comportamento e lo detestava!

Più tardi, ho letto un altro passo delle parole di Dio: “L’umanità degli anticristi è disonesta, il che significa che essi non sono affatto sinceri. Tutto ciò che dicono e fanno è adulterato e contiene le loro intenzioni e i loro obiettivi, e vi sono nascosti i loro trucchi e piani, innominabili e indicibili. Pertanto, le parole e le azioni degli anticristi sono troppo contaminate e piene di falsità. Per quanto parlino, è impossibile sapere quali delle loro parole siano vere, quali false, quali giuste e quali sbagliate. Questo è perché essi sono disonesti e le loro menti sono estremamente intricate, piene di trame infide e ricolme di trucchi. Niente di ciò che dicono è diretto. Non dicono che uno è uno, due è due, sì è sì e no è no. Al contrario, in tutte le questioni, tergiversano e considerano più volte le cose nella loro mente, calcolando le conseguenze, soppesando i vantaggi e gli svantaggi da ogni angolazione. Poi ripuliscono ciò che intendono dire usando il linguaggio in modo che tutto ciò che dicono suoni alquanto astruso. Le persone oneste non capiscono mai quello che tali individui dicono e sono facilmente ingannate e raggirate da loro, e chiunque parli e comunichi con loro trova l’esperienza faticosa e laboriosa. Essi non dicono mai che uno è uno e due è due, non dicono mai quello che pensano e non descrivono mai le cose come sono. Tutto ciò che dicono è insondabile, e gli obiettivi e le intenzioni delle loro azioni sono molto complicati. Se la verità viene a galla, se gli altri li capiscono e li comprendono fino in fondo, inventano subito un’altra bugia per uscirne fuori. Simili persone mentono spesso e, dopo aver mentito, devono dire altre bugie per sostenere la menzogna. Ingannano gli altri per nascondere le loro intenzioni e inventano ogni tipo di pretesti e scuse a sostegno delle loro bugie, in modo che gli altri trovino molto difficile distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è e che non sappiano quando essi sono sinceri, né tanto meno quando stanno dicendo una bugia. Quando mentono non arrossiscono né si scompongono, proprio come se stessero dicendo la verità. Questo non significa forse che essi mentono abitualmente?(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Quarto excursus: Riepilogo sul carattere degli anticristi e sulla loro indole essenza (Parte prima)”). Dio rivela che gli anticristi parlano costantemente con le loro intenzioni e i loro scopi, e che in tutto questo si nascondono piani indicibili. Nelle cose grandi e piccole, per raggiungere i loro obiettivi, elaborano nella mente ogni parola prima di parlare e dicono qualunque cosa vada a loro vantaggio. Questo dimostra che nella loro essenza gli anticristi sono dei bugiardi abituali. Mentivo spesso sia nella vita che nel lavoro. Quando il mio supervisore mi chiedeva del mio lavoro, anche se chiaramente non l’avevo fatto, avevo paura che dire la verità avrebbe compromesso la mia reputazione e il mio prestigio, quindi mentivo e dicevo di averlo fatto. A volte, quando non conoscevo bene l’andamento del lavoro, quando il supervisore dava seguito alla questione, riferivo la situazione che avevo esaminato in precedenza come se fosse quella attuale. Anche quando i fratelli con cui collaboravo o il supervisore mi chiedevano informazioni su piccole questioni, io mentivo. Vivevo grazie alla mia indole propensa all’inganno, rimuginavo mentalmente sulle questioni prima di dire qualcosa, e dopo aver mentito, vivevo nella paura che le bugie venissero smascherate, e quindi pensavo subito a come compensarle e coprirle. Riflettendo su tutti i miei vari comportamenti vergognosi dopo ogni bugia, ho capito che ero solo una persona propensa all’inganno incapace di vivere nella luce. Dio ci chiede di essere persone oneste e di parlare e agire secondo i fatti. Le nostre parole devono essere conformi ai fatti e dobbiamo esprimere ciò che abbiamo nel cuore. Ma mentendo e ingannando sempre, non stavo forse cercando di ingannare Dio? Ho ricordato che il Signore Gesù ha detto: “Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna(Giovanni 8:44). Quello che stavo rivelando era una disposizione diabolica. Dio sottopone tutto a scrutinio. Queste mie bugie potevano ingannare le persone solo temporaneamente, e prima o poi sarebbero state smascherate. Se non mi fossi pentita, nel momento in cui la mia integrità e la mia dignità fossero state vanificate, sarei diventata una bugiarda completa e assoluta. Mi sono ricordata allora che il Signore Gesù aveva detto: “In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli(Matteo 18:3). Dio Onnipotente afferma anche: “Devi sapere che tipo di persone desidero; alle persone che sono impure non è permesso entrare nel Regno, a insudiciare il suolo sacro. Anche se forse hai svolto molto lavoro e lavorato per molti anni, alla fine sei ancora deplorevolmente lurido, pertanto sarà intollerabile per la legge del Cielo che tu voglia entrare nel Mio Regno!(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre”). L’indole di Dio è giusta e santa, e solo chi è onesto nel cuore può entrare nel regno di Dio. Se alla fine dell’opera di Dio sarò ancora una persona che dice bugie, sarò sicuramente distrutta insieme ai diavoli e ai satana. Dio mi dava ancora la possibilità di pentirmi e dovevo esercitarmi a essere una persona onesta.

In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio che mi ha aiutata a capire come trattare correttamente le deviazioni e i problemi che si presentavano nel mio lavoro. Dio dice: “Se, dopo aver commesso un errore, sei in grado di trattarlo correttamente e di permettere a tutti gli altri di parlarne, consentendo loro di commentarlo e di acquisire discernimento al riguardo, e sai aprirti e analizzarlo, che opinione avranno gli altri di te? Diranno che sei una persona sincera, perché il tuo cuore è aperto a Dio. Attraverso le tue azioni e il tuo comportamento, potranno vedere il tuo cuore. Ma se invece tenti di fingere e di ingannare tutti, le persone avranno scarsa stima di te e diranno che sei uno sciocco e una persona poco saggia. Se non cerchi di simulare o di giustificarti, se sei in grado di ammettere i tuoi errori, tutti diranno che sei onesto e saggio. E cosa ti rende saggio? Tutti commettono errori. Tutti hanno colpe e difetti. E, in realtà, tutti posseggono la medesima indole corrotta. Non pensare di essere più nobile, perfetto e gentile degli altri; questo è assolutamente irragionevole. Una volta che l’indole corrotta delle persone e l’essenza e il vero volto della loro corruzione ti saranno chiari, non tenterai di coprire i tuoi errori, né userai gli errori degli altri contro di loro, bensì sarai capace di affrontare correttamente entrambe le situazioni. Solo allora diventerai perspicace e non farai cose insensate, il che ti renderà saggio(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “I principi che devono guidare il proprio comportamento”). Le parole di Dio mi hanno fatto capire che devo trattare correttamente i miei problemi quando il mio lavoro non è fatto bene o quando faccio degli errori e che devo aprirmi e mettermi a nudo con tutti, e accettare la loro guida e il loro aiuto. Questo è ciò che fa una persona saggia. Riflettendo, mi sono resa conto che quando non facevo bene il mio lavoro e gli altri mi chiedevano spiegazioni, mi preoccupavo sempre che se avessi detto la verità, mi avrebbero guardata dall’alto in basso. Ma in realtà non era così. Prendiamo come esempio questo mese: non ho portato tutti ad apprendere le competenze ma, quando il supervisore lo ha scoperto, non mi ha biasimata o guardata dall’alto in basso. Al contrario, ha condiviso con me l’importanza dell’apprendimento delle competenze e mi ha aiutata con pazienza. Ma temevo che rivelare le mie carenze avrebbe fatto sì che gli altri mi guardassero dall’alto in basso. Con i fatti davanti a me, ho visto che avevo pensato troppo e che ero stata davvero propensa all’inganno. Tutti hanno delle mancanze e delle carenze nei propri compiti, ma se avessi continuato a coprire, mentire e ingannare, non lasciando che gli altri vedessero le mie mancanze, con il tempo i miei fratelli e le mie sorelle sarebbero venuti a conoscenza delle mie bugie e dei miei inganni e mi avrebbero smascherata e rifiutata. Inoltre, era probabile che alcune persone fossero a conoscenza dei miei problemi, quindi, in realtà, stavo solo ingannando me stessa e nascondendo la testa sotto la sabbia. Quello che dovevo fare era affrontare correttamente i miei difetti, e affrontare con calma i problemi del mio lavoro. Se si trattava di una svista momentanea, avrei dovuto rimediare rapidamente, e se si trattava di essere stata superficiale nei miei compiti, avrei dovuto aprirmi, mettermi a nudo con tutti, riflettere su me stessa e conoscermi. Questo è ciò che fa una persona saggia.

Ho letto un passo delle parole di Dio, e ho capito come risolvere il problema della menzogna e dell’essere propensa all’inganno. Dio dice: “Le bugie delle persone celano spesso delle intenzioni, ma a volte non è così e neppure sono deliberatamente pianificate. Al contrario, vengono fuori in modo naturale. Queste bugie sono facili da eliminare; sono quelle che celano un intento a essere difficili da eliminare. La ragione è che questi intenti provengono dalla natura di una persona, rappresentano l’inganno di Satana, e le persone li scelgono intenzionalmente. Se una persona non ama la verità, non sarà in grado di ribellarsi alla carne, quindi dovrebbe pregare Dio e affidarsi a Lui, ricercando la verità per risolvere il problema. Ma la menzogna non può essere eliminata completamente in una volta sola. Vi saranno ricadute occasionali, anche ripetute. È una situazione normale e, fintanto che ti occupi di ogni singola bugia che dici e continui con costanza, arriverà il giorno in cui le avrai eliminate tutte. Eliminare il problema di mentire è una guerra a lungo termine: quando viene fuori una bugia, rifletti su te stesso e poi prega Dio. Quando ne emerge un’altra, fallo di nuovo. Più pregherai Dio, più odierai la tua indole corrotta e desidererai praticare e vivere la verità. Così, avrai la forza di abbandonare la menzogna. Dopo un periodo di esperienza e pratica di questo tipo, potrai renderti conto che dici molte meno bugie, che vivi molto più agevolmente e che non hai più bisogno di mentire né di coprire le tue menzogne. Se pure giorno per giorno non parlerai molto, ogni frase verrà dal cuore e sarà vera, con pochissime bugie. Come ti sentirai a vivere in questo modo? Non sarà per te liberatorio e di gran sollievo? Non sarai limitato né vincolato dalla tua indole corrotta, e come minimo inizierai a vedere i risultati che derivano dall’essere una persona onesta. […] Naturalmente alcuni di voi, quando inizieranno a praticare, si sentiranno mortificati dopo aver parlato onestamente ed essersi messi a nudo. Arrossirete, vi vergognerete e temerete lo scherno degli altri. Che cosa dovreste fare, allora? Dovete comunque pregare Dio e chiederGli di darvi forza. Dite: ‘O Dio, voglio essere una persona onesta, ma ho paura che la gente riderà di me quando dirò la verità. Ti chiedo di salvarmi dalla schiavitù della mia indole satanica; permettimi di vivere in linea con le Tue parole e di essere liberato e affrancato’. Quando pregherai in questo modo, nel tuo cuore ci sarà sempre più luce e dirai a te stesso: ‘Che splendida pratica. Oggi ho praticato la verità. Finalmente, per una volta, sono stato una persona onesta’. Se pregherai in questo modo, Dio ti illuminerà. Egli opererà nel tuo cuore e ti smuoverà, consentendoti di apprezzare come ci si sente a essere una persona onesta. È così che la verità deve essere messa in pratica. All’inizio non avrai un percorso, ma attraverso la ricerca della verità lo troverai(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “La pratica fondamentale per essere una persona onesta”). Dalle parole di Dio ho trovato un percorso di pratica. Quando parlo e voglio essere ingannevole per proteggere il mio orgoglio e la mia reputazione, devo pregare immediatamente Dio e accettare il Suo esame. Devo ribellarmi consapevolmente a me stessa e chiedere a Dio il Suo rimprovero e la Sua disciplina. Quando mi accorgo di aver mentito o adulterato dei fatti, devo pregare Dio, mettere da parte il mio orgoglio per esercitarmi a essere una persona onesta, e aprirmi e mettermi a nudo con i miei fratelli e sorelle, in modo che possiamo sviscerare le mie intenzioni. In seguito, ho iniziato consapevolmente a praticare secondo le parole di Dio. Una volta, il supervisore mi ha chiesto di svolgere un compito e mi ha ripetutamente ricordato di farlo. Più tardi, il supervisore mi ha chiesto dell’esecuzione e mi sono resa conto che avevo dimenticato di eseguire il compito. Ho pensato: “Se dico la verità, cosa penserà di me il supervisore? Non mi chiamerà inaffidabile e non degna di fiducia? O forse dovrei semplicemente dire che l’ho implementato?” Nel momento in cui ho aperto la bocca per mentire, mi sono resa conto che stavo per essere di nuovo ingannevole, così ho pregato Dio nel mio cuore, “Dio, il supervisore mi sta chiedendo del mio lavoro e io voglio mentire di nuovo. Dio, non voglio più vivere con la mia indole propensa all’inganno e mentire ai miei fratelli e alle mie sorelle. Sono disposta a sforzarmi di essere una persona onesta, e Ti chiedo di darmi la risolutezza di praticare la verità e di ribellarmi alla mia intenzione sbagliata”. Dopo aver pregato, mi sono sentita più tranquilla e ho detto al supervisore che avevo dimenticato di svolgere il compito. Il supervisore mi ha poi fornito comunione e guida su questo problema, ho capito che si trattava di una deviazione nel mio lavoro e sono stata disposta a correggerla.

Grazie a questa esperienza, ho acquisito un po’ di comprensione della disposizione ingannevole che si cela dietro le mie bugie e i miei inganni, e ho trovato alcuni modi per eliminare le mie menzogne ed essere una persona onesta. Grazie a Dio!

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