51. La sofferenza provocata dall’accanita ricerca di fama e profitto

di Han Song, Cina

Nel novembre del 2015, il leader mi ha nominata responsabile degli affari generali della chiesa. Ho aiutato attivamente a risolvere qualsiasi problema si presentasse al personale della sezione e tutti hanno mi hanno approvato, facendomi sentire un membro indispensabile della chiesa. Nell’ottobre del 2017, io e la sorella Tian Yu siamo state designate a collaborare nella supervisione degli affari generali. All’inizio, è andata molto bene: Tian Yu mi ha aiutata nel mio ingresso nella vita e io ero davvero felice di collaborare con lei. Ma dopo un po’, ho scoperto che Tian Yu aveva una buona levatura, che era sveglia e più brava di me a condividere sulla verità e risolvere i problemi. Una volta, durante una riunione, una sorella ha accennato alle difficoltà che incontrava nel suo lavoro. Io non avevo ancora messo a fuoco il problema mentre Tian Yu ha attinto alle proprie esperienze personali per condividere con la sorella e ha anche letto alcuni passi pertinenti delle parole di Dio. Dopo quella condivisione, la sorella ha annuito ripetutamente per mostrare che assentiva. Sul piano razionale, era positivo che il problema della sorella fosse risolto, ma io non riuscivo a esserne felice. Tra me pensavo: “Tian Yu ha una buona levatura e riesce sempre a risolvere i problemi altrui con la condivisione: come mi vedranno i fratelli e le sorelle nel confronto con lei? Penseranno che la mia levatura è inferiore alla sua? Come potrò continuare a partecipare alle riunioni con i fratelli e le sorelle?” In seguito, ho scoperto che Tian Yu aveva anche una certa padronanza del computer e quando i fratelli e le sorelle avevano dei problemi con il computer o con la riproduzione dei video, si rivolgevano sempre a lei. Vedevo che Tian Yu era migliore di me sotto tutti i punti di vista e mi sentivo piena di gelosia e di invidia. Mi sentivo persino repressa. Tra me e me mi lamentavo così: “Siamo entrambe addette alla supervisione, perché il divario tra noi è così grande? Come mi vedranno d’ora in poi il leader o i fratelli e le sorelle?” Ho ripensato a quando ero l’unica responsabile: allora ottenevo dei risultati nel mio dovere e tutti i fratelli e le sorelle mi ammiravano. Ma poi è arrivata Tian Yu, che era migliore di me in tutto, e io non ho più avuto modo di mettermi in mostra: sentivo che Tian Yu mi aveva rubato le luci della ribalta. Ho iniziato a provare risentimento per lei e ho pensato: “A quanto pare, sei brava in tutto; vediamo se c’è qualcosa che non sai fare”.

Non molto tempo dopo, il leader ha chiesto a me e Tian Yu di andare a prendere alcuni fratelli e sorelle. Io non c’ero, così Tian Yu ha mandato qualcun altro. Però non ha organizzato bene le cose, così nessuno è andato a prendere fratelli e sorelle, che sono rimasti ad aspettare con ansia. Io ne ho approfittato per denigrare Tian Yu di fronte a una sorella: volevo che vedesse che Tian Yu non era in grado di gestire nemmeno una situazione così insignificante. A causa di ciò che ho detto, la sorella ha sviluppato delle opinioni negative su Tian Yu e si è lamentata della sua scarsa capacità organizzativa. Un’altra volta, ho saputo che la sorella Xin Ru, di cui Tian Yu era responsabile, era entusiasta solo in apparenza, ma non perseguiva la verità e non si nutriva della parola di Dio con continuità. Perseguiva solo le tendenze mondane, mangiando, bevendo e divertendosi. Dopo la condivisione, non c’è stato alcun cambiamento in lei, che quindi doveva essere destituita. Ho pensato: “Tian Yu è responsabile del lavoro di Xin Ru, ma non ha molto discernimento di lei; sembra proprio che Tian Yu non sia brava come me nel discernimento”. Ho provato un senso di superiorità, sentivo che finalmente c’era qualcosa in cui ero più brava di Tian Yu. Ho pensato: “Anche tu hai manchevolezze e carenze. Visto che il leader è qui, gli parlerò del comportamento di Xin Ru per mostrargli che non sei brava quanto me nel discernimento. Questo ti farà perdere qualche punto”. Ma Tian Yu non ha menzionato la sua mancanza di discernimento e vedendo che era quasi buio e il leader stava per andarsene, ho iniziato a spazientirmi e ad arrabbiarmi, così ho detto a Tian Yu in tono di ramanzina: “Parli solo dei tuoi punti di forza e non delle tue manchevolezze; vedo che non conosci nemmeno te stessa!” Dopo queste mie parole, nella stanza è sceso il gelo e sono tutti ammutoliti. Il leader ha notato che qualcosa non andava in me e ha chiesto cosa stesse succedendo, così ho rivelato il mio vero stato: volevo mettere in imbarazzo Tian Yu e farle capire che c’erano contesti in cui non era brava quanto me. Tian Yu è scoppiata in lacrime e io mi sono sentita molto a disagio e in colpa, così le ho chiesto scusa. All’epoca, mi limitavo a comprendere che davo un gran valore all’immagine che gli altri avevano di me e avevo un forte desiderio di prestigio, ma non avevo ancora eliminato la mia indole corrotta.

In seguito, poiché i miei risultati lavorativi non erano all’altezza di quelli di Tian Yu, sentivo che non potevo emergere o farmi notare, e questo mi avviliva ancora di più, tanto che, quand’era il momento delle riunioni, non volevo partecipare. Non mi curavo delle difficoltà che i fratelli e le sorelle incontravano nel loro ingresso nella vita e nei loro doveri, e Tian Yu svolgeva da sola la maggior parte del lavoro. Qualche tempo dopo, ho iniziato a soffrire di dolori al petto, respiro corto e tosse e, dopo qualche esame, mi è stata diagnosticata una polmonite interstiziale. Il medico mi ha detto che quella malattia aveva un decorso rapido e necessitava di un trattamento immediato. Dopo essermi ammalata, ho continuato a non riflettere molto su me stessa e a commettere errori nello svolgimento del mio dovere, così il leader mi ha destituita. In quel periodo, ho finito per sprofondare nel dolore: credevo di essere stata messa a nudo ed eliminata da Dio, e questo mi faceva abbattere ancora di più. Una volta, ho ascoltato una lettura delle parole di Dio: “Coloro che non praticano la verità sono indegni di ascoltare la via della verità e di rendere testimonianza alla verità. La verità semplicemente non è per le loro orecchie; piuttosto, è diretta a coloro che la praticano(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un monito per coloro che non praticano la verità”). Quel passo delle parole di Dio mi ha trafitto il cuore. Mi è tornato alla mente che, quando mi aveva destituita, il leader aveva smascherato come avessi sempre perseguito fama, profitto e prestigio, come non fossi riuscita a cambiare nonostante le molteplici condivisioni e come non accettassi affatto la verità. Ho anche ripensato alla mia collaborazione di quasi tre anni con Tian Yu: anche se sapevo che essere gelosa di Tian Yu e competere con lei era sbagliato, non ho cercato la verità per risolvere i miei problemi. Non ero forse proprio come la persona descritta da Dio, quella che non pratica la verità? Allora non capivo le intenzioni di Dio, ero negativa e mi giudicavo da sola. In quel periodo non avevo appetito, non ottenevo alcuna illuminazione nutrendomi delle parole di Dio e non riuscivo a raccogliere le energie per fare nulla. In seguito, ho capito che il mio stato era sbagliato, così ho pregato e cercato Dio. Poi ho letto “I principi per gestire i fallimenti e le cadute”. Dio dice: “Se credi nella sovranità di Dio, allora devi credere che le cose che avvengono ogni giorno, buone o cattive che siano, non sono casuali. Non è che qualcuno sia intenzionalmente duro con te o ti prenda di mira; in realtà, è tutto predisposto e orchestrato da Dio. Perché Dio orchestra queste cose? Non è per metterti a nudo per come sei o per rivelarti ed eliminarti; l’obiettivo finale non è rivelarti. L’obiettivo è perfezionarti e salvarti. In che modo Dio ti perfeziona? E in che modo ti salva? Egli inizia col renderti consapevole della tua indole corrotta, e col farti conoscere la tua natura essenza, i tuoi difetti e le tue manchevolezze. Soltanto conoscendo queste cose e comprendendole chiaramente puoi perseguire la verità e liberarti a poco a poco della tua indole corrotta. Dio ti sta offrendo un’opportunità. Questa è la Sua misericordia(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Per guadagnare la verità, si deve imparare dalle persone, dagli eventi e dalle cose vicini”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che la mia destituzione non significava che Dio mi aveva eliminata, ma semmai che mi stava disciplinando e castigando. Lo ha fatto perché ho rivaleggiato con una sorella per ottenere fama e guadagno, rallentando il lavoro della chiesa e, anziché riflettere su me stessa, ho addirittura attaccato ed escluso quella sorella, offendendo l’indole di Dio. In quelle circostanze, l’intenzione di Dio era che io cercassi la verità, riflettessi su me stessa e arrivassi a conoscermi. Una volta compresa l’intenzione di Dio, il mio stato è un po’ migliorato e mi sono sentita pronta ad affidarmi a Dio per riflettere a fondo su me stessa e pentirmi davanti a Lui.

In seguito, ho ripensato a un passo delle parole di Dio mostratomi dal leader: “Gli anticristi perseguono la reputazione e il prestigio, quindi senza dubbio anche le loro parole e il lavoro che svolgono sono volti a mantenere la loro reputazione e il loro prestigio. Essi danno valore a queste cose al di sopra di ogni altra. Se intorno a loro qualcuno possiede buona levatura e persegue la verità, si guadagna una certa fama tra i fratelli e le sorelle e viene scelto come capogruppo, e i fratelli e le sorelle lo ammirano e lo approvano davvero, come reagiranno gli anticristi? Certamente non ne saranno felici e svilupperanno invidia. Se gli anticristi nutrono invidia, diteMi, possono forse comportarsi bene? Non prenderanno sicuramente provvedimenti riguardo a tale questione? (Sì.) Cosa faranno se invidiano veramente questa persona? Nella loro mente opereranno di sicuro questo tipo di calcolo: ‘Costui è dotato di buona levatura, possiede una certa comprensione di questa professione ed è superiore a me. Questo è vantaggioso per il lavoro della casa di dio, ma non per me! Prenderà il mio posto? Se un giorno davvero mi rimpiazzerà, non sarà un problema? Dovrei agire preventivamente. Se un giorno sarà in grado di camminare con le proprie gambe, non sarà tanto facile per me attaccarlo. È meglio che io colpisca per primo. Se indugio e gli permetto di smascherarmi, chissà quali saranno le conseguenze. Allora, come posso colpirlo? Devo trovare un pretesto, un’opportunità’. DiteMi, se le persone vogliono punire qualcuno, non è forse facile per loro trovare un pretesto e un’opportunità per farlo? Qual è una delle tattiche del diavolo? (‘Chi intende bastonare il proprio cane troverà facilmente il bastone’.) Esatto, ‘Chi intende bastonare il proprio cane troverà facilmente il bastone’. Nel mondo di Satana esiste questo tipo di logica e accadono cose di questo genere. Per Dio, ciò non esiste affatto. Gli anticristi appartengono a Satana e sono abilissimi nel fare queste cose. Rifletteranno in questo modo: ‘Chi intende bastonare il proprio cane troverà facilmente il bastone. Ti metterò sotto accusa, troverò un’occasione per punirti, reprimerò la tua arroganza e la tua presunzione e impedirò ai fratelli e alle sorelle di stimarti e di sceglierti come capogruppo la prossima volta. A quel punto non sarai più una minaccia per me, non è così? Se elimino questo potenziale problema e rimuovo questo concorrente, non mi sentirò a mio agio?’ Se la loro mente elucubra in questo modo, esteriormente possono forse trattenersi dall’agire? Data la loro natura di anticristi, possono tenere quest’idea sepolta dentro di loro e non fare nulla? Assolutamente no. Troveranno di certo una maniera per agire. Questa è la malignità degli anticristi. Non solo pensano in questo modo, ma vogliono anche raggiungere tale obiettivo. Per tale motivo, rifletteranno disperatamente sulla questione, arrovellandosi il cervello. Essi non considerano gli interessi della casa di Dio né il lavoro della chiesa, e ancor meno si preoccupano del fatto che le loro azioni siano o meno in linea con l’intenzione di Dio. Pensano solo a come mantenere la loro reputazione e il loro prestigio, a come salvaguardare il loro potere. Ritengono che il loro rivale già costituisca una minaccia per il loro prestigio, quindi cercano di trovare un’opportunità per metterlo fuori gioco. Quando vengono a sapere che, senza consultarli, il loro rivale ha destituito qualcuno che svolgeva sempre il suo dovere in modo superficiale, vedono in questo l’occasione perfetta per accusarlo. Davanti ai fratelli e alle sorelle, dicono: ‘Visto che oggi ci siamo tutti, solleviamo la questione per analizzarla. Non è forse un atto dispotico destituire qualcuno senza autorizzazione, senza discuterne con i propri collaboratori? Come può qualcuno commettere un tale errore? Non denota forse un problema di indole? Non andrebbe potato? I fratelli e le sorelle non dovrebbero abbandonarlo?’ Approfittano della situazione e la gonfiano a dismisura per denigrare il loro rivale ed elevare sé stessi. In realtà, la situazione non è così grave. È perfettamente accettabile fare un rapporto dopo che un membro di un gruppo è stato riassegnato a un altro dovere oppure sostituito, purché tale riassegnazione o tale sostituzione siano conformi ai principi. Gli anticristi invece gonfiano la questione a dismisura. Attaccano di proposito il loro rivale ed esaltano sé stessi. Questa non è forse una manifestazione di una punizione a danno degli altri? Potano con malignità i loro rivali e muovono accuse esagerate nei loro confronti. […] Tali anticristi stanno sollevando un polverone per niente: non è altro che mera ritorsione e vendetta personale(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). Smascherato dalle parole di Dio, il mio cuore ha tremato di paura. Riflettendo sul tempo trascorso a collaborare con Tian Yu, ho visto che lei era migliore di me in tutto, perciò ero intrappolata in un’indole corrotta, tesa alla ricerca della fama e del guadagno, piena di gelosia e di odio nei confronti di Tian Yu. Sentivo che lei mi aveva rubato le luci della ribalta, così cercavo delle occasioni per smascherare le sue manchevolezze e ridurre l’alta considerazione che gli altri avevano di lei. Per riuscirci, ho atteso il momento giusto come un cacciatore attende la preda. Quando l’organizzazione di Tian Yu per andare a prendere fratelli e sorelle non ha funzionato, l’ho deliberatamente denigrata di fronte a una sorella, dicendo che non era in grado di organizzare le cose in modo corretto. Quando ho visto che Xin Ru, un membro del gruppo sotto la supervisione di Tian Yu, non si stava comportando bene, ne sono stata contenta, come se avessi trovato un’opportunità per costringere Tian Yu ad ammettere le sue manchevolezze. Così, quando il leader ha tenuto una riunione con noi e ho visto che Tian Yu non menzionava la sua mancanza di discernimento, l’ho criticata apertamente dichiarando che non conosceva sé stessa, nella speranza di smorzare il suo entusiasmo e dimostrare al leader che ero più brava di lei a discernere le persone. Vivevo in un’indole corrotta, tesa alla ricerca di fama e guadagno, e quand’ho capito che non potevo superare Tian Yu in nessun modo, sono diventata negativa e ho iniziato a battere la fiacca, senza curarmi delle difficoltà che i fratelli e le sorelle stavano affrontando nei loro doveri e nel loro ingresso nella vita e rallentando così il lavoro. Ripensavo a come Tian Yu sentisse il fardello dei suoi doveri, a come fosse responsabile e riuscisse a risolvere i problemi reali dei fratelli e delle sorelle, a tutto vantaggio del lavoro della chiesa, mentre io passavo le giornate a competere e rivaleggiare con lei, e quando non riuscivo a superarla, la aggredivo e la escludevo. In quel modo, non solo cercavo di mettere in difficoltà una persona; stavo minando e intralciando il lavoro della chiesa. Che tipo di persona farebbe una cosa del genere? Quando me ne sono resa conto, mi ha preso una grande angoscia e non ho potuto fare a meno di scoppiare in lacrime. Fino ad allora, avevo pensato di nutrire una fede sincera in Dio e di poter sostenere il lavoro della chiesa, ma attraverso la rivelazione dei fatti, ho visto quanto fossi spregevole e priva di umanità. Più ci pensavo, più mi rendevo conto che quella non era una marginale rivelazione di corruzione, ma che ero già sul cammino di un anticristo. La paura mi ha attanagliato il cuore e ho capito quanto fosse pericolosa la mia situazione: se non mi fossi pentita, sarei stata eliminata e punita.

In seguito, ho letto un altro passo delle parole di Dio: “Se continui a dire che segui Dio, che persegui la salvezza, che accetti lo scrutinio e la guida di Dio, e che accetti il giudizio e il castigo di Dio e ti sottometti a essi, ma, mentre pronunci queste parole, per tutto il tempo comunque intralci, disturbi e distruggi i vari lavori della chiesa, e a causa del tuo intralciare, disturbare e distruggere, a causa della tua negligenza o della tua inadempienza del tuo dovere, o a causa dei tuoi desideri egoistici e in nome del perseguimento dei tuoi interessi personali, sono stati danneggiati gli interessi della casa di Dio, gli interessi della chiesa e una moltitudine di altri aspetti, fino al punto che il lavoro della casa di Dio è stato gravemente disturbato e distrutto, in che modo Dio dovrebbe valutare il tuo esito nel libro della tua vita? Come dovresti essere etichettato? In tutta onestà, dovresti essere punito. Questo si chiama ottenere il giusto castigo(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte prima”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che la Sua indole non tollera l’offesa. Non ho avuto un ruolo positivo nello svolgimento del mio dovere, ho aggredito ed escluso la sorella con cui collaboravo, intralciando così il lavoro della chiesa. Dio condanna questi comportamenti. Da quando mi sono dedicata al mio dovere, ho sempre proclamato di voler perseguire la verità e soddisfare Dio; all’atto pratico, però, ho capito che le mie intenzioni non miravano all’adempimento del mio dovere o alla soddisfazione di Dio, ma alla gestione di un prestigio personale. Ho sempre ricercato l’apprezzamento degli altri e, non appena qualcuno minacciava il mio prestigio, cercavo l’occasione adatta per prendere di mira i suoi difetti e approfittare delle sue manchevolezze, poi ingigantivo il problema, usando quegli elementi per aggredire ed escludere quella persona. Il lavoro della chiesa richiede la collaborazione di più persone di buona levatura e in grado di svolgere un lavoro effettivo, ma io ho aggredito ed escluso gli altri, intralciando e distruggendo il lavoro della chiesa. Questo è ciò che fanno i diavoli! Quando ho realizzato la natura delle mie azioni, mi sono inginocchiata e ho pregato Dio: “Oh, Dio! Tante volte ho potuto godere delle Tue parole, eppure non ho praticato secondo quelle parole. Al contrario, mi sono opposta a Te affidandomi alla mia indole satanica. Ho creato tanto male perseguendo fama, profitto e prestigio, ma sono pronta a pentirmi e a ricominciare da capo”.

Poi ci ho riflettuto ancora e mi sono chiesta: “Perché perseguo sempre fama, guadagno e prestigio, anche quando non vorrei?” In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio e il mio cuore si è illuminato. Dio Onnipotente dice: “Che cosa usa Satana per tenere l’uomo saldamente sotto controllo? (Fama e profitto.) Quindi, Satana usa fama e profitto per controllare i pensieri dell’uomo, finché le persone non riescono a pensare ad altro che non sia fama e profitto. Si affannano per fama e profitto, patiscono disagi per fama e profitto, sopportano umiliazioni per fama e profitto, sacrificano tutto ciò che hanno per fama e profitto, ed esprimeranno giudizi o prenderanno decisioni per fama e profitto. In tal modo, Satana lega le persone con catene invisibili ed esse non hanno la forza né il coraggio di liberarsene. Portano inconsapevolmente il peso di queste catene e continuano ad arrancare con grande difficoltà. Per amore di tale fama e profitto, l’umanità evita Dio e Lo tradisce e diventa sempre più malvagia. In questo modo, quindi, una generazione dopo l’altra viene distrutta nella fama e nel profitto di Satana(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VI”). Attraverso le parole di Dio, ho capito che la competizione con Tian Yu per fama e guadagno e gli atti malvagi con cui mi ero opposta a Dio erano tutti prodotti del fuorviamento e della corruzione di Satana. Satana indottrina le persone con concetti quali: “In tutto l’universo, solo io regno sovrano”, “L’uomo lascia il proprio nome ovunque vada, così come l’oca emette il suo grido ovunque voli” e “Ci può essere un solo maschio alfa”. Queste e altre idee simili si erano profondamente radicate nel mio cuore, arrivando a vincolarmi e a controllarmi. Fin da bambina, ovunque andassi, mi era sempre piaciuto essere ammirata e lodata e lo stesso accadeva nell’assolvimento dei miei doveri nella chiesa. Qualunque dovere svolgessi, volevo sempre distinguermi e farmi notare, e pur di ottenere l’ammirazione e il sostegno degli altri, ero disposta a sopportare qualsiasi difficoltà. Vedendo che Tian Yu era superiore a me per capacità lavorative, levatura e altri aspetti, mi sembrava di essere all’ombra di un grande albero, che mi impediva di distinguermi o di farmi notare. Mi sentivo totalmente repressa e soffocata e nel mio cuore sono nati la gelosia e il risentimento per Tian Yu, tanto da desiderare che facesse un passo falso, che si mettesse in imbarazzo o addirittura che fosse destituita dai suoi doveri. Sapevo bene che il carico di lavoro era troppo grande perché potessi gestirlo da sola, che Tian Yu era una lavoratrice capace e che la nostra collaborazione era utile al lavoro della chiesa, ma per i miei interessi personali non solo non ho sostenuto il suo lavoro, ma l’ho anche aggredita ed esclusa. Questo ha ferito Tian Yu, e inoltre ha rallentato il lavoro della chiesa. Ero davvero priva di umanità! Mi sono resa conto che il mio comportamento, basato su concetti come “In tutto l’universo, solo io regno sovrano” e “Ci può essere un solo maschio alfa”, che Satana usa per indottrinare le persone, mi aveva resa arrogante e irragionevole e che la mia indole stava diventando sempre più maligna. Inoltre ero anche diventata più meschina e avevo perso la mia umanità. In effetti, quand’ho capito di aver ferito Tian Yu mi sono sentita accusata, ma ogni volta che la vedevo distinguersi e farsi notare, non potevo evitare di essere gelosa di lei. Volevo liberarmi di quello stato, ma non ci riuscivo. È proprio come ha detto Dio: “Satana lega le persone con catene invisibili ed esse non hanno la forza né il coraggio di liberarsene”. Quando ho letto questo passo, non sono riuscita a trattenere le lacrime. Era come se le parole di Dio fossero dirette proprio al mio cuore, mi sono sentita profondamente in relazione con esse. A quell’epoca, collaboravo con Tian Yu quasi da tre anni e il leader aveva condiviso con me diverse volte sulla mia tendenza a rivaleggiare per ottenere fama e guadagno, arrivando persino a smascherarmi e a punirmi, quindi ormai conoscevo il mio problema e mi odiavo, ma quando mi sono ritrovata di fronte alla stessa situazione, sono ricaduta nelle stesse cattive abitudini. Siccome continuavo a perseguire fama, guadagno e prestigio, arrivando a minare e intralciare dietro le quinte il lavoro della chiesa, ho offeso l’indole di Dio, perciò il Suo castigo e la Sua disciplina si sono abbattuti su di me. Così mi sono ammalata, ma ho continuato a non riflettere su me stessa e solo quando finalmente sono stata destituita, ho avuto paura. Ho capito che quel mio perseguire fama, guadagno e prestigio era ormai fuori controllo. Finalmente ho compreso perché Dio non vuole che le persone perseguano fama, guadagno e prestigio. Se Egli non mi avesse salvata, avrei continuato a sprofondare sempre di più!

Ho pregato Dio, perché volevo cercare la verità e liberarmi dalle catene di quell’indole satanica. In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio e ho acquisito alcuni cammini di pratica. Dio Onnipotente dice: “Abbandonare la reputazione e il prestigio non è facile: dipende dal perseguimento della verità. Solo comprendendo la verità si può arrivare a conoscere sé stessi, a vedere chiaramente la vacuità del cercare fama, guadagno e prestigio, e la verità della corruzione dell’umanità. Solo quando una persona conosce veramente sé stessa può abbandonare il prestigio e la reputazione. Non è facile liberarsi della propria indole corrotta. Se hai riconosciuto che sei privo della verità, che sei afflitto da carenze e che riveli troppa corruzione, eppure non ti impegni minimamente a perseguire la verità, e ti camuffi e ti comporti in modo ipocrita, inducendo le persone a crederti capace di fare qualsiasi cosa, allora questo ti metterà in pericolo, e prima o poi arriverà il momento in cui incontrerai un ostacolo e cadrai. Devi ammettere di non possedere la verità e avere il coraggio di affrontare la realtà. Hai delle debolezze, riveli corruzione e sei afflitto da ogni sorta di inadeguatezza. È normale, perché sei una persona ordinaria, non sei sovrumano né onnipotente, e devi riconoscerlo. Quando gli altri ti disprezzano o ti deridono, non reagire immediatamente con antipatia perché ciò che dicono è sgradevole, e non opporti perché ti credi abile e perfetto: non dovrebbe essere questo il tuo atteggiamento nei confronti delle loro parole. Quale dovrebbe essere il tuo atteggiamento? Dovresti dire a te stesso: ‘Ho i miei difetti, tutto in me è corrotto e imperfetto, e sono semplicemente una persona comune. Loro mi scherniscono e mi deridono, ma c’è qualcosa di vero nelle loro parole? Se ciò che dicono contiene una parte di verità, allora devo accettarlo da parte di Dio’. Se hai questo atteggiamento, è la prova che sei in grado di gestire correttamente il prestigio, la reputazione e ciò che gli altri dicono di te. […] Quando hai il pensiero e il desiderio costanti di competere per il prestigio, allora devi renderti conto di quali conseguenze avverse questo tipo di stato causerà se lasciato irrisolto. Quindi affrettati a ricercare la verità, sconfiggi il desiderio di competere per il prestigio mentre è allo stadio nascente e sostituiscilo con la pratica della verità. Quando praticherai la verità, il tuo desiderio e la tua ambizione di competere per il prestigio diminuiranno e non disturberai il lavoro della chiesa. In questo modo, le tue azioni saranno ricordate e approvate da Dio. Cosa sto cercando di rimarcare? Questo: devi liberarti dei tuoi desideri e delle tue ambizioni prima che fioriscano, si realizzino e causino gravi calamità. Se non li affronti quando sono ancora in fase embrionale, perderai una grande opportunità, e una volta che avranno causato gravi calamità sarà troppo tardi per eliminarli. Se sei privo persino della volontà di ribellarti alla carne, sarà molto difficile per te intraprendere il cammino del perseguimento della verità; se nel tuo perseguimento di fama, guadagno e prestigio affronti battute d’arresto e fallimenti e non torni in te, allora sei in pericolo: c’è la possibilità che verrai eliminato. Quando affrontano uno o due fallimenti e battute d’arresto in termini di reputazione e prestigio, coloro che amano la verità sono capaci di vedere chiaramente che la reputazione e il prestigio non hanno alcun valore. Sono in grado di rinunciare completamente al prestigio e alla reputazione e decidono che, anche se non godranno mai di prestigio, continueranno comunque a perseguire la verità e a svolgere il loro dovere in modo adeguato, e racconteranno agli altri la loro testimonianza esperienziale, ottenendo così il risultato di rendere testimonianza a Dio. Anche quando sono dei comuni seguaci, sono comunque capaci di seguire fino alla fine, e tutto ciò che vogliono è ricevere l’approvazione di Dio. Solo queste sono persone che amano autenticamente la verità e che possiedono determinazione(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte terza”). Le parole di Dio mi hanno fatto capire che, per evitare di perseguire fama, guadagno e prestigio, bisogna anzitutto ammettere le proprie manchevolezze e insufficienze e anche mettersi attivamente a nudo davanti ai fratelli e alle sorelle, ammettendo la propria corruzione e le proprie carenze. Inoltre, quando riemerge l’indole corrotta che ci spinge a rivaleggiare per ottenere fama e guadagno, dobbiamo pregare Dio e ribellarci a noi stessi, rimpiazzando quell’indole con la pratica della verità, per evitare di commettere azioni malvagie che intralciano e disturbano il lavoro della chiesa. Ho ripensato alla buona levatura di Tian Yu, alla sua abilità lavorativa, alla sua capacità di condividere sulla verità per risolvere i problemi dei fratelli e delle sorelle, a come la chiesa abbia fatto in modo che Tian Yu collaborasse con me per compensare le mie manchevolezze e a come tutto questo sia stato utile sia per il lavoro, sia per il mio ingresso nella vita. Da lì in poi, incontrando fratelli e sorelle che mi oltrepassavano per levatura ed erano superiori a me, avrei dovuto trattarli correttamente e accogliere i loro punti di forza per compensare le mie carenze. In seguito, il leader ha visto che avevo imparato la lezione e mi ha assegnato un dovere. Mentre lo svolgevo, mi sono imbattuta di nuovo in Tian Yu. Mi sentivo in debito con lei, così ho deciso di smascherare la mia indole corrotta e anche lei si è aperta sulla corruzione che aveva rivelato durante la nostra collaborazione. Più condividevo con lei, più mi sentivo sollevata e liberata.

Nell’aprile del 2024, mi hanno assegnato il lavoro di allontanamento della chiesa in collaborazione con la sorella Liu Xin. Liu Xin aveva una buona levatura e capacità lavorativa. Un giorno, siamo andati a incontrare altre due sorelle e abbiamo scoperto che il loro atteggiamento nei confronti del lavoro di allontanamento era piuttosto svogliato. Allora Liu Xin ha citato delle parole di Dio pertinenti per condividere con loro. Dopo la condivisione, entrambe le sorelle hanno approvato ciò che Liu Xin aveva detto. Per un attimo, mi è sembrato di essere altrove e ho pensato: “Liu Xin è l’unica che ha condiviso con loro questa mattina. Cosa penseranno di me?” Mi sono sentita un po’ turbata perché, con Liu Xin lì, non potevo essere sotto i riflettori. In quel momento, mi sono resa conto che stavo di nuovo entrando in uno stato di competizione per la fama e il guadagno, perciò ho pregato Dio nel mio cuore: “Dio, ti prego, aiutami a comportarmi e a svolgere il mio dovere basandomi sulle Tue parole e a non vivere affidandomi a un’indole satanica”. Riflettendo sul male che avevo causato nel perseguire fama e guadagno e sulla sofferenza che questo mi aveva procurato, ho pensato: “Non posso continuare a percorrere il cammino del fallimento. Devo concentrarmi sul mio dovere e tener conto degli interessi della chiesa. Oggi sono venuta qui per svolgere il mio lavoro di allontanamento, non per competere con questa sorella o paragonarmi a lei. Devo imparare a collaborare con lei in armonia”. A questo pensiero, il mio cuore si è calmato. Ho compensato le lacune di Liu Xin in fatto di condivisione, collaborando e condividendo con lei per risolvere i problemi. Alla fine, entrambe le sorelle hanno compreso meglio i loro problemi e sono state disposte a cambiare. Ho anche assaporato quanto era dolce svolgere il mio dovere con tutto il cuore.

Attraverso il giudizio, lo smascheramento, il castigo e la disciplina delle parole di Dio, ho visto con chiarezza quanta sofferenza mi provocava il perseguimento di fama, guadagno e prestigio e ho iniziato a discernere in che modo Satana usa la fama e il guadagno per vincolare gli uomini. Ora sono molto più indifferente alla fama, al guadagno e al prestigio e sento che è più importante assolvere il mio dovere. Ringrazio Dio dal profondo del cuore!

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