63. Continuate a perseguire la verità anche in età avanzata

di Hongcao, Cina

All’età di sessant’anni ho accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni. Frequentando le riunioni e nutrendomi delle parole di Dio sono giunta a comprendere che l’umanità è stata creata da Lui, che fino a oggi è Dio che ha guidato e nutrito l’umanità e ha provveduto a essa e che negli ultimi giorni Egli è tornato per salvarla dal peccato e per condurre le persone verso una bellissima destinazione. Ero colma di gioia e ho sentito che anche alla mia età avanzata poter arrivare alla casa di Dio e ricevere da Lui questa grande salvezza è stata un’immensa benedizione! Per questo mi sono data anima e corpo al mio perseguimento, e non molto tempo dopo sono stata eletta capogruppo e poi leader della chiesa. In questi ruoli, per quanti ostacoli e battute d’arresto abbia dovuto affrontare, non ho mai smesso di svolgere i miei doveri. Credevo che, così facendo, avrei trovato l’approvazione di Dio.

Nel 2022 ho compiuto 66 anni. Con l’avanzare dell’età, la mia memoria è diminuita e le mie reazioni sono rallentate. Un giorno stavo andando in bici elettrica a fare il mio dovere. Andavo abbastanza veloce e volevo rallentare, ma per l’ansia il mio cervello per un attimo non ha reagito e ho schiacciato entrambi i freni, finendo sia io che la bicicletta giù da un piccolo ponte, alto circa tre o quattro metri. Per fortuna non mi sono fatta niente. Nel mio cuore era chiaro che questa era stata la protezione di Dio. Il giorno dopo mi sono messa in viaggio per una riunione in una casa di accoglienza dove mi recavo spesso, ma all’improvviso la mia mente si è offuscata e non mi sono più ricordata come arrivarci; di conseguenza, ho perso l’incontro. La leader della chiesa, in considerazione della mia età e per la mia sicurezza, mi ha dato la possibilità di ospitare a casa mia le riunioni con i fratelli e le sorelle e, quando ne avevo tempo, di irrigare alcuni dei nuovi arrivati vicini a me. Quando è stato il momento di ospitare incontri per i nuovi arrivati, la leader ha disposto che una sorella mi desse un passaggio. Mi sono sentita un po’ scoraggiata e ho pensato: “Quando prima ero in salute, potevo uscire e fare il mio dovere seduta stante; ora ho addirittura bisogno di qualcuno che mi accompagni alle riunioni. Non sono forse diventata un peso per la chiesa? Al momento sto facendo solo questo piccolo dovere: chissà se Dio Se ne ricorderà e se potrò ancora essere salvata. Invecchiando anno dopo anno la mia mente diventerà ancora più offuscata. Sarò ancora in grado di svolgere il mio dovere? Se non posso fare il mio dovere, come farò a essere salvata?” L’ho pensato specie quando, in seguito, sono andata a riunirmi con i nuovi arrivati e ho visto quanto erano giovani, rapidi a comprendere la verità e veloci nelle loro reazioni, mentre io, dopo aver letto le parole di Dio, a volte mi bloccavo all’improvviso quando cercavo di condividere e non riuscivo a ricordare su cosa volevo condividere. Rabbrividivo mentre pensavo: “Sono proprio invecchiata, e ci sono così tanti argomenti su cui non riesco a stare al passo”. Non molto tempo dopo, i due nuovi arrivati che stavo irrigando stavano avendo problemi di incolumità e non potevano partecipare alle riunioni, e per vari motivi anche casa mia non poteva più ospitarli. Vedendo andare in fumo i miei doveri uno dopo l’altro, mi sono sentita molto scoraggiata: “Ora non posso più svolgere davvero nessun dovere. Sono diventata proprio vecchia e inutile. Non ho più speranza di salvezza!” Ero diventata così negativa da sentirmi completamente svuotata. Poco dopo mi sono ammalata, tossivo in continuazione e avevo difficoltà a respirare. Anche se mi aveva visitata un medico e le mie condizioni erano un po’ migliorate, pensavo a come stavo invecchiando sempre più e a come la mia salute andava peggiorando, chiedendomi come avrei potuto continuare a svolgere il mio lavoro. Più ci pensavo e più ero turbata, sentendomi completamente bloccata. Con l’andar del tempo non ho più pregato regolarmente e non volevo più nutrirmi delle parole di Dio; addirittura ho cominciato a passare il tempo libero a guardare telefilm. Solo allora mi sono resa conto che il mio stato era sbagliato e ho subito pregato Dio: “Dio! Ora che sono vecchia e in cattive condizioni di salute, ho la sensazione di non poter più svolgere doveri e di non avere nessuna speranza di salvezza. Mi sento così negativa che ho perso anche la voglia di vivere. Dio! Ti prego, guidami fuori da questo stato sbagliato”.

Un giorno, ho letto un passo delle parole di Dio molto pertinente al mio stato. Dio dice: “Tra i fratelli e le sorelle ci sono anche persone più mature, di età compresa tra i 60 e gli 80 o 90 anni circa, che a causa della loro età avanzata affrontano alcune difficoltà. Nonostante l’età, il loro modo di pensare non è necessariamente corretto o ragionevole e le loro idee e i loro punti di vista non sono necessariamente conformi alla verità. Questi anziani hanno comunque dei problemi e si preoccupano sempre: ‘La mia salute non è più tanto buona e vi è una gamma limitata di doveri che posso svolgere. Se svolgo solo questo minimo dovere, Dio Si ricorderà di me? A volte mi ammalo e ho bisogno di qualcuno che si prenda cura di me. Quando non c’è nessuno a farlo, non sono in grado di svolgere il mio dovere, quindi cosa posso fare? Sono vecchio e non ricordo le parole di Dio quando le leggo e per me è difficile capire la verità. Durante le condivisioni sulla verità, parlo in modo confuso e illogico e non ho fatto esperienze degne di essere condivise. Sono vecchio e non ho abbastanza energia, la mia vista non è molto buona e non sono più forte come un tempo. Tutto è difficile per me. Non solo non riesco a svolgere il mio dovere, ma dimentico facilmente le cose e commetto errori. A volte mi confondo e creo problemi alla chiesa e ai fratelli e alle sorelle. Voglio ottenere la salvezza e perseguire la verità, ma è molto difficile. Cosa posso fare?’ Quando pensano a queste cose, iniziano ad agitarsi e considerano: ‘Come mai ho iniziato a credere in Dio solo a questa età? Come mai non sono come i ventenni e i trentenni, e nemmeno come i quarantenni e i cinquantenni? Come mai mi sono imbattuto nell’opera di Dio solo ora che sono così vecchio? Non che abbia un destino avverso; almeno ora ho conosciuto l’opera di Dio. Ho un destino favorevole e Dio è stato amorevole con me! C’è solo una cosa che non mi va giù: sono troppo vecchio. La mia memoria non è molto buona e la mia salute non è un granché, ma ho un cuore fervente. È solo che il mio corpo non mi obbedisce e, dopo aver ascoltato per un po’ alle riunioni, mi viene sonno. A volte chiudo gli occhi per pregare e mi addormento, e quando leggo le parole di Dio la mia mente vaga. Dopo aver letto per un po’, mi viene sonno e mi assopisco, così le parole non attecchiscono. Cosa posso fare? Con queste difficoltà pratiche, sono ancora in grado di perseguire e comprendere la verità? Se non lo sono, e se non sono in condizione di praticare in linea con le verità principi, allora tutta la mia fede non sarà vana? Non fallirò nell’ottenere la salvezza? Cosa posso fare? Sono così preoccupato! A questa età, nulla mi importa più. Ora che credo in Dio, che non ho più preoccupazioni o alcunché per cui sentirmi in ansia, che i miei figli sono cresciuti e non hanno più bisogno che io li accudisca o li allevi, il mio più grande desiderio nella vita, in questi anni che mi restano, è perseguire la verità, svolgere il dovere di un essere creato e infine ottenere la salvezza. Tuttavia, se ora guardo alla mia situazione reale, miope come sono per l’età e mentalmente confuso, in cattiva salute, incapace di svolgere bene il mio dovere, e a volte causa di problemi quando cerco di fare tutto quanto è nelle mie possibilità, mi pare che ottenere la salvezza non sarà facile per me’. Rimuginano su queste cose in continuazione, sviluppano ansia e poi pensano: ‘A quanto pare, le cose belle accadono solo ai giovani, e non agli anziani. Sembra che, per quanto le cose siano belle, io non potrò più goderne’. Più pensano a queste cose, più si agitano e sviluppano ansia. Non solo si preoccupano per sé stessi, ma si sentono anche feriti. Se piangono, sentono che non ne vale proprio la pena, ma se non lo fanno, quel dolore, quella ferita, non li abbandona mai. Quindi, cosa dovrebbero fare? In particolare, ci sono anziani che vogliono dedicare tutto il loro tempo a spendersi per Dio e a svolgere il loro dovere, ma non stanno bene fisicamente. Alcuni soffrono di ipertensione, altri di glicemia alta, altri ancora hanno problemi gastrointestinali, e la loro forza fisica non riesce a tenere il passo con le richieste del loro dovere, motivo per cui si agitano. Vedono i giovani in grado di mangiare e bere, di correre e saltare, e provano invidia. Più vedono i giovani fare queste cose, più si sentono angosciati, e pensano: ‘Voglio svolgere bene il mio dovere e perseguire, comprendere e anche praticare la verità, quindi perché è così difficile? Sono così vecchio e inutile! Dio non vuole gli anziani? I vecchi sono davvero inutili? Noi non possiamo ottenere la salvezza?’ Sono tristi e, da qualsiasi punto di vista guardino la situazione, non riescono a provare gioia. Non vogliono perdere un momento così bello e una così grande opportunità, eppure non sono in condizione di spendersi e di svolgere il loro dovere con tutto il cuore e tutta l’anima come fanno i giovani. Questi anziani cadono in una profonda angoscia, ansia e preoccupazione a causa della loro età. Ogni volta che affrontano difficoltà, contrattempi, avversità o ostacoli, danno la colpa alla loro età e addirittura odiano e disprezzano sé stessi. Ma in ogni caso non serve a nulla, non c’è soluzione e non hanno una via d’uscita(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). Dio ci capisce proprio bene. Il mio stato e la mia condizione erano proprio quelli esposti da Dio. Temevo che con l’avanzare dell’età e con il continuo declino della mia salute e della mia memoria, non sarei più stata in grado di fare i miei doveri e che quindi non sarei stata salvata, e che comunque, anche se li avessi fatti al meglio, Dio non Se ne sarebbe ricordato perché ne avevo fatti troppo pochi; ero quindi caduta in uno stato di angoscia. La leader, in considerazione della mia età e della mia sicurezza, aveva predisposto che io svolgessi a casa mia il dovere di ospitare le riunioni con i fratelli e le sorelle, nonché quello di irrigare alcuni nuovi arrivati. Mi sentivo un po’ scoraggiata e temevo che Dio non approvasse i doveri limitati che stavo svolgendo. Vedendo che non ero reattiva come i giovani, avevo paura che, invecchiando, avrei continuato a rimanere indietro in tutti i sensi, e che i doveri che sarei riuscita a svolgere avrebbero continuato a diminuire. Soprattutto dopo, quando avevo perso man mano i miei doveri e mi ero ammalata, mi ero sentita ancora più scoraggiata e turbata credendo che, senza di essi, si allontanasse ancor più la mia speranza di salvezza. Così ero caduta in uno stato di ansia e di angoscia, avevo perso la motivazione a pregare e a leggere le parole di Dio, e passavo il tempo a guardare telefilm. Non stavo forse vivendo in uno stato di sconforto e di opposizione a Dio? Mi sono subito presentata davanti a Lui e ho pregato: “Dio, voglio uscire da questo stato di sconforto. Ti prego, illuminami e guidami”.

In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio e ho compreso le impurità della mia fede. Dio Onnipotente dice: “Le persone hanno fede in Dio allo scopo di ottenere benedizioni, ricompense e corone. Questo non si trova forse nel cuore di tutti? Sì, è un dato di fatto. Anche se le persone non ne parlano spesso, e addirittura nascondono la loro mira e il loro desiderio di ottenere benedizioni, questa mira e questo desiderio sono sempre stati incrollabili nel profondo dei loro cuori. Non importa quanta teoria spirituale capiscano, quanta conoscenza esperienziale abbiano, quali doveri siano in grado di svolgere, quanta sofferenza sopportino o quale prezzo paghino: non rinunciano mai alla mira a ottenere benedizioni nascosta nel profondo del loro cuore, e si adoperano sempre silenziosamente al suo servizio. Non è forse questa la cosa sepolta più profondamente nei loro cuori? Senza questa mira a ricevere benedizioni, come vi sentireste? Con quale atteggiamento svolgereste il vostro dovere e seguireste Dio? Cosa succederebbe alle persone se si liberassero di questa mira a ricevere benedizioni nascosta nei loro cuori? È possibile che molti diventerebbero negativi, mentre alcuni perderebbero la motivazione a svolgere i loro doveri. Perderebbero interesse nella loro fede in Dio, come se la loro anima fosse svanita. Darebbero l’impressione che il loro cuore fosse stato strappato via. Ecco perché dico che la motivazione a ottenere benedizioni è qualcosa di profondamente nascosto nel cuore delle persone(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Sei indicatori di crescita nella vita”). Nella Sua rivelazione, Dio ha reso assolutamente chiare le intenzioni e le impurità che le persone hanno nella loro fede. Le persone si spendono, faticano, soffrono e pagano un prezzo per Dio nella speranza di ricevere benedizioni. Se non vedono le benedizioni e le promesse di Dio, si afflosciano come palloncini bucati, perdendo la motivazione anche a compiere i loro doveri. Questo era esattamente lo stato in cui mi trovavo. Ripensando a quando avevo accettato per la prima volta l’opera di Dio, avevo visto che compiere i doveri per la propria fede poteva portare alla salvezza e alla sopravvivenza, quindi mi ero impegnata con passione, e con il vento o con la pioggia, e con tutti i pericoli della persecuzione del Partito Comunista Cinese, non mi ero mai tirata indietro né avevo ritardato i miei doveri. Credevo che, finché avessi fatto del mio meglio, Dio Se ne sarebbe ricordato e io avrei ottenuto la Sua approvazione. Con l’avanzare dell’età, sono diminuite la memoria e la forza fisica e sono diventati sempre meno i doveri che riuscivo a svolgere. Anche quando per me era diventato impossibile collaborare con i pochi doveri che ero capace di svolgere, come irrigare i nuovi arrivati e ospitare i fratelli e le sorelle per le riunioni, avevo cominciato a credere che non sarei stata più in grado di essere salvata o di entrare nel regno, così avevo iniziato a lasciarmi andare. Mi ero resa conto che la motivazione a fare i miei doveri, un tempo intensa, era guidata da un desiderio nascosto di benedizioni e che, non potendole ottenere, ero diventata riluttante a pregare o a leggere le parole di Dio. Facendo i miei doveri in quel modo, come potevo avere sincerità verso Dio? Cercavo solo di guadagnare benefici da Dio, e cercavo di barattare lo svolgimento dei doveri con le benedizioni future. Non stavo forse cercando di contrattare con Dio? Il mio era un tentativo di ingannare Dio. Più ci pensavo, più sentivo di non avere coscienza né ragione e che ero in totale debito con Dio! In effetti, guardandomi indietro, ho visto che in quegli anni di fede in Dio, avevo goduto di tanta irrigazione e provvista dalle Sue parole, e che avevo ricevuto molta della Sua grazia. Quando mio marito era morto e io avevo il cuore spezzato e lottavo per superare quella prova, erano state le parole di Dio ad aprirmi il cuore e a permettermi di affrontarla nel modo giusto. Inoltre, quando sono caduta da un ponte così alto mentre ero in sella alla bici elettrica, sia io che la bici siamo rimasti illesi. Tutto ciò rappresentava la protezione di Dio. Nel corso di questo mio viaggio, Dio mi ha benedetta innumerevoli volte, ma quando ho pensato che le benedizioni fossero fuori portata, mi sono ritrovata piena di malintesi e lamentele e mi sono allontanata da Dio. Come ho potuto essere così priva di umanità? Quando la chiesa mi ha riassegnata, è stato perché, vista l’età, non era prudente per me uscire a svolgere i miei doveri, il che avrebbe ritardato il lavoro della chiesa. Questa riassegnazione è stata un bene sia per me che per il lavoro della chiesa, e avrei dovuto accettarlo da Dio. Se non fosse stato per la riassegnazione dei miei doveri, non mi sarei resa conto delle intenzioni spregevoli nascoste dietro i miei anni di fede in Dio. Ho pensato a Paolo nell’Età della Grazia. Ha viaggiato attraverso gran parte dell’Europa per predicare il Vangelo, pagando un grave prezzo e sopportando molte sofferenze, eppure la sua intenzione era quella di cercare una corona e le benedizioni di Dio e non di compiere il suo dovere di essere creato; alla fine è stato punito da Dio. Anch’io facevo il mio dovere per ottenere benedizioni, e se non avessi mirato a cambiare la mia indole, alla fine Dio m’avrebbe punita proprio com’è successo a Paolo. Non volevo più percorrere il cammino di fallimento di Paolo. Dovevo pentirmi e confessarmi a Dio, e nel tempo che mi rimaneva avrei perseguito la verità e senza più cercare benedizioni.

Durante la mia devozione spirituale ho letto queste parole di Dio: “Il desiderio di Dio è che ogni persona sia resa perfetta, sia in definitiva guadagnata da Lui, sia completamente purificata e diventi qualcuno che Egli ama. Non importa se Io dica che siete arretrati o di scarsa levatura: questo è un fatto. Questa Mia affermazione non dimostra che intendo abbandonarvi, che ho perso la speranza in voi, ancor meno che non desidero salvarvi. Oggi sono venuto a compiere l’opera per la vostra salvezza, ovvero la Mia opera è il prosieguo dell’opera di salvezza. Ciascuno ha l’opportunità di essere reso perfetto: a condizione che lo desideri, a condizione che tu lo persegua, alla fine sarai in grado di ottenere questo risultato, e nessuno di voi sarà abbandonato. Se sei di scarsa levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se hai un’alta levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se sei ignorante e analfabeta, le Mie richieste per te saranno conformi al tuo analfabetismo; se sai leggere e scrivere, le Mie richieste per te saranno conformi al fatto che sei istruito; se sei anziano, le Mie richieste per te saranno conformi alla tua età; se puoi offrire ospitalità, le Mie richieste per te saranno conformi a tale possibilità; se dici che non puoi offrire ospitalità e puoi solo assolvere a una certa funzione, allora si tratterà di diffondere il Vangelo o avere cura della chiesa oppure occuparti di altri affari generali e il Mio perfezionamento nei tuoi confronti sarà conforme alla funzione che esegui. Essere leali, sottomettersi fino alla fine e cercare di possedere l’amore supremo per Dio – questo è ciò che devi realizzare e non esiste pratica migliore di queste tre cose(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”). “Io decido la destinazione di ciascuna persona non in base all’età, all’anzianità, alla quantità di sofferenza, né men che meno, al grado in cui suscita compassione, ma in base al fatto che possieda la verità. Non c’è altro criterio di scelta che questo. Dovete rendervi conto che anche tutti coloro che non seguono la volontà di Dio saranno puniti. Questo è qualcosa che nessuna persona può cambiare(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”). Dalle Sue parole ho capito che Dio spera che tutti coloro che Lo seguono possano essere perfezionati e guadagnati da Lui. Dio non guarda alla levatura di una persona, all’età, né al tipo o al numero di doveri che questa e in grado di svolgere, per determinare se può essere salvata. Finché una persona persegue con sincerità, è in grado di sottomettersi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio e fa lealmente i propri doveri, allora sarà salvata da Dio. Ero vissuta nelle mie nozioni, pensando che Dio non mi avrebbe approvata, in quanto stavo invecchiando, avevo problemi di salute e non potevo svolgere molti doveri, e che non avrei avuto alcuna speranza di salvezza. Ero diventata così negativa che avevo perso ogni motivazione. Non cercavo la verità e vedevo Dio come un principale del mondo secolare, che teneva i dipendenti quando contribuivano, ma licenziava quelli anziani quando non erano più utili. Usavo la prospettiva di Satana per misurare Dio, e in questo modo Lo stavo fraintendendo e bestemmiando! Ora ho capito che Dio vuole coloro che perseguono la verità, cercano di trasformare la loro indole e vengono conquistati da Lui. Ho capito che finché avessi perseguito la verità, ascoltato le parole di Dio e fatto il mio dovere con diligenza, Dio non mi avrebbe abbandonata. Proprio come ora, anche se non potevo essere una capogruppo o una leader di chiesa e svolgere i miei doveri in altre regioni, potevo comunque fare del mio meglio per predicare il Vangelo e sostenere i fratelli e le sorelle che si sentivano negativi e deboli. Qualunque dovere svolgessi, finché mettevo il cuore nella collaborazione, mi concentravo sulla ricerca della verità, agivo nei miei doveri secondo i principi, e mi sottomettevo alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio, allora tutto ciò sarebbe stato in linea con la Sua intenzione.

Più tardi, ho letto un altro passo delle parole di Dio e il mio cuore si è ancor più illuminato. Dio Onnipotente dice: “Non è che le persone più mature non abbiano niente da fare, né che non siano in grado di svolgere i loro doveri, e tanto meno che siano incapaci di perseguire la verità: ci sono molte cose da fare per loro. Le varie eresie e falsità, così come le varie idee e nozioni tradizionali, le cose ignoranti e testarde, quelle conservatrici, irragionevoli e distorte che hai accumulato durante la tua vita si sono tutte accatastate nel tuo cuore, e dovresti dedicare ancora più tempo dei giovani a portarle alla luce, analizzarle e riconoscerle. Non è vero che non hai niente da fare e non è il caso di sentirti angosciato, ansioso e preoccupato quando non sai cosa fare: questo non è né il tuo compito né la tua responsabilità. Prima di tutto, le persone anziane dovrebbero avere la giusta mentalità. Anche se gli anni avanzano e la vecchiaia si fa sentire a livello fisico, dovresti comunque mantenere una mentalità giovanile. Sebbene tu stia invecchiando, il tuo pensiero sia rallentato e la tua memoria si sia indebolita, se riesci ancora ad acquisire conoscenza di te stesso, a capire le parole che dico e a comprendere la verità, allora questo dimostra che non sei vecchio e che non hai una scarsa levatura. Se qualcuno ha 70 anni ma non è in grado di capire la verità, allora ciò dimostra che ha una statura troppo scarsa e non è all’altezza del compito. Pertanto, l’età è irrilevante quando si tratta della verità, così come è irrilevante quando si tratta di indole corrotta(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). Le parole di Dio mi hanno fatto capire che, anche se le persone invecchiano, le loro funzioni fisiche diminuiscono e possono quindi svolgere meno doveri, ciò non significa che non possano più perseguire la verità. Le persone anziane, così come i giovani, hanno anch’esse un’indole corrotta e hanno accumulato molti veleni satanici. Devono dedicare più tempo a esaminare e sviscerare a fondo questi problemi. Ho vissuto per decenni con arroganza e propensione all’inganno. Dentro di me ho raccolto varie nozioni tradizionali e filosofie sataniche per i rapporti mondani. Tutte queste cose vanno eliminate cercando la verità. Proprio come nella chiesa: c’era una sorella che spesso chiacchierava e andava fuori tema durante le riunioni, disturbando la vita della chiesa. Volevo farglielo notare, ma avevo paura di offenderla. Vivevo secondo la filosofia satanica che “Tacere sulle colpe dei buoni amici assicura una lunga e buona amicizia” e quindi non gliene avevo mai parlato. Durante le riunioni, quando vedevo certi fratelli e sorelle che non sapevano condividere in rapporto ai loro stati, sentivo di essere più brava di loro nella condivisione, e li disprezzavo, mostrando così un’indole arrogante. Inoltre stavolta, visto che stavo invecchiando, temevo di non essere in grado di svolgere i miei doveri e di non essere salvata ed ero diventata così negativa che non riuscivo nemmeno a rimettermi in piedi. Mi sono resa conto che il mio desiderio di benedizioni era troppo forte. Tutti questi problemi andavano risolti cercando la verità. Rendendomene conto, ho trovato un cammino di pratica. Anche se sto invecchiando, non significa che non abbia doveri o cose da fare. Devo concentrarmi su conoscere e affrontare la mia indole corrotta nei problemi quotidiani che incontro. Tutto questo è un dovere che devo assolvere. Posso anche scrivere articoli, imparare inni, imparare a ballare e predicare il Vangelo. Ci sono tanti doveri che posso svolgere! In seguito, mi sono concentrata sulla conoscenza della mia corruzione nelle questioni quotidiane che incontravo. La sera, scrivevo e trovavo le parole di Dio per eliminarla, e poi scrivevo la mia comprensione esperienziale. Non molto tempo dopo, quando la mia salute è migliorata, ho ripreso il mio dovere di ospitare. Ho pensato a come proteggere adeguatamente quella casa di accoglienza, in modo che i fratelli e le sorelle potessero riunirsi senza preoccupazioni. Finché avrò vita, rispetterò il mio dovere. Anche se in futuro non potrò più svolgere i miei doveri, Continuerò a mangiare e bere le parole di Dio per eliminare la mia corruzione e sottomettermi all’orchestrazione e alle disposizioni di Dio.

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