88. Le amare lezioni che apprendiamo dall’essere persone compiacenti

di Fanyi, Cina

Nel febbraio del 2021, io e Wang Hua siamo stati eletti leader della chiesa. Dal momento che lei aveva già esperienza sia come leader che nella predicazione, era la principale responsabile del lavoro del Vangelo, mentre io mi occupavo di altri compiti. Quando incontravo problemi o difficoltà nel lavoro, mi rivolgevo a lei, che era sempre disposta a condividere con me e ad aiutarmi. Andavamo piuttosto d’accordo. Dopo un po’ di tempo, ho notato che era fortemente ostinata, soprattutto per quanto riguardava la selezione e l’utilizzo delle persone. Faceva sempre affidamento sulla propria prospettiva senza cercare le verità principi e non mostrava alcuna volontà di considerare i suggerimenti altrui. Un giorno, il diacono del Vangelo ha riferito che il capogruppo, Li Zhi, era sempre stato superficiale nei doveri, non mostrava alcun senso del fardello e, nonostante le numerose condivisioni, non aveva corretto il suo comportamento. Aveva persino lasciato i suoi doveri in sospeso per una settimana, ignorandoli completamente a causa di questioni personali. Questo mi ha fatto alquanto arrabbiare e ho pensato che Li Zhi non fosse adatto a continuare come capogruppo e che, secondo i principi, andava destituito e riassegnato. Ho condiviso il mio punto di vista con Wang Hua, eppure lei, con mia grande sorpresa, non solo si è rifiutata di ascoltare, ma mi ha anche criticato severamente, dicendo che ero immaturo nel mio modo di pensare e che ero troppo esigente con gli altri. Ha persino affermato che quando Li Zhi era in un buono stato, riusciva a guadagnare persone predicando il Vangelo e che aveva bisogno di più condivisione e aiuto. Le ho risposto: “Per essere un capogruppo, bisogna avere un senso del fardello e responsabilità. In base al suo comportamento sistematico nei doveri, Li Zhi non è per niente adatto alla posizione. Eppure insisti ancora a mantenerlo in tale ruolo. Questo è andare contro i principi!” Tuttavia, lei continuava a rifiutarsi di ascoltare e ha detto: “Se lo destituiamo e non riusciamo a trovare subito un giusto sostituto, i risultati del lavoro potrebbero risentirne e non saremo in grado di fornire una spiegazione soddisfacente se i leader ce lo chiederanno. Avere qualcuno a ricoprire quella posizione è meglio che non avere nessuno”. Sentendola dire questo, ho capito che era concentrata solo sulla sua reputazione e sul prestigio e che non considerava affatto il lavoro della chiesa. Volevo quindi smascherare la natura e le conseguenze del suo comportamento. Vedendo la sua espressione arrabbiata, però, mi sono preoccupato e ho pensato: “Di solito si spazientisce anche quando accenno brevemente ai problemi del suo lavoro. Se parlo in modo troppo esplicito e diretto, è probabile che la faccia arrabbiare e che mi dia il benservito. Se questa situazione mette a dura prova il nostro rapporto, come potremo collaborare in futuro? E se dovessi incontrare difficoltà sul lavoro e lei non mi aiutasse più? Forse è meglio non parlarne. Svolge i suoi doveri da così tanti anni e capisce meglio di me i principi per riassegnare le persone. Probabilmente ha i suoi piani. È meglio non preoccuparsene troppo”. Così, le ho ricordato solo di considerare i pro e i contro quando si tratta di utilizzare le persone e non ho più sollevato la questione.

Non molto tempo dopo, mi ha detto che sorella Shuxin aveva una mente acuta ed era brava a conversare con le persone e che lei aveva intenzione di coltivarla per predicare il Vangelo. Quando ho sentito questa cosa, ho pensato: “Conosco bene Shuxin. È sempre stata irresponsabile nei suoi doveri, egoista e propensa all’inganno. Quando in passato è stata coltivata per irrigare i nuovi arrivati, lo trovava problematico e aveva paura di assumersi la responsabilità se loro avessero mollato. Dopo poco più di venti giorni di irrigazione, ha smesso di andare e ha persino affermato falsamente che il marito le impediva di fare i suoi doveri”. Così ho condiviso quello che sapevo con Wang Hua e l’ho richiamata dicendo che una persona come Shuxin non era adatta a essere coltivata. Lei non ha ascoltato affatto il mio consiglio. Ha detto che non era possibile giudicare a pieno la vera natura di una persona basandosi su una sola interazione e che dovevamo invece considerarla in prospettiva in base al suo potenziale sviluppo. Mi sembrava inappropriato e volevo fermarla. Ma poi mi sono detto: “Ha già parlato a tutti dell’intenzione di coltivare Shuxin quindi, se disapprovo, la metterò sicuramente in imbarazzo. Penserà che sono arrogante e invadente? E se ciò dovesse mettere a dura prova il nostro rapporto? Sarebbe difficile andare d’accordo in futuro”. Questa riflessione mi ha fatto desistere e ho perso la convinzione di insistere ulteriormente, perciò mi sono limitato a rassicurare me stesso dicendomi: “Almeno ho dato tutti i richiami che dovevo. Se in futuro dovessero sorgere dei problemi, non ne sarò responsabile”.

In seguito, ho saputo che Li Zhi era rimasto indifferente verso i suoi doveri, causando ripercussioni sullo stato dei fratelli e delle sorelle e un grave declino nell’efficienza del lavoro. Inoltre, Shuxin non mostrava alcun senso del fardello per la predicazione del Vangelo e abbandonava i suoi doveri ogni volta che era occupata a casa, producendo così pochi risultati. I leader hanno inviato una lettera in cui affrontavano le deviazioni e i problemi nel nostro lavoro del Vangelo, hanno condiviso con noi e ci hanno potati. Ma Wang Hua non ha mostrato alcuna autocritica. Al contrario, ha ribattuto e ha cercato di giustificarsi, dicendo che i fratelli e le sorelle non avevano un senso del fardello per i loro doveri. Volevo davvero smascherare e analizzare i suoi problemi, però avevo anche paura di sentirmi dire che non conoscevo me stesso e la stavo solo potando, così le ho dato un breve richiamo a riflettere su sé stessa e a pentirsi davanti a Dio. In seguito, ho visto che non aveva alcuna conoscenza di sé. I fratelli e le sorelle avevano riferito che si concentrava solo sul criticare il loro lavoro e sul rimproverarli durante le riunioni, che non risolveva i problemi reali e che tutti si sentivano limitati da lei. Ho capito che era probabilmente una falsa leader, pertanto volevo segnalarlo ai leader superiori. Ma poi mi sono detto: “Se scopre che ho evidenziato i suoi problemi, non mi serberà rancore? Dopotutto, mi ha aiutato nei miei doveri…”. Ho continuato a pensarci, tuttavia alla fine non ho avuto il coraggio di scrivere nulla su di lei. In seguito, i leader superiori sono venuti a esaminare il lavoro. Hanno scoperto che Wang Hua era arrogante e presuntuosa, che agiva senza alcun principio, non accettava i consigli altrui e si limitava a pronunciare parole e dottrine senza svolgere alcun lavoro reale, di conseguenza è stata identificata come falsa leader e destituita. Inoltre, poiché mi ero comportato come una persona compiacente e non avevo sostenuto il lavoro della chiesa, sono stato destituito anch’io. Di lì a poco, la stessa sorte è toccata anche a Li Zhi e Shuxin. Dopo essere stato trattato in tal modo, mi sentivo impaurito e sapevo di aver compiuto il male. In particolare, nel ripensare a quando i leader mi chiedevano: “Quando hai visto Wang Hua agire contro i principi e non sei riuscito a fermarla, perché non l’hai segnalata? Perché hai continuato a cercare di proteggere il tuo rapporto con lei? Sei stato così irresponsabile nei tuoi doveri!” ho sentito un dolore molto intenso nel cuore. Per preservare il mio rapporto con lei, non avevo considerato il lavoro della chiesa. Pur avendo visto che questo veniva intralciato e disturbato, non l’avevo fermata. Stavo avallando le malefatte di quella falsa leader e agendo come suo complice! Nei mesi successivi alla mia destituzione, mi sentivo davvero scoraggiato, vivevo in una condizione di totale disperazione e mi giudicavo negativamente.

Vedendomi in quel brutto stato, i fratelli e le sorelle hanno condiviso con me sulle parole di Dio per aiutarmi. C’era un passo che mi ha colpito profondamente. Dio dice: “Durante il processo di crescita della vita e quello di salvezza dell’uomo, le persone a volte possono prendere la via sbagliata, deviare o avere momenti in cui nella vita manifestano stati o comportamenti immaturi. Possono avere momenti di debolezza e negatività, momenti in cui dicono le cose sbagliate, inciampano o sperimentano il fallimento. Tutto questo è normale agli occhi di Dio. Egli non lo rinfaccia loro. Alcune persone pensano che la loro corruzione sia troppo profonda e che non riusciranno mai a soddisfare Dio, perciò sono tristi e si disprezzano. Coloro che hanno il pentimento nel cuore come queste persone sono esattamente quelli che Dio salva. D’altro canto, coloro che credono di non aver bisogno della salvezza di Dio, che pensano di essere brave persone e di non avere in sé nulla di sbagliato, di solito non sono quelli che Dio salva. Che cosa vi sto trasmettendo qui? Chiunque capisca, parli. (Dobbiamo gestire in modo appropriato le nostre rivelazioni di corruzione e concentrarci sulla pratica della verità, e poi riceveremo la salvezza di Dio. Se fraintendiamo continuamente Dio, cederemo facilmente alla disperazione.) Devi aver fede e dire: ‘Anche se adesso sono debole, e ho inciampato e ho fallito, crescerò e un giorno comprenderò la verità, soddisferò Dio e otterrò la salvezza’. Devi avere questa determinazione. Qualsiasi battuta d’arresto, difficoltà, fallimento o passo falso affronti, non devi essere negativo. Devi sapere qual è il tipo di persona che Dio salva. Inoltre, se senti di non essere ancora qualificato per essere salvato da Dio, se ci sono occasioni in cui sei negli stati che Dio detesta o che Gli causano dispiacere, o se talvolta ti comporti male e Dio non ti accetta oppure ti sdegna, non importa. Ora sai, e non è troppo tardi. A patto che tu ti penta, Dio ti darà un’occasione(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Nel credere in Dio, la cosa più importante è mettere in pratica e sperimentare le Sue parole”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho sentito il Suo amore e ho capito che il Suo cuore per salvare le persone non è mai cambiato. Dio non ha smesso di salvarmi solo perché ero stato una persona che compiaceva gli altri e che aveva danneggiato il lavoro della chiesa. Al contrario, Egli sperava che usassi quel fallimento per riflettere sui miei problemi e conoscerli, imparare la lezione, pentirmi e cambiare. Dovevo rialzarmi, riflettere sulle ragioni del mio fallimento e pentirmi sinceramente. Così ho pregato Dio: “Oh Dio! So di essere stato negligente nei miei doveri e mi vergogno di stare di fronte a Te. Però non voglio rimanere in questo stato di sconforto. Ti prego, illuminami e guidami a conoscere i miei problemi”.

Un giorno, ho letto queste Sue parole: “Quando avete bisogno di praticare la verità e proteggere gli interessi della casa di Dio, siete in grado di superare il vincolo esercitato dalla vostra indole corrotta e di stare dalla parte della verità? Per esempio, sei associato a qualcuno per compiere l’opera di purificazione della chiesa ma questa persona condivide sempre con i fratelli e le sorelle il fatto che Dio salva le persone nella massima misura possibile e che dobbiamo trattare tutti con amore e dare loro l’opportunità di pentirsi. Ti rendi conto che c’è qualcosa che non va in questa condivisione e, anche se le parole di questa persona sembrano abbastanza corrette, dopo un’analisi precisa scopri che nutre intenzioni e obiettivi, che non è disposta a offendere nessuno e che non vuole compiere le disposizioni di lavoro. Quando si condivide in questo modo, le persone di scarsa statura e prive di discernimento ne saranno disturbate, mostreranno amore in modo spregiudicato e senza principi, non presteranno attenzione a discernere gli altri e non smaschereranno né denunceranno gli anticristi, le persone malevole e i miscredenti. Questo è un ostacolo al lavoro di purificazione della chiesa. Se gli anticristi, le persone malevole e i miscredenti non possono essere purificati tempestivamente, ciò influenzerà il normale nutrirsi delle parole di Dio e il normale assolvimento dei doveri da parte degli eletti di Dio, e soprattutto intralcerà e disturberà il lavoro della chiesa, danneggiando gli interessi della casa di Dio. Come dovresti agire in una situazione come questa? Quando ti accorgi del problema devi alzarti e smascherare queste persone, fermarle e proteggere il lavoro della chiesa. Potresti pensare: ‘Siamo compagni di lavoro. Se smascherassi direttamente queste persone e loro non lo accettassero, non litigheremmo? No, non posso semplicemente parlare, devo agire con un po’ più di tatto’. Quindi dai loro un semplice promemoria e qualche esortazione. Dopo aver ascoltato quello che dici non lo accettano, e snocciolano anche parecchi motivi per confutarti. Se non lo accettano, il lavoro della casa di Dio subirà delle perdite. Cosa dovresti fare? Preghi Dio, dicendo: ‘Dio, Ti prego, disponi e orchestri questa situazione. Disciplina queste persone, non c’è niente che io possa fare’. Pensi di non poterle fermare e quindi le lasci andare senza controllo. È un comportamento responsabile? Pratichi la verità? Se non sei in grado di fermarle, perché non lo segnali ai leader e ai lavoratori? Perché non presenti questo argomento a una riunione e lasci che tutti condividano su di esso e ne discutano? Se non lo fai, non ti sentiresti in colpa in seguito? Se dici ‘Non ce la faccio, lo ignorerò. Ho la coscienza pulita’, che tipo di cuore hai? È un cuore che ama veramente o un cuore che fa del male agli altri? Il tuo cuore è così maligno perché quando ti accade qualcosa hai paura di offendere le persone e non aderisci ai principi. In realtà sai benissimo che queste persone agiscono così perché hanno un obiettivo e che non puoi ascoltarle su questa faccenda. Tuttavia non riesci ad aderire ai principi e a impedire loro di fuorviare gli altri, e questo alla fine danneggia gli interessi della casa di Dio. Ti sentiresti in colpa dopo tutto questo? (Sì.) Sentirti in colpa ti permette forse di recuperare le perdite? Sono irrecuperabili. Dopodiché, rifletti di nuovo: ‘Ho comunque adempiuto alle mie responsabilità, e Dio lo sa. Dio sottopone a scrutinio il profondo del cuore delle persone’. Che tipo di parole sono queste? Sono parole ingannevoli e diaboliche, che ingannano sia l’uomo che Dio. Non hai adempiuto alle tue responsabilità e cerchi ancora ragioni e scuse per sottrarti a esse. Questo comportamento è propenso all’inganno e intransigente. Una persona del genere è sincera verso Dio? Possiede un senso di giustizia? (No.) Questa è una persona che non accetta minimamente la verità, una persona della specie di Satana. Quando ti accade qualcosa, vivi secondo le filosofie per interazioni mondane e non pratichi la verità. Temi sempre di offendere gli altri, ma non di offendere Dio, e sacrificheresti persino gli interessi della casa di Dio per proteggere le tue relazioni interpersonali. Quali sono le conseguenze di agire in questo modo? Avrai protetto abbastanza bene le tue relazioni interpersonali, ma avrai offeso Dio, ed Egli ti sdegnerà e si arrabbierà con te. Qual è il migliore, a conti fatti? Se non sei in grado di dirlo, allora sei completamente confuso; ciò dimostra che non hai la minima comprensione della verità. Se continui così senza mai rendertene conto, il pericolo è davvero grande, e se alla fine non sei in grado di raggiungere la verità, sarai tu ad aver subito una perdita(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Le parole di Dio hanno smascherato esattamente il mio stato. Ho capito che ero solo una persona egoista e propensa all’inganno che non aveva alcun senso di responsabilità nei confronti del lavoro della chiesa. Avevo visto chiaramente che Wang Hua lavorava secondo la sua volontà e non cercava i principi e sapevo anche che avrei dovuto sostenere i principi, smascherarla e fermarla per proteggere il lavoro della chiesa. Tuttavia, quando le avevo fatto notare i suoi problemi e lei non li aveva accettati, avevo temuto di offenderla e di danneggiare la nostra collaborazione nei doveri. Per preservare il mio rapporto con lei, avevo sempre minimizzato i suoi problemi e in nessuna occasione ne avevo smascherato l’essenza. Inoltre, non li avevo mai segnalati ai nostri leader. Questo alla fine aveva danneggiato il lavoro del Vangelo. Tuttavia, anche quando ciò era accaduto, non avevo riflettuto su di me e avevo invece trovato delle scuse per assecondare me stesso. Pensavo che, avendola già richiamata senza che lei lo accettasse, non ci fosse altro da fare. Eppure, dentro di me ero ben consapevole di non aver adempiuto affatto le mie responsabilità. Mi ero limitato ad accennare alle cose in modo superficiale, senza ottenere alcun effetto reale. Stavo solo ingannando me stesso e gli altri! Anche quando avevo capito che si trattava di una falsa leader, non l’avevo smascherata né segnalata e avevo persino tollerato che intralciasse e ostacolasse il lavoro della chiesa. Stavo sacrificando gli interessi della chiesa a vantaggio dei rapporti personali, proteggendo e tollerando quella falsa leader mentre compiva il male e disturbava il lavoro della chiesa. Ero veramente egoista e spregevole!

Successivamente, ho letto queste parole di Dio: “Finché le persone non hanno sperimentato l’opera di Dio e compreso la verità, è la natura di Satana che prende il sopravvento e domina dentro di loro. Quali elementi specifici fanno parte di quella natura? Ad esempio, perché sei egoista? Perché proteggi la tua posizione? Perché hai sentimenti così forti? Perché trai piacere da cose inique? Perché ti piacciono quei mali? Su cosa si basa il tuo debole per simili cose? Da dove vengono tali cose? Perché sei così felice di accettarle? Ormai siete arrivati tutti a comprendere che la ragione principale dietro a tutte queste cose è che il veleno di Satana è nell’uomo. Dunque cos’è il veleno di Satana? Come lo si può esprimere? Per esempio, se chiedi ‘Come si dovrebbe vivere? Per cosa si dovrebbe vivere?’, le persone risponderanno: ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’. Questa singola frase esprime la radice vera e propria del problema. La filosofia e la logica di Satana sono diventate la vita delle persone. Qualsiasi cosa perseguano, lo fanno per se stesse, e dunque vivono solo per se stesse. ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’ – questa è la filosofia di vita dell’uomo, e rappresenta anche la natura umana. Queste parole sono già diventate la natura dell’umanità corrotta e sono il vero ritratto della natura satanica dell’umanità corrotta. Questa natura satanica è già diventata la base dell’esistenza dell’umanità corrotta. Per diverse migliaia di anni, l’umanità corrotta ha vissuto in base a questo veleno di Satana, fino ai giorni nostri(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come percorrere il cammino di Pietro”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho capito che la mia tendenza a essere una persona compiacente proveniva da veleni satanici come “L’armonia è un tesoro, la pazienza è una virtù”, “Tacere sui difetti dei buoni amici consente una lunga e grande amicizia” e “Un amico in più significa un sentiero in più”. Avevo adottato questi veleni come leggi di vita. Credevo che, vivendo in questo mondo e interagendo con gli altri, si dovessero costruire ampi contatti sociali e buone relazioni; che, in caso contrario, fosse impossibile rimanere saldi nella società e che offendere una persona in più significasse farsi un nemico in più. Anche quando svolgevo i doveri nella chiesa, avevo continuato a vivere secondo queste filosofie sataniche, dando grande importanza ai rapporti con gli altri e mancando di qualsiasi principio o presa di posizione nei miei doveri. Dio mi aveva mostrato la grazia dandomi l’opportunità di formarmi come leader. Avrei dovuto dare priorità al lavoro della chiesa in ogni cosa. Quando avevo visto che la sorella con cui collaboravo agiva contro i principi, avrei dovuto farglielo notare prontamente e aiutarla e, se avesse insistito a fare di testa sua, avrei dovuto smascherarla e fermarla, oppure avrei anche potuto segnalare il problema ai nostri leader in modo tempestivo per evitare perdite al lavoro della chiesa. Al contrario, per proteggere orgoglio e prestigio, avevo agito come una persona che compiaceva gli altri e non avevo messo in pratica la verità. Non avevo supervisionato il suo lavoro e avevo tollerato che compisse il male. Non avevo tenuto conto del lavoro della chiesa, ero privo di senso della giustizia. Wang Hua aveva commesso sconsideratamente dei misfatti ed era detestabile e io ero ben consapevole che stava compiendo il male e causando disturbi, eppure non l’avevo smascherata né fermata in tempo e così le avevo permesso di danneggiare il lavoro della chiesa. La natura del mio comportamento è stata ancora più oltraggiosa e vergognosa! Se avessi segnalato prima i problemi di Wang Hua, i leader li avrebbero affrontati e risolti per tempo e le cose non sarebbero peggiorate fino a tal punto. Vivendo secondo le filosofie di Satana, ero diventato veramente egoista e propenso all’inganno. Non avevo avuto il coraggio di evidenziare i problemi che avevo notato negli altri e non avevo sincerità né amore autentico per loro. Mi mancava anche un senso di responsabilità nei confronti dei miei doveri. Tutto quello che avevo fatto aveva danneggiato il lavoro della chiesa. Mi ero nutrito e avevo goduto di quanto Dio mi aveva dato, eppure non avevo considerato affatto le Sue intenzioni. Più volte mi ero schierato dalla parte di quella falsa leader, danneggiando il lavoro della chiesa. Non ero altro che un ingrato traditore, privo di qualsiasi senso di umanità o ragione! Una persona come me non era assolutamente degna di essere un leader, tanto meno di vivere davanti a Dio. La mia destituzione da parte della chiesa era una manifestazione della giustizia di Dio e la conseguenza delle mie azioni. Quando ho capito questo, mi sono sentito pieno di rammarico e risentimento verso me stesso.

In seguito, ho pregato Dio, cercando un cammino per eliminare la mia indole corrotta. Un giorno, ho letto queste Sue parole: “Se vuoi adempiere bene ai tuoi doveri e soddisfare le intenzioni di Dio, devi prima imparare a lavorare in armonia con gli altri. Quando collabori con i tuoi fratelli e sorelle, dovresti considerare quanto segue: ‘Che cos’è l’armonia? Il mio discorso è in armonia con loro? I miei pensieri sono in armonia con loro? Il modo in cui faccio le cose è in armonia con loro?’ Pensa a come collaborare in armonia. A volte, armonia significa sopportazione e tolleranza, ma significa anche rimanere saldi nella propria posizione e sostenere i principi. Armonia non vuol dire scendere a compromessi sui principi per appianare le cose, né cercare di essere una persona ‘compiacente’ o seguire sempre la via della moderazione, e certamente non significa ingraziarsi qualcuno. Questi sono i principi. Quando avrai compreso tali principi, senza nemmeno rendertene conto parlerai e agirai secondo le intenzioni di Dio, e vivrai la realtà della verità, così sarà facile conseguire l’unità(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Sulla collaborazione armoniosa”). “Cos’è la collaborazione? Dovete essere in grado di discutere le cose tra di voi ed esprimere i vostri punti di vista e le vostre opinioni; dovete completarvi e supervisionarvi a vicenda, cercare l’uno l’aiuto dell’altro, chiedervi informazioni e stimolarvi a vicenda. Questo è collaborare in armonia. Supponiamo, per esempio, che tu abbia gestito qualcosa secondo la tua volontà e qualcuno abbia detto: ‘Lo hai fatto nel modo sbagliato, completamente contrario ai principi. Perché hai gestito la cosa come volevi, senza cercare la verità?’ Al che, tu rispondi dicendo: ‘È vero, sono felice che tu mi abbia avvertito! Se non lo avessi fatto, sarebbe stato un disastro!’ Questo è ciò che significa stimolarsi a vicenda. Che cosa vuol dire, allora, supervisionarsi l’un l’altro? Tutti hanno un’indole corrotta e potrebbero essere superficiali nello svolgere il proprio dovere, salvaguardando solo il proprio prestigio e il proprio orgoglio, non gli interessi della casa di Dio. Tali stati sono presenti in ogni persona. Se vieni a sapere che qualcuno ha un problema, dovresti prendere l’iniziativa di condividere con lui, ricordandogli di svolgere il proprio dovere secondo i principi, lasciando allo stesso tempo che ciò costituisca un avvertimento per te stesso. Questa è supervisione reciproca. A cosa serve? Ha lo scopo di salvaguardare gli interessi della casa di Dio e anche di impedire alle persone di prendere la strada sbagliata(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 8: Vogliono che gli altri si sottomettano solo a loro, non alla verità o a Dio (Parte prima)”). Dalle parole di Dio ho capito che tutti hanno un’indole corrotta, così come manchevolezze e carenze. È importante che la chiesa disponga che i leader e i lavoratori cooperino nei loro doveri. L’obiettivo è far sì che essi si supervisionino, si richiamino e si completino l’un l’altro, fornendo un freno reciproco, evitando intralci e disturbi al lavoro della chiesa causati da azioni basate sulla loro indole corrotta. Nel collaborare allo svolgimento dei doveri, devono esserci anche dei principi. Nelle questioni che non riguardano le verità principi, possiamo praticare la tolleranza e la comprensione. Quando, però, si tratta di questioni che coinvolgono le verità principi e gli interessi della chiesa, non dobbiamo scendere a compromessi o essere accondiscendenti. Dobbiamo sostenere i principi e rimanere saldi. Questo è salvaguardare gli interessi della chiesa ed essere responsabili verso il lavoro. Di fronte alle segnalazioni e all’aiuto degli altri, coloro che sanno accettare veramente la verità sono in grado di accettarla da Dio, di riflettere su sé stessi, di conoscersi e di correggere prontamente i problemi e le deviazioni. Essi non solo non avranno risentimento verso gli altri, ma saranno anche grati nel profondo del cuore. Io, invece, credevo assurdamente che evidenziare i problemi altrui avrebbe danneggiato il rapporto con quelle persone e le avrebbe offese. Così mi ero limitato ad assecondarle e tollerarle, senza smascherare o segnalare i loro problemi. Di conseguenza, il lavoro della chiesa era stato ritardato e a me erano rimaste le trasgressioni. Mi sono reso conto che compiacere gli altri è davvero dannoso sia per loro sia per me stesso!

In seguito, ho letto altre parole di Dio: “Se hai le motivazioni e la prospettiva di una ‘persona compiacente’, allora, in tutte le questioni, sarai incapace di praticare la verità e di rispettare i principi, e fallirai sempre e cadrai. Se non ti risvegli e non cerchi mai la verità, allora sei un miscredente e non otterrai mai la verità e la vita. Che cosa dovreste fare, allora? Di fronte a queste cose, devi pregare Dio e invocarLo, implorando la salvezza e chiedendoGli di darti più fede e forza e metterti in grado di rispettare i principi, di fare ciò che dovresti fare, di gestire le cose secondo i principi, di rimanere saldo nella posizione in cui dovresti stare, proteggere gli interessi della casa di Dio e impedire che si verifichi un danno all’opera della casa di Dio. Se sei in grado di ribellarti contro i tuoi interessi personali, il tuo orgoglio e il tuo punto di vista di ‘persona compiacente’, e se fai ciò che dovresti fare con un cuore onesto e indiviso, allora avrai sconfitto Satana e avrai guadagnato questo aspetto della verità. Se continui sempre a vivere secondo la filosofia di Satana, a proteggere i tuoi rapporti con gli altri, a non praticare mai la verità e a non osare rispettarne i principi, allora sarai in grado di praticare la verità in altre questioni? Continuerai a non avere fede o forza. Se non sei mai in grado di cercare o accettare la verità, allora tale fede in Dio ti permetterà di ottenere la verità? (No.) E se non riesci a ottenere la verità, puoi essere salvato? Non puoi. Se vivete sempre secondo la filosofia di Satana, completamente privi della verità realtà, allora non potrete mai essere salvati(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Le parole di Dio mi hanno dato un cammino di pratica. Quando mi trovo di fronte a una situazione in cui voglio di nuovo compiacere gli altri, devo pregare Dio immediatamente e chiederGli la forza per mettere da parte i miei interessi e agire secondo i principi, facendo in modo che il lavoro della chiesa non ne risenta. Questa è la responsabilità che si deve adempiere come essere creato. Se mi aggrappo costantemente alla concezione di essere compiacente e cerco costantemente di proteggere i miei rapporti con gli altri, allora la mia indole satanica di compiacere le persone non cambierà assolutamente e alla fine non otterrò mai la verità, tanto meno riceverò la salvezza di Dio. Così ho deciso nel mio cuore: “A prescindere dal tipo di persone, eventi o cose che incontrerò in futuro, non devo più farmi limitare dalla mia indole corrotta. Devo sostenere i principi per proteggere il lavoro della chiesa ed essere una persona responsabile”.

Qualche mese dopo, sono stato eletto di nuovo leader della chiesa. Ho notato che Zhang Jie, il diacono degli affari generali, aveva un’indole piuttosto arrogante. Era arbitraria e dittatoriale nei suoi doveri, cercava di occuparsi di tutto da sola e non collaborava con gli altri. Volevo quindi condividere con lei per smascherare la natura e le conseguenze di questo approccio. Ma poi ho pensato che ero appena arrivato in quella chiesa e che avevo bisogno della sua assistenza e della sua collaborazione per molti compiti, quindi mi sono preoccupato di cosa avrei fatto se avessi parlato troppo duramente e lei non avesse saputo accettarlo. Ho pensato che sarebbe stato meglio non offenderla e limitarmi a qualche breve parola. In quel momento, mi sono ricordato di come avevo fallito in passato a causa del mio essere compiacente e ho provato un forte senso di colpa che mi ha spinto a pensare: “Dal momento che ho identificato i problemi di Zhang Jie, dovrei correggerla e aiutarla. È una lavoratrice e, se non riesce a collaborare in armonia con gli altri, questo avrà sicuramente un impatto sul lavoro”. Così ho pregato Dio, chiedendoGli di guidarmi a praticare la verità e a proteggere il lavoro della chiesa. Dopo aver pregato, mi sono sentito fortificato. Ho attinto alle parole di Dio per condividere con Zhang Jie e analizzare i suoi problemi e ho tratto spunto anche dalle mie esperienze personali per aiutarla. Lei ha accettato la mia guida e il mio aiuto, ha riflettuto su di sé e ha imparato a conoscersi e in seguito è diventata capace di collaborare normalmente con gli altri. Vedere questo risultato mi ha dato grande gioia. Quando ho praticato la verità e non mi sono comportato come una persona compiacente, non ho offeso gli altri come avevo immaginato. Praticare in questo modo non solo ha giovato alla vita dei fratelli e delle sorelle, ma ha anche salvaguardato il lavoro della chiesa. Ho capito che solo mettendo in pratica le parole di Dio e gestendo le cose secondo i principi, una persona può svolgere bene i propri doveri. Dio sia lodato!

Pagina precedente: 87. Compiere il mio dovere è la mia missione

Pagina successiva: 89. Dopo il mio arresto

Sei fortunatoad accederea questo sito Web,avrai l’opportunitàdi accogliere il Signoree trovare la viaper sbarazzarti della sofferenza. Vuoi guadagnare questa benedizione di Dio?

Contenuti correlati

Impostazioni

  • Testo
  • Temi

Colori omogenei

Temi

Carattere

Dimensioni carattere

Interlinea

Interlinea

Larghezza pagina

Indice

Cerca

  • Cerca in questo testo
  • Cerca in questo libro