99. Dopo che ho scoperto che il mio collaboratore è stato arrestato e ha tradito Dio sotto tortura
A metà marzo 2024, ho ricevuto una lettera dai leader di livello superiore. Diceva che Xiaodi, con cui avevo svolto dei doveri in collaborazione, era stato arrestato e aveva tradito Dio, trasformandosi in un giuda. Aveva venduto il lavoro della chiesa, i leader e i lavoratori. I leader mi esortavano a nascondermi. Il mio cuore ha mancato un battito. “Xiaodi esteriormente sembrava privo di maliza e leale, ed era in grado di sopportare la sofferenza e di pagare un prezzo quando faceva il suo dovere. Più volte ci siamo trovati in ambienti pericolosi, ma lui non si è mai tirato indietro: faceva lo stesso il suo dovere. Abbiamo persino giurato insieme che saremmo morti piuttosto che diventare dei giuda. È passato più di un anno da quando è stato arrestato e non sono giunte notizie. Pensavo che fosse rimasto saldo. Come ha fatto a trasformarsi in un giuda?” Non osavo crederci. Se Xiaodi mi avesse venduta, non sarei diventata una delle persone più ricercate dal Partito Comunista Cinese? Allora ho pensato a una lettera della chiesa della mia città natale che avevo ricevuto qualche tempo prima. Diceva che la polizia era andata a casa mia per arrestarmi. Avevano anche sorvegliato e interrogato la mia famiglia e installato una telecamera a circuito chiuso di fronte all’abitazione. Questo accadeva nel periodo in cui Xiaodi era stato arrestato. La polizia stava sicuramente intensificando gli sforzi per darmi la caccia. Ho pensato tra me e me: “Per molto tempo il PCC ha ripetutamente parlato in modo duro. Dicono che ‘anche se i credenti in Dio vengono picchiati a morte, la loro morte sarà vana’. Mi trovo nella loro lista dei più ricercati. Se mi arrestano, mi picchieranno fino a menomarmi, anche se forse non a morte”. Allora ho ricordato che in passato molti fratelli e sorelle dopo l’arresto erano stati torturati per estorcere loro confessioni forzate. Ho sentito una stretta al cuore. “Se mi picchiano fino a uccidermi o menomarmi, la mia vita di credente in Dio non sarà forse finita? Avrò un qualche futuro?” Questo pensiero mi faceva sentire angosciata e oppressa. Xiaodi era già stato venduto da un giuda diversi anni prima, ma il PCC non aveva mai rinunciato a dargli la caccia. Io ero una supervisore ed ero ricercata dal PCC. La polizia non mi avrebbe di certo lasciata andare. Se davvero dopo l’arresto fossi stata picchiata a morte, come avrei potuto essere salvata? Dopo di questo, ho perso l’energia per fare il mio dovere. Quando si presentavano problemi nel lavoro della chiesa, non ero dell’umore di gestirli. Avevo costantemente paura di essere arrestata dalla polizia e torturata, e di non riuscire a sopravvivere. Il mio cuore era pieno di preoccupazioni.
Mi sono resa conto che il mio stato era terribile e aveva già influito sul mio dovere. Mi sono presentata davanti a Dio per pregare e cercare: “Nell’affrontare questo ambiente, quali lezioni dovrei imparare?” Poi ho pensato a un passo delle parole di Dio e l’ho cercato per leggerlo. Dio Onnipotente dice: “Quali prove siete in grado di sostenere oggi? Osate dire di possedere un fondamento, sapete rimanere saldi di fronte alle tentazioni? Tentazioni come essere inseguiti e perseguitati da Satana, o tentazioni che riguardano il prestigio e la fama, il matrimonio o la ricchezza: siete in grado di vincerle? (Con alcune, dovremmo riuscirci.) Quanti livelli di tentazione ci sono? E quale livello siete in grado di superare? Per esempio, forse non avresti paura venendo a sapere che qualcuno è stato arrestato per la sua fede in Dio, e magari non avresti paura vedendo che qualcun altro viene arrestato e torturato, ma quando sei tu ad essere arrestato, a trovarti in questa situazione, sei capace di rimanere saldo? È una grande tentazione, vero? Supponiamo che tu conosca qualcuno, una persona dotata di un’umanità piuttosto buona, che ha una fede appassionata in Dio, che ha rinunciato alla famiglia e alla carriera per assolvere al proprio dovere e ha attraversato molte avversità: un giorno all’improvviso viene arrestata e condannata al carcere per la sua fede in Dio, e in seguito vieni a sapere che è stata picchiata a morte. È una tentazione per te? Come reagiresti se accadesse a te? Come lo vivresti? Ricercheresti la verità? In che modo ricercheresti la verità? Come faresti durante una simile tentazione a rimanere saldo, a comprendere l’intenzione di Dio e da lì ottenere la verità? Hai mai riflettuto su queste cose? Le tentazioni come queste si vincono facilmente? Sono qualcosa di straordinario? Come dovrebbero essere vissute le cose che sono eccezionali e in contraddizione con le nozioni e le fantasie umane? Se non hai un cammino, tendi a lamentarti? Sei capace di ricercare la verità nelle parole di Dio e di vedere l’essenza dei problemi? Sei capace di usare la verità per stabilire quali sono i giusti principi della pratica? Non è forse questo che si dovrebbe trovare in chi persegue la verità? In che modo puoi conoscere l’opera di Dio? In che modo dovresti sperimentarla per ottenere i frutti del giudizio, della purificazione, della salvezza e della perfezione da parte di Dio? Quali verità si dovrebbero comprendere per risolvere la miriade di nozioni e di rancori che gli uomini nutrono verso Dio? Quali sono le verità più utili di cui dovreste dotarvi, le verità che vi permetteranno di rimanere saldi affrontando le varie prove? Quanto è grande la vostra statura in questo preciso momento? Quanto forti sono le tentazioni che siete in grado di superare? Ne avete un’idea? Se non l’avete, la cosa è discutibile” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Dando il proprio cuore a Dio si può ottenere la verità”). Ognuna delle domande di Dio mi ha fatto vergognare. In passato avevo pensato di essermi impegnata in un perseguimento appassionato, di aver fatto rinunce e di essermi spesa sin dal momento in cui avevo iniziato a credere in Dio. La chiesa aveva subito molti arresti importanti, ma io non ero stata troppo pavida. Diversi fratelli e sorelle che conoscevo erano stati arrestati, ma questo non aveva influito sulla mia capacità di fare il mio dovere. Invece, quando ho saputo che Xiaodi si era trasformato in un giuda, era diventato complice del gran dragone rosso e mi aveva venduta, mi sono preoccupata di essere forse già sorvegliata dalla polizia. Sentivo di poter essere arrestata in qualsiasi luogo o momento, così ero pavida e spaventata nel mio cuore e la mia fede in Dio è diminuita. Ho visto che quanto avevo compreso in passato era dottrina senza alcuna verità realtà. Quando ho affrontato tribolazioni e prove, non mi sono presentata davanti a Dio per cercare le Sue intenzioni e non ho pensato a come renderGli testimonianza. Invece ero stata negativa e avevo battuto la fiacca nel mio lavoro. Ero davvero troppo ribelle! In quel periodo mi sentivo in colpa nel cuore. Ho pensato alle parole di Dio: “Dovresti prendere sul serio la tua levatura e la tua pratica. Nella tua fede in Dio, non dovresti limitarti a recitare una parte a beneficio di Tizio o Caio: se alla fine riuscirai o meno a guadagnare la verità e la vita dipende dalla tua perseveranza nella ricerca” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Pratica (3)”). Quando ho visto i requisiti posti da Dio e guardato alla mia statura, ho provato un senso di crisi. In quel momento, la mia statura era scarsa e non possedevo alcuna verità realtà. Se avessi continuato a non cercare e a non munirmi della verità con diligenza, in caso un giorno fossi stata davvero arrestata, sarebbe stato molto difficile per me rimanere salda. Non volevo che in ultimo il mio seguire Dio finisse in un marchio di umiliazione.
Durante le mie devozioni, ho letto un passo delle parole di Dio e ho capito il significato dello sperimentare l’affinamento e le tribolazioni. Ho anche acquisito un certo discernimento di Xiaodi. Dio Onnipotente dice: “L’uomo sarà reso pienamente completo nell’Età del Regno. Dopo l’opera di conquista, l’uomo sarà sottoposto ad affinamento e tribolazione. Coloro che sono in grado di superare la prova e di rimanere saldi nella loro testimonianza durante la tribolazione sono coloro che alla fine saranno resi completi; sono i vincitori. Durante questa tribolazione all’uomo viene chiesto di accettare l’affinamento, che è l’ultima istanza dell’opera di Dio. È l’ultima volta che l’uomo verrà affinato prima della conclusione dell’intera opera di gestione di Dio, e tutti coloro che seguono Dio devono accettare questa prova finale e questo ultimo affinamento. Coloro che sono afflitti dalla tribolazione sono privi dell’opera dello Spirito Santo e della guida di Dio, mentre coloro che sono stati effettivamente conquistati e che davvero ricercano Dio, alla fine resteranno saldi; sono quelli che possiedono l’umanità e che amano davvero Dio. Indipendentemente da che cosa Dio faccia, questi vittoriosi non verranno privati delle visioni, e metteranno ancora in pratica la verità senza venir meno nella loro testimonianza. Sono coloro che alla fine emergeranno dalla grande tribolazione. Anche se coloro che pescano nel torbido possono ancora farla franca oggi, nessuno riuscirà a sfuggire alla tribolazione finale, e nessuno riuscirà a sfuggire alla prova finale. […] Coloro che davvero seguono Dio sono in grado di sostenere la prova del loro lavoro, laddove coloro che non seguono davvero Dio non sono in grado di sostenere nessuna delle prove di Dio. Presto o tardi essi verranno scacciati, mentre i vittoriosi rimarranno nel Regno. Che l’uomo cerchi davvero Dio o meno è determinato dall’esame del suo lavoro, vale a dire, dalle prove di Dio, e non ha niente a che fare con la decisione dell’uomo stesso. Dio non rifiuta nessuno con leggerezza; tutto ciò che Egli compie è in grado di convincere pienamente l’uomo. Egli non fa nulla che sia invisibile all’uomo, né compie alcuna opera che non possa convincere l’uomo. Che la fede dell’uomo sia vera o no è provato dai fatti, e non può essere deciso dall’uomo. Che ‘il grano non possa essere trasformato in zizzania e che la zizzania non possa essere trasformata in grano’ è fuori da ogni dubbio. Tutti coloro che amano veramente Dio alla fine rimarranno nel Regno, e Dio non tratterà male nessuno che Lo ami davvero” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio e la pratica dell’uomo”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che ora l’opera di Dio è prossima alla fine. È il momento in cui Dio rivelerà tutte le categorie di persone. Dio usa gli arresti e le persecuzioni del gran dragone rosso e ogni sorta di prove e tribolazioni per separare i veri credenti dai falsi credenti, il grano dalla zizzania. Le prove sono un grande test per ogni persona. Indipendentemente dalle prove e dalle tribolazioni che affrontano, coloro che credono in Dio e Lo seguono autenticamente preferirebbero sopportare le sofferenze della carne o addirittura perdere la vita piuttosto che vendere gli interessi della chiesa. Sono in grado di rimanere saldi nell’affidarsi a Dio. Proprio come i molti fratelli e sorelle che sono stati arrestati e sono riusciti a superare le umiliazioni e le torture inflitte dalla polizia. Qualsiasi metodo spregevole o brutale la polizia usasse, non hanno mai rinnegato o tradito Dio. Riguardo a coloro che non avevano una vera fede, per quanto entusiasti apparissero in superficie o per quanto fossero capaci di fare rinunce, di spendersi, di sopportare la sofferenza e di pagare un prezzo, non appena i loro interessi della carne venivano minacciati, rinnegavano e tradivano Dio. Costoro erano opportunisti intrufolatisi nella casa di Dio e sono stati rivelati attraverso persecuzioni e tribolazioni. Questo è ciò che significa il fatto che Dio usa il gran dragone rosso perché presti servizio. In questo modo, i veri credenti e i falsi credenti, il grano e la zizzania, vengono separati. È qui che risiede la saggezza dell’opera di Dio. Mentre riflettevo sulle parole di Dio, ho percepito luce nel mio cuore. Anche se esteriormente Xiaodi sembrava privo di malizia e leale e in tanti anni di fede in Dio non aveva fatto cose palesemente malvagie, anzi ne aveva persino fatte di buone, non era interessato alla verità. Di solito non era disposto a condividere sulle parole di Dio e, nonostante credesse in Dio da molti anni, non possedeva alcuna verità realtà. Quando ha affrontato le torture, le minacce e le tentazioni del gran dragone rosso, ha rinnegato e tradito Dio e ha venduto completamente il lavoro della chiesa, diventando un cane da guardia e un complice del PCC. I fatti dimostrano che, quando in passato faceva rinunce e si spendeva, non stava praticando la verità. Egli era zizzania, in balia del vento. Era solamente un miscredente, che è stato rivelato nell’opera di Dio. Ho anche capito che non basta guardare quante cose buone qualcuno ha fatto in superficie per stabilire se possieda la realtà o meno. Bisogna invece vedere se è in grado di praticare la verità e di rendere testimonianza nelle tribolazioni e nelle prove. Mi sono resa conto che, proprio come Xiaodi, mi concentravo solo sul sopportare le sofferenze e sull’impegnarmi in superficie, ma non mi concentravo sul dedicare impegno alla verità e non possedevo la minima verità realtà. Anche se, a differenza di Xiaodi, non avevo tradito Dio in alcun modo, quando mi trovavo di fronte ad ambienti pericolosi ero pavida e spaventata, e nel mio lavoro ero negativa e battevo la fiacca, così ho perso la mia testimonianza. Quando ho riflettuto su questo, ho percepito che l’ambiente predisposto da Dio per me non era solo un test, ma anche la mia salvezza. Mi ha permesso di vedere chiaramente la mia vera statura e di capire che ero sull’orlo del pericolo. Se avessi continuato a non perseguire la verità, in caso fossi stata arrestata sarei stata rivelata ed eliminata proprio come Xiaodi. Mi sono presentata davanti a Dio e ho pregato, dicendomi disposta a prendere il fallimento di Xiaodi come un avvertimento e una lezione e a riflettere a fondo su me stessa e conoscermi.
In seguito, ho riflettuto: qual era la causa principale per cui vivevo in uno stato negativo dopo essere stata venduta da un giuda? Ho letto le parole di Dio: “Molti di coloro che seguono Dio si preoccupano solamente di come ottenere benedizioni o evitare sciagure. Al solo accenno all’opera e alla gestione di Dio, ammutoliscono e perdono ogni interesse. Pensano che comprendere tali questioni noiose non favorirà la crescita delle loro vite né recherà alcun beneficio. E così, sebbene abbiano sentito informazioni sulla gestione di Dio, trattano la cosa in modo poco serio. Non la considerano come qualcosa di prezioso da accettare, tanto meno la comprendono prendendola come una parte della loro vita. Persone siffatte hanno un unico semplice scopo nel seguire Dio, quello di ottenere benedizioni. Persone siffatte non si prendono la briga di dare retta a qualsiasi altra cosa che non implichi direttamente questo fine. Per loro, non vi è obiettivo più legittimo del credere in Dio per ottenere benedizioni; anzi, è il valore stesso della loro fede. Ciò che non contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo li lascia del tutto indifferenti. Questo è ciò che accade alla maggior parte di coloro che credono in Dio oggi. Il loro scopo e il loro intento sembrano legittimi, perché, credendo in Dio, si adoperano per Lui, si consacrano a Lui, e svolgono il loro dovere. Rinunciano alla giovinezza, abbandonano la famiglia e la carriera e addirittura trascorrono anni dandosi da fare lontano da casa. Per raggiungere il loro obiettivo finale, modificano i loro interessi, cambiano la loro visione della vita e persino la direzione in cui cercano, eppure non riescono a mutare lo scopo della loro fede in Dio. Si danno da fare per gestire i propri ideali; per quanto sia lontana la strada e per quanti ostacoli e difficoltà siano presenti lungo il cammino, restano della loro idea e non temono la morte. Quale forza li induce a continuare a impegnarsi in questo modo? È la loro coscienza? È il loro carattere nobile ed eccellente? È la loro determinazione a combattere le forze del male sino alla fine? È la loro fede nel rendere testimonianza a Dio senza cercare alcuna ricompensa? È la loro lealtà nell’essere disposti a rinunciare a tutto pur di compiere la volontà di Dio? Oppure è il loro spirito di devozione nel rinunciare sempre a eccessive pretese personali? Dare ancora così tanto, per persone che non hanno mai compreso l’opera di gestione di Dio, è semplicemente un miracolo! Per il momento, non parliamo di quanto abbiano dato queste persone. Il loro comportamento, tuttavia, merita decisamente un’analisi da parte nostra. A parte i vantaggi strettamente associati a ciò, potrebbero esserci altre ragioni per cui persone che non comprendono affatto Dio Gli darebbero così tanto? In questo, scopriamo un problema che precedentemente non avevamo identificato: il rapporto dell’uomo con Dio non è che uno di mero interesse personale. È il rapporto tra chi riceve le benedizioni e chi le elargisce. Più semplicemente, è simile al rapporto tra un dipendente e un datore di lavoro. Il dipendente lavora sodo solamente per ricevere i compensi elargiti dal datore di lavoro. In un rapporto di questo genere, basato sugli interessi, non c’è affetto, solamente una transazione; non c’è dare e ricevere amore, solamente carità e misericordia; non c’è comprensione, solamente indignazione e inganno repressi e impotenti; non c’è confidenza, solamente un abisso invalicabile” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Appendice 3: L’uomo può essere salvato solamente nell’ambito della gestione di Dio”). Le parole di Dio smascherano le intenzioni e i punti di vista dietro la fede in Dio delle persone. Le persone non credono in Dio per guadagnare la verità e la vita. Lo fanno invece per ottenere benedizioni eterne. Ciò che le parole di Dio smascheravano era proprio il mio comportamento. Ho riflettuto sul mio precedente spendermi con entusiasmo. Qualsiasi pericolo avessi affrontato, non avevo mai smesso di fare il mio dovere. Questo perché credevo fermamente che, spendendomi costantemente in quel modo, avrei goduto della protezione di Dio e alla fine avrei avuto una buona destinazione e un buon esito. Quando sono stata venduta da un giuda e sono diventata una ricercata, rischiando di essere arrestata in qualsiasi momento, temevo che in caso di arresto, se non fossi riuscita a resistere alla tortura e avessi tradito Dio, avrei perso la mia possibilità di ottenere la salvezza. Sentivo che le mie speranze di guadagnare benedizioni si erano dissolte, così ho perso la mia fede in Dio e non volevo partecipare al lavoro della chiesa. Ho visto che tutto il mio sacrificarmi e spendermi era stato interamente mosso dal desiderio di guadagnare benedizioni. Quando sentivo di avere la speranza di guadagnare benedizioni, ero attiva ed energica nel fare il mio dovere; invece, quando ho visto che le mie speranze di guadagnare benedizioni si erano dissolte, mi sono scoraggiata. L’energia per perseguire e la motivazione a svolgere il mio dovere che avevo avuto in passato sono evaporate come nebbia mattutina. I fatti dimostravano che avevo creduto in Dio per molti anni ma il mio rapporto con Lui era come quello di un’impiegata con il suo datore di lavoro: mi sacrificavo e mi spendevo in superficie per ottenere in cambio da Dio dei vantaggi e una buona destinazione. Il mio spendermi era colmo di impurità e tranelli, senza alcuna sincerità verso Dio. Ero veramente egoista e abietta, cosa che ha portato Dio a odiarmi e detestarmi. Se Dio non avesse usato quell’ambiente per rivelarmi, avrei continuato a persistere nella mia idea sbagliata del perseguimento. Avrei avuto fede fino alla fine solo per essere abbandonata ed eliminata da Dio. Quando ho capito questo, ho percepito che dietro l’orchestrazione di quegli ambienti c’era l’intenzione scrupolosa di Dio. Era tutto volto a purificare le impurità nella mia fede in Dio, a capovolgere le mie opinioni errate su cosa perseguire e a condurmi a percorrere il cammino corretto. Questo era l’amore di Dio. Era Dio che mi salvava. Io invece ho frainteso Dio e mi sono lamentata di Lui. Ero davvero priva di ragione! Avevo ferito il cuore di Dio troppo gravemente!
In seguito, mi sono resa conto che vivevo in uno stato di pavidità e paura anche perché temevo la morte. Concentrandomi su questo problema, ho letto le parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Come morirono quei discepoli del Signore Gesù? Alcuni furono lapidati, trascinati da un cavallo, crocifissi a testa in giù, squartati dai cavalli: andarono incontro a ogni sorta di morte. Quale fu il motivo della loro morte? Vennero forse giustiziati legittimamente per i loro crimini? No. Furono condannati, bastonati, insultati e messi a morte perché diffondevano il Vangelo del Signore e anche respinti dalle persone del mondo: così furono martirizzati. […] questo fu il modo in cui morì e perì il loro corpo; questa fu la modalità di dipartita dal mondo umano, ma ciò non significava che il loro esito fosse lo stesso. A prescindere dalle modalità della morte e della dipartita e comunque siano avvenute, non era il modo in cui Dio definiva l’esito finale di queste vite, di questi esseri creati. È una cosa che devi capire chiaramente. Al contrario, utilizzarono proprio questa modalità per condannare questo mondo e testimoniare le azioni di Dio. Questi esseri creati utilizzarono la loro preziosissima vita: sfruttarono l’ultimo istante della loro vita per testimoniare le azioni di Dio, testimoniare la Sua grande potenza e dichiarare a Satana e al mondo che le azioni di Dio sono giuste, che il Signore Gesù è Dio, che Egli è il Signore e l’incarnazione di Dio. Fino all’ultimo istante della loro vita non rinnegarono mai il nome del Signore Gesù. Non fu forse un genere di giudizio su questo mondo? Sfruttarono la loro vita per proclamare al mondo, per confermare agli esseri umani che il Signore Gesù è il Signore, che il Signore Gesù è Cristo, che Egli è l’incarnazione di Dio, che l’opera di redenzione da Lui compiuta per l’intera umanità consente all’umanità di continuare a vivere: questo dato di fatto è immutabile in eterno. In quale misura compirono il loro dovere coloro che subirono il martirio per aver diffuso il Vangelo del Signore Gesù? Nella misura estrema? E come si manifestò la misura estrema? (Diedero la vita.) Proprio così: pagarono il prezzo con la loro vita. Famiglia, ricchezza e beni materiali di questa vita sono tutte cose esteriori; l’unica cosa legata al sé è la vita stessa. Per ogni persona la vita è la cosa più degna di essere apprezzata, la più preziosa e, guarda caso, queste persone furono in grado di offrire il loro bene più prezioso, la vita, come conferma e testimonianza dell’amore di Dio per l’umanità. Fino al giorno in cui morirono, non rinnegarono il nome di Dio, né rinnegarono la Sua opera, e sfruttarono gli ultimi istanti di vita per testimoniare l’esistenza di questo dato di fatto: non è forse la testimonianza più alta? Questo è il modo migliore di assolvere il proprio dovere; questo è ciò che significa adempiere la propria responsabilità” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Diffondere il Vangelo è il dovere a cui sono moralmente obbligati tutti i fedeli”). Dopo aver riflettuto sulle parole di Dio, ho capito che avevo vissuto costantemente nella pavidità e nella paura soprattutto perché avevo troppo a cuore la mia vita e temevo di essere arrestata e picchiata a morte. La paura della morte era la mia debolezza fatale. Ora, non ero stata arrestata, ma avevo avuto così tanta paura da non riuscire nemmeno ad assolvere il mio dovere. Se fossi stata arrestata, allora sarei stata ancora meno capace di rimanere salda e avrei potuto tradire Dio in qualsiasi momento. Se temevo costantemente l’arresto e continuavo sempre a vivere in quel modo, cercando solo di salvarmi la pelle, allora, agli occhi di Dio, che differenza c’era tra me e i morti? Ho pensato a coloro che erano diventati dei giuda. Erano avidi di vita e avevano paura della morte. Per rimanere in vita, non avevano esitato a vendere i loro fratelli e sorelle e a tradire Dio. Erano diventati un marchio di umiliazione. Che senso aveva vivere così? Il Signore Gesù ha detto: “Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà” (Matteo 16:25). I discepoli che seguivano il Signore Gesù sono stati perseguitati per aver propagato il Vangelo di Dio. Alcuni sono stati smembrati da cinque cavalli, altri lapidati, e Pietro è stato crocifisso a testa in giù per Dio. Hanno usato la loro vita per rendere a Dio una risonante testimonianza. Esteriormente la loro carne era morta, ma le loro anime sono tornate a Dio. Negli ultimi giorni, molti fratelli e sorelle sono stati arrestati dal PCC per aver propagato il Vangelo del Regno di Dio e sottoposti a varie torture. Anche se vengono picchiati a morte o menomati, non rinnegano Dio. Questo è subire persecuzioni per la giustizia. È la cosa più preziosa e significativa. Rispetto a loro, mi vergognavo molto. Dovevo svolgere il mio dovere nelle persecuzioni e nelle tribolazioni. Se anche fossi arrestata dal PCC e picchiata a morte o menomata, sarebbe una sofferenza per la giustizia, e se morissi sarebbe una morte gloriosa.
Nel giugno 2024 ho ricevuto una lettera: una sorella che era stata arrestata e poi rilasciata diceva che, quando la polizia l’aveva interrogata, le domande erano tutte sui dettagli dei doveri da noi svolti l’anno prima. Ho pensato tra me e me: “Se il PCC sta interrogando in modo così dettagliato, sono decisi a trovarci e sarebbero disposti a tutto. Vogliono arrestarci tutti, fino all’ultimo!” Non ho potuto evitare di provare un po’ di nervosismo. “Ora, il PCC sta ancora cercando di arrestarci. Io sono una supervisore, sono una delle persone più ricercate da loro. Quando la polizia mi arresterà, mi picchierà sicuramente fino a quando non sarò con un piede nella fossa. Se sarò picchiata a morte, non avrò più la possibilità di fare il mio dovere. Come potrò allora perseguire la verità e raggiungere la salvezza?” Mi sono resa conto che stavo di nuovo pensando ai miei interessi. Ho rammentato la scena finale del film “Un pericoloso viaggio di evangelizzazione”. Il protagonista veniva braccato dal PCC fino alla fine, ma comunque predicava il Vangelo e testimoniava Dio. Quando ho ricordato quella scena e la canzone dei titoli di coda, ho sentito una grande ispirazione nel cuore. Poiché Dio aveva decretato che io credessi in Lui nel Paese del gran dragone rosso, dovevo avere la volontà di soffrire. Dovevo essere pronta a rinunciare alla mia vita, altrimenti non avrei potuto continuare a percorrere quel cammino. Qualunque tipo di ambiente avessi dovuto affrontare in seguito, dovevo sempre assolvere il mio dovere. In seguito, io e la sorella con cui lavoravo abbiamo agito separatamente. Abbiamo condiviso con i nostri fratelli e sorelle su come adottare misure preventive e abbiamo continuato a fare il nostro dovere prestando attenzione alla sicurezza. Ripensando all’ultimo anno o più, quando ero stata braccata dal PCC ed ero dovuta fuggire ovunque, sebbene avessi sperimentato una certa sofferenza e un certo affinamento, quello che avevo guadagnato era qualcosa che non avrei potuto ottenere in un ambiente confortevole. È proprio come dice Dio: “DimMi, chi tra i miliardi di individui di tutto il mondo ha la fortuna di ascoltare così tante parole di Dio, di comprendere così tante verità della vita e di capire così tanti misteri? Chi tra gli uomini può ricevere personalmente la guida, la provvista, la cura e la protezione da parte di Dio? Chi è così benedetto? Pochissimi. Perciò, per voi che oggi potete vivere nella casa di Dio e ricevere la Sua salvezza e la Sua fornitura, ne varrebbe la pena anche se doveste morire in questo istante. Siete estremamente benedetti, non è così? (Sì.) Guardando la cosa da questa prospettiva, le persone non dovrebbero essere spaventate dalla questione della morte, né sentirsene limitate. Anche se non hai goduto di alcuna delle glorie e delle ricchezze del mondo, hai però ricevuto la misericordia del Creatore e ascoltato numerose parole di Dio: non è forse una grande benedizione? (Sì.) Indipendentemente da quanti anni vivrai in questa vita, ne vale la pena e non avrai rimpianti, poiché hai svolto con costanza il tuo dovere nell’opera di Dio e hai compreso la verità, i misteri della vita, e il cammino e gli obiettivi che dovresti perseguire nell’esistenza: hai guadagnato così tanto! Hai vissuto una vita degna! Anche se non riesci a spiegarle molto chiaramente, sei in grado di mettere in pratica alcune verità e di possedere una certa realtà, e questo dimostra che hai acquisito della provvista di vita e compreso alcune verità attraverso l’opera di Dio. Hai guadagnato molto, una ricca abbondanza, e questa è una grande benedizione! Sin dall’inizio della storia dell’umanità, nessuno in nessuna epoca ha goduto di tale benedizione, mentre voi sì. Siete disposti a morire ora? Se lo siete, il vostro atteggiamento verso la morte sarà allora di autentica sottomissione, non è così? (Sì.)” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (4)”). Ho pensato a quanto io sia corrotta, ma oggi ho ancora la fortuna di seguire Dio e di sperimentare persecuzioni e tribolazioni nel Paese del gran dragone rosso e accettare l’addestramento del Regno di Dio. È questa la mia benedizione più grande. Nella rivelazione di quell’ambiente, ho visto chiaramente la mia vera statura e ho in qualche modo cambiato la mia idea di perseguire le benedizioni e il cammino sbagliato che percorrevo nella fede in Dio. Questa era la benedizione di Dio per me. A tale pensiero, ho versato lacrime di gratitudine. Non sapevo quali parole usare per esprimere i miei sentimenti in quel momento. Continuavo semplicemente a ringraziare Dio nel mio cuore. Ora, a prescindere da quanto sia pericoloso l’ambiente o dal fatto che io abbia o meno un buon esito e una buona destinazione in futuro, sono disposta a sottomettermi alla sovranità e alle disposizioni di Dio e a compiere il mio dovere.