Passi scelti tratti dai tre brani della parola di Dio su “La visione dell’opera di Dio” Parte 1

1. Giovanni iniziò a diffondere il Vangelo del Regno dei Cieli sette anni prima del battesimo di Gesù. Alla gente, il lavoro che egli svolse sembrò superiore all’opera successiva di Gesù, eppure egli fu soltanto un profeta. Non operò né parlò nel tempio, ma nelle città e nei villaggi al di fuori di esso. Lo fece tra il popolo ebraico, in particolare tra i poveri. Raramente Giovanni venne a contatto con persone delle alte sfere della società, diffondendo il Vangelo solo tra la gente comune della Giudea, al fine di preparare le persone giuste per il Signore Gesù e i luoghi adatti alla realizzazione della Sua opera. Con un profeta come Giovanni a spianare la strada, il Signore Gesù poté intraprendere direttamente il cammino verso la croce già dal Suo arrivo. Quando Dio Si fece carne per compiere la Sua opera, non dovette scegliere le persone e non ebbe bisogno di cercarle personalmente o di trovare un luogo in cui operare. Gesù non fece questo lavoro quando venne, poiché la persona giusta aveva già predisposto ogni cosa per Lui, prima del Suo arrivo. […] Giovanni lavorò per sette anni, vale a dire che diffuse il Vangelo per sette anni. Durante il suo lavoro, Giovanni non compì molti miracoli, perché il suo compito era di aprire la strada, era il lavoro di preparazione. Tutto il lavoro restante, l’opera che Gesù stava per compiere, gli era estraneo; chiese solo all’uomo di confessare i peccati e di pentirsi, battezzò la gente, affinché potesse essere salvata. Anche se compì un lavoro nuovo e aprì un percorso che l’uomo non aveva mai intrapreso prima, egli preparò soltanto la via per Gesù. Fu semplicemente un profeta che eseguì il lavoro di preparazione e non era in grado di svolgere l’opera di Gesù. Anche se Gesù non fu il primo a predicare il Vangelo del Regno dei Cieli, e anche se continuò il percorso che Giovanni aveva avviato, non c’era comunque nessun altro che potesse portare a compimento la Sua opera, che era superiore a quella di Giovanni. Gesù non poteva prepararSi la strada; la Sua opera fu eseguita direttamente per conto di Dio. Non importa, quindi, quanti anni Giovanni lavorò, egli fu comunque un profeta e colui che preparò la strada. I tre anni dell’opera di Gesù superarono i sette anni del lavoro di Giovanni, perché la sostanza del loro lavoro non era la stessa.

da “La visione dell’opera di Dio (1)” in La Parola appare nella carne

2. A quel tempo, una parte dell’opera di Gesù era in conformità con l’Antico Testamento, così come con le leggi di Mosè e con la parola di Jahvè durante l’Età della Legge. Gesù utilizzò tutte queste cose per compiere parte della Sua opera. Egli predicò alla gente e insegnò nelle sinagoghe, usò le predizioni dei profeti nel Vecchio Testamento per rimproverare i farisei che Gli erano ostili e le parole delle Scritture per rivelare la loro disobbedienza e così condannarli. Essi infatti disprezzavano quello che Gesù aveva fatto; in particolare, gran parte della Sua opera non era conforme alle leggi delle Scritture e, inoltre, ciò che Egli insegnava era superiore alle loro stesse parole, e persino superiore a quello che era stato predetto dai profeti nelle Scritture. L’opera di Gesù era soltanto per il bene della redenzione dell’uomo e per la crocifissione. Non era necessario, dunque, che Egli dicesse altro per conquistare gli uomini. Molto di quello che Gesù insegnò all’uomo era tratto dalle parole delle Scritture, e anche se la Sua opera non oltrepassò le Scritture, Egli fu comunque in grado di portare a compimento l’opera della crocifissione. La Sua non fu l’opera della parola, né aveva l’obiettivo di conquistare l’umanità, ma bensì di redimerla. Egli agì unicamente come sacrificio per il peccato del genere umano e non come la fonte della parola per l’umanità. Gesù non svolse il lavoro dei Gentili, ovvero il lavoro di conquista dell’uomo, ma compì l’opera della crocifissione, eseguita tra coloro che credevano nell’esistenza di un Dio. Anche se la Sua opera fu portata avanti sulla base delle Scritture ed Egli usò le predizioni dei profeti antichi per condannare i farisei, questo fu sufficiente per portare a termine l’opera della crocifissione. Se l’opera di oggi fosse ancora effettuata in base alle predizioni degli antichi profeti nelle Scritture, allora sarebbe impossibile conquistarvi, poiché l’Antico Testamento non parla della disobbedienza e dei peccati del popolo cinese, non esiste alcuna storia dei vostri peccati. Per cui, se quest’opera persistesse ancora nella Bibbia, voi non cedereste mai. La Bibbia riporta soltanto la storia circoscritta degli Israeliti, storia che non è in grado di stabilire se siete buoni o cattivi, o di giudicarvi. Immaginate se Io vi dovessi giudicare in base alla storia degli Israeliti: Mi seguireste ancora come fate oggi? Sapete quanto siete difficili? Se non venisse pronunciata alcuna parola durante questa fase, sarebbe impossibile portare a termine l’opera di conquista. Poiché non sono venuto per essere inchiodato alla croce, devo proferire parole che sono diverse da quelle della Bibbia, in modo che possiate essere conquistati.

da “La visione dell’opera di Dio (1)” in La Parola appare nella carne

3. Tutto ciò che viene fatto oggi si basa sul presente, eppure si fonda ancora sui principi dell’opera di Jahvè nell’Età della Legge e non viola questo ambito. Trattieni la tua lingua o non commettere adulterio, ad esempio, non sono forse leggi dell’Antico Testamento? Oggi, ciò che viene richiesto a voi non si limita ai Dieci Comandamenti, ma include leggi e comandamenti superiori a quelli precedenti, eppure non significa che la legge di prima sia stata abolita, perché ogni fase dell’opera di Dio viene realizzata sul fondamento della fase compiuta in precedenza. […] Se, al giorno d’oggi, vi venisse richiesto soltanto di seguire i comandamenti e rispettare le leggi dell’Antico Testamento, così come veniva chiesto agli Israeliti, e se vi fosse richiesto persino di imparare a memoria le leggi stabilite da Jahvè, non ci sarebbe per voi alcuna possibilità di cambiare. Se doveste soltanto rispettare quei pochi comandamenti o memorizzare innumerevoli leggi, la vostra vecchia natura rimarrebbe profondamente radicata e non ci sarebbe alcun modo di estirparla. Di conseguenza diventereste sempre più depravati e non uno tra voi diventerebbe obbediente. Vale a dire che alcuni semplici comandamenti o innumerevoli leggi non sono in grado di aiutarvi a conoscere le opere di Jahvè. Voi non siete come gli Israeliti: rispettando le leggi e memorizzando i comandamenti, essi furono in grado di testimoniare l’opera di Jahvè, e di offrire la loro devozione a Lui solo, ma voi siete incapaci di fare questo, e alcuni comandamenti dell’età dell’Antico Testamento non solo non sono in grado di far sì che voi consegniate il vostro cuore, o di proteggervi, ma vi renderebbero, invece, permissivi, portandovi al livello dell’Ade. Perché la Mia opera è l’opera di conquista ed è rivolta alla vostra disobbedienza e alla vostra vecchia natura. Le parole gentili di Jahvè e di Gesù sono ben lontane dalle severe parole di giudizio di oggi. Senza queste parole inflessibili, sarebbe impossibile conquistare voi “esperti” della disobbedienza da migliaia di anni. Le leggi dell’Antico Testamento hanno perso il loro potere su di voi molto tempo fa e il giudizio di oggi è molto più terribile delle vecchie leggi. Più adatto a voi è il giudizio, e non le insignificanti restrizioni della legge, perché non siete più l’umanità delle origini, ma una umanità che è stata corrotta per migliaia di anni. Ciò che l’uomo deve raggiungere ora è in conformità con la reale situazione dell’uomo di oggi, con la sua levatura e statura attuale, e non richiede che tu segua la dottrina. È così che si possono ottenere cambiamenti nella tua vecchia natura, in modo che tu possa mettere da parte le tue concezioni.

da “La visione dell’opera di Dio (1)” in La Parola appare nella carne

4. All’epoca, l’opera di Gesù era la redenzione di tutta l’umanità. I peccati di tutti coloro che credevano in Lui venivano perdonati; bastava credere in Lui, perché Egli ti redimesse; se credevi in Lui, non eri più un peccatore, venivi liberato dei tuoi peccati. Questo è ciò che significava essere salvati ed essere giustificati per mezzo della fede. Eppure, in coloro che credevano rimaneva ciò che era ribelle e contrario a Dio, e che doveva lentamente essere rimosso. La salvezza, infatti, non significava che l’uomo fosse stato completamente guadagnato da Gesù, ma che l’uomo non era più sotto il dominio del peccato, ossia che gli erano stati perdonati i peccati: se l’uomo credeva in Gesù, non sarebbe mai più stato schiavo del peccato. […] Gesù non era venuto per perfezionare e per guadagnare l’uomo, bensì per svolgere una fase dell’opera: portare alla luce il Vangelo del Regno dei Cieli e completare l’opera della crocifissione – e così, una volta che Gesù venne crocifisso, la Sua opera fu definitivamente compiuta. Tuttavia, nella fase attuale – l’opera di conquista – ci sono ulteriori parole da dire, ulteriore lavoro da svolgere e numerosi processi da portare a compimento. Allo stesso modo, quindi, anche i misteri dell’opera di Gesù e di Jahvè devono essere rivelati, in modo che tutte le persone possano ricevere comprensione e chiarezza nella loro fede, perché questa è l’opera degli ultimi giorni, e gli ultimi giorni sono la conclusione dell’opera di Dio, il tempo della conclusione di tale opera. Questa fase dell’opera ti chiarirà la legge di Jahvè e la redenzione di Gesù, ed è intesa principalmente a farti comprendere tutta l’opera del piano di gestione di Dio di 6.000 anni, apprezzare tutto il significato e la sostanza di questo piano di gestione di 6.000 anni, e capire lo scopo di tutta l’opera svolta da Gesù e le Sue parole, e persino la tua cieca fiducia nella Bibbia e l’adorazione che nutri per la sacra Scrittura. Ciò ti permetterà di comprendere tutto questo. Arriverai a capire sia l’opera svolta da Gesù che l’opera di Dio oggi; comprenderai e vedrai tutta la verità, la vita e la via. Nella fase dell’opera di Gesù, per quale motivo Egli è andato via senza concludere l’opera di Dio? Perché la fase svolta da Gesù non era l’opera conclusiva. Quando fu inchiodato alla croce, anche le parole che aveva pronunciato giunsero alla conclusione; dopo la Sua crocifissione, la Sua opera terminò completamente. La fase attuale è diversa: dopo che tutte le parole saranno state proferite e dopo che il lavoro di Dio sarà interamente portato a termine, ebbene solo allora la Sua opera sarà conclusa. Durante la fase dell’opera di Gesù, molte parole non furono dette o non furono pienamente espresse. Eppure a Gesù non importava quello che diceva o non diceva, perché il Suo ministero non era un ministero di parole; per questo motivo, dopo la Sua crocifissione Egli Se ne andò. Quella fase dell’opera fu principalmente incentrata sulla crocifissione ed è diversa da quella attuale. Questa fase dell’opera, infatti, è principalmente ai fini del completamento e dell’eliminazione, e del portare tutta l’opera a una conclusione. Se le parole non vengono proferite nella loro totale completezza, non ci sarà modo di concludere quest’opera, perché in questa fase tutta l’opera viene portata a termine e realizzata attraverso le parole. A quell’epoca, Gesù svolse molta opera incomprensibile per l’uomo. Egli Se ne andò in silenzio e ancora oggi ci sono molte persone che non capiscono le Sue parole, che ne hanno una comprensione erronea e tuttavia continuano a crederci, senza sapere che si sbagliano. Questa fase attuale, dunque, porterà l’opera di Dio a una fine completa e ne fornirà la conclusione. Tutti arriveranno a comprendere e conoscere il piano di gestione di Dio. Tutti i concetti dell’uomo, le sue intenzioni, la sua comprensione errata, le sue concezioni per quanto riguarda l’opera di Jahvè e di Gesù, le sue opinioni circa i Gentili, e tutte le sue deviazioni e i suoi errori saranno corretti. L’uomo conoscerà tutti i sentieri giusti della vita, e tutta l’opera svolta da Dio, e tutta la verità. Quando tutto ciò accadrà, questa fase dell’opera giungerà al termine.

da “La visione dell’opera di Dio (2)” in La Parola appare nella carne

5. L’opera di Jahvè è stata la creazione del mondo, è stata l’inizio; la fase attuale è la fine dell’opera, la sua conclusione. All’inizio, l’opera di Dio si svolse tra i prescelti d’Israele, e l’alba di una nuova epoca ebbe inizio nel più santo di tutti i luoghi. L’ultima fase dell’opera è portata avanti nel più impuro di tutti i paesi, per giudicare il mondo e portare l’età a termine. Nella prima fase, l’opera di Dio è stata svolta nel luogo più luminoso di tutti, e l’ultima fase viene compiuta in quello più oscuro, e questa oscurità verrà dissipata, la luce inonderà ogni cosa e tutto il popolo sarà conquistato. Quando la gente di questo luogo estremamente impuro e oscuro sarà conquistata e l’intera popolazione riconoscerà che c’è un Dio, il Quale è il vero Dio, e ogni persona ne sarà assolutamente convinta, allora questo avvenimento verrà utilizzato per attuare l’opera di conquista in tutto l’universo. Questa fase dell’opera è simbolica: una volta portata a termine, il piano di gestione di 6.000 anni giungerà completamente alla fine. Una volta che coloro che vivono nel più oscuro di tutti i luoghi saranno stati conquistati, inevitabilmente succederà la stessa cosa anche in ogni altro luogo. In quanto tale, solo l’opera di conquista in Cina ha in sé un significato simbolico. La Cina incarna tutte le forze delle tenebre e il popolo della Cina rappresenta coloro che vivono nella carne e sotto il dominio di Satana e della carne e del sangue. Quello cinese è il popolo maggiormente corrotto dal gran dragone rosso, il quale manifesta una fortissima opposizione nei confronti di Dio, e la sua umanità è estremamente vile e impura; quindi esso è l’archetipo di tutta l’umanità corrotta. […] Perché ho sempre detto che voi siete un’appendice del Mio piano di gestione? È nel popolo cinese che la corruzione, l’impurità, l’ingiustizia, l’opposizione e la ribellione si manifestano nel modo più completo e si rivelano in tutte le loro varie forme. Da un lato, esso ha scarsa levatura; dall’altro, la sua vita e la sua mentalità sono mediocri ed estremamente arretrate, così come lo sono le sue abitudini, l’ambiente sociale, la famiglia d’origine. Anche la loro condizione è bassa. L’opera in questo luogo è simbolica, e dopo che questo lavoro di prova sarà stato realizzato nella sua interezza, la Sua opera successiva andrà molto meglio. Se questa fase può essere completata, allora l’opera successiva procederà senza problemi. Una volta che questa fase sarà stata portata a compimento, sarà stato pienamente raggiunto un grande successo, e l’opera di conquista dell’universo intero giungerà alla sua conclusione definitiva. In effetti, una volta che l’opera in mezzo a voi sarà compiuta con successo, significherà che tutto l’universo è stato conquistato. Questo è il motivo per cui vi ho fatto fungere da modello ed esempio. La ribellione, l’opposizione, l’impurità, l’ingiustizia sono tutte presenti in questo popolo e in esso è rappresentata tutta la ribellione del genere umano. Questo popolo fa eccezione. Quindi, può essere considerato l’epitome della conquista e, una volta conquistato, diventerà naturalmente un esempio e un modello per gli altri.

da “La visione dell’opera di Dio (2)” in La Parola appare nella carne

6. Niente è stato più simbolico della prima fase compiuta in Israele: gli Israeliti erano il più santo e il meno corrotto dei popoli, quindi l’alba della nuova epoca in questa terra è stata della massima importanza. Si può dire che gli antenati dell’umanità venivano da Israele e che Israele è stato il luogo della nascita dell’opera di Dio. In principio, gli Israeliti erano il popolo più santo, adoravano tutti Jahvè, e l’opera di Dio in loro riuscì a ottenere dei risultati strabilianti. […] Gli Israeliti erano i meno corrotti di tutto il genere umano, e all’inizio il loro intento era quello di guardare a Dio e di riverirLo. Essi hanno obbedito alle parole di Jahvè e Lo hanno sempre servito nel tempio, e indossavano vesti sacerdotali o corone. Essi sono stati i primi ad adorare Dio e sono stati il primo oggetto della Sua opera. Queste persone erano un esempio e un modello per l’intera umanità, un modello e un esempio di santità e di giustizia. Persone come Giobbe, Abramo, Lot o Pietro e Timoteo, erano tutti Israeliti, e i modelli e gli esempi più santi. Israele è stato il primo paese ad adorare Dio e sono nate più persone giuste in Israele che in qualsiasi altro luogo. Dio ha operato in loro in modo da gestire meglio l’essere umano su tutta la terra in futuro. I risultati e la giustizia della loro devozione a Jahvè sono stati messi per iscritto, in modo da fungere da modello ed esempio per quanti non facevano parte del popolo d’Israele nell’Età della Grazia, e le loro azioni sono state alla base di migliaia di anni di lavoro, fino ai giorni nostri.

da “La visione dell’opera di Dio (2)” in La Parola appare nella carne

7. L’Età della Grazia ebbe inizio con il nome di Gesù. Quando Gesù cominciò a svolgere il Suo ministero, lo Spirito Santo iniziò a rendere testimonianza al Suo nome, e il nome di Jahvè non fu più menzionato; invece, lo Spirito Santo intraprese la nuova opera principalmente nel nome di Gesù. La testimonianza di coloro che credettero in Lui fu data per Gesù Cristo, e anche l’opera che svolsero fu fatta per Lui. La conclusione dell’Età della Legge dell’Antico Testamento indicava che era giunta al termine l’opera portata principalmente avanti sotto il nome di Jahvè. Da allora in poi, il nome di Dio non fu più quello di Jahvè; invece, fu chiamato Gesù e, da qui in avanti, lo Spirito Santo iniziò a operare soprattutto sotto il nome di Gesù.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

8. Quando Egli verrà di nuovo, l’età sarà già cambiata, dunque potrebbe ancora essere chiamato Gesù? Dio può essere conosciuto soltanto con il nome di Gesù? Non può chiamarSi con un nuovo nome in una nuova età? Le sembianze di una sola persona e un nome in particolare possono rappresentare Dio nella Sua interezza? In ogni età Dio compie una nuova opera e viene chiamato con un nuovo nome; come potrebbe compiere la stessa opera in età diverse? Come potrebbe non discostarSi dalla precedente? Il nome di Gesù fu scelto per l’opera della redenzione, verrà quindi chiamato ancora con lo stesso nome quando ritornerà negli ultimi giorni? Realizzerebbe ancora l’opera di redenzione? Com’è che Jahvè e Gesù sono uno, eppure sono chiamati con nomi diversi in età differenti? Non è forse perché le età della Loro opera sono diverse? Potrebbe un unico nome rappresentare Dio nella Sua interezza? Stando così le cose, Dio deve essere chiamato con un nome diverso in un’età differente, e deve utilizzare il nome per modificare l’età e rappresentarla. Poiché nessun nome, da solo, può rappresentare pienamente Dio Stesso, e ogni nome è in grado di rappresentare solo l’aspetto temporale dell’indole di Dio in una data età, tutto quel che deve fare è rappresentare la Sua opera. Pertanto, Dio può scegliere qualsiasi nome si addica alla Sua indole per rappresentare l’intera età. Indipendentemente dal fatto che sia l’età di Jahvè o di Gesù, ognuna è rappresentata da un nome. Al termine dell’Età della Grazia, è giunta l’età finale e Gesù è già venuto. Come potrebbe chiamarSi ancora Gesù? Come potrebbe assumere ancora le sembianze di Gesù tra gli uomini? Hai dimenticato che Gesù aveva proprio l’aspetto di un Nazareno? Hai dimenticato che Gesù è stato unicamente il Redentore del genere umano? Come potrebbe intraprendere l’opera di conquista e di perfezione degli uomini negli ultimi giorni?

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

9. Ogni volta che Dio viene sulla terra, cambia nome, sesso, sembianze e operato; Egli non ripete la Sua opera, Egli è un Dio che è sempre nuovo e mai vecchio. Quando venne in passato, Egli era chiamato Gesù; può ancora essere chiamato Gesù questa volta, al Suo ritorno? Quando venne in passato, era un uomo; può essere un uomo anche questa volta? Quando venne nell’Età della Grazia, la Sua opera doveva consistere nella crocefissione; quando viene di nuovo, può redimere ancora l’umanità dal peccato? Può essere di nuovo inchiodato sulla croce? Non sarebbe ripetere la Sua opera? Non sapevi che Dio è sempre nuovo e mai vecchio?

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

10. Ci sono quelli che dicono che Dio è immutabile. È giusto, ma si riferisce all’immutabilità dell’indole di Dio e alla Sua essenza. Cambiamenti nel Suo nome e nella Sua opera non dimostrano che sia mutata la Sua essenza; in altre parole, Dio sarà sempre Dio e questo non cambierà mai. Se affermi che l’opera di Dio è immutabile, come potrebbe allora Egli ultimare il Suo piano di gestione di seimila anni? Sai soltanto che Dio è immutabile per sempre, ma sai che è sempre nuovo e mai vecchio? Se l’opera di Dio è immutabile, avrebbe potuto Egli guidare l’umanità per tutto il tempo sino a oggi? Se Dio è immutabile, come mai ha già compiuto l’opera di due età? La Sua opera non cessa mai di andare avanti, vale a dire che la Sua indole è rivelata gradualmente all’uomo. A essere palesata è la Sua indole intrinseca, che all’inizio era nascosta all’uomo. Dio non gliela rivelò mai apertamente e l’uomo semplicemente non aveva alcuna conoscenza di Dio. A causa di ciò, Egli utilizza la Sua opera per rivelare gradualmente la Sua indole all’uomo, ma agire in tal modo non implica che la Sua indole cambi in ogni età. Non è che l’indole di Dio sia in continua evoluzione perché è sempre in evoluzione la Sua volontà. Più propriamente, poiché le età della Sua opera sono diverse, Dio prende la Sua indole intrinseca nella sua interezza e, un passo alla volta, la rivela all’uomo affinché questi possa conoscerLo. Tuttavia, ciò non dimostra affatto che all’inizio Dio non avesse un’indole particolare o che la Sua indole sia gradualmente mutata con il passare delle età; un intendimento del genere sarebbe errato. Dio rivela all’uomo la Sua indole intrinseca e particolare – ciò che Egli è –, conformemente al passare delle età; l’opera di una singola età non può esprimere l’intera indole divina. E così, le parole “Dio è sempre nuovo e mai vecchio” si riferiscono alla Sua opera e le parole “Dio è immutabile” si riferiscono a ciò che Dio intrinsecamente ha ed è. Nonostante tutto, non puoi far sì che l’opera di seimila anni s’imperni su un unico concetto, o circoscriverla con sterili parole. Tale è la stupidità umana. Dio non è così semplice come l’uomo immagina, e la Sua opera non può perdurare in una qualsiasi età. Jahvè, ad esempio, non può indicare sempre il nome di Dio; Dio può realizzare la Sua opera anche sotto il nome di Gesù. Questo è segno che l’opera di Dio non smette mai di progredire.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

11. Dio è sempre Dio, e non diventerà mai Satana; Satana è sempre Satana e non diventerà mai Dio. La sapienza di Dio, la mirabilità di Dio, la giustizia di Dio e la maestà di Dio non potranno mai mutare. La Sua essenza e ciò che Egli ha ed è non cambieranno mai. Quanto alla Sua opera, tuttavia, essa procede sempre in avanti, andando sempre più in profondità, poiché Egli è sempre nuovo e mai vecchio. In ogni età Dio assume un nuovo nome e compie una nuova opera, e in ogni età consente alle Sue creature di conoscere la Sua nuova volontà e la Sua nuova indole. Se, in una nuova età, gli uomini non comprendessero l’espressione della nuova indole divina, non Lo inchioderebbero sulla croce per sempre? E così facendo, non delimiterebbero Dio?

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

12. Egli non replica la Sua opera in ogni età. Poiché sono giunti gli ultimi giorni, Egli compirà l’opera che svolge negli ultimi giorni e rivelerà l’intera indole che è Sua negli ultimi giorni. Parlando degli ultimi giorni, ci si riferisce a un’epoca a sé stante, quella in cui Gesù ha detto che affronterete senz’altro la catastrofe, così come terremoti, carestie e pestilenze, a dimostrazione che si tratta di una nuova età, e non più quella precedente, l’Età della Grazia. Supponendo che, come si ritiene, Dio è eternamente immutabile, la Sua indole è sempre misericordiosa e amorevole, Egli ama l’uomo come Sé Stesso, offrendo a ogni individuo la salvezza e non odiandone alcuno, la Sua opera sarebbe mai in grado di giungere a conclusione? Quando Gesù venne e fu inchiodato sulla croce, sacrificandoSi per tutti i peccatori e offrendo Sé Stesso sull’altare, Egli aveva già completato l’opera della redenzione e aveva portato a compimento l’Età della Grazia. Quindi a cosa sarebbe servito ripetere l’opera di allora negli ultimi giorni? Fare la stessa cosa non sarebbe equivalso a negare l’opera di Gesù? Se Dio non realizzasse l’opera della crocifissione quando viene in questa fase, ma rimanesse amorevole e compassionevole, allora sarebbe in grado di porre fine all’età? Un Dio amorevole e compassionevole sarebbe in grado di portare a compimento l’età? Nella Sua opera finale di conclusione dell’età, l’indole divina è quella del castigo e del giudizio, nella quale Egli rivela tutto ciò che è ingiusto al fine di giudicare pubblicamente ogni popolo e di perfezionare coloro che Lo amano con cuore sincero. Solo un’indole siffatta può portare a termine l’età.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

13. Sono già arrivati gli ultimi giorni. Tutte le cose nel creato saranno classificate in base al loro tipo, e divise in diverse categorie secondo la loro natura. Questo è il momento in cui Dio rivela l’esito finale dell’umanità e la sua destinazione. Se gli uomini non si sottopongono al castigo e al giudizio, allora non ci sarà modo di smascherare la loro disubbidienza e iniquità. Solo attraverso il castigo e il giudizio può essere rivelato l’esito finale di tutto il creato. L’uomo mostra il suo vero volto unicamente quando è castigato e giudicato. Il male sarà messo con il male, il bene con il bene, e tutta l’umanità sarà classificata in base al tipo. Attraverso il castigo e il giudizio sarà rivelato l’esito finale di tutto il creato, affinché il male sia punito e il bene ricompensato, e tutti gli esseri umani siano soggetti al dominio di Dio. Tutta quest’opera deve essere compiuta attraverso il giusto castigo e giudizio. Poiché la corruzione dell’uomo ha raggiunto il suo culmine e la sua disubbidienza è divenuta estremamente grave, solo l’indole giusta divina, che si compone principalmente di castigo e giudizio e si rivela durante gli ultimi giorni, è in grado di trasformare pienamente l’uomo e renderlo completo. Solo un’indole siffatta può smascherare il male e così punire severamente tutti gli iniqui. Pertanto, un’indole di questo tipo è permeata di significato temporale, e la rivelazione e dimostrazione della Sua indole sono rese manifeste per il bene dell’opera di ogni nuova epoca. Non è che Dio riveli la Sua indole in modo arbitrario e insensato. Supponendo che, nel rivelare l’esito finale dell’uomo negli ultimi giorni, Dio dovesse concedere ancora all’uomo compassione e amore infiniti e continuasse a essere benevolo nei suoi confronti, non sottoponendolo a giusto giudizio, ma piuttosto mostrandogli tolleranza, pazienza e perdono, e discolpandolo per quanto gravi siano i suoi peccati, senza un minimo di giusto giudizio, quand’è che l’intera gestione di Dio verrebbe mai portata a termine? Quand’è che una simile indole potrebbe condurre le persone alla destinazione adeguata all’umanità? Prendi in considerazione, ad esempio, un giudice che è sempre amorevole, un giudice con un volto cordiale e un cuore gentile. Egli ama gli uomini indipendentemente dai crimini che hanno commesso, ed è amorevole e comprensivo con loro, chiunque essi siano. In quel caso, quando sarà mai in grado di emettere un giusto verdetto? Durante gli ultimi giorni, solo un giusto giudizio può classificare gli uomini secondo il loro tipo e condurli in un nuovo regno. In questo modo, viene posto fine all’intera età attraverso l’indole giusta divina del giudizio e del castigo.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

Pagina precedente: Guai a coloro che crocifiggono Dio ancora una volta

Pagina successiva: Passi scelti tratti dai tre brani della parola di Dio su “La visione dell’opera di Dio” Parte 2

Sei fortunatoad accederea questo sito Web,avrai l’opportunitàdi accogliere il Signoree trovare la viaper sbarazzarti della sofferenza. Vuoi guadagnare questa benedizione di Dio?

Contenuti correlati

Impostazioni

  • Testo
  • Temi

Colori omogenei

Temi

Carattere

Dimensioni carattere

Interlinea

Interlinea

Larghezza pagina

Indice

Cerca

  • Cerca in questo testo
  • Cerca in questo libro