Passi scelti tratti dai tre brani della parola di Dio su “La visione dell’opera di Dio” Parte 2

14. L’opera di Dio durante tutta la Sua gestione è perfettamente chiara: l’Età della Grazia è l’Età della Grazia, e gli ultimi giorni sono gli ultimi giorni. Ci sono evidenti differenze tra ciascuna età, perché in ogni età Dio compie l’opera che è rappresentativa di quell’età. Perché l’opera degli ultimi giorni sia attuata, ci devono essere il fuoco, il giudizio, il castigo, l’ira e la distruzione per portare a termine l’età. Gli ultimi giorni si riferiscono all’età finale. Durante questo periodo conclusivo, Dio non porrà fine all’età? Per farlo, Dio deve portare con Sé castigo e giudizio. Solo in questo modo Egli può chiudere l’età. Lo scopo di Gesù fu quello di far sì che l’uomo potesse continuare a sopravvivere, a vivere, e che potesse esistere in un modo migliore. Ha salvato l’uomo dal peccato affinché potesse interrompere la sua discesa nella depravazione e non vivere più nell’Ade e negli inferi e, salvandolo dall’Ade e dagli inferi, gli ha permesso di continuare a vivere. Ora gli ultimi giorni sono arrivati. Egli annienterà l’uomo e distruggerà completamente la razza umana, cioè trasformerà la ribellione del genere umano. Per questa ragione, sarebbe impossibile per Dio chiudere l’età e portare a buon fine il Suo piano di gestione di seimila anni con l’indole compassionevole e amorevole del passato. Ogni età mostra una manifestazione speciale dell’indole divina e ogni età contiene l’opera che deve essere svolta da Dio. Così, l’opera svolta da Dio Stesso in ogni età contiene l’espressione della Sua vera indole, e sia il Suo nome che l’opera che realizza mutano con l’età; sono tutti nuovi.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

15. Durante l’Età della Legge, l’opera di condurre l’umanità fu compiuta sotto il nome di Jahvè e la prima fase dell’opera fu avviata sulla terra. In questa fase, l’opera consistette nell’edificazione del tempio e dell’altare e nell’uso della legge per guidare il popolo di Israele e operare al suo interno. Nel condurre il popolo di Israele, Egli gettò una base per la Sua opera sulla terra. Da questa, ampliò la Sua opera al di là di Israele, cioè, a partire da Israele, estese la Sua opera all’esterno, in modo che le generazioni successive arrivassero gradualmente a capire che Jahvè era Dio, e che era stato Jahvè a creare il cielo e la terra e tutte le cose, e che era stato Jahvè a creare tutte le creature. Diffuse la Sua opera anche oltre e al di là del popolo di Israele. La terra di Israele fu il primo luogo sacro dell’opera di Jahvè sulla terra, e fu nella terra di Israele che Dio andò a operare per la prima volta sulla terra. Questa fu l’opera dell’Età della Legge. Per quanto riguarda l’opera dell’Età della Grazia, Gesù era il Dio che salvò l’uomo. Ciò che Egli aveva ed era, fu grazia, amore, compassione, comprensione, pazienza e umiltà, sollecitudine e tolleranza, e molto dell’operato che svolse riguardava la redenzione dell’uomo. Per quanto concerne la Sua indole, si rivelò nella compassione e nell’amore, e poiché Egli era compassionevole e amorevole, dovette essere inchiodato sulla croce per l’uomo, al fine di mostrare che Dio amava l’uomo come Sé Stesso, così tanto che sacrificò totalmente Sé Stesso. […] Durante l’età della Grazia, il nome di Dio era Gesù, il che vuol dire che Dio fu un Dio che salvò l’uomo, e che era un Dio compassionevole e amorevole. Dio era con l’uomo. Il Suo amore, la Sua compassione, e la Sua salvezza accompagnarono ogni singolo individuo. Solo accettando il nome di Gesù e la Sua presenza l’uomo fu in grado di ottenere la pace e la gioia, di ricevere la Sua benedizione e le Sue immense e numerose grazie, e la Sua salvezza. Con la crocifissione di Gesù, tutti coloro che Lo hanno seguito hanno ottenuto la salvezza, e i loro peccati sono stati perdonati. Durante l’Età della Grazia, Gesù era il nome di Dio. In altre parole, l’opera dell’Età della Grazia fu realizzata soprattutto sotto il nome di Gesù. Durante l’Età della Grazia, Dio fu chiamato Gesù. Intraprese una fase della nuova opera oltre l’Antico Testamento, e la Sua opera si concluse con la crocifissione. Questa fu la totalità della Sua opera. Pertanto, durante l’Età della Legge, Jahvè era il nome di Dio, e nell’Età della Grazia il nome di Gesù rappresentava Dio. Negli ultimi giorni, il Suo nome è Dio Onnipotente – l’Onnipotente, che usa la Sua potenza per guidare l’uomo, per conquistarlo e guadagnarlo e, alla fine, portare a termine l’età. In ogni età, in ogni fase del Suo operato, l’indole divina è manifesta.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

16. Supponendo che l’opera di Dio in ogni età sia sempre la stessa, e che Egli sia sempre chiamato con il medesimo nome, l’uomo come potrebbe conoscerLo? Dio deve essere chiamato Jahvè e, a parte un Dio denominato Jahvè, chiunque si chiami con qualsiasi altro nome non è Dio; oppure Dio può essere soltanto Gesù, e a parte il nome di Gesù non può essere chiamato in altro modo; a parte Gesù, Jahvè non è Dio, e anche Dio Onnipotente non è Dio. L’uomo crede che sia vero che Dio è onnipotente, ma Dio è un Dio che è con l’uomo, e deve essere chiamato Gesù, perché Dio è con l’uomo. Fare questo significa conformarsi alla dottrina e limitare Dio a un ambito definito. Pertanto, in ogni età, l’opera che Dio compie, il nome con cui Egli è chiamato, e le sembianze che Egli assume, quale opera Egli compie in ogni fase sino a oggi non seguono un’unica regola, e non sono soggette a limitazioni di sorta. Egli è Jahvè, ma è anche Gesù, come pure il Messia e Dio Onnipotente. La Sua opera può subire una graduale trasformazione, con mutamenti corrispondenti nel Suo nome. Nessun singolo nome Lo può rappresentare pienamente, ma tutti i nomi con cui viene chiamato sono in grado di rappresentarLo, e l’opera che compie in ogni età rappresenta la Sua indole.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

17. Supponiamo che, quando giungono gli ultimi giorni, il Dio che vedi è ancora Gesù, e per di più è su una nuvola bianca, e ha ancora le sembianze di Gesù, e le parole da Lui proferite sono ancora le parole di Gesù: “Voi dovete amare il vostro prossimo come voi stessi, dovete digiunare e pregare, amare i vostri nemici come amate la vostra vita, sopportare gli altri ed essere pazienti e umili. Dovete fare tutte queste cose prima che possiate diventare Miei discepoli”. E supponendo che, col fare tutto ciò, possiate entrare nel Mio Regno, non rientrerebbe nell’opera dell’Età della Grazia? Ciò che Egli dice non sarebbe la via dell’Età della Grazia? Cosa provereste se doveste ascoltare queste parole? Non sentireste che è ancora l’opera di Gesù? Non significherebbe replicarla? L’uomo potrebbe trovare gioia in questo? Sentireste che l’opera di Dio può rimanere solo com’è ora senza progredire oltre. Egli ha unicamente così tanto potere e non c’è più alcuna opera nuova da realizzare, ha portato il Proprio potere al limite. Duemila anni prima d’ora era l’Età della Grazia e duemila anni dopo predica ancora la via dell’Età della Grazia e fa sempre sì che le persone si pentano. Gli uomini direbbero: “Dio, Tu hai solo così tanto potere. Io credo che Tu sia così saggio, eppure conosci solo la tolleranza e sei interessato solo alla pazienza, sai solo amare il Tuo nemico e nulla di più”. Nella mente dell’uomo, Dio sarebbe eternamente com’è stato nell’Età della Grazia e l’uomo crederebbe sempre che Dio è amorevole e compassionevole. Pensi che l’opera di Dio batterà sempre lo stesso sentiero? Quindi in questa fase della Sua opera non deve essere crocefisso, e tutto ciò che vedete e toccate sarà diverso da qualsiasi cosa abbiate immaginato o sentito dire.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

18. Potrebbe il nome di Gesù – “Dio con noi” – rappresentare l’indole di Dio nella sua interezza? Potrebbe esprimere pienamente Dio? Se l’uomo dicesse che Dio può essere chiamato solo Gesù e non può avere alcun altro nome perché Dio non può mutare la Sua indole, queste parole sarebbero vere bestemmie! Ritieni che il nome di Gesù, Dio con noi, possa da solo rappresentare Dio nella Sua interezza? Dio può essere chiamato con molti nomi, ma tra questi vari nomi, non ve n’è uno che possa contenere tutto di Dio, né uno che possa rappresentarLo pienamente. Così Dio ha molti nomi, ma questi vari nomi non possono esprimere in pieno l’indole divina, perché è talmente ricca che semplicemente va oltre la capacità di conoscerLo. […] Un termine o un nome particolare non ha la capacità di rappresentare Dio nella Sua interezza, quindi credi che il Suo nome possa essere definito? Dio è così grande e così santo, eppure non Gli permetti di cambiare il Suo nome in ogni nuova età? Perciò, in ogni età in cui Dio realizza personalmente la Sua opera, Egli usa un nome che si addice all’età al fine di sintetizzare l’opera che egli intende compiere. Egli usa questo nome particolare, uno che possieda significato temporale, per rappresentare la Sua indole in quell’età. Questo è Dio che usa il linguaggio del genere umano per esprimere la Propria indole. […] Arriverà il giorno in cui Dio non sarà chiamato Jahvè, Gesù, o il Messia: Egli sarà semplicemente “il Creatore”. In quel momento, tutti i nomi che ha assunto sulla terra finiranno, perché la Sua opera sulla terra sarà giunta al termine, dopo di che i Suoi nomi non esisteranno più. Quando tutte le cose saranno sotto il dominio del Creatore, che bisogno avrà di un nome molto appropriato, eppure incompleto? Stai ancora cercando il nome di Dio in questo momento? Hai tuttora il coraggio di dire che Dio viene chiamato solo Jahvè? Osi ancora dire che Dio può essere chiamato solo Gesù? Riesci a tollerare il peccato della bestemmia contro Dio? Dovresti sapere che originariamente Dio non aveva alcun nome. Ne ha assunto solo uno, o due, o molti perché doveva compiere un’opera e gestire l’umanità. Qualunque sia il nome con cui Egli viene chiamato, non lo ha scelto liberamente Lui Stesso? Ha forse bisogno che tu, una delle Sue creature, lo decida? Il nome con cui Dio viene chiamato è un nome che si accorda con quel che l’uomo è capace di capire con il linguaggio del genere umano, ma questo nome non è qualcosa che l’uomo possa comprendere. Puoi solo affermare che esiste un Dio in cielo, il Quale è chiamato Dio, che è Dio Stesso con un immenso potere, che è troppo saggio, troppo sublime, troppo meraviglioso, troppo misterioso e troppo onnipotente, e poi non sai dire di più; questa minima parte è tutto ciò che sei in grado di conoscere. Stando così le cose, può il solo nome di Gesù rappresentare Dio Stesso? Quando giungono gli ultimi giorni, anche se è sempre Dio a compiere la Sua opera, il Suo nome deve cambiare, perché si tratta di un’età diversa.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

19. Quando Gesù venne a compiere la Sua opera, fu sotto la direzione dello Spirito Santo; agì secondo la volontà dello Spirito Santo, e non secondo l’Età della Legge dell’Antico Testamento o secondo l’opera di Jahvè. Benché l’opera che Gesù venne a svolgere non fosse quella di far rispettare le leggi o i comandamenti di Jahvè, la Loro fonte fu la stessa. L’opera che Gesù compì, rappresentò il nome di Gesù unitamente all’Età della Grazia; quanto all’opera svolta da Jahvè, essa rappresentò Jahvè insieme all’Età della Legge. La Loro opera fu l’opera di un solo Spirito in due età diverse. L’opera che Gesù svolse, poté rappresentare solo l’Età della Grazia, mentre quella compiuta da Jahvè caratterizzò unicamente l’Età della Legge dell’Antico Testamento. Jahvè condusse soltanto il popolo di Israele e d’Egitto, e di tutte le nazioni al di là di Israele. L’opera di Gesù nell’Età della Grazia del Nuovo Testamento era l’opera di Dio con il nome di Gesù, poiché Egli diresse l’epoca. Se tu affermi che l’opera di Gesù si è basata su quella di Jahvè, che Egli non avviò alcuna opera nuova, e che tutto quello che compì è stato secondo le parole di Jahvè, secondo la Sua opera e le profezie di Isaia, allora Gesù non sarebbe Dio fattoSi carne. Se avesse condotto il Suo operato in questo modo, sarebbe stato un apostolo o un lavoratore dell’Età della Legge.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

20. Se è come tu dici, Gesù non avrebbe potuto inaugurare un’epoca, né avrebbe compiuto alcun’altra opera. Parimenti, lo Spirito Santo deve svolgere principalmente il Suo operato attraverso Jahvè e, se non attraverso Jahvè, lo Spirito Santo non avrebbe potuto realizzare alcuna nuova opera. È sbagliato che l’uomo consideri l’opera di Gesù in questo modo. Se l’uomo crede che quello che Gesù compì sia stato in base alle parole di Jahvè e alle profezie di Isaia, allora Gesù fu Dio incarnato o uno dei profeti? Secondo questo punto di vista, non ci sarebbe alcuna Età della Grazia, e Gesù non sarebbe l’incarnazione di Dio, perché l’opera che svolse non poteva rappresentare l’Età della Grazia, bensì soltanto quella della Legge dell’Antico Testamento. Potrebbe esserci una nuova età solo se Gesù venisse a compiere una nuova opera, a inaugurare una nuova età, a superare l’opera precedentemente compiuta in Israele, e per condurre la Sua opera non in base al lavoro svolto da Jahvè in Israele o ai Suoi vecchi precetti o in conformità alle disposizioni di legge, ma piuttosto per svolgere la nuova opera che dovrebbe compiere.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

21. Dio Stesso viene a inaugurare un’età, e Dio Stesso viene a portarla a termine. L’uomo non è in grado di svolgere il compito di dare inizio a un’epoca e di concluderla. Se Gesù non avesse concluso l’opera di Jahvè, ciò sarebbe la prova che Egli era soltanto un uomo, e incapace di rappresentare Dio. Proprio perché venne e ultimò l’opera di Jahvè, proseguendo da questa e iniziando la Propria opera, una nuova, ciò dimostra che si è trattato di una nuova epoca, e che Gesù era Dio Stesso. Essi compirono due fasi nettamente differenti dell’opera. Una fase fu attuata nel tempio, e l’altra fu realizzata fuori dal tempio. Una fase fu quella di condurre la vita dell’uomo secondo la legge, e l’altra quella di immolarsi come offerta per il peccato. Entrambe queste fasi dell’opera furono notevolmente diverse; questo separa la nuova età dalla vecchia, ed è assolutamente corretto affermare che si tratta di due età diverse. I luoghi del Loro operato furono distinti, come pure il contenuto e l’obiettivo. In quanto tali, si possono suddividere in due epoche: il Nuovo e l’Antico Testamento, vale a dire, la vecchia e la nuova età. […] Benché furono chiamati con due nomi diversi, fu lo stesso Spirito a compiere entrambe le fasi dell’opera, e l’opera che è stata realizzata era ininterrotta. Poiché era diverso il nome, ed era differente il contenuto dell’opera, lo era anche l’età. Quando venne Jahvè, fu l’Età di Jahvè, e quando venne Gesù, fu quella di Gesù. E così, a ogni venuta, Dio è chiamato con un nome solo, rappresenta una sola età, e apre un nuovo percorso; e in ogni nuovo percorso Egli assume un nuovo nome, il che dimostra che Dio è sempre nuovo e mai vecchio, e che la Sua opera non smette mai di progredire. La storia va sempre avanti, e così l’opera di Dio. Affinché il Suo piano di gestione di seimila anni giunga al termine, deve continuare a progredire. Ogni giorno, ogni anno Egli deve realizzare una nuova opera; Egli deve aprire nuove strade, inaugurare nuove età, dare inizio a un piano nuovo e più grande e, insieme a questi, introdurre nuovi nomi e nuove opere.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

22. Se, come immagina l’uomo, Gesù ritornerà e, negli ultimi giorni, sarà ancora chiamato Gesù e scenderà di nuovo tra gli uomini su una nuvola bianca, con le Sue sembianze, non sarebbe una ripetizione della Sua opera? Lo Spirito Santo è capace di rimanere legato al vecchio? Tutto ciò in cui l’uomo crede sono concetti, e tutto quello che capisce è in base al loro significato letterale e anche alla propria immaginazione; non sono conformi ai principi dell’opera dello Spirito Santo e alle intenzioni divine. Dio non opererebbe in quel modo; Dio non è così stolto e ottuso e la Sua opera non è così semplice come tu immagini. In base a tutto quel che gli uomini fanno e pensano, Gesù ritornerà su una nuvola e scenderà in mezzo a voi. Lo vedrete, e Lui, dall’alto della nuvola, vi dirà di essere Gesù; vedrete anche i segni dei chiodi nelle Sue mani, e Lo riconoscerete come tale. E Gesù vi salverà di nuovo e sarà il vostro Dio potente. Egli vi salverà, vi impartirà un nuovo nome, e consegnerà a ciascuno di voi una pietra bianca, dopo di che vi sarà concesso di entrare nel Regno dei Cieli e sarete accolti in paradiso. Tali convinzioni non sono concetti umani? Dio opera secondo le concezioni dell’uomo, o in contrasto con quelle? Le idee umane non provengono tutte da Satana? L’uomo non è stato corrotto da Satana? Se Dio realizzasse la Sua opera secondo i concetti umani, non diventerebbe a quel punto Satana? Non sarebbe dello stesso tipo delle Sue creature? Poiché queste ultime sono state ormai talmente corrotte da Satana che l’uomo ne è diventato la personificazione, se Dio dovesse operare secondo le cose di Satana, non sarebbe a quel punto un alleato di Satana? Come può l’uomo sondare l’opera di Dio? Di conseguenza, Dio non opererebbe mai secondo le idee umane, né nei modi che tu immagini. Ci sono quelli che sostengono che fu Dio Stesso a dire che sarebbe arrivato su una nuvola. È vero che lo disse Dio Stesso, ma non sai che nessun uomo può sondare i misteri divini? Non sai che nessun uomo è in grado di spiegare le parole di Dio? Sei sicuro, al di là di ogni ombra di dubbio, di aver ricevuto la rivelazione e l’illuminazione dallo Spirito Santo? Di certo non è stato lo Spirito Santo a rivelartelo in modo così diretto. È stato lo Spirito Santo a istruirti, o sono i tuoi concetti che ti inducono a pensarlo? Hai dichiarato: “Questo è stato detto da Dio Stesso”. Tuttavia, non possiamo avvalerci delle nostre idee e delle nostre menti per valutare le espressioni divine. Per quanto concerne le parole pronunciate da Isaia, puoi spiegarle con assoluta certezza? Osi chiarirle? Poiché non hai l’ardire di interpretare quanto ha detto Isaia, perché ti azzardi a farlo con Gesù? Chi è più elevato, Gesù o Isaia? Siccome la risposta è Gesù, per quale motivo chiarificheresti le parole da Lui pronunciate? Dio ti avviserebbe in anticipo della Sua opera? Non una sola creatura può esserne a conoscenza, nemmeno i messaggeri del cielo, neppure il Figlio dell’uomo, dunque come potresti conoscerla tu? L’uomo è troppo limitato. Ciò che è fondamentale per voi ora è conoscere le tre fasi dell’opera.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

23. Da quella di Jahvè a quella di Gesù, e da quest’ultima a quella attuale, queste tre fasi nel loro svolgimento continuo coprono l’intera estensione della gestione divina e sono tutte opera di un unico Spirito. Da quando ha creato il mondo, Dio ha sempre operato nella gestione l’umanità. Egli è il Principio e la Fine, è il Primo e l’Ultimo, ed è Colui che inaugura un’età e la porta a compimento. Le tre fasi dell’opera, in diverse età e in luoghi differenti, sono inequivocabilmente opera di un solo Spirito. Tutti coloro che le separano si pongono in contrasto con Dio. In questo momento, ti conviene comprendere che l’intera opera dalla prima fase a oggi è opera di un solo Dio, opera di un solo Spirito. Su questo non può esserci dubbio.

da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne

Pagina precedente: Passi scelti tratti dai tre brani della parola di Dio su “La visione dell’opera di Dio” Parte 1

Pagina successiva: Passi scelti tratti dai quattro brani della parola di Dio su “Il mistero dell’incarnazione” Parte 1

Sei fortunatoad accederea questo sito Web,avrai l’opportunitàdi accogliere il Signoree trovare la viaper sbarazzarti della sofferenza. Vuoi guadagnare questa benedizione di Dio?

Contenuti correlati

Impostazioni

  • Testo
  • Temi

Colori omogenei

Temi

Carattere

Dimensioni carattere

Interlinea

Interlinea

Larghezza pagina

Indice

Cerca

  • Cerca in questo testo
  • Cerca in questo libro