Che cosa si nasconde dietro l’apparenza dell’operosità

29 Agosto 2024

di Daisy, Stati Uniti

Lo scorso dicembre dovetti affrontare la potatura per essere stata irresponsabile nell’assoluzione dei miei doveri. Dopo aver riflettuto mi resi conto che, durante quel periodo, lo svolgimento dei miei doveri era stato davvero irresponsabile. In quanto leader della chiesa, avevo approfondito solamente l’opera testuale e avevo ignorato tutte le altre attività che non erano direttamente sotto la mia responsabilità o che non influenzavano la mia reputazione e il mio stato. Anche se avrei potuto impiegare il mio tempo in maniera più efficiente per dar seguito ad altre attività, lo trovavo difficile e stancante, quindi non ero disposta a fare ulteriori sforzi. Di conseguenza, ero all’oscuro dei ritardi delle attività video. Non avevo svolto un vero lavoro. Visto che la casa di Dio non mi aveva destituita e mi aveva offerto la possibilità di continuare a svolgere i miei doveri, pensai: “Devo davvero pentirmi e ripagare il mio debito”.

Successivamente, durante il giorno mi occupavo delle riprese di video testimonianze esperienziali, mentre di notte esaminavo i documenti. Ogni giorno, il mio programma era pieno di impegni. Sebbene avessi meno tempo libero, ogni giorno mi sembrava appagante. In seguito, ogni notte restavo sveglia fino alle due o alle tre del mattino e mi svegliavo intorno alle sette. Allora non ero stanca. Pensavo che stando sveglia fino a tardi avrei potuto svolgere più lavoro, e questo era meglio che abbandonarmi alle comodità come facevo prima. Con il passare del tempo, le sorelle intorno a me notarono che facevo spesso tardi la sera e che la mia carnagione era diventata cerea, quindi mi ricordarono di andare a dormire prima. Un’altra sorella mi chiese: “Stai sveglia fino a tardi la notte e ti riposi raramente a metà giornata. Riesci a gestire tutto questo ogni giorno?” Pensai tra me e me: “I miei fratelli e le mie sorelle hanno notato la mia sofferenza. Quindi vale la pena sopportare queste difficoltà. Quantomeno tutti possono notare il mio atteggiamento di pentimento e capire che sono in grado di sopportare la sofferenza nell’adempimento del mio dovere e che non cerco conforto”. In quel periodo, quando vedevo alcune sorelle andare a letto alle undici di sera, in cuor mio le guardavo dall’alto in basso pensando: “Così è troppo comodo. Non siete impazienti e non avete fretta di svolgere i vostri doveri, né siete rispettose delle intenzioni di Dio”. Per mostrare loro che il mio atteggiamento verso lo svolgimento dei doveri era diverso, continuai a restare alzata fino a tardi e a svegliarmi presto. Man mano che passavano le notti, il mio corpo iniziò a mostrare reazioni avverse. Ogni sera, verso le undici o mezzanotte, il mio cuore cominciava a martellare. Sapevo che stare alzati fino a tardi era dannoso per il corpo e Dio aveva condiviso più volte sul mantenere un normale ritmo del sonno. Tuttavia, iniziai a pensare: “E se andassi a letto presto? Cosa penserebbero di me i fratelli e le sorelle? Direbbero: ‘Quando si trattava di affrontare la potatura, potevi sopportare un po’ di difficoltà e pagare un piccolo prezzo, ma col passare del tempo la tua vera natura è stata rivelata e non è cambiato nulla’?” Non volevo che i fratelli e le sorelle avessero questa impressione di me. Per continuare a dare l’immagine di una persona che porta un fardello, anche quando la sera ero molto stanca, stringevo i denti e perseveravo. A metà giornata, non osavo riposarmi troppo a lungo, temendo che i fratelli e le sorelle pensassero che mi stessi abbandonando alla carne. A volte, quando non facevo il riposino pomeridiano e mi sentivo molto stanca, bevevo una tazza di caffè per restare sveglia. Ogni tanto, quando lavoravo fino a tarda notte e vedevo altri fratelli e sorelle ancora in ufficio, facevo intenzionalmente un po’ di rumore per far sapere loro che anche io stavo facendo le ore piccole. Se alcuni fratelli e sorelle con fusi orari diversi mi mandavano messaggi, anche se mi ero coricata, rispondevo. Ogni volta che dicevano: “È tardissimo e non stai ancora dormendo. Riposati!” Dentro di me ero felice pensando che i fratelli e le sorelle stavano notando i miei sforzi. Quando alla fine il leader superiore mi avrebbe chiesto delle mie prestazioni, indipendentemente dal risultato ottenuto, la mia attitudine nello svolgimento dei doveri sarebbe stata considerata dignitosa. Anche senza nessun risultato, sicuramente c’era stato del duro lavoro. Certamente i fratelli e le sorelle avrebbero lodato il mio comportamento penitente e mi avrebbero vista come una leader che svolge un vero lavoro. Queste cose mi avevano sempre fatta sentire abbastanza sicura.

Tuttavia, poiché da molto tempo restavo alzata fino a tardi, mi svegliavo ogni mattina con palpitazioni cardiache, e a causa della mente stanca non riuscivo a concentrarmi correttamente mentre esaminavo i documenti durante il giorno. Di giorno, la mia efficienza lavorativa era bassa, quindi dovevo restare sveglia fino a tarda notte per fare di più. Visto che andavo a dormire tardi, quando la mattina successiva finivo di fare colazione erano quasi le otto. Desideravo praticare la devozione spirituale ma sentivo di non avere abbastanza tempo, quindi davo una rapida occhiata ad alcune parole di Dio e, senza riflettere profondamente, iniziavo a lavorare. Scrivere articoli era diventato ancora più impegnativo; ero troppo occupata con i miei doveri per avere un po’ di tempo. In seguito, i doveri iniziarono a essere colpiti da un problema dopo l’altro, e fu allora che cominciai a riflettere: avevo intenzione di svolgere bene i miei doveri, ma allora perché c’erano sempre più problemi? Perché l’efficacia dei miei doveri stava diminuendo? Mi resi conto che se avessi continuato in questo circolo vizioso, non solo mi sarei sfinita fisicamente, ma anche il mio lavoro non avrebbe portato risultati. Avevo bisogno di invertire rapidamente questa situazione.

Successivamente, riflettei: sapevo che stare alzata fino a tardi era dannoso per la mia salute e riduceva l’efficacia dei miei doveri, allora perché continuavo a farlo? Ripensandoci, mi resi conto che in quel periodo stavo cercando di apparire in un certo modo davanti alle persone. Poi pensai a come Dio avesse analizzato gli anticristi per comportamenti simili, quindi cercai le parole di Dio da leggere su questo argomento. Dio Onnipotente dice: “Alcuni individui testimoniano sé stessi usando il linguaggio e pronunciando certe parole con cui si mettono in mostra, mentre altri lo fanno usando i comportamenti. Quali sono le manifestazioni di un individuo che si serve dei comportamenti per testimoniare sé stesso? In superficie, s’impegna in certi comportamenti che sono piuttosto in linea con le nozioni delle persone, che attirano la loro attenzione e che sono visti dagli altri come alquanto nobili e piuttosto conformi agli standard morali. Tali comportamenti fanno sì che le persone ritengano questo individuo onorevole, dotato di integrità, qualcuno che ama veramente Dio, che possiede davvero un cuore che Lo teme, qualcuno che è molto pio e che persegue la verità. Questi individui mostrano spesso qualche buon comportamento esteriore per fuorviare gli altri: non odora anche questo di esaltazione e testimonianza di sé stessi? Di solito le persone esaltano e testimoniano sé stesse attraverso le parole, usando un modo di parlare chiaro per esprimere come esse siano diverse dalle masse e come posseggano opinioni più sagge degli altri, in modo da indurre gli altri ad avere un’elevata stima di loro e ad ammirarle. Tuttavia, ci sono alcuni metodi che non implicano un modo di parlare esplicito, metodi in cui le persone usano invece pratiche esteriori per testimoniare di essere migliori degli altri. […] Farò un esempio molto semplice. Alcuni, quando svolgono i loro doveri, in superficie sembrano occupatissimi; continuano intenzionalmente a lavorare nei momenti in cui gli altri mangiano o dormono, e quando gli altri iniziano a svolgere i propri doveri, loro vanno a mangiare o a dormire. Qual è il loro scopo nel fare così? Vogliono attirare l’attenzione e mostrare a tutti che sono talmente impegnati a svolgere i propri doveri da non avere tempo per mangiare o dormire. Pensano: ‘Voi non portate realmente un fardello. Come fate a essere tanto proattivi nel mangiare e dormire? Siete dei buoni a nulla! Guardate me: io continuo a lavorare mentre tutti voi mangiate, e sono ancora al lavoro la notte quando voi dormite. Sareste capaci di soffrire così? Io sono in grado di sopportare questa sofferenza; sto dando l’esempio con il mio comportamento’. Cosa ne pensate di questo tipo di comportamento e di manifestazione? Tali individui non lo fanno deliberatamente? Alcuni sì, e che tipo di comportamento è questo? Vogliono essere anticonformisti; desiderano essere diversi dalle masse e mostrare agli altri che sono impegnati a svolgere i propri doveri per tutta la notte, che sono particolarmente capaci di sopportare la sofferenza. In questo modo, tutti si sentiranno particolarmente dispiaciuti per loro e mostreranno speciale compassione nei loro confronti, pensando che portino un fardello pesante sulle spalle, al punto da essere sommersi di lavoro fino al collo e troppo preoccupati per mangiare o dormire. E se non possono essere salvati, allora tutti imploreranno Dio per loro, Lo supplicheranno per loro e diranno preghiere per loro. Tali individui, nel far questo, stanno usando buoni comportamenti e buone pratiche che sono in linea con le nozioni umane, come il fatto di sopportare le difficoltà e pagare un prezzo, allo scopo di raggirare gli altri e ottenere in maniera fraudolenta la loro compassione e le loro lodi. E qual è il risultato ultimo di tutto questo? Che tutti quelli che sono entrati in contatto con loro e che li hanno visti pagare un prezzo diranno all’unanimità: ‘Il nostro leader è il più competente, il più capace di sopportare la sofferenza e di pagare un prezzo!’ Dunque, l’obiettivo di fuorviare la gente non è stato forse raggiunto? Poi, un giorno, la casa di Dio dice: ‘Il vostro leader non svolge lavoro reale. Si dà da fare e lavora senza scopo; agisce in maniera sconsiderata ed è arbitrario e dittatoriale. Ha combinato disastri con il lavoro della chiesa, non ha fatto nulla di ciò che avrebbe dovuto fare, non ha svolto l’evangelizzazione né il lavoro di produzione di film, e anche la vita di chiesa è nel caos. I fratelli e le sorelle non comprendono la verità, non hanno accesso alla vita e non riescono a scrivere articoli di testimonianza. La cosa più patetica è che non riescono nemmeno a discernere i falsi leader e gli anticristi. Un leader come questo è troppo incompetente; è un falso leader che dovrebbe essere destituito!’ In tali circostanze, sarà facile destituirlo? Potrebbe essere difficile. Poiché tutti i fratelli e le sorelle approvano e sostengono questo leader, se qualcuno tenta di destituirlo, essi presenteranno un reclamo e avanzeranno una richiesta al Supremo affinché costui venga trattenuto. Perché ci sarà un simile esito? Perché questo falso leader e anticristo usa buoni comportamenti esteriori, come il sopportare le difficoltà e pagare il prezzo, e anche il pronunciare parole gradevoli, allo scopo di commuovere le persone, conquistarne il sostegno e fuorviarle. Una volta che avrà usato queste false apparenze per fuorviare gli altri, tutti si esprimeranno a suo favore e non riusciranno ad abbandonarlo. Pur sapendo chiaramente che questo leader non ha svolto molto lavoro reale e non ha guidato i prescelti di Dio a comprendere la verità e a ottenere l’ingresso nella vita, queste persone continuano a sostenerlo, ad approvarlo e a seguirlo, senza nemmeno preoccuparsi se questo significa che non guadagneranno la verità e la vita(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 4 – Esaltano e testimoniano sé stessi”). Capii che quello esposto da Dio era proprio il mio comportamento. Da quando il leader superiore mi aveva sfrondata perché eseguivo i miei doveri senza fardello e non svolgevo un vero lavoro, decisi segretamente di pentirmi e di cambiare. Inizialmente, attuai qualche pratica positiva con l’intenzione di risarcire il mio debito con un’azione pratica. Tuttavia, gradualmente la natura del mio comportamento cominciò a cambiare. Quando restavo sveglia fino a tardi e ricevevo attenzioni e cure dai fratelli e dalle sorelle, volevo dimostrare a tutti attraverso il mio comportamento reale che durante questo periodo mi ero pentita ed ero disposta a pagare il prezzo per assolvere i miei doveri. Se un giorno il leader superiore avesse chiesto a tutti la loro valutazione su di me, sicuramente i fratelli e le sorelle si sarebbero espressi in maniera positiva dimostrando che non ero una fannullona né una leader irresponsabile. Quindi, sopportai instancabilmente la sofferenza e restai sveglia fino a tardi, usando ciò come dimostrazione del mio leale adempimento dei doveri, anche mettendomi intenzionalmente in mostra davanti ai fratelli e alle sorelle. A volte, quando ero chiaramente molto stanca e desideravo dormire, cercavo comunque di essere l’ultima ad andare a letto per mettere in evidenza il mio “fitto programma” di leader. A volte, restando sveglia fino a tardi, mi sentivo mentalmente esausta e deconcentrata durante il giorno; in quel caso, riposare un po’ sarebbe stato normale. Tuttavia, per continuare a dare l’impressione di essere gravata dal peso di un fardello, a volte non riposavo a metà giornata, ma lo facevo solo quando non ne potevo più; anche allora non osavo dormire troppo a lungo, temendo che tutti pensassero che mi stessi viziando. Stando alzata fino a tarda notte finché alcuni fratelli e sorelle erano ancora svegli volevo che sapessero che stavo ancora perseverando. Inviavo perfino messaggi a fratelli e sorelle di altri paesi per far sapere a più persone che ero disposta a sopportare la sofferenza per assolvere i miei doveri, creando l’immagine di una persona diligente. Visto che Dio aveva esposto che alcune persone usano il linguaggio, pronunciando parole vanagloriose per testimoniare di sé stessi e guadagnarsi una grande stima, mentre altri si servono di comportamenti in linea con le nozioni umane considerate nobili e relativamente in armonia con gli standard morali per fuorviare gli altri facendo sì che le persone li ammirino e li venerino, mi resi conto che, restando alzata fino a tardi e soffrendo, stavo cercando di costruire un’immagine positiva di me stessa. Desideravo ottenere il favore di tutti e stavo usando questo buon comportamento sopportando la sofferenza e pagando il prezzo per mettermi in mostra e ingannare gli altri, il che è una manifestazione degli anticristi. Pensavo a quanto fossero ipocriti i farisei, che pregavano deliberatamente nelle sinagoghe e agli angoli delle strade indossando facce tristi durante il digiuno. Essi allargavano i loro filatteri e si vantavano di fare l’elemosina, tutto per mettersi in mostra e rendere testimonianza di sé stessi attraverso questi atti esterni di buona condotta. Tutto quello che facevano i farisei era ingannare e irretire la gente, imporsi e indurre le persone a riverirli: i farisei percorsero la via dell’opposizione a Dio. Invece di concentrarmi sulle verità principi nello svolgimento dei miei doveri, stavo percorrendo il cammino sbagliato, manipolando le apparenze esterne per fuorviare gli altri e ottenerne l’ammirazione. Che grande viltà!

Continuai a riflettere: quali aspetti dell’indole corrotta si nascondevano dietro le mie sofferenze notturne? Lessi un passaggio delle parole di Dio: “Gli anticristi provano avversione per la verità, non la accettano per niente, e questo denota palesemente un fatto: gli anticristi non agiscono mai secondo le verità principi, non mettono mai in pratica la verità, e questa è la manifestazione più evidente di un anticristo. A parte la reputazione e il prestigio e l’essere benedetti e ricompensati, un’altra cosa che perseguono è il godimento degli agi della carne e dei vantaggi del prestigio; e di conseguenza, naturalmente, provocano intralci e disturbo. Questi fatti dimostrano che ciò che perseguono, il loro comportamento e le loro manifestazioni non sono amati da Dio. E questi non sono assolutamente i modi di agire e i comportamenti delle persone che perseguono la verità. Per esempio, alcuni anticristi simili a Paolo sono determinati a soffrire nello svolgimento del proprio dovere: possono stare svegli tutta la notte e restare senza cibo quando svolgono il loro dovere, sanno dominare i loro corpi e superare qualsiasi malattia e disagio. E qual è il loro scopo nel fare tutto questo? Mostrare a tutti che, quando si tratta dell’incarico ricevuto da Dio, sono capaci di mettere da parte sé stessi, di abbandonare sé stessi, e che per loro esiste solo il dovere. Esibiscono tutto ciò davanti agli altri. Quando sono circondati dalle persone, non riposano quando dovrebbero, persino prolungano deliberatamente l’orario di lavoro, si alzano presto e vanno a letto tardi. Ma che dire della produttività del lavoro e dell’efficacia del loro dovere quando gli anticristi si affannano in questo modo dalla mattina alla sera? Queste cose sono al di là delle loro considerazioni. Cercano solo di fare tutto questo davanti agli altri, così che gli altri possano vederli soffrire e vedano come si spendono per Dio senza pensare a sé stessi. Quanto al fatto che il dovere e il lavoro che svolgono siano eseguiti secondo le verità principi, non ci pensano minimamente; considerano solo se il loro comportamento esteriormente buono sia stato visto da tutti, se tutti ne siano a conoscenza, se abbiano lasciato un’impressione su tutti e se questa impressione susciterà ammirazione e approvazione nei loro confronti, se gli altri li elogeranno e li loderanno a loro insaputa, dicendo: ‘È davvero in grado di sopportare le avversità, ha molto più spirito di resistenza e una perseveranza superiore rispetto a ognuno di noi. È davvero una persona che persegue la verità, in grado di soffrire e di farsi carico di un pesante fardello, è una colonna portante della chiesa’. Sentire questo provoca negli anticristi soddisfazione. In cuor loro, pensano: ‘Sono stato così intelligente a fingere in questo modo, sono stato così furbo a comportarmi così! Sapevo che tutti avrebbero guardato solo l’aspetto esteriore, e che avrebbero gradito questi buoni comportamenti. Sapevo che, comportandomi così, avrei guadagnato l’approvazione degli altri, i loro elogi, che mi avrebbero ammirato nel profondo del cuore, mi avrebbero stimato e nessuno mi avrebbe più guardato dall’alto in basso. E se un giorno il supremo scoprirà che non ho svolto un vero lavoro e mi destituirà, ci saranno senza dubbio molte persone che mi difenderanno, che piangeranno per me, che mi esorteranno a restare e che parleranno in mia difesa’. Gioiscono segretamente del loro comportamento falso, e non è anche questa gioia a rivelare la natura essenza di un anticristo? E di quale essenza si tratta? (Della malvagità.) Proprio così: questa è un’essenza malvagia. Dominati da questa essenza malvagia, gli anticristi generano uno stato di compiacenza e di ammirazione di sé che li porta in cuor loro a protestare segretamente contro Dio e a opporGli resistenza. In apparenza, sembra che essi paghino un grande prezzo e che la loro carne sopporti molta sofferenza, ma sono davvero premurosi nei confronti del fardello di Dio? Si spendono davvero per Lui? Riescono a svolgere lealmente il proprio dovere? No. […] Gli anticristi non hanno forse un’indole malvagia? Dietro le loro sofferenze, nutrono tali ambizioni e adulterazioni, ed è per questo che Dio detesta queste persone e questa indole. Gli anticristi, tuttavia, non vedono o non riconoscono mai questo fatto. Dio sottopone a scrutinio il cuore più profondo dell’uomo, mentre le persone ne vedono solo l’aspetto esteriore; la cosa più stupida degli anticristi è che non riconoscono questo fatto né riescono a vederlo. E quindi fanno tutto il possibile per usare un buon comportamento per impacchettare e abbellire sé stessi in modo che gli altri pensino che essi possano soffrire e sopportare i disagi e le sofferenze che la gente comune non riesce a sopportare, che possano svolgere un lavoro che la gente comune non sa svolgere, che siano dotati di resistenza, che possano domare il proprio corpo e che non abbiano alcuna considerazione per i propri interessi della carne o per il divertimento. A volte indosseranno perfino intenzionalmente gli stessi abiti fino a quando questi non saranno un po’ sporchi, senza lavarli, e non lo faranno nemmeno quando cominceranno a puzzare; faranno qualunque cosa spinga le altre persone ad adorarli. Quanto più stanno di fronte agli altri, tanto più fanno di tutto per mettersi in mostra affinché gli altri li vedano diversi dalla gente comune e affinché il loro desiderio di spendersi per Dio, la loro determinazione a soffrire e la loro resistenza nel sopportare la sofferenza siano maggiori di quelli della gente comune. Gli anticristi danno vita a tali comportamenti in questo genere di circostanze, e dietro questi comportamenti c’è il desiderio nel profondo dei loro cuori che le persone li adorino e abbiano una grande stima di loro. E quando raggiungono il loro obiettivo, quando sentono gli elogi delle persone, e quando vedono gli altri lanciare sguardi invidiosi, pieni di ammirazione e riconoscenti, è proprio allora che provano in cuor loro felicità e soddisfazione(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9 – Parte decima”). Dalle parole di Dio, capii che l’indole degli anticristi è malvagia. Di fronte ai problemi, non ricercano le verità principi o come agire secondo le intenzioni di Dio. Si concentrano invece sui comportamenti esterni, disciplinando il proprio corpo e ribellandosi alla propria carne, usando la buona condotta esterna per ingannare gli altri. Io mi ero comportata in modo simile. Dopo essere rimasta sveglia fino a tardi per un periodo di tempo e aver ricevuto riscontri positivi, con i fratelli e le sorelle che mostravano preoccupazione e persino ammirazione nei miei confronti, iniziai a credere che valesse la pena soffrire e pagare il prezzo. Per continuare a dare l’impressione di essere gravata dal peso di un fardello, prolungai intenzionalmente il mio orario di lavoro. Anche quando avrei potuto dormire prima, ritardavo di molto il momento del sonno. Dio affermò che gli anticristi agiscono solo di fronte ad altre persone, preoccupati esclusivamente del fatto che le loro azioni vengano notate e lascino una buona impressione sugli altri. Per quanto riguarda gli aspetti positivi, per esempio l’efficacia o l’efficienza del loro lavoro, essi non li consideravano affatto. È esattamente così che mi ero comportata. Di recente, a causa dell’assenza del fardello nell’assoluzione del mio dovere e dell’incapacità di svolgere un vero lavoro, avevo affrontato la potatura. Se avessi voluto davvero pentirmi, avrei dovuto riflettere sulla mia indole corrotta, considerare come migliorare l’efficienza del lavoro e impegnarmi maggiormente nelle verità principi. Invece, prolungai il mio orario di lavoro e restai sveglia fino a tardi per mantenere le apparenze. La mia mente non era lucida mentre svolgevo il mio dovere a tarda notte e durante il giorno mi sentivo confusa e con scarsa concentrazione. Nel complesso, la mia efficienza lavorativa era bassa. Tuttavia, non consideravo se il lavoro della casa di Dio avrebbe subito ritardi. Mi bastava poter creare una buona immagine nel cuore dei fratelli e delle sorelle. Sfruttai le opportunità di compiere il mio dovere per mettermi in mostra e ottenere ammirazione. Lavoravo per raggiungere uno status, non per adempiere ai miei doveri e soddisfare Dio. I miei pensieri erano troppo vili e malvagi. Inoltre, avevo dentro di me un’idea ancora più spregevole. Durante la potatura, sapevo che i fratelli, le sorelle e il leader superiore avrebbero osservato un mio eventuale cambiamento. Tuttavia, pensavo che il lavoro vero e la risoluzione dei problemi reali fossero troppo faticosi e che i risultati sarebbero potuti non essere immediati, mentre ribellarsi alla carne restando alzati fino a tardi era relativamente semplice. Anche se un giorno non avessi fatto bene il mio lavoro, i fratelli e le sorelle avrebbero comunque parlato a mio favore perché avevano assistito ai miei sforzi, se non ai miei risultati. In questo modo, anche se fossi stata destituita, non sarebbe stato troppo imbarazzante. Almeno tutti avrebbero visto che ero in grado di sopportare la sofferenza e che ero disposta a svolgere un buon lavoro. Riflettendo su questi pensieri e intenzioni, mi sentii disgustata da me stessa. La mia precedente mancanza di lavoro reale aveva già ritardato i compiti e avrei dovuto essere sostituita. La casa di Dio mi aveva dato l’opportunità di continuare a praticare, ma non mi ero pentita e non ero cambiata. Invece, avevo cercato di fuorviare gli altri con sofferenze superficiali, aggravando i miei errori. Anche se restare alzata fino a tardi avrebbe potuto fuorviare temporaneamente gli altri, Dio sottopone a scrutinio il profondo del cuore umano. Vendermi e abbellirmi in questo modo Gli avrebbe fatto provare disgusto e avversione. Inoltre, Dio valuta i leader in base alla capacità o meno di svolgere un lavoro reale, non al fatto che possano stare alzati fino a tardi o lavorare per molte ore. Non importa quanto tempo lavorino, se non riescono a scoprire e a risolvere i problemi sul lavoro, a condividere sulla verità per aiutare i fratelli e le sorelle a risolvere le difficoltà di ingresso nella vita o a raggiungere un’efficacia reale nelle proprie responsabilità, allora non si qualifica come lavoro reale.

Successivamente, riflettei nuovamente. Dio ci aveva sempre chiesto di mantenere orari di sonno normali e di rispettare i ritmi naturali del corpo. Tuttavia, non avevo seguito le Sue parole. Credevo addirittura che “Piegati a un compito e sforzati di dare il massimo fino al giorno della tua morte” fosse una cosa ammirevole. Continuai instancabilmente a svolgere il mio dovere in questo modo. Dov’era esattamente l’errore in questo punto di vista? Cercai nelle parole di Dio riguardo a questo argomento. Dio Onnipotente dice: “Dio ti ha donato il libero arbitrio, l’intelletto dell’umanità normale, e la coscienza e la ragione che un essere umano dovrebbe possedere. Se impieghi bene e correttamente queste cose, segui le leggi per la sopravvivenza del corpo fisico, ti prendi cura della tua salute, fai saldamente quanto Dio ti richiede e consegui ciò che Egli ti chiede di conseguire, questo è sufficiente, nonché alquanto semplice. Dio ti ha forse chiesto di piegarti al compito e di sforzarti di dare il massimo fino al giorno della tua morte? Ti ha forse chiesto di tormentarti? (No.) Dio non richiede queste cose. Gli uomini non dovrebbero tormentarsi, bensì avere un po’ di buon senso e soddisfare adeguatamente le varie esigenze del corpo. Bevi acqua quando hai sete, integra la dieta quando hai fame, riposa quando sei stanco, fai esercizio fisico dopo essere stato seduto a lungo, vai dal medico quando sei malato, consuma tre pasti al giorno e mantieni la vita della normale umanità. Naturalmente, dovresti anche svolgere i tuoi doveri regolari. Se richiedono una conoscenza specialistica che non comprendi, dovresti studiarla e praticarla. Questa è la vita normale. I vari principi di pratica che Dio pone alle persone sono tutte cose che l’intelletto dell’umanità normale può comprendere, cose che le persone possono capire e accettare e che non superano minimamente la portata dell’umanità normale. Sono tutte alla portata dell’uomo e non superano in alcun modo i limiti di ciò che è appropriato. Dio non richiede agli individui di diventare sovrumani o delle personalità di spicco; al contrario, i detti riguardanti la condotta morale li costringono ad aspirare a esserlo. Non solo gli uomini devono farsi carico della grande causa del loro Paese e della loro nazione, ma si richiede loro anche di piegarsi al compito e di sforzarsi di dare il massimo fino al giorno della loro morte. Questo li costringe a rinunciare alla propria vita, cosa in totale contrasto con i requisiti posti da Dio. Qual è l’atteggiamento di Dio nei confronti della vita degli uomini? Dio tiene le persone al sicuro in ogni situazione, evita loro di cadere in tentazione, le risparmia da altre situazioni pericolose e protegge la loro vita. Qual è lo scopo di Dio nel fare questo? Che le persone conducano la propria vita in modo adeguato. Qual è lo scopo di far loro condurre la vita in modo adeguato? Egli non ti obbliga a essere sovrumano, né a serbare nel cuore tutto ciò che è sotto il cielo, o a preoccuparti del Paese e del popolo, e tanto meno a prendere il Suo posto nel governare tutto, nell’orchestrare ogni cosa e nel governare l’umanità. Al contrario, Egli ti richiede di assumere la posizione che si confà a un essere creato, di adempiere bene ai doveri di un essere creato, di svolgere i doveri che competono alle persone e di fare ciò che gli individui dovrebbero fare. Molte sono le cose che dovresti fare, ed esse non includono governare il destino dell’umanità, serbare nel cuore tutto ciò che è sotto il cielo, o serbare nel cuore l’umanità, la tua patria, la chiesa, la volontà di Dio o la Sua grandiosa impresa di salvare l’umanità. Queste cose non sono incluse. Cosa rientra dunque nell’ambito di ciò che dovresti fare? L’incarico e i doveri che Dio ti affida e ogni requisito che la casa di Dio ti pone in ogni periodo di tempo. Non è semplice? Non è facile da realizzare? È molto semplice e facile da realizzare. Ma le persone fraintendono sempre Dio e credono che Egli non le prenda sul serio. C’è chi pensa: ‘Coloro che acquisiscono fede in Dio non dovrebbero considerarsi così importanti, non dovrebbero preoccuparsi del loro corpo fisico, dovrebbero soffrire di più e non andare a letto troppo presto la sera, perché Dio potrebbe essere contrariato se vanno a letto troppo presto. Dovrebbero alzarsi presto e andare a letto tardi, e dedicare tutta la notte a svolgere il loro dovere. Anche se non producono risultati, devono comunque rimanere svegli fino alle due o alle tre del mattino’. Il risultato è che costoro si spaccano la schiena fino a essere talmente esausti che persino camminare richiede loro uno sforzo estremo, eppure dichiarano che è l’assolvimento dei loro doveri a sfinirli. Questo non dipende forse dalla stoltezza e dall’ignoranza delle persone? Altri pensano: ‘Dio non è contento se indossiamo abiti un po’ particolari e belli, e neanche se mangiamo carne e del buon cibo ogni giorno. Nella casa di Dio, possiamo solo piegarci al nostro compito e sforzarci di dare il massimo fino al giorno della nostra morte’, e sono convinti che, in quanto credenti in Dio, devono svolgere il loro dovere fino alla morte, altrimenti Dio non li risparmierà. Le cose stanno davvero così? (No.) Dio richiede agli individui di assolvere il loro dovere con responsabilità e lealtà, ma non li obbliga a sottoporre il corpo a privazioni, e tanto meno chiede loro di essere superficiali, o di sprecare il tempo. Vedo che alcuni leader e lavoratori incaricano le persone di svolgere i loro doveri in questo modo, senza pretendere efficienza, ma solo sprecando il loro tempo e le loro energie. La realtà è che stanno sprecando la vita delle persone. Alla fine, a lungo andare, alcuni sviluppano problemi di salute, e hanno mal di schiena, dolori alle ginocchia e capogiri ogni volta che guardano lo schermo del computer. Com’è possibile? Chi è la causa di tutto questo? (Loro stessi.) La casa di Dio richiede che tutti vadano a letto non oltre le 22.00, ma alcuni non lo fanno prima delle undici o di mezzanotte, e questo influisce sul riposo degli altri. C’è addirittura chi rimprovera coloro che riposano normalmente di bramare le comodità della vita. Questo è sbagliato. Come si può svolgere un buon lavoro senza un riposo fisico adeguato? Cosa dice Dio a questo proposito? Quali sono le norme della casa di Dio al riguardo? Tutto dovrebbe essere fatto secondo le parole di Dio e le disposizioni della Sua casa, e solo questo è corretto. Alcune persone hanno una comprensione assurda, si spingono sempre agli estremi e arrivano persino a limitare gli altri. Questo non è in linea con le verità principi. Altri sono degli sciocchi irragionevoli privi del benché minimo discernimento e pensano che per svolgere i loro doveri debbano stare svegli fino a tardi, anche quando non sono occupati con il lavoro, e non si concedono di dormire quando sono stanchi, non si concedono di dirlo a qualcuno se sono malati e, peggio ancora, non si concedono di andare dal medico, cosa che considerano una perdita di tempo che ritarda lo svolgimento del loro dovere. Questo punto di vista è corretto? Perché i credenti continuano ad avere opinioni così assurde dopo aver ascoltato tanti sermoni? Quali norme impongono le disposizioni lavorative della casa di Dio? Devi andare a letto puntualmente entro le 22.00, alzarti alle 6.00 e assicurarti di dormire otto ore. Inoltre, viene ripetutamente sottolineato che dovresti prenderti cura della tua salute facendo esercizio fisico dopo il lavoro e attenendoti a una dieta sana e a una routine, in modo da evitare problemi di salute mentre svolgi il tuo dovere. Ma alcuni non lo capiscono, non riescono a aderire ai principi o a rispettare le regole, restano alzati fino a tardi senza ragione e mangiano cibi non salutari. Una volta che si ammalano, non sono più in grado di svolgere il loro dovere, e a quel punto è inutile avere rimpianti(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Cosa significa perseguire la verità (12)”). Dalle parole di Dio, capii che i Suoi requisiti per le persone sono molto pratici: quando hai fame, mangia; quando sei stanco, riposa; quando sei malato, cerca assistenza medica. Dio non richiede che le persone siano sovrumane o che violino i normali ritmi del corpo per svolgere i propri doveri. Tuttavia, a causa della mia comprensione fallace, pensavo che dormire presto fosse ozioso, mentre fare le ore piccole e trascurare il sonno rappresentasse un leale adempimento del dovere. Soprattutto, quando scoprii che anche i non credenti puntavano alla diligenza in questo modo, continuai con questo perseguimento. Fin dall’infanzia, la scuola e la società ci avevano insegnato a imparare dai modelli di duro lavoro nella collettività. Alcuni avevano saldamente mantenuto la loro posizione per decine di ore per poi crollare per l’eccessivo lavoro, mentre altri erano addirittura morti improvvisamente svolgendo gli incarichi. Il loro spirito di dedizione fu lodato e ammirato dalle generazioni successive. Avevo accettato questo punto di vista errato e volevo dimostrare che il fatto di restare sveglia fino a tardi rappresentasse il mio fardello per lo svolgimento del dovere. In realtà, verso le undici o mezzanotte, il mio cuore cominciava a battere forte. La mattina successiva mi svegliavo con la testa pesante e il corpo debole. Ci voleva un po’ di tempo per sistemarmi prima di poter cominciare a lavorare. Poiché la mia attenzione non era nitida, il mio tasso di errore nell’ambito dei miei doveri era aumentato e la mia efficienza lavorativa non era elevata. Svegliandomi tardi, saltavo la devozione spirituale e andavo direttamente al lavoro. Ogni giorno non riflettevo sulla corruzione che rivelavo né riassumevo le deviazioni nell’assoluzione del mio dovere. Svolgevo il dovere prestando il mio servizio senza ingresso nella vita, e l’efficacia della mia prestazione era peggiorata. Per guadagnarmi l’ammirazione degli altri, trascorrevo quelle due o tre ore in più restando sveglia fino a tardi. Tuttavia, la mia efficienza lavorativa non migliorò molto e, a lungo andare, la mia salute peggiorò. Mi resi conto che restare alzata fino a tardi per dimostrare il mio leale adempimento del dovere era il modo più insensato e assurdo di agire. Mi resi anche conto che i pensieri instillati nelle persone da Satana, come “Piegati a un compito e sforzati di dare il massimo fino al giorno della tua morte”, “I bachi da seta primaverili tesseranno fino alla morte e le candele consumeranno i loro stoppini”, sono tutti dannosi per le persone e pericolosi per la loro vita. Solo Dio ha a cuore e dà valore alla vita umana, definendo orari normali di lavoro e di riposo e lasciando che le persone vivano e lavorino secondo regole normali. C’è l’amore di Dio in questo. Dio richiede che le persone adempiano al dovere di un essere creato con lealtà. Questa lealtà non significa spingere i nostri corpi alla malattia e all’esaurimento, ma svolgere i doveri al meglio delle nostre capacità, prestando attenzione all’introspezione della nostra indole corrotta, ricercando la verità e agendo secondo i principi. Tuttavia, avevo manifestato una lealtà insensata, un buon comportamento architettato per indurre in errore le persone. Quando capii questo, mi sentii più tormentata dal rimorso e in debito. Non potevo continuare a portare questo tipo di motivazione errata nello svolgimento del mio dovere.

Il giorno successivo, pianificai di nuovo il mio programma di lavoro andando a letto e alzandomi presto e facendo attività fisica al mattino e alla sera. Dopo aver provato per un po’, le mie palpitazioni cardiache e i battiti accelerati praticamente scomparvero. Inoltre, alzandomi presto la mattina potevo dedicare del tempo alla devozione spirituale e a scrivere articoli di testimonianza esperienziale; anche il mio cuore era relativamente sereno. Pianificando il tempo in modo ragionevole, la mia efficienza lavorativa era aumentata e anche il mio stato mentale era migliorato molto.

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