La persecuzione e la sofferenza mi hanno fatto amare Dio ancora di più

06 Novembre 2019

di Liu Zhen, provincia dello Shandong

Mi chiamo Liu Zhen. Ho 78 anni, e sono una semplice cristiana della Chiesa di Dio Onnipotente. Sono grata a Dio Onnipotente per avere scelto me, una donna anziana di un villaggio rurale, niente di speciale agli occhi del mondo. Dopo che ho accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni, ho pregato Dio quotidianamente, ho ascoltato letture della parola di Dio, ho partecipato a incontri e sono stata in comunione con i miei fratelli e le mie sorelle; gradualmente, ho cominciato a capire alcune verità e ad avere una comprensione chiara di certe cose. Mi sentivo piena di gioia, e vivevo con una felicità che non avevo mai provato prima. Dato che sono anziana e ho difficoltà a camminare, non ero in grado di uscire di casa per andare agli incontri della Chiesa; quindi, preoccupati per me, i miei fratelli e sorelle si riunivano a casa mia. Non mancavano mai un incontro, nel gelo dell’inverno o nell’arsura dell’estate; né il vento, né la pioggia, né la neve hanno mai impedito loro di venirmi a trovare e di aver cura di me, una semplice donna anziana. In particolare, quando leggevamo la parola di Dio, se c’era qualcosa che non capivo, lo condividevano sempre con me con pazienza, senza mai ignorarmi né guardarmi dall’alto in basso. Ne ero profondamente commossa perché, se non fosse stato per l’amore di Dio, chi mai mi avrebbe mostrato tanta pazienza e tanto affetto? Nelle mie interazioni con i miei fratelli e sorelle, ho notato che erano molto differenti dai laici. Quello che vivevano era tolleranza e amore, erano in grado di aprire i loro cuori e di trattarsi l’un l’altro con sincerità, senza barriere né distanze tra loro. Erano uniti come una famiglia, e questo mi ha resa ancora più certa riguardo all’opera di Dio Onnipotente. Man mano che comprendevo nuove verità, mi sono resa conto che avrei dovuto compiere il mio dovere in quanto essere creato, quindi ho detto alla Chiesa che avevo intenzione di assumermi qualche responsabilità. Tuttavia, poiché la mia età mi impediva di assolvere la maggior parte delle funzioni, la Chiesa mi ha incaricata di svolgere la funzione di ospite a casa mia. Ho accettato, grata a Dio per avermi assegnato un compito adeguato alle mie capacità. Così, andavo molto d’accordo con i miei fratelli e le mie sorelle e provavo una grande sensazione di sollievo sia nel corpo che nella mente. Anche alcune malattie delle quali soffrivo hanno cominciato a migliorare, quindi ero ancora più grata a Dio Onnipotente per la Sua grazia e la Sua misericordia.

Tuttavia, i tempi felici non sono durati a lungo, poiché io e i miei fratelli e le mie sorelle del villaggio siamo stati denunciati da un malvagio. I miei fratelli e le mie sorelle sono stati tutti arrestati dalla polizia, che ha ordinato al segretario di partito del villaggio di portare anche me alla stazione di polizia. Giunta lì, la polizia mi ha chiesto: “Come sei giunta a credere in Dio? Perché credi in Dio?”. Ho risposto: “Credere in Dio è un principio immutabile. Leggendo la parola di Dio ogni giorno possiamo comprendere molte verità, essere brave persone secondo la Sua parola e seguire il giusto cammino nella vita. Chi crede in Dio non picchia né insulta altre persone, e obbedisce sempre alla legge. Quindi, cosa c’è di sbagliato nel credere in Dio? Perché ci arrestate?” L’agente mi ha guardata con disprezzo e mi ha chiesto in modo sgarbato: “Chi ti ha predicato il Vangelo? C’è qualcun altro nella tua famiglia che è credente?” Ho detto che ero l’unica nella mia famiglia a essere credente. Si sono resi conto che non avrebbero ottenuto alcuna informazione da me, quindi mi hanno rilasciata quel giorno stesso. Dopo essere andata via, mi sono chiesta perché la polizia mi avesse lasciata andare con tanta facilità. Solo una volta tornata a casa ho appreso che, quando i miei familiari avevano scoperto che ero stata portata alla stazione di polizia, avevano usato i loro contatti e versato la somma di 3.000 Yuan perché fossi rilasciata. Ma la polizia stava ancora seminando il disaccordo tra me e la mia famiglia, poiché aveva chiesto loro di impedirmi di credere in Dio. Mia nuora ha litigato con mio figlio per questo, e ha minacciato di suicidarsi bevendo del pesticida se avessi continuato a credere in Dio. È a questo punto che mi sono resa conto che la polizia del Partito Comunista Cinese è marcia fino al midollo. Avevo una famiglia perfettamente pacifica, e loro avevano agitato tanto le acque che adesso eravamo come cane e gatto! Io credevo nell’unico vero Dio che ha creato ogni cosa in cielo e in terra, e oggi Dio Onnipotente è venuto a salvarci chiedendoci di capire la verità, di vivere a sembianza d’uomo, di parlare e comportarci in maniera consona alla nostra coscienza e a ciò che è giusto, e di non agire contro la nostra umanità o la nostra morale. Non ho fatto altro che stare a casa a leggere la parola di Dio, organizzare incontri e compiere il mio dovere, il mio dovere, ma la polizia del Partito Comunista Cinese mi ha incastrata e mi ha accusata di “disturbo dell’ordine pubblico”. Ha alterato apertamente i fatti, distorto deliberatamente la verità, accusato arbitrariamente le persone di falsi crimini! Satana è davvero spregevole. Non erano che sfacciate calunnie, diffamazione maliziosa. La polizia aveva appreso da quell’informatore che io ospitavo incontri con i miei fratelli e sorelle nella mia casa, quindi dopo quel fatto non hanno smesso di tormentarmi. Poco dopo, mi hanno portata alla stazione di polizia per interrogarmi, e mi hanno minacciata dicendo: “Dicci i nomi dei leader della tua Chiesa e di quelli che ospiti in occasione degli incontri. Se non ce li dirai, ti chiuderemo in prigione!” Fermamente ma con correttezza, ho risposto: “Non so nulla! Non ho niente da dirvi!” La polizia era furente oltre ogni dire ma, dato che Dio mi proteggeva, non hanno osato mettermi le mani addosso.

Dopo avermi rilasciata, la polizia ha continuato a sorvegliarmi nella vana speranza di usarmi come esca per catturare un “pesce più grosso”. Avevo paura di coinvolgere i miei fratelli e le mie sorelle, quindi non osavo più tenermi in contatto con loro e perciò mi sono estraniata dalla vita della Chiesa. Senza di essa mi sentivo vuota nel cuore e priva di un rifugio, e mi sono gradualmente allontanata da Dio. Ogni giorno vivevo nel panico e nella paura, temendo nel profondo che la polizia sarebbe di nuovo venuta a prendermi. In precedenza avevo passato le giornate ascoltando la parola di Dio, e i Sermoni e la Condivisione, ma ora questo era impossibile perché, se mi avessero vista pregare o se avessi anche solo pronunciato la parola “Dio”, la mia famiglia mi avrebbe fatto una bella ramanzina. Mia nuora mi parlava sempre con freddezza perché ero stata multata dalla polizia, mentre mio marito e mio figlio mi rimproveravano di continuo. La famiglia che una volta aveva supportato la mia fede in Dio Onnipotente ora mi osteggiava e mi perseguitava in ogni modo. Questo mi riempiva di tristezza, il mio spirito si sentiva oppresso, vivevo in un’oscurità e un dolore mai sperimentati prima. Non avendo letture della parola di Dio da ascoltare ed essendo impossibile per me essere in comunione con i miei fratelli e sorelle, il mio spirito si sentiva incredibilmente arido. Ogni notte mi rigiravo nel letto, non riuscivo a dormire: spesso sentivo la mancanza delle ore felici che avevo passato negli incontri con i miei fratelli e sorelle. In momenti come quelli, odiavo il governo del Partito Comunista Cinese che aveva provocato tutta la mia infelicità, che mi aveva fatto perdere il diritto, spettante a ogni essere creato, di credere liberamente in Dio e di adorarLo, che mi aveva fatto perdere la mia vita nella Chiesa, mi aveva impedito di condividere in merito alla parola di Dio con i miei fratelli e con le mie sorelle, nonché di compiere il mio dovere. Nella mia infelicità, potevo solo pregare Dio in silenzio: “Oh, Dio! Vivo nell’oscurità, sento che il mio spirito si è inaridito, e desidero vivere la vita della Chiesa con i miei fratelli e le mie sorelle. Oh, Dio! Ti supplico di aprirmi una via!”

Mi sono presentata di fronte a Dio e ho continuato a invocarLo così. Dio ha davvero ascoltato le mie preghiere, poiché ha fatto sì che i miei fratelli e le mie sorelle mi venissero a trovare. Una delle sorelle sapeva che spesso mi recavo nei campi a raccogliere il cotone, quindi, in segreto, è venuta lì per incontrarmi, e abbiamo stabilito un orario per vederci lì. Ogni volta che ci incontravamo, uscivo presto nel campo per raccogliere il cotone; mentre tutti gli altri pranzavano, io mi accucciavo nel campo con la mia sorella per leggere la parola di Dio. Vedere la mia sorella è stato come vedere un parente perduto da tempo. Non potevo smettere di piangere di gioia. Le ho raccontato dell’ingiustizia e della tristezza che avevo sopportato, e anche delle incomprensioni con la mia famiglia. Mi ha confortata mentre le parole di Dio mi nutrivano, e abbiamo condiviso in merito alla volontà di Dio; gradualmente, la mia situazione ha cominciato a migliorare. La persecuzione da parte del governo del Partito Comunista Cinese ha fatto sì che potessimo incontrarci soltanto accucciate in un campo di cotone. Un giorno, abbiamo letto un passaggio della parola di Dio: “Fra di voi, non esiste nessuno che sia tutelato dalla legge, anzi, siete penalizzati dalla legge e il problema maggiore è che nessuno vi comprende, neanche i vostri parenti, i vostri genitori, i vostri amici o i vostri colleghi; nessuno vi comprende. Quando Dio vi abbandona, vi diventa impossibile continuare a vivere sulla terra ma, ciononostante, nessuno di voi può sopportare di stare lontano da Dio; è questo il significato della conquista degli uomini da parte di Dio, è questa la gloria di Dio. […] Non si possono ottenere le benedizioni in uno o due giorni; vanno guadagnate con grande sacrificio. In altre parole, dovete avere un amore che sia stato raffinato, una grande fede e le molte verità che Dio vi chiede di arrivare a comprendere; inoltre, dovete essere in grado di rivolgervi alla giustizia senza esserne intimiditi e senza atteggiamenti ambigui, e di amare costantemente e incessantemente Dio. Dovete essere determinati, cambiare la vostra indole di vita, guarire dalla vostra corruzione e accettare tutto ciò che Dio dispone senza lamentarvi e dovete essere obbedienti persino fino alla morte. Questo è quanto dovete riuscire a fare, questo è lo scopo finale dell’opera di Dio e ciò che Egli esige dal vostro gruppo di persone(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio è semplice come l’uomo la immagina?”). La parola di Dio mi ha fatto capire che per me era necessario sopportare la sofferenza di quel periodo. La Cina è una nazione dominata dall’ateismo nella quale chi crede in Dio è perseguitato e deriso, ma tale sofferenza era temporanea e limitata, ed era stata organizzata con attenzione da Dio per perfezionare la mia fede in Lui e la mia obbedienza nei Suoi confronti, in modo che io potessi, in futuro, ricevere meglio la Sua promessa e le Sue benedizioni. Non desideravo più nient’altro, perché avere Dio era sufficiente. Allo stesso tempo, mi sono resa conto che le leggi promulgate dal governo del Partito Comunista Cinese non erano che semplici trucchi per ingannare le persone. Agli occhi del mondo esterno il governo sostiene la libertà religiosa, ma in realtà i credenti in Dio non hanno nemmeno il diritto di leggerNe la parola o di incontrarsi. Semplicemente, il governo non tollera l’esistenza di chi crede in Dio e non consente alle persone di seguire Dio o la retta via nella vita. Proprio come dice Dio Onnipotente: “Libertà religiosa? I diritti e interessi legittimi dei cittadini? Sono tutti trucchi per coprire il peccato!(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Lavoro e ingresso (8)”). I cieli e la terra creati da Dio sono vasti, ma in Cina chi crede in Dio non ha nessun appiglio. Chiunque creda in Dio viene arrestato e perseguitato dal Partito Comunista Cinese e la sua libertà viene limitata. Il Partito Comunista Cinese non desidera nulla di più che sterminare ogni singolo credente in Dio e trasformare la Cina in una nazione senza Dio. Il Partito Comunista Cinese è così corrotto, malvagio e reazionario. È davvero incompatibile con Dio, è un nemico di Dio che non Ne tollera l’esistenza!

Così, ho continuato a incontrare mia sorella in segreto, nel campo di cotone. Ma il tempo passava, e stava per arrivare l’inverno. Le foglie delle piante di cotone si appassivano e cadevano, e il campo non ci dava più una copertura per i nostri incontri, quindi mi sono ritrovata nuovamente senza fratelli né sorelle con i quali condividere la parola di Dio. Inizialmente sono stata in grado di tener fede alla parola di Dio e di mantenere un normale rapporto con Lui, ma senza ciò che la parola di Dio mi forniva, senza il suo nutrimento, il mio spirito si è fatto sempre più arido e secco, e ben presto sono caduta nuovamente nell’oscurità. Era come se fossi precipitata dal paradiso all’inferno, ed ero così infelice che anche la morte sarebbe stata preferibile. La mia famiglia credeva nelle menzogne della polizia, quindi mi teneva d’occhio ogni giorno e minacciava di picchiarmi se avessi continuato a credere in Dio Onnipotente. Non osavo pregare in casa; potevo farlo soltanto di notte, sotto le coperte, o quando non c’era nessuno in casa. Passavo ogni giorno così. Oltre a sopportare le recriminazioni della mia famiglia, dovevo sopportare anche le chiacchiere e i pettegolezzi della gente del villaggio. Di fronte a tutto questo mi sentivo particolarmente infelice, debole e impotente nello spirito, ero giù di morale ogni giorno. Sentivo che, avendo perso la vita della Chiesa, impossibilitata a leggere la parola di Dio e a vedere i miei fratelli e le mie sorelle, il semplice fatto di essere viva fosse un tormento e avesse perso tutta la sua gioia. Ripensavo a come, in passato, quando mi sentivo debole e affranta, le parole di Dio mi avevano sempre confortata, i miei fratelli e le mie sorelle mi avevano sempre sostenuta con pazienza e a come, una volta capita la volontà di Dio, mi ero sentita immediatamente a mio agio e libera, e il mio morale tornava a sollevarsi. Ma ora, a causa della persecuzione e della sorveglianza da parte della polizia, avevo perso il diritto di leggere la parola di Dio e non potevo nemmeno vedere i miei fratelli e le mie sorelle. Ogni giorno era uno sforzo, lungo e difficile; vedendo come campavo senza sentirmi viva, come se fossi morta, e ripensando a quanto ero stata piena di vita in passato, quando vivevo alla presenza di Dio nella Chiesa, mi sentivo afflitta e profondamente infelice. Quando poi ripensavo a come la mia famiglia fosse stata presa in giro e ingannata dal Partito Comunista Cinese, a come non mi capisse e a come avesse seguito le istruzioni del Partito nel limitare la mia libertà, sentivo il mio cuore spezzarsi ancora di più. Proprio quando mi sembrava di non avere più nessuno cui rivolgermi, pregavo Dio in continuazione supplicandoLo di aprirmi una via. “Oh, Dio! Ora non posso leggere la Tua parola né vivere la vita della Chiesa, e questa vita è diventata insopportabile per me. Oh, Dio! La mia famiglia è stata ingannata dal Partito Comunista Cinese e prova con tutte le forze a impedirmi di credere in Te. Ti prego, aiutami, permettimi di testimoniare le Tue azioni e fa’ sì che i miei familiari non siano più ingannati e usati da Satana. Oh, Dio! Desidero affidarTi la mia famiglia, e Ti chiedo di mostrarmi una via d’uscita”.

Grazie a Dio, Egli ha davvero ascoltato le mie preghiere. Qualche tempo dopo, una sera, sono improvvisamente svenuta davanti al letto. Mio marito era terrorizzato e non sapeva cosa fare, così mio figlio ha chiamato subito i servizi di emergenza. Quando il primo ospedale che ha risposto ha scoperto che la paziente era una vecchia gravemente malata, ha rifiutato di accettarmi. Mio figlio ha chiamato il numero di emergenza di un altro ospedale, e il medico ha detto che non avevo molte possibilità di tornare in me, che non aveva senso darsi da fare per salvarmi, che la mia famiglia avrebbe dovuto prepararsi al peggio. Ma mio figlio si è rifiutato di lasciar perdere, e li ha supplicati finché non hanno potuto fare altro che cedere e portarmi all’ospedale. Però, anche dopo le procedure di pronto soccorso, sono rimasta priva di conoscenza. Non c’era nulla che i medici potessero fare, e la mia famiglia era sicura che non sarei sopravvissuta. Ma nulla è impossibile per Dio, perché è stato allora che è avvenuto un miracolo! Dopo essere rimasta in un grave stato di coma per 18 ore, sono lentamente tornata in me. Tutti i presenti erano sbalorditi. Quando ho aperto gli occhi e ho visto i dottori, ho pensato di avere di fronte degli angeli. Ho chiesto loro dove fossi, uno mi ha risposto che ero in ospedale; mentre controllavano freneticamente i miei segni vitali, continuavano a borbottare: “È davvero un miracolo…” Ben presto mi sono alzata a sedere; avevo molta fame. L’infermiera mi ha dato da mangiare. Quando ho finito, mi sono sentita piena di forza e di energia. Sapevo che era stato uno degli atti miracolosi di Dio Onnipotente, che Dio aveva ascoltato le mie preghiere e che aveva aperto una via per me. Seduta sul letto, non sono riuscita a trattenermi dal cantare lodi a Dio. Il medico, stupito, non ha potuto fare a meno di chiedermi: “Signora, chi è questo Dio in cui lei crede?” Ho risposto: “Credo nell’unico vero Dio, che ha creato ogni cosa in cielo e in terra: Dio Onnipotente!” Il medico ha reagito guardandomi stupito, mentre la mia famiglia era sorpresa e felicissima nel vedermi cantare. Una volta uscita dall’ospedale, sono tornata a casa; uno alla volta, i miei vicini sono venuti a trovarmi e dicevano: “Incredibile! Tutti i medici avevano detto che non c’erano speranze, e invece ti sei svegliata. È un miracolo!” Ho testimoniato Dio con loro, dicendo che la mia guarigione era dovuta al grande potere di Dio, che Lui mi aveva salvata, che senza di Lui sarei morta, che era stato Dio a darmi un’altra possibilità di vivere. Ho detto loro che tutta l’umanità è stata creata da Dio, che è Dio a darci la vita, che Dio organizza e gestisce le nostre vite, che la gente non può allontanarsi dalla Sua guida perché allontanarsi da Dio significa morire. Dopo quell’esperienza, la mia famiglia ha smesso di opporsi alla mia fede in Dio, e Dio mi ha anche donato una benedizione inattesa: anche mio marito ha accettato la fase corrente dell’opera di Dio. Dopo quel momento, mio marito è venuto spesso con me agli incontri di condivisione e io mi sono sentita davvero felice, in pace e al sicuro. Da allora ho passato ogni giorno nella gioia, perché avevo davvero visto la saggezza e l’onnipotenza di Dio, e ho ringraziato e lodato Dio dal profondo del cuore!

Grazie alla mia esperienza, sono arrivata a comprendere davvero che, qualunque cosa Dio faccia a una persona, lo fa per amore. Dietro al fatto che Dio abbia permesso a Satana di perseguitarmi si celano le Sue buone intenzioni. Il Partito Comunista Cinese avrebbe voluto utilizzare il mio arresto e la persecuzione per spingermi a rinunciare a Dio e a tradirLo, ma non aveva idea che la saggezza di Dio si esercita sulla base dei trucchetti di Satana. Non solo l’oppressione da parte del Partito Comunista Cinese ha fallito nell’intento di spingermi a rinunciare a Dio e a tradirLo, ma mi ha anche consentito di vedere con chiarezza l’essenza malvagia del Partito nel suo resistere a Dio e agire contro il cielo, rendendo ancora più salda la mia certezza che la parola di Dio è la via, la verità e la vita! Mi ha anche permesso di vedere il grande potere e le azioni miracolose di Dio, rafforzando così il mio amore e la mia fedeltà nei Suoi confronti. Proprio come dice la parola di Dio Onnipotente: “Secondo il Mio piano, Satana si è sempre tenuto alle calcagna e agendo come complemento della Mia saggezza ha sempre cercato di trovare modi e mezzi per compromettere il Mio piano originario. Ma potevo Io soccombere alle sue macchinazioni ingannevoli? Tutto in cielo e in terra è al Mio servizio: le macchinazioni ingannevoli di Satana potrebbero forse essere diverse? È proprio qui che interviene la Mia sapienza; è proprio questo che hanno di portentoso i Miei atti, ed è il principio secondo cui viene attuato l’intero Mio piano di gestione(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 8”). Più il Partito Comunista Cinese resiste follemente a Dio e perseguita il popolo da Lui eletto, più noi siamo in grado di capire e abbandonare il Partito, di comprendere la verità e di conoscere la saggezza e gli atti miracolosi di Dio. La nostra fede nel seguire Dio cresce a sua volta, e diventiamo più capaci di prestare risonante testimonianza a Dio. Tramite l’esperienza della persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese, ho visto con chiarezza che, nell’opera di Dio, Satana funge semplicemente da contrasto, da strumento di servizio per Dio; e ho anche riconosciuto in maniera più chiara il sincero desiderio di Dio di salvare l’umanità. In futuro, qualunque difficoltà o ostacolo dovrò affrontare, desidero compiere il mio dovere il meglio possibile e fare la mia parte per soddisfare la volontà di Dio.

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