Segnalare un falso capo: una battaglia personale

12 Febbraio 2022

di Gan Xiao, Cina

Nel mese di agosto dell’anno scorso sono stata destituita dal mio incarico e un leader mi ha trasferita in un’altra chiesa. Alla mia prima riunione nella nuova destinazione, ho visto fratello Liang Hui presentarsi con un’ora di ritardo. Era presente anche sorella Tan Min, la leader della chiesa. Ho pensato: “Ho sentito i fratelli e sorelle dire che Liang Hui è negligente e nello svolgimento del suo dovere fa quello che gli pare e si presenta ingiustificatamente in ritardo alle riunioni. Anche oggi è molto in ritardo, quindi Tan Min dovrebbe tenere una condivisione con lui su questo problema”. Ma lei era rimasta in silenzio, facendo finta di niente. Durante la riunione, un altro fratello ha detto di sentirsi vincolato dal denaro, non riuscendo a concentrarsi sul proprio dovere, e sembrava piuttosto giù. Qualcuno di noi ha trovato alcune parole di Dio da condividere per aiutarlo, ma Tan Min, la leader della chiesa, non ha condiviso nulla. Ho notato che durante la riunione non si assumeva nessuna responsabilità e svolgeva il proprio dovere con superficialità, senza aiutare quanti si trovavano in difficoltà. Avrei voluto parlargliene, ma poi ho pensato che, essendo quella la mia prima riunione lì, forse non avevo il polso della situazione ed era meglio aspettare prima di prendere la parola. Nel vedere che anche nelle riunioni successive lei non cambiava atteggiamento, sono rimasta perplessa. Certe volte poneva fine alle riunioni piuttosto sbrigativamente dopo la lettura delle parole di Dio, condividendo ben poco su di esse, e non dedicava attenzione alla condivisione delle parole di Dio. Ho pensato tra me e me: “L’elemento portante del dovere di un leader è guidare i fratelli e le sorelle nella lettura delle parole di Dio e nella condivisione sulla verità, per metterli in condizione di comprendere la verità e di entrare nella realtà delle Sue parole. Ma Tan Min non fa da guida durante la condivisione delle parole di Dio e non risolve i problemi delle persone. Non vuole forse dire che trascura il proprio dovere? Che fa le cose con superficialità? In che modo si possono portare le cose a termine facendo così? Se continuerà così, tutti quanti vedranno rimandato il proprio ingresso nella vita. Voglio sollevare l’argomento, ma ho paura che non l’accetterà e dirà che sono arrogante e invece di intromettermi negli affari degli altri dovrei riflettere su me stessa, visto che sono stata sollevata dal mio incarico”. Questo pensiero mi ha indotta a fare marcia indietro e a concentrarmi su me stessa.

Un mese dopo mi è stato affidato un altro dovere e mi sono vista assegnare altre due riunioni di gruppo. I fratelli e sorelle che partecipavano a quelle riunioni non si concentravano né sulla condivisione riguardo alla parola di Dio né sulla discussione delle loro esperienze e della loro conoscenza. A volte tutto si riduceva a quattro chiacchiere. Ho avuto l’impressione che il successo della vita della chiesa fosse direttamente legato a chi ne è alla guida e che se le cose fossero continuate così l’ingresso nella vita dei fratelli e sorelle ci sarebbe andato di mezzo, perciò ho sollevato l’argomento con Tan Min. Con mia sorpresa, lei si è categoricamente rifiutata di accettare le mie parole dicendo persino con insistenza che l’insuccesso della vita della chiesa era un problema dei fratelli e sorelle. Ho pensato tra me e me: “Non riflette su sé stessa e scarica tutta la responsabilità sui fratelli e le sorelle. Come leader della chiesa non accetta affatto la verità, non ascolta i suggerimenti dei fratelli e sorelle e non si fa carico di alcun fardello per la vita della chiesa. Come può guidare gli altri a capire la verità o entrare nella realtà della parola di Dio? Così non farà che danneggiare i fratelli e sorelle. Devo affrontare nuovamente l’argomento con lei”. Ma proprio mentre stavo per dire qualcosa, ho cominciato a preoccuparmi, pensando: “Ha appena rifiutato di accettare il mio consiglio e si è pure risentita. A cosa servirà ripetermi? Dato che è una leader della chiesa, se le parlassi di nuovo potrebbe dire che sto oltrepassando i limiti e serbarmi rancore. È meglio che tenga la bocca chiusa”. Quella prospettiva mi metteva a disagio, ma infine ho preferito non parlare. Qualche giorno dopo Tan Min mi ha detto che aveva trattato i fratelli e sorelle durante una riunione, descrivendo con dovizia di particolari come li aveva trattati. Sbalordita, ho pensato: “Come puoi essere così priva di consapevolezza? La vita della chiesa è priva di disciplina perché sei irresponsabile e negligente nel tuo ruolo di leader della chiesa. Come puoi rimproverare gli altri per questo? Limitarsi a rimproverare le persone senza alcuna condivisione sulla verità non risolverà nulla”. Volevo proprio affrontare di nuovo la questione, ma vedendola così convinta ho pensato che non l’avrebbe presa molto bene. Ho pensato: “Sono appena stata rimossa, quindi che diritto ho di fare parola dei suoi problemi? E poi ci incrociamo di continuo: se si offendesse, le cose si farebbero difficili per me nella chiesa. E se dovesse rifiutarsi di assegnarmi un dovere, perderò la mia possibilità di salvezza. Va bene, non dirò nulla e me ne starò a testa bassa, vivendo la vita della chiesa e facendo il mio dovere”.

Ho sentito alcuni fratelli e sorelle dire che, sebbene Tan Min fosse responsabile del lavoro di evangelizzazione, era da un po’ che con loro non teneva nemmeno delle riunioni. Hanno aggiunto che non riuscivano a occuparsi dei problemi dei neofiti, alcuni dei quali, disturbati da pastori religiosi e da anziani, avevano smesso di partecipare alle riunioni. Ho pensato: “Il lavoro di evangelizzazione è importantissimo, eppure Tan Min non fa nulla per affrontare i veri problemi. Che comportamento irresponsabile! Tan Min non svolge alcun lavoro concreto ed è direttamente responsabile se i neofiti si tirano indietro perché non ricevono l’irrigazione o il nutrimento!” Mi sembrava un problema molto grave e dovevo assolutamente affrontarlo con lei faccia a faccia. Un paio di giorni dopo ho visto Tan Min e ho sollevato la questione menzionata da quei fratelli e sorelle, ma lei ha insistito nel rovesciare tutta la colpa sugli altri. Non sembrava che si stesse assumendo alcuna responsabilità. Ho anche puntualizzato che non fare nulla per affrontare i problemi concreti nel suo ruolo di leader della chiesa era un atto irresponsabile, e che così facendo avrebbe provocato un ritardo nel lavoro della chiesa, oltre a recare danno ai fratelli e sorelle. Ma lei ha solo messo il muso, senza dire nemmeno una parola. Ho pensato: “Non porta avanti lavoro concreto, non si assume un fardello per il proprio dovere e non ha mai accettato mai la verità. Significa che è una falsa leader che è stata smascherata, e dovrei riferire i suoi problemi a un leader superiore per farla sollevare dal suo incarico il prima possibile”. Ma ero titubante, e ho pensato: “Se la denuncio e lei lo scopre, dirà che l’ho presa di mira e che ce l’ho con lei? Poco male se fosse sollevata dall’incarico, ma se così non fosse non si sentirebbe offesa? In quel caso per me diventerebbe molto difficile rimanere in questa chiesa. Se mi destituisse e perdessi il mio incarico, perderei la mia possibilità di salvezza. D’accordo: non denuncerò i suoi problemi, e mi atterrò solo al dovere che mi compete”. Ma mi sono sentita subito molto in colpa per averlo pensato. Avevo capito che la chiesa aveva una falsa leader ma lo tenevo per me. Così facendo, ostacolavo il lavoro della chiesa? Mi sentivo molto combattuta, così mi sono presentata dinanzi a Dio e ho pregato: “Dio, ho visto i problemi di Tan Min e vorrei denunciarla, ma sono preoccupata. Per favore, guidami in modo che io possa riuscire vittoriosa su queste forze oscure e salvaguardare il lavoro della chiesa”.

Poi ho letto un passo della parola di Dio: “Quale atteggiamento si dovrebbe tenere in merito a come trattare un capo o un lavoratore? Se quello che un capo o un lavoratore fanno è giusto e in linea con la verità, allora puoi obbedire loro; se quello che fanno è sbagliato e non è in linea con la verità, allora non dovresti obbedire loro e puoi smascherarli, contrastarli ed esprimere un parere diverso. Se sono incapaci di svolgere lavoro pratico o compiono azioni malvagie che causano disturbo al lavoro della chiesa e si rivelano essere un falso capo, un falso lavoratore o un anticristo, allora puoi discernerli, smascherarli e segnalarli. Eppure ci sono alcuni eletti di Dio che non comprendono la verità e sono particolarmente codardi. Costoro temono di essere soffocati e puniti da falsi leader e anticristi, perciò non osano sostenere i principi. Dicono: ‘Se il capo mi butta fuori, sono finito; se fa in modo che tutti mi smascherino o mi abbandonino non potrò più credere in Dio. Se vengo espulso dalla chiesa, Dio non mi vorrà e non mi salverà. La mia fede non sarà stata inutile?’ Tale modo di pensare non è ridicolo? Queste persone hanno vera fede in Dio? Un falso leader o un anticristo che ti espelle rappresenterebbe Dio? Quando un falso leader o un anticristo ti punisce e ti espelle, questa è opera di Satana e non ha nulla a che fare con Dio; quando le persone vengono epurate o espulse dalla chiesa, questo è in linea con la volontà di Dio solo quando vi è una decisione comune tra la chiesa e tutti i prescelti da Dio, e quando l’epurazione o espulsione è interamente in linea con le disposizioni lavorative della casa di Dio e le verità principi delle parole di Dio. In che modo il fatto di essere espulso da un falso leader o un anticristo potrebbe implicare che non sarai salvato? Questa è la persecuzione da parte di Satana e degli anticristi, e non significa che non sarai salvato da Dio. Che tu possa essere salvato o meno dipende da Dio. Nessun essere umano ha i requisiti per decidere se tu possa essere salvato da Dio. Questo deve esserti chiaro. E considerare l’essere espulso da falsi leader e anticristi come essere espulso da Dio non è forse fraintendere Dio? Sì. Non è solo fraintendere Dio, ma anche disobbedirGli. È inoltre una sorta di blasfemia contro Dio. E fraintendere Dio in questo modo non è da ignoranti e da stupidi? Quando un falso leader o un anticristo ti espelle, perché non ricerchi la verità? Perché non cerchi qualcuno che comprenda la verità così da acquisire un po’ di discernimento? E perché non hai segnalato il fatto ai superiori? Questo dimostra che tu non credi sia la verità a regnare sovrana nella casa di Dio, dimostra che non hai vera fede in Dio, che non sei una persona che crede veramente in Dio. Se hai fiducia nell’onnipotenza di Dio, perché temi la ritorsione da parte di un falso capo o di un anticristo? Può un individuo così determinare il tuo destino? Se sei capace di discernimento e ti accorgi che le sue azioni sono in contrasto con la verità, perché non tieni condivisione con i prescelti di Dio che comprendono la verità? Hai una bocca, quindi perché non hai il coraggio di parlare? Perché sei tanto spaventato da un falso capo o un anticristo? Questo dimostra che sei un vigliacco, un buono a nulla, un lacchè di Satana(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 3 – Escludono e aggrediscono coloro che perseguono la verità”). Leggere queste parole mi ha davvero illuminato il cuore. Quando troviamo un falso leader nella chiesa non dovremmo prostrarci ed essere limitati da costui a ogni piè sospinto. Dobbiamo farci avanti, smascherarlo e denunciarlo ai superiori. È la volontà di Dio. Benché avessi saputo che Tan Min non svolgeva il lavoro concreto e che era una falsa leader, non avevo osato parlare apertamente dei suoi problemi perché avevo visto le cose dal punto di vista sbagliato: avevo pensato che in quanto leader possedesse l’autorità e spettasse a lei stabilire se io potessi svolgere un dovere, e che offendendola avrei rischiato di perderlo e di conseguenza non sarei stata salvata. Mi sono resa conto che, nonostante tutti gli anni in cui avevo nutrito la fede, non avevo capito nulla di Dio. Nella casa di Dio sono la verità e Dio Stesso a regnare. Se io abbia un dovere o se possa essere salvata dipende da Dio, non dai leader. Anche se una falsa leader avesse l’autorità e io in effetti venissi soppressa, sarebbe una cosa temporanea. Poiché Dio vede tutto e lo Spirito Santo rivelerà ogni cosa, prima o poi i falsi leader e gli anticristi saranno smascherati e scacciati. Non avevo compreso l’indole giusta di Dio e avevo temuto di offendere gli altri, ma non avevo temuto di offendere Dio. Egli non aveva un posto nel mio cuore. Che genere di fede avevo? Avevo creduto, non essendo leader, di non essere nella posizione di poter criticare Tan Min, e che gli altri mi avrebbero intimato di farmi gli affari miei. Il mio modo di vedere era assolutamente ridicolo. Poiché sono un membro della casa di Dio, non importa se io sia destituita o che dovere io svolga: se scopro un falso leader nella chiesa è mia responsabilità, è mio obbligo denunciarlo: significa sostenere il lavoro della chiesa ed è una cosa positiva. Significa anche assumersi la responsabilità della vita dei fratelli e sorelle, e non invece oltrepassare i limiti o intromettersi; soprattutto, non vuol dire che io sia arrogante e mi metta su un piedistallo. Significa svolgere il dovere di una delle persone elette da Dio. Questa consapevolezza mi ha fatto riflettere sul perché avessi avuto tanto timore di smascherare una falsa leader. Qual era la vera radice del problema?

Ricercando, ho letto queste parole di Dio: “La coscienza e la ragione dovrebbero essere le componenti dell’umanità di una persona. Sono entrambe le cose più fondamentali e della massima importanza. Che razza di persona è un individuo che manca di coscienza e che non ha la ragione dell’umanità normale? In generale, è una persona che manca di umanità, che possiede un’umanità estremamente scarsa. In dettaglio, quali manifestazioni di umanità carente mostra questa persona? Proviamo ad analizzare quali caratteristiche possiedono persone del genere e quali manifestazioni specifiche presentano. (Sono egoiste e meschine.) Le persone egoiste e meschine sono superficiali nelle loro azioni, e non si lasciano coinvolgere da nulla che non le interessi personalmente. Non considerano gli interessi della casa di Dio, né mostrano rispetto per la Sua volontà. Non si assumono mai il fardello di assolvere il loro dovere o testimoniare per Dio, e non hanno alcun senso di responsabilità. […] Vi sono persone che non si assumono alcuna responsabilità, indipendentemente dal dovere che svolgono. E non riferiscono tempestivamente ai loro superiori dei problemi che scoprono. Quando vedono gli altri essere d’intralcio e di disturbo, chiudono un occhio. Quando vedono qualcuno di malvagio compiere il male, non cercano di fermarlo. Non proteggono gli interessi della casa di Dio, né si preoccupano di sapere quale sia il loro dovere e la loro responsabilità. Nel compiere il loro dovere, persone simili non svolgono alcun lavoro reale; sono compiacenti e bramose di comodità; parlano e agiscono solo per la loro vanità, la loro reputazione, il loro prestigio e i loro interessi, e sono disposti a dedicare tempo e sforzi solo a cose che procurano loro un tornaconto. A tutti è chiaro come agiscano e che intenzioni abbiano persone del genere: spuntano fuori ovunque vi sia l’occasione di mostrare il loro volto o di ricevere qualche benedizione. Quando, però, non vi è occasione di mostrare il loro volto o non appena vi è un momento di sofferenza, scompaiono alla vista come una tartaruga che ritrae il capo. Una persona del genere possiede forse coscienza e ragione? (No.) Una persona priva di coscienza e di ragione che si comporta in questo modo prova riprovazione per se stessa? Simili persone non posseggono senso di riprovazione per sé stesse; la loro coscienza non serve ad alcuno scopo. Non hanno mai avvertito alcun rimprovero dalla loro coscienza. Allora, possono forse percepire la riprovazione e la disciplina dello Spirito Santo? No, non possono(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Dando il proprio cuore a Dio si può ottenere la verità”). Le parole di Dio mi hanno aiutata a comprendere che il timore di smascherare e denunciare una falsa leader era dovuto al fatto che facevo conto su filosofie sataniche come “Lascia che le cose vadano avanti da sole se non ti riguardano personalmente”, “Chi è ragionevole sa proteggere sé stesso, e cerca solo di evitare di commettere errori” e “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”. Queste erano state annoverate tra i miei motti e controllavano il mio pensiero, per cui non facevo che cercare di proteggere i miei interessi senza minimamente pensare al lavoro della chiesa. Ero diventata sempre più spregevole, egoista e subdola. Ho visto chiaramente che Tan Min non svolgeva lavoro concreto e non accettava la verità, che era una falsa leader. Il suo comportamento aveva già avuto un impatto sul lavoro della chiesa, ritardando l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle, per cui era necessario portare alla luce del sole quella situazione e denunciarla. Ma avevo temuto che lei offendendosi mi condannasse e sopprimesse, perciò non avevo osato segnalarla. Desiderando proteggere la reputazione, il prestigio e la mia futura destinazione, ero rimasta a guardare mentre il lavoro della chiesa e l’ingresso nella vita dei fratelli e sorelle ne pagavano lo scotto, adottando un atteggiamento del tutto indifferente e chiudendo un occhio di fronte a una falsa leader. Mi ero schierata dalla parte di Satana, assecondando una falsa leader che stava compromettendo il lavoro della chiesa. Ero vissuta secondo i veleni di Satana ed ero diventata la sua schiava, badando solo a me stessa, mancando totalmente di devozione a Dio e di coscienza e ragionevolezza. Non vivevo la minima sembianza umana. Mi sono resa conto di essere ancora sotto il potere di Satana e di appartenergli. Dovevo perseguire la verità, abbandonare Satana e diventare una persona che obbediva a Dio. Quando tutto ciò mi è stato chiaro, mi sono sentita profondamente in debito con Dio e ho odiato il mio essere egoista e spregiudicata. Dovevo denunciare subito Tan Min e smettere di ferire il cuore di Dio. Così ho riferito alla superiore tutti i problemi di Tan Min, dicendole che non svolgeva lavoro concreto e che non accettava la verità. Trascorsi alcuni giorni, però, non mi aveva ancora fatto sapere come avesse gestito Tan Min. Ero un po’ in ansia. Se quella falsa leader non fosse stata sollevata presto dall’incarico, il lavoro della chiesa sarebbe rimasto a repentaglio, così ho pensato di scrivere di nuovo per sapere come andasse. Ma poi mi sono detta: “Se affronto di nuovo l’argomento la superiore potrebbe credere che voglia impicciarmi troppo, e poi ho già detto la mia, perciò forse ho assolto il mio compito e non dovrei preoccuparmi del resto”. Ma a quel pensiero continuavo a sentirmi a disagio, e quella notte non sono riuscita a dormire.

Una mattina ho letto queste parole di Dio: “Se all’interno di una chiesa non c’è nessuno disposto a praticare la verità, nessuno che rimanga saldo nella testimonianza a Dio, tale chiesa andrebbe allora completamente isolata e i suoi legami con le altre chiese dovranno essere troncati. Questo è ciò che viene chiamato ‘seppellire la morte’; questo è quel che significa respingere Satana. Se in una chiesa sono presenti diversi bulli locali, nonché alcuni ‘moscerini’ che li seguono e non hanno il benché minimo discernimento, e se coloro che sono nella chiesa, anche dopo aver visto la verità, sono ancora incapaci di affrancarsi dai legami e dalla manipolazione di questi bulli, allora quegli stolti saranno alla fine eliminati. Forse questi moscerini non avranno fatto niente di terribile, ma sono ancora più subdoli, ancora più scaltri ed elusivi, e chiunque è così verrà eliminato. Non ne resterà neanche uno! Coloro che appartengono a Satana saranno restituiti a Satana, mentre coloro che appartengono a Dio andranno sicuramente in cerca della verità; ciò è determinato dalle rispettive nature. Periscano tutti coloro che seguono Satana! Nessuna pietà verrà mostrata a costoro. Lasciamo che coloro che cercano la verità se ne approvvigionino e possano godere della parola di Dio a piacimento. Dio è giusto, Egli non mostrerebbe favoritismi per nessuno. Se sei un diavolo, sarai incapace di praticare la verità. Se sei uno che cerca la verità, di certo non sarai fatto prigioniero da Satana: questo è fuori di dubbio(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un monito per coloro che non praticano la verità”). Grazie alle parole di Dio sono riuscita a capire che la Sua indole è santa e giusta, e che non tollera alcuna offesa. Dio odia che i falsi leader e gli anticristi intralcino il lavoro della chiesa e ritardino l’ingresso nella vita dei fratelli e sorelle. Dio detesta coloro che non praticano la verità o non salvaguardano gli interessi della chiesa nel momento in cui compaiono dei falsi leader e anticristi. Le persone di questo genere capiscono la verità eppure non la praticano, pensando invece solo ai propri interessi. Sono persone davvero ingannevoli e astute, e se si rifiuteranno di pentirsi verranno scacciate. Sapevo che Tan Min era una falsa leader e dato che la sua superiore non stava agendo in modo tempestivo dovevo continuare a far sentire la mia voce portando avanti la cosa fino all’ultimo. Invece pensavo a proteggere me stessa, ignorando tutto ciò che non mi riguardava personalmente. Stavo permettendo a una falsa leader di agire incontrollata e di compromettere il lavoro della chiesa. Non stavo tenendo conto della volontà di Dio né schierandomi dalla parte della verità, bensì da quella di Satana. Stavo prendendo parte alla malvagità di una falsa leader. In apparenza non avevo fatto nulla di terribile ma, se di fronte ai problemi non praticavo la verità e non proteggevo il lavoro della chiesa, alla fine potevo solo essere scacciata. Ho capito che questa volta non dovevo preoccuparmi dei miei interessi personali, e non potevo più permettere che quella falsa leader continuasse a danneggiare il lavoro della chiesa. La superiore ha gestito Tan Min in ritardo, perciò, sebbene ne ignorassi il motivo, era stata una prova a cui Dio mi aveva sottoposta per stabilire se sarei riuscita a mettere da parte i miei interessi personali e a sostenere le verità principi. Dovevo continuare a denunciare quella falsa leader per proteggere gli interessi della chiesa. Così ho di nuovo segnalato la situazione alla leader superiore, sottolineando quali fossero i rischi e le conseguenze di non destituire una falsa leader. Lei ha risposto che negli ultimi giorni aveva avuto questioni urgenti di cui occuparsi e che avrebbe rimosso subito Tan Min, in linea con i principi. Vedere che reagiva così mi ha dato un grande sollievo e ho imparato che l’unico modo per conoscere la pace è mettere in pratica la verità.

Tan Min è stata destituita di lì a poco, ed è stata eletta un’altra leader che si sarebbe occupata del lavoro della chiesa. Dopo un certo periodo di tempo la vita della chiesa ha conseguito molti ottimi risultati e tutto il nostro lavoro ha iniziato a decollare. Ero davvero felice per come erano andate le cose, ma contemporaneamente provavo un certo senso di colpa e di rimpianto. Dopo aver individuato una falsa leader, non l’avevo segnalata abbastanza prontamente. Avevo pensato solo ai miei interessi personali e manifestato la mia indole satanica, arrecando delle perdite al lavoro della chiesa. Ho compreso che vivere secondo un’indole satanica e non praticare la verità significa, in realtà, compiere il male, e che Dio condanna e disprezza tutto questo. Ho anche compreso la saggezza dell’opera di Dio, e vedere quella falsa leader nella chiesa mi ha aiutata a sviluppare discernimento. Inoltre, ho sperimentato quale grave danno una falsa leader nella chiesa possa arrecare al popolo eletto di Dio. Ho imparato a conoscere l’indole giusta di Dio, e il fatto che nella casa di Dio regnano Cristo e la verità e nessun individuo ha il diritto di comandare. Non importa quanto sia altolocata la posizione di una persona: se non pratica la verità e non fa ciò che Dio richiede, non avrà mai un posto saldo nella casa di Dio. Alla fine sarà scacciata. Solo mettere in pratica le parole di Dio e fare le cose secondo i principi è in linea con la Sua volontà.

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