I frutti della condivisione del Vangelo

12 Febbraio 2022

di Patrizia, Corea del Sud

Nel settembre del 2017, ho conosciuto online una cristiana di nome Teresa, di origini filippine. Diceva che non stava ottenendo nulla dalle funzioni religiose, e notava che sempre più credenti seguivano tendenze secolari. La sua chiesa le sembrava desolata e desiderava trovarne una che possedesse l’opera dello Spirito Santo. Ha aggiunto che le sarebbe piaciuto leggere di più le parole di Dio, conoscerLo e vivere una nuova vita. Vedendo il suo desiderio spirituale, volevo condividere il Vangelo con lei in modo che potesse sentire la voce di Dio e accogliere l’opera di Dio degli ultimi giorni. Una volta le ho chiesto cosa voleva dalla sua fede. Ha risposto: “Entrare nel Regno di Dio e stare con Lui per sempre. Però sono una peccatrice e non sono degna di accedervi”. Ho replicato che dobbiamo capire le norme imposte da Dio se vogliamo entrare nel Suo Regno, e le ho chiesto se fosse interessata ad apprendere in merito a questo aspetto della verità. Con grande entusiasmo, ha detto: “Assolutamente sì!” Ho visto che era una vera credente e desiderava approfondire, quindi ero ansiosa di condividere la testimonianza sull’opera di Dio degli ultimi giorni. Ma doveva andare a lavorare, quindi abbiamo dovuto concludere la nostra chiacchierata per quel giorno.

Nel periodo successivo, è stata molto impegnata con il lavoro, dalla mattina presto fino alla sera tardi; dopo il lavoro, era esausta e aveva bisogno di riposare. In aggiunta, doveva trascorrere il poco tempo libero che aveva, ogni settimana, partecipando alle funzioni religiose, quindi non c’era molta possibilità di chiacchierare. Era al lavoro praticamente ogni volta che la contattavo, quindi non avevamo proprio tempo per parlare. Dopo un po’, ho iniziato a sentirmi scoraggiata. Pensavo che dovevamo comunicare online dato che non eravamo nello stesso Paese; quindi, se lei non aveva tempo per connettersi, come avrei potuto condividere l’opera di Dio degli ultimi giorni con lei? Ho iniziato a pensare che avevo le mani legate e avrei dovuto lasciar perdere. Forse qualcun altro avrebbe condiviso il Vangelo con lei. Proprio quando stavo per arrendermi, mi sono ricordata che Dio detto: “Sei consapevole del fardello che porti sulle spalle, del tuo incarico e della tua responsabilità? Dov’è il tuo senso di missione storica? In che modo presterai un buon servizio come maestro nella prossima epoca? Hai un forte senso del ruolo di maestro? Come spiegheresti il concetto di signore di tutte le cose? È davvero il signore di tutte le creature viventi e di tutta la materia del mondo? Quali progetti hai per il progresso della fase successiva dell’opera? Quante persone attendono che tu diventi il loro pastore? Il tuo è un compito gravoso? Sono poveri, miserabili, ciechi e smarriti, e nel buio gemono chiedendo: ‘Dov’è la via?’ Quanto bramano che la luce, come una stella cadente, scenda all’improvviso e disperda le forze delle tenebre che hanno oppresso gli uomini per così tanti anni! Chi può sapere con quanta ansia sperino e come si struggano giorno e notte per questo? Questi uomini, che soffrono profondamente, rimangono imprigionati in oscure segrete, senza speranza di liberazione, anche nel giorno in cui la luce passa sfolgorando; quando smetteranno di piangere? Questi spiriti fragili, cui non è mai stato concesso alcun riposo, patiscono una terribile sventura e sono stati a lungo relegati a questa condizione da corde spietate e dall’immobilità della storia. Chi ha mai udito il suono dei loro gemiti? Chi ha mai considerato la loro miserevole condizione? Hai mai pensato a quanto sia addolorato e inquieto il cuore di Dio? Come può Egli tollerare di vedere l’umanità innocente, che ha creato con le Sue Stesse mani, patire un simile tormento? Dopotutto, gli uomini sono le vittime di un avvelenamento. Benché siano sopravvissuti fino a oggi, chi avrebbe mai pensato che da lungo tempo sono stati avvelenati dal maligno? Hai dimenticato di essere una delle vittime? Per l’amore che provi verso Dio, non sei disposto a lottare per salvare coloro che sono sopravvissuti? Non sei disposto a dedicare tutte le tue energie a ripagare Dio, che ama l’umanità come la Propria carne e il Proprio sangue?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Come devi affrontare la tua missione futura?”). Pensando alle parole di Dio, mi sono sentita davvero male. Non avevo fatto tutto il possibile per condividere il Vangelo con lei, e non le avevo nemmeno detto che il Signore Gesù è già tornato. Aveva una fede sincera nel Signore e desiderava capire la Sua volontà, ma era nell’oscurità spirituale, priva di sostentamento. Se l’avessi abbandonata proprio nel momento in cui aveva davvero bisogno di aiuto, quando avrebbe sentito la voce di Dio? Ora che i disastri stanno crescendo, se non le avessi testimoniato subito l’opera di Dio degli ultimi giorni, avrebbe potuto perdere la salvezza. Il solo pensiero mi ha fatta sentire ancora peggio, così ho pregato Dio: “Dio, so che tutto è possibile con Te. Voglio fare tutto quanto è in mio potere per condividere il Vangelo con sorella Teresa. Ti prego, guidami”. Dopo aver pregato, all’improvviso mi è venuto in mente che aveva poco tempo a disposizione, ma avrei potuto fissare un orario in anticipo per pregare insieme. Perciò, le ho chiesto di fare così e lei ha accettato subito. Abbiamo fissato un orario per le 5 e qualcosa del mattino di ogni giorno. All’epoca, ero molto occupata con il mio dovere, e lavoravo fino a tardi ogni notte. Pensavo che non avrei praticamente chiuso occhio se mi fossi dovuta alzare così presto. Ma mi sono detta che, se mi fossi preoccupata del mio benessere fisico, Teresa non sarebbe mai venuta dinanzi a Dio. Questo mi faceva sentire in colpa. Mi sono ricordata che Dio ha detto: “La carne appartiene a Satana: essa racchiude desideri stravaganti, pensa solo per sé, vuole godere delle comodità, divertirsi nel tempo libero, crogiolarsi nella pigrizia e nell’ozio; se continui a soddisfarla, alla fine arriverai al punto di esserne completamente divorato(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). Sapevo che soddisfare la carne significava soddisfare Satana. Non avrei reso testimonianza né svolto il mio dovere, e avrei perso la possibilità di testimoniare l’opera di Dio degli ultimi giorni. Ho detto una preghiera, pronta a voltare le spalle alla carne. Anche se avessi dovuto pagare un prezzo più alto, dovevo condividere il Vangelo con lei. Abbiamo iniziato a riunirci per pregare al mattino presto e, quando ho recitato una preghiera davvero sincera per lei, sperando che avesse più tempo per condividere insieme sulle parole di Dio, lei mi ha detto con tono serio: “Sento che sei onesta. Grazie per la tua preghiera. Sono davvero commossa”. Le sue parole sono state toccanti, e ho capito che la gente può davvero percepire la sincerità altrui. Ho promesso a Dio, nel mio cuore, che avrei fatto in modo di testimoniarle l’opera di Dio degli ultimi giorni. Così le ho suggerito di trovare tempo per tenere condivisioni insieme a me. Ha accettato ed è riuscita a ritagliarsi 30 minuti ogni giorno per la condivisione, e ha ribadito che voleva sapere come entrare nel Regno di Dio.

Ne abbiamo parlato nella nostra condivisione il giorno dopo. Le ho detto: “Ogni credente vuole entrare nel Regno dei Cieli, quindi cosa bisogna fare? Dobbiamo ascoltare il Signore. Il Signore Gesù disse: ‘Non chiunque Mi dice: “Signore, Signore!” entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli(Matteo 7:21). Il Signore è stato molto chiaro. La chiave per entrare nel Regno dei Cieli è compiere la volontà di Dio. Che cosa significa questo? Per dirla in modo semplice, compiere la volontà di Dio vuol dire mettere in pratica le parole del Signore e seguire i Suoi comandamenti. Significa liberarsi dal peccato e mettere in pratica le parole di Dio, amare Dio e sottomettersi a Lui dal profondo del cuore. Le persone che in continuazione mentono, peccano e resistono a Dio, e che vanno contro i Suoi requisiti, non compiono la Sua volontà: sono forse degne di entrare nel Regno dei Cieli?” Mi ha risposto: “No. Non facciamo che mentire, peccando con le parole, e cresce il numero di credenti che seguono le tendenze del mondo, inseguendo il denaro. Non adoriamo genuinamente Dio e neanche i pastori religiosi fanno eccezione. Come possiamo entrare nel Regno dei Cieli in questo modo?” Ho replicato: “Sì. Siamo stati redenti dal Signore Gesù e i nostri peccati sono perdonati, ma continuiamo a mentire e a peccare. Pecchiamo di giorno e ci confessiamo di notte. La Bibbia dice: ‘Senza la santificazione nessuno vedrà il Signore(Ebrei 12:14). Non siamo santi adesso, e in questo modo non siamo degni del Regno di Dio. Eppure, tutti vogliono essere salvati ed entrare nel Suo Regno. Quindi, in quale modo Dio riesce a farci ottenere ciò? La Bibbia dice: ‘Così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che Lo aspettano per la loro salvezza’ (Ebrei 9:28). Il Signore viene di nuovo negli ultimi giorni per salvarci, liberarci completamente dai vincoli del peccato, renderci persone che si sottomettono a Dio e compiono la Sua volontà, affinché veniamo completamente salvati e possiamo entrare nel Suo Regno”. Il mio discorso l’ha davvero galvanizzata e ha detto: “Mi piacerebbe smettere di peccare. Dimmi, come fa Dio a salvarci dal peccato?” Le ho mandato alcuni versetti delle Scritture: “Santificali nella verità: la Tua parola è verità(Giovanni 17:17). “Vidi nella destra di Colui che sedeva sul trono un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. E vidi un angelo potente che gridava a gran voce: ‘Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli?’(Apocalisse 5:1-2). “Ecco, il Leone della tribù di Giuda, la Radice di Davide, ha vinto per aprire il libro e i Suoi sette sigilli(Apocalisse 5:5). Ho aggiunto: “Il Signore ha detto che avrebbe usato la verità per santificare l’umanità, e sia l’Apocalisse sia il Libro di Daniele sostengono che un libro sigillato verrà aperto negli ultimi giorni. Si riferiscono alle nuove parole pronunciate da Dio negli ultimi giorni, e questa è la verità che santificherà l’umanità. Solo Dio Stesso può togliere il sigillo ed esprimere la verità per salvare l’uomo. Il Signore pronuncia molte verità per purificarci e cambiarci, per salvarci dal peccato quando viene negli ultimi giorni. Il Libro dell’Apocalisse dice anche e più volte: ‘Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese’ (Apocalisse capitoli 2, 3). Dio parlerà alle chiese negli ultimi giorni. Dobbiamo solo ascoltare la Sua voce. Non possiamo accogliere il Signore se non udiamo la Sua voce, e questa è la nostra unica possibilità di essere purificati e salvati da Dio, per essere degni del Suo Regno”.

A quel punto della condivisione, Teresa mi ha chiesto: “Perché il Signore avrebbe bisogno di pronunciare nuove parole negli ultimi giorni? Leggo la Bibbia da una vita intera e mi ha dato fede e mi ha insegnato molte cose, tra cui la tolleranza, la pazienza e il perdono. Sento che la Bibbia è sufficiente, e il nostro pastore dice sempre che tutte le parole di Dio sono contenute nella Bibbia, che niente al di fuori di essa è la parola di Dio”. Ho capito che Teresa aveva delle nozioni sul Signore che parlava negli ultimi giorni, che non lo accettava, quindi non ho confutato direttamente il suo ragionamento. Ho condiviso con lei la mia esperienza personale. Ho detto: “Una volta pensavo la stessa cosa. Credevo che ogni discorso del Signore si trovasse nella Bibbia, e che non ci fossero nuove parole di Dio al di fuori di essa. Più tardi, però, ho sentito un fratello menzionare qualcosa che il Signore Gesù ha detto e ho visto le cose in modo diverso. Il Signore Gesù disse: ‘Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità(Giovanni 16:12-13). Il Signore Gesù fu molto chiaro a questo proposito. Egli disse che aveva molte altre cose da condividere, ma la gente mancava di statura e non poteva sopportarlo allora. Egli avrebbe parlato ancora negli ultimi giorni per guidarci a capire e a entrare in tutte le verità, in modo che potessimo essere liberati dai vincoli del peccato e salvati a pieno. Pensa a un bambino. Quando è piccolo e sua madre gli sta insegnando a parlare e a camminare, gli direbbe di assicurarsi un buon stipendio per potersi prendere cura di mamma e papà? Naturalmente no. Sarebbe troppo piccolo per comprenderlo, quindi a quell’età i suoi genitori gli diranno solo cose che può capire. Poi, quando crescerà e imparerà di più, gli diranno altro sulla vita, ad esempio come trovare un lavoro e avere una famiglia. Ed è la stessa cosa del Signore Gesù che compie l’opera di redenzione nell’Età della Grazia in base alle esigenze del Suo piano di gestione e di quelle delle persone, esprimendo la via del pentimento, insegnando a essere umili e tolleranti, ad abbracciare una croce, a perdonare gli altri settanta volte sette. Eppure, vi sono altre cose che il Signore Gesù non disse alla gente: tutte le verità per purificare e salvare l’umanità. Le ha conservate per quando verrà negli ultimi giorni, e questo è il libro sigillato che fu profetizzato nel Libro dell’Apocalisse. Negli ultimi 2.000 anni, nessuno ha letto quel libro, perché non è stato aperto fino al ritorno del Signore negli ultimi giorni. Pensi sarebbe possibile che quanto è scritto in quel volume sia contenuto nella Bibbia?” Lei ha risposto, seria: “Non credo sia possibile”. Ho condiviso con lei su quest’argomento alcune altre volte, finché non ha detto di aver capito.

Credevo che le nozioni di sorella Teresa fossero ormai risolte ma, il giorno dopo, quando ho ripreso l’argomento del Signore che pronuncia nuove parole negli ultimi giorni, lei ha detto che tutte le Sue parole degli ultimi giorni dovrebbero trovarsi nella Bibbia. All’inizio, ho pensato di aver sentito male ma, dopo che me l’ha confermato, ero davvero delusa e scoraggiata. Già era stato davvero difficile organizzare un incontro con lei, e ora continuava a non afferrare, anche dopo che glielo avevo spiegato più volte. Sarebbe stata in grado di capirlo? Non ho aperto bocca e ho iniziato a pensare di battere in ritirata. Ma poi mi sono resa conto che non era vero che non avesse ricavato nulla dalla nostra condivisione. Affibbiare un’etichetta a qualcuno così facilmente non era in linea con la volontà di Dio. Poi, improvvisamente, mi sono venute in mente queste parole di Dio: “Se Dio ti ha affidato il dovere di diffondere il Vangelo, dovresti accettare l’incarico di Dio con deferenza e obbedienza. Devi sforzarti di trattare con amore e pazienza ogni persona che stia indagando la vera via, e devi essere in grado di sopportare le difficoltà e la fatica. Sii scrupoloso nell’assumerti la responsabilità di condividere il Vangelo; tieni condivisioni chiare sulla verità, in modo da poterne rendere conto a Dio. Questo è l’atteggiamento con cui si dovrebbe compiere il proprio dovere(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Diffondere il Vangelo è il dovere a cui sono moralmente obbligati tutti i fedeli”). “Se una persona che sta indagando la vera via pone ripetutamente una domanda, come dovresti rispondere? Dovresti essere pronto a dedicare tempo e fatica a rispondere, e dovresti trovare un modo per condividere chiaramente sul suo quesito, finché lo capisce e non ripete più la domanda. Allora avrai adempiuto la tua responsabilità e il tuo cuore sarà libero da sensi di colpa. Cosa più importante, sarai libero da sensi di colpa al riguardo nei confronti di Dio, perché questo dovere, questa responsabilità ti sono stati affidati da Dio(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Diffondere il Vangelo è il dovere a cui sono moralmente obbligati tutti i fedeli”). Mi sono vergognata di me stessa quando ho pensato a ciò che Dio richiede. Avevo condiviso con lei solo poche volte, ma non volevo continuare a provare perché lei non aveva ancora abbandonato le sue nozioni. Non era un comportamento amorevole. Anch’io avevo moltissime nozioni appena diventata una credente, ma i fratelli e le sorelle hanno condiviso con me più e più volte e hanno pregato per me prima che lasciassi andare quelle nozioni e venissi davanti a Dio per accettare la Sua salvezza. Ed è accaduto grazie all’amore e alla tolleranza di Dio. Allora perché non ero in grado di comunicare pazientemente con lei mentre condividevo il Vangelo? A quel punto, ho pregato Dio: “O Dio, se lei è una delle Tue pecorelle, Ti prego di guidarmi. Farò tutto il possibile per collaborare con Te”. Dopo aver pregato, ho riflettuto su come la Bibbia fosse stata il fondamento della fede di Teresa per tutti quegli anni. Era comprensibile che non potesse accettare completamente e subito il fatto che le nuove parole di Dio degli ultimi giorni non sono nella Bibbia. Ho pensato che avrei potuto parlarne con lei da una prospettiva diversa. Perciò, le ho condiviso due passi delle parole di Dio: “Dio Stesso è la vita e la verità, e la Sua vita e la Sua verità coesistono. Coloro che sono incapaci di acquisire la verità non acquisiranno mai la vita. Senza la guida, il sostegno e l’approvvigionamento della verità, acquisirai soltanto parole, dottrine e, soprattutto, morte. La vita di Dio è onnipresente, e la Sua verità e la Sua vita coesistono. Se non riesci a trovare la fonte della verità, non acquisirai il nutrimento della vita; se non riesci ad acquisire l’approvvigionamento di vita, sicuramente non avrai alcuna verità e così, a parte immaginazioni e nozioni, la totalità del tuo corpo non sarà altro che la tua carne, la tua fetida carne. Sappi che le parole dei libri non contano come vita, le testimonianze della storia non possono essere adorate come verità, e le regole del passato non possono servire da resoconto delle parole attualmente pronunciate da Dio. Solamente ciò che è espresso da Dio quando Egli viene sulla terra e vive fra gli uomini è la verità, la vita, la volontà di Dio e il Suo presente modo di operare(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo il Cristo degli ultimi giorni può offrire all’uomo la via della vita eterna”). “La realtà che desidero spiegare qui è questa: ciò che Dio è e ha è eternamente inesauribile e illimitato. Dio è la sorgente di vita e di tutte le cose. Dio non può essere compreso da alcun essere creato. Infine, devo continuare a ricordare a tutti: non confinate mai più Dio in libri e parole o nei Suoi precedenti discorsi. C’è solo una parola per esprimere la caratteristica dell’opera di Dio: nuova. Egli non ama ripercorrere vecchi sentieri o ripetere la Sua opera; inoltre, Egli non vuole che le persone Lo adorino confinandoLo entro un determinato ambito. Tale è l’indole di Dio(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Postfazione”). Dopo di che, ho condiviso con lei: “Dio è il Creatore e la Sua saggezza è infinita. Egli può sempre esprimere ulteriori verità in base al Suo piano di gestione e ai bisogni dell’umanità. Come è possibile che Dio sia limitato a quanto è scritto nella Bibbia? Questo non equivale forse a confinare Dio al solo contenuto biblico?” Poi le ho raccontato la favola cinese della rana in fondo al pozzo. Ho iniziato così: “C’era una rana che viveva in fondo a un pozzo, e poteva vedere il cielo solo attraverso l’apertura del pozzo, quindi pensava che il cielo fosse grande quanto quell’apertura. Poi, un giorno, venne un temporale e cadde così tanta pioggia che la rana riuscì a saltare fuori. Vide la distesa illimitata del cielo, assai più grande dell’apertura del pozzo. Si rese conto che fino ad allora non era riuscita a vedere tutto il cielo perché si trovava in fondo al pozzo”. Ho detto che anch’io mi era sentita così, e che la mia comprensione di Dio era stata davvero superficiale. Egli è così grande e noi tanto piccoli. Dio è straripante! Le Sue parole sono come le acque di vita: fluiscono eterne e illimitate. I nostri ragionamenti non potranno mai portarci a conoscere ciò che ha ed è. Come potremmo mai delimitare Dio? Il Signore Gesù disse: “Io sono la via, la verità e la vita(Giovanni 14:6). Dio è la fonte della vita. Le ho chiesto se Dio può esprimere ulteriori verità rispetto a quelle contenute nella Bibbia, cose ancora più elevate, tutto ciò di cui le persone hanno bisogno negli ultimi giorni. Lei mi ha risposto: “Certo che può”. Vedevo che le sue nozioni stavano cominciando a cedere, il suo cuore si stava aprendo. Le ho rimandato quello stesso versetto: “Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese(Apocalisse 2:7). Ho aggiunto che quanto lo Spirito comunica alle chiese è precisamente ciò che il Signore Gesù dice quando ritorna negli ultimi giorni. Mentre la Bibbia riporta ciò che Dio ha comunicato e compiuto nell’Età della Legge e nell’Età della Grazia, tutte cose registrate dagli esseri umani e raccolte in un unico libro dopo che Dio ebbe compiuto quelle opere. Quando le ho chiesto se le nuove parole espresse dal Signore Gesù al Suo ritorno potrebbero essere contenute già nella Bibbia, lei ha sorriso e ha detto: “Ora capisco. Le parole pronunciate dal Signore al Suo ritorno non sono nella Bibbia, e Dio può pronunciare parole al di fuori di essa”. Era davvero profondamente commossa, e ha aggiunto che la gente non capisce abbastanza bene Dio. Voleva leggere altre Sue parole e capirLo maggiormente.

Ero entusiasta e così grata a Dio per la Sua guida nel vedere Teresa riconoscere che il Signore ritornerà e parlerà di nuovo. Così le ho chiesto: “Dato che il Signore tornerà e parlerà ancora, quale mezzo pensi che userà per i Suoi discorsi?” Ha risposto: “Lo Spirito”. Le ho detto che in passato la pensavo così anch’io, ma ho approfondito le Scritture con i fratelli e le sorelle e ho visto cosa dicono: “Perché com’è il lampo che balenando risplende da una estremità all’altra del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel Suo giorno. Ma prima bisogna che Egli soffra molte cose e sia respinto da questa generazione(Luca 17:24-25); “Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell’uomo(Luca 17:26); “Anche voi siate pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà(Matteo 24:44). Ho detto: “Tutti questi versetti parlano del Signore che ritornerà come ‘il Figlio dell’uomo’. Il Figlio dell’uomo significa che Egli è nato dall’uomo e ha un’umanità normale. Non Si chiamerebbe così se fosse in forma spirituale. Jahvè Dio aveva forma spirituale, quindi non era chiamato Figlio dell’uomo. Questo significa che il Signore ritorna nella carne negli ultimi giorni. Se venisse in un corpo spirituale risorto, scendendo su una nuvola e apparendo apertamente a tutti, ognuno si prostrerebbe, tremando di paura, e nessuno oserebbe respingerLo. Ma allora le parole del Signore ‘prima bisogna che Egli soffra molte cose e sia respinto da questa generazione’ come si potrebbero compiere?” Sembrava che Teresa stesse riflettendo su qualcosa, così ho continuato: “Per manifestarSi e operare negli ultimi giorni, per quale ragione il Signore avrebbe deciso di venire nella carne e non come Spirito?” Lei ha scosso la testa. Ho proseguito: “Le persone non possono vedere né toccare Dio in forma spirituale. Se un corpo spirituale apparisse improvvisamente e parlasse, come ti sentiresti?” Mi ha risposto: “Spaventata”. E io: “Esatto, la gente avrebbe paura e sarebbe confusa. Dio vuole forse che ci sentiamo spaventati quando ci parla? Sicuramente no. E poi l’umanità corrotta è troppo contaminata; non siamo degni di vedere lo Spirito di Dio. VederLo ci ucciderebbe e basta. Ecco perché è così importante per noi, uomini corrotti, che Dio negli ultimi giorni venga nella carne per esprimere le verità al fine di salvarci”. Dopo, le ho letto altri due passi delle parole di Dio: “La salvezza dell’uomo da parte di Dio non si compie tramite il metodo dello Spirito e l’identità dello Spirito, perché il Suo Spirito non può essere né toccato né visto dall’uomo e non può essere da lui avvicinato. Se Egli cercasse di salvare l’uomo direttamente alla maniera dello Spirito, l’uomo non sarebbe in grado di ricevere la Sua salvezza. Se Dio non indossasse la forma esteriore di un uomo del creato, per l’uomo sarebbe impossibile ricevere questa salvezza. L’uomo, infatti, non può in alcun modo avvicinarsi a Lui, proprio come nessuno poteva avvicinarsi alla nube di Jahvè. Solo diventando un essere del creato, ossia solo mettendo la Sua parola nel corpo di carne che Egli sta per divenire, Egli può personalmente operare la parola in tutti coloro che Lo seguono. Solo allora l’uomo può vedere e sentire personalmente la Sua parola, nonché entrare in possesso della Sua parola e in tal modo essere pienamente salvato. Se Dio non Si facesse carne, nessun uomo in carne e ossa potrebbe ricevere questa grande salvezza e neppure uno verrebbe salvato. Se lo Spirito di Dio operasse direttamente tra gli uomini, tutta l’umanità verrebbe stroncata o altrimenti, senza poter in alcun modo entrare in contatto con Dio, sarebbe tutta presa prigioniera e portata via da Satana(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”). “Questo era il vantaggio dell’incarnazione di Dio: Egli poté sfruttare le conoscenze degli uomini e usare il loro linguaggio per parlare con loro, e per esprimere la Sua volontà. Spiegava o ‘traduceva’ il Suo profondo linguaggio divino per le persone, che si sforzavano di comprendere con il linguaggio umano, in modo umano. Ciò le aiutò a comprendere la Sua volontà e a capire cosa volesse fare. Egli poteva anche conversare con loro dalla prospettiva umana, adoperando il linguaggio umano e comunicando con le persone in maniera comprensibile. Poteva persino parlare e operare usando il linguaggio e le conoscenze umani, cosicché gli uomini potessero percepire la Sua gentilezza e vicinanza, e vedere il Suo cuore(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso III”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho proseguito la condivisione: “Dio ha deciso di venire nella carne e di vivere una vita reale in mezzo a noi per esserci più vicino e fornirci la verità per salvarci. È proprio come tra genitori e figli. Un genitore vorrebbe che il proprio figlio avesse paura ogni volta che lo vede? Ovviamente no. I genitori non vorrebbero mai che il figlio avesse timore, che si nascondesse appena li vede; credi che Dio lo vorrebbe? Se Egli parlasse dai Cieli, avremmo paura e ci allontaneremmo da Lui. Dio non vuole che ci allontaniamo, che crediamo sia difficile starGli vicino, quindi il ritorno del Signore negli ultimi giorni è proprio come quando il Signore Gesù Si manifestò e operò. Egli venne nella carne, come un normale, ordinario Figlio d’uomo, che Si nutriva e parlava con i Suoi discepoli, e li aiutava sempre nei momenti di difficoltà o di confusione. Vedere il vero Dio vivente dimorare realmente tra gli uomini ci aiuta a sentirci molto più vicini a Dio. Desideriamo avvicinarci a Lui, affidarci a Lui. Dio incarnato può interagire con noi senza alcuna distanza, e usare il nostro stesso linguaggio per esprimere la verità, sostenerci e nutrirci. Può usare esempi e analogie per farci capire meglio la Sua volontà, e così riusciamo a comprendere ed entrare nella verità più facilmente. L’amore di Dio per noi è così concreto, così reale! FacendoSi carne, Egli sopporta enormi umiliazioni e sofferenze per parlare e operare affinché comprendiamo la verità e veniamo liberati dal peccato e pienamente salvati. Questa è la Sua salvezza per l’umanità corrotta”. A quel punto, Teresa si è commossa, aveva le lacrime agli occhi. Ha detto: “Ora ho capito. Il Signore torna in forma incarnata negli ultimi giorni. Voglio che anche Dio venga tra noi in carne e ossa. Egli ha pagato un prezzo così alto per la nostra salvezza. Non ne siamo degni…”. La commozione di Teresa mi toccava davvero nel profondo, e mi sono ricordata di queste parole che Dio ha pronunciato: “Sei in grado di comunicare l’indole espressa da Dio in ogni età in modo concreto, con un linguaggio idoneo a veicolare l’importanza dell’età stessa? Tu, che fai esperienza dell’opera di Dio degli ultimi giorni, sai descrivere nel dettaglio l’indole giusta di Dio? Riesci a testimoniarla in modo chiaro e accurato? Come tramanderai le cose che hai visto e sperimentato ai miserabili, poveri e devoti credenti che hanno fame e sete di giustizia e aspettano che tu li pasca?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Come devi affrontare la tua missione futura?”). “Al fine di rendere testimonianza dell’opera di Dio devi fare affidamento sulla tua esperienza, sulla tua conoscenza e sul prezzo che tu hai pagato. Solo così puoi soddisfare la Sua volontà(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Coloro che devono essere resi perfetti devono essere sottoposti a raffinamento”). Quando in passato condividevo il Vangelo, spesso mi limitavo a condividere con le persone delle teorie, e non mi ero mai chiesta se avessi una comprensione genuina di Dio, se sapessi testimoniare Dio con le mie esperienze reali e personali. L’incontro con Teresa mi ha mostrato che condividere il Vangelo non consiste solo nel parlare con altre persone, ma rappresenta una possibilità per conoscere meglio Dio. Ho percepito il Suo amore anche attraverso le mie comunioni con lei. Se Egli non fosse venuto a operare e a parlare nella carne, non avremmo mai potuto capire la verità e la nostra indole corrotta non sarebbe stata purificata. Alla fine, saremmo stati distrutti nei disastri. Più ci pensavo, più sentivo quanto fosse grande e reale l’amore di Dio per noi.

Dopo che abbiamo condiviso, Teresa ha detto: “Tutta la condivisione di oggi è completamente nuova per me. Ne ho davvero ricavato molto”. Ero entusiasta di sentirglielo dire, e ho replicato: “Il Signore Gesù è già tornato come Dio Onnipotente incarnato. Dio Onnipotente ha espresso nuove parole e sta compiendo l’opera di giudizio degli ultimi giorni per purificare e salvare completamente l’umanità. Questo adempie le profezie bibliche, tra cui ‘Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio(1 Pietro 4:17) e ‘Il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio(Giovanni 5:22)”. Teresa era davvero entusiasta di sentire che il Signore è già tornato, ma era anche confusa. Mi ha domandato: “Il Signore Gesù ha già perdonato i nostri peccati quando è stato crocifisso. Perché il Signore deve ritornare e compiere l’opera di giudizio per salvare l’uomo negli ultimi giorni?” In risposta a questa sua domanda, le ho letto due passi delle parole di Dio Onnipotente: “Tu sai solo che Gesù scenderà negli ultimi giorni, ma come scenderà esattamente? Un peccatore come voi, che è stato redento ma non cambiato o perfezionato da Dio, è in grado di soddisfare il cuore di Dio? Per te, che sei ancora dominato dal tuo vecchio io, è vero che sei stato salvato da Gesù e non sei considerato un peccatore grazie alla salvezza di Dio, ma questo non dimostra che tu non sia peccaminoso e non sia impuro. Come puoi essere santo, se non sei stato trasformato? Dentro di te sei assediato dall’impurità, dall’egoismo e dalla meschinità, eppure vuoi ancora discendere con Gesù – saresti davvero fortunato! Hai saltato un passaggio della tua fede in Dio: sei stato solo redento, non sei stato trasformato. Perché tu possa soddisfare il cuore di Dio, l’opera di trasformazione e di purificazione deve essere compiuta personalmente da Lui; se sei solo redento, non puoi raggiungere la santità. Di conseguenza, non sarai degno di essere partecipe delle buone benedizioni di Dio, perché hai saltato un passaggio nell’opera di Dio per la gestione dell’uomo, ossia il passaggio principale per la trasformazione e la perfezione. Tu, un peccatore che è stato solo redento, non puoi pertanto ricevere direttamente l’eredità di Dio(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Riguardo agli appellativi e all’identità”). “Benché Gesù abbia compiuto molte opere tra gli uomini, ha soltanto completato la redenzione di tutta l’umanità e ne è diventato il sacrificio espiatorio; Egli, però, non ha liberato l’uomo da tutta la sua indole corrotta. Salvare pienamente l’uomo dall’influenza di Satana ha richiesto non solo che Gesù diventasse il sacrificio espiatorio e Si facesse carico dei peccati dell’uomo, ma ha anche richiesto che Dio compisse un’opera ancora maggiore per liberare completamente l’uomo dalla sua indole diabolicamente corrotta. E così, dopo che all’uomo sono stati perdonati i peccati, Dio Si è fatto di nuovo carne per condurlo verso l’età nuova, e ha iniziato l’opera di castigo e giudizio, opera che ha introdotto l’uomo in un regno più elevato. Tutti coloro che si sottomettono al Suo dominio godranno di una verità superiore e riceveranno maggiori benedizioni. Vivranno realmente nella luce e otterranno la verità, la via e la vita(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prefazione”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho detto: “Il Signore Gesù ci ha redenti. Che cosa ha comportato questa redenzione? I peccati ci sono stati perdonati, e così non siamo più puniti per aver violato la legge. Ciò è possibile grazie all’opera di redenzione del Signore Gesù. I nostri peccati sono perdonati attraverso la nostra fede nel Signore, però ancora non riusciamo a evitare di mentire e peccare continuamente. Viviamo in un circolo vizioso per cui pecchiamo di giorno e ci confessiamo di notte, senza mai riuscire a sfuggire alle catene del peccato. Perché ciò accade? Perché non ci siamo liberati della nostra natura peccaminosa. Essa è come un tumore maligno radicato nel profondo, dentro di noi. Se non viene rimossa, possiamo essere perdonati mille, diecimila volte, ma non saremo mai liberati dal peccato né degni di entrare nel Regno dei Cieli. Ecco perché il Signore deve tornare, esprimere verità e compiere l’opera di giudizio. Essa consiste nell’eliminare la nostra natura peccaminosa in modo che possiamo essere totalmente liberi dalle catene del peccato, purificati e completamente salvati”.

Teresa era davvero felice di sentire questo e mi ha subito chiesto: “Puoi parlarmi dell’opera di giudizio? In che modo Dio compie tale giudizio per salvarci dal peccato?” Le ho letto un passo delle parole di Dio: “Cristo degli ultimi giorni utilizza una serie di verità per insegnare all’uomo, rivelarne l’essenza e analizzarne le parole e le azioni. Queste parole comprendono diverse verità, quali il dovere dell’uomo, come l’uomo dovrebbe obbedire a Dio, come dovrebbe esserGli fedele, come dovrebbe vivere la normale umanità, così come la saggezza e l’indole di Dio, e così via. Queste parole sono tutte dirette all’essenza dell’uomo e alla sua indole corrotta. In particolare, le parole che rivelano come l’uomo rifiuta Dio vengono pronunciate a proposito di come l’uomo sia la personificazione di Satana e una forza nemica di Dio. Quando Dio comincia l’opera di giudizio, Egli non Si limita semplicemente a chiarire la natura dell’uomo con poche parole, ma compie la rivelazione, il trattamento e la potatura a lungo termine. Tutti questi diversi metodi di smascheramento, trattamento e potatura non possono essere sostituiti da parole comuni, ma con la verità che l’uomo non possiede affatto. Solo tali metodi di lavoro vengono considerati giudizio; solamente attraverso tale giudizio l’uomo può essere assoggettato, pienamente convinto a sottomettersi a Dio e inoltre può ottenere la vera conoscenza di Dio. Ciò che l’opera di giudizio realizza è la comprensione da parte dell’uomo del vero volto di Dio e la verità riguardo alla sua ribellione. L’opera di giudizio permette all’uomo di ottenere molta comprensione della volontà di Dio, dello scopo della Sua opera e dei misteri che per l’uomo sono incomprensibili. Inoltre, consente all’uomo di individuare e conoscere la sua sostanza corrotta e le radici della sua corruzione, come pure di scoprire la sua bruttezza. Questi effetti si realizzano tutti tramite l’opera di giudizio, perché la sua sostanza è di fatto l’opera di svelare la verità, la via e la vita di Dio a tutti coloro che hanno fede in Lui. Quest’opera è l’opera di giudizio svolta da Dio(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Cristo compie l’opera di giudizio attraverso la verità”). Dopo aver letto questo passo, ho detto: “Negli ultimi giorni, Dio compie il Suo giudizio attraverso le parole per smascherare la natura satanica che porta l’uomo a opporsi a Dio. Tale opera rivela tutte le espressioni della nostra indole satanica e della nostra opposizione a Dio, affinché impariamo quanto profondamente Satana ci abbia corrotti e vediamo inoltre l’indole santa e giusta di Dio. Venendo giudicati, castigati, potati e trattati dalle Sue parole, vediamo tutti i tipi di indole satanica che riveliamo, come l’essere arroganti e ingannevoli. Magari siamo in grado di compiere sacrifici per Dio, ma di fronte a qualcosa che non ci piace, come una malattia o un disastro, fraintendiamo e incolpiamo Dio. Solo allora ci rendiamo conto di possedere ancora una natura ribelle a Dio e che, se anche facciamo sacrifici per Lui, è solo per avere benedizioni e ricompense, e per entrare nel Regno dei Cieli. Stiamo stringendo un accordo con Lui. Non abbiamo vera devozione o sottomissione a Dio, tanto meno vero amore. Attraverso il giudizio e il castigo delle Sue parole e ciò che viene rivelato dalle cose che ci accadono, vediamo la verità della nostra corruzione e arriviamo a odiarla. Sperimentiamo anche l’indole santa e giusta di Dio, che non tollera alcuna offesa, e abbiamo un cuore che teme Dio e Gli obbedisce. Questo è l’unico modo per vedere quanto a fondo Satana ci ha corrotti. Senza il giudizio e il castigo di Dio degli ultimi giorni, non potremmo mai comprendere la verità della nostra corruzione o esserne liberati. Soprattutto, non avremmo mai l’amore o l’obbedienza verso Dio. Proprio come qualcuno che è malato: se non sa di avere qualcosa che non va, non andrà a farsi curare né saprà di quale trattamento ha bisogno, quindi la sua condizione non migliorerà. Ma, se va dal medico, questi saprà dire cosa c’è che non va, qual è la causa e quale la terapia, e seguendo i suoi consigli le condizioni miglioreranno. Così Dio giudica l’umanità con le Sue parole negli ultimi giorni per eliminare la nostra natura peccaminosa e la nostra indole satanica. Dobbiamo accettare il giudizio e il castigo delle Sue parole per essere liberati dal peccato, sbarazzarci della nostra indole corrotta e satanica, essere salvati da Dio ed entrare nel Regno dei Cieli”. A quel punto, Teresa ha detto: “Ora capisco. Con l’opera di giudizio, Dio ci purifica e ci salva. Voglio sfuggire a questa vita di peccati e confessioni, quindi devo accettare il giudizio e la purificazione di Dio”. Dopo, abbiamo guardato insieme alcuni film evangelici e poi abbiamo letto molte parole di Dio Onnipotente. Teresa ha commentato entusiasta: “Sono parole che hanno una tale autorità e potenza. Scuotono fin nelle fondamenta. Questa è la voce di Dio! Dio Onnipotente è davvero il Signore Gesù ritornato. È il Signore tornato per purificarci e salvarci!” Poi mi ha chiesto, senza indugio: “Come posso fare per avere una copia delle parole di Dio Onnipotente? Dove posso condividere di persona con altri credenti?” Ho risposto che la potevo presentare ai membri della sua chiesa locale e le ho inviato la versione online de “La Parola appare nella carne”. Era davvero entusiasta, con gli occhi spalancati, e ha aggiunto che voleva procurarsi il libro e leggere le parole di Dio Onnipotente il più presto possibile. Vedendo quanto era euforica nell’accogliere il Signore, ero davvero grata per l’illuminazione e la guida di Dio che hanno permesso a Teresa di udire la voce di Dio e di entrare nella Sua casa.

Due o tre giorni dopo, mi ha raccontato che aveva parlato del ritorno del Signore con la sua più cara amica, la quale però l’aveva esortata a non crederci. Anche il suo pastore l’aveva chiamata e minacciata, dicendo che sarebbe stata cacciata dalla chiesa se non avesse smesso di credere in Dio Onnipotente. Mi ha detto: “Sono certa che Dio Onnipotente è il Cristo degli ultimi giorni, perché le Sue parole sono la verità e solo Cristo può esprimere la verità. Egli è il Signore Gesù ritornato. Non mi lascerò influenzare dalla mia amica, e il pastore non può fermarmi”. Ha aggiunto: “Ho cercato una vera chiesa per anni, ma sono sempre rimasta delusa. Nessuna di esse dà nutrimento, e sempre più membri seguono le tendenze del mondo. Ero disperata. Sono così grata a Dio. Non avrei mai sognato di udire la Sua voce e di accogliere il Signore. Finalmente ho trovato la chiesa di Dio”. Era davvero emozionata e vedevo che aveva le lacrime agli occhi: sembrava così piena di speranza. Ero incredibilmente commossa. Ho visto che, quando una delle pecorelle di Dio sente la Sua voce, essa Lo segue e conserva la propria fede, per quanto Satana possa interferire. Tuttavia, pensando a come mi fossi scoraggiata, al mio desiderio di rinunciare a ogni ostacolo e a come fossi stata pronta a darmi per vinta, quasi rinunciando a condividere con lei la testimonianza sull’opera di Dio degli ultimi giorni, ero sopraffatta dal rimorso e dal senso di colpa. Ho anche visto che solo Dio ci ama veramente e Si preoccupa per noi perché, quando stavo per arrendermi, le Sue parole mi hanno illuminata e guidata appena in tempo perché potessi vedere la mia ribellione e capire con quale urgenza Dio vuole salvare l’uomo. Poi sono riuscita a cambiare un po’ alla volta e ad adempiere al mio dovere.

Ed è stata anche un’esperienza profonda per me: mi ha dimostrato che condividere il Vangelo significa utilizzare le mie esperienze e la mia comprensione dell’opera e delle parole di Dio per testimoniarLo, per portare davanti a Lui coloro che anelano al ritorno del Signore. Niente è più significativo. Ho anche percepito la pressante volontà di Dio, e la Sua speranza che sempre più veri credenti vengano davanti a Lui e ricevano la Sua salvezza. Ci sono così tanti membri di tutte le confessioni che patiscono l’agonia di una vita nell’oscurità e desiderano la manifestazione di Dio. Egli è colmo di dolore ed è in ansia per loro. Perciò, ho percepito ancor più la condivisione del Vangelo come la mia responsabilità. Ho giurato a Dio che, a prescindere da quali ostacoli incontrerò, mi affiderò a Lui e adempirò il mio dovere e la mia responsabilità nella condivisione del Vangelo. Condividerò una testimonianza basata sulla mia vera comprensione di Dio e condurrò le Sue pecorelle davanti a Lui, in modo che possano presto ricevere la Sua salvezza degli ultimi giorni.

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