Chi ha causato la rovina della mia famiglia?

28 Marzo 2025

di Wang Zhiying, Cina

Da giovane, dato che lavoravo come funzionaria per il governo, che mio marito insegnava al liceo e che nostra figlia era una bambina bella, intelligente e con un buon rendimento a scuola, tutti ci invidiavano perché la nostra famiglia appariva perfetta e in armonia. In seguito, verso la fine del 2005, ho avuto la fortuna di accettare l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni e ho appreso che Egli è il Signore Gesù ritornato, che esprime la verità per compiere l’opera di giudizio volta a purificare, salvare e portare l’uomo nel regno di Dio. Ho comunicato questa meravigliosa notizia a mio marito e a mia suocera e, di lì a poco, anche mia suocera ha accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni. Mio marito, pur non avendola accettata, non si è opposto alla nostra fede. In quel periodo, leggevo ogni giorno le parole di Dio, condividevo sulla verità con i miei fratelli e le mie sorelle e facevo il mio dovere. Erano giorni ricchi, gratificanti e felici. Non avrei mai immaginato che quei giorni sarebbero rapidamente finiti a causa della persecuzione del PCC (Partito Comunista Cinese).

Un pomeriggio del 2006, dopo che ero appena tornata a casa da una riunione, mio marito mi ha detto con rabbia: “Credevo che avere fede in Dio fosse una cosa buona, ma ho appena visto su Internet che il governo sta dando un duro giro di vite ai credenti. Uno dei principali obiettivi è la Chiesa di Dio Onnipotente, e se si viene arrestati, si viene considerati dei criminali e puniti con il carcere. Qualsiasi funzionario pubblico i cui familiari credono in Dio Onnipotente sarà severamente punito, privato del lavoro e dell’assistenza sociale, e i suoi figli non potranno iscriversi all’università, prestare servizio militare o candidarsi a posizioni di pubblico impiego. A partire da oggi, non ti è più permesso di credere in Dio Onnipotente!” Dopo aver terminato il suo sproloquio, è uscito di casa come una furia. Io ero piuttosto arrabbiata e ho pensato tra me e me: “Nella nostra fede, non facciamo altro che nutrirci delle parole di Dio, ricercare la verità e percorrere la retta via, non facciamo niente di illegale. Eppure, quelli del Partito Comunista vogliono comunque arrestarci e opprimerci… Sono davvero malevoli! Che mi perseguitino come vogliono, io continuerò a seguire Dio Onnipotente!”

Il giorno successivo, dopo aver terminato il mio dovere ed essere tornata a casa, mia suocera mi ha interrogata con aria severa, chiedendomi: “Perché torni a casa così tardi? Hai davvero intenzione di continuare a credere, anche ora che è così pericoloso? Oggi ho letto su Internet che possono arrestarti per aver creduto in Dio, mandarti in prigione; i tuoi figli non potranno iscriversi all’università e sia tu che tuo marito sarete sollevati dai vostri incarichi pubblici. Per il futuro di mia nipote, ho deciso di non credere più in Dio”. Mio marito, con un sorriso sinistro, ha commentato: “Visto? Almeno mia madre ha un po’ di buon senso! Non appena ha saputo che si poteva essere arrestati per la pratica della fede, ha smesso subito… Dovresti farlo anche tu! Se vieni arrestata perché credente, tutta la nostra famiglia finirà coinvolta e sarà tutta colpa tua. Vedi di pensarci bene!” Sentendo questo, mi sono un po’ preoccupata e ho pensato tra me e me: “Se continuo a praticare la fede e a fare il mio dovere e mi arrestano, mio marito sarà licenziato e anche mia figlia verrà influenzata negativamente. Se succedesse, sicuramente entrambi mi odierebbero. Magari posso evitare di andare alle riunioni per un po’, per non mettere nei guai la mia famiglia”. Ma quando ho avuto questo pensiero, nel profondo mi sono sentita molto a disagio. Ho pensato: “Se non vado alle riunioni e non faccio il mio dovere per evitare di essere arrestata dal Partito Comunista, potrò ancora essere considerata una credente? Sarò ancora in grado di raggiungere la verità?” Mi sono affrettata a invocare Dio. Proprio in quel momento, ho pensato alle Sue parole, che dicono: “Di tutto ciò che avviene nell’universo, non vi è nulla su cui Io non abbia l’ultima parola. C’è niente che non sia nelle Mie mani? Tutto ciò che dico viene fatto, e quale uomo può farMi cambiare idea?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 1”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho acquisito una comprensione più chiara. I nostri destini come esseri umani sono tutti nelle mani di Dio. Egli aveva già prestabilito se mio marito e io saremmo stati licenziati o meno, e quale sarebbe stato il futuro di mia figlia. Queste non sono decisioni che spettano a esseri semplici come gli uomini. Avendolo capito, ho detto loro: “È Dio ad avere l’ultima parola in merito a un mio eventuale arresto e a ciò che ne sarà del futuro di nostra figlia. L’uomo è una creazione di Dio, ed è perfettamente naturale e giustificato da parte nostra credere in Lui e adorarLo. So che questo è cio che devo fare, quindi non abbandonerò la vera via come voi”. Mio marito si è infuriato e ha preso a sminuirmi e a fare commenti offensivi: “Sii realista! Lavoriamo per il sistema del Partito Comunista da anni e ancora non hai capito le loro politiche? In Cina non può esistere una reale libertà religiosa. L’unica fede che si può avere qui è quella nel partito. Ciò che decide il partito è legge, e non si può andare contro la legge. Prendiamo l’incidente di Piazza Tiananmen: quegli studenti volevano solo ottenere democrazia e libertà, invece sono stati brutalmente repressi e addirittura accusati ingiustamente di incitamento alla rivolta e alla rivoluzione. Tantissimi di loro sono stati arrestati e sbattuti in galera, alcuni persino investiti dai carri armati. Solo a pensarci mi vengono i brividi. Pensaci: se sono stati in grado di essere così senza scrupoli con degli studenti, credi che ci andranno più teneri con voi credenti? Devi guardare in faccia la realtà, sei una cittadina cinese e puoi credere solo nel Partito Comunista. Non puoi assolutamente credere in Dio”. Sentendo il ragionamento di mio marito, ho pensato: “Il Partito Comunista è davvero violento, feroce e demoniaco. Se insisto nel voler credere in Dio e mi catturano, sono certa che mi picchieranno a morte”. Non ho potuto fare a meno di spaventarmi un po’. Proprio in quel momento, ho rammentato le parole del Signore Gesù, che dicono: “E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto Colui che può far perire l’anima e il corpo nella geenna(Matteo 10:28). Le parole di Dio mi hanno riempita di fede: tutti gli eventi e le cose sono nelle Sue mani. Il Partito Comunista non poteva toccarmi nemmeno con un dito senza il Suo permesso. Anche se alla fine mi avessero arrestata, picchiata a morte o menomata, sarebbe stato tutto con il permesso di Dio. Se fossi riuscita a rimanere salda nella mia testimonianza e a umiliare Satana, la mia vita non sarebbe stata vissuta invano. Non potevo farmi limitare da ciò che mio marito aveva appena detto e vivere una vita indegna sotto il potere di Satana come lui. Dovevo affidarmi a Dio per rimanere salda nella mia testimonianza.

Quando mio marito si è accorto che non avevo ancora abbandonato la mia fede, spesso si accaniva sui miei difetti, mi denigrava e mi rimproverava criticandomi persino davanti a mia figlia perché non facevo il lavoro che avrei dovuto fare. Anche mia suocera ha iniziato a guardarmi storto e a rimproverarmi, dicendo che avevo troppo tempo libero e lo sprecavo in cose inutili, e che trascuravo il futuro di mia figlia e della mia famiglia in favore della mia fede. A parte mia figlia, nessuno mi rivolgeva la parola. Era come se non ci fosse più posto per me in famiglia. Con il tempo, ho cominciato a diventare un po’ debole, così mi sono rivolta a Dio nella preghiera e nella ricerca e ho visto questo passo delle Sue parole: “Il gran dragone rosso perseguita Dio ed è Suo nemico e per questo motivo, in questa terra, le persone sono sottoposte a umiliazione e persecuzione a causa della loro fede in Dio. […] È estremamente arduo per Dio attuare la Sua opera nella terra del gran dragone rosso, ma è attraverso tale difficoltà che Dio compie una fase della Sua opera, rendendo così manifesta la Sua saggezza e i Suoi meravigliosi atti, e usando quest’opportunità per rendere completo questo gruppo di persone(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio è semplice come l’uomo la immagina?”). Attraverso le parole di Dio ho imparato che il regime del Partito Comunista è il regime di Satana. Il Partito Comunista odia profondamente Dio e la verità e quindi coloro che credono in Dio in Cina sono inevitabilmente soggetti a oppressione. La saggezza di Dio, tuttavia, viene esercitata sulla base degli schemi di Satana e Dio si serve degli ambienti difficili creati dagli arresti e dall’oppressione per perfezionare la nostra fede. Mio marito era d’accordo col Partito Comunista nel perseguitarmi e la mia famiglia mi rifiutava; io soffrivo e mi sentivo vagamente umiliata, ma questa era la sofferenza che derivava dal perseguire la verità e dal percorrere il giusto cammino e quindi ne valeva la pena. Non dovevo crogiolarmi nella negatività e nella debolezza, facendo del male a Dio. Dovevo rimanere salda nella mia testimonianza per Lui! Quando me ne sono resa conto, non mi sono più sentita triste e ho ritrovato la fede.

In seguito, mio marito e mia suocera hanno preso a controllarmi a turno e non mi consentivano di partecipare alle riunioni o di leggere le parole di Dio. Io però mi sottraevo alle loro costrizioni: quando nessuno poteva vedermi, andavo alle riunioni di nascosto e, di notte, leggevo le parole di Dio sotto le coperte, aiutandomi con una torcia. Ma un giorno, mentre uscivo per andare a una riunione, mia suocera mi ha vista e, con le lacrime agli occhi, mi ha detto: “Figlia, ti prego, ti scongiuro, smetti di credere in Dio. Se ti scoprono, che ne sarà della nostra famiglia? Mio figlio ha detto che, se continui così, chiederà il divorzio. Sei una brava nuora, non voglio perderti e non posso sopportare di vedere la nostra famiglia andare in pezzi”. È stato veramente difficile vedere mia suocera in quello stato, con le lacrime che le bagnavano le guance. In passato mi aveva sempre trattato come una figlia e non potevo sopportare di vederla soffrire in quel modo, così ho condiviso con lei: “Madre, hai letto tu stessa le parole di Dio, perciò sai che è stato Lui a creare l’umanità, i cieli e la terra e tutte le cose. La nostra vita e tutto ciò di cui godiamo provengono da Lui, e credere e adorare Dio è perfettamente naturale e giustificato. Negli ultimi giorni, Dio Onnipotente ha espresso molte verità per salvarci dal peccato. Se rinunciamo alla nostra fede perché abbiamo paura di essere arrestati, perderemo la possibilità di essere salvati. Inoltre, sto percorrendo il giusto cammino di vita nella mia fede in Dio, se la nostra famiglia si sfascia, la colpa non è forse del Partito Comunista? È il Partito Comunista il vero cattivo qui. Dobbiamo affrontare questa disavventura rimanendo saldi nella nostra testimonianza e non tradire Dio”. Mia suocera ha risposto rabbiosamente: “So che credere in Dio è cosa buona, ma come posso osare continuare a credere ora che il Partito Comunista sta arrestando chi lo fa? Se insisti a credere in Dio, non avrò altra scelta se non quella di stare dalla parte di mio figlio, per il bene della nostra famiglia”. Non ho potuto fare altro che dirle: “Se vuoi rinunciare alla tua fede, è una tua scelta, ma ti prego di non assecondare il Partito Comunista ostacolandomi e perseguitandomi perché credo in Dio. Sai che credo nel vero Dio e seguo la vera via. Anche se mi arrestano e mi mandano in galera, io continuerò a credere in Lui fino alla fine”. Sentendo ciò, se n’è andata ed è tornata in camera da letto in preda alla rabbia, sbattendo la porta mentre usciva.

Quando mio marito è tornato a casa e ha saputo che ero uscita per una riunione, mi ha rimproverata duramente: “Cos’è, hai voglia di morire? Pensi che quello che dicono su Internet sia tutto uno scherzo? È tutto scritto sul sito dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza. Sai che tantissimi credenti in Dio Onnipotente sono già stati arrestati, e alcuni sono stati incarcerati, picchiati a morte o menomati? Non lasciare che la tua fede mandi in rovina la nostra famiglia!” In un impeto di rabbia, ha rovistato nella nostra camera da letto alla ricerca dei miei libri sulle parole di Dio e ha gettato a terra la torcia che usavo per leggere urlando: “Se non rinunci alla tua fede e insisti a voler continuare a credere in Dio, non farai più parte di questa famiglia! Per colpa della tua fede in Dio, mi sento spaventato e in ansia ogni giorno. Lo sai che potremmo perdere il lavoro, se tu venissi arrestata? La moglie del mio collega mi parla sempre del fatto che sei credente ed è diventato molto imbarazzante per me andare al lavoro. Mi hai fatto perdere completamente la faccia! Oggi ho bisogno di una risposta da parte tua: preferisci la fede o la nostra famiglia? Se scegli la nostra famiglia, vivrai una vita normale qui a casa, non avrai alcun obbligo, e ti darò anche dei soldi ogni mese per giocare a mahjong. Ti darò tutto ciò di cui hai bisogno. Se insisti nel continuare a credere in Dio, chiederò il divorzio, non avrai alcuna quota del nostro patrimonio e non ti sarà permesso di vedere nostra figlia”. Mi ha distrutto vedere quanto mio marito fosse diventato crudele e senza cuore, mi sono venute le lacrime agli occhi e mi sono sentita profondamente ferita. Avevo lavorato così duramente per guadagnare soldi per la nostra famiglia, avevamo appena ristrutturato la casa, e ora mio marito aveva intenzione di mandarmi a spasso, dopo oltre dieci felici anni di matrimonio, solo per salvare la faccia e le sue prospettive future. Ormai era chiaro che il nostro matrimonio esisteva solo a livello teorico. Gli ho risposto dicendo: “Puoi anche levarmi tutto con il divorzio, ma sceglierò comunque di seguire Dio”. Lui ha replicato, con un tono di voce sinistro e ripugnante: “Se scegli di seguire Dio, non ti renderò le cose facili. Ti manderò all’Ufficio di Pubblica Sicurezza, loro sapranno come gestirti!” Poi mi ha mostrato una lettera che aveva stampato in cui aveva scritto: “Mia moglie crede in Dio Onnipotente ed è ormai irrecuperabile. Ho provato di tutto, ma non mi ascolta, quindi non ho altra scelta che chiedere all’Ufficio di Pubblica Sicurezza di aiutarmi a gestirla. Se è necessaria la mia collaborazione, farò tutto quello che mi chiedete”. Quando ho visto quella lettera, ero fuori di me, e ho pensato: “Che razza di marito è? Non è altro che un demone! È perfettamente consapevole della brutalità con cui il Partito Comunista tratta i credenti in Dio, eppure è comunque disposto a mandarmi all’Ufficio di Pubblica Sicurezza. Non mi sta forse mandando incontro alla morte?” È stato molto preoccupante per me vedere che mio marito aveva perso completamente la sua umanità, e che ormai era capace di qualsiasi cosa. “Se mi consegna veramente all’Ufficio di Pubblica Sicurezza, che faccio? Lì sono specializzati nel fare del male e persino nell’uccidere i credenti”. Più ci pensavo, più avevo paura e così pregavo continuamente Dio, chiedendoGli di darmi fede e forza. Dopo aver pregato, ho ricordato un passo delle parole di Dio che avevo letto durante le devozioni spirituali: “Non dovresti avere paura di questo e di quello. Per quante difficoltà e pericoli ti si presentino, sei in grado di rimanere saldo dinanzi a Me, senza impedimenti, in modo che la Mia volontà si compia indisturbata. È questo il tuo dovere, […] Non avere paura: con il Mio sostegno, chi potrebbe mai sbarrare la strada? Ricordalo! Non scordartene!(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 10”). Le parole di Dio mi hanno riempita di forza e di fede. Dio è il mio scudo e quindi non ho nulla da temere. Con ferma convinzione, ho detto a mio marito: “Anche se mi consegni all’Ufficio di Pubblica Sicurezza, continuerò a credere in Dio. Dovresti sapere che il Partito può brutalizzare e torturare solo il mio corpo, ma non distruggerà mai la mia volontà di seguire Dio. Non importa come verrò perseguitata, io continuerò a credere in Lui anche a costo di morire!” Vedendo quanto ero determinata nella mia fede, mio marito ha scosso la testa con rassegnazione e ha detto: “Oh no, oh no, è irrecuperabile!” Vedendo che mio marito aveva esaurito le idee, ho ringraziato Dio dal profondo del cuore per avermi dato la fede di mantenere la mia posizione.

Dopo cena, mi sono seduta sul letto e ho riflettuto su tutto ciò che era accaduto quel giorno e mi sono resa conto che non potevo continuare a vivere in quella casa. Pensandoci, ho cominciato a sentirmi un po’ triste e a non volermene separare e le lacrime hanno preso a sgorgarmi dagli occhi. Vedendomi piangere, mio marito ha provato di nuovo a tentarmi, dicendo: “Se prometti di non credere in Dio, non chiederò il divorzio e non ti consegnerò all’Ufficio di Pubblica Sicurezza. Così, la nostra famiglia potrà tornare a vivere in armonia come un tempo”. Io ho risposto: “Dio Onnipotente ha espresso le verità per compiere l’opera di giudicare e purificare l’umanità. Tutti noi dovremmo accettare la verità e presentarci davanti a Dio con pentimento per essere salvati da Lui. Questa è la nostra unica via d’uscita. Al giorno d’oggi, le calamità si stanno verificando con una portata sempre maggiore. Se continui a seguire il Partito Comunista nell’ostacolare e perseguitare la mia fede in Dio, sarai vittima di queste calamità e sarai punito!” Mio marito non riusciva ad accettare quello che stavo dicendo e ha replicato con rabbia: “Non parlare della tua fede davanti a me. Anche se Dio Onnipotente fosse davvero il vero Dio, non crederei comunque in Lui. Se insisti ancora a credere in Dio, domani mattina ti porterò all’Ufficio di Pubblica Sicurezza!” Vedendo che non lo ascoltavo, è andato su tutte le furie, mi ha immobilizzata sul letto, mi ha dato uno schiaffo in faccia e ha iniziato a strangolarmi, dicendo: “La tua fede non solo ha danneggiato la nostra famiglia, ma sta trascinando a fondo anche me. Vedremo se crederai ancora in Dio dopo che ti avrò ammazzata di botte!” Mentre lottavo disperatamente per liberarmi, mia suocera ha sentito il trambusto ed è entrata nella nostra camera da letto. Mi ha sgridata, dicendo: “La tua fede ha fatto a pezzi questa famiglia, e ora sta rovinando anche mio figlio”. Questo mi ha fatto infuriare, e ho pensato: “Il vero motivo per cui la nostra famiglia è precipitata nella discordia è perché voi avete creduto alle dicerie del Partito Comunista e avete iniziato a perseguitarmi per la mia pratica religiosa. È del tutto irragionevole da parte vostra dire che è tutta colpa mia, anziché odiare il Partito Comunista. Non posso continuare a vivere così”. Ero così arrabbiata che mi sono precipitata verso la finestra, pronta a buttarmi giù e togliermi la vita. Proprio mentre stavo per saltare, mia suocera mi ha indicata e ha detto: “Coraggio, fallo. Buttati, nessuno sacrificherà la propria vita per te!” Quando ha detto questo, sono tornata improvvisamente in me e mi sono ricordata delle parole di Dio, che dicono: “Negli ultimi giorni dovete rendere testimonianza a Dio. Per quanto sia grande la vostra sofferenza, dovreste camminare fino alla fine, e anche al vostro ultimo respiro, dovete ancora essere fedeli a Dio e alla Sua mercé; solo questo è vero amore per Lui e una testimonianza forte e clamorosa(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solamente affrontando prove dolorose puoi conoscere l’adorabilità di Dio”). Mentre riflettevo sulle parole di Dio, non riuscivo a trattenere le lacrime che mi scendevano sul viso. Anche se la mia famiglia non mi capiva e mi perseguitava, Dio continuava a illuminarmi e a guidarmi, a mostrarmi quale fosse la sua intenzione. In un ambiente del genere, sapevo che dovevo affidarmi a Dio, difendere la mia fede in Lui e rimanere salda nella mia testimonianza per umiliare Satana. Eppure, di fronte alla minima persecuzione, non ho cercato l’intenzione di Dio e ho desiderato fuggire con la morte. Non ero appena caduta nella trama di Satana? Ero stata davvero sciocca, e avevo mancato di rendere testimonianza. Non potevo continuare a lasciarmi ingannare da Satana, dovevo continuare a vivere, a credere in Dio e a fare il mio dovere a prescindere da quanto la mia famiglia mi perseguitasse.

Quando mio marito ha capito che non poteva fermarmi, ha chiamato suo zio che mi ha detto: “Ho sentito che insisti nel continuare a credere in Dio. Sai, se ti prendono, questo si ripercuoterà su tutta la famiglia e mio nipote chiederà il divorzio. Se scrivi una dichiarazione in cui affermi che da stasera non crederai più in Dio, questa famiglia potrà rimanere unita”. Mio marito mi ha dato una penna e un blocco di carta e mi ha detto di scrivere la dichiarazione. Nella mia mente si affollavano mille pensieri: “Se divorziamo davvero, che ne sarà di nostra figlia? È ancora piccola e, se non ci sono io a prendermi cura di lei, potrebbe essere presa di mira dagli altri. Se mio marito si risposa, la matrigna abuserà di lei? Crescerà in buona salute? Se mi mostro disposta a scrivere questa dichiarazione e tengo segreta la mia fede, la famiglia rimarrà unita e io potrò continuare a credere. Non è forse questa la soluzione migliore per me?” Ma il pensiero di farlo mi metteva a disagio, così ho pregato Dio, cercando di capire come avrei dovuto agire per essere in linea con la Sua intenzione. Dopo la preghiera, mi è venuto in mente che scrivere quella dichiarazione avrebbe significato tradire Dio. Mi sono resa conto che, ancora una volta, ero quasi caduta nei trucchi di Satana. Se l’avessi scritta, avrei tradito Dio e mancato di rendere testimonianza, quindi non potevo assolutamente farlo. Visto che non avevo ancora iniziato a scrivere, lo zio di mio marito ha digrignato i denti e ha detto: “Credi sul serio che smettere di credere in Dio ti ucciderebbe? Se mia moglie si comportasse come te, le spezzerei braccia e gambe. Vediamo se poi riuscirebbe ancora a praticare la fede!” Le sue parole mi hanno fatto venire la nausea e mi sono chiesta come un essere umano potesse pronunciare simili nefandezze. Non stava forse parlando proprio come il diavolo? Con rabbia, gli ho risposto: “Io non firmerò NESSUNA dichiarazione!” Non appena l’ho detto, mio marito ha afferrato con rabbia la domanda di divorzio che aveva redatto e l’ha firmato senza esitazione. Sulla domanda c’era scritto che la casa e la nostra bambina sarebbero andate a lui, mentre a me non sarebbe rimasta alcuna proprietà o diritto di visita per nostra figlia. Sebbene mi fossi già preparata mentalmente al divorzio, quando si è effettivamente verificato, ho iniziato a sentirmi un po’ debole. Avevo lavorato duramente per portare la nostra famiglia a quel punto, e ora sarei rimasta senza casa e senza poter vedere nostra figlia. Non potevo sopportare di lasciare questa famiglia, di lasciare mia figlia, ma mio marito mi stava mettendo molta pressione e io non riuscivo a decidermi. Proprio in quel momento, ho ricordato un passo delle parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Devi patire difficoltà per la verità, dare te stesso alla verità, sopportare umiliazioni per la verità e, per ottenerne di più, devi subire ulteriori sofferenze. Questo è ciò che dovresti fare. Non devi gettare via la verità per una vita pacifica in famiglia, e non devi perdere un’esistenza di dignità e integrità per un momentaneo godimento. Dovresti perseguire tutto ciò che è bello e buono, e perseguire un cammino di vita che sia più significativo. Se conduci un’esistenza così mediocre e non persegui alcun obiettivo, non stai sprecando la tua vita? Che cosa puoi guadagnare da una vita del genere? Dovresti rinunciare a tutti i piaceri della carne per il bene di una verità, e non dovresti gettare via tutte le verità per il bene di un po’ di divertimento. Persone simili non hanno alcuna integrità né dignità; non vi è alcun significato nella loro esistenza!(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che soffrire per raggiungere la verità ha un valore e un significato. Solo una vita spesa a perseguire la verità nella propria fede ha un senso. Se finissi a vivere una quotidianità facile per inseguire una vita familiare armoniosa e le comodità della carne, ma perdessi l’opportunità di essere salvata da Dio, me ne pentirei per il resto della mia vita. Per quanto riguarda il futuro di mia figlia e le sofferenze che avrebbe dovuto sopportare, Dio aveva già preordinato tutto questo. Anche se rimanessi al suo fianco, non sarei in grado di assicurarmi che goda di buona salute ogni giorno, né tanto meno di cambiare il suo destino. Non potevo che affidare quest’ultimo a Dio, e sottomettermi alle Sue orchestrazioni e disposizioni. Una volta compresa l’intenzione di Dio, ho sentito di avere un cammino da percorrere e non mi sono sentita più così turbata. Poi ho ricordato un altro passo delle parole di Dio, che dice: “Chiunque non riconosca Dio è un nemico; vale a dire, chiunque all’interno o al di fuori di questa corrente non riconosca il Dio incarnato è un anticristo! Chi è Satana, chi sono i demoni e chi sono i nemici di Dio se non quelli che oppongono resistenza a Dio, i quali non credono in Lui?” “I credenti e i non credenti non sono compatibili; anzi, sono opposti gli uni agli altri(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Mentre meditavo sulle parole di Dio, ho ripensato a quando mio marito aveva saputo che i credenti in Dio sarebbero stati arrestati e oppressi dal Partito Comunista, e aveva iniziato a perseguitarmi, impedendomi di leggere le parole di Dio, proibendomi di incontrare i fratelli e le sorelle, usando ogni mezzo necessario per ostacolare la mia pratica di fede, e arrivando persino a minacciare di mandarmi all’Ufficio di Pubblica Sicurezza, dove sarei stata di sicuro in pericolo. Ora mi costringeva a scrivere una dichiarazione in cui mi impegnavo a non praticare la fede, promettendo di divorziare e di cacciarmi via di casa senza lasciarmi nulla se non avessi obbedito. Ho visto che mio marito non era altro che un demone che resisteva a Dio e odiava la verità. Dato che aveva seguito il Partito Comunista resistendo a Dio, mentre io cercavo di seguire Dio e di percorrere la retta via, eravamo chiaramente orientati in direzioni diverse e avremmo soltanto sofferto se fossimo rimasti insieme. Rendendomi conto di ciò, sono stata in grado di affrontare la situazione con calma e ho deciso di controfirmare i documenti per il divorzio.

Nel vivere questa disavventura, mi sono resa conto che la natura del Partito Comunista è orrenda, ripugnante e resistente a Dio. Come dicono le Sue parole: “Libertà religiosa? I diritti e interessi legittimi dei cittadini? Sono tutti trucchi per coprire il peccato! […] Perché frapporre un insuperabile ostacolo come questo all’opera di Dio? Perché mettere in atto trucchi vari per ingannare il popolo di Dio? Dove sono l’autentica libertà e i legittimi diritti e interessi? Dov’è l’equità? Dov’è la comodità? Dov’è il calore? Perché usare macchinazioni ingannevoli per imbrogliare il popolo di Dio? Perché usare la forza per sopprimere la venuta di Dio? Perché non permettere a Dio di muoverSi liberamente per la terra che Egli ha creato? Perché dare la caccia a Dio finché non abbia dove andare a posare il capo?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Lavoro e ingresso (8)”). Il regno del PCC è il regno di Satana stesso. Per rafforzare la stabilità del suo governo autocratico, il PCC resiste ferocemente a Dio e fa tutto ciò che è in suo potere per disturbare e distruggere l’opera di Dio volta a salvare l’umanità. Si serve dei media per diffamare, calunniare, condannare e bestemmiare Dio, adotta ogni tipo di strategia per arrestare e opprimere i cristiani, fuorviando e incitando i parenti di chi crede a opprimerli e ad attaccarli, causando la dissoluzione delle loro famiglie. Eppure, ribaltano la verità e sostengono che sono i credenti ad abbandonare le proprie famiglie: quanto sono spregevoli e malvagi! Subire questa persecuzione mi ha permesso di ottenere discernimento riguardo la vera natura dell’odio che mio marito nutre per la verità. Ho anche capito che Dio è l’unico su cui possa veramente contare. Quando ero al massimo della mia debolezza e angoscia, le parole di Dio mi hanno illuminata e guidata più volte, infondendomi fede e forza, e mi hanno permesso di capire a fondo le trame malvagie di Satana, così da poter rimanere salda di fronte all’oppressione. D’ora in poi, continuerò a perseguire la verità e a compiere bene il mio dovere per ripagare Dio.

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